Supernovæ, Sirio A-Sirio B e il 1969-2019

22 02 2020

Continua dai precedenti due aggiornamenti:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/16/banksy-e-supernova/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/20/supernove-e-giorni-del-giudizio/

 

Gli attori Luke Perry e Robert Forster hanno entrambi partecipato a un film chiamato SUPERNOVA, Forster nell’anno 2000 e Luke Perry nell’anno 2005. Entrambi sono morti nel 2009 e Forster è morto l’11 ottobre, giorno di nascita di Perry.

Luke Perry, attore che fin da quand’ero ragazzino attirava la mia attenzione, dal momento che mi ricordava certe figure americane degli anni Cinquanta come l’attore James Dean. E anche perché, in quegli anni 1993-1994 ero nel pieno della lettura del fumetto “Dylan Dog”, dallo stesso nome, oltre che del poeta Dylan Thomas e Bob Dylan del personaggio di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”, Dylan.
Anagrammando “90210” si può ottenere “20190 o 02019″, contenenti l’anno in cui Luke Perry è morto.
https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/12/09/appunto-sincro-ciclo-archetipico-su-maria-elena-boschi/
Il film “Supernova” del 2005 a cui partecipò Luke Perry.

Per quanto riguarda Robert Forster, la sola e unica interpretazione che ricordo di lui è quella nel film “Jackie Brown” come agente delle cauzioni. “Jackie Brown” lo considero facente parte di quel gruppo di film usciti a fine XX secolo che in qualche modo furono il frutto di un’amplificazione della coscienza interconnessa planetaria occidente-centrica. Gli altri film furono “Armageddon” e “Deep impact”, “Titanic”, “The Truman Show”, “Fight club”, “Matrix”, “Il grande Lebowsky”.

Il sottotesto di “Jackie Brown”, pur trattandosi di un film di azione, era “l’invecchiamento delle star” e Robert Forster, allora quasi sessantenne con una capigliatura trapiantata visibilmente finta, sembrava proprio essere una tra le manifestazioni più evidenti nel film di quella nota autunnale la quale era preponderante in quei fine anni Novanta in cui “tutto era già stato dato” e nell’atmosfera si percepiva sempre più che “il futuro sarebbe stato peggio del passato”.

Il film “Supernova” del 2000 a cui partecipò Robert Forster.

Sappiamo che da un po’ Goro Adachi è fissato con i 50 anni dal 1969 i quali li vede come la chiusura del ciclo in cui la rotazione di Sirio B, stella nana compagna di Sirio A, intorno a quest’ultima raggiunge la sua distanza maggione (apoapsis): succede ogni 50 anni e l’ultima volta prima del 2019 avvenne proprio nel 1969. Sirio è astrologicamente importante perché ogni anno proprio il 1°gennaio la Terra si allinea tra il Sole e Sirio sullo stesso meridiano celeste.

Il 1969, soprattutto in estate, fu un anno molto particolare, “supernovico” si direbbe: con il lancio dell’Apollo 12 che mandò tre astronauti sulla Luna, l’apice della cultura hippie con il festival di Woodstock che radunò  centinaia di migliaia di persone, e la strage di Bel Air da parte di Charles Manson e la sua “famiglia” in cui trovò la morte anche Sharon Tate, la compagna incinta di Roman Polanski, regista di film disturbanti come “Rosemary’s baby”, uscito poco tempo prima.

Come sappiamo anche dai post dedicati alla criptokubrickologia #cryptokubrology, Judy Garland e la sua interpretazione come Dorothy ne “Il mago di Oz” ha la sua importanza nell’ambiente dei sincromistici visto che ricorre frequentemente. Judy Garland morì nel 1969 e quest’anno l’Oscar per la migliore interpretazione femminile l’ha vinto Renée Zellweger (di 50 anni di età) interpretando proprio la Garland nel film biografico a lei dedicato.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/10/judy-cera-una-volta-anche-a-holy-wood/

Quest’anno fanno cinquant’anni da quando Judy Garland è mancata, ed è anche l’ottantesimo anniversario dell’uscita de Il mago di Oz.

Luke Perry nella parte del reverendo Jeremiah Cloutier nela serie tv “Oz”
“C’era una volta Hollywood”, uscito il 26 luglio, giorno di compleanno di Stanley Kubrick nell’anno cinese del maiale, “PIG” come la scritta con il sangue comparsa su una parete del luogo della strage di Bel Air descritta nel film.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/29/cera-una-volta-a-hollywood-detta-anche-holy-wood-o-hollywoodland/

Nel 2019 è uscito (il 26 luglio, giorno del compleanno di Stanley Kubrick, il quale nel 1969 fu sospeso tra “2001” e “Arancia meccanica”) anche il celebratissimo film “C’era una volta a Hollywood” dello stesso Tarantino di “Jackie Brown” e “C’era una volta a Hollywood” è proprio ambientato nel 1969, e le vicende di Manson e della sua “family” che commise la strage di Bel Air si ritrovano nel film.

Luke Perry interpreta Wayne Maunder in “C’era una volta a Hollywood”, entrambi moriranno durante le riprese per attacco cardiaco.

https://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Maunder#Vita_privata

Nel 2019, [Wayne Maunder] è stato interpretato da Luke Perry nel film di Quentin Tarantino C’era una volta a… Hollywood, di cui una sequenza è ambientata durante le riprese dell’episodio pilota di Lancer: sia Maunder che Perry sono deceduti durante la produzione del film.[6]

Biglietto del cinema del blogger sincro-mistico Brizdazz per “C’era una volta Hollywood” in cui alla fine compare il 237

L’attore Peter Fonda fu un altro attore che emerse in quello stesso anno 1969 assieme a Jack Nicholson – una nostra “vecchia conoscenza” in questo blog! – entrambi nel film “Easy raider”.

Peter Fonda con il casco a stelle e strisce, Jack Nicholson dietro di lui e sullo sfondo anche un altro personaggio emerso da quel film e in quel 1969, Dennis Hopper, che diverrà anche lui noto come “cattivo” in diversi altri film tra cui ricordo “Blue Velvet” di David Lynch

Peter Fonda è morto anche lui nel 2019; l’anno precedente aveva fatto scalpore un suo tremendo messaggio su Twitter dedicato a Donald Trump e suo figlio, che lo aveva fatto quasi finire nei guai.

https://www.huffingtonpost.it/2018/06/21/tweet-indecente-di-peter-fonda-mettiamo-barron-trump-in-gabbia-una-con-i-pedofili_a_23464337/

“Dovremmo strappare Barron Trump dalle braccia di sua madre e metterlo in una gabbia con i pedofili”: è il tweet shock sul figlio di Donald e Melania Trump postato dall’attore Peter Fonda. Tweet di cui ora si sta occupando il Secret Service, il corpo che si occupa della sicurezza del presidente americano e dei suoi familiari.

Peter Fonda è stato anche tra gli interpreti del film “Supernova” del 2005, quello con Luke Perry.

Di quel 1969, anno “supernovico”, abbiamo detto, in risonanza con il 2019, possiamo aggiungere come in Italia si concluse con un deciso cambio di atmosfera a causa di una bomba i cui riverberi si fanno sentire ancora oggi e, parlando di astronautica e paleoastronautica, si diffuse in una maniera che sarebbe apparsa improbabile fino a pochi anni prima, un libro intitolato “Non è terrestre”, il quale divenne un best seller e vinse anche uno dei più noti premi editoriali italiani.

Avendolo letto, ricordo che a un certo punto si fa menzione della minuscola Sirio B che ruota attorno a Sirio A (e che allora come oggi le due stelle erano alla loro massima distanza l’una l’altra) e di come questa nozione – che si è riuscita a sapere solo dopo la seconda metà del XX secolo grazie ai progressi della tecnologia astronomica – un popolo primitivo dell’Africa centro-occidentale come i Dogon, secondo il libro, ne è a conoscenza da tempi immemorabile poiché – secondo loro – questa conoscenza gli è stata data da dei “signori provenienti dallo spazio” chiamati “Nommo”.

Questo, tra le tante altre cose, c’era scritto in “Non è terrestre”, che in quel 1969 giunse sul podio del libro più venduto in Italia.

Il libro “Non è terrestre”, che mi successe di leggere per la prima volta proprio in quel 1993 in cui ero incuriosito dal Dylan di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Non_%C3%A8_terrestre

Non è terrestre è un saggio di Peter Kolosimo, scritto nel 1969. Pubblicato da SugarCo Edizioni, fu in assoluto il libro più letto in Italia quell’anno e si aggiudicò il Premio Bancarella[1]: venne poi tradotto in svariate lingue divenendo quindi un best-seller in tutto il mondo. Il saggio fa il punto sull’ archeologia misteriosa e sulla teoria degli antichi astronauti.

Sirian 50 – Judy too

https://brizdazz.blogspot.com/2020/02/supernova-among-stars.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/05/the-apophenia-of-oz-in-02019.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/08/50-years-ago-man-went-looking-for.html





Supernovæ e giorni del giudizio

20 02 2020

Nel precedente aggiornamento del blog mi sono occupato del murales dell’artista senza volto (forse un componente del gruppo musicale Massive Attack?) Banksy, comparso il 14 febbraio (e vandalizzato due giorni dopo.)

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/16/banksy-e-supernova/

Murales probabilmente sincro-legato alla costellazione di Orione e alla sua stella Betelgeuse, una gigante rossa visibile ultimamente anche nei mass media per via del fatto che sta misteriosamente perdendo di luminosità, cosa che fa pensare visto che Betelgeuse è una stella candidata a tramutarsi in una supernova. Lo stadio ulteriore della vita di quel tipo di stelle – come appunto Betelgeuse – e come succederà anche al Sole – le quali quando sono vecchie diventano giganti o supergiganti rosse e prima di tramutarsi in una stella di neutroni o un buco nero, “esplodono” in una supernova e quando succede la loro luminosità visibile da un pianeta aumenta tantissimo, fino a oltrepassare persino quella di una galassia. 

Quando succede, la supernova diventa il corpo celeste più brillante del cielo dopo il Sole e la Luna: l’ultima volta che dalla Terra si vide una supernova nella nostra Galassia fu nel 1604 e prima di allora, oltre a quella celeberrima del 1006 (secondo certe cronache non solo si vedeva anche di giorno ma riusciva a proiettare ombre) il fenomeno astronomico si potè osservare nel 1054, 1181, 1572 e più anticamente ancora nel 185 d.C. Nell’età contemporanea l’unica supernova a cui si è potuto assistere è stata una apparsa nella Grande Nube di Magellano (galassia satellite della Via Lattea) nel 1987, visibile solo nel cielo dell’emisfero sud.

“Non a caso?” l’ultimo aggiornamento di Goro Adachi tratta proprio sulla possibilità che le stranezze recenti di Betelgeuse siano segno o meno della sua prossima tramutazione in supernova.

Betelgeuse “giorno del giudizio”

Il 21 febbraio è il giorno in cui scopriremo se Betelgeuse si tramuterà o meno in una supernova.

[Stranamente, il 21 febbraio è il giorno in cui non molto tempo fa il mio collega Teoscrive ha ipotizzato poter essere una data propizia per il “punto zero” nella timewave di McKenna e Meyer.]

O, per essere più accurati, è approssimativamente quando scopriremo quanto in realtà sia anomalo l’oscuramento della gigante rossa. Sappiamo che è anomalo ma quanto? A tal punto da aver scatenato una supernova? [scrivo al passato poiché oscuramento e possibile supernova sono comunque già avvenuti centinaia di anni fa (la distanza in anni luce tra la stella e noi.)]

Se l’indebolimento continua dopo il 21 febbraio, la possibilità di una supernova imminente diventa un po’ più realistica. Se l’indebolimento si ferma e tutto torna alla normalità dopo il 21 febbraio, questo allora sarà stato parte di un ciclo particolarmente pronunciato ma regolare della stella variabile. [spaceweather.comSky & Telescope]

Le risposte potrebbero esserci dal 21 febbraio. Gli astronomi sanno che Betelgeuse è una stella variabile. Pulsa in modo molto periodico… “si attende il minimo di luminosità intorno al 21 febbraio.”

Betelgeuse sta già mostrando segni di riacquisto della brillantezza

17 febbraio Betelgeuse ha finalmente smesso di oscurarsi, dicono gli astronomi

…quindi è probabile non vi sia nessuna supernova imminente.

Ad ogni modo, il simbolismo sottostante è piuttosto importante.

[L’importante, inoltre, è che la possibilità che Betelgeuse diventi una supernova abbia attratto milioni di persone attraverso i mass media.]

Così sopra, così sotto.

+ – + – +

P.S. La tempolinea del 21 febbraio è rispecchiata attraverso lo “Janus Mirror” di Sirio (il primo giorno dell’anno) e il transito di Mercurio lo scorso novembre

Novembre è stato anche il mese di Blade Runner – ambientato letteralmente nel “novembre 2019“…

Con la sua famosa citazione…

Ne ho viste di cose, a cui voi non potreste credere. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione [in originale shoulder of Orion. “spalla di Orione”] Ho visto i raggi C lampeggiare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti questi momenti andranno perduti, nel tempo, come lacrime… nella pioggia. E’ tempo… di  morire.

– Roy Batty in Blade Runner (watch video clip)

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/25/rutger-hauer-e-morto-il-19-luglio-dello-stesso-anno-di-blade-runner/

Betelgeuse è la “spalla di Orione”.

E’ il simbolismo… indicante *qualcosa* che accadrà nel 2020.