Cannibali 1991

1991

La realtà si intreccia con l’immaginazione, ed entrambe tessono le loro trame utilizzando come materia prima gli umani.

Il dottor Hannibal Lecter, “Hannibal the cannibal”

Dal 1987, il nuovo livello dimensionale in cui il pianeta compie il suo percorso spiraliforme nella galassia, ha bisogno di far emergere alla luce dei riflettori realtà estremamente crude e scioccanti. La maggiore LUCE che investe Gaia, il terzo pianeta della stella Sole, mostra cose che somigliano a incubi.

Andrej Chikatilo, il “cannibale di Rostov”, le sue vittime, abuso sessuale, violenza e omicidio, ammontano a più di 50 bambini e ragazzi, e in molti casi sono state da lui mangiate

Nel luglio di quell’anno, degli agenti di polizia, in maniera fortuita, entrarono nell’appartamento di Jeffrey Dahmer, di Milwaukee, e scoprirono una specie di museo degli orrori.

Jeffrey Dahmer ha abusato in ogni modo delle 17 vittime di cui è stato accusato. Squartandole, decapitandole, usandole come soprammobili, cercando di trasformarle in zombi, mettendo i loro pezzi in formalina e nel frigorifero, per poi mangiarle in diversi casi.

In quell’anno palindromo, una parte dell’atmosfera mediatica era caratterizzata da tutto questo. Il silenzio degli innocenti (The silence of the lambs), di Johnatan Demme, protagonisti Anthony Hopkins nella parte del dottor Hannibal Lecter, cannibale tenuto sotto stretta sorveglianza, e la ex bambina prodigio Jodie Foster nella parte di un’agente di polizia che collabora con “Hannibal the cannibal” (espressione curiosamente simile a “Elvis the pelvis”). Nel 1981, il tentato assassinio dell’allora neopresidente USA Ronald Reagan, fu giustificato da un certo John Hinckley jr. – che fece fuoco con la pistola – come modo per attirare l’attenzione di Jodie Foster, una sua beniamina, di cui se ne era fanaticamente innamorato guardandola in un film significativo, Taxi Diver.

Ma questa è un’altra storia (?)

Autore: Civiltà Scomparse

Questo blog tratta di punti di vista inconsueti sul mondo che mi circonda, in particolare inerenti l'esaurimento storico del tipo di realtà a cui siamo abituati. Il suo approccio al riguardo non è nè troppo credulone nè troppo scettico, consapevole della complessità del reale e della parzialità dei vari punti di vista. Perciò qui dentro non troverete né ossessioni complottiste-new age né atteggiamenti da scettico iper-razionalista e scientista: due facce della stessa medaglia, a mio parere. Civiltà Scomparse si limita a percepire quanti "punti di fuga" ci sono nella realtà che viene considerata normale, prendendo anche, occasionalmente, spunto dall'informazione alternativa, per tracciare nuove vie dell'immaginario. Buone visite.

2 pensieri riguardo “Cannibali 1991”

  1. ottime intuizioni! Peccato che si perde tutto nel caos internettiano, c’è da sperare che qualcuno colga queste briciole!

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