Il Ventunesimo secolo secondo Jacques Attali

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Jacques Attali è autore del libro “Una breve storia del futuro”, scritto nel 2006 e revisionato nel 2009. Egli individua una serie di “cuori”, come città centrali del mondo, periodo per periodo: Bruges ( 1200s – 1300s ), Venezia ( 1300s – 1400s ), Anversa ( 1500s ), Genova ( 1500s – 1600s ), Amsterdam ( 1600s – 1700s ), Londra ( 1700s – 1800s ), Boston ( 1800s – 1929 ), New York ( 1929 – 1980 ), Los Angeles ( 1980 – fine fra poco ).

Vede il corso della Storia come un percorso verso la libertà politica e la espressione mercantile. Parla di Asia dominante ( anche se è europeista, e affermò che la Unione Europea è la più grande potenza mondiale, anche se non si vuole riconoscere in questo modo – problema, l’ Europa non piace a nessuno ).

Dice che il Partito Comunista Cinese non durerà oltre il 2030, perché nessun partito al mondo è mai rimasto al potere per oltre 70 anni. Regnerà disordine, ma potrebbe sorgere una nuova democrazia fondata da “signori della guerra”. Ipotizza anche che venga coinvolta nel “fenomeno della decostruzione delle nazioni” e che potrebbe accanirsi contro il Taiwan. Nella decade anni ’20 del 2000, l’ India diventerà il paese più popoloso del mondo. La sua crescita pareggia con la Cina. Siccome l’ unione dell’ India risale alla colonizzazione britannica, anche il subcontinente potrebbe disgregarsi. Attali parla della potenziale nascita di un centinaio di nazioncine nuove nel corso del secolo.

Il Giappone potrebbe diventare il prossimo “centro” del mondo, anche se la sua popolazione invecchierà, anche se non accoglierà abbastanza stranieri, non rilancerà la natalità, ha un altissimo potenziale tecnologico. Verrà accerchiato dalla Cina e dalla Corea, reagirà militarmente, possiederà armi nucleari, diventerà difensivo e protezionista.

La Corea ha il più alto potenziale economico e culturale in Asia, ottima in tecnologia e dinamismo. Il problema è che la Corea del Nord potrebbe ridiventare aggressiva, potrebbe crollare il regime, potrebbe avvenire una riunificazione, dal costo economico troppo rischioso, una escalation militare, e l’ uso del nucleare sono altri rischi.

Altrimenti emergerà anche il Vietnam, che diventerà la terza potenza economica in Asia. Anche l’ Indonesia ha del potenziale, sarebbe la prima potenza islamica, se non ci fosse di mezzo la Turchia. Anche l’ Indonesia potrebbe frammentarsi. Attali è più ottimista sulla Russia, anche se io ritengo che dopo Putin, dopo il 2024, parlare di una potenza Russa sarà assai difficile.

In America Latina emergeranno il Brasile, futura quarta potenza del mondo, e il Messico, la cui crescita verrà rallentata da rivolte politiche antiamericane, nel secondo paese.  

Attali non pensa che ci sia del potenziale positivo di crescita nel continente Africano. Non ci sarà una ampia classe media. Parla di disgregazioni in Nigeria e Congo, costruiti a tavolino. Positivi solo il Sudafrica, l’ Egitto ( su questo avrei dubbi ), Botswana e Ghana, ( io aggiungerei anche l’ Uganda ). L’ Algeria e il Marocco collaboreranno in un mercato comune.

In Medio Oriente, la contesa sarà fra Iran e Turchia.

Attali parla di declino della superpotenza Americana nella decade anni ’20 del 2000. Parla di problema del deficit, spese interne ed esterne, stop al finanziamento dalla Cina, rimpatrio dei capitali investiti in titoli Usa, selezione di altre valute alternative al Dollaro dalle banche centrali, prezzi del settore immobiliare in calo, e crollo del credito, con debiti insolvibili, e compagnie di assicurazione che esigeranno pagamento di premi. La produzione rallenterà, e la disoccupazione esploderà, culminando in una crisi finanziaria generalizzata. Gli Usa potrebbero diventare una democrazia socialista di tipo scandinavo oppure una dittatura. Gli Usa si chiuderanno nei loro territori, cercheranno di risanare le finanze, difendere il territorio, rischiando una nuova guerra civile.

La prossima grande potenza dovrà: avere un porto o aeroporto importante, avere un modo diplomatico liberale e dinamico, aprirsi ad una classe creativa e produrre i prossimi importanti oggetti di consumo per rilanciare la crescita mondiale. Ipotizza: San Diego ( Quindi California – Messico ), La Jolla, Stanford, Berkeley in Usa. Poi un possibile ritorno dell’ Inghilterra, del Belgio, il potenziale della Francia, e soprattutto del Giappone, e dal 2035 anche Cina, India, ma anche Australia, Turchia, Indonesia. Attali crede nel riscaldamento climatico e nel Global Warming, e per questo esclude Russia e Canada. Siccome le potenze globali si sono sempre spostate da est a ovest, propende per il Giappone e la Cina, poi dapprima l’ Australia e poi l’ India.

Sarà quindi un secolo dall’ ordine policentrico, anche se questo sistema non potrà durare a lungo, ed emergerà un mercato senza democrazia. Le democrazie aumenteranno di gran numero entro il 2035, anche in territorio Cinese e islamico. Altri paesi si divideranno, come Fiandre e Vallonia, Italia del Nord e Italia del Sud, Spagna e Catalonia, il Regno Unito si smonterà, il Kurdistan emergerà da Iraq e Siria, e gli Indù si separeranno dagli islamici indonesiani. Avverrà la “decolonizzazione africana finale”.

Il duello ideologico del secolo sarà fra democrazie e mercato, nazioni teocratiche o di estrema destra, e nazioni capitalistiche.

Secondo Attali, l’ Occidente diventerà simile all’ Africa di oggi, mentre l’ Africa cercherà di occidentalizzarsi. Molte persone cercheranno cittadinanze valide solo nei social networks virtuali, distaccandosi dalla nazionalità di paese.

Il capitalismo distruggerà tutto quello che non è sé stesso. Questo iperimpero avrà aspetti profondamente liberatori, e allo stesso tempo alienanti.

Nel ventunesimo secolo ci sarà una Guerra Mondiale. L’ innesco a Taiwan, Messico o Medio Oriente. Casus belli potenziale un attacco contemporaneo all’ Occidente da parte di Iran e Pakistan. Ecco alleanze e rivalità:

Iran – Cina, Russia e Venezuela

Venezuela – Lega Araba, Russia e Cina

Cina – Pakistan

Russia – L’ Europa

Pakistan – Egitto, Indonesia, Iran

L’ Europa – Gli Stati Uniti

Russia – Algeria e Venezuela

Brasile – Stati Uniti ( almeno finchè durerà Trump, poi? )

Stati Uniti – Taiwan, Israele

Stati Uniti VS Iran, Egitto, Algeria, Marocco 

Asean ( sudest asiatico ) VS Usa, Cina e Giappone

Cina VS Taiwan e Giappone, Kazakistan, Siberia

Giappone VS Corea, Cina e possibilmente gli Usa

India VS Pakistan

Russia VS Cina, Turchia, Europa dell’ Est

Turchia VS Curdi e Kazakistan e altre regioni turcofone, Grecia

Pakistan VS Afghanistan e Kashmir

Indonesia VS Australia

Iran sciita VS Paesi sunniti, Arabia e Turchia, Pakistan

Algeria VS Marocco ed Egitto

Nigeria VS Congo e Sudafrica

Brasile VS Venezuela e coalizione andina, Messico e Argentina

Venezuela VS Stati Uniti

Messico VS Stati Uniti

Paesi Arabi VS Israele

Germania VS Francia per il predominio in Europa

Secondo me il nuovo ASSE DI GUERRA sarà costituito da BRASILE, TURCHIA, COREA DEL NORD / GIAPPONE e questi perderanno la guerra, tranne forse la Turchia, che potrebbe rientrare fra i vincitori, come la Urss. Ricordo che Bolsonaro è un Italo – Tedesco, Erdogan è lo Stalin turco con le sue purghe.

Nel corso del secolo prolifereranno: entità pirata, le gangs di strada, zone di guerriglia urbana, zone fuorilegge, bande armate, zone no police, cartelli della droga, le mafie, i traffici illegali, masse di nomadi e invasori, immigrati e ONG, pirati, hackers e mercenari, questi ultimi assoldati anche a protezione dell’ ONU. Questo soprattutto in Brasile, Nigeria, Congo e Colombia, Somalia, Pakistan.

Emergeranno i Protestanti statunitensi e la Bible Belt, a difesa dei valori cristiani e dei cittadini cristiani stranieri nel mondo, in opposizione alla mancanza dei valori della società moderna, e in opposizione al capitalismo. Riemergerà il conflitto con l’ Islam. Gli Usa potrebbero attuare un “isolamento teocratico”. Africa e Brasile saranno anche sensibili alla teocrazia, come anche la Cina diventerà il primo paese cristiano al mondo, che cambia tutto. Questo emergerà anche in India e Indonesia, e soprattutto in Europa, dove lo vediamo già in atto questo movimento teocratico. Verranno valorizzati i partiti filocristiani e le autorità religiose, e i valori religiosi ritroveranno visibilità politica. L’ estrema destra accompagnerà queste teocrazie. Il Cristianesimo farà parte delle costituzioni.

Successivamente si instaurerà una democrazia globale, una “nuova globalizzazione” che limiterà i mercati e il capitalismo. Verranno altamente valorizzate le donne e le relazioni diplomatiche, e la collettività, l’ altruismo.

L’ immigrazione rimarrà la “condizione per la sopravvivenza” delle nazioni, a livello demografico. Ispanici e africani costituiranno la maggioranza negli Stati Uniti. Il nomadismo e la ricerca di lavoro all’ estero aumenterà.     

 

           

 

Lo status delle nazioni nel futuro prossimo e remoto – Aggiornato

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  • Abcasia ( Georgia ) : è un territorio caucasico rivendicato dalla Georgia ma de facto indipendente, proclamato Stato dai fautori della separazione, con alcuni riconoscimenti internazionali. La lingua ufficiale è la lingua abcasa ed è parlata anche la lingua russa. Potrebbe essere inglobato nella Georgia dopo la disintegrazione Russa.
  • Afghanistan / Pashtunistan: entro la metà del secolo cambierà probabilmente nome, e diventerà il Pashtunistan. Se scoppierà la Terza Guerra al Terrorismo potrebbe essere implicato negli interventi militari che intraprenderà il Messico.
  • Africa Sudovest ( Namibia ): un potenziale superstato che potrebbe emergere dalla futura Namibia.
    • Alawitestan: una piccola nazione che sorgerà dalla prossima balcanizzazione della Siria. Assad è un Alawita. Mostrano reverenza per Alì, cugino e genero del profeta Maometto.
    • Albania: avrà strette relazioni con la Turchia, che estenderà la sua influenza strategica e geopolitica.
  • Algeria: questa nazione potrebbe diventare la Cina del mondo Arabo, ma per diventarlo dovrà diversificare ed espandere la sua economia. Deve anche espandere la sua influenza strategica e culturale, anche se si metterà in contrasto con il Marocco. Deve cercare di essere un modello per il mondo Arabo. Il rafforzamento della sua milizia lo renderà un paese forte e intoccabile.
  • Altai: una delle nazioni che emergeranno dalla frammentazione della Russia. Potrebbe essere inglobata dal Kazakistan.
  • Antartica Ovest/ Antartide Occidentale: se si dovesse sviluppare una manipolazione artificiale del clima, potrebbe fungere da polo di arrivo per le popolazioni migratorie. Sarebbe contesa fra Brasile, Argentina, Regno Unito, Norvegia, Cile, Nuova Zelanda, Australia e Francia, ma ad un certo punto potrebbe ottenere l’ indipendenza e il controllo del suo territorio.
  • Arabia Saudita: ha la possibilità di rimanere un paese stabile in mezzo ai disordini, e dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo dell’ energia solare. Ma se la Turchia dovesse espandersi strategicamente e geopoliticamente, cercando di recuperare l’ Impero Ottomano, allora potrebbe rappresentare una minaccia per questa nazione.
  • Arabia del Sud o Stato di Aden: un potenziale stato che potrebbe emergere dalla guerra nello Yemen.  
  • Aram: una potenziale nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Assiria: una potenziale nazione che potrebbe emergere sia dalla Siria che dall’ Iraq.
  • Astrakhan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia. La sua popolazione sarà per il 16% kazaka, e il 14% della popolazione sarà islamica.
  • Azawad: il Mali potrebbe dividersi e dare origine a questa nazione.
  • Balawaristan( Gilgit Baltistan ): una nazione che potrebbe emergere dall’ eventuale frammentazione del Pakistan.
  • Balochistan: una nazione che potrebbe emergere dall’ eventuale frammentazione del Pakistan.

 

  • Bangladesh: il trend indica che entro il 2024, la popolazione potrebbe compiere un esodo di proporzioni inaudite per ragioni climatiche. In ogni caso, probabilmente il futuro di questa nazione verrà influenzato dalle azioni del Pakistan e dell’ India. Difficile pensare che avrà un futuro roseo, sia nell’ immediato che nel remoto futuro. Se l’ India andrà a creare un superstato nel subcontinente, questa nazione ne verrà inglobata.
  • Bashkortostan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia, di prevalenza islamica.
  • Bengala ( Bangabhumi ): una potenziale nazione che potrebbe emergere dalla framentazione del Bangladesh.
  • Biafraland: un potenziale ritorno della secessione del Biafra in Nigeria potrebbe far emergere questa nazione.
    • Bielorussia: la Russia deve dominarla per la sua sicurezza geopolitica. Durante la guerra mondiale potrebbe subire un blackout totale in tutto il paese. Se il Blocco Polacco emergerà in futuro, sarà dominata direttamente da esso.
  • Bosnia: avrà strette relazioni con la Turchia. La sua situazione è la più difficile dell’ area. La disoccupazione giovanile, al 60 %, è una delle più alte nel mondo. Il paese viene generalmente concepito come in stallo e instabile
  • Brasile: fa parte dei BRICS, le nazioni emergenti del prossimo secolo, e la settima economia del mondo, ma è molto in basso per quanto riguarda la qualità delle sue infrastrutture, e solo al quarantatreesimo posto per quanto riguarda l’ interconnessione globale. Allo stato attuale ci vorranno almeno per dieci anni per recuperare dalla recessione. Attualmente la politica si trova in difficoltà, e il paese è generalmente complesso da governare, geograficamente è lontano dai mercati sviluppati. Nel 2018 è stato eletto il controverso Bolsonaro alla guida del paese, una mossa che potrebbe inserire questo paese nel Nuovo Asse della prossima guerra mondiale, e potrebbe riportare il Brasile alla dittatura militare. Secondo la mia analisi, fra meno di 25 anni Rio de Janeiro   ( Guanabara ) potrebbe chiedere la secessione in una crisi simile a quella del 2017 in Barcellona. ( Catalogna )
  • Bukovina: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, nella decade degli anni ’80 del 2000 potrebbe emergere questa nazione dalla Romania.
  • Bulgaria: la Russia tenterà di destabilizzarla. Cercherà anche di metterla contro Ungheria e Romania.
  • Buryatia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Canada: un paese che diventerà con tutta probabilità sempre più significativo e geopoliticamente influente. Entro le ultime decadi del Ventunesimo secolo riuscirà a mettere sotto pressione gli Stati Uniti. Ma potrebbe attraversare una crisi secessionista in Quebec.
  • Capo Ovest ( Stato Libero del Sudafrica ): qualora il Sudafrica dovesse declinare in una guerra civile potrebbe emergere questa nazione.
  • Catalogna ( Barcellona ): l’ emergere di questa nazione potrebbe trattarsi solo di una questione di tempo, oppure potrebbe dipendere dall’ esito di una nuova guerra civile.
  • Cecenia / Repubblica di Ingushetia / Repubblica Cecena di Ichkeria: dopo la disintegrazione della Russia la Repubblica di Ichkeria cercherà di diventare indipendente. Si formerà una indipendenza de facto della Repubblica Cecena dell’ Ichkeria. Inoltre si formerà anche la Repubblica di Ingushetia.
  • Cecosilesia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco, nella decade anni ’80 del 2000 potrebbe emergere questa nazione dalla Repubblica Ceca.
  • Chiapas Zapatista: qualora il movimento di indipendenza separatista Zapatista dovesse riprendere in Messico, potrebbe eventualmente emergere questa nazione.
  • Chittagong ( Jumma ): una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione del Bangladesh.
  • Cina: la nazione va incontro a una recessione economica che potrebbe destabilizzare la sua società interna. Friedman sostiene che si farà da parte e si formerà un vuoto di potere, ma dopo che Xi Jinping si è autoeletto leader a vita del paese, si può pensare che infine la Cina non attraverserà una frammentazione regionale. Ma allo stesso tempo entro il 2030 diventerà il primo paese Cristiano al mondo, e quindi questo fatto avrà un peso considerevole sulla sua cultura. Inoltre entro la decade dei 2040s potrebbe esserci una crisi secessionista della minoranza Uigura, che acquisterà l’ indipendenza. La Cina potrebbe entrare in contrasto con un Giappone più limitante e agitato dalla discesa delle risorse. Potrebbe avere un considerevole ruolo nella Guerra Mondiale della metà degli anni ’20 del 2000. Verso la decade dei 2070s sarà diventato un paese più spirituale, e avrà stretti rapporti con il Vaticano, e inoltre chiederà perdono per il massacro di Tiananmen e diventerà molto più democratica. Ma riguardo alla stabilità del suo futuro bisognerebbe essere cauti, e non alzare troppo le aspettative.
  • Circassia: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Città del Vaticano: entro la metà del secolo verrà organizzato un Terzo Concilio Vaticano ed entro il 2100 la sede del Vaticano probabilmente si trasferirà in un altro continente, probabilmente l’ Africa, il Sudamerica, o, incredibile a dirsi, ma potrebbe essere la Cina. Inoltre un futuro Pontefice potrebbe avere un ruolo di spicco nello sviluppo di un movimento contro la disoccupazione nel Blocco Polacco, uno dei tasselli che porteranno alla disgregazione alla Jugoslava del Blocco.
  • Corea del Nord e Corea del Sud: io non mi fiderei molto dell’ accordo di pace che si sta svolgendo attualmente nell’ area Coreana. Probabilmente l’ unione delle Coree diventerà realizzabile solo dopo altre tribolazioni e un probabile conflitto di grave entità, che potrebbe essere molto vicino. In molti considerano un’ unione molto improbabile se non impossibile, perchè la situazione è diversa dalla Germania quando era divisa. Allo stato attuale l’ unione delle Coree è da considerarsi una ipotesi, più remota che probabile. Se non sarà riunita, bisognerà vedere come reagirà la Corea del Nord quando il Giappone si farà più militante e turbolento. La situazione Coreana potrebbe trovare una soluzione in seguito alla Guerra Mondiale che probabilmente si svolgerà fra la metà degli anni ’20 del 2000 e i primi anni ’30. La situazione della Corea del Nord si potrebbe paragonare alla Romania degli anni ’80. Il collasso del regime arrivò all’ improvviso nel 1989, in dieci giorni di proteste. La Romania comunista considerava la Corea del Nord un modello per il suo regime. Quindi il collasso del regime Nord Coreano potrebbe ancora succedere, entro il 2021. Il paragone con la Romania però non va bene per quanto riguarda l’ ipotetica unione della milizia Nord Coreana, che potrebbe dividersi in fazioni. Entrare in contatto con i comandanti Nord Coreani potrebbe essere un potenziale obiettivo chiave per uno scenario di intervento efficiente. Questo ipotetico intervento umanitario potrebbe rappresentare la sfida del secolo, in questa categoria. Poi bisognerà tener conto degli immediati interessi della Cina: essa conosce molti generali militari Nord Coreani, mentre gli Stati Uniti non ne conoscono nemmeno uno.
    • Cosacchia: una nazione che potrebbe emergere dalla disintegrazione della Russia. La capitale potrebbe essere Rostov.
  • Croazia: la Russia cercherà di metterla contro Ungheria e Romania. Verrà invece assorbita dal Blocco Polacco. Verrà occupata dalla Turchia nella guerra mondiale. Sarà uno dei protagonisti della disintegrazione alla Jugoslava del Blocco Polacco.
  • Cipro: potrebbe essere oggetto delle ambizioni strategiche della Turchia in espansione. Questo creerebbe le basi per un conflitto con la Grecia.
  • Dagestan: una nazione che potrebbe emergere dalla disintegrazione della Russia.
  • Danimarca e Groenlandia: la Danimarca potrebbe ricevere supporto industriale dalla Cina e potrebbe modernizzarsi parecchio, e acquistare la totale indipendenza e il controllo del territorio. Verso le ultime decadi del secolo, con l’ aiuto della manipolazione artificiale del clima potrebbe diventare un paese prospero, e potrebbero anche essere presenti grandi città.
  • Darfur: una nazione che potrebbe emergere da una ulteriore frammentazione del Sudan.
  • Drusia: una nazione che emergerà in seguito alla frammentazione della Siria. I Drusi sono musulmani sciiti.
  • Egitto: la nazione potrebbe rappresentare un luogo di interesse strategico per una eventuale espansione della Turchia, quindi potrebbero entrare in contrasto. Ad ogni modo la nazione si avvia verso un secolo turbolento, nel quale diventerà uno dei paesi più instabili del Nord Africa, soggetto a periodiche rivoluzioni. Nonostante ciò, entro la fine del secolo potrebbe essere attraversato dal rinnovamento che la virtualizzazione della comunità apporterà, e potrebbe diventare più democratico. E’ il più grande produttore di petrolio al di fuori dell’ OPEC, e il secondo produttore di gas naturale del mondo dopo l’ Algeria.
  • Estonia: Friedman ipotizza che l’ Estonia potrebbe occupare San Pietroburgo in seguito alla disintegrazione della Russia. In rete si dice che potrebbe diventare il primo paese del mondo ad adottare la moneta digitale
  • Farsistan: una nazione che potrebbe emergere da una eventuale frammentazione dell’ Iran qualora dovesse avvenire un intervento militare americano.
  • Federazione Africana dell’ Est: una potenziale federazione e superstato che potrebbe includere il Burundi, la Ruanda, il Sud Sudan, la Tanzania, l’ Uganda, ed essere controllata principalmente dal Kenya.
  • Federazione Rojava / Federazione Democratica del Nord della Siria : una delle potenziali nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria. E’ una regione autonoma della Siria
  • Federazione Russa: in seguito alla disintegrazione della Russia, potrebbe avere come capitale Volgograd.
  • Federazione Baikal: in seguito alla disintegrazione della Russia, potrebbe avere come capitale Irkutsk.
  • Filippine: entro il 2050 potrebbe rientrare nelle prime venti economie del mondo, ma tutto dipenderà dalle azioni delle sue amministrazioni. Una disputa sul mare del Sud della Cina è ancora aperta, e se i futuri leaders guarderanno verso gli Stati Uniti, la Cina potrebbe decidere di invadere il paese. Improbabile, ma rientra nelle possibilità.

 

  • Georgia: verrà presa di mira dalle ambizioni strategiche russe. Se la Russia, spinta al limite dal pericolo rappresentato dalla disintegrazione, deciderà di invadere il paese, potrebbe scaturire un conflitto anche ampio. Il paese sembra avere attualmente un grande interesse per i Bitcoins.  
  • Germania: farà l’ errore geopolitico di rinunciare al confronto con una Russia indebolita, rimanendo indietro, e finendo per essere sottomessa alle ambizioni del Blocco Polacco. Non avrà desiderio né le capacità per fronteggiare il Blocco Polacco. Si alleerà invece con la Turchia. Però nella guerra mondiale per la spartizione della Russia, potrebbe decidere di attuare un intervento militare in Polonia. La Germania non vincerà il conflitto ed entrerà in una fase di declino che potrebbe persino portare alla sua frammentazione. Inoltre la sua popolazione è fra le più vecchie d’ Europa.  
  • Giappone: un paese interamente dipendente dalle importazioni, verrà minacciato duramente dalla crisi delle risorse e sarà costretto a cercare di assumere un ruolo più intraprendente, autoritario e militante. Non si potrà permettere di restare marginale geopoliticamente. Inoltre sarà costretto ad aprirsi ai migranti per via del problema del declino della sua popolazione. Il pacifismo attuale non sarà un principio duraturo. Potrebbe arrivare a minacciare l’ integrità della nazione Cinese. Accrescerà il suo militarismo. Svilupperà inoltre una notevole industria spaziale. Sarà alienata dalle relazioni strette fra la Cina e gli Usa. Perderà la guerra mondiale.
  • Giordania: nel 2019 inaugurerà la sua prima centrale nucleare in territorio ad alto rischio sismico.
  • Giudea ( Stato di ) ( Palestina Libera ): nell’ eventualità remota che la Palestina dovesse diventare indipendente si chiamerebbe Stato di Giudea.
  • Golan: una piccola nazione che emergerà dalla frammentazione della Siria.
  • Grande Azerbaijan ( Azerbaijan Maggiore ): una possibile nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione dell’ Iran causata dalla guerra in seguito a un eventuale intervento militare americano.
  • Grande Libano ( Libano Maggiore ): una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Grecia: andrà incontro alla minaccia rappresentata dall’ espansione strategica e geopolitica della Turchia, principalmente nell’ area di Cipro. Ma quando si alleerà con gli Stati Uniti assieme alla Polonia potrebbe ricevere dei vantaggi alla fine della guerra. Alternativamente potrebbe verificarsi una guerra civile, e in seguito, un alternarsi di governi militari e civili.
  • Guyana Francese: la nazione è una delle ipotetiche sedi terrestri di un futuro ascensore orbitale. Entro quel periodo potrebbe essere assorbita da un’ altra nazione, come gli Usa o il Brasile.
  • Islanda: la nazione potrebbe avere un futuro positivo e prospero. Nel lontano futuro, la nazione potrebbe avere lo stesso status dell’ attuale Singapore. Inoltre, la sua politica è dinamica e reattiva, e la società è aperta ai diritti sociali.
  • India: la nazione ha mille ostacoli sociali, culturali, e geopolitici da affrontare. C’è una alta probabilità che si ritroverà a gestire un Pakistan e un Bangladesh sempre più turbolenti. Più che nelle Coree, io mi preoccuperei di un eventuale conflitto nucleare nel subcontinente Indiano. In seguito, l’ India potrebbe decidere di far diventare il subcontinente un superstato, per avere maggiore controllo sulle popolazioni. Ad un certo punto, inoltre, potrebbe svilupparsi una guerra fredda con le nazioni africane più sviluppate, spingendole a creare un superstato africano per contrastare il subcontinente.
  • Indonesia: entro il secolo potrebbe verificarsi una devastante guerra civile. E’ il paese con la maggioranza di islamici nel mondo. Le possibilità che il paese diventi prospero sono dubbie. Comunque è uno dei paesi potenzialmente ospitante la sede di un eventuale ascensore orbitale.
  • Iran: penso che nella Seconda Guerra al Terrorismo che potrebbe svolgersi negli anni ’20 del 2000 potrebbe essere invaso dagli Stati Uniti, e avere lo stesso destino dell’ Iraq. Entro il secolo, comunque, si svolgerà almeno un grosso conflitto con Israele. Con la fine dell’ Era del Petrolio, il paese potrebbe diventare turbolento, e poi lasciato al suo destino. Inoltre potrebbe entrare in contrasto con le ambizioni geopolitiche della Turchia.
  • Iraq: più che uno stato indipendente, il paese sta diventando sempre di più un vassallo dell’ Iran, essendo la sua popolazione in maggioranza sciita. E’ possibile che il Kurdistan emergerà dal nord del paese, e poi emergeranno anche uno Shiitestan e un Sunnistan.
    • Italia: quando, fra meno di vent’ anni, l’ Europa si sarà divisa in una Unione del Nord controllata dal Blocco Polacco, all’ Italia potrebbe essere affidata l’ Unione del Sud o Mediterranea, alla quale saranno associate la Spagna, il Portogallo, la Francia, forse la Germania, e la Grecia. Ad un certo punto potrebbe entrare in uno stretto rapporto diplomatico con un paese del Nordafrica, come la Tunisia o il Marocco. Entro il 2100, inoltre, il Vaticano potrebbe trasferirsi in un altro continente. In seguito, il Mediterraneo diventerà sempre più fortificato, e il paese potrebbe essere soggetto a governi militari in alternanza con governi civili, nelle ultime tre decadi del secolo.  
  • Kaliningrad Oblast / Prussia: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia. La Germania potrebbe avere interessi geopolitici nei confronti di questa zona.
  • Kalmikia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Karachay Balkaria: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Karelia: farà una secessione dalla Russia durante la sua frammentazione. Ha stretti legami con la Scandinavia, e potrebbe essere inglobata dalla Finlandia.
  • Kashmir: una delle potenziali nazioni che potrebbero emergere da una eventuale frammentazione dell’ India.
  • Kashubia: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, dalla Polonia potrebbe emergere questa nazione.
  • Kavkazia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. Potrebbe avere come capitale Makhachkala.
  • Kenya: ha la possibilità di diventare una delle poche nazioni prosperose in Africa.
  • Khalistan: una delle nazioni che potrebbero emergere da una eventuale frammentazione dell’ India.
  • Khuzestan: una delle nazioni che potrebbero emergere da una guerra in Iran e dalla sua eventuale frammentazione.
  • Komi: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Kurdistan del Nord ( dalla Turchia ): una nazione che potrebbe emergere da una eventuale rivoluzione Curda in Turchia.
  • Kurdistan Siriano/ Iracheno: i curdi avranno la loro nazione indipendente entro il 2035. Potrebbe però replicare il destino di Israele, circondato da paesi che lo riterranno una nazione scomoda e autoritaria. Potrebbe essere quindi coinvolto in numerosi conflitti durante il secolo. C’è anche la possibilità per un Kurdistan Iraniano.
  • Kuwait: il paese potrebbe trovarsi minacciato e addirittura invaso da una nazione sunnita autoritaria quale potrebbe essere il Sunnistan. Nel frattempo è uno dei paesi islamici più moderni del mondo.
  • Libano: potrebbe emergere un conflitto fra sunniti e sciiti, e uno su quattro nella popolazione è immigrato dalla Siria o dalla Palestina. Il paese sta diventando sempre più controllato dalla polizia e dalla milizia. Per quanto riguarda i diritti umani, non c’è progresso evidente, e la polarizzazione religiosa è un trend crescente.
  • Libia: ad un certo punto il paese si dividerà in tre parti: Tripolitania, Cirenaica, e Fezzan.
    • Macedonia: gli Usa organizzeranno la sua resistenza contro le strategie di espansione geopolitica della Turchia.
  • Marocco: attualmente il Re del Marocco è abbastanza liberale per gli standard islamici, e le elezioni si svolgono in modo corretto e libero. Ma esiste un serio problema di corruzione politica. Il settore del turismo aiuterà molto l’ economia, possibilmente evitando la stagnazione.
  • Messico: una nazione che non perderà abitanti, a differenza degli altri paesi avanzati. Una volta affrontato e superato il problema dei Cartelli della droga, possibilmente attraverso una guerra civile negli anni ’20 del 2000, riuscirà a salire di rango, poiché è suo destino confrontarsi direttamente con gli Usa nel centro di gravità del sistema internazionale. I Messicani all’ estero potranno votare nelle elezioni messicane locali. Il contrasto con gli Stati Uniti nelle ultime decadi del secolo sarà sempre più acceso, ma il Messico gradualmente diventerà sempre più attivo a livello internazionale, compiendo interventi militari in altre nazioni, e assumendo un ruolo simile agli Stati Uniti. Non escludo che potrebbe avere il sopravvento sugli Stati Uniti, ma è tutto ancora da vedersi.
    • Moldavia: entrerà a far parte del Blocco Polacco, e rimarrà coinvolto nella sua futura disintegrazione alla Jugoslava.
  • Moravia: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, questa nazione potrebbe emergere dalla Repubblica Ceca.
  • Namibia: la nazione potrebbe risultare una delle poche stabili nel continente Africano.
  • Nazione Naxalita ( in India ): i Naxaliti sono ribelli Maoisti in India. La ribellione Naxalita potrebbe tornare.
  • Nigeria: il paese ha le possibilità di diventare uno dei pochi stabili nel continente Africano, ma rimane il problema rappresentato da Boko Haram, che si è alleato con lo Stato Islamico. Il punto forte della nazione risiede nel suo potenziale economico. Inoltre ha la popolazione più numerosa in Africa. Anche la sua posizione rappresenta un vantaggio strategico.
  • Novorussia: una delle potenziali nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Paese Basco: è una comunità autonoma all’ interno della Spagna che potrebbe cercare la secessione in caso di guerra civile Spagnola per la questione Catalana.
  • Pietroslavia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia, avrebbe come capitale San Pietroburgo.
  • Polonia: scenario 1: con il declino economico della Germania e l’ opportunità geopolitica ereditata dal collasso della Russia, troverà un’ alleanza con gli Usa, che le forniranno enorme supporto economico e industriale / tecnologico, dominerà una coalizione che fronteggerà la Russia indebolita. Occuperà l’ area intorno a Minsk. Sarà attaccata dalla Turchia. Verrà organizzato un attacco che manderà al buio il paese intero. Perderà molte persone nella guerra , ma ne uscirà vittoriosa, e potrà espandersi enormemente, ma si sentiranno traditi dagli Usa quando cercheranno alleanza con la Turchia. Il Blocco Polacco assumerà il ruolo preso in precedenza dall’ Urss, e diventerà uno dei principali rivali geopolitici degli Usa. Ma entro la decade dei 2070s, si frammenterà in modo simile alla Jugoslavia, ed emergeranno conflitti etnici molto violenti. Scenario 2: se l’ impero Usa collasserà entro il 2023, la Polonia potrebbe perdere la protezione e il supporto di questa superpotenza, e si troverebbe a fronteggiare da sola Turchia e Russia, potenzialmente perdendo la guerra, e finendo per essere suddivisa e spartita fra le altre nazioni circostanti.
  • Puntland: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Somalia.
  • Quebec: ad un certo punto, durante il secolo, potrebbe voler fare secessione dal Canada e assumere un ruolo geopolitico simile a quello della Francia in Europa.
  • Regno Unito: la nazione potrebbe entrare in guerra nella metà degli anni ’20 del 2000, come alleata degli Stati Uniti e della Polonia. Potrebbe quindi entrare in conflitto con la Turchia e la Germania, che supporterà invece la Turchia, perché preoccupata dal crescente potere geopolitico della Polonia. Uscirà vincitrice dalla guerra, ma potrebbe subire gravi danni, e se i cicli storici riporteranno le condizioni per il ripetersi del lungo periodo dei Troubles, potrebbe significare decenni di turbolenza, insicurezza e guerra civile, disordini, manifestazioni e soppressioni di quest’ ultime. Con la discesa delle risorse la nazione cercherà di mantenersi autosufficiente e slegata dall’ Europa.
  • Repubblica Ceca: farà parte del Blocco Polacco, che si disintegrerà alla Jugoslavia entro gli anni ’70 del 2000. A quel punto emergeranno conflitti etnici violenti.
  • Repubblica Centrale Africana: l’ economia è cronicamente in stallo, la popolazione è in un urgente bisogno di supporto umanitario, e gli accordi di pace non hanno risolto ancora i problemi del paese. Nonostante tutto questo, a causa della sua posizione strategica, è uno dei tre paesi potenzialmente ospitanti la base terrestre di un eventuale ascensore orbitale.
  • Repubblica Moscovita: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia, con capitale Mosca.
    • Repubblica degli Urali: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia, con capitale Yekaterinburg.
    • Repubblica dell’Artsakh: è de facto uno stato a riconoscimento limitato, non riconosciuto da alcun membro dell’ONU, autoproclamatosi indipendente dall’Azerbaigian. Ci sarà un altro conflitto per la sua indipendenza nel 2024. Il suo territorio è rivendicato sia dagli azeri che dagli armeni. Fino al 2017 si chiamava Repubblica del Nagorno Karabakh.
  • Repubblica della Gagauzia: dopo che il Blocco Polacco si frammenta alla Jugoslava, potrebbe emergere questa nazione dalla Moldavia / Romania.
  • Repubblica Riograndense: un’ alternativa alla mia ipotesi di secessione della regione di Rio de Janeiro ( Guanabara ) potrebbe essere l’ emergere di questa repubblica in Brasile.
  • Repubblica Siberiana / Siberia/ Sakha / Yakuzia: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia la capitale potrebbe essere Novosibirsk.
  • Rohang ( Rohingya ): la minoranza culturale perseguitata dal Myanmar avrà la sua nazione indipendente entro questo secolo.
  • Romania: dopo il collasso della Russia, potrebbe inglobare la Moldavia. Sarà in competizione con la Turchia per il controllo dell’ Ucraina. Farà parte del Blocco Polacco, che negli anni ’70 del 2000, si frammenterà alla Jugoslava, dando origine a conflitti etnici violenti.
  • Russia: per adesso è tornata una situazione da guerra fredda con gli Stati Uniti, la Russia ha un importante ruolo difensivo in Siria, ma a causa di problemi economici e possibili eventi improvvisi e imprevedibili, mi aspetto che la Russia collassi per motivi simili a quelli del 1991, entro il 2021 o 2023. La situazione che emergerà sarà ancora più drastica di quella del passato, e il paese si frammenterà in numerosi staterelli. Nel 2026 scoppierà quindi una guerra per la spartizione della Russia. Il ruolo dell’ Unione Sovietica verrà ripreso dal Blocco Polacco, * (o potenzialmente dal Messico), e per tutto il secolo, la Russia non tornerà quella di oggi. La sua popolazione, infatti, andrà verso un declino esponenziale. Ad un certo punto l’ Egitto avrà più abitanti della Russia. ( la cui area sarà fortemente diminuita )
  • Sahrawi: conosciuta semplicemente come Sahara Occidentale, è uno stato parzialmente riconosciuto a livello internazionale, collocato nel Sahara Occidentale, e che aspira alla sovranità nazionale e al completo riconoscimento a livello internazionale. Il suo territorio è conteso dal Marocco.
    • Serbia: la Russia cercherà di metterla contro Ungheria e Romania. gli Usa organizzeranno la sua resistenza contro la Turchia.
  • Sindhudesh: una nazione che potrebbe emergere da una eventuale frammentazione del Pakistan.
  • Sinjar ( Yazidi e Kurdistan ): una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione dell’ Iraq.
  • Slovenia: verrà assorbita dal Blocco Polacco, e sarà protagonista della frammentazione del Blocco, alla Jugoslava. Successivamente scoppieranno conflitti etnici violenti.
  • Somaliland: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Somalia.
  • Stati Uniti scenario 1: la rinnovata guerra fredda con la Russia continuerà fino ai primi anni ’20 del 2000, e quando nel 2023, pochi anni dopo il significativo declino economico della Cina, gli americani assisteranno al collasso e alla frammentazione della Russia, si sentiranno molto sicuri del loro dominio unipolare. Quando il Giappone, la Turchia e la Polonia cominceranno a contendersi i territori russi, gli Stati Uniti supporteranno la Polonia, rendendola un paese tecnologicamente all’ avanguardia. Gli Usa saranno poi coinvolti nella guerra in Asia, probabilmente in seguito ad un attacco alle basi militari, causato dal Giappone o dalla Cina. Gli Usa usciranno vincitori dalla guerra, la Turchia sarà ridimensionata o separata, la Corea del Nord non rappresenterà più una minaccia, soprattutto se il regime collasserà nel 2021, altrimenti se ne approfitterà per risolvere la situazione. Il concetto di Russia come lo intendiamo attualmente sarà finito, e se la Cina interverrà in guerra contro gli Usa, perderà. Se interverrà il Giappone, perderà. Gli Stati Uniti però cercheranno un accordo diplomatico con la Turchia, e irriteranno il Blocco Polacco che si sarà costituito sotto la sua supervisione. Il Blocco Polacco diventerà il prossimo rivale geopolitico degli Stati Uniti, rimpiazzando l’ Urss del Ventesimo secolo. Ma anche questo Blocco nella decade dei 2070 collasserà alla Jugoslava. La popolazione latina e quella di colore cresceranno negli Stati Uniti, e i bianchi saranno una minoranza. Entro il 2033 arriverà persino il primo presidente latino. Il Canada e il Messico cominceranno a fare pressioni sempre più insistenti, e il Messico deciderà che i latini residenti negli Usa potranno votare alle elezioni messicane. Ad un certo punto crescerà il desiderio di secessione, alimentato dalla tensione sociale e dallo stesso Messico, e soprattutto se gli Usa faranno uso di mezzi terroristici o si verrà a scoprire una responsabilità diretta, per esempio con i finanziamenti ai terroristi, per cercare di contrastare la crescente potenza del Messico, gli statunitensi potrebbero diventare un popolo malvisto, indesiderato e con sempre meno alleati. Il Messico potrebbe quindi prevalere in una Guerra al Terrorismo, ma al contrario, diretta verso gli Stati Uniti, e non verso paesi islamici. Gli Stati Uniti potrebbero quindi perdere diversi stati, fra cui il Texas con la sua industria spaziale, la California con la sua industria del cinema e la Silicon Valley, e potrebbero declinare a potenza regionale, assumendo il ruolo della Russia post collasso.
  • Stati Uniti scenario 2: Lo scenario però potrebbe essere drasticamente diverso, siccome è molto probabile che l’ impero Usa si avvii verso la fine nello stesso periodo, entro il 2022 / 2023. Trump potrebbe avere un primo mandato difficile dal 2019, oppure un brutto secondo mandato. Fra il 2022 e il 2023 potrebbe riaccendersi un movimento per la secessione e 23 / 25 stati potrebbero dividersi, per formare gli Stati Confederati ( Liberali ) d’ America, CSA, e probabilmente la divisione politica sarà fra conservatori e liberali. La capitale del CSA sarà in Virginia, a Richmond o Danville. I principali stati che andranno a formare i CSA sono California, Illinois, Montana ( che diventerà Absaroka, e ingloberà il Wyoming del Nord e il Dakota del Sud ), Oregon ( che diventerà Jefferson State ), Tennessee ( Che diventerà State of Scott ), West Virginia, Washington State, Hawaii, Connecticut, Delaware, Vermont, Massachussetts, Maryland, Arkansas, Mississippi, probabilmente la Florida, Indiana, Louisiana, le Carolina, e forse la Georgia. Negli Usa tradizionali rimarranno invece Pennsylvania, Nevada, Idaho, Utah, Alaska, Iowa, Colorado, Dakota del Nord, Nebraska, Oklahoma, Rhode Island, New Hampshire, New Jersey, Alabama e la città di New York.
  • Stati Uniti scenario 3: Un altro importante cambiamento è potenziale entro il 2078, una ulteriore suddivisione degli Usa e Csa, che porterebbe alla completa fine del vecchio panorama statunitense. I principali paesi che diventeranno potenzialmente nazioni indipendenti sono Alaska, il paese dei ghiacci e dei nativi americani, la California, il paese del cinema e della Silicon Valley, la più grande economia e il più popolato e multilingue, la Florida, paese di uragani, paludi, della comunità cubana, del centro spaziale e delle spiagge. Anche Hawaii, con le sue isole e vulcani, e spiagge, e la sua vasta comunità asiatica; Illinois, dove risiede Chicago, Massachusetts, un paese alla britannica, dove risiede Harvard e Boston, un paese trascendentale e abolizionista; il Nevada, con i suoi casinò, e i suoi deserti, un paese libertario; il New Jersey, il più densamente popolato; il Nuovo Messico, che però potrebbe essere inglobato dal Messico, un paese ispanico e montano, con molti nativi americani; il Pennsylvania, con i suoi boschi e la sua storia, sede della Dichiarazione di Indipendenza. Il principale è il Texas, che è in sostanza una nazione, dove risiede la Nasa, la comunità latina, patria dei Repubblicani, dei Cowboys, del Far West e della musica Country. Potrebbe però essere annesso al Messico. Anche la Virginia è potenzialmente una futura nazione, perché potrebbe inglobare Washington DC, ed è la patria del ” vecchio dominio “, una nazione alla britannica.     
    • Stato di Aleppo e Stato di Damasco: due potenziali nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Stato Islamico ( Isis ): per adesso non è avvantaggiato dalla presenza di un alleato significativo. I suoi nemici hanno interessi divergenti, e difficilmente si alleeranno per risolvere la situazione. Non sembrano essere in grado di contrastare efficientemente una forza militare convenzionale. Non hanno un piano strategico, e non hanno conoscenza di tattiche di guerriglia. Qualora riuscissero a resistere, si scontrerebbero con le ambizioni geopolitiche e strategiche della Turchia.
  • Sud Africa: ci sono diversi scenari, il mantenimento dello status quo, la divisione sociale del paese, o il trionfo dei riformisti. Anche se fa parte dei BRICS, attualmente l’ economia è in cattivo stato, la disoccupazione è in crescita, e vi è una fortissima diseguaglianza economica. La povertà è in crescita. Il governo potrebbe diventare maggiormente autoritario. Potrebbe eventualmente arrivare alla frammentazione regionale.
  • Sunnistan Siriano o Iracheno: una nazione che costituirà la area più grande di ciò che verrà fuori dalla frammentazione della Siria. Potrebbe diventare un paese aggressivo e assumere il ruolo attualmente svolto dallo Stato Islamico.
  • Spagna: la crisi catalana potrebbe declinare in guerra civile entro il 2023, rendendo successivamente il paese autoritario e diplomaticamente isolato per decenni. Farà parte dell’ Unione Mediterranea che emergerà dallo scisma Europeo. L’economia è in cattivo stato, la disoccupazione giovanile in crescita. In futuro, quando il Messico diventerà una superpotenza, la Spagna potrebbe trovarsi in una situazione assai vantaggiosa, e potrebbe trovare un alleato formidabile.
  • Svezia: una proiezione delle Nazioni Unite ha ipotizzato che la Svezia potrebbe entrare in uno stato di declino entro il 2030. La nazione sta vivendo un problema relativo all’ immigrazione, che rischia di renderlo un paese soggetto ai disordini che periodicamente si verificano in Francia.
  • Silesia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Polonia.
  • Siria: si trova in un conflitto da anni, e non sembra accennare a finire, e potrebbe trasformarsi in una di quelle guerre decennali che hanno afflitto diversi paesi nella storia. L’ ipotesi è la frammentazione in una manciata di nazioni. Il Nord verrà occupato dal Kurdistan, e gran parte dell’ area centrale verrà occupata dal Sunnistan, un paese che potrebbe diventare aggressivo e assumere il ruolo dello Stato Islamico.
  • Szèkelyland ( Ungheria ): dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Romania ed essere inglobata dall’ Ungheria.
  • Taraclia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Moldavia / Romania.
  • Tatarstan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. La maggior parte sono musulmani sunniti.
  • Toubouland: una possibile altra alternativa per una nuova nazione emergente dalla frammentazione della Libia.
  • Transilvania: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Romania.
  • Transnistria: è uno stato indipendente de facto non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Repubblica di Moldavia. Nel 2014 la Transnistria ha chiesto l’adesione alla Federazione Russa in seguito all’annessione della Crimea alla Russia. Potrebbe risultare di nuovo indipendente in seguito alla frammentazione Russa. Oppure essere inglobata dalla Romania e di conseguenza inserita nel Blocco Polacco.
  • Tunisia: anche se per adesso la situazione generale non è eccezionale, la dinamicità e l’ apertura sociale e mentale dei giovani del paese potrebbe renderlo uno dei paesi potenzialmente più significativi in Africa.
  • Turchia: ha le potenzialità per espandersi, e secondo Friedman, potrebbe arrivare a ricostituire almeno una parte di quello che era l’ Impero Ottomano. Arriverà quindi a confrontarsi con lo Stato Islamico, e con la Polonia, soprattutto dopo la frammentazione della Russia, che risveglierà ambizioni geopolitiche da parte della Turchia. Ma la guerra per la spartizione della Russia, anche se la Germania supporterà questa nazione, potrebbe portare alla sconfitta della Turchia, che potrebbe allearsi con il Giappone. La Polonia infatti sarà supportata anche tecnologicamente dagli Stati Uniti. La Turchia quindi potrebbe perdere la guerra, ed essere fortemente ridimensionata, e addirittura divisa come fu per la Germania del dopoguerra. In seguito avrà la possibilità di ricostituirsi, ma solo dopo decenni.
  • Turkestan dell’ Est ( Uiguri in Cina ): popolato da una minoranza Islamica turcofona in Cina, costituiscono il 46% della popolazione nell’ area dello Xinjiang. Hanno tratti europei con fattezze mediorientali e asiatiche. Potrebbero essere una futura nazione indipendente, se avverrà una rivoluzione nella decade degli anni ’40 del 2000 o nella decade degli anni ’70 del 2000.
  • Turkmenistan del Sud: qualora l’ Iran dovesse frammentarsi a causa di una guerra scaturita da un intervento militare americano, questa nazione potrebbe emergere.
  • Turkmen Siriano o Turkmeneli Ovest ( Turchia ): questa nazione potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria ed essere annessa alla Turchia.
  • Tuva: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Ucraina: i Russi avevano bisogno di riassorbire questa nazione per evitare una sua alleanza con gli Usa e la NATO, che avrebbe mosso i primi passi verso la disintegrazione della Russia, che sarebbe diventata vulnerabile. La Russia deve dominarla per la sua sicurezza geopolitica. Inoltre è storica antagonista della Polonia. Verrà occupata dalla Turchia nella guerra mondiale.
  • Uganda: dal 2018 alla fine degli anni ’40 del 2000, l’ Uganda sarà produttrice di petrolio. Potrebbe quindi vivere un periodo di maggiore prosperità, anche se potrebbe non durare molto a lungo.
  • Ungheria: andrà a invadere l’ Ucraina e occupare Kiev. Sarà in competizione con la Turchia per il controllo dell’ Ucraina. Verrà in seguito occupata dalla Turchia nella guerra mondiale. Entrerà a far parte del Blocco Polacco, che assumerà un ruolo simile a quello dell’ Urss, in opposizione agli Stati Uniti, e poi si disintegrerà alla Jugoslava, portando a conflitti etnici violenti.
  • Uralia del Kazan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. La capitale potrebbe quindi essere Kazan.

 

  • Venezuela: ci sono diversi scenari: potrebbe diventare uno stato vassallo, trasformarsi in una cleptocrazia autoritaria, oppure l’ ordine potrebbe essere ristabilito attraverso un governo militare. Alternativamente, continuerà la attuale situazione caotica, portando il paese al declino, e subire un intervento militare statunitense. Il Venezuela è un paese che importa quasi tutto, ed è troppo dipendente dalle esportazioni di petrolio. Attualmente la situazione è critica a causa dell’ iperinflazione. In uno dei miei scenari per il Ventunesimo secolo, espongo la possibilità che un leader iconico porti il Venezuela ad assumere un ruolo simile a quello di Cuba nel Ventesimo secolo, aumentando la tensione con gli Stati Uniti.  
    • Vietnam: entro il 2050 potrebbe rientrare nelle prime venti economie del mondo. La classe consumatrice è in crescita, come anche la popolazione giovanile. Il paese è inoltre ricco di risorse naturali. Il mercato delle esportazioni è avvantaggiato dalla posizione strategica della nazione. L’ alfabetizzazione è molto alta. Potrebbe avere la più alta qualità di lavoro relativa ai costi di ogni nazione nel mondo. Ha delle caratteristiche in comune con il Giappone, ma non ha le basi industriali che il Giappone possedeva prima della guerra. Ha anche un eccellente potenziale turistico, e sono un paese determinato, flessibile, creativo e coraggioso.  
  • Volkstaat degli Afrikaners: se il Sudafrica dovesse frammentarsi, questa nazione potrebbe emergere, abitata da Afrikaners.

 

Lo status delle nazioni nel futuro: il Ventunesimo secolo dal punto di vista delle nazioni individuali

 

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Tratto dal mio ” saggio ” LE LEGGI DELLA STORIA , in attesa che le case editrici si facciano sentire … da adesso comincerò a diffondere comunque una parte del contenuto. Vi rammento anche che il sito dedicato è affiliato al nostro blog!

    • Abcasia ( Georgia ) : è un territorio caucasico rivendicato dalla Georgia ma de facto indipendente, proclamato Stato dai fautori della separazione, con alcuni riconoscimenti internazionali. La lingua ufficiale è la lingua abcasa ed è parlata anche la lingua russa. Potrebbe essere inglobato nella Georgia dopo la disintegrazione Russa.
    • Afghanistan / Pashtunistan: entro la metà del secolo cambierà probabilmente nome, e diventerà il Pashtunistan. Se scoppierà la Terza Guerra al Terrorismo potrebbe essere implicato negli interventi militari che intraprenderà il Messico.
  • Africa Sudovest ( Namibia ): un potenziale superstato che potrebbe emergere dalla futura Namibia.
    • Alawitestan: una piccola nazione che sorgerà dalla prossima balcanizzazione della Siria. Assad è un Alawita. Mostrano reverenza per Alì, cugino e genero del profeta Maometto.
    • Albania: avrà strette relazioni con la Turchia, che estenderà la sua influenza strategica e geopolitica.
  • Algeria: questa nazione potrebbe diventare la Cina del mondo Arabo, ma per diventarlo dovrà diversificare ed espandere la sua economia. Deve anche espandere la sua influenza strategica e culturale, anche se si metterà in contrasto con il Marocco. Deve cercare di essere un modello per il mondo Arabo. Il rafforzamento della sua milizia lo renderà un paese forte e intoccabile.
  • Altai: una delle nazioni che emergeranno dalla frammentazione della Russia. Potrebbe essere inglobata dal Kazakistan.
  • Antartica Ovest/ Antartide Occidentale: se si dovesse sviluppare una manipolazione artificiale del clima, potrebbe fungere da polo di arrivo per le popolazioni migratorie. Sarebbe contesa fra Brasile, Argentina, Regno Unito, Norvegia, Cile, Nuova Zelanda, Australia e Francia, ma ad un certo punto potrebbe ottenere l’ indipendenza e il controllo del suo territorio.
  • Arabia Saudita: ha la possibilità di rimanere un paese stabile in mezzo ai disordini, e dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo dell’ energia solare. Ma se la Turchia dovesse espandersi strategicamente e geopoliticamente, cercando di recuperare l’ Impero Ottomano, allora potrebbe rappresentare una minaccia per questa nazione.
  • Arabia del Sud o Stato di Aden: un potenziale stato che potrebbe emergere dalla guerra nello Yemen.  
  • Aram: una potenziale nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Assiria: una potenziale nazione che potrebbe emergere sia dalla Siria che dall’ Iraq.
  • Astrakhan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia, entro il 2030. La sua popolazione sarà per il 16% kazaka, e il 14% della popolazione sarà islamica.
  • Azawad: il Mali potrebbe dividersi e dare origine a questa nazione.
  • Balawaristan( Gilgit Baltistan ): una nazione che potrebbe emergere dall’ eventuale frammentazione del Pakistan.
  • Balochistan: una nazione che potrebbe emergere dall’ eventuale frammentazione del Pakistan.
  • Bangladesh: il trend indica che entro il 2024, la popolazione potrebbe compiere un esodo di proporzioni inaudite per ragioni climatiche. In ogni caso, probabilmente il futuro di questa nazione verrà influenzato dalle azioni del Pakistan e dell’ India. Difficile pensare che avrà un futuro roseo, sia nell’ immediato che nel remoto futuro. Se l’ India andrà a creare un superstato nel subcontinente, questa nazione ne verrà inglobata.
  • Bashkortostan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia, di prevalenza islamica.
  • Bengala ( Bangabhumi ): una potenziale nazione che potrebbe emergere dalla framentazione del Bangladesh.
  • Biafraland: un potenziale ritorno della secessione del Biafra in Nigeria potrebbe far emergere questa nazione.
    • Bielorussia: la Russia deve dominarla per la sua sicurezza geopolitica. Gli Usa nella guerra mondiale organizzeranno un attacco che manderà al buio il paese intero. Dopo la vittoria Polacca sarà dominata direttamente da essa.
  • Bosnia: avrà strette relazioni con la Turchia. La sua situazione è la più difficile dell’ area. La disoccupazione giovanile, al 60 %, è una delle più alte nel mondo. Il paese viene generalmente concepito come in stallo e instabile
  • Brasile: fa parte dei BRICS, le nazioni emergenti del prossimo secolo, e la settima economia del mondo, ma è molto in basso per quanto riguarda la qualità delle sue infrastrutture, e solo al quarantatreesimo posto per quanto riguarda l’ interconnessione globale. Allo stato attuale ci vorranno almeno per dieci anni per recuperare dalla recessione. Attualmente la politica si trova in difficoltà, e il paese è generalmente complesso da governare, geograficamente è lontano dai mercati sviluppati. Secondo la mia analisi, fra meno di 25 anni Rio de Janeiro ( Guanabara ) potrebbe chiedere la secessione in una crisi simile a quella del 2017 in Barcellona. ( Catalogna )
  • Bukovina: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, nella decade degli anni ’80 del 2000 potrebbe emergere questa nazione dalla Romania.
  • Bulgaria: la Russia tenterà di destabilizzarla. Cercherà anche di metterla contro Ungheria e Romania.
  • Buryatia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Canada: un paese che diventerà con tutta probabilità sempre più significativo e geopoliticamente influente. Entro le ultime decadi del Ventunesimo secolo riuscirà a mettere sotto pressione gli Stati Uniti. Ma potrebbe attraversare una crisi secessionista in Quebec.
  • Capo Ovest ( Stato Libero del Sudafrica ): qualora il Sudafrica dovesse declinare in una guerra civile potrebbe emergere questa nazione.
  • Catalogna ( Barcellona ): l’ emergere di questa nazione potrebbe trattarsi solo di una questione di tempo, oppure potrebbe dipendere dall’ esito di una nuova guerra civile.
  • Cecenia / Repubblica di Ingushetia / Repubblica Cecena di Ichkeria: dopo la disintegrazione della Russia la Repubblica di Ichkeria cercherà di diventare indipendente. Si formerà una indipendenza de facto della Repubblica Cecena dell’ Ichkeria. Inoltre si formerà anche la Repubblica di Ingushetia.
  • Cecosilesia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco, nella decade anni ’80 del 2000 potrebbe emergere questa nazione dalla Repubblica Ceca.
  • Chiapas Zapatista: qualora il movimento di indipendenza separatista Zapatista dovesse riprendere in Messico, potrebbe eventualmente emergere questa nazione.
  • Chittagong ( Jumma ): una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione del Bangladesh.
  • Cina: la nazione va incontro a una recessione economica che potrebbe destabilizzare la sua società interna. Friedman sostiene che si farà da parte e si formerà un vuoto di potere, ma dopo che Xi Jinping si è autoeletto leader a vita del paese, si può pensare che infine la Cina non attraverserà una frammentazione regionale. Ma allo stesso tempo entro il 2030 diventerà il primo paese Cristiano al mondo, e quindi questo fatto avrà un peso considerevole sulla sua cultura. Inoltre entro la decade dei 2040s potrebbe esserci una crisi secessionista della minoranza Uigura, che acquisterà l’ indipendenza. La Cina potrebbe entrare in contrasto con un Giappone più limitante e agitato dalla discesa delle risorse. Potrebbe avere un considerevole ruolo nella Guerra per la Spartizione della Russia della metà degli anni ’20 del 2000. Verso la decade dei 2070s sarà diventato un paese più spirituale, e avrà stretti rapporti con il Vaticano, e inoltre chiederà perdono per il massacro di Tiananmen e diventerà molto più democratica. Ma riguardo alla stabilità del suo futuro bisognerebbe essere cauti, e non alzare troppo le aspettative.
  • Circassia: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Città del Vaticano: entro la metà del secolo verrà organizzato un Terzo Concilio Vaticano ed entro il 2100 la sede del Vaticano probabilmente si trasferirà in un altro continente, probabilmente l’ Africa, il Sudamerica, o, incredibile a dirsi, ma potrebbe essere la Cina. Inoltre un futuro Pontefice potrebbe avere un ruolo di spicco nello sviluppo di un movimento contro la disoccupazione nel Blocco Polacco, uno dei tasselli che porteranno alla disgregazione alla Jugoslava del Blocco.
  • Corea del Nord e Corea del Sud: io non mi fiderei molto dell’ accordo di pace che si sta svolgendo attualmente nell’ area Coreana. Probabilmente l’ unione delle Coree diventerà realizzabile solo dopo altre tribolazioni e un probabile conflitto di grave entità, che potrebbe essere molto vicino. In molti considerano un’ unione molto improbabile se non impossibile, perchè la situazione è diversa dalla Germania quando era divisa. Allo stato attuale l’ unione delle Coree è da considerarsi una ipotesi, più remota che probabile. Se non sarà riunita, bisognerà vedere come reagirà la Corea del Nord quando il Giappone si farà più militante e turbolento. La situazione Coreana potrebbe trovare una soluzione in seguito alla Guerra Mondiale che probabilmente si svolgerà fra la metà degli anni ’20 del 2000 e i primi anni ’30. La situazione della Corea del Nord si potrebbe paragonare alla Romania degli anni ’80. Il collasso del regime arrivò all’ improvviso nel 1989, in dieci giorni di proteste. La Romania comunista considerava la Corea del Nord un modello per il suo regime. Quindi il collasso del regime Nord Coreano potrebbe ancora succedere, entro il 2021. Il paragone con la Romania però non va bene per quanto riguarda l’ ipotetica unione della milizia Nord Coreana, che potrebbe dividersi in fazioni. Entrare in contatto con i comandanti Nord Coreani potrebbe essere un potenziale obiettivo chiave per uno scenario di intervento efficiente. Questo ipotetico intervento umanitario potrebbe rappresentare la sfida del secolo, in questa categoria. Poi bisognerà tener conto degli immediati interessi della Cina: essa conosce molti generali militari Nord Coreani, mentre gli Stati Uniti non ne conoscono nemmeno uno.
    • Cosacchia: una nazione che potrebbe emergere dalla disintegrazione della Russia. La capitale potrebbe essere Rostov.
  • Croazia: la Russia cercherà di metterla contro Ungheria e Romania. Verrà invece assorbita dal Blocco Polacco. Verrà occupata dalla Turchia nella guerra mondiale. Sarà uno dei protagonisti della disintegrazione alla Jugoslava del Blocco Polacco.
  • Cipro: potrebbe essere oggetto delle ambizioni strategiche della Turchia in espansione. Questo creerebbe le basi per un conflitto con la Grecia.
  • Dagestan: una nazione che potrebbe emergere dalla disintegrazione della Russia.
  • Danimarca e Groenlandia: la Danimarca potrebbe ricevere supporto industriale dalla Cina e potrebbe modernizzarsi parecchio, e acquistare la totale indipendenza e il controllo del territorio. Verso le ultime decadi del secolo, con l’ aiuto della manipolazione artificiale del clima potrebbe diventare un paese prospero, e potrebbero anche essere presenti grandi città.
  • Darfur: una nazione che potrebbe emergere da una ulteriore frammentazione del Sudan.
  • Drusia: una nazione che emergerà in seguito alla frammentazione della Siria. I Drusi sono musulmani sciiti.
  • Egitto: la nazione potrebbe rappresentare un luogo di interesse strategico per una eventuale espansione della Turchia, quindi potrebbero entrare in contrasto. Ad ogni modo la nazione si avvia verso un secolo turbolento, nel quale diventerà uno dei paesi più instabili del Nord Africa, soggetto a periodiche rivoluzioni. Nonostante ciò, entro la fine del secolo potrebbe essere attraversato dal rinnovamento che la virtualizzazione della comunità apporterà, e potrebbe diventare più democratico. E’ il più grande produttore di petrolio al di fuori dell’ OPEC, e il secondo produttore di gas naturale del mondo dopo l’ Algeria.
  • Estonia: Friedman ipotizza che l’ Estonia potrebbe occupare San Pietroburgo in seguito alla disintegrazione della Russia. In rete si dice che potrebbe diventare il primo paese del mondo ad adottare la moneta digitale
  • Farsistan: una nazione che potrebbe emergere da una eventuale frammentazione dell’ Iran qualora dovesse avvenire un intervento militare americano.
  • Federazione Africana dell’ Est: una potenziale federazione e superstato che potrebbe includere il Burundi, la Ruanda, il Sud Sudan, la Tanzania, l’ Uganda, ed essere controllata principalmente dal Kenya.
  • Federazione Rojava / Federazione Democratica del Nord della Siria : una delle potenziali nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria. E’ una regione autonoma della Siria
  • Federazione Russa: in seguito alla disintegrazione della Russia, potrebbe avere come capitale Volgograd.
  • Federazione Baikal: in seguito alla disintegrazione della Russia, potrebbe avere come capitale Irkutsk.
  • Filippine: entro il 2050 potrebbe rientrare nelle prime venti economie del mondo, ma tutto dipenderà dalle azioni delle sue amministrazioni. Una disputa sul mare del Sud della Cina è ancora aperta, e se i futuri leaders guarderanno verso gli Stati Uniti, la Cina potrebbe decidere di invadere il paese. Improbabile, ma rientra nelle possibilità.
  • Georgia: verrà presa di mira dalle ambizioni strategiche russe. Se la Russia, spinta al limite dal pericolo rappresentato dalla disintegrazione, deciderà di invadere il paese, potrebbe scaturire un conflitto anche ampio. Il paese sembra avere attualmente un grande interesse per i Bitcoins.  
  • Germania: farà l’ errore geopolitico di rinunciare al confronto con una Russia indebolita, rimanendo indietro, e finendo per essere sottomessa alle ambizioni del Blocco Polacco. Non avrà desiderio né le capacità per fronteggiare il Blocco Polacco. Si alleerà invece con la Turchia. Però nella guerra mondiale per la spartizione della Russia, potrebbe decidere di attuare un intervento militare in Polonia. La Germania non vincerà il conflitto ed entrerà in una fase di declino che potrebbe persino portare alla sua frammentazione. Inoltre la sua popolazione è fra le più vecchie d’ Europa.  
  • Giappone: un paese interamente dipendente dalle importazioni, verrà minacciato duramente dalla crisi delle risorse e sarà costretto a cercare di assumere un ruolo più intraprendente, autoritario e militante. Non si potrà permettere di restare marginale geopoliticamente. Inoltre sarà costretto ad aprirsi ai migranti per via del problema del declino della sua popolazione. Il pacifismo attuale non sarà un principio duraturo. Potrebbe arrivare a minacciare l’ integrità della nazione Cinese. Accrescerà il suo militarismo. Svilupperà inoltre una notevole industria spaziale. Sarà alienata dalle relazioni strette fra la Cina e gli Usa. Perderà la guerra mondiale.
  • Giordania: nel 2019 inaugurerà la sua prima centrale nucleare in territorio ad alto rischio sismico.
  • Giudea ( Stato di ) ( Palestina Libera ): nell’ eventualità remota che la Palestina dovesse diventare indipendente si chiamerebbe Stato di Giudea.
  • Golan: una piccola nazione che emergerà dalla frammentazione della Siria.
  • Grande Azerbaijan ( Azerbaijan Maggiore ): una possibile nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione dell’ Iran causata dalla guerra in seguito a un eventuale intervento militare americano.
  • Grande Libano ( Libano Maggiore ): una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Grecia: andrà incontro alla minaccia rappresentata dall’ espansione strategica e geopolitica della Turchia, principalmente nell’ area di Cipro. Ma quando si alleerà con gli Stati Uniti assieme alla Polonia potrebbe ricevere dei vantaggi alla fine della guerra. Alternativamente potrebbe verificarsi una guerra civile, e in seguito, un alternarsi di governi militari e civili.
  • Guyana Francese: la nazione è una delle ipotetiche sedi terrestri di un futuro ascensore orbitale. Entro quel periodo potrebbe far parte degli Usa come stato extra, in modo simile alle Hawaii.
  • Islanda: la nazione potrebbe avere un futuro positivo e prospero. Nel lontano futuro, la nazione potrebbe avere lo stesso status dell’ attuale Singapore. Inoltre, la sua politica è dinamica e reattiva, e la società è aperta ai diritti sociali.
  • India: la nazione ha mille ostacoli sociali, culturali, e geopolitici da affrontare. C’è una alta probabilità che si ritroverà a gestire un Pakistan e un Bangladesh sempre più turbolenti. Più che nelle Coree, io mi preoccuperei di un eventuale conflitto nucleare nel subcontinente Indiano. In seguito, l’ India potrebbe decidere di far diventare il subcontinente un superstato, per avere maggiore controllo sulle popolazioni. Ad un certo punto, inoltre, potrebbe svilupparsi una guerra fredda con le nazioni africane più sviluppate, spingendole a creare un superstato africano per contrastare il subcontinente.
  • Indonesia: entro il secolo potrebbe verificarsi una devastante guerra civile. E’ il paese con la maggioranza di islamici nel mondo. Le possibilità che il paese diventi prospero sono dubbie. Comunque è uno dei paesi potenzialmente ospitante la sede di un eventuale ascensore orbitale.
  • Iran: penso che nella Seconda Guerra al Terrorismo che potrebbe svolgersi negli anni ’20 del 2000 potrebbe essere invaso dagli Stati Uniti, e avere lo stesso destino dell’ Iraq. Entro il secolo, comunque, si svolgerà almeno un grosso conflitto con Israele. Con la fine dell’ Era del Petrolio, il paese potrebbe diventare turbolento, e poi lasciato al suo destino. Inoltre potrebbe entrare in contrasto con le ambizioni geopolitiche della Turchia.
  • Iraq: più che uno stato indipendente, il paese sta diventando sempre di più un vassallo dell’ Iran, essendo la sua popolazione in maggioranza sciita. E’ possibile che il Kurdistan emergerà dal nord del paese, e poi emergeranno anche uno Shiitestan e un Sunnistan.
    • Italia: quando, fra meno di vent’ anni, l’ Europa si sarà divisa in una Unione del Nord controllata dal Blocco Polacco, all’ Italia potrebbe essere affidata l’ Unione del Sud o Mediterranea, alla quale saranno associate la Spagna, il Portogallo, la Francia, forse la Germania, e la Grecia. Ad un certo punto potrebbe entrare in uno stretto rapporto diplomatico con un paese del Nordafrica, come la Tunisia o il Marocco. Entro il 2100, inoltre, la nazione potrebbe perdere la sua cultura religiosa, e il Vaticano potrebbe trasferirsi in un altro continente. In seguito, il Mediterraneo diventerà sempre più fortificato, e il paese potrebbe essere soggetto a governi militari in alternanza con governi civili, nelle ultime tre decadi del secolo.  
  • Kaliningrad Oblast / Prussia: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia. La Germania potrebbe avere interessi geopolitici nei confronti di questa zona.
  • Kalmikia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Karachay Balkaria: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Karelia: farà una secessione dalla Russia durante la sua frammentazione. Ha stretti legami con la Scandinavia, e potrebbe essere inglobata dalla Finlandia.
  • Kashmir: una delle potenziali nazioni che potrebbero emergere da una eventuale frammentazione dell’ India.
  • Kashubia: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, dalla Polonia potrebbe emergere questa nazione.
  • Kavkazia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. Potrebbe avere come capitale Makhachkala.
  • Kenya: ha la possibilità di diventare una delle poche nazioni prosperose in Africa.
  • Khalistan: una delle nazioni che potrebbero emergere da una eventuale frammentazione dell’ India.
  • Khuzestan: una delle nazioni che potrebbero emergere da una guerra in Iran e dalla sua eventuale frammentazione.
  • Komi: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Kurdistan del Nord ( dalla Turchia ): una nazione che potrebbe emergere da una eventuale rivoluzione Curda in Turchia.
  • Kurdistan Siriano/ Iracheno: i curdi avranno la loro nazione indipendente entro il 2035. Potrebbe però replicare il destino di Israele, circondato da paesi che lo riterranno una nazione scomoda e autoritaria. Potrebbe essere quindi coinvolto in numerosi conflitti durante il secolo. C’è anche la possibilità per un Kurdistan Iraniano.
  • Kuwait: il paese potrebbe trovarsi minacciato e addirittura invaso da una nazione sunnita autoritaria quale potrebbe essere il Sunnistan. Nel frattempo è uno dei paesi islamici più moderni del mondo.
  • Libano: potrebbe emergere un conflitto fra sunniti e sciiti, e uno su quattro nella popolazione è immigrato dalla Siria o dalla Palestina. Il paese sta diventando sempre più controllato dalla polizia e dalla milizia. Per quanto riguarda i diritti umani, non c’è progresso evidente, e la polarizzazione religiosa è un trend crescente.
  • Libia: ad un certo punto il paese si dividerà in tre parti: Tripolitania, Cirenaica, e Fezzan.
    • Macedonia: gli Usa organizzeranno la sua resistenza contro le strategie di espansione geopolitica della Turchia.
  • Marocco: attualmente il Re del Marocco è abbastanza liberale per gli standard islamici, e le elezioni si svolgono in modo corretto e libero. Ma esiste un serio problema di corruzione politica. Il settore del turismo aiuterà molto l’ economia, possibilmente evitando la stagnazione.
  • Messico: una nazione che non perderà abitanti, a differenza degli altri paesi avanzati. Una volta affrontato e superato il problema dei Cartelli della droga, possibilmente attraverso una guerra civile negli anni ’20 del 2000, riuscirà a salire di rango, poiché è suo destino confrontarsi direttamente con gli Usa nel centro di gravità del sistema internazionale. I Messicani all’ estero potranno votare nelle elezioni messicane locali. Il contrasto con gli Stati Uniti nelle ultime decadi del secolo sarà sempre più acceso, ma il Messico gradualmente diventerà sempre più attivo a livello internazionale, compiendo interventi militari in altre nazioni, e assumendo un ruolo simile agli Stati Uniti. Non escludo che potrebbe avere il sopravvento sugli Stati Uniti, ma è tutto ancora da vedersi.
    • Moldavia: entrerà a far parte del Blocco Polacco, e rimarrà coinvolto nella sua futura disintegrazione alla Jugoslava.
  • Moravia: dopo la frammentazione alla Jugoslava del Blocco Polacco, questa nazione potrebbe emergere dalla Repubblica Ceca.
  • Namibia: la nazione potrebbe risultare una delle poche stabili nel continente Africano.
  • Nazione Naxalita ( in India ): i Naxaliti sono ribelli Maoisti in India. La ribellione Naxalita potrebbe tornare.
  • Nigeria: il paese ha le possibilità di diventare uno dei pochi stabili nel continente Africano, ma rimane il problema rappresentato da Boko Haram, che si è alleato con lo Stato Islamico. Il punto forte della nazione risiede nel suo potenziale economico. Inoltre ha la popolazione più numerosa in Africa. Anche la sua posizione rappresenta un vantaggio strategico.
  • Novorussia: una delle potenziali nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Paese Basco: è una comunità autonoma all’ interno della Spagna che potrebbe cercare la secessione in caso di guerra civile Spagnola per la questione Catalana.
  • Pietroslavia: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla disintegrazione della Russia, avrebbe come capitale San Pietroburgo.
  • Polonia: con il declino economico della Germania e l’ opportunità geopolitica ereditata dal collasso della Russia, troverà un’ alleanza con gli Usa, che le forniranno enorme supporto economico e industriale / tecnologico, dominerà una coalizione che fronteggerà la Russia indebolita. Occuperà l’ area intorno a Minsk. Sarà attaccata dalla Turchia. Gli Usa organizzeranno un attacco che manderà al buio il paese intero. Perderà molte persone nella guerra , ma ne uscirà vittoriosa, e potrà espandersi enormemente, ma si sentiranno traditi dagli Usa quando cercheranno alleanza con la Turchia. Il Blocco Polacco assumerà il ruolo preso in precedenza dall’ Urss, e diventerà uno dei principali rivali geopolitici degli Usa. Ma entro la decade dei 2070s, si frammenterà in modo simile alla Jugoslavia, ed emergeranno conflitti etnici molto violenti.
  • Puntland: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Somalia.
  • Quebec: ad un certo punto, durante il secolo, potrebbe voler fare secessione dal Canada e assumere un ruolo geopolitico simile a quello della Francia in Europa.
  • Regno Unito: la nazione potrebbe entrare in guerra nella metà degli anni ’20 del 2000, come alleata degli Stati Uniti e della Polonia. Potrebbe quindi entrare in conflitto con la Turchia e la Germania, che supporterà invece la Turchia, perché preoccupata dal crescente potere geopolitico della Polonia. Uscirà vincitrice dalla guerra, ma potrebbe subire gravi danni, e se i cicli storici riporteranno le condizioni per il ripetersi del lungo periodo dei Troubles, potrebbe significare decenni di turbolenza, insicurezza e guerra civile, disordini, manifestazioni e soppressioni di quest’ ultime. Con la discesa delle risorse la nazione cercherà di mantenersi autosufficiente e slegata dall’ Europa.
  • Repubblica Ceca: farà parte del Blocco Polacco, che si disintegrerà alla Jugoslavia entro gli anni ’70 del 2000. A quel punto emergeranno conflitti etnici violenti.
  • Repubblica Centrale Africana: l’ economia è cronicamente in stallo, la popolazione è in un urgente bisogno di supporto umanitario, e gli accordi di pace non hanno risolto ancora i problemi del paese. Nonostante tutto questo, a causa della sua posizione strategica, è uno dei tre paesi potenzialmente ospitanti la base terrestre di un eventuale ascensore orbitale.
  • Repubblica Moscovita: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia, con capitale Mosca.
    • Repubblica degli Urali: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia, con capitale Yekaterinburg.
    • Repubblica dell’Artsakh: è de facto uno stato a riconoscimento limitato, non riconosciuto da alcun membro dell’ONU, autoproclamatosi indipendente dall’Azerbaigian. Ci sarà un altro conflitto per la sua indipendenza nel 2024. Il suo territorio è rivendicato sia dagli azeri che dagli armeni. Fino al 2017 si chiamava Repubblica del Nagorno Karabakh.
  • Repubblica della Gagauzia: dopo che il Blocco Polacco si frammenta alla Jugoslava, potrebbe emergere questa nazione dalla Moldavia / Romania.
  • Repubblica Riograndense: un’ alternativa alla mia ipotesi di secessione della regione di Rio de Janeiro ( Guanabara ) potrebbe essere l’ emergere di questa repubblica in Brasile.
  • Repubblica Siberiana / Siberia/ Sakha / Yakuzia: una delle nazioni che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia la capitale potrebbe essere Novosibirsk.
  • Rohang ( Rohingya ): la minoranza culturale perseguitata dal Myanmar avrà la sua nazione indipendente entro questo secolo.
  • Romania: dopo il collasso della Russia, potrebbe inglobare la Moldavia. Sarà in competizione con la Turchia per il controllo dell’ Ucraina. Farà parte del Blocco Polacco, che negli anni ’70 del 2000, si frammenterà alla Jugoslava, dando origine a conflitti etnici violenti.
  • Russia: per adesso è tornata una situazione da guerra fredda con gli Stati Uniti, la Russia ha un importante ruolo difensivo in Siria, ma a causa di problemi economici e possibili eventi improvvisi e imprevedibili, mi aspetto che la Russia collassi per motivi simili a quelli del 1991, entro il 2021 o 2023. La situazione che emergerà sarà ancora più drastica di quella del passato, e il paese si frammenterà in numerosi staterelli. Nel 2026 scoppierà quindi una guerra per la spartizione della Russia. Il ruolo dell’ Unione Sovietica verrà ripreso dal Blocco Polacco, e per tutto il secolo, la Russia non tornerà quella di oggi. La sua popolazione, infatti, andrà verso un declino esponenziale. Ad un certo punto l’ Egitto avrà più abitanti della Russia. ( la cui area sarà fortemente diminuita )
  • Sahrawi: conosciuta semplicemente come Sahara Occidentale, è uno stato parzialmente riconosciuto a livello internazionale, collocato nel Sahara Occidentale, e che aspira alla sovranità nazionale e al completo riconoscimento a livello internazionale. Il suo territorio è conteso dal Marocco.
    • Serbia: la Russia cercherà di metterla contro Ungheria e Romania. gli Usa organizzeranno la sua resistenza contro la Turchia.
  • Sindhudesh: una nazione che potrebbe emergere da una eventuale frammentazione del Pakistan.
  • Sinjar ( Yazidi e Kurdistan ): una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione dell’ Iraq.
  • Slovenia: verrà assorbita dal Blocco Polacco, e sarà protagonista della frammentazione del Blocco, alla Jugoslava. Successivamente scoppieranno conflitti etnici violenti.
  • Somaliland: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Somalia.
  • Stati Uniti: la rinnovata guerra fredda con la Russia continuerà fino ai primi anni ’20 del 2000, e quando nel 2023, pochi anni dopo il significativo declino economico della Cina, gli americani assisteranno al collasso e alla frammentazione della Russia, si sentiranno molto sicuri del loro dominio unipolare. Quando il Giappone, la Turchia e la Polonia cominceranno a contendersi i territori russi, gli Stati Uniti supporteranno la Polonia, rendendola un paese tecnologicamente all’ avanguardia. Gli Usa saranno poi coinvolti nella guerra in Asia, probabilmente in seguito ad un attacco alle basi militari, causato dal Giappone o dalla Cina. Gli Usa usciranno vincitori dalla guerra, la Turchia sarà ridimensionata o separata, la Corea del Nord non rappresenterà più una minaccia, soprattutto se il regime collasserà nel 2021, altrimenti se ne approfitterà per risolvere la situazione. Il concetto di Russia come lo intendiamo attualmente sarà finito, e se la Cina interverrà in guerra contro gli Usa, perderà. Se interverrà il Giappone, perderà. Gli Stati Uniti però cercheranno un accordo diplomatico con la Turchia, e irriteranno il Blocco Polacco che si sarà costituito sotto la sua supervisione. Il Blocco Polacco diventerà il prossimo rivale geopolitico degli Stati Uniti, rimpiazzando l’ Urss del Ventesimo secolo. Ma anche questo Blocco nella decade dei 2070 collasserà alla Jugoslava. La popolazione latina e quella di colore cresceranno negli Stati Uniti, e i bianchi saranno una minoranza. Entro il 2033 arriverà persino il primo presidente latino. Il Canada e il Messico cominceranno a fare pressioni sempre più insistenti, e il Messico deciderà che i latini residenti negli Usa potranno votare alle elezioni messicane. Ad un certo punto crescerà il desiderio di secessione, alimentato dalla tensione sociale e dallo stesso Messico, e soprattutto se gli Usa faranno uso di mezzi terroristici o si verrà a scoprire una responsabilità diretta, per esempio con i finanziamenti ai terroristi, per cercare di contrastare la crescente potenza del Messico, gli statunitensi potrebbero diventare un popolo malvisto, indesiderato e con sempre meno alleati. Il Messico potrebbe quindi prevalere in una Guerra al Terrorismo, ma al contrario, diretta verso gli Stati Uniti, e non verso paesi islamici. Gli Stati Uniti potrebbero quindi perdere diversi stati, fra cui il Texas con la sua industria spaziale, la California con la sua industria del cinema e la Silicon Valley, e potrebbero declinare a potenza regionale, assumendo il ruolo della Russia post collasso.
    • Stato di Aleppo e Stato di Damasco: due potenziali nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Siria.
  • Stato Islamico ( Isis ): per adesso non è avvantaggiato dalla presenza di un alleato significativo. I suoi nemici hanno interessi divergenti, e difficilmente si alleeranno per risolvere la situazione. Non sembrano essere in grado di contrastare efficientemente una forza militare convenzionale. Non hanno un piano strategico, e non hanno conoscenza di tattiche di guerriglia. Qualora riuscissero a resistere, si scontrerebbero con le ambizioni geopolitiche e strategiche della Turchia.
  • Sud Africa: ci sono diversi scenari, il mantenimento dello status quo, la divisione sociale del paese, o il trionfo dei riformisti. Anche se fa parte dei BRICS, attualmente l’ economia è in cattivo stato, la disoccupazione è in crescita, e vi è una fortissima diseguaglianza economica. La povertà è in crescita. Il governo potrebbe diventare maggiormente autoritario. Potrebbe eventualmente arrivare alla frammentazione regionale.
  • Sunnistan Siriano o Iracheno: una nazione che costituirà la area più grande di ciò che verrà fuori dalla frammentazione della Siria. Potrebbe diventare un paese aggressivo e assumere il ruolo attualmente svolto dallo Stato Islamico.
  • Spagna: la crisi catalana potrebbe declinare in guerra civile entro il 2023, rendendo successivamente il paese autoritario e diplomaticamente isolato per decenni. Farà parte dell’ Unione Mediterranea che emergerà dallo scisma Europeo. L’economia è in cattivo stato, la disoccupazione giovanile in crescita
  • Svezia: una proiezione delle Nazioni Unite ha ipotizzato che la Svezia potrebbe entrare in uno stato di declino entro il 2030. La nazione sta vivendo un problema relativo all’ immigrazione, che rischia di renderlo un paese soggetto ai disordini che periodicamente si verificano in Francia.
  • Silesia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Polonia.
  • Siria: si trova in un conflitto da anni, e non sembra accennare a finire, e potrebbe trasformarsi in una di quelle guerre decennali che hanno afflitto diversi paesi nella storia. L’ ipotesi è la frammentazione in una manciata di nazioni. Il Nord verrà occupato dal Kurdistan, e gran parte dell’ area centrale verrà occupata dal Sunnistan, un paese che potrebbe diventare aggressivo e assumere il ruolo dello Stato Islamico.
  • Szèkelyland ( Ungheria ): dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Romania ed essere inglobata dall’ Ungheria.
  • Taraclia: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Moldavia / Romania.
  • Tatarstan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. La maggior parte sono musulmani sunniti.
  • Toubouland: una possibile altra alternativa per una nuova nazione emergente dalla frammentazione della Libia.
  • Transilvania: dopo la frammentazione del Blocco Polacco alla Jugoslava, questa nazione potrebbe emergere dalla Romania.
  • Transnistria: è uno stato indipendente de facto non riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Repubblica di Moldavia. Nel 2014 la Transnistria ha chiesto l’adesione alla Federazione Russa in seguito all’annessione della Crimea alla Russia. Potrebbe risultare di nuovo indipendente in seguito alla frammentazione Russa. Oppure essere inglobata dalla Romania e di conseguenza inserita nel Blocco Polacco.
  • Tunisia: anche se per adesso la situazione generale non è eccezionale, la dinamicità e l’ apertura sociale e mentale dei giovani del paese potrebbe renderlo uno dei paesi potenzialmente più significativi in Africa.
  • Turchia: ha le potenzialità per espandersi, e secondo Friedman, potrebbe arrivare a ricostituire almeno una parte di quello che era l’ Impero Ottomano. Arriverà quindi a confrontarsi con lo Stato Islamico, e con la Polonia, soprattutto dopo la frammentazione della Russia, che risveglierà ambizioni geopolitiche da parte della Turchia. Ma la guerra per la spartizione della Russia, anche se la Germania supporterà questa nazione, potrebbe portare alla sconfitta della Turchia, che potrebbe allearsi con il Giappone. La Polonia infatti sarà supportata anche tecnologicamente dagli Stati Uniti. La Turchia quindi potrebbe perdere la guerra, ed essere fortemente ridimensionata, e addirittura divisa come fu per la Germania del dopoguerra. In seguito avrà la possibilità di ricostituirsi, ma solo dopo decenni.
  • Turkestan dell’ Est ( Uiguri in Cina ): popolato da una minoranza Islamica turcofona in Cina, costituiscono il 46% della popolazione nell’ area dello Xinjiang. Hanno tratti europei con fattezze mediorientali e asiatiche. Potrebbero essere una futura nazione indipendente, se avverrà una rivoluzione nella decade degli anni ’40 del 2000 o nella decade degli anni ’70 del 2000.
  • Turkmenistan del Sud: qualora l’ Iran dovesse frammentarsi a causa di una guerra scaturita da un intervento militare americano, questa nazione potrebbe emergere.
  • Turkmen Siriano o Turkmeneli Ovest ( Turchia ): questa nazione potrebbe emergere dalla frammentazione della Siria ed essere annessa alla Turchia.
  • Tuva: una nazione che potrebbe emergere dalla frammentazione della Russia.
  • Ucraina: i Russi avevano bisogno di riassorbire questa nazione per evitare una sua alleanza con gli Usa e la NATO, che avrebbe mosso i primi passi verso la disintegrazione della Russia, che sarebbe diventata vulnerabile. La Russia deve dominarla per la sua sicurezza geopolitica. Inoltre è storica antagonista della Polonia. Verrà occupata dalla Turchia nella guerra mondiale.
  • Uganda: dal 2018 alla fine degli anni ’40 del 2000, l’ Uganda sarà produttrice di petrolio. Potrebbe quindi vivere un periodo di maggiore prosperità, anche se potrebbe non durare molto a lungo.
  • Ungheria: andrà a invadere l’ Ucraina e occupare Kiev. Sarà in competizione con la Turchia per il controllo dell’ Ucraina. Verrà in seguito occupata dalla Turchia nella guerra mondiale. Entrerà a far parte del Blocco Polacco, che assumerà un ruolo simile a quello dell’ Urss, in opposizione agli Stati Uniti, e poi si disintegrerà alla Jugoslava, portando a conflitti etnici violenti.
  • Uralia del Kazan: una delle nazioni che potrebbero emergere dalla frammentazione della Russia. La capitale potrebbe quindi essere Kazan.
  • Venezuela: ci sono diversi scenari: potrebbe diventare uno stato vassallo, trasformarsi in una cleptocrazia autoritaria, oppure l’ ordine potrebbe essere ristabilito attraverso un governo militare. Alternativamente, continuerà la attuale situazione caotica, portando il paese al declino, e subire un intervento militare statunitense. Il Venezuela è un paese che importa quasi tutto, ed è troppo dipendente dalle esportazioni di petrolio. Attualmente la situazione è critica a causa dell’ iperinflazione. In uno dei miei scenari per il Ventunesimo secolo, espongo la possibilità che un leader iconico porti il Venezuela ad assumere un ruolo simile a quello di Cuba nel Ventesimo secolo, aumentando la tensione con gli Stati Uniti.
    • Vietnam: entro il 2050 potrebbe rientrare nelle prime venti economie del mondo. La classe consumatrice è in crescita, come anche la popolazione giovanile. Il paese è inoltre ricco di risorse naturali. Il mercato delle esportazioni è avvantaggiato dalla posizione strategica della nazione. L’ alfabetizzazione è molto alta. Potrebbe avere la più alta qualità di lavoro relativa ai costi di ogni nazione nel mondo. Ha delle caratteristiche in comune con il Giappone, ma non ha le basi industriali che il Giappone possedeva prima della guerra. Ha anche un eccellente potenziale turistico, e sono un paese determinato, flessibile, creativo e coraggioso.  
  • Volkstaat degli Afrikaners: se il Sudafrica dovesse frammentarsi, questa nazione potrebbe emergere, abitata da Afrikaners.  

 

Il kit materiale e psicologico di un ciclologo storico

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Tratto dal mio ” saggio ” LE LEGGI DELLA STORIA , in attesa che le case editrici si facciano sentire … da adesso comincerò a diffondere comunque una parte del contenuto. Vi rammento anche che il sito dedicato è affiliato al nostro blog!

Il kit materiale e psicologico del ” ciclologo storico “

In questa sezione del libro, vi fornirò indicazioni su come addentrarvi nel concetto di ciclologia nel ramo storico. Ricordo l’ estate del 2009 come quella stagione della mia vita dove il concetto di risonanza storica di Terence Mckenna aveva suscitato in me un’ intensa ” epifania “, e così gradualmente cominciò la mia passione per la storia. Improvvisamente, la storia dei secoli non era più remota, superflua e alienante. Era invece la chiave per comprendere il futuro. In me si era creato un paradosso originale: mi ero concentrato sulla previsione del futuro, ma allo stesso tempo cercavo di arricchire la mia conoscenza del passato, e gradualmente ho compreso che una nuova superpassione avrebbe investito la mia vita interiore rinnovando ogni concetto che esisteva prima. In seguito, nell’ estate del 2013, conobbi il proprietario di un blog, Civiltà Scomparse, e decisi di condividere ciò che avevo imparato. Così fornii materiale da dibattito che successivamente il blogger trasformava in articolo. Finalmente mi si era aperta la porta verso una condivisione dalle prospettive più ampie, e un anno dopo, il blogger decise di farmi diventare co ‒ autore, e da allora ci alterniamo a scrivere, ricevendo visite da quasi tutti i paesi del mondo. L’ opportunità di diventare un blogger mi ha fornito un enorme stimolo, e ha arricchito le mie potenzialità di scrittura. Il primo articolo con le mie scoperte sui cicli storici che venne pubblicato dal blog nell’ estate del 2013 riscosse un notevole successo. Mi ero reso conto di aver varcato un territorio inesplorato e stupefacente. All’ improvviso la storia appariva costante, ordinata, strutturata, regolare, e soprattutto il futuro non era più un’ incognita. Da allora, anno dopo anno, ho ampliato le mie ricerche sui cicli storici, ho raccolto dati e fatto liste, allacciato una marea di eventi fra loro, e quel che dapprima era un unico ciclo, si trovò in compagnia di altri due cicli, e molto tempo dopo, siccome non mi accontentavo, decisi di ” saturare ” l’ argomento scavando dovunque potevo, e così sono emersi dati su almeno dieci cicli storici. Ma il primo ciclo da me scoperto rimane quello dominante. Nel 2018 ho compreso che il carattere di un anno si può determinare dall’ intreccio dei cicli, e le mie capacità di previsione si sono ampliate, permettendomi di scendere nei particolari, ed evolvere la mia intuizione.

  • Collezionate libri di storia, studiate i concetti, e fatevi una idea generale dell’ atmosfera di un certo periodo storico. Cominciate leggero.
  • Confrontate gli eventi: dietro quasi ogni evento ” storico ” quotidiano si nascondono intrecci, precedenti e anticipazioni che vi faranno rimanere a bocca aperta.
  • Trovate quindi un precedente storico, un qualsiasi evento che si avvicini alla situazione del presente. Fate costante uso di Wikipedia per documentarvi sugli eventi minori. Gli eventi che dal nostro punto di vista appaiono minori e poco significativi rappresentano spesso delle tracce per l’ anticipazione di eventi anche di enorme magnitudo storica: il 10 settembre del 1976 , 25 anni e un giorno prima del 9/11, fu un giorno funesto per le agenzie aeree: avvenne una collisione in volo e un dirottamento da parte di indipendentisti radicali. Inoltre nel 1988 vi fu un attentato su un aereo che si schiantò su un centro abitato. Prevedere un attacco in una metropoli per mezzo di aerei contro grattacieli sarebbe stato onestamente complicato, ma se avessi potuto prevedere dal punto di vista del 1976 o del 1988, seguendo il mio metodo, avrei detto che il settembre del 2001 ( o in ogni caso avrei ampliato la finestra temporale all’ intero anno ) avrebbe presentato un potenziale evento funesto a bordo di uno o più aerei.
  • Spesso gli eventi storici si rievocano negli stessi paesi degli eventi originali ( quasi cinquanta esempi ), o almeno nella zona dove si parla la stessa lingua ( nove esempi), ma ancora più spesso le connessioni avvengono in paesi completamente sconnessi fra loro, e cinquanta esempi lo dimostrano. Dovete usare un pizzico di immaginazione e intuito per capire dove , in territorio e circostanze del tutto differenti, si potrebbero verificare determinate tipologie di eventi che replicano una situazione del passato.
  • Spesso gli eventi storici si rievocano nello stesso mese di quelli originali, con una certa percentuale che si replichi nella stessa settimana, ma non può succedere sempre. Lo stesso numero di data ( ma giorno e mese differente ) si è verificato in cinque esempi, lo stesso mese in nove esempi, la stessa settimana in undici esempi, tre volte addirittura nello stesso giorno, ma molto spesso la data e la stagione sono completamente diverse, e di conseguenza imprevedibili. Non fissatevi dunque sulla data, e ampliate la finestra di tempo all’ intero anno.
  • Prendete le vecchie riviste e i vecchi giornali, leggete i titoli, accumulate parole chiave per ogni ciclo storico.
  • Non importa quante prove dei fatti presenterete, la gente vi dirà che è possibile trovare una connessione ovunque, in ogni modo, in ogni caso, e dunque automaticamente sottovaluterà ogni prova. In realtà le possibilità di connessione sono limitate. Io ho proposto un sistema di dieci cicli perché ho voluto fornire determinate prove che richiedevano di ampliare la visuale sul sistema, anche se per anni mi sono concentrato solo su tre di questi cicli. Per motivi pratici, è meglio non utilizzare proprio tutti i cicli storici da me proposti. Per afferrare meglio il concetto bisogna ridurre questa visuale dall’ esterno. In questo modo potreste riuscire a sorprendere lo scettico se presentate, per esempio, anche un solo ciclo storico che attraversa tutte le epoche storiche.    
  • Siate distaccati, ragionevoli, catalogate, archiviate, conservate, accumulate, ma rimanete sempre realistici, flessibili, e non fatevi inglobare dal futuro, che, una volta che diventa prevedibile, può essere percepito ” ingombrante ” come il passato. Informatevi sui siti dedicati all’ analisi geopolitica: la svolta è sempre dietro l’ angolo, e un evento del presente può cambiare tutta la vostra prospettiva sul futuro. Certo, con la ciclologia il futuro cambia la sua essenza, prende vita, diventa concreto, ma ricordate allo stesso tempo che voi state lavorando su una piattaforma che può sempre modificarsi. Il futuro seguirà delle strade precostruite, sì, ma allo stesso tempo non esiste ancora. Più informazioni accumulate, più andrete sul sicuro. Se rimanete fermi alle generalizzazioni e ai concetti più ampi, rischiate di perdere il dettaglio che vi cambia tutto. In conclusione, non date per scontato, non sopravvalutate ma cercate di non perdere di vista i particolari.
  • Informatevi sulle nuove generazioni, e cercate di capire se stanno emergendo potenziali personaggi di interesse storico, e dal potenziale iconico. Di questi tempi sono davvero pochi, ma se volete, potete inserire dei protagonisti nella vostra ipotesi di Ventunesimo secolo. Ovviamente è molto difficile anticipare che una certa persona si troverà nelle condizioni di plasmare la storia di un paese, quindi cercate di essere realistici.
  • Informatevi sulle scoperte degli altri! Spesso emergono frasi nei libri, accenni a bizzarri fenomeni storici e a ipotetici cicli, sempre in un tono distaccato e mai approfondito, quasi scettico. Se anche chi non tiene conto della ciclicità degli eventi si è reso conto di un determinato fenomeno, se è così evidente, vuol dire che qualcosa di valido ci potrebbe essere.
  • Non preoccupatevi di diffondere le vostre idee, ipotesi, analisi, scoperte. Tutti sono scettici sull’ idea che il futuro sia prevedibile, nessuno si rende conto della struttura che c’è dietro, tutti pensano che sia una tabula rasa da riempire con eventi imprevedibili, e attraverso i loro preconcetti, ormai radicati nel profondo, non fanno nemmeno lo sforzo di provare a comprendere determinati concetti. Ci sono persone che non sentono il bisogno di approfondire certi argomenti, probabilmente perché non è nella loro natura, fin dal principio. Non disturbateli una volta che ve l’ hanno fatto presente. Fatelo per voi, trovate la vostra nicchia, trovate persone che apprezzino questo tipo di condivisioni, e soprattutto fatelo perché vi appassiona. Il resto non conta. Ma non andate troppo oltre: il vostro scopo è vivere il presente. Potete tornare a trovare il passato nel tempo libero, e ogni tanto potete dare una sbirciatina nel futuro, ma non fatene un’ ossessione.

Cicli storici nel passato – Una dimostrazione delle loro potenzialità

Tratto dal mio ” saggio ” LE LEGGI DELLA STORIA , in attesa che le case editrici si facciano sentire … da adesso comincerò a diffondere comunque una parte del contenuto. Vi rammento anche che il sito dedicato è affiliato al nostro blog!

CICLI STORICI NEL PASSATO

Vediamo cosa sarebbe stato possibile prevedere degli anni del passato, se avessimo potuto usare il metodo dei dieci cicli storici da un punto di vista nel passato.

2017 : ( 1992, 1995, 1980, 1985, 2004, 2002, 2000, 1972/ 73, 1965, 1930 ) se avessimo guardato solamente al ciclo principale, avremmo dedotto che Hillary Clinton sarebbe diventata presidente, ma nel 1930 il presidente era Hoover, un uomo che per molti aspetti era simile a Trump, un businessman senza esperienza politica, con un messaggio affine a quello di Trump, membro del partito Repubblicano, che promise di fare grandi cose a livello economico. Nel 1992 emerse il termine ” pulizia etnica ” e forse la guerra di Jugoslavia si può allacciare al conflitto Siriano. Il 1972 fu l’ anno del Watergate, e di una presidenza travagliata dalla scarsa popolarità, proprio come quella di Trump. Il caso Nixon si può però chiaramente allacciare allo scandalo del produttore Harvey Weinstein.

2016 : ( 1991, 1994, 1979, 1984, 2003, 2001, 1999, 1971/72, 1964, 1929 ) il crollo di Wall Street non si è ripetuto con un evento diretto, anche se quest’ anno rientra nel periodo della crisi, ma io penso si possa allacciare al terremoto economico immediatamente successivo alla Brexit. Il colpo di stato in URSS si allaccia al colpo di stato in Turchia, e la guerra in Iraq si allaccia al conflitto contro l’ Isis e possiamo vedere che le due Guerre del Golfo sono allacciate nella lista. Inoltre il 1991 fu l’ anno dell’ esodo dei curdi.

2015 : ( 1990, 1993, 1978, 1983, 2002, 2000, 1998, 1970/71, 1963, 1928 ) abbiamo ancora il collegamento fra l’ Iraq di Saddam e l’ Isis, e l’ invasione del Kuwait si replica con un attacco terroristico a una moschea proprio in quel paese, organizzato dal gruppo terroristico. L’ unione delle due Germanie si può allacciare alle ondate migratorie che hanno aperto i confini tedeschi alle popolazioni in fuga dalla guerra.

2014 : ( 1989, 1992, 1977, 1982, 2001, 1999, 1997, 1969/70, 1962, 1927 ) il crollo del muro si può allacciare al risanamento delle relazioni fra Stati Uniti e Cuba che in qualche modo risana la situazione creatasi nella crisi missilistica del 1962, la crisi Ucraina si collega agli avvenimenti del 1992, e la guerra razziale di Los Angeles si allaccia alle proteste di Ferguson. L’ allunaggio si può collegare alla prima volta di un atterraggio di una sonda su una cometa.

2013 : ( 1988, 1991, 1976, 1981, 2000, 1998, 1996, 1968/69, 1961, 1926 ) come per il 1968, il 2013 è stato un anno di rivolte globali, con una serie di grandi manifestazioni in Egitto in primis, ma anche in Brasile e Turchia.

2012: ( 1987, 1990, 1975, 1980, 1999, 1997, 1995, 1967/68, 1960, 1925 ) l’ evento della Costa Concordia si può forse allacciare al capovolgimento di un traghetto sulle coste del Belgio nel 1987. Gli eventi del Sessantotto si possono allacciare ai Giorni della Rabbia contro le ambasciate da parte delle popolazioni islamiche.

2011 : ( 1986, 1989, 1974, 1979, 1998, 1996, 1994, 1966/67, 1959, 1924 ) qui è chiaro l’ allacciamento fra Chernobyl e Fukushima nel tema del disastro nucleare. Forse la fine del dominio comunista si può paragonare al tentativo rivoluzionario della Primavera Araba, e qui vediamo anche l’ allacciamento ad esse con la Rivoluzione Iraniana del 1979. L’ ascesa di Adolf Hitler probabilmente si riflette nella figura di Anders Breivik, che ha persino scritto e pubblicato un manifesto con l’ obiettivo di scatenare una guerra civile Europea.

2010 : ( 1985, 1988, 1973, 1978, 1997, 1995, 1993, 1965/66, 1958, 1923 ) il Live Aid per la Carestia in Etiopia si può paragonare al drammatico aftermath del terremoto Haitiano, il conflitto in Vietnam nel 1973 al bombardamento al confine fra le due Coree, la crisi Greca all’ Austerity Italiana del 1973, l’ incidente di Diana in Francia si allaccia all’ incidente aereo che ha coinvolto il governo Polacco.

2009: ( 1984, 1987, 1972, 1977, 1996, 1994, 1992, 1964/65, 1957, 1922 ) l’ anno dell’ elezione di Mandela si allaccia all’ inaugurazione della presidenza Obama. La morte del cantante Elvis si allaccia alla morte di Michael Jackson.

2008: ( 1983, 1986, 1971, 1976, 1995, 1993, 1991, 1963/64, 1956, 1921 ) il 1963 è stato l’ anno del discorso del Sogno di Martin Luther King e si allaccia all’ anno dell’ elezione di Obama.

2007 : ( 1982, 1985, 1970, 1975, 1994, 1992, 1990, 1962/63, 1955, 1920 ) l’ assassinio di Kennedy in qualche modo si può allacciare all’ assassinio della Bhutto nel 2007, la prima leader islamica donna della storia. L’ allaccio al 1970 come anno delle repressioni violente delle proteste nei campus statunitensi, con vittime si può fare con la sparatoria in una università statunitense che fece più di trenta vittime.

2006: ( 1981, 1984, 1969, 1974, 1993, 1991, 1989, 1961/62, 1954, 1919 ) i primi problemi in Vietnam nel 1954 si allacciano con il debutto della Corea del Nord fra i paesi possessori della bomba nucleare.

2005: ( 1980, 1983, 1968, 1973, 1992, 1990, 1988, 1960/61, 1953, 1918 ) l’ elezione di Bush padre nel 1988 si allaccia al secondo mandato di Bush figlio nel 2005. Il 2005 rappresenta in un certo senso l’ ultimo anno caldo della Guerra al Terrore inaugurata dagli Stati Uniti in Afghanistan ( si intende prima della crisi Siriana e dell’ emergere dell’ Isis ).

2004: ( 1979, 1982, 1967, 1972, 1991, 1989, 1987, 1959/60, 1952, 1917 ) le rivoluzioni del 1989 secondo me si possono allacciare alla rivoluzione Ucraina del 2004, e qui vediamo anche il collegamento alla rivoluzione Russa del 1917. Siamo nel periodo caldo della Guerra al Terrore, che si può paragonare alla Prima Guerra Mondiale. La saga degli ostaggi in Iran del 1979 si può allacciare agli ostaggi presi dagli estremisti islamici nel 2004, e la presa dell’ ambasciata si allaccia all’ assedio della scuola di Beslan, in Russia.

2003: ( 1978, 1981, 1966, 1971, 1990, 1988, 1986, 1958/59, 1951, 1916 ) le marce contro le bombe del 1958 si allacciano alle manifestazioni globali contro la guerra in Iraq del 2003. La prima Guerra del Golfo del 1990 si allaccia alla seconda, con l’ invasione statunitense dell’ Iraq.

2002: ( 1977, 1980, 1965, 1970, 1989, 1987, 1985, 1957/58, 1950, 1915 ) siamo alla rievocazione della Prima Guerra Mondiale, con i primi raid aerei, gli attacchi col gas …il 1977 non fu un buon anno per i viaggi aerei, con la collisione su terra avvenuta alle Canarie, del quale il periodo immediatamente post 9/11 ne è un rimando.

2001: ( 1976, 1979, 1964, 1969, 1988, 1986, 1984, 1956/57, 1949, 1914 ) l’ allaccio allo scoppio della Prima Guerra Mondiale indica che la Guerra al Terrore ne è una rievocazione molto chiara, anche se fondamentalmente diversa, e il 9/11 rappresenta il nuovo sparo sentito in tutto il mondo. Il 10 settembre 1976 fu un giorno drammatico per il settore dei viaggi aerei. Ci fu un dirottamento e una collisione in volo. Il dirottamento fu eseguito da un gruppo che voleva l’ indipendenza della Croazia. Inoltre nel 1988 ci fu l’ esplosione sull’ aereo che si schiantò su Lockerbie, in una zona residenziale, coinvolgendo anche persone a terra. Anche l’ assalto all’ ambasciata Americana in Iran si collega al 9/11, rappresentato dall’ attacco al Pentagono. L’ Allunaggio fu uno degli eventi più visti in televisione, qualcosa di unico proprio come avvenne l’ 11 settembre. Il 1988 fu l’ anno di Bush padre mentre il 2001 vede protagonista Bush figlio. Il 2001 è un anno dove le ricorrenze storiche si vedono molto chiaramente.

2000: ( 1975, 1978, 1963, 1968, 1987, 1985, 1983, 1955/56, 1948, 1913 ) nel 2000 si verifica la Seconda Intifada, che si allaccia ai conflitti scaturiti dal debutto come nazione di Israele in un territorio scomodo ad altri.

1998: ( 1973, 1976, 1961, 1966, 1985, 1983, 1981, 1953/54, 1946, 1911 ) lo scandalo presidenziale Watergate si può paragonare allo scandalo della relazione extramatrimoniale di Clinton.

1997: ( 1972, 1975, 1960, 1965, 1984, 1982, 1980, 1952/53, 1945, 1910 ) il periodo dei Troubles era molto caldo nel 1972. Si può paragonare alla situazione scaturita dalla scomparsa della principessa Diana? La Rivoluzione Culturale si può allacciare alla cessione di Hong Kong alla Cina? La cessione è paragonabile all’ incontro fra America e Cina del 1972? Il 1972 inoltre fu l’ anno in cui scomparve il duca di Windsor, ex re.

1995: ( 1970, 1973, 1958, 1963, 1982, 1980, 1978, 1950/51, 1943, 1908 ) l’ assassinio di Kennedy si può collegare a quello del leader Israeliano nel 1995.

1994: ( 1969, 1972, 1957, 1962, 1981, 1979, 1977, 1949/50, 1942, 1907 ) Gandhi si fece promotore della non violenza nel 1907 e il 1994 fu l’ anno del debutto politico di Mandela.

1993: ( 1968, 1971, 1956, 1961, 1980, 1978, 1976, 1948/49, 1941, 1906 ) l’ allaccio al 1948 per Israele si vede nell’ accordo di pace temporanea fra Israele e Palestina nel 1993. Pearl Harbor si allaccia al primo attacco al World Trade Center del 1993. Il 1906 fu anche l’ anno del terremoto di San Francisco, è giustificabile fare allacci?

1992: ( 1967, 1970, 1955, 1960, 1979, 1977, 1975, 1947/48, 1940, 1905 ) il 1955 fu l’ anno della fine della segregazione nera, il 1992 fu l’ anno degli scontri razziali di Los Angeles.

1991: ( 1966, 1969, 1954, 1959, 1978, 1976, 1974, 1946/47, 1939, 1904 ) il 1946 fu l’ anno dell’ inizio della Guerra Fredda, e il 1991 l’ anno della sua fine. La situazione in Jugoslavia nel 1991 si può allacciare allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale? Il 1969 debuttò Arpanet, il predecessore militare di Internet. Il 1947 fu l’ anno del primo computer.

1990: ( 1965, 1968, 1953, 1958, 1977, 1975, 1973, 1945/46, 1938, 1903 ) La guerra dello Yom Kippur si può allacciare alla guerra del Golfo, e l’ invasione di Israele a quella del Kuwait.

1989: ( 1964, 1967, 1952, 1957, 1976, 1974, 1972, 1944/45, 1937, 1902 ) lo sbarco in Normandia si può paragonare alla caduta del Muro in Germania? E anche la resa della Germania nel 1945?

1984: ( 1959, 1962, 1947, 1952, 1971, 1969, 1967, 1939/40, 1932 ) l’ anno nero dell’ India si riflette negli esodi post disgregazione del subcontinente Indiano nel 1947.

1983: ( 1958, 1961, 1946, 1951, 1970, 1968, 1966, 1938/39, 1931 ) l’ anno delle manifestazioni contro le bombe, 1958, si riflette nel 1983, anno di proteste contro il collocamento di missili sul continente Europeo. Nel 1983 si verificò il falso allarme missilistico in Russia che avrebbe potuto scaturire una nuova ( Guerra Mondiale:¨1939 ).

1977: ( 1952, 1955, 1940, 1945, 1964, 1962, 1960, 1932/33, 1925 ) l’ emergere del rock ‘n ‘ roll nel 1952 si collega alla fine della carriera di Elvis nel 1977.

1973: ( 1948, 1951, 1936, 1941, 1960, 1958, 1956, 1928/29, 1921 ) la crisi petrolifera ed energetica dell’ autunno del 1973 si allaccia al crollo economico di Wall Street nel 1929, il 1948 è l’ anno del debutto storico di Israele, e il 1973 rappresenta la prima grande sfida. Anche la crisi della nazionalizzazione di Suez da parte dell’ Egitto del 1956 si allaccia alla decisione dell’ Opec ( Iran ) di punire tutti i sostenitori occidentali di Israele con una stretta sul petrolio.

1969: ( 1944, 1947, 1932, 1937, 1956, 1954, 1952, 1924/25, 1917 ) lo sbarco in Normandia nel 1944 si può paragonare allo sbarco sulla Luna. L’ anno del debutto del Rock, il 1952, si riflette nel concerto di Woodstock del 1969.

1968: ( 1943, 1946, 1931, 1936, 1955, 1953, 1951, 1923/24, 1916 ) nel 1955 ci fu il boicottaggio dei pullman da parte dei neri, dopo l’ arresto di Rosa Parks. Il 1943 fu l’ anno della rivolta nel ghetto di Varsavia.

1966: ( 1941, 1944, 1929, 1934, 1953, 1951, 1949, 1921/22, 1914 ) il 1966 fu l’ anno della Rivoluzione Culturale; possiamo vedere qui il collegamento con la marcia Cinese del 1934, l’ istituzione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 e l’ ascesa del comunismo nel 1921, anno del primo congresso del partito comunista Cinese.

1965: ( 1940, 1943, 1928, 1933, 1952, 1950, 1948, 1920/21, 1913 ) la Rivoluzione Culturale e il Libretto Rosso si rispecchiano nel piano quinquennale Russo. La figura di Mao che prende il potere si riflette nella figura di Hitler che prende il potere nel 1933.

1963: ( 1938, 1941, 1926, 1931, 1950, 1948, 1946, 1918/19, 1911 ) l’ evento di Pearl Harbor del 1941 si riflette nell’ assassinio di Kennedy.

1962: ( 1937, 1940, 1925, 1930, 1949, 1947, 1945, 1917/18, 1910 ) nel 1962 si temette lo scoppio di una nuova guerra mondiale. La crisi missilistica si riflette nella Seconda Guerra Mondiale ( 1940 ma soprattutto 1945 ), e anche nella Grande Guerra ( 1917 e 1918 ), e nel rafforzamento della stretta di Stalin nel 1925. Ma ciò dimostra che nonostante i cicli storici, la situazione può ancora volgere al meglio.

1961: ( 1936, 1939, 1924, 1929, 1948, 1946, 1944, 1916/17, 1909 ) il 1961 fu l’ anno della costruzione del Muro. Si riflette nell’ ascesa di Hitler del 1924, nel blocco di Berlino del 1948, nell’ inizio della Guerra Fredda del 1946, nella Seconda Guerra Mondiale.

1960: ( 1935, 1938, 1923, 1928, 1947, 1945, 1943, 1915/16, 1908 ) il maremoto di Messina del 1908 si allaccia al grande terremoto Cileno del 1960.

1959: ( 1934, 1937, 1922, 1927, 1946, 1944, 1942, 1914/15, 1907 ) la conquista di Cuba di Castro si allaccia all’ eliminazione delle SA in Germania del 1934, alla Guerra Civile Spagnola del 1937, al debutto politico di Mussolini nel 1922. La figura di Gandhi ( 1907 ) si riflette nella figura del Dalai Lama, in fuga in India nel 1959.

1958: ( 1933, 1936, 1921, 1926, 1945, 1943, 1941, 1913/14, 1906 ) il 1958 è l’ anno della campagna per il disarmo nucleare, e delle marce contro le bombe. Si allaccia al 1945, l’ anno del primo test di una bomba nucleare.

1956: ( 1931, 1934, 1919, 1924, 1943, 1941, 1939, 1911/12, 1904 ) la crisi in Polonia dovuta all’ invasione Russa nel 1939 si allaccia alla Rivoluzione Ungherese soppressa dalle truppe Sovietiche nel 1956, che si allaccia anche alla sfida fra Russia e Giappone nel 1904.

1950: ( 1925, 1928, 1913, 1918, 1937, 1933, 1905/06 ) il debutto del personaggio animato di Topolino nel 1928 si allaccia al 1950 poiché la carriera del fumetto di Topolino era appena partita. L’ isteria della guerra fredda al suo culmine iniziale nel 1950 si allaccia alla salita al potere di Stalin del 1925.

1946: ( 1921, 1924, 1909, 1914, 1933, 1929, 1901/02 ) l’ inizio dell’ era della Guerra Fredda si allaccia alla Grande Guerra del 1914.

1945: ( 1920, 1923, 1908, 1913, 1932, 1928, 1900/01 ) il culmine della Guerra Mondiale e la sua conclusione con la resa della Germania si allacciano all’ iperinflazione tedesca del 1923, uno dei punti più bassi per la nazione, la bomba nucleare si allaccia all’ esplosione di Tunguska nel 1908, e l’ autunno del post guerra si allaccia alla miseria dell’ occidente nel punto più basso della Depressione Economica del 1932. Inoltre non tutti sanno che nel 1900 gli Inglesi costruirono dei campi di concentramento dopo la conquista del Transvaal e dello stato libero di Orange per impedire a donne e bambini di aiutare i soldati boeri, notizia che suscitò l’ indignazione a livello internazionale. Proprio come quando la Russia liberò il campo di concentramento nazista principale nel 1945.

1944: ( 1919, 1922, 1907, 1912, 1931, 1927, 1900 ) la conferenza di pace a Parigi del 1919 si allaccia allo sbarco in Normandia per liberare la Francia nel 1944.

1941: ( 1916, 1919, 1904, 1909, 1928, 1924 ) la sfida fra Russia e Giappone del 1904 si riflette nell’ attacco Giapponese alle truppe statunitensi nel 1941. Inoltre si può allacciare anche all’ invasione tedesca della Russia.

1940: ( 1915, 1918, 1903, 1908, 1927, 1923 ) il primo volo aereo del 1903 si allaccia alla prima battaglia aerea della storia, in piena guerra mondiale, e ai primi bombardamenti aerei sull’ Inghilterra.

1939: ( 1914, 1917, 1902, 1907, 1926, 1922 ) una nuova guerra mondiale inizia a 25 anni di distanza dalla Grande Guerra, la Rivoluzione Russa si allaccia alla crisi Polacca post invasione.