Segnali di esaurimento delle novità nella maniera consueta di vedere il mondo e la storia

Come abbiamo scritto diverse volte sul blog (che da oggi tornerà a chiamarsi “Civiltà Scomparse”), l’attuale linea spaziotemporale è prossima a una svolta di portata più che storica, probabilmente cosmica. Vi sono diversi indizi al riguardo, sul fatto che l’attuale linea spaziotemporale abbia raggiunto qualcosa che si potrebbe chiamare “saturazione delle novità” nel modo consueto di percepire la realtà e la storia.
Eccone una breve lista:
1) La massima estensione della civilizzazione metropolitana;

2) La fine della creazione di aziende storiche (pensiamo a quella dell’automobile, per esempio) messe in piedi dai “grandi capitani d’impresa”. Il cosiddetto Capitale Primario investito nelle novità tecnologiche non esiste più, c’è ora, anzi, la tendenza a ridurre il parco aziende invece che metterne su di nuove;

3) La massima estensione – prevista nel breve periodo – delle reti di comunicazione;

4) L’ecosistema minacciato. Ma non dalle generiche “attività umane”, bensì dall’attuale economia basata sul consumo ciclico, prodotta da aziende multinazionali con le quote associate alla finanza monetaria a debito. Una CRESCITA che è divenuta pura illusione psicopatica, ma continua a essere perseguita;

5) La scomparsa degli inventori e delle invenzioni “che fanno la storia” (forse per questioni di crescita esponenziale vorticosa degli inventori e delle invenzioni, ma non più inseribili in un discorso storico come si faceva prima);

6) L’IPERCODIFICA di personaggi di finzione – da Don Chisciotte a Sherlock Holmes, a Superman, ecc – inventati in una linea temporale ancora produttrice di novità riconoscibili, e la maggiore IPOCODIFICA mano a mano che l’invenzione di nuovi personaggi si avvicina ai nostri giorni. Guardiamo come i film americani negli ultimi dieci anni siano stati quasi costretti a riciclare in continuazione COSE GIA’ VISTE E RIVISTE, nella sostanziale incapacità di reggere la globalizzazione dei mercati anche nel cinema con personaggi ormai non più ipercodificabili ulteriormente, per secolarizzazione e assuefazione del pubblico. Ciò riguarda persino le automobili, pensiamo al grande impatto immaginifico del vecchio Maggiolone Volkswagen, e alla sostanziale NULLITA’ DI IMMAGINARIO della “New Beetle” Volkswagen. In questo caso, il Maggiolone sta ai The Beatles come la “New Beetle” sta agli Oasis. E questo ci conduce al punto 6;

maggiolonebeatles
new beetle 1999oasis_brit pop

7) La fine delle novità in campo musicale non-accademico/classico e non-jazz puro, con una micidiale ripetizione dell’offerta, soprattutto per quanto riguarda la musica leggera, pop, rock, e anche disco dance. Avril Lavigne, Shakira, il caso di Britney Spears (la cantante che non sa cantare ma che grazie alla tecnologia prima e alla pubblicità poi diventa una star internazionale, per poi quasi scomparire), e si arriva ai cantanti storici di casa nostra – quelli residui – invecchiati, ultrasecolarizzati e non più rinnovabili, mentre quelli giovani non fanno che ripetersi e decadere. Iniziano le loro carriere che sono praticamente già risaputi. Un panorama degno dell’albo “La zona del crepuscolo” di Dylan Dog! Persino il musicista neo-classico Giovanni Allevi si potrebbe considerare un sintomo di questa attuale condizione di “non novità” dello spettacolo mainstream, così come la recente riunificazione dei Take That, un evento che sa di canto del cigno, di “siamo alla frutta”, e lo si vede lontano un miglio;

8) La totale stabilizzazione dei NOMI ma soprattutto dei COGNOMI. Un fenomeno che, in particolare nel caso dei cognomi, era già presente nel secolo scorso, segnale anche questo di uno stallo, che può precedere un crollo, una riconversione cosmica;

9) La marmorea stabilità geografica delle nazioni occidentali, in particolare europee e, anche qui, l’ipercodifica-secolarizzazione totale e irreversibile di gran parte della loro cultura, miti storico/nazionali/artistici, istituzioni, ormai inamovibili.

Tutto ciò che abbiamo esposto è inoltre collegato all’esaurirsi dell’approvigionamento di petrolio a buon mercato, alla crisi totale del lavoro concepito tradizionalmente (che si accompagna a quella del sistema economico-monetario) e nel fatto che NON SI VEDE UN FUTURO perchè si prosegue a mantenere uno stato di cose basato su ciò che si potrebbe chiamare “competitività materialistica”. Questo tipo di assetto è sempre più volto alla conservazione dello status quo piuttosto che alla generazione di novità e progresso, come poteva essere per esempio negli anni sessanta del XX secolo.
Nell’attuale linea temporale tutto è diventato conservazione, reazione e mancanza di novità e progresso. Basta guardare il design delle automobili di oggi, che ricicla clichè piuttosto che inventare nuove linee ma – appunto – ciò comunque non si può più fare senza riciclare, nemmeno volendolo.
Certo, si potrebbe dire: “Il nuovo, in questo caso, sarebbe un nuovo tipo di carburante per la propulsione, non le attuali sostanze fossili non rinnovabili e costose”. Il punto è che un energia pulita a bassissimo costo (se non nullo) sarebbe già implementabile – come esiste una quantità di invenzioni registrate non ancora rilasciate – ma ciò significherebbe far entrare tutta l’umanità IN UN ALTRO MONDO, probabilmente senza denaro, un fragoroso voltare pagina che ci porterebbe in una dimensione non confrontabile con l’attuale “gestione dell’esistente”, con il consueto status quo (come si diceva prima) in cui stiamo tuttora galleggiando, pieni zeppi di abitudine globalizzata, drogata di aziendalese – o globish – la lingua dei non luoghi internazionali, la lingua degli aereoporti, la lingua dell’abitudine sclerotizzata spinta all’inverosimile e mascherata da libertà.

Quindi, di fronte a manifesti che mostrano idee pubblicitarie insulse e rimasticate le quali pubblicizzano conti correnti vantaggiosi, con quei volti accattivanti che in fondo non accattivano più nessuno, di fronte all’esaurimento totale e irreversibile di idee che le espressioni della creatività umana attraversano nell’attuale linea temporale, ci viene in mente il crollo del PCUS vent’anni fa. Seguendo un certo filo, comprendente un libro come “No Logo” di Naomi Klein

no logo

che ha anticipato certe tendenze tuttora in atto, immaginiamo che in un futuro più o meno prossimo (tenendo presente la ciclicità degli avvenimenti storici), vi saranno 100, 1000, 10.000 PCUS che si dissolveranno: ovvero le società, le aziende, le multinazionali basate sulla percezione competitiva, monetarista e consumistica della realtà. Come è stato, del resto, in qualche maniera profetizzato da un film come “Il pianeta verde” di Coline Serrau una quindicina di anni fa.

Aggiunta off topic: L’avvenimento dell’11 marzo che ha traumatizzato il Giappone e il mondo intero sembra essere simbolicamente legato a Chernobil (25 anni fa esatti) e a Hiroshima (66 anni fa), e dà un po’ l’idea di un RIASSUNTO, come era stato la Guerra del Kosovo nel 1999, quando sembrava essersi rimescolata l’atmosfera di tutte le guerre del XX secolo che allora stava finendo.
Inoltre, l’attuale azione militare contro la Libia sembra quasi rispecchiare quella di esattamente (di nuovo) 25 anni fa, la quale era quasi in contemporanea con il disastro della centrale nucleare dell’URSS.
Nel 2006 avevamo notato come la vittoria della nazionale italiana ai mondiali di calcio e la guerra contro il Libano nella stessa estate erano quasi un doppione di ciò che succedeva 24 anni prima, nel 1982!

Cos’è esattamente il fenomeno conosciuto come “sincronicità, popolarmente noto come “coincidenza”? (2)

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Quali sono nel mondo moderno gli incontri con la sincronicità e le convinzioni al riguardo?

"La profezia di Celestino", The Celestine Prophecy, di James Redfield, sebbene sia una storia di finzione, ha le basi nella moderna sincronicità. Nel suo libro, James Redfield dà significato alle coincidenze e le considera come uno dei passi verso l'acquisizione di una serie di illuminazioni. Un breve estratto dal libro fornisce un buon esempio di questo:

"Okay," Dissi. "Cos'è quest'esperienza che stiamo cercando? Cos'è la prima illuminazione?…"

"Questo è arduo da spiegare" lei disse. "Ma il prete l'ha messa in questo modo, dicendo che la prima illuminazione avviene quando diventiamo coscienti delle coincidenze nelle nostre vite."

Poi, piegandosi verso di me: "Hai mai avuto il sospetto o l'intenzione riguardanti qualcosa che cercavi di fare? Qualche direzione che avevi intenzione di prendere nella tua vita, chiedendoti come dovesse succedere? E poi, dopo che te l'eri mezza dimenticata, concentrandoti su altre cose, incontravi qualcuno o leggevi qualcosa o andavi da qualche parte la quale conduceva a una reale opportunità che immaginavi?

"Bene", lei continuò, "secondo il prete, queste coincidenze stanno succedendo sempre più frequentemente e questo, quando hanno luogo, ci colpiscono più di quanto ci aspetteremmo da un semplice caso. Sono avvertite come destino, come se le nostre vite fossero state guidate da qualche forza inspiegabile." The Celestine Prophecy ("La profezia di Celestino"), di James Renfield, ppg 6-7.

Il sogno e la realtà possono accadere simultaneamente?

Il seguente è un interessante incontro con la sincronicità, chiamato "Notte di terrore" dal già citato Soul Moments: Marvelous Stories of Synchronicity – Meaningful Coincidences from a Seemingly Random World ("Momenti dell'anima: straordinarie storie di sincronicità da un mondo apparentemente casuale")

Nel sogno di Joanne la sua gola era dolente e il suo cuore batteva in modo straziante, come se stesse boccheggiando. Il suo sangue stava scorrendo così forte che era sicura di un pazzo che si stava avvicinando a lei con una pistola, e l'avrebbe scoperta all'interno di uno spazio nascosto dentro il capannone. Non aveva alcuna idea di chi fosse o perchè ce l'avesse con lei.

La donna prese abbastanza coraggio per correre di nuovo dal capannone nella casa principale. Vi sdrucciolò dentro attraverso una porta di fianco e la chiuse a chiave silenziosamente, per far si che il suo predatore non sentisse lo scatto.

Il suo cuore cominciò a rallentare e, come avvertì il muro contro la sua schiena, iniziò a respirare ansimando. Cadde in un mucchio di oggetti. Improvvisamente sentì lo stridore dei pneumatici nel suo vialetto. Si alzò alla finestra solo per vedere, attraverso una fessura nella tenda, il maniaco al posto di guida, e stava puntando dritto verso la casa a tutta velocità! I suoi occhi apparivano come grandi buchi neri con fiamme che balenavano fuori.

Joanne raggiunse la porta sul retro attraverso il frutteto, pensando se si fosse schiantato nella casa; in tal caso certamente lei avrebbe avuto una migliore chance correndo all'aperto. Sapeva che la sua vita era in gioco e provava a ignorare il dolore straziante alla gola e alle membra. Pensava che stava sicuramente per morire!

In quel momento scattò dritta sul letto urtando con terrore. Il suo cuore tambureggiava nel petto e la sua gola era secca e irritata. Le ci vollero diversi minuti per rendersi conto che era a casa e aveva appena uscita da un terribile incubo. La paura tardava a passare, e lei sapeva che non era stato un sogno consueto. Era così scossa dall'esperienza che si alzò a bere un po' di tè, camminando per mantenersi sveglia. Accese la musica e cominciò a cantare ad alta voce per cambiare umore cosìcchè non ci sarebbe stata nessuna possibilità di rientrare in ciò che era stato un posto molto reale e spaventoso. Erano le due di notte. All'incirca dopo un'ora, in qualche modo fece sì di poter tornare a dormire.

Due giorni dopo, sua madre che viveva a diversi stati di distanza chiamò raccontando una storia orrorifica. Lei e la sorella erano state inseguite dal marito di quest'ultima, con una pistola in pugno. Freneticamente, provarono a cercare un posto dove nascondersi, trovandolo in un capannone, poi dentro una macchina, dove dormirono tutta la notte sotto la pioggia battente. Erano veramente terrorizzate per le proprie vite. Tutto ciò accadde alle due di notte, proprio quella in cui Joanna ebbe il suo incubo.

Possono due persone avere lo stesso pensiero nello stesso tempo?

Come può essere che uno o più autori di canzoni moderni escano con la stessa composizione musicale, al punto che uno pensi alla possibilità che l'altro sia colpevole di violazione di copyright, anche se non si sono mai incontrati, nè abbiano mai comunicato tra loro, e possono anche abitare dalla parte opposta del globo? Una possibile spiegazione di ciò può essere trovata nel seguente interludio sincronico. Troverete che vi sono musicisti che dicono come la musica che scrivono sia legata ai loro sogni.

L'esempio seguente è tratto dal libro di Phil Cousineau già citato, a pg, 66. Una donna di nome Valerie Andrews ricevette una melodia mentre stava dormendo. Aveva studiato pianoforte e composizione e, nei tardi anni settanta, sognò che Lizst aveva incontrato Chopin a Parigi e assieme avevano poi composto una certa piece pianistica. Quando si svegliò, la ricordò come un tipo di marcia funebre e suonò le prime battute al piano.

Circa tre o quattro anni dopo, stava lavorando a Londra in un'attività totalmente slegata dalla musica. Stava promuovendo la prima maratona femminile internazionale e stava tenendo un pranzo con una ditta di pubbliche relazioni assunta per promuovere l'evento. Con sua sorpresa, si trovò seduta vicino a Rosemary Brown, medium e pianista, la quale aveva appena registrato una selezione di composizioni di Chopin che aveva canalizzato. Suo figlio era venuto al ristorante con una giovane donna che stava scrivendo i loro comunicati stampa. Lei e Rosemary passarono la notte parlando di Chopin e Liszt, e Valerie le parlò della marcia funebre che aveva ricevuto nel suo sogno. Rosemary le disse di continuare ad ascoltare perchè era esattamente il modo in cui riceveva le sue melodie.

Quali coincidenze esistono tra Abraham Lincoln e JFK?

Le coincidenze spesso appaiono come una ripetizione di eventi, sebbene non si sviluppino nello stesso esatto modo ogni volta ancora, avendo una enigmatica qualità nel modo in cui corrispondono, come le coincidenze di eventi tra Abraham Lincoln (16° presidente USA) e John Fitzgerald Kennedy – 35° presidente USA). Le seguenti coincidenze sono tratte da http://www.stevenpockett.com/presidents.html.

Lincoln fu eletto presidente nel 1860, mentre Kennedy fu eletto presidente nel 1960. Il successore di Lincoln – Andrew Johnson – nacque nel 1808, mentre il successore di Kennedy – Lyndon Johnson – nacque nel 1908. L'assassino di Lincoln – John Wilkes Booth – nacque nel 1839, mentre l'assassino [presunto] di Kennedy – Lee Harvey Oswald – nacque nel 1939. Sia il nome di Lincoln che quello di Kennedy contengono sette lettere. La segretaria di Lincoln si chiamava Kennedy, mentre la segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln. Entrambi i successori dei due presidenti avevano il cognome Johnson. I nomi Andrew Johnson e Lyndon Johnson contengono tredici lettere. I nomi John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald contengono quindici lettere.

Sia Lincoln sia Kennedy vennero entrambi uccisi di venerdì. Entrambi furono uccisi in presenza delle loro mogli. Entrambi furono colpiti da dietro e nella testa. Booth sparò a Lincoln in un teatro e si nascose dentro un magazzino, mentre Oswald sparò a Kennedy da un magazzino e si nascose dentro un magazzino.

Lincoln e Kennedy furono entrambi interessati alla questione dei diritti civili. Booth e Oswald erano tutt'e due originari del sud e sostenevano idee impopolari.

[Prossimamente, Civiltà Perdute approfondirà maggiormente le connessioni tra la vita di Kennedy e quella di Lincoln.]

La sincronicità ha qualcosa a che fare con l'intuizione?

"Di primo acchito, la sincronicità e l'intuizione sembrano essere fenomeni diversi. La sincronicità avviene 'là fuori', sfidando le probabilità, qualcosa nell'Universo sembra mettersi a posto per rispondere a una nostra necessità interiore. L'intuizione appare 'qui dentro': è un sapere interiore, un'abilità di sintonizzarsi con la conoscenza in un modo non lineare e non razionale. Noi sappiamo qualcosa, ma non sappiamo come facciamo a saperla. (Da A Wink From the Cosmos – "Una strizzata d'occhio dal cosmo" – di Meg Lundstrom, pg 2)

"Anche le limitazioni si sfilacciano molto velocemente. La definizione junghiana di sincronicità chiaramente incorpora precognizione e chiaroveggenza, le quali, come vengono definite da qualcuno, sono altri esemplari di intuizione, si tratta certamente di conoscenza interiore." (Meg Lundstrom, Op.Cit. pg 2)

"In pratica, la sincronicità e l'intuizione sembrano qualche volta così intrecciate che è arduo dire dove una comincia e l'altra finisce."

Furono la sincronicità o l'intuizione a presentare un paio di scarpe di cui si aveva bisogno?

La seguente storia è un buon esempio della relazione tra sincronicità e intuizione.

Una donna chiamata Shelley ricevette un dono, di cui disperatamente aveva bisogno, in un modo davvero inconsueto. Era seduta all'interno della cattedrale di Notre Dame a Parigi, facendo riposare i suoi piedi doloranti. Non aveva pensato a portarsi un comodo paio di scarpe dagli USA, e il suo budget limitato non le avrebbe permesso di comprarne un altro paio sebbene i suoi piedi le facessero terribilmente male.

Improvvisamente fu spinta a camminare fuori dalla chiesa e girare a sinistra. Seguendo il suo suggerimento interiore, fece diversi giri per arrivare sulla piazza. Con sua sorpresa, vide un paio di stivali neri nuovi di zecca, non usati, della sua stessa misura, sulla cima di un bidone della spazzatura. Sapeva che la situazione era perfetta ed era come stata ordinata apposta per lei. Se gli stivali fossero stati sopra il bidone, non se li sarebbe potuti infilare. Se fossero stati indossati prima, non l'avrebbe potuto fare lei. Inoltre, erano così eleganti che non se li sarebbe potuti mai permettere!

Questa sarebbe una storia di intuizione o sincronicità? L'intuizione sembra averla condotta dagli stivali. La sincronicità le fornì con precisione ciò di cui aveva bisogno. Virtualmente, "l'universo le porse gli stivali" (Meg Lundstrom, Op.Cit. pg 2)

L'intuizione è la sincronicità in un'altra forma?

David Spangler, un autore, insegnante ed ex guida della 'luce del corno trovato', crede che le due abbiano molte somiglianze intrinseche. "L'intuizione è un'altra forma di sincronicità: quando intuisco qualcosa, non c'è apparentemente nessuna relazione di causa ed effetto tra la mia conoscenza e come ottengo la conoscenza." Dice. "Allo stesso modo, la sincronicità è intuizione distillata: sappiamo di una connessione non all'interno di sè, ma all'esterno, attraverso l'azione e la percezione. In entrambi i casi, lo schema veicola lo stesso messaggio: noi viviamo in un mondo più intricato e olisticamente organizzato di quanto abbiamo mai pensato supposto. (Meg Lundstrom, Op. Cit. pg 2)

Potete fare business od opportune donazioni?

Delle persone sono diventate così esperte nel seguire le "coincidenze/sincronicità" nelle loro vite, come se ne dipendessero totalmente, collegandole anche coi loro "processi intuitivi." Una coppia che guida un'organizzazione chiamata "The Giraffe Project" a Langley, Washington, dipende interamente da intuizioni e sincronicità per le loro donazioni. Essi pagano ogni fattura dai contributi e i loro possessori sembrano sapere intuitivamente quando un grosso conto sta arrivando, che spesso copre la somma esatta di cui hanno bisogno per pagare una fattura imminente. (Meg Lundstrom, Op. Cit., pg 2)

Quali principi/lezioni spirituali si possono trarre dagli incontri con la sincronicità?

Fede e speranza in un più elevato potere ci sta guidando e dirigendo è anche credere o affidarsi a una forza più elevata di quella umana. Esiste anche il rendersi conto che lo spirito comunica con le sue creature, ovunque nel tempo e nello spazio, ed è capace di essere in comunicazione con più di una persona simultaneamente. Vediamo anche come i principi della vita e le sue lezioni sono spesso insegnate attraverso le coincidenze.

Qualche volta ci sono domande a cui viene risposto sincronisticamente?

Alcune sincronicità sono più sottili e simili ai sogni, e contengono metafore e allegorie che ci insegnano principi. Nel suo libro The Tao of Psychology: Synchronicity and the Self ("Il Tao della psicologia: sincronicità e sè"), Jean Shinoda Bolen scrive di un episodio che parve apparire per rispondere a una domanda posta a una festa con gli amici. Una donna diceva che, di tanto in tanto, quando chiudeva i suoi occhi, le sarebbero apparse spaventose immagini demoniache. Si domandava se doveva affrontarle, esaminarle, o distogliere immediatamente la sua attenzione da un'altra parte. Come stavano discutendo l'argomento, una puzzola che gli ospiti non avevano mai visto nella zona cominciò a grattare alla porta scorrevole di vetro davanti a loro, provando ad entrare dentro. Gli ospiti discutevano come fosse bizzarro vederla provare ad avvicinarsi alle persone e scherzarono su quanto fosse improbabile che qualcuno avrebbe aperto la porta per questo. Fu solo in seguito che Jean e suo marito si resero conto che la puzzola diede una risposta sincronistica alla domanda della donna. Proprio come permettendo alla bestiola di entrare nella stanza, si ammorberebbe il salotto, intrattenersi con le immagini demoniache nella vostra mente farebbe la stessa cosa nel vostro spazio interore. (Meg Lundstrom, Op. Cit. pg 3)

Quando le coincidenze accadono?

Le coincidenze possono accadere nel mezzo di crisi personali o quando voi avete profondamente afferrato o vi siete concentrati su qualcosa, come se i vostri pensieri stessero volendo materializzare esattamente ciò di cui avete bisogno, e le circostanze/situazioni provvedono a questo; Meg Lundstrom la vede in questo modo:

"Le sincronicità sembrano accadere quando siete intensamente presi in qualcosa di molto profondo — per esempio, innamorarsi lo fa dappertutto. […] Un buon numero di attività che attingono nei profondi misteri della vita — anche attività come la meditazione, la preghiera contemplativa — sembrano suscitarle."

"Le sincronicità sono qualche volta viste come segni, e qualcuno coscientemente le adopera per prendere decisioni nella vita. Nel [già citato] romanzo The Celestine Prophecy ("La profezia di Celestino"), un bestsellers che pone la sincronicità alla pubblica attenzione, James Redfield parla di come tutte le coincidenze significhino qualcosa poichè indicano la via per la rivelazione del nostro destino personale." (Meg Lundstrom, Op.Cit., pg 4)

Conclusioni

Le sincronicità emergono con maggiore frequenza nelle vostre vite non appena iniziate a sperimentare il potere dello "Spirito Divino" (YAHWEH) dentro di voi. Attraverso quelle che popolarmente vengono chiamate "coincidenze" – Sincronicità – nelle nostre esistenze, cominciamo a renderci conto che siamo tutti interconnessi, nonostante le limitazioni di tempo e di spazio. Seguendo la vostra intuizione (conoscendo direttamente) spesso si provoca un contemporaneo accadimento di eventi.

Compiti e obiettivi che volete portare a termine, in qualche modo sembrano accadere senza che voi ne siate direttamente consci o li controlliate. Potete chiedere un segno se voi dovete andare in un'altra città per un nuovo lavoro, perchè in qualche modo voi vi sentite stretti dove vivete. Poi, dopo che avete compiuto tale richiesta, potete ricevere una chiamata da un amico in un'altra città, e ha un buon lavoro da offrirvi (coincidenza, naturalmente!). Ma domandando un segno, voi avete aperto la vostra mente allo Spirito, e in questo caso ricevete l'informazione tramite un evento coincidente. Il pensiero nella vostra mente coincide con un evento che si manifesta all'esterno!

La sincronicità, dunque, è un'altra manifestazione del potere latente nell'essere umano per guidarci e seguirci, se solo ascoltassimo la sua voce. Potete imparare a stare più in contatto con questo "flusso", e grazie a esso potete sperimentare la vastità, vivendo totalmente sotto la sua protezione.

1 Dall'articolo A Wink From the Cosmos ("Una strizzata d'occhi dal cosmo") di Meg Lundstrom Pg. 1., www.flowpower.com/synchro.htm, una versione di tale testo è apparsa in Intuition Magazine, maggio-giugno 1996;

2 Attribuita a Ippocrate;

3 (Harper’s Encyclopedia of Mystical and Paranormal Experience, pg. 595)

4 Soul Moments: Marvelous Stories of Synchronicity – Meaningful Coincidences from a Seemingly Random World ("Momenti dell'anima: meravigliose storie di sincronicità – coincidenze significative da un apparente mondo casuale"), by Phil Cousineau , Conari Press, Berkeley, California, copyright 1997, pgs. 22-23.

5 "…Ecco da dove viene la teoria delle corrispondenze, la quale fu proposta dai filosofi naturalistici del Medioevo, in particolare l'idea classica della simpatia di tutte le cose…" (C G Jung, Op.Cit., pg 73)

La versione originale dell'articolo si trova a questo indirizzo:
http://www.plim.org/Synchro2.html

 

Cos’è esattamente il fenomeno conosciuto come “sincronicità, popolarmente noto come “coincidenza”? (1)

Cos'è esattamente il fenomeno conosciuto come Sincronicità, noto anche come coincidenza?

 Di  De Vita Brown

 

 

"Le strane coincidenze. Le inverosimili concomitanze di eventi. Le sorprendenti serendipità. A chi non è mai accaduto nella sua vita? Pensi a qualcuno per la prima volta dopo anni, e lo incontri poche ore dopo. Una frase inusitata che non hai mai sentito prima, la ascolti tre volte nello stesso giorno. In una strada di un paese straniero incontri un vecchio compagno di scuola. In libreria, un libro cade dallo scaffale ed è esattamente quello che cercavi."1
 

 

Vi è mai successo che vi accadesse uno di questi episodi? Questi eventi misteriosi, noi li chiamiamo comunemente "coincidenze", e se ce ne rendiamo conto diventano potenti e significativi sulle nostre vite. Sono testimoni di uno spirito universale che opera ed è in comunicazione con tutte le sue creature, ovunque, in ogni tempo e spesso simultaneamente. L'intero universo è più strettamente collegato e legato assieme di quello che possiamo immaginare, e ciò è simboleggiato dall'Uomo, il quale è un microcosmo dell'universo (che è il macrocosmo). Inoltre, c'è qualche forza invisibile che sta coordinando la simultaneità degli eventi. Come Ippocrate espone:
 

 

"C'è un unico comune flusso, un respiro comune, tutte le cose sono in comunione. L'intero organismo e ognuna delle sue parti stanno lavorando congiuntamente per lo stesso proposito…il grande principio si estende fino alla parte più estrema, e dalla parte più estrema si ritorna al grande principio di un'unica natura che comprende l'esistenza e la non esistenza."
 


Qual è l'intento di questo articolo?

In questo articolo esamineremo da dove proviene il termine "sincronicità", cosa significa questo concetto, parleremo dei principi su cui si basa, e daremo esempi. Troveremo che questi eventi sincronistici sono in corso dai tempi antichi fino a quelli recenti. Scopriremo che la forza dietro questi eventi è uno SPIRITO (YAHWEH) che sta orchestrando i percorsi della nostra vita, causando coincidenze che avvengono nelle nostre esistenze, le quali in tal modo certificano la presenza di un "flusso" universale da cui tutti noi possiamo attingere. E'possibile divenire uno con questo "flusso", essere seguiti e guidati da esso in ogni fase delle nostre vite. Alla fine mediteremo cosa queste esperienze possono insegnarci e come possono arricchire le nostre vite. Questo articolo non intende riprodurre l'esatto contenuto della conferenza sullo stesso soggetto tenuta nel luglio 1998, ne renderà l'essenza.

Come sono definite le coincidenze?

Il Webster's Dictionary così definisce dunque le coincidenze:

Coincidenza – 1. Un coincidere 2. Un accadimento accidentale di eventi, idee, ecc, correlati nello stesso tempo. Coincidere – 1. Prendere lo stesso posto nello spazio. 2. Accadere nello stesso tempo.

Harper's Encyclopedia of Mystical and Paranormal Experience, definisce la sincronicità come:

"Il principio unificante dietro coincidenze significative. Lo psichiatra/psicologo svizzero Carl G. Jung (1875-1961) definisce la Sincronicità 'un principio di connessione acausale' che collega eventi apparentemente non correlati e non connessi. Il concetto è integrato nel pensiero orientale ma in quello occidentale va contro al rapporto causa-effetto. In occidente le 'coincidenze' sono popolarmente minimizzate vedendole come 'avvenimenti casuali'. Il concetto di sincronicità fu sviluppato largamente da Carl G. Jung, che attribuì ad Albert Einstein la sua ispirazione." 3

Come si originò il termine sincronicità?

Fu proprio Carl G. Jung a coniare per primo il termine "sincronicità" per spiegare quelle che chiamava "coincidenze significative", che non sono sono correlate da nessun evento causale. La sua concezione di sincronicità ebbe origine attraverso le molte singolari coincidenze che i suoi clienti condividevano con lui nella sua pratica, specialmente quando iniziò a rendersi conto che gli avvenimenti andavano oltre a ciò che si potrebbe attribuire alla semplice causalità. Durante questo suo periodo, ebbe lui stesso alcune esperienze paranormali.

Fu Einstein a ispirare Jung?

Jung fu un contemporaneo del grande fisico Albert Einstein. Apparentemente, Carl Jung venne stimolato a sviluppare le sue idee sulla sincronicità attraverso i suoi incontri con Albert Einstein. Un riferimento a questo si può avere nel testo seguente:

"Jung rivela le radici della sua idea sulla sincronicità durante una serie di cene in compagnia di Albert Einstein a Zurigo, in Svizzera, tra gli anni 1909 e 1913…Per molti anni Jung non potè fare uscire dalla sua mente questi inconsueti scambi con Einstein, e nemmeno le intriganti implicazioni che avevano per le numerose storie di singolari coincidenze che i suoi clienti gli rivelavano nella sua sala di cura, i suoi studi arcani, e ulteriori preoccupazioni, nella sua vita." 4

[In precedenza abbiamo visto come Jung condivise l'argomento con un altro scienziato, Wolfgang Pauli]

Qual'era la visione di Jung della sincronicità?

La spiegazione personale di Jung sul concetto di sincronicità è la seguente:

"Come la sua etimologia mostra, ha qualcosa a che fare col tempo, o per essere più accurati, con un genere di simultaneità. Invece che la simultaneità potremmo adoperare il concetto di coincidenza significativa di due o più eventi, dove qualcosa d'altro della probabilità del caso è coinvolto." (Sincronicità, Un principio di connessione acausale, dall'articolo "Sulla sincronicità", Appendice, pg. 104)

 

Due pagine del Libro rosso di Carl G. Jung

 

Cosa affermò Jung sull'avvenimento casuale delle coincidenze?

Jung aveva studiato la sincronicità dalla metà degli anni venti, quando stava investigando il fenomeno dell'incoscio collettivo, e continuava a imbattersi in connessioni le quali semplicemente non poteva spiegare "come raggruppamenti o 'branchi' di casi." Quelle che trovavo erano 'coincidenze' le quali erano connesse così significativamente che le loro 'casuali' concomitanze rappresenterebbero un grado di improbabilità tale che avrebbe da essere espresso con una figura astronomica." (C G Jung, Op.Cit., pg 21).

Un insetto [reale] ha completato un sogno?

Uno degli episodi sincronici che veramente colpirono Carl Jung accadde con una paziente mentre raccontava il suo sogno di uno scarabeo dorato. Una giovane donna che Jung aveva in terapia gli parlò di un sogno in cui le era stato dato uno scarabeo d'oro. Jung era seduto, con la schiena che dava sulla finestra chiusa mentre la paziente gli raccontava il sogno.

Improvvisamente, egli sentì un leggero picchiettare e, girandosi, vide un insetto volante che colpiva l'anta della finestra dall'esterno. Jung la aprì e catturò la creatura mentre volava dentro. L'insetto somigliava molto a uno scarabeo dorato. Per la cronaca, si trattava di un coleottero-scarafaggio, la comune cetonia (Cetonia aurata).

Di solito, tali insetti non entrerebbero dentro una stanza in penombra, ma nello stesso momento in cui la paziente menzionava lo scarabeo che aveva ricevuto nel sogno, questo scarabeo apparve alla finestra di Jung. Fu piuttosto stupito della coincidenza dei tempi, e ammise che niente di simile gli era mai successo prima o da allora. (C G Jung, Op.Cit., pg 22).

I sogni possono diventare reali?

Un'altra affascinante storia di sincronicità riportata da Carl Jung descrive il sogno di un amico studente, che divenne vero. Il padre dell'amico gli aveva promesso un viaggio in Spagna se avesse passato i suoi esami finali. Il suo amico era così eccitato all'idea del suo prossimo viaggio che iniziò a sognare di essere in Spagna. Si vide camminare attraverso una città spagnola in una strada che portava a una piazza con una cattedrale gotica. Poi girò l'angolo, imboccando un'altra strada dove vide una carrozza elegante trainata da due cavalli color crema. Quando l'amico di Jung si svegliò, racconto il sogno a un gruppo di compagni a cena. Poco tempo dopo, passò successivamente gli esami, e andò in Spagna. Mentre si trovava in una delle strade, riconobbe la città del suo sogno. Fu stupefatto di trovare la piazza, la cattedrale e la carrozza coi due cavalli color crema. Ogni cosa che vide nella vita reale corrispondeva esattamente alle immagini del sogno. (Op. Cit., pg. 106.)

Quali sono i principi/concetti universali su cui la sincronicità si basa?

"Il principio della sincronicità è basato sul concetto che ogni cosa nell'universo abbia qualche tipo di corrispondenza l'un l'altra. C'è una classica idea della "comunione di tutte le cose." 5 Esiste un collegamento, c'è un legame, per così dire, e anche i cosiddetti oggetti inanimati hanno una forma di comunicazione. In altre parole, l'intero universo è un entità vivente che respira, e le sue varie forme di vita, in tutti i regni (animale, vegetale, minerale, umano, ecc) non sono separate le une dalle altre come si pensava precedentemente. A sostegno di Ippocrate (** vedere la citazione introduttiva all'inizio di questo articolo) Carl Jung disse: "Il principio universale si può trovare anche nella particella più piccola, la quale quindi corrisponde al tutto, all'intero." (Op. Cit., pg 74)

Esiste una teoria scientifica a sostegno della sincronicità?

"[…] Si sta scoprendo che l'isolamento e la separazione di un oggetto da ogni altro è più apparente che reale; a un livello più profondo, ogni cosa – atomi, cellule, molecole, piante, animali, persone – partecipa in un fluente reticolo di informazioni. Fisici hanno mostrato, per esempio, che se due fotoni sono separati, non importa quanto distanti, un cambiamento in uno crea un simultaneo cambiamento nell'altro." (Da: A Wink From the Cosmos "Una strizzatina d'occhi dal cosmo", di Meg Lundstrom, www.flowpower.com/synchro.htm; una versione di questo è apparsa in Intuition Magazine, maggio-giugno 1996 pg. 1)

Ognuno [e ogni cosa] è alla ricerca dell'armonia?

Molti filosofi orientali hanno avuto un concetto di sincronicità prima che la mente occidentale cominciasse ad accettarlo.

"Queste coincidenze, chiamate 'sincronicità' da Jung, sono segni sicuri che voi siete in un flusso; il flusso è un armonia dell'essere che è stata cercata lungo i secoli nelle tradizioni spirituali del mondo. In occidente, il flusso è stato collegato alla fiducia, alla resa, all'amore incondizionato, alla grazia divina. In oriente, è stato collegato al Tao, alla sottostante interconnessione dell'Universo. Nelle nostre vite, la realtà del flusso è ovvia quelle volte in cui le cose accadono senza sforzo, ogni cosa va a posto, gli ostacoli si sciolgono e i nostri tempi sono perfetti. In quelle occasioni, noi avvertiamo un senso profondo di armonia e ordine sottostante. Sappiamo che ci troviamo al posto giusto, nel giusto tempo, facendo esattamente la cosa giusta." (www.flowpower.com/morebook.htm, dal libro The Power of Flow: Practical Ways to Transform Your Life with Meaningful Coincidence, "Il potere del flusso: modi pratici per trasformare la tua vita con le coincidenze significative")

Ci sono sincronicità nella Bibbia?

Un esempio di sincronicità può essere trovato guardando agli eventi che traspaiono quando all'apostolo Pietro vengono date istruzioni attraverso la visione di una preghiera ai Gentili. Simultaneamente, anche a un'altra persona, uno dei gentili, le viene mostrato in una visione che deve inviare uomini per chiamare Pietro. (Atti degli apostoli, capitolo 10, versetti 1-8), i quali sono parzialmente citati sotto, mostrano come Cornelio ebbe la sua visione.

Perchè Cornelio cercò Pietro?

"C'era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della corte Italica […] Un giorno, verso le tre del pomeriggio, vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: 'Cornelio!' […] E ora manda degli uomini a Giaffa, e fa venire un certo Simone detto anche Pietro. Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare; avrà da dirti ciò che dovresti fare. Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato tra i suoi attendenti e, spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa."

Cosa vide Pietro nella sua visione?

Negli Atti degli Apostoli, dal versetto nove al diciassette, è descritta la visione di Pietro. Era su una terrazza, a mezzogiorno, quando cadde in estasi. Ebbe una visione di ogni sorta di cose striscianti inclusi animali che il suo retaggio ebraico gli vietava di mangiare, considerandoli esseri impuri (Levitico, capitolo 11). Pietro non comprese immediatamente il messaggio essenziale di questa visione. Yahweh stava mostrando a Pietro che lo Spirito Santo aveva adesso ripulito tutta l'umanità e questo era simbolicamente rappresentato dagli animali i quali Dio disse a Pietro che li aveva purificati. Mentre Pietro meditava il significato di questo, gli uomini che erano stati inviati da Cornelio per cercarlo, arrivarono. (Atti degli Apostoli, capitolo 10, versetti 17-18).

Lo SPIRITO disse a Pietro che gli uomini stavano cercando lui, per andare con loro, senza dubitare.

"Quindi Pietro scese verso l'uomo che era stato inviato da Cornelio presso di lui e disse: 'Eccomi, sono colui che cercate. Qual'è il motivo per cui siete venuti?' "

"E loro dissero: 'Cornelio il centurione, uomo giusto e timorato da Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarvi nella sua casa, per ascoltare ciò che avete da dirgli'." (Atti degli Apostoli 10, 21-22)

Chi coordina le coincidenze?

In questa sezione cercheremo di menzionare le coincidenze coinvolte nella missione di Pietro pregando ai Gentili per mostrare la bellezza dello SPIRITO parlando alle genti e coordinando gli eventi senza esserne consapevole. Ne' Pietro ne' Cornelio sanno che gli altri avevano ricevuto corrispondendo o facendo coincidere informazioni per ottenere assieme le due parti.

Allora, non vi erano forme moderne di comunicazione, ma lo Spirito non ne ha bisogno. Per i suoi propositi è in grado di parlare alle sue creature con il sogno, la visione e la voce. Se voi vi portaste fuori da questo episodio per un attimo, potreste vedere che Pietro e Cornelio e il loro incontro sembrerebbero una coincidenza. Nessuno di loro sapeva che l'altro aveva ricevuto "istruzioni" indipendentemente da dove si incontrerebbero per uno scopo importante.

Molte persone hanno avuto esperienze di sincronicità, o di cosiddette "coincidenze" dall'antichità ai tempi moderni?

Nell'antica India un sogno condiviso predice la vita reale come i sogni di un re sulla sposa e i sogni della sposa su di lui. Questi due erano totalmente estranei l'un l'altro, si videro in un sogno e si innamorarono in quel momento. Re Vikramaditya aveva il vantaggio di vedere la sua amata in un dipinto che un pittore aveva realizzato da un libro di viaggi.

Quella notte il re la vide di nuovo nel sogno. Si vide attraversare il mare ed entrare in una splendida città per incontrare una principessa chiamata Malayavati, la giovane che aveva visto nell'immagine. Cadde innamorato con lei, a prima vista. Si sposarono ed entrarono nella camera nuziale per consumare il loro matrimonio. Era giunto al momento in cui facevano all'amore quando il guardiano lo svegliò. Il re si sentì oltraggiato e cacciò via il guardiano. Inoltre, era convinto che la ragazza esistesse, sebbene non avesse idea di come trovarla. Raccontò del sogno a un suo amico e fu in grado di descrivere il luogo della sua diletta. Adesso che aveva visto Malayavati nel quadro e in sogno, non poteva più vivere senza di lei.

L'amico del re aveva disegnato una mappa della città su un pezzo di stoffa, e la mostrava a chiunque incontrasse. Un giorno un poeta venuto da lontano raccontò una storia quasi identica a quella del re. Disse che nella città di Malaya, la figlia del re, Malayati, sognò del suo amato. Nel suo sogno, si sposò con l'uomo ed entrò nella camera nuziale, ma fu svegliata all'alba dal suo cameriere. In un impeto di rabbia, lo cacciò, giurando che si sarebbe uccisa se non avesse trovato quell'uomo in sei mesi. Cinque mesi erano ora passati. Quando il re ascoltò il racconto del poeta, che era così simile a ciò che gli era successo, fu sicuro di avere trovato la sua amata.

Proprio nel momento in cui la principessa stava per uccidersi, il re la trovò. Lei lo riconobbe come lo sposo del sogno ed apparve a Vikramaditya come la vide nel quadro e nel suo sogno. Lui ringraziò gli dei per la sua buona sorte e tornò indietro con lei per sposarla. (Soul Moments: Marvelous Stories of Synchronicity – Meaningful Coincidences from a Seemingly Random World "Momenti dell'anima: straordinarie storie di sincronicità – Coincidenze significative da un mondo apparentemente casuale, di Phil Cousineau pg. 46-47).

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La versione originale dell'articolo si trova a questo indirizzo:
http://www.plim.org/Synchro2.html