Se ti sbagli

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Se la religione – fede è falsa, si vive una vita di speranze, fede, comportamenti consoni alle regole, mettendo prima di tutto la dignità e la buona volontà umana, si vive in comunità delle quali ci si può fidare, si gode della bellezza del pianeta e dell’ universo, e per ogni difficoltà si trova un appiglio a cui aggrapparsi, una persona che ci aiuti con sincero interesse e sincera empatia. Si trova un senso per quasi ogni cosa, si guarda al futuro con speranza, ci si sente protetti, e ci si sente propensi a sopprimere il nostro lato oscuro. Per il benessere nostro e della comunità. Si muore poi con tranquillità, abbandonandosi alla speranza di qualcosa di migliore. E ci si abbandona al nulla. Nessuno lo saprà mai.

Se l’ ateismo – nichilismo è falso, si vive una vita di frustrazione, noia, disperazione, senza alcun sincero interesse per le regole della civiltà, poichè esse sono relative e soggettive, e senza significato, poichè esse non hanno vero valore. La dignità umana non ha significato, l’ uomo è animale e per questo si può fare di lui quel che si vuole, purchè non si venga scoperti dalla psicotica società regolizzata, e se ne può disfare come se fosse un oggetto, tanto non importa a nessuno. Si vive in una comunità in cui tutti sono sospettabili, nessuno è sincero, tutti sono ridicoli buonisti oppure malvagi depravati. L’ universo è crudele e assurdo, non importa quanto perfetto esso possa sembrare agli occhi dell’ ingenuo, è nato dal nulla per caso e non ha direzione. Ogni difficoltà rappresenta un passo in più verso la fossa, ogni difficoltà è magnificata e la compassione degli altri è un ridicolo comportamento innaturale ed emotivo, quindi non necessario. Mantenersi in salute serve solo relativamente, poichè tutti dobbiamo comunque morire e sparire dalla faccia della terra. Si muore con il timore del dolore, degli ultimi momenti al cospetto del nulla. E se si è sbagliati si è passata una intera vita a piangersi addosso e a vivere un mondo meraviglioso con il cuore a pezzi, e la mente arida, diffondendo questa aridità di pensiero a tutti gli altri. E lo sapranno tutti.

Il paradosso della razionalità

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Nella mia mente sono scisso … la razionalità mi spaventa e mi aliena, ho la tendenza a pensare in modo così razionale che sento che la vita non ha più nessun senso di esistere e che è una assoluta tragedia … ma da altra parte percepisco anche questa super razionalità come illusoria e generata da una cultura psicotica e paradossale … quando vivi in un mondo paradossale e ancora oscuro e nebuloso in moltissime sue caratteristiche … trovo che pensare che la nostra epoca abbia risposto a tutte le domande sia uno sbaglio grossolano. Da altra parte però spesso temo che sia vero e che davvero non si possa uscire dalla concezione di “ universo orologio “ anche se io difficilmente aggiungerei a questo concetto anche una assenza di Dio, per vari motivi. È una mia debolezza … paradossalmente mi sento più irrazionale quando formulo pensieri e teorie super razionali. Cerco di immedesimarmi in questi super scienziatoni che affermano che l’ Uomo non è realmente cosciente di se’, e per la miseria mi chiedo perché non li rinchiudono tutti in un manicomio, perché come si fa ad affermare una cosa simile e vivere in modo normale? Come mai non li vediamo uscire fuori di testa e fare qualche follia? Purtroppo io ho questa capacità di immedesimazione, riesco a sentirmi proprio come loro e a formulare pensieri affini ai loro pur trovandoli bizzarri e privi di senso, privi di connessione con la realtà del vissuto. 

Ormai spesso mi trovo a pensare al concetto di libero arbitrio, e come sapete le mie scoperte sui cicli storici mi spingono a pensare che il libero arbitrio non esiste o che almeno in gran parte, a livello collettivo non esiste.

Poi leggo che il modo di vedere il mondo come un “ orologio prevedibile “ della razionalità illuminista anti – Dio e anti libertà, è stato superato da cose come la “ teoria del caos “ la teoria della complessità e la fisica quantistica …
Ma allo stesso tempo leggo anche come la fisica quantistica sia una illusione o un fraintendimento, come gli universi paralleli che quasi sicuramente non esistono, perché intangibili.
Qualcuno che ne sa di più potrebbe spiegarmi se sono cose attendibili oppure superate?
Cosa ne pensate sul libero arbitrio? È ancora razionale parlare di libero arbitrio? E l’ universo orologio prevedibile è razionale e realistico?

Comunque, quando penso ad un mondo in assenza di libero arbitrio, la razionalità comincia a perdere di valore e di senso, almeno dal mio punto di vista, e non capisco perché dovrebbe anche coincidere con l’ assenza di un Dio, e non capisco perché i super razionali sono così sicuri che non ci sia Dio …
Okay, i geni, il DNA, ma queste cose non sono spontanee, non si mettono assieme in modo spontaneo …

Io penso che se non c’e Un libero arbitrio, allora siamo come personaggi di un libro, i personaggi di un libro hanno un Dio, il loro autore, lo scrittore de libro, oppure anche ai personaggi dei videogiochi, anche loro hanno un copione e sono prevedibili, ma sono stati creati e hanno un Dio, e persino degli spettatori esterni alla loro realtà, e completamente intangibili.

Però allo stesso tempo allora in assenza di libero arbitrio saremmo praticamente oggetti in balia di qualcosa, qualsiasi cosa essa sia. Ed è abbastanza terrificante.

Quindi insomma, poi leggo che la concezione dell’ universo orologio è – rassicurante – e il determinismo è – rassicurante – ma io non so dove trovino tutta questa sicurezza e accettazione … io vivrei meglio in un mondo imprevedibile e caotico.

D’ altra parte la nostra vita è un paradosso perché noi percepiamo la nostra vita sempre come l’ unica, sempre imprevedibile, non sappiamo mai cosa accadrà fra 2 minuti ma magari possiamo prevedere un evento attraverso un ciclo storico.
Anche questa cosa, poi, dei cicli storici, okay, è arbitrario come concetto, ma perché, perché accidenti funziona? Se fosse falso non funzionerebbe, e non sarebbe possibile trovarne nemmeno uno, nemmeno sforzandosi. E invece ne troviamo, e più di uno.

Insomma, come facciamo a razionalizzare l’ assenza di libero arbitrio in un mondo che ci fa sentire esattamente come se prendessimo noi ogni decisione?

Che valore ha la razionalità dal punto di vista di un super razionale? Come affronta la sua vita un super razionale?

Anche questa cosa della diffusione dell’ ateismo, a me sinceramente spaventa, io ho questa debolezza, quando penso ad un ateo convinto faccio subito la connessione ai serial killer, perché dal mio punto di vista ogni serial killer, ogni persona capace di uccidere è necessariamente atea, anche se spesso non è così, io percepisco così.

Quindi magari la religione è irrazionale, è da sradicare, chissà, ma io avrei più paura a vivere in un mondo privo di religione, perché tale mondo spegnerebbe il valore di ogni vita. Perché allora vuol dire che il bene e il male non hanno senso, e “ tutto è lecito “.
Quindi se la natura di una persona è maligna, allora è lecito soddisfare le sue esigenze assassine …
Una volta sono capitato su una intervista al padre di un cannibale …tale padre aveva inculcato al figlio l’ ateismo spinto e l’ evoluzionismo … e si è ritrovato un figlio cannibale, convinto che la vita non avesse valore, e che le sue esigenze fossero lecite perché lo dice la natura.

Capite, viviamo in un mondo paradossale, e la razionalità non aiuta a capirlo.

perche’ gli Atei si riproducono? Non è una situazione assolutamente egoista portare al mondo una persona che poi necessariamente dovrà morire, che senso ha fare un figlio in un mondo ateo, che è un mondo dove la nascita equivale alla morte? Sinceramente quando penso in modo ateo, che attenzione, la mia è tutta immedesimazione siccome non ci riesco proprio ad essere ateo, trovo assurdo voler fare figli, e portarli in questa trappola mortale.

Ultimamente, quando gioco a certi videogiochi, sento anche un po’ di alienazione, anche perché ormai ci inseriscono pure la religione, e la religione in un videogioco sinceramente mi disturba, perché quando guardi dei personaggi pregare senti immediatamente come la religione in se’ possa non avere alcun significato …io penso dovremmo evitare di inserire la religione nei videogiochi, proprio come si evita di inserirla in certi fumetti …

Eppure la religione è necessaria in un certo senso, e trovo sbagliato etichettarla come malattia mentale, perché a tutti gli effetti è una caratteristica innata dell’ uomo e una esigenza naturale, e poi a tutti gli effetti “ siamo programmati per credere “ e ho letto un articolo dove la percezione della presenza di Dio è equiparata alla sensazione del gusto …
Come puoi negare che la sensazione del gusto esiste?
Allo stesso modo come puoi negare quella sensazione della presenza di Dio o chi per lui?
Puoi negare il gusto? Se trovi che una torta è gustosa, è irrazionale pensare così?

Comunque capisco perché i super razionalisti hanno un problema con l’ ipotesi di Dio. Dal loro punto di vista un Dio potrebbe essere, o qualcuno che non interviene e che non aiuta e che ci scarica con la morte e tanti saluti, oppure qualcuno che ci manovra e possiede completamente, oppure come dicono i credenti nella teoria della simulazione …
Che viviamo in un ambiente dal quale non possiamo uscire e che viviamo in una realtà molto simile ad un videogioco …
Qui ci sono due varianti, chi crede che siamo come in Ready Player One, che quindi siamo avatars in una realtà virtuale e che il nostro vero corpo e la nostra vera coscienza sia altrove …e che possiamo accedervi eventualmente dopo la morte.
E chi invece crede che siamo proprio personaggi, e che magari viviamo la nostra vita continuamente, in modalità e scelte diverse, in un continuo ritorno …e che siamo virtuali al cento per cento.

Comunque, io sinceramente mi chiedo come fanno quei super scienziati che affermano che l’ uomo non è realmente cosciente e che la coscienza di se’ sia una illusione, come fanno a vivere la loro vita normalmente. Io trovo che questi pensieri siano da malati mentali.

Ma da altra parte, chi davvero è malato, e chi davvero è razionale? Un po’ come i transgender …se hanno ragione loro non sono malati, se si sentono diversi non sono necessariamente psicotici, siamo noi che siamo stupidi e superstiziosi e invece loro sono più razionali di noi …

E quindi chi è una persona razionale e chi invece non lo è? È davvero così semplice dire che un religioso e’ irrazionale e un ateo è sano? E se fosse il contrario?
E se fosse questa idea di super razionalità ad avere i caratteri di una malattia mentale?

Io vi posso dire, a me preoccupano assai di più i super razionali piuttosto che i religiosi, mi sembra che i primi abbiano maggiore potenzialità di passare oltre ogni moralità …

Sono ancora convinto che ogni ateo sia anche necessariamente potenzialmente pericoloso per via della sua filosofia di vita fatalista e potenzialmente permissiva di tutti i mali …
Scusate se è offensivo, ma io la penso così …

Critica all’ ateismo ( Wikipedia )

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Prima di cominciare vorrei fare una considerazione personale: quest’ anno ho cercato di immedesimarmi nel pensiero ateo, e per uno come me, che negli anni non ha mai nemmeno pensato ad un mondo senza Dio ( o senza un significato intrinseco ) è stato difficilissimo. L’ idea in sé è del tutto inaccettabile, e in cuor mio stento a credere che ci siano persone capaci di abbracciare l’ oblio e farlo proprio, ma non solo, diffonderlo agli altri. E’ uno stile di vita e un modo di pensare assolutamente tossico, l’ eroina sotto forma di dogma per una mente sana. La gente deve avere una forza d’ animo incredibile, oppure deve essere così immersa nel suo presente individuale, per abbracciare con tutta calma una idea del genere. A volte mi chiedo da quali persone sono circondato, non riesco a comprenderli. Poi ogni tanto incontro i ” serenamente atei ” e rabbrividisco. Che cosa stiamo facendo alla nostra società, alla nostra vita interiore … nessun vero ateo può essere mai sereno. Come possiamo osannare una scienza che ci racconta che non siamo niente, una scienza che non risolve nessuno dei principali problemi delle nostre vite, come possiamo svuotare questo mondo di significato, e vivere sereni?

Dovrei essere imbarazzato? Sentirmi un po’ scemo perché non riesco ad accettare quel che viene comodamente definita realtà ( ma che accidenti ne sappiamo noi della realtà? ) A volte mi sento un po’ infantile, quando mi ritrovo con la mente annebbiata dalla noia e dalla tristezza, per questo mondo senza Dio, e per le nostre brevi vite. Vedo le altre persone tutte prese dall’ intensità del momento, che non si fermano MAI  a pensare, perché ormai fermarsi a riflettere è diventato un malessere, la gente ti chiede ” ma stai bene? ” se ti ritrova un po’ assorto nei tuoi pensieri per qualche istante.

Certamente ho anche io i miei dubbi, le certezze non esistono. Non esistono comunque nemmeno le certezze degli atei. Trovo la ” realtà ” così limitata e primitiva rispetto al regno dell’ immaginazione. Ma sono arrivato alla conclusione che abbracciare l’ ateismo ( soprattutto se militante, perché questi sono quelli veri, gli altri lo sono tutti per sentito dire, perché convinti da tale e tal’ altra ” indubbiamente vera ” teoria ) una manovra psicologica deviata, significa rendere razionale un malessere psichico, e farlo proprio come se fosse l’ unico stile di vita realistico.

In sostanza, non siete diversi dalla comunità dei gender – fluid. Sì, proprio loro, i    ” Galileo della sessualità ” ( un commento che ho trovato su fb ) Indottrinati dalla mala scienza, dai messaggeri dell’ oblio, dai riduzionisti, veri e propri criminali del pensiero, pretendete che il vostro modo di vivere e di pensare venga accettato come ” realtà assoluta ” e pretendete che tutti gli altri vengano etichettati come sbagliati e imbecilli.

I gender – fluid, almeno la maggioranza, sono in buona fede. Gli atei possono essere in buona fede quando vogliono proteggerti da eventuali delusioni ma allo stesso tempo quando si spingono troppo in là possono diventare elementi tossici. Non bisogna ” tollerarli “. Io ormai non li tollero più, neanche nei giorni in cui mi immedesimo in loro, perché temo che mi abbiano attaccato un virus del pensiero. Non tolleriamoli, ma in silenzio. Inutile dibattere. Se ne accorgeranno da soli quando si troveranno in eventuali difficoltà della vita, a non riuscire più ad aggrapparsi a nessuna speranza, per via dei paradigmi intoccabili che si sono piazzati nella mente.

Boston College philosophy professor Peter Kreeft writes:

“If there is no first cause, then the universe is like a great chain with many links; each link is held up by the link above it, but the whole chain is held up by nothing.  If there is no first cause, then the universe is like a railroad train moving without an engine.  Each car’s motion is explained proximately by the motion of the car in front of it; the caboose moves because the boxcar pulls it, the boxcar moves because the cattle car pulls it, et cetera.  But there is no engine to pull the first car and the whole train.  That would be impossible, of course.  But that is what the universe is like if there is no first cause: impossible.”

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Various contemporary agnostics like Carl Sagan and theists such as Dinesh D’Souza have criticised atheism for being an unscientific position. ( POSIZIONE ANTISCIENTIFICA L’ ATEISMO )  Analytic philosopher Alvin Plantinga, Professor of Philosophy Emeritus at the University of Notre Dame, argues that a failure of theistic arguments might conceivably be good grounds for agnosticism, but not for atheism; and points to the observation of an apparently “fine-tuned Universe( UNIVERSO FINE TUNED: non perdete tempo a scervellarvi sul multiverso; NON ESISTE UN UNIVERSO PARALLELO )  as more likely to be explained by theism than atheism. Oxford Professor of Mathematics John Lennox holds that atheism is an inferior world view to that of theism ( IL TEISMO COME VISIONE DEL MONDO – SUPERIORE – ALL’ ATEISMO ) and attributes to C.S. Lewis the best formulation of merton’s thesis that science sits more comfortably with theistic notions on the basis that Men became scientific in Western Europe in the 16th and 17th century “[b]ecause they expected law in nature, and they expected law in nature because they believed in a lawgiver.’ ( SI CERCAVANO LE LEGGI DELLA NATURA PERCHE’ SI CREDEVA IN UN LEGISLATORE ) In other words, it was belief in God that was the motor that drove modern science”. ( IL CREDO IN DIO HA ATTIVATO LA SCIENZA MODERNA – non come si crede ora, per cercare una alternativa al modo di pensare religioso, ma per RAFFORZARLO ) American geneticist Francis Collins also cites Lewis as persuasive in convincing him that theism is the more rational world view than atheism. ( GENETISTA AMERICANO PERSUASO DA LEWIS CHE IL TEISMO E’ UN MODO DI VEDERE IL MONDO – PIU’ RAZIONALE – DELL’ ATEISMO ).

Other criticisms focus on perceived effects on morality and social cohesion. The Enlightenment philosopher Voltaire, a deist, saw godlessness as weakening “the sacred bonds of society”, ( SECONDO VOLTAIRE L’ ATEISMO INDEBOLIVA LA COESIONE SOCIALE )  writing: “If God did not exist, it would be necessary to invent him”. ( IL CHE SIGNIFICA – Abbiamo bisogno di Dio, che vi piaccia o meno )  The father of classical liberalism, John Locke, believed that the denial of God’s existence would undermine the social order and lead to chaos. ( SECONDO JOHN LOCKE LA – NEGAZIONE DI DIO – avrebbe portato ad una disgregazione dell’ ordine sociale e al caos )  Edmund Burke, an 18th-century Irish philosopher and statesman praised by both his conservative and liberal peers for his “comprehensive intellect”, saw religion as the basis of civil society and wrote that “man is by his constitution a religious animal; that atheism is against, not only our reason, but our instincts; and that it cannot prevail long”.  ( SECONDO BURKE, LA SPIRITUALITA’ E’ INSITA SIA NELLA RAGIONE CHE NELL’ ISTINTO e ne siamo costituiti, non possiamo farne a meno e l’ ateismo non potrà sopravvivere a lungo )Pope Pius XI wrote that Communist atheism was aimed at “upsetting the social order and at undermining the very foundations of Christian civilization“. In the 1990s, Pope John Paul II criticised a spreading “practical atheism” as clouding the “religious and moral sense of the human heart” and leading to societies which struggle to maintain harmony.

Chesterton holds that “[h]e who does not believe in God will believe in anything”. ( A differenza del pensiero comune e dai suggerimenti del buon senso, colui che non crede in un Dio, riuscirà ad essere persuaso a credere in qualsiasi altra cosa )

GLI ATEI COME PREDE FAVORITE DEGLI IMPULSI SUICIDI

Inserisco una mia considerazione: solo ad un ateo convinto, pur essendo in uno stato di salute fisica normale, può passare per la mente di suicidarsi. Non ci sono appigli alla disperazione di un ateo. Quando si abbraccia l’ ateismo, ci si dovrebbe ricordare di questo particolare: dal mio punto di vista un ateo convinto dovrebbe essere guardato con una certa attenzione, soprattutto in periodi critici della sua vita. Li vediamo ogni anno, quelle persone apparentemente normali e tranquille, che ad un certo punto diventano omicidi, suicidi. Queste persone sono in salute fisica normale, ma l’ irrazionalità dell’ ateismo che hanno abbracciato, li porta a queste situazioni estreme. Quindi, io vi dico, attenzione a quali stili di vita abbracciate, perché da un momento all’ altro potreste ritrovarvi senza appigli psicologici. Tutte quelle speranze che tengono in vita una persona di fede, voi li vedete come cose vergognose, imbarazzanti e infantili. Potreste diventare i peggiori nemici di voi stessi. 

In a global study on atheism, sociologist Phil Zuckerman noted that though there are positive correlations with societal health among organically atheist nations, countries with higher levels of atheism also had the highest suicide rates compared to countries with lower levels of atheism

PERCHE’ CI VOGLIONO ATEI: perché così facciamo meno figli e pensiamo esclusivamente a soddisfare noi stessi ( According to William Bainbridge, atheism is common among people whose social obligations are weak and is also connected to lower fertility rates in some industrial nations – l’ ateismo è comune fra le persone con una ridotta rete sociale ed è connessa a bassi livelli di fertilità )  

VOLETE SMETTERE DI BERE ( O DI VIZIARVI IN QUALCHE MODO? ) Abbiate FEDE: Extended length of sobriety in alcohol recovery is related positively to higher levels of theistic belief, active community helping and self-transcendence

TUTTO E’ POSSIBILE PER CHI VIVE SENZA DIO ( in senso negativo ) TUTTO E’ LECITO SENZA DIO : In A Letter Concerning Toleration, the influential English philosopher John Locke wrote: “Promises, covenants, and oaths, which are the bonds of human society, can have no hold upon an atheist. The taking away of God, though but even in thought, dissolves all – ( Per un ateo si dissolvono promesse e patti )

QUANDO GLI ATEI NON POTEVANO TESTIMONIARE A CORTE ( in Usa ): in the United States, atheists were not allowed to testify in court because it was believed that an atheist would have no reason to tell the truth – ( Una volta gli atei non potevano testimoniare a corte, perché si riteneva che PER UN ATEO NON C’E’ RAGIONE DI DIRE LA VERITA’ )

Evolutionary biologist Kenneth R. Miller notes that such a conception of evolution and morality is a misunderstanding of sociobiology and at worst it is an attempt to abolish any meaningful system of morality ( La concezione così in tal modo, alla Dawkins, dell’ evoluzione ( che su questo blog abbiamo affrontato e sappiamo essere FALLACE ) è una incomprensione della sociobiologia ed è un TENTATIVO DI ABOLIRE OGNI SISTEMA DI MORALITA’ )

Per un vero ateo scompare la differenza fra il bene e il male; sappiatelo quando elogiate uno di questi atei radicali. Questo è il tipico ragionamento degli assassini psicotici. Eppure voi ci venite a dire che è perfettamente logico dal vostro punto di vista ateo. Sono CONVINTO che TUTTI gli assassini vengano cresciuti come atei sin da piccoli.

EPPURE ogni tanto INCONTRO DELLA GENTE che si ritiene ORGOGLIOSA DEI LORO BAMBINI ATEI. Cresciuti ” a contatto con la realtà “, consapevoli di cosa li aspetta.

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NON NEGATELO: L’ ATEISMO E’ UNA FEDE

Peter Murphy wrote: “The dogmatic atheist like the dogmatic theist is obsessed with conformity and will spew a tirade of angry words against anyone who does not conform to their own particular world view”.

ABBIAMO PAURA DEI LEADERS RELIGIOSI MEDIORIENTALI, MA:

However, Blainey notes that anyone, not just Christians, can promote violence, writing “that the most ruthless leaders in the Second World War were atheists and secularists who were intensely hostile to both Judaism and Christianity. Later massive atrocities were committed in the East by those ardent atheists, Pol Pot and Mao Zedong. All religions, all ideologies, all civilizations display embarrassing blots on their pages”

And who can deny that Stalin and Mao, not to mention Pol Pot and a host of others, all committed atrocities in the name of a Communist ideology that was explicitly atheistic? Who can dispute that they did their bloody deeds by claiming to be establishing a ‘new man’ and a religion-free utopia? These were mass murders performed with atheism as a central part of their ideological inspiration, they were not mass murders done by people who simply happened to be atheist

Sono stati i tiranni atei della Storia a creare le vicende più terribili e imbarazzanti della civiltà umana.

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Giberson and Artigas note that the overwhelming majority of science articles in any journal in any field have nothing to with origins because most research is funded by taxpayers or private corporations so ultimately practical research that benefit people, the environment, health and technology are the core focus of science; significant portions of scientists are religious and spiritual; and the majority of scientists are not hostile to religion since no scientific organization has any stance that is critical to religion, the scientific community is diverse in terms of worldviews and there is no collective opinion on religion

Evolutionary biologist Kenneth R. Miller has argued that when scientists make claims on science and theism or atheism, they are not arguing scientifically at all and are stepping beyond the scope of science into discourses of meaning and purpose. What he finds particularly odd and unjustified is in how atheists often come to invoke scientific authority on their non-scientific philosophical conclusions like there being no point or no meaning to the universe as the only viable option when the scientific method and science never have had any way of addressing questions of meaning or lack of meaning, or the existence or non-existence of God in the first place.

LA NOZIONE DI LEGGE DELLA FISICA E’ TEOLOGICA PER PRINCIPIO: Physicist Paul Davies of Arizona State University has written that the very notion of physical law is a theological one in the first place: Isaac Newton first got the idea of absolute, universal, perfect, immutable laws from the Christian doctrine that God created the world and ordered it in a rational way

Francis Collins, the American physician and geneticist who lead the Human Genome Project, argues that theism is more rational than atheism:

IL GENETISTA CHE DICE CHE IL TEISMO E’ PIU’ RAZIONALE DELL’ ATEISMO 

Collins also found Lewis persuasive and after reading Mere Christianity came to believe that a rational person would be more likely to believe in a god. Collins argues: “How is it that we, and all other members of our species, unique in the animal kingdom, know what’s right and what’s wrong… I reject the idea that that is an evolutionary consequence, because that moral law sometimes tells us that the right thing to do is very self-destructive. If I’m walking down the riverbank, and a man is drowning, even if I don’t know how to swim very well, I feel this urge that the right thing to do is to try to save that person. Evolution would tell me exactly the opposite: preserve your DNA. Who cares about the guy who’s drowning? He’s one of the weaker ones, let him go. It’s your DNA that needs to survive. And yet that’s not what’s written within me”.

Lo stile di vita evoluzionistico – darwinista ci suggerisce di difendere e preservare il nostro DNA, anche se qualcun altro è in pericolo di vita. Un ateo è costretto a vivere in modo solipsistico, gli altri non contano niente rispetto al suo io. Ricordatevelo, la prossima volta che andate in vacanza al mare con un ateo radicale convinto.  

 Voglio concludere con un altro pensiero personale: la Storia ci perdonerà se per un periodo della nostra vita incominciamo un percorso di vita ateo. E’ quasi obbligato in un mondo pervaso di teorie che cercano di girare attorno a Dio ( il multiverso ), in un mondo dove esistono persone psicopatiche e disperate, in un mondo di brutte malattie sulle quali la scienza e la medicina ci commerciano e ci guadagnano ( CURARLE PORTA VIA I SOLDI AL LORO FUTURO ) è comprensibile dubitare, non dobbiamo aver paura di dubitare, non dobbiamo sentirci in imbarazzo se dubitiamo, viviamo in un’ era della Storia che ormai da tempo ha accettato l’ ateismo, abbiamo una scienza che viene considerata un fatto assoluto e indemocratico che ci racconta determinate cose, quindi è comprensibile che qualcuno di noi creda nel ” brodo primordiale ” e che lo usi come un’ arma per persuadere il povero ingenuo Testimone di Geova che si sbaglia, del resto il brodo primordiale è ormai un ” fatto assodato “, non è così? Il mondo è brutto e limitato, da un certo punto di vista, e noi siamo semplici esseri umani.

MA NON LASCIAMOCI INTOSSICARE DA STILI DI VITA POTENZIALMENTE DEVIANTI. Non accettiamo NULLA come inevitabile. Dalla depressione si può uscire, al vizio si può rinunciare, e si può mantenere un certo autocontrollo che ci impedisca di combinarla grossa. Se credete di poter andare avanti con l’ idea di essere ” serenamente atei ” lo credete adesso. Sarà un pensiero del tutto transitorio e ve ne accorgerete. CERCATE IL SIGNIFICATO NASCOSTO e TROVATE UN APPIGLIO. Trovatelo anche se non condividete. Se ci tenete a voi stessi dovete farlo.

SUGGERISCO COMUNQUE DI VIVERE INTENSAMENTE IL PRESENTE, perché così offuscherete i brutti pensieri. Datevi da fare, FATE e PENSATE DI MENO. Fate PER UNO SCOPO e CON UN SIGNIFICATO. E non lasciatevi dire che siete DI MENO.     

 

 

 

 

 

  

Faccio un po’ il punto della situazione su Civiltà Scomparse

Ok, dopo che è un bel po’ di tempo che non mettevo più qualche aggiornamento mio su Civiltà Scomparse, ora sento che è proprio venuto il momento di farlo.

Un po’ invidio il mio collega di blog Teoscrive che riesce spesso e volentieri a scrivere articoli anche molto vasti e articolati, ricchi di calcoli e riferimenti. Ormai sono cinque anni che mi conosco con lui, solamente attraverso internet perché finora non abbiamo mai avuto modo di incontrarci dal vivo. Tutto è cominciato quando Teoscrive mise qualche commento a un piccolo post ciclologico sulla situazione egiziana che misi in linea nel luglio 2013, non mi ricordo bene come successe ma lo invitai a scrivere anche lui sul blog e da lì in poi è nata la nostra collaborazione.

Sarebbe potuto succedere anche con altri, non solo con Teoscrive, tendenzialmente il sottoscritto aprirebbe il suo blog alle collaborazioni ma capisco bene che i più tanti vogliono rimanere nel loro orticello, non posso biasimarli. C’è anche da dire, però, che l’affiatamento con Teoscrive si è intensificato nel tempo, anche per via di molte chattate su Facebook da noi fatte, spesso iniziate da lui e da cui talvolta sono nati anche articoli di Civiltà Scomparse. Oltre i contatti Facebook, c’è un terzo elemento di una sorta di “triumvirato” (raggruppamento di individualità molto archetipico!), che è Mediter-Fabon Burton, e lui ha un blog tutto suo, lo conosco ancora da prima di Teoscrive, dal 2010, e so che porta avanti dei suoi percorsi molto studiati e personali, penso di aver capito col tempo che le possibili collaborazioni-contaminazioni rischiano di distrarlo dalla sua linea di studio molto netta e direzionata da lui portata avanti da anni e che solo talvolta rende pubblica e manifesta attraverso il suo blog. Insomma, mi sarebbe piaciuto che uno come Mediter collaborasse a questo blog più o meno come fa Teoscrive ma col tempo ho capito che ciò non è possibile, poichè è proprio il suo determinato stile, come ho detto, a non renderlo possibile. Ad ogni modo il suo blog Mondo Simbolico (nome anche di una categoria di Civiltà Scomparse) è perennemente ben segnalato tra i link a lato, anche perché è rimasto uno dei pochi spazi web a essere più in sintonia con ciò che si dice qui dentro, visto che spazi web che esistevano in passato, come “Memoriale – ritorno alla realtà” di Claudio Monetti e “The Synopticon” di Naaray-Garbuglia, non esistono più da tempo. Sono i siti web che mi permisero di “riaggomitolare” certe sensazioni che provavo, come ho detto, si può dire, dai tempi dell’infanzia e che fino ad allora non ero mai riuscito ad esplicitare in un modo comprensibili. Quei due siti web mi avevano aiutato a cominciare a capire e da un po’ di tempo che voglio ricordare qui su questo blog “Memoriale – ritorno alla realtà” di Claudio Monetti poiché, all’incirca più o meno una dozzina di anni fa, era stato tra i primissimi a ispirarmi i modi di pensare che poi si sarebbero concretizzati in Civiltà Scomparse.

frattali computazionali

Se Claudio Monetti (alias Giovanni Monni) fosse ancora in giro e si imbattesse in Civiltà Scomparse mi viene da pensare che potrebbe anche avere voglia di dire la sua, anche perché penso che molto pochi (anche e soprattutto tra gli alternativi italiani), finora, capiscano sul serio dove voglia andare a parare questo blog: come, spero, ormai molti avranno capito non é un contenitore di notizie contro-informative o complottistiche anche se qualche anno fa lo poteva sembrare, ma vuole essere un blog, diciamo, il più possibile sobrio, su modi alternativi di considerare il mondo in cui troviamo immersi, quello della civiltà occidentale. A differenza degli scienziati e degli storici “normies”, normali, noi NON DIAMO PER SCONTATO IL MONDO DA CUI PRENDONO LE MOSSE LA SCIENZA E LA STORIA (cosa che tendono a fare gli scienziati e gli storici normali) ma noi invece prendiamo le mosse da una visione delle cose che reputa scienza e storia due realtà tutt’altro che oggettive di per sé e incontrovertibili ma, anzi, parecchio costruite e artificiali, quasi delle SIMULAZIONI.

Fin dai lontanissimi tempi dell’infanzia ho avuto sempre modo di rendermi conto di cose di cui gli altri non si rendevano conto, riguardanti proprio i MUTAMENTI, le coincidenze e le analogie inaspettate. Le nevrosi sono certo un fardello ma possono anche essere una specie di dono perché ti fanno vedere il mondo a volte come se assumessi quasi delle sostanze psicotrope alla dimetiltriptamina che ti distanziano dalla realtà normalmente condivisa, e quindi è come se guidassi fuoristrada e dunque noti coincidenze e mutamenti che sfuggono perennemente ai “normali”, ai “logici e razionali” coi piedi sempre ben piantati per terra e che si destreggiano bene nella società. Però possiamo dire che sono questi “normali” a essere invece perennemente distratti di fronte a mondi percettivi che a loro sfuggono completamente ma che, nondimeno, hanno diritto di esistenza anche se non si trovano a loro agio nella società occidentale della scienza, della logica, della razionalità, delle regole, della tecnologia, delle leggi tra cui quella causa-effetto ecc ecc…

civiltà scomparse

Inoltre, spesso e volentieri, gli scientifici logici e razionali fraintendono completamente certi argomenti, tendendo a vederli in modo caricaturale. Prendiamo l’ASTROLOGIA: non è vero che è basata sugli “astri, stelle, pianeti e costellazioni, i quali influenzano le vite degli esseri umani” (è una sciocchezza) ma l’astrologia è invece basata sulla QUALITA’ DI UN DETERMINATO SPAZIOTEMPO e questa ben determinata qualità di un determinato punto dello spaziotempo diverso da tutti i determinati punti localizzati prima e localizzati dopo, è come MARCATA da determinate posizioni degli astri (vale a dire gli elementi della realtà più visibili da tutti quanti)…anche se qui la situazione é un po’ come quelli che si trovano seduti su un treno fermo e a un certo punto sembra che il treno si muova ma a muoversi é invece il treno a fianco visto dal finestrino: il punto centrale dell’astrologia sono i movimenti tropici (TROPOLOGIA, studio delle stagioni e dell’anno) di Terra, Sole e Luna: i movimenti delle costellazioni e degli altri pianeti hanno senso solo in rapporto ai movimenti tropici di Terra, Sole e Luna; la fondamentale inclinazione dell’eclittica per esempio, quella che produce le stagioni e quindi l’anno e quindi di conseguenza produce anche le religioni come quella cristiana e cattolica…ma qui andiamo troppo lontani: la cosa fondamentale è la qualità dello spaziotempo, che é sempre diversa, non é un sacco vuoto e amorfo che si può riempire come si vuole e quindi il passato e il futuro possono essere in ogni modo riempiti, in questo blog vogliamo sempre mostrare che non è così.

Dal concetto di qualità dello spaziotempo sempre diversa ha origine non solo l’astrologia ma anche le sincronicità e la ciclologia. E il concetto di qualità dello spaziotempo è affine a quello di PSICHE ovvero, in estrema sintesi, un modo di vedere ciò che chiamiamo “materia” che non la vede come qualcosa di morto, amorfo e privo d’intelligenza ma, anzi, equiparabile alla stessa psiche la quale, a sua volta, non è una banale produzione del cervello dentro le nostre teste ma, si può dire, l’altra faccia di ciò che chiamiamo “materia”. Quindi i movimenti della psiche sono i movimenti dello spaziotempo e delle sue localizzazioni, in un certo senso misurabili con un certo modo scientifico di intendere l’astrologia, lo studio delle sincronicità e la ciclologia dello spaziotempo storico in una specie di “campo unificato di ricerca”.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2015/04/02/vi-sono-veramente-due-mondi/

La stessa cosa attingibile dai nostri sensi, se vista come “materia” ci saranno certe conseguenze e se vista come “psiche” (o “coscienza” o “anima del mondo”) ci saranno altre conseguenze, per adesso ancora considerate come FAVOLE da scienziati e storici ma prossimamente le cose potrebbero anche cambiare, magari in seguito a qualche megaevento di portata planetaria.

Storia come menzogna universale e sincronicità come dire la verità e atto rivoluzionario

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Il punto é anche che, come é stato illustrato da Teoscrive qualche giorno fa, il concetto di realtà come simulazione poteva apparire come una cosa tanto fiabesca e fantascientifica, alla “Matrix”, alla “Tredicesimo piano”, alla “Truman show” ma siamo giunti a poter ben dire che è qualcosa di terribilmente concreto e reale, il classico elefante nel salotto che nessuno vede, é infatti la stessa STORIA (in particolare la nostra occidentale) a essere una simulazione artificiale, una realtà virtuale in cui siamo tutti immersi, e che ha ben poco di naturale (diciamo nulla) pur pervadendo tutta la nostra vita dalla nascita alla morte. Quindi il rendersi conto delle sincronicità potrebbe essere un punto di fuga da questa simulazione artificiale in cui siamo tutti immersi, le sincronicità potrebbero essere viste come lampi di verità dentro questo videogame collettivo, dentro questo grande teatro. Pensando a quella celebre frase di George Orwell, Nel tempo della menzogna universale dire la verità è un atto rivoluzionario, la “menzogna universale” sarebbe la stessa Storia e i lampi di verità sarebbero le sincronicità e le coincidenze e il notarle e mostrarle sarebbe un “atto rivoluzionario”.

Ragionate assieme a me

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Facciamo delle considerazioni: 

Come me, le persone intelligenti fanno fatica a credere in realtà divine, sia da una parte che dall’ altra. 

Noi sappiamo due cose: la scienza sbaglia in determinate cose ed è ancora imperfetta nello spiegare la realtà in cui viviamo; le religioni sono un costrutto umano, moralmente rispettabili, ma non corrispondenti alla realtà che conosciamo. 

La materia non esiste, e la coscienza individuale e soggettiva è l’ unica cosa che conosciamo. Fuori dalla nostra mente la materia che pensiamo di osservare non c’è. 

Abbiamo ragionato nello scorso articolo sul mistero del fenomeno artificiale chiamato Storia. 

La scienza ci dice che non abbiamo libero arbitrio. 

Alcuni teorici di grande intelligenza ipotizzano che viviamo in una realtà simulata, essenzialmente uguale ad un videogioco, o ad un film. 

Ci sono quindi le seguenti possibilità:

  • il cervello è un ricettore di pensieri e non un produttore. Noi veniamo dal futuro, e siamo tutti attori, perchè questo è quello che fanno gli attori, rinunciano al loro libero arbitrio allo scopo di interpretare determinati personaggi e accettano di seguire un copione.  Il grande spettacolo è la Storia, e per tutti gli agenti di periferia ci sono piccoli spettacoli che sono le nostre vite private. Una volta che un determinato momento arriva, per tutti, usciamo dallo spettacolo e recuperiamo le nostre vite reali. Siccome siamo tutti attori, il nostro io là fuori potrebbe essere del tutto differente, e non ci sono premi nè punizioni per le nostre azioni. Fa tutto parte del copione. 
  • Esiste la possibilità che non possiamo uscire da questa realtà, siamo essenzialmente personaggi simulati e completamente virtuali, e dobbiamo vivere questa vita che ci troviamo, appieno, perchè non c’è altra realtà oltre a questa. Si accorda pienamente con ciò che la scienza ci ha sempre detto. Tutto ciò che non corrisponde alla nostra realtà non fa alcuna differenza, perchè la morte della personalità è reale.  siccome è difficile credere che personaggi puramente virtuali si facciano domande sulla propria esistenza, sembrerebbe più logico pensare che se davvero siamo puramente finti, non ci saremmo mai dovuti fare domande sulla nostra esistenza. Noi non siamo animali, loro sì non si fanno domande sulla loro esistenza, ma noi siamo diversi.
  • Allora però ci sono anche le seguenti opzioni: un personaggio puramente finto può essere riciclato e riutilizzato, quindi noi potremmo effettivamente vivere diverse versioni della nostra vita, e non ci accorgeremmo mai del riciclo. Oppure, siccome percepiamo che la coscienza è unica e uguale per tutti, ogni personaggio riceverebbe una possibilità sola. La morte è il passaggio da una persona all’ altra, e noi abbiamo vissuto e vivremo ancora, come altre persone e non ci potremmo mai accorgere della differenza. Ancora una volta, gli unici premi e le uniche punizioni che riceviamo derivano da ciò che succede in questa realtà individuale, e forse comunque potrebbe valere la legge del karma e delle reincarnazioni. 
  • La soluzione è vivere le nostre vite, senza aspettative, facendo attenzione alle bugie della scienza, ma facendo anche attenzione alle religioni, semplicemente viviamo la nostra vita pienamente, perchè il dopo non dipende da noi. Se siamo personaggi puramente virtuali, non cambia nulla per quanto riguarda le nostre vite private e la nostra collettività. Abbiamo questa realtà che è vera per noi e dobbiamo viverla. 
  • Se invece siamo attori che abbiamo accettato limitazioni al nostro libero arbitrio allo scopo di ricreare il mondo del passato, interpretiamo comunque il nostro personaggio. Ancora una volta, ciò che c’è dopo, non ci riguarda. Sarebbe troppo differente per comprenderlo, ma non sarebbe comunque una realtà divina, solo superiore, ma non perfetta e non infinita. 

A voi  la scelta.  Ragionate bene, e non fatevi suggestionare, sia che sia scienza che religione, nessuna di questi due concetti è esatto al 100%. Il nichilismo non fa bene sia psicologicamente che fisicamente, e questo lo sappiamo. Ma anche troppa concentrazione sulla religione non è benefico. L’ unica cosa che sappiamo è che effettivamente la realtà che conosciamo non è pienamente reale, o almeno non lo è secondo gli standard del realismo assoluto. Ma una persona razionale non può credere in una realtà alternativa divina. La realtà rimane sempre imperfetta, sia qui dentro che eventualmente là fuori. Ma in fondo è il bello della realtà. Noi non leggeremmo mai una storia su un mondo perfetto. L’ antagonismo esiste per uno scopo. E il bene esiste per lo stesso scopo.