L’umile clessidra diventa un laboratorio per fisici esotici

17 06 2018

Oggi civiltascomparse vi presenta un breve interessantissimo estratto da un vecchio articolo del blog di David Wilcock risalente a più di undici anni fa.

L’UMILE CLESSIDRA DIVIENE UN LABORATORIO PER FISICI ESOTICI

Sebbene ciò possa suonare bizzarro, alcuni scienziati hanno per davvero compiuto delle simulazioni al computer su come si muovono le particelle di sabbia dentro una clessidra.

Essi hanno calcolato la posizione di ogni particella, dove è più facile che si muoverà in seguito, e quanto veloce questa particella si muoverà per raggiungere un determinato punto.

Mano a mano che il sistema diventa sempre più instabile, all’improvviso tutte le particelle si fondono misteriosamente in un Tutto.

Essi non sono più granelli di sabbia separati — Essi ora sono Uno.

Dopo che questa (ahem) CONVERGENZA avviene, non è possibile in alcun modo per il computer predire la posizione, la direzione o la velocità di movimento di ogni singola particella.

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Tutto ciò che gli scienziati sanno è che avviene come una piccola valanga, e le particelle della clessidra si RI-ARRANGIANO spontaneamente, in un livello di ordine più elevato.

L’ INTERO SISTEMA si trasforma in qualcosa di più sofisticato, di più avanzato.

Il sistema si comporta come un organismo vivente [https://civiltascomparse.wordpress.com/2012/12/30/igor-sibaldi-al-rotary-club-parla-della-civilta-come-essere-vivente/], e impara dal suo proprio passato.

Pensate al 2012 [https://civiltascomparse.wordpress.com/2008/12/15/il-punto-del-caos/] [ma ora sappiamo bene che non era stato l’anno giusto :-)]… e voi potreste non essere così creduloni così come i vostri amici, familiari, vicini, colleghi e animali domestici crederebbero.

Voi potreste solo stare vedendo l’approssimarsi di un definitivo Strano Attrattore  [https://civiltascomparse.wordpress.com/2016/05/01/teoria-del-caos-e-complessi-psicologici-di-iona-miller-1991/]  — un termine proprio della teoria del caos  [https://civiltascomparse.wordpress.com/2015/03/21/la-speranza-nellattesa-del-caos/] — Strano Attrattore sta per giungere nel [nostro] spaziotempo.

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E ricordate… OGNI MEMBRO di questo sistema potrebbe diventare SINGOLARMENTE PIVOTALE nel modo in cui riforma [l’intero sistema]

{Ciò significa TU.}





Un’esempio di singolarità: il buco nero

26 03 2017

Penso che il qui presente post possa aiutare a farsi un’idea di ciò che si intende per SINGOLARITA’, un termine piuttosto usato in questo blog. Di solito da noi impiegato per indicare una singolarità nel tempo storico o nello sviluppo tecnologico, in questo caso parliamo di una singolarità nel tessuto spaziotemporale dell’universo.

Stiamo parlando di uno dei più straordinari e inquietanti oggetti cosmici: Il BUCO NERO, ovvero quando il rapporto tra densità della materia e dimensioni di un corpo celeste diventa così squilibrato in sfavore delle dimensioni da generare una singolarità gravitazionale che risucchia tutto ciò che è intorno, LUCE COMPRESA.

Quando Einstein sviluppò la sua teoria della relatività, vide che le sue equazioni contenevano anche qualcosa di veramente strano.

Sarebbero infatti state in grado di indicare il fermarsi del tempo, la gravità infinita e la possibile distruzione dello stesso spazio.

Einstein rifiutò di credere che qualcosa del genere potesse esistere nella realtà, ci doveva essere qualche sistema che lo prevenisse dal succedere.

Ma non c’era nulla che lo potesse prevenire, la realtà a volte è più strana della fantasia. I buchi neri sono stati trovati. E ce ne sono molti.

Ogni tipo di materia può diventare un buco nero, se viene compressa oltre ciò che viene chiamato “raggio di Schwarzchild”.

Dovresti, per esempio, comprimere la massa del sole fino alle dimensioni di una piccola città. O comprimere il pianeta terra fino alle dimensioni di un’arachide.

Il buco nero XTE JT1650-500, grande come la zona di Mahnattan, contiene la massa di 3-4 soli. Uno dei più piccoli, ma è già un distruttore di mondi.

Il buco nero m82 X-1, grande come il pianeta marte, contiene la massa di 1000 soli. E un buco nero di medio raggio.

Il buco nero supermassiccio al centro dell’ammasso della fenice (buco nero immensamente più grande delle dimensioni del sistema solare) contiene la massa di 20 miliardi di soli.

Oggigiorno sappiamo che l’universo è pieno di buchi neri, che giocano un importante ruolo nella formazione delle galassie. Molte di queste hanno buco nero al loro centro.

La via lattea, la nostra galassia, ha un buco nero di 4 milioni di masse solari al suo centro chiamato Sagittarius A.

Senza buchi neri non potremmo essere qui.

 

Inoltre, presentiamo anche un video che ci mostra cosa succederebbe sia nel caso di un buco nero dalla massa di una monetina (che avrebbe un diametro così piccolo che al confronto un atomo di idrogeno sarebbe grande come il sole) sia nel caso di un buco nero grande come una monetina (ma dalla massa come quella del pianeta terra.)