L’inizio occulto della primavera

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Un bel po’ di post fa, precisamente a fine ottobre, avevo parlato di “fine occulta dell’estate”, adesso voglio spendere due parole sul periodo in cui ci troviamo attualmente, cioè terza decade di gennaio – prima decade di febbraio.

M’è successo più volte nel corso degli anni, proprio in questo periodo, e significativamente intorno al 20/21 gennaio, di notare giornate di sole sorprendentemente serene e splendenti, dopo tanto tempo, come non se ne vedevano più da mesi (precisamente da fine ottobre.) Sono giornate che le vedo come il primissimo annuncio della primavera, una suo eco che si manifesta.

Questo è anche il periodo in cui si inizia a notare che i minuti di sole durante la giornata – i quali sono cominciati impercettibilmente a crescere a partire dai giorni dopo il solstizio d’inverno il 21/12 – sono palesemente aumentati rispetto a un mese prima.

Sull’aumento dei minuti di luce durante le giornate a partire dalla terza decade di gennaio, esistono diversi detti popolari, questi vengono anche definiti “Giorni Della Merla”, i quali – in teoria – sarebbero i giorni più freddi dell’anno, ma non è sempre così, visto anche che si dice “se i Giorni Della Merla sono freddi la primavera verrà in anticipo, se sono caldi verrà in ritardo”, quindi v’è una specie di ambivalenza al riguardo: non è detto che siano i giorni “più freddi”, l’unico elemento in comune tra le due opzioni è l’annuncio della primavera, dopo il tempo dell’autunno-inverno, di letargo, di “preparazione nascosta”, non manifesta, della durata di due mesi e mezzo (fine ottobre – seconda metà di gennaio.) Di prima COVATA.

Non a caso, questo periodo è anche quello del Grande Caos prima della rigenerazione,  del rimescolamento delle carte, dell’Apocalisse, la RIvelazione (cioè il mettersi in maschera), ovvero il martedì grasso prima del mercoledì delle ceneri, cioè l’inizio del periodo quaresimale, in cui – appunto – si depositano le ceneri del momento di caos precedente, e si sta tranquilli in attesa della piena manifestazione della primavera, quando ritornerà l’ora legale, facendo aumentare le ore di luce della giornata, e l’Agnello di Dio “risorgerà dopo TRE giorni”, di domenica, dopo essere morto il venerdì.

Questa appare come una ripetizione primaverile dei “tre giorni di buio” dal 22 al 25 dicembre, e si collega al martedì grasso e al mercoledì delle ceneri; il giovedì è il momento della (seconda) COVATA (la Quaresima, un giovedì lungo all’incirca quaranta giorni), il venerdì è il momento della stasi totale – somigliante alla morte – prima della domenica, quando si apriranno le uova, e sorgerà finalmente del tutto la primavera, la RIgenerazione, con la Pasqua di resurrezione.

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“La nascita dell’uomo nuovo”, di Salvador Dalì