

Ecco un bell’ esempio fresco fresco dell’esaurimento delle novità nell’attuale linea spaziotemporale, in cui ci stiamo tuttora trovando, e che sta perdendo sempre più propulsione, non riuscendo più a proporre nulla di nuovo, riempendo il presente di passato ripetitivo e annullando il futuro: il RITORNO di due trasmissioni tv che parevano defunte ma qualcuno, nottetempo, ha avuto idea di intrufolarsi nel cimitero, scavare le tombe, usare il defibrillatore e far ritornare in vita il MAURIZIO COSTANZO SHOW e il KARAOKE: due zombi provenienti, il primo dal 1982 il secondo dal 1994.
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https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/05/03/e-dopo-il-ritorno-di-carosello-torneremo-ad-andare-a-letto-presto/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/10/10/il-male-torna-in-edicola-ed-e-subito-aria-fritta/
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Autore: Civiltà Scomparse
Questo blog tratta di punti di vista inconsueti sul mondo che mi circonda, in particolare inerenti l'esaurimento storico del tipo di realtà a cui siamo abituati. Il suo approccio al riguardo non è nè troppo credulone nè troppo scettico, consapevole della complessità del reale e della parzialità dei vari punti di vista. Perciò qui dentro non troverete né ossessioni complottiste-new age né atteggiamenti da scettico iper-razionalista e scientista: due facce della stessa medaglia, a mio parere.
Civiltà Scomparse si limita a percepire quanti "punti di fuga" ci sono nella realtà che viene considerata normale, prendendo anche, occasionalmente, spunto dall'informazione alternativa, per tracciare nuove vie dell'immaginario.
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Patetici! Oltre ad un fatto di esaurimento e di accumulazione è anche sintomo della fine della tv che soprattutto nelle generazioni da 30 anni in giù oramai non è più il media principale, anzi molti giovani (ma anche non giovani) l’hanno completamente abbandonata e comunque per via di internet e le tecnologie mobile, vede ridotta sensibilmente la sua audience, tanto che nei tempi attuali un programma che sbanca negli ascolti é di 6 milioni di spettatori quando fino a 15 anni fa, un programma con 6 milioni di spettatori era di media-alta grandezza, ora è il massimo che si raggiunge, escludendo le partite dell’Italia, qualche raro evento o magari Sanremo che comunque non fa più le percentuali bulgare del passato.
Oltretutto c’è anche il digitale che ha frammentato l’audience che comunque è liquida come tipico dei nostri tempi.
Ricordo quand’ero piccolino io, era normale passare ore ed ore davanti alla tv, oggi è inamissibile, se va bene si passano ore davanti alla tv come media in una settimana, credo che le generazioni in cui la tv resiste come medium principale sono quelle più “vecchie”, per il resto tra 10-20 anni la televisione sarà vista come pezzo d’antiquariato,visto anche la propensione attuale a crearsi il palinsesto personale o per fare un esempio, la fruizione dei telefilm totalmente staccata dalle tv, con le persone non più disposte a sorbirsi doppiaggi censori, ma con comunità che guardano appena usciti le nuove produzioni sottotitolandole o basti pensare a Netflix, dove ad esempio la serie tv house of cards è uscita completa con tutta la stagione disponibile per essere acquistata e vista, senza dover dipendere da un canale o dagli orari tv.
Credo che prima della morte definitiva della società dei lustrini, del divismo (già semi tramontato), insomma della società dello spettacolo, vedremo svilupparsi una specie di netflix globale o youtube globale, dove saranno disponibili un’infinità di contenuti che lo spettatore deciderà come e quando fruire (fenomeno già realtà, anche se spesso in maniera abbastanza anarchica).
Questi fenomeno tipo il karaoke e il Costanzo show sono proprio il sintomo di un media giunto al capolino e senza più idee.
Il mercato musicale è completamente libero e non più soggetto alle leggi di mercato (almeno per il consumatore), tranne per gli addetti ai lavori, che per guadagnare in un settore dove oramai è tutto disponibile gratuitamente o si rifanno alle vecchie glorie o creano dive e divi sempre più estremi nei comportamenti e negli scandali che provocano, ecco anche gli altri settori diventeranno come quello musicale, portando alla fine definitiva del divismo e della cultura di mercato.
Chissà, in aggiunta a ciò che hai scritto, forse potremo, inoltre, assistere di nuovo al curioso fenomeno di persone che si incontrano faccia a faccia tra di loro, senza aver bisogno di smartphone e social network, parlando di loro idee personali non mutuate dai mass media! Ma forse è chiedere troppo… 🙂
Non è chiedere troppo si chiama buon senso!
ps. contento che hai visto black mirror, attendo il tuo articolo!