Alcuni appunti presi prima di vedere “The Joker”

4 12 2019

Continua da qui:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/12/02/lego-e-la-prima-forma-di-sincronicita/

“The Joker” è l’ultimo film di Todd Phillips che ha furoreggiato da ottobre in poi.  Il debutto di Todd Philips avvenne con il documentario “Hated in the Nation” sul performer punk più estremo, perverso ed eccessivo della storia, GG Allin. 
 
gg-allin-51
 
Il Joker interpretato da Joaquin Phoenix è un uomo traumatizzato, forse malato, che si esibisce su un palco lottando per essere accettato.
Joaquin Phoenix è famoso per “I’m Still Here”, un falso documentario che racconta la sua vita dopo “essersi ritirato” dal mondo di Hollywood, perseguendo poi “il sogno di diventare un rapper hip hop”.
joaquin-phoenix-the-joker2-embed-1
im-still-here
index67
 
 
 
GG Allin e Phoenix (o il “personaggio Phoenix” in “I’m still here”) rappresentano due individui che raggiungono il successo nel raffinato gioco della fama, per in seguito abbandonarlo condividendo poi col pubblico la loro discesa nella pazzia.
In “The Joker” sembra che Todd Phillips e Joaquin Phoenix tentino di raccontare la storia del lato oscuro dell’inseguimento della fama, di persone che la perseguono portandosi dietro un bagaglio inevitabilmente tragico.  Persone che hanno perduto così tanto nella loro vita da essere state in qualche modo indotte a credere che la loro ascesa nel mondo della fama sia una forma di salvezza.
Nel tentativo di selezionare un album da ascoltare mentre guardo “The Joker”, cerco pezzi di puzzle che vi si adattino perfettamente.
 
81L9Y6ClN1L._SY355_

Ho dunque immediatamente afferrato “The Glowing Man” di Swans.

A.  Album e film durano due ore.



B.  Il personaggio di Robert De Niro nel film si chiama Murray Franklin/ “The Glowing Man” ha un pezzo chiamato “Frankie M”.



C.  Robert De Niro ha interpretato un nuovo film chiamato “The Irishman”/ Io sono irlandese.



D.  Il trucco da pagliaccio di “The Joker” rappresenta un tipo di “glowing man”, una persona il cui volto è “illuminato” e AMPLIFICATO.

 
 
mimo-cile
 
 
 
E.  Le prime performances negli anni 80 di Michael Gira, produttore di “The glowing man”, mi fanno venire in mente un GG Allin più stabile , nel senso che Michael Gira ha distrutto e sprecato il suo ego nei modi più selvaggi e vulnerabili. 
cd0fd473fcb8a9bc83950b689165409f
F.  I due pezzi di apertura dell’album, “Cloud of Unknowing”/”Cloud of Forgetting” rappresentano un tentativo di liberarsi dalla prigionia di un qualche tipo di trauma, o da uno scuro e non facile passato.  Ciò è qualcosa che può essere raggiunto garbatamente o perversamente.  Ho la sensazione che questo film mostri il lato oscuro, il lato perverso della salvezza che sorge in situazioni senza speranza.
 
 
index4
GG Allin assieme a Donald Trump.
 
 
G.  Il pezzo finale dell’album si chiama “Finally, Peace”, ed è qualcosa che in definitiva credo stia cercando il personaggio del Joker.
 
Per me, questi sono pezzi del puzzle abbastanza numerosi che la mia mente può torcere, girare e mettere insieme in quello che posso solo descrivere come una lente metafisica attraverso la quale vedere, sentire.



iAhuasca: una disposizione di corrispondenze interdipendenti progettate per trascendere le coincidenze così completamente da innescare un niagara di sincronicità che, una volta credute, proiettano in primo piano le percezioni pre-cognitive.
 
 
 
 
[…]
Non conosco la trama di questo film, ma sento come se sapessi di cosa tratta.  Sento di averlo già sentito nei brani di “The Glowing Man”;  questa è semplicemente un’occasione per vedere la versione filmica di quella musica. 

[…]

Naturalmente.  Ogni occasione per sedersi e ascoltare “The Glowing Man” dall’inizio alla fine sarà un’interessante meditazione.

Ci saranno sincronicità?

Naturalmente.  Anche le lancette di un orologio fermo dicono l’ora esatta due volte al giorno. 
 

Ma cosa succede quando le lancette di un orologio fermo dicono l’ora esatta tre volte al giorno?

O anche quattro o cinque volte al giorno?  Queste “scintille” sono indizi per il tipo di esperienza che sto cercando. 

[…]

Versione originale: http://iahuasca.blogspot.com/2019/10/ego-is-first-form-of-synchronicity.html





L’ego è la prima forma di sincronicità

2 12 2019

“Ero molto interessato alla sincronicità nella mia giovinezza.  E questo interesse mi ha fatto iniziare a leggere Jung.  Ma più tempo passavo a leggere la filosofia e soprattutto la filosofia della scienza in relazione al tempo, più mi rendevo conto che la sincronicità presentata da Jung non è una spiegazione di nulla.  

È il nome di un fenomeno, ma non è una spiegazione. In realtà, ti dice che non c’è spiegazione.  La spiegazione è che non c’è spiegazione, è semplicemente sincronicità.”

Devi essere in grado di percepire in modo quasi schizofrenico... Ciò che accadde a Phillip K. Dick fu che la risonanza divenne più forte della realtà o ebbe una forza tale da divenire uguale alla realtà, in modo che, socchiudendo gli occhi, lui potesse vedere la Roma del II secolo. 
Gli individui intorno a Dick si erano ormai trasformati in figure che indossavano la toga o che parlavano in greco demotico… e tutto il resto.
Era la risonanza di dove Dick si trovava.
 
E quando la risonanza si fa avanti con una forza tale da spostarsi dallo sfondo al primo piano…
 
 
[…]
 

D’altra parte, se riesci a controllare la cosa, è una fonte di grande ricchezza e divertimento interiore “.

 
Terence McKenna

In questa scena particolare stavo suonando la colonna sonora di Joaquin nella stanza poiché avevamo Hildur Guðnadóttir che è il nostro compositore.  Gli ho fatto scrivere musica prima di girare il film, cosa che non viene fatta molto spesso.  Lo ha scritto sulla base della sceneggiatura perché volevo che la musica influenzasse davvero questo set in un certo modo. Volevo che gli operatori della macchina da presa, i comò, i guardaroba, insomma TUTTI sentissero quella musica.  

 
Se ricordo bene, stavamo suonando la sua colonna sonora quando giravamo la scena, e all’improvviso mentre Joaquin sta lottando con il sorriso di Arthur, e il suo cipiglio, domandandosi di nuovo se la sua vita è una commedia o una tragedia, questa piccola lacrima appare. Abbiamo dunque girato la scena e poi siamo andati avanti.
Todd Phillips

http://iahuasca.blogspot.com/2019/10/ego-is-first-form-of-synchronicity_8.html

Daniela Carrasco detta “El mimo”, la donna clown che sulle prime sembrava essere stata vittima delle repressioni in Cile di questo autunno, le quali parrebbero un ricorso delle repressioni in Cile degli esordi del regime di Pinochet negli anni settanta del secolo scorso. Erano circolate notizie sul fatto che la donna era stata rapita, violentata, torturata e uccisa ma poi si è scoperto che si trattava di una bufala e che in realtà la morte di Daniela Carrasco è stata dovuta a suicidio. Stranamente, quelle “fake news” sul suo conto hanno fatto sì di mantenere la sua immagine da “joker femminile” per un certo tempo ben presente davanti allo sguardo della mente collettiva.