“Woke” è una Jonestown al rallentatore

Un velenoso razzismo molto nascosto è la quintessenza di “Woke”, come voi saprete.

Christopher Knowles

Per la sorpresa di assolutamente nessuna anima esistente sulla Terra, l’ultimo remake di Charlie’s Angels è un clownesco disastro senza limiti. 
 
Peggio ancora, è seguito all’ancora più notevole cancellazione di Terminator: Dark Fate, l’ultima di una serie di catastrofi al botteghino per l’ Hollywood post-#MeToo
Il casting di questo film– persino nel contesto della Hollywood del 2019– è assolutamente inspiegabile. 
 
Le “Angels” originali erano bellezze idealizzate della vecchia scuola del varietà e la loro versione filmica era paragonabile a una “hipster” della 
generazione x da ragazza, ma queste nuove foto dei promo appaiono meno da film d’azione e più come un’insegnante di ginnastica del liceo che posta inavvertitamente sul web una fuga non autorizzata nel deserto assieme alle sue allieve di pallavolo preferite.
 
Voi tutti conoscete la mia esasperazione verso Hollywood e il suo spacciare vecchie baldracche come eroine d’azione, però qui si raggiungono veramente nuovi limiti.

Spero solo di non essere mai testimone di un combattimento reale di una di queste silfidi. Anche il più mediocre dei boxeur visti finora sul grande schermo distruggerebbe con un solo pugno le loro facce da folletti, se non fare cadere le loro teste dal collo.

I film dei super-eroi sono una cosa, ma questa roba rasenta l’incitamento al caos.
 
 
 
E’ TUTTO A PEZZI

Il problema più importante è che Hollywood è in un pasticcio molto molto serio, qualunque voce possiate voi sentire che dica il contrario. 

Le stars non funzionano più, i vecchi successi non funzionano più, i giganteschi investimenti sugli effetti speciali in computer grafica non funzionano più. Se a qualcuno gli spunta un’idea originale nel cervello ha il terrore di farlo sapere a qualcuno.

Sempre più film stanno perdendo sempre più denaro e nessuno ha il più vago indizio di come cambiare marcia. A rendere le cose peggiori, il diluvio di certi studi culturali  delle majors che ha invaso la città ha portato con sè tensioni particolarmente virulente incentrate su “WOKE”.

Il regista di “Terminator destino oscuro” dice che il film farà paura ai “troll misogini”.

E così avete assistito alle piacevolezze sulla razza, sul “gender”, sul femminismo come una tattica bizzarra consistente nello scagliarsi contro i “troll” e gli omini di paglia su internet utilizzando le seghe mentali politicamente corrette riciclando il lavoro creativo di qualche vecchia gloria del passato che magari non può più lamentarsene.

“Terminator destino oscuro” è sulla buona strada per perdere 120 milioni di dollari mettendo a repentaglio la sua casa di produzione.

Perlopiù questa tattica ha portato a cataclismi finanziari senza freni. Il che significa che sarà utilizzato per sempre.

Il fallimento finanziario non è mai punito a Hollywood. Se perdete centinaia di milioni di dollari per le giuste ragioni, verrete anzi in qualche modo ricompensati.

Elisabeth Banks: “Il mio film è pieno di subdole idee femministe” — Attrice, scrittrice e regista, Elisabeth Banks è una rarità a Hollywood: una donna che fa sentire forte e chiara la sua voce. Aprofittando dell’uscita del suo remake di “Charlie’s Angels” in uscita nei cinema, parla del fatto che le donne di cinema devono essere pagate come gli uomini, e che cosa ha imparato da Julia Roberts.
Kristen Stewart contro la cultura patriarcale“.
E così la retorica pseudo-femminista proveniente da Hollywood si è scatenata in modo burrascoso quanto bizzarro con queste stars iper-privilegiate, vestite costosissimamente, a parlare di diritti delle minoranze nelle loro lussuose stanze davanti a reggi-microfono annuenti pronti a catturare ogni singola sillaba.
 
Questa è la quintessenza della prerogativa del capitalismo pre collasso imperiale. Le contraddizioni non sono eccezioni, sono dettami nascosti imposti da punizioni che potrebbero schiacciare una carriera.
La Kristen Stewart di “Pirati dei Caraibi” avrebbe potuto essere una delle “Charlie’s Angels”, veniva preannunciato. E infatti…
Ma essere un “produttore d’azzardo” a Hollywood significa che non dovrai mai e poi mai doverti prendere un singolo brandello di responsabilità per aver perso centinaia di milioni di soldi di qualcun altro.
 
Prendete Kristen Stewart, la star di Charlie’s Angel , per esempio. Ha perduto un incalcolabile cifra dalla fine della serie Twilight e probabilmente perderà altri $ 50 milioni con questa bomba.
 
Importa a qualcuno? Ovviamente no. Gli studi cadranno l’uno sull’altro per sacrificare ai loro altari un mucchio di altri milioni non dichiarati.
Kristen Stewart, la star di Charlie’s Angels, parla di come affrontare la misoginia — L’attrice Kristen Stewart dice che i misogini potrebbero non essere furbi abbastanza da arrabbiarsi per il nuovo film di Charlie’s Angels.
La serie ininterrotta di fallimenti disastrosi della Stewart dall’ultimo film di Twilight non ha minimamente fatto abbassare la cresta all’attrice e dunque non ha domato queste sue compulsioni che alienano i potenziali spettatori del film.
 
E perché mai sarebbe dovuto avvenire il contrario?
Si, va be’…
Kristen Stewart è delirantemente ricca, tanto che potrebbe permettersi di non lavorare più un solo giorno delle sue prossime cinquanta vite e lo sa che ci sarà sempre una processione di produttori a portata di mano, la quale non vede l’ora di gettare nel cesso i milioni dei loro investitori.

E poi comunque a chi davvero importa? Gran parte del settore attende che i cinesi acquistino la maggior parte degli studios, un processo già ben avviato. Perché dunque non godersi la festa prima di una brusca frenata?

Ciò mi ha fatto pensare. Cosa che, visto il mal-funzionamento del mio cervello, è sempre pericolosa.
 
Nel web esistono molti dibattiti e discussioni su “Woke” da parte di gente assai più intelligente di me.
 
E se discutessero delle cose sbagliate?
 
[cos’ è “Woke”? In America si definisce così un tipo di comunicazione sociale mediatica basata sul mostrare (o meglio sull’ostentare) di stare al fianco di gruppi umani visti come “minoranze oppresse” vuoi per l’etnia, la religione, l’orientamento sessuale. Questo premere così forte sul sottolineare l’importanza dei diritti delle minoranze rischia spesso di sfociare in partigianerie e bigottismi di segno opposto a quelli dei conservatori, ai nazionalisti, ai cultori della purezza etnico-sessuale-culturale, ma altrettanto perniciosi.
Spesso sono i ricchi considerati “di sinistra” a mostrarsi “Woke” e secondo i critici tale loro atteggiamento serve anche e soprattutto a lavarsi la coscienza e sviare l’attenzione sulle loro responsabilità nel provocare impoverimento ed esclusione sociale a causa di politiche economico-finanziarie predatorie generatrici di crisi pagate dai più poveri, magari non considerati dai “Woke” proprio perché non facenti parte di gruppi minoritari considerati come “oppressi”.]
 
CONSIDERATE QUESTO …
 
E se “Woke” NON fosse un’eruzione spontanea di fervore rivoluzionario, o persino un piano insidioso da parte di George Soros e i sorosiani, per far scoppiare una “rivoluzione colorata” in America?
 
E se “Woke” fosse un tipo di virus artificiale, scatenato da forze sconosciute che desiderano far crollare tutte le istituzioni che formano l’opinione pubblica in America?
 
Considerate che mentre alcuni americani potrebbero vedere queste istituzioni come bastioni del liberalismo, molte altre persone in tutto il mondo le vedono come nient’altro che armi di propaganda per le brutali macchine statunitensi di guerra e debito.
 
E se “Woke” fosse stato davvero progettato per distruggere Hollywood, i media, le università e la Silicon Valley dall’interno?
 
Suona pazzo, vero?
 
Bene, sembra folle solo finché non vi accorgete del monte Everest di cadaveri che “Woke” ha lasciato sulla sua scia.
 
 
LO CONOSCERETE (“WOKE”) DALLA SCIA DEI SUOI ​​MORTI
 
Cominciamo con il “brodo primordiale” di “Woke” ossia i college e i programmi scolastici di “arti liberali”, dei “liberals”. Fu qui che alle istanze più sfrenate originate dagli anni sessanta gli fu permesso di trovare un santuario dopo che COINTELPRO decimò il movimento.
 
Ed è stato letteralmente in queste stesse scuole “liberals” che le basi per l’inter-sezionalismo, il post-modernismo e tutti gli altri contagi “proto-‘Woke’ ” sono apparsi per la prima volta. Le cose sono andate alla grande per un po ‘, ma il pifferaio viene sempre a raccogliere i suoi debiti.
 
Prima di proseguire distogliete gli occhi se siete tipi schizzinosi.
Colleges di arti liberali in crisi — Chiudono le porte dopo tanti anni.
Entro il 2030 più del cinquanta per cento dei colleges sarà sparito.
I piccoli colleges di arti liberali sopravviveranno al prossimo decennio?
Meno di uno su venti di ogni diploma scolastico sono di discipline umanistiche associate alle arti liberali secondo l’accademia americana delle arti e delle scienze. Prima della caduta erano uno su cinque nel 1967. Il numero dei baccalaureati in storia è piombato del 25 per cento solo dal 2007, del 22 per cento in linguistica, letteratura e composizione, del 15 per cento filosofia e religione; questo secondo i calcoli della Burning Glass Technologies.

Diamo un’occhiata alle zone più infiammate dal movimento “Woke” come Oberlin, Antioch, Evergreen e Mizzou …

Oberlin è costretta a controllare il suo “privilegio ‘Woke’ “.
Una giuria dell’Ohio ha identificato una varietà completamente nuova, il “privilegio ‘Woke’ ” e ha deciso di trattenere le persone che credono di essere protette da essa — La giuria ha impugnato uno stupefacente verdetto da 11 milioni di dollari contro Oberlin per una campagna contro il business locale e ha preso altri 33 milioni punendo il target dei negozi pop e per mamme così come fornai e alimentari.
Il bollettino di Oberlin ci dice che l’Edmonia Lewis Center per donne e transgender chiude i battenti.
Calo catastrofico delle iscrizioni dopo il crollo della giustizia sociale.
Il crollo delle iscrizioni di Mizzou continua: un numero di più di tre dormitori sparirà l’anno prossimo.
Dopo le proteste gli studenti schivano l’università del Missouri.
Crollo d’iscrizioni e finanziamenti.
Potrebbero essere enormi gli effetti politici dovuti allo svuotamento delle chiese “mainline”.
Le cosiddette “Chiese ‘Mainline’ ” furono le prime ad “adottare” “Woke” e i risultati furono uniformemente infernali.
 
Quasi tutti loro bussano alla porta del Cielo, dopo aver perso decine di milioni di parrocchiani. Buona fortuna, gente.
 
 
LO SPARGIMENTO FINALE DI SANGUE STA ARRIVANDO, È SOLO DIETRO L’ANGOLO
 
Successivamente, diamo un’occhiata a quello che è stato il principale vettore infettivo per il virus “Woke” negli ultimi anni: i siti di media on line.

Il sangue scorrerà come un fiume per questi “Wokelords” e “Wokeladies”.

I tagli di duemila posti di lavoro nei providers di news sul web: il libero mercato uccide il giornalismo digitale — più i commercials girano sui social network più i posti di lavoro vengono tagliati.
I tagli di posti di lavoro nel giornalismo non sono mai stati così accentuati dai tempi della Recessione — i giornalisti licenziati sono ora costretti a improvvisarsi baristi.
Secondo quanto riferito, “The HuffPost” è bloccato all’asta.
Il crollo di Splinter.
Il “Bustle Digital Group” colpito da una nuova ondata di licenziamenti.
Vi ho mostrato solo un piccolo campione. E le cose potranno solo peggiorare man mano che si prosciuga il denaro.
 
Che dire di Tumblr, il più “Wokest Woke” che abbia mai svegliato? Il paziente zero della pandemia “Woke”.
Tumblr ,una volta venduto per un bilione di dollari, il proprietario di WordPress lo ha comprato per una frazione di quella cifra.
Anche nel mondo dei fumetti collassa l’editoria “Woke”, la DC comics sta buttando già la Vertigo, che presenterà solo fumetti adatti a determinate età.
Perdite, perdite, perdite…

E che dire del flagello degli “awards”, degli spettacoli di premiazione, dove ora è richiesto che i multimilionari “mind-controlled” salgano sul palco per molestare i comuni americani che sperano di riuscire a pagare l’affitto il prossimo mese?

Gli “awards” raggiungono un nuovo basso livello di popolarità.
Gli Emmy vanno a fondo, appena sei milioni di spettatori.
I “grammys” raggiungono uno storico basso livello di popolarità.
I “video music awards” di MTV raggiungono uno storico basso livello di seguito popolare.
Gli spettacoli politicamente corretti in spirale declinante verso il fondo.
Anche il “The wall street journal” è costretto ad ammettere che gli “academy awards” (ovvero “gli oscar”) vanno giù a picco.

[…]

Le cose non vanno meglio per i programmi tv che spingono “Woke” al pubblico televisivo. “Batwoman potrebbe essere cancellato a causa dei bassi ascolti”.
Questo Chris Rock che ‘twitta’ a proposito dell’insopportabile “wokeness” è accusato di “insufficiente wokeness”.
Da Bill Maher al regista del Joker, gli intrattenitori dicono che il “wokeness” ha ucciso la commedia.

Nemmeno i critici televisivi mostrano apprezzamento verso le cose “Woke” che vanno in tv e le cose non girano poi bene alle multinazionali quali “Procter & Gamble”, per esempio, quando i loro “executivers” s’ingollano manciate di pasticche blu di “Wokeodin”

Procter & Gamble: forti vendite ma svalutazioni borsistiche di 8 bilioni di dollari.
Il “super Woke” Canada, col suo premier Justin Trudeau che non si ricorda il numero delle volte in cui s’è dipinto la faccia di nero. Le cose a livello sociale vanno così bene nel paese di cui è premier da permettere attualmente ai movimenti secessionisti e separatisti di emergere come non mai.
“Paint him black”…
Esempi di come stanno andando le cose nel “Wokestan” conosciuto precedentemente come “Svezia”.
Questi sono solo piccoli campioni del potere suicida di quella Jonestown al rallentatore nota come “Woke”. Odio dirlo, ma nonostante il gioco al massacro del carattere auto-fagico del “Wokeness”, non vedo la sua fine in vista.
 
Le pandemie bruciano i loro percorsi. Ahimé, le élite cognitive americane hanno ben dimostrato di non avere né l’astuzia né i mezzi per opporsi efficacemente al “Wokeness”. Ironia della sorte, poiché sono stati loro in primis a scatenare questo virus, illudendosi che avrebbe decimato i loro nemici lasciando però in piedi le loro stesse cittadelle.
 
E se non riescono nemmeno a resistere a una manciata relativamente piccola di chiusure su Twitter, pensate davvero che possano resistere agli uomini di ferro i quali attualmente gestiscono la Cina?
 
Immagino che la morale di questa storia sia iniziare a studiare il mandarino, ragazzi.
 
 
 

 

Nel futuro ci saranno le sirene

https://secretsun.blogspot.com/2019/05/sync-or-swym-future-is-mermale.html

La luna e la melodista.

[Eccomi di nuovo a fare una nuova versione italiana di un nuovo post di “The Secret Sun”…che dire. Le idee latitano o, se ci sono, hanno difficoltà a far sì che le estrinsechi. Ci sono momenti di vacche grasse e di vacche magre, questo è decisamente un momento di vacche magre.

Il mondo della sincro-sfera anglofona rischia di avvitarsi su se stesso, non giungendo mai a paesaggi chiari. Si, d’accordo, è bello mostrare i sincronismi, è bello far notare le coincidenze significative, i simboli e gli archetipi che si manifestano, intrecciando la realtà quotidiana di tutti i giorni con tutte quelle connessioni soprattutto riguardanti le “star” dei mass media, che adoriamo tutti i giorni solo prestando loro indefessamente attenzione.

E sta proprio qui la questione che raramente (anzi diciamo mai) vedo toccata dai blog di sincronisticismo: queste “star” sono divenute così slavate, scimmiottanti il passato e ripetitive che giustamente ora come ora servono solo e soltanto (almeno per me, spero anche per altri) a vederle come pedine del “grande gioco” della coscienza o incoscienza collettiva.

Ma anche questo “grande gioco” talvolta mi pare che mostri proprio la corda a mostrarlo troppo, a fare troppi aggiornamenti per mostrarlo…il mondo che sta emergendo ed emergerà sempre di più è proprio inadatto a tutti questi teatrini o, meglio, l’eccesso di questi teatrini (alimentato forsennatamente dalla tecnologia dei mass media e social media) potrebbe portare – cosa che spero – a un loro collasso e a un manifestarsi alla luce del sole di quel “dietro le quinte” che non c’è MAI stato dato modo di vedere ma solo di intuire parecchio confusamente.

L’ultima volta avevamo lasciato Knowles che ci srotolava davanti nientemeno che un “sincro tsunami”, partendo dalla visione di un dimenticato film trash del 1982, saltando poi di palo in frasca come suo solito; in questa occasione tutto il post del blog ha origine dalla “starlette” adolescenziale Ariana Grande per poi finire nell’ingegneria genetica da fantascienza mostrando come essa sia una realtà in progress e possa venire gradatamente usata in futuro per propositi élitari persino occulti di trasformazione trans-umanistica iniziando da alcuni selezionati elementi del genere umano.

E’ facile che uno come Knowles vada a sbattere in argomenti come questi, e un po’ mi dispiace perché lo apprezzo di più quando fa il sincro-studioso puro e semplice, senza lasciarsi prendere da una specie di rassegnazione che trovo troppo somigliante a certi pensieri (” ‘Loro’ sono troppo potenti, ne sanno una più del diavolo, il banco vince sempre, non possiamo farci nulla”) tipici del complottismo di destra più deteriore, anche se so che “The Secret Sun” tutto sommato se ne tiene giustamente ben lontano.

Tra l’altro, scorrendo il testo, mi sono accorto di due link a due post i quali non so come mai mi sfuggirono totalmente al tempo in cui uscirono. L’uno (https://secretsun.blogspot.com/2018/10/sync-or-swim-you-know-this-much-is-true.html) tratta di sincro-link tra Ariana Grande, l’importantissima cantante (per “The Secret Sun”) Elisabeth Fraser e gli spettacolari uragani dello scorso autunno, un clima selvaggio, “tsunamico”, che lo si vide anche nel Nord Italia alla fine dello stesso ottobre. L’altro post (https://secretsun.blogspot.com/2019/04/addendum-jlo-makes-secret-sunniest.html), più recente – addirittura di un mese fa appena! – ha mostrato la anomala quantità di sincro-simbolismi contenuta nel video “Medicine” di un’altra conclamatissima star dello “show biz” d’oltreoceano. Perché mi era sfuggito quel post?

Penso che prossimamente farò la versione italiana di questi due post perché meritano, anche pensando, per il primo post segnalato, alle immagini di devastazione tipo uragano che hanno interessato luoghi vicinissimi a dove abito io e che il videoclip del secondo post è definito da Knowles quasi come “definitivo” per quanto riguarda la quantità di sincro-anomalie riscontratevi.]

 

Con star dell’era Obama come Katy Perry, Rihanna e Beyonce perdono rapidamente la loro rilevanza culturale e la giovane Ariana Grande sembra essere la nuova “It Girl” quando si tratta di trascinamento simbolico. E devo dire che sta facendo un lavoro fantastico.

Chi l’ha detto che i Millennial sono solo un mucchio di pigri “fiocchi di neve” [snowflakes]? Quando si tratta di far lampeggiare i significanti, Ariana è una vera perla di ragazza.

Ariana Grande ha scritto un’intera canzone sul suo amore per lo spazio, letteralmente e metaforicamente, e questo fine settimana ha compiuto il suo ultimo tour come fan dello spazio, visitando il NASA Johnson Space Center il 18 maggio. — La visita è avvenuta tra il suo show del 17 maggio a San Antonio e quello del 19 maggio a Houston. Durante la sua visita, ha girato la “mission control” indossando una tuta spaziale.

Infatti, i lettori di Secret Sun si rendono conto dell’importanza della NASA per tutti queste diffuse semiologie e simbolismi, quindi non dovreste sorprendervi del fatto che non solo la giovane Ari gorgheggia un motivo chiamato “NASA”, ma l’altro giorno ha pagato gli stregoni rituali al Johnson Space Center una visita.

L’altro giorno è stato il 18 maggio, il giorno di Saturno.

Un attimo: il 18 maggio… Perché quel giorno fa drizzare le antenne?

Ce l’ho sulla punta della lingua…

La morte di Chris Cornell, leader del gruppo musicale grunge anni 90 Soundgarden.
Ah, mi sa che è così. Il secondo anniversario (l’anniversario gemello quindi, twin anniversary) dalla morte del “Cristo Cornuto”.
 
Uao, strana coincidenza con quest’anno in cui si celebra il cinquantennale della missione Apollo 12, la prima che mandò degli uomini sulla superficie lunare? E’ veramente improbabile tutto ciò?!
I fan di Ariana Grande sono diventati matti perché il suo drink Starbucks non è vegano anche se lei ha dichiarato che lo sia.

E per qualche ragione del tutto inspiegabile, la giovane Ariana ha seguito le orme di Elisabeth Fraser all’incirca l’anno passato. Per non parlare dei suoi video con Sirene, Fragole, Perle… e probabilmente ancora altre cose.

“thank you, next” è il quinto album in studio di Adriana Grande, che esce solo 5 mesi e 22 giorni dopo l’uscita del suo quarto album in studio, “Sweetener”. — Combinazione, il 22 marzo fu la data in cui avvenne l’esplosione alla Manchester arena proprio mentre Ariana Grande si esibiva sul palco.

https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato_di_Manchester_del_22_maggio_2017

A proposito di simboli strani e sincro, che ne dite di ciò che avete appena letto? Molto bizzarro.

Specialmente dal momento che uscì il giorno dopo in cui fu scattata questa piccola foto qui sopra ambientata in quel di Ryhad, in Arabia Saudita…

…la quale sembra un po’ un richiamo al video del pezzo di Ariana “The Light is Coming”…

…e anche a “Medicine”,  il video di Jennifer Lopez più “alla Secret sun” di tutti i tempi.

Per celebrare l’uscita in digitale del nostro film su @Tunes martedì 21 maggio, stiamo correndo come cavalli da corsa per incontrare Martin al suo @Cinema Cocteau.
Parlando di semiotiche sibilla-centriche [per tentare d’intuire cosa si intende per “sibilla-centrismo” vedere https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/05/19/super-sincro-tsunami-liquid-sky-ufo-e-donald-trump/], la storia più di grido sui social network la scorsa settimana è stato l’episodio finale di Game of Thrones, di cui qualcuno non sembra essere rimasto contento. Nemmeno io ne sono rimasto contento e dunque non posso consolarlo.
 
Ma notiamo che il creatore di Game of Thrones George Twin-R Martin è il proprietario del cinema Cocteau, perché dovremmo attenderci qualcosa di diverso a questo punto della tempo-linea?
 
Risposta: non dovremmo.

E ADESSO PRESENTIAMO LE NOSTRE CARATTERISTICHE…

I transgender donna avranno una nuova vagina fatta di pelle di pesce — Trans donna con una vagina fatta usando la pelle della tilapia dopo che i suoi genitali si restringevano in seguito a un intervento chirurgico malriuscito.
 
A proposito della tempo-linea, questa svolta qui l’ho vista sulle news prima di quanto avessi anticipato. Sapete, ho rivelato alle genti che il vero movimento “trans” sarà il movimento transgenico , e che tutto il resto solo una preparazione in vista di ciò.

 

So che per molte persone è difficile crederlo, ma cosa non è difficile da credere in questi giorni? Pensateci prima di mettervi nei guai.

Se fate un po ‘di ricerche,vi accorgerete che la fede in divinità androgine e anfibie è in qualche modo al centro di molte faccende del “simbolismo” che cerchiamo di scandagliare qui, quindi dovremmo aspettarci uno sforzo per ricreare l’umanità a immagine e somiglianza di quegli dei.
 
Non sto dicendo che non sia una follia o altro del genere. In effetti, sto dicendo che è pazzesco. Ma questo non significa che non stia succedendo.
Miliardario taiwanese afferma che la dea del mare Mazu gli ha fatto visita in sogno e gli ha detto di candidarsi come presidente. — Terry Gou ha detto che una dea marina lo ha incoraggiato a promuovere la pace tra la Cina e Taiwan.

Sapete, ci sono essenzialmente due errori fatali in cui le persone incappano spesso quando si tratta di questi argomenti. Il primo è di supporre che abbiamo a che fare con dei cinici razionalisti, i quali in realtà non credono a tutte le cose folli che mettono in giro. 

Il secondo è di supporre che chiunque occupi i piani alti della piramide creda veramente nelle religioni così come fanno i normali uomini e donne della strada, e non invece in della roba davvero strana su cui molti di noi stanno solo facendo ipotesi.

Donna nata senza la vagina diventa la prima al mondo ad averne una fatta di pelle di pesce.

Ed ecco la salvezza nelle guerre trans-geniche: adoperare pelle di pesce per costruire vagine artificiali utili ai transessuali. Sapevo che ‘sta roba mi stava attendendo da dietro le quinte ma non mi aspettavo che diventasse di dominio pubblico così presto.

Sapevo cosa sarebbe successo non appena ho visto questa storia l’anno scorso. Queste cose vengono sempre vendute al pubblico usando scuse terapeutiche, per ragioni di cui poche persone potrebbero discutere. Quindi cominciano a essere pompate dai media.
 
Voglio dire, nessuno vi ha mai detto che il vostro piccolo smartphone è stato progettato per diventare il dispositivo di sorveglianza più insidioso che il mondo abbia mai visto, vero?
Usando la pelle di pesce per guarire dalle bruciature i bambini possono diventare degli “aquaman” — Usare quel tipo di pelle può essere più economico e meno doloroso dei bendaggi tradizionali e ai bambini può piacere somigliare a dei supereroi tipo “aquaman”, dicono i ricercatori.
Avevo la sensazione che la prossima fase di questa specie di “agenda anfibia” sarebbe stata rivelata quando ho visto anche questa storia. Ancora una volta, nessuno può discutere con l’uso di ciò che è funzionalmente transgenico per curare i pazienti giovani ustionati.

 

Così come una vagina per una donna nata senza, ciò è mostrato alla stregua di un miracolo della medicina [a proposito del video “Medicine” di Jennifer Lopez visto prima…]. Me se come me avete fatto un bel giro intorno a tutte queste cose, sapete che si tratta solo di mettere le tendine alle finestre, mascherando l’agenda finale.

 
Dopotutto, non ve ne uscireste certo subito dicendo ai quattro venti che la moderna scienza genetica renderà possibile creare vere sirene fisiche, anche se le prime poche serie di volontari sperimentatori potrebbero fare una brutta fine. All’inizio siete costretti ad andare coi piedi di piombo. Andarci piano insomma.
 
La CNN spinge degli adulti “transumanisti” a identificarsi con le sirene — Potreste  non saperlo, ma le sirene fanno parte del vostro mondo.

E tutto questo prosegue, molto oltre la durata media di una “moda” normale, questo programma Mermaid Entrainment procede, assolutamente senza sosta . Non ho mai visto nulla del genere e non ho mai visto una moda basata su un presunto personaggio fantasy in cui la metamorfosi è un punto di forza.

Si trova ovunque, e dove non lo è, lo sarà presto. Pazientate e vedrete.

La queer femminista sirena spera di spodestare la Collins — La trentunenne avvocatessa Bre Kidman [una candidata democratica] ha posato poco vestita dentro una vasca del pesce, ricoperta di brillantini, abbigliata con una collana bizzarra, mentre gradiva la sua nuova identità come “queer femminista e sirena”. Sebbene nata femmina, la Kidman non usa per sè pronomi femminili, un trend che può anche essere accettato dalla popolazione più giovane ma che suona quantomeno bizzarro a orecchie mature.

So che tutto questo suona ridicolo e banale, ma spesso le cose che finiscono per riordinare la cultura – se non la società – iniziano come ridicole e banali. 

Seriamente: se le autoproclamatesi sirene in cerca di riconoscimento politico non sono un segno che è stato attraversato una specie di Rubicone, non sono esattamente sicuro di cosa lo possa essere. Non molto tempo fa questa persona sarebbe stata ricoverata in un manicomio, non avrebbe partecipato a un ballottaggio politico.

La rivelazione arriva dopo che diversi altri trattamenti di CRISPR sono cominciati negli USA, in Canada e in Europa, per testare l’efficacia di CRISPR nel trattamento di diverse malattie. — “il 2019 è l’anno in cui la sperimentazione ha termine e il mondo scoprirà cosa CRISPR può davvero fare per il mondo nel senso più positivo.”, dice Fyodor Urnov, uno scienziato genetista dell’Altius istituto di scienze biomediche a Seattle e Berkeley. Queste sono le ricerche CRISPR da mettere in risalto per l’anno che viene e rispondono alle domande comuni a proposito della tecnologia in questione.

http://www.crisprtx.com/

 

Sentite, mi rendo conto che degli innesti di pelle di pesce in organi riproduttivi umani possono sembrare un non-argomento per voi, ma ciò avviene solo perché non state prestando sufficiente attenzione e vi sfugge il quadro generale.

Dieci anni fa, avrebbe potuto sembrare una questione innocua, ma era prima che la tecnologia CRISPR CAS-9 permettesse un livello di editing genico precedentemente inimmaginabile. Basta fare una rapida ricerca e vedere quanti progetti di ibridi uomo-animale sono in lavorazione. Vorrei fosse fantascienza.

Non sto dicendo che questo è il problema più urgente dei nostri tempi, ma sto solo dicendo che è reale e sta accadendo. Quindi, quando inizierete a sentir di programmi ancora più ambiziosi di innesti di pesce sugli umani, non direte poi che non vi avevo avvertito.

 
Cosa si deve fare a riguardo? Non ne ho idea. Perché pensate che ci debba essere qualcosa da fare?
La prima cosa da fare è entrare nell’ordine di idee che siamo ora in procinto di innestare tessuti di pesce sugli esseri umani. E accettare che l’ingegneria genetica procede più velocemente di quanto immaginassimo.

 

La scoperta potrebbe voler dire che ci sono altri habitat inospitali che però potrebbero potenzialmente ospitare la vita — Plutone potrebbe nascondere vita aliena negli oceani sepolti. — Un nuovo studio scopre che ci potrebbe essere acqua allo stato liquido negli oceani sotterranei di Plutone, che non sono ghiacciati grazie a strati di gas.
Insondabili profondi oceani in pianeti alieni acquatici? — Lontani esoplaneti acquatici potrebbero ospitare oceani profondi centinaia di chilometri. A differenza della Terra, dove gli oceani sono profondi al massimo 11 km.
 
E col riaccendersi della questione UFO, ultimamente non posso fare a meno di chiedermi cosa ci sia dietro questi “mondi d’acqua alieni”. Persino Plutone viene coinvolto, e potrei pensare che il “Pianeta X” [del sistema solare] potrebbe effettivamente essere anche uno di questi mondi acquatici. Voglio dire, non avete mai visto storie sulla possibile presenza di vita su un pianeta deserto, giusto?

Per quanto posso dire, questi articoli non sono basati su pura speculazione, quindi mi chiedo quanto possano avere a che fare tra loro questi “mondi acquatici”, il far diventare sirene gli esseri umani e i propositi di false invasioni aliene di cui talvolta qualcuno parla.

[…]

Racconto breve – Il culto della virtualità

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         Scritto da Matteo

Si consiglia la lettura ad un pubblico ADULTO, e possibilmente non suscettibile 😉 tutti i diritti sono RISERVATI, per una eventuale condivisione chiedere tramite commento a questo articolo 

  IMPORTANTE: ( Un avviso, nel caso un transgender stesse leggendo, questi sono pensieri che mi sono venuti in mente per allacciarmi alla tematica del mio racconto breve sulla realtà virtuale, e non sono affatto da considerarsi come fattibili e legittimi. Questo è un racconto immaginario, e così deve essere considerato da chi legge ) 

Le persone suscettibili potrebbero provare un’ esperienza di alienazione leggendo il mio testo … se vi ritenete molto suscettibili ignorate questo articolo anche se dubito che ci siano persone più suscettibili di quanto lo sono io! Non so se trasmetterò qualcosa attraverso il mio racconto, ma spero di farvi pensare e ragionare in un modo del tutto nuovo e radicale, perchè quello è sempre stato il mio obiettivo!

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Morire e ritrovarsi in una tuta haptica, ricoperto dalla testa ai piedi. Percepire tutte le sensazioni di perdere il contatto con il proprio corpo e con la realtà che si è sempre conosciuto, e poi essere accolti da un messaggio davanti ai propri occhi, funzionanti: ” Hai terminato una delle tue vite extra nella nostra simulazione virtuale di realtà Terra 2.0. Sei ancora vivo. Sei in grado di accedere di nuovo alle tue memorie originali biologiche, e sei in grado di ricordarti come toglierti la tuta haptica e le apparecchiature che ti hanno permesso di vivere una vera e propria vita virtuale. Guardati allo specchio fornito da Mirrorrevelation. Company e scopri la tua reale identità. Potresti essere sorpreso o scoprire di avere sempre avuto ragione. Scoprirai anche che una vita extra completa ha richiesto solamente 24 ore del tuo tempo virtuale, e quindi il tempo trascorre molto più velocemente su Terra 2.0 Ricordati che aver vissuto questa esperienza virtuale è da considerarsi un privilegio regalatoti dalla nostra azienda. Ci auguriamo che tu voglia ripetere attraverso un altro corpo – avatar. In caso tu sia stato abortito avrai diritto ad un rimborso e ad una vita extra supplementare privilegiata. In caso qualcuno abbia interrotto la tua esperienza virtuale prima del previsto avrai diritto ad un rimborso pari al valore della tua aspettativa di vita come misurata nella tua nazione virtuale di provenienza, e ad una vita extra supplementare privilegiata. Nel caso tu ti sia trovato nel corpo di gender sbagliato ti informiamo che la selezione del corpo avatar è una questione socio economica, e ti preghiamo di informarti per sapere se sei in debito con la nostra azienda. Ora sei libero di vivere la tua vita biologica, ma sappi che ti aspettiamo per una nuova esperienza su Terra 2.0. Arrivederci! “
Era vero. Ero ancora vivo, e ricordavo tutti i particolari su come togliermi la tuta haptica, i guanti haptici, il visore, e tutto il resto dell’ apparecchiatura, compreso il tapis – roulant sul quale mi ” muovevo “, ” camminando ” e tutte le apparecchiature di manipolazione della materia che mi fornivano tutti i vari gadget ogni volta che ne avevo l’ occorrenza. Ed era vero. Pur avendo vissuto una vita pressoché completa, mi trovavo ancora nel corpo dell’ appena ventenne con il quale ho iniziato questa esperienza virtuale. Ma conservavo ancora tutte le memorie della mia vita extra vissuta, anche se sembra tutto un sogno un po’ più impresso del solito. Sono vissuto in Italia, fra il 1990 e il 2095 del calendario di Terra 2.0, ma in realtà sono Dennis, sono nato nel futuro, e ogni vita virtuale vissuta dai miliardi di abitanti del mio pianeta ha richiesto il sacrificio di circa 19 – 24 ore reali. Vivo in una località tropicale, nella versione reale dell’ Australia. E a differenza della mia vita extra, ho un gemello maggiore.
Prima di tutto vorrei parlare della mia esperienza mentale. Perché mi sono guardato allo specchio nella mia stanza fornitomi da Mirrorrevelation. Company, che ha immediatamente scattato una foto e mi ha chiesto il permesso di pubblicarla sul suo sito ufficiale, visitato da coloro che come me si sono guardati allo specchio e ci hanno trovato un’ altra persona. Quindi pressoché il 90% della popolazione umana. Con una certa indifferenza e frustrazione ho dato il permesso.
Una volta raggiunti i 16 – 17 anni nella mia vita extra, posso dire che probabilmente ho avuto esperienza di una sorta di ” body dysphoria “, un termine emerso su Terra 2.0 per una esperienza mentale che qui non esiste. Che ero maschio l’ ho sempre saputo, ma la mia immaginazione era molto attiva, e mi giungevano immagini e scenari, per così dire. Mi è stato spiegato che la nanotecnologia che oscurava la mia percezione sensoriale non funziona sempre in modo ottimale, e spesso permette di far emergere ricordi di una vita diversa da quella ” giocata ” e sensazioni anomale di alienazione. Io sono il contrario di un afantasiaco, sono un superfantasiaco, e facevo fatica a pensare a me stesso come me stesso, dovevo sforzarmi per includermi nei miei pensieri, e forse è stato il risultato della mia generazione di ” cresciuti nei video online “, ma quando io pensavo, pensavo per immagini sia fisse che in movimento, e pensavo attraverso quel che si potrebbe definire, un meme. In più, spesso mi veniva più spontaneo pensare in inglese che in italiano.
Dunque, a 16 e 17 anni erano emerse sensazioni intense in me, un desiderio intenso di essere diverso, mi venivano in mente scenari tropicali, estati assolate e immagini in alta risoluzione di un ragazzo biondo. All’ epoca avevo cominciato a interessarmi ai gemelli, per qualche motivo, forse influenzato dal fatto che all’ epoca guardavo una serie tv di Terra 2.0 con dei gemelli che vivevano in un albergo. Che assieme a me nelle prime settimane di embrione c’ era un gemello mai sviluppato appieno l’ ho scoperto solo nel 2013 anno di Terra 2.0, attraverso una pagina di diario di mia madre. Intendo dire la madre del personaggio che ho interpretato. Ma in un certo senso l’ ho sempre saputo, qualcosa mancava.
Descrivendomi col senno di adesso, all’ epoca, ma senza nessun tipo di esteriorizzazione della questione, mi sentivo come un giovane Michael Jackson, volevo davvero davvero cambiare. E non conoscevo Michael, sì sapevo chi era, ma non sapevo molto al di là del suo nome e della sua fama. Non saprei bene come descrivere quella sensazione disforica, ma guardando un certo tipo di archetipo fisico, mi sentivo ” a casa “, sentivo ” familiarità “. Quella familiarità non è mai andata via. Avevo persino ricordato il mio nome reale, perché il mio nome su Terra 2.0 era un nome Cristiano, un genere di nome che nella mia vita reale non esiste, perché la grandissima percentuale della Storia umana generata su Terra 2.0 è fittizia. Quindi avevo dato un nome a quelle immagini mentali, che facevo in modo di visualizzare nella maniera migliore possibile, e quando giravo da solo in bici, lo sovraimponevo sulla mia immagine, e mi sentivo diverso, sentivo che fare un esercizio mentale di sovraimpressione sul mio corpo mi dava coraggio e fiducia in me stesso.
Dennis in seguito è diventato il mio primo personaggio di un libro, e ovviamente era inclusa la questione dei gemelli che non sanno di essere gemelli, prima ancora di indagare nei diari di mia madre e scoprire che – io – ero, o almeno sarei potuto essere potenzialmente un gemello. Il libro era ambientato in Australia. Quando in seguito trovai in certi film e immagini online, immagini di persone bionde che si avvicinavano in modo sorprendente all’ archetipo che avevo in mente, mi sentivo quasi come se avessi immerso un dito nel futuro e avessi pescato qualcosa. QUASI come. Da allora ho sempre cercato di conoscere e familiarizzare con figure che mi ricordassero questo archetipo. Forse ancora non me ne rendo conto, ma probabilmente cercavo una ” idea percettiva di me stesso ” più che altro. Poi è successo. Due volte ho conosciuto due persone che si avvicinavano a quell’ archetipo, anche se a ben pensarci, solo vagamente, perché non c’ era alcuna somiglianza fra loro e le immagini archetipiche nella mia mente, ma era l’ idea della personalità che volevo cercare. Non posso andare nei dettagli, ma sono state esperienze molto vissute, da una parte la ricerca di un carattere trasgressivo che io non potevo esprimere da solo, dall’ altra parte la ricerca di una personalità dominante e persuasiva alla quale mi sono arreso completamente. Forse è vera la questione delle tracce psicologiche comportamentali che lascia la condivisione di giorni e settimane come embrione con un altro embrione, anche se nel mio caso si tratta di giusto pochissime settimane, ma chissà, forse la ” consapevolezza ancestrale ” e in seguito la ” consapevolezza concreta ” ha influito. Quello che cercavo io era il gemello maggiore. Ho la sensazione che io sarei stato il minore. Ho la sensazione che io NON sarei stato il gemello dominante. Ho persino vissuto due anni di esperienza virtuale alternativa all’ interno di quella che già era alternativa, quella nella quale per due anni mi sono diviso fra due famiglie e ho approfondito l’ amicizia con un vero e proprio secondo fratello, una personalità dominante e impositiva che io cercavo, senza saperlo. E mi sono lasciato inglobare completamente. Lui non corrispondeva all’ archetipo fisico di quelle immagini, ma aveva una personalità che in qualche modo io allacciavo a quella sensazione che avevo provato io. Coraggio, fiducia e trasgressione.
Quella sensazione, con gli anni si è affievolita e tutto è tornato alla normalità, a parte per quelle parentesi in cui mi lasciavo inglobare dalle personalità degli altri … A 27 anni virtuali scrissi un racconto breve, ho riproposto a me stesso queste sensazioni nel mio racconto breve DARK SOSIA: la storia di due sosia che si scoprono per la prima volta, in parallelo con un’ altra coppia di sosia, uno si è autoesiliato e vive da nomade, e l’ altro vive con una madre piena di segreti. I due sosia credono ognuno di essere il gemello dell’ altro poiché sono consapevoli dell’ esistenza passata del gemello, ma si sbagliano. Sono solo simili. E sono avversi l’ uno all’ altro. E’ una specie di metafora per la questione dei gemelli sopravvissuti che prevalgono sull’ altro e crescono e si sviluppano al posto suo. E’ la mia storia breve preferita di mio pugno. E’ veramente opera mia, la sento come mia. Più o meno nello stesso periodo trovai in un cortometraggio online nella zona virtuale chiamata Germania, il nuovo punto di riferimento per richiamare alla mente quella immagine archetipica. Ve lo potrei giurare, guardare quel cortometraggio, fu come tornare veramente a casa propria, in un modo ancora più assoluto che in passato. Quel giovane di un anno in meno di me era l’ incarnazione stessa di quello che sentivo io da adolescente. E’ una sensazione alienante ed estraniante, come non essere più sicuri di appartenere a questo mondo. Ora, qui, nella vita reale, ho scoperto che il mio gemello regredito nell’ utero di mia madre virtuale, è tornato a usufruire dell’ esperienza Terra 2.0, e grazie ai privilegi forniti dall’ azienda, ha potuto ottenere un corpo avatar quasi identico al suo corpo originale e legittimo, e nacque nel 1991 e divenne un attore, e quando la sua esperienza finì, scoprì di essere il mio gemello. L’ esperienza scritta in DARK SOSIA è stata in un certo modo vissuta veramente: Quando ho scoperto i cortometraggi di (…), mi son detto, sconvolto, che Dennis era entrato nella realtà ” reale “, come una sorta di avatar, la mia immaginazione lo ha reso concreto, DENNIS esiste. Ma il suo nome da personaggio era prima DIMI, poi DAVID. Sapete, quelle sensazioni principali, di impatto, che uno ha quando percepisce come se la realtà avesse pescato dalla tua mente e avesse manifestato la realtà proprio come la volevi tu. (…) sembrava come pescato dalla mia immaginazione e incarnato in un vero avatar.
Mi dicevo così: ” Sono davvero colui che risponde alla mia immagine nello specchio? Certe volte si adatta così bene alla mia interiorità. Ma altre volte, a contatto con determinati archetipi ed esperienze, emerge una manifestazione diversa da me, libera da tutte le nevrosi e le peculiarità che fanno me – me -. ” Ma non mi sono fatto coinvolgere troppo, per ovvi motivi. Rimase una sensazione sotterranea, silenziosa, alienante, di non essere quello che sono. Ma ormai mi ero identificato con il mio corpo, anche se raramente includevo me stesso nei miei pensieri ” meme “, mi stavo sforzando. La razionalità troppo – convinta – non mi ha mai convinto. Per determinati periodi l’ ho presa in considerazione e l’ ho fatta mia, ma le domande e i misteri rimanevano gli stessi, e a volte si accumulavano invece di diminuire. La razionalità su Terra 2.0 è percepita da noi che torniamo in noi stessi come un livello di immersione nell’ esperienza recitativa così alto che ci si identifica completamente con la propria identità fittizia e il proprio mondo ingannevole. Fortunatamente, ho potuto scegliere un grado di immersione abbastanza basso da permettermi di ricordare chi ero veramente ad un certo punto, e permettermi di studiare il sistema strutturale della realtà virtuale e andare al di là di tutti dogmi razionalisti, di andare contro corrente, e di essere oltre con i tempi, così oltre che non venni mai veramente compreso. Anche perché per anni sono stato contradditorio, e ho dato ragione ai razionalisti. Ma dentro di me covavo riflessioni che stimolavano la mia immaginazione, persino quando avevo svuotato la realtà di tutte le potenziali bugie, persino allora, permanevano in me sensazioni di non essere nella realtà giusta.
Poche cose erano apparentemente irrazionali e inspiegabili anomalie come lo erano i cosiddetti transgender, un fenomeno che nella vita reale non esiste, e che è emerso unicamente dalle esperienze virtuali di Terra 2.0 … E nessuno ci era arrivato. Nessuno ci era arrivato. Solo io volevo crederci. Tentavo di trovare qualcosa online, qualcuno deve aver fatto la connessione. Hallo? C’è qualcuno a casa in quelle teste di cavolo? ( E non intendo quelle dei transgender, ma dei razionalisti estremi )
Cercavamo gli alieni con i telescopi e i messaggi nello spazio, alieni che non abbiamo mai trovato, e non indagavamo la metafisica dell’ essere transgender. Nessuna filosofia semi gnostica era emersa che li facesse emergere come simboli, nessun guru della tecnologia ci era arrivato. Neppure quando i transgender parlavano della loro sensazione di percepire organi fantasma che non erano nel proprio corpo – avatar. I transgender, le anomalie più evidenti che avevamo a disposizione per arrivare alla verità, eppure nessuno ci ha pensato.
I transgender avevano un grado di immersione nel programma così basso che ricordavano chi erano, si percepivano come costretti a ingannare la gente, si vedevano come attori, e prima di emergere come transgender alcuni ritenevano che tutto il mondo si fosse trovato ad interpretare un ruolo che non gli apparteneva veramente, e che quel fenomeno fosse un apprendimento culturale al quale bisognava adattarsi. Ma come avrebbero potuto i razionalisti riuscire a sondare la verità nascosta? Loro erano i ” pazzi “, paradossalmente, e i transgender erano le persone più ” aware ” sulla Terra ( 2.0, vorrei ricordarvi ) E infatti ognuno di loro aveva ragione, e l’ azienda che permetteva l’ accesso a queste esperienze virtuali si era trovata abbastanza nei pasticci quando erano iniziati ad emergere i primi casi di scandalo. Non sembrava molto etico fornire a queste persone degli avatars di sesso sbagliato. Ma il consumismo non si poteva arrestare, doveva andare avanti, tanto l’ esperienza virtuale sacrificava solo 24 ore e anche di meno. La clausola del rimborso aveva permesso loro di non modificare il sistema. Coloro che sono tornati alla vita reale e si sono opposti al culto diffuso tramite l’ azienda, si sono chiesti come abbiamo fatto a non rendercene conto, a non pensare in maniera diversa, fuori dal quadrato. Come sono stupidi a volte gli umani. Hanno le risposte davanti agli occhi, esposte alla luce del sole, e non le considerano. Non le immaginano neanche.
La nostra Terra ( 2.0 ) e la nostra Storia è nata dalle menti e dalle capacità tecnologiche e letterarie di esperti di tecnologia virtualistica, haptica e nanotecnologica, e da un vero e proprio team di persone dedicate, che nel corso della Storia hanno trasmesso degli imput alla popolazione online, creando quella Storia fittizia tanto cara a chi la vive.
Il giorno della presentazione del progetto il mondo reale cambiò per sempre. C’è stata una conferenza stampa in diretta globale, e ci hanno detto che era stato creato un universo virtuale, creato per risultare quasi del tutto identico al nostro, aveva un passato manipolato tutto da scoprire ed era già allo stadio di evoluzione che permetteva la vita umana, ci hanno detto che avrebbero permesso l’ accesso dell’ ambiente virtuale a delle persone paganti, e che esse sarebbero dovuti partire con l’ unico accesso ad avatar di persone che noi definiremmo ” cavernicoli ” e che avrebbero dovuto piazzare le basi per permettere lo sviluppo di una Storia relativa al mondo e alla civiltà alternativa.
La chicca era che grazie all’ ingerimento di agenti nanotecnologici del tutto innocui, i giocatori avrebbero perso temporaneamente il contatto con la realtà e avrebbero interagito fra di loro come se le loro personalità reali non fossero mai esistite. Ai primissimi giocatori vennero forniti ricordi di un passato relativo al personaggio che in realtà non esisteva. Avevano a disposizione dalle 10 alle 15 ore di tempo reale, ma dentro al gioco ne sarebbero passati qualche decina. Furono seguiti in diretta globale attraverso un canale apposito. La popolazione era incredula ed estasiata. Si vociferava che avevano risolto il problema della mortalità, comprimendo una vita di percezioni intera nella finestra temporale di una decina di ore. Chi tornava alla realtà reale lasciava nel mondo virtuale un corpo vuoto, un avatar spento, e quelli che assistevano alla sua ” morte ” credevano fosse reale.
Gradualmente il mondo virtuale venne aperto al pubblico, ed era stata organizzata una lotteria, e chi riusciva ad essere scelto aveva la possibilità di cominciare una vera e propria vita alternativa, dapprima come embrione, poi come bambino e l’ avatar cresceva e percepiva esattamente come nella realtà. Nessuno poteva rinunciare ad una simile opportunità. Con il passare dell’ evolversi dell’ ambiente e della cultura fittizie, sempre più gente aveva il permesso di partecipare, e gradualmente l’ utilizzo di un avatar di qualità venne associato al proprio status economico. Vennero create delle succursali in altri continenti, che si organizzarono dapprima in modo indipendente, poi vennero fuse alla realtà di base, facendo credere ai popoli di incontrarsi per la prima volta.
L’ esperienza era un po’ diversa, nelle epoche passate. C’ era molta più possibilità di interazione con la ” realtà di Fonte “, per esempio ingerire e fare uso di psichedelici riduceva la funzione offuscante dei neuroni manipolati dalla nanotecnologia e permetteva di parlare con delle ” entità guida ” che venivano chiamati ” Logos “. Vennero organizzate le creazioni delle religioni, attraverso dei profeti con un grado di immersione minimo o assente, silenziosi agenti consapevoli della realtà fittizia. All’ inizio l’ azienda aveva un po’ di apprensione e di paura, a lasciare le persone in balia di corpi che non gli appartenevano, ad un ambiente che non esisteva concretamente. Perché poi tornavano alla realtà, e la funzione di immersione non era sempre perfettamente funzionante, alcuni si svegliavano e venivano percepiti come impazziti, altri invece decidevano di interrompere il gioco.
Gradualmente, coloro che tornavano alla vita reale, venivano seguiti da team di tutori e psicologi addetti, per aiutarli a capire cosa era successo, e riadattarli alla loro vita. Moltissima gente si impegnava successivamente a girare il mondo, e a cercare i loro parenti fittizi online, per riallacciare i contatti con queste persone lontane con le quali inconsapevolmente avevano condiviso intere vite.
Come umanità, ci sentivamo molto più uniti e consapevoli, l’ empatia era diffusa, la vita reale era stata cambiata. Ma il mondo virtuale si sviluppava, cresceva, si evolveva e gradualmente si stava sviluppando una sorta di sovraimpressione su quello reale, era diventato più importante, economicamente e culturalmente prezioso e sacro addirittura, la vita reale era lasciata da parte, sottovalutata, si stava perdendo il significato, si preferiva usufruire di vite extra.
Nella vita virtuale i soli contatti con la vita reale provenivano da brillanti scrittori con le loro opere suggerite da memorie ancestrali e remote, dalla capacità di comprensione del sistema a cui potevano arrivare le grandi menti, alcuni ci arrivavano con la logica, altri ci arrivavano attraverso ricordi improvvisi, come se fino a quel punto fossero stati come ipnotizzati, arrivavano immagini improvvise, sensazioni, un’ intera gamma di fenomeni psicologici e comportamentali che nella realtà reale non esistevano, che si erano sviluppati solo attraverso l’ esperienza di vivere vite fittizie. Disforia, la credenza in vite precedenti, la percezione dei transgender, erano alcuni di questi fenomeni.
E mentre le ore di gioco aumentavano, e raggiungevano le 20 o le 24 ore, gli avatar diventavano sempre più complessi, le vite diventavano sempre più interessanti e profonde, variegate e incredibili, ad un certo punto della Storia, la globalizzazione del sistema Terra 2.0 si era fatta completa. Miliardi di utenti usufruivano di vite extra. E l’ azienda si arricchiva, dominava il mondo reale, monitorava il mondo virtuale e lo diffondeva sui canali appositi alle popolazioni, e si diffondeva quella propaganda che divenne un vero e proprio culto.
La nostra società si divise, alcuni si ribellarono, tornarono indietro, in un passato più semplice e anti tecnologico, altri si spostarono su altri pianeti, sulla Luna, e altri ancora erano ancora troppo poveri e arretrati per partecipare all’ esperienza che contava di più in assoluto. E questi mettevano l’ acceleratore, con un solo obiettivo in mente, andando oltre la volontà della gente. Ad un certo punto alcune società ristrette avevano deciso di imporre l’ uso di Terra 2.0 alle loro popolazioni.
Avevamo a disposizione potenzialità senza precedenti, ma avevamo perso tutti i nostri valori precedenti. Una gran parte di noi si sentiva in colpa per aver permesso senza ribellarsi e senza fermare l’ azienda, di aver manipolato intere generazioni, che si svegliavano portandosi dietro anni di vita vissuta per poi passare il loro tempo reale alla ricerca della vita vissuta e perduta. Perchè pochissimi riuscivano a ottenere tutto dalla vita fittizia e a sfruttare tutte le occasioni.
Speravamo che un giorno quella esperienza virtuale venisse conclusa in qualche modo, che si potesse finalmente tornare a vivere in modo più concreto, perché ad ogni modo, noi morivamo ancora, e non sapevamo cosa ci fosse al di là, e alcuni di noi temevano che anche le nostre vite considerate reali fossero esperienze fittizie, temevamo di doverci accontentare di identità temporanee senza mai trovare le nostre identità di Fonte, di base. L’ azienda prometteva vita senza fine, e poi faceva tornare le persone in una realtà dove si moriva ancora. Certo, era solo un giorno, ma non sembrava corretto. Ma ci siamo organizzati. Abbiamo sviluppato un piano, un progetto che ha un obiettivo. Risvegliare tutti quanti e far sparire Terra 2.0. Perché Terra 1.0 era sufficiente.

L’ intangibile sensazione e percezione disforica

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Questo articolo rappresenta una sorta di espansione di quello appena precedente, realizzato dal mio collega: https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/12/21/io-non-sono-di-queste-parti-e-nemmeno-voi/

 

Per me l’ esistenza dei transgenders e della disforia del corpo rappresenta una delle grandi anomalie della nostra realtà. Ovviamente la comunità razionale di questo mondo deve sempre cercare di sminuire e sconfiggere ogni cosa che esce fuori dalle regole, e cosa c’è di più radicale di un essere umano che si sente internamente sconnesso al suo corpo esteriore, tanto da dichiarare di identificarsi con una altra identità / gender?

E se non fosse così semplice disprovare queste sensazioni? Se non fosse solo una moda, una voglia, un errore della percezione, se non fosse solo isteria?

Tempo fa ritenevo la causa transgender legittima ( ma non la questione dei bambini, per essere legittima deve essere spontanea, volontaria e secondo me questa questione va discussa solo una volta che la persona è almeno maggiorenne )

Poi sono capitato in certi siti che cercano le cospirazioni nella scienza e mi sono fatto convincere che la causa transgender fosse una pericolosa e alienante cospirazione, e ho smesso di ritenerla legittima, mi sono convinto che la razionalità fosse la reazione giusta.

Ma se non fosse così? Per esempio, lo sapevate che:

Interestingly, some transgender people say they experience “phantom limb” sensations about body parts they do not yet possess. On transgender web forums, for example, it’s easy to find transgender men who describe experiencing “phantom penis” sensations. Some transgender women report similar feelings about other body parts.

Avete capito bene: i transgenders avvertono nel cervello la sensazione di organi mancanti. Il cervello si rende conto che qualcosa non quadra e si allarma della mancanza dell’ organo che definisce il gender, e quindi da qui scaturisce tutta la questione poi della sensazione disforica, almeno nella maggior parte dei casi. E’ inoltre provato che per il cervello di questi individui ci sono reazioni avversive automatiche nei confronti della sensazione tattile quando toccano il proprio corpo. Per loro c’è qualcosa di sbagliato.

Noi del blog ogni tanto parliamo della questione ” realtà fittizia, realtà simulativa, realtà virtuale “ … non è forse questa una anomalia molto interessante che potrebbe avvicinarci alla realtà vera? Forse? Non è forse vero che in  una realtà del tutto ” reale ” queste anomalie non dovrebbero esistere, e non sarebbero nemmeno mai sorte fin dal principio?

Nello scorso articolo abbiamo parlato della sensazione gnostica di non appartenere a questo mondo … non è forse quello che i disforici cercano di spiegarci, detto in altre parole, e senza accennare ( perché comunque c’ è ancora l’ inconsapevolezza ) minimamente alla questione ” realtà fittizia o reale ” …

Non sono sicuro che la razionalità possa risolvere i problemi e dare risposte se davvero viviamo in una realtà fittizia. Anzi, in una tale realtà, essere troppo razionali significherebbe esservi troppo immersi, significherebbe quindi non capire e confondere la percezione di realtà.

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Ora parliamo di una questione che mi riguarda …

Sono stato un 16enne e un 17enne abbastanza bizzarro, almeno nelle mie percezioni interiori, nel mio mondo privato. All’ epoca non frequentavo granchè internet, e di sicuro non andavo ancora sui siti che poi avrei frequentato e visionato in seguito. La questione dei transgenders era lontana e remota, avevo a malapena idea che esistessero.

Eppure, ora come ora, posso dire che probabilmente ho avuto esperienza di una sorta di ” body dysphoria “. Che ero maschio l’ ho sempre saputo, ma la mia immaginazione era molto attiva, e mi giungevano immagini e scenari, per così dire. Io sono il contrario di un afantasiaco, sono un superfantasiaco, e faccio fatica a pensare a me stesso come me stesso, devo sforzarmi per includermi nei miei pensieri, e forse sarà il risultato della mia generazione di ” cresciuti nei video online “, ma quando io penso, penso per immagini sia fisse che in movimento, e penso attraverso quel che si potrebbe definire, un meme. In più, spesso mi viene più spontaneo pensare in inglese che in italiano.

Dunque, a 16 e 17 anni erano emerse sensazioni intense in me, un desiderio intenso di essere diverso, mi venivano in mente scenari tropicali, estati assolate e immagini in alta risoluzione di un ragazzo biondo. All’ epoca avevo cominciato a interessarmi ai gemelli, per qualche motivo, forse influenzato dal fatto che all’ epoca ( ma anche prima, e sì, le mie scelte televisive non erano – affatto – mature, ma ci arriviamo ) a vedere le serie tv di Zack e Cody, per intenderci i fratelli Sprouse.

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Che assieme a me nelle prime settimane di embrione c’ era un gemello mai sviluppato appieno l’ ho scoperto solo nel 2013 attraverso una pagina di diario di mia madre. Ma in un certo senso l’ ho sempre saputo, qualcosa mancava.

Descrivendomi col senno di adesso, all’ epoca, ma senza nessun tipo di esteriorizzazione della questione, mi sentivo come un giovane Michael Jackson, volevo davvero davvero cambiare. E non conoscevo Michael, sì sapevo chi era, ma non sapevo molto al di là del suo nome e della sua fama.

Non saprei bene come descrivere quella sensazione disforica, ma guardando un certo tipo di archetipo fisico, mi sentivo ” a casa “, sentivo ” familiarità “.

Ho dato un nome a quelle immagini mentali, ( Dennis ) che facevo in modo di visualizzare nella maniera migliore possibile, e quando giravo da solo in bici, lo sovraimponevo sulla mia immagine, e mi sentivo diverso, sentivo che fare un esercizio mentale di sovraimpressione sul mio corpo mi dava coraggio e fiducia in me stesso.

Dennis in seguito è diventato il mio primo personaggio di un libro, e ovviamente era inclusa la questione dei gemelli che non sanno di essere gemelli, prima ancora di indagare nei diari di mia madre e scoprire che – io – ero, o almeno sarei potuto essere potenzialmente un gemello. Il libro era ambientato in Australia.

L’ immagine dell’ attore in alto è quella che più si avvicina all’ idea che avevo di quell’ archetipo, e infatti, scoprire IN SEGUITO quel film, anni dopo, è stata una sorpresa. Il fatto che il film sia ambientato a Key West, Florida, rende ancora di più l’ idea, ” quasi come ” avessi immerso un dito nel futuro e avessi pescato qualcosa. QUASI come.

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Da allora ho sempre cercato di conoscere e familiarizzare con figure che mi ricordassero questo archetipo. Forse ancora non me ne rendo conto, ma probabilmente cercavo una ” idea percettiva di me stesso ” più che altro.

E poi è successo. Due volte ho conosciuto due persone che si avvicinavano a quell’ archetipo, anche se a ben pensarci, solo vagamente, perché non c’è alcuna somiglianza fra loro e le immagini qui presenti, ma era l’ idea della personalità che volevo cercare. Non posso andare nei dettagli, ma sono state esperienze molto vissute, da una parte la ricerca di un carattere trasgressivo che io non potevo esprimere da solo, dall’ altra parte la ricerca di una personalità dominante e persuasiva alla quale mi sono arreso completamente. Forse è vera la questione delle tracce psicologiche comportamentali che lascia la condivisione di giorni e settimane come embrione con un altro embrione, anche se nel mio caso si tratta di giusto pochissime settimane, ma chissà, forse la ” consapevolezza ancestrale ” e in seguito la ” consapevolezza concreta ” ha influito. Quello che cercavo io era il gemello maggiore. Ho la sensazione che io sarei stato il minore. Ho la sensazione che io NON sarei stato il gemello dominante.

Anche per quanto riguarda tutta l’ esperienza di vita della quale avevo già parlato, quella nella quale per due anni mi sono diviso fra due famiglie e ho approfondito l’ amicizia con un vero e proprio secondo fratello, una personalità dominante e impositiva che io cercavo, senza saperlo. E mi sono lasciato inglobare completamente. Lui non corrispondeva all’ archetipo fisico di quelle immagini, ma aveva una personalità che in qualche modo io allacciavo a quella sensazione che avevo provato io. Coraggio, fiducia e trasgressione.

Adesso quella sensazione, con gli anni si è affievolita e tutto è tornato alla normalità, a parte per quelle parentesi in cui mi lasciavo inglobare dalle personalità degli altri …

Non sono sicuro che le mie esperienze ” future ” rispetto al 2006 e al 2007 abbiano trasmesso qualcosa al mio passato, in modo tale da farmi capitare proprio a vivere quelle esperienze. Non sono sicuro che sia la risposta giusta. Sembra troppo complessa per essere quella giusta. La remota percezione di familiarità con quelle immagini archetipiche mi ha portato a manifestare interesse verso determinate tipologie di persone. Difficile stabilire se ” percepivo il futuro “, anche perché l’ allaccio è così vago che può essere capitato solo con un background di questo tipo, e non per un frontground.

Recentemente ho riproposto a me stesso queste sensazioni nel mio racconto breve DARK SOSIA: la storia di due sosia che si scoprono per la prima volta, in parallelo con un’ altra coppia di sosia, uno si è autoesiliato e vive da nomade, e l’ altro vive con una madre piena di segreti. I due sosia credono ognuno di essere il gemello dell’ altro poiché sono consapevoli dell’ esistenza passata del gemello, ma si sbagliano. Sono solo simili. E sono avversi l’ uno all’ altro.

E’ una specie di metafora per la questione dei gemelli sopravvissuti che prevalgono sull’ altro e crescono e si sviluppano al posto suo. E’ la mia storia breve preferita di mio pugno. E’ veramente opera mia, la sento come mia.    

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E questa immagine tratta dal film breve tedesco ” Beach Boy 2011 ” è diventato il nuovo punto di riferimento per richiamare alla mente quella immagine archetipica. Ve lo potrei giurare, guardare quel cortometraggio, è come tornare veramente a casa propria, in un modo ancora più assoluto che in passato. Tom Gramenz è l’ incarnazione stessa di quello che sentivo io da adolescente. E’ una sensazione alienante ed estraniante, come non essere più sicuri di appartenere a questo mondo, come diciamo in questo blog.

Quando ho scoperto i cortometraggi di Tom Gramenz, mi son detto, sconvolto, che Dennis era entrato nella realtà ” reale “, come una sorta di avatar, la mia immaginazione lo ha reso concreto, DENNIS esiste. Ma il suo nome da personaggio era prima DIMI, poi DAVID.  Sapete, quelle sensazioni principali, di impatto, che uno ha quando percepisce come se la realtà avesse pescato dalla tua mente e avesse manifestato la realtà proprio come la volevi tu. Tom Gramenz sembrava come pescato dalla mia immaginazione e incarnato in un vero avatar. Ma quale è la vera realtà? Lo avevo visto nel futuro e ha fatto a passeggio per il mio passato, sostando nel 2006 e 2007, ben 10 anni prima, manifestandosi attraverso immagini mentali? O davvero rappresenta una approssimazione molto accurata, sebbene non completamente esatta, di una identità che esiste da qualche parte nella realtà vera? Ed è per quello che suscita determinate sensazioni in me? Riguarda me nello specifico?

Io chi sono? L’ ipotesi che queste sensazioni abbiano viaggiato nel futuro in qualche modo delegittima la sensazione stessa?

Sono davvero colui che risponde alla mia immagine nello specchio? Certe volte si adatta così bene alla mia interiorità. Ma altre volte, a contatto con determinati archetipi ed esperienze, emerge(va ) una manifestazione diversa da me, libera da tutte le nevrosi e le peculiarità che fanno me – me -. Forse sono io che attacco ad una immagine una – ipotetica – personalità che la mia conoscenza psicologica ritiene debba essere associata a tale immagine …?   

Ma non mi faccio coinvolgere troppo, per ovvi motivi. Rimane una sensazione sotterranea, silenziosa, alienante, di non essere quello che sono. Ma ormai mi sono identificato con il mio corpo, anche se raramente includo me stesso nei miei pensieri ” meme “, mi sto sforzando.

Ma se dovessi dirvi se percepisco qualcosa di anomalo e diverso dalla realtà corrente, è un sì quasi assoluto.

Chissà, forse ho fornito materiale a volontà di ragionamento sulla questione della disforia, bisognerebbe cercare di capirne le cause, e cercarle nel futuro forse non è la strada giusta, anche se inevitabilmente, se qualcun altro si sente o si è sentito come me, cercherà questa immagine mentale dovunque.

Ad ogni modo, troppa scienza e troppo riduzionismo non servirà a niente. Se uno vuole cercare la verità in quella che cerchiamo di indagare e considerare come realtà fittizia, deve lasciare la razionalità un po’ indietro, e far accelerare l’ immaginazione.