Super sincro tsunami: Liquid sky, UFO e…Donald Trump?

19 05 2019

https://secretsun.blogspot.com/2019/05/super-sync-tsunami-liquid-sky-ufos.html

[Cristopher Knowles del blog “The Secret Sun”, in questo post molto lungo mette moltissimi sincro-link partendo dalla visione del film Liquid sky: collega a personalità assai più note i misconosciuti interpreti di questa bizzarra opera cinematografica di serie B essa stessa poco conosciuta, connettendola anche  a un sottobosco newyorkese di quegli anni che non è molto diverso dalle eccentriche turpitudini, mescolate alla fantascienza UFO, le quali hanno luogo nel film.

Ogniqualvolta Knowles parla di “Sibilla”, “Nostra Signora”, “Our Lady”, “Madonna” e altre espressioni di questo tipo, si riferisce a Elisabeth Fraser [https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/05/16/sincronismi-su-nerone-le-sibille-costellazioni-apocalissi/], la sibillina cantante del gruppo new wave-dream pop Cocteau Twins la quale “The Secret Sun” ha mostrato moltissime volte come si tratti di una specie di parafulmine umano che non attira i fulmini ma le sincronicità, soprattutto per quanto riguarda la sua relazione con il cantante Jeff Buckley.]

Talvolta puoi imbatterti in una sincronicità interessante, che ti ispira a curiosare un po ‘e vedere dove potrebbe portarti. Per poi renderti conto di venir alluvionato da una cascata di sincro che aprono una porta su cui ti eri appena appoggiato.

In questo caso parliamo di Liquid sky del 1982, che per me e mia moglie è una specie di Rocky Horror Picture Show.

L’abbiamo visto più volte di quanto mi importi ammettere ed è sempre buono per farci quattro risate. In sostanza, vedo il film come una commedia, che questa fosse l’intenzione del regista o meno. Oggi è più divertente della maggior parte delle commedie in circolazione, intenzionalmente o no.

Troviamo esilarante persino la musica: un coacervo di musica synth dissonante e aritmico.

E naturalmente, quasi tutti sullo schermo sono così stupefacentemente e incredibilmente detestabili che non puoi fare a meno di ridere, perché se invece non lo facessi non finiresti mai di piangere per via di come si sia ridotto questo mondo.

Però queste risate si arrendono comunque alle lacrime non appena ti rendi conto che la subcultura autodistruttiva e disumanizzante che il film descrive non si è solo installata nel mainstream, ma sta diventando il mainstream, così com’è.

La trama è piuttosto semplice; un minuscolo UFO atterra sul tetto dell’appartamento di una modella di Penthouse, attirato dalla droga (il fidanzato è uno spacciatore) e dalla prospettiva del sesso. Quindi, sistematicamente, va a caccia di drogati e stupratori non appena il loro cervello è inondato da tutti quei deliziosi euforici neurochimici.
 
L’estetica è molto East Village anni ’80, ma il film è stato girato nell’area intorno a Madison Park (l’edificio in cui vive la modella si trova sulla ventottesima). L’Empire State Building incombe sull’azione come un monolito malevolo, infatti l’UFO sembra emergere dall’ESB nei titoli di testa.
UFO sulla valle dell’Hudson – Dutchess County, nella valle dell’Hudson, New York, non è nuova ad avvistamenti…

Inoltre è stato presentato per la prima volta nel bel mezzo di una “ET mania” (cioé nel senso del film spielbergheriano) e al tempo stesso New York era interessata da uno sciame UFO, proprio sull’Hudson.

“Ok, c’è una creatura aliena sul tuo tetto.”
Non ho potuto fare a meno di ricordare alcuni esoterismi ufologici consumati negli anni trascorsi dall’ultima volta che ho visto il film. Per esempio, teorie molto strane di persone come Wilhelm Reich e Jim Brandon, i quali sostenevano che gli UFO fossero attratti dall’energia sessuale.
Per non parlare di questo strano documento di un professore universitario (di cui non ricordo il nome) pubblicato negli anni ’80 o ’90, che vede gli UFO come agenti di sovversione culturale e politica, in quanto la presenza stessa (per quanto elusiva) di un’intelligenza superiore e sconosciuta ha effetti incalcolabili sulla psiche umana.

 

Questa presenza – probabilmente simile a quelle delle teorie di Charles Fort – si sente così come si sentirebbe un criminale sotto sorveglianza, o persino come si sentirebbe un dissidente in una colonia carceraria. Dopo un po’ la psiche crolla e le cose divengono strane.

Comunque, facevo a tutti questi pensieri elevati e di alto profilo quando mi esplode improvvisamente davanti allo schermo un riferimento che avevo misteriosamente dimenticato…
Cocteau fece grande letteratura quando si faceva di oppio.

…OK.

Ecco, dovevi proprio vederlo Liquid Sky. E se ciò non fosse stato abbastanza …

Cocteau era Cocteau anche prima che si faceva di droga.

…quindi dovevi gemellare [to twin] i Cocteau…

…in un film sui gemelli [twins] (prendere o lasciare)..

“Prova a essere carino.”

Uno di essi è chiamato Margaret…

Derivato dal latino “margarita”. Dal greco […] che significa “perla”.

Significa “perla”, è non è ancora tutto.

“Liquid sky” è un film di fantascienza USA indipendente del 1982, diretto da Slava Tsukerman e interpretato da Anne Carlisle e PAULA E. SHEPPARD. La prima fu al Montreal Film Festival nell’agosto 1982.

… dovevi far diventare Sheppard [sheep = “pecora”] l’ amante della celebrità New Wave sotto controllo alieno.

Significa che le star di questo fottuto film sono INANNA (“Anne”) E LE SUE SHEPPARD.

Perché mi fanno questo?

Ora l’argine è rotto, e l’intero concetto di un film su un’ingenua new wave degli anni ’80 controllata da un’intelligenza aliena – un’intelligenza aliena che consuma i suoi amanti, oltretutto – viene ad assumere una luce completamente nuova.

Ma torniamo alla Sheppard

Paula Sheppard è apparsa in esattamente due film, ma, gente, in quale coppia gemellare di film ella appare!

Oltre a Liquid Sky, la Sheppard ha interpretato Alice in Alice sweet Alice , un film cult del 1976 ambientato nel New Jersey che ha anticipato di alcuni anni la mania dello “slasher” post- Halloween.

 Ah, ed è soltanto l’inizio eh…

“I sacri terrori”, “I bambini terribili” di Jean Cocteau.

Come potete vedere dal trailer, uno dei tre titoli di Alice, Sweet Alice fu presentato sotto il titolo di Holy Terror, il quale – POICHE’ LA REALTA’ E’ FOTTUTAMENTE ANDATA IN PEZZI PER SEMPRE – è il titolo originale inglese del libro di Jean Cocteau da cui deriva il nome di un gruppo musicale aggiungendolo a “Twins”.

Ed eccolo. Scusate, so che speravate in ​​qualcosa d’altro.

Oh bene.

Non dimenticate che l’adattamento cinematografico del suddetto libro ha tra gli interpreti una vera Rothschild — addirittura una baronessa Rothschild –– nel ruolo di Elisabeth. Ma perché non dovrebbe essere così?!

Parlando di scudi…

… Alice, Sweet Alice non segnò soltanto il debutto di Paula Sheppard, ma pure quello di Brooke Shields [= Scudi], nientemeno.

E naturalmente la Sheppard e la Shields sono gemellate ripetutamente lungo tutte le immagini del film , anche se  al tempo la Sheppard era di dieci anni più anziana della Shields (!) 

E a proposito ancora di UFO …

…uno degli altri titoli per il film fu Communion. Si, proprio così…

…stesso titolo del libro in cui il giornalista Whitley Streiber descrisse il suo incontro ravvicinato con gli alieni ambientato nella valle dell’Hudson, che, divenuto anche un film rese i rapimenti alieni un argomento di punta per diversi anni, fino a culminare nella serie tv The X-Files.

Communion, quel film di serie B interpretato da Christopher Walken, il quale fu interprete sia di “La zona morta” che di “Brainstorm” ai tempi di quando venivano proiettati assieme a “Liquid sky” negli spettacoli di mezzanotte.

Secondo Ferrara, Donald Trump gli diede il suo permesso di girare gratis all’hotel Plaza, a condizione che Walker posasse in fotografia assieme a Ivana Trump, la quale era una fan dell’attore.

Ed è qui che le cose cominciano a diventare davvero strane.

La stessa settimana in cui Heaven or Las Vegas fu nei cinema, il classico dei film neo-noir, King of New York — anche questo con Christopher Walken tra gli interpreti– era sugli schermi (Ancora vedo i due film come inseparabilmente collegati, poiché allora tutto era fottutamente fantastico).

Molte scene furono filmate all’Hotel Plaza, con la benedizione di Donald John Trump…

Donald Trump e Brooke Shields

…il cui percorso, nel corso degli anni, venne a incrociarsi in maniere interessanti con nientemeno che il percorso di Brooke Shields.

In effetti, sia la Shields che Trump furono solitamente ospiti fissi dello Studio 54 alla fine degli anni ’70. Trump spesso vi si ritrovava assieme al suo mentore Roy Cohn (“Priest-King”), il quale così come il co-fondatore dello Studio 54 Steve Rubell (“Garlands [= ghirlande] di Ruby”) sarebbe stato una delle prime vittime dell’epidemia di AIDS.

 
In seguito, la Shields dichiarerà che Trump ci provò con lei nei tardi anni 90, dopo che ruppe con Ivana.

Ehi, qualunque cosa faccia galleggiare le vostre barche, il varietà è il sale della vita!
Comunque sia, la copertina della rivista mostra Trump domandandosi: “Il nostro prossimo presidente?”

Trump sarebbe inoltre perfino apparso nella parte di se stesso nella sitcom Suddenly, Susan, con la Schields tra gli interpreti. Assieme a–abbastanza pazzesco– Kathy Griffin. Notare la scritta “Il nostro prossimo presidente.”

Come nota a margine, c’è inoltre da dire che Trump sarebbe anche apparso, sempre nella parte di se stesso, in un’altra sitcom degli anni novanta, The Nanny (“La Tata”) avente come interprete…

Gli alieni mi hanno impiantato microchip.

ecco un’altra celebrity addotta: Fran Drescher.

La tal cosa ci riporta a Liquid Sky. La nostra amante sfigata Sheppard è una cantante new wave di NYC, della “downtown”, PERCHE’ NON POTEVA ESSERE NIENT’ALTRO.

Ed è giusto, la Sheppard li fa impazzire con il classico synthcore di tutti i tempi, “Me and My Rhythm Box.” E la performance venne filmata nel locale new wave anni 80 “Danceteria”.

Volete per caso sapere chi fece il suo debutto negli USA nel locale “Danceteria”?

Vi aspettavate mica forse qualcosa d’altro? Dove siete stati negli ultimi due anni? 

Ma ciò sta per diventare molto, molto, molto più strano.

Questi sono gli stessi dintorni dove Event Horizon— che può o non può essere un cripto-rituale per gli avvistatori [di UFO]– si tenne nel 2010.

Tuttavia, Event Horizon può non essere stato un rituale per gli “Angeli Che Avvistano”. Potrebbe essere stato un tributo “kinky” a quella storiella-raccontata-fuori dalla scuola, The Monitors.

Notare la soundtrack synth profondamente irritante. In anticipo sui tempi.

I fan lanciano la petizione per far sì di dare al buco nero il nome di Chris Cornell [cantante dei Soundgarden morto di recente].

Va anche ricordato che un event horizon (“orizzonte degli eventi”) è un aspetto teoretico del buco nero. Soprattutto oggi.

Ma dovreste anche tenere a mente che quegli stessi dintorni hanno ospitato i Pearly Dewdrops [letteralmente “gocce di rugiada perlata”] nel tardo 2017.
 
Perché tutto questo interesse per quell’area, direte? Be’, è un bel grattacapo.

Non lo so dire, l’unica cosa è che quel pezzo di terreno collega direttamente due fenomeni underground degli anni 80, entrambi i quali tempestarono la scena nell’estate del 1982.

E proprio perché non potete mai spingervi troppo lontano con tutto questo, il brano “Me and My Rhythm Box” è inquietante che ricordi così tanto l’album dei Cocteau Twins Garlands (il quale, ricordiamo, è uscito nei giorni di Liquid Sky), con la sua strana sincronizzazione “beatbox”, gli arrangiamenti sparpagliati e quella linea di basso rumorosa.

Il brano”Grail Overfloweth” però non è divertente. Neppure lontanamente.

La cantante new wave del film: “Andiamo a Berlino.”

E proprio perché non ho mai incontrato un giglio che non volevo dorare, noto che la diva cinematografica della new wave intende lasciare gli USA per andare a Berlino, dove l’altra diva della new wave, cioè la sua controparte nella vita reale si sarebbe esibita per settimane dopo aver lasciato gli USA.

Date dei Cocteau Twins in USA e Germania, ai tempi di Liquid Sky.
“Mi hanno amato in Germania, sarò una star”

La diva dream wave nella vita reale si esibì a Berlino nel giorno di San Valentino. Immagino che in Germania le abbiano amate entrambe.

Non fu per nulla difficile entrare in contatto con Andy o la Factory. Bob Brady, qualcuno dei suoi studenti e amici erano attori di Andy Warhol. Quindi ci avvicinammo molto [per Liquid Sky]; da quel che ho capito, uno dei nostri modelli era il suo ragazzo. Ma accadde così, senza pianificare nulla.

ANDY WARHOL, SILVER SCREEN

Liquid Sky fu originariamente inteso per coinvolgervi Andy Warhol, dal momento che fu ispirato e adattato dal suo film Trash. Apparentemente ci furono un sacco di contatti tra i produttori e Warhol…

Donald Trump e Andy Warhol.

…il quale, come Donald Trump, a quei tempi era una presenza fissa nella scena dei club di Manhattan.

Ethyl Echelberger, Keith Haring, John Sex, Cookie Mueller, al club “Danceteria” nel 1984.

In effetti, al Danceteria all’epoca comparivano un mucchio di personalità connesse a Warhol.

Celebri debuttanti (da sinistra: Robbi, Anita Sarko, Tish Gervais, Beauregard Houston-Montgomery, James St. James e Lisa E. partecipano in massa a un evento svoltosi nella Trump Tower.
E quella stessa cerchia di celebrità che si sono fatte da sole, apparentemente fece presenza nella Trump tower per ragioni che non posso cominciare a immaginare. 
 
Un attimo. Lo so il perché: PERCHE’ L’UNIVERSO E’ INSANO.
Diciamo che la prima cosa a cui ho pensato quando ho visto la copertina di questa rivista è stata: “Aspetta, non è del 1988, allora perché questi pagliacci si vestono come in un film del 1982?” Ero confuso.
“Danceteria” ci ha anche portato personaggi meno divertenti, come Michael Alig, un assassino smembratore passato in giudizio.
 

Alig abbandonò presto la scuola e iniziò a lavorare a Danceteria come “bus boy”.

Mentre lavorava a Danceteria, Alig studiò il business dei locali notturni e divenne presto un promotore di feste. La sua abilità nel mettere in scena feste memorabili lo ha aiutato a emergere nella scena delle feste newyorkesi. Durante questo periodo, Alig e altri abituali frequentatori di club cominciarono a creare personaggi sgargianti: ciò in seguito divenne noto come “Club Kids”. – Wikipedia

 
Quella ciurma di Alig era chiaramente ispirata a Liquid Sky, notando che terribile genere di esseri umani ospitasse.

Da sinistra: Gatien assieme a Donald Trump all’apertura del Club USA, nel dicembre 1992. Gente che balla al Club USA nel 1993. Disco 2000 al “Limelight”. Il parto della fantasia di Michael Alig definisce la scena dei club nei tardi ottanta. Body painting al “Tunnel” nel 1989 (centro destra). Gatien col promoter Michael Alig al “Limelight” (a destra). Gatien provvede il canovaccio su cui Alig potrebbe creare. ENTRAVI, E NON POTEVI USCIRNE FUORI.

Prima di imbarcarsi nella sanguinosa carriera di sanguinario omicida, Alig si avvicinò al vero re di New York, l’aspirante cattivo di James Bond Gatien. Alig avrebbe portato la sua covata di tossicodipendenti patologicamente narcisisti ai club di Gatien e in seguito ne divenne un promotore.

Il nostro magnifico, bellissimo e inoltre così stiloso produttore Peter Gatien assieme al suo buon amico Donald Trump.

Gatien, il quale fu un buon amico di nientepoco di meno che il nostro attuale President of the United States of America.

COME IL SINDACO GIULIANI HA DECIMATO LA VITA NOTTURNA DI NEW YORK — Come sindaco di NYC dal 1994 al 2001 Rudy Giuliani ha demonizzato la vita notturna mostrandola come popolata di cattivi ragazzi allo scopo di mantenere la sicurezza per i turisti e i gestori di cooperative.

Ma Trump non poté aiutare Gatien quando tutti gli altri baroni del settore immobiliare decisero che tutte queste tane di iniquità erano dannose per gli affari. In effetti, quegli stessi baroni presero il posto del Super Cop Rudy Giuliani per ripulire la città (stava diventando piuttosto cupa nell’era Dinkins).

Giuliani è sia un noto “appassionato” di drag sia uno dei maggiori consulenti dell’attuale presidente.

Sul New York Magazine del 10 giugno 1996 è presente l’informazione del ritorno dei Cocteau Twins nei locali di NYC
E indovinate un po’ quali esponenti della new wave dream pop entrarono in città proprio mentre il grosso martello della giustizia scendeva sulle capocce di Gatien, Alig et al?
 
Sto solo scherzando, non c’è bisogno di indovinare.
 
Notare l’uso del termine “rivelazione”. Dopotutto, questo è tutto, no?
Michael Alig è un ex “club promoter”, musicista e scrittore, per quasi diciassette anni in prigione per macellamento di esseri umani. Alig fu fondatore e leader della cerchia del Club Kids, un gruppo di giovani clubbers di New York City, che divenne un fenomeno culturale durante i tardi anni ottanta e i primi novanta. — Nel marzo 1996, Alig e il suo compagno di stanza Robert D. “Freeze” Riggs, ammazzarono Andre “Angel” Melendenz, loro compagno di club, in una lite su un delinquenziale debito di droga. Nell’ottobre 1997 Alig fu giudicato colpevole in primo grado di macellazione umana. Entrambi gli uomini furono condannati a una pena dai dieci ai venti anni di prigione. Riggs fu messo in libertà vigilata nel 2010, Alig il 5 maggio 2014.
Indovinate in quale giorno Alig e il suo complice decisero di uccidere e smembrare il loro amico “Angel” in stile “Osiride”? Il 17 marzo 1996. 
Proprio così: 17/3 [negli USA 3/17]. Penso che voi tutti vi rendiate conto del significato di questo, giusto? Specialmente considerando che quei due gettarono il corpo del povero Angel nelle acque del fiume Hudson.
 
E indovinate DI CHI uscì l’album finale solo quattro giorni prima dell’improvvisato sacrificio rituale in stile Osiride? Coloro il cui titolo del loro album descrive proprio esattamente come Hathor conforti i nuovi morti? 
 
Ottima ipotesi! Avete vinto un premio!
Fanno festa fino alla morte.
 
Fu tratto anche un film da tutto questo losco casino. Lo vidi, ma non ne ricordo molto. Però fate attenzione al suo cast para-politico: Macaualy Culkin, Seth Green e il “Coct-giacente” provocatore Marilyn Manson. E in aggiunta, Dylan McDermott, che lo si vide come interprete di American Horror Stories

Culkin a un certo punto venne attratto dall’orbita di Michael Jackson e fece un’apparizione nel preludio-fregatura di “Black or White”, che ricorda il gruppo metal “Twisted Sister”.

Fui addotto da un UFO.

Alieni inclusi.

Michael Jackson ed ET.

Jacko e gli alieni. Gli alieni del 1982 oltretutto.

[https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/12/09/breve-appunto-veloce-su-grace-kelly/]

[https://civiltascomparse.wordpress.com/2016/02/20/nuovo-post-di-sole-immagini-2-donald-trump/]

Michael Jackson e Donald Trump
“Michael Jackson sogna i Cocteau Twins?”, articolo di Paul Morley che analizza la modern music di due o tre decenni fa.
Sono sicuro che ora lo fa. 

Fattoide bonus: l’autore dell’articolo qui sopra, Paul Morley fu l’uomo che ci diede il gruppo pop Frankie goes to Hollywood.

Parlando di alieni, Seth Green non appare solo nel film di Michael Alig, era anche nel primo episodio di X Files, “Gola profonda.

Promemoria: questo è un episodio mai così lontano dall’essere finzione.

L’attore Isaac Kappy muore all’età di 42 dopo aver forzato se stesso a postare scuse minacciose a Trump, QAnon.
Il problematico attore si riferisce anche alle accuse da lui fatte precedentemente contro il collega Seth Green, il quale è stato accusato di pedofilia, scrivendo: “E mentre è vero che ho confessato di diversi pedofili che erano miei amici una volta, penso di essere restato in quell’ambiente più tempo di quello in cui avrei dovuto starci, tentando di guadagnare qualcosa da loro dopo essere stato a conoscenza delle loro azioni.” — Kappy si è scusato con Gesù dicendo di essere lui stesso la reincarnazione di Giuda Iscariota.
Sfortunatamente, Green, di recente, è divenuto famoso nelle news per ragioni meno felici. Questo è il prezzo da pagare per essere delle celebrità nel XXI secolo.
 
NOTA A MARGINE: I racconti sul presunto suicidio di Isaac Kappy sono unici, mi viene da dire. Piuttosto notevoli, infatti. A qualcuno capita mai di incontrare nella zona un anziano signore canadese che fuma sigarette ai chiodi di garofano?
Alig è stato scioccantemente in prigione per molto poco pensando ai crimini da lui commessi, poiché il mondo è dominato da spiriti demoniaci. E adesso lo si vede in giro con l’aspirante Drew Barrymore.  Perché qual’è il genitore che non lascerebbe il proprio figlio pre-adolescente autistico a farsela con un assassino brutale e spietato?
 
Un buon esempio di come l’immondo assetto mentale dei personaggi di Liquid Sky sia divenuto mainstream. Ce ne sono innumerevoli altri.

ADESSO NOI SIAMO ANGELI

Ehi, aspettate un attimo: la foto sopra di Andre “Osiride” Melendez mi sembra vagamente familiare. 
 
Uh, non posso metterci il dito sopra.
Elisabeth Fraser e Jeff Buckley.
 
Voglio scendere, gente.
“Steven Mnuchin: 5 cose da sapere sul ‘Suicide squad producer’ e futuro segretario del tesoro” — S’è impigliato nel pasticcio monetario di Bernie Maddoff, ha sostenuto Hillary Clinton e s’è ingarbugliato con Donald Trump, prima di divenire il capo della raccolta fondi del presidente eletto.”

Forse questa immagine dell’attuale segretario del tesoro è ciò a cui sto pensando.

Louise Hay Linton, moglie dell’attuale segretario del tesoro.
Ehi, lo sapevate che la moglie del segretario è scozzese?

Proprio così.
La madre di Donald Trump: da un’isola della Scozia all’elite di New York.

Cosi come scozzese è anche mama Trump, nata McLeod. nessuna relazione coi Duncan, almeno per ciò che ne posso sapere. Ma a questo punto nulla può più sorprendermi.

Attuale segretario ed ex produttore del film Mad Max.
Segretario negli ultimi tempi e player importante di Hollywood [e Casa Bianca]. E indovinate le ricerche web con chi lo collegano, perlomeno tangenzialmente?
Cantante dei Cocteau Twins, tra gli autori delle musiche di Mad Max.

Esattamente: un’altra piccola scozzese di cui avrete sentito due o tre cose su di lei, qui e là.

I due hanno in comune anche il collegamento con Charlize “Great Therion” Theron, co-protagonista della più recente versione cinema di Mad Max .

Facciamo di tirare un po’ le fila?

Therion Theron la si è vista per un po’ in giro qui e là ma s’è fatta davvero le ossa nel 1997– ecco qui ancora quell’anno– con “L’avvocato del diavolo”. 

Il quale film è bizzarro in quanto centrato sull’omicidio commesso da una plateale e piuttosto sfacciata controfigura di Trump. Quanto sfacciata? Al limite della diffamazione.

Ma è così evidente che Trump ha lasciato che i produttori usassero il suo penthouse Trump Plaza così come la casa del suo stalliere…
 
Lo so, è confuso. A quanto pare questo mondo ha dato di matto per un po ‘.

Senza contare che la star Liquid Sky Anne (“Inanna”) Carlisle nel 1984 realizzò un servizio di Playboy ambientato in un posto molto somigliante a quelli di Trump.

I molti misteri del triangolo Falkirk e di Rosslyn Chapel — Per le sue dimensioni, la Scozia ha più avvistamenti UFO che qualsiasi altro paese del mondo. Buona parte di questi migliaia di avvistamenti per anno è collocabile in un’ area denominata “Triangolo Falkirk”.
Tornando a Bonnie Scotland: potremmo essere in grado di racappezzarci un po’ di più in questa sincro-storm ricordando come “Nostra Signora” proviene da una zona di qualche centinaio di ettari da qualcuno considerata come il luogo al mondo che ha in percentuale il maggior numero di avvistamenti UFO in rapporto alla grandezza del territorio. 
 
Ora, i “sincro-link” tra i dolori e le tristezze della nostra Sibilla e il film Liquid Sky potrebbero essere spiegati piuttosto mettendo tutto assieme coi “guidatori di dischi volanti”, i quali secondo alcuni resoconti esisterebbero al di fuori del tempo e dello spazio così come li conosciamo. Esseri da altre dimensioni e pappardelle come queste.
 
Mi rendo conto che è molto più divertente credere agli angeli e alle fate ma, sapete, c’è il rasoio di Occam…
 

UFO SHOCKER: è questa la parte sotto di un disco che sta sospeso in aria sopra la testa del fotografo? — Questa bizzarra immagine sarebbe la base di un “UFO” colta da un fotografo, mentre stava sospeso in aria sopra la

Ciò potrebbe spiegare perché così tanti sfacciati rituali — incluso Event Horizon e le “gocce di rugiada perlate” di Madison Square — sembrano seguire queste tracce come un cucciolo perduto.

Ho mica menzionato i kelpies? Non l’ho fatto? Grazie per avermelo ricordato.

Quattro UFO volano sopra il capo da golf scozzese del presidente Trump.

E dal momento che DJT e “Nostra Signora” [Donald J. Trump ed Elisabeth Fraser] sono linkati tra loro attraverso varie e diverse sincro, si potrebbe notare come gli UFO scozzesi siano tra questi link.

La scienza degli incontri ravvicinati: potremmo utilizzare la musica per parlare con gli alieni?

Non dimentichiamoci inoltre che la wave dei dischi volanti che preparò il campo a film come Liquid Sky fu inaugurata da film come Incontri ravvicinati del terzo tipo, il quale suggerisce come delle entità UFO possano utilizzare la musica per comunicare con noi.

Ho detto “usare la musica per comunicare con noi”.

Sinistra: A Grangemouth nel 2013. Destra: DA Grangemouth nel 1983.

Avete sentito cosa ho detto poco fa?
Ho detto “suggerisce che le entità UFO possano usare la musica per comunicare con noi.”
 
Inoltre, esistono al di fuori dello spazio e del tempo così come li conosciamo.
 
“Quando ti fanno muovere dove vogliono loro, possono guidarti da tutte le parti!”
In ogni caso, a proposito di Anne Carlisle, abbiamo questa connessione: apparve nel 1984 nel thriller di serie B di Larry Cohen Perfect Strangers. Non l’ho mai visto e non lo posso trovare. Fatemi sapere se lo avete o potete averlo.

Dio me lo ha detto.

Se non altro, per noi Cohen è collocato tra i prodi coraggiosi, proprio a causa del fatto che abbia prodotto  il bruciante film del 1976 God Told Me To. In cui tutto ha inizio da una sparatoria di massa precoce e inquietante…

…presto seguita da rapimenti alieni altrettanto precoci e disorientanti …

…e una società segreta di re di New York dominata nientemeno che da un umano ermafrodito ibridato con un alieno.

E un libro, Nephilim più precisamente. Si, davvero. 43 anni fa, addirittura.

Cohen ha anche originariamente concepito The Invaders (da cui The X-Files ha preso a man bassa con un abbandono totale e gioioso), anche se i produttori glielo hanno portato via per poi rinunciarci.
 
Ad ogni modo, la presenza di Cohen nel pantheon è ulteriormente cementato da The Invaders per i cui episodi venne scelta la sirena di Secret Sun  Susanna Oliver, luminosa e sensuale, non una volta, ma ben due volte
 
Oltre ad essere l’unico di Star Trek che possa mai avere importanza, la Oliver ha anche recitato in — un attimo – The Monitors.

POST SCRIPTUM: Abbiate paura. Abbiate molta paura. Siate estremamente spaventati. Io so di esserlo.





Considerazioni, fantasie, coincidenze su Donald Trump & co

20 11 2016

Dal momento che a scrivere un’analisi seria c’ha già pensato il mio complice Mediter, pubblicando un articolo che vi invito a leggere, io qui mi limiterò ad aggiungere un po’ di frizzi e lazzi, di quisquilie e pinzillacchere, come avrebbe detto il principe della risata Antonio De Curtis in arte Totò.

Di che stiamo parlando? Ma delle elezioni presidenziali USA del 2016 naturalmente, quelle combattute forsennatamente tra Hillary Rodham Clinton e Donald John Trump nel corso dell’anno in corso, un 2016 ormai in dirittura d’arrivo.

Mi ricordo che si era cominciato a parlare della ri-candidatura di Hillary Clinton alla Casa Bianca già nel 2013, a inizio secondo mandato Obama, dopo che quest’ultimo l’aveva defenestrata dal posto di segretario di stato che aveva tenuto per tutto il primo mandato, quel mandato che, sfidando Obama alle primarie democratiche USA del 2008, avrebbe dovuto farlo proprio lei ma poi le cose erano andate diversamente e le primarie si erano risolte a favore dell’afroamericano.

Nel 2013, i giornali già parlavano di come le elezioni di tre anni dopo sarebbero state dominate dalla sfida tra la femminista ex first lady che aveva mantenuto il nome del marito ex presidente perchè “le facilitava la vita” e Jeb Bush, fratello dell’ex presidente George W. Bush. Insomma, corsi e ricorsi, la dinastia Clinton e la dinastia Bush per l’ennesima volta.

Le cose, come ormai sappiamo fin troppo bene, non sono andate così come si prevedeva nel 2013-2014. Nel giugno del 2015, il magnate immobiliarista Donald Trump detto “The Donald” – proprietario di un grattacielo a forma di torre a New York, di un casinò, di chissà quante auto e abitazioni e beni e di aerei boeing personali – annunciò di candidarsi come presidente degli Stati Uniti.

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Trump me lo ricordo negli anni novanta, che era famoso di luce riflessa perchè, in Italia, era più famosa di lui colei che lo aveva sposato, una certa Ivana Trump: mi viene in mente che su tutti i rotocalchi come Novella 2000, Eva Tremila, Grand Hotel, Stop ecc si parlava a profusione di questa Ivana Trump, di come fosse riuscita a impalmare questo super-riccone americano, di come da quasi povera fosse diventata stra-ricca, e io mi ricordo che, dalle mille immagini su queste pubblicazioni da sala di aspetto, questa Ivana mi sembrava una con l’hobby della chirurgia estetica, e non la vedevo nemmeno come una troppo intelligente. Spesso, su queste foto, la si vedeva accompagnata al suo consorte, Donald Trump, un allora quarantenne che me lo ricordo quasi sempre fotografato in smoking e farfallino, dal viso largo e guanciottoso, con lo sguardo solitamente un po’ corrucciato.

L’annuncio di Trump, durante la conferenza stampa nel giugno del 2015 di partecipare alla corsa per la Casa Bianca come venne accolto? Con applausi? No, con risate!

Infatti il PERSONAGGIO TRUMP, negli Stati Uniti, nonostante la sua fama decennale di super-benestante, era, fino a quel giugno, conosciuto per essere più che altro una star televisiva o poco più, uno che presentava reality show come “The apprentice” dove si sfidavano aspiranti imprenditori ed era lui, Trump, a suo insindacabile giudizio, a farli proseguire con le successive puntate del programma oppure a farli uscire, a fargli interrompere la gara.

Certo, poteva capitare che “The Donald” intervenisse negli affari politici statunitensi  attraverso i mass media ma, più che altro, era per avvallare teorie del complotto come quella che il presidente Obama non fosse nato sul territorio USA e quindi non poteva fare il presidente. Trump era considerato un COMPLOTTISTA, amico di complottisti, uno che, dicevano, aveva come sua specialità solo quella di dare aria alla bocca.

Eppure questo assoluto outsider della politica washingtoniana  – che tutti i mass media principali attendevano da un momento all’altro dicesse “va beh gente, ho scherzato, ora posso tornare ai miei affari” – riesce a sbaragliare uno dopo l’altro i candidati dell’establishment repubblicano durante le primarie: il predestinato Jeb Bush della dinastia Bush (figlio e fratello di due ex presidenti), che aveva ricevuto una cifra record per la sua campagna elettorale, e la coppia di ispano-americani Ted Cruz (un superconservatore religioso) e il giovane Marco Rubio (nient’altro che una specie di robot il quale ripeteva a pappagallo la politica neocon antisociale e guerrafondaia.)

Com’è come non è, alla fine Donald Trump si aggiudica le primarie repubblicane (nonostante a un certo punto si pensò persino di bloccarlo con una candidatura indipendente di un uomo totalmente del sistema come Michael Bloomberg) e, a inizio estate, è ufficializzato come candidato repubblicano per la corsa alla Casa Bianca.

E dall’altra parte cosa succedeva, dalla parte delle primarie del partito democratico? Per la prima volta dopo chissà quanto tempo in America, aveva buone opportunità di vittoria (e quindi di diventare lo sfidante dei repubblicani) un uomo proveniente dal mondo dei sindacalisti (cosa che non succedeva dai primi anni ottanta), che si dichiarava pubblicamente SOCIALISTA ed era una super-colomba per quanto riguarda la politica estera: Bernie Sanders, solo BERNIE per gli amici.

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Una giovane Hillary e un giovane Bill, negli anni settanta, tifano Bernie 2016

In molti stati Sanders è riuscito a sorpassare la Clinton, il socialista minacciava di vincere le primarie e allora gli si sono messi i bastoni tra le ruote, tant’è che poi sono usciti documenti che hanno dimostrato come l’organizzazione del partito democratico abbia avvantaggiato la candidata del sistema Clinton a spese dell’anti-sistema Bernie: questa documentazione si è spinta a tal punto di certezza da far sì che la presidente delle primarie democratiche fosse costretta a dimettersi.

A metà anno si è capito che queste non erano elezioni normali.

I repubblicani avevano mal digerito la vittoria di Trump, soffrivano di mal di pancia, gli facevano le pulci, tentavano di far sì che la sua corsa non proseguisse, non sapevano come ma ipotizzavano di sostituirlo in qualche modo.

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I democratici sopportavano la Clinton, la maneggiona, la lady Macbeth del 2000, la strega dell’ovest e dell’east (coast), ciononostante era lei la beniamina dei mass media, era lei la spalleggiata da centinaia di giornali, quella che era destino fosse la prima presidentessa della storia degli USA, non era certo destino che L’ALTRO diventasse presidente USA, inquilino della Casa Bianca, il populista demagogo, quello spalleggiato da nemmeno dieci giornali e da un pugno di complottisti su internet, quello che incassava le simpatie del Ku Klux Klan, quello che aveva scimmiottato un giornalista disabile che l’aveva irritato.

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Trump fa il verso a un disabile.

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Gente del Ku Klux Klan, per la supremazia della razza bianca, simpatizza per Trump.

Non poteva certo diventare presidente degli United States colui che era considerato alla meglio un clown e alla peggio un Mussolini-Hitler redivivo, uno che somigliava a gente come l’italiano Borghezio e il russo Zhirinovskij, uno che diceva di volere regolare l’immigrazione di islamici e messicani con delle leggi peggio della nostrana Bossi-Fini e volendo addirittura costruire un muro tra Stati Uniti e Messico.

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Borghezio, il Trump italiano, o padano.

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Zhirinovskij, il Trump russo.

I mass media generalisti e mainstream (CNN, ABC, NSB, BBC…) minimizzavano le scoperte di Wikileaks sulla corruzione di Hillary (da alcuni detta simpaticamente “Killary”), gli scandali della Fondazione Clinton, le marchette alla grande stampa, le inchieste sui giri pedofili che lambivano il marito Bill, i capi di staff come John Podestà – già famoso per parlare di UFO e alieni – alle prese con il satanismo e l’arte sanguinaria, intanto si aprivano e chiudevano inchieste dell’FBI sulle e-mail illegali di quando era segretario di stato, con uomini del Federal bureau che si veniva a sapere chiamavano letteralmente Hillary “L’anticristo”, Julian Assange che diceva come “Killary” fosse dietro alle guerre di Obama quando era suo ministro degli esteri e che i Poteri Forti avrebbero fatto carte false per non far vincere Trump e far vincere LEI. Prendendo direttamente le consegne delle agenzie internazionali di notizie come la Reuters, per il Corriere della sera, La Repubblica, La Stampa ecc, la moglie di Bill e  mamma di Chelsea era la santa del politicamente corretto contro il riccastro demagogo che scimmiottava gli handicappati, lo xenofobo, ovviamente POPULISTA, misogino (come ben mostrava un video del 2005 ben pubblicizzato su tutti i canali mainstream, dove Trump offendeva tutte le donne dicendo l’orrenda cosa che per un riccone è molto più facile molestare una donna rispetto a un poveraccio) e poi voleva buttare a calci nel sedere messicani e islamici fuori dai confini degli States se fosse stato eletto mentre Hillary stava dalla parte di tutti, soprattutto delle minoranze perseguitate. D’altra parte, non era “Stronger together”, “Più forti insieme”, il motto della sua campagna?, che ben campeggiava quando Hillary era fotografata col suo candidato vice, uno squalo di Wall Street che era sembrato un pazzo pieno di tic durante il confronto tv col candidato vice di Trump, l’unico confronto tv dei candidati vice.

No, queste non erano elezioni normali, con Trump che su Twitter mandava un tweet dopo l’altro svillaneggiando la Clinton e dicendogliene di tutti i colori e quest’ultima, dopo che su internet erano uscite molte voci sulla sua salute malferma le quali dai mass media venivano rimandate al mittente come complottismo, si afflosciava poi improvvisamente come un soufflè mal cotto durante la commemorazione delle torri colpite dagli aerei e da allora si intensificarono le dicerie su Hillary che aveva un doppio, un clone che la sostituiva; con il vicepresidente Joe Biden che minacciava i russi di contromisure hacker, di guerra informatica perchè circolavano ipotesi sul coinvolgimento russo nell’influenzare il voto delle presidenziali e “The Donald” si sapeva bene quanto fosse stimato da Putin e qualcuno l’aveva anche soprannominato “The siberian candidate”, il candidato del Cremlino nientemeno, facendo il verso al titolo del film “The manchurian candidate”, quello che parlava di un candidato presidente USA psico-programmato per diventarlo fin dall’adolescenza.

Non erano elezioni normali, erano le elezioni USA più PUFFONESCHE che si fossero mai viste (per usare un aggettivo che il giornalista italiano free lance Piero Ricca utilizzò per le elezioni politiche italiane del 2006.)

Michael Moore, l’ex fustigatore di Bush e delle sue guerre, che continuava a tifare democratico anche dopo la debacle di Bernie Sanders e quindi stava per la Clinton, diceva che avrebbero votato per Trump anche moltissimi democratici delusi e che moltissimi elettori bianchi avrebbero votato per Trump – anche se non condividevano per nulla le sue idee e magari lo disprezzavano – perchè l’avrebbero utilizzato come UNA BOMBA MOLOTOV UMANA da scagliare contro il sistema di Washington, avrebbero utilizzato così il candidato che diceva agli Stati Uniti di non lasciarsi incantare più dalle false promesse della globalizzazione. E Moore, comunque, nonostante qualche amico lo tentasse di fare altrettanto – di usare Trump come bomba molotov contro il sistema – avrebbe detto no, avrebbe continuato a stare per Hillary, la quale, secondo lui, avrebbe stupito il mondo una volta eletta, sarebbe stata rivoluzionaria come papa Francesco.

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Micheal Moore in un sit in di protesta davanti all’ingresso della Trump tower.

Trump sarebbe stata la rivincita degli americani degli stati dell’America Profonda, quelli lontani dalle  east coast e west coast liberal e radical chic, quelli lontani da Silicon Walley e Wall Street, quelli col cappello da texano e con la macchina con le corna di bisonte e la Bibbia nel cruscotto assieme alla pistola, gli americani rozzi degli stati rossi anticomunisti nelle cartine alla tv che stupiscono i mass media nelle elezioni dai risultati a sorpresa: dopo il “negro” Obama una donna come e peggio di lui sarebbe stata troppo, ci voleva una reazione. Il mondo di Trump è quello del complottista sbraitante Alex Jones, delle armi libere e per tutti, dei giacconi di pelle nera e delle cose che esplodono fiammeggianti su sfondo nero, dei combattimenti di wrestling dove si urla e poi si rade a zero la testa di chi ha perduto la scommessa sul vincitore, è il mondo dell’hard rock e dell’ex attore e wrestler complottista Jesse Ventura, ex governatore del Minnesota e amicone di Trump; per non parlare poi dello yuppies serial killer Patrick Bateman, protagonista del romanzo “American psycho” di Easton Ellis, che ha come idolo proprio il Donald Trump degli anni ottanta.

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Alex Jones.

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Jesse Ventura.

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Christian Bale, che interpreta Patrick Bateman nel film “American psycho” tratto dall’omonimo romanzo, posa per una foto assieme a Donald Trump, di cui è fan lo yuppies serial killer assassino protagonista di romanzo e film.

Quando proverbialmente si dice che “La realtà supera la fantasia”, non si vuole intendere che nella realtà possono avvenire cose da film di fantascienza o fantasy ma che possono avvenire cose a cui non si avrebbe mai e poi mai pensato nelle proprie fantasie: non mi sarei mai immaginato, infatti, lo scenario qui descritto dove, dopo la vittoria di “The Donald”, gli adolescenti e i giovani americani sensibili, facili all’emotività e a essere feriti nei sentimenti (i cosiddetti snowflakes, fiocchi di neve, che mi ricordano gli EMO), erano bambini quando Obama divenne presidente e son sempre stati abituati alla sua dolcezza, adesso, ormai teenager, sono traumatizzati da Trump e dai suoi modi duri, spicci e venati di brutalità, e allora vengono organizzati per loro dei sostegni psicologici nelle scuole e nei college dove studiano  in modo da aiutarli dopo questo trauma derivato dal vedere il soft Obama sostituito da un Borghezio/Zhirinovskij americano, decisamente hard. Allo stesso tempo, vi sono le continue manifestazioni di piazza contro Trump, con arresti e violenze, dove menano le mani e lanciano roba i neri dei gruppi di protesta di Black Live Matters, quelli probabilmente finanziati dal filantropo George Soros, e a queste manifestazioni si intrufolano non si sa come anche gli snowflakes e dunque i sensibili e traumatizzati emo snowflakes e i picchiatori neri sono uniti nella lotta contro Trump, da non credere.

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Tra lo star system, tra le stelle di Hollywood dei rotocalchi glamour e patinati, solo pochi personaggi da “America profonda” (Clint Eastwood, Chuck Norris) si azzardavano ad ammettere e consigliare di votare Trump, tutte le altre star, in massa, erano pronte a votare e far votare Hillary Rodham Clinton. E anche qui la campagna elettorale è stata non normale, con un’artista pop come Madonna che prometteva una fellatio a chiunque avrebbe votato per la Clinton (e un elettore di Hillary ha pensato bene di andare a casa di Madonna a New York per sperare di ottenere il premio col risultato di farsi allontanare dal portiere), con l’erede (?!) della stessa Madonna, la musicista pop (?!) Lady Gaga, che s’è presentata a un comizio della sua beniamina facendo il gesto V di vittoria, vestita con uno strano abito nero e rosso che ricordava vagamente una divisa militare postmoderna.

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Selfie di Kim Kardashian con Hillary Clinton.

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Lady Gaga al comizio di Hillary Clinton.

E poi Jon Bon Jovi, Bono Vox, Bruce Springsteen, Jennifer Lopez, Meryl Streep, Katy Perry, Beyoncè, George Clooney, Kim Kardashian, Miley Cyrus, Natalie Portman, Britney Spears, le Spice Girls (ah no, quelle tifavano Tony Blair, vent’anni fa)…tutto il sistema delle star americane al gran completo, e degno di menzione speciale il grande interprete Robert De Niro che, in un video circolato su You Tube si rivolge direttamente a Donald Trump dicendo che lo prenderebbe volentieri a pugni in faccia.

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Ehi, dico a te, ce l’ho proprio con te, ti prenderei volentieri a pugni in faccia!

Naturalmente, il 9 novembre, è stato l’apice di tutto questo: ma come? Un candidato come Hillary, la regina del politicamente corretto, la paladina dei diritti civili e delle minoranze, pompata da tutti i media che contano, pompata dallo star system;  la sera prima delle elezioni i corrispondenti italiani nei comitati USA in Italia non riuscivano a trovare uno che fosse uno che ammettesse di stare per Trump, il populista demagogo xenofobo e misogino sembrava spacciato, il New York Times dava la Clinton all’ 85% di probabilità di vittoria, alcuni giornali e tv anche oltre il 90%… e poi il mattino dopo la surprise.

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C’è da dire che la visione di un Trump presidente USA, assieme a una presidente donna tipo la Clinton, sembrava aleggiare nell’aria da anni: sincronicità, coincidenze, premonizioni, visioni deformate del futuro. Prendiamo per esempio la bufala secondo cui i cartoni animati dei Simpson nel 2000 predissero Trump presidente: approfondendo scopriamo che in realtà si tratta di una MEZZA bufala.)

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Effettivamente, nell’episodio dei Simpson “Bart to the future”, andato in onda nel marzo 2000, Lisa è un presidente donna somigliante a Hillary Clinton che ha ereditato una situazione problematica dalla precedente presidenza di Donald Trump.

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L’effettiva BUFALA in cui viene spacciato che nel 2000 i Simpson predissero Trump presidente quando invece l’episodio da cui sono tratte le immagini risale al 2015, anno in cui era già ben nota la candidatura di Trump come presidente.

Nel febbraio scorso, quando il magnate era in testa alle primarie repubblicane, avevamo già dato un’ “allerta sincromisticismo”, pensando a un’apparizione di Trump nella parte di se stesso (una delle sue tante nei film di Hollywood) in “Home alone 2” (“Mamma ho perso l’aereo 2”) del 1993 e agli indizi sincromistici che sembrano alludere a una commistione tra l’allora candidato, la città di New York, il disastro dell’11 settembre, la statua della libertà e un possibile futuro – per adesso ignoto – in cui tutto questo in qualche modo si intreccerà e riemergerà a galla in modi ancora non prevedibili, un possibile futuro che si manifesta e si è già manifestato in passato con indizi, per adesso enigmatici ma che comunque alludono a qualcosa che avverrà o potrebbe avvenire. E si saprà che in passato gli indizi alludevano a una certa cosa quando questa cosa si sarà effettivamente manifestata.

Prendiamo il secondo film della serie Back to the future, Ritorno al futuro, tra l’altro  film ambientato in parte nel 2015, l’anno in cui Trump ha avanzato in pubblico la sua candidatura per la Casa Bianca. Come abbiamo detto, “The Donald” è stato l’ideatore di un reality show di successo chiamato “The apprentice” (L’apprendista) in cui si sfidavano aspiranti imprenditori sotto il suo insindacabile giudizio, e uno dei tormentoni di quel programma tv durato anni era “You are fired!”, “Tu sei licenziato!” annunciato da Trump a colui che era escluso dalla gara e doveva quindi uscire fuori dal reality show. Ebbene, una delle scene centrali di Ritorno al futuro II è proprio quando uno dei personaggi (il McFly padre del futuro, del 2015) viene licenziato per via telematica, e si vede “You are fired!” uscire da tutte le parti nella stanza di casa collegata telematicamente con l’ufficio.

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Per altri dettagli interessanti sulle sincro in “Ritorno al futuro” relative al momento presente, vedere il seguente link (in inglese):

http://subliminalsynchrosphere.blogspot.it/search?updated-max=2016-11-15T18:52:00Z&max-results=7

 

Ma decisamente il botto lo fa personaggio di Biff Tannen – centrale in Ritorno al Futuro II – in cui lo svolgersi degli eventi passa freneticamente dal 1955 al 1985 al 2015. Biff Tannen è il bullo persecutore dei McFly (padre e figlio) e, andando clandestinamente indietro nel tempo dal 2015 al 1955 intrufolandosi non visto nella macchina del tempo del dr. Brown, Tannen riesce a parlare al lui stesso più giovane di sessant’anni, donandogli un almanacco sportivo coi risultati dal 1950 al 2000. Il giovane Biff Tannen del 1955 riceve dunque dal vecchio Biff Tannen del 2015 quell’almanacco del futuro e, nel corso degli anni, diventa stra-ricco per via di tutte le scommesse sportive vinte grazie all’almanacco, creando una linea temporale alternativa, un 1985 alternativo in cui finisce il malcapitato Marty McFly che scopre come il Biff Tannen del 1955 sia diventato una specie di Donald Trump del 1985 (e, noi sappiamo, ciò è avvenuto grazie al viaggio nel tempo dell’ottantenne Tannen tra il 2015 e il 1955 con in mano l’almanacco dei risultati dal 1950 al 2000), un Tannen che spadroneggia impunito in città facendo il bello e il cattivo tempo, con tanto di casinò modello Trump plaza chiamato nel film Pleasure paradise.

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Il Biff Tannen bullo del 1955 alle prese con Marty McFly.

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Il Biff Tannen magnate stra-ricco del 1985 alternativo.

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Il Biff Tannen ottantenne del 2015.

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L’almanacco.

ALMANACCARE: http://www.treccani.it/vocabolario/almanaccare/

Fantasticare; stillarsi il cervello per trovare un espediente o per indovinare qualche cosa: seguitando a almanaccar tra sé che cosa mai potesse essere tutto quel rigirìo (Manzoni); non chiudeva occhio almanaccando dove egli potesse trovar denaro (Verga). ◆ Part. pass. almanaccato, anche come agg., complicato, lambiccato: sofisticherie almanaccate (Tommaseo).

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/12/31/dialogo-di-un-venditore-di-almanacchi-a-un-passeggere-con-tante-scuse-al-conte-giacomo-leopardi-da-recanati/

Se digitate su Google image “Biff Tannen” e “Back to the future” “Donald Trump” (e anche in italiano, “Ritorno al futuro” “Donald Trump”, “Trump plaza” “Pleasure paradise”) vedrete come questo meme sincromistico si sia già parecchio diffuso fino a uscire fuori soltanto digitando il nome di Biff Tannen e fino a sfiorare il mainstream. Persino su un giornale on line di sinistra come Carmilla gli effetti si sono fatti sentire.

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