La caduta della fazione Rothschild

 

rothschild civiltà scomparseCome ben sanno molti tra quelli che vengono tacciati di “complottismo” o “cospirazionismo”, dietro le quinte degli avvenimenti storici degli ultimi due secoli si nascondono due importanti famiglie molto influenti a livello finanziario, bancario: i ROTHSCHILD, la famiglia dello “scudo rosso”, il cui capostipite Amschel Mayer Rothschild e i suoi cinque figli e parenti vari sparsi per il mondo, fecero in modo di influenzare innumerevoli decisioni politico-economiche prima europee e poi mondiali. E i ROCKEFELLER, dinastia americana il cui impero finanziario basato sull’estrazione del petrolio (Standard Oil trust) ha fatto in modo, assieme a J.P. Morgan, di poter mettere su l’Impero Privato del monopolio del Dollaro, chiamato comunemente Federal Reserve (nel 1913), mettendo così sotto scacco il presidente Wilson e tutti i presidenti USA da allora in avanti.
Ora, il capostipite John D. Rockefeller, uno degli uomini più squali che siano mai esistiti, è riuscito a far sì che il suo cartello avesse una così forte influenza sulla politica USA grazie anche ai frequenti “consigli” in tal senso che venivano forniti dal casato Rothschild, in particolare da Alphonse, durante certi incontri, il più importante dei quali avvenuto nel 1893.
Si dice che abbiano anche finanziato la Standard Oil, ma è meno credibile. Di fatto, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX crebbero due fazioni il cui obiettivo finale (il caos del novecento può essere una spiegazione per questo?) è la creazione di un Governo globale, o Nuovo Ordine Mondiale, attraverso una gran quantità di strutture non governative – l’ONU, la CEE poi UE, la Commissione Trilaterale, il CFR, il Bilderberg – in grado di porre in seria difficoltà gli stati nazione fino al loro collasso, soprattutto a causa di politiche economico-finanziarie distruggi sovranità nazionali e, soprattutto, attraverso la strategia cosiddetta “Problema-Reazione-Soluzione”.
Lo scopo ultimo? L’abolizione totale delle frontiere, un solo metodo di scambio per tutto il mondo, un’unica religione, un’unica lingua, la fine delle guerre. Quasi un utopia, se non si tenesse conto che ogni cittadino della terra  sarebbe di fatto una proprietà dei padroni alla guida di questo regime socialista mondiale, e sarebbe controllato ogni minuto della sua vita attraverso raffinatissime strategie tecnologiche.
Secondo molti complottisti, i Rothschild – dei quali i Rockefeller vengono visti come una specie di imitazione più recente, e più rivale che alleata – sarebbero in connessione con i cosiddetti “Illuminati di Baviera” (una società segreta di stampo massonico costituitasi nel ‘600 e attiva soprattutto nel secolo successivo), il cui operato – a sentire diversi studiosi di cospirazioni – andava nella direzione di un “Governo Mondiale” i cui principi erano basati su un incrocio tra Illuminismo, anticlericalismo e il ritorno a quello “stato di natura” esposto dal filosofo Rousseau che si contrapponeva alla corruzione dei governi nazionali e della cultura su cui erano fondati. Secondo alcuni, il progetto di una “rivoluzione francese” come tassello di un futuro ordine, era tra gli obiettivi di questa loggia.
Entrambe le fazioni, sia i Rothschild che i Rockefeller, mirano entrambe a un unificazione senza frontiere dell’intera umanità sotto un unico centro di controllo, ma mentre i primi sembrano avere una maggiore base filosofica-religiosa, e una certa etica (tutta loro, naturalmente), i secondi mostrano una brutalità più schiettamente materialista. Entrambi pensano di risolvere il problema della sovrappopolazione – infatti il Governo Mondiale è destinato a un’umanità selezionata ridotta di numero – ma i Rockefeller vogliono attuarlo in maniera violenta, attraverso operazioni belliche e malattie artificiali. E, a proposito di controllo totale sulla popolazione, pare (anche tenendo a mente la testimonianza del regista Aaron Russo) che l’idea dei microchip RFID sottopelle senza i quali non si può mangiare, abbia origine dai Rockefeller.
Entrambe le fazioni hanno finanziato massicciamente ogni campagna presidenziale USA, le lobby preferite per i finanziamenti dei Rockefeller sono sempre state quelle delle energie non rinnovabili: petrolio, carbone, gas naturale. I Rothschild, il cui centro d’azione è da sempre l’Europa, a differenza dell’altra fazione – più dislocata negli USA – in America stanno dalla parte delle lobby della finanza, di Wall Street, le telecomunicazioni, le energie rinnovabili.
I Rockefeller avevano speso molto della loro influenza e del loro credito nelle amministrazioni Bush, sia del padre che del figlio, ma la rovinosa esperienza della “Guerra unilaterale al terrorismo” per tentare di tamponare i disastri del folle debito pubblico americano, avrebbe portato alla loro CADUTA intorno al 2008 – 2009 o giù di lì, più o meno in contemporanea con l’esplodere della crisi finanziaria, poco dopo la debacle geopolitica dei neoconservatori avvenuta durante il conflitto tra la Russia e la Georgia. Ovviamente, questa silenziosa caduta non è stata annunciata dai mass media. Solo il giornalista Benjamin Fulford ne ha parlato. Da allora, l’ultranovantenne signor David, sarebbe stato sempre più privo di argomenti sostanziali durante le riunioni del Gruppo Bilderberg, di fronte ai suoi avversari Rothschild, ormai costantemente diretti verso l’appoggio alle energie “verdi” e contro il nucleare, ma anche sempre a fianco delle banche troppo grandi per fallire, della maggior parte dei grandi gruppi multinazionali, e propagandatori della bufala del “riscaldamento globale” (guarda caso, secondo loro, dovuto agli scarichi dei carburanti preferiti dai Rockefeller) in modo da spalleggiare la compravendita dell’anidride carbonica nel nome di un colossale business ambientalista sotto gestione occidentale.

A qualcuno potrà sembrar strano, ma tutto questo non è stato altro che un cappello introduttivo per considerare come – se continua l’attuale perdurare della crisi e delle tensioni – è probabile che in futuro avverrà ANCHE il crollo della fazione Rothschild. In fondo, il potere della fazione Rockefeller era sempre più circoscritto, inoltre stavano perdendo colpi dal duemila in poi, dopo peraltro aver passato un decennio tutt’altro che esaltante, conclusosi con un’elezione presidenziale vinta per sbaglio. Certo, non parliamo comunque di mezze calzette ma di gente che pare sia riuscita a insabbiare rivoluzionarie invenzioni di dispositivi elettromagnetici e scoperte riguardanti energie a impatto ambientale zero unito a una disponibilità senza fine e senza costi, pare inoltre che siano tra coloro i quali hanno fatto in modo che il cover-up sugli UFO fosse mantenuto per sessant’anni, e anche ciò per ragioni finanziarie-energetiche. Si possono quindi considerare una specie di “imitazione” dei Rothschild, una loro copia in piccolo, per quanto influente. Possiamo supporre che i Rockefeller influissero sul 20% degli avvenimenti globali, mentre i Rothschild sul restante 80%: basta vedere sul loro sito la lista delle compagnie sotto il loro controllo.

Paperone Rockerduck
Tuttavia, questa perdita di contrappeso data dai loro rivali “PIVELLI”, ha in qualche modo finito per indebolire la stessa secolare famiglia dello Scudo Rosso e, di certo, lo strano tandem contemporaneo tra le crisi debitorie del dollaro e dell’euro (con l’Asia che incombe, ma non se la passa benissimo nemmeno lei), e tutte le relative manovre sotterranee, più il collasso dell’ecosistema – nonostante il loro propagandato “sviluppo sostenibile” – e l’impossibilità pratica di proseguire con l’attuale modello di vita consumistico, porterà alla CADUTA anche dei Rothschild, e tale crollo – potrete giurarci – farà sembrare poca cosa i fallimenti bancari di tre anni fa – e chiuderà PER SEMPRE il nostro attuale modo di vedere il mondo. Si tratterà di un rovesciamento pazzesco, ci sembrerà che il cielo e la terra si siano cambiati di posto.
Inoltre, può darsi che non sarà nemmeno L’ULTIMA CADUTA, la “Caduta degli Dei” definitiva, dal momento che vi sono ben altri imperi nell’ombra, e ancora più secolari (o addirittura millenari) e influenti. I quali potrebbero essere successivamente trascinati giù in una specie di reazione a catena, non si sa quanto veloce.

L’inizio della storia si trova nel futuro?

Il nostro attuale livello di coscienza percepisce tre dimensioni fisse, e una (la quarta, il cosiddetto TEMPO) che non è fissa, viene percepita come un fenomeno che scorre come se seguisse una direzione, ovvero i movimenti della terra – secondi, minuti, ore, giorni, anni, lustri, secoli, millenni – in relazione a quelli della parte del cosmo a noi vicina.
La visione comune la vede come una linea diritta indefinita, e forse infinita, che va da quello che chiamiamo PASSATO – dove eravamo più giovani – a quello che chiamiamo FUTURO (dove saremo più vecchi).
Immaginiamo un mondo a due dimensioni, come lo percepirebbero delle figure piatte disegnate su un foglio di carta infinitamente sottile.
Se questo foglio venisse attraversato da un oggetto in tre dimensioni, per esempio una SFERA, queste creature in due dimensioni (come gli abitanti di Flatlandia) lo vedrebbero come un cerchio che aumenta o diminiuisce di dimensione, e se il foglio venisse attraversato da un corpo umano, vedrebbero come una strana "sequenza radiografica", simile a una risonanza magnetica che mostra le parti interne del corpo di terza dimensione che attraversa la loro, composta da solo due.
Per gli abitanti di Flatlandia, la terza dimensione è un flusso scorrevole dal passato al futuro, come per noi la quarta dimensione.
La FINE DEL TEMPO prossima ventura – a volte suggerita da questo blog – potrebbe voler significare un salto, una specie PROMOZIONE da esseri di terza dimensione a esseri di quarta dimensione, un po' come se quegli omini a due dimensioni di Flatlandia riuscissero finalmente a percepire la sfera tutta intera, perchè la loro coscienza psico-corporea è passata dal 2 al 3; fino ad allora potevano vederla solo come un cerchio che aumenta-diminuisce di diametro in sequenza attraversando il loro mondo piatto.
Ciò che chiamiamo tempo è quindi una quarta dimensione in sè FISSA, non mutabile, la quale ci attraversa, che però noi non la possiamo (PER ADESSO), percepire tutta intera, tutta in una volta, perlomeno durante lo stato di coscienza di veglia ordinario.
Questo potrebbe essere messo in relazione alla cosidetta successione di Fibonacci che, assieme alla Sezione Aurea (1,6180…), rappresenta l'ORDINE MATEMATICO DELLA NATURA.

0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610, 987, 1597, 2584, 4181, 6765, 10946, 17711, 28657, 46368, 75025, 121393, 196418, 317811, 514229, 832040, 1346269, 2178309, 3524578, 5702887, 9227465, 14930352, 24157817, 39088169, 63245986, 102334155, 165580141…

fibonacci_civiltà perdute

Interessante notare, come si vede anche dal video, che la successione numerica (in cui ogni cifra è la somma delle due precedenti) inizia dal punto centrale/asse della spirale che la riproduce graficamente. Precedentemente abbiamo scritto di come il tempo può non essere una linea diritta indefinita e forse infinita, ma una perfetta spirale di Fibonacci, la cui sorgente si trova dunque in ciò che chiamiamo FUTURO.
Seguendo questo pensiero, possiamo giungere a suggerire che l'inizio del tempo viene collocato in quello che per noi è il futuro, e l'asse centrale della spirale può consistere in una specie di SALTO tra la terza e la quarta dimensione.

Gli anni cinquanta sessanta settanta ottanta e…

Oggi mi trovavo da un’amica di famiglia, che abita tutta sola in un appartamento perchè é vedova e ha perso il suo unico figlio qualche anno fa. Adesso intende traslocare in una zona più vicina al centro. E’ una persona davvero dolce e generosa. Aprofittando del trasloco, mi ha fatto dono di due sacchi di plastica pieni di dischi di vinile 45 giri che aveva in un cassetto del ripostiglio. Ero assieme a lei e mia mamma, e guardavamo le copertine che raffiguravano o si riferivano a diversi cantanti. Don Backy, Nico Fidenco, Gianni Morandi, Rita Pavone, Paul Anka, Mal dei Primitives, Nico e i Gabbiani, Ornella Vanoni, i Dik Dik, Adriano Celentano, Santo e Johnny, Miranda Martino, Gigliola Cinquetti, Mina, Sandro Giacobbe (che ai tempi era stato anche uno spasimante di mia mamma), Mia Martini, Dino… e anche Olivia Newton John e Jane Birkin.
Entrambe canticchiavano qualche canzone, e a un certo momento hanno detto: “Oggi non ce ne sono più di così belle!”
Cos’è successo? Perchè un domani non si ricorderanno le canzoni, i film, la televisione di OGGI con la stessa emozione delle canzoni, i film, la televisione del periodo compreso tra il 1954-1956 e il 1992-1993? Anche i peggiori cantanti di ieri sembrano comunque avere un sapore diverso, più buono, più VERO, rispetto ai migliori cantanti di oggi.
Mi stupisco come i più non riflettano adeguatamente su questo fenomeno, sempre più visibile dalla seconda metà degli anni novanta del XX secolo in avanti. Generalmente era molta più fantasia un tempo nei mass media, molta più novità, e anche molta più felicità, e soprattutto molta più spontaneità. E’ impossibile negarlo. I reduci di quegli anni (diversi nomi che abbiamo citato prima ancora appaiono) adesso somigliano a quelle copie artificiali con cui, in certe leggende fantasy, vengono sostituiti gli eroi per ingannare il popolo. Non si può affatto dubitare che adesso ci troviamo di fronte a un’ACCELERAZIONE di questo fenomeno. Il tempo come lo conosciamo si sta indubbiamente esaurendo, e siamo alla vigilia di un punto di non ritorno. Qualche antico mistico sussurrò, secoli e secoli fa, che la terra AVREBBE PARTORITO nel secondo decennio del XXI secolo.
 

Poco prima della nascita, il feto prova molta sofferenza. L’ambiente all’interno del grembo materno, che gli era così familiare, si trasforma in una specie di incubo che sembra non avere mai fine,…ma alla fine il neonato sarà investito dalla luce di una nuova dimensione, la vita intrauterina se l’è lasciata alle spalle e davanti ha sè si trova di fronte a un’ALTRA DIMENSIONE DELL’ESSERE: la vita extrauterina, che non poteva sperimentare quando si trovava all’interno dell’utero, attaccato al cordone ombelicale.
Si, è vero, i cantanti di ieri erano più belli, i film di ieri erano più belli, così come i libri e la televisione. E le persone per la strada sorridevano di più. L’interno della pancia non è più bello come ieri, la storia si esaurisce, i mostri che ci hanno incatenato per secoli vengono pian piano alla luce della consapevolezza, tutto ci sembra orribile e senza senso (perlomeno a noi con una certa sensibilità).
Un ciclo di esattamente 25.920 anni sta per concludersi, il quale al suo interno contiene altri sottocicli, tra cui quello che ha avuto inizio all’incirca nella seconda metà degli anni cinquanta del XX secolo, la fonte da dove ha origine tutta quella cascata di 45 giri, così bella, fresca e nuova, che poi si è tramutata (seconda metà anni ottanta) nel gelido CD – digital audio, e successivamente (fine anni novanta) nei file audio (mp3 e altre estensioni) scaricabili in rete da qualsiasi parte del globo, ma senza alcuna magia.
Non li tireremo un domani da un ripostiglio, e non ci asciugheremo una lacrima di commozione ricordando Avril Lavigne, Lady Gaga, Shakira, Giusy Ferreri e tanti altri cantanti di oggi dei quali non so manco il nome, ma che per me sono meno emozionanti di un prodotto da supermercato. Di quelli di oggi naturalmente.
Ma il passaggio dal disco di vinile agli immateriali file audio che si spostano istantaneamente da una parte all’altra del mondo, ci fa meditare – l’ho già scritto varie volte – su come l’accelerazione della decadenza del tempo come lo conosciamo vada a braccetto con l’accelerazione della comunicazione istantanea, e dai supporti sempre più miniaturizzati.
Dove ci sta portando questo processo? Non ne ho la minima idea, ma so che è in relazione a un punto di non ritorno, a un punto di tempo zero.