L’ultima mandrakata

“Basta fatti, vogliamo promesse, vota Mandrake!” Manifesto elettorale comparso a Genova durante la campagna per le elezioni regionali, il quale è riuscito ad attirare a più riprese la mia attenzione.

In questo post voglio cimentarmi a fare un po’ il “Loren Coleman italiano.” Qui il suo blog (copycateffect.blogspot.com), il quale però è ormai da un po’ che non viene più aggiornato.

“Febbre da cavallo”, film commedia degli anni ’70 interpretato da Enrico Montesano e Gigi Proietti, quest’ultimo nella parte di un personaggio chiamato Mandrake. Un film in cui gli interpreti, fanatici delle scommesse ippiche, giungono a compiere una gigantesca quanto ridicola truffa pur di riuscire a fare il botto alle corse di cavalli. Ricordo da piccolo, negli anni ’80, quante volte avrò visto su TV sorrisi e canzoni che qualcuna delle tante reti private regionali l’avrebbe trasmesso in settimana alle 20:30.
Enrico Montesano (in “Febbre da cavallo” nel ruolo di Manzotin), negli ultimi anni s’è mostrato anti-sistema, un altro dei comici che vogliono mettere le mani in pasta nella controinformazione per in qualche modo agire in senso politico. Montesano risulta essere l’unico personaggio famoso esplicitamente contro il regime politico-sanitario che stiamo vedendo in questi mesi ed è stato intervistato da due versioni italiane del telereporter complottista USA Alex Jones quali sono Massimo Mazzucco e Byoblu.

Nel dialetto romano esiste una parola, entrata anche nell’uso comune dell’italiano, che ha una storia molto curiosa: si tratta di una storia che inizia negli anni Settanta, con un film che all’epoca passò quasi inosservato ma che anni dopo, nei Novanta, diventerà un vero e proprio cult. La pellicola in questione è “Febbre da cavallo” e la parola è, naturalmente, “mandrakata”: ecco qual è la sua origine e il suo significato.

Definita come una “trovata ingegnosa che permette di risolvere una situazione difficile”, la mandrakata ha assunto anche il significato di “furbata” e “imbroglio”. Ha insomma una connotazione non del tutto positiva, anche se il carattere goliardico che sta alla base del suo significato la rende utilizzabile in svariate situazioni, anche diverse da quella di origine. Ma se la “mandrakata” è la furbata per eccellenza, chi è “mandrake”, il suo autore?

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La storia di questa parola è legata in modo indissolubile al film, che inizialmente non ebbe il successo sperato. Al cinema la pellicola non funzionò ma negli anni Novanta, quando il film iniziò ad essere trasmesso in tv, esso diventò un vero e proprio cult: nella storia c’è la romanità più autentica e scanzonata e poi, come disse anche Proietti, “fa ridere”. Le “mandrakate” dei suoi protagonisti sono divenute talmente famose da permettere la produzione di un sequel, uscito nel 2002, ma soprattutto da far entrare questa parola nel nostro vocabolario quotidiano.

Mandrake, il personaggio di Lee Falk
Ma chi è Mandrake? A sua volta, il soprannome del personaggio di Proietti nasce da un’ispirazione che viene dal mondo dei fumetti: si tratta infatti del nome del mago ideato da Lee Falk e disegnato da Phil Davis, divenuto celebre negli Stati Uniti a partire dagli anni Trenta e successivamente giunto anche da noi. Già con questo personaggio il vocabolario italiano si era arricchito di numerosi modi di dire a lui ispirati: “non sono mica Mandrake”, ovvero l’impossibilità di fare qualcosa, era già nota, ma fu solo con Proietti che questo personaggio divenne autenticamente romano.

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La possiamo considerare una specie di ultima mandrakata trovarsi a scomparire a esattamente 80 anni nel giorno del proprio compleanno il quale cade durante la festività dei morti intanto che tutti i teatri e i cinema, nessuno escluso, sono chiusi a causa del pericolo di contrarre una “febbre da cavallo” e queste misure sono osteggiate dal co-protagonista di quell’omonimo film?
Due giorni prima era mancato un altro attore grande icona, Sean Connery: che sia un ulteriore esempio di ciò descritto ormai da tempo in questo post: https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/03/22/icone-massmediatiche-morte-nello-stesso-periodo/ ?