“Osservate bene questo simbolo, la Corona. È iniziata una nuova era nel sincromisticismo, un nuovo filone. Pare che ce lo ricorderemo per molto, molto tempo, tanto è che ne siamo letteralmente bombardati in questi giorni.”
MA QUANTE COSE POSSONO ESSERE UNA CORONA ?
Un virus: Coronavirus (aka CRONO – VIRUS?)
“Si chiama ‘Abisso’ la nuova edizione del libro che contiene la ‘wuhan 400’ in arrivo al 13 marzo, nono anniversario di Fukushima, un po’ come dire ‘abisso della timewave’ XD”
“Corona in senso medico: ‘Medicine/Medical. (of a baby in childbirth) to reach a stage in delivery where the largest diameter of the fetal head is emerging from the pelvic outlet.’ (‘corona’ significa “quando spunta fuori il volto della nuova creatura in divenire” …)”
“Parole legate al contesto di corona: culmine, pinnacolo, zenith, acme, vertice, cima, summit, picco, vetta, climax, ultimate…”
“Crow significa anche ‘pianto di neonato’ in inglese onomatopeico.”
“Oppure il canto del gallo al mattino … alba di una nuova era …a posto siamo XD
LA GALLIA!”
“Dire la corona = recitare il rosario”
“‘Coronamento’ in senso di compimento”
“Nella loc. (fis.) ‘effetto corona’, fenomeno di dispersione di energia elettrica che si manifesta sulla superficie dei conduttori elettrici ad alta tensione sotto forma di effluvio luminoso accompagnato da un caratteristico crepitìo.”
“Parigi come ‘Paride’, colui che rapì Elena e iniziò la guerra di Troia … Trojan è il virus … e il cavallo Di Troia? Paride che colpì il tallone di Achille”
“PENSA, i media di tutto il mondo non stan facendo che ripetere milioni di volte questa parola inondando la coscienza collettiva, qualcosa vorrà dire.”
“Comunque sono praticamente sicuro che a livello di ‘zeitgeist’ la ‘sequenza tellurica di pre sisma’ è iniziata … quanto durerà non è dato saperlo, ma abbiamo chiaramente un ‘background’ per qualcosa di enorme in avvicinamento … mi ricorda il 2011 quando abbiamo dapprima avuto la primavera araba, poi Fukushima e la Siria, insomma, 2 eventoni dopo quella che sembrava la nuova era … Cieux ha ragione, siamo su un binario molto particolare.”
“E’ più o meno quello che volevo dire io prima, troppe cose nello stesso tempo stanno andando avanti senza che nessuna di queste si avvii a una ‘normalità’ anzi, come si vede ora, possono prendere pieghe inusitate mai viste prima. Ora come ora, distratti da questa emergenza ci dimentichiamo di tutta la roba mondiale apparentemente in sospeso ma che è come un fiume sotterraneo che non si ferma e attende il momento propizio per (ri) spuntare in superficie, magari in stile geyser.”
“E’ la legge della serialita’, il 2020 è sinceramente l’ anno più turbolento dal 2011, e noi sappiamo come ogni cosa viene anticipata, dagli echi, noi abbiamo cominciato dalla cina a sentire ‘la musica’, per un po’ sembrava che Wuhan fosse la nuova Fukushima! Ecco, adesso ci penso, allora è proprio vero che stavolta tocca all’ Europa, che in fondo, non penso che i siriani a febbraio 2011 pensassero di ritrovarsi con la guerra sotto casa per un decennio, insomma, adesso con il passaggio all’Italia ci siamo avvicinati alla fonte della musica, manca quindi poco che entriamo nella sala musica a tutto volume! Il paragone con il 2011 è intrigante!”
“Secondo me c’è uno ‘zeitgeist’ da legge marziale, che non possono “permettersi“ di mancare una così buona occasione e non scatenare un casino, io lo avevo detto che il nuovo 9/11 è imminente.”
“Il ‘nuovo tempo’ che sostituirà il ‘vecchio tempo’ in cui ancora ci troviamo, all’inizio lo percepiremo come una specie di virus informatico che danneggia o addirittura distrugge la società. Ma una società basata sul ‘vecchio tempo’ non potrà mai funzionare nel ‘nuovo’ e allora….”
MA ADESSO, si entra davvero in gioco:
” ‘Corone’ dell’ orologio: Watch crowns are a necessary, and very important, part of a watch. The most common functions of a watch crown are to allow you to change the time, to change the date, to wind the watch, and to stop the watch (to extend the battery life).”
“Corona: il pulsante posizionato lateralmente all’orologio per impostare data e ora.”
“Occhio, cavolo!!!! Fra poco si – cambia ora – !!!!!!!!
28-29 marzo 2020″
” ‘Corona orologio’ significa cambiamenti in arrivo sulla lancetta del ‘doomsday clock’ ?”
“SABATO 28 MARZO 2020 … mmm, sembra un buon giorno per iniziare un NUOVO ORDINE MONDIALE, non credete? Si propaganda il risparmio energetico!”
” THE – CROWS – ARE COMING! ‘I cieli si oscureranno …’ come diceva la profezia? I cieli si oscureranno … durante il giorno della Terra si spengono le luci!”
“Join the International Dark-Sky Association for a week of celebration, learning, and action!”
“2020 International Dark Sky Week is Sunday, April 19 – Sunday, April 26!”
“Il simbolo dell’ accensione e lo 0/1 della matrice! Il simbolo di accensione, in inglese «power» è ormai conosciuto da chiunque abbia un elettrodomestico in casa. Se in passato si è sempre optato per l’utilizzo delle parole «On» e «Off» in corrispondenza della relativa funzione oggi esiste solo un pulsante. Ma che significato ha questo simbolo? Le origini risalirebbero alla Seconda Guerra mondiale quando gli ingegneri militari cominciarono a usare, 0 e 1, cifre del sistema binario per indicare l’accensione e lo spegnimento di un determinato apparecchio. Nel 1973, la Commissione Elettrotecnica Internazionale ha poi scelto il simbolo dato dall’unione dei due numeri come standard. Ecco quindi spiegato il cerchio aperto con una linea al suo interno. Un’icona che indica «power» appunto «accensione».”
LA CORONA è il LOGO della KEEP CALM! (Keepcalm and posters)
“Crown of a nuclear bomb explosion over Mururoa atoll, French Polynesia, Pacific Ocean.”
CAPOLINEA
“2020 paragonato al 2011, la equazione – Wuhan è Fukushima, il ‘coronavirus’ è la ‘primavera araba’, l’ Italia è Egitto o Libia, ora attendiamo di capire da cosa verrà rappresentata la nuova Siria … lo ‘zeitgeist’ con la guerra chimico – batteriologica – legge marziale è in atto. Direi che mettersi in allerta rossa è dire poco. Le ‘frequenze sincroniche’ sono in fibrillazione.”
“NESSUNO IN SIRIA A FEBBRAIO 2011 pensava di trovarsi davanti ad una guerra civile lunga un decennio!”
E se il “237” segnalasse un messaggio molto specifico?
Cassandra predice il futuro e nessuno le crede. Il lavoro dei registi si svolge nel corso di quel fiume chiamato futuro, li vediamo immergersi in quella via acquatica spazio-temporale paradossalmente senza alcun riguardo allo stesso scorrere lineare del tempo causa effetto dal passato al futuro. Cassandra rivela appunto il futuro. E il numero 217 è un indizio per arrivare al 237.
Voglio invitarvi in un flusso di coscienza pieno di sincro, pensieri random, e alcune idee che potrebbero avere un qualche impatto sulla comprensione cripto-kubrickologica del numero 237.
Tutto è per me iniziato mentre guardavo la notte degli Oscar. A un certo punto c’è stato l’annuncio di Brad Pitt come vincitore della statuetta quale miglior attore non protagonista per il personaggio di “Cliff Booth” in C’era una volta a Hollywood (2019) ~ (da qui in poi CUVAH).
Quentin Taratino gioca col tempo, la storia, l’immaginazione. E Brad Pitt ~ in camicia hawaiana ~ ci offre una forte interpretazione. Amo quel film, l’ho visto quattro volte da quando è uscito e sono sicuro che lo vedrò ancora.
La camicia hawaiana indossata da Pitt è un TROPO comparso in molti film.
Ho cominciato a meditare su Pitt, i suoi ruoli, e la sua camicia hawaiana. il viaggio nel tempo e la predizione del futuro ~ una sensazione che mi accompagnato attraverso tutto CUVAH ~ ancor prima di aver visto l’interpretazione di Pitt. Una sensazione alla Cassandra, a livello “di pancia”.
Cassandra fu una donna della mitologia greca che non stava simpatica a nessuno perché faceva profezie vere ma che non venivano credute. Oggi il suo nome è impiegato come artificio retorico per indicare qualcuno le cui accurate profezie cadono nel vuoto. Brad Pitt, la camicia hawaiana, Cassandra, e le profezie. Tutto questo per me stava scorrendo assieme.
Loren Coleman in camicia hawaiana.
Il “complesso di Cassandra” disegna il profilo di qualcuno che pensa di poter prevedere il futuro senza sentirsi in grado di cambiarlo. Uno dei più specifici ed eloquenti esempi di questo complesso si trova nel film “L’esercito delle dodici scimmie”, interpretato da Brad Pitt, Bruce Willis, Madeleine Stowe, Christopher Plummer e David Morse.
“L’esercito delle dodici scimmie” è un film americano del 1995 di genere fantascientifico noir-thriller diretto dall’ex componente del gruppo comico inglese Monthy Python Terry Gilliam, inspirato dal cortometraggio di Chris Marker del 1962 intitolato La Jetée.
Il “complesso di Cassandra” è l’espressione data al fenomeno caratterizzato da quelle persone che prevedono brutte notizie e danno avvertimenti per il futuro ma vengono ignorate e anche respinte. L’espressione entrò nel lessico nel 1949 ai tempi in cui nel dibattito filosofico francese si discutevano le potenzialità di predire eventi futuri.
Il critico cinematografico Roger Ebert trovò la descrizione del futuro di “L’esercito delle dodici scimmie” simile a quella di Blade Runner (1982; anche questo scritto da David Peoples) e di Brazil (1985; anche questo diretto da Terry Gilliam). “Il film è una celebrazione della follia e del destino, con un eroe che prova a uscire dal caos della sua condizione, ma non ci riesce” scrive Ebert. “Il film è freddo, oscuro, umido e anche la storia d’amore tra [Bruce] Willis e [Madeline] Stowe è disperata piuttosto che gioiosa.”
Potete ricordare la camicia hawaiana anche in “L’esercito delle 12 scimmie”. Non è indossata da Brad Pitt, ma dal protagonista del film: Bruce Willis.
L’uso del viaggio nel tempo in “L’esercito delle 12 scimmie” serve per illustrare il “complesso di Cassandra”, e la trama sfrutta appieno questa opportunità. James Cole, giungendo dal futuro, ha ben coscienza della catastrofe imminente e capisce inoltre che il risultato non può essere evitato. Nella sua realtà, il virus ha già spazzato via la maggior parte dell’umanità—è un fait accompli, un “fatto compiuto”. La sua ovvia diagnosi per lui nel 1996 è il “complesso di Cassandra”, e per questo viene curato dalla dottoressa Railly che è una dei più importanti esperti in materia. Le sue credenziali in quest’area vengono ben mostrate nel film durante la firma di un libro, mentre tiene una lezione dedicata all’argomento. Ironicamente, più tardi nel corso del film quando finalmente comincia a credere che James non è folle, [non ha il “complesso di Cassandra”] lei stessa a quel punto diviene l’esempio prototipo del “complesso di Cassandra”; sa che quasi tutti moriranno, ma non c’è niente che può fare per impedirlo.
Terry Gilliam, riferendosi a “L’esercito delle 12 scimmie”, ha affermato che “solo un film è stato capace di interpretare una memoria impossibile, una memoria folle: Vertigo di Alfred Hitchcook.
Ne “L’esercito delle 12 scimmie”, i personaggi di Bruce Willis (James Cole) e della Stowe (dottoressa Kathryn Railly) guardano proprio Vertigo mentre si stanno trovando in fuga.
“Penso che noi due abbiamo già visto prima questo fim,” lui le dice mentre sta diventando evidente che vivono in un mondo che è un eco letterale della narrativa di Boileau-Narcejac adattata da Hitchcook per Vertigo. A questo punto, i due si stanno finalmente avvicinando all’aeroporto dei sogni [profetici] di Cole fin dall’infanzia. Kathryn ha indossato una parrucca bionda come travestimento, mostrando a Cole la sua propria eco della trasformazione finale di Judy Barton in Madeleine Elster [in Vertigo appunto]. Kathryn usa anche il nome Judy come soprannome una volta in aeroporto. Fonte.
L’avevo notata in un video appena visto sulla questione dell’uso pre-Shining del numero 237, ed eccola di nuovo: una camicia hawaiana.
Il film in evidenza è “Veloci di mestiere”, Fast Company, un film canadese d’azione diretto da David Cronenberg, l’unico suo film NON HORROR.
In una scena messa sotto esame cripto-kubrickologico da Alex Fulton e Shawn Montgomery, l’attore canadese George Buza, nel ruolo di “Meatball,” dice “the Sandman Inn Room 237” mentre sta indossando una camicia hawaiana.
Si tratta di un film uscito l’anno prima dello Shining di Kubrick (1980) in cui c’è la famigerata scena riguardante proprio la “room 237”. E’ significativo, penso, che la stessa “Room 237” sia legata a “Sandman”, “uomo di sabbia”.
La favola di Hans Christian Andersen Ole Lukøje del 1841 presenta un “Sandman”, chiamato Ole Lukøje, il quale per una settimana regala dei sogni a un bambino spruzzandogli gli occhi con della polvere magica. “Ole” è un comune nome danese e “Lukøje” significa “occhi chiusi”.
“Mr. Sandman” è una canzone popolare scritta da Pat Ballard pubblicata nel 1954 e registrata nel maggio di quell’anno da “Vaughn Monroe & His Orchestra” più tardi nello stesso anno da “The Chordettes and The Four Aces”, “i quattro assi”. Il film Back to the Future II , “Ritorno al futuro II” (1989) viene adoperata la versione “The Four Aces” di “Mr. Sandman” in almeno due occasioni.
Curiosamente, il film di Kubrick del 1999, Eyes Wide Shut, in sostanza, è una variazione dell’uso del nome “Sandman.” Il testo della canzone fa la richiesta a “Mr. Sandman” di “portarmi un sogno” –dunque la tradizionale associazione con la folcroristica figura di “the Sandman”.
E se anche Cronenberg, e non solo Kubrick, fosse la chiave del “237”?
Accanto a “Veloci di mestiere” (1979) e il suo “Sandman Inn Room 237,” David Cronenberg presenta il “237” in Scanners (1982), un horror fantascientifico canadese, incentrato su un gruppo di persone dai devastanti poteri telecinetici e telepatici.
“Quell’estate del ’42”, film che Danny di “Shining” guarda alla tv interpretato da Jennifer O’Neill che compare anche in “Scanners”. 3570 giorni di intervallo tra l’uscita del primo e del secondo film. Cioè 2037 + 1533 giorni. Ci sono 1533 versetti nel libro della Genesi.
Danny guarda con la mamma Wendy “Quell’estate del ’42” in tv, film uscito il 9 aprile 1971: tra la sua uscita e quella di “Shining” (23 maggio 1980) trascorrono 3333 giorni.
[La mattina del 3 ottobre 1979, la Claudia Jennings di “Veloci di mestiere” si addormentò al volante della sua VW decapottabile mentre andava verso Malibù facendo un frontale con un furgone sul Topanga Canyon Boulevard. Morì pochi minuti dopo a causa di gravissime ferite.]
“Ci sono 4 miliardi di persone sulla Terra. 237 sono ‘scanners’. Essi hanno il più terrificante potere mai creato…e stanno vincendo,” si legge sulla locandina di Scanners.”
C’è qualcosa di molto predittivo nell’opera di David Cronenberg.
Questo tratto di Cronenberg è riflesso nella sua stessa vita personale.
Fui abbastanza scioccato quando seppi il nome che diede alla figlia nel 1972: Cassandra. E anche la scoperta che nacque il 17 febbraio fu curiosa . Nello stile del calendario americano, la data sarebbe scritta come 2/17. Fu il numero “217” che sulle prime venne deciso da Stephen King per la stanza dell’ Overlook Hotel nel suo romanzo The Shining. Nel film del 1980, la stanza 217 di King divenne la famigerata “room 237” di Kubrick.
E Cronenberg ha condiviso col pubblico l’inquietante ricordo crepuscolare del suo futuro. Perché nel 1979 in “Veloci di mestiere” e nel 1981 in Scanners, David Cronenberg predisse una data significativa ~ per il calendario non americano ~ 237.
a un certo punto viene citato un film intitolato “CASSANDRA crossing”.
Proprio come i passeggeri del film Cassandra crossing, diversi conducenti di mezzi automobilistici, sono riusciti a fermarsi in tempo un secondo prima di crollare assieme al ponte o andare verso il vuoto e, recentemente, il divulgatore e contro-informatore Rocco Bruno ha utilizzato la metafora del ponte Cassandra crossing per dire come, passeggeri di un tipo di civiltà profondamente in crisi, dobbiamo “saltare giù” prima di crollare assieme a questa stessa civiltà.
L’evento che sembra avere inviato un terremoto spazio-temporale, un “crono-sisma”, attraverso il mondo dei realizzatori di film, di cui registi, produttori, scrittori, e altri “percepiscono” “avere senso,” e “predicono” attraverso l’uso del “237,” è il DISASTRO del film di “La zona del crepuscolo” cioè “Twilight zone, the movie”.
In modo conciso, in un lungo post sul suo blog Gary W. Wright, dice qualcosa di simile quando scrive: ” ‘237 uomini e donne con poteri conosciuti e sconosciuti’ ” vengono citati all’inizio del film [Scanners], cosa che evoca la data del 23/07/82 di quel disastro dell’opera filmica di Cronenberg chiamato “The twilight zone, the movie”.
Wright sottolinea anche che Cronenberg ha la sua crepuscolare e personale “memoria dei crimini del futuro” che appare nel suo film “Il demone sotto la pelle”, Shivers [del 1975]. La targa della macchina sportiva rossa che trasporta la gente infetta fuori dal parcheggio sotterraneo per diffondere con successo una malattia alla fine del film era 732E790, numero di targa che stranamente anticipa in modo esatto la data 07/23/82 del disastro di The twilight zone.”
A proposito di “Veloci di mestiere”, Wright scrive, sulla predizione cronenbergeriana del disastro di Twilight Zone che la quella sua crepuscolare “premonizione fu ribadita minacciosamente dall’elicottero nel film che a un certo punto si mette a volare sempre più lentamente per poi precipitare.”
Wright vede la complessa “Zone War,” come la definisce lui, tra Cronenberg e varie altre fazioni nella lotta tra Hollywood e la scena “indie” svolgersi proprio a causa dello scioccante incidente nel film Twilight Zone: The Movie. Così scrive:
“Da parte sua, Kubrick avvertì implicitamente Cronenberg che la sua passione per i film allegorici in chiave horror avrebbe distrutto la sua abilità artistica e creativa and creativity tanto quanto il custode dell’infestato e tormentato Overlook Hotel ha distrutto lo scrittore in difficoltà John Daniel ‘Jack’ Torrance, nome che evoca “Jack the Ripper” in “L’uomo venuto dall’impossibile”, Time After Time, [di Nicholas Meyer del 1979] e interpretato da Jack Nicholson nel celebre film allegorico Shining (1980).
In effetti, i movimenti della macchina da presa nel film, la strana colonna sonora che evoca quella di Crimes of the Future e allusioni ad “Arancia meccanica”, Crimes of the Future, “Veloci di mestiere”, “Il demone sotto la pelle” e Stereo affermano l’implicito intento del film di Cronenberg. Curiosamente, la “Sandman Inn room 237” citata in “Veloci di mestiere” riapparsa come “room 237” dell’ “Overlook hotel” in Shining non solo si ribadisce l’implicito intento verso Cronenberg ma c’ è un altro inquietante ricordo del futuro disastro di “La zona del crepuscolo – il film”, dal momento che il numero originale della stanza nel libro di Stephen King del 1977 Shining era “217”.
Questi inquietanti “ricordi del futuro” hanno continuato a perseguitare l’arte filmica di Cronenberg una volta che ha collaborato ancora David, Heroux, Irwin, Sanders, Shore, Solnicki, Spier, Lynne Gorman – che ha interpretato la signora Grant nella serie Nobody Waved Goodbye, di Don Owen, e Reiner Schwarz – che ha interpretato il Doctor Birkin in “La covata malefica” – e confutava la preoccupazione implicita di Kubrick espressa in Shining che si stava distruggendo continuando a realizzare horror allegorici, abbandonando il genere con quello che è forse ancora il suo film più sconcertante, controverso, idiosincratico, originale, memorabile, cioè Videodrome (1982).”
I dettagli specifici della decapitazione di Vic Morrow e la morte dei due bambini vietnamiti nel disastro di Twilight Zone, almeno nelle cronache convenzionali, danno suggerimenti sul duro stile di regia di John Landis, e sulla rottura della sua amicizia con Steven Spielberg a causa dell’incidente.
Dunque il fenomeno del “237 di Kubrick” potrebbe essere stata la predizione nascosta di un evento allora futuro che si sarebbe concretizzato nel disastro del 23/7 (1982)?
Durante le riprese dell’episodio “Time Out” di [Twilight Zone: The Movie] diretto da [John] Landis il 23 luglio 1982, intorno alle due e mezza di notte, l’attore Vic Morrow e l’attore bambino Myca Dinh Le (di sette anni) e Renee Shin-Yi Chen (Chén Xīnyí, di sei anni) morirono in un incidente di elicottero sul set. I due attori bambini furono assunti violando la legge californiana, che proibisce agli attori piccoli di lavorare la notte o nelle vicinanze di esplosioni, e richiede la presenza di un insegnante o tutor. Durante il successivo processo, l’illegalità dell’ingaggio dei due bambini fu ammessa dalla difesa, con Landis che ammise la sua colpevolezza (ma non per l’incidente), e ammise che il loro ingaggio fu “sbagliato”.
Il produttore e co-regista Steven Spielberg fu così disgustato da come Landis maneggiò la situazione, da troncare l’amicizia con lui invocando pubblicamente la fine della New Hollywood Era, in cui i registi avevano il controllo quasi completo del film. Quando i giornalisti gli domandarono dell’incidente, Spielberg dichiarò “Nessun film è così importante da rischiare di morirci. Penso che le persone siano sempre più contro i produttori e registi che pretendono troppo. Se qualcosa non è sicuro, c’è il diritto e la responsabilità per ogni attore o membro della troupe di gridare, ‘Dacci un taglio!’
Nella scena del finale originale, il personaggio di Morrow avrebbe dovuto tornare indietro nel tempo e incappare in un villaggio vietnamita deserto in cui trovava due bambini vietnamiti quando appare un elicottero dell’esercito USA e inizia a sparargli addosso. Morrow doveva prendere entrambi i bambini sotto le sue braccia e fuggire dal villaggio mentre l’elicottero lo distruggeva con esplosioni che avrebbero portato il personaggio a redimersi. Il pilota dell’elicottero guidava male attraverso le palle di fuoco generate da un effetto pirotecnico. Un tecnico a terra non lo sapeva e detonò due cariche pirotecniche ravvicinate. Tutti e tre furono uccisi all’istante; Morrow e Le furono decapitati dalle pale superiori del rotore dell’elicottero mentre Chen fu schiacciato a morte da uno dei montanti.” […]
Nel 1982 (uno degli anni che noi del blog teniamo d’occhio), avvenne anche questo:
Il film horror “Poltergeist, demoniache presenze”, tra l’altro, rimase in seguito tristemente famoso poichè una delle sue interpreti, Dominique Dunne, venne ammazzata a soli 22 anni dal suo ragazzo con cui non voleva stare più insieme. Il fatto avvenne nello stesso 1982 dell’uscita del film e mentre Dominique Dunne stava girando le prime scene di una nuova mini-serie tv su mostruosi extraterrestri, la quale sarebbe stata poi conosciuta come “V, i visitors”.
Oltre intorno alla metà di settembre di quello stesso ’82, alla morte della principessa hollywoodiana Grace Kelly quasi quindici anni esatti prima della morte di un’altra principessa: Lady Diana.
In quel settembre, chi scrive si trovava in Sardegna, prima di iniziare a frequentare la prima elementare, a bordo di un piccolo canotto con la scritta “Montecarlo”. Se mi gira, prima o poi cercherò la foto corrispondente e se la trovo magari la pubblicherò.
Così finisce la tesi principale di quelli che considerano essere il vero significato sottostante al “237” nei film usciti in passato fino a Shining (1980) e oltre. Diversi film di Cronenberg, molti di cui sopra-citati, meriterebbero di essere rivisti per scoprirvi ulteriori approfondimenti. Il fenomeno del 237 è molto più profondo della stessa cripto-kubrickologia. E’ stato il risultato retrospettivo del trauma psichico dell’incidente del 23 luglio 1982?
E, a proposito di camicie hawaiane, Hawaii-Five-0 è uno show (trasmesso originariamente per dodici stagioni dal 1968 all’ 1980 (ritornando poi dal 2010 fino a oggi) col maggior utilizzo di camicie hawaiane in una trasmissione tv. Ed ecco qui abbiamo Vic Morrow nel programma, mentre ha indosso una camicia del genere.
Gli attori Luke Perry e Robert Forster hanno entrambi partecipato a un film chiamato SUPERNOVA, Forster nell’anno 2000 e Luke Perry nell’anno 2005. Entrambi sono morti nel 2009 e Forster è morto l’11 ottobre, giorno di nascita di Perry.
Luke Perry, attore che fin da quand’ero ragazzino attirava la mia attenzione, dal momento che mi ricordava certe figure americane degli anni Cinquanta come l’attore James Dean. E anche perché, in quegli anni 1993-1994 ero nel pieno della lettura del fumetto “Dylan Dog”, dallo stesso nome, oltre che del poeta Dylan Thomas e Bob Dylan del personaggio di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”, Dylan.
Anagrammando “90210” si può ottenere “20190“ o “02019″, contenenti l’anno in cui Luke Perry è morto.
Il film “Supernova” del 2005 a cui partecipò Luke Perry.
Per quanto riguarda Robert Forster, la sola e unica interpretazione che ricordo di lui è quella nel film “Jackie Brown” come agente delle cauzioni. “Jackie Brown” lo considero facente parte di quel gruppo di film usciti a fine XX secolo che in qualche modo furono il frutto di un’amplificazione della coscienza interconnessa planetaria occidente-centrica. Gli altri film furono “Armageddon” e “Deep impact”, “Titanic”, “The Truman Show”, “Fight club”, “Matrix”, “Il grande Lebowsky”.
Il sottotesto di “Jackie Brown”, pur trattandosi di un film di azione, era “l’invecchiamento delle star” e Robert Forster, allora quasi sessantenne con una capigliatura trapiantata visibilmente finta, sembrava proprio essere una tra le manifestazioni più evidenti nel film di quella nota autunnale la quale era preponderante in quei fine anni Novanta in cui “tutto era già stato dato” e nell’atmosfera si percepiva sempre più che “il futuro sarebbe stato peggio del passato”.
Il film “Supernova” del 2000 a cui partecipò Robert Forster.
Sappiamo che da un po’ Goro Adachi è fissato con i 50 anni dal 1969 i quali li vede come la chiusura del ciclo in cui la rotazione di Sirio B, stella nana compagna di Sirio A, intorno a quest’ultima raggiunge la sua distanza maggione (apoapsis): succede ogni 50 anni e l’ultima volta prima del 2019 avvenne proprio nel 1969. Sirio è astrologicamente importante perché ogni anno proprio il 1°gennaio la Terra si allinea tra il Sole e Sirio sullo stesso meridiano celeste.
Il 1969, soprattutto in estate, fu un anno molto particolare, “supernovico” si direbbe: con il lancio dell’Apollo 12 che mandò tre astronauti sulla Luna, l’apice della cultura hippie con il festival di Woodstock che radunò centinaia di migliaia di persone, e la strage di Bel Air da parte di Charles Manson e la sua “famiglia” in cui trovò la morte anche Sharon Tate, la compagna incinta di Roman Polanski, regista di film disturbanti come “Rosemary’s baby”, uscito poco tempo prima.
Come sappiamo anche dai post dedicati alla criptokubrickologia #cryptokubrology, Judy Garland e la sua interpretazione come Dorothy ne “Il mago di Oz” ha la sua importanza nell’ambiente dei sincromistici visto che ricorre frequentemente. Judy Garland morì nel 1969 e quest’anno l’Oscar per la migliore interpretazione femminile l’ha vinto Renée Zellweger (di 50 anni di età) interpretando proprio la Garland nel film biografico a lei dedicato.
Quest’anno fanno cinquant’anni da quando Judy Garland è mancata, ed è anche l’ottantesimo anniversario dell’uscita de Il mago di Oz.
Luke Perry nella parte del reverendo Jeremiah Cloutier nela serie tv “Oz”
“C’era una volta Hollywood”, uscito il 26 luglio, giorno di compleanno di Stanley Kubrick nell’anno cinese del maiale, “PIG” come la scritta con il sangue comparsa su una parete del luogo della strage di Bel Air descritta nel film.
Nel 2019 è uscito (il 26 luglio, giorno del compleanno di Stanley Kubrick, il quale nel 1969 fu sospeso tra “2001” e “Arancia meccanica”) anche il celebratissimo film “C’era una volta a Hollywood” dello stesso Tarantino di “Jackie Brown” e “C’era una volta a Hollywood” è proprio ambientato nel 1969, e le vicende di Manson e della sua “family” che commise la strage di Bel Air si ritrovano nel film.
Luke Perry interpreta Wayne Maunder in “C’era una volta a Hollywood”, entrambi moriranno durante le riprese per attacco cardiaco.
Biglietto del cinema del blogger sincro-mistico Brizdazz per “C’era una volta Hollywood” in cui alla fine compare il 237
L’attore Peter Fonda fu un altro attore che emerse in quello stesso anno 1969 assieme a Jack Nicholson – una nostra “vecchia conoscenza” in questo blog! – entrambi nel film “Easy raider”.
Peter Fonda con il casco a stelle e strisce, Jack Nicholson dietro di lui e sullo sfondo anche un altro personaggio emerso da quel film e in quel 1969, Dennis Hopper, che diverrà anche lui noto come “cattivo” in diversi altri film tra cui ricordo “Blue Velvet” di David Lynch
Peter Fonda è morto anche lui nel 2019; l’anno precedente aveva fatto scalpore un suo tremendo messaggio su Twitter dedicato a Donald Trump e suo figlio, che lo aveva fatto quasi finire nei guai.
“Dovremmo strappare Barron Trump dalle braccia di sua madre e metterlo in una gabbia con i pedofili”: è il tweet shock sul figlio di Donald e Melania Trump postato dall’attore Peter Fonda. Tweet di cui ora si sta occupando il Secret Service, il corpo che si occupa della sicurezza del presidente americano e dei suoi familiari.
Peter Fonda è stato anche tra gli interpreti del film “Supernova” del 2005, quello con Luke Perry.
Di quel 1969, anno “supernovico”, abbiamo detto, in risonanza con il 2019, possiamo aggiungere come in Italia si concluse con un deciso cambio di atmosfera a causa di una bomba i cui riverberi si fanno sentire ancora oggi e, parlando di astronautica e paleoastronautica, si diffuse in una maniera che sarebbe apparsa improbabile fino a pochi anni prima, un libro intitolato “Non è terrestre”, il quale divenne un best seller e vinse anche uno dei più noti premi editoriali italiani.
Avendolo letto, ricordo che a un certo punto si fa menzione della minuscola Sirio B che ruota attorno a Sirio A (e che allora come oggi le due stelle erano alla loro massima distanza l’una l’altra) e di come questa nozione – che si è riuscita a sapere solo dopo la seconda metà del XX secolo grazie ai progressi della tecnologia astronomica – un popolo primitivo dell’Africa centro-occidentale come i Dogon, secondo il libro, ne è a conoscenza da tempi immemorabile poiché – secondo loro – questa conoscenza gli è stata data da dei “signori provenienti dallo spazio” chiamati “Nommo”.
Questo, tra le tante altre cose, c’era scritto in “Non è terrestre”, che in quel 1969 giunse sul podio del libro più venduto in Italia.
Il libro “Non è terrestre”, che mi successe di leggere per la prima volta proprio in quel 1993 in cui ero incuriosito dal Dylan di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”.
Nel precedente aggiornamento del blog mi sono occupato del murales dell’artista senza volto (forse un componente del gruppo musicale Massive Attack?) Banksy, comparso il 14 febbraio (e vandalizzato due giorni dopo.)
Murales probabilmente sincro-legato alla costellazione di Orione e alla sua stella Betelgeuse, una gigante rossa visibile ultimamente anche nei mass media per via del fatto che sta misteriosamente perdendo di luminosità, cosa che fa pensare visto che Betelgeuse è una stella candidata a tramutarsi in una supernova. Lo stadio ulteriore della vita di quel tipo di stelle – come appunto Betelgeuse – e come succederà anche al Sole – le quali quando sono vecchie diventano giganti o supergiganti rosse e prima di tramutarsi in una stella di neutroni o un buco nero, “esplodono” in una supernova e quando succede la loro luminosità visibile da un pianeta aumenta tantissimo, fino a oltrepassare persino quella di una galassia.
Quando succede, la supernova diventa il corpo celeste più brillante del cielo dopo il Sole e la Luna: l’ultima volta che dalla Terra si vide una supernova nella nostra Galassia fu nel 1604 e prima di allora, oltre a quella celeberrima del 1006 (secondo certe cronache non solo si vedeva anche di giorno ma riusciva a proiettare ombre) il fenomeno astronomico si potè osservare nel 1054, 1181, 1572 e più anticamente ancora nel 185 d.C. Nell’età contemporanea l’unica supernova a cui si è potuto assistere è stata una apparsa nella Grande Nube di Magellano (galassia satellite della Via Lattea) nel 1987, visibile solo nel cielo dell’emisfero sud.
“Non a caso?” l’ultimo aggiornamento di Goro Adachi tratta proprio sulla possibilità che le stranezze recenti di Betelgeuse siano segno o meno della sua prossima tramutazione in supernova.
Il 21 febbraio è il giorno in cui scopriremo se Betelgeuse si tramuterà o meno in una supernova.
[Stranamente, il 21 febbraio è il giorno in cui non molto tempo fa il mio collega Teoscrive ha ipotizzato poter essere una data propizia per il “punto zero” nella timewave di McKenna e Meyer.]
O, per essere più accurati, è approssimativamente quando scopriremo quanto in realtà sia anomalo l’oscuramento della gigante rossa. Sappiamo che è anomalo ma quanto? A tal punto da aver scatenato una supernova? [scrivo al passato poiché oscuramento e possibile supernova sono comunque già avvenuti centinaia di anni fa (la distanza in anni luce tra la stella e noi.)]
Se l’indebolimento continua dopo il 21 febbraio, la possibilità di una supernova imminente diventa un po’ più realistica. Se l’indebolimento si ferma e tutto torna alla normalità dopo il 21 febbraio, questo allora sarà stato parte di un ciclo particolarmente pronunciato ma regolare della stella variabile. [spaceweather.com, Sky & Telescope]
Le risposte potrebbero esserci dal 21 febbraio. Gli astronomi sanno che Betelgeuse è una stella variabile. Pulsa in modo molto periodico… “si attende il minimo di luminosità intorno al 21 febbraio.”
Betelgeuse sta già mostrando segni di riacquisto della brillantezza…
…quindi è probabile non vi sia nessuna supernova imminente.
Ad ogni modo, il simbolismo sottostante è piuttosto importante.
[L’importante, inoltre, è che la possibilità che Betelgeuse diventi una supernova abbia attratto milioni di persone attraverso i mass media.]
Così sopra, così sotto.
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P.S. La tempolinea del 21 febbraio è rispecchiata attraverso lo “Janus Mirror” di Sirio (il primo giorno dell’anno) e il transito di Mercurio lo scorso novembre…
Novembre è stato anche il mese di Blade Runner – ambientato letteralmente nel “novembre 2019“…
Con la sua famosa citazione…
Ne ho viste di cose, a cui voi non potreste credere. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione [in originale shoulder of Orion. “spalla di Orione”] Ho visto i raggi C lampeggiare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti questi momenti andranno perduti, nel tempo, come lacrime… nella pioggia. E’ tempo… di morire.
San Valentino 2020 a Bristol, situata sul fiume Avon (novA), città natale del misterioso artista graffitaro Banksy,
la cui identità rimane sconosciuta.
Il 14 febbraio è comparso un murales raffigurante una ragazzina incappucciata che lancia con una fionda un’ esplosione di rose su un muro di casa tra dei palazzi popolari di Bristol. Murales rivendicato da Banksy (il cui nickname è spesso storpiato in “Bansky”.)
L’esplosione si trova esattamente tra i due pilastri del cartello con scritto “Marsh Lane”.
Lo stesso giorno (!) è stata presentata in una galleria di Berlino un’immagine,
che mostrerebbe il vero volto di Banksy per la prima volta.
Da “Star Trek Picard”: “Una missione per trasferire 900 milioni di cittadini romulani in mondi fuori dall’esplosione della supernova.” “Un’impresa logistica più ambiziosa di quella delle piramidi. “– “Sensibilizzare sull’impatto persistente della supernova.” — “Le piramidi furono un simbolo di vanità colossale” — “Pensavo fossimo qui per parlare della supernova”.La stella supergigante rossa Betelgeuse della costellazione di Orione, stella candidata a diventare una supernova, ultimamente cattura l’attenzione perché si mostra impallidita.
L’autore dell’articolo originale (http://syncnetz.blogspot.com/2020/02/banksy-supernova.html) ha poi inserito altre immagini di opere di Banksy a Berlino (città nella terra dell’autore dell’articolo originale), a me è venuto in mente questo manifesto di una mostra di Banksy tuttora in corso nella mia città, manifesto di cui scattai una fotografia proprio in quel novembre in cui cominciai a veder sorgere la costellazione di Orione nel cielo del tardo autunno. La foto la scattai pensando di inserirla in un social network, ma poi non l’ho più fatto.