L’ intangibile sensazione e percezione disforica

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Questo articolo rappresenta una sorta di espansione di quello appena precedente, realizzato dal mio collega: https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/12/21/io-non-sono-di-queste-parti-e-nemmeno-voi/

 

Per me l’ esistenza dei transgenders e della disforia del corpo rappresenta una delle grandi anomalie della nostra realtà. Ovviamente la comunità razionale di questo mondo deve sempre cercare di sminuire e sconfiggere ogni cosa che esce fuori dalle regole, e cosa c’è di più radicale di un essere umano che si sente internamente sconnesso al suo corpo esteriore, tanto da dichiarare di identificarsi con una altra identità / gender?

E se non fosse così semplice disprovare queste sensazioni? Se non fosse solo una moda, una voglia, un errore della percezione, se non fosse solo isteria?

Tempo fa ritenevo la causa transgender legittima ( ma non la questione dei bambini, per essere legittima deve essere spontanea, volontaria e secondo me questa questione va discussa solo una volta che la persona è almeno maggiorenne )

Poi sono capitato in certi siti che cercano le cospirazioni nella scienza e mi sono fatto convincere che la causa transgender fosse una pericolosa e alienante cospirazione, e ho smesso di ritenerla legittima, mi sono convinto che la razionalità fosse la reazione giusta.

Ma se non fosse così? Per esempio, lo sapevate che:

Interestingly, some transgender people say they experience “phantom limb” sensations about body parts they do not yet possess. On transgender web forums, for example, it’s easy to find transgender men who describe experiencing “phantom penis” sensations. Some transgender women report similar feelings about other body parts.

Avete capito bene: i transgenders avvertono nel cervello la sensazione di organi mancanti. Il cervello si rende conto che qualcosa non quadra e si allarma della mancanza dell’ organo che definisce il gender, e quindi da qui scaturisce tutta la questione poi della sensazione disforica, almeno nella maggior parte dei casi. E’ inoltre provato che per il cervello di questi individui ci sono reazioni avversive automatiche nei confronti della sensazione tattile quando toccano il proprio corpo. Per loro c’è qualcosa di sbagliato.

Noi del blog ogni tanto parliamo della questione ” realtà fittizia, realtà simulativa, realtà virtuale “ … non è forse questa una anomalia molto interessante che potrebbe avvicinarci alla realtà vera? Forse? Non è forse vero che in  una realtà del tutto ” reale ” queste anomalie non dovrebbero esistere, e non sarebbero nemmeno mai sorte fin dal principio?

Nello scorso articolo abbiamo parlato della sensazione gnostica di non appartenere a questo mondo … non è forse quello che i disforici cercano di spiegarci, detto in altre parole, e senza accennare ( perché comunque c’ è ancora l’ inconsapevolezza ) minimamente alla questione ” realtà fittizia o reale ” …

Non sono sicuro che la razionalità possa risolvere i problemi e dare risposte se davvero viviamo in una realtà fittizia. Anzi, in una tale realtà, essere troppo razionali significherebbe esservi troppo immersi, significherebbe quindi non capire e confondere la percezione di realtà.

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Ora parliamo di una questione che mi riguarda …

Sono stato un 16enne e un 17enne abbastanza bizzarro, almeno nelle mie percezioni interiori, nel mio mondo privato. All’ epoca non frequentavo granchè internet, e di sicuro non andavo ancora sui siti che poi avrei frequentato e visionato in seguito. La questione dei transgenders era lontana e remota, avevo a malapena idea che esistessero.

Eppure, ora come ora, posso dire che probabilmente ho avuto esperienza di una sorta di ” body dysphoria “. Che ero maschio l’ ho sempre saputo, ma la mia immaginazione era molto attiva, e mi giungevano immagini e scenari, per così dire. Io sono il contrario di un afantasiaco, sono un superfantasiaco, e faccio fatica a pensare a me stesso come me stesso, devo sforzarmi per includermi nei miei pensieri, e forse sarà il risultato della mia generazione di ” cresciuti nei video online “, ma quando io penso, penso per immagini sia fisse che in movimento, e penso attraverso quel che si potrebbe definire, un meme. In più, spesso mi viene più spontaneo pensare in inglese che in italiano.

Dunque, a 16 e 17 anni erano emerse sensazioni intense in me, un desiderio intenso di essere diverso, mi venivano in mente scenari tropicali, estati assolate e immagini in alta risoluzione di un ragazzo biondo. All’ epoca avevo cominciato a interessarmi ai gemelli, per qualche motivo, forse influenzato dal fatto che all’ epoca ( ma anche prima, e sì, le mie scelte televisive non erano – affatto – mature, ma ci arriviamo ) a vedere le serie tv di Zack e Cody, per intenderci i fratelli Sprouse.

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Che assieme a me nelle prime settimane di embrione c’ era un gemello mai sviluppato appieno l’ ho scoperto solo nel 2013 attraverso una pagina di diario di mia madre. Ma in un certo senso l’ ho sempre saputo, qualcosa mancava.

Descrivendomi col senno di adesso, all’ epoca, ma senza nessun tipo di esteriorizzazione della questione, mi sentivo come un giovane Michael Jackson, volevo davvero davvero cambiare. E non conoscevo Michael, sì sapevo chi era, ma non sapevo molto al di là del suo nome e della sua fama.

Non saprei bene come descrivere quella sensazione disforica, ma guardando un certo tipo di archetipo fisico, mi sentivo ” a casa “, sentivo ” familiarità “.

Ho dato un nome a quelle immagini mentali, ( Dennis ) che facevo in modo di visualizzare nella maniera migliore possibile, e quando giravo da solo in bici, lo sovraimponevo sulla mia immagine, e mi sentivo diverso, sentivo che fare un esercizio mentale di sovraimpressione sul mio corpo mi dava coraggio e fiducia in me stesso.

Dennis in seguito è diventato il mio primo personaggio di un libro, e ovviamente era inclusa la questione dei gemelli che non sanno di essere gemelli, prima ancora di indagare nei diari di mia madre e scoprire che – io – ero, o almeno sarei potuto essere potenzialmente un gemello. Il libro era ambientato in Australia.

L’ immagine dell’ attore in alto è quella che più si avvicina all’ idea che avevo di quell’ archetipo, e infatti, scoprire IN SEGUITO quel film, anni dopo, è stata una sorpresa. Il fatto che il film sia ambientato a Key West, Florida, rende ancora di più l’ idea, ” quasi come ” avessi immerso un dito nel futuro e avessi pescato qualcosa. QUASI come.

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Da allora ho sempre cercato di conoscere e familiarizzare con figure che mi ricordassero questo archetipo. Forse ancora non me ne rendo conto, ma probabilmente cercavo una ” idea percettiva di me stesso ” più che altro.

E poi è successo. Due volte ho conosciuto due persone che si avvicinavano a quell’ archetipo, anche se a ben pensarci, solo vagamente, perché non c’è alcuna somiglianza fra loro e le immagini qui presenti, ma era l’ idea della personalità che volevo cercare. Non posso andare nei dettagli, ma sono state esperienze molto vissute, da una parte la ricerca di un carattere trasgressivo che io non potevo esprimere da solo, dall’ altra parte la ricerca di una personalità dominante e persuasiva alla quale mi sono arreso completamente. Forse è vera la questione delle tracce psicologiche comportamentali che lascia la condivisione di giorni e settimane come embrione con un altro embrione, anche se nel mio caso si tratta di giusto pochissime settimane, ma chissà, forse la ” consapevolezza ancestrale ” e in seguito la ” consapevolezza concreta ” ha influito. Quello che cercavo io era il gemello maggiore. Ho la sensazione che io sarei stato il minore. Ho la sensazione che io NON sarei stato il gemello dominante.

Anche per quanto riguarda tutta l’ esperienza di vita della quale avevo già parlato, quella nella quale per due anni mi sono diviso fra due famiglie e ho approfondito l’ amicizia con un vero e proprio secondo fratello, una personalità dominante e impositiva che io cercavo, senza saperlo. E mi sono lasciato inglobare completamente. Lui non corrispondeva all’ archetipo fisico di quelle immagini, ma aveva una personalità che in qualche modo io allacciavo a quella sensazione che avevo provato io. Coraggio, fiducia e trasgressione.

Adesso quella sensazione, con gli anni si è affievolita e tutto è tornato alla normalità, a parte per quelle parentesi in cui mi lasciavo inglobare dalle personalità degli altri …

Non sono sicuro che le mie esperienze ” future ” rispetto al 2006 e al 2007 abbiano trasmesso qualcosa al mio passato, in modo tale da farmi capitare proprio a vivere quelle esperienze. Non sono sicuro che sia la risposta giusta. Sembra troppo complessa per essere quella giusta. La remota percezione di familiarità con quelle immagini archetipiche mi ha portato a manifestare interesse verso determinate tipologie di persone. Difficile stabilire se ” percepivo il futuro “, anche perché l’ allaccio è così vago che può essere capitato solo con un background di questo tipo, e non per un frontground.

Recentemente ho riproposto a me stesso queste sensazioni nel mio racconto breve DARK SOSIA: la storia di due sosia che si scoprono per la prima volta, in parallelo con un’ altra coppia di sosia, uno si è autoesiliato e vive da nomade, e l’ altro vive con una madre piena di segreti. I due sosia credono ognuno di essere il gemello dell’ altro poiché sono consapevoli dell’ esistenza passata del gemello, ma si sbagliano. Sono solo simili. E sono avversi l’ uno all’ altro.

E’ una specie di metafora per la questione dei gemelli sopravvissuti che prevalgono sull’ altro e crescono e si sviluppano al posto suo. E’ la mia storia breve preferita di mio pugno. E’ veramente opera mia, la sento come mia.    

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E questa immagine tratta dal film breve tedesco ” Beach Boy 2011 ” è diventato il nuovo punto di riferimento per richiamare alla mente quella immagine archetipica. Ve lo potrei giurare, guardare quel cortometraggio, è come tornare veramente a casa propria, in un modo ancora più assoluto che in passato. Tom Gramenz è l’ incarnazione stessa di quello che sentivo io da adolescente. E’ una sensazione alienante ed estraniante, come non essere più sicuri di appartenere a questo mondo, come diciamo in questo blog.

Quando ho scoperto i cortometraggi di Tom Gramenz, mi son detto, sconvolto, che Dennis era entrato nella realtà ” reale “, come una sorta di avatar, la mia immaginazione lo ha reso concreto, DENNIS esiste. Ma il suo nome da personaggio era prima DIMI, poi DAVID.  Sapete, quelle sensazioni principali, di impatto, che uno ha quando percepisce come se la realtà avesse pescato dalla tua mente e avesse manifestato la realtà proprio come la volevi tu. Tom Gramenz sembrava come pescato dalla mia immaginazione e incarnato in un vero avatar. Ma quale è la vera realtà? Lo avevo visto nel futuro e ha fatto a passeggio per il mio passato, sostando nel 2006 e 2007, ben 10 anni prima, manifestandosi attraverso immagini mentali? O davvero rappresenta una approssimazione molto accurata, sebbene non completamente esatta, di una identità che esiste da qualche parte nella realtà vera? Ed è per quello che suscita determinate sensazioni in me? Riguarda me nello specifico?

Io chi sono? L’ ipotesi che queste sensazioni abbiano viaggiato nel futuro in qualche modo delegittima la sensazione stessa?

Sono davvero colui che risponde alla mia immagine nello specchio? Certe volte si adatta così bene alla mia interiorità. Ma altre volte, a contatto con determinati archetipi ed esperienze, emerge(va ) una manifestazione diversa da me, libera da tutte le nevrosi e le peculiarità che fanno me – me -. Forse sono io che attacco ad una immagine una – ipotetica – personalità che la mia conoscenza psicologica ritiene debba essere associata a tale immagine …?   

Ma non mi faccio coinvolgere troppo, per ovvi motivi. Rimane una sensazione sotterranea, silenziosa, alienante, di non essere quello che sono. Ma ormai mi sono identificato con il mio corpo, anche se raramente includo me stesso nei miei pensieri ” meme “, mi sto sforzando.

Ma se dovessi dirvi se percepisco qualcosa di anomalo e diverso dalla realtà corrente, è un sì quasi assoluto.

Chissà, forse ho fornito materiale a volontà di ragionamento sulla questione della disforia, bisognerebbe cercare di capirne le cause, e cercarle nel futuro forse non è la strada giusta, anche se inevitabilmente, se qualcun altro si sente o si è sentito come me, cercherà questa immagine mentale dovunque.

Ad ogni modo, troppa scienza e troppo riduzionismo non servirà a niente. Se uno vuole cercare la verità in quella che cerchiamo di indagare e considerare come realtà fittizia, deve lasciare la razionalità un po’ indietro, e far accelerare l’ immaginazione.

Critica all’ ateismo ( Wikipedia )

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Prima di cominciare vorrei fare una considerazione personale: quest’ anno ho cercato di immedesimarmi nel pensiero ateo, e per uno come me, che negli anni non ha mai nemmeno pensato ad un mondo senza Dio ( o senza un significato intrinseco ) è stato difficilissimo. L’ idea in sé è del tutto inaccettabile, e in cuor mio stento a credere che ci siano persone capaci di abbracciare l’ oblio e farlo proprio, ma non solo, diffonderlo agli altri. E’ uno stile di vita e un modo di pensare assolutamente tossico, l’ eroina sotto forma di dogma per una mente sana. La gente deve avere una forza d’ animo incredibile, oppure deve essere così immersa nel suo presente individuale, per abbracciare con tutta calma una idea del genere. A volte mi chiedo da quali persone sono circondato, non riesco a comprenderli. Poi ogni tanto incontro i ” serenamente atei ” e rabbrividisco. Che cosa stiamo facendo alla nostra società, alla nostra vita interiore … nessun vero ateo può essere mai sereno. Come possiamo osannare una scienza che ci racconta che non siamo niente, una scienza che non risolve nessuno dei principali problemi delle nostre vite, come possiamo svuotare questo mondo di significato, e vivere sereni?

Dovrei essere imbarazzato? Sentirmi un po’ scemo perché non riesco ad accettare quel che viene comodamente definita realtà ( ma che accidenti ne sappiamo noi della realtà? ) A volte mi sento un po’ infantile, quando mi ritrovo con la mente annebbiata dalla noia e dalla tristezza, per questo mondo senza Dio, e per le nostre brevi vite. Vedo le altre persone tutte prese dall’ intensità del momento, che non si fermano MAI  a pensare, perché ormai fermarsi a riflettere è diventato un malessere, la gente ti chiede ” ma stai bene? ” se ti ritrova un po’ assorto nei tuoi pensieri per qualche istante.

Certamente ho anche io i miei dubbi, le certezze non esistono. Non esistono comunque nemmeno le certezze degli atei. Trovo la ” realtà ” così limitata e primitiva rispetto al regno dell’ immaginazione. Ma sono arrivato alla conclusione che abbracciare l’ ateismo ( soprattutto se militante, perché questi sono quelli veri, gli altri lo sono tutti per sentito dire, perché convinti da tale e tal’ altra ” indubbiamente vera ” teoria ) una manovra psicologica deviata, significa rendere razionale un malessere psichico, e farlo proprio come se fosse l’ unico stile di vita realistico.

In sostanza, non siete diversi dalla comunità dei gender – fluid. Sì, proprio loro, i    ” Galileo della sessualità ” ( un commento che ho trovato su fb ) Indottrinati dalla mala scienza, dai messaggeri dell’ oblio, dai riduzionisti, veri e propri criminali del pensiero, pretendete che il vostro modo di vivere e di pensare venga accettato come ” realtà assoluta ” e pretendete che tutti gli altri vengano etichettati come sbagliati e imbecilli.

I gender – fluid, almeno la maggioranza, sono in buona fede. Gli atei possono essere in buona fede quando vogliono proteggerti da eventuali delusioni ma allo stesso tempo quando si spingono troppo in là possono diventare elementi tossici. Non bisogna ” tollerarli “. Io ormai non li tollero più, neanche nei giorni in cui mi immedesimo in loro, perché temo che mi abbiano attaccato un virus del pensiero. Non tolleriamoli, ma in silenzio. Inutile dibattere. Se ne accorgeranno da soli quando si troveranno in eventuali difficoltà della vita, a non riuscire più ad aggrapparsi a nessuna speranza, per via dei paradigmi intoccabili che si sono piazzati nella mente.

Boston College philosophy professor Peter Kreeft writes:

“If there is no first cause, then the universe is like a great chain with many links; each link is held up by the link above it, but the whole chain is held up by nothing.  If there is no first cause, then the universe is like a railroad train moving without an engine.  Each car’s motion is explained proximately by the motion of the car in front of it; the caboose moves because the boxcar pulls it, the boxcar moves because the cattle car pulls it, et cetera.  But there is no engine to pull the first car and the whole train.  That would be impossible, of course.  But that is what the universe is like if there is no first cause: impossible.”

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Various contemporary agnostics like Carl Sagan and theists such as Dinesh D’Souza have criticised atheism for being an unscientific position. ( POSIZIONE ANTISCIENTIFICA L’ ATEISMO )  Analytic philosopher Alvin Plantinga, Professor of Philosophy Emeritus at the University of Notre Dame, argues that a failure of theistic arguments might conceivably be good grounds for agnosticism, but not for atheism; and points to the observation of an apparently “fine-tuned Universe( UNIVERSO FINE TUNED: non perdete tempo a scervellarvi sul multiverso; NON ESISTE UN UNIVERSO PARALLELO )  as more likely to be explained by theism than atheism. Oxford Professor of Mathematics John Lennox holds that atheism is an inferior world view to that of theism ( IL TEISMO COME VISIONE DEL MONDO – SUPERIORE – ALL’ ATEISMO ) and attributes to C.S. Lewis the best formulation of merton’s thesis that science sits more comfortably with theistic notions on the basis that Men became scientific in Western Europe in the 16th and 17th century “[b]ecause they expected law in nature, and they expected law in nature because they believed in a lawgiver.’ ( SI CERCAVANO LE LEGGI DELLA NATURA PERCHE’ SI CREDEVA IN UN LEGISLATORE ) In other words, it was belief in God that was the motor that drove modern science”. ( IL CREDO IN DIO HA ATTIVATO LA SCIENZA MODERNA – non come si crede ora, per cercare una alternativa al modo di pensare religioso, ma per RAFFORZARLO ) American geneticist Francis Collins also cites Lewis as persuasive in convincing him that theism is the more rational world view than atheism. ( GENETISTA AMERICANO PERSUASO DA LEWIS CHE IL TEISMO E’ UN MODO DI VEDERE IL MONDO – PIU’ RAZIONALE – DELL’ ATEISMO ).

Other criticisms focus on perceived effects on morality and social cohesion. The Enlightenment philosopher Voltaire, a deist, saw godlessness as weakening “the sacred bonds of society”, ( SECONDO VOLTAIRE L’ ATEISMO INDEBOLIVA LA COESIONE SOCIALE )  writing: “If God did not exist, it would be necessary to invent him”. ( IL CHE SIGNIFICA – Abbiamo bisogno di Dio, che vi piaccia o meno )  The father of classical liberalism, John Locke, believed that the denial of God’s existence would undermine the social order and lead to chaos. ( SECONDO JOHN LOCKE LA – NEGAZIONE DI DIO – avrebbe portato ad una disgregazione dell’ ordine sociale e al caos )  Edmund Burke, an 18th-century Irish philosopher and statesman praised by both his conservative and liberal peers for his “comprehensive intellect”, saw religion as the basis of civil society and wrote that “man is by his constitution a religious animal; that atheism is against, not only our reason, but our instincts; and that it cannot prevail long”.  ( SECONDO BURKE, LA SPIRITUALITA’ E’ INSITA SIA NELLA RAGIONE CHE NELL’ ISTINTO e ne siamo costituiti, non possiamo farne a meno e l’ ateismo non potrà sopravvivere a lungo )Pope Pius XI wrote that Communist atheism was aimed at “upsetting the social order and at undermining the very foundations of Christian civilization“. In the 1990s, Pope John Paul II criticised a spreading “practical atheism” as clouding the “religious and moral sense of the human heart” and leading to societies which struggle to maintain harmony.

Chesterton holds that “[h]e who does not believe in God will believe in anything”. ( A differenza del pensiero comune e dai suggerimenti del buon senso, colui che non crede in un Dio, riuscirà ad essere persuaso a credere in qualsiasi altra cosa )

GLI ATEI COME PREDE FAVORITE DEGLI IMPULSI SUICIDI

Inserisco una mia considerazione: solo ad un ateo convinto, pur essendo in uno stato di salute fisica normale, può passare per la mente di suicidarsi. Non ci sono appigli alla disperazione di un ateo. Quando si abbraccia l’ ateismo, ci si dovrebbe ricordare di questo particolare: dal mio punto di vista un ateo convinto dovrebbe essere guardato con una certa attenzione, soprattutto in periodi critici della sua vita. Li vediamo ogni anno, quelle persone apparentemente normali e tranquille, che ad un certo punto diventano omicidi, suicidi. Queste persone sono in salute fisica normale, ma l’ irrazionalità dell’ ateismo che hanno abbracciato, li porta a queste situazioni estreme. Quindi, io vi dico, attenzione a quali stili di vita abbracciate, perché da un momento all’ altro potreste ritrovarvi senza appigli psicologici. Tutte quelle speranze che tengono in vita una persona di fede, voi li vedete come cose vergognose, imbarazzanti e infantili. Potreste diventare i peggiori nemici di voi stessi. 

In a global study on atheism, sociologist Phil Zuckerman noted that though there are positive correlations with societal health among organically atheist nations, countries with higher levels of atheism also had the highest suicide rates compared to countries with lower levels of atheism

PERCHE’ CI VOGLIONO ATEI: perché così facciamo meno figli e pensiamo esclusivamente a soddisfare noi stessi ( According to William Bainbridge, atheism is common among people whose social obligations are weak and is also connected to lower fertility rates in some industrial nations – l’ ateismo è comune fra le persone con una ridotta rete sociale ed è connessa a bassi livelli di fertilità )  

VOLETE SMETTERE DI BERE ( O DI VIZIARVI IN QUALCHE MODO? ) Abbiate FEDE: Extended length of sobriety in alcohol recovery is related positively to higher levels of theistic belief, active community helping and self-transcendence

TUTTO E’ POSSIBILE PER CHI VIVE SENZA DIO ( in senso negativo ) TUTTO E’ LECITO SENZA DIO : In A Letter Concerning Toleration, the influential English philosopher John Locke wrote: “Promises, covenants, and oaths, which are the bonds of human society, can have no hold upon an atheist. The taking away of God, though but even in thought, dissolves all – ( Per un ateo si dissolvono promesse e patti )

QUANDO GLI ATEI NON POTEVANO TESTIMONIARE A CORTE ( in Usa ): in the United States, atheists were not allowed to testify in court because it was believed that an atheist would have no reason to tell the truth – ( Una volta gli atei non potevano testimoniare a corte, perché si riteneva che PER UN ATEO NON C’E’ RAGIONE DI DIRE LA VERITA’ )

Evolutionary biologist Kenneth R. Miller notes that such a conception of evolution and morality is a misunderstanding of sociobiology and at worst it is an attempt to abolish any meaningful system of morality ( La concezione così in tal modo, alla Dawkins, dell’ evoluzione ( che su questo blog abbiamo affrontato e sappiamo essere FALLACE ) è una incomprensione della sociobiologia ed è un TENTATIVO DI ABOLIRE OGNI SISTEMA DI MORALITA’ )

Per un vero ateo scompare la differenza fra il bene e il male; sappiatelo quando elogiate uno di questi atei radicali. Questo è il tipico ragionamento degli assassini psicotici. Eppure voi ci venite a dire che è perfettamente logico dal vostro punto di vista ateo. Sono CONVINTO che TUTTI gli assassini vengano cresciuti come atei sin da piccoli.

EPPURE ogni tanto INCONTRO DELLA GENTE che si ritiene ORGOGLIOSA DEI LORO BAMBINI ATEI. Cresciuti ” a contatto con la realtà “, consapevoli di cosa li aspetta.

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NON NEGATELO: L’ ATEISMO E’ UNA FEDE

Peter Murphy wrote: “The dogmatic atheist like the dogmatic theist is obsessed with conformity and will spew a tirade of angry words against anyone who does not conform to their own particular world view”.

ABBIAMO PAURA DEI LEADERS RELIGIOSI MEDIORIENTALI, MA:

However, Blainey notes that anyone, not just Christians, can promote violence, writing “that the most ruthless leaders in the Second World War were atheists and secularists who were intensely hostile to both Judaism and Christianity. Later massive atrocities were committed in the East by those ardent atheists, Pol Pot and Mao Zedong. All religions, all ideologies, all civilizations display embarrassing blots on their pages”

And who can deny that Stalin and Mao, not to mention Pol Pot and a host of others, all committed atrocities in the name of a Communist ideology that was explicitly atheistic? Who can dispute that they did their bloody deeds by claiming to be establishing a ‘new man’ and a religion-free utopia? These were mass murders performed with atheism as a central part of their ideological inspiration, they were not mass murders done by people who simply happened to be atheist

Sono stati i tiranni atei della Storia a creare le vicende più terribili e imbarazzanti della civiltà umana.

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Giberson and Artigas note that the overwhelming majority of science articles in any journal in any field have nothing to with origins because most research is funded by taxpayers or private corporations so ultimately practical research that benefit people, the environment, health and technology are the core focus of science; significant portions of scientists are religious and spiritual; and the majority of scientists are not hostile to religion since no scientific organization has any stance that is critical to religion, the scientific community is diverse in terms of worldviews and there is no collective opinion on religion

Evolutionary biologist Kenneth R. Miller has argued that when scientists make claims on science and theism or atheism, they are not arguing scientifically at all and are stepping beyond the scope of science into discourses of meaning and purpose. What he finds particularly odd and unjustified is in how atheists often come to invoke scientific authority on their non-scientific philosophical conclusions like there being no point or no meaning to the universe as the only viable option when the scientific method and science never have had any way of addressing questions of meaning or lack of meaning, or the existence or non-existence of God in the first place.

LA NOZIONE DI LEGGE DELLA FISICA E’ TEOLOGICA PER PRINCIPIO: Physicist Paul Davies of Arizona State University has written that the very notion of physical law is a theological one in the first place: Isaac Newton first got the idea of absolute, universal, perfect, immutable laws from the Christian doctrine that God created the world and ordered it in a rational way

Francis Collins, the American physician and geneticist who lead the Human Genome Project, argues that theism is more rational than atheism:

IL GENETISTA CHE DICE CHE IL TEISMO E’ PIU’ RAZIONALE DELL’ ATEISMO 

Collins also found Lewis persuasive and after reading Mere Christianity came to believe that a rational person would be more likely to believe in a god. Collins argues: “How is it that we, and all other members of our species, unique in the animal kingdom, know what’s right and what’s wrong… I reject the idea that that is an evolutionary consequence, because that moral law sometimes tells us that the right thing to do is very self-destructive. If I’m walking down the riverbank, and a man is drowning, even if I don’t know how to swim very well, I feel this urge that the right thing to do is to try to save that person. Evolution would tell me exactly the opposite: preserve your DNA. Who cares about the guy who’s drowning? He’s one of the weaker ones, let him go. It’s your DNA that needs to survive. And yet that’s not what’s written within me”.

Lo stile di vita evoluzionistico – darwinista ci suggerisce di difendere e preservare il nostro DNA, anche se qualcun altro è in pericolo di vita. Un ateo è costretto a vivere in modo solipsistico, gli altri non contano niente rispetto al suo io. Ricordatevelo, la prossima volta che andate in vacanza al mare con un ateo radicale convinto.  

 Voglio concludere con un altro pensiero personale: la Storia ci perdonerà se per un periodo della nostra vita incominciamo un percorso di vita ateo. E’ quasi obbligato in un mondo pervaso di teorie che cercano di girare attorno a Dio ( il multiverso ), in un mondo dove esistono persone psicopatiche e disperate, in un mondo di brutte malattie sulle quali la scienza e la medicina ci commerciano e ci guadagnano ( CURARLE PORTA VIA I SOLDI AL LORO FUTURO ) è comprensibile dubitare, non dobbiamo aver paura di dubitare, non dobbiamo sentirci in imbarazzo se dubitiamo, viviamo in un’ era della Storia che ormai da tempo ha accettato l’ ateismo, abbiamo una scienza che viene considerata un fatto assoluto e indemocratico che ci racconta determinate cose, quindi è comprensibile che qualcuno di noi creda nel ” brodo primordiale ” e che lo usi come un’ arma per persuadere il povero ingenuo Testimone di Geova che si sbaglia, del resto il brodo primordiale è ormai un ” fatto assodato “, non è così? Il mondo è brutto e limitato, da un certo punto di vista, e noi siamo semplici esseri umani.

MA NON LASCIAMOCI INTOSSICARE DA STILI DI VITA POTENZIALMENTE DEVIANTI. Non accettiamo NULLA come inevitabile. Dalla depressione si può uscire, al vizio si può rinunciare, e si può mantenere un certo autocontrollo che ci impedisca di combinarla grossa. Se credete di poter andare avanti con l’ idea di essere ” serenamente atei ” lo credete adesso. Sarà un pensiero del tutto transitorio e ve ne accorgerete. CERCATE IL SIGNIFICATO NASCOSTO e TROVATE UN APPIGLIO. Trovatelo anche se non condividete. Se ci tenete a voi stessi dovete farlo.

SUGGERISCO COMUNQUE DI VIVERE INTENSAMENTE IL PRESENTE, perché così offuscherete i brutti pensieri. Datevi da fare, FATE e PENSATE DI MENO. Fate PER UNO SCOPO e CON UN SIGNIFICATO. E non lasciatevi dire che siete DI MENO.     

 

 

 

 

 

  

Le ombre del femminismo rivelate

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Quando una ragazza entra in una università americana, per esempio la Palo Alto per la signora Christine Blasey Ford nella foto, si trova in un ambiente che la mette al centro di tutto, con il 66 % di insegnanti donne e femministe e l’ 80% di studentesse donne, e avrà accesso a corsi sulle teorie del gender, che definisce il genere maschile e femminile come un ” atteggiamento culturale e non biologico ” , avrà accesso a ” spazi sicuri ” dove solo le ragazze possono partecipare, corsi di autodifesa, e un ambiente che non accetta alcun tipo di opposizioni al punto di vista su cui si concentrano le materie studiate. Le donne vengono plasmate come attiviste sociali e viene spiegato loro che la sofferenza del trauma causato dall’ uomo le valorizza e rafforza la loro capacità di reagire. Inoltre potrà studiare e fare ricerche sul rafforzamento del potere femminile, la prevenzione della violenza domestica, studi sulle malattie dell’ umore e corsi di psicologia mirati. 

Qualora un uomo dovesse entrare in una simile università, si troverebbe in un ambiente ostile, che lo etichetta come elemento da aggiustare e plasmare, gli verrà insegnato TUTTO su come valorizzare e ascoltare i bisogni e rispettare i diritti delle donne, ma non avrà accesso agli ” spazi sicuri ” dove le professoresse più accanite diventano strateghe del femminismo, e verranno cacciati fuori a calci e messi al silenzio qualora volessero avere qualcosa da dire a riguardo. Gli verrà ricordato come l’ uomo è in sostanza violento e incapace di controllarsi, e verrà sostanzialmente messo al suo posto. Un ruolo che richiede completa attenzione a tutte le richieste e a tutti i diritti espressi dalle donne. E per ottenere la possibilità di esprimersi dovrà prima di tutto espiare i suoi peccati chiedendo scusa per il suo ” privilegio maschile bianco ” e promettere di cambiare atteggiamento. Niente in questi corsi mira al suo rafforzamento e alla sua valorizzazione come uomo. La parola uomo non è nemmeno menzionata sul sito ufficiale dell’ università.

Nei corsi di sociologia statunitensi, gli studenti maschi hanno un solo dovere: ascoltare le femmine, e credere a tutto. Devono imparare a riconoscere le loro inconsce tendenze maschiliste e sessiste. Tutti i maschi vengono etichettati come potenziali predatori. Ciò che viene insegnato è che determinate esperienze di relazioni sessuali ” neutrali ” potrebbero essere contrassegnate e identificate come ” assalti ” e ” molestie sessuali “. I sociologi ottengono phd per insegnare questo nelle classi, ricevendo un salario con 6 zeri. Molti di questi professori e professoresse, guarda un po’ che caso, lamentano che troppi pochi studenti maschi sono in grado di accettare la loro potenziale colpevolezza. Secondo loro questi individui sono – negazionisti della cultura dello stupro – . La mascolinità viene percepita  e spiegata come tossica e predatoria.

Questi studi spiegano che il genere maschile e femminile è esclusivamente un fattore sociale e non biologico. Classificare sé stessi come maschi o femmine è una decisione sociale e non un fatto biologico. Una frase esempio è strutturata in questo modo: il desiderio sessuale e l’ attrazione di una donna verso un uomo è un condizionamento manipolato , un atteggiamento imparato a livello sociale, e le donne non desiderano necessariamente l’ uomo ma vengono guidate dalla società a desiderarli.

Una di queste professoresse una volta ha avuto un crollo emotivo nel leggere la tesi di uno studente negazionista ( essendo lei stessa stata vittima di molestie sessuali ): ” leggendo quel testo mi sono resa conto che stavo leggendo le stesse parole che il mio molestatore diceva, o potrebbe dire. Il profilo demografico era lo stesso: bianco, studente universitario maschio fra i 18 e i 22 anni. Mi sono sentita in bisogno di interrompere la lettura e andare a fare una passeggiata, ma non potevo concentrarmi. Avrei voluto leggere un libro nel pomeriggio, ma mi sono ritrovata immersa in memorie frammentarie e traumatiche causate dal mio studente, e dal suo testo. Mi sono sentita furiosa, che come insegnante, avrei dovuto prendere sul serio questa sua tesi negazionista, e spaventata da una sua eventuale reazione ad un voto negativo. Anche se sapevo che era improbabile che questo studente avrebbe provato a stuprarmi / molestarmi, le sue parole erano così famigliari che non riuscivo più a distinguerlo dal mio molestatore. Come avrei potuto valutare questo studente in modo distaccato? Una richiesta del genere richiederebbe cambiare tutto il mio punto di vista sulla mia vita e il mio modo di vivere” In sostanza, con queste parole, si aspetta di ricevere accorate congratulazioni per essere in grado di raccogliere coraggio e mettere un voto a questa tesi. Per lei c’è un legame logico fra un anti femminista e uno stupratore. In seguito scrisse un articolo che spiegava che chiunque avesse osato farle ripetere questa esperienza avrebbe ricevuto a fucking zero.        

Una donna che esce da questo tipo di università diventerà una donna rancorosa e concentrata a piene forze sull’ attivismo sociale, ovviamente concentrato totalmente sulle insistenti richieste per più diritti, più privilegi e una richiesta costante di ascolto, ed esporrà tutte le sue sofferenze più profonde ed esperienze più traumatiche ad una audience più estesa e sensibilizzata possibile, e si troverà a diventare una ” eroina coraggiosa e incredibile ” per quello che racconterà. Perché una donna sofferente richiama l’ attenzione e la compassione di tutti, ma la guarigione dal trauma non è nemmeno contemplata, perché la ricompensa dell’ espressione della sua sofferenza è più allettante della soddisfazione personale di riuscire ad andare avanti e a superare un evento traumatico.

Quindi in sostanza, la donna vince tutto, in ogni circostanza, e l’ uomo perde tutto, e anche se innocente, come Kavanaugh, perderà il supporto della maggioranza della popolazione, perché nel panorama americano e loro sperano mondiale, tutte le donne sono degne di essere ascoltate e credute a priori, perché una donna non può mentire e approfittarsi di una situazione. Quella è la natura del mostruoso e spregevole uomo, che non può nemmeno indignarsi delle accuse false ricevute perché altrimenti verrà subito tacciato di violenza psicologica nei confronti della vittima.

La signora Christine Blasey Ford ha perso la sua causa, ma con le sue bugie ha guadagnato il supporto sempiterno di una parte della popolazione americana, si è aggiudicata un posto nella storia come ” eroina ” e paladina della giustizia, e verrà premiata per tutta la vita.

Invece la vittoria dell’ innocente viene descritta all’ unanimità come una grande sconfitta morale per la giustizia nel paese, e viene percepita come una disdicevole e vergognoso affronto alle vittime di stupro di tutto il paese, e nonostante la vittoria verrà guardato male e perseguitato da tutti i benpensanti puritani che credono di lottare per una giusta causa.

Questo è  l’ identikit di una femminista americana, ( senza offesa per le femministe normali e non nazi radicalizzate, che sono abbastanza intelligenti da capire i concetti ):

occhiali tondi, capelli tinti di blu o verde, oppure capigliatura al maschile, orecchini e piercing ovunque, studia ” teorie del gender “all’ università , crede che esistano 137 genders e che il gender sia un fattore culturale e non biologico, pensa che l’ Africa sia una nazione e che la Corea del Nord stia al posto dell’ Alaska, spesso è sovrappeso ma si mette a esibire la sua pancia sui video di ” obesity proud ” ( obese e orgogliose ), va a protestare contro Trump e contro il “privilegio bianco” che lei possiede, ma che rigetta con disgusto e vergogna, spesso alle proteste alza il dito medio, oppure si mostra mezza nuda, e soprattutto urla, urla a squarciagola, anche a costo di farsi girare la testa dalla stanchezza, ha perso la verginità a 15 anni ( anche se al 90% ama altre donne ) ma quando al college il fidanzato non l’ ha chiamata dopo un rapporto ha creduto che si fosse approfittato di lei, e fra 35 anni lo accuserà di stupro e gli rovinerà la reputazione e verrà elogiata sulla copertina del TIME. Non solo, un attore famoso si metterà a fare commedia dell’ uomo accusato, dipingendolo come un mostro assetato di sangue. E tutto il mondo hollywoodiano schierato si metterà ad applaudire e ridere. Il maschio femminista di solito è un nerd radical chic con la voce flebile, gli occhiali, che si sente imbarazzato per essere un maschio bianco e agiato economicamente, e spesso è nato e cresciuto a contatto più con le donne che con gli uomini … Secondo questo maschio tutti gli uomini sono da ritenere colpevoli a priori, perchè solo un uomo è capace di approfittarsi di una donna, e solo un uomo può ammaliare una donna per perseguire i suoi loschi scopi. La donna invece è sempre sincera e tutti sono obbligati ad accettare per veritiera ogni cosa che esce dalla sua bocca, perchè lei è una donna e quindi è innocente, vittimizzata e oppressa a priori.

Hillary Clinton ha chiesto: “perché una donna di carriera come lei ha deciso di sottoporsi ad una esperienza del genere se non credeva di fornire informazioni importanti e rilevanti al Senato su un suo candidato alla Corte Suprema?”

Risposta: nel mondo generato dal femminismo non c’è niente di più eroico di questo e la donna verrà applaudita e ricordata per il resto della sua vita. L’ università che ha formato e istruito questa donna mette al centro dei suoi valori la giustizia sociale, la competenza culturale e la diversità. L’ università parla di missioni e strategie sul suo sito ufficiale. E’ diventata la maggiore forza di opposizione morale al sistema di potere di Trump, una nuova Giovanna d’ Arco.   

Suzanna Walters della Northeastern University dice: “odiare gli uomini è logico per una donna”.

Ecco perché ci odiano: due uomini possono litigare e dimenticare tutto poco tempo dopo, mentre una donna manterrà sempre il rancore, successivamente. Gli amici maschi percepiscono gli insulti quasi come un complimento, in modo scherzoso, mentre le donne usano i complimenti come copertura per non rivelare la loro segreta avversione per determinate amiche. Quindi è più difficile fidarsi di una amica che di un amico. Un maschio non si fa problemi a rivelare apertamente la sua avversione verso un’ altra persona. Gli uomini sono fisicamente potenzialmente superiori, e sono potenzialmente capaci di ottenere prestazioni sportive da record. Gli uomini fanno tutti i lavori pesanti. Le donne fanno lavori meno determinanti, in genere. Le donne non ricevono la stessa attenzione mediatica in campo sportivo, degli atleti maschi. Gli uomini possono avere figli anche più avanti nella vita e mantengono generalmente un aspetto fisico piacevole, mentre le donne hanno solo poco più di 35 anni di vita fertile e di aspetto fisico avvenente. I genii della storia sono nella quasi totalità maschi. I maschi sono più propensi a concentrarsi su cause intellettuali, mentre le donne si preoccupano di cose più terra terra. I maschi sono più abili a fare commedia e a fare comicità, e sono più propensi ad essere brillanti musicisti e cantanti, e artisti. Gli uomini sono operai e piloti, tassisti, autisti, camionisti, sono a capo delle multinazionali e corporazioni, sono inventori e dottori, e lavorano molte ore in più. Muoiono a milioni in guerra, e lo fanno per mantenere le donne al sicuro, e non tollerano che le donne muoiano per loro. E mentre la maggioranza degli uomini diventano in genere più gentili e diplomatici con le donne, le donne diventano rancorose e avverse agli uomini. Per un uomo una donna è ” la cosa più bella di questo mondo ” mentre per una donna un uomo è sostanzialmente una palla al piede e una spina nel fianco. Eppure il nostro mondo e la nostra cultura è in grandissima parte generata da uomini. Un uomo si sente in dovere e obbligato a supportare le cause delle donne, ma una donna si scandalizza quando le viene proposto di supportare una causa dedita ai diritti degli uomini. Supportare le loro cause significherebbe diminuire il valore di sé stessa percepito dalla donna.

Generalmente, quando si tratta di descrivere una notizia di cronaca, la vittima maschile non viene menzionata come ” maschio/ uomo ” mentre una vittima femminile viene enfatizzata per sensibilizzare la massa. Quando una donna compie un atto di violenza o una aggressione, il fatto non provoca proteste e manifestazioni di protesta, non provoca dibattiti, non provoca discussioni per richiedere maggiore protezione verso gli uomini da parte di queste donne che scelgono di fare atti violenti, e viene definito un evento isolato e inspiegabile, o i motivi non vengono chiariti. Si parla di stress, e spuntano persino articoli di ” preoccupazione ” per le condizioni fisico – psicologiche della donna aggressiva. La violenza è sempre in qualche modo causata da qualche tipo di comportamento triggering del maschio, del quale la donna non è responsabile direttamente.  

La storia dell’ isteria di massa suggerisce che si tratta di un fenomeno sociale che coinvolge persone altrimenti ( in altre circostanze ) normali e comuni, prevalentemente di sesso femminile. 

Qualche recente perla di saggezza femminista:

” Professor Sheehy’s thesis is that women who experience extreme chronic abuse from their male partners should have the right to kill them pre-emptively — in their sleep, say, or when they least expect it — without fear of being charged with murder. “ TRAD: le donne che hanno esperienza di ” abusi cronici ed estremi ” dovrebbero avere il diritto di uccidere loro mariti – quando meno se lo aspettano o nel sonno – senza paura di essere accusate di omicidio.

Professoressa universitaria femminista Carol Christine Fair ( oh the irony ) :

“Look at [this] chorus of entitled white men justifying a serial rapist’s arrogated entitlement,” she wrote. “All of them deserve miserable deaths while feminists laugh as they take their last gasps. Bonus: we castrate their corpses and feed them to swine? Yes.”

Women should just refuse to pay taxes after this Kavanaugh fiasco;
No taxation without representation comes to mind”

” che cosa ne dite di lanciare uno sciopero del sesso finché Trump non se ne va? In passato ha funzionato, e di sicuro per ME non dovrebbe essere un problema ” 

E questo è un uomo : “se difendono Kavanaugh possiamo far capire che con noi democratici non si scherza , boicottiamo il natale, danneggiamo le aziende ” …

” brillante idea! Registriamo le conversazioni private dei nostri colleghi di lavoro maschi che parlano bene di Trump! ” ” brillante idea! Loro difendono kavanaugh, noi donne cancelliamo il natale! “

Un santissimo democratico liberale americano :

I’m literally shaking with rage right now. Honestly rooting for North Korea right now to get those nukes working. Supreme Leader Kim: the target is East Capitol St NE & First St SE, Washington, DC 20004.

Basta persone anti trump avete perso fatevene una ragione … non si possono vedere tweet come questo di una donna che si vanta ” dietro di me al semaforo c’era un tizio con 4 adesivi di trump sulla macchina, allora sono rimasta ferma al verde per un po’ , e lui suonava e suonava il clacson, non mi sono mai sentita così soddisfatta ” 15.000 like su twitter.