Gli U.S.U.R.A. ci dicevano di aprire la mente

Gli U.S.U.R.A., un gruppo dance italiano dei primissimi anni novanta (chi segue questo blog sa come quel periodo lo riteniamo particolare in senso storico-simbolistico, una specie di crocevia), fece uscire nel 1992 questo brano, intitolato OPEN YOU MIND. Il titolo era probabilmente ironico, dal momento che il brano è basato sulla campionatura di un sample di una canzone New Romantic dei Simple MINDS, NEW GOLD DREAM, di esattamente dieci anni prima.
Nel video ufficiale del brano degli U.S.U.R.A., viene presentata una tecnica di Computer grafica allora agli albori, ovvero il cosiddetto morphing, che permette di passare da un volto all’altro attraverso una specie di deformazione intermedia.
Trovo che il video sia quanto mai pieno di suggestioni. Simbolismi con un senso che è difficile afferrare lucidamente, ma che sento rispecchiano in qualche misura lo spirito dell’intero blog: la ricerca di legami esoterici tra gli elementi della storia attraverso la sincronicità, lungo un percorso ciclico.
Diverse caratteristiche di questo video attirano la mia attenzione, fanno drizzare le mie antenne: il nome del gruppo dance, “U.S.U.R.A.”, come se fosse una sigla (come quella dei satelliti caduti nell’ultimo mese, messi in orbita giusto nei primissimi anni novanta?) la quale si può anche riferire al prestito a tassi di interesse sanguinosi; i volti dei personaggi che passano nel video ad opera del morphing – Margaret Tatchter che si “trasforma” misteriosamente in Josif Stalin, Richard Nixon, altrettanto misteriosamente, in Benito Mussolini e la figura stiracchiata di Ronald Reagan che attraversa ogni tanto lo schermo – assieme a forme geometriche stranamente simili a toroidi dimensionali descritti dalla nuovissima fisica, e legati a un tipo di energia senza limiti, generata dalla stessa trama infinitesimale dello spazio-tempo.
Forse, non a caso, a un certo momento si vede anche qualcosa di somigliante a un nucleo centrale con le particelle (o i pianeti?) che girano intorno, forma che si alterna ritmicamente a quelle altre, più somiglianti alla geometria della fisica iperdimensionale. Magari il passaggio da un paradigma di pensiero all’altro.
Apri la tua mente.

La distruzione delle basi sotterranee degli Illuminati e altre fantasie

Girano da un paio di mesi diverse voci riguardanti delle presunte esplosioni che avrebbero interessato alcune basi militari sotterranee, le cosiddette DUMB (Deep Underground Military Bases) negli stati di Washington e Virginia, oltrechè nel Colorado. Secondo tali informazioni – difficilmente confermabili da evidenze veridiche – queste esplosioni avrebbero provocato le scosse telluriche di magnitudine 5.5 le quali avrebbero interessato quelle zone lo scorso 23 agosto.Civiltà Scomparse
In effetti, se si guarda il grafico del terremoto, si nota che è tipico di un’esplosione sotterranea (come gli esperimenti nucleari della Corea del Nord), senza alcuna microscossa premonitrice. Inoltre, sempre seguendo le stesse fonti, altre DUMB sarebbero state ora rese inutilizzabili.
Vi ricordate quando qualcuno portava alla vostra attenzione il rischio di qualche catastrofe futura, per esempio una guerra mondiale dove si sarebbero utilizzate le armi termonucleari, e all’obiezione: “Ma se scoppia una guerra così distruttiva, in cui muoiono miliardi di persone, non sarebbero coinvolti anche i ricconi che tengono in pugno il pianeta?” “Eh, no”, rispondeva quello che aveva cominciato a parlare di conflitto atomico, “Questi, prima che partano i missili e gli aerei, si rifugiano dentro i loro bunker, i quali sono delle vere e proprie città sotterranee ricche di ogni comfort e lusso proprio come ‘su di sopra’, e mentre sulla superficie della terra tutto muore per via delle esplosioni e delle radiazioni, loro – grazie a delle tecnologie inimmaginabili, precluse all’uomo della strada – possono permettersi di continuare a vivere fino a 300 anni, fino a quando, cioè, potranno risalire alla luce del sole, ripopolando il pianeta e apparendo come divinità-guida a una popolazione imbarbarita ridotta di numero, a poche centinaia di milioni di persone da soggiogare in un nuovo ordine mondiale.”Quindi l’OPZIONE DOTTOR STRANAMORE, come l’ha chiamata il romanziere e saggista Roberto Quaglia, presuporrebbe il rifugiarsi di migliaia, forse milioni, di persone selezionate, dentro un vero e proprio mondo sotterraneo. Ebbene, secondo tali recenti informazioni (che sembrano, in effetti, leggende urbane), questi mondi sotterranei sono stati interdetti all’utilizzo dei ricconi cattivi in cima alla piramide del potere planetario. Poniamoci questa domanda: e se il mondo in cui ci troviamo a vivere fosse così tanto disarmonico e così ingolfato di ingiustizie e violenza, non per via di una generica “natura umana” egoista e ingorda, ma perchè inquinato moralmente per secoli ad opera di un ristretto numero di potenti – uniti tra loro dagli stessi retaggi genealogici risalenti all’epoca babilonese – i quali, per continuare a esistere nel futuro in quanto casta millenaria di padroni alla guida degli schiavi, non avevano altra soluzione che provocare un genocidio quale non si è mai visto, riducendo drasticamente la popolazione del globo? Dopo essersi messi al sicuro, nei loro idilliaci mondi ctonii, con l’aspettativa di poter vivere secoli – grazie a ritrovati tecnologici secretati – e quindi poter “tornare a rivedere le stelle” dominando la popolazione del futuro, tornata a essere come ai tempi del Medio Oriente centinaia d’anni prima di Cristo?

Mappa delle DUMB

Anche a me, come a voi, viene da sbottare: “Ma via, andiamo, sono tutte fantasie!” però, anche se fosse solo il parto dell’immaginazione di qualche derelitto, sfigato smanettatore di internet, tutto questo materiale (pseudo)informativo produce una potenza immaginativa fuori dal comune. Del resto, è con l’immaginazione che vengono costruite le culture, le civiltà, non con la logica e la razionalità, tanto celebrate dall’attuale moribondo modello del reale. Moribondo proprio perchè ha dato eccessivo credito alla logica e alla razionalità.Il punto è che la narrazione di prima, riformulata, suona così: “La terza guerra mondiale termonucleare era nelle aspettative future di coloro che la vedevano come naturale punto di arrivo della nostra società ipertecnologica fondata sulla conflittualità e sull’ingordigia, e questa guerra catastrofica non poteva essere pensata in assenza dei bunker dentro cui i potenti si sarebbero nascosti sottoterra per ripararsi dalla tempesta radioattiva, lasciando noi poveracci a morire. Ma lo smantellamento totale di questi bunker scompagina le carte in tavola e rende inutile la presenza delle armi nucleari, vanificando il loro utilizzo futuro in una grande guerra, dal momento che anche i ricconi non avrebbero un posto dove ripararsi dalla catastrofe globale.”Le narrazioni eccentriche ed estreme, quasi sciamaniche – strette parenti dei sogni – possono aiutarci meglio a intuire il domani, rispetto all’analisi di dati statistici scientifici, i quali non fanno che stirare l’oggi (ovvero ciò che vediamo e sappiamo al momento presente) allungandolo fino a farlo diventare “futuro”, quando invece è solo una patacca che può afflosciarci nelle nostre mani al minimo soffio di avvenimento inatteso, visto in precedenza come impossibile, incredibile, pazzesco, che non si potrà avverare mai. “Pensavo fosse futuro e invece era un calesse”, si potrebbe scrivere parafrasando un noto film con Massimo Troisi.Ritengo che vivrò tempi in cui lo scrivere di fantascienza sarà molto scomodo, perchè ciò che scriverò si potrà avverare nello stesso momento in cui lo scrivo, iniziando la pagina credendo di scrivere qualcosa di irreale e finendo la pagina scoprendo che ciò che ho scritto è diventato all’improvviso reale!

Durante il precedente articolo, a un certo punto parlavo a proposito delle “agenzie di stampa”, e mentre ticchettavo sulla tastiera questa espressione, avvertivo dentro di me un moto di disagio. Ma come “stampa”, ma come “giornalisti”, con tutti i miliardi di pagine web che possono essere consultate anche su uno schermo senza fili, con centinaia di migliaia di contatti al secondo? Tutti questi esperti la cui firma compare in calce a documentati articoli che fanno proiezioni future “da qui al 2050” si rendono conto a quanto stiamo andando su questa terra, come diceva Corrado Guzzanti alla fine degli anni novanta? NO.
Di certo non vedono che il futuro è un’automobile che sta andando a tutta velocità contro un muro, esplodendo di pezzi, bulloni, bielle, pistoni, frammenti di vetro ecc, Ci tengo a sottolineare che NON SI TRATTA DI UN’IMMAGINE NEGATIVA questa.

Civiltà Scomparse_Stargate

Ciò che immagino è la seguente fantasia: si sta andando verso una CONVERGENZA TOTALE di giornali, tv, radio, cinema, videogame, internet, telefono…e interfaccia neurale umana. Come ha detto Terence McKenna in questo video, questa convergenza totale porterà al ritorno del MONDO DEL SOGNO della cultura degli aborigeni australiani, delle culture arcaiche di millenni e millenni fa, prima del giogo babilonese che ancora soffoca le nostre vite. Sarà come un’esplosione, non ci vorranno decenni e nemmeno anni, ma probabilmente una manciata di secondi, sarà come uno STARGATE, e verremmo risucchiati in una specie di “internet tridimensionale analogica”, dovuta alla convergenza totale con le nostre menti, che diverranno un’unica mente, con TUTTI i suoi contenuti condivisi. In quel momento l’era della tecnologia, l’era del digitale verrà trascesa, la civiltà industriale (con tutti i suoi corollari) non avrà più alcuna ragione di continuare a esistere, avrà inizio l’era dell’UTOPIA REALE, dove l’inganno, la menzogna, il nascondimento, l’occultamento, la violenza l’uno contro l’altro, non avranno più ragione di essere, se non magari per gioco. E dove i personaggi del film – i quali si credevano “persone reali” – conosceranno il regista. Insomma, questo mondo smetterà di essere considerato “reale”, o meglio, verrà visto nella sua virtualità intrinseca, avendo compreso – più o meno confusamente – che l’unica realtà è la IL CAMPO DI COSCIENZA. E che la mente è soltanto una sua interfaccia.

Civiltà Scomparse

E’ curioso accennare a come diverse vittime dei rapimenti alieni abbiano sperimentato una sensazione particolare, quando gli extraterrestri “aprivano il muro” (per dirla con Corrado Malanga), entrando nella loro stanza da letto per rapirli: come se la realtà “reale” si stesse trasformando e non ci fosse più alcuna differenza con il sogno.

E, a proposito di sogno, devo riportare che, un mese fa circa, ho sognato di trovarmi in Germania, in un ambiente cittadino somigliante a certi luoghi in cui venivano girate le puntate dell'”Ispettore Derrick”, oppure a film di Wim Wenders, come “Il cielo sopra Berlino.” A un certo momento, durante la notte, capitavo dentro un locale al chiuso pieno di giovani, somigliava a un club, a un centro sociale. I suoi muri erano fatti di mattoni rossi. D’improvviso, si apriva una breccia in una di queste pareti, coi mattoni che cadevano a terra. Oltre il muro si spandeva una luce molto intensa, come proveniente da un’altra dimensione. I ragazzi uscivano da questa breccia aperta, e qualcosa mi diceva che si trattava di una FUGA da un mondo piatto e diventato ormai una specie di subdolo regime senza speranza, verso una nuova realtà, da tanto tempo nascosta.

Il “Buio che stiamo attraversando”, per dirla con Antonio Tabucchi, dura da un centinaio d’anni, da quando ebbe inizio la prima guerra mondiale. Tutto il bianco dei parametri positivisti eretti nell’ottocento, e culminati con la celebre Belle Epoque, in cui sembrava che la luce del progresso tecnologico industriale avrebbe portato l’umanità verso la felicità assoluta e la libertà totale, naufragarono nel 1912 col Titanic, nel 1913 con l’edificazione della truffaldina Federal Reserve e nel 1914 con lo scoppio del conflitto più esteso e sanguinoso di cui ebbe allora memoria l’umanità nella storia ricordata, tutto basato su quel progresso tecnologico industriale del quale si erano tessute le lodi per decenni. Il punto di nero del simbolo del Tao fu questa serie di avvenimenti, fu lo sparo del separatista serbo Gavrilo Princip all’erede al trono asburgico Francisco Ferdinando d’Austria, che invase di nero tutto il XX secolo, fino ad arrivare al segretario generale del partito comunista dell’URSS Yuri Andropov (nato nel 1914) con la faccia illuminata mentre monitorava i fantascientifici schermi, collegati coi satelliti nello spazio, che gli proiettavano in tempo reale la posizione dei missili intercontinentali e dei missili a medio raggio contro gli omologhi negli Stati Uniti, durante la pericolosissima, semisconosciuta crisi internazionale provocata dall’esercitazione NATO “Able Archer” nel 1983 dove l’umanità fu a un passo dall’autodistruzione; fino poi ad arrivare all’11 settembre 2001 (Su un recente articolo de “La Stampa” vi era scritto che quell’attentato si trascina dietro un filo nero che torna indietro fino alle due guerre mondiali), e al brutto decennio che ne è seguito.

Ritengo che il mondo si stia in qualche modo avvicinando al punto di bianco del Tao, il momento in cui inizierà davvero il XXI secolo. E immagino di poter identificare quel momento in una serie di avvenimenti che porteranno all’arresto conclamato e irrevocabile dei VERI RESPONSABILI della prima, della seconda guerra mondiale, dell’olocausto ecc., o perlomeno dei loro eredi diretti. Ciò avrà come esito un ridimensionamento – o forse l’abolizione – della Federal Reserve, e una riscrittura straordinaria della storia recente, al di là di tutta la propaganda che hanno fatto ingurgitare alle persone per così tanti decenni, mantenendo apposta le divisioni e le tensioni date da un’incompleta o errata interpretazione di quegli avvenimenti. E, ancora peggio, instillando nelle menti la velenosa certezza che “l’uomo è irrimediabilmente cattivo”, invece di pensare alla possibilità di inumani stati di condizionamento e di ipnosi assassina.

Anche queste potrebbero essere pure immaginazioni, come lo smantellamento delle basi sotterranee degli “Illuminati”, come la convergenza totale dei media con la mente umana, che porta alla telepatia e al mondo del sogno, ma ricordiamoci: un racconto di fantascienza potrebbe diventare realtà nel momento stesso in cui lo scriviamo.

L’Apocalisse nella scena finale di The Truman Show

Nell’ultimo trentennio, i mass media hanno così contaminato gli eventi del mondo attraverso la loro incontenibile potenza, da essere in grado di costruire una realtà storica da essi stessi prodotta, e farla abitare ai telespettatori. Lo abbiamo già detto. Vi sono centrali della propaganda, come le agenzie “di stampa” internazionali, per esempio la REUTERS, che decidono cosa deve essere riportato e cosa no su tutti i giornali e telegiornali del mondo. Il fatto che vi siano così tante fonti di informazioni sul mercato dà l’impressione dell’esistenza di un pluralismo, per esempio assente nei regimi “non democratici.”
Ma non è così.
Allo stesso modo di come vi sono gli sceneggiatori e i registi che cucinano storie per il cinema, dentro cui vengono invitati a rifugiarsi gli spettatori-clienti-cittadini-sudditi di tutto l’occidente, vi sono – all’interno delle agenzie internazionali di cui sopra – “sceneggiatori e registi” (cioè agenti) i quali diffondono determinate, selezionatissime, notizie e ne cassano innumerevoli altre, perchè non rispondono a quelli che vengono chiamati “criteri di notiziabilità.”
Inoltre, gli avvenimenti e personaggi coinvolti nelle vicende riportate dagli organi di informazione devono essere mostrati al lettore-spettatore seguendo un determinato copione di massima, il quale è comune a TUTTI i giornali e telegiornali (+ internet), di qualsiasi orientamento.
Per esempio, eventi del passato come la crisi del 1929, la Seconda Guerra Mondiale o l’Olocausto degli ebrei (la Shoah), oppure i viaggi astronautici (e il sistema monetario) verranno presentati al lettore-spettatore sempre dalle stesse angolazioni DI BASE, pur con le sfumature inevitabili tra un giornale e l’altro, dovuti alla nazione di appartenenza, al versante politico, o al tipo di finanziatore della testata. Le notizie diramate verso tutto il mondo da questi headquartersmondialisti centrali verranno poi riprese dalle agenzie interne di ogni singolo paese, mantenendo l’ottica di base di cui abbiamo parlato, la narrazione di sottofondo con cui le notizie sono raccontate.Ciò che accade è semplicemente questo: sarà a causa dell’evoluzione percettiva delle coscienze umane, ma da un quindicennio a questa parte – e con un’intensità progressiva dall’autunno del 2001 in avanti – l’informazione ufficiale appare sempre più contaminata dalla finzione pura e semplice. In alcuni lunghi momenti, leggendo i giornali, vedendo la televisione, navigando sulle notizie ufficiali in internet (e, naturalmente, ascoltando i notiziari radio) sembra di essere capitati dritti dritti dentro uno di quei film d’azione tratti da un romanzo di Tom Clancy. Presidenti in pericolo dentro l’Air Force One; cattivoni internazionali che sembrano riassumere l’appellativo con cui era identificato l’attore Erich Von Stroheim, ovvero “L’uomo che vi piacerebbe odiare”; presidenti messi alla gogna mediatica per via di vicende quasi pornografiche o che sembrano Morgan Freeman da giovane i quali (in combinazione col loro vice) sono quasi dei perfetti omonimi dei cattivoni internazionali che organizzano azioni eclatanti, fatte proprio apposta per “bucare lo schermo” e impressionare a fuoco milioni di spettatori; minacce di bancarotta totale catastrofica “se non si trova l’accordo in tempo” portate all’attenzione di tutti i primi titoli; complotti iraniani da avanspettacolo per ammazzare ambasciatori sauditi…e via così.
Ci sarebbe da andare avanti ore se ne avessimo la possibilità e la capacità di rintracciare tutte le volte in cui informazione ufficiale e sceneggiature di film si sono aggrovigliate tra loro in un nodo inestricabile, impossibile da sciogliere.
E sono SEMPRE LORO, sempre gli Stati Uniti, al centro di questo palcoscenico mondiale, di questa Broadway planetaria dove di volta in volta è di scena la commedia o la tragedia (preferibilmente quest’ultima), questo perlomeno dal 1956in avanti. Presidenti assassinati platealmente in pieno giorno, azioni belliche nel sud-est asiatico da cui vengono tratti pacchi di sceneggiature di film dai migliori registi, dimissioni di presidenti in seguito a scandali, attori di serie B che diventano presidenti, leggendarie missioni nello spazio e sulla luna, eclatanti minacce di guerra termonucleare totale che portano alla salvezza del genere umano proprio nell’ultimo minuto utile per sventare la catastrofe (il massimo della cinematograficità!), asteroidi che ci possono colpire e da cui l’eroismo USA ci deve salvare sennò schiattiamo tutti, e via così, come ho detto ci sarebbe da andare avanti per ore.Da un po’ di anni sta avvenendo qualcosa di inconsueto. Utilizzando internet come veicolo, stanno circolando fiumi di informazione – cosidetta alternativa o “cospirazionistica” – con una diffusione sempre maggiore, e con la particolarità di informare su aspetti del nostro mondo che sono praticamente per nulla trattati dall’informazione ufficiale la quale si dirama come una ragnatela dalle principali agenzie internazionali avendo come approdo finale i giornali e i tele-radiogiornali (+ internet) di tutti i paesi. Una grandissima parte dell’informazione “non convenzionale” su internet si può riassumere nella seguente immagineCiviltà Scomparse_Illuminati
E, nonostante un buon numero di tentativi di facciata, ogni informazione di questo tipo è lasciata libera di circolare in lungo e in largo, disponibile a chiunque. Un certo numero di truthseeker (“cercatori di verità”) lo hanno già notato. Non viene fatto NULLA per censurare, o anche solo limitare, tutta questa sconfessione totale della propaganda su cui si regge il mondo occidentale attraverso il suo tipo di informazione consueta, su cui si basano i dibattiti delle personalità in Tv.

Se pensiamo che i film della serie Zeitgeist rilasciati in Rete sono stati visti da centinaia di persone (e il primo di questi tratta esplicitamente di signoraggio, falsità della versione ufficiale dell’11 settembre, governo ombra mondiale millenario) e di come le persone che mostrano “cosa si cela dietro la facciata” pubblichino libri che diventano piccoli best sellers, andando poi in giro pressochè indisturbati facendo un mucchio di conferenze, giungiamo a una sola conclusione: negli anni precedenti è stato seminato un nuovo tipo di opinione pubblica new age e qualcuno sta preparando qualcosa che annienterà per sempre la credibilità dei quotidiani e della televisione, probabilmente in quel 2012 così pubblicizzato.

Come abbiamo già detto nel post citato in precedenza, vi è un film della fine degli anni novanta (un decennio in cui al cinema erano uscita una serie di strane pellicole riguardanti la scoperta di come il mondo in cui viviamo sia tutta un’illusione) dove viene presentato un giovane impiegato, sulla trentina, un certo Truman Burbank, interpretato da un grande e commovente Jim Carrey, il quale comincia a notare che nella sua realtà accadono cose incongrue, come per esempio un faretto televisivo che piomba giù dal cielo, o familiari e colleghi che iniziano come a sbagliare “copione.” Già, perchè il povero Truman è al centro di un programma televisivo, di un reality show si sarebbe detto in seguito, che ha avuto inizio dal momento in cui è nato, ed è andato avanti per anni e anni, in cui ogni momento della sua vita è stato ripreso dalle telecamere e mostrato in diretta a milioni di spettatori.

Alla fine del film, il master, il demiurgo, l’uomo ombra dietro questo programma, ovvero il regista, parla per la prima volta con Truman attraverso il microfono, e la sua voce rimbombante giunge dall’alto, dalle nubi. Ora, notiamo che Truman – per la maggior parte della sua vita, fino alla trentina – non si era mai accorto di nulla, pensava che tutto fosse “come gli veniva raccontato”, ma a un certo momento una serie di indizi gli fanno avere il sospetto che la realtà in cui vive possa essere una montatura durata tantissimo tempo.
Fino a spingerlo a voler scoprire la verità, la quale giungerà, in seguito ad aver sconfitto la sua paura dell’acqua, scoprendo che davvero, invece dell’orizzonte del lago…c’è solo la parete di uno studio di posa televisivo.
E proprio quando la sua mano tocca questo muro dello stesso colore del cielo e del lago, la voce di DIO (del regista) si manifesta, parlandogli per la prima volta a lui direttamente, rivelandogli tutto.
In quel momento, per Truman, è una specie di APOCALISSE, di rivelazione, che conferma la veridicità dei suoi sospetti.
Mettiamoci nei panni di Truman, il momento in cui la FINZIONE passerà dalla ripresa televisiva di attentati terroristici organizzati, di presidenti “alla Morgan Freeman” eletti, di cattivi internazionali arrestati, a riguardare la nostra stessa esistenza.
Visionando in rete tonnellate di cospirazionismo, non ci rendevamo conto di vedere cascare dal cielo faretti televisivi, case che ci ricordavamo essere in un luogo, ce le ritrovavamo in un posto diverso, così come gli interruttori della luce. In modo subliminale, allo stesso modo di film come The Truman Show e Matrix, anche i concetti di “Società dello spettacolo”, i videogiochi e gli stessi reality show, hanno cominciato a farci abituare all’idea che il nostro mondo non è reale.
Ma giungerà davvero per noi il momento della realtà nell’ora dell’Apocalisse?
O di nuovo, come dice Guy Debord, “il vero sarà un momento del falso”?

La caduta del satellite ROSAT può essere simbolica?

Civiltà scomparse_ROSATDopo la caduta del satellite metereologico UARS lo scorso 23 settembre, anche il satellte ROSAT, lanciato in orbita il 1°giugno 1990 e non più operativo dal 1999, rientrerà nell’atmosfera, cadendo quindi sulla superficie terrestre, in un periodo compreso tra il 20 e il 25 ottobre. Si tratta di un telescopio orbitante a raggi X costruito grazie a tecnologie britanniche e americane, ma di produzione tedesca, ha un peso di 3,5 tonnellate, ed è perciò difficile che tutti i suoi componenti (tra cui un grande specchio riflettente) possano disintegrarsi del tutto, com’era successo per il satellite UARS.
Di quest’ultimo avevamo sottolineato la sua possibile metafora sincromistica inerente lo sbriciolamento definitivo dell’epoca bipolare USA-URSS, sbriciolandosi anche la sua ultima vestigia ancora in piedi, ovvero la struttura imperiale USA-Nato, la quale non è che il volto militare del potere finanziario incentrato sul dollaro (e sull’euro) che non se la sta passando per niente bene. Avevamo poi fatto notare che UARS sembra proprio la contrazione in un’unica sigla degli acronimi con cui erano identificate le due superpotenze.
Per quanto riguarda il satellite ROSAT, l’unica cosa in comune con UARS è il periodo in cui è stato lanciato, ovvero i primissimi anni novanta, gli anni della caduta del comunismo. La sigla che lo contraddistingue ci può far pensare banalmente alla ROSA, nome di fiore comune a molte lingue occidentali, derivando dal latino rosae. Lavorando un po’ di fantasia, vediamo come, seguendo l’avvocato, indagatore e complottista italiano Paolo Franceschetti, giungiamo a considerare – nella nostra elucubrazione – il cosiddetto Ordine della Rosa Rossa. Nel corso degli anni (a suo dire) le ricerche che ha condotto lo hanno portato alla conoscenza di un ordine massonico derivato dai Rosa Croce, su cui è possibile reperire un gran numero di prove ufficiali. Un sistema occulto a cui appartengono almeno ufficialmente, anche personaggi del calibro di Bush, Clinton e altri ex Presidenti degli USA. Franceschetti afferma trattarsi dell’ordine più potente al mondo (almeno a quanto gli risulta) ed è quello che tesserebbe le fila della maggior parte degli intrighi nazionali e internazionali.
Inoltre, un buon numero di omicidi – e di morti sospette – sarebbero riconducibili alla mano di questa organizzazione massonica, la quale lascerebbe come FIRMA SIMBOLICA appunto delle rose rosse in evidenza, per esempio portandole ai funerali delle proprie vittime…un po’ come la Z di Zorro!
Pensando a quanto i governi occulti, i governi ombra che guidano gli eventi del mondo siano assimilabili a sette di tipo massonico, potremmo vedere nella caduta a breve del telescopio orbitale ROSAT, un’eco metaforica di una sorta di capitolazione prossima ventura di subdoli sistemi massonici (come quello della Rosa Rossa secondo Franceschetti) che si nascondono dietro le decisioni dei maggiori poteri forti internazionali?
La lettera finale della sigla con cui è contrassegnato il satellite (una T) fa, inoltre, venire in mente il verbo “tuer”, in francese, “uccidere”.
Come di consueto, lascio ai lettori ogni altra considerazione in merito.Civiltà scomparse_rosa