Un viaggio nei cicli vitali individuali applicati alla storia collettiva

26 02 2023

Nella mia vita ho scoperto che gli eventi e le atmosfere si “replicano” a magnitudo diverse ogni tre anni e ritengo che si possa applicare a tutte le vite individuali: si ripresentano gli stessi patterns, simili condizioni anche quando vengono rappresentate da “nuove facce” che rievocano quelle del passato. Ora proveremo ad applicare questo concetto anche alle situazioni storiche degli anni dal 1900 al 2020 in modo da avere dei punti di riferimento per riuscire a “dare una forma” all’ identità che assumerà il 2023.

Andando indietro di tre anni per volta, partendo dal 2023, arriviamo al 1900:

Nel 1900 Freud presentava la sua teoria sul significato dei sogni e – dodici – anni dopo il suo collega e rivale Jung avrebbe esposto la sua teoria della psicanalisi. Pechino era sotto assedio e un esercito di alleati marciava verso di essa. In Italia – il Re Umberto veniva colpito a morte. 1903: il Re Alessandro e la sua consorte vengono assassinati in Serbia, e la società russa si divide in menscevichi e bolscevichi. Nel 1906 avveniva un devastante sisma a San Francisco, eruttava il Vesuvio e in generale si trattò di un anno di numerosi e forti sismi. Nel 1909 una rivolta antigovernativa in Catalonia veniva soppressa, causando più di 1000 morti. Barcellona viveva una “semana tragica” a causa delle rivolte violente. Il Re del Belgio moriva a 74 anni, e il “Bismarck giapponese” veniva assassinato. La Turchia rovesciava il sultano tirannico.

Nel 1912 affondava il Titanic in seguito all’ impatto con un iceberg e nel 1915 la nave “Lusitania” veniva affondata da un sommergibile. Nel 1915 inoltre vi fu un grave sisma in Italia e durante la guerra mondiale venivano usati gas tossici. Nel 1918 lo zar e la sua famiglia venivano trucidati a tradimento in una cantina (cellar), ingannati con il pretesto di una foto. La Russia presentava un patto di pace, ma veniva minacciata da una potenziale guerra civile. Il Kaiser di Germania abdicava. La guerra mondiale finiva con un armistizio generale, la Germania era sconfitta e in uno stato di caos. Il 2023 è collegato, inoltre, attraverso i cicli storici dei 52 anni e dei 13 anni, anche al 1919, anno in cui in Germania vi fu una rivolta comunista, Mussolini fondava il partito fascista, l’ atomo veniva “splittato” e in India si verificava il massacro di Amritsar, che avrà “ripercussioni frattali” sul 1984.

Nel 1921 Mussolini cominciava a farsi chiamare – Duce -, la Russia era nelle grinfie di una grave carestia e la Germania veniva condannata a pagare le riparazioni di guerra. Nel 1924 Hitler tentava il suo “putsch”, mentre Lenin moriva a soli 54 anni. Nel 1927 il vicepresidente di Irlanda veniva colpito a morte e nel 1930 veniva scoperto Plutone.

Il 2023 è collegato, tramite il ciclo dei 25 anni e multipli, anche al 1923, anno del terremoto di Tokyo, della iperinflazione tedesca e del ritiro politico di Lenin. Inoltre l’ impero ottomano finiva e la Turchia diventava una repubblica e la sua capitale veniva spostata. 

Il 2023 attraverso il ciclo dei 13 anni e multipli è collegato anche al 1932, anno in cui il presidente di Francia veniva assassinato, il Giappone si separava dalla Lega delle Nazioni, e la depressione economica era al suo culmine. Inoltre la Catalonia otteneva la autonomia. Nel 1933 Hitler diventava cancelliere e l’ incendio del Reichstag fece svanire ogni possibilità di democrazia nel paese, dove iniziava un’ era di terrore dittatoriale. Nel 1936 moriva il Re Giorgio V, e il successore Edoardo VIII abdicava per amore, e veniva quindi sostituito da Giorgio VI. In Spagna scoppiava una guerra civile che avrebbe costituito una “sede di allenamento” per i volontari del mondo prima della guerra mondiale che sarebbe scoppiata – tre – anni dopo. Il 2023 è collegato, tramite il ciclo storico dei 17 anni e multipli, al 1938, anno in cui l’ Austria veniva annessa al Reich, Hitler scatenava la crisi dei sudeti e la Notte dei Cristalli, saccheggi e incendi e violenze dirette verso gli ebrei e le loro case, negozi e sinagoghe. Una narrazione radio veniva presa per vera e scatenava il panico della “invasione aliena”. La Turchia perdeva il suo Ataturk. Nel 1939 l’ invasione della Polonia da parte di Germania e Russia dava inizio alla seconda guerra mondiale.

Passiamo al 1945 e vediamo Mussolini e la sua consorte catturati e fatti fuori dalla folla, e Hitler e la sua consorte chiusi nel loro bunker a suicidarsi prima dell’ arrivo dei Russi. Gli alleati giungevano a Berlino, e avveniva il primo test nucleare seguito da due attacchi nucleari al Giappone, che si arrendeva. La guerra mondiale finiva prima in Europa e successivamente anche in Asia. Nel 1948 Gandhi veniva assassinato, e la Russia teneva Berlino in stato di “blockade” impedendo l’ arrivo di risorse dall’ Occidente. Nel frattempo il principe Carlo di Inghilterra veniva battezzato. Il 2023 è connesso, tramite il ciclo storico dei 37 anni e multipli anche al 1949, anno in cui la Russia dichiarava di possedere armi nucleari, veniva organizzata la Nato, la Cina diventava una repubblica comunista il primo di ottobre e gli Stati Uniti vivevano una “isteria dei rossi comunisti”.

Passiamo al 1951 e vediamo il Tibet sottomettersi al potere della Cina, gli Usa testare una bomba all’ idrogeno sei anni dopo il Trinity Test, e Churchill tornare alla carica a 77 anni. Nel 1954 veniva sviluppato il vaccino contro la poliomielite e nel 1957 la Russia debuttava nella corsa allo spazio con lo Sputnik. Il 2023 è collegato, tramite il ciclo dei 17 anni e multipli, anche al 1955, anno in cui James Dean moriva in un incidente d’ auto, Einstein moriva, Churchill si ritirava dalla vita politica e avveniva il disastro della gara automobilistica Le Mans 24h, la prima delle quali avveniva – 32 anni prima – nel 1923. Nel 1955 inoltre la Russia testava la sua bomba all’ idrogeno. Il 2023 trova anche un allaccio al 1958 tramite il ciclo storico dei 13 anni e multipli, e in quell’ anno Nixon e la moglie si trovavano costretti a interrompere il loro tour in America Latina a causa di colpi di pietra e minacce, l’ Iraq subiva un colpo di stato in cui venivano eliminati il Re, il principe e il capo di stato. Emergeva lo scandalo della talidomide, Castro lanciava la sua offensiva, gli Usa lanciavano il primo satellite nello spazio e partiva la campagna per il disarmo nucleare. Attraverso il ciclo storico dei 32 anni e multipli, il 2023 si allaccia anche al 1959, anno in cui Castro conquistava Cuba e il Dalai Lama fuggiva dal Tibet.

Nel 1960 un aereo spia U2 statunitense veniva abbattuto dai Russi, causando un furore diplomatico, e questa vicenda ci rimanda ai palloni spia cinesi trovati a sorvolare i cieli degli Stati Uniti e di altre nazioni, e abbattuti dagli americani nel 2023! Inoltre Kennedy vinceva la presidenza. Nel 1963 veniva instaurata una hotline fra Usa e Urss e Kennedy, presidente americano, veniva assassinato in una automobile scoperta, accanto alla moglie, che avrebbe poi mostrato il suo vestito insanguinato. Nel 1966 in Spagna si cercava una bomba all’ idrogeno perduta nell’ oceano, e ricordiamo come la bomba H era stata lanciata per la prima volta 15 anni prima. In Inghilterra avveniva un disastro in cui una scuola (Aberfan) veniva sepolta da una slavina, e questo attraverso il ciclo di 3 anni e multipli, ci rimanda alla strage di Dumblane del 1996 ma anche al sisma che ha schiacciato una scuola italiana il 31 ottobre 2002! Nel 1966 partiva la Rivoluzione Culturale in Cina, e la opposizione alla guerra in Vietnam cresceva.

Nel 1969 l’ uomo arrivava sulla Luna, mentre il Principe Carlo veniva investito del titolo “di Wales”, Gaddafi prendeva il potere che avrebbe perso nel 2011 che è collegato nella sequenza dei 3 anni, e avvenivano gli omicidi della setta di Manson, collegabili all’ episodio di Waco del 1993. Nel 1969 inoltre soldati americani causavano il massacro di My Lai e gli americani si riunivano in rallies contro la guerra.

Il 2023 si collega, tramite i due cicli storici di 52 e 13 anni, anche al 1971, anno in cui Idi Amin prendeva il potere in Uganda, avveniva la prima “moon ride” e nell’ Irlanda del Nord venivano presi “poteri speciali di emergenza”. Khrushchev moriva a 77 anni. Nel 1972 avveniva la “Bloody Sunday” in Irlanda, Edoardo VIII moriva a 77 anni, Nixon visitava la Cina (e questo ci rimanda alla visita di Biden in Ucraina nel 2023) e il Vietnam del Nord invadeva il Sud. Il 2023, tramite il ciclo dei 25 anni e multipli, si collega anche al 1973, anno dell’ embargo petrolifero voluto dall’ Iran contro gli alleati di Israele, della Austerity italiana e anno in cui il premier spagnolo rimaneva vittima di un attentato. Nel 1975 Saigon si arrendeva ai comunisti, la Thatcher diventava leader del paese e scoppiava la guerra civile in Libano. Ricordiamo che nel 2020 a Beirut avvenne una devastante esplosione nel porto, che a molti ricordava Hiroshima. Inoltre nel 2017 il Regno Unito aveva una premier donna, la May. Nel 1978 l’ assassinio del presidente Afghano triggerava una lunga e devastante guerra civile, in Iran si vedevano manifestazioni di protesta di massa e la legge marziale, e inoltre un sisma provocava 25.000 vittime nel paese mediorientale, un rimando al sisma Turco – Siriano del 2023! Veniva eletto un Papa polacco che – tre – anni dopo avrebbe subito un tentativo di assassinio e che sarebbe morto successivamente nel 2005, che è sempre collegato a questa sequenza! La Cina lanciava una imponente riforma economica che avrebbe trasformato il paese e Moro veniva rapito e assassinato. Il 2023 si collega anche al 1979 tramite il ciclo storico dei 44 anni, e in questo anno vediamo lo Shah iraniano, l’ attacco all’ ambasciata statunitense in Iran con presa di ostaggi, un incidente nucleare negli Usa (un rimando a #ChernobylOhio del 2023!), la Thatcher diventava premier e Pol Pot veniva condannato.

Nel 1981 tre eventi scuotevano la società, un assassinio (Egitto) e due tentati attacchi, al Pontefice e al Presidente degli Stati Uniti (ricordiamo Kennedy 1963), l’ Iran rilasciava gli ostaggi tre anni dopo la presa della ambasciata, il principe Carlo sposava Diana nel “matrimonio del secolo”, il re spagnolo impediva un colpo di stato, Israele distruggeva un reattore nucleare iracheno, e un attacco terroristico uccideva il presidente e il premier dell’ Iran, mentre in Europa si verificavano manifestazioni di massa contro i siti di armi nucleari americani. Inoltre veniva identificato l’ Aids, un forte rimando alla pandemia di covid del 2020! Nel 1984 la Cina abbracciava una altra riforma per un capitalismo limitato, mentre Indira Gandhi (1948) veniva assassinata dalle sue guardie, scatenando il caos e bagni di sangue nel paese. Inoltre a Bhopal avveniva un grave incidente industriale e una fuga di gas letale, un rimando a ciò che sta succedendo in Ohio, dove si vocifera di un “Bhopal all’ americana”. In Tunisia 75 persone venivano uccise in rivolte per i prezzi alimentari, un rimando alla Primavera Araba in Tunisia del 2011, e il virus che causava l’ Aids veniva scoperto, mentre il Tempio d’ Oro veniva assalito in India. Un attacco suicida faceva 40 vittime in una ambasciata americana a Beirut, e un attacco al Grand Hotel in Inghilterra, durante la conferenza del partito conservatore uccideva 3 persone e ne feriva altre, e la Thatcher evitò per poco questo attacco diretto a minacciare lei.

Il 2023 è collegato anche al 1986 tramite il ciclo dei 37 anni e multipli, e in quell’ anno gli Usa bombardavano la Libia (guerra in Libia 2011), avveniva il catastrofico incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, con il rilascio di una nube tossica attraverso l’ Europa, un rimando a Fukushima del 2011 e a #ChernobylOhio del 2023! Inoltre avveniva l’ esplosione di uno Space Shuttle, e il premier svedese veniva colpito a morte per strada, e anche in Cameroon un lago vulcanico rilasciava nella notte un gas tossico provocando tante vittime. Nel 1987 centinaia di persone rimanevano intrappolate in un traghetto britannico affondato (1912, Titanic), e un pilota tedesco faceva atterrare un piccolo aereo nella piazza principale di Mosca. Scoppiavano le proteste in Corea del Sud, e lo scandalo Iran Contra, mentre Wall Street subiva un crollo superiore a quello del 1929 (e qui abbiamo una anteprima della crisi finanziaria del 2008 e dei crolli economici del 2020!). La Russia lanciava la riforma Perestroika, la Thatcher veniva rieletta, scoppiava lo scandalo Irangate, l’ Inghilterra vedeva la “tempesta del secolo” e la strage di Hungerford.

Il 2023 si collega al 1989 tramite il ciclo storico dei 17 anni (17 + 17), anno in cui avveniva il sisma di San Francisco (rimando al 1906), lo scrittore Rushdie subiva la fatwa proveniente dall’ Iran, cadeva il muro in Germania, e Walesa saliva al potere con il suo movimento Solidarnosc (rimando all’ elezione del Papa polacco nel 1978), la Romania che all’ epoca veniva considerata “la Corea del Nord dell’ occidente” ( il regime in un certo senso imitava le caratteristiche della dinastia dittatoriale coreana) cadeva improvvisamente nel caos, e il suo dittatore veniva fucilato a morte assieme alla moglie, portando il regime alla sua fine. In Iran moriva Khomeini, e la Cina si scatenava nel massacro di Tiananmen. Yeltsin vinceva un voto alla fiducia in Russia e finiva la guerra fredda.

Passiamo al 1990 e vediamo l’ Iraq invadere il Kuwait, scatenando la Guerra del Golfo. Il sogno di unità tedesca si realizzava, la Thatcher usciva dalla vita politica e si dimetteva. La Russia optava per Yeltsin, e un sisma Iraniano provocava la morte di 40.000 persone (un rimando al sisma turco – siriano del 2023!). La premier Bhutto e il suo governo venivano fatti dimettere (rimando al 1984), in Irlanda si lanciava una presidentessa donna, e Lech Walesa diventava presidente della Polonia (rimando al 1978). Nel 1993 avveniva il “velvet divorce” in Cecoslovacchia, e Yeltsin sopprimeva una ribellione, la “Casa Bianca di Russia” veniva bombardata e il parlamento era sotto assedio in una crisi costituzionale. In Medioriente si trovava un accordo di pace fra Israele e Palestina, e peggiorava la crisi in Georgia. Gli Usa subivano un significativo attacco terroristico al World Trade Center di New York tramite autobomba, e in Haiti affondava un traghetto facendo 1700 vittime (rimando al Titanic del 1912), il quartier generale della setta di Waco veniva messo a ferro e fuoco e nel Mississippi avveniva la peggiore alluvione di sempre negli Stati Uniti (una anticipazione della devastazione di New Orleans a causa dell’ uragano Katrina nel 2005!). Inoltre due ragazzini uccidevano un infante in Inghilterra, e ricordiamo che 6 anni dopo due adolescenti sarebbero diventati “i mostri della Columbine”.

Nel 1996 vi era la crisi in Cecenia, dove il patto di pace non riusciva a mantenersi e avveniva il disastro del volo TWA800, mentre a Nuova Delhi un boeing 747 entrava in collisione con un altro aereo. Yeltsin vinceva una rielezione, e il Principe Carlo e Diana annunciavano il loro funesto divorzio (un rimando al 1981, quando si sposavano 15 anni prima). Anche il massacro della scuola di Dumblane può trovare un collegamento tre anni dopo nell’ episodio di Columbine. A Taiwan avveniva la prima elezione presidenziale democratica e una maxi bomba a Manchester feriva 200 persone. Il 2023 è collegato anche al 1997 tramite il ciclo dei 13 anni (13 + 13) e qui vediamo la morte di Madre Teresa a 87 anni, la nascita di sette gemelli in America (nel 2023 il 12 febbraio in Polonia da una coppia con sette figli sotto ai 13 anni sono nati un gruppo di cinque gemelli), la IMF mandava in declino le economie asiatiche (le tigri asiatiche), Hong Kong veniva ceduta alla Cina segnalando in un certo senso la conclusione dell’ Impero Britannico (e qui abbiamo una anteprima delle manifestazioni di protesta del 2014), Versace veniva assassinato a Miami e la principessa Diana moriva in un incidente automobilistico a Parigi. Il 1998 si trova a 25 anni dal 2023 ( e 25 anni è uno dei più significativi cicli storici) e in quell’ anno scoppiava lo scandalo presidenziale di Clinton, che subiva impeachment, e due ambasciate americane in Africa venivano attaccate tramite autobomba (un rimando alla crisi dell’ ambasciata del 1979 e all’ attacco in Libano del 1984), si verificava un uragano devastante (Mitch) (una anteprima del Katrina del 2005) e Pol Pot moriva (pensiamo all’ allaccio con il 2011, quando morì Kim in Corea del Nord).

Nel 1999 la Turchia veniva colpita da un forte terremoto, Yeltsin presentava “dimissioni shock”, nasceva l’ Euro e avveniva la strage della scuola americana di Columbine, La Nato lanciava una campagna militare di 78 giorni con una offensiva aerea in Jugoslavia, e l’ intero esecutivo della UE dava le dimissioni a causa di un report sulla corruzione. In un forte rimando al 1963, JFK Junior periva in un incidente aereo a 38 anni.

Il 2023 è collegato al 2001 tramite il ciclo storico dei 22 anni, e in quell’ anno avvenne il catastrofico attacco terroristico a New York al World Trade Center (rimando al 1993) e al Pentagono, emergeva il gruppo terroristico di Al Qaeda (anticipazione dell’ Isis del 2014) e si dava la caccia a Bin Laden (ucciso poi nel 2011). C’ era la paura delle lettere all’ antrace e veniva invaso l’ Afghanistan (un forte rimando alla guerra civile del 1978) mentre a Genova la riunione del G8 vedeva violente manifestazioni di protesta, guerriglia urbana e una vittima, e gli scontri alla Diaz. Veniva lanciata la guerra al terrorismo, un rimando della seconda guerra mondiale del 1939.

Nel 2002 moriva la Regina madre del Regno Unito, Mosca subiva un attacco terroristico con presa di ostaggi in un teatro, emergevano i primi casi di Sars (anticipazione del covid del 2020). Nel 2005 veniva scoperto il pianeta nano più significativo, Eris, celebre per aver spodestato Plutone nel 2006, moriva il Papa Polacco, e veniva eletto Papa Ratzinger, del quale abbiamo visto il funerale a inizio 2023. Il matrimonio di Carlo e Camilla venne posticipato di un giorno a causa del funerale del Pontefice. Londra subiva un imponente attacco terroristico e avveniva il disastro dell’ uragano Katrina (una anteprima del 2017, che vide ben tre devastazioni causate da forti uragani).

Il 2023 è collegato al 2006 tramite il ciclo dei 17 anni, e in quell’ anno infuriavano le proteste contro le vignette danesi offensive agli islamici (ricordiamo l’ allaccio alla Primavera Araba del 2011), e venivano attaccate ambasciate, un traghetto affondava in Egitto (1912, Titanic), veniva inaugurato Twitter, l’ Iraq raggiungeva il suo “punto di rottura”, una anticipazione della invasione dell’ Isis nel 2014, il Pontefice si confrontava con il mondo islamico subendo proteste e minacce alla sua persona, avveniva la “Pluto demotion” in astronomia e scoppiava la guerra ai cartelli messicani (rimando alla guerra civile spagnola del 1936). La Corea del Nord testava per la prima volta una bomba nucleare.

Il 2023 si allaccia al 2008 tramite il ciclo storico dei 15 anni, e nei primi giorni di quell’ anno si commemorava la Bhutto, leader politica uccisa in Pakistan il 27 dicembre 2007, veniva inaugurato il Cern, e scoppiava la recessione economica più significativa da quella del 1929. Il petrolio andava a 200 dollari (rimando all’ embargo petrolifero del 1973), Internazionale titolava “Spagna, la fiesta è finita”, il mercato dell’ auto era in ginocchio (e nel 2023 la Unione Europea sta causando scompiglio con il suo divieto delle macchine a benzina dal 2035, che guarda caso è collegato al 2023 stesso!), avveniva l’ attacco terroristico di Mumbai, e la Cina dimostrava tutta la sua potenza all’ inaugurazione delle Olimpiadi Cinesi, ma in quell’ anno avvenne anche un grande sisma nel paese.

Il 2023 è collegato tramite il ciclo storico dei 13 anni al 2010, anno del devastante sisma di Haiti, del disastro ambientale del petrolio nel Golfo del Messico (rimando a #ChernobylOhio del 2023), di Wikileaks e di Julian Assange, anno in cui l’ Euro era a rischio, e la Grecia crollava economicamente. In Corea del Sud avveniva un eclatante shelling da parte della Corea del Nord, e in Europa una eruzione islandese provocava scompiglio ai voli aerei.  

Nel 2011 in Arizona una deputata dem veniva ferita in una sparatoria, emergeva la Primavera Araba, Breivik lanciava il suo “manifesto” (simile a quello di Hitler) contemporaneamente al suo attacco al giovane gruppo politico dei ragazzi di Utoya, in Norvegia, il Giappone viveva un devastante sisma, seguito da tsunami e da una crisi nucleare alla centrale di Fukushima, Gheddafi veniva ucciso e spodestato, la Grecia crollava economicamente, scoppiava la guerra in Libia e la guerra civile Siriana (rimando a quella spagnola del 1936 e al sisma del 2023), il Time titolava “declino e caduta dell’ Europa”, Bin Laden veniva ucciso il 1 maggio (rimando a Hitler e al 1 maggio 1945) e a New York scoppiava il movimento di protesta “Occupy Wall Street”, un rimando alle proteste dei Black Lives Matter del 2020. L’ Italia subiva il governo dei tecnocrati, una anteprima dei governi di Conte e di Draghi del 2020 – 2021. Internazionale titolava “la notte dell’ Euro” (inaugurato nel 1999). Londra subiva saccheggi e proteste violente in agosto.

Nel 2014 il sito di Healthcare.gov subiva un “nightmare launch”, sei anni prima di una pandemia globale, scoppiava il conflitto interno all’ Ucraina e manifestazioni di protesta violente con vittime. Vi era inoltre il mistero della scomparsa del volo 370, la crisi in Crimea, l’ instaurazione di uno Stato Islamico da parte dell’ Isis in Iraq, il Time titolava “guerra mondiale zero” e “seconda guerra fredda”, a Ferguson si vedevano proteste razziali violente, ma soprattutto c’ erano forti timori per una epidemia di ebola. In estate avveniva la crisi di Gaza e un aereo malese veniva abbattuto in Ucraina.

Nel 2017, dopo la elezione di Trump, in Usa si verificò una imponente manifestazione di protesta da record delle femministe, e il paese era pervaso dalla “rabbia contro Trump”, il Time presentava una copertina “non siamo pronti alla prossima pandemia” e una altra cover con una Casa Bianca “russificata”.

Nel 2017 avvennero gli uragani distruttivi di Harvey, Irma e Maria e una sparatoria ad un concerto di Las Vegas. Scoppiava lo scandalo del produttore Harvey Weinstein (1998, scandalo Clinton) e il fenomeno #metoo. Internazionale titolava “Turchia senza pace, spirale di violenza” e “la guerra dei vaccini”, in Venezuela vi era una crisi energetica, le Filippine venivano tormentate da una cruenta guerra alla droga, avveniva la strage del concerto di Manchester, la Monsanto era sotto accusa, Trump e Kim erano le due “teste calde”, e scoppiava la “rivolta in Catalonia” (rimando al 1936 e alla guerra civile spagnola), veniva avvistato l’ oggetto interstellare Oumuamua (rimando agli avvistamenti di oggetti strani nel febbraio 2023), Kim Jong Nam veniva assassinato in un aeroporto, Istanbul subiva una sparatoria in un night club il primo dell’ anno, in Siria veniva lanciato un attacco con armi chimiche, gli Usa lanciavano una Moab contro una base afghana, avveniva un significativo cyberattacco globale, un attacco terroristico ad un ponte di Londra e un episodio di panico collettivo a Torino. Barcellona subiva un attacco terroristico il 17 agosto, l’ Iran veniva attaccata dall’ isis, avveniva un sisma di magnitudo 7.1 in Messico, in Somalia una autobomba faceva 587 vittime, al confine fra Iraq e Iran avveniva un sisma di magnitudo 7.3, negli Usa avveniva una sparatoria in una chiesa e in Egitto un attacco ad una moschea faceva 305 vittime.

Il 2020 è l’ anno più recente che anticipa caratteristiche e atmosfere che vedremo nel 2023, come il lockdown di Wuhan in Cina, la grande epidemia globale di covid, gli incendi in Australia, le proteste di Black Lives Matter durate mesi, l’ incidente che ha ucciso Kobe Bryant, la morte di Maradona, l’ assassinio del generale iraniano Suleimani, la Cina che si ferma in un “contagio economico”, la epidemia di covid in Italia, il lockdown nazionale come fenomeno iniziato dall’ Italia che si è diffuso in tutto il mondo, le proteste in Bielorussia, la corsa al vaccino, il fenomeno mediatico di Qanon e la esplosione che ha devastato Beirut.

Nel 2023 finora abbiamo visto il funerale di Papa Ratzinger, la Cina che ha riaperto ai visitatori esteri per la prima volta dal 2020, lo storming della massa in protesta in Brasile del congresso nazionale e del palazzo presidenziale, la vicenda mediatica dei palloni spia cinesi abbattuti e altri avvistamenti di oggetti non identificati, e un grande sisma al confine fra Turchia e Siria. Il 3 febbraio un deragliamento di treno trasportante sostanze tossiche starebbe provocando una catastrofe ambientale senza precedenti in Ohio, Stati Uniti, negata dai factcheckers su Wikipedia, e accompagnato dal film sincronico (White Noise) in un episodio perfetto del fenomeno mediatico “predictive programming”. 

LE MIE PREVISIONI PER IL 2023: secondo me la incoronazione di Carlo, accompagnato dalla consorte Camilla, del 6 maggio, è a forte rischio di imprevisti quali un attacco terroristico o un assassinio che potrebbe ferire Carlo e uccidere Camilla, spingendo lui a dimettersi e lasciare spazio a William e Kate, San Francisco o più in generale la California potrebbe essere colpita da un sisma Big One, potrebbe avvenire una eruzione VEI 6, una ulteriore crisi in territorio catalano, una anticipazione della “balcanizzazione spagnola” prevista per il 2029 da un “matematico della Storia”, un significativo sisma in Italia, un armistizio nella guerra in Ucraina, una Fukushima all’ americana, un collasso economico simile a quello del 2008, il potenziale ritiro politico di Putin, la scoperta del fantomatico pianeta nove del sistema solare, un innesco di guerra civile in Spagna o Messico, un potenziale attacco nucleare terroristico, in Ucraina o negli Usa, potenzialmente a New York, una focalizzazione geopolitica sul ruolo della Nato, una potenziale invasione aliena false flag che potrebbe creare i presupposti per un remake della pandemia in “salsa extraterrestre”, il collasso improvviso del regime Nord Coreano, altre manifestazioni di protesta di massa in Iran, un attacco ad una ambasciata americana in Iran o in medioriente, un potenziale attacco con esiti imprevisti e devastanti ad un reattore nucleare Iraniano, come una volta raccontavano quelli del webbot, un assassinio di una celebre figura femminile, un incidente ad una centrale nucleare in Ucraina o l’ intensificazione del conflitto con uso di armi nucleari, una nuova annessione forzata provocata dalla Russia, la fine della seconda guerra fredda, un attacco al parlamento russo, una campagna militare Nato con offensiva aerea in Ucraina, un altro episodio di violenza urbana simile a quello del 2001 a Genova in Italia, uno o più uragani distruttivi negli Stati Uniti.  





Un altro Putin famoso prima di Putin

6 10 2022
Vedere lo spezzone all’indirizzo https://youtu.be/jh69p8E8CAQ

– E questo?  “Io sono diventato la morte, il distruttore dei mondi” ?

-Si tratta di un antico testo indù citato da un americano.

-Un americano?

-Si, un americano che ha inventato la bomba atomica, fu più tardi accusato di essere un comunista.

– E’ lei, capitano, che ci ha scritto sopra e sottolineato questi passi?

– No. Questo libro apparteneva a mia moglie, lo conservo per ragioni sentimentali.

– Mi dispiace capitano.

– Si?

– Appartiene al popolo dell’Unione Sovietica. Io sarò l’ultimo a sapere.

[…]

– Tutto a posto, capitano?

– …ma quanto è meschino morire per via di uno stupido incidente!

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Hunt_for_Red_October_(film)

https://it.wikipedia.org/wiki/Caccia_a_Ottobre_Rosso

Nel novembre 1984, il capitano del sottomarino sovietico Marko Ramius riceve il comando di “Ottobre rosso”, un nuovo sottomarino missilistico balistico di classe Typhoon con un “caterpillar drive”, che lo rende non rilevabile al sonar. Ramius lascia il porto per condurre esercitazioni insieme al sottomarino d’attacco di classe Alfa V. K. Konovalov, comandato dal suo ex allievo, il capitano Tupolev. In mare, Ramius uccide segretamente l’ufficiale politico Ivan Putin e trasmette falsi ordini di condurre esercitazioni missilistiche al largo della costa orientale americana. Il sottomarino d’attacco americano di classe Los Angeles USS Dallas, che stava seguendo “Ottobre rosso”, perde il contatto una volta che la trasmissione a cingoli del sottomarino è innestata.

Uno stupido incidente:

Ramius uccide l’ufficiale politico, ten. Putin, nella sua cabina rompendogli il collo contro il bordo del tavolo e buttando del tè sul pavimento per simulare un incidente, e brucia i documenti sui quali erano scritti gli obiettivi della missione. Quando arriva il momento di comunicare all’equipaggio lo scopo della missione, questi attivano il Caterpillar (la macchina utilizzata per l’utilizzo della “propulsione silenziosa”) e cantano l’inno nazionale. Il sommergibile USS Dallas, della classe Los Angeles, pedina il sommergibile sovietico, ma ne perde le tracce quando questo attiva il Caterpillar.

Successivamente, durante il pranzo, Ramius dà altre direttive ai suoi ufficiali complici. Le motivazioni che lo spingono a tale gesto sono sia di natura politica, sia relative a una crisi personale in seguito alla morte della moglie.

La storia di “Caccia a ottobre rosso” è piena di inganni, sotterfugi, doppi giochi e cose fatte scambiare e scambiate l’una per l’altra: il tutto ben simboleggiato appunto dalla morte di Putin, ovvero un’ uccisione mirata fatta però passare per un bizzarro incidente.

Stranissimo il fatto che Putin legga dei testi sacri tradizionalmente interpretati come profetici, tratti dal libro dell’Apocalisse nella Bibbia e dal libro sacro indù Bhagavad Gita, dal cui scritto, lo scienziato Robert Oppenheimer prese come modello per descrivere gli effetti della bomba atomica (e che viene citato da Putin e da Ramius) e che accennammo già nel blog (“https://civiltascomparse.wordpress.com/2021/06/05/vermicino-uno-tsunami-mitopoietico/“), così come anche di una delle emanazioni di Shiva, Kalì: (“https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/04/16/lo-svolgimento-del-programma-kali-e-implacabile/“) e di personaggi interpretati da Sean Connery pure: (“https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/25/guglielmo-da-baskerville-e-jorge-luis-bergoglio-due-nomi-senza-tempo/“; “https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/11/10/la-stirpe-di-caino-007-john-dee-e-le-due-elisabette/“)

Nel 2023 (anno che probabilmente vedrà il picco degli eventi storici in corso) uscirà un film dedicato proprio a Oppenheimer: (“https://it.wikipedia.org/wiki/Oppenheimer_(film)“)

Ma ritorniamo a “Caccia a ottobre rosso”, un film-crocevia di narrazioni avanti e indietro nel tempo della storia, che parla del 1984, uscì nel 1990, venne trasmesso in “prima visione assoluta” nell’autunno 1992 durante la prima serata di Canale 5, forse di lunedì (ricordo che importanza venne data a quel primo passaggio televisivo del film)…

https://jackryan.fandom.com/wiki/Ivan_Putin

“E il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria, e una voce gridò dal cielo: è fatta.”
— Putin, leggendo dalla Bibbia trovata nell’alloggio del capitano Marko Ramius.

Putin è un ufficiale politico il cui compito è quello di garantire che gli individui nell’esercito rimangano fedeli all’Unione Sovietica. Dopo la costruzione del nuovo sottomarino missilistico nucleare di classe Typhon “Ottobre rosso”, Putin viene assegnato alla nave come suo ufficiale politico.

Uno dei suoi hobby è quello di curiosare negli alloggi degli altri alla ricerca di qualsiasi cosa che potesse essere considerata sovversiva. Putin trova una Bibbia negli alloggi del Capitano, il lituano Marko Ramius, e sta leggendo l’Apocalisse quando il Capitano  lo trova nel suo alloggio. Poiché la Bibbia è appartenuta alla sua defunta moglie, Ramius è tutt’altro che contento che Putin avesse messo le mani su quel libro.

Dopo che i due uomini hanno aperto la cassaforte contenente gli ordini della nave, Ramius uccide Putin per impedire all’uomo di interferire con la defezione negli Stati Uniti che Ramius stava pianificando. Ramius dice all’equipaggio che Putin si era fatto male mentre beveva il tè battendo la testa, ponendo fine alla vita dell’ufficiale.

Apprendendo che il GRU ha una talpa sulla barca, gli ufficiali disertori controllano i file di Putin per vedere se possono scoprire la presenza di informazioni sulla possibile identità della talpa.

Concludiamo citando come curiosità la possibilità, esposta qui (“https://www.reddit.com/r/FanTheories/comments/wetdv9/hunt_for_red_october_political_officer_ivan_putin/“) che il personaggio di Ivan Yurevic Putin (nel film è interpretato da Peter Firth) sia stato effettivamente creato dallo scrittore del romanzo da cui venne tratto soggetto e sceneggiatura (ovvero Tom Clancy) prendendo come esempio il personaggio della vita reale chiamato Vladimir Vladimirovic Putin, il quale negli anni ’80 era un giovane agente segreto sovietico di belle speranze.

L’autore Tom Clancy ha sempre fatto un sacco di ricerche per i suoi  thriller politici. All’epoca in cui il film è ambientato (1984), l’agente del KGB nella vita reale era l’ attuale presidente della Russia Vladimir Putin ed era già piuttosto attivo nella vita del KGB. In una certa misura, l’ Ivan Putin di Peter Firth nel film ha una sorprendente somiglianza con le immagini di Vladimir Putin dell’epoca. La vita reale di Vladimir Putin, in teoria, potrebbe essere stata citata da ex agenti del KGB durante il processo di scrittura sia del romanzo sia del soggetto-sceneggiatura del film, usandola per dare vita all’immaginario Ivan Putin.

La lealtà di Putin verso l’URSS (sia immaginaria che reale) era degna di nota. Onestamente, penso che questo fosse il modo in cui Tom Clancy usava una persona reale come ispirazione per uno dei suoi personaggi. I modi di fare di Firth corrispondono a quelli di Vladimir Putin, inclusa la postura mentre è seduto e il modo in cui tiene la sigaretta. Se questo è il caso, e Ivan dovrebbe allora essere Vladimir, nel mondo immaginario del romanzo di Tom Clancy non sarebbe mai salito al potere vista la rapidità con cui è stato ucciso.

Immagine 2022-10-06 171743

POSTILLA: non so come mai ma wordpress mi dà come “sbagliato” il tag “ivan putin” e non me lo fa inserire!





Una bestia chiamata Occidente: la nascita di una tragedia

22 08 2022
 
 
Alastair Crooke continua a esplorare le origini del totalitarismo nascosto dentro la [attuale] cultura europea.

(La prima parte di questi due articoli rintraccia le origini di un totalitarismo celato dentro questa cultura europea. La seconda parte si inoltra ulteriormente nella questione.)

 

Poiché mi immersi nel futuro, fin dove lo sguardo umano potrebbe spaziare,
Vidi la visione del mondo, e tutto ciò che sarebbe stato.

(Alfred Lord Tennyson)

a79f58d9a99e5404f1e8f2123635234d.jpg-il_male

La nascita della tragedia (Friedrich Nietzsche, 1872) definì i due aspetti opposti gemelli della natura umana – la sua polarità – come comprendenti le (presumibilmente) virtù apollinee della ragione e dell’ordine essere in violenta opposizione psichica alle forze caotiche (dionisiache) di una scatenata e primordiale energia (simboleggiata come fuoco) nell’essere umano.

Nella visione di Nietzsche (così come in quella degli antichi), entrambe le polarità erano necessarie per bilanciare e armonizzare le faccende umane. Tuttavia, la secolare cancellazione della trascendenza, con cui il genere umano potrebbe trovare significato elevandosi a un livello differente di ‘comprensione’, ha come lasciato semplicemente premuto un pulsante acceso in una specie di pilota automatico, finendo appunto in tragedia.

Dunque, la tragedia – nella visione di Nietzsche “del mondo e di tutto ciò che sarebbe” – era che la razionalità, in assenza di un correttivo dionisiaco della sua potenziale distruttività, avrebbe teso a capovolgersi in uno strumento che, lungi dal mantenere l’ordine e la civiltà, sarebbe stato capace di far piombare nel disordine e nella barbarie.

Nietzsche fu in grado di capire che l’apparente marcia trionfale del progresso europeo si stava dirigendo verso una caduta catastrofica. Nietzsche temeva grandi guerre all’orizzonte, le quali – mentre egli stesso stava scivolando nella follia – sarebbero alla fine arrivate: infatti, proprio così come la sua malattia psichica, la follia del mondo da lui diagnosticata era destinata a fare il suo corso.

Una bella digressione, ma cosa questo aneddoto ha a che fare con l’occidente attuale? Bene, in verità ha molto a che fare. Nietzsche era figlio di un pastore protestante [caso strano, proprio come un altro visionario tragico, Van Gogh]. Fu missionario impegnato per l’Utopia universale; ma dal momento che per lui ‘Dio era morto’, divenne frustrato fino alla follia nello sforzo di immaginare come potesse essere organizzata una redenzione secolare dell’umanità. Alla fine, lo sforzo [non certo la “forza” di Guerre Stellari] lo spinse oltre il limite, nella follia. La sua è, in un certo senso, la storia della tragedia che si sta svolgendo oggi.

Se la “caduta” dell’Occidente ebbe la sua gestazione nella contro-cultura totalitaria della Rivoluzione Francese (vedere la prima parte), la “venuta al mondo” di questa caduta la vediamo nell’implosione dell’Unione Sovietica. Semplicemente, l’argomentazione dialettica ha una tesi e una contro-tesi, che alla fine dovrebbe produrre una sintesi. Dunque, con l’implosione dell’Unione Sovietica, la tesi occidentale definita nei termini della sua antitesi (l’U.R.S.S.) ha perduto la sua logica. Improvvisamente e drammaticamente, l’anti-tesi evaporò!

[“https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/07/la-supersintesi-della-storia-occidentale-pensando-alla-dialettica-di-hegel/“]

Private dell’ancora del pensiero metodologico occidentale, le élite trionfaliste si sono allontanate dalla realtà, e in una serie di tentativi missionari di riplasmare il mondo a loro immagine, hanno abbracciato un’ideologia che pretende di essere esattamente ciò che non è. Cioè, un’ideologia che proclama la difesa della libertà e dell’individualità, mentre nasconde nel suo linguaggio [e nelle sue pratiche], un totalitarismo ereditato dai giacobini, [dai bolscevici] e dai fabiani [https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/07/13/la-scena-finale-del-primo-film-della-serie-di-fantozzi-e-la-fabian-society/].

La “forma delle cose a venire” (presa in prestito da H. G. Wells, 1933) ed estesa all’inizio del 1900, doveva essere l’ “ultima rivoluzione” – un’ultima rivoluzione in mezzo al collasso sistemico (‘ultima’, poiché tutti da allora in poi sarebbero stati presumibilmente contenti all’interno di una realtà controllata modellata dalle caste superiori.) Questo fu il nichilismo europeo che collassava in una più estrema “riforma dell’umanità” scientifica di tipo bolscevico.

In che modo questa fantasia distopica è finita dentro l’attuale politica nordamericana [idealmente, “a capo dell’Occidente” da diversi decenni a questa parte]?

David Brooks, l’autore di Bobos in Paradise, (lui stesso un giornalista “liberal” del New York Times), ha affermato che di tanto in tanto emerge una classe rivoluzionaria che sconvolge le vecchie strutture. Tale nuova classe, Brooks afferma, non si proponeva di essere una classe sociale superiore di élite dominanti: è semplicemente…accaduto così. Inizialmente, nei suoi propositi, quella classe elitaria avrebbe dovuto produrre valori progressisti e crescita economica. Ma alla fine è cresciuta incontrollabilmente generando risentimento, alienazione, e innumerevoli disfunzioni politiche.

I facenti parte della “borghesia bohemienne” – o ‘BoBo’ – erano ‘bohémien’ nel senso che provenivano dalla generazione narcisistica di Woodstock; ed erano ‘borghesi’ nel senso che – passato Woodstock – questa classe “liberale” s’è successivamente evoluta nei vertici di potere del paradigma culturale mercantilista, aziendalista e di Wall Street.

Brooks confessa che inizialmente aveva guardato con favore a quei (“liberal”) BoBo. Tuttavia, si è alla fine rivelata una delle analisi più ingenue da lui scritte e ha ammesso: “In qualunque modo volete chiamarli, [quei “BoBo”] essi si sono fusi tra loro in una specie di “casta braminica inter-coniugale che domina la cultura, i mass media, l’educazione e la tecnologia.”

Questa classe sociale, che stava accumulando enormi ricchezze e si stava radunando nelle grandi aree metropolitane nordamericane, giunse anche a dominare i partiti di sinistra in tutto il mondo che erano in precedenza dei veicoli per la classe operaia.  “Abbiamo spinto questi partiti ancora più a sinistra sulle questioni culturali (premiando il cosmopolitismo e le questioni identitarie), mentre si annacquavano e si ribaltavano le tradizionali posizioni democratiche proprie dei vecchi sindacati. Quando degli appartenenti alla “classe creativa”, gli appartenenti alla classe operaia tendono ad andarsene via.” Queste differenze culturali e ideologiche polarizzanti si sovrappongono alle differenze economiche.

Se Repubblicani e Democratici parlano come se vivessero in due pianeti diversi, è perché:

“Mi sono sbagliato molto a proposito dei BoBo”, dice Brooks. “Non ho previsto con quanta aggressività ci saremmo mossi nell’affermare il nostro predominio culturale, il mondo in cui avremmo cercato di imporre i valori delle élite attraverso codici di pensiero e parole. Ho sottovalutato il modo in cui la “classe creativa” avrebbe innalzato con successo barriere intorno a se stessa per proteggere i propri privilegi economici … E ho sottovalutato la nostra intolleranza verso punti di vista differenti. Quando dici a una grossa fetta di una nazione che le loro voci non meritano di essere ascoltate, reagiranno male—e lo hanno fatto”.

I BoBo hanno voluto effettivamente realizzare ciò che diceva H. G. Wells nel 1901:

“E’ diventato evidente che masse intere della popolazione umana sono, nel suo complesso, inferiori nelle loro pretese sul futuro, rispetto ad altre masse, che non possono essere date loro opportunità o affidare loro il potere così come lo si affida alle classi superiori, che le loro caratteristiche debolezze sono contagiose e dannose per il futuro della civilizzazione”.

Qualcosa cominciò a cambiare verso il 2015-2016 – iniziò una reazione. Fu l’elezione a sorpresa di Donald Trump? Trump fu probabilmente accidentale. Più probabile fu il drammatico passaggio tra i conservatori nordamericani verso un’attitudine orientata a una maggiore libertà da questo Sistema. Le campagne elettorali del 2008 e del 2012 di Ron Paul hanno molto a che fare con questo cambiamento tra gli elettori repubblicani. I conservatori e gli indipendenti dalla mentalità aperta stavano ritornando alle loro fondamenta culturali caratterizzate da un governo e uno stato poco ingerenti, dalla priorità data alla costituzione, al pensiero indipendente, ai valori di merito – e non di casta – e alla decentralizzazione. Questo ha rappresentato il contro-polo, l’anti-tesi.

[“https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/09/10/limpossibile-vittoria-di-ron-paul-alle-presidenziali-del-2012/“]

Fu a questo punto che il mondo “corporate”, aziendale, multinazionale nordamericano decise di diventare ideologico a pieno regime.

Uno storico culturale preveggente, Christopher Lasch, ha previsto ciò. Scrisse un libro – La rivolta delle élite – per descrivere come, già nel 1994, si fosse ‘tuffato nell’allora futuro’. Vide una rivoluzione sociale che sarebbe stata spinta fino al culmine dai borghesi radicalizzati. I loro leader non avrebbero avuto quasi nulla da dire a proposito della povertà e della disoccupazione. Le loro questioni sarebbero state incentrate su ideali utopici: diversità e giustizia razziale – ideali perseguiti con il fervore di una millenaria e astratta ideologia.

Woodstock_'94_poster

Uno dei punti chiave su cui insisteva Lasch era che quei futuri giovani “marxisti” nordamericani avrebbero sostituito la lotta di classe con la lotta culturale. Aggiungendo che un’ “élite illuminata” (così come pensa di se stessa), “avrebbe potuto anche non degnarsi di persuadere la maggioranza […] … attraverso un dibattito pubblico razionale – mantenendo comunque la presunzione di portare la torcia per la redenzione dell’umanità. Le nuove élite disprezzano i “deplorabili”: una tribù che è tecnologicamente arretrata, politicamente reazionaria, repressiva nella sua moralità sessuale, mediocre nei suoi gusti, compiaciuta e compiacente, noiosa e sciatta”, come scrive Lasch.

Questo radicalismo sarebbe stato contrastato, predisse, ma non dagli strati più alti della società, ne dai leader della Gran Filantropia o da quelli delle grandi imprese e aziende miliardarie. Questi ultimi, anzi, in qualche modo contro-intuitivamente, ne sarebbero divenuti i loro facilitatori e finanziatori.

Non sorprende dunque che la Gran Filantropia finanzi e condivida le aspirazioni di tali radicali. Le grandi attività filantropiche di oggi non hanno relazione alcuna con la filantropia tradizionale. Piuttosto, i vertici della filantropia nordamericana oggi sono dei rivoluzionari, occupati, come sono, da istituzioni massicce e benestanti le quali non provano altro che disprezzo per le idee tradizionali della filantropia.

Oggi come oggi, la convinzione (nel contesto di ciò che è visto come il fallimento dei diritti civili e delle riforme del New Deal), è che una filantropia rivoluzionari dovrebbe essere schierata per “risolvere i problemi una volta per tutte”. L’ideale si manifesta nello sforzo di portare profondi cambiamenti strutturali nella società, sfidando quelle che sono considerate le fondamentali ingiustizie istituzionali degli ordini economici e politici. Ciò significa spostare ancora una volta il potere, via dalle élite, ‘le quali sono così spesso maschili e di razza bianca’ e dunque fanno parte delle ingiustizie strutturali della società – per mettere la ricchezza della Fondazione direttamente nelle mani di quelli che sono stati sistematicamente vittimizzati.

Questo importante cambiamento ideologico necessita di essere assorbito: la Gran Filantropia, i “Big Tech” e i grandi Consigli di Amministrazione (CEO) si son ritrovati dentro il movimento ‘Woke’ e quello dei militanti ‘Black Lives Matters’, e stanno rilasciando “Big Funding” (diverse tra queste fondazioni possiedono risorse tali da eclissare quelle dei più piccoli stati nazione). Anche qui vediamo all’opera un effetto moltiplicatore, poiché Big Philanthropy, Big Tech e Big Biotechnology agiscono come un sistema di rete interconnesso. Sono tutti al lavoro per costruire un futuro “trans-umanizzato” guidato dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale, guidato da una ‘aristocrazia multiculturale.’

Una parte di questa aggressiva rotazione nei “posti di lavoro di alto livello” può essere  attribuita al cosiddetto “movimento ESG” (Environmental-Social-Corporate Governance) – uno strumento per fondazioni globaliste quali la fondazione Ford, la Rockefeller Foundation e il World Economic Forum. A tutto questo ci si riferisce anche come al ‘capitalismo delle parti interessate’ e all’ ‘investimento relativo alla missione’ – che, in effetti, è solo un altro termine metodologico col quale tutti i pensieri umani e i comportamenti quotidiani, possono venire sia ripiegati in un mono-pensiero di uno stato unitario, sia per la direzione politica del comportamento delle imprese.

Il movimento ESG, così come la Gran Filantropia, riguarda il denaro: prestiti che vengono concessi dalle principali banche e fondazioni a quelle aziende che sono in bolla con le linee guida dello ‘stakeholder capitalism’ (‘capitalismo delle parti interessate’.) Le aziende sono costrette a mostrare che stanno attivamente perseguendo un tipo di business che dà la priorità ai valori Woke e alle restrizioni per “combattere il cambiamento climatico.” […]

Anche il regime biomedico emerso sulla scia della pandemia di Covid, poggiava su un imperativo morale di tipo ESG. Fin dai primi giorni della pandemia, le parole ‘vulnerabilità’, ‘solidarietà’ e ‘cura’ sono stati consolidati in questo modello proprio dell’ESG: ‘sicurezza collettiva.’

L’idea della vulnerabilità non ha niente di nuovo. Inizialmente, si pensava che fosse la classe operaia ad aver bisogno di protezione. Ma sulla falsariga dell’ideologia della Gran Filantropia, sono i gruppi identitari, i marginalizzati per questioni razziali e gli emarginati per questioni sessuali a essere divenuti ‘soggetti vulnerabili’. Questa narrativa è stata assimilata nel più ampio meme della ‘politica dei sacrifici’ per cui siamo pronti a sacrificare le nostre libertà per le vite di altre persone: per proteggere i gruppi vulnerabili, perché questa è la nostra solidarietà. Cioè, ha fine la libertà individuale quando ha inizio la libertà collettiva.

La vita lavorativa è diventata un costante indotto sacrificio di sè, un cosiddetto “walk of shame”, un “cammino della vergogna.” Anche gli sforzi più assurdi vengono richiesti ai lavoratori perché dimostrino di essere degni di avere un lavoro. Sessioni di auto-flagellazioni di massa nei posti di lavoro, università e scuole – seminari contro il razzismo, polizia linguistica di tipo LGBTQ , corsi di ‘coscienza climatica’ , tutto imposto dall’alto – sono divenuti rituali saldamente radicati. Quindi, non c’è da stupirsi se un recente studio di Lancet su 10.000 adolescenti e giovani adulti abbia rivelato che più della metà di loro si sentiva “triste, ansioso, arrabbiato, senza potere, senza aiuto e in colpa” “per il cambiamento climatico.” Insomma, la gente sta seguendo Nietzsche, e sta silenziosamente diventando matta.

Lo status quo, l’establishment, non ha semplicemente nessun messaggio da dare per tali elettori di fronte alle difficoltà in arrivo. L’unica visione per il futuro che può evocare è Net Zero – un’agenda distopica che porta verso nuove vette la politica dell’austerità e dei sacrifici e la finanziarizzazione dell’economia.

C’è un film su un antropologo tedesco che si reca in Colombia, Embrace of the Serpent, l’esploratore è alla ricerca di una rara, ma celebrata, pianta curativa amazzonica . In precedenza, un altro esploratore tedesco, alla ricerca di questa pianta, partì per l’Amazzonia per non fare più ritorno.

In questa storia vera, l’antropologo incontra uno sciamano, che pensa di ricordarsi dove si trovano le piante.  E’ un viaggio arduo e pericoloso fatto con una piccola canoa, in pelle, larga appena lo spazio per sedersi.

Lo sciamano, i cui unici beni sono un perizoma e una pagaia, chiede perché gli europei ‘abbiano così tanto bagaglio’. “E’ più semplice senza”, suggerisce. Inizialmente, la domanda viene accantonata poiché l’antropologo si solleva, sudando e trascinando valigie e scatole trascinando giù su cascate, ogni giorno dai bivacchi notturni alla canoa. Ma lo sciamano lo tiene a bada: “la canoa non è stabile”, insiste.

Allora l’esploratore tedesco spiega che: in primo luogo, dentro i bagagli ci sono i diari dei viaggi del suo defunto predecessore e non può perdere quei diari. E poi ci sono la sua fotocamera e le fotografie. Si tratta di registrazioni vitali per il suo viaggio. Anche i suoi libri,  assieme ai diari e all’amato grammofono sono ugualmente preziosi.

Il viaggio si allunga, il fiume è vorticoso e le cose si fanno dure.

Poi, un giorno, di punto in bianco, l’antropologo getta via una valigia fuori bordo. Lo sciamano sogghigna. Poi una pausa; quindi un altro bagaglio viene buttato via. Alla fine tutti i bagagli vengono gettati in acqua … e stavolta è l’esploratore europeo che sorride con sollievo.

Man mano che i tempi si faranno più difficili, vedremo qualcosa di analogo: l’Environmental-Social-Corporate Governance (ESG) verrà gettato fuori bordo (sta già cominciando). Poi l’industria cinematografica Woke scivolerà nelle acque (sta sta succedendo velocemente). Poi sarà la volta delle lezioni obbligatorie di critica razziale ed equità, e poi chissà… anche le discipline riguardanti il Covid spariranno sotto i vortici dell’acqua che scorre veloce.

E sorrideremo, avvertendo che un pesante fardello non ce l’avremo più sulle nostre spalle.

Versione originale: https://www.strategic-culture.org/news/2022/08/15/a-birth-of-tragedy/





Allarme rosso Birmingham – Giochi del Commonwealth – cicli storici e transiti astrologici convergono

19 07 2022

Questo è un articolo che vuole segnalare una inusuale convergenza di transiti astrologici e di cicli storici che mi hanno portato di recente ad intuire che potenzialmente lo svolgimento dei Giochi del Commonwealth del prossimo 28 luglio – 8 agosto 2022 potrebbe essere sconvolto da un attentato terroristico.  

In realtà, come mostrato nell’ articolo che ha inaugurato quest’ anno sulle prospettive annuali relative agli eventi secondo i cicli storici da me individuati molti anni fa, la mia attenzione era focalizzata sull’ ipotesi di un evento di grande magnitudo ai Mondiali di Calcio 2022 in Qatar fra novembre e dicembre, ma consultando una altra volta i cicli storici per capire a che punto siamo arrivati e che cosa è effettivamente accaduto che si può allacciare alle ipotesi da me proposte ho intuito che c’è un altro evento sportivo potenzialmente a rischio

Un altro potenziale allaccio ai potenziali eventi in Qatar è rappresentato dalla battaglia per il Kuwait del 1990 e l’ attacco in Giordania del 2005

Si comincia con il 1985 e la strage allo stadio dell’ Heysel: una tragedia avvenuta il 29 maggio 1985, poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni di calcio tra Juventus e Liverpool allo stadio Heysel di Bruxelles, in cui morirono 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600, l’ attacco alla Thatcher e all’ hotel dove alloggiava del 1990 tramite autobomba, la partita dell’ assedio del 1530, le OLIMPIADI DEL TERRORE con UCCISIONE DI ATLETI E OSTAGGI nel 1972 in Germania (segnalo anche nel 1956 la esplosione di 7 camion bomba in Colombia che uccisero 10.000 persone e potrebbero avere chi sa mai un allaccio) e in particolare segnalo anche l’ allaccio fra 2022 e 2005 e l’ ATTACCO TERRORISTICO A LONDRA nel mese di Luglio e l’ allaccio all’ “anno terribile” britannico del 1992, l’ attacco con esplosivi all’ evento sportivo del “Centennale delle Olimpiadi” a fine luglio 1996 che ha ferito più di 110 persone.

Quest’ anno è collegato al 1848 e alla sua Primavera dei Popoli, (ma anche ai Moti del 1830) e a dispetto della loro mancata apparizione nel mondo mediatico televisivo, in diverse nazioni del mondo il popolo appunto nel 2022 si sta ribellando e sta mostrando il suo potenziale, i casi più eclatanti dei quali sono lo Sri Lanka dove è avvenuto un evento simile a quello del Campidoglio nel 2021, e i Paesi Bassi, dove si stanno ribellando gli agricoltori.

Le dimissioni di Boris Johnson in Uk si collegano a diversi eventi come la vicenda di Stuarda del 1587, lo sciopero nazionale britannico del 1985, 1837 Vittoria diventa regina, l’ addio della Thatcher nel 1990 (due eventi che assieme ad altri possono segnalare la dipartita molto prossima della Regina di Inghilterra), lo sciopero generale britannico del 1926, la tragedia della dipartita della principessa Diana del 1997, la formazione del regno Britannico nel 1801, l’ annus horribilis britannico del 1992, la vittoria di Boris, paradossalmente, del 1996

Ricordo anche l’ allaccio fra 2022 e 1958, quando c’ era l’ epoca dello scandalo della medicina Talidomide, qualcosa che si può allacciare alle continue notizie di qualcosa che non va con i vaccini contro il Covid…e al 1798 quando si vaccinava contro il Vaiolo (Vaiolo delle scimmie 2022) ma anche al 1977 e al debellamento del Vaiolo!, l’ epidemia di colera del 1846, la piaga di Londra del 1665 e quella italiana del 1575, la epidemia del 1626, la epidemia cinese del 1538, la influenza aviaria del 1997, la pandemia di influenza asiatica del 1956, la campagna di vaccinazione contro la Polio del 1954, la epidemia influenzale del 2009.

Ancora da vedersi l’ evento (dirottamento aereo) segnalato da diversi cicli storici, come per esempio nel 1970 come si evince da diverse copertine di riviste di notizie statunitensi dell’ epoca, 1985 200 soldati periscono in un incidente aereo, il doppio attentato ad aeroporti del 1985, il disastro degli aerei di Tenerife nel 1977, il crash del Concorde in Francia del 2000, il disastro aereo in Germania del 1988 e anche la esplosione di un aereo in volo sempre dello stesso anno, l’ aereo Iraniano colpito e distrutto da parte degli Usa come errore militare, l’ abbattimento di un aereo statunitense a causa di una bomba, il disastro dell’ Hindenburg nel 1937, la caduta di un aereo Air France nel 2009 e il tentativo di far esplodere un aereo da parte di un kamikaze nello stesso anno, lo schianto di un aereo in una zona densamente popolata del 1996, il dirottamento di un aereo Etiopico con vittime del 1996.

La grande vicenda protagonista dell’ anno in Ucraina si allaccia alla sua indipendenza nel 1918, anno che porta anche l’ allaccio fra Covid e la sua ripresa nel 2022 e la grande pandemia influenzale del 1918, la figura di Caterina di Russia (1762), la peste di Crimea del 1348 che si è diffusa in tutta Europa portando cambiamenti e conseguenze radicali e di elevatissimo impatto sociale (e ricordiamo che nel 1348 avvenne anche la bancarotta Italiana…!), il blocco russo di Berlino del 1948, 1582 guerra fra Russia e Polonia e il 2022 si collega anche al 1630 e alla guerra dei trent’ anni che devastò in modo storico l’ Europa, la nascita della URSS nel 1922, 1772 e la partizione della Polonia, le riforme in Russia del 1722, 1697 e la modernizzazione della Russia fino addirittura al 1147 e al primo riferimento storico alla città di Mosca. Il debutto di Putin nel 2000, le accuse contro Stalin del 1956 e la rivoluzione violenta in Ungheria contro la armata Russa, l’ assassinio dello zar russo nel 1801, il transfer della Crimea nel 1954, 1937 e la epurazione della armata Russa, la disputa energetica con la Russia e il blocco delle risorse del 2007, la crisi nucleare del 1962, gli scioperi e la rivoluzione russa del 1917 con guerra civile e la abdicazione dello zar e il ritorno di Lenin, le manifestazioni contro il dispiegamento di missili nucleari del 1983 e la trasmissione del film sull’ attacco nucleare “The Day After”, lo Sputnik e il primo satellite russo del 1957 e in quell’ anno anche sventato colpo di stato in Russia e le esercitazioni per attacchi nucleari nelle scuole statunitensi, il 1944 e la fine dell’ assedio tedesco di Leningrado e l’ attentato fallito a Hitler e la liberazione della Crimea, il 1905 e la domenica di sangue in Russia e la soppressione delle manifestazioni e la sconfitta da parte del Giappone contro la Russia.

Per il 2022 – 2023 si prospetta anche la potenzialità di una focalizzazione storica contemporanea sul subcontinente Indiano (1970 enorme tifone in Pakistan, l’ Olocausto dei Sikh nel 1762, il sacco di Delhi del 1398, 1948 e l’ assassinio di Gandhi (anche se questo potrebbe essere un allaccio all’ assassinio dell’ ex premier giapponese Shinzo Abe di questo mese, personaggio culturalmente e politicamente molto legato all’ India come anche quello della Bhutto ad un rally politico nel 2007), lo spodestamento della Bhutto nel 1990 e la sua uccisione nel 2007, 1947 i massacri durante l’ esodo del territorio Indiano e la sua partizione, 600 vittime in proteste violente in India nel 1983.  L’ assassinio dell’ ex premier Giapponese potrebbe anche collegarsi all’ assassinio del premier Italiano del 1978. Attenzione anche all’ 8 novembre e alle elezioni di medio termine in Usa, che potrebbero riservare sorprese, sempre se Biden davvero ci arriverà visto il potenziale rischioso per il suo governo, visto l’ allaccio fra il 2022 e la “elezione più pazza della Storia Americana” del 2000. La sparatoria scolastica di fine maggio 2022 a Uvalde si allaccia potenzialmente al disastro scolastico statunitense del 1937 e alla sparatoria universitaria del 2007.

Per il 2023, anno che si anticipa come di più che significativo impatto c’è la potenzialità di una grande eruzione, di un notevole cambiamento climatico verso il raffreddamento globale, una riconfigurazione dell’ Europa con le potenzialità per un principio di collasso del sistema politico e monetario, con la prospettiva della fine dell’ Euro (1815), la grande epidemia si diffonde in Europa (1347), un evento relativo ad una centrale nucleare o ad una escalation nucleare in Ucraina (1986), un allaccio alla nascita della Repubblica Popolare Cinese del 1949, il 1912 e il Titanic, il 1801 e l’ assassinio dello Zar, la potenzialità di un conflitto in Iran, paese che ha appena annunciato essere in grado di produrre una bomba nucleare (La guerra del Golfo nel 1991, che porta anche alla guerra civile Balcanica, un colpo di stato in Russia e la fine di una superpotenza: Russia, Unione Europea o Stati Uniti?), il 1799 e il colpo di stato in Francia, il golpe cileno e la crisi energetica e petrolifera del 1973 causato dall’ avversione verso l’ Iran (ricordiamo anche 2022 – 1947 la crisi alimentare europea), la iperinflazione apocalittica in Germania del 1923, la Primavera dei Popoli che ha scosso l’ Europa nel 1848, 1773 la ribellione del Tea Party a Boston, il 2001 l’ 11 settembre e il ritorno del terrorismo nel mondo, le violenze di Genova (!) e le manifestazioni no global del G8, la rivoluzione Iraniana e l’ attacco e la tenuta di ostaggi all’ ambasciata statunitense in Iran e Pakistan, l’ incidente nucleare in America del 1979, il ruolo del pontefice Polacco e l’ invasione della Russia all’ Afghanistan, il 2006 e la vicenda delle rivolte violente contro le vignette offensive agli Islamici, e la ascesa geopolitica di una Corea del Nord dotata del nucleare, il 1989 e la “rivoluzione tedesca” e quella violenta in Romania e le soppressioni di manifestanti in Cina. La annessione dell’ Austria del 1938, la crisi dei Sudeti, il falso allarme dell’ invasione aliena via radio, la Notte dei Cristalli e i saccheggi, la grande crisi economica e bancaria del 2008, 1963 il discorso del Sogno Afroamericano e l’ assassinio del presidente statunitense, una cosa che si allaccia (il primo) all’ ascesa di Obama del 2008, lasciando spazio alla potenzialità di una ascesa al comando politico di Kamala Harris, vicepresidentessa attuale, poi 1918 e la uscita della Russia dalla guerra in pessime condizioni, la liberazione dei campi da parte della Russia nel 1945, i grandi attacchi della fine della guerra mondiale compreso quello NUCLEARE, il fallimento dei dittatori e i processi di Norimberga, il Big One in California del 1906 e la eruzione del Vesuvio sempre nello stesso anno e la Rivoluzione Francese del 1789 (Plutone approderà in Acquario nel marzo 2023: Libertè, Egalitè, Fraternitè). Poi anche ancora qualcosa riguardante l’ India, Pakistan e Bangladesh con il “terribile anno per il subcontinente” del 1984 (assassinii, massacri e il disastro del Bhopal)

Passiamo ora alla spiegazione dei transiti astrologici che portano potenzialità di grossi rischi geopolitici il 26 LUGLIO 2022, il 28 LUGLIO 2022 e il 1 AGOSTO 2022:

MERCURIO QUADRATO MARTE: paranoia, discussioni potenzialmente pericolose e importanti, aggressioni, combattimenti, sentire che tutto è contro di noi, negoziazioni fallimentari, volatilità e imprevisti di vario genere, decisioni prese di fretta, litigiosità e battibecchi e dibattiti, frustrazioni ed escalations di vario genere, atteggiamento disinibito, esacerbazione dei problemi, commenti pungenti, ostilità, assalti, corsa alle conclusioni sbagliate, passionalità dei discorsi, commenti sarcastici, viaggiare ad alta velocità con potenzialità di incidenti, irritabilità, mettersi sulla difensiva, provocazioni rischiose, necessità di difendere idee e credenze in modo aggressivo, esprimere la rabbia repressa e accesi diverbi.   

MERCURIO IN QUADRATO CONTRO URANO: cambiamenti improvvisi nei piani e progetti per la giornata, bisogno di adattarsi a nuove circostanze, notizie sorprendenti e scioccanti, informazioni arrivate in modo inaspettato, interruzioni delle comunicazioni, viaggi, parlare o dire qualcosa di scioccante per gli altri. Stimoli mentali, bisogno di eccitazione, esasperazione, piccoli imprevisti, cambiamenti fastidiosi, iperattività, ma anche trascuratezza, incalzare degli eventi rende nervosi e sbadati, giudizi avventati, scatti improvvisi e potenziali incidenti alla guida, flash di genialità e intuizione. Può significare “fare un gran casino” e “bruciare i ponti con”.

MARTE CONGIUNTO URANO: il fascino per il pericolo, la innovazione e la velocità, atti di ribellione drastici, flash mentali improvvisi, potenziale alto di incidenti di vario genere, eventi stressanti, reazioni improvvise, bisogno di fare rumore e di farsi sentire, grandi scariche di energia fisica, irrompere in una stanza all’ improvviso, alienazione dagli altri, fascino del cielo, visionarietà, turbo charge, impazienza, incidenti relativi ad uso di coltelli, osare qualcosa, pericolo di incidenti riguardanti il proprio fisico, campagne di liberazione e attivismo politico, estremismo intellettuale, comportamento precipitoso, incidenti straordinari, cose che accadono improvvisamente e in fretta, scarsi e turbolenti rapporti con le autorità, impulsività, incoscienza, rabbia sfogata con violenza, necessità di operazioni chirurgiche, conseguenze inaspettate, mosse azzardate, paura dei cambiamenti, presa di rischi, tensione nervosa, potenziali eventi riguardanti esplosioni

Inoltre il 28 luglio 2022 è anche LUNA NUOVA IN LEONE, il segno dello spettacolo e del fuoco solare cosa che indica nuovi inizi e scoperte, eventi relativi a GIOCHI, SPORT e la RETROGRADAZIONE DI GIOVE, il pianeta della ESPANSIONE E DELLE COSE ENORMI ED ESAGERATE, che porta anche SFORTUNA se retrogrado e una nuova prospettiva interiore sugli eventi, e la perdita di entusiasmo e di fiducia verso il prossimo, crisi di fede e perdita della speranza, e nel segno dell’ Ariete si allaccia a conflitti ed eventi violenti e scontri a fuoco.  





Alessandro Dal Lago e Valerio Evangelisti

25 04 2022

Ciao a tutti, sto preparando due lunghi post, che mi sono stati ispirati da una serie di aggiornamenti del blog di Christopher Knowles, non so quando vedranno la luce. Nel frattempo, ho avvertito il bisogno di onorare qui su “Civiltascomparse-il punto zero” la memoria di due uomini di grande cultura scomparsi di recente a poca distanza l’uno dall’altro: Alessandro Dal Lago e Valerio Evangelisti. Bisogno, anche perché m’è sembrato di notare come, a causa di una certa somiglianza tra loro sia per l’appartenenza politica – la sinistra non moderata – sia per i temi affrontati, sia per il loro forte piglio critico, per la loro appartenenza generazionale, finanche per il loro stesso aspetto fisico… il non essere passato nemmeno un mese tra le loro scomparse potrebbe far si che i due siano inclusi nel fenomeno descritto a questo indirizzo: “https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/03/22/icone-massmediatiche-morte-nello-stesso-periodo/” , sebbene, sinceramente, sia Dal Lago sia Evangelisti “icone massmediatiche” non lo siano mai state visto che la loro fama era comunque sempre piuttosto di nicchia, nonostante (e mi sa forse proprio per questo) il valore delle cose che scrivevano.

evangelisti-300x460

 

Alessandro Dal Lago

Alessandro Dal Lago 24/07/2003 Copyright Giovanni Giovannetti/Effigie/Writer Pictures NO ITALY, NO AGENCY SALES

Da qualche tempo sono iscritto alla newsletter di “https://pianetica.org/”, un progetto sia sul web sia su libro cartaceo, ideato da due scrittori italiani. Periodicamente, all’indirizzo della mia casella di posta elettronica con cui mi sono abbonato alla newsletter, mi vengono inviati aggiornamenti sulle nuove uscite di articoli i cui files di testo, destinati esclusivamente agli iscritti, passato un certo tempo, spariranno da internet, cioè “da remoto”, e saranno irreperibili, tranne magari nelle memorie dei computer “in locale” di quegli abbonati che nel frattempo avranno salvato i files, i quali possono però essere rimessi in circolazione nel web dagli stessi iscritti, basta che citino la fonte.

Per ora, presentiamo qui un testo solo di Valerio Evangelisti (anche perché è quello che ci è arrivato per email), non ne presentiamo anche uno di Alessandro Dal Lago (il quale per un breve periodo – proprio nel 2005 in cui fu scritto il testo di Evangelisti! – peraltro fu insegnante di chi sta scrivendo)…ma prima o poi potrebbe darsi che un suo scritto lo presenteremo qui sul blog. Il prof. Dal Lago è scomparso il 26 marzo.

Ciao subscriber,

viene rilasciato “Una narrativa adeguata ai tempi”, un saggio di Valerio Evangelisti, il grande scrittore scomparso il 18 aprile scorso. Il saggio è preceduto da un testo di chi scrive Pianetica. Per scaricare lo scritto è sufficiente cliccare sul pulsante azzurro qui sotto.

Ricordiamo che “Pianetica” è anche un libro cartaceo, di cui sono autori Giuseppe Genna e Pino Tripodi, autoprodotto in alta tipografia e acquistabile al prezzo al di là del mercato di 50 euro a questo link: http://www.milieuedizioni.it/prodotto/pianetica/.

 

Il 18 aprile 2022 è mancato Valerio Evangelisti.

È tra gli scrittori che è necessario ritenere fondamentali negli ultimi decenni di letteratura e critica e impegno nella regione italiana del pianeta. Non si intende qui tracciarne un ricordo o peggio un bilancio. Si possono recuperare in Rete moltissime e sincere testimonianze dell’ammirazione e dell’affetto tributatigli da lettrici e lettori, oltreché valutazioni sulla statura e la profondità del suo lavoro (ci permettiamo di segnalarne una per tutte: il ricordo in audio di Wu Ming 1 su radiocittàfujiko).

Se c’è un autore contemporaneo totale e non contenibile in una forma destinata a sclerotizzarsi, per chi scrive Pianetica è proprio Evangelisti. Dalla terza fase della sua raccolta di saggi ibridi, uscita col titolo Distruggere Alphaville, al momento fuori catalogo, ci preme riprodurre il saggio che qui segue, intitolato Una narrativa adeguata ai tempi.

Si tratta di un intervento che ebbe la sua pubblicazione nel 2005 e che risente di un processo storico, peraltro analizzato e perfino profetizzato dall’autore, in cui la riflessione si sofferma sulle crepature di ciò che fu ai tempi il presente e che le vicende si sono incaricate di spalancare ad abisso: per esempio, la questione dei generi. Tuttavia il rigore e la visione di Valerio Evangelisti lanciavano già l’elemento dei generi letterari in una dimensione ben più profonda e ora di clamorosa attualità: i generi esistenziali. Anche la visuale sul controllo e sulla dinamica tecnologica sembrerebbero collocabili nel contesto del 2005, ma le profondità dell’analisi del “Magister” surclassano la dittatura dei giorni e lanciano la prospettiva ben oltre l’attualità che stiamo vivendo, ben oltre l’ingenuità che sconta l’idolo critico del “capitalismo della sorveglianza”.

Il punto di vista pianetico è definitivamente la fase di confronto estremo a cui ha teso e non smette di tendere la scrittura di Valerio Evangelisti: l’uscita dai protocolli e dai canoni, la storia che non è più storica e però non cessa di esserlo, le plebi autonome e diffuse in un quadro di economia non più economica, la fine del politico a vantaggio dello sguardo planetario che ragiona su rapporti tra pianeti e sulla formazione e morte dei cosmi. La sorte biologica ha impedito a Evangelisti di approfondire questo confronto con un simile oggetto non formale, che abbisognerebbe di menti e di scritture come la sua: capaci di cambiare per sempre le percezioni, anticipandole attraverso la messa di se stessi in periferia, per poi distruggere l’intera città morente.

(La pòlis della politica è l’Alphaville di Evangelisti. La politica fondata sulla pòlis cede a un’infinità di relazioni e apparizioni fondata sul pianeta e non più sulle vetuste e inique categorie implicite nell’idea e nella storia di ciò che fu città).

Salutiamo il fratello sorella Valerio Evangelisti, nella notte ci guidano le stelle.

 

 

“Una narrativa adeguata ai tempi”

di Valerio Evangelisti

 

La globalizzazione dell’economia, il ruolo egemone dell’informatica, il potere del denaro astratto, le nuove forme di autoritarismo legate al dominio delle comunicazioni sembrano lasciare indifferenti gli scrittori di letteratura “alta”, quanto meno in Europa. Nella maggior parte dei loro romanzi il mondo pare rimasto immutato. Prevalgono le storie intimiste, identiche a quelle che avrebbero potuto svolgersi cinquanta anni fa, o che potranno svolgersi tra cinquant’anni. Amori, passioni e tradimenti continuano a consumarsi entro contesti dai colori tenui e dalle luci soffuse, in cui si annusa la polvere e il borotalco. Ci sono eccezioni, certo; ma rimangono isolate e non alterano il quadro generale, minimalista a oltranza.

Lo stile fiacco, estenuato, viene considerato realista. A esso apparterrebbe la verità, tanto da farne l’unica forma di letteratura veramente nobile. Poco importa che l’autore, se non ha tempo da perdere, batta il proprio testo su un computer e lo spedisca per posta elettronica. Poco importa che i tempi di stampa si siano più che dimezzati grazie a nuove tecniche tipografiche. Queste innovazioni vili non possono riflettersi nella storia narrata, salvo contaminarla e ridurne la carica di sublime. La prosa “realistica” si colloca fuori del tempo. Ciò che vi sta dentro è robaccia.

Certo, la letteratura “bianca” si trascina dietro la propria antitesi, il roman noir. Qui il sociale, la strada, la vita metropolitana, il conflitto hanno un ruolo importante. Non ve ne hanno, però, salvo rari casi, le strutture planetarie del sistema, i cambiamenti epocali, le modificazioni psicologiche e comportamentali indotte dallo sviluppo tecnologico. La vicenda si risolve, in fondo, nello scontro tra pochi individui animati da passioni eterne: l’odio, la vendetta, l’amore, la sete di giustizia. Il massimalismo della cornice si risolve nel minimalismo dello svolgimento. Poliziotto corrotto, o dubbioso, o onesto, contro criminale onesto, o dubbioso, o corrotto. Non è sempre così, per fortuna, ma lo è assai spesso. Se non altro, però, viene chiamato in causa il sistema nel suo assieme. È un minimalismo più grande, o un massimalismo rimpicciolito.

Due passi avanti e uno indietro.

Il fatto è che, oggi come non mai, il sistema si è diluito a livello di continenti, e il controllo sulle vite individuali è passato a centrali di potere anonime e distanti. Un volume di scambi vertiginoso decide nello spazio di una giornata centinaia di migliaia di destini. Una fabbrica chiude in Francia, una rivolta esplode in Indonesia, un’industria italiana sposta la produzione in Albania, un avventuriero guadagna miliardi in Australia e li perde in Spagna il giorno successivo. A tutto ciò, si accompagna una miriade di drammi che nessuno si incarica di registrare. E, quando si va a vedere chi è l’agente di tante tragedie, si scopre che si tratta di azionisti inconsapevoli che hanno affidato i propri risparmi a un gestore di fondi. Ma anche questi è parzialmente inconsapevole: tutto ciò che conosce è il mercato. E il mercato non è un’entità fisica, ma un’assieme di equilibri retti da norme. Chi ha dettato quelle norme? I governi. Ma anche i governi sono inconsapevoli, seppure in minima parte: assumono decisioni in sintonia con altri governi, che a loro volta sono condizionati dai governi più forti. E a chi obbediscono questi ultimi? In realtà a nessuno, in teoria al mercato…

Se si cercasse il vero elemento scatenante, forse si finirebbe per scoprirlo nel professore alcolizzato di una piccola università americana di provincia. Costui, in un momento di delirio etilico, ha elaborato una teoria basata sul nulla, ma molto in sintonia con quelle che erano, in quel momento, le esigenze politiche del suo governo. La teoria si miscela all’ideologia, il composto si trasforma in politica, la politica si converte in comando, il comando si fa potere. Il disoccupato sa a quel punto chi ringraziare. Anzi, non lo sa. Non lo sa nessuno. Mentre la letteratura “alta” si compiace di ignorare tutto ciò, nei piani bassi della narrativa c’è chi ne ha fatto da tempo il proprio oggetto.

Alludo alla fantascienza.

Non a tutta, è chiaro.

Se c’è una cosa che vi abbonda è la paccottiglia. Ma il genere è per sua natura massimalista, e incline a occuparsi di grandi temi: trasformazioni su larga scala, sistemi occulti di dominio, società alternative, effetti tragici o bizzarri della tecnologia. Come il più balordo degli spaghetti-western poteva contenere grande cinema, così il più illeggibile dei romanzi di fantascienza può contenere grandi intuizioni. Magari si disperderà in avventure fini a se stesse, in profili psicologici abborracciati, in semplificazioni degne di una favoletta per bambini. Ciò che non potrà mai tollerare è il minimalismo, estraneo al suo codice genetico.

È solo nella fantascienza che si trovano descrizioni realistiche (sì, realistiche!) del mondo in cui viviamo. Quale altro genere letterario ha mai dedicato un romanzo ai meccanismi delle crisi economiche? Nessuno. Prendete invece Depression or Brust (1974) di Mack Reynolds. L’annullamento dell’ordinazione di un frigorifero, da parte di un uomo qualunque, provoca il fallimento del concessionario, poi della casa produttrice, poi, di gradino in gradino, il crollo dell’intera economia statunitense. La storia non ha un protagonista vero e proprio che non siano la crisi in sé e la fragilità complessiva del sistema.

Non sarà letteratura raffinata, ma non la si può relegare nell’ambito dell’effimero e dell’irrilevante. Il tema è tanto forte da non lasciarsi emarginare. Risaliamo indietro. Prendete Hell’s Pavement di Damon Knight (1955). In una società di poco futura rispetto alla nostra, viene trovata la medicina definitiva contro il crimine. Ogni delinquente abituale viene condizionato ad avere allucinazioni al momento di commettere un misfatto. La trovata finisce però nelle mani di alcune multinazionali, che l’adattano ai loro scopi: il misfatto supremo, che provoca le allucinazioni, è acquistare i prodotti di una società concorrente. Risultato: il mondo intero si divide in aree di potere, in cui ogni multinazionale esercita il proprio dominio imponendo ai cittadini le allucinazioni a lei favorevoli.

Fa sorridere? Bè, io non sorrido troppo. Vivo in un paese in cui un intero movimento politico è sorto da un momento all’altro, per via del fatto che il suo leader possedeva una rete di catene televisive… Sempre in tema di allucinazioni, un autore italiano di fantascienza, Vittorio Curtoni, scrisse una ventina di anni fa alcuni racconti che avevano al centro una guerra futura. Le parti in lotta avevano fatto uso di armi psichedeliche. La conseguenza era stata quella di creare un’umanità ormai incapace di distinguere il vero dal falso, e anche di riconoscere se stessa come appartenente a un’unica comunità solidale… Chi abbia ancora in mente l’orgia di false notizie, presentate dalle fonti più autorevoli, che ha accompagnato la guerra nel Golfo e quella nel Kossovo, ha già capito a cosa alludo. I neonati che gli uomini di Saddam Hussein avrebbero strappato alle incubatrici, i 700 bambini kossovari che sarebbero stati rapiti e sottoposti a trasfusioni di sangue a favore dei soldati di Milosevic… Altrettante false notizie, che inducono a pensare che la guerra allucinogena sia veramente cominciata. Non voglio dilungarmi con gli esempi. Me ne permetto un ultimo.

Ho alluso alla difficoltà di trovare chi regga, oggi, le leve del potere. C’è un delizioso racconto di Jack Vance che si intitola Dodkin’s Job (1964). Un operaio è sconcertato dagli ordini irrazionali che, in una società rigidamente suddivisa in classi, gli pervengono dall’alto. Si mette alla ricerca di chi li emana. Dopo lunghe indagini, scopre che non provengono da nessuno. O meglio, è un anziano custode dei palazzi del potere che si incarica di batterne l’abbozzo su una vecchia macchina da scrivere. È poi l’intero sistema che li fa propri, li deforma e li muta in assurde imposizioni. A prima vista, poco più di una barzelletta. In realtà, un apologo sulla mancanza di democrazia che può manifestarsi nelle moderne forme del vivere civile, quando il comando si esercita senza controllo. Attraverso la metafora, la fantascienza ha saputo cogliere meglio di qualsiasi altra forma narrativa le tendenze evolutive (o involutive) del capitalismo contemporaneo. Ciò le ha permesso di frequente di superare i limiti della letteratura e di dilagare nel costume, nei comportamenti, nel vocabolario d’ogni giorno, nel vivere quotidiano. La corrente detta cyberpunk, attiva fino a una decina di anni fa, ne costituisce il principale esempio. Per la prima volta nella storia, molto in anticipo sugli attuali sviluppi di Internet, una folta schiera di scrittori assumeva a tema dei propri romanzi l’informatica, quale forma di connessione tra uomo e macchina.

Romanzi “fantastici”, lontani da quel realismo che è ritenuto forma letteraria privilegiata? Mi si permetta di dubitarne. Allorché Internet si è imposta, le opere di Gibson, Sterling, Rucker ecc. hanno fornito alla nuova realtà la terminologia adatta a descriverla, oltre a una mappa dei suoi possibili futuri. Più ancora, hanno indicato a gruppi di oppositori le vie per una possibile resistenza, culturale e pratica, alle minacce implicite nell’emergere di una rete comunicativa onnipresente, capace di riprodurre i rapporti di dominio sul terreno insidioso dell’immaterialità. Si sono visti spezzoni dell’ultrasinistra europea, influenzati per loro stessa ammissione dalla narrativa cyberpunk, creare la rete ECN (European Counter Network) e usare per primi la rapidità del nuovo sistema informativo per coordinare le proprie iniziative. I centri sociali dei giovani antagonisti si sono riempiti di modem e di computer, regolarmente distrutti dalla polizia durante le proprie irruzioni. Gli hackers hanno condotto titaniche battaglie individuali contro i grandi gruppi economici, rallentandone l’accesso al Web e la conquista del suo controllo. Si era già visto la letteratura popolare influenzare la vita concreta (penso al feuilleton ottocentesco e alle ricadute sociali dei romanzi di Sue), ma mai in forma così massiccia e sistematica. Tanto che il cyberpunk si è estinto non per debolezza propria, ma perché era divenuto superfluo, a fronte del proprio dilagare fuori del campo narrativo.

Non credo che altre correnti letterarie possano vantare una fine tanto gloriosa.

Viene il sospetto che il fantastico, e in particolar modo la fantascienza, rappresentino il solo modo per descrivere adeguatamente, in chiave narrativa, il mondo attuale. È un mondo in cui l’immaginario ha assunto un peso sconosciuto in precedenza. Se dovessimo riformulare una teoria del valore (e sarebbe quanto mai necessario), dovremmo aggiungere l’informazione ai fattori individuati dalle varie scuole economiche. Quantità di lavoro contenute nelle merci, scarsezza dei beni, gioco tra domanda e offerta non bastano più. Una merce è tanto più richiesta quanto più è conosciuta, e il suo valore cresce di conseguenza… Il capitalismo tradizionale si accontentava della pubblicità. Oggi penetra oltre: nella fantasia, nei sogni, nelle visioni del mondo più intime. La crescita della comunicazione gli ha offerto il destro per fare ciò, imponendo modelli di vita, creando bisogni dove non ce n’erano, accrescendo la sete di affermazione individuale. Non si capisce nulla della società attuale se non si tiene presente la rapida colonizzazione dell’immaginario che è stata attuata in questi anni. Una volta si svolgeva un ruolo produttivo per un certo numero di ore al giorno, e il resto del tempo era dedicato alla ricreazione e al riposo, cioè a se stessi. Oggi le attività ricreative, tutte basate sulla comunicazione, espandono l’area della produttività a detrimento dell’ozio e della quota di riposo. Praticamente ogni spettacolo televisivo contiene incitamenti all’acquisto, si tratti di pubblicità esplicita o di riferimenti ai modi di vivere ritenuti ottimali per tutti. Si sono visti interi rivolgimenti sociali dovuti all’immagine: la corsa alle merci occidentali dopo la caduta del muro di Berlino, l’afflusso massiccio di albanesi in Italia sull’onda delle trasmissioni televisive captate oltre Adriatico… Ma un conto è l’informazione, un conto è la manipolazione. La comunicazione capitalistica punta ormai direttamente all’inconscio. La produzione di simboli, un tempo affidata a evoluzioni secolari, è diventata frenetica. Lo smarrimento della propria identità è spudoratamente agevolato. Di contro, informazione e comunicazione sono state scisse quando ci sono in ballo grandi temi. Tragedie immense sono state ridotte a sequenze velocissime di immagini, tanto veloci da non sedimentare nulla. Assistere a un notiziario della CNN significa non assistere a niente. Se ne esce con una serie di nozioni inservibili, dato che mancano di antecedenti, di analisi, di riflessione. Il fatto è che il grande nemico comune, per chi controlla i destini altrui (sia pure in forma anonima), è la profondità. Il sistema sopravvive solo se chi è subalterno vive in superficie. Salvo l’esigenza di far penetrare nel suo intimo, e perfino nella sua psiche, false informazioni e false simbologie perché non si accorga della propria condizione. La fantascienza, il fantastico, la letteratura che ha al proprio centro l’immaginario, hanno il potere di fortificare la fantasia contro queste aggressioni. Lo usano meno del dovuto, e talora non lo usano affatto. La fantascienza statunitense contemporanea è lo spettro di ciò che era: standardizzata, miserabile, si riduce a forme spurie di divulgazione scientifica, nulle sul piano letterario e su quello intellettuale. Non le giova l’avere rinunciato, in nome del politically correct, all’ambiguità e alla provocazione. Ma non c’è da attendersi che sia il mainstream, tanto indifferente alla società che lo circonda da avere fatto del disimpegno e del ripiegarsi su se stessi un criterio qualitativo, a guidare la resistenza contro la colonizzazione dell’immaginario.

Occorre una narrativa massimalista, autoconsapevole, che inquieti e non consoli.

La fantascienza lo era.

Può tornare a esserlo.

 

[da Distruggere Alphaville, L’ancora del Mediterraneo, 2005]