Una bestia chiamata Occidente: la discesa nella pazzia

24 08 2022

Presentando questa terza e ultima parte dello scritto di Alastair Crooke, voglio fare una piccola prefazione al riguardo. Sebbene riconosca la validità della maggior parte delle cose da lui dette (non tutte), la visuale complessiva del suo scenario meriterebbe di essere ulteriormente ampliata. Il materiale contenuto in questi tre articoli potrebbe in futuro venire utilizzato in questo blog come riferimento per degli studi ulteriori riguardanti i cicli e i ricorsi-mutamenti nella storia. In particolare penso a una certa analogia che, se non ricordo male, mi venne riferita da Mediter (“http://mondo-simbolico.blogspot.com/“), tra le tensioni europee che seguirono la Rivoluzione francese e le tensioni europee a cui si sta assistendo dal 2006-2012 in avanti. Quelle di duecento anni fa sarebbero state risolte dal Congresso di Vienna nel 1815, da cui sarebbe uscita fuori una Restaurazione (un “voler ritornare a prima di Napoleone e della Rivoluzione”) la quale però non fu MAI completa e, anzi, dovette sempre tener conto dei cambiamenti mai visti prima sopraggiunti nei due decenni precedenti.

Tenendo presente queste cose che ha notato Mediter, ho pensato a una possibile analogia tra i periodi storici 1760-1820 e 1976-2036. Il primo di questi ha origine, seguendo gli studi di Igor Sibaldi, nell’anno in cui “una bestia chiamata ‘Occidente’ emerse dalle acque della storia precedente”, grazie a tre dinamiche in particolare: 1) La guerra dei sette anni in cui furono coinvolte per la prima volta tutte le potenze europee in tutto il mondo, Asia, Africa e America comprese; 2) L’inizio in Inghilterra di quella che si sarebbe chiamata “rivoluzione industriale”; 3) L’inizio in Francia del modo di pensare razionale e scientifico anti-religioso anti-tradizioni chiamato “illuminismo.” Tutto questo, nei sessant’anni seguenti, sarebbe confluito nella nascita degli Stati Uniti, nella Rivoluzione francese, negli sconvolgimenti napoleonici e infine – con la Restaurazione uscita dal Congresso di Vienna – nel frenare gli slanci troppo violenti (e per certi versi troppo in anticipo sui tempi) della Rivoluzione e di Napoleone.

Duecentosedici anni dopo, “dalle acque della storia precedente” emerse la tecnocrazia e, ovviamente, così in germe com’era (proprio così come l’industrializzazione e l’illuminismo nel 1760), ben pochi se ne accorsero quando comparvero i primissimi personal computer usciti dagli entourage dei giovanissimi Steve Jobs e Bill Gates. In seguito, nei due decenni successivi (anni ’80 e ’90 del XX secolo), la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni presero slancio, allo stesso modo della Rivoluzione americana (da cui uscirono gli Stati Uniti) più di duecento anni prima: gli anni 1760-1790 in cui si estendevano industrializzazione, illuminismo e la civiltà europea nel mondo, ritornano sotto nuove vesti negli anni 1976-2006, in cui si sono estesi i personal computer, internet e l’intelligenza artificiale.

I cosiddetti BoBo (Borghesi Bohemien), di cui racconta Alastair Crooke, fanno la parte di coloro che duecento anni prima – nutriti di quelle letture di Rousseau che viene citato – sarebbero stati  i giacobini (e, poco meno di cento anni prima, sarebbero stati i bolscevichi?) Sono quelli alla base dell’attuale tecnocrazia, la quale, per diverse ragioni, è un prodotto della cosiddetta “ideologia californiana” uscita fuori dagli anni ’90. (“https://it.wikipedia.org/wiki/Utopismo_tecnologico“)

«Il Golia del totalitarismo sarà abbattuto dal Davide del microchip»

(Ronald Reagan)

Nella cultura degli anni novanta del XX secolo cominciò a rifiorire un movimento del tecno-utopismo, legato al fenomeno delle società dot-com. Ciò avvenne soprattutto nella costa occidentale degli Stati Uniti, in particolare, nei dintorni della Silicon Valley. L’ideologia californiana era un insieme di credenze che conciliavano atteggiamenti bohémien e antiautoritaristi della controcultura degli anni sessanta con tecno-utopismo e aderenza ai valori delle politiche economiche libertarie. È stato attivamente promosso nelle pagine della rivista Wired, che è stata fondata a San Francisco nel 1993 ed è stata vista per un numero di anni come la “bibbia” dei suoi seguaci.[8][9][10]

Questa forma di tecno-utopismo riflette la convinzione che il cambiamento tecnologico rivoluzioni le società umane e che in particolare la tecnologia digitale – di cui Internet non era che un presagio modesto – aumenterebbe la libertà personale liberando l’individuo dal rigido abbraccio del grande governo burocratico. I “lavoratori della conoscenza” renderebbero le gerarchie tradizionali ridondanti; le comunicazioni digitali permetterebbero loro di sfuggire alla città moderna, un “residuo obsoleto dell’era industriale[8][9][10].

I suoi seguaci sostengono il superamento della suddivisione tradizionale tra partiti di destra e di sinistra, ritenendo che questa contrapposizione sia obsoleta. Ciò nonostante, un tecno-utopismo sproporzionato ha attratto diversi aderenti degli schieramenti ultra liberali. Pertanto, i tecno-utopisti hanno espresso una ostilità verso la regolamentazione da parte del governo e una fede nella superiorità del libero mercato. Tra i più noti autori del tecno-utopismo vi sono George Gilder e Kevin Kelly, un editor di Wired che ha anche pubblicato diversi libri[8][9][10].

Gli anni 1790-1796 della Rivoluzione francese – seguendo questo parallelo tra giacobini e ideologi californiani – ritornerebbero negli anni 2006-2012, quando i tempi della diffusione dei personal computer e di internet, si sarebbero mostrati ancora di più come “spazzanti via il vecchio” come delle “ghigliottine che tagliano la testa al passato”: consistenti nell’internet wireless ovunque, negli smartphone e nei tablet, nei social network, e nel web 2.0. degli algoritmi e metadati. Passato il 2012, sarebbe iniziata una nuova “epoca napoleonica”: avremmo visto i diversi volti della tecnocrazia invadere e avere l’intenzione di voler far piazza pulita nel mondo dell’industria, della politica, della finanza. La reazione del “vecchio mondo”, degli “eserciti anti-napoleonici”, dopo il 1802-1808, avrebbe fatto ritorno nel 2018-2024 e, così come allora, ci sarebbero state tensioni e blocchi, oltreché pazzie. Nel 1808-1814, Napoleone si sarebbe spinto troppo in là, avrebbe azzardato eccessivamente: cosa che, alla fine, avrebbe fatto in modo che Napoleone venisse vinto da quel “vecchio mondo” delle potenze europee anglo-tedesche-russe. Cosa succederà nel 2024-2030? L’ideologia californiana – da cui in sostanza sono uscite fuori cose come il “Gran Reset” – si spingerà troppo in là, la farà fuori dal vaso e verrà vinta, da cosa? Dal “vecchio mondo”…i populisti sovranisti?! Perciò il 1814-1820 forse ritornerà nel 2030-2036. Ci sarà una nuova Restaurazione e un nuovo Congresso di Vienna ma, nonostante questo – proprio come duecentosedici anni prima – non si riuscirà davvero nell’obiettivo di “ritornare ai tempi passati, quelli di prima la Rivoluzione”… a “ritornare ai tempi passati, di prima dell’ideologia californiana e la tecnocrazia” e ci sarà dunque uno strano misto – quasi contraddittorio ma reale – di “ritorno all’indietro” (ai valori “analogici e non digitali” “comunitari tradizionali e non globalisti anti-tradizione”, diciamo) contemporaneamente però a slanci di progresso anche violentemente nuovo, così come successe in quel 1820-1826 che potrebbe ritornare con nuove vesti nel 2036-2042.

Tornando ai tre articoli di Crooke, quel totalitarismo che lui vede in Occidente, da parte di una “sinistra radicale” fatta di alto-borghesi (se non élite aristocratiche) tecno-utopiste, è lo stesso totalitarismo che vediamo all’opera quando i computer ci costringono a pensare in un certo modo e a far sì che (e)seguiamo i loro intenti e non i nostri. Crooke è un ultra-liberale all’antica e, per ciò stesso, è contro anche un liberalismo completamente basato sull’intelligenza artificiale la quale detta ordini per far si che “il mondo continui a girare.” E’ indubbio che, ora come ora, milioni e milioni di persone pedalino al ritmo dell’ideologia californiana, che sembra dettare la tabella di marcia del mondo (non certo solo quello strettamente occidentale) e dei mass media…per questo, soprattutto nel seguente e ultimo articolo (che l’abbiamo inserito in una specie di “trilogia della bestia Occidente”) ciò venga visto come un “scivolamento nella pazzia.” Ma è una pazzia analoga a quella che fece sì che nel 1804 un “figlio della Rivoluzione francese” divenisse imperatore con la benedizione del papa. E’ la pazzia dei tempi.

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Gli argomenti non ruotano più intorno alla verità. Siete o ‘con la narrativa’ o ‘contro di essa‘, scrive Alastair Crooke. 

“La follia è l’eccezione negli individui; ma la regola nei gruppi” (Fredrich Nietzsche)

 

Questo è il terzo articolo di una serie di tre.

Il primo si focalizza su come il disorientamento di oggi assieme a un senso di salute mentale collettiva scomparsa, sia la manifestazione di uno stress psichico dovuto all’aver imbracciato contraddizioni tali da essere incapaci di una sintesi puramente razionale: un’ideologia che si propone essere esattamente ciò che non è. O, in altre parole, proclamando apparentemente libertà e individualismo – mentre nasconde nel suo linguaggio un’ideologia che insiste su come ogni comunità con delle radici non può supportare una ‘società redenta’ (a causa di razzismo radicato, di idee sorpassate ecc…) – deve dunque venire ripulita dall’alto verso il basso. Deve venire redenta da tutti questi lasciti. Ciò rappresenta i semi ‘bolscevichi’ che Rousseau seminò nel suolo fertile di una pre-esistente di una disposizione culturale franco-europea verso il totalitarismo.

Il secondo articolo ha affrontato il tema di come, negli Stati Uniti, questo ‘seme’ germogliò [dopo il 1989] in dei “gruppi di pensiero (groupthinking)” dei cosiddetti BoBo [Borghesi Bohemien], nella loro insistenza su come le deficienze umane [caratteristiche nelle comunità locali radicate] richiedessero di “essere risolte una volta per tutte”. Questo ideale doveva essere manifestato in uno sforzo che doveva portare un cambiamento rivoluzionario nella società occidentale, gettando il guanto di sfida a quelle che erano viste come ingiustizie strutturali nell’ordine economico, politico e sociale.

Ciò ha significato, in pratica, fare uscire fuori dal potere quelli “che erano troppo spesso maschi e bianchi”, e fare entrare dentro il potere e il danaro quelli che venivano sistematicamente vittimizzati. Per accelerare questo processo, è stato utilizzato il ricorso al panico morale (Covid e Cambiamento Climatico) per attuare l’abbandono al rallentatore dei nostri precedenti principi di governo in modo da ‘rifare l’essere umano’: Un progetto di re-immaginazione ‘umana’ che può venire attuato solo attraverso l’adozione di politiche illiberali .

Questo terzo articolo tenta di tratteggiare brevemente come queste tensioni hanno condotto una fazione delle élite occidentali a un disordine psichico (psicosi) secondo le premesse del prof di psicologia clinica Mattias Desmet, secondo le quali il totalitarismo non è una coincidenza storica ; non si forma nel vuoto, nasce attraverso la storia, di una psicosi collettiva che ha seguito una sceneggiatura prevedibile.

Tale quadro è importante per comprendere “dove ci stiamo trovando” e per inquadrare la resistenza a questa nuova fiammata di totalitarismo, – essendo un processo che acquista in forza e velocità ogni generazione, dai giacobini ai bolscevichi ai nazisti, nel solco degli avanzamenti della tecnologia.

Desmet espone accuratamente le tappe psicologiche che portano al totalitarismo : i governi, i mass media e altre forze meccanizzate  usano la paura, la solitudine e l’isolamento per demoralizzare le popolazioni ed esercitare un controllo, persuadendo degli ampi gruppi di persone ad agire contro i loro propri interessi – con dei risultati destrutturanti.

Per comprendere come funziona il totalitarismo, basta osservare che i suoi germi sono dappertutto intorno a noi. Inutile ripeterlo. Da quando i mezzi di comunicazione sono divenuti decentralizzati, digitali e algoritmici, la collusione dello stato con le piattaforme tecnologiche per controllare la cultura contemporanea, ha forzato gli individui a raggrupparsi in folle, in mandrie, dove le analisi riduzioniste, i signorsì et un tossico disprezzo per ogni punto di vista differente, servono ad alimentare i “clic” dei mezzi di comunicazione di massa, – anche se ciò ghiaccia l’immaginazione creativa e l’intelletto.

E’ impossibile rimanere al di fuori di questo discorso ; è impossibile pensare al di fuori dei feed di Twitter. La psiche digitale, come Adamo nell’Eden, dà dei nomi alle cose. Voi non siete “voi”. Voi siete l’etichetta che vi si dà ; il vostro lavoro è la somma di ciò che si è detto a suo proposito ; le vostre idee sono riducibili alla reazione che esse suscitano nel web. Dunque tutto ciò designa un deterioramento dell’efficacia mentale e del giudizio morale; finisce per formare una pseudo-realtà tagliata fuori dal mondo, generata per fini ideologici.

Un “gruppo di pensiero”, un “groupthink” non è un segmento della società che pensa usando la sua propria razionalità. Usa si una razionalità ma di un certo tipo ridotto a un loop che si auto-alimenta, che permette a un qualche tipo di realtà auto-immaginata di staccarsi da tutto i resto [coinvolgendo in ciò la collettività attraverso i mass media in modo così ampio da risultare totalitario]; allontanandosi sempre di più in questo loop da ogni legame con tutto il resto, e quindi finire nell’illusione – appoggiandosi sempre su dei compari legati mentalmente alle stesse idee per la loro convalida e la loro estesa radicalizzazione.

Così come ha fatto notare il dottor Robert Malone, si tratta qui di allontanarsi dal focus sugli attori esterni e le forze obiettive, considerando invece i processi psicologici che alimentano il rifiuto di gran parte della realtà, – assieme all’apparente ipnosi di colleghi, amici e familiari.

Il dottor Malone si concentra, comprensibilmente, sulla “follia che s’è impadronita degli Stati Uniti”, direttamente responsabile delle “decisioni stupefacentemente non scientifiche e contro-produttive, – bypassando le norme della bioetica, della regolamentazione e degli sviluppi clinici – nel proposito di accelerare la produzione di vaccini genici”. Ma i commenti di Malone hanno una portata molto più ampia:

Proprio come dentro i gruppi di cittadini ordinari, una caratteristica prevalente appare quella di rimanere fedeli al gruppo mantenendosi alle decisioni in cui il gruppo s’è ingaggiato – anche quando le sue politiche non stanno funzionando bene e hanno conseguenze involontarie che disturbano la coscienza dei suoi membri. In un certo senso, i membri considerano la fedeltà al gruppo come la più alta forma di moralità. Questa fedeltà richiede a ogni membro di evitare di sollevare delle questioni controverse, di mettere in questione le argomentazioni deboli, o mettere uno stop ai cosiddetti ‘wishful thinking’, cioè il voler continuare a credere a una cosa sebbene la realtà di questa cosa sia alquanto dubbia”.

“Paradossalmente, i gruppi senza una direzione ferma sono suscettibili di essere estremamente duri verso i gruppi estranei e i nemici. Quando trattano con una nazione rivale, un gruppo di politici trova relativamente facile autorizzare soluzioni anti-umane come i bombardamenti su vasta scala. E’ improbabile che un gruppo di funzionari governativi persegua le questioni difficili e controverse che emergono quando vengono messe in discussione le alternative a una dura soluzione militare. È improbabile che un gruppo affabile di funzionari di governo persegua le questioni difficili e controverse che emergono quando vengono in discussione alternative a una dura soluzione militare”.

“Né i membri sono inclini a sollevare questioni etiche che implichino che questo ‘gruppo composto da noi altri brave persone’, col suo umanitarismo e i suoi nobili principi, potrebbe però essere capace di adottare una linea di condotta disumana e immorale.”

L’ampliamento negli anni della parte atlantica della bestia Occidente (il “mare”, la finanza) contro la sua parte continentale eurasiatica (la “terra”, l’economia.)

Gli argomenti non ruotano più intorno alla verità (o alla ricerca di essa) ma vengono giudicati dalla loro aderenza o meno ai principi di un singolo modo di pensare. O tu sei “con la narrativa” o “contro di essa”, non esistono vie di mezzo.

Desmet ha effettivamente aggiornato la definizione di Hannah Arendt di una società totalitaria come “una in cui un’ideologia cerca di sostituire tutte le tradizioni e le istituzioni precedenti con l’obiettivo di portare tutti gli aspetti della società sotto il controllo di quell’ideologia.”

Cosa distinta dall’autoritarismo, dove uno stato mira si a monopolizzare il controllo politico, ma non cerca una trasformazione profonda, intrusiva e invadente nella visione del mondo e dei comportamenti dei suoi cittadini. 

Durante i primi anni 1970, quando il fiasco della politica estera statunitense in Vietnam stava per concludersi, uno psicologo accademico, altrettanto concentrato sulle dinamiche di gruppo e sul potere decisionale, fu colpito dai parallelismi tra le sue ricerche e i comportamenti di gruppo implicati nel fallimento della politica estera USA nella Baia dei Porci a Cuba. Incuriosito, ha iniziato a investigare ulteriormente i processi decisionali coinvolti in questo caso, così come le debacle politiche nella Guerra di Corea, nell’aggressione giapponese a Pearl Harbour, e l’escalation nella Guerra del Vietnam. Il risultato delle ricerche dello psicologo fu il libro Victims of Groupthink: A psychological study of foreign-policy decisions and fiascoes di Irving Janis (1972).

Janis ha debitamente delineato tre regole ben definite del Groupthink (come parafrasato da Christopher Booker):

Primo: un gruppo di persone arriva a condividere un punto di vista comune, spesso proposto da pochi individui ai quali viene dato credito. Tuttavia, è una visione non basata sulla realtà. Questi aderenti possono essere convinti intellettualmente che il loro punto di vista è giusto, ma la loro convinzione non può essere messa alla prova in un modo che possa confermarla – al di là di ogni dubbio. E’ semplicemente basata sulla visione del mondo come loro immaginano che sia, o più precisamente, come vorrebbero che fosse.

La seconda regola è che, proprio perché la loro visione è essenzialmente soggettiva e non dimostrabile, quelli del Groupthink fanno tutto il possibile per insistere sul fatto che il loro punto di vista è così evidentemente corretto da far sì di meritare il ‘consenso’ di tutte le persone razionali, logiche e benpensanti, le quali devono essere d’accordo con esso. Ogni evidenza contraddittoria, e i punti di vista di chiunque non sia d’accordo con loro, possono essere completamente ignorati.

Terza, molto importante, è la regola che afferma come, allo scopo di rafforzare la convinzione di quelli ‘nel gruppo’ che il loro punto di vista è quello giusto e che hanno ragione loro, devono trattare le opinioni di chiunque lo metta in dubbio come del tutto inaccettabili. Le persone che mettono in dubbio il punto di vista del groupthink sono allora considerate ottuse e quindi non dovrebbero venire coinvolte in nessun dialogo serio, ma piuttosto essere emarginate. Tutti quelli che si trovano al di fuori della bolla del groupthink devono venire marginalizzati, e se necessario, i loro punti di vista caricaturizzati senza pietà per renderli ridicoli.

E se ciò non bastasse, devono essere attaccati nei modi più violentemente sprezzanti, di solito con l’aiuto di qualche etichetta che li metta in cattiva luce degradandoli – etichette quali ‘bigotto’, ‘sorpassato’, ‘xenofobo’ o ‘negazionista’. Il dissenso in ogni sua forma non può venire tollerato. Alcuni membri del groupthink si impegnano ad avere un ruolo di ‘poliziotti del pensiero’ e correggere le convinzioni dissenzienti.

Questo processo psicologico può indurre il gruppo a prendere decisioni rischiose o immorali. Molti dei più grandi errori e orrori della storia dell’umanità devono il loro verificarsi, esclusivamente all’istituzione e all’imposizione sociale di una falsa realtà – un mondo percepito così come lo si immagina e non come è: una pseudo realtà al posto della realtà. Quanto più completamente viene assunta questa posizione idiota [nel suo senso più etimologico di auto-esclusione dalla realtà], tanto più la psicopatia funzionale che ne è alla base verrà portata alla luce; e dunque avviene la manifestazione della pazzia collettiva.

Tuttavia, percepirli erroneamente come “normali”, quando in realtà non lo sono, porterà milioni e milioni di individui a fraintendere le motivazioni degli ideologi pseudo realisti – installando universalmente la loro ideologia – dimodoché i milioni di “persone normali” faranno scorrere le loro vite dentro un totalitarismo senza nemmeno rendersene conto, finché c’è il rischio che sia troppo tardi per cambiare rotta.

La pazzia è una forma particolare dello spirito la quale si può aggrappare a tutti gli insegnamenti e a tutte le filosofie, ma ancora di più alla vita quotidiana, perché la vita stessa è piena di pazzie, anzi nel suo fondo totalmente illogica. L’umano si sforza di raggiungere la ragione che per potersi fissare delle regole.  

(Carl Jung)

La questione qui è che un’analisi razionale geopolitica della formazione di una psicosi di massa è inutile. Solo uno psicoterapeuta potrebbe avere osservazioni rilevanti da fare. Nessuna cosa sul negazionismo di massa ha senso, oltre il riconoscimento della sua maligna esistenza.

E’ ‘ciò che è’ e richiederà una catarsi per chiarificarlo e cancellarlo.

[…]

L’analisi, che abbiamo visto prima, di Janis permette dunque di spiegare degli avvenimenti geopolitici come le risposte iper-ideologiche dell’Unione Europea alle crisi in Europa dell’est?  Sembra che ciò corrisponda a tutte le osservazioni e analisi di Janis sui fiaschi in politica estera. La follia di gruppo è più caratteristica quando siamo confrontati a delle persone che hanno un’opinione categorica quanto enfatica su un dato soggetto sensibile (un’operazione bellica per esempio), ma che poi, dopo un po’, passati i primi momenti di esaltazione amplificata dai mass media, esce fuori non c’abbiano mai veramente riflettuto bene. 

[…]

Non hanno guardato seriamente ai fatti e all’evidenza. Le loro opinioni super-amplificate dai mass media non sono basate su nessuna reale comprensione del perché credano a ciò che fanno, e questa non comprensione li incoraggia a insistere ancora più veementemente – e con intolleranza verso le opinioni contrarie – che il loro punto di vista è sempre quello giusto, e a respingere come fuori di testa, insensata o anche criminale ogni opposizione.

Ogni fanatismo è un dubbio represso.

(Carl Jung)

Si dice che – nel suo pensiero preso alla lettera e nell’insistenza sul disimpegno – il liberalismo abbia un “centro vuoto”, spogliato di qualsiasi fonte sostanziale di significato morale. Eppure la vita politica detesta il vuoto e dunque questo centro non rimane vuoto. Quel “bene” a cui il liberalismo è stato agganciato – come fonte di significato collettivo dell’Occidente – è “il salvataggio dell’ordine liberale”, la preservazione del suo progetto IDEOLOGICO contro l’attrazione crescente verso delle condizioni basate su una civiltà e non su una ideologia.

Nel suo studio Men without Chests, C.S. Lewis ha caratterizzato l’ a-thumia (il fallimento del thumos – un concetto dell’Antica Grecia riguardante l’empatia e la connessione tra gli umani) come uno stato dell’essere scoraggiato e malinconico che è il risultato di un’educazione che insiste sul fatto che ogni percezione del valore morale è semplicemente soggettiva.

Il filosofo Talbot Brewer afferma che abbiamo tutti uno “sguardo valutativo” sul mondo.  Ma, se non c’è nulla di reale da guardare, allora la nostra capacità di valutazione non può riferirsi a nulla d’altro che al se soggettivo. In questo caso, è difficile di vedere come un tale “Groupthink” può fare la distinzione tra la valutazione e l’affermazione di sè. Il “Groupthink” non ha dunque nessuna altra scappatoia a parte imporre i suoi “valori” al mondo, pedalando al ritmo dei riflessi condizionati dell’ideologia.

[…]

L’idea che l’empatia e le comunità tra gli umani possano svolgere un ruolo epistemico positivo nell’approccio alla realtà è ormai largamente estraneo al pensiero politico occidentale contemporaneo. Eppure, quando il thumos muore, i sintomi del disordine psichico, dell’ansia, della solitudine e dell’amarezza ci conducono inevitabilmente alla pazzia, – sia individualmente sia collettivamente.

“Le catastrofi gigantesche che oggi ci minacciano non sono avvenimenti elementari di ordine fisico o biologico ma eventi psichici. In misura abbastanza terrificante siamo minacciati da guerre e rivoluzioni le quali altro non sono che epidemie psichiche. In ogni momento diversi milioni di esseri umani possono essere colpiti da una nuova follia, e quindi avremo un’altra guerra mondiale o un’altra rivoluzione devastante. Invece di essere in balia di bestie feroci, terremoti, smottamenti e inondazioni, l’umano moderno è bersagliato dalle forze elementari della sua propria psiche.”

(Carl Jung, 1932) 



Versione originale: “https://www.strategic-culture.org/news/2022/08/22/descent-into-madness/





Timewave 2022 previsioni per il 2020 – 2021 parte 1

25 11 2019

Con la traslazione al 2022, questo è il grafico per il 2018. Per fare la traslazione bisogna aggiungere 4 anni e 2 giorni (10 luglio 2022) con una differenza che va da 19 giorni a 5 giorni (21 giugno 2022 – 15 luglio 2022) se si vogliono seguire le altre potenziali timelines per il periodo.

La storia della “rinascita della timewave” e la sua rivalutazione (da parte mia, e ormai si potrebbe chiamare Timewave Two (Zero 2012 di Mckenna, One di Sheliak e “One 2018” di Meyer ) comincia dalla RIVOLTA DEI GILET GIALLI IN FRANCIA, la più potenziale rievocazione della RIVOLUZIONE FRANCESE mai accaduta finora. Comincia quindi dal 17 novembre 2018 … 

Une colère française

Nel 2018 abbiamo quindi visto le rievocazioni della RIVOLUZIONE AMERICANA, per esempio per quanto riguardava il “caso Kavanaugh” , periodo nel quale la rievocazione più sorprendente (e non poco inquietante) è stato l’ allaccio fra il truce assassinio di Kashoggi ( 2 ottobre 2018) e la brutta fine di Tupac Amaru II (circa 1781).  Inoltre appena prima del debutto dei Gilet Gialli sono emerse informazioni inedite sulla vicenda della malattia mentale di Re Giorgio (1788).

  Visualizza immagine di origineVisualizza immagine di originePicture of That all men and women are created equal

Nel 2019 siamo quindi passati attraverso lo ZEITGEIST NAPOLEONICO, incarnato da MACRON e GUAIDO’ in Francia e Venezuela.

 

Con la traslazione di 4 anni e 2 giorni, questo è il grafico per il 2019.

Macron ça empire !

Notre-Dame du monde

Questo zeitgeist ha visto il consolidarsi della rivolta settimanale dei Gilet Gialli, la competizione fra Guaidò e Maduro in Venezuela, culminata nel tentativo di colpo di stato in Venezuela, fallito, e nella microfase dell’ “anno senza estate” 1816 in quel freddo maggio 2019, ma anche nell’ allaccio alle dimissioni dell’ Imperatore Giapponese, per la prima volta dal 1817. Da quando maggio è iniziato, non abbiamo più sentito parlare di Guaidò, un novello napoleone fallito …Nel frattempo l’ epoca napoleonica era anche quella delle conquiste e vittorie di Bolivar in sudamerica …

La tappa successiva è stata quella di Hong Kong (1841), il QUARANTOTTO rivoluzionario (1848) e la rievocazione della RIBELLIONE DEI TAIPING IN CINA degli anni ’50 dell’ 800, “assorbita” dalla continuazione imperterrita, alla francese, delle manifestazioni violente ad Hong Kong.

  Hong Kong : non à la Chine !Hong Kong, la liberté à tout prix

Movimenti di protesta in tutto il mondo. Analisi e prospettive nella stampa internazionale

In recent months, protests around the world have been in the news almost constantly. There are protests in Europe, Africa, Asia, North and South America, and the Middle East. Though each protest is different, there are similarities.

Unrest is seemingly everywhere. We look at the some of the reasons for and responses to it in Hong Kong, Lebanon, Chile, Catalonia and Iraq.

Per quanto esplose a latitudini così lontane e per motivi diversi, tutte le proteste di queste ultime settimane celano un malcontento più ampio nei confronti di una élite politica vista come distante e corrotta, nutrito dalla fatica di dover affrontare forti e profonde disuguaglianze sociali ed economiche. Quasi in contemporanea a Cile e Libano, ci sono state manifestazioni di protesta in Ecuador, in Catalogna, in Iraq. Si è scesi in piazza in Egitto e prima ancora in Algeria, Sudan e Hong Kong. Andando a ritroso fino a ottobre dello scorso anno quando sono iniziate le proteste dei Gilet Gialli in Francia.

October has seen a wave of often unprecedented protest movements erupt

INSOMMA, LA FEBBRE DEL QUARANTOTTO HA INCENDIATO IL MONDO, giusto in tempo per il periodo che avevo previsto: ottobre 2019.

(1848 inizia: 21 giugno 2022 – 1 ottobre 2019 / 10 luglio 2022 – 19 ottobre 2019 / 15 luglio 2022 – 24 ottobre 2019)

CINA:

From the Western Inspired Taiping Rebellion (1850-1864) to the Hong Kong Protest Movement – Global Research, September 26, 2019

Characteristically, the English press was sympathetic to the rebellion until the ratification of the hoped-for treaty; then they began to spread stories in which Taiping leaders cut children’s heads and smashed them against the wall. Sounds familiar. 

Hong’s creed sounds incoherently millenarian, puritanical and “modern”, if you think that the bulk of the target audience were illiterate Chinese peasants in the middle of the nineteenth century. Abolition of private property, suppression of the cue imposed under death penalty by the Manchus, strict equality and separation of sexes, prohibition of life in common and sexual intercourse even between marriages, separates armies of men and women, substitution of Confucian texts by the Bible as the main subject for civil service examinations.

The whole story sucks from beginning to end. But if we still have some doubt, we only need to see what is happening at this very moment, all distances saved. Today we see how the United States, Great Britain and Atlanticism not even hide that they do everything they can to destabilize China and introduce as deep a wedge as possible to break her apart —for Hong Kong is only the handiest cleft to open well the cracks in Taiwan, Tibet or Xinjiang. 

If we are now witnessing such a effort to introduce chaos in a world where interdependence multiplies consequences, what could not happen in 1850 when for these countries impunity was almost absolute and the only thing to fear was that excessive Chinese bleeding would reduce profits too much. 

In contrast with Opportunity, reigning supreme as blinders in politics, there are glimpses of Synchronicity in events that escape whatever machination; they are often noticed by those most alien to power, even by historians at the end of the day when they stop working and pursuing their theses. Thus, for example, the Taiping rebellion preceded and coexisted in time with the American civil war. So what?

For me it is full of meaning that China acquired its maximum territorial expansion with the Qing  around 1800, only a few years before its ruin and darkest stage began. These things happen all too often, and we don’t need to say that external expansion has nothing to do with the welfare of the people or even with the consolidation of power. 

What Beijing really fears is another Taiping Rebellion. A nobody named Hong Xiuqan proclaimed himself the brother of Jesus and raised a vast peasant army to overthrow the ruling Manchu dynasty in Beijing. Brutal civil war raged from 1850-1864 in which up to 100 million are believed to have been killed or died of famine.

The Taiping Rebellion December 1850 – August 1864, which is also known as the Taiping Civil War or the Taiping Revolution,[6] was a massive rebellion or civil war that was waged in China from 1850 to 1864 between the established Manchu-led Qing dynasty and the Hakka Han Chinese-led Taiping Heavenly Kingdom. Led by Hong Xiuquan, the self-proclaimed brother of Jesus Christ, the goals of the Taipings were religious, nationalist, and political in nature. For over a decade, the Taiping occupied and fought across much of the mid and lower Yangtze valley. Ultimately devolving into total war, the conflict between the Taiping and the Qing was the largest in China since the Qing conquest in 1644 and it involved every province of China. Severely weakened by an attempted coup and unable to capture the Qing capital of Beijing, the Taipings were ultimately defeated by decentralized, irregular armies such as the Xiang Army commanded by Zeng Guofan.

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DAVANTI A NOI abbiamo:

DICEMBRE 2019: La rievocazione della “seconda guerra dell’ Oppio” fra Cina e Occidente, the American Old West (epoca del Far West e dei film Western), la creazione della canzone Jingle Bells 1857, un potenziale attacco terroristico in Francia con il coinvolgimento di “migranti” (28 nov – 17 dic – 22 dic), il debutto del Big Ben, e una potenziale TEMPESTA SOLARE o ALLERTA SOLARE, probabilmente nel secondo caso dedicata all’ annuncio ufficiale di un MINIMO SOLARE iniziato. Se si tratterà davvero di una tempesta solare (7 – 26 – 31 dic) sarà di una magnitudo simile a quella che è avvenuta come Carrington Event 1859 e quella che ci ha quasi colpito nel luglio 2012. Poi passeremo alla rievocazione delle teorie Darwiniane, e allora ci sarà da divertirsi 😉 (9 – 28 dic, 2 gen 2020) e mentre si dibatterà di evoluzioni, magari emergerà un nuovo Garibaldi (12 dic – 31 dic – 5 gen 2020 ).

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: inizierà a carburare il “secessionismo statunitense” (15 dic) e la terminologia politica americana si trasformerà per assimilare caratteristiche da “guerra civile statunitense” (17 dicembre 2019), ci sarà una “battaglia di Shanghai” (19 dic), Antietam e il peggior giorno della storia statunitense ottocentesca (26 dic), Gettysburg e il culmine della guerra civile a capodanno (31 dic).  

GENNAIO 2020: Gennaio ci porterà in un “clima da guerra civile” negli Stati Uniti, con chiacchiere di secessionismo (3 gen), la battaglia di Shanghai (7 gen), il culmine della “tensione civile statunitense” (19 gen), per poi entrare nella fase delle “guerre contro i nativi americani” (15 gen), da segnalare anche l’ incendio con più vittime della storia in territorio abitato (2000 vittime in una chiesa in fiamme (21 gen), la “terza battaglia di Nanking” e il “massacro dei Taiping” con 100.000 vittime ( in arrivo la Tiananmen di Hong Kong? ) ( 6 gen – 25 gen – 30 gen). Il mese finisce al culmine della FRIZIONE e quindi ad un PICCO, quello del 28 GENNAIO 2020. Ritengo che la presidenza di Trump sia a rischio, considerato l’ allaccio all’ assassinio di Lincoln da parte di un attore, e l’ attacco al segretario di stato americano avvenuto in contemporanea (9, 10 – 28, 29 gennaio 2020 – 2, 3 febbraio 2020).

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: In questo caso la timeline ci parla di Ku Klux Klan, rapine in banca o sui treni, Das Kapital di Marx, Garibaldi, il Destino Manifesto americano, il debutto della bicicletta, la fine del feudalismo giapponese.

FEBBRAIO 2020: Sulla timeline per il 10 luglio 2022 si parlerà di Ku Klux Klan, rapine in banca o sui treni, Das Kapital di Marx, Garibaldi, il Destino Manifesto americano, il debutto della bicicletta, la fine del feudalismo giapponese. Abbiamo poi il Generale Custer, Mendel e la tavola periodica, ma anche il PRIMO CONCILIO VATICANO … ( cambiamento di pontefice in arrivo? Conclave? ) ( 7 – 26 febbraio 2020).  

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: Abbiamo il Primo Concilio Vaticano (7 feb), l’ ASSEDIO DI PARIGI 1870 (12 feb), la fondazione dell’ Impero Tedesco (14 feb), la settimana di sangue francese 1871 (16 feb), con le ribellioni completamente soppresse, e la fine dello zeitgeist del Taiping Cinese (17 feb). Da segnalare anche l’ Incendio di Chicago (2500 vittime) ( e novel ) (18 feb), e per finire (28 feb) la depressione economica ottocentesca del 1873.

MARZO 2020: Questo mese vedrà l’ ASSEDIO DI PARIGI 1870 (2 mar), la fondazione dell’ Impero Tedesco (4 mar), la settimana di sangue francese (6 mar), con le ribellioni completamente soppresse, e la fine dello zeitgeist del Taiping Cinese (7 mar). L’ Incendio di Chicago (2500 vittime) (8 mar), altre preoccupazioni riguardo al Sole (10 mar) e con l’ arrivo della primavera anche la depressione economica ottocentesca del 1873.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: La rievocazione dell’ invenzione del TELEFONO (1876) arriva il (15 – 16 mar), le guerre con i nativi americani, Tom Sawyer, e particolare aumento di novità intorno al (28 mar), con la rievocazione della LAMPADINA di EDISON (1879).  

APRILE 2020: La rievocazione dell’ invenzione del TELEFONO (1876) arriva il (3,4 aprile), e particolare aumento di novità intorno al (16 apr), con la rievocazione della LAMPADINA di EDISON (1879), che è anche il giorno dell’ uscita dell’ attesissimo videogioco futuristico CYBERPUNK 2077. La stessa rievocazione si estende fino al 25 – 26 aprile 2020.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: A inizio mese abbiamo la rievocazione della LAMPADINA, mentre entro il (18 apr) passiamo ai duelli del Far West, e a due punti di novità ( 22 apr ) per il China Exclusion Act e (24 apr) l’ inizio dell’ Era Elettrica 1882, e l’ epoca di Tesla. Per concludere, il 29 aprile abbiamo la rievocazione della grande eruzione del Krakatoa 1883 e dell’ inizio della costruzione della Sagrada Familia, il 30 aprile.   

Night City is a city in the Free State of Northern California. It is located in the west coast of the United States in the Del Coronado Bay. As of the year 2020 it is said to have around five million inhabitants across its many boroughs, and in 2077 was voted “the worst place to live in America”. It is the central location in the upcoming Cyberpunk 2077 video game.

NIGHT CITY COME ALLUSIONE ALL’ ILLUMINAZIONE NOTTURNA ( e alla rivoluzione enorme che ha comportato)? 

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MAGGIO 2020: due punti di novità (11 mag) per il China Exclusion Act e (13 mag) l’ inizio dell’ Era Elettrica 1882, e l’ epoca di Tesla. il 18 maggio abbiamo la rievocazione della grande eruzione del Krakatoa 1883 e dell’ inizio della costruzione della Sagrada Familia, il 19 maggio. Maggio ci parla ancora di Far West, l’ archetipo del Cowboy, ma anche (26, 27 maggio) dello Scramble for Africa 1884, con la conferenza di Berlino dedicata all’ organizzazione dell’ Africa.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: Maggio ci parla dello Scramble for Africa 1884, con la conferenza di Berlino dedicata all’ organizzazione dell’ Africa (7, 8 maggio), e di una rivoluzione dei trasporti (auto, bici, moto) culminante il 14 MAGGIO 2020 con una esplosione di novità della durata di due mesi corrispondente al debutto dell’ automobile nel 1886. Avevo ipotizzato in un articolo precedente che potremmo addirittura vedere l’ annuncio dell’ invenzione della MACCHINA DEL TEMPO, considerato che questa è una delle “tappe anticipatorie dell’ Eschaton del 2022”. Fra il 20 e il 23 maggio abbiamo la rievocazione della Tour Eiffel e del sisma francese che fece 2000 vittime.

GIUGNO 2020: Giugno ci introduce ad un salto di novità di due mesi, che ha inizio il 2 GIUGNO 2020 corrispondente al debutto dell’ automobile nel 1886. Avevo ipotizzato in un articolo precedente che potremmo addirittura vedere l’ annuncio dell’ invenzione della MACCHINA DEL TEMPO, considerato che questa è una delle “tappe anticipatorie dell’ Eschaton del 2022”. Fra l’ 8 e l’ 11 giugno abbiamo la rievocazione della Tour Eiffel e del sisma francese che fece 2000 vittime. L’ inaugurazione della Tour Eiffel e il fallito colpo di stato francese (21, 22 giugno 2020) e le rivoluzioni di massa coordinate dei lavoratori del 1890 (28 giugno).

TIMELINE 21 GIUGNO 2022:L’ inaugurazione della Tour Eiffel e il fallito colpo di stato francese (2,3 giugno 2020) e le rivoluzioni di massa coordinate dei lavoratori del 1890 (9 giugno), in tempo per l’ anniversario delle proteste di Hong Kong 2019. Il 15 giugno 2020 dovrebbe essere un giorno di intense manifestazioni in Francia (1891), ed entro inizio estate si annuncerà lo zeitgeist dell’ immigrazione in territorio statunitense. Particolare attenzione al 22 giugno 2020, quando si rievoca il disastro del Monte Bianco (200 vittime) del 1892. A fine mese arriva di nuovo il rischio economico (1893 depressione economica).  

LUGLIO 2020: Questo mese inizia immediatamente con la conclusione della “fase di rievocazione delle guerre contro i nativi americani” e la questione della “frontiera americana”. Poi comincia una fase di concentrazione dei mass media sulla questione dell’ immigrazione negli Stati Uniti. Particolare attenzione all’ 11 luglio 2020 (disastro del Monte Bianco, 200 vittime, 1892). Il 16 luglio 2020 presenta un rischio economico (1893 depressione economica). Sorprendente la rievocazione, a due giorni dall’ inaugurazione delle Olimpiadi Giapponesi, della fondazione dell’ International Olympic Committee (IOC), ma anche (23 luglio 2020) della prima guerra Sino – Giapponese, concentrata sulla questione Coreana, assieme alla questione della Minimum Wage Law. Ancora, (25 luglio 2020 ), il massacro di Port Arthur, Giappone, 1894, e al (31 luglio) la questione dell’ effetto serra, e il primo film, 1895.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: La rievocazione della fondazione dello IOC si presenta il 3 luglio, mentre la prima guerra Sino – Giapponese il 4 luglio 2020. L’ effetto serra e il primo film di Lumière entro il 12 luglio. Il 14 luglio è interessante, si segnala una crisi politica italiana, e le dimissioni del premier. Inoltre, in questa data si verifica la rievocazione della prima Olimpiade moderna del 1896, a 10 giorni di distanza dall’ inizio delle Olimpiadi Giapponesi. Il 15 luglio potrebbe presentare un rischio per il Giappone, visto che rievoca il terribile sisma e tsunami del 1896. La corsa all’ oro del Klondike il 16 luglio, e la scoperta del luogo di nascita del Buddha rappresentano un culmine di massima novità iniziato due mesi prima. Per il 27 luglio si segnalano i Moti di Milano del 1898, mentre per il 30 luglio si segnala un “colpo di stato dei democratici statunitensi”.

AGOSTO 2020: Interessante il 2 agosto 2020: ( crisi politica Italiana e dimissioni del premier e rievocazione della prima Olimpiade moderna del 1896, proprio durante le Olimpiadi Giapponesi). Il culmine di massima novità iniziato due mesi prima arriva entro il 3 – 5 agosto, e si presenta con un terribile sisma e tsunami giapponese (1896) a mettere a rischio lo svolgimento delle Olimpiadi. Inoltre potrebbe essere occasione per un “attacco nucleare” nelle modalità da me segnalate in altri articoli, riguardo alla questione Disneyland. Il 13 agosto, guerra Ispano – Americana con coinvolgimento di Cuba, 15 agosto i moti di Milano del 1898, 18 agosto il “colpo di stato dei democratici statunitensi”, il 20 agosto il peggior disastro naturale australiano (Queensland), il 22 agosto la fondazione della Fiat, il 26 agosto le scoperte sull’ eredità di Mendel, mentre il 27 agosto la ribellione contro gli stranieri ( Boxers Rebellion ) in Cina. Da segnalare il 28 agosto che rievoca l’ assassinio del Re Italiano da parte di un anarchico, nel 1900, e il 29 agosto, anniversario di Katrina, la rievocazione di un devastante uragano americano avvenuto nel 1900, che fece migliaia di vittime. Nella stessa data potrebbero tornare in voga le teorie quantistiche, visto che si rievoca la “fase della rivoluzione quantistica nella fisica”. Interessante anche come sincronicità con il 1997 e Diana, il 31 agosto la rievocazione della scomparsa della Regina Vittoria nel 1901.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: 1 agosto, il peggior disastro naturale Australiano nel Queensland, il 3 agosto la fondazione della Fiat, l’ 8 agosto la Boxers Rebellion in Cina, da segnalare il 9 agosto la rievocazione dell’ assassinio del Re Italiano nel 1900, e il 10 agosto la rievocazione di un devastante uragano americano che fece migliaia di vittime nel 1900, e nella stessa data potrebbero tornare in voga le teorie quantistiche, visto che si rievoca la “fase della rivoluzione quantistica nella fisica”. Il 12 agosto si segnala la “fine dell’ epoca vittoriana”, mentre il 14 agosto rievoca il genocidio Sudafricano. Possibilità di una imponente eruzione il 20 e 21 agosto 2020 (novità), nella stessa data si inserisce anche la questione dell’ indipendenza cubana. (novità) anche per il 22 agosto con il “debutto della fantascienza” con “Trip to the Moon”, mentre il 23 e il 24 agosto rievocano una blockade navale contro il Venezuela, il 25 agosto l’ abolizione del “califfato africano”, e il 29 agosto 2020 rievoca il PRIMO VOLO del 1903, il 30 agosto una crisi fra Russia e Giappone, e il 31 agosto la fondazione di Times Square.

SETTEMBRE 2020: 2 settembre, il genocidio Sudafricano, possibilità di imponente eruzione l’ 8 – 9 settembre (novità) e la questione dell’ indipendenza cubana. 10 settembre 2020 (novità) il debutto della “fantascienza” con “Trip to the Moon”, e 11 – 12 settembre una blockade navale contro il Venezuela. 13 settembre l’ abolizione del “califfato africano”, il 17 settembre 2020 la rievocazione del PRIMO VOLO del 1903, 18 settembre una crisi fra Russia e Giappone, 21 settembre ancora il genocidio in Africa, mentre il 24 settembre 2020 si innesca la “fase della rivoluzione russa” (1905), con le prime proteste. 25 settembre 2020 la relatività di Einstein e 26 settembre 2020 “il 1905 di Einstein”, il 28 settembre la Russia viene sconfitta dal Giappone, e “il manifesto di Ottobre” in Russia.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022:  2 settembre 2020 il genocidio in Africa, mentre il 5 settembre 2020 si innesca la “fase della rivoluzione russa” (1905), con le prime proteste. il 6 e 7 settembre la relatività di Einstein e “il 1905 di Einstein”, mentre il 9 settembre la Russia viene sconfitta dal Giappone, e si rievoca “il manifesto di Ottobre” in Russia. ATTENZIONE al 12 settembre 2020 ( 1906, eruzione del Vesuvio e sisma a San Francisco) e al 14 settembre 2020 ( Seconda occupazione di Cuba ), mentre si segnala per il 22 settembre un massacro durante proteste in Cile, con coinvolgimento di una scuola (2000 vittime) (1907) e nella stessa data il primo approccio storico all’ elettronica. 25 settembre la scoperta del petrolio in Iran e l’ evento di Tunguska 1908 (novità) e 28 settembre 2020 ATTENZIONE, rievocazione del terremoto e maremoto di Messina del 1908 (novità). 30 settembre il colpo di stato Ottomano del 1909 con il declino del sultano.

OTTOBRE 2020: ATTENZIONE, 1 ottobre 2020 ( 1906, eruzione del Vesuvio e sisma a San Francisco) e 3 ottobre 2020 ( Seconda occupazione di Cuba ), mentre si segnala per l’ 11 ottobre 2020 un massacro durante proteste in Cile, con coinvolgimento di una scuola (2000 vittime) (1907) e nella stessa data il primo approccio storico all’ elettronica. 14 ottobre la scoperta del petrolio in Iran e l’ evento di Tunguska 1908 (novità) e 17 ottobre 2020 ATTENZIONE, rievocazione del terremoto e maremoto di Messina del 1908 (novità). 19 ottobre il colpo di stato Ottomano del 1909 con il declino del sultano. 21 ottobre 2020, rievocazione delle proteste della “settimana tragica” di Barcellona, 25 ottobre 2020 in prossimità di Halloween abbiamo 1910 il primo film horror, e 27 ottobre 2020 l’ annessione della Corea al Giappone, con le dimissioni dell’ imperatore coreano. In ottobre 2020 abbiamo anche la rivoluzione messicana del 1910, la fondazione della repubblica cinese, con le dimissioni dell’ imperatore, la rievocazione del disastro del Titanic, una eruzione VEI 6 in Alaska, le guerre balcaniche contro la Turchia, la Decena Tragica del Messico nel 1913 e l’ inizio dell’ era della produzione di massa. 

Una scissione importante avviene, nel contesto delle risonanze storiche, con la fase relativa alla “tensione geopolitica globale” e le eventuali corrispondenti “chiacchiere sincroniche su un conflitto globale” con la rievocazione del 1914 (30, 31 ottobre 2020): possiamo ipotizzare che questa fase inizi con un tentato o effettivo assassinio al leader della Germania.

TIMELINE 21 GIUGNO 2022: 2 ottobre 2020, rievocazione delle proteste della “settimana tragica” di Barcellona, 8 ottobre 2020 l’ annessione della Corea al Giappone, con le dimissioni dell’ imperatore coreano. In ottobre 2020 abbiamo anche la rivoluzione messicana del 1910, la fondazione della repubblica cinese, con le dimissioni dell’ imperatore, la rievocazione del disastro del Titanic, una eruzione VEI 6 in Alaska, le guerre balcaniche contro la Turchia, la Decena Tragica del Messico nel 1913 e l’ inizio dell’ era della produzione di massa. Una scissione importante avviene, nel contesto delle risonanze storiche, con la fase relativa alla “tensione geopolitica globale” e le eventuali corrispondenti “chiacchiere sincroniche su un conflitto globale” con la rievocazione del 1914 ( 11, 12 ottobre 2020): possiamo ipotizzare che questa fase inizi con un tentato o effettivo assassinio al leader della Germania.

E quindi la Germania si adira con paesi come la Russia, per esempio, la Serbia, la Turchia (questa assieme a Inghilterra e Francia). Attenzione alla rievocazione di un terremoto 6.7 in Italia (15 – 16 ottobre 2020) e poi iniziano le rievocazioni degli “attacchi con il gas tossico” in Russia e Polonia, nella stessa data, 16 . 17 ottobre (novità) l’ invasione della Turchia e il genocidio armeno. la Turchia se la prende con i Cristiani, l’ Italia viene coinvolta nella crisi, poi 19 – 20 ottobre 2020 (novità) “attacchi col gas” in Francia, la Russia va contro la Serbia, potenzialità di una sparatoria scolastica statunitense (21 vittime), 21 – 22 ottobre 2020 bombardamento di Parigi, 22 – 23 ottobre 2020 (novità) un altro “attacco con il gas” in Francia, 24 – 25 ottobre 2020 la rievocazione della battaglia di Somme, e l’ accanimento fra Italia e Germania, 25 – 26 ottobre 2020 il debutto dei carri armati in Francia, 27 – 28 ottobre 2020 gli Stati Uniti interrompono relazioni diplomatiche con la Germania, a causa del coinvolgimento del Messico nella crisi geopolitica, e poi 28 – 29 ottobre 2020 (novità) la rievocazione della “fase rivoluzionaria 1917 in Russia”, con la fine dell’ Impero Russo, e la battaglia di Gaza da 10.000 vittime e 29 – 30 ottobre 2020 (novità) una imponente esplosione in Belgio (la più potente prima del nucleare). E’ alta quindi la possibilità che si verifichino attacchi terroristici durante questa fase.   

 





La supersintesi della storia occidentale pensando alla dialettica di Hegel

7 10 2014

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Gli habitué di questo blog sanno bene quanto ci è cara l’ipotesi che il tempo (in particolare la storia, in particolare la storia occidentale) sia tutt’altro che una linea retta verso l’infinito, in cui causa ed effetto si succedono in modo lineare dal passato al futuro, ma che può, invece, trattarsi di una SPIRALE, la quale ha, proprio come una spirale, contemporaneamente origine e fine in un punto, verso cui e da cui sta accelerando. Fine e origine della storia allo stesso tempo.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2012/11/19/quando-il-prima-sara-adesso/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/06/13/linizio-della-storia-si-trova-nel-futuro/

Qualcuno pensa che si possa trattare anche di un PROCESSO INTENZIONALE, stabilito da, più o meno definite, forze occulte, a partire all’incirca dalla fine del XVIII/inizio del XIX in avanti, dall’epoca dell’Illuminismo-Romanticismo, quando esplosero sulla scena la rivoluzione americana, quella francese, quella industriale e si fecero strada i primi grossi circuiti finanziari a livello continentale, insomma l’inizio dell’epoca contemporanea, l’epoca tecnologico-industriale, nella quale ci stiamo attualmente dibattendo, con sempre maggiore intensità e rumore.

Questo processo a forma di spirale (sia o non sia intenzionale), in cui avvenimenti storici traumatici e d’impatto per le coscienze di tutto il mondo si dispiegano a ritmo sempre più accelerato, ha molto in comune con il processo dialettico esposto dal filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il cui pensiero si è sviluppato esattamente  in quell’epoca a cavallo tra il XVIII/XIX secolo di cui si diceva poco fa.

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APPUNTI SULLA DIALETTICA HEGELIANA

Fai clic per accedere a DOC.%20V%20B.%20APPUNTI%20SULLA%20DIALETTICA%20HEGELIANA.pdf

Per Hegel la realtà è un divenire perenne, che non avviene però a caso, ma è sottoposto ad una legge fondamentale (che è legge del pensiero e delle cose, visto che per Hegel la realtà è spirito, pensiero assoluto): la dialettica.

I romantici hanno ragione nel sostenere che l’intelletto degli illuministi è freddo e astratto, ma tale astrattezza non si supera con il sentimento, che non è in grado di giustificare il rapporto tra finito e infinito, bensì con la ragione, l’unica in grado di cogliere autenticamente, concretamente l’Infinito che è nelle cose.

La dialettica ci fa capire il movimento di questa realtà, la quale è spirito che si autocrea in continuazione.

Essa, quindi, è il metodo fondamentale della filosofia e allo stesso tempo la legge dello sviluppo del reale.

Essa ha tre momenti o tappe, strettamente collegati:

1) tesi (momento astratto o intellettivo): è la prima tappa dello sviluppo del pensiero e del reale, quella dell’affermazione di un concetto. L’intelletto pone, concepisce un concetto, ad es. l’innocenza, come statico, fisso, nettamente contrapposto al male.

L’intelletto vede nell’innocenza un universale astratto, rigidamente separato dal suo opposto, dunque limitato e statico.

Questo momento è chiamato anche in sé, perché contiene, sebbene solo potenzialmente, gli altri momenti dello sviluppo dialettico (male compreso), come una sorta di nucleo originario: l’innocenza contiene virtualmente il possibile sviluppo del male, che l’intelletto astratto vede qui,in questo stadio, come nettamente scisso e senza alcun rapporto con il male stesso.

 

2) antitesi ( momento dialettico o negativamente razionale): questa tappa ci fa capire che ogni momento della realtà si rovescia nel suo opposto, nella sua determinazione contraria: se approfondiamo il concetto di innocenza, ci accorgiamo che questa, per la sua stessa natura, rimanda necessariamente al male come suo doppio.

L’innocenza è tale solo in quanto confrontata e opposta al male, così come l’uno è tale solo in relazione ai molti, il finito all’infinito, il simile al dissimile.

Questo è il momento della negazione del primo concetto, che incrina la sua semplicità e purezza quasi embrionale: è l’ambito dell’oggettivazione, alienazione, estraniazione del primo concetto, del suo uscire da se stesso, dal suo modo di essere statico, rigido e inerte. E’ il momento dell’altro da sé o del per sé: qui la dialettica mostra il movimento attraverso cui la prima determinazione (l’innocenza) viene negata e passa nel suo opposto.

In questa tappa inizia ad attivarsi la ragione, che va al di là dell’intelletto illuministico e ci fa capire che ogni determinazione (momento o aspetto della realtà) è una negazione, ossia ogni concetto è tale in quanto nega, si oppone a tutti gli altri.
Il bianco è tale in quanto, allo stesso tempo, è non nero, non blu, non rosso, ecc.

L’affermazione di un concetto, dunque (tesi) implica necessariamente un rapporto negativo con gli altri e in particolare la negazione di quello che più gli si oppone ( nel nostro caso, l’innocenza non sarà tale solo perché contrapposta all’invidia, alla gelosia o all’indifferenza, ma soprattutto perché opposta al male).

Il prossimo e ultimo punto del processo dialettico hegeliano, quello della sintesi tra tesi e antitesi, è il più importante perché segna il momento in cui si arriva all’ “occhio” della spirale, il suo punto di fine-origine, in cui finisce il ciclo e si ritorna all’origine per cominciare un altro ciclo.

Già Karl Marx aveva immaginato, partendo dal ciclo a tre tempi della dialettica di Hegel, che la storia occidentale seguisse questo processo, giungendo a una sintesi finale, che sarebbe stata la fine/origine della storia. Lui vedeva la contrapposizione tra tesi e antitesi come la contrapposizione delle masse operaie proletarie e del capitale finanziario-industriale borghese, e la sintesi sarebbe stata, NON la vittoria ultima del proletariato operaio industriale sul capitale nella “lotta di classe” (come molti pensavano), ma il comunismo, ovvero “quel momento che avrebbe posto fine allo stato di cose presente”…

Non si trattava dunque dell’instaurazione di un modello sociale nato dalla vittoria dei proletari nella guerra di classe contro i capitalisti (ciò che si è pensato per tutto il XIX-XX secolo, e che ha giustamente portato al crollo e al discredito del cd “comunismo reale”) ma di un momento – magari brevissimo – in cui vi sarebbe stata la sintesi suprema di tutta le contraddizioni della storia passata, dove “i nodi sarebbero venuti al pettine”, un momento in cui avrebbe (inaspettatamente e improvvisamente) preso senso l’insensato della storia occidentale.

Insomma, un momento di VERTIGINE.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/05/24/vertigo-25-maggio-articolo-solo-di-immagini-e-musica/

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3)sintesi ( momento speculativo o positivamente razionale).
Senonché, perché ci sia autentico sviluppo, non basta contrapporre puramente due determinazioni l’una all’altra: finora, infatti, innocenza e male sono nettamente antagoniste e se ne stanno in un mero rapporto di antinomia. Se restassimo a questo stadio, al modo di vedere in maniera puramente antinomica i due opposti, rimarremmo ancorati all’intelletto illuministico (kantiano), che separa, vedendo bianco e nero in senso unilaterale.

Il terzo momento segna l’intervento definitivo della ragione, che nega la pura contrapposizione dei primi due, evidenziando anche e soprattutto il legame che unisce i due opposti, al di là della loro contrapposizione.

Perché ci sia un autentico processo dialettico, non basta opporre semplicemente due concetti, bensì capire la manchevolezza dell’uno rispetto all’altro, cioè il fatto che l’uno non può stare senza l’altro.

La sintesi ci fa cogliere l’aspetto positivo di questa contrapposizione, cioè il positivo che è nel negativo: vale a dire il fatto che quella manchevolezza è la molla che spinge oltre l’opposizione dei due momenti contrapposti ( innocenza/male) e ci permette di cogliere la loro conciliazione o mediazione. Questo momento, che Hegel definisce con il termine Aufhebung, superamento, è un togliere ( auf = via) e un conservare (heben = tenere) al tempo stesso: esso nega quanto di puramente negativo vi era nella precedente antinomia, ossia la mera contrapposizione dei primi due termini (ecco perché la sintesi è anche detta negazione della negazione) e conserva il loro aspetto positivo, ciò che fa andare avanti il reale e la storia .

Nel nostro esempio, la virtù o il bene è la negazione di ciò che di negativo vi era nell’antitesi (il male allo stato puro come opposto all’innocenza) e costituisce la conservazione, il recupero della positività di quell’opposizione ad un livello più alto.

Nega, pertanto, il male in quanto pura negazione dell’innocenza, ma conserva la positività di questa opposizione, cioè il fatto che questa possa aver insegnato ad una persona cosa ha sbagliato e cosa deve dunque rifiutare della sua esperienza e cosa invece va salvato di essa perché lo ha aiutato a crescere.

Il superamento toglie il male opposto all’innocenza e conserva la sua funzione di averci restituito un’innocenza consapevole, perché è passata attraverso l’esperienza dolorosa, ma necessaria del male.

Quindi bene/male, pace/guerra, bianco/nero, non sono momenti puramente contrapposti: la vera pace è solo quella che attraversa il passaggio drammatico e terribile, ma necessario di opposizione e di superamento della guerra.

La terza tappa opera una conciliazione o mediazione tra tesi e antitesi e consente uno sviluppo della realtà, che si è liberata da ciò che ne ostacola il divenire e il progresso (ossia si libera del finito).

Per Hegel, dunque, la realtà è razionale proprio perché è contraddittoria e il compito della ragione è quello di superare tali contraddizioni, risolvendole ad un livello più alto, che saranno a loro volta punto di partenza per ulteriori contraddizioni, che dovranno essere superate, e così via all’infinito.

La sintesi in questo senso è una sorta di ritorno alla tesi, ma arricchita di tutto il processo dialettico di cui abbiamo parlato.

Quindi, la sintesi completa il circolo dialettico, che rappresenta il processo dell’Assoluto e dell’infinito nella sua pienezza più vera (contrapposto al cattivo infinito, simboleggiato dalla linea retta che non risolve mai l’antinomia che ne è alla base.)

Questa ultima parte, che segue, mi fa pensare fortemente alla successione degli Yuga raffigurata come ALBERO DELLA VITA

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/07/05/siamo-in-un-ciclo-senza-fine/

Un ulteriore esempio che possiamo fare è quello di seme / pianta / frutto: il seme è la semplicità e la purezza embrionale della vita vegetale, che deve essere negato in quanto tale dalla pianta, che da esso si sviluppa, determinando la morte del seme per poter nascere in quanto pianta. A sua volta, la vita e la riproduzione del frutto implica che sia negata anche la pianta in quanto tale, che corrompendosi assicura il ciclo riproduttivo del vegetale.

Entrambi, il seme e la pianta, vengono tolti dalla loro reciproca opposizione per lasciare posto al frutto (cioè devono morire in quanto tali) ma viene conservato il loro aspetto positivo, ossia il contributo che essi portano alla realizzazione del suo ciclo.

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L’albero dell’umanità (o albero di Dio) [dai tempi più recenti a quelli più antichi]:L’età del ferro (l’età più cupa); L’età del rame (inizio dell’antichità e dell’inferno, apparizione delle religioni); [la fine dell’] età d’argento (la fine del Paradiso); L’età dell’oro; Il Seme dell’albero della vita = Dio, la sorgente; L”era del diamante, dove l’inizio e la fine coincidono.