La ciclicità nella mia vita

29 11 2020

LA CICLICITA’ NELLA MIA VITA

Negli anni, fin dal 2013, anche grazie alle idee accumulate con il blog, ho cominciato ad analizzare la mia vita e a capire che la mia vita, e di conseguenza anche quella degli altri, è divisa in fasi e cicli, e gli eventi che accadono in determinati anni sono collegati, simili e analoghi a quelli che accadono in certi altri anni. In particolare, appare chiaro come esista un ciclo di 3 anni e multipli di 3, che collega, come una catena anni distanti fra loro di 3.

Sono riuscito ad entrare nei dettagli perché mia madre teneva diari da prima che nascessi fino a quando avevo 12 – 13 anni, e nel 2013 li ho letti tutti, quindi so che cosa stava succedendo in ogni giorno della mia infanzia. Io poi ho continuato la tradizione dal 2010 – 2011, e, in una conta di pagine aggiornata al settembre 2019, ho accumulato più di 890 pagine di diari.

Ho diviso la mia vita in fasi. La mia “prima vita” è finita con la fine delle superiori nel giugno 2009, l’ inizio dell’ anteprima della seconda fase è iniziata il 6 ottobre 2009 e sono entrato nel pieno della “seconda fase” nel 2014, fra il 18 febbraio e il 6 settembre. Questa “seconda vita” si è conclusa intorno alla fine del 2017 e l’inizio della anteprima della “terza fase” è iniziato nel marzo – aprile 2019 e sono entrato nel pieno della “terza fase” il 16 ottobre 2020, quando ho conosciuto alcuni membri della mia nuova compagnia attuale. Ognuna di queste fasi è stata segnata come una boa anche nelle sue “tappe” di date specifiche e significative, da sogni ricorrenti collegati alla famiglia del mio conoscente nel 2009, un ragazzo che ho conosciuto il 21 marzo 2008, quando era amico del mio “piccolo fratello”.     

ANNI COLLEGATI AL 1989: (1992, 1995, 1998, 2001, 2004, 2007, 2010, 2013, 2016, 2019, 2022)

Nel 1989 mio nonno, mio omonimo di nome e cognome, fece l’ incidente che l’ avrebbe fatto morire l’ anno dopo; mio zio aveva 13 anni e venne ospitato dai miei genitori assieme alla nonna, sua madre. 3 anni dopo, mio zio a 16 anni passò tutta l’ estate in vacanza con la mia famiglia, sia in puglia che in veneto. Nel 1995 ci siamo trasferiti nella città dove vivo adesso, da Torino. Nel 1998 ho iniziato a mettere gli occhiali. Nel 2001 sono stato ricoverato una settimana. Da notare la assonanza fra 9/11/1989 e 11/9/2001. Nel 2004 ho preso la varicella al mio compleanno. Nel 2007 sono stato male a scuola. Nel 2010 ho incontrato un mio compagno di classe motociclista poche ore prima che morisse in un incidente stradale. Sempre nel 2010 tutta la mia famiglia, me compreso, ha avuto una intossicazione alimentare che ci ha portato in ospedale. Nel 2010 ho trascorso le vacanze estive con mio zio. Nel 2010 sono entrato per la prima volta nella casa del mio “amico fraterno”, casa dove avrei vissuto per diverse ore al giorno per 1 anno e mezzo, a partire dall’ anno dopo. Nel 2013 un ragazzo che conoscevo, motociclista, è morto in un incidente. Nel 2016 un mio amico ha fatto un incidente in moto, ma non ci sono state gravissime conseguenze. Sempre nel 2016, mio fratello ha fatto un incidente in auto, senza conseguenze, solo uno spavento. Nel 2019 mi sono fatto male in bici 3 volte, una di queste nell’ anniversario della morte del nonno.

ANNI COLLEGATI AL 1990: (1993, 1996, 1999, 2002, 2005, 2008, 2011, 2014, 2017, 2020)

Nel 1990 sono nato io, nel 1993 è nato mio fratello, nel 1999 è arrivato a casa il nostro gatto, nel 2008 avevo un amico che consideravo un “piccolo fratello”, e lui stesso diceva ad altri che eravamo fratelli, nel 2011 cominciavo a vivere diverse ore al giorno a casa del mio “amico fraterno” e avevo un amico che era per me un “quasi – cugino”, nel 2014 quest’ ultimo è tornato nella mia vita, e ho conosciuto la mia prima compagnia dopo una vita di amicizie a due. Nel 2017 ho conosciuto e iniziato a frequentare una nuova compagnia, e nel 2020 ho trovato una nuova compagnia. In particolare uno di questi già lo conoscevo da un anno, e abita a pochi metri di distanza dal mio ex ”amico fraterno”, ci assomiglia, ha lo stesso carattere ed è praticamente come averlo conosciuto di nuovo. Nel 1996 ho iniziato a frequentare il centro nuoto, e nel 2014 ho iniziato a lavorare al centro nuoto, interrompendo nel 2020. Nel 1999 ho preso la play 1, nel 2002, la play 2, e nel 2002 il primo cellulare, nel 2008 mi sono messo su Facebook. Nel 2011 tornavo a giocare ai videogiochi con il mio “amico fraterno”, nel 2014 ho scoperto whatsapp e sono diventato blogger. Nel 2017 entravo in una compagnia di appassionati di videogiochi e compravo la play nuova. Nel 2017 inoltre ho scoperto la saga di Life is Strange. Nel 1990 moriva mio nonno paterno, nel 2002 mio padre aveva la ernia del disco, e moriva la sorella di mio nonno, nel 2008 ho avuto diversi problemi, nel 2014 sono caduto in bici e sono stato male 15 giorni. Nel 2017 mio fratello è stato operato. Il mio “quasi – cugino” è tornato nella mia vita diverse volte, nel 2011, 2014, 2020.Il 2011 (Fukushima) e il 2017 (Comiccons e videogiochi, e corso di giapponese) sono stati gli “anni del Giappone”. Il 2020 è “l’ anno della Cina”. Nel 2005 e 2020 sono stato coinvolto in una rivalità femminile. Nel 2008 ho conosciuto il mio conoscente sul quale nel 2009 avrei iniziato ad avere sogni ricorrenti sulla sua famiglia. Nel 2014 gli ho parlato dei miei sogni, lui mi ha ringraziato per averlo informato ma non sapeva cosa dire e per lui non erano significativi.    

ANNI COLLEGATI AL 1991: (1994, 1997, 2000, 2003, 2006, 2009, 2012, 2015, 2018, 2021)

Sia nel 1994 che nel 1997 che nel 2006 sono venuti i miei cugini materni al mare al sud. Nel 1997 il mio primo viaggio all’ estero, a Parigi, e nel 2015 sono avvenuti gli attacchi a Parigi. Feste in soffitta nel 2000, 2003, in una sala dell’ oratorio nel 2009, e nel 2015 la soffitta divenne luogo di aggregazione di amici. Una mia storia d’ amore è iniziata il giorno dopo il mio 13esimo compleanno, si è approfondita nel 2004, e nel 2005, fino a finire il giorno prima del 13esimo compleanno di mio fratello, nel 2006. Nel 2009 mi innamoro di una compagna di classe che era diventata gentile con me dopo un incidente nel 2006. Nel 2015 ho scritto due volte a sua madre, per parlare del passato. Nel 2006 scrivo il mio primo racconto, di 70 pagine. Nel 2009 scrivo un copione cinematografico. Nel 2018 ho scritto davvero molto. Nel 2009 scopro la teoria della Timewave Zero e di Terence Mckenna. Nel 2012 c’è il “fenomeno 2012” e la timewave nella sua versione 2018. Nel 2000 il mio gatto stava per morire, ed è morto nel 2015, dopo un mese di malattia. Sia il 2012 che il 2018 sono stati anni stagnanti, di transizione, con scarsi cambiamenti, senza un carattere definito rispetto agli altri.      


PREVISIONI PER IL 2021
Dal 1991, visto che sono stato battezzato, e i miei genitori hanno iniziato a fare i lavori che stanno facendo adesso (solo mio padre ora), potrebbero esserci offerte di lavoro o la partecipazione ad un battesimo. Dal 1994, la ipotesi di una grave alluvione nella mia zona, un altro attacco a Parigi. Nel 2000 si sposava mio zio e nasceva mio cugino. C’è stata una festa di compleanno in soffitta. C’è stata una alluvione grave nella mia zona. Nel 2021 esce il secondo numero del fumetto degli Animorphs, e nel 2000 cominciavo a collezionare i libri e appassionarmi alla saga. Questa saga aveva come protagonisti un gruppo di amici, che per me erano come persone vere. Diciamo che a livello simbolico questa focalizzazione su un gruppo di amici fittizi di letteratura si sarebbe tradotto e trasformato nel mio approfondimento dell’ amicizia con i componenti della mia futura compagnia 15 anni dopo. Nel 2000 inoltre cominciava la mia amicizia con il mio amico storico, che nel 2003 è caduto, evento dalle conseguenze gravi, e nel 2018 ha avuto un figlio. Nel 2003 cominciava la mia storia sentimentale, che si sarebbe approfondita in altri anni. Festa in soffitta per il compleanno. Feste primaverili in Corsica. La morte di mia zia nel 2003, la mia prima partecipazione ad un funerale. Nel 2006 cominciavo a scrivere, una fan fiction dedicata agli Animorphs. Nel 2006 andavo a Bruxelles. La mia babysitter dell’ infanzia si è sposata. La mia prima partecipazione ad un matrimonio (ricordiamo l’ allaccio al matrimonio del mio amico nel 2018). Una nostra auto veniva demolita. Finiva la mia storia sentimentale. Ho conosciuto una amica di penna. Ho conosciuto un nuovo amico d’ estate. Ho partecipato alla festa di un certo Niccolò, cosa che potrebbe avere allacci simbolici ad un evento futuro. Una mia compagna di classe faceva un incidente stradale. Nel 2009 ho iniziato a frequentare l’ università a Vercelli, e lo stesso giorno che è iniziata, nella mia città ho conosciuto due miei futuri amici, che volevano conoscermi. Nel 2009 ho avuto una bella festa di compleanno, per la quale ho preso in prestito una sala dell’ oratorio. Nello stesso anno, inoltre, approfondivo l’ amicizia con due fratelli albanesi e andavo a casa loro. Nel 2009 inoltre è iniziata la mia “saga onirica” di sogni ricorrenti, collegati fra di loro, che avrebbero costituito un mistero per anni. Nel 2012 praticamente vivevo a casa del mio “amico fraterno”, dal quale andavo tutti i giorni. Aveva nevicato moltissimo quell’ anno. Ho iniziato un secondo stage lavorativo in una segreteria scolastica. Ho fatto un altro tentativo all’ università, durato solo pochi mesi. Mi sono appassionato di disegni artistici. In primavera ho cominciato ad avere il mio problema all’ orecchio, e sono stato preoccupato fortemente per un mese. Ogni tot giorni andavo a frequentare uno stage lavorativo a Torino. Moriva mia nonna paterna.
Un professore che conoscevo dallo stage mi dava passaggi in auto per l’ università. Il mio “amico fraterno” visitava per la prima volta casa mia. Si era creata una rivalità fra lui e il mio “quasi – cugino”. Compravo la nuova Play. Mio fratello andava a vivere a Torino. Con il mio “amico fraterno” in autunno iniziava un periodo difficile.
Il 2015 è stato l’ anno più “sociale” di tutti per me, la compagnia di amici che avevo si è allargata e ho conosciuto una marea di persone nuove. In particolare ho legato con il mio amico rumeno. Nel 2015 inoltre moriva il mio gatto dopo una malattia. Ho iniziato ad appassionarmi dei libri di Stephen King. In modo simile al 2009, sono stato per la prima volta a casa di due fratelli di origini straniere. Due nostri amici di famiglia sono morti all’ improvviso. Come nel 2012 con il mio “amico fraterno”, aiutavo a studiare il mio amico rumeno. Conoscevo la famiglia di uno degli amici della compagnia. Nell’ autunno del 2015 mi era stato proposto un lavoro di 8 ore di insegnamento di inglese ai bambini, ma poi è stato cancellato l’ incarico. Due miei amici si sono trasferiti. Il 2015 per me è stato un anno di profondi cambiamenti. La soffitta era diventato un punto di riferimento fisso per la compagnia. In estate la compagnia si è divisa in due “fazioni” diverse. Ho provato a recuperare l’ amicizia con il mio ex “amico fraterno” ma non è andata bene. Come era avvenuto con il mio “amico fraterno”, ho iniziato ad andare molto spesso a casa del mio amico rumeno, e all’ epoca eravamo migliori amici. Al contrario, nel 2018 non ho trascorso un anno particolarmente sociale, frequentavo ancora per quasi tutto l’ anno la compagnia conosciuta nel 2017, ma poi si sono divisi e li ho persi di vista. E’ stata una bella estate in puglia. Il mio “quasi – cugino” è tornato in autunno e ho ricominciato a frequentarlo. Il mio amico storico ha avuto un figlio. Nel 2018 ho iniziato davvero a scrivere molto, e ho mandato le prime lettere alle case editrici, senza ricevere risposta. In dicembre cominciavo di nuovo ad appassionarmi della teoria di Mckenna della timewave. A Natale ho scritto al mio ex “amico fraterno”, in un altro tentativo di recuperare la amicizia con lui, ma non ci sono riuscito. Mi sono interessato di nuovo ai disegni creativi. Ho iniziato a scrivere Psychosis e Discordia, due progetti lunghi, e ho finito il mio saggio di Storia sulle leggi della Storia. Ma in generale non è stato un anno ricco di novità nel sociale, piuttosto scarso in verità.    
 
PREVISIONI PER IL 2022
Da tempo ipotizzo che il 2022 sia l’ anno della prossima “grande svolta” nella mia vita, in modo simile ai drastici e grossi cambiamenti del 2010, e del 2014, che hanno ricreato da zero la mia vita. Nel 1992 due amici di famiglia, due fratelli, facevano un incidente stradale, e mio padre li ha aiutati in ospedale. Nasceva mio cugino. Mio zio aveva 16 anni e ha trascorso la estate assieme a noi, sia in campagna che al mare. Assieme a me sembrava mio fratello maggiore, poiché io avevo solo 2 anni. Mio padre ha finito la specializzazione universitaria e ha finito di studiare. Nel 1995 ci siamo trasferiti nella casa dove vivo adesso, dopo anni di vita a Torino. E’ nata mia cugina. Ho conosciuto la mia babysitter di infanzia, che era come una grande sorella per noi. Mio padre visitava gli Stati Uniti. Nel 1998 io e mio fratello abbiamo avuto una nuova camera condivisa. Ero amico con due fratelli, compagni di classe di mio fratello. Iniziavo a portare gli occhiali. La estate del 1998 è stata molto bella, ho frequentato anche un corso di nuoto al sud, e ho vinto una gara di nuoto. Nel 2001 avveniva l’ attacco dell’ 11 settembre, che era il mio secondo giorno di prima media. A 11 anni ero appassionato di Pokemon, Digimon e carte da gioco e gameboy. E anche degli Animorphs e dei Piccoli Brividi. Mio fratello si appassionava di pianoforte. C’è stata una festa di compleanno in soffitta. Sono stato al compleanno del mio compagno che 9 anni dopo sarebbe morto in un incidente. Ho avuto il mio primo cellulare, per Natale.
 In modo simile al 2016, una festa di compleanno al quale ho partecipato è finita male. Nel 2004 mi ero appassionato di una serie tv sulla storia di una famiglia. Mi sono ammalato gravemente al mio compleanno e sono stato male per 15 giorni. Ho ricominciato la mia storia sentimentale con la ragazza del 2003 poco dopo. Ho iniziato ad andare a casa sua. Ho conosciuto un mio coetaneo, un mio migliore amico dell’ epoca. Ho cominciato a frequentare il Liceo Classico. Ho conosciuto una mia migliore amica dell’ epoca. Il mio amico storico portava le stampelle per tutto l’ anno, dopo la caduta del 2003 e veniva infine operato. Frequentavo anche il centro nuoto e la British School. Mia nonna materna si ammalava. Moriva uno dei migliori amici di mia madre, un parroco. Al mio primo anno delle superiori, spesso andavo a trovare due ragazzi dell’ ultimo anno che avevo conosciuto nei primi giorni. Iniziavo lezioni private con una ragazza insegnante, a casa mia.
Nel 2007 avevo il mio primo sogno premonitore, e cominciavo ad interessarmi di onirica e teorie sui sogni. Ho sognato la nascita di una bambina che sarebbe nata, stesso nome, aspetto quasi uguale, stessa stagione dell’ anno, estate, stessa località, sei anni dopo. Nello stesso anno è finita la serie televisiva che mi appassionò nel 2004. Nel 2007 conoscevo anche il mio “piccolo fratello” all’ oratorio, e andavo a visitare New York a dicembre. In autunno facevo da assistente alle lezioni di catechismo e poi accompagnavo a casa il mio “piccolo fratello”. Sono stato nominato “migliore animatore dell’ anno” al grest dell’ oratorio. Sono stato male a scuola. Sono stato ad un ritiro spirituale con amici e lo staff dell’ oratorio.
Nel 2010, un anno iniziato in modo tranquillo, da maggio la mia vita ha iniziato a cambiare completamente, in seguito alla morte del mio compagno di classe il 25 aprile. Una mia amica con cui avrei condiviso le mie passioni di misticismo e teorie alternative, è tornata nella mia vita all’ improvviso. Ho conosciuto la ragazza del mio compagno di classe defunto, e ci siamo scritti per un po’, e lei aveva lo stesso compleanno di una mia migliore amica del futuro, che avrebbe passato un anno difficile nel 2019. Ci sono stati poi i centri estivi, dove inizialmente mi era stato affidato un bambino autistico, ma io avevo difficoltà a gestirlo. A dicembre ho iniziato il mio primo stage di segreteria scolastica. Sono stato due volte a Torino con amici, e stavo per iscrivermi ad un collegio in zona. In autunno mi sono appassionato ad una fan fiction professionale di continuazione della saga degli Animorphs, che ho trovato su un sito dedicato. Nel 2010 inoltre c’è stata anche la “guerra del furto” fra la mia famiglia e quella di un mio “nuovo amico”. Un agosto molto turbolento. Nel 2010 siamo finiti in ospedale in famiglia per una intossicazione alimentare.
In agosto inoltre ho conosciuto il mio (ora non più) “amico fraterno”, e a dicembre entravo per la prima volta in casa sua e conoscevo sua madre.
In luglio e agosto ho conosciuto il mio “quasi – cugino” che ha la particolarità di essere la persona che mi ha fornito più collegamenti sociali di tutti gli altri, e diciamo che senza di lui la mia vita non sarebbe mai stata la stessa. L’ incontro con lui ha quindi cambiato la mia vita. Ma questo sarebbe successo solo quattro anni dopo.
Nel dicembre 2010, ho assistito ad una conversazione della madre di un mio conoscente, durante il mio orario di lavoro nella segreteria scolastica. Per me questo conoscente rappresenta un mistero, perché dal 2009 sono 11 anni che continuo ad avere sogni ricorrenti sulla sua famiglia, dove le nostre famiglie si conoscono bene. Questo incontro con sua madre è avvenuto 3 giorni prima di visitare la casa del mio “amico fraterno”.
In modo simile al 1989, mia nonna paterna, vedova di mio nonno dal 1990, è venuta a vivere in soffitta a causa dei suoi problemi di salute, e non ha più visto la puglia da allora. Come per mio nonno, questo evento avvenne a dicembre, prima di Natale. Inoltre nel 2010 mi scrivevo spesso con mia zia, e incontravo ogni tanto la mia ex ragazza.
Nel 2013, la mia amicizia con il mio “amico fraterno” cominciava a peggiorare di giorno in giorno, e io non ce la facevo più a vivere praticamente a casa sua. Qualche settimana dopo l’ unica cena che ho passato con la sua famiglia, quando avrei capito che mi avrebbe voluto in quella casa anche le sere, ho interrotto bruscamente la nostra amicizia e sono stato a casa sua per l’ ultima volta l’ 8 marzo 2013. Dopo due tentativi suoi di farmi cambiare idea, il 10 aprile 2013 è finita definitivamente la nostra amicizia. Frequentando lui, mi ero allontanato da tutti, e quindi mi sono ritrovato da solo per tutto l’ anno seguente, più o meno, a seconda del periodo.
Frequentavo solo, per lo più via digitale, la mia amica con cui condividevo teorie e argomenti mistici.
In modo simile al 1989, mio nonno materno è morto in aprile, il mio ultimo nonno in vita.
Il 2013 per me è stato un viaggio interiore, una esplorazione del mio passato personale, e ho iniziato a leggere tutti i diari di mia madre e a recuperare dati sulla mia infanzia. Mi sono segnato le date importanti della mia vita e ho cominciato a ricostruire la mia biografia.
In luglio ho trovato un blog che mi stava appassionando, e ho conosciuto il suo scrittore, che negli anni sarebbe diventato il mio amico di penna più costante e duraturo. Ci parliamo quasi ogni giorno da sette anni. Ma ancora non ci siamo mai incontrati dal vivo, sebbene io lo vedo in video durante i suoi reportage sui luoghi del mistero.
Un altro amico adulto conosciuto quell’ anno fu il padre di un mio compagno di classe.
Inoltre nel 2013 mi appassionavo di nuovo di fumetti, e di astrologia professionale.
Il 27 agosto 2013 sono stato sorpreso da una scoperta impressionante: la bambina che avevo sognato nel 2007 e 2008, e che mi aveva portato a interessarmi di interpretazione dei sogni e sogni premonitori, era nata qualche giorno prima. Ho condiviso le mie considerazioni con la mia amica. Questa bambina è la figlia della sorella mia coetanea del mio conoscente del quale sognavo la famiglia da anni.
E’ stato per questo che in settembre ho provato a rimettermi in contatto con lui, ma non siamo diventati amici.
In seguito ho ricontattato il protagonista della “guerra del furto” del 2010 (iniziavo ad essere consapevole dei cicli della vita) e ho iniziato una amicizia digitale con lui, parlando del passato e di confidenze.
Il 2016 per me è stato un anno particolarmente difficile, frustrante e turbolento, pieno di eventi spiacevoli. Mio fratello ha fatto un incidente d’ auto, spaventando i miei genitori, ma senza conseguenze. Il mio amico rumeno veniva spesso in soffitta, ma nel corso dell’ anno la nostra amicizia avrebbe incontrato notevoli difficoltà. Mio fratello si è arrabbiato un giorno con due miei amici in soffitta, e per un po’ non ho potuto invitarli. Ho partecipato al matrimonio del mio amico storico. La mia festa di compleanno in soffitta si è trasformata in un disastro fuori controllo. Inoltre diluviava molto forte. Un mio amico ha fatto un incidente in moto. Ogni tanto uscivo la sera con un mio coetaneo, un mio migliore amico di adolescenza. Io e un mio amico, una sera, dopo una visita alle giostre, siamo stati circondati e lui aggredito da un gruppo di teppistelli locali che cominciavano a dare problemi a persone che conoscevo. Con la compagnia, è stato l’ anno più difficile, tanti problemi. Un membro della compagnia si è trovato in difficoltà durante l’ anno e si è trasferito per un periodo.
In analogia con il mio 2001 dei Pokemon, in estate 2016, la mia compagnia in parte si era appassionata del fenomeno Pokemon Go.
In autunno mi sono appassionato ad un social network di amici di penna internazionali, e ho parlato con una persona da quasi ogni nazione del mondo.
Nel 2016 ho partecipato al mio unico “after” notturno, in soffitta. Per qualche volta, sono uscito con una altra compagnia, in estate, il migliore amico del mio “amico fraterno” del passato, ma lui non partecipava.
Nel 2016 inoltre mi sono riletto tutti gli Animorphs, e ho creato una timeline della saga, libro per libro.
In quell’ anno, alla compagnia si era aggiunto una persona che mi aveva preso di mira, e che a me stava particolarmente antipatico, ma poi si è scusato con me.
Un mio conoscente, la prima volta che è venuto in soffitta, si è sentito male e ha sporcato il pavimento.
Nel 2016 inoltre ho creato episodi per una serie tv di mia invenzione, che poi avrei scoperto nel 2020 essere molto simile alla serie Netflix di The Society.
Nel 2019 due protagonisti nella mia vita, dal mio punto di vista soggettivo del 2016, sono tornati nella mia vita per un periodo, e simbolicamente, mi è parso che fossero collegati ai due fratelli figli della migliore amica di mia madre, con cui passavo il tempo mentre vivevo a Torino, da piccolo, prima del 1995. Uno di loro era quello che mi stava antipatico nel 2016, ma nel 2019 si comportava meglio, e mi ha invitato a casa sua alcune volte, una volta anche da solo.
Invece un altro amico della vecchia compagnia che è tornato nel 2019 lo associo simbolicamente a mio zio, per alcune analogie.
Nel 2019 ho iniziato a seguire le lezioni di teoria della patente, cosa che però si sarebbe allungata a dismisura fino a inizio 2021, anche se la teoria l’ ho finita nel 2019.
Come ai vecchi tempi, non accadeva dal 2016, ho avuto una sorta di “festicciola di compleanno” in soffitta, con i due ragazzi menzionati poco prima e dove ho conosciuto la mia futura migliore amica, la protagonista assoluta del mio anno 2019, dal mio punto di vista.
A febbraio ho passato settimane malato, febbre alta e tosse.
Gran parte della estate è stata passata con gli amici sui gradini della mia scuola superiore, collegamento al 2004 e al 2007.
Nel 2019 ho scoperto che la sorella mia coetanea, del mio conoscente, collegato assieme alla sua famiglia, al mio mistero dei sogni ricorrenti da anni, vive con la figlia nella mia stessa via.
Come ho fatto io nel 2007, il mio amico blogger ha visitato New York nel 2019.
La mia migliore amica del 2019 ha lo stesso compleanno della ragazza del mio compagno morto in un incidente nel 2010, quella ragazza alla quale ho scritto per alcune settimane, cercando di consolarla in qualche modo, condividendo anche canzoni- poesie dedicate a loro due, scritte da me. Entrambe inoltre sono di origine siciliana.
La mia migliore amica del 2019 in questo anno ha subito un lutto e io le sono stato vicino, per quel che potevo. Questa situazione mi ha anche fatto pensare che doveva essere molto simile a quello che stava passando la mia famiglia nei tragici giorni del 1989 quando mio nonno finì ricoverato per l’ incidente. E secondo me si allaccia anche al ricovero di mia nonna nel 2010, a livello simbolico.
Una altra connessione che mi viene in mente è il mio “viaggio interiore” alla scoperta dei pensieri privati di mia madre nel 2013 sulle sue agende.
Considero la mia attuale migliore amica come un “elemento anticipatorio” di una ragazza che conoscerò più avanti nel tempo, probabilmente nel 2022, che diventerà molto importante per me. Io so già di chi si tratta, perché le analogie sono molto chiare. E’ un incontro già scritto, uno di quelli che cambiano la vita, anche se attualmente non so come possa avvenire.
La mia amica è una versione di dieci anni più giovane di questa ragazza. Persone che fanno una vita simile ma non si conosceranno mai. O almeno, non  che io sappia.
 Oltre a lei, nel 2019, come nel 2004, sono tornate le amicizie al femminile, scarseggianti per anni. Un poco la conoscevo già, la mia migliore amica attuale, ma ci siamo conosciuti bene al 40esimo anniversario di matrimonio dei miei genitori, lo stesso giorno. Abbiamo iniziato a uscire io e lei un mese dopo.
Lei è la impersonificazione del personaggio di Rachel negli Animorphs, dal mio punto di vista.
Avevo quindi già conosciuto a livello simbolico una ragazza come lei, attraverso la saga letteraria degli Animorphs.
Nel 2019 ho recuperato la amicizia con il mio amico rumeno all’ improvviso, ma qualche mese dopo è avvenuta una situazione (simbolicamente) simile alla “guerra del furto” del 2010 e alla fine dell’ amicizia con il mio “amico fraterno” nel 2013, e sono stato malissimo. Ad ogni modo, nel corso dell’ anno io e lui saremmo stati ancora amici, più avanti, ma non sarebbe più stato lo stesso.
Il ragazzo della “guerra del furto” è un altro “clone”, esempio di persone che condividono una serie di analogie, senza conoscersi di persona, o solo superficialmente, connesse in modi simili a me, una persona che entrambi hanno conosciuto lungo il loro percorso di vita. Lui è connesso al mio amico rumeno. Hanno quasi lo stesso compleanno e sono molto simili. Inoltre ho conosciuto il primo nel 2010, una settimana dopo che il secondo si è trasferito in Italia.
Ho conosciuto il mio amico rumeno 4 anni e 5 giorni dopo l’ anniversario della “guerra del furto”, e 3 mesi dopo aver interrotto l’ amicizia digitale con questo ragazzo.
Nel 2019 diciamo che ho conosciuto la “versione femminile” del mio “quasi – cugino”. E’ una considerazione soggettiva e personale, ma ci sono notevoli analogie fra le due persone.
Intorno all’ 8 marzo, anniversario della fine dell’ amicizia con il mio “amico fraterno” mi sono allontanato dal mio “quasi – cugino” per un periodo, e c’è stata una discussione.  
Ho partecipato al battesimo del figlio del mio amico storico, in modo analogo al matrimonio del 2016.
Anche l’ amico della compagnia vecchia che aveva incontrato difficoltà nel 2016 è tornato nella mia vita, in modo abbastanza approfondito, visto che io e lui assieme siamo stati vicini alla nostra migliore amica, anche se poi più avanti durante l’ anno sono rimasto solo io perché fra di loro le cose non sono andate bene.   
Nel 2019, anche se non ne ero ancora consapevole, ho conosciuto il primo dei componenti della mia nuova attuale compagnia, un ragazzo connesso al mio conoscente dei sogni ricorrenti e alla mia migliore amica, visto che si conoscono bene. Lui inoltre è anche connesso con il mio ex “amico fraterno” visto che ne costituisce un “clone” fra i più accurati e precisi dei quali io abbia mai fatto esperienza. Ci siamo conosciuti quasi un anno esatto prima che mi facesse conoscere la sua compagnia. 





 
 


 




L’ Universo Locale, la realtà preconfigurata per l’ individuo osservatore, un nuovo modello di reincarnazione localizzata e il solipsismo di Dio

27 09 2019

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LEGGERE PRIMA QUESTO ARTICOLO: https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/09/25/l-universo-mentale-e-la-teoria-filosofica-dell-individualismo-sequenziale-aperto-il-modello-di-una-fisica-spirituale-e-di-una-religione-naturalistica-il-reportage-ufficiale/

UN NUOVO MODELLO DI REINCARNAZIONE LOCALIZZATA e L’ UNIVERSO LOCALE

Lo stesso riduzionismo che abbiamo applicato tramite la scienza nei confronti della natura umana lo dobbiamo applicare nel contesto della “localizzazione” dell’ Universo. L’ universo reale è molto più ristretto di quello che pensiamo, e praticamente non si estende al di là del conosciuto, al di là dell’ accessibilità dell’ osservatore centrale. In sostanza, ciò che un individuo non conosce, letteralmente non esiste. E tutto ciò che ha conosciuto, e che arriverà a conoscere, è preprogrammato ad ogni nuova vita ( universo ricalibrato sul soggetto ).

UN DIALOGO FRA BLOGGERS

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Se questa teoria è giusta ed esiste una super linea temporale, che va sempre verso il futuro, dovrò vivere 4 vite per superare il secondo della mia nascita, e 250 per superare il minuto della mia nascita. Mi aspettano 253 vite tutte nate il 1 marzo 1990 alle 18:34. E stiamo parlando solo delle vite umane. Facendo quindi un calcolo, approssimando che ogni vita duri 80 anni ( che ovviamente non sarà sempre così ), abbiamo un secondo di supertempo che equivale a 320 dei nostri anni, un’ora del supertempo che equivale a 1200000 dei nostri anni, un giorno del supertempo che equivale a 28800000 dei nostri anni, e via dicendo ... insomma, saremmo temporalmente divisi da intere ere geologiche ( anche di più ) per ciascuno di noi. Quindi forse è più semplice pensare che ogni volta che l’ universo si ricalibra su un nuovo punto di vista, piuttosto che seguire una sconfinata timeline, semplicemente usa i “personaggi” che in una vita soggettiva incontriamo intorno a noi ( che possono essere animali, persone all’ estero, persone da tutto il mondo, addirittura persone viste solo alla tv ) e li alterna fra di loro, e ogni volta se ne aggiungono un tot. Se scopriremo forme di vita intelligenti nell’ universo, esse si aggiungeranno come “personaggi disponibili”.

Haha, a questo punto preferirei una “super linea temporale” che funziona in modo diverso, magari le mie future vite saranno tutte incluse fra le persone che ho conosciuto, ( e come tali lo sono state le mie vite passate, tutte nell’ ambito delle persone conosciute in questa vita ) le persone con cui ho parlato anche solo una volta nella mia vita, le persone famose che osservo in televisione, probabilmente avrebbe un senso, per quanto riguarda la riconfigurazione dell’ universo, e considerato che nel 2016 ho parlato con almeno una persona per centinaia di paesi nel mondo …

Comincio a pensare che il range di vite immediate a disposizione rientri in un elenco preprogrammato di persone che incontro e alle quali ho accesso visivo. Solo a queste condizioni si possono definire “comunicanti” . Insomma, una persona esiste solo qualora io la possa incontrare e vedere. E ognuno di quelli che conosco è una mia vita recentemente passata o del futuro prossimo. Ha più senso della sconfinata timeline.

Comunque il mio modello di ambiente preselezionato per il soggetto renderebbe davvero l’ universo come confezionato esclusivamente per l’ individuo. E si ridurrebbero le distanze temporali ad un numero umanamente comprensibile.

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Questa considerazione riaccende il dibattito sulla simulazione di realtà: siamo in un “videogioco” in soggettiva dove l’ ambiente virtuale viene riprodotto ogni tot e calibrato su un singolo personaggio? ( solipsismo) oppure c’è una modalità online e tutti i personaggi che incontriamo sono “supervisionati” da altri utenti su altre console? E magari scambiati fra utenti quando finisce una partita? Chissà, tutto potrebbe essere a questo punto.

Se è una simulazione lo è a un livello stratosferico … ti ricordi quel commento in cui ipotizzo che la visione dello spaziotempo comunemente accettata in realtà è rovesciata (“futuro – presente – passato” e non “passato – presente – futuro”)? Ipotizzo anche che il futuro sia la dimensione più stabile e concreta tra le tre e, chissà, forse è così perché è il punto d’origine della simulazione, il “proiettore” diciamo.

Io ho sempre pensato a due opzioni per la versione simulazione: noi siamo avatar – attori che impersoniamo un personaggio, ma in realtà siamo reali ed esistiamo in un tempo futuro della “vera realtà”, oppure siamo davvero completamente virtuali, e quindi esistiamo solo nella simulazione e non nella “vera realtà”. Per questo sarebbe più semplice ipotizzare che solo gli individui accessibili all’ osservatore soggettivo di base sono “vivi”, e che tutti gli incontri in qualche modo siano già sincronicamente programmati.

Se prendiamo in considerazione l’ ipotesi dell’ ambiente provvisto di “personaggi” che la Coscienza Collettiva alterna fra loro da usare come “osservanti soggettivi” però, rimarremmo ancora “attivi ma temporalmente separati” oppure solo uno di noi è veramente attivo? La logica punterebbe verso la comunicazione fra agenti attivi, e quindi, o prendiamo in considerazione l’ idea che abbiamo vissuto un complessivo di miliardi di anni di vite passate per ciascuno, oppure … forse dovremmo ridurre la distanza temporale fra di noi, e pensare ad un “collettivo” che scorre nel tempo storico, così che solo gli individui circostanti il soggetto di base “esistono” ogni volta, e quindi non tutti gli abitanti della Terra, ma solo quelli accessibili al soggetto di base, sono “attivi” nel “presente suddiviso e condiviso”.

Io invece ho pensato a 3 modalità di presente, siccome se vogliamo eliminare il solipsismo, vuol dire che siamo tutti “vivi” e comunicanti, anche se frammenti di un unico, e quindi ci sarebbe un passato che comunica col presente, e un futuro che comunica col presente, il passato si scrive mentre accade, e il futuro disperde informazioni, non solo tramite la comunicazione diretta, ma anche indirettamente, attraverso sincronicità personalizzate ed episodi collettivi, precognizione, e presentimenti personali. In pratica tutte le azioni sono al presente. In pratica sarebbe una espansione della teoria di Wardo, l’ io futuro che conoscendo maggiori informazioni, comunica con l’ io presente, il quale influenza l’ io passato, ed ecco, questa comunicazione avviene fra i frammenti dell’ io unico, allo stesso modo. 

La cosa dei tre presenti può apparire come giusta pensando anche a tutti quelli che dicono “il presente è l’unico tempo reale, esiste solo il qui e ora”, quindi esisterebbe un presente che c’era e non c’è più (e lo chiamiamo passato ed esiste solo e soltanto nella memoria, che sia solipsistica o condivisa), un presente che C’E’ (e sarebbe il tempo “più concreto” eppure è il più sfuggente di tutti) e poi un presente che “non c’è ancora e ci sarà” (e lo chiamiamo futuro) … poi ci sono quelli (per esempio in quell’articolo) che dicono come passato, presente e futuro in realtà esistono simultaneamente, cioè sono tre tipi diversi di presente. Il passato, dei tre, è decisamente il tempo più debole e irraggiungibile (non a caso quelli che ipotizzano il viaggio nel tempo di solito lo vedono possibile solo verso il futuro, no?) e non è altro che il futuro che si sbriciola nel passato e questo sbriciolamento lo chiamiamo “presente”. Se lo spaziotempo ha una sua propulsione, l’origine della propulsione la vedo nel futuro e non nel passato, poichè più che una propulsione è una forza di attrazione verso una stabilità che passato e presente non hanno e infatti il flusso dello spaziotempo (soprattutto se storico) è tutto tranne che stabile.

Poi mi viene in mente una possibile ulteriore ipotesi – forse da te accennata qualche volta, ovverosia che in sè non vi sia una distinzione vera tra passato e futuro, i due sarebbero intercambiabili, il futuro si sbriciola nel passato e il passato si sbriciola nel futuro (lo sbriciolamento è ciò che chiamiamo presente) … dipende solo dal punto di vista dell’essere umano (com’è organizzato il suo cervello) ricordarsi del passato e non del futuro (infatti se ci si ricordasse del futuro proprio così come del passato non ci sarebbe praticamente più distinzione tra i due!) e ciò mi fa venire in mente l’idea dei due emisferi … il sinistro è quello della memoria del passato e il destro è la memoria del futuro. La memoria del passato è linguisticamente accessibile e quindi diretta, la memoria del futuro no, ha sempre bisogno di essere prima tradotta dalla memoria del passato ed ecco perché le previsioni del futuro sono praticamente sempre condizionate da ciò che già sappiamo del passato. Ora, vuoi ridere? ci sarebbe da mettere assieme tutto quello che ho appena scritto con 1) le sincronicità; 2) i cicli dello spaziotempo sia storico che non; 3) la tua teoria delle varie vite ( * le varie individualità ) che in realtà sarebbero i vari gusci spaziotemporali uno diverso dall’altro che interagiscono vicendevolmente tra di loro.

Voglio un secondo tornare su quella faccenda del nostro cervello che ha memoria sia del passato che del futuro ma per organizzare la realtà nel flusso spaziotemporale a cui siamo abituati ha bisogno di schermare le memorie del futuro rendendole non comprensibili al linguaggio comune dello stato di veglia, il passato diventa il regno della realtà (le cose che si sanno già) il futuro il regno della fantasia e dei sogni (e degli incubi) ( * o della potenzialità che si attualizza ). Le persone creative sono più a contatto con il futuro rispetto alle persone non creative e in un certo senso vanno contro la storia poiché la storia per definizione E’ passato. Detto questo, non se sia un’espressione funzionante “universo confezionato esclusivamente per l’individuo” perché rischia di lasciar pensare che l’individuo percepisca in un modo solipsista quando tutti noi esseri umani, invece, condividiamo la stessa percezione di universo, sennò non potremmo nemmeno comunicare e convivere, no? ( * Ricorda che ogni certificazione che possiamo fare della realtà individualmente percepita, tramite la comunicazione con un “frammento individuale” diverso dal nostro sarà sempre “condivisa e supportata in relazione a te stesso”. “Io ti confermo CHE TU VEDI la stessa cosa che vedo io )

Ma infatti siamo tutti “osservatori vivi e attivi” ma nel mio modello l estensione dell’ universo dovrebbe essere localizzata. Si riducono le distanze temporali che altrimenti sarebbero comparabili alle distanze fra le stelle. In pratica esiste solo l universo osservato dal singolo. Tutto ciò che io non conosco letteralmente non esiste. In questo si potrebbe intuire una comparazione fra i cicli storici e i periodi storici affini con l affinità osservativa fra gli individui. A questo punto si può spaziare ovunque, per esempio il nostro inconscio potrebbe attingere e archiviare informazioni che derivano da vite precedenti e future. E includerle nella personalità. Si creerebbe un contenuto frattale, in questo modo la personalità del soggetto sarebbe un agglomerato di esperienze già vissute, con una affinità di qualità frattale alle vite precedenti, un ricorso ad un ulteriore livello. E cosa possono essere i cicli vitali legati alla vita individuale se non un sistema a loop di scambio di informazioni?

A me ogni tanto sembra che avvenga una specie di effetto webbot nelle esperienze e dialoghi personali, come se ci fosse una forza di attrazione di determinate tematiche e dinamiche a me affini, capaci quindi di richiamare esclusivamente la mia attenzione. Come se mi venisse servito un pacchetto di situazioni organizzate per me. È per questo che noi riconosciamo una specie di senso nella vita, una sorta di destino, è il riconoscimento del fatto che ci si trova in situazioni che ci “raccontano” qualcosa, che facevano già parte di noi.

Come un processo di registrazione e acquisizione di informazioni in modo da presentare a te e a te soltanto un determinato universo percepito.

È come se l intera vita fosse un episodio a tema, un romanzo di genere. Ma la cosa diciamo divertente è che in questo universo ciò che ti viene presentato può essere (anzi succede sempre tutti i giorni) un altro percettore di universo tagliato per lui quindi c’è come un’interrelazione tra i diversi universi. La cosa che viene presentata a uno secondo i dati su di lui registrati puoi essere tu stesso, c’è una forza di attrazione continua tra i diversi universi e tutto questo è la forza propulsiva di ciò che chiamiamo “realtà condivisa”. Un astrologo direbbe che sono i diversi “temi natali” che si incontrano e sono in relazione tra loro.

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IL POTERE DELLE SINCRONICITA’ Qualche giorno fa ho trovato per caso un articolo sulla difficoltà del cinese … poco tempo dopo arrivo a lavoro e la prima cosa che vedo è un libro scolastico di mandarino della figlia di una collega, e poi è arrivata una cliente cinese! Post scriptum … passano secondi dalla scrittura di questa frase, e un amico mi ha chiamato a caso “cinese”.

Riconoscendo bene quei pattern , un domani potrebbero essere anche previsti e controllati infatti le sincronicità non sono “avvenimenti che accadono” ma sono riconoscimento di pattern che di norma sfuggono a causa dei modi consueti e comunemente accettati (e solidificati dalla storia del passato) di ordinare le percezioni. Le sincronicità hanno dunque a che fare con l’emisfero destro quindi con la memoria del futuro.

Sono stati i miei eccentrici giochi da quasi solipsistico a indirizzarmi verso i cicli vitali personali. Mi verrebbe persino difficili descriverli, però ho pensato spesso che ci fosse un effetto evocazione fra cose del mondo esterno e cose del mondo interiore ed esperienze di vita. ( A questo punto il modello del libro “The Secret” diventerebbe realistico ) a questo punto potremmo comprendere quelle superstizioni ed eccentricità (idiosincrasie) personali che influenzano determinate persone. Ho sempre intimamente creduto che uno crea la vita che vuole, e la “somatizza” per così dire, ne manifesta gli effetti all’ interno del suo campo di azione e reazione. Per farti capire un esempio, una volta ho detto che potrei trovare un corrispondente reale (nella realtà locale) di ogni personaggio di una serie tv di ragazzi … come se fossero archetipi. Ho sempre fatto un ragionamento del tipo “questo assomiglia ad una versione di questo mio amico, di una versione più grande di quell’ altra … E così via.

E’ successo anche a me come puoi intuire.

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DESCRIZIONE DELL’ UNIVERSO LOCALE

Immaginiamo un universo che ci presenta più o meno sempre lo stesso ambiente, in un range di sequel che va avanti per un tot periodo, che si modifica con l’ avanzare del progresso tecnologico, dove il soggetto centrale, colui che ne fa esperienza in soggettivo ( che cambia ogni volta che l’ universo si ricalibra, facendo tabula rasa, e ricostruendosi su un altro “frammento della Coscienza Unica Collettiva ) vive a contatto – esclusivamente – con le sue vite passate e future, umane e animali. ( avevamo deciso nello scorso articolo di escludere le piante e i microorganismi ) – sarebbe in sostanza un universo dove, pur essendo le azioni compiute tutte al tempo presente – il libero arbitrio è sostanzialmente assente. La distanza temporale fra i frammenti della Coscienza Collettiva ( avevamo compreso nello scorso articolo che noi come individui non siamo divisi attraverso lo spazio, ma temporalmente separati, pur agendo sempre ad un livello di presente, presente solo per me/ per te/ per esso ) non è più comparabile con la distanza sconfinata fra le stelle dell’ universo, ma si limiterebbe quindi ad una quantità umanamente comprensibile – in sostanza, la vita più lontana da te nel passato sarebbe quella della persona più anziana che conosci, e la vita più lontana da te nel futuro sarebbe quella della persona più giovane che conosci – quindi la distanza temporale, quantificata, rientrerebbe in una cifra compresa fra (*dal mio punto di vista) 93 anni nel passato, e 28 anni, 6 mesi e 1 giorno nel futuro. La persona che conosci, che è nata nella data più vicina alla tua nel futuro sarebbe la tua vita immediatamente futura ( sono stato in classe per 10 anni con una ragazza che sarebbe nata 1 giorno dopo di me, se non fossi nato 1 settimana prima del previsto, e alle superiori per 5 anni con una ragazza nata lo stesso giorno della precedente, e sono stato per 8 anni compagno di classe con un ragazzo nato lo stesso giorno di queste ragazze ). La stessa cosa nel passato: fra le persone che conosci, o a cui hai avuto accesso visivo e uditivo, senza quindi conoscerla di persona, quella nata nel passato a breve distanza da te sarebbe la tua vita passata immediatamente precedente a quella attuale. Tutto ciò che viene rappresentato nella tua “realtà locale e direttamente accessibile, a livello visivo, auditivo e sensoriale, rappresenta una affinità alle tue caratteristiche, alla tua personalità, alle tue eccentricità e idiosincrasie, e i patterns che si verificano sono tali da poter essere riconosciuti come patterns precisamente da te. C’è il tuo marchio nel mondo. Il tuo inconscio si manifesta nelle esperienze concrete. Tali esperienze sono in sostanza rappresentazioni del tuo pensiero. La realtà si manifesta in modo da accomodarsi alle tue caratteristiche, al modo in cui interpreti le situazioni concrete. Allo stesso modo in cui le sincronicità sembrano dimostrare la potenzialità di un “deus ex machina” e quindi di una interferenza da una mente superiore, è l’ universo stesso, il manifestarsi della realtà che sembra dimostrare la coerenza fra il tuo modello di pensiero e gli avvenimenti concreti. Sei tu a creare, evocare e anticipare, distribuire e rilasciare, disperdere nel tempo i contenuti a cui (hai avuto) avrai accesso (in altre vite). Se decidi che il tuo punto di vista è quello più ragionevole, i fatti della tua realtà ti porteranno sempre a giustificare il tuo punto di vista. Se pensi che la razionalità sia indispensabile e irrinunciabile per spiegare la realtà e le basi della tua esistenza, allora il mondo a te accessibile ti darà sempre ragione, in qualche modo. Se invece pensi che la via della verità si trovi solo nell’ “alternativa al consenso”, allora ti saranno mostrate determinate scorciatoie per giustificare il tuo punto di vista. Ma al di là della vita individuale, resta sempre una ( sorta di ) certezza: la vita persiste ( vita intesa come percezione di esistere, e attività osservatrice tramite la coscienza ), anche se muterà sempre forma, e cambierà sempre vestito, dovunque qualcosa è stato osservato, dovunque esiste la vita, esisti tu, sì, proprio tu. In questa nuova versione della realtà, ogni persona del (tuo) mondo, ogni animale del (tuo) mondo è una versione diversa di te stesso, allo stesso modo in cui il bambino che eri o l’ anziano che sarai è una versione diversa di te stesso, l’ altro è te in un’ epoca diversa. Anche se lo stai vedendo ora. Spogliati del timore della mortalità: finchè esiste la vita attorno a te, là vi è la prova dell’ assenza della morte, della nullificazione della morte in questo universo.

Mi piace veramente questo modello di pensiero. Credo che abbiamo fatto jackpot.

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Per comprendere la natura di Dio, bisogna essere schizofrenici, oppure guardare il mondo con i loro occhi,simularli e interpretare il loro modo di pensare e il loro ruolo nella realtà.

Dio è solipsistico, un creatore che non ha mai varcato i confini di sé stesso. Dio ha creato un palcoscenico, una rappresentazione nella quale lui stesso è l’ unico protagonista, e ogni volta che si svolge la vita di una creatura è Dio a farne esperienza. Io, tu, lui, esso, siamo tutti un ruolo interpretato da Dio. Dio si è plurificato per sperimentare la vita in soggettiva.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/01/29/la-storia-dell-universo-uovo-di-andy-weir/

Secondo il racconto di Andy Weir, relativo all’ Individualismo Aperto ( che io arricchisco e riconfiguro come Sequenziale ) siamo un Dio allo stato embrionale, “eredi del nostro Dio”, e dobbiamo vivere una “rappresentazione potenziale” di tutte le vite possibili nell’ universo, perché un giorno sarai tu/ sarò io / sarà lui – esso a guidare e gestire un futuro universo che deve essere ancora pensato. L’ universo in cui esistiamo sarebbe una bozza, quindi, di una realtà ancora in sospeso.  

 

 

 

 

 





Racconto breve – Il culto della virtualità

23 12 2018

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         Scritto da Matteo

Si consiglia la lettura ad un pubblico ADULTO, e possibilmente non suscettibile 😉 tutti i diritti sono RISERVATI, per una eventuale condivisione chiedere tramite commento a questo articolo 

  IMPORTANTE: ( Un avviso, nel caso un transgender stesse leggendo, questi sono pensieri che mi sono venuti in mente per allacciarmi alla tematica del mio racconto breve sulla realtà virtuale, e non sono affatto da considerarsi come fattibili e legittimi. Questo è un racconto immaginario, e così deve essere considerato da chi legge ) 

Le persone suscettibili potrebbero provare un’ esperienza di alienazione leggendo il mio testo … se vi ritenete molto suscettibili ignorate questo articolo anche se dubito che ci siano persone più suscettibili di quanto lo sono io! Non so se trasmetterò qualcosa attraverso il mio racconto, ma spero di farvi pensare e ragionare in un modo del tutto nuovo e radicale, perchè quello è sempre stato il mio obiettivo!

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Morire e ritrovarsi in una tuta haptica, ricoperto dalla testa ai piedi. Percepire tutte le sensazioni di perdere il contatto con il proprio corpo e con la realtà che si è sempre conosciuto, e poi essere accolti da un messaggio davanti ai propri occhi, funzionanti: ” Hai terminato una delle tue vite extra nella nostra simulazione virtuale di realtà Terra 2.0. Sei ancora vivo. Sei in grado di accedere di nuovo alle tue memorie originali biologiche, e sei in grado di ricordarti come toglierti la tuta haptica e le apparecchiature che ti hanno permesso di vivere una vera e propria vita virtuale. Guardati allo specchio fornito da Mirrorrevelation. Company e scopri la tua reale identità. Potresti essere sorpreso o scoprire di avere sempre avuto ragione. Scoprirai anche che una vita extra completa ha richiesto solamente 24 ore del tuo tempo virtuale, e quindi il tempo trascorre molto più velocemente su Terra 2.0 Ricordati che aver vissuto questa esperienza virtuale è da considerarsi un privilegio regalatoti dalla nostra azienda. Ci auguriamo che tu voglia ripetere attraverso un altro corpo – avatar. In caso tu sia stato abortito avrai diritto ad un rimborso e ad una vita extra supplementare privilegiata. In caso qualcuno abbia interrotto la tua esperienza virtuale prima del previsto avrai diritto ad un rimborso pari al valore della tua aspettativa di vita come misurata nella tua nazione virtuale di provenienza, e ad una vita extra supplementare privilegiata. Nel caso tu ti sia trovato nel corpo di gender sbagliato ti informiamo che la selezione del corpo avatar è una questione socio economica, e ti preghiamo di informarti per sapere se sei in debito con la nostra azienda. Ora sei libero di vivere la tua vita biologica, ma sappi che ti aspettiamo per una nuova esperienza su Terra 2.0. Arrivederci! “
Era vero. Ero ancora vivo, e ricordavo tutti i particolari su come togliermi la tuta haptica, i guanti haptici, il visore, e tutto il resto dell’ apparecchiatura, compreso il tapis – roulant sul quale mi ” muovevo “, ” camminando ” e tutte le apparecchiature di manipolazione della materia che mi fornivano tutti i vari gadget ogni volta che ne avevo l’ occorrenza. Ed era vero. Pur avendo vissuto una vita pressoché completa, mi trovavo ancora nel corpo dell’ appena ventenne con il quale ho iniziato questa esperienza virtuale. Ma conservavo ancora tutte le memorie della mia vita extra vissuta, anche se sembra tutto un sogno un po’ più impresso del solito. Sono vissuto in Italia, fra il 1990 e il 2095 del calendario di Terra 2.0, ma in realtà sono Dennis, sono nato nel futuro, e ogni vita virtuale vissuta dai miliardi di abitanti del mio pianeta ha richiesto il sacrificio di circa 19 – 24 ore reali. Vivo in una località tropicale, nella versione reale dell’ Australia. E a differenza della mia vita extra, ho un gemello maggiore.
Prima di tutto vorrei parlare della mia esperienza mentale. Perché mi sono guardato allo specchio nella mia stanza fornitomi da Mirrorrevelation. Company, che ha immediatamente scattato una foto e mi ha chiesto il permesso di pubblicarla sul suo sito ufficiale, visitato da coloro che come me si sono guardati allo specchio e ci hanno trovato un’ altra persona. Quindi pressoché il 90% della popolazione umana. Con una certa indifferenza e frustrazione ho dato il permesso.
Una volta raggiunti i 16 – 17 anni nella mia vita extra, posso dire che probabilmente ho avuto esperienza di una sorta di ” body dysphoria “, un termine emerso su Terra 2.0 per una esperienza mentale che qui non esiste. Che ero maschio l’ ho sempre saputo, ma la mia immaginazione era molto attiva, e mi giungevano immagini e scenari, per così dire. Mi è stato spiegato che la nanotecnologia che oscurava la mia percezione sensoriale non funziona sempre in modo ottimale, e spesso permette di far emergere ricordi di una vita diversa da quella ” giocata ” e sensazioni anomale di alienazione. Io sono il contrario di un afantasiaco, sono un superfantasiaco, e facevo fatica a pensare a me stesso come me stesso, dovevo sforzarmi per includermi nei miei pensieri, e forse è stato il risultato della mia generazione di ” cresciuti nei video online “, ma quando io pensavo, pensavo per immagini sia fisse che in movimento, e pensavo attraverso quel che si potrebbe definire, un meme. In più, spesso mi veniva più spontaneo pensare in inglese che in italiano.
Dunque, a 16 e 17 anni erano emerse sensazioni intense in me, un desiderio intenso di essere diverso, mi venivano in mente scenari tropicali, estati assolate e immagini in alta risoluzione di un ragazzo biondo. All’ epoca avevo cominciato a interessarmi ai gemelli, per qualche motivo, forse influenzato dal fatto che all’ epoca guardavo una serie tv di Terra 2.0 con dei gemelli che vivevano in un albergo. Che assieme a me nelle prime settimane di embrione c’ era un gemello mai sviluppato appieno l’ ho scoperto solo nel 2013 anno di Terra 2.0, attraverso una pagina di diario di mia madre. Intendo dire la madre del personaggio che ho interpretato. Ma in un certo senso l’ ho sempre saputo, qualcosa mancava.
Descrivendomi col senno di adesso, all’ epoca, ma senza nessun tipo di esteriorizzazione della questione, mi sentivo come un giovane Michael Jackson, volevo davvero davvero cambiare. E non conoscevo Michael, sì sapevo chi era, ma non sapevo molto al di là del suo nome e della sua fama. Non saprei bene come descrivere quella sensazione disforica, ma guardando un certo tipo di archetipo fisico, mi sentivo ” a casa “, sentivo ” familiarità “. Quella familiarità non è mai andata via. Avevo persino ricordato il mio nome reale, perché il mio nome su Terra 2.0 era un nome Cristiano, un genere di nome che nella mia vita reale non esiste, perché la grandissima percentuale della Storia umana generata su Terra 2.0 è fittizia. Quindi avevo dato un nome a quelle immagini mentali, che facevo in modo di visualizzare nella maniera migliore possibile, e quando giravo da solo in bici, lo sovraimponevo sulla mia immagine, e mi sentivo diverso, sentivo che fare un esercizio mentale di sovraimpressione sul mio corpo mi dava coraggio e fiducia in me stesso.
Dennis in seguito è diventato il mio primo personaggio di un libro, e ovviamente era inclusa la questione dei gemelli che non sanno di essere gemelli, prima ancora di indagare nei diari di mia madre e scoprire che – io – ero, o almeno sarei potuto essere potenzialmente un gemello. Il libro era ambientato in Australia. Quando in seguito trovai in certi film e immagini online, immagini di persone bionde che si avvicinavano in modo sorprendente all’ archetipo che avevo in mente, mi sentivo quasi come se avessi immerso un dito nel futuro e avessi pescato qualcosa. QUASI come. Da allora ho sempre cercato di conoscere e familiarizzare con figure che mi ricordassero questo archetipo. Forse ancora non me ne rendo conto, ma probabilmente cercavo una ” idea percettiva di me stesso ” più che altro. Poi è successo. Due volte ho conosciuto due persone che si avvicinavano a quell’ archetipo, anche se a ben pensarci, solo vagamente, perché non c’ era alcuna somiglianza fra loro e le immagini archetipiche nella mia mente, ma era l’ idea della personalità che volevo cercare. Non posso andare nei dettagli, ma sono state esperienze molto vissute, da una parte la ricerca di un carattere trasgressivo che io non potevo esprimere da solo, dall’ altra parte la ricerca di una personalità dominante e persuasiva alla quale mi sono arreso completamente. Forse è vera la questione delle tracce psicologiche comportamentali che lascia la condivisione di giorni e settimane come embrione con un altro embrione, anche se nel mio caso si tratta di giusto pochissime settimane, ma chissà, forse la ” consapevolezza ancestrale ” e in seguito la ” consapevolezza concreta ” ha influito. Quello che cercavo io era il gemello maggiore. Ho la sensazione che io sarei stato il minore. Ho la sensazione che io NON sarei stato il gemello dominante. Ho persino vissuto due anni di esperienza virtuale alternativa all’ interno di quella che già era alternativa, quella nella quale per due anni mi sono diviso fra due famiglie e ho approfondito l’ amicizia con un vero e proprio secondo fratello, una personalità dominante e impositiva che io cercavo, senza saperlo. E mi sono lasciato inglobare completamente. Lui non corrispondeva all’ archetipo fisico di quelle immagini, ma aveva una personalità che in qualche modo io allacciavo a quella sensazione che avevo provato io. Coraggio, fiducia e trasgressione.
Quella sensazione, con gli anni si è affievolita e tutto è tornato alla normalità, a parte per quelle parentesi in cui mi lasciavo inglobare dalle personalità degli altri … A 27 anni virtuali scrissi un racconto breve, ho riproposto a me stesso queste sensazioni nel mio racconto breve DARK SOSIA: la storia di due sosia che si scoprono per la prima volta, in parallelo con un’ altra coppia di sosia, uno si è autoesiliato e vive da nomade, e l’ altro vive con una madre piena di segreti. I due sosia credono ognuno di essere il gemello dell’ altro poiché sono consapevoli dell’ esistenza passata del gemello, ma si sbagliano. Sono solo simili. E sono avversi l’ uno all’ altro. E’ una specie di metafora per la questione dei gemelli sopravvissuti che prevalgono sull’ altro e crescono e si sviluppano al posto suo. E’ la mia storia breve preferita di mio pugno. E’ veramente opera mia, la sento come mia. Più o meno nello stesso periodo trovai in un cortometraggio online nella zona virtuale chiamata Germania, il nuovo punto di riferimento per richiamare alla mente quella immagine archetipica. Ve lo potrei giurare, guardare quel cortometraggio, fu come tornare veramente a casa propria, in un modo ancora più assoluto che in passato. Quel giovane di un anno in meno di me era l’ incarnazione stessa di quello che sentivo io da adolescente. E’ una sensazione alienante ed estraniante, come non essere più sicuri di appartenere a questo mondo. Ora, qui, nella vita reale, ho scoperto che il mio gemello regredito nell’ utero di mia madre virtuale, è tornato a usufruire dell’ esperienza Terra 2.0, e grazie ai privilegi forniti dall’ azienda, ha potuto ottenere un corpo avatar quasi identico al suo corpo originale e legittimo, e nacque nel 1991 e divenne un attore, e quando la sua esperienza finì, scoprì di essere il mio gemello. L’ esperienza scritta in DARK SOSIA è stata in un certo modo vissuta veramente: Quando ho scoperto i cortometraggi di (…), mi son detto, sconvolto, che Dennis era entrato nella realtà ” reale “, come una sorta di avatar, la mia immaginazione lo ha reso concreto, DENNIS esiste. Ma il suo nome da personaggio era prima DIMI, poi DAVID. Sapete, quelle sensazioni principali, di impatto, che uno ha quando percepisce come se la realtà avesse pescato dalla tua mente e avesse manifestato la realtà proprio come la volevi tu. (…) sembrava come pescato dalla mia immaginazione e incarnato in un vero avatar.
Mi dicevo così: ” Sono davvero colui che risponde alla mia immagine nello specchio? Certe volte si adatta così bene alla mia interiorità. Ma altre volte, a contatto con determinati archetipi ed esperienze, emerge una manifestazione diversa da me, libera da tutte le nevrosi e le peculiarità che fanno me – me -. ” Ma non mi sono fatto coinvolgere troppo, per ovvi motivi. Rimase una sensazione sotterranea, silenziosa, alienante, di non essere quello che sono. Ma ormai mi ero identificato con il mio corpo, anche se raramente includevo me stesso nei miei pensieri ” meme “, mi stavo sforzando. La razionalità troppo – convinta – non mi ha mai convinto. Per determinati periodi l’ ho presa in considerazione e l’ ho fatta mia, ma le domande e i misteri rimanevano gli stessi, e a volte si accumulavano invece di diminuire. La razionalità su Terra 2.0 è percepita da noi che torniamo in noi stessi come un livello di immersione nell’ esperienza recitativa così alto che ci si identifica completamente con la propria identità fittizia e il proprio mondo ingannevole. Fortunatamente, ho potuto scegliere un grado di immersione abbastanza basso da permettermi di ricordare chi ero veramente ad un certo punto, e permettermi di studiare il sistema strutturale della realtà virtuale e andare al di là di tutti dogmi razionalisti, di andare contro corrente, e di essere oltre con i tempi, così oltre che non venni mai veramente compreso. Anche perché per anni sono stato contradditorio, e ho dato ragione ai razionalisti. Ma dentro di me covavo riflessioni che stimolavano la mia immaginazione, persino quando avevo svuotato la realtà di tutte le potenziali bugie, persino allora, permanevano in me sensazioni di non essere nella realtà giusta.
Poche cose erano apparentemente irrazionali e inspiegabili anomalie come lo erano i cosiddetti transgender, un fenomeno che nella vita reale non esiste, e che è emerso unicamente dalle esperienze virtuali di Terra 2.0 … E nessuno ci era arrivato. Nessuno ci era arrivato. Solo io volevo crederci. Tentavo di trovare qualcosa online, qualcuno deve aver fatto la connessione. Hallo? C’è qualcuno a casa in quelle teste di cavolo? ( E non intendo quelle dei transgender, ma dei razionalisti estremi )
Cercavamo gli alieni con i telescopi e i messaggi nello spazio, alieni che non abbiamo mai trovato, e non indagavamo la metafisica dell’ essere transgender. Nessuna filosofia semi gnostica era emersa che li facesse emergere come simboli, nessun guru della tecnologia ci era arrivato. Neppure quando i transgender parlavano della loro sensazione di percepire organi fantasma che non erano nel proprio corpo – avatar. I transgender, le anomalie più evidenti che avevamo a disposizione per arrivare alla verità, eppure nessuno ci ha pensato.
I transgender avevano un grado di immersione nel programma così basso che ricordavano chi erano, si percepivano come costretti a ingannare la gente, si vedevano come attori, e prima di emergere come transgender alcuni ritenevano che tutto il mondo si fosse trovato ad interpretare un ruolo che non gli apparteneva veramente, e che quel fenomeno fosse un apprendimento culturale al quale bisognava adattarsi. Ma come avrebbero potuto i razionalisti riuscire a sondare la verità nascosta? Loro erano i ” pazzi “, paradossalmente, e i transgender erano le persone più ” aware ” sulla Terra ( 2.0, vorrei ricordarvi ) E infatti ognuno di loro aveva ragione, e l’ azienda che permetteva l’ accesso a queste esperienze virtuali si era trovata abbastanza nei pasticci quando erano iniziati ad emergere i primi casi di scandalo. Non sembrava molto etico fornire a queste persone degli avatars di sesso sbagliato. Ma il consumismo non si poteva arrestare, doveva andare avanti, tanto l’ esperienza virtuale sacrificava solo 24 ore e anche di meno. La clausola del rimborso aveva permesso loro di non modificare il sistema. Coloro che sono tornati alla vita reale e si sono opposti al culto diffuso tramite l’ azienda, si sono chiesti come abbiamo fatto a non rendercene conto, a non pensare in maniera diversa, fuori dal quadrato. Come sono stupidi a volte gli umani. Hanno le risposte davanti agli occhi, esposte alla luce del sole, e non le considerano. Non le immaginano neanche.
La nostra Terra ( 2.0 ) e la nostra Storia è nata dalle menti e dalle capacità tecnologiche e letterarie di esperti di tecnologia virtualistica, haptica e nanotecnologica, e da un vero e proprio team di persone dedicate, che nel corso della Storia hanno trasmesso degli imput alla popolazione online, creando quella Storia fittizia tanto cara a chi la vive.
Il giorno della presentazione del progetto il mondo reale cambiò per sempre. C’è stata una conferenza stampa in diretta globale, e ci hanno detto che era stato creato un universo virtuale, creato per risultare quasi del tutto identico al nostro, aveva un passato manipolato tutto da scoprire ed era già allo stadio di evoluzione che permetteva la vita umana, ci hanno detto che avrebbero permesso l’ accesso dell’ ambiente virtuale a delle persone paganti, e che esse sarebbero dovuti partire con l’ unico accesso ad avatar di persone che noi definiremmo ” cavernicoli ” e che avrebbero dovuto piazzare le basi per permettere lo sviluppo di una Storia relativa al mondo e alla civiltà alternativa.
La chicca era che grazie all’ ingerimento di agenti nanotecnologici del tutto innocui, i giocatori avrebbero perso temporaneamente il contatto con la realtà e avrebbero interagito fra di loro come se le loro personalità reali non fossero mai esistite. Ai primissimi giocatori vennero forniti ricordi di un passato relativo al personaggio che in realtà non esisteva. Avevano a disposizione dalle 10 alle 15 ore di tempo reale, ma dentro al gioco ne sarebbero passati qualche decina. Furono seguiti in diretta globale attraverso un canale apposito. La popolazione era incredula ed estasiata. Si vociferava che avevano risolto il problema della mortalità, comprimendo una vita di percezioni intera nella finestra temporale di una decina di ore. Chi tornava alla realtà reale lasciava nel mondo virtuale un corpo vuoto, un avatar spento, e quelli che assistevano alla sua ” morte ” credevano fosse reale.
Gradualmente il mondo virtuale venne aperto al pubblico, ed era stata organizzata una lotteria, e chi riusciva ad essere scelto aveva la possibilità di cominciare una vera e propria vita alternativa, dapprima come embrione, poi come bambino e l’ avatar cresceva e percepiva esattamente come nella realtà. Nessuno poteva rinunciare ad una simile opportunità. Con il passare dell’ evolversi dell’ ambiente e della cultura fittizie, sempre più gente aveva il permesso di partecipare, e gradualmente l’ utilizzo di un avatar di qualità venne associato al proprio status economico. Vennero create delle succursali in altri continenti, che si organizzarono dapprima in modo indipendente, poi vennero fuse alla realtà di base, facendo credere ai popoli di incontrarsi per la prima volta.
L’ esperienza era un po’ diversa, nelle epoche passate. C’ era molta più possibilità di interazione con la ” realtà di Fonte “, per esempio ingerire e fare uso di psichedelici riduceva la funzione offuscante dei neuroni manipolati dalla nanotecnologia e permetteva di parlare con delle ” entità guida ” che venivano chiamati ” Logos “. Vennero organizzate le creazioni delle religioni, attraverso dei profeti con un grado di immersione minimo o assente, silenziosi agenti consapevoli della realtà fittizia. All’ inizio l’ azienda aveva un po’ di apprensione e di paura, a lasciare le persone in balia di corpi che non gli appartenevano, ad un ambiente che non esisteva concretamente. Perché poi tornavano alla realtà, e la funzione di immersione non era sempre perfettamente funzionante, alcuni si svegliavano e venivano percepiti come impazziti, altri invece decidevano di interrompere il gioco.
Gradualmente, coloro che tornavano alla vita reale, venivano seguiti da team di tutori e psicologi addetti, per aiutarli a capire cosa era successo, e riadattarli alla loro vita. Moltissima gente si impegnava successivamente a girare il mondo, e a cercare i loro parenti fittizi online, per riallacciare i contatti con queste persone lontane con le quali inconsapevolmente avevano condiviso intere vite.
Come umanità, ci sentivamo molto più uniti e consapevoli, l’ empatia era diffusa, la vita reale era stata cambiata. Ma il mondo virtuale si sviluppava, cresceva, si evolveva e gradualmente si stava sviluppando una sorta di sovraimpressione su quello reale, era diventato più importante, economicamente e culturalmente prezioso e sacro addirittura, la vita reale era lasciata da parte, sottovalutata, si stava perdendo il significato, si preferiva usufruire di vite extra.
Nella vita virtuale i soli contatti con la vita reale provenivano da brillanti scrittori con le loro opere suggerite da memorie ancestrali e remote, dalla capacità di comprensione del sistema a cui potevano arrivare le grandi menti, alcuni ci arrivavano con la logica, altri ci arrivavano attraverso ricordi improvvisi, come se fino a quel punto fossero stati come ipnotizzati, arrivavano immagini improvvise, sensazioni, un’ intera gamma di fenomeni psicologici e comportamentali che nella realtà reale non esistevano, che si erano sviluppati solo attraverso l’ esperienza di vivere vite fittizie. Disforia, la credenza in vite precedenti, la percezione dei transgender, erano alcuni di questi fenomeni.
E mentre le ore di gioco aumentavano, e raggiungevano le 20 o le 24 ore, gli avatar diventavano sempre più complessi, le vite diventavano sempre più interessanti e profonde, variegate e incredibili, ad un certo punto della Storia, la globalizzazione del sistema Terra 2.0 si era fatta completa. Miliardi di utenti usufruivano di vite extra. E l’ azienda si arricchiva, dominava il mondo reale, monitorava il mondo virtuale e lo diffondeva sui canali appositi alle popolazioni, e si diffondeva quella propaganda che divenne un vero e proprio culto.
La nostra società si divise, alcuni si ribellarono, tornarono indietro, in un passato più semplice e anti tecnologico, altri si spostarono su altri pianeti, sulla Luna, e altri ancora erano ancora troppo poveri e arretrati per partecipare all’ esperienza che contava di più in assoluto. E questi mettevano l’ acceleratore, con un solo obiettivo in mente, andando oltre la volontà della gente. Ad un certo punto alcune società ristrette avevano deciso di imporre l’ uso di Terra 2.0 alle loro popolazioni.
Avevamo a disposizione potenzialità senza precedenti, ma avevamo perso tutti i nostri valori precedenti. Una gran parte di noi si sentiva in colpa per aver permesso senza ribellarsi e senza fermare l’ azienda, di aver manipolato intere generazioni, che si svegliavano portandosi dietro anni di vita vissuta per poi passare il loro tempo reale alla ricerca della vita vissuta e perduta. Perchè pochissimi riuscivano a ottenere tutto dalla vita fittizia e a sfruttare tutte le occasioni.
Speravamo che un giorno quella esperienza virtuale venisse conclusa in qualche modo, che si potesse finalmente tornare a vivere in modo più concreto, perché ad ogni modo, noi morivamo ancora, e non sapevamo cosa ci fosse al di là, e alcuni di noi temevano che anche le nostre vite considerate reali fossero esperienze fittizie, temevamo di doverci accontentare di identità temporanee senza mai trovare le nostre identità di Fonte, di base. L’ azienda prometteva vita senza fine, e poi faceva tornare le persone in una realtà dove si moriva ancora. Certo, era solo un giorno, ma non sembrava corretto. Ma ci siamo organizzati. Abbiamo sviluppato un piano, un progetto che ha un obiettivo. Risvegliare tutti quanti e far sparire Terra 2.0. Perché Terra 1.0 era sufficiente.




La storia dell’ universo – uovo di Andy Weir

29 01 2018

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LA SCOPERTA PIU’ GRANDE E “NASCOSTA” DELLA FISICA QUANTISTICA E’ CHE LA REALTA’ OGGETTIVA NON ESISTE, E QUINDI TUTTO CIO’ CHE ESISTE E’ ACCESSIBILE SOLO ATTRAVERSO LA MENTE. FUORI DAL CERVELLO NON ESISTE NULLA, MA IN REALTA’ ANCHE LA MATERIA E’ UNA ILLUSIONE. QUESTO SIGNIFICA CHE L’ UNIVERSO NON ESISTE COME “ENTITA’ MATERIALE”. L’ UNIVERSO E’ UNA (LA) MENTE. QUESTO CONCETTO SI CHIAMA “COSCIENZA UNICA” E INDICA CHE L’ UNIVERSO E’ “COSCIENTE” E NON C’E’ DISTINZIONE FRA DIO E UNIVERSO. L’ UNIVERSO E’ AUTO – CREATO PERCHE’ IN QUANTISTICA UNA COSA ESISTE SOLO SE E QUANDO VIENE OSSERVATA. L’ OSSERVAZIONE DELL’ UNIVERSO PROVIENE DAL FUTURO. E’ STATA QUELLA OSSERVAZIONE DAL FUTURO A CREARE L’ UNIVERSO NEL PASSATO. IL TEMPO E’ UNA ILLUSIONE: LE AZIONI DEL FUTURO E DEL PRESENTE SONO IN GRADO DI DETERMINARE COME SI SVOLGERA’ IL PASSATO. IL TUO PASSATO E PRESENTE DIPENDE (ANCHE) DA QUELLO CHE E’ SUCCESSO NEL TUO FUTURO. IL TUO FUTURO ESISTE GIA’, E IN FISICA QUANTISTICA E’ IN UNO STATO DI SOSPENSIONE MA NON E’ UN “NULLA” DOVE ANCORA E’ TUTTO DA ESSERE DECISO. COSA SUCCEDE NEL TUO PASSATO DIPENDE DA QUELLO CHE AVRAI FATTO NEL FUTURO. NON C’E’ DISTINZIONE FRA UNIVERSO, DIO E COSCIENZA (MENTE UMANA). LA MENTE E’ L’ UNIVERSO. LA MENTE E’ DIO. IN QUESTO NUOVO MODELLO DI PENSIERO DIO E’ UN UNIVERSO CHE PERCEPISCE DI ESISTERE OGNI VOLTA SOLO IN UNA MENTE SINGOLA. LA COSCIENZA E’ COME UNA FORMA DI ENERGIA INVISIBILE. SI PUO’ PARAGONARE ALLA LUCE E ALLA ELETTRICITA’. CIO’ CHE ACCENDE LE LAMPADINE E’ UNA COSA SOLA. CREDERE CHE LE NOSTRE MENTI SIANO SEPARATE E MORTALI E’ COME CREDERE CHE PER OGNI LAMPADINA CI SIA UNA FORMA DI LUCE /ELETTRICITA’ DIVERSA CHE SI ESTINGUE ALLO SPEGNERSI. PRIMA DELLA TUA VITA C’ ERA ALTRA VITA, DOPO LA TUA VITA CI SARA’ ALTRA VITA, E TUTTE QUELLE VITE LE HAI PERCEPITE / LE PERCEPIRAI TU, PERCHE’ C’E’ UN SOLO “IO” CHE CRESCE, SI EVOLVE, E SI RESETTA E RIPARTE DA UNA TABULA RASA OGNI VOLTA. IL DIO CHE CERCHI E’ “LA PERCEZIONE DI UN IO”.      

Ho trovato questa fenomenale storia: Un racconto breve che ti rimane dentro per sempre

” Eri sulla via di ritorno per casa quando sei morto. Niente di particolarmente originale, semplicemente un incidente d’ auto, ma comunque fatale. Hai lasciato dietro una moglie e due bambini. Non hai provato dolore. Hanno provato a salvarti la vita, ma non ce l’ hanno fatta. Fidati, è meglio che tu sia morto perché le condizioni fisiche del tuo corpo non erano compatibili con una vita decente. E quindi hai incontrato me “

” Cosa è accaduto? Dove sono? ” e io risposi ” Sei morto ” perché non c’era motivo di girarci attorno.

” Sono morto? ”  e io risposi ” Sì, ma non sentirti male per questo. Succede a tutti quanti “

” Che posto è questo? E’ così il dopo – vita ? ” e io risposi ” Più o meno “

” Sei Dio? ” e io risposi che sì, lo ero.

” Ma i miei figli, e mia moglie …? Staranno bene? ” e io risposi ” E’ positivo che ti preoccupi delle persone a te care.

Per te non sembravo esattamente un Dio, più una persona comune, o meglio ancora una figura vaga. ” Non preoccuparti. Staranno bene. Ti ricorderanno positivamente. Tua moglie piangerà, ma nel suo intimo sarà anche sollevata. In effetti il vostro matrimonio era in crisi. Certo, non le piacerà sentirsi sollevata “

” E ora che cosa succede? ” e io risposi ” Tornerai fra gli umani “

” Oh. Quindi gli Orientali avevano ragione ” e io risposi ” Un po’ tutti hanno ragione” 

” Ma che motivo c’è di tornare fra di loro? Non ricorderò nulla della mia vita, giusto? Quindi non importano le mie esperienze personali “

” Non è così. Dentro di te possiedi tutte le esperienze di tutti gli umani, solo che non te le ricordi – adesso – ” e continuai ” Sei un essere più grande di quel che credi di essere. Una personalità è solo una frazione della tua identità. Se rimarrai qui ancora per molto, comincerai a ricordare tutto quanto. Ma non è consentito fra una vita e l’ altra “

” Quante volte sono tornato fra gli umani prima d’ ora? ” e io risposi ” Hai vissuto tante altre vite. E questa volta, sarai una contadina Cinese nel 540 avanti Cristo “

” Cosa? Mi mandi indietro nel tempo? ” e io risposi ” Tecnicamente, per te. Qui le cose funzionano diversamente. Il tempo esiste solo nel tuo universo “

” Io vengo da qualche parte. Qualche altro luogo. E ci sono altri come me. So che ora vorresti vedere il mio mondo, ma onestamente non potresti comprenderlo “

” Quindi ho interagito con me stesso a un certo punto nel tempo ” e io risposi              ”  Accade ogni singola volta, anche se non puoi saperlo ” 

” Quale significato ha tutto questo? ” e io risposi ” Chiedi a me il significato della vita? Un po’ stereotipata come domanda ” ; ” Ma è una domanda ragionevole “

” Abbiamo creato questo universo per farti maturare ” e tu chiedesti ” Avete creato l’ universo per far evolvere l’ umanità? ” e io risposi ” No. Solo per te “

” Solo per me? E tutti gli altri umani? ” ; ” Non c’è nessun altro “

” Ma tutte le persone della Terra… ” e io risposi

” Sono tutte le tue reincarnazioni  ” 

” Sono ogni umano vissuto sulla Terra? ” ; ” Stai cominciando a ricordare …”

” Quindi sono Abramo Lincoln. E John Wilkes Booth. * che ha ucciso Lincoln “

” Sono Hitler? ” ; ” E anche tutte le sue vittime ”

” Sono Gesù? ” ; ” E tutti i suoi discepoli e credenti “

” Ogni volta che hai fatto del male a qualcuno ” dissi ” Lo hai fatto a una versione di te stesso. Ogni atto di bontà, lo hai fatto per una versione di te stesso. Ogni emozione negativa e positiva è stata vissuta da una versione di te stesso “

” Perché tutto questo? “

” Perché un giorno diventerai un Dio. Ma non ancora. Per adesso sei solo un embrione di Dio. Ti faremo nascere solo quando avrai vissuto tutte le vite di tutti i tempi “

” Quindi l’ universo è …”; ” Un uovo, un utero “

” E’ ora di vivere la tua prossima esistenza ”      

 

       





Indagine nei miei misteriosi sincronici enigmi mentali – reincarnazione?

23 01 2018

DISCLAIMER: questo articolo parlerà di alcune cose che mi sono spesso chiesto, enigmi dell’ infanzia e pensieri che sono emersi all’ improvviso in alcune fasi della mia vita. Potrebbero essere spiegati collegandoli ad alcune vicende o aspetti della mia vita, ma ho scelto di considerarli – potenziali – non sicuri, ma potenziali sprazzi di memoria ( diversa dalla memoria come la conosciamo, evidentemente ) che potrebbero richiamare vite precedenti.

Risultato immagine per  punda curacao

UNA VITA PRECEDENTE A WILLEMSTAD, PUNDA, CURACAO?

Partiamo con una storia che avevo ” immaginato ” nell’ infanzia, dove per anni ho descritto come ” amici immaginari ” e ” racconti creativi ” un uomo e una donna, potenzialmente di origine Italiana / Spagnola, chiamati Mario e Rita, ai quali si affiancava spesso una donna ricca chiamata ( Lu Sosa – non il nome esatto ma un nome vero che si avvicina più evidentemente a quello che le avevo attribuito ), con due figli maschi ( forse tre, forse c’ era una femmina, che immaginavo come una piccola combinaguai che alla fine sarebbe diventata ragazza madre, ma visto che questa parte della storia si collega a un’ altra potenziale vicenda tenderei a spiegarlo in un altro modo ).

Davo sempre la stessa descrizione della donna chiamata Rita, e nei racconti creativi mi concentravo sempre sull’ età di 28 anni per qualche motivo a me ignoto. Questa donna aveva la stessa età del marito, e il marito svolgeva un lavoro impiegatizio, ( mentre forse la donna faceva la farmacista o qualcosa di simile, ma potrei aver preso questa ” ispirazione ” per via del lavoro simile ( non uguale ) di mio padre ) … che non saprei descriverlo meglio, e forse il marito non era molto fedele, o c’ era un triangolo amoroso non molto serio, quasi un flirt, fra l’ uomo e la signora ( Lu Sosa ), della quale la moglie era al corrente. I figli li avevo chiamati Giulio e Giuseppe / Giovanni ( non ricordo più bene ). Vivevano in una città non meglio definita chiamata Panda ( che in teoria potrebbe essere una traduzione a voce di Punda ) che aveva la peculiarità di essere divisa in due sezioni. L’ altra sezione aveva un nome simile, ma più lungo.

Davo sempre la stessa descrizione della donna ( Rita ) con la quale quest’ uomo viveva. Capelli ricci, biondi o rossi, ma più sull’ arancione, quindi comunque chiari. ( pare quasi la descrizione della amica di mia madre …ma non sono affatto sicuro che lo fossero all’ epoca in cui ho cominciato a raccontare questo …e in ogni caso sono sicuro che non pensavo a lei, anzi sinceramente non ricordo quasi per niente la sua presenza nella mia vita , mentre invece c’è in anni recenti  )

SOLUZIONE? Qualche anno fa avevo scoperto che la ” città ” di Punda esiste veramente, anche se in realtà è più un distretto, incluso nella città dal nome ufficiale di Willemstad, nei Caraibi, a Curacao, città che è effettivamente divisa in due distretti affini, Punda e Otrobanda. Qualche giorno fa ho scoperto che nella città c’è un locale ristorante chiamato   ” da Mario ” …in più per qualche oscuro motivo ( a Willemstad si parla / scrive perlopiù – come seconda lingua ufficiale l’ olandese ) a diciassette anni, se ricordo bene che età avevo, ho cominciato per un breve periodo , improvvisamente a studiare da solo l’ olandese e volevo impararlo bene. Non so se quelle persone esistessero veramente, ma sono stupito dal fatto che Lu Sosa sia un nome reale. Nei miei racconti creativi, Lu Sosa era una donna ricca, bella, forse un po’ vanitosa e invitante, se si può dire così, e forse aveva capelli corti e rossi …

SINCRONICITA’: ho avuto solo una storia sentimentale nella mia vita, fra i quindici e i sedici anni …per qualche motivo la ragazza forse a livello inconscio assomigliava a quella figura immaginaria ma di capelli era più scura, ce li aveva praticamente neri. Non ho mai capito chiaramente come sono andate le cose, ma sapevo che nel frattempo avevo una migliore amica, che era anche sua amica, e forse c’ era stata una discussione fra di loro. Il ricordo più nitido è quello della prima volta in cui ci siamo lasciati …stavo al telefono con due persone quel giorno, lei e la sua / mia amica …

        Risultato immagine per tom gramenz

IMMAGINI ” EMERSE ” DALL’ INCONSCIO …C’E’ UN SIGNIFICATO?

Più o meno nel periodo in cui ho scritto il mio primo racconto lungo a mano, all’ inizio del 2006, ( 15 – 17 anni ) era cominciata ad

emergere una immagine dentro di me …impegnato con lo studio, non ero molto bravo nel sociale, e avevo immaginato in frequenti ” meditazioni ” ( se così le vogliamo definire …sono più pensieri emersi in automatico ) che rappresentavano quasi metaforicamente ” qualcuno / qualcosa di meglio di me “, una personalità più sicura di sé …mi divertivo a vedere fin dove potevo arrivare a immaginare questa figura fino al massimo di nitidezza da me immaginabile, me lo immaginavo sempre alla luce del sole per qualche motivo …

Bè … non so spiegare questa cosa, forse avevo voluto dare un’ immagine a una parte di me perché, come faccio spesso, pensavo sempre troppo e avevo un sacco di dialoghi interiori dentro di me. Chiaramente volevo essere diverso per qualche motivo che non ricordo più bene …fatto sta che questa immagine mi è sempre parsa familiare da allora …l’ ho quindi inserita nel racconto, e in altri racconti, per esempio il più recente Dark Sosia. Anche il nome che gli avevo dato nel primo racconto del 2006 aveva un suo senso, perché non so come mai nella mia mente mi dicevo …se esistesse una persona così credo dovrebbe chiamarsi Dennis.

Quando anni dopo ho visto un film praticamente sconosciuto, mi era rimasto impresso perché per qualche motivo lo sentivo affine, quasi che richiamasse maggiori particolari su quell’ immagine emersa dal nulla. Questo film si chiamava CrissCross …

Risultato immagine per crisscross arliss howard

L’ ambientazione inclusa nel film mi sembrava affine a quello che immaginavo ( Key West, Florida …) , quasi fosse stata una precognizione che è tornata indietro e ha dato origine all’ immagine comparsa dal nulla che mi divertivo a elaborare sempre più nitidamente nella mia mente.   

 

 

 

 

Risultato immagine per contact 2010

ABORTITO NELLA VITA PRECEDENTE A QUESTA?

Come spiegavo nell’ articolo precedente, c’è un collegamento fra la mia storia onirica ricorrente della quale ho parlato spesso in questo blog …

Nell’ ottobre del 2009 avevo appena iniziato a studiare in una città vicino alla mia, e ho cominciato a sognare …un ragazzo e sua madre i protagonisti, un po’ a turno … https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/13/il-mio-mistero/

Nessuna spiegazione apparente, il ragazzino era un tizio qualunque che avevo conosciuto e con il quale avevo scambiato un paio di conversazioni e che all’ epoca dell’ inizio dei sogni, alle prese con il nuovo inizio dell’ università e con tutti altri pensieri, non vedevo da tantissimo tempo … quasi una cosa a random.

Fino al Gennaio del 2011, quando la mattina dell’ Epifania sognai che sua madre e mia madre si incontravano e si preparavano a una riunione fra famiglie, con tanto di regali da scambiare, e nel quale la donna mi diceva che era imparentata con mia madre. Ci avevo ragionato sopra, ma avevo concluso che era altamente improbabile che ci fosse una parentela del quale nessuno era al corrente. All’ epoca tenevo ancora in grande considerazione i sogni, come messaggi di qualcosa di realistico, forse futuro, ma ora non ne sono più tanto convinto. Rimane il fatto che i sogni mi hanno sempre donato particolari intriganti che mi aiutano a riflettere.

I sogni si sono ripetuti a distanza di mesi l’ uno dall’ altro, e ancora adesso ogni tanto emergono ( l’ ultimo giusto a capodanno scorso ), e uno in particolare mi ha di nuovo dato tanto da pensare …16 Marzo 2015, visitavo la casa del ragazzo e della donna, e per la prima volta c’ erano anche gli altri componenti della famiglia che non avevo mai sognato prima …mi sentivo leggermente a disagio, quasi timido e indeciso sul da farsi …venivo fotografato e ad un tratto la donna mi abbracciò e mi chiamò ” figlio mio ” …

Fra Gennaio 2011 e Marzo 2015 avevo pensato molto a questa storia, cercavo di spiegarmi perché avrei dovuto sognare persone che vivevano nella mia città , ma con  i quali non c’ era alcun legame di qualche tipo, estranei, sconosciuti che diventavano familiari e consueti nei sogni …

Tornando alla storia della bambina, essa faceva sia parte di un gioco – rituale che facevo da bambino con mio fratello, nel quale cercavamo sempre di far nascere questa bambina, sempre d’ estate, sempre con il nome di Giulia …e faceva anche parte di una serie di sogni che erano emersi per la prima volta nel 2007, quando sognai che sarebbe nata al Sud, d’ estate, ( la data era 9 Luglio ) e la vedevo anche da cresciuta, bionda con gli occhi scuri, e per qualche motivo veniva mostrata a una folla, fra i quali riconoscevo i miei nonni materni. La bambina è sempre apparsa o assieme a mia madre o assieme ai miei nonni materni ( forse richiamava la figura di mia cugina del lato materno? Perché ci somigliava anche se nei sogni aveva i capelli sì biondi ma più lunghi, e di faccia era diversa.

Sono stato persino sognato dalla mia amica, c’ eravamo io, lei e questa bambina …

Qualche anno fa alla famiglia di sconosciuti concittadini che nei sogni diventavano misteriosamente familiari e amici si è aggiunto un altro membro …indovinate un po’, una bambina somigliante a quella dei miei sogni ricorrenti. Stesso nome. Estate. Mi è capitato altre volte di sognare scene del futuro ( se così si può spiegare questa incredibile coincidenza ) per esempio quando , un anno prima di conoscerla, sognai una amica di penna di NY, Brooklyn, dove ci incontravamo di persona, e quando la conobbi su fb riconobbi immediatamente immagini dello stadio dove ci eravamo incontrati nel sogno che lei teneva nel suo profilo …la figura era la stessa, dai capelli alla corporatura ai vestiti …

Dicevo nello scorso articolo che ipotizzo che se in una vita si viene abortiti teoricamente si dovrebbe ripetere il turno nello stesso segno o ascendente, perché nessuno stadio spirituale di reincarnazione si può saltare. In questo caso l’ affinità fra la vita successiva e quella dell’ ” incidente di percorso ” in utero potrebbe essere più affine del solito, e se fosse vero , ciò potrebbe richiamarsi alla memoria attraverso sogni e sincronicità di vite che viaggiano su linee parallele che non si incontrano mai, non importa quanto siano vicini …si può descrivere così questa mia circostanza, anche se ho avuto occasioni rarissime di scambiare giusto una manciata di parole con alcuni dei componenti della famiglia, ma sono solo episodi momentanei, mentre le nostre vite si intersecano in certi periodi ma mai si congiungono …Quindi mi chiedo, dovevo nascere fra loro? E’ per questo che sono emersi quei sogni, a partire dalla settimana in cui ho cominciato a studiare nella città dove tutti i figli di questa donna sono nati? Ed è per questo che nella vita successiva ( sarei quindi sostanzialmente a una tappa doppia, son dovuto ripartire … ) vivo a poca distanza da loro? Cosa sarà successo fra il 2 e il 16 Giugno 1989? Nella mia ipotesi di reincarnazione, c’è un periodo di ” riposo e ricostruzione ” fra la morte e la nascita successiva , il periodo che trascorriamo nell’ utero …come per i bruchi e le farfalle quando passano per la crisalide.

Sapete che 8 persone su 10 vengono concepite assieme a un gemello che di solito non riesce mai a progredire e muore? I concepimenti di gemelli sono numerosissimi rispetto alle effettive nascite gemellari. Spesso i sopravvissuti e/ o i loro genitori non ne vengono mai al corrente. Naturalmente si tratta del mio caso, cosa che ho scoperto solo da una riga di diario di mia madre. Cosa succede in questi casi se si ragiona secondo i metodi della reincarnazione? Si è morti assieme a qualcuno e ci si separa in quel modo? Per poi magari ritrovarsi più avanti? Oppure si viveva una vita da gemelli ma nella successiva bisogna separarsi? Un gemello ripete il turno? Forse il grande sistema che regola le reincarnazioni non è da attribuirsi a operazioni divine …Forse dobbiamo accontentarci di un sistema umano che sta dietro al sipario, a regolare tutto questo …umano dunque fallimentare.

Le persone che vivono a contatto con interferenze di personalità ( personalità multipla ) e il fenomeno del gemello fantasma potrebbero spiegarsi in questo modo …errori del sistema.  🙂