Il Ventunesimo secolo secondo Jacques Attali

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Jacques Attali è autore del libro “Una breve storia del futuro”, scritto nel 2006 e revisionato nel 2009. Egli individua una serie di “cuori”, come città centrali del mondo, periodo per periodo: Bruges ( 1200s – 1300s ), Venezia ( 1300s – 1400s ), Anversa ( 1500s ), Genova ( 1500s – 1600s ), Amsterdam ( 1600s – 1700s ), Londra ( 1700s – 1800s ), Boston ( 1800s – 1929 ), New York ( 1929 – 1980 ), Los Angeles ( 1980 – fine fra poco ).

Vede il corso della Storia come un percorso verso la libertà politica e la espressione mercantile. Parla di Asia dominante ( anche se è europeista, e affermò che la Unione Europea è la più grande potenza mondiale, anche se non si vuole riconoscere in questo modo – problema, l’ Europa non piace a nessuno ).

Dice che il Partito Comunista Cinese non durerà oltre il 2030, perché nessun partito al mondo è mai rimasto al potere per oltre 70 anni. Regnerà disordine, ma potrebbe sorgere una nuova democrazia fondata da “signori della guerra”. Ipotizza anche che venga coinvolta nel “fenomeno della decostruzione delle nazioni” e che potrebbe accanirsi contro il Taiwan. Nella decade anni ’20 del 2000, l’ India diventerà il paese più popoloso del mondo. La sua crescita pareggia con la Cina. Siccome l’ unione dell’ India risale alla colonizzazione britannica, anche il subcontinente potrebbe disgregarsi. Attali parla della potenziale nascita di un centinaio di nazioncine nuove nel corso del secolo.

Il Giappone potrebbe diventare il prossimo “centro” del mondo, anche se la sua popolazione invecchierà, anche se non accoglierà abbastanza stranieri, non rilancerà la natalità, ha un altissimo potenziale tecnologico. Verrà accerchiato dalla Cina e dalla Corea, reagirà militarmente, possiederà armi nucleari, diventerà difensivo e protezionista.

La Corea ha il più alto potenziale economico e culturale in Asia, ottima in tecnologia e dinamismo. Il problema è che la Corea del Nord potrebbe ridiventare aggressiva, potrebbe crollare il regime, potrebbe avvenire una riunificazione, dal costo economico troppo rischioso, una escalation militare, e l’ uso del nucleare sono altri rischi.

Altrimenti emergerà anche il Vietnam, che diventerà la terza potenza economica in Asia. Anche l’ Indonesia ha del potenziale, sarebbe la prima potenza islamica, se non ci fosse di mezzo la Turchia. Anche l’ Indonesia potrebbe frammentarsi. Attali è più ottimista sulla Russia, anche se io ritengo che dopo Putin, dopo il 2024, parlare di una potenza Russa sarà assai difficile.

In America Latina emergeranno il Brasile, futura quarta potenza del mondo, e il Messico, la cui crescita verrà rallentata da rivolte politiche antiamericane, nel secondo paese.  

Attali non pensa che ci sia del potenziale positivo di crescita nel continente Africano. Non ci sarà una ampia classe media. Parla di disgregazioni in Nigeria e Congo, costruiti a tavolino. Positivi solo il Sudafrica, l’ Egitto ( su questo avrei dubbi ), Botswana e Ghana, ( io aggiungerei anche l’ Uganda ). L’ Algeria e il Marocco collaboreranno in un mercato comune.

In Medio Oriente, la contesa sarà fra Iran e Turchia.

Attali parla di declino della superpotenza Americana nella decade anni ’20 del 2000. Parla di problema del deficit, spese interne ed esterne, stop al finanziamento dalla Cina, rimpatrio dei capitali investiti in titoli Usa, selezione di altre valute alternative al Dollaro dalle banche centrali, prezzi del settore immobiliare in calo, e crollo del credito, con debiti insolvibili, e compagnie di assicurazione che esigeranno pagamento di premi. La produzione rallenterà, e la disoccupazione esploderà, culminando in una crisi finanziaria generalizzata. Gli Usa potrebbero diventare una democrazia socialista di tipo scandinavo oppure una dittatura. Gli Usa si chiuderanno nei loro territori, cercheranno di risanare le finanze, difendere il territorio, rischiando una nuova guerra civile.

La prossima grande potenza dovrà: avere un porto o aeroporto importante, avere un modo diplomatico liberale e dinamico, aprirsi ad una classe creativa e produrre i prossimi importanti oggetti di consumo per rilanciare la crescita mondiale. Ipotizza: San Diego ( Quindi California – Messico ), La Jolla, Stanford, Berkeley in Usa. Poi un possibile ritorno dell’ Inghilterra, del Belgio, il potenziale della Francia, e soprattutto del Giappone, e dal 2035 anche Cina, India, ma anche Australia, Turchia, Indonesia. Attali crede nel riscaldamento climatico e nel Global Warming, e per questo esclude Russia e Canada. Siccome le potenze globali si sono sempre spostate da est a ovest, propende per il Giappone e la Cina, poi dapprima l’ Australia e poi l’ India.

Sarà quindi un secolo dall’ ordine policentrico, anche se questo sistema non potrà durare a lungo, ed emergerà un mercato senza democrazia. Le democrazie aumenteranno di gran numero entro il 2035, anche in territorio Cinese e islamico. Altri paesi si divideranno, come Fiandre e Vallonia, Italia del Nord e Italia del Sud, Spagna e Catalonia, il Regno Unito si smonterà, il Kurdistan emergerà da Iraq e Siria, e gli Indù si separeranno dagli islamici indonesiani. Avverrà la “decolonizzazione africana finale”.

Il duello ideologico del secolo sarà fra democrazie e mercato, nazioni teocratiche o di estrema destra, e nazioni capitalistiche.

Secondo Attali, l’ Occidente diventerà simile all’ Africa di oggi, mentre l’ Africa cercherà di occidentalizzarsi. Molte persone cercheranno cittadinanze valide solo nei social networks virtuali, distaccandosi dalla nazionalità di paese.

Il capitalismo distruggerà tutto quello che non è sé stesso. Questo iperimpero avrà aspetti profondamente liberatori, e allo stesso tempo alienanti.

Nel ventunesimo secolo ci sarà una Guerra Mondiale. L’ innesco a Taiwan, Messico o Medio Oriente. Casus belli potenziale un attacco contemporaneo all’ Occidente da parte di Iran e Pakistan. Ecco alleanze e rivalità:

Iran – Cina, Russia e Venezuela

Venezuela – Lega Araba, Russia e Cina

Cina – Pakistan

Russia – L’ Europa

Pakistan – Egitto, Indonesia, Iran

L’ Europa – Gli Stati Uniti

Russia – Algeria e Venezuela

Brasile – Stati Uniti ( almeno finchè durerà Trump, poi? )

Stati Uniti – Taiwan, Israele

Stati Uniti VS Iran, Egitto, Algeria, Marocco 

Asean ( sudest asiatico ) VS Usa, Cina e Giappone

Cina VS Taiwan e Giappone, Kazakistan, Siberia

Giappone VS Corea, Cina e possibilmente gli Usa

India VS Pakistan

Russia VS Cina, Turchia, Europa dell’ Est

Turchia VS Curdi e Kazakistan e altre regioni turcofone, Grecia

Pakistan VS Afghanistan e Kashmir

Indonesia VS Australia

Iran sciita VS Paesi sunniti, Arabia e Turchia, Pakistan

Algeria VS Marocco ed Egitto

Nigeria VS Congo e Sudafrica

Brasile VS Venezuela e coalizione andina, Messico e Argentina

Venezuela VS Stati Uniti

Messico VS Stati Uniti

Paesi Arabi VS Israele

Germania VS Francia per il predominio in Europa

Secondo me il nuovo ASSE DI GUERRA sarà costituito da BRASILE, TURCHIA, COREA DEL NORD / GIAPPONE e questi perderanno la guerra, tranne forse la Turchia, che potrebbe rientrare fra i vincitori, come la Urss. Ricordo che Bolsonaro è un Italo – Tedesco, Erdogan è lo Stalin turco con le sue purghe.

Nel corso del secolo prolifereranno: entità pirata, le gangs di strada, zone di guerriglia urbana, zone fuorilegge, bande armate, zone no police, cartelli della droga, le mafie, i traffici illegali, masse di nomadi e invasori, immigrati e ONG, pirati, hackers e mercenari, questi ultimi assoldati anche a protezione dell’ ONU. Questo soprattutto in Brasile, Nigeria, Congo e Colombia, Somalia, Pakistan.

Emergeranno i Protestanti statunitensi e la Bible Belt, a difesa dei valori cristiani e dei cittadini cristiani stranieri nel mondo, in opposizione alla mancanza dei valori della società moderna, e in opposizione al capitalismo. Riemergerà il conflitto con l’ Islam. Gli Usa potrebbero attuare un “isolamento teocratico”. Africa e Brasile saranno anche sensibili alla teocrazia, come anche la Cina diventerà il primo paese cristiano al mondo, che cambia tutto. Questo emergerà anche in India e Indonesia, e soprattutto in Europa, dove lo vediamo già in atto questo movimento teocratico. Verranno valorizzati i partiti filocristiani e le autorità religiose, e i valori religiosi ritroveranno visibilità politica. L’ estrema destra accompagnerà queste teocrazie. Il Cristianesimo farà parte delle costituzioni.

Successivamente si instaurerà una democrazia globale, una “nuova globalizzazione” che limiterà i mercati e il capitalismo. Verranno altamente valorizzate le donne e le relazioni diplomatiche, e la collettività, l’ altruismo.

L’ immigrazione rimarrà la “condizione per la sopravvivenza” delle nazioni, a livello demografico. Ispanici e africani costituiranno la maggioranza negli Stati Uniti. Il nomadismo e la ricerca di lavoro all’ estero aumenterà.     

 

           

 

Autore: teoscrive

Sono Matteo Pacilli, un blogger appassionato di storia, ho 28 anni e faccio ricerche sui cicli storici dal 2013.

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