Cicli storici frattali – Reportage 2020 – Parte I – Passato e presente

19 08 2020

I CICLI STORICI DELLA TIMEWAVE ZERO

 “Il mondo in una simulazione virtuale è fatto di eventi basati su algoritmi matematici di cicli in patterns che si ripetono su livelli differenti”

Se tu fossi in un Simulacro, una simulazione di realtà creata da una realtà esterna di base estremamente avanzata, sotto forma di Avatar, a occupare un corpo che non è il tuo, a vivere in un “videogioco” immersivo multigiocatore che simula lo sviluppo di una civiltà inventando storylines alternative, come potresti capirlo?

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Da tempo, invece di usare la versione standard dei cicli storici di Mckenna basati su una formula derivata dai 64 esagrammi dell’ I Ching, basati su un fattore onda di 64, mi affido invece ad una serie di cicli basati su un fattore onda di 8, in relazione agli 8 trigrammi che sono i mattoncini base del mondo nell’ I Ching. I risultati sono sorprendenti: ora abbiamo un ciclo che inizia più o meno nell’ epoca di Confucio e della rivolta degli schiavi di Spartaco, un ciclo che parte dalla rivoluzione industriale della decade dei 1750s, un ciclo che parte dal 1987, con una notevole discesa nella novità nel 1993, un ciclo che inizia 4 anni, 2 mesi e mezzo prima della data zero, che noi abbiamo stabilito con quasi totale certezza essere nel 2021. Un altro ciclo che inizia a 6 mesi e 12 giorni dalla data zero, e un altro ciclo che inizia 24 giorni e poi ancora 3 giorni prima della data zero. Mckenna invece faceva partire i suoi cicli dalla sesta dinastia dell’ Antico Egitto, fino all’ anno 67 anni prima della data zero, fino al giorno 384 giorni ( un anno lunare ) prima della data zero, e poi 6 giorni prima della data zero.
Non ne sono pienamente sicuro, ma credo che la mia versione di cicli storici sia collegata alle famigerate e più misteriose “risonanze trigrammatiche” nel software timewave, del quale potete trovare una nuova versione digitando “Timewave Zero explorer” su Google e poi entrando come guest nel sito. ( https://twz-doc.noonian.io/ )
In questo articolo analizzeremo le tappe salienti delle ripetizioni storiche e poi daremo una occhiata al futuro che ci aspetta: secondo i miei calcoli, anche se prendo ancora in considerazione la possibilità che la data zero si trovi fra il 25 maggio e il 24 luglio 2022, la data zero accadrà fra il 25 maggio e il 4 agosto 2021, con l’ evento più importante della storia dell’ umanità.

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ANTICO EGITTO – Tutto ciò che riguarda l’ Antico Egitto e la sua storia, che comprende anche l’ approccio agli ebrei e l’ adorazione del Sole di Aton, si allaccia al nazismo e all’ olocausto degli ebrei della decade 1940s. Hitler, inoltre, era molto affascinato dalla cultura dell’ Antico Egitto. Pensate alla analogia fra Faraone e Fuhrer. Il collegamento fra Antico Egitto e periodo del Reich nazista è evidente. Fuhrer deriva dalla parola Faraone, i Tedeschi erano all’ epoca notevolmente affascinati dalla egittologia e avevano coinvolto anche Hitler stesso. La adorazione del Sole si associa al Sole Nero dei nazisti, e la svastica è un simbolo antichissimo. Entrambi hanno schiavizzato e perseguitato gli ebrei.

Ancient Egypt Scarab Winged sun Egyptians Egyptian hieroglyphs ...

Nel frattempo, fino al 1978, abbiamo: imperatori in Cina, gli Accadi e Sargon, Atene, la invenzione del vetro, Babilonia, Abramo in Palestina, Hammurabi, la invenzione della scrittura in Cina, i fenici, micene, i Veda, la età del ferro, l’ alfabeto dei fenici, la conquista di Babilonia, gli ittiti, il nuovo regno egiziano di Ramses, gli assiri, gli olmechi, la Cina feudale, le invasioni dei Dori, i celti, la invenzione della sella per cavalli, gli etruschi, Sparta, la Guerra di Troia, la fondazione di Cartagine rivale di Roma in Tunisia, l’ alfabeto greco e la prima olimpiade greca.

FONDAZIONE DI ROMA – Per la risonanza con l’ Antica Roma, prenderemo come punto di riferimento e di partenza della finestra temporale il rapimento di Aldo MORO, quasi anagramma di Roma, avvenuto in Italia il 16 marzo 1978, il giorno dopo le famigerate Idi di Marzo. (Data zero 14 luglio 2021).

Fra il 1978 e il 1979 vediamo quindi le risonanze storiche con le colonie greche, le primavere e autunni di conflitto fra signorie feudali, l’ epoca di Confucio (la riforma economica cinese di dicembre 1978?), il taoismo, le biremi e triremi, fino ad arrivare a Ciro di Persia, che potremmo allacciare al periodo fra febbraio – aprile e dicembre 1979, quando Khomeini tornò in Iran e il paese divenne una repubblica islamica. Abbiamo quindi la conquista di Sidone, e poi il Secondo Impero Babilonese in Iraq, che possiamo allacciare al 22 luglio 1979 e alla figura di Saddam. Segue Nabucodonosor, e poi Ciro conquista la Babilonia, evento che ha vari allacci potenziali, per esempio la crisi dell’ ambasciata americana nel novembre 1979, se la data zero si trova al 21 settembre 2020, oppure il 22 settembre 1980, quando inizia la guerra fra Iran e Iraq.

Negli anni ’80 abbiamo quindi Assurbanipal, il crollo degli assiri, i Celti in Europa, il giainismo e il buddhismo, gli zapotechi, la democrazia ateniese, Solone, la repubblica patrizia, Tarquinio il Superbo, poi la fine della monarchia romana, il taoismo, i Maya, la espansione di Roma, il teatro greco, la Polis, la Cina dei regni combattenti, la guerra fra Sparta e Atene, la guerra del peloponneso, il governo dei trenta tiranni, il sacco di Roma dei celti, Roma che conquista tutta Italia, lo scontro Macedonia contro Grecia, Alessandro il grande, l’ ellenismo, l’ Impero Maurya, lo stoicismo, la morte di Alessandro, la unificazione della Cina e il primo impero, l’ India di Asoka.

La intensificazione della Guerra Fredda si può associare alle GUERRE PUNICHE fra Roma e Cartagine, con Annibale, Scipione e la Gallia, e la distruzione totale di Cartagine. Nel frattempo abbiamo la sconfitta di Sparta, la dinastia Han, la Macedonia che passa ai Romani e la distruzione di Corinto.

Abbiamo poi il punto della battaglia degli schiavi di Spartaco e di Confucio in Cina, che si allaccia al 1752 se la data zero si trova nell’ estate 2021. Vuol dire che tutto ciò che abbiamo scritto in precedenza è stato ripercorso prima del 1752 e quello che scriveremo dopo, è stato ripercorso dopo il 1752.

Abbiamo quindi ancora la epoca di Giulio Cesare, Cesare in Gallia, il calendario Giuliano, Virgilio e la Grecia che diventa provincia Romana.

IL PERIODO FRA GIUGNO E AGOSTO 1989 si allaccia all’ epoca di AUGUSTO OTTAVIANO E DELLA ROMA IMPERIALE AL DEBUTTO: se la data zero si trova al 14 gennaio 2021 si allaccia alla elezione di Bush padre al 20 gennaio 1989, altrimenti si pensa al 18 giugno 1989 se la data zero è 12 giugno 2021. Al 28 luglio 1989 c’è un allaccio con l’ Iran, con la elezione di Khamenei.

IL DEBUTTO DI GESU’ CRISTO E IL PAPA GIOVANNI PAOLO II NEL 1990: Negli anni ’90 si ripercorre l’ Era Cristiana dalle Origini.

                                      

ANNI ’90: abbiamo Teotihuacan, la conquista di Britannia, gli scritti dei Vangeli, le battaglie dei gladiatori nel Colosseo, associabili agli incontri di wrestling americano.

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La ERUZIONE DEL VESUVIO si può associare a quella del PINATUBO del 15 giugno 1991 se la data zero è al 18 ottobre 2021, altrimenti abbiamo il 13 febbaio 1991 quando delle smart bombs distrussero un bunker in Baghdad facendo più di 100 vittime, se la data zero è 17 giugno 2021, oppure il periodo fra il 25 e il 27 febbraio 1991, la fase finale della Guerra del Golfo con il peggiore attacco alle forze americane e la ipotetica mini detonazione nucleare a Baghdad. Abbiamo quindi anche Traiano, che espande Roma verso l’ Oriente, arrivando in Romania e Babilonia, quindi appunto in Iraq.

ANNI ’90: abbiamo ancora le rotte carovaniere, i Nazca in Perù, la carta nel 105, Adriano imperatore, il geocentrismo tolemaico, la traduzione della Bibbia in latino, Caracalla, le pergamene, la età del ferro in Africa, la tetrarchia, i barbari con le loro invasioni, la divisione dell’ impero fra Occidente e Oriente, il periodo classico dei Maya, Costantino, il Concilio di Nicea, la Basilica di San Pietro, altre invasioni barbariche, i vandali, i merovingi, gli unni.

LA CADUTA DELL’ IMPERO ROMANO: L’ associo alla fine dichiarata dell’ Impero Britannico nel 1997 quando Hong Kong venne ceduta alla Cina il 1 luglio 1997, con data zero al 4 agosto 2021. Una alternativa sta al 10 giugno 1997 quando Pol Pot lascia la sua fortezza, con data zero 14 luglio 2021.

IL MEDIOEVO: Infatti state a vedere cosa abbiamo nel periodo immediatamente contemporaneo o successivo – la celebre saga di Harry Potter, basata sulla MAGIA, sull’ alchimia, sulle bestie fantastiche, leggende, erbologia e amuleti, debutta il 26 giugno 1997 e il videogioco di Medievil debutta nell’ ottobre 1998. Tutto improvvisamente prende una piega di ispirazione puramente medievale. Immaginate essere la Rowling e vincere alla lotteria con la pubblicazione del primo libro della vostra saga.

  

1997, 1998, 1999: abbiamo in questi anni la espansione dei Franchi, i visigoti, il ripristino dei poteri imperiali in Africa e Italia con Giustiniano, la abbazia di San Benedetto, la Italia invasa dai Longobardi, il periodo dei Maya al culmine, la unione dei Franchi. FRA APRILE E GIUGNO 1999 SI INAUGURA IL DEBUTTO DELL’ ISLAM. Abbiamo quindi lo Stato Islamico, la conquista della Mecca, mutamenti in Giappone, il Corano, il Califfo ucciso e la divisione fra sunniti e sciiti, la fine del Califfato elettivo e gli Omayyadi al potere, l’ assalto arabo a Costantinopoli, la Cina buddhista, il Doge di Venezia, la caduta di Teotihuacan, l’ emiro omayyade che conquista Africa e Spagna, Beda e l’ anno zero dei Cristiani, la iconoclastia, Carlo Martello che sconfigge gli arabi in Francia, i Turchi in Mongolia.

ARRIVANDO AL 2001: Siamo nel 2001 ancora in piena epoca islamica e abbiamo la invenzione della carta da parte degli arabi, l’ incontro fra arabi e cinesi, l’ Islam che conquista l’ AFGHANISTAN e si confronta con la Cina, lo Stato Pontificio e le invasioni dei barbari nelle decadi 750s e 760s. Nel 762 avviene anche la FONDAZIONE DI BAGHDAD, che si collega con l’ autunno del 2001. L’ 11 SETTEMBRE E LA GUERRA CIVILE STATUNITENSE: A questo punto sul livello che parte dal 1752 circa siamo arrivati al 1861 con la guerra civile degli Usa, un periodo che viene ripercorso anche durante il giorno degli attacchi in America, in particolare per quanto riguarda la BATTAGLIA DI GETTYSBURG. Se posizioniamo la data zero della timewave al 2021 questo è l’ unico anno in cui il 9/11 coincide con una fase precisa della Guerra Civile Statunitense, in particolare Gettysburg. Se si cambia anno c’è una differenza di sette anni alla volta.

FRA IL 2001 E IL 2005: abbiamo lo zero e i numeri indiani, Carlo Magno e la sua incoronazione ad associarsi all’ Euro e all’ Unione Europea, le note musicali dei bizantini, Khmer Wat, il crollo dei Maya, Venezia, la conquista araba di Sicilia, il primo imperatore tedesco del Sacro Romano Impero (Benedetto XVI?La Merkel?), la 1000 e una notte, il principato di Kiev, il periodo classico giapponese, il regno del Mali di Timbuktu con l’ uomo più ricco di tutti i tempi, anarchia in Cina, il monastero Cluny,i toltechi in Messico, la germanizzazione dell’ Impero, la estensione della Spagna islamica, i Vichinghi che arrivano in Groenlandia, l’ Islamismo, la civiltà comunale in Italia, il declino della supremazia araba, la crescita di Iran e Turchia, emirati e sultanati.

L’ ANNO 1000, LA PAURA MILLENARIA E I VICHINGHI IN AMERICA: Un periodo che a vari livelli si allaccia al 1893 e alla estate del 2005, ma anche alla estate del 2019. Nel 1893 abbiamo Swami Vivekananda, e nel 2005 abbiamo il Mars Orbiter e Katrina, e nel 2014 Ebola diventa di interesse internazionale. Successivamente abbiamo la scrittura musicale, lo scisma di Oriente con la Chiesa Ortodossa, la Battaglia di Hastings del 1066, le lotte per le investiture fra Impero e Papato.

IL PERIODO DELLE CROCIATE AL DEBUTTO: Questo periodo si allaccia alla finestra di tempo fra settembre 2006 e marzo 2007. Abbiamo 11 dicembre 2006, quando comincia la guerra civile in Messico, e su un altro livello abbiamo ottobre 1905 e su un altro livello ancora il 24 settembre 2019, con lo scontro fra la Pelosi e Trump, con la dichiarazione di Impeachment il 18 dicembre 2019, e l’ intervento turco in Libia. La Pelosi debutta il 4 gennaio 2007 alla carriera politica più alta da lei raggiunta. Il 3 febbraio 2007 vi è un attacco autobomba in Baghdad, il 3 e 4 agosto 2019 un attacco al Cairo e sparatorie multiple in America, e in settembre del 2019 abbiamo le “crociate del clima” con gli scioperi degli studenti e le manifestazioni della ragazzina svedese Greta Thunberg. Una possibile alternativa, se data zero è al 12 febbraio 2021, è il discorso del Papa che ha offeso gli islamici nel settembre 2006.

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LE CROCIATE: La difesa della Terra Santa, l’ assalto a Gerusalemme, l’ ordine cavalleresco, la carta in Europa, l’ islamismo in Africa, la espansione Tedesca verso Est, che forse si può associare al periodo della Germania verso la PRIMA GUERRA MONDIALE alla quale si possono allacciare le PRIME TRE CROCIATE, la università in Italia, Federico Barbarossa contro i comuni, Notre Dame, gli aztechi in Messico. LA TERZA CROCIATA E SALADINO: Abbiamo la conquista di Gerusalemme da parte del sultano Curdo e la crociata si svolge a Damasco, Aleppo, Mosul. Si collega all’ intervento militare turco in Siria del 9 OTTOBRE 2019, alla BATTAGLIA DI GAZA DEL 1917 E AGLI EVENTI DI FATIMA DEL 1917. Il 27 ottobre 2019 viene dichiarato sconfitto ed eliminato il Califfo dell’ Isis e il 30 novembre 2019 avviene una altra sparatoria di massa in Messico.

Abbiamo quindi gli Shogun Giapponesi, la cattura di Chartres, la quarta crociata che diventa più una operazione economico – militare da ora in poi, Venezia, Costantinopoli e il suo Impero Latino, 1204 la crociata contro Costantinopoli in Turchia, che si collega alla GUERRA DI INDIPENDENZA TURCA DEL 1919.

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L’ ERA DEI MONGOLI: Il 1206 del debutto di Ghengis Khan e il periodo delle invasioni mongole si collega al periodo fra ottobre e fine dicembre 2019, e quindi alla Battaglia per Hong Kong contro la Cina totalitaria e l’ inizio della epidemia di Covid, per ora solo in zona cinese.

DOPOGUERRA POST PRIMA GUERRA MONDIALE E FINE 2019 INIZIO 2020: ABBIAMO – Nuova Delhi capitale, Fibonacci e i numeri arabi, la Magna Charta, il confronto fra monarchia e oligarchia, il buddhismo zen, la Quinta e Sesta crociata, quella contro gli Albigesi di Francia, crociate in Egitto e Siria, le università, il Gran Khan Ogodei che assalta la Cina, l’ IRAN, e la Ungheria (ricordiamo che il Covid fece grande scalpore in Iran a inizio 2020), Cambridge, la Granada araba, Castel del Monte, la settima crociata fra francesi ed egiziani, le signorie, Egitto dominato dai Turchi mamelucchi, la Orda d’ Oro dei Mongka contro Baghdad, I MONGOLI IN COREA (e qui ancora pensiamo ai danni procurati dal Covid in Corea del Sud a inizio 2020), la biografia di San Francesco, la caduta dell’ Impero Latino di Oriente e il declino dei Bizantini nel 1261, la ottava crociata in Siria e Tunisia, Marco Polo che va in Cina e porta la conoscenza della cultura cinese in Europa (pensiamo al periodo delle accuse alla Cina per via della epidemia di Covid a inizio 2020), i Mongoli contro il Giappone, la dinastia Yuan in Cina, la riunificazione Cinese e il contrasto al contatto con l’ Occidente del 1280, e il periodo in cui Marco Polo torna dalla Cina nel 1291 corrisponde al 22 gennaio 2020 della messa in quarantena di Wuhan se data zero è 21 giugno 2021.

Abbiamo ancora – Osman e lo stato islamico ottomano nel 1300, la soppressione dei Templari, Dante e la Divina Commedia, in contemporanea con la messa in quarantena della Italia, gli aztechi, Giotto, Petrarca.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE: Questo periodo si allaccia alla GUERRA DEI 100 ANNI fra Inghilterra e Francia e al periodo della PESTE NERA DEL 1347 e del successivo aftermath.

LA PESTE NERA: Si allaccia al periodo fra 30 gennaio 2020, quando il Covid divenne di interesse internazionale e il 10 aprile 2020, in piena guerra al coronavirus. Si allaccia anche al periodo fra marzo e maggio 1937, e al periodo fra novembre 2010 e gennaio 2011, con l’ arrivo della Primavera Araba.

Abbiamo quindi: Boccaccio, le armi da fuoco che arrivano in Europa nel 1350, ad allacciarsi alle nuove armi da guerra della seconda guerra mondiale, il declino di Delhi, I Ming che si ribellano ai Mongoli, la crescita del Giappone, il Secondo Impero Mongolo di Tamerlano, Tamerlano che conquista Iran, Iraq, Siria e India e Samarcanda, lo Scisma di Occidente, la tregua della guerra dei 100 anni. la unificazione della Polonia, il Duomo di Milano nel 1386, Canterbury e Chaucer, i Serbi contro Turchi nella battaglia di Kosovo del 1389, il Rinascimento del Quattrocento e Tamerlano che assalta Baghdad, e qui ci allacciamo agli eventi della guerra nel 1943 – 44, in particolare al massacro del 13 dicembre 1943. Ancora, la Città Proibita in Cina, la morte di Tamerlano e la divisione del suo impero, il primo possedimento europeo in Africa del 1415, Venezia contro Gallipoli, Brunelleschi, Masaccio, la espansione di aztechi e incas, Giovanna d’ Arco nella guerra dei 100 anni, i MEDICI ( comitato tecnico scientifico 2020?) al potere a Firenze, 1434, gli Asburgo.

PERIODO SUCCESSIVO ALLA GUERRA MONDIALE, IL DOPOGUERRA: Qui abbiamo GUTENBERG, la INVENZIONE DELLA STAMPA a metà quattrocento, che si allaccia alla creazione della cultura mediatica moderna, che ha origini immediatamente post seconda guerra mondiale, cosa che si allaccia anche al 2012 (durante il periodo per esempio del lancio del nuovo rover su Marte) e al periodo fra aprile e giugno 2020. Abbiamo anche gli Aztechi di Montezuma, Maometto II, l’ incremento del commercio nell’ Oceano Indiano e la sua chiusura nel 1450.

LA CADUTA DI COSTANTINOPOLI NEL 1453 E LA FINE DEL MEDIOEVO: Questo periodo si allaccia alla finestra di tempo fra metà aprile e fine giugno 2020, giusto in tempo per il 4 maggio 2020 e la fine della quarantena in Italia, e anche al 2012, per esempio agli attacchi alle ambasciate americane nel mondo a settembre 2012. (Si potrebbe anche allacciare alla recente restaurazione della Hagia Sofia come luogo di culto … )

FINO AL 1955: abbiamo la vittoria francese nel 1453, il concetto di Medioevo, il palazzo ducale, la Reconquista spagnola, l’ impero atzeco, l’ impero portoghese, la Inquisizione spagnola, la anarchia feudale in Giappone e gli stati combattenti.

LA SCOPERTA DELLA AMERICA 1492, IL 1955, DISNEYLAND, 2013 IL PAPA AMERICANO E ATTACCO A BOSTON, E GEORGE FLOYD 2020, ANTIFA E BLACK LIVES MATTER:

IL 1500, ANNI ’50 e ’60, 2013 – 2014 ED ESTATE 2020: Abbiamo la occupazione Spagnola del Nordafrica, il trattato di Tordesillas, la ripresa della espansione turca, Leonardo da Vinci e la Gioconda, Vasco da Gama, Bramante, Michelangelo e il David e la Cappella Sistina, la Spagna che conquista il Messico e la scoperta della Florida, il conflitto fra Francia e Impero, i Berberi di Algeria, la riforma protestante di Lutero in Germania, la espansione ottomana al culmine, le esplorazioni nell’ oceano atlantico, l’ archibugio, la dinastia Moghul, il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, Pizarro che conquista gli Incas, la Compagnia di Gesù, la Chiesa Anglicana, la Rivoluzione Alimentare dal 1450, con il mais, la patata, il cacao, il pomodoro e il tabacco, viceregni in Spagna e Messico, l’ eliocentrismo copernicano, il Concilio di Trento, Ivan di Russia il terribile nel 1547 (possibile allaccio al Putin del periodo della rivoluzione violenta in Ucraina di febbraio 2014?), il Rinascimento del 1550, Elisabetta I (Elisabetta II), la Spagna contro le Filippine, in Perù viene ucciso il re Incas Tupac Amaru, la riunificazione del Giappone, Paesi Bassi contro la Spagna.





Considerazioni, fantasie, coincidenze su Donald Trump & co

20 11 2016

Dal momento che a scrivere un’analisi seria c’ha già pensato il mio complice Mediter, pubblicando un articolo che vi invito a leggere, io qui mi limiterò ad aggiungere un po’ di frizzi e lazzi, di quisquilie e pinzillacchere, come avrebbe detto il principe della risata Antonio De Curtis in arte Totò.

Di che stiamo parlando? Ma delle elezioni presidenziali USA del 2016 naturalmente, quelle combattute forsennatamente tra Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump nel corso dell’anno in corso, un 2016 ormai in dirittura d’arrivo.

Mi ricordo che si era cominciato a parlare della ri-candidatura di Hillary Clinton alla Casa Bianca già nel 2013, a inizio secondo mandato Obama, dopo che quest’ultimo l’aveva defenestrata dal posto di segretario di stato che aveva tenuto per tutto il primo mandato, quel mandato che, sfidando Obama alle primarie democratiche USA del 2008, avrebbe dovuto farlo proprio lei ma poi le cose erano andate diversamente e le primarie si erano risolte a favore dell’afroamericano.

Nel 2013, i giornali già parlavano di come le elezioni di tre anni dopo sarebbero state dominate dalla sfida tra la femminista ex first lady che aveva mantenuto il nome del marito ex presidente perchè “le facilitava la vita” e Jeb Bush, fratello dell’ex presidente George W. Bush. Insomma, corsi e ricorsi, la dinastia Clinton e la dinastia Bush per l’ennesima volta.

Le cose, come ormai sappiamo fin troppo bene, non sono andate così come si prevedeva nel 2013-2014. Nel giugno del 2015, il magnate immobiliarista Donald Trump detto “The Donald” – proprietario di un grattacielo a forma di torre a New York, di un casinò, di chissà quante auto e abitazioni e beni e di aerei boeing personali – annunciò di candidarsi come presidente degli Stati Uniti.

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Trump me lo ricordo negli anni novanta, che era famoso di luce riflessa perchè, in Italia, era più famosa di lui colei che lo aveva sposato, una certa Ivana Trump: mi viene in mente che su tutti i rotocalchi come Novella 2000, Eva Tremila, Grand Hotel, Stop ecc si parlava a profusione di questa Ivana Trump, di come fosse riuscita a impalmare questo super-riccone americano, di come da quasi povera fosse diventata stra-ricca, e io mi ricordo che, dalle mille immagini su queste pubblicazioni da sala di aspetto, questa Ivana mi sembrava una con l’hobby della chirurgia estetica, e non la vedevo nemmeno come una troppo intelligente. Spesso, su queste foto, la si vedeva accompagnata al suo consorte, Donald Trump, un allora quarantenne che me lo ricordo quasi sempre fotografato in smoking e farfallino, dal viso largo e guanciottoso, con lo sguardo solitamente un po’ corrucciato.

L’annuncio di Trump, durante la conferenza stampa nel giugno del 2015 di partecipare alla corsa per la Casa Bianca come venne accolto? Con applausi? No, con risate!

Infatti il PERSONAGGIO TRUMP, negli Stati Uniti, nonostante la sua fama decennale di super-benestante, era, fino a quel giugno, conosciuto per essere più che altro una star televisiva o poco più, uno che presentava reality show come “The apprentice” dove si sfidavano aspiranti imprenditori ed era lui, Trump, a suo insindacabile giudizio, a farli proseguire con le successive puntate del programma oppure a farli uscire, a fargli interrompere la gara.

Certo, poteva capitare che “The Donald” intervenisse negli affari politici statunitensi  attraverso i mass media ma, più che altro, era per avvallare teorie del complotto come quella che il presidente Obama non fosse nato sul territorio USA e quindi non poteva fare il presidente. Trump era considerato un COMPLOTTISTA, amico di complottisti, uno che, dicevano, aveva come sua specialità solo quella di dare aria alla bocca.

Eppure questo assoluto outsider della politica washingtoniana  – che tutti i mass media principali attendevano da un momento all’altro dicesse “va beh gente, ho scherzato, ora posso tornare ai miei affari” – riesce a sbaragliare uno dopo l’altro i candidati dell’establishment repubblicano durante le primarie: il predestinato Jeb Bush della dinastia Bush (figlio e fratello di due ex presidenti), che aveva ricevuto una cifra record per la sua campagna elettorale, e la coppia di ispano-americani Ted Cruz (un superconservatore religioso) e il giovane Marco Rubio (nient’altro che una specie di robot il quale ripeteva a pappagallo la politica neocon antisociale e guerrafondaia.)

Com’è come non è, alla fine Donald Trump si aggiudica le primarie repubblicane (nonostante a un certo punto si pensò persino di bloccarlo con una candidatura indipendente di un uomo totalmente del sistema come Michael Bloomberg) e, a inizio estate, è ufficializzato come candidato repubblicano per la corsa alla Casa Bianca.

E dall’altra parte cosa succedeva, dalla parte delle primarie del partito democratico? Per la prima volta dopo chissà quanto tempo in America, aveva buone opportunità di vittoria (e quindi di diventare lo sfidante dei repubblicani) un uomo proveniente dal mondo dei sindacalisti (cosa che non succedeva dai primi anni ottanta), che si dichiarava pubblicamente SOCIALISTA ed era una super-colomba per quanto riguarda la politica estera: Bernie Sanders, solo BERNIE per gli amici.

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Una giovane Hillary e un giovane Bill, negli anni settanta, tifano Bernie 2016

In molti stati Sanders è riuscito a sorpassare la Clinton, il socialista minacciava di vincere le primarie e allora gli si sono messi i bastoni tra le ruote, tant’è che poi sono usciti documenti che hanno dimostrato come l’organizzazione del partito democratico abbia avvantaggiato la candidata del sistema Clinton a spese dell’anti-sistema Bernie: questa documentazione si è spinta a tal punto di certezza da far sì che la presidente delle primarie democratiche fosse costretta a dimettersi.

A metà anno si è capito che queste non erano elezioni normali.

I repubblicani avevano mal digerito la vittoria di Trump, soffrivano di mal di pancia, gli facevano le pulci, tentavano di far sì che la sua corsa non proseguisse, non sapevano come ma ipotizzavano di sostituirlo in qualche modo.

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I democratici sopportavano la Clinton, la maneggiona, la lady Macbeth del 2000, la strega dell’ovest e dell’east (coast), ciononostante era lei la beniamina dei mass media, era lei la spalleggiata da centinaia di giornali, quella che era destino fosse la prima presidentessa della storia degli USA, non era certo destino che L’ALTRO diventasse presidente USA, inquilino della Casa Bianca, il populista demagogo, quello spalleggiato da nemmeno dieci giornali e da un pugno di complottisti su internet, quello che incassava le simpatie del Ku Klux Klan, quello che aveva scimmiottato un giornalista disabile che l’aveva irritato.

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Trump fa il verso a un disabile.

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Gente del Ku Klux Klan, per la supremazia della razza bianca, simpatizza per Trump.

Non poteva certo diventare presidente degli United States colui che era considerato alla meglio un clown e alla peggio un Mussolini-Hitler redivivo, uno che somigliava a gente come l’italiano Borghezio e il russo Zhirinovskij, uno che diceva di volere regolare l’immigrazione di islamici e messicani con delle leggi peggio della nostrana Bossi-Fini e volendo addirittura costruire un muro tra Stati Uniti e Messico.

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Borghezio, il Trump italiano, o padano.

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Zhirinovskij, il Trump russo.

I mass media generalisti e mainstream (CNN, ABC, NSB, BBC…) minimizzavano le scoperte di Wikileaks sulla corruzione di Hillary (da alcuni detta simpaticamente “Killary”), gli scandali della Fondazione Clinton, le marchette alla grande stampa, le inchieste sui giri pedofili che lambivano il marito Bill, i capi di staff come John Podestà – già famoso per parlare di UFO e alieni – alle prese con il satanismo e l’arte sanguinaria, intanto si aprivano e chiudevano inchieste dell’FBI sulle e-mail illegali di quando era segretario di stato, con uomini del Federal bureau che si veniva a sapere chiamavano letteralmente Hillary “L’anticristo”, Julian Assange che diceva come “Killary” fosse dietro alle guerre di Obama quando era suo ministro degli esteri e che i Poteri Forti avrebbero fatto carte false per non far vincere Trump e far vincere LEI. Prendendo direttamente le consegne delle agenzie internazionali di notizie come la Reuters, per il Corriere della sera, La Repubblica, La Stampa ecc, la moglie di Bill e  mamma di Chelsea era la santa del politicamente corretto contro il riccastro demagogo che scimmiottava gli handicappati, lo xenofobo, ovviamente POPULISTA, misogino (come ben mostrava un video del 2005 ben pubblicizzato su tutti i canali mainstream, dove Trump offendeva tutte le donne dicendo l’orrenda cosa che per un riccone è molto più facile molestare una donna rispetto a un poveraccio) e poi voleva buttare a calci nel sedere messicani e islamici fuori dai confini degli States se fosse stato eletto mentre Hillary stava dalla parte di tutti, soprattutto delle minoranze perseguitate. D’altra parte, non era “Stronger together”, “Più forti insieme”, il motto della sua campagna?, che ben campeggiava quando Hillary era fotografata col suo candidato vice, uno squalo di Wall Street che era sembrato un pazzo pieno di tic durante il confronto tv col candidato vice di Trump, l’unico confronto tv dei candidati vice.

No, queste non erano elezioni normali, con Trump che su Twitter mandava un tweet dopo l’altro svillaneggiando la Clinton e dicendogliene di tutti i colori e quest’ultima, dopo che su internet erano uscite molte voci sulla sua salute malferma le quali dai mass media venivano rimandate al mittente come complottismo, si afflosciava poi improvvisamente come un soufflè mal cotto durante la commemorazione delle torri colpite dagli aerei e da allora si intensificarono le dicerie su Hillary che aveva un doppio, un clone che la sostituiva; con il vicepresidente Joe Biden che minacciava i russi di contromisure hacker, di guerra informatica perchè circolavano ipotesi sul coinvolgimento russo nell’influenzare il voto delle presidenziali e “The Donald” si sapeva bene quanto fosse stimato da Putin e qualcuno l’aveva anche soprannominato “The siberian candidate”, il candidato del Cremlino nientemeno, facendo il verso al titolo del film “The manchurian candidate”, quello che parlava di un candidato presidente USA psico-programmato per diventarlo fin dall’adolescenza.

Non erano elezioni normali, erano le elezioni USA più PUFFONESCHE che si fossero mai viste (per usare un aggettivo che il giornalista italiano free lance Piero Ricca utilizzò per le elezioni politiche italiane del 2006.)

Michael Moore, l’ex fustigatore di Bush e delle sue guerre, che continuava a tifare democratico anche dopo la debacle di Bernie Sanders e quindi stava per la Clinton, diceva che avrebbero votato per Trump anche moltissimi democratici delusi e che moltissimi elettori bianchi avrebbero votato per Trump – anche se non condividevano per nulla le sue idee e magari lo disprezzavano – perchè l’avrebbero utilizzato come UNA BOMBA MOLOTOV UMANA da scagliare contro il sistema di Washington, avrebbero utilizzato così il candidato che diceva agli Stati Uniti di non lasciarsi incantare più dalle false promesse della globalizzazione. E Moore, comunque, nonostante qualche amico lo tentasse di fare altrettanto – di usare Trump come bomba molotov contro il sistema – avrebbe detto no, avrebbe continuato a stare per Hillary, la quale, secondo lui, avrebbe stupito il mondo una volta eletta, sarebbe stata rivoluzionaria come papa Francesco.

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Micheal Moore in un sit in di protesta davanti all’ingresso della Trump tower.

Trump sarebbe stata la rivincita degli americani degli stati dell’America Profonda, quelli lontani dalle  east coast e west coast liberal e radical chic, quelli lontani da Silicon Walley e Wall Street, quelli col cappello da texano e con la macchina con le corna di bisonte e la Bibbia nel cruscotto assieme alla pistola, gli americani rozzi degli stati rossi anticomunisti nelle cartine alla tv che stupiscono i mass media nelle elezioni dai risultati a sorpresa: dopo il “negro” Obama una donna come e peggio di lui sarebbe stata troppo, ci voleva una reazione. Il mondo di Trump è quello del complottista sbraitante Alex Jones, delle armi libere e per tutti, dei giacconi di pelle nera e delle cose che esplodono fiammeggianti su sfondo nero, dei combattimenti di wrestling dove si urla e poi si rade a zero la testa di chi ha perduto la scommessa sul vincitore, è il mondo dell’hard rock e dell’ex attore e wrestler complottista Jesse Ventura, ex governatore del Minnesota e amicone di Trump; per non parlare poi dello yuppies serial killer Patrick Bateman, protagonista del romanzo “American psycho” di Easton Ellis, che ha come idolo proprio il Donald Trump degli anni ottanta.

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Alex Jones.

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Jesse Ventura.

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Christian Bale, che interpreta Patrick Bateman nel film “American psycho” tratto dall’omonimo romanzo, posa per una foto assieme a Donald Trump, di cui è fan lo yuppies serial killer assassino protagonista di romanzo e film.

Quando proverbialmente si dice che “La realtà supera la fantasia”, non si vuole intendere che nella realtà possono avvenire cose da film di fantascienza o fantasy ma che possono avvenire cose a cui non si avrebbe mai e poi mai pensato nelle proprie fantasie: non mi sarei mai immaginato, infatti, lo scenario qui descritto dove, dopo la vittoria di “The Donald”, gli adolescenti e i giovani americani sensibili, facili all’emotività e a essere feriti nei sentimenti (i cosiddetti snowflakes, fiocchi di neve, che mi ricordano gli EMO), erano bambini quando Obama divenne presidente e son sempre stati abituati alla sua dolcezza, adesso, ormai teenager, sono traumatizzati da Trump e dai suoi modi duri, spicci e venati di brutalità, e allora vengono organizzati per loro dei sostegni psicologici nelle scuole e nei college dove studiano  in modo da aiutarli dopo questo trauma derivato dal vedere il soft Obama sostituito da un Borghezio/Zhirinovskij americano, decisamente hard. Allo stesso tempo, vi sono le continue manifestazioni di piazza contro Trump, con arresti e violenze, dove menano le mani e lanciano roba i neri dei gruppi di protesta di Black Live Matters, quelli probabilmente finanziati dal filantropo George Soros, e a queste manifestazioni si intrufolano non si sa come anche gli snowflakes e dunque i sensibili e traumatizzati emo snowflakes e i picchiatori neri sono uniti nella lotta contro Trump, da non credere.

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Tra lo star system, tra le stelle di Hollywood dei rotocalchi glamour e patinati, solo pochi personaggi da “America profonda” (Clint Eastwood, Chuck Norris) si azzardavano ad ammettere e consigliare di votare Trump, tutte le altre star, in massa, erano pronte a votare e far votare Hillary Rodham Clinton. E anche qui la campagna elettorale è stata non normale, con un’artista pop come Madonna che prometteva una fellatio a chiunque avrebbe votato per la Clinton (e un elettore di Hillary ha pensato bene di andare a casa di Madonna a New York per sperare di ottenere il premio col risultato di farsi allontanare dal portiere), con l’erede (?!) della stessa Madonna, la musicista pop (?!) Lady Gaga, che s’è presentata a un comizio della sua beniamina facendo il gesto V di vittoria, vestita con uno strano abito nero e rosso che ricordava vagamente una divisa militare postmoderna.

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Selfie di Kim Kardashian con Hillary Clinton.

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Lady Gaga al comizio di Hillary Clinton.

E poi Jon Bon Jovi, Bono Vox, Bruce Springsteen, Jennifer Lopez, Meryl Streep, Katy Perry, Beyoncè, George Clooney, Kim Kardashian, Miley Cyrus, Natalie Portman, Britney Spears, le Spice Girls (ah no, quelle tifavano Tony Blair, vent’anni fa)…tutto il sistema delle star americane al gran completo, e degno di menzione speciale il grande interprete Robert De Niro che, in un video circolato su You Tube si rivolge direttamente a Donald Trump dicendo che lo prenderebbe volentieri a pugni in faccia.

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Ehi, dico a te, ce l’ho proprio con te, ti prenderei volentieri a pugni in faccia!

Naturalmente, il 9 novembre, è stato l’apice di tutto questo: ma come? Un candidato come Hillary, la regina del politicamente corretto, la paladina dei diritti civili e delle minoranze, pompata da tutti i media che contano, pompata dallo star system;  la sera prima delle elezioni i corrispondenti italiani nei comitati USA in Italia non riuscivano a trovare uno che fosse uno che ammettesse di stare per Trump, il populista demagogo xenofobo e misogino sembrava spacciato, il New York Times dava la Clinton all’ 85% di probabilità di vittoria, alcuni giornali e tv anche oltre il 90%… e poi il mattino dopo la surprise.

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C’è da dire che la visione di un Trump presidente USA, assieme a una presidente donna tipo la Clinton, sembrava aleggiare nell’aria da anni: sincronicità, coincidenze, premonizioni, visioni deformate del futuro. Prendiamo per esempio la bufala secondo cui i cartoni animati dei Simpson nel 2000 predissero Trump presidente: approfondendo scopriamo che in realtà si tratta di una MEZZA bufala.)

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Effettivamente, nell’episodio dei Simpson “Bart to the future”, andato in onda nel marzo 2000, Lisa è un presidente donna somigliante a Hillary Clinton che ha ereditato una situazione problematica dalla precedente presidenza di Donald Trump.

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L’effettiva BUFALA in cui viene spacciato che nel 2000 i Simpson predissero Trump presidente quando invece l’episodio da cui sono tratte le immagini risale al 2015, anno in cui era già ben nota la candidatura di Trump come presidente.

Nel febbraio scorso, quando il magnate era in testa alle primarie repubblicane, avevamo già dato un’ “allerta sincromisticismo”, pensando a un’apparizione di Trump nella parte di se stesso (una delle sue tante nei film di Hollywood) in “Home alone 2” (“Mamma ho perso l’aereo 2”) del 1993 e agli indizi sincromistici che sembrano alludere a una commistione tra l’allora candidato, la città di New York, il disastro dell’11 settembre, la statua della libertà e un possibile futuro – per adesso ignoto – in cui tutto questo in qualche modo si intreccerà e riemergerà a galla in modi ancora non prevedibili, un possibile futuro che si manifesta e si è già manifestato in passato con indizi, per adesso enigmatici ma che comunque alludono a qualcosa che avverrà o potrebbe avvenire. E si saprà che in passato gli indizi alludevano a una certa cosa quando questa cosa si sarà effettivamente manifestata.

Prendiamo il secondo film della serie Back to the future, Ritorno al futuro, tra l’altro  film ambientato in parte nel 2015, l’anno in cui Trump ha avanzato in pubblico la sua candidatura per la Casa Bianca. Come abbiamo detto, “The Donald” è stato l’ideatore di un reality show di successo chiamato “The apprentice” (L’apprendista) in cui si sfidavano aspiranti imprenditori sotto il suo insindacabile giudizio, e uno dei tormentoni di quel programma tv durato anni era “You are fired!”, “Tu sei licenziato!” annunciato da Trump a colui che era escluso dalla gara e doveva quindi uscire fuori dal reality show. Ebbene, una delle scene centrali di Ritorno al futuro II è proprio quando uno dei personaggi (il McFly padre del futuro, del 2015) viene licenziato per via telematica, e si vede “You are fired!” uscire da tutte le parti nella stanza di casa collegata telematicamente con l’ufficio.

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Per altri dettagli interessanti sulle sincro in “Ritorno al futuro” relative al momento presente, vedere il seguente link (in inglese):

http://subliminalsynchrosphere.blogspot.it/search?updated-max=2016-11-15T18:52:00Z&max-results=7

 

Ma decisamente il botto lo fa personaggio di Biff Tannen – centrale in Ritorno al Futuro II – in cui lo svolgersi degli eventi passa freneticamente dal 1955 al 1985 al 2015. Biff Tannen è il bullo persecutore dei McFly (padre e figlio) e, andando clandestinamente indietro nel tempo dal 2015 al 1955 intrufolandosi non visto nella macchina del tempo del dr. Brown, Tannen riesce a parlare al lui stesso più giovane di sessant’anni, donandogli un almanacco sportivo coi risultati dal 1950 al 2000. Il giovane Biff Tannen del 1955 riceve dunque dal vecchio Biff Tannen del 2015 quell’almanacco del futuro e, nel corso degli anni, diventa stra-ricco per via di tutte le scommesse sportive vinte grazie all’almanacco, creando una linea temporale alternativa, un 1985 alternativo in cui finisce il malcapitato Marty McFly che scopre come il Biff Tannen del 1955 sia diventato una specie di Donald Trump del 1985 (e, noi sappiamo, ciò è avvenuto grazie al viaggio nel tempo dell’ottantenne Tannen tra il 2015 e il 1955 con in mano l’almanacco dei risultati dal 1950 al 2000), un Tannen che spadroneggia impunito in città facendo il bello e il cattivo tempo, con tanto di casinò modello Trump plaza chiamato nel film Pleasure paradise.

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Il Biff Tannen bullo del 1955 alle prese con Marty McFly.

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Il Biff Tannen magnate stra-ricco del 1985 alternativo.

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Il Biff Tannen ottantenne del 2015.

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L’almanacco.

ALMANACCARE: http://www.treccani.it/vocabolario/almanaccare/

Fantasticare; stillarsi il cervello per trovare un espediente o per indovinare qualche cosa: seguitando a almanaccar tra sé che cosa mai potesse essere tutto quel rigirìo (Manzoni); non chiudeva occhio almanaccando dove egli potesse trovar denaro (Verga). ◆ Part. pass. almanaccato, anche come agg., complicato, lambiccato: sofisticherie almanaccate (Tommaseo).

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/12/31/dialogo-di-un-venditore-di-almanacchi-a-un-passeggere-con-tante-scuse-al-conte-giacomo-leopardi-da-recanati/

Se digitate su Google image “Biff Tannen” e “Back to the future” “Donald Trump” (e anche in italiano, “Ritorno al futuro” “Donald Trump”, “Trump plaza” “Pleasure paradise”) vedrete come questo meme sincromistico si sia già parecchio diffuso fino a uscire fuori soltanto digitando il nome di Biff Tannen e fino a sfiorare il mainstream. Persino su un giornale on line di sinistra come Carmilla gli effetti si sono fatti sentire.

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