Sfida a Londra: la Scozia avvia la procedura per l’indipendenza
La premier di Edimburgo, Nicola Sturgeon, invia al governo inglese nel giorno del discorso della regina un disegno di legge che le permette di indire un nuovo refendum sulla secessione dal Regno Unito
La “brexit” potrebbe mettere in moto un meccanismo il quale c’è probabilità che sfugga di mano. Secondo i piani venuti fuori dalle elezioni in UK la scorsa settimana, in cui è emerso come trionfatore un “hard brexiter” – uno per dire che in passato ha paragonato la UE a un lager da cui uscirne – alla fine del prossimo gennaio verrà molto probabilmente proclamata ufficialmente l’uscita dei britannici dall’Unione Europea. Ma il premier indipendentista scozzese Nicola Sturgeon vuole che la Scozia rimanga in UE e la maggior parte degli scozzesi sta dalla sua parte.
Scozia indipendente, Sturgeon fa sul serio: chiesto un secondo referendum
Nelle ultime elezioni la stragrande maggioranza degli scozzesi si è espressa contro la Brexit: “Non ci può essere imposto qualcosa che non vogliamo”
Un’eventuale indipendenza della Scozia dopo una (questa più che eventuale ormai molto probabile) “brexit” consisterebbe in un pazzesco precedente, che farebbe sbriciolare una struttura pesantemente storica e baluardo del Potere Globale (soprattutto finanziario) quale è il Regno Unito e getterebbe benzina sul fuoco di altri indipendentismi europei, a partire da quello della Catalogna.
I due processi indipendentisti – con tanto di referendum – quello della Scozia e quello della Catalogna, negli anni scorsi infatti sono spesso andati in tandem e in relazione con la profonda crisi d’identità e di scopo vissuta contemporaneamente dalla UE. Nonostante ciò, sia gli indipendentisti catalani che quelli scozzesi (parliamo di milioni di persone capitanate da politici di razza) sono contro le strutture nazionali in cui sono inglobate ma non contro la UE anzi, nel caso peculiare della Scozia, questo essere per la UE è usato come grimaldello per il proprio voler andare contro lo stato in cui sono inseriti dal 1° maggio 1707.
Cosa succederebbe alla popolarissima Union Jack se la Scozia riuscisse a essere indipendente dal Regno Unito? Già il fatto che circolano riflessioni del genere (sul “The Guardian”) è degno di nota.
Ne abbiamo viste di cose strane in UK in questo decennio che sta finendo: dalle Olimpiadi del 2012 le quali furono una specie di “disclosure” occulto ed esoterico, alla scoperta che il famosissimo dee jay di “Top of the pop” della BBC – beniamino delle masse britanniche per cinquant’anni – era un pedofilo-necrofilo-satanista, da un conservatore di un partito conservatore che ha furoreggiato di elezione in elezione facendo l’ “anti-sistema” contro i “poteri forti” della UE e primo promotore del referendum per uscirne a un vecchio socialista duro e puro diventare capo di un partito laburista non più attento ai bisogni sociali almeno da vent’anni, a poi un altro “anti UE” diventare premier prima poi di essere incensato alle elezioni oltre che, appunto, “last but not last”, una premier scozzese pasionaria indipendentista diventata dirimente nell’attuale politica britannica, soprattutto ora che questa premier richiede un altro referendum per uscire dal Regno, cosa che – anche se per adesso ci sembra fantapolitica – un domani una “brexit senza accordo” potrebbe innescare dando il via a un processo politico-culturale dagli esiti che magari risulterebbero sconvolgenti interallacciandosi con le altre “patate bollenti” di politica internazionale in corso.
Una volta la Scozia diventata una nazione indipendente e sovrana, alleata di una UE (a rischio implosione) in contrapposizione con un’Inghilterra (e il Galles e l’Ulster?), la famosa “Union Jack”, quella che abbiamo visto milioni e milioni di volte come simbolo dei corsi di lingua inglese, non avrebbe più senso di esistere e allora, se l’Inghilterra diventasse a sua volta nazione a sè stante (senza il Galles e l’Ulster appicicati) IL RE SAREBBE NUDO!
Cosa vogliamo dire con questo? Un po’ di pazienza e lo saprete.
Nel 1099 [la croce di San Giorgio] fu adottata da Goffredo di Buglione a seguito della presa di Gerusalemme in onore delle forze Genovesi (“Praepotens Genuensium Praesidium”) al seguito di Guglielmo Embriaco che giunti dopo un lungo assedio risolsero le sorti della battaglia con un contributo decisivo nella conquista della Città Santa.
Ebbene si, la bandiera della nuova nazione inglese in seguito al distacco della Scozia (in primis e poi Galles e Ultster o Nord Irlanda) altro non sarebbe che la “croce di San Giorgio”, la bandiera di Genova dal XI-XII secolo in avanti.
L’uso del vessillo da parte dei genovesi, invece, pare risalire ad epoche remote, quando l’esercito bizantino stanziava nella città, e il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, ma è di sicuro attestato nel 1096. La bandiera, storicamente utilizzata dalla Repubblica di Genova, aveva un valore di difesa automatica: le navi nemiche se la vedevano evitavano il conflitto.
Così nel 1190[1] i regnanti di Londra ottennero l’uso della bandiera per la flotta britannica, ma in cambio di un tributo annuale da pagare alla Repubblica di Genova[2]. Nel luglio 2018 il sindaco di Genova Marco Bucci ha chiesto alla Regina inglese 247 anni di tributi arretrati in quanto non fu più pagata la concessione del vessillo dal 1771.
Foto scattata dall’autore di questo post
Tra breve ci ritorneremo su questa storia del sindaco di Genova Bucci che intenderebbe far “pagare gli arretrati” alla regina d’Inghilterra per l’affitto della bandiera crociata di San Giorgio, cosa che, nel caso in cui l’Inghilterra tornasse a essere una nazione a sè stante, dopo il distacco della Scozia (e dell’Irlanda del nord magari riallacciata pacificamente al resto dell’isola assieme – “why not?” – al Galles), si noterebbe con maggior risalto, dal momento che non potrebbe più sbandierare in giro per il mondo la “Union Jack” dei corsi d’inglese ormai priva di senso ma solo il vessillo con croce rossa in campo bianco ovverosia quello “affittato” a suo tempo dalla Repubblica di Genova e per il cui affitto ora dovrebbe pagare gli arretrati!
La croce di San Giorgio, battuta dalle Navi della forte e valorosa Repubblica marinara di Genova, incuteva rispetto e rappresentava una sorta di immunità per chi navigava sui mari, allora piuttosto pericolosi. Fu così che nel 1190 Londra e l’Inghilterra chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera crociata per avere le loro navi protette dalla Flotta Genovese nel Mar Mediterraneo; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva a Genova un tributo annuale. Ancora oggi l Inghilterra e la città di Londra utilizzano la bandiera di San Giorgio; e San Giorgio dei Genovesi compare pure sulle sterline inglesi.
E ancora, dallo stesso sito:
Queste concessioni non devono sorprendere. Riferisce infatti l’Accinelli che i Genovesi non erano restii a concedere di portare le loro insegne “ai loro amici o confederati nelle marittime spedizioni”. Oliviero Cromwell ebbe a dire: “… l’Inghilterra e Genova sono due Repubbliche sorelle ambedue sotto l’egida della Croce del gran San Giorgio e perciò si debbono rendere mutuo onore e aiuto”.
Lo stemma di Genova e di Londra a confronto. Genova ha i grifoni, Londra i draghi.
Ne abbiamo parlato di recente della “City” di Londra e dei suoi stemmi:
Ora, non è per noi importante che le storie inerenti alla cessione della bandiera di San Giorgio agli inglesi da parte dei genovesi (e il successivo “affitto” per cui gli inglesi ci devono gli arretrati) siano vere a o meno, per noi (come penso che chiunque segua da tempo questo blog ormai l’ha capito) è importante la carica simbolica oltre che sincro-ciclo-archetipica che queste vicende stimolano.
Storie suggestive e affascinanti ma purtroppo non dimostrabili.
Spesso il confine tra storia e leggenda è labile ma, in questo caso, è facilmente tracciabile. Ad oggi infatti, non esiste alcuna prova che attesti l’esistenza di questo – è il caso di dirlo- sbandierato canone.
Non solo: è inoltre appurato che gli inglesi, come testimoniato dal celebre arazzo di Bayeux (1070/1080) che rappresenta la battaglia di Hastings del 1066, usassero ben prima del 1090 la bandiera con croce rossa in campo bianco denominata a quel tempo di San Pietro e solo successivamente di San Giorgio.
La presente amministrazione comunale di Genova, con la giunta guidata dal sindaco Marco Bucci, si sta mostrando piuttosto sensibile riguardo ai temi di preservazione delle tradizioni culturali genovesi, temi cari agli indipendentisti liguri, coloro i quali rimpiangono i tempi della Repubblica di Genova (durata quasi sette secoli, dal 1099 al 1797) che si estendeva su gran parte dell’attuale Liguria e che è stata l’unica regione d’Italia a non partecipare a nessun plebiscito per l’annessione al Regno dei Savoia, dal momento che fu annessa d’imperio nel 1815 al Regno durante il “congresso di Vienna”, all’inizio della Restaurazione. Cosa ricordata poco tempo fa in tv dallo stesso sindaco, il quale ha dimostrato una volta di più di essere sensibile a questi temi “indipendentisti”.
Di recente, a Genova è stata istituita la “festa della bandiera” che si tiene il 23 aprile, giorno della festa patronale di San Giorgio. Anche nel seguente articolo, già dal titolo, si cita la bandiera “affittata” agli inglesi, e che qui ci si sbilancia addirittura dicendo espressamente che venne “venduta”!
E in occasione di questa “festa della bandiera”, si è dato di nuovo risalto alla querelle tra Genova e l’Inghilterra sul mancato pagamento di 247 anni di arretrati per l’affitto della croce rossa in campo bianco. Guarda caso, proprio in questo periodo di fibrillazione politica tumultuosa in Inghilterra, in cui con la “brexit” prima e la ri-nazionalizzazione a sè stante della Scozia poi, la “Union Jack” potrebbe sparire e ognun per sé, con la Scozia col suo bel vessillo con la croce di Sant’Andrea bianca a X su fondo azzurro e l’Inghilterra di nuovo sbandierata davanti al mondo in bella vista ai quattro venti con la sua croce rossa dritta in campo bianco, identica a quella di Genova e pronta a sobillare i suoi appetiti (o meglio, quelli della sua giunta comunale) costituiti nelle voglie di affitto arretrato.
Si riaccende la “crisi della bandiera” tra Genova e Inghilterra
Tra il serio e il faceto, Genova ha chiesto all’Inghilterra di versare gli arretrati dell’affitto della sua bandiera che, nel Medioevo, gli inglesi usavano per difendersi dai pirati. Un membro della casa reale verrà in Italia per risolvere la querelle
Ed ecco che ieri, durante il rituale e tradizionale falò del 21 dicembre chiamato “Confuego”, ho forse “avuto la prova”, in “diretta”, che i simboli e gli archetipi del sottobosco collettivo della cultura storica europea devono essere all’opera e che questi strani legami sotterranei tra Scozia, Inghilterra, Genova secondo me stanno facendo bollire in pentola qualche sorpresa, non so quanto grossa.
Nello schema di tempo a spirale del Timewave, attraversare epoche di tempo significa passare da un insieme di leggi che condizionano l’ esistenza ad un altro insieme radicalmente diverso di leggi. L’universo è visto come una serie di scompartimenti o epoche le cui leggi sono molto diverse l’una dall’altra, con transizioni da un’epoca ad un’altra che si verificano improvvisamente e inaspettatamente.
Nel corso della Storia, abbiamo avutodiversi tipi di Eschaton, di varia categoria:
ESCHATON LINGUISTICO: Nella preistoria la creazione di un linguaggio di base per la comunicazione è stata una tappa fondamentale per il progresso della civiltà. Il 15 APRILE 1755 è stato realizzato il primo dizionario della lingua inglese ufficiale, la lingua globale che utilizziamo oggi in tutti i paesi del mondo.
ESCHATON DELLA SCRITTURA: Nella preistoria gli Egizi e i Sumeri hanno creato la scrittura geroglifica e cuneiforme, per mezzo di simboli. NEL 1967 è stata inaugurata la ” scrittura digitale ” HYPERTEXT, e il 12 APRILE 1979 è stata presentata la prima ” EMOTICON ” che ha inaugurato un nuovo “linguaggio simbolico postmoderno”.
ESCHATON DEI MEZZI DI TRASPORTO N. 1: Nella preistoria è stata realizzata in Mesopotamia la prima ruota, mentre fra IL 1817 E IL 1860 è stato inventato il velocipede, precursore della BICICLETTA del 1885, mentre la prima RUOTA PNEUMATICA PER BICICLETTE come la conosciamo noi è stata realizzata da John Dunlop Boyd IL 7 DICEMBRE 1888.
ESCHATON ECONOMICO: La Turchia ha introdotto la prima moneta per gli scambi commerciali, mentre il 24/29 OTTOBRE 1929 con il CROLLO DELLA BORSA DI WALL STREET, NEL 1987 ( 19 OTTOBRE ) con il CRASH DEL 1987, e il 15 SETTEMBRE 2008 con la BANCAROTTA DI LEHMAN BROTHERS E LA DEPRESSIONE ECONOMICA GLOBALE il mondo è cambiato, scuotendo psicologicamente e geopoliticamente le vicende umane.
ESCHATON RELIGIOSO: La crocefissione di Gesù Cristo, intorno al 3 APRILE DEL 33 dopo Cristo circa, ha plasmato il corso della Storia e delle vicende umane per millenni, generando una forza di gravità storico – culturale senza uguali.
ESCHATON DELLA CARTA E DEL LIBRO: La Cina ha inventato la carta e realizzato i primi libri, mentre il 4 LUGLIO 1971 è stato realizzato il primo ebook, il primo ebook scritto con l’ hypertext nel 1987, nel 1993 il primo sistema di scambio commerciale per ebooks e la prima “novella elettronica”, nel 1994 il primo ebook in scrittura html, nel 1998 il primo ebook reader, nel 2000 il reader della Microsoft, e nel 2007 il famoso Kindle ebook reader della Amazon.
ESCHATON AGRICOLO: Nella preistoria è stata introdotta l’ “agricoltura” che ha trasformato il pianeta in una maniera senza precedenti, poi è stato introdotto l’ aratro. Io posizionerei il primo “eschaton agricolo” alla CRISI DEL TRECENTO, fra il 1315 e il 1317, durante i cambiamenti climatici, e il secondo nel 1816, durante l’ ANNO SENZA ESTATE.
ESCHATON PANDEMICO: Ci sono stati due fenomeni, il primo quasi realmente escatologico, e il secondo globale, ma meno cruento. Il primo è ovviamente LA PESTE NERA del 1347 ( Maggio, 1 settembre e ottobre in Italia ), che ha devastato l’ Europa, mentre il secondo avvenne nel 1918 con la INFLUENZA SPAGNOLA, fra gennaio e giugno.
ESCHATON IMPERIALE: Ci sono stati due crolli di impero fondamentali nella Storia occidentale, il 4 settembre 476 cadde l’ IMPERO ROMANO, dando inizio ad una nuova era, e il 1 luglio 1997 ebbe fine l’ IMPERO BRITANNICO con la cessione di Hong Kong alla Cina, un finale abbastanza silenzioso, senza grandi conseguenze, segnato anche dalla scomparsa della Principessa Diana ( 31 agosto – 6 settembre 1997). Ci prepariamo quindi ad un nuovo Eschaton Imperiale entro il 2023, con la caduta di almeno una superpotenza ( sarà la Russia, la Cina, o gli Stati Uniti? ). Inoltre nel 1453 cadde L’ IMPERO BIZANTINO con la CADUTA DI COSTANTINOPOLI fra il 6 aprile e il 29 maggio.
ESCHATON VULCANICO – CLIMATICO: Questo è un evento doppio e poco noto, ma fra il 535 e il 536 e fra il 539 e il 540 avvennero ben DUE SUPERERUZIONI, rispettivamente in America del Nord e ai Tropici, che modificarono sostanzialmente il clima globale.
ESCHATON DELLE ARMI: Questo tipo di “eschaton tecnologico” si è sviluppato attraverso la realizzazione e l’ utilizzo della prima bomba nel 1130, e le varie evoluzioni della PISTOLA, nel 1000 – 1132 – 1396 – 1862 ( la Revolver ) – 1918 e durante la Seconda Guerra Mondiale.
ESCHATON TECNOLOGICO N. 1 ( LA STAMPA ): Il primo “eschaton tecnologico” si verificò fra il 1450 e il 23 febbraio 1455, quando venne utilizzata la MACCHINA DA STAMPA A CARATTERI MOBILI per realizzare il primo LIBRO STAMPATO, LA BIBBIA in tedesco. La sua evoluzione è rappresentata dalla STAMPANTE 3D, un termine coniato nel 1993, anche se la prima stampante 3d è stata realizzata il 16 luglio 1984. Fra qualche anno, più o meno nel 2024, la Stampante 3d trasformerà il mondo in una maniera senza precedenti, e verrà utilizzata in medicina e per uso commerciale – industriale.
ESCHATON DELLE SCOPERTE N. 1: Una vera e propria scoperta di carattere pre – eschatologico, precursore forse diretto del futuro “eschaton assoluto” è stata la scoperta del NUOVO MONDO, LE AMERICHE, il 12 ottobre 1492, una data che scinde la Storia al pari della venuta di Cristo. Un potenziale remake di questo evento si potrebbe posizionare al 22 febbraio 2017, quando venne presentata pubblicamente la scoperta di un SISTEMA SOLARE POTENZIALMENTE ABITATO.
ESCHATON CULTURALE N. 1: Il primo “eschaton culturale” che ha dato il via ad una nuova era di graduale ma totale trasformazione delle usanze e della cultura internazionale è avvenuto il 4 luglio 1776, con la dichiarazione di Indipendenza degli STATI UNITI, LA SUPERPOTENZA ATTUALE.
ESCHATON DELLA GUERRA MONDIALE: Questa particolare tipologia di eschaton ha sviluppato le Grandi Guerre, Guerra dei 30 anni il 23 maggio 1618, la poco nota “Guerra Mondiale Zero dei 7 anni “, il 17 maggio 1756 e ovviamente la data che ha creato il Novecento, creando la scissione che di solito avviene quando accade un “fenomeno escatologico”, La Prima Guerra Mondiale il 28 giugno 1914, e la Seconda Guerra Mondiale il 1 settembre 1939.
ESCHATON INDUSTRIALE: Questa tipologia di eschaton si è sviluppata in maniera graduale, ma ha trasformato il pianeta e la vita umana per sempre, a partire all’ incirca dal 1750 con LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, un fenomeno che ha allungato la vita umana, rendendola più confortevole, ma anche più stressante, e ha cambiato l’ ambiente, scombussolando la vita degli animali.E’ un esempio di ” proto – singolarità tecnologica “.
ESCHATON CULTURALE N. 2 ( L’ emergere della Scienza ): La cultura e il pensiero umano sono stati plasmati e trasformati dall’ emergere del METODO SCIENTIFICO intorno al 28 giugno 1751, con la pubblicazione della PRIMA ENCICLOPEDIA, e l’ inizio dell’ ERA DELL’ ILLUMINISMO.
ESCHATON RIVOLUZIONARIO: Un’ altra data che ha scisso la Storia e ha dato originealla STORIA MODERNA è stata LA RIVOLUZIONE FRANCESE con la Presa della Bastiglia il 14 luglio 1789, un fenomeno che ha fatto “perdere la bussola” alle persone attraverso IL REGNO DEL TERRORE FRANCESE, fra il 2 settembre 1792 e il 5 settembre 1793. Fortunatamente ha anche dato luogo alla Dichiarazione dei Diritti Umani, il 26 agosto 1789. Questo fenomeno ha trovato un remake nella RIVOLUZIONE DEI GILET GIALLI, dal 17 novembre 2018.
ESCHATON TECNOLOGICO N. 2: Invenzioni come IL TELEFONO ( 10 marzo 1876 ), IL TELEGRAFO ( 28 settembre 1837, 1859, 6 maggio 1833, 5 agosto 1858) e LA LAMPADINA di EDISON ( 22 ottobre 1879, 4 novembre 1789, 31 dicembre 1879, 27 gennaio 1880, 2 febbraio 1880, 31 marzo 1880 ) hanno sviluppato il “secondo eschaton tecnologico” , durante la “seconda ondata della proto – singolarità tecnologica “. Una “terza ondata” si è verificata con LA RADIO (1895, 1896) e LA TELEVISIONE (26 maggio 1926. 23 maggio 1927, 7 aprile 1927), invenzioni ora sulla strada del rimpiazzo, attraverso smartphones ( IPhone, 29 giugno 2007), Youtube e il Tablet Ipad. Il telefono è stato quasi del tutto rimpiazzato dal cellulare, a partire dalla prima chiamata avvenuta il 3 aprile 1973, e a partire dal 13 ottobre 1983.
ESCHATON DEI MEZZI DI TRASPORTO N. 2: Lo sviluppo della “AUTOMOBILE” ( 29 gennaio 1886, 5 agosto e 27 settembre 1908 ) di BENZ e FORD ha dato origine al secondo “fenomeno escatologico dei mezzi di trasporto” trasformando le abitudini umane per sempre ( ? ), o almeno finchè potremo carburarle… In questo possiamo includere anche L’ AEROPLANO e IL PRIMO VOLO, non solo nella celebre data 17 dicembre 1903, ma anche il 9 ottobre 1890, il 5 ottobre 1905, il 10 agosto 1888 e il 14 agosto 1901.
ESCHATON SCIENTIFICO: L’ emergere della “fisica quantistica” e gradualmente della sua comprensione ha trasformato il modo in cui pensiamo il mondo, a partire da Planck, il 19 ottobre e 14 dicembre 1900. Anche L’ ANNO DI EINSTEIN 1905 è incluso in questo fenomeno, con LA TEORIA DELLA RELATIVITA’.
ESCHATON DELLE SCOPERTE N. 2: La scoperta dei MICROORGANISMI ha dato origine ad un nuovo fenomeno escatologico, dapprima nel settembre 1665 e nel 1673, ma soprattutto con la scoperta di Pasteur il 20 maggio 1859.
ESCHATON CULTURALE N. 3 ( IL CINEMA ):L’ invenzione del CINEMA e dei FILM (LUNGOMETRAGGI e CORTOMETRAGGI) ha trasformato la cultura e il pensiero umano, dapprima il 14 ottobre 1888, ma soprattutto fra il 1 novembre e il 28 dicembre 1895.
L’ ESCHATON DELL’ ASTEROIDE: Se avessimo realizzato una città e un territorio popolato nella zona della Siberia attorno alla regione di Tunguska, il 30 giugno 1908 si sarebbe verificato un disastro senza precedenti, di carattere “escatologico”, siccome in quella data un asteroide di grandi dimensioni, (possibilmente una cometa) si schiantò nella foresta, radendo al suolo migliaia di alberi e distruggendo l’ intero territorio.
L’ ESCHATON DELLA MEDICINA:La pratica della medicina è stata trasformata il 3 settembre 1928, con la scoperta della penicillina e quindi del primo antibiotico, mentre il 14 maggio 1796 è stato praticato il primo vaccino, e nel 1977 – 1979 – 1980 è stata debellata la prima malattia umana ( il vaiolo ) nelle seguenti date: 26 ottobre 1977, 9 dicembre 1979, 8 maggio 1980. A breve ci avviamo verso una nuova “ondata” che inizierà quando le stampanti 3d realizzeranno organi umani artificiali autonomi e funzionanti.
L’ ESCHATON NUCLEARE:L’ invenzione e l’ utilizzo della bomba nucleare, testata per la prima volta il 16 luglio 1945 e utilizzata in un conflitto il 6 e 9 agosto 1945 (HIROSHIMA e NAGASAKI) , ha dato il via a innumerevoli test nucleari che hanno danneggiato il pianeta e creato la “tensione nucleare” che si è amplificata nell’ ottobre del 1962 durante LA CRISI DEI MISSILI CUBANA, fra il 14 e il 28 ottobre 1962, un breve periodo di tempo in cui abbiamo rischiato di addentrarci in un eschaton quasi assoluto, generato da una guerra nucleare. Un’ altra serie di ondate in questo ambito si è verificata con CHERNOBYL ( 26 aprile 1986 ) e FUKUSHIMA ( 11 marzo 2011 ).
Una data che ha scisso la Storia umana senza generare un fenomeno escatologico, ma creando una cesura che speriamo di mantenere ancora a lungo, fra una lunga epoca di conflitto e una epoca di “relativa pace occidentale” è stata il 2 settembre 1945, la fine della Seconda Guerra Mondiale.
L’ ESCHATON DELLA BIOLOGIA: La SCOPERTA DEL DNA di Crick e Watson, il 28 febbraio 1953, presentata poi pubblicamente il 25 aprile 1953, ha generato un fenomeno escatologico dello studio della biologia.
ESCHATON CULTURALE N. 4 ( Il BIG BANG DEL 1956 ): Una nuova ondata di trasformazioni culturali si è generata a partire dal 1956, con ELVIS e MONROE, che hanno debuttato assieme, il 22 e 23 febbraio 1956, generando una nuova era della musica e del cinema. Inoltre nel 1953 ( 2 giugno ) è stata incoronata LA REGINA ELISABETTA II, una ICONA DELLA CULTURA NOVECENTESCA che sta sopravvivendo a tutta la prima parte del Ventunesimo secolo. Ci sono persone che stanno raggiungendo la soglia della vecchiaia che sono nate dopo la sua incoronazione, per rendere l’ idea.
ESCHATON TECNOLOGICO N. 3: La introduzione della TV A COLORI ( 30 dicembre 1953 ), del PRIMO PERSONAL COMPUTER ( 3 settembre 1977 ), anche se nell’ ottobre 1965 è stato messo in commercio dapprima l’ Olivetti Computer, e della PRIMA CONSOLE VIDEOLUDICA DI SUCCESSO ( 11 settembre 1977 ) ha dato origine alla terza “ondata tecnologica “ di carattere escatologico.
ESCHATON SPAZIALE: Quando l’ umanità ha cominciato a tastare il nuovo territorio, lo “spazio”, si è originata L’ ERA SPAZIALE, con il lancio del PRIMO SATELLITE SPUTNIK, il 4 ottobre del 1957, e a seguire IL PRIMO UOMO NELLO SPAZIO, il 12 aprile 1961 e L’ ALLUNAGGIO, il 20-21 luglio 1969. Inoltre è da includere qui anche il primo SPACE SHUTTLE ( 12 agosto e 26 ottobre 1977 ) e le DUE SONDE VOYAGER, ( 20 agosto e 5 settembre 1977 ) al momento gli oggetti umani più lontani dalla Terra. Una nuova fase potrebbe essersi verificata con la SCOPERTA DEI PRIMI ESOPIANETI ( 25 luglio 1991 e 9 gennaio 1992 ).
ESCHATON GEOPOLITICO N. 1: La prima trasformazione di carattere escatologico nell’ ambito della politica e geopolitica si è verificata il 22 novembre 1963, con L’ ASSASSINIO DEL PRESIDENTE STATUNITENSE KENNEDY.
ESCHATON DIGITALE: Questo fenomeno escatologico si è verificato a partire dalla RIVOLTA DEI NERD che hanno poi fondato LA SILICON VALLEY ( 18 settembre 1957 ) e con la invenzione del MICROCHIP, IL 28 agosto 1958, presentato il 12 settembre 1958. Una seconda ondata è arrivata a partire da ARPANET nel 1969, il 29 ottobre, 21 novembre e 5 dicembre.
ESCHATON CONTATTISTICO: Questo fenomeno escatologico potrebbe già aver avuto luogo, a livello proto, quando il SETI ha ricevuto il celebre SEGNALE WOW, il 15 agosto 1977, ma non è ancora sicuro.
ESCHATON SIMULATIVO – VIRTUALE: Questo fenomeno è stato introdotto gradualmente, a partire dal primo videogioco ( 18 ottobre 1958 ), dalla prima console di successo commerciale (11 settembre 1977) per poi passare al GAMEBOY (21 aprile 1989), alla PLAYSTATION 1 ( 3 dicembre 1994 ), I SIMS ( 4 febbraio 2000 ) e a tutte le sue espansioni, per poi entrare nell’ ambito della realtà aumentata con POKEMON GO, nel 2016 (6 luglio) e della realtà virtuale, con l’ OCULUS RIFT HEADSET ( 28 marzo 2016 ) e PLAYSTATION VR HEADSET ( 13 ottobre 2016 ).
ESCHATON GEOPOLITICO N. 2: Una seconda ondata di trasformazione geopolitica si è verificata con LA CADUTA DEL MURO, il 9 novembre 1989 ( e 22 giugno 1990, e la celebrazione tributativa il 21 luglio 1990 ), un evento che ha dato l’ idea allo scrittore giapponese che ha pubblicato “LA FINE DELLA STORIA” nel 1990. Una seconda fase è arrivata con IL COLLASSO DELLA UNIONE SOVIETICA ( dal 27 luglio 1990, il 19 agosto 1991, fino al 26 dicembre 1991 ).
ESCHATON DELLA CONNETTIVITA’: Questa ondata escatologica si è verificata con LA EMAIL ( 23 GIUGNO 1986 ), IL WTO e LA GLOBALIZZAZIONE ( 1 gennaio 1995 ), INTERNET ( 6 agosto 1991), IL PRIMO SITO WEB ( 20 dicembre 1989 ) e ( 13 novembre 1990 ). Inoltre dobbiamo includere IL BROWSER, da MOSAIC ( 23 gennaio e 22 aprile 1993 e 10/11 novembre 1993 ) a INTERNET EXPLORER ( 16 agosto 1995 ), il WORLD WIDE WEB ( 25 dicembre 1990 e 14 gennaio 1994 ) e IL WEB LIBERO ( 30 aprile 1993). Una seconda ondata si è verificata con I SOCIAL NETWORKS ( Facebook, 4 febbraio 2004 in particolare, e poi MySpace il 1 agosto 2003, Twitter il 21 marzo 2006).
ESCHATON AFRICANO:Il continente ha vissuto due periodi di carattere escatologico, durante il GENOCIDIO IN RWANDA ( dal 6 aprile 1994 ) e durante LA GUERRA MONDIALE AFRICANA ( 2 agosto 1998 – 2003 ).
ESCHATON GEOPOLITICO N. 3 / GUERRA MONDIALE / DEGLI AEROPLANI e AEROPORTI: Questa nuova ondata escatologica è iniziata con L’ ATTACCO AL WORLD TRADE CENTER, NEW YORK, 11 settembre 2001, e l’ INIZIO DELLA GUERRA AL TERRORE, dal 7 ottobre 2001.
ESCHATON DEI DISASTRI NATURALI: Un evento globale di carattere escatologico nell’ ambito dei disastri naturali ( globale, a differenza del disastro naturale primo per numero di vittime, la alluvione Cinese del 1931 ) si è verificato il 26 dicembre 2004, con LO TSUNAMI E SISMA DELL’ OCEANO INDIANO, ma anche con LO TSUNAMI E SISMA GIAPPONESE, l’ 11 marzo 2011.
ESCHATON DELLA MUSICA: La musica ha trovato il suo fenomeno escatologico, quando sono arrivati i primi video musicali e i soundtracks su Youtube, sito web creato il 14 febbraio e 23 aprile 2005. Youtube ha generato una stasi creativa nel mondo musicale.
ESCHATON DELLE PARTICELLE: Anche le particelle hanno trovato il proprio fenomeno escatologico, quando è stato inaugurato IL CERN, 10 settembre e 21 ottobre 2008, quando è stato trovato IL BOSONE DI HIGGS ( 4 luglio 2012 ) e quando sono stati creati i “mini big bangs “ a partire all’ incirca dal 29 marzo 2010.
ESCHATON GEOPOLITICO N. 3: La campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 è finita sorprendentemente con la vittoria di Donald Trump, un personaggio escatologico tutto americano, sbaragliando tutti i pronostici e i sondaggi. Quindi l’ 8 novembre 2016 e il 20 – 21 gennaio 2017 ( sono incluse anche le proteste con più partecipanti della storia degli Usa alla sua inaugurazione ) sono date di carattere escatologico nella cultura americana.
ESCHATON INTERSTELLARE: Il transito del primo oggetto interstellare riconosciuto dagli studiosi dello spazio, Oumuamua, avvenuto il 20 novembre 2017, scoperto il 19 ottobre 2017, ha acceso l’ immaginario collettivo generando un fenomeno proto – escatologico, che potrebbe incontrare fasi successive, con ulteriori scoperte future.
ESCHATON DELLE SCOPERTE N. 3:Questo fenomeno escatologico ci ha fatto addentrare nel complesso ambito della gravitazione, con la scoperta della prima onda gravitazionale ( 14 settembre 2015; annuncio pubblico 11 febbraio 2016 ), seguito da una ulteriore registrazione di un’ onda gravitazionale e di una collisione nello spazio profondo, il 17 agosto 2017.
ESCHATON TELEVISIVO ( DELLA AUDIENCE ): Questo fenomeno escatologico appare essersi verificato durante il 9/11 del 2001, ma in realtà ci sono tre momenti che sono più significativi per numero di audience televisiva e interconnessione globale, L’ OLIMPIADE DI CINA 2008, fra l’ 8 e il 24 agosto 2008, L’ OLIMPIADE DI LONDRA 2012, 27 luglio 2012 in particolare, e L’ OLIMPIADE DI BRASILE 2016, il 5 agosto 2016 in particolare.
ESCHATON ASSOLUTO: ambito temporal – percettivo, ambito contattistico – extraterrestre, ambito evento naturale a livello estinzione, ambito della coscienza globale, ambito pandemico, ambito dell’ accesso all’ energia elettrica, ambito della singolarità tecnologica, ambito della sincronicità e del misticismo non conosciamo la natura dell’ Eschaton Assoluto che si verificherà quasi sicuramente fra il 2019 e il 2025, e possiamo ipotizzare che si tratterà di un fenomeno che cambierà la percezione lineare del tempo e della Storia umana ( VIAGGIO NEL TEMPO / FENOMENO FLASHFORWARD ), oppure il primo contatto ufficiale con una civiltà extraterrestre ( PRIMO CONTATTO EXTRATERRESTRE ), ma potrebbe anche trattarsi di un evento naturale distruttivo a livello estinzione ( o quasi, capace di ridurre al minimo la popolazione umana e animale ) o una pandemia globale distruttiva, un evento che coinvolgerà l’ intera coscienza globale in qualche modo, oppure potrebbe essere una tempesta solare che ci priverà della tecnologia e dell’ energia elettrica per anni, ma potrebbe anche trattarsi di una Singolarità Tecnologica ufficiale e concreta, come anche di un fenomeno caratterizzato da un estremo livello di sincronicità, capace di accendere l’ immaginario mistico dell’ umanità in qualche modo.
Quanti fenomeni escatologici avete vissuto di persona, e che ricordo avete di ognuno di essi?
Abbiamo pensato un po’ prima di scrivere questo aggiornamento del blog poiché la natura dell’evento in questione é tale che è facile, parlando subito in un certo modo di questi avvenimenti, dare l’impressione di essere insensibili o mancanti di rispetto. Quindi abbiamo pensato di lasciare passare un po’ di tempo prima di parlare del crollo del ponte Morandi in termini “altri”, cioé in termini simbolici, sincronici, sincro-mistici e ciclici del tempo storico, termini propri di questo blog.
Ovviamente, dal momento che questo è uno di quegli eventi che si imprimono nella mente collettiva – poiché 1) spezza il consueto tran tran (anche mass-mediatico); 2) milioni di persone hanno la loro attenzione rivolta verso la stessa cosa – non poteva che attirare il nostro interesse in questo senso.
Direi di cominciare dal luglio 2001, G8 di Genova, i fatti che successero allora furono così violenti e d’impatto da attrarre l’attenzione di tutto il circo mass-mediatico internazionale, cosa insolita per una città normalmente schiva e un po’ chiusa in se stessa.
L’agosto 2001, personalmente, lo ricordo come un mese per me molto particolare in cui mi dedicai a un’attività lavorativa per me anomala (operaio che timbra il cartellino), a cui non mi ero mai avvicinato in passato e non mi sarei mai più riavvicinato nell’allora futuro. Per me il 2001 era stato un anno di delusioni e disillusioni che, probabilmente quando arriverà il momento giusto, potrei anche raccontare in questo blog.
Quel posto di lavoro si trovava in una cittadina che ogni giorno raggiungevo facendo l’autostrada usando un’ Alfa 33. E ogni giorno per andare al lavoro percorrevo avanti e indietro il viadotto sul torrente Polcevera quindi il ponte Morandi. Alla fine di quell’agosto fracassai l’Alfa 33 riuscendo a venire fuori dall’incidente senza – per fortuna – danni fisici anche se l’automobile ebbe mezza parte anteriore distrutta. In quell’occasione mi fidai troppo delle curve dopo un periodo in cui aveva piovuto e dunque l’asfalto era ancora un po’ scivoloso. Il punto dell’autostrada in cui feci l’unico incidente della mia vita si trovava poco prima dell’inizio del ponte Morandi.
Erano passati un mese e dieci giorni dalle vicende del G8 e poco più di dieci giorni dopo avvenne una cosa che, si può dire, è considerata l’archetipo dell’evento amplificato dai mass media che attira contemporaneamente l’attenzione di milioni di persone verso la stessa direzione, unificandole in qualche modo.
Ricordo che nei giorni della seconda o terza decade di quel settembre, ero andato a un convegno organizzato dall’estrema sinistra il cui motto era una di quelle celebri frasi attribuite ad Albert Einstein: “Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale ma so che la quarta si combatterà con le pietre”. Mi ero recato a questo convegno con alcuni miei amici di allora e uno di questi, mentre eravamo seduti sui sedili ripieghevoli rossi di fronte al palco, aveva detto: “Ma guardate un po’ nel giro di nemmeno due mesi cosa è successo tutto assieme! Prima col G8 ora con le torri gemelle, sembra la fine del mondo…”
Terremoti, incidenti, azioni terroristiche. Oltre alle tragedie umane che portano con sé. grazie all’amplificazione dei mezzi di comunicazione di massa, portano catastroficamente il SIMBOLICO nel cuore stesso della nostra realtà di tutti i giorni, coinvolgendo l’attenzione di milioni di persone verso lo stesso punto, come una lente che cattura i raggi del sole e genera il FUOCO. Infatti l’espressione “mettere a fuoco” deriva proprio da questo.
Che la causa sia la politica, il terrorismo, un incidente o un terremoto, cosa c’è di più simbolico di muri, torri, ponti che crollano?
L’antefatto (o meglio uno dei possibili antefatti) del crollo del ponte Morandi lo si potrebbe vedere in questo: un altro ponte Morandi (gemello di quello di Genova e costruito negli stessi anni) in Libia, chiamato “ponte sul Wadi-al-Kuf” https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_sul_Wadi_al-Kuf
La cui chiusura fu decisa dal governo libico a fine ottobre 2017. Pochi giorni prima del 14 agosto 2018, il sindaco della località in cui si trova questo viadotto, comunicava ufficialmente al governo la sua alta pericolosità per via del rischio di cedimenti. Qualcosa era forse nell’aria…
Nell’agosto 2016 in Cile è crollato un ponte ferroviario, le foto sono impressionanti ma l’incidente non fece nemmeno un ferito poiché il treno finito nel fiume in seguito a quel crollo era un treno merci.
Ne riparleremo del Cile, per adesso ricordiamo del crollo in passato di un altro ponte Morandi, nella stessa America del sud, sul lago di Maracaibo in Venezuela, parzialmente crollato a causa di un urto di una petroliera contro un pilone causando la caduta nel fiume di autoveicoli e la morte di sette persone: l’evento ebbe luogo nell’aprile 1964, quindi ben prima dell’inaugurazione del ponte Morandi di Genova, risalente al 1967.
La foto qui sopra l’ho scattata col mio cellulare Nokia più o meno all’ora in cui stava avvenendo il crollo o era avvenuto da molto poco. Quando l’ho guardata successivamente, mi sono reso conto di come in qualche modo riassumesse un certo “spirito” della vicenda che stava proprio avvenendo in quegli attimi, senza che allora io ne fossi minimamente a conoscenza: il cielo plumbeo, il vetro come rigato di lacrime, il ponte e l’adesivo sul vetro “Preziosi vattene” (Enrico Preziosi è un dirigente sportivo a capo di una squadra di calcio di Genova) si può dire simboleggiassero l’atmosfera dell’evento che si sarebbe successivamente manifestato. Mentre il cielo grigio, la pioggia-lacrime e il ponte, penso possano essere facilmente riconosciuti come evidenti simboli dell’avvenimento, l’adesivo “Preziosi vattene” è meno immediato da capire come simbolo, soprattutto per chi non é di Genova: come ad ogni modo si può intuire, la direzione della società calcistica da parte di Preziosi è stata oggetto di polemiche a tal punto che molti volevano le sue dimissioni e l’atmosfera mentale che suscita questo adesivo rosso e blu sul vetro nella foto la vedo come affine a quella delle polemiche in seguito al crollo del ponte Morandi. Senza saperlo, ho catturato con quella foto una ben determinata atmosfera psichica che sarebbe stata ben presente a livello collettivo nelle ore e nei giorni successivi.
Qualche mese prima, Genova ha ospitato, come succede ogni cinque anni, la manifestazione Euroflora e, per l’occasione, sopra alcune strade del centro della città, era appeso un numero considerevole di ombrelli aperti, una specie di installazione artistica, connessa all’Euroflora, che è stata molto fotografata.
Guarda caso, il crollo del ponte Morandi è avvenuto in un momento in cui la pioggia era parecchio intensa tanto che qualcuno ha subito ipotizzato (erroneamente) che un fulmine avesse colpito il ponte e il suo cedimento fosse quindi avvenuto per via di ciò. Anche quelle persone che sono riuscite a catturare su video gli attimi in cui succedeva la cosa, avevano cominciato a filmare per testimoniare in presa diretta la forte acqua che stava scendendo in quei momenti. Singolarmente, prima e dopo l’ora in cui è successo il fatto (e in cui veniva giù la pioggia intensa) il clima non è più stato particolarmente brutto, e così nei giorni precedenti e successivi. Tutti quegli ombrelli sembravano come avvisare di RIPARARSI da qualcosa che sarebbe venuto dall’alto…
Genova è una citta che ha spesso attirato l’attenzione dei mass media nazionali su di sé per via della pioggia o, meglio, per via degli effetti della pioggia: alluvioni e inondazioni a volte tragicamente spettacolari e con il loro tributo di vittime.
Il mio collega di blog Teoscrive ha subito rintracciato una notizia riguardante il crollo di un ponte presso Biella avvenuto venticinque anni prima proprio a causa delle forti precipitazioni
Dicevamo prima del forte impatto simbolico di un ponte così grande e spettacolare che collassa, delle immagini del ponte crollato trasmesse da tutti i mass media. In un certo senso il disastro era previsto: si sapeva che prima o poi quella struttura poteva crollare, se ne parlava da anni, si può dire che era quasi più una questione di “quando” che di “se”. Una volta viste le prime immagini, m’è venuto da pensare al film Cassandra crossing, un film di tanti anni fa riguardante epidemie e virus letali dove i passeggeri di un treno infettato dal virus sono destinati a perire attraversando un ponte fatiscente che crollerà sotto il peso del treno e una buona parte del film mostra quei passeggeri, una volta a conoscenza del loro destino di morte, che fanno di tutto per saltare a terra prima di raggiungere l’inizio del ponte. Combinazione, di virus letali parla anche un film di un po’ di tempo dopo, Io sono leggenda, dove compare il ponte di Brooklyn crollato.
Cassandra crossing.
Io sono leggenda.
In effetti, le notizie e le immagini di avvenimenti come questo presto si diffondono “viralmente” come si dice, proprio come un’epidemia, soprattutto in un’epoca in cui ci sono internet 2.0, You Tube e i social network, tutta roba che, per esempio, non c’era ai tempi del G8 prima citato.
Proprio come i passeggeri del film Cassandra crossing, diversi conducenti di mezzi automobilistici, sono riusciti a fermarsi in tempo un secondo prima di crollare assieme al ponte o andare verso il vuoto e, recentemente, il divulgatore e contro-informatore Rocco Bruno ha utilizzato la metafora del ponte Cassandra crossing per dire come, passeggeri di un tipo di civiltà profondamente in crisi, dobbiamo “saltare giù” prima di crollare assieme a questa stessa civiltà.
La foto estremamente evocativa e simbolica, diffusa dai mass media in tutto il mondo e vista dunque da milioni di persone, del camion della catena di supermercati Basko di fronte al vuoto oltre il ponte crollato. Potrebbe essere visto come un emblema della civiltà dei supermercati e del consumismo che si ferma un attimo prima del collasso?!
Il ponte Morandi era talvolta soprannominato “ponte di Brooklyn” per via della vaga somiglianza e tale ponte è spesso comparso distrutto dentro film catastrofici (come Final Destination V) e lo stesso ponte di Brooklyn, nella realtà extra-filmica, qualche anno fa fu colpito da un’intensa perturbazione che ne distrusse una sezione e fece anche rischiare la vita ad alcune persone.
La distruzione del ponte di Brooklyn in Final destination V.
A questo indirizzo https://hackaday.com/2015/11/18/suspension-bridges-of-disbelief/ c’è inoltre un’analisi con una lunga carrellata dei vari effetti speciali di diversi ponti americani distrutti in film catastrofici hollywoodiani e di come spesso e volentieri le distruzioni di quei ponti in tali film non seguano le leggi fisiche di cui tengono conto gli ingegneri che progettano quelle strutture. A quest’altro indirizzo http://www.thegeektwins.com/2015/05/7-sci-fi-movies-that-destroyed-golden.html vengono illustrati i sette film di fantascienza in cui il ponte sul “Golden gate” a San Francisco lo si vede distrutto in molteplici maniere. Come si vede anche qui, l’immagine del ponte distrutto fa il paio, come potenziale simbolico, a quella di torri crollate.
La cosa particolare è che l’anno precedente Londra fu coinvolta in due azioni terroristiche più gravi: una compiuta il 22 marzo (a un anno esatto di distanza dall’attentato terroristico di Bruxelles!) e l’altra il 3 giugno 2017. Sono coinvolti dei PONTI in entrambi i casi: nel primo il ponte di Westminster (vicino al palazzo del parlamento) nel secondo il London bridge. In tutti e due gli attentati sono stati coinvolti alcuni malcapitati passanti proprio come nello strano attentato di Londra – di minore entità ma comunque ben presente sui mass media anche lui – del 14 agosto 2018. Anche nel crollo del ponte Morandi sono stati travolti dei passanti e sia in questo caso sia in quello degli attentati londinesi centrali sono stati gli autoveicoli, quegli stessi autoveicoli che da un po’ di tempo vediamo prendere fuoco con sempre maggiore frequenza.
A ciò si può collegare un curioso episodio avvenuto prima di quegli attentati, nel febbraio 2016, quando molti passanti furono spaventati da uno dei classici autobus rossi londinesi che esplose e prese improvvisamente fuoco nel bel mezzo del London bridge https://www.mirror.co.uk/tv/tv-news/bus-explodes-london-bridge-terrifying-7326412 non si trattava di un atto terroristico vero e proprio ma erano riprese per una scena di un film su Jackie Chan. Verrebbe quasi da pensare che gli autori degli attentati di Londra dell’anno dopo si siano ispirati a questo film!
Comunque sia, proprio esattamente come all’epoca del G8 nel luglio 2001, la provinciale Genova, in quei giorni di ferragosto 2018, occupava le principali notizie di apertura in tutto il mondo, per la prima volta dopo poco più di diciassette anni.
A tal punto che anche la SINCRO-SFERA anglofona (ovviamente quella principale del mondo) ne è stata coinvolta:
This was one of those multicontextually resonant events sending shock waves across time backward and forward. And it’s surprisingly – or not so surprisingly in our case – very esoteric. It confirms a hidden, very powerful theme we’ve being stressing all year but no one else would be cognizant of, the…
Dunque nel periodo subito dopo l’inizio della seconda metà dell’anno 2001, vi fu l’infuocato G8 di Genova come abbiamo detto il quale, un po’ per la presenza dei principali capi di stato del mondo asseragliati dentro la “zona rossa” del capoluogo ligure, un po’ per i terribili, tumultuosi fatti successi in quei giorni, focalizzò l’attenzione mass-mediatica mondiale su Genova e, dopo nemmeno due mesi, vi fu un altro fatto che catalizzò ancora più massicciamente l’attenzione mediatica di tutto il mondo verso New York e Washington (già normalmente piuttosto mediatiche per i fatti loro, senza che accada nulla di particolarmente terribile). Stranamente, diciassette anni dopo, vi è il ritorno di Genova all’attenzione internazionale e per via di un avvenimento che decisamente ricorda quello delle torri gemelle; in questo agosto 2018 sembra quasi ci sia stato un ritorno ibrido degli avvenimenti del luglio e del settembre 2001. Il luogo del torrente Polcevera in cui è venuto giù il ponte è stato definito “zona rossa”, proprio come la zona off limits in cui si vedevano i capi di stato durante il G8 e come senso ricordava il luogo delle torri gemelle collassate chiamata “ground zero”.
Tra l’altro in un contesto globale parecchio i fibrillazione: il nuovo governo italiano “populista” che crea scompiglio, le vicende negli Stati Uniti con la contrapposizione ormai quasi bellica tra i trumpiani e i non trumpiani in vista delle elezioni di mid term, i casi di censura mediatica nei confronti dell’informazione alternativa su internet, le vicende riguardanti un papato si può dire in caduta libera a causa della pedocriminalità ma non solo, i problemi delle migrazioni, i problemi dell’Unione Europea, i preoccupanti attriti tra Stati Uniti e NATO da una parte e Russia e Cina e le “potenze emergenti” dall’altra…
A questo proposito, poco più di quattro anni fa, scrivemmo un articolo che, letto oggi, ci sorprende un po’.
Ecco un passo riguardante la Liguria in generale e Genova in particolare come manifestazioni simboliche della differenza e contrapposizione tra ovest ed est:
Ho immaginato che il famoso EVENTO si sarebbe manifestato nel prossimo agosto (il mese in cui il mio compare Matteo vede come propizio per lo scatenamento di grandi cose), quando sarò via da Genova per dieci giorni. Mi sarei trovato a non poter più tornarci per lungo, lungo tempo e, quando, magari dopo anni, ci sarei ritornato, non avrei più trovato nulla di ciò che era stato e delle persone che ci vivevano.
Mi domando, però, la ragione simbolica di questa paranoia – che s’è ripresentata, sebbene con intensità molto minore, dopo diciannove anni – cosa vuole davvero dirmi il mio inconscio, rendendomi sensibile e ricettivo a immaginazioni di questo tipo, e ho pensato a ciò che ha scritto recentemente il mio compare Mediter su un suo articolo, il millenario scontro Oriente-Occidente, lo scontro tra il sorgere e il calare del Sole, tra un mondo vecchio che non vuole morire e un mondo nuovo che non riesce a nascere.
Come ligure, io questo lo avverto in modo particolare, visto che, il posto dove vivo si trova A META’ tra Occidente e Oriente, infatti Genova si trova in mezzo alla Liguria, tra la Riviera di Ponente (Occidente) e la Riviera di Levante (Oriente) e io, tra l’altro, sono anche di un segno, la Bilancia, che richiama alquanto questa dialettica Est-Ovest.
Il crollo di un ponte che collega il ponente con il levante della Liguria, che connette l’ovest all’est, può forse essere visto come una manifestazione simbolica (concretizzata nella realtà materiale) anticipatoria di una possibile rottura prossima ventura tra occidente e oriente? Mostrata mass-mediaticamente a tutto il mondo prima della sua effettiva manifestazione concreta nella realtà materiale?
Ecco cosa scrivevamo anche in quello stesso articolo:
Mi veniva anche in mente che, nei giorni intorno al 20 luglio 2001, vi furono gli avvenimenti del G8, e questa sarebbe potuta essere una combinazione significativa, esattamente dopo dodici anni. Un ritorno di un avvenimento simile a maggiore intensità e magnitudo, con Genova di nuovo alla ribalta internazionale, non certo per qualcosa di lieto, ma per qualcosa di fortissimo impatto psicologico globale. Come sarebbe, appunto, un’esplosione atomica.
Periodicamente, la città che venne definita con vari soprannomi, “Superba”, “Dominante”, sembra teatro di forti anomalie, le quali scuotono lo status quo, in particolare dell’Italia, ma non solo. Dalla “partenza dei Mille” nel 1860 al bombardamento navale inglese del 1941 (il quale sembrò un “ricorso storico” del bombardamento navale francese del 1684) ai disordini del 1960 e quelli, già citati, del 2001, e le periodiche, disastrose, alluvioni, dal quella del 1970, a quella del 1992, alla recente del 2011. [nell’ottobre 2014 ne sarebbe avvenuta un’altra].
E poi l’anno scorso, quando una nave colpì un edificio del porto a forma di torre, provocando vittime.
Leggendo quell’articolo sembra proprio che mi attendessi qualcosa di dirompente a Genova per l’agosto 2014 quando invece poi è avvenuto esattamente quattro anni dopo.
Il fatto che l’avvenimento del ponte Morandi crollato sia stato per molti genovesi shockante ma non del tutto inaspettato (come se lo si sentisse che prima o poi sarebbe successo) l’ho visto leggendo dei commenti di un mio contatto su Facebook in cui diceva di provare una sensazione stranissima, davvero difficile a far capire a parole, si ricordava dei sogni o delle sensazioni che aveva da piccola, nei quali non vedeva più da lontano la consueta silhuette del viadotto all’orizzonte alla fine della valle e adesso la visione dal suo terrazzo che aveva del panorama senza il ponte (la skyline senza il ponte) la riconosceva esattamente come quella di quei sogni o di quelle visioni che aveva da bambina.
Cosa altro può anticipare il messaggio simbolico globale del crollo del viadotto?
Si sa che l’etimologia della parola “PONTEFICE” significa “costruttore di ponti” e, ora come ora, l’attuale pontefice della chiesa cattolica si può dire sia “sotto inchiesta”, “bersaglio di polemiche”, “nel mirino”, proprio come il “pontefice” Riccardo Morandi (tra l’altro ormai da un po’ passato a miglior vita), il costruttore del ponte crollato. Qualcuno, come si è già detto, nelle primissime ore dopo il crollo, ha fantasticato sul fatto che il crollo fosse avvenuto perché il ponte “era stato colpito dal fulmine”. La parte della sezione del ponte di Brooklyn collassata nel 2014 venne giù in seguito a una tempesta di fulmini. Uno o più fulmini colpirono la sommità della cupola di San Pietro l’11 febbraio 2013, giorno delle dimissioni di Benedetto XVI.
Una delle cose peggiori successe al papato di Francesco in questi ultimi tempi è stata la dimissione in blocco, a maggio, di più di trenta vescovi in Cile sempre a causa delle brutte faccende di pedo-criminalità e delle loro coperture in alto loco. Come abbiamo visto, il Cile è un paese che sembra proprio direttamente connesso al crollo del ponte, sia perché tra le vittime del crollo vi erano anche due cileni sia perché il Cile pare una terra colpita con una certa frequenza da incidenti di questo tipo: m’è stato comunicato direttamente da una cilena (tra l’altro da me incontrata anche il 14 agosto poco prima che venisse giù il ponte) di come in Cile si siano commemorati contemporaneamente i morti dovuti al crollo del viadotto di Genova e i morti di un incidente simile avvenuto anni fa in Cile e che fece uguale scalpore .
Quell’ 14 agosto 2018 è stato anche il giorno della morte di Micheal Persinger, uno scienziato eccentrico e singolare di cui avemmo modo di parlare in un curioso articolo risalente ai tempi delle olimpiadi di Londra nell’estate 2012, quando parve che alla cerimonia d’inaugurazione di quei giochi olimpici si fossero manifestati nientemeno che gli “illuminati”, ovverosia quelle tredici famiglie potentissime le quali secondo i teorici della cospirazione vantano un lignaggio secolare-millenario risalente ai tempi di Babilonia e influenzano gli avvenimenti planetari avendo sotto i loro ricatti di ogni tipo tutte le maggiori istituzioni dell’occidente, a cominciare da quelle finanziarie, militari, religiose e giudiziarie essendo inoltre in contatto con entità extra-dimensionali che li mantengono al potere supremo alle quali fanno tributo praticando innominabili riti satanici sacrificando giovani vite. Questo in nuce pensano certi cosiddetti “teorici della cospirazione”, esagerando di molto cose che magari possono anche avere un qualche fondamento nella realtà (basti pensare alle ramificazioni criminali accertate dei servizi segreti delle nazioni più potenti). Le divinità babilonesi, l’occhio che tutto vede e controlla sulla cima della piramide delle piramidi (la società piramidale fatta di piramidi sotto piramidi), la fenice che brucia nel fuoco e risorge dalle sue stesse ceneri: una simbologia di questo tipo in effetti fu presente nei rutilanti spettacoli all’inaugurazione e alla chiusura delle olimpiadi di Londra del 2012.
La fenice che brucia e risorge dalle sue stesse ceneri davanti all’unico occhio in cima alla piramide.
Bene, quel Micheal Persinger (ideatore di un casco particolare il quale stimola determinati punti del cervello che permettono di provare sensazioni percepite come “contatto con Dio”), per riassumere ciò che scrivemmo in quell’articolo, ipotizzava che una mutazione – intenzionale o meno – del campo elettromagnetico della Terra avrebbe fatto in modo di far comunicare istantaneamente i cervelli tra loro attarverso una specie di “mente collettiva” la quale si sarebbe manifestata proprio in seguito ai cambiamenti delle strutture geo-elettromagnetiche del pianeta. La questione aperta è: e se questa “mente collettiva” vera e propria fosse già attiva ma semplicemente inconscia e se, attraverso certe mutazioni, la si rendesse invece consapevole di se stessa? Può essere che le cosiddette “sincronicità”, i “climi psichici” e le “coerenze inter-contestuali” siano dei sintomi dell’esistenza sottotraccia di questa mente collettiva, la quale sembra rendersi conto di se stessa più del consueto in occasione di determinati avvenimenti globali d’impatto e di shock, amplificati e resi globali dagli attuali mass media.
Sottoscrivo ciò che dice Goro Adachi al riguardo:
Ciò che il tipico teorico della cospirazione non capisce e dunque lo limita nella sua valutazione delle cose è come le notevoli coincidenze possono sorgere dal reame metafisico al di là di ogni consapevole volontà umana e come sorprendentemente comuni tali coincidenze siano. Senza comprendere il ruolo della sincronicità – in sostanza della “magia” – nella nostra realtà, voi non potete sperare di ottenere reali intuizioni di ciò che è in corso intorno a noi e di cosa ci attende oltre l’orizzonte. Il nuovo articolo del Daily grails “Steam Engine Time & Ideaspace: How Creative Ideas Arise Simultaneously” tocca questo importante argomento.
Intanto pensiamo che l’evento del crollo del ponte Morandi sia stato qualcosa che ha dato una bella scossa alla mente collettiva, ben al di là di quella italiana, tutto il mondo l’ha visto bene, é stato simbolico in una maniera sfacciata e spudorata e pensiamo sia stato di certo premonitore di roba di magnitudo molto elevata che avverrà in un futuro più o meno prossimo.
Come dice il pluri-citato Goro Adachi:
Questo è uno di quegli eventi che risuonano in maniera multicontestuale mandando onde di shock su e giù attarverso il tempo. Ed è sorprendentemente – o non così sorprendentemente nel nostro caso – molto esoterico. Esso conferma un nascosto, molto potente, tema che stiamo evidenziando lungo il corso dell’anno in corso […]
Sicuramente molti livelli di questa cosa ci sfuggono: per esempio è possibile un collegamento con l’eclisse lunare del 27 luglio (poco più di quindici giorni prima), la più lunga del secolo e del suo allineamento col pianeta Marte, dalla faccia completamente illuminata e alla minore distanza dalla Terra da anni?
E che dire di un’altra associazione mentale che ci viene da fare: i palazzoni sotto quel che resta del viadotto pericolante, verranno distrutti e quindi gli abitanti andranno via. Sembra il rovescio di ciò che avvenne proprio dopo il 1967, qualche anno dopo l’inaugurazione del ponte quando venne raso al suolo il quartiere di via Madre di Dio che si trovava anch’esso esattamente ai piedi di un ponte, proprio come quei palazzoni sotto il viadotto, dai quali abbiamo visto gli abitanti che sono stati sfollati, esattamente come gli antichi abitanti del quartiere di via Madre di Dio. Questo quartiere (assieme al Borgo dei lanaiuoli e alla via dei servi) è sempre stato visto come il simbolo della “Genova vecchia” della “Genova scomparsa”, sacrificata alla modernità, al consumismo e alla super-motorizzazione partita proprio dagli anni sessanta in avanti. In quel periodo intorno al 1967 venne smantellato un simbolo della “città più a misura d’uomo” quale era il tram elettrico e venne edificato quell’altro tempio alla super-motorizzazione che fu ed è la sopraelevata, una specie di percorso autostradale nel bel mezzo della zona del porto e della città vecchia. Genova fu costretta in un modo quasi violento alla modernità veloce, motorizzata e consumistica. L’epoca dello smantellamento di quei quartieri medievali sotto il vecchio ponte di Carignano per dare spazio alla velocità moderna e soprattutto post-moderna fu nello slancio di fine anni sessanta inizio anni settanta, oggi forse vediamo, con questo crollo, l’inizio-inizio di un processo inverso e, infatti, l’immagine di quel camion del supermarket con di fronte il vuoto del ponte amputato ci fa meditare.
Voglio concludere questo articolo riportando un’ottimo scritto del mio amico regista Davide Scovazzo – già comparso una volta in questo blog – che lo vedo come degno finale di tutto quanto:
ULTIME RIFLESSIONI SUL PONTE MORANDI
…è che uno crede sempre che le “cose”, le persone, le realtà siano eterne. Che i genitori non moriranno mai, che la vita sia infinita, che la nostra adorata ci amerà per sempre, che quel muretto scrostato e pieno di scritte che sei abituato a vedere fin da bambino quotidianamente nella strada che percorri minimo due volte al giorno sarà sempre lì.
Poi accade.
Il cielo si fa di un rosso “strano” e malato o di un giallo infetto e presago di apocalisse, il Bisagno esonda e lascia strade, negozi, certezze e vite umane sepolte da una mota irreale che alluviona la coscienza, tuo padre si ammala e muore, un ponte che “davi per scontato” e vedevi ogni giorno dal finestrino della macchina andando a lavoro, su cui bestemmiavi in coda o percorrendo il quale sognavi a ore assurde al ritorno da concerti e serate al limite della notte d’un tratto crolla, i programmi televisivi si bloccano e iniziano a spuntare edizioni speciali dei vari TG zeppi di video amatoriali in cui viene ripetuto “ommioddio! ommioddio! ommioddio!” come un isterico mantra, questi stramaledetti social si intasano e ognuno diventa esperto, profeta, sarcastico, superfluamente poetico, tuttologo, e si ripiomba, anche interiormente, in una nuova preistoria. Ha qualcosa di luttuosamente liberatorio, macabro a dirsi.
Le priorità si scompagninano, il mondo come lo conosciamo si mette in standby, ci si guarda intorno per capire se tra i nostri cari ci sono vittime, la capufficio che urla e l’interrogazione di Latino dell’indomani smettono di essere al centro dei nostri pensieri e si fanno piccolissimi.
Si riguarda la fine del (nostro minuscolo, ma condiviso) mondo con occhi nuovamente bambini.
E adesso?
Ho un ricordo personale che mi lega al ponte.
Ma non è “quella volta sul ponte”. E’ più circa il ponte.
Ricordo un’altra istituzione venuta a mancare in questa vecchia Diva imparruccata in avanzato stato di decomposizione tra residui infeltriti di velluti ormai sozzi, vecchi tesori impolverati e ragnatele su antichi argenti ossidati che è la nostra dolorosamente e mestamente, depressivamente amata Genova, immortale e morta al medesimo tempo: il Genova Film Festival.
Sarà stato sette anni fa (anche il tempo si crede che non passi mai, e invece…).
Presenziai con il mio fortunato cortometraggio DURANTE LA MORTE, e lo presentai al sempre stranamente (data la ritrosìa del Genovese-tipo, che preferisce lamentarsi con la cadenza a morto di un mare in risacca per l’assenza di eventi che partecipare agli eventi stessi – che invece esistono eccome – oppure crearne di nuovi…ma in fondo a noi questo mugugno è caro e fa parte del nostro DNA come il Pesto e la Focaccia) caloroso pubblico insieme al Presidente e Maestro di Cerimonie Cristiano Palozzi.
Mi chiesero quali fossero i miei progetti per il futuro che ci sarebbe stato dopo quel corto.
Scherzando, citando la fine del capolavoro del Maestro Lucio Fulci “Zombi 2” (di cui allego una foto…notate le Torri Gemelle sullo sfondo….terrore si aggiunge a terrore, e non certo per i motivi originariamente voluti dagli autori…) in cui il Virus si è espanso anche in Occidente e gli Zombi invadono le nostre città che, appunto, crediamo immortali in quanto inespugnabili, sicure e al sicuro, eterne, incrollabili (con tutti i simbolismi più o meno facili e più o meno beceri che possiamo volerci vedere…gli immigrati coi barconi? L’annebbiamento delle nostre stesse intelligenze senzienti tra fake news, overdose di dati inutili e vacui e annullamento dell’identità? Ma non usciamo fuori tema…), perfettamente esemplificato da uno stuolo di Zombi che avanzano ciondolando invadenti e inarrestabili sul Ponte di Brooklyn (nomignolo che abbiamo sempre affettuosamente dato noi autoctoni al Ponte Morandi data la vaga somiglianza), dissi scherzando e canzonando un po’ il cinema del collega Massimo Morini, “Ho in mente un remake di Zombi 2 in cui gli Zombi marciano sul Ponte Morandi! Bisognerà fare in fretta, prima che ci pensino come al solito i Buio Pesto, magari tirando fuori uno dei loro soliti film, magari intitolato “ResurreXön”!”.
Il pubblico rise. Se ne aveva ancora voglia (ora credo di no, ormai siamo troppo terminalmente stanchi).
L’idea ci sarebbe anche stata, ma sarebbe stato troppo difficile bloccare la strada, impedendo quella viabilità che pareva così indispensabile e inarrestabile e di cui adesso dobbiamo imparare a fare a meno, come dell’acqua e del cibo in tempo di guerra. Col senno di poi, davvero avremmo dovuto fare in fretta.
Ora il ponte rimane lì, come un nonno appena morto a cui avremmo voluto fare molte domande e non l’abbiamo mai fatto, ma ormai è troppo tardi e restano solo i rimpianti per le risposte che non avremo mai più.
Guardo la mia città e la mia nazione, il mondo intero, i governi e i “sistemi” cadere pezzettino per pezzettino come i denti di un morto, mentre i viventi (o presunti tali) rimasti continuano a darsi la colpa l’uno con l’altro del decadimento fisico e strutturale della civiltà come la conosciamo.
Fino a qualche anno fa avrei detto che siamo come i pochi superstiti che si difendono dal lento ma inesorabile incedere degli Zombi (l’ignoranza? La corruzione?) che ci assediano.
Ora no.
Ora so per certo che i Morti Viventi che zoppicano a mente vuota, istericamente voraci e ottusamente ciechi su questo ponte crollato che non porta più da nessuna parte siamo Noi.
David Wilcock è il divulgatore New Age che mi interessa di più nel mondo web, anzi l’unico che mi interessa.
A mio parere è di gran lunga il più originale (anche con quella faccenda della sua somiglianza con Edgar Cayce, il “profeta dormiente”), è, a mio parere, colui che conosce meglio di altri i meccanismi dell’intrattenimento a puntate, dell’affabulazione, della suspence, del colpo di scena. Ciò che scrive, a suo dire, è basato su dati scientifici poco noti od occultati ma, anche se si dovesse trattare di un ciarlatano – come crede una buona fetta di chi lo conosce – ha comunque il talento di rendere verosimili (verosimili più che credibili) cose che ai più appaiono come inverosimili, mescolando, non si sa bene in quali quantità, realtà e fantasia. Un talento simile lo ha anche il suo compare Benjamin Fulford, ma in una maniera, a mio parere, più piatta, ripetitiva e noiosa.
Oltretutto, penso che sia l’unico dei newagers che si occupi di CICLI STORICI, di ricorsività nel tempo della storia (avvenimenti che ritornano anche se in una veste diversa) e di studio sulle sincronicità.
Certo, diverse cose che dice sono manna per i debunker: dalla sua fede negli extraterrestri buoni, alla sua credenza nella cospirazione degli Illuminati, al suo credere che le DUMB (basi) sotterranee degli Illuminati siano state spazzate via nell’agosto 2011, al suo sostenere la veridicità di esperimenti dalla valenza scientifica discutibile, come quello che dovrebbe far trasmigare, attraverso la luce, il DNA di una salamandra da quello di una rana, e viceversa.
Oltretutto, Wilcock è stato – SUO MALGRADO – tra coloro che hanno più mostrato, per anni, il 21 12 2012 come data in cui sarebbe successo chissà cosa, dall’Epifania aliena, alla fine degli Illuminati, all’Ascensione.
Insomma, è un po’ troppo californiano per i miei gusti, e ha quella fede ingenua americana che, noi scettici europei (e cinici italiani), ce la sogniamo. Però – nonostante i suoi limiti e le sue ingenuità – sta forgiando un nuovo tipo di pubblico, che condivide con lui il CREDERE REALI certe cose. E, se questo tipo di pubblico, nei prossimi anni continuerà a crescere, stiamo attenti, perché ciò che viene creduto come reale sarà poi reale nelle sue conseguenze.
Ho preso questo estratto dal suo ultimo articolo perché l’ho considerato piacevole e suggestivo (anche istruttivo, a leggere tra le righe, cum grano salis) e ho voluto condividerlo coi lettori di Civiltà Scomparse.
Tubal-cain è un personaggio citato nell’Antico Testamento, nella Genesi versetto 4:22. Egli era discendente di Caino, figlio di Lamech e Zillah, nonché fratello di Naamah. [http://it.wikipedia.org/wiki/Tubal-cain]
TUBAL CAIN
La prima e la più importante frase segreta che imparano gli affiliati alla Massoneria [di rito scozzese], quando cominciano a salire i gradi della scala, è TUBAL CAIN.
Hai bisogno di fare molta strada – di solito almeno il 32esimo grado massonico – per avere qualche possibilità di capire cosa davvero significhi.
In definitiva, ciò si riferisce alla linea di sangue di Caino, ed è anche una specie di grossolano scherzo, dal momento che per “canna con due palle” si intendono i genitali maschili con cui Lucifero ha ingravidato Eva.
Vi siete mai chiesti perché i presidenti americani si vedono così spesso giocare a golf?
La canna di Charlie Chaplin e la canna da golf unite.
Anello massonico col simbolo “Two ball Cain”, “Tubal Cain.”
Anello massonico (del 33esimo grado) con brillanti e il simbolo Tubal Cain Two ball Cain.
TWO-BALL CANE = OO7
“Two-Ball Cane” (Due palle e una canna) appare in codice anche come nome in codice dell’agente segreto James Bond. Bond rappresenta gli agenti ad alto livello che lavorano per la Cabala [il “potere oscuro” che domina il mondo, secondo Wilcock e altri.]
007 e Tubal Cain Two Ball Cane
CIO’ RISALE AI TEMPI DELLA REGINA ELISABETTA I E DI JOHN DEE
Nella storia della Cabala, il primo 007 fu John Dee, l’astrologo personale della regina Elisabetta I.
Sebbene la citazione seguente è tratta da un sito web cristiano che demonizza la Cabala, mostrandoli come sub umani – che non è il messaggio presentato da Gesù e altri maestri spirituali, alcune citazioni vale la pena ripeterle.
John Dee
JOHN DEE, MAGO E ORIGINARIO AGENTE 007
Il suo temibile aspetto, con tanto di alto cappello a punta, e il suo debole per le sfere di cristallo, ha dato al mondo l’archetipo del mago, dello stregone.
Dozzine di libri e romanzi sui maghi sono stati basati su Dee, incluso Gandalf, Harry Potter e anche Il mago di Oz.
Egli fondò l’ordine dei Rosacroce (la scuola dell’occulto per eccellenza), la prima delle molte società segrete che promossero la crescita spirituale attraverso i secoli.
John Dee (1527-1608) fu un matematico inglese, professore e astronomo, che si giocò tutto per l’attività (a quel tempo) più lucrativa occupazione di medium e astrologo.
Dee finì per diventare l’astrologo di corte di Elisabetta I e presto ne divenne anche la spia.
MISSIONI DI SPIONAGGIO MISTERIOSE E PRATICHE OCCULTE
Come agente della corona, Dee condusse missioni misteriose, per fini perlopiù sconosciuti ancora oggi. Egli fu apprezzato per le sue capacità spionistiche, che lo portarono a elaborare sofisticati codici cifrati.
Nella sua corrispondenza con la regina, segnava i suoi comunicati con la cifra “007”, un appellativo che sarebbe stato ancora usato, come riconoscerà ogni fan delle storie di spionaggio.
John Dee credeva che degli specchi appositamente costruiti potevano trarre speciali poteri magici dal sole e trasmettere messaggi e oggetti alle stelle lontane e ad altri mondi.
DEE STESSO FINI’ PER METTERSI NEI GUAI A CAUSA DELLE SUE VISIONI MAGICHE
Dee nacque vicino a Londra il 13 luglio del 1527 ed entrò al St.John College a Cambridge all’età di 15 anni…
Dai suoi studi sviluppò una dottrina per cui si poteva ottenere la conoscenza di Dio dall’applicazione pratica della magia, un’idea controversa che lo gettò nei guai in diverse occasioni.
All’inizio della sua carriera di mago, durante il regno di Maria Tudor (“Bloody Mary”), Dee fu arrestato e accusato di aver tentato di ucciderla con la stregoneria.
Venne imprigionato nel 1553 dentro Hampton Court, con l’accusa di “calcolo”, cioè la pratica dell’arte pagana della matematica.
Nel 1364 venne pubblicato uno dei suoi tanti libri che trattano di argomenti occulti, “The Monas Heiroglyphica”
Il “Monas heiroglyphica” è un simbolo creato da Dee, che lui credeva fosse il simbolo definitivo della conoscenza occulta. L’anno seguente pubblicò “Di Trigono.”
Il crittografo John Dee.
DEE TENTO’ DI CONTATTARE ENTITA’ DISINCARNATE
Dee iniziò i suoi esperimenti nel 1581, provando a contattare entità disincarnate, tentativo alimentato principalmente da strani sogni, sensazioni e misteriosi rumori dentro casa sua.
Il 25 maggio 1582, registrò di avere avuto il suo primo contatto con il mondo degli spiriti per mezzo della sua sfera di cristallo.
Per ottenere ciò, ci vollero a Dee anni di lavoro, attraverso lo studio dell’occulto e la cristallomanzia.
Tale contatto col mondo degli spiriti, proverebbe di essere la maggiore forza trainante dietro Dee per il resto della sua vita.
Mentre Dee era all’estero in Europa, le cose non si preannunciavano buone nella sua terra natale.
Nel 1583, vi fu un assalto alla casa e alla biblioteca di Dee a Mortlake nel Surrey, che distrusse la sua collezione di libri, i suoi strumenti dell’occulto e i suoi oggetti personali.
LA TEOLOGIA DI DEE (ISIS E OSIRIS, ISIDE E OSIRIDE) E’ OVUNQUE NELLA MASSONERIA
John Dee, i Rosacroce e i massoni, tutti credono nella stessa cosa; che “elevati esseri spirituali” con intenzioni benevole, stanno solo aspettando in una delle molte altre dimensioni, per aiutare “uomini perfezionati” come Dee e i massoni.
Questi sono uomini che si dichiarano perfetti attraverso procedure lungo i ranghi delle società segrete.
“Dee fu uno che praticò lo gnosticismo ermetico, una scuola di pensiero basata sugli antichi insegnamenti precristiani del dio greco Hermes.
Hermes, infatti, fu una semplice copia di un molto più antico dio egizio della conoscenza e del linguaggio: Toth.
In tal senso, tutto lo “gnosticismo ermetico” può essere visto come un culto degli insegnamenti di Toth.
Secondo i miti egizi, Toth fu uno degli dei che scesero sulla Terra, assieme a Isis e Osiris, per portare i frutti della conoscenza, della civiltà e delle scienze al popolo egiziano.
Nel 1581, usando la sua conoscenza di queste antiche pratiche, Dee iniziò una serie di tentativi di comunicare con “entità elevate”: il suo aiutante, Sir Edward Kelly, lo aiutò a canalizzare tali entità.
OO7 era il numero utilizzato nelle comunicazioni tra la corte di Elisabetta I e John Dee.
Dee segnava le sue lettere con i due cerchi (due zero) e il sette: 007. Dee fu l’uomo da cui Ian Fleming trasse il suo James Bond agente 007.
[fine estratto che Wilcock ha preso da un sito web cospirazionista cristiano.]
APPARENTEMENTE, DEE FU IN GRADO DI OTTENERE RISULTATI…
Una delle storie che ho personalmente raccontato durante delle recenti riprese della trasmissione Ancient Aliens per il canale History Channel era incentrata su John Dee.
In particolare, sembra che il lavoro di Dee di contatto con entità extraterrestri diede i suoi frutti in modo drammatico.
La citazione chiave che rivela cosa successe viene da un sito web il cui autore è stato prima citato.
Quando l’ “armada” spagnola incombeva sul canale della Manica, fu Dee che saggiamente suggerì di tenere duro e aspettare.
Egli previde correttamente che tempeste devastanti avrebbero distrutto la potente flotta spagnola e sarebbe stato meglio mantenere le navi inglesi nella baia.
Alcuni suggerirono che fu Dee stesso ad evocare quella tempesta.
OVVIAMENTE QUESTO GENERO’ UNA GRANDE ATTENZIONE
Un “insider” mi disse che Dee fu in grado di sconfiggere l’ “armada” spagnola con tempeste provocate spontaneamente, non solo una ma un paio di volte.
Ciò naturalmente generò una grande attenzione, sempre se si sia mai potuto verificare.
John Dee può avere contattato gruppi di ET negativi per fornire assistenza tecnologica all’Impero inglese, per assicurarsi che avrebbero prevalso.
Dee fu una “rock star.” Un vero mago. Egli scoprì un incredibile nuovo metodo per acquisire potere.
Una volta che ci familiarizziamo con l’idea che ET buoni (angeli) ed ET cattivi esistono, e sono coinvolti nelle nostre faccende, noi possiamo vedere cosa può essere successo.
Può essere che Dee facilitò una nuova alleanza con gruppi di extraterrestri negativi che promisero supporto all’Impero inglese, ma a un costo terribile.
Questi stessi gruppi di ET possono benissimo stare lavorando ancora oggi attraverso la Cabala, come film quali Oblivion, Edge of tomorrow e molte altre fonti ora implicano.
Grazie al cielo, a questi ET si oppone un molto più grande numero di gruppi positivi, sia qui sulla Terra sia da altrove.
NON GLI VIENE PERMESSO DI SPARARE SULLA CROCE ROSSA
Questo è un argomento molto grande, che va oltre lo scopo di un articolo di questo tipo.
Cosa molto importante, un “insider” ad alto livello m’ha detto che ci sono delle regole che gli ET cattivi non possono rompere, non importa quanto male vogliano fare.
“Non ti è permesso sparare sulla Croce Rossa”
Ciò significa che se tu operi così come sto facendo su questo sito, e fai sì che dietro al tuo messaggio ci sia l’integrità della tua vita privata, tutto ti andrà bene.
Questa è una delle REGOLE (“THE RULES”) che i “negativi” devono seguire. Se provano ad infrangerle, i “bravi ragazzi” hanno il pieno permesso di bloccarli con la forza.
Un’altra regola più comunemente conosciuta nel “circuito della verità” è che devono dirci che cosa stanno facendo o altrimenti non sarà permesso che succeda.
Quasi certamente John Dee comprendeva ciò. Si tratta di una tecnologia occulta che è molto probabile sia ancora adoperata oggigiorno. Infatti è ora più ovvia che mai.
CERIMONIA DI APERTURA DELLE OLIMPIADI 2012: LA REGINA SI PARACADUTA CON OO7
Degli “insider” mi hanno informato che, anche se io riportai i molti riferimenti simbolici nei rituali di apertura e chiusura dei giochi olimpici, non feci caso al più importante tra tutti.
In un video di sei minuti e mezzo postato qui, nella pagina YouTube ufficiale dei giochi olimpici, potete vedere l’intera sequenza (che non è incorporabile nel blog.)
Tutte le altre copie del video sono state già tolte. Tuttavia, il video seguente fa un riassunto di ciò che successe, e può essere incorporabile:
UN ATTORE TRAVESTITO DA REGINA VIENE PARACADUTATO AI GIOCHI OLIMPICI
Come riporta questo titolo di prima pagina di Drudge Report, la “regina” paracadutata nel mezzo dei giochi olimpici, assieme a nientemeno che 007 stesso.
Tutto ciò è messo in scena in questo breve frammento – di qualità hollywoodiana – di sei minuti e mezzo interpretato dalla regina d’Inghilterra e dall’attore Daniel Craig nella veste dell’agente 007.
Molta gente, che ha trovato ciò divertente, non ebbe idea che c’era all’opera un simbolismo più grande qui.
Lei stessa, l’elicottero e l’agente 007 che ci viaggava dentro, venne salutato da tutti, perché apparentemente rappresentava il veicolo spaziale con cui gli “angeli caduti” sono…caduti.
Il loro paracadutarsi finale nel mezzo dell’arena olimpica poteva proprio significare la rappresentazione della “caduta”, come in “Fallen Angels.”
UN “INSIGHT JOKE” E UN ATTO ALTAMENTE SIMBOLICO
Quelli all’interno della Cabala sarebbero stati ben consapevoli di ciò che questo significava, ma per ogni altro questo rimaneva imperscrutabile.
La stessa regina d’Inghilterra potrebbe essere soggetta a una vasta manipolazione, e magari ha molta meno conoscenza di ciò che sta succedendo rispetto a quello che qualcuno pensa.
Anche lei può sentirsi intrappolata, e vorrebbe ci fosse una via per fuggire fuori dal Sistema.
Se volete saperne di più a proposito di questo evento paracadutistico, con foto, video e interviste, potete vedere qui, qui e qui.
Gary Connery, a destra, la “regina d’Inghilterra” paracadutata si prepara per il suo drammatico atterraggio alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici, venerdì notte, fotografato assieme a Mark Sutton, l’agente James Bond 007, nel mezzo, sull’elicottero sulla via dello stadio olimpico.