Segue da qui.
Poco prima delle Olimpiadi di Londra dell’agosto 2012, tenendo presente la forte militarizzazione nella città poco prima di quel periodo, e le contemporanee tensioni internazionali nella zona mediorientale, si era parlato della profezia di un pittore medium argentino, tale Benjamin Solari Parravicini, attraverso uno dei suoi disegni profetici, da lui chiamati “psicografie”, che realizzava in una specie di trance autoipnotica.
Viene detto abbia previsto con molti anni di anticipo, negli anni trenta del XX secolo, avvenimenti poi accaduti successivamente, come la morte di Mussolini e l’esplosione della bomba nucleare. In uno dei suoi disegni psicografici degli anni settanta, appaiono elementi, e una scritta, che, ai tempi delle Olimpiadi londinesi, erano stati identificati come una profezia apocalittica riguardante proprio quei giochi olimpici.

Disegno + scritta sotto formano la psicografia profetica; la scritta dice:
“Fuoco, carestie, pestilenze, la morte nella campana riecheggia i giusti che si avvicinano al mondo, ancor di più il mondo non vuole sentire o vedere. Arriva il buio del drago che sembrava addormentato. Arriva il terrore dell’orso che pretendeva amore e fratellanza. Viene un democratico umile che non è mai stato, e viene con esso la povertà, senza riparo e con loro tutte le esplosioni di disgregazione. arriva il buio e poi si vede accendere il Sud! E la croce!”
Leggiamo da questo articolo:
I seguaci delle profezie di Parravicini sembrano ravvedere, in questo disegno, l’inizio di una possibile guerra, tra Cina, Russia e America. Potrebbero essere davvero, le olimpiadi di Londra 2012, l’origine di un terzo conflitto mondiale?
Passate le Olimpiadi 2012 senza che niente di catastrofico succedesse, arriviamo a oggi, un anno dopo, con le Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, molto prossime, nel febbraio 2014.
E leggiamo da quest’altro articolo, risalente a fine agosto scorso, quando l’attacco USA contro la Siria appariva imminente:
La Russia in buona sostanza si trova tra l’incudine e il martello pur continuando ad impugnare una spada potente e forte. E non si arrende, non si arrenderà mai. Fomenta l’Iran, la Turchia per far scudo ad Assad, mentre Arabia Saudita, Qatar e Israele appoggiano gli USA e i distruttivi piani di Obama. Ma Putin è un osso duro, forse anche più del Presidente americano. E si è arrabbiato tantissimo qualche mese fa, dopo un incontro col principe saudita Bandar bin Sultan. Il principe avrebbe cercato di fare da mediatore tra gli USA e la Russia proponendo un compromesso: la Russia avrebbe dovuto accettare la caduta del regime di Assad e in cambio verrebbe salvaguardata la base navale russa in Siria. Qualora il leader russo si fosse rifiutato, lo stesso Qatar, che ha versato oltre 3 miliardi di dollari all’anno per finanziare la rivolta siriana, si sarebbe impegnato a scatenare attacchi terroristici da parte di ceceni addestrati per i giochi Olimpici invernali russi che si terranno dal 7 al 23 Febbraio 2014 a Sochi, in Russia.
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