Ho deciso di fare un secondo articolo su questa saga di libri del 1996-2001
( per il primo https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/09/26/il-mio-harry-potter-sono-gli-animorphs/ ).
Immaginate che il nostro mondo venga mangiato dal suo interno, che individuo dopo individuo perdano il libero arbitrio fisico a causa di parassiti alieni, e che l’ unica speranza di vittoria risieda nelle mani di 5 ragazzi e un cadetto militare alieno ( centauro azzurro con 4 occhi e nessuna bocca che usa un’ arma naturale, la sua coda a scorpione ), dei quali i diversi concetti di moralità decidano delle sorti di miliardi di persone.
Vi è’ l’ archetipo dell’ eroe senza paura, del leader che sopporta il peso del mondo: Jake
Incomincia come l’ ” uomo qualunque “, mediocre e poco significativo, scartato nella squadra di basket e diventa il centro della galassia. Essere leader non è’ una sua scelta, ma il suo senso del dovere e la sua responsabilità interiore Lo convincono ad accettare la guerra contro l’ invasione extraterrestre, ma e’ soprattutto il suo forte spirito di famiglia che tiene unita la sua ” combriccola ” di amici e compagni di guerra e la sua nemesi e’ una versione ” migliore ” di se stesso, suo fratello maggiore, che essendo un Controller e’ in grado di minacciare la sua famiglia in ogni momento ed e’ schierato con i mortali nemici di Jake. Abituato a gestire le situazioni più estreme e a prendere l’ iniziativa, incomincia ad anticipare alcune caratteristiche dei suoi amici e le usa per combattere la sua battaglia. Non e’ più un semplice ragazzino, ma e’ già adulto ma nasconde molto bene le sue fragilità interiori. A lui non è permesso sgarrare, e’ l’ esempio per eccellenza, non può scoppiare, deve tranquillizzare i suoi compagni.
Vi è’ l’ archetipo della ragazza che vuole fare il maschio, il prototipo della isteria femminile: Rachel
Suo padre voleva un maschio, e invece ha avuto tre figlie. Questo fatto ha influenzato molto su Rachel, la cugina di Jake, creando un controverso individuo sdoppiato, fra manie di shopping e ginnastica e battaglie allucinanti, fra umanità e sadismo, fra emotività e sfuriate di rabbia. Anche lei ha un forte attaccamento alla famiglia, ma la verità e’ che combatte per la patria, e per il piacere dell’ abbattimento del nemico. Il suo lato oscuro emerge e incombe sempre di più , sovrastando la sua umanità, per poi crollare quando la sua nemesi personale, il suo alter- ego maschile, il traditore del gruppo, le chiede di ucciderlo per evitargli una vita da topo bianco.
Vi e’ l’ archetipo Dell’ outsider, dell’ alienato, dello sventurato cosmico: Tobias
Immaginate di essere orfani, di vivere in altalena fra una zia piena di amiche e amori, e uno zio alcolizzato, distribuito come una patata bollente da una parte all’ altra, di subire bullismo e di essere più o meno invisibile. Immaginate che un ragazzo ” più forte ” vi salvi dall’ ennesima ” tortura “, e immaginate di volergli stare accanto per protezione e per ammirazione sincera. E poi immaginate di assistere a un contatto alieno e di ricevere il potere della metamorfosi. E immaginate di rimanere intrappolati nella metamorfosi di un falco dalla coda rossa al termine della – prima – missione. Siete la vedetta, la gente vi immagina sofferente di una solitudine cosmica, non potete partecipare a tutte le missioni, dovete mangiare piccoli animaletti e vergognarvi di mangiare quelli investiti dalle auto quando le prede scarseggiano. Siete la vittima della situazione, siete il simbolo eterno della sfortuna. Ritrovate vostra madre e vive molto vicino a voi, ma non si ricorda di niente. E scoprite un segreto incredibile su vostro padre. E alla fine, diventate l’ animorphs più misterioso e dimenticato, avete dato la vostra identità per la guerra, ma non siete in grado di affermarvi e la vita vi sgancia il ” sinistro ” più amaro.
Vi è’ l’ archetipo di madre natura,della femmina pacifista, e della moralista dogmatica: Cassie
La sua vita era scritta già dall’ inizio: figlia di due veterinari importanti, circondata da animali nella clinica domestica della ” fattoria ” di famiglia, pacifista e moralista, una femmina vecchio stile mentalmente ma con ben poca femminilità, la rappresentazione umana di ” Nonna Papera “, non poteva che diventare un Animorph. Lei rappresenta la Terra in se’ , combatte a malincuore ( anche se si può constatare che e’ ironicamente la prima del gruppo a uccidere un umano controller nella – prima missione – ) e lo fa per l’ ambiente, per i diritti degli animali, cercando di trasmettere un messaggio ai Potenti, il suo messaggio, la sua propaganda, la sua identità morale. E’ un’ attivista passiva, ma anche la psicologa del gruppo, la terapista e l’ investigatrice delle intenzioni altrui. Lei vede oltre, vede il buono nel malvagio ma a volte le più buone intenzioni possono causare pasticci e ostacolare il gruppo.
Vi e’ l’ archetipo del braccio destro, del furbacchione, della fredda analisi, della superstar: Marco
Non vi è’ umanità senza menzione di Italia e Spagna ed eccolo qui, l’ italo- spagnolo, il ” tiramisu” del gruppo, la superstar in formazione, con i suoi scherzi e battute pungenti, la sua apparente faciloneria e superficialità che nascondono una mente strategica e attenta ai dettagli, e’ il migliore amico storico di Jake, la spina nel fianco di Rachel, e la versione forte e fredda di Tobias, orfano di madre e con un padre alle prese con una devastante depressione, e’ l’ archetipo della maschera felice che nasconde alcune personali sventure. Ma suo padre si riprenderà e tornerà ad essere uno scienziato- ingegnere, e la saga si concentrerà sulla madre, che guarda il caso e’ ancora viva, ed e’ una Controller, una nemesi, e la ragione per cui Marco combatte.
Vi e’ l’ archetipo Dell’ apprendista, del cadetto, della recluta, del nerd, Aximili ( Phillip in forma umana )
L’ ironia della sorte, una cultura che ti fa cominciare dalla gavetta, il vivere nell’ ombra del più forte, l’ alieno al servizio ( volontario ) degli umani, di un umano in particolare, Jake, che chiama Principe e del quale e’ apprendista. Di orgoglio spiccato, da umano combina un sacco di inconvenienti, essendo investito dall’ ammaliante senso del gusto a lui ignoto, e anche alle prese con la voce, voce che non ha mai avuto, poiché si esprime telepaticamente. Grande esperto di informatica e tecnologie, patriottico ma anche curioso, potente ma anche moderato, lontano da tutto ciò che conosce, vive nella foresta con Tobias. Ha un obiettivo individuale, rivolto all’ affermazione di se stesso, e la guerra rappresenta un rito, un passaggio di responsabilità.
Vi è’ l’ archetipo del Giuda, del deviato, Dell’ anarchico, della nemesi: David
David rappresenta una mescolanza di tutti gli altri membri del gruppo, ma al negativo e gonfiati: intraprendenza diventa arroganza, determinazione diventa narcisismo, debolezza diventa vittimismo, senso della strategia diventa freddezza. Nella sua vita si è’ trasferito spesso, ha un passato oscuro e confuso, forse gonfiato e arricchito da piccole bugie, diventa centro di una delle missioni degli Animorphs e la sua vita normale finisce, e per evitare di doverlo eliminare, gli Animorphs decidono di farne uno di loro. Ma David non sembra comprendere l’ importanza delle loro azioni, dei loro doveri, si ribella, tenta di riacquistare la sua vecchia vita, ma si trova preso di mira dal’ antipatia ” naturale ” che provano Marco e Rachel verso di lui. Non ritiene giusto che un suo coetaneo decida della sua vita, e non vede l’ umanità dietro la metamorfosi. Messo alle strette dal gruppo, decide di usare la loro stessa moneta, si vendica delle cattiverie di Marco e Rachel, e si scontra con l’ incomprensione di un gruppo alle prese con una missione cruciale, troppo ” avanzati ” per comprendere il disorientamento del ” mortale ” David, che alla fine prende decisioni drastiche dalle quali non si torna indietro. Alla fine, la minaccia aliena durante la trilogia di David, viene messa in secondo piano perché ironicamente e’ un umano la minaccia più immediata.
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