Lo spazio è il posto

Questo post è dedicato a coloro che erano bambini nel pieno degli anni ottanta e passavano i loro pomeriggi in salotto davanti al televisore su cui scorrevano cartoni animati giapponesi e si vedeva bene che i personaggi avevano le labbra che andavano su e giù senza dire una sola parola, ed erano quindi labiali virtuali, non come quelli dei personaggi dei telefilm americani della stessa epoca, i quali avevano i labiali in lingua originale (inglese) ed erano doppiati in italiano.

I personaggi dei cartoni animati giapponesi, invece, avevano labiali totalmente finti, ed è ben sottolineato in questo video del brano Space is the place, di un progetto musicale già apparso su Civiltà Scomparse, LazerHawk, tra gli esponenti più noti di musica NewRetroWave. Nel video viene rivissuto il mondo di quegli anime (il nome nipponico di quei cartoni), i supercattivi dalla faccia verde, le navi spaziali, i raggi laser, le megaesplosioni nello spazio, ecc.

Lazerhawk – Distress signal

SolitudinedelguerrieroGiorgioDeChirico
Il riposo del guerriero di Giorgio De Chirico

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Questo non è un video nostalgico.

Questo non è un video di revival dell’atmosfera e dello spirito degli anni ottanta, per attizzare la nostalgia e il senso di appartenenza mainstream di coloro che erano giovani, o giovanissimi, in quegli anni.

Probabilmente non si tratta nemmeno di immagini risalenti a quell’epoca ma realizzate in questi anni dieci del XXI secolo in modo che sembrino imitare quei tempi.

E’ un video METAFISICO.

Come Giorgio De Chirico utilizzava i calchi di gesso delle sculture classiche greco-romane, le colonne, le piazze e i palazzi rinascimentali e i monumenti risorgimentali,

così Lazerhawk, nel video del brano Distress signal, utilizza le videografiche sorpassate, i videogame tipo Pac Man, i nastri delle videocassette nei videoregistratori (magari anche Betamax e Video 2000), gli spot pubblicitari degli impianti stereo con la doppia piastra, le pettinature phonate, le audiocassette dentro i walkman… ma l’intenzione di Lazerhawk, come ho detto, non è quella che sta dietro a programmi tv come Anima Mia, per intenderci, ma di raggiungere una condizione di tempo sospeso, dove i riferimenti a epoche precise giungono a un punto poco prima di collassare in una specie di condizione a-temporale.

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