Apocalissi, genesi, sibille, corone, trombe del giudizio e settimi sigilli

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Quando all’inizio dell’autunno scorso (ottobre-novembre) guardavo in giro la locandina della stagione 2019-2020 del “Teatro nazionale Genova”, ricordo che ogni volta che mi ci imbattevo mi chiedevo da dove mai fosse venuta l’ispirazione per questa scelta grafica, che non c’entra proprio niente di niente col mondo del teatro.
Nel post precedente, ho spiegato della mia teoria bislacca che le profezie sono tutte attorno a noi, e che possono spesso trovarsi nei posti dove meno ce le aspetteremmo. Mi sono anche lamentato del fatto che di solito non ci si rende conto di queste precognizioni fino a dopo che i fatti precognizzati sono accaduti.
 
Il nostro vecchio amico Jake Kotze ha postato questa sua cosa sulle “Idi di marzo”, che probabilmente un sacco di voi ha già visto.
Santa Corona è una santa patrona cattolica contro le piaghe e le epidemie. E’ di solito raffigurata con corona, ghirlande e palme. Tutti simboli della Pasqua.

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittore_e_Corona

Viene detto che questa Santa Corona avesse vissuto durante una delle molti debilitanti piaghe ai tempi dell’Impero Romano, un fatto di cui pochi sono a conoscenza.

C’è anche un vecchio episodio dei Simpson, risalente ai tempi in cui non erano solo guardabili ma anche divertenti.  Sembra che qualcuno abbia confuso alcuni dettagli (nell’episodio non c’è nessuna menzione del coronavirus) ma è comunque un’altro buco alla cintura nelle sincro-stranezze riguardanti la serie dei Simpson.

 
Penso che queste “simp-sincro” sono talvolta interessanti, ma data la longevità del cartone e gli innumerevoli riferimenti dentro i Simpson, non ne sono mai stato tanto preso. Chiunque può colpire un bersaglio con un fucile da caccia ma io sono più interessato in quelli che lo colpiscono con una cerbottana. Bestie rare, ahimé.
 
Ad ogni modo, il punto è che, visto che di solito scopriamo queste profezie e predizioni dopo il fatto compiuto, non sarebbe utile cercare di guardare indietro a quali fonti in passato hanno predetto piuttosto affidabilmente e vedere se dentro di esse percepiamo qualcosa che ci può suggerire la forma di un futuro che non abbiamo ancora vissuto?
 
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Come i Simpson, X-Files è un’altra serie di lunga data con una simile raffica di riferimenti rilevati in diversi episodi, ma ciò che mi interessa in particolare è provare a determinare esattamente quando le trame attingono dalle informazoni sussurrate alle orecchie di Chris Carter dai suoi estesi contatti nelle forze dell’ordine federali e nella “comunità dell’intelligence”.

 
Alcuni fan di X-Files hanno parlato di una delle maggiori spinte narrative nella serie sia una pandemia generalizzata. Quella scena avvincente nell’episodio Fight the Future sembra essere stranamente precognitiva, ma probabilmente si basava su scenari previsti in alcuni ambienti, riguardanti una forza esterna ostile che destabilizza il paese.
 
Tanti di questi tipi di scenari (e altro ancora) vennero trasmessi su X-Files, spesso scelti da fonti disponibili pubblicamente ma mai – sfortunatamente – compresi dal pubblico.
 
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Il più importante si manifestò nei primi del 2001 e fece fibrillare la “complottosfera”. Avendo effettivamente visto l’intero episodio (a differenza di molti altri) ho avuto un’opinione diversa sul problema, che scrissi nel 2013. Se avete tempo, penso che valga la pena darle un’occhiata.
 
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Quindi nel 2016 abbiamo avuto la “Serie Evento”, il “ritorno di X-Files“, il cui potere d’intrattenimento s’è dimostrato alla stregua di un disastro ferroviario, secondo l’opinione di chi scrive. Ma come “medium” per simbolismi, para-politica e storie fuori dall’ordinario, è stato comunque una miniera.

Dopo aver farcito il primo episodio con un mucchio di tropi complottisti  (illuminando come una supernova la “complottosfera”, sebbene brevemente), la serie ha lasciato delle idee a metà fino a quando Carter non è ritornato sul tropo del “virus ingegnerizzato”, e sembrava farlo all’ultimo minuto, considerando i dialoghi da fumetto.

Carter tornò a manifestare la sua inspiegabile ossessione per i gemelli infilando dei doppi nell’episodio: Mulder e Scully che cercavano di interrompere un’epidemia pianificata, aiutati dalle loro controparti più giovani, Miller ed Einstein. 
 
Carter introduce questi agenti nel sogno delirante del penultimo episodio, “Babylon,” una “commedia semi-musicale” sul terrorismo e i funghi magici, con canzoni di Billy Ray Cyrus, Tom Waits, Carrie Underwood e i Lumineers.
 
Vorrei giusto solo menzionare che Carter ha introdotto i suoi gemelli in un episodio ispirato da una storia vera accauduta a Garland nel Texas.
 
Avete capito bene.

Twins. Gemelli. Garland (ghirlanda.)

Pensate sia stata la “vita normale” ad avermi fatto impazzire?
Non avendo progettato un’undicesima stagione, Chris Carter interrompe l’intera storia dando un contentino ai fans: ovvero lo scoppio di quell’incendio di cui per anni si sono lamentati che non è mai scoppiato.
 
Quindi una volta rinnovato lo show, Carter ha dovuto fare ciò che non ha fatto in una situazione simile venti anni prima quando l’altra sua serie Millennium venne rinnovata dopo aver ucciso tutti in un pandemia ingegnerizzata.
 
L’episodio di X Files risultante è stata un’altra ciambella senza buco. Così come il precedente episodio con cliffhanger (finale sospeso), qualcosa di buono ce l’ aveva ma è stato sabotato dallo stesso Carter rendendo mai così comicamente involontari i dialoghi, compresi alcuni monologhi interiori “alla Sin City”  inutili e imbarazzanti.
Scully, nell’episodio “En Ami” stringe la mano a un personaggio chiamato “Marjorie (Pearl) Butters.” Julia Butters, nell’ultimo film di Tarantino, interpreta Trudi Fraser.



Due episodi dell’undicesima stagione hanno visto in scena la giovane attrice canadese Madeleine Arthur, (o “Magdalene Osiris”)

E ricordate che Magdalene appare in Color Out of Space (“Il colore venuto dallo spazio”.) E ricordate che Color Out of Space è stato il secondo adattamento filmico in due anni del racconto fanta-horror “Il colore venuto dallo spazio” assieme al “quasi adattamento” Annihilation  di Alex Garland.

E tutti i tre film possono essere considerati riguardare una pandemia mondiale.
 

Ad ogni modo, ricordate quando qualche tempo fa vi ho detto che Annihilation è in sostanza basato su un virus alieno che piomba sulla Terra trasformando il mondo in un video dei Cocteau Twins?

E avete scosso le teste dicendo, “Peccato, Knowles era così interessante prima che non riuscisse più a togliersi quel chiodo fisso dalla testa!”

Puro vangelo che ciò è vero. Ma c’è anche questo…

La parte del film girata in quel posto umido somiglia alle paludi della Lousiana o Mississipi, è in realtà girata vicino Londra, nel Windsor Great Park.

…quando entrano i cinque folletti armati, gli esterni non sono stati realmente girati nei luoghi melmosi della Florida…

….ma nella STESSA ESATTA FOTTUTA AMBIENTAZIONE degli esterni per “Pearly Dewdrops’ Drop” videoclip filmato 33 anni prima, nello stesso Windsor Great Park.
 
Cioè…andiamo!

In altre parole, avevo perfettamente ragione in quel post quando dicevo che Annihilation parla del mondo trasformato in un video dei Cocteau Twins!

Ed è bene ricordare a tutti che la “Garlandavirus celebrity”, il paziente Rita Wilson, ha come nome di battesimo Margarita (“Pearl”, perla) Ibrahimoff.

Vi ricorderò anche che sia Dana Scully sia una certa “Sibilla” erano entrambe raffigurate come la “eva mitocondriali” di una nuova razza di ibridi umano-alieni.

La “Sibilla” ha interpretato quella parte nel The Millennium dome show.

https://en.wikipedia.org/wiki/Millennium_Dome_Show

Due drammatiche inquadrature del The Millennium dome show.
Notate poi che la “Sibilla” ha lavorato con l’ex cantante dei Genesis Peter Gabriel proprio nella colonna sonora del The Millennium Dome Show e più tardi con l’ex chitarrista dei Genesis Steve Hackett su un progetto musicale pluriennale degli stessi Genesis, registrato con gli Spiritualized, uno dei quali è suo marito.
 
Notate anche che i Genesis hanno recentemente annunciato un nuovo tour e che Genesis P. Orridge è morto recentemente a causa di una lunga malattia. 

Mi seguite? Vedete?
Max Von Sydow, morto nel marzo 2020. Novantenne, coetaneo esatto del filosofo “dell’eterno” Emanuele Severino, morto due mesi prima. Il primo film in cui Sydow ebbe ruolo da protagonista fu “Il settimo sigillo”, nel 1957. Conosciuto anche per le sue interpretazioni ne “L’esorcista” e “Guerre stellari”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_settimo_sigillo

«Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, nel cielo si fece un silenzio di circa mezz’ora e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe»

Apocalisse, 8-1, frase che apre il film

In un Nord Europa dove imperversano peste e disperazione tornano dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block e il suo scudiero nichilista Jöns. Sulla spiaggia, al suo arrivo, il cavaliere trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Block decide di sfidarla a scacchi, per rimandare la sua dipartita, e la Morte acconsente al rinvio.

Una settimana dopo la morte di Von Sydow, il personaggio di Samantha Morton, la co-protagonista di Minority Report è morto tragicamente nella serie The Walking Dead.

Il “delirium tremens” dell’ultimo Chris Carter manifestatosi nell’episodio “Babylon”, vede Mulder e Scully che guardano video su You Tube inerenti degli strani rumori “tipo tromba” (le “trombe del giudizio”?) i quali spuntarono qualche anno fa. Qualcuno se li ricorda?

Viene a galla che uno dei più conosciuti episodi di questo fenomeno accadde proprio sulla strada in cui è stato prodotto X-Files nel 2013.


C’è una cosa divertente a proposito di questo video, e qualcosa che avevo già notato ai tempi in cui era in auge…
…e ciò mi ha ricordato, piuttosto misteriosamente, l’ “intro” di questa traccia, come tonalità, timbro e tono. Forse anche nel ritmo. Soltanto senza quel terrificante loop vocale. Canzone uscita nel 1982.
 
Ditemi che sono matto.
 
Per favore.
Ho notato che diversi di quei suoni “trombe del giudizio” erano bizzarramente simili al collage di “musique concrete” che i Cocteau Twins usavano quando andavano in tour con gli Orchestral Maneuvers nei giorni del “dark rock”.
 
Di nuovo, per favore, ditemi che sono insano e ossessionato. 

Perché quei suoni ricordano il brano dei Twins “Five-Ten Fiftyfold?”

Non so esattamente chi o perché, ma quando grandi mosse verranno fatte sulla Grande Scacchiera, qualcuno utilizzerà quella donna come portafortuna. E’ da molto che mi trovo dentro questo gioco e finora non ho mai visto niente del genere. Ho dovuto solo migliorare molto nel fare questo tipo di lavoro prima che potessi cominciare a capire cosa ci fosse davanti ai miei occhi per tutto il tempo.

 
Non dimenticate mai che la vera profezia è– ed è sempre stata– mascherata di simboli e indovinelli. Simboli mascherati da altri simboli e indovinelli mascherati da altri indovinelli.

Prossimamente, un attento studio sul post di Christopher Knowles https://secretsun.blogspot.com/2019/09/enjoy-your-specially-curated-apocalypse.html, da me incredibilmente trascurato ai tempi, che nel settembre 2019 pare intuire qualcosa del presente allora futuro prossimo.

Sincronicità, coincidenze, fantasie, precognizioni sul coronavirus

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Versione originale:

https://secretsun.blogspot.com/2020/03/foresight-is-2020.html

Una delle maggiori fissazioni del mio lavoro qui su questo blog è pensare che la “pop culture” non sia solo un inerte, inutile passatempo ma possa essere anche una forma di profezia.
 
E non sono sicuro sia sempre una buona cosa.
Sono sicuro che un mucchio di gente sa del virus chiamato “Wuhan” comparso in un romanzo di Dean Koontz del 1981. Ciò che forse non sa è che il “Wuhan virus” era originariamente chiamato “Gorki virus” e venne cambiato in un’edizione successiva del libro. 
 
Non lo posso dare per certo ma dato che Koontz piuttosto inserito può essere che abbia saputo dell’esistenza di un istituto di ricerca virologica dentro Wuhan quando ha modificato quella parte del suo romanzo
 
Anche solo così, è una sincro interessante.
All’incirca nel 2020 una seria malattia polmonare resistente si diffonde attraverso il globo. Di questa malattia crea anche sconcerto il fatto che improvvisamente sparisce così com’è arrivata, attacca ancora dieci anni dopo per poi scomparire completamente.
Quel libro di Sylvia Browne (“End of days”, “Fine dei giorni”) predice un’epidemia virale nel 2020. So che la Browne è vista da un mucchio di gente come un’ingannatrice, ma dovete ammettere che quel passo del suo libro letto ora fa un po’ impressione.
 
E uno si chiede allora quante altre precognizioni possano trovarcisi dentro
Post del 9 gennaio 2020 in cui Christopher Knowles fa notare una corona intorno alla Luna piena.
Fate questo tipo di lavoro abbastanza a lungo e cominciate ad accorgervi che profezia e preveggenza sono ovunque. Penso che le nostre menti abbiano accesso a punti dello spaziotempo a cui non hanno accesso i nostri corpi e che ognuno si può trovare a estrarre informazioni ordinariamente inaccessibili. 
 
Penso che soprattutto le persone creative riescono a trascendere con le loro menti i limiti che ordinariamente poniamo a noi stessi. Il problema è che di solito le fonti di materiale profetico vengono scoperte soltanto dopo gli eventi profetizzati.
 
Ma una volta che mettete da parte la visione meccanicistica causa-effetto lineare dal passato al futuro con cui siamo stati imbottiti fin dalla più tenera età, vi rendete conto che il mondo ci sta continuamente parlando in un linguaggio che la maggior parte di noi ha dimenticato.
 
Il pittore Giorgio De Chirico, conosciuto per i suoi quadri rappresentanti delle “piazze d’Italia” completamente vuote, somiglianti ai luoghi turistici d’Italia pressoché deserti che stiamo vedendo in questi giorni. Nel 2002 lessi la biografia di De Chirico in cui raccontava anche di come contrasse l’influenza spagnola durante la pandemia del 1918-20.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/01/30/inquietanti-coincidenze-di-centanni-fa-o-previsioni-per-il-futuro/

https://www.google.it/search?q=piazze+d%27italia+giorgio+de+chirico&tbm=isch&ved=2ahUKEwiwxaDZkp3oAhVWt6QKHQq1AQwQ2-cCegQIABAA&oq=%22piazze+d%27italia%22&gs_l=img.1.0.35i39j0i30j0i5i30j0i5i10i30j0i5i30j0i8i30l2j0i30j0i24l2.2887083.2891204..2892605…0.0..0.272.2746.0j10j5……0….1..gws-wiz-img…….0j0i7i30j0i7i5i30j0i7i5i10i30j0i8i7i30.iRaMUCjx-AY&ei=03huXvCPGtbukgWK6oZg

Il giornalista Nicola Porro, il primo volto televisivo ad aver contratto il coronavirus, qualche tempo fa conduceva una trasmissione chiamata “Virus”.
Rocco Casalino divenne conosciuto al grande pubblico dei mass media per essere stato uno dei partecipanti alla prima edizione (quella più storica) del “Grande Fratello” nell’anno 2000, durante la precedente congiunzione Giove-Saturno prima di quella di questo 2020, in cui si ritrova, come portavoce del premier, a essere dentro in pieno nella “task force” scientifico-politica che ha messo in quarantena l’Italia. Nella trasmissione “Grande Fratello” i partecipanti rimangono chiusi in casa, come in quarantena, per un determinato tempo che per gli ultimi due che alla fine si contendono la vittoria arriva fino a 90 giorni.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/04/25/e-ne-restera-soltanto-uno-la-parabola-di-pietro-taricone/

Nel 2013 dedicai un post a un altro partecipante alla “quarantena” di quella prima edizione del “Grande Fratello” dell’anno 2000, Pietro Taricone, il quale, dal momento che si contese la vittoria con “la bagnina del lago d’Iseo” (di cui non ricordo il nome), [Cristina Pievani, grazie xxp] rimase dentro la casa fino alla fine dei tre mesi.

In quello stesso post paragonai Taricone all’ “Ultimo uomo sulla Terra”, sia dell’omonimo film con Vincent Price sia dell’omonimo numero del fumetto Dylan Dog, il numero 77 di inizio 1993.

Dylan Dog, ultimo uomo sulla Terra in una Londra dopo la “fine dei tempi”.
Ritrovandosi “ultimo uomo sulla Terra” nel secolo XXIII o XXIV (non mi ricordo), Dylan Dog scopre che nell’anno 2001 il mondo è finito a causa di un’epidemia di raffreddore. Il virus del raffreddore altro non è che un CORONAVIRUS “non nuovo”, anzi ormai così antico e così circolante da tempo che, dal momento che l’umanità ormai ne possiede gli anticorpi e lo riconosce, ha smesso di poter degenerare in una polmonite virale potenzialmente molto pericolosa. Tra l’altro, quell’episodio dell’albo n°77 è connesso alla vicenda della “zona del crepuscolo”, infatti si scopre che Dylan Dog finisce in un futuro remoto proprio perché è stato mesmerizzato come gli abitanti della “zona del crepuscolo”.

Pensate al sincro-misticista Loren Coleman, i cui materiali sono stati da me molte volte utilizzati in questo blog, e il suo “linguaggio del crepuscolo” (così come da lui definito il misterioso linguaggio della coscienza collettiva comune a tutti che si manifesta con le coincidenze.)

E Il Dylan Dogofilo, l’unico canale You Tube interamente dedicato a Dylan Dog e ai suoi albi, ha il suo gestore che ultimamente ha inserito un video in cui dice di essere forse stato contagiato dal coronavirus!

Ora, i lettori di lunga data del blog “The secret sun” sanno che circa due anni e mezzo fa Christopher Knowles, quello di quel blog, ha iniziato a fissarsi su un’ idea avuta circa 30 anni prima. L’idea, assolutamente assurda e ridicola, che una semi-oscura cantante new wave che s’è largamente ritirata a partire dai tardi 1990 sia un’ oracolo dell’apocalisse, se non in effetti L’ Oracolo dell’Apocalisse.
D’ora in poi facciamolo parlare in prima persona.
 
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E’ difficile da spiegare ma più si scava in questa “tana (anzi, tunnel) del bianconiglio” senza fondo, più evidenze si trovano. E anche se inizialmente credevo si trattasse di una folle illusione sostenuta da nessun altro sul pianeta, alla fine sono giunto a sospettare che un sacco di persone molto potenti sembrano essere d’accordo con me e provano — da decenni — a fare gli “apprendisti stregoni” con questa illusione.
 
Eventuali dubbi che avrei potuto avere su questa tesi dichiaratamente sbagliata sono stati spazzati via quando lo scorso autunno ho visto lo spettacolo Massive Attack-Adam Curtis alla Radio City Music Hall ed è stato testimone della più letterale presentazione immaginabile come “oracolo dell’apocalisse”.  di questa altrimenti timida e piuttosto fragile donna di mezz’età.
E conoscendo la storia di potenti ma invisibili forze che provano a capitalizzare i suoi poteri, e vedendo ciò che si sta svolgendo intorno a noi ora, non posso dire di essere rassicurato dal fatto che una delle sue più esplicite profezie (“Five-Ten Fiftyfold”) sembra alludere a un’epidemia influenzale che spazzerà via metà della popolazione mondiale, così come discusso qui.
 
 
Notate che nella prima canzone (“2lood 2itch”) nel loro primo album Garlands, lei chiaramente canta per ben due volte la parola “corona”.
 
Il nome “coronavirus” è derivato dal latino “corona”, derivato a sua volta dalla parola greca che sta per “ghirlanda”, “garland” in inglese. Il nome si riferisce all’aspetto del virus al microscopio, virus che ha un aspetto di una “sfera coronata”, somigliante anche alla corona solare.

http://mondo-simbolico.blogspot.com/2017/05/black-hole-sun.html

E che la parola “corona” è derivata dal greco antico e sta per “ghirlanda”, in inglese “garland”.
 
Aggiungo anche che, tenendo conto dei riferimenti all’essere drogati, il titolo Garlands può essere un riferimento al “Garlands Psychiatric Hospital”, che si trovava a Carlisle,  in Cumbria.
Judy GARLAND, la protagonista ragazzina del film “Il mago di Oz”, citata diverse volte in questo blog anche a proposito della cripto-kubrickologia (#cryptokubrology)
Da un po’ di tempo il blog “The Secret Sun” sta monitorando l’interesse di Bill Gates per “possibili pandemie”, andando indietro fino al post del 2017 “The Microbes Are Ready.” (“I microbi sono pronti”.)
 
Notate che la locandina della conferenza della Fondazione Bill Gates  presenta computer grafiche proprio rappresentanti dei coronavirus.
 
Parliamo di profezia, eh? Chi è che una volta ha detto che il miglior modo di predire il futuro è quello di inventarlo?
 
Ad ogni modo, girano un sacco di voci sull’origine del COVID19 e la sua possibile origine come bio-arma. Buzzfeed è arrivato al punto di bannare il sito di contro-informazione “Zero Hedge” da Twitter per aver semplicemente riportato quelle voci, sebbene non sia esattamente chiaro il motivo di questo ban da parte di Buzzfeed.
Ma adesso il governo cinese sta accusando i militari USA di aver sviluppato il virus, portando a grossi attriti diplomatici. A proposito di questo, lungi da Knowles fornire dichiarazioni definitive.

Personalmente, io sono “fan” della versione che vuole l’epidemia di questo nuovo coronavirus iniziata a novembre-dicembre 2019, essere partita da un pipistrello vivo venduto come cibo al mercato di Wuhan, il quale pipistrello da cui si è sviluppato il nuovissimo virus, fino a poco tempo prima “stava chissà dove dentro una giungla”.

E’ proprio la piena concretizzazione nella realtà concreta della famosa metafora della teoria del caos (affine a quella del “cigno nero”) secondo cui “il battere d’ali di una farfalla può causare uno tsunami dall’altra parte de mondo”.

“Event 201”, un’esercitazione tenuta il 18 ottobre 2019 riguardante una pandemia globale.
Esercitazione condotta il 18 ottobre 2019 sulle conseguenze di una pandemia globale, sotto l’egida di Bill e Melinda Gates.

Ma per quanto riguarda le possibili intenzioni rituali sulla creazione e distribuzione di questo patogeno, ci limiteremo a ricordare DOVE la conferenza dell’ “Evento 201”– quella che ha fatto parlare di “coronaspiracy” — ha avuto realmente luogo.

A pochi isolati di distanza dalla sede in cui “l’Oracolo” aveva eseguito una serie di spettacoli assieme ai Massive Attack e all’apocalittico “tour” di Adam Curtis nell’ottobre 2013. 
 
Pensate un attimo a ciò: con tutti i posti nell’intero mondo in cui quella conferenza-esercitazione poteva tenersi, ha avuto luogo proprio in un hotel a poca distanza da quella sede!
 
Per se stessa sarebbe una coincidenza piuttosto insignificante. Ma nel contesto di tutto il resto, è decisamente folle.

E diviene più folle quando ci si rende conto che a un isolato di distanza dal tempio della “Sibilla” c’è Kate Spade di New York, che di certo ha un ruolo in questo vortice di follia

Visto che sappiamo che il nuovo consiglio di amministrazione di Kate Spade a New York ha un nuovo capo, e il suo nome è LIZ FRASER!

La realtà che pensavate di conoscere è finita. Perciò d’ora in poi dovete pianificare le cose di conseguenza.

Bill Gates, il venerdì 13, lascia la Microsoft per dare priorità alle sue attività filantropiche.

Com’è come non è, chissà perché misi in ballo proprio Bill Gates in un assurdo post di inizio 2013, durante i tempi compresi tra le dimissioni di Ratzinger e le elezioni di Bergoglio, assurdo perché in una telefonata ancora più assurda del post la voce di un tizio che mi sembrò quella di quell’Alì Agca che sparò al papa il 13 maggio del 1981 disse a Piero Chiambretti (in chissà quale trasmissione, penso radiofonica) che lui “avrebbe visto bene Bill Gates come prossimo papa”!…

E potete aver saputo che Tom Hanks e sua moglie sono in quarantena in Australia per essere stati scoperti positivi al Covid19, ma potete non aver saputo che sono stati messi in quarantena proprio a Gold Coast in Australia, luogo che i lettori di lunga data lo ricorderanno per essere stato teatro, nell’inverno 1996, di una nuotata di mezzanotte da parte di colui, chiamato Jeff Buckley, il quale spezzò il cuore della Sibilla Liz Fraser: un tipo di attività (la nuotata di mezzanotte) che l’avrebbe poi portato alla morte il 29 maggio 1997.
 
Penso che gli Hanks saranno ospitalizzati per 17 giorni.
Hanks si trovava nella Gold Coast per le riprese di un film biografico su Elvis: Anche lo stesso Elvis gioca un ruolo chiave nell’eterno psicodramma rievocato in tempo reale dalla Sibilla e dal suo Pastore.
 
Alla fine dell’anno scorso, avevo trasferito tutto questo materiale sulla “Sibilla” in un blog privato ma, sfortunatamente, il blog privato si dimostrò non così privato come avevo sperato.
 
Stava infatti avendo un bel po’ di traffico web non desiderato, soprattutto dal mezzo del nulla assoluto dei deserti della California e del Nevada, così come da una grande organizzazione di cui ho parlato in passato, un’organizzazione conosciuta per impiegare una forza di polizia privata ben più grande della maggior parte dei dipartimenti di polizia normali.
 
Pensate se un’intelligenza artificiale fosse programmata per voler coltivare quante più fragole possibili e così coltivare nulla più di fragole e basta sulla superficie terrestre? Quindi ci sarebbero “Strawberry fields forever”! (“campi di fragole per sempre”, citando l’omonima canzone dei Beatles.)
Sebbene questa non può che essere una “casuale coincidenza”, nientemeno che un luminare quale lo stesso Elon Musk in persona ha postato l’enigmatico tweet di cui sopra solo un paio di ore dopo un mio post su Philip K. Dick (nel mio blog privato) e la sua epifania “Strawberry Fields Forever”, così come la Sophia posseduta dall’intelligenza artificiale nel romanzo di Dick VALIS.
 
Dovrete amare quelle coincidenze.
Elon Musk sta anche avendo un bambino assieme a Grimes, una ben nota fan dei Cocteau Twins.
 
Dovrete amare queste sincro.

Oltretutto, Kate Perry– la cui canzone del 2017 “Tsunami” fu una riscrittura di “Watchlar” dei Cocteau Twins— ha annunciato la sua propria gravidanza con l’attore Orlando Bloom in un videoclip in cui Kate Perry è avvolta da “garlands”, ghirlande (=”corone” dunque, secondo l’etimologia antica greca)

Così come ha fatto Beyonce quando ha annunciato la nascita delle #CarterTwins, nel trentacinquesimo anniversario dell’uscita di Garlands
 
“Love Draught” di Beyonce e stata anche piena di riferimenti ai Cocteau Twins, quasi sicuramente a causa del contributo di The Weekend, grande fan dei Cocteau Twins.
Più recentemente, Janelle Monae si è abbigliata di “Garlands”!
 
Riuscite a vedere questo pattern che si ripete?

Successivamente, nel suo articolo, Christopher Knowles, fa notare altri sincro-legami, i quali però perdono nella traduzione dalla lingua inglese a quella italiana, per esempio il titolo in lingua inuit “Oomingmak” della prima canzone dell’album “Victorialand” dei Cocteau Twins significa “Musk” (ovvero il cognome di “Elon Musk”), che in italiano è “muschio”.

Il titolo della seconda canzone dello stesso album è “Little Spacey” e Knowles fa notare come nel 1986, anno di uscita dell’album, l’attore Kevin Spacey non lo conosceva nessuno al di fuori dei teatri di New York e negli ultimi tempi, sui mass media, si è letto di William Little, il quale ha asserito di essere stato molestato sessualmente da Kevin Spacey.

La cosa che mi fa pensare è che questi patterns notati dal punto di vista di Knowles, personalmente, è come se li riuscissi (moolto vagamente, per ora) a notare anche dal MIO punto di vista, cioè secondo il mio punto di vista della mia ben determinata vita. Noto delle assonanze spaziotemporali in ciò che viene mostrato da Knowles, per esempio riguardanti il mio vissuto in certi determinati anni da lui citati. Devo averlo già accennato in qualche precedente post.

Secondo le interviste, il titolo della canzone strappalacrime “The Thinner the Air” è riportato abbia un riferimento alle difficoltà che la gente ha nel respirare nelle più alte, elevate zone dell’Antartide. 
 
Respirare difficoltosamente è una possibilità che preoccupa moltissimi nel mondo in questi giorni.

Permettete che vi domandi questo: diciamo che state guardando un film — forse di Igmar Bergman o Andrej Tarkowskji o qualcun altro — riguardante un “oracolo dell’apocalisse” e la sua colonna sonora suona esattamente come “The Thinner the Air.” Vi sembrerebbe così strano?

 
Abbastanza interessante, no?

Così, ricapitoliamo: Due LP dei Cocteau Twins venerdì saranno ri-editati. La prima canzone del primo album ha la parola “corona” che si ripete due volte nel secondo verso. Il titolo dell’ultima canzone sull’altro album si riferisce a problemi di respirazione.

 

Ce ne sarebbe ancora da trattare…le cose potrebbero essere ampliate a dismisura, come amo dire al mio collega di blog Teoscrive, probabilmente servirebbe un’applicazione somigliante a quella di un motore di ricerca web per stare dietro a tutte le connessioni possibili.

Concludo citando ancora due cose che Knowles fa notare:

Il riferimento alle cavallette (proprio nell’ultimo mese ce n’è stata una super-invasione in Africa) nella canzone dei Cocteau Twins “In the Gold Dust Rush, e il riferimento a un “invasione di alieni invisibili attorno a noi” nella canzone, sempre dei CT, “Glass Candle Grenades”.

C’è tanto da imparare…

Supernovæ, Sirio A-Sirio B e il 1969-2019

Continua dai precedenti due aggiornamenti:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/16/banksy-e-supernova/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/20/supernove-e-giorni-del-giudizio/

 

Gli attori Luke Perry e Robert Forster hanno entrambi partecipato a un film chiamato SUPERNOVA, Forster nell’anno 2000 e Luke Perry nell’anno 2005. Entrambi sono morti nel 2009 e Forster è morto l’11 ottobre, giorno di nascita di Perry.

Luke Perry, attore che fin da quand’ero ragazzino attirava la mia attenzione, dal momento che mi ricordava certe figure americane degli anni Cinquanta come l’attore James Dean. E anche perché, in quegli anni 1993-1994 ero nel pieno della lettura del fumetto “Dylan Dog”, dallo stesso nome, oltre che del poeta Dylan Thomas e Bob Dylan del personaggio di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”, Dylan.
Anagrammando “90210” si può ottenere “20190 o 02019″, contenenti l’anno in cui Luke Perry è morto.
https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/12/09/appunto-sincro-ciclo-archetipico-su-maria-elena-boschi/
Il film “Supernova” del 2005 a cui partecipò Luke Perry.

Per quanto riguarda Robert Forster, la sola e unica interpretazione che ricordo di lui è quella nel film “Jackie Brown” come agente delle cauzioni. “Jackie Brown” lo considero facente parte di quel gruppo di film usciti a fine XX secolo che in qualche modo furono il frutto di un’amplificazione della coscienza interconnessa planetaria occidente-centrica. Gli altri film furono “Armageddon” e “Deep impact”, “Titanic”, “The Truman Show”, “Fight club”, “Matrix”, “Il grande Lebowsky”.

Il sottotesto di “Jackie Brown”, pur trattandosi di un film di azione, era “l’invecchiamento delle star” e Robert Forster, allora quasi sessantenne con una capigliatura trapiantata visibilmente finta, sembrava proprio essere una tra le manifestazioni più evidenti nel film di quella nota autunnale la quale era preponderante in quei fine anni Novanta in cui “tutto era già stato dato” e nell’atmosfera si percepiva sempre più che “il futuro sarebbe stato peggio del passato”.

Il film “Supernova” del 2000 a cui partecipò Robert Forster.

Sappiamo che da un po’ Goro Adachi è fissato con i 50 anni dal 1969 i quali li vede come la chiusura del ciclo in cui la rotazione di Sirio B, stella nana compagna di Sirio A, intorno a quest’ultima raggiunge la sua distanza maggione (apoapsis): succede ogni 50 anni e l’ultima volta prima del 2019 avvenne proprio nel 1969. Sirio è astrologicamente importante perché ogni anno proprio il 1°gennaio la Terra si allinea tra il Sole e Sirio sullo stesso meridiano celeste.

Il 1969, soprattutto in estate, fu un anno molto particolare, “supernovico” si direbbe: con il lancio dell’Apollo 12 che mandò tre astronauti sulla Luna, l’apice della cultura hippie con il festival di Woodstock che radunò  centinaia di migliaia di persone, e la strage di Bel Air da parte di Charles Manson e la sua “famiglia” in cui trovò la morte anche Sharon Tate, la compagna incinta di Roman Polanski, regista di film disturbanti come “Rosemary’s baby”, uscito poco tempo prima.

Come sappiamo anche dai post dedicati alla criptokubrickologia #cryptokubrology, Judy Garland e la sua interpretazione come Dorothy ne “Il mago di Oz” ha la sua importanza nell’ambiente dei sincromistici visto che ricorre frequentemente. Judy Garland morì nel 1969 e quest’anno l’Oscar per la migliore interpretazione femminile l’ha vinto Renée Zellweger (di 50 anni di età) interpretando proprio la Garland nel film biografico a lei dedicato.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/10/judy-cera-una-volta-anche-a-holy-wood/

Quest’anno fanno cinquant’anni da quando Judy Garland è mancata, ed è anche l’ottantesimo anniversario dell’uscita de Il mago di Oz.

Luke Perry nella parte del reverendo Jeremiah Cloutier nela serie tv “Oz”
“C’era una volta Hollywood”, uscito il 26 luglio, giorno di compleanno di Stanley Kubrick nell’anno cinese del maiale, “PIG” come la scritta con il sangue comparsa su una parete del luogo della strage di Bel Air descritta nel film.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/29/cera-una-volta-a-hollywood-detta-anche-holy-wood-o-hollywoodland/

Nel 2019 è uscito (il 26 luglio, giorno del compleanno di Stanley Kubrick, il quale nel 1969 fu sospeso tra “2001” e “Arancia meccanica”) anche il celebratissimo film “C’era una volta a Hollywood” dello stesso Tarantino di “Jackie Brown” e “C’era una volta a Hollywood” è proprio ambientato nel 1969, e le vicende di Manson e della sua “family” che commise la strage di Bel Air si ritrovano nel film.

Luke Perry interpreta Wayne Maunder in “C’era una volta a Hollywood”, entrambi moriranno durante le riprese per attacco cardiaco.

https://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Maunder#Vita_privata

Nel 2019, [Wayne Maunder] è stato interpretato da Luke Perry nel film di Quentin Tarantino C’era una volta a… Hollywood, di cui una sequenza è ambientata durante le riprese dell’episodio pilota di Lancer: sia Maunder che Perry sono deceduti durante la produzione del film.[6]

Biglietto del cinema del blogger sincro-mistico Brizdazz per “C’era una volta Hollywood” in cui alla fine compare il 237

L’attore Peter Fonda fu un altro attore che emerse in quello stesso anno 1969 assieme a Jack Nicholson – una nostra “vecchia conoscenza” in questo blog! – entrambi nel film “Easy raider”.

Peter Fonda con il casco a stelle e strisce, Jack Nicholson dietro di lui e sullo sfondo anche un altro personaggio emerso da quel film e in quel 1969, Dennis Hopper, che diverrà anche lui noto come “cattivo” in diversi altri film tra cui ricordo “Blue Velvet” di David Lynch

Peter Fonda è morto anche lui nel 2019; l’anno precedente aveva fatto scalpore un suo tremendo messaggio su Twitter dedicato a Donald Trump e suo figlio, che lo aveva fatto quasi finire nei guai.

https://www.huffingtonpost.it/2018/06/21/tweet-indecente-di-peter-fonda-mettiamo-barron-trump-in-gabbia-una-con-i-pedofili_a_23464337/

“Dovremmo strappare Barron Trump dalle braccia di sua madre e metterlo in una gabbia con i pedofili”: è il tweet shock sul figlio di Donald e Melania Trump postato dall’attore Peter Fonda. Tweet di cui ora si sta occupando il Secret Service, il corpo che si occupa della sicurezza del presidente americano e dei suoi familiari.

Peter Fonda è stato anche tra gli interpreti del film “Supernova” del 2005, quello con Luke Perry.

Di quel 1969, anno “supernovico”, abbiamo detto, in risonanza con il 2019, possiamo aggiungere come in Italia si concluse con un deciso cambio di atmosfera a causa di una bomba i cui riverberi si fanno sentire ancora oggi e, parlando di astronautica e paleoastronautica, si diffuse in una maniera che sarebbe apparsa improbabile fino a pochi anni prima, un libro intitolato “Non è terrestre”, il quale divenne un best seller e vinse anche uno dei più noti premi editoriali italiani.

Avendolo letto, ricordo che a un certo punto si fa menzione della minuscola Sirio B che ruota attorno a Sirio A (e che allora come oggi le due stelle erano alla loro massima distanza l’una l’altra) e di come questa nozione – che si è riuscita a sapere solo dopo la seconda metà del XX secolo grazie ai progressi della tecnologia astronomica – un popolo primitivo dell’Africa centro-occidentale come i Dogon, secondo il libro, ne è a conoscenza da tempi immemorabile poiché – secondo loro – questa conoscenza gli è stata data da dei “signori provenienti dallo spazio” chiamati “Nommo”.

Questo, tra le tante altre cose, c’era scritto in “Non è terrestre”, che in quel 1969 giunse sul podio del libro più venduto in Italia.

Il libro “Non è terrestre”, che mi successe di leggere per la prima volta proprio in quel 1993 in cui ero incuriosito dal Dylan di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Non_%C3%A8_terrestre

Non è terrestre è un saggio di Peter Kolosimo, scritto nel 1969. Pubblicato da SugarCo Edizioni, fu in assoluto il libro più letto in Italia quell’anno e si aggiudicò il Premio Bancarella[1]: venne poi tradotto in svariate lingue divenendo quindi un best-seller in tutto il mondo. Il saggio fa il punto sull’ archeologia misteriosa e sulla teoria degli antichi astronauti.

Sirian 50 – Judy too

https://brizdazz.blogspot.com/2020/02/supernova-among-stars.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/05/the-apophenia-of-oz-in-02019.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/08/50-years-ago-man-went-looking-for.html

Fino a quando abuserete della nostra pazienza?

Raddoppiare un errore può essere costoso. Triplicare, quadruplicare e quintuplicare uno schema fallace mascherato da filosofia politica convincente potrebbe portare tutto — e intendo tutto— a crollare.

Il problema è che nessuno sembra proprio sottrarsi a tutta quella dopamina saporita, dolce e deliziosa.

Come qualcuno di voi sa, sto tenendo traccia di tutti i bassi ascolti record che questi show di premiazioni continuano a raggiungere, e l’altra notte gli Oscar hanno flirtato con il fondo. 

Non è un mistero il perché. La gente si sta davvero irritando a morte nel guardare un mucchio di quelli che Ricky Gervais ha spietatamente etichettato come “ricchi parassiti sessuali” che parlano come Robespierre e camminano come Maria Antonietta. A un certo punto le contraddizioni non potranno più essere contenute.

Certo, il potere delle star, tutte le loro stupidaggini, grazie alle fontane di denaro possono funzionare ancora per un po’, specialmente quando la stampa e Silicon Valley fanno da loro portatori d’acqua.

Però segnatevi queste mie parole: le sabbie del tempo si stanno esaurendo molto, molto più velocemente di quanto ognuno di loro possa immaginare. La strega sprofonda sempre nella cacca quando il glamour svanisce e i truffatori colpiscono sempre il marciapiede una volta che la loro presa viene messa a nudo. Non posso nemmeno immaginare come sarà il contraccolpo quando la gente inizierà a risvegliarsi dall’essere ipnotizzata dalle celebrity.

I social media hanno MOLTO a che fare con questo. Le divinità sono discese dall’Olimpo da quando usano i loro smartphone e si sono rivelati essere un gruppo di stupidi, pazzi stronzi matricolati. Non posso nemmeno calcolare quante chiamate al risveglio abbia ricevuto, quante persone che una volta tenevo in qualche forma di stima, abbiano completamente mandato in pezzi la mia illusione a causa dei loro insuccessi comunicativi su Twitter.

Intendiamoci, con alcune ammirevoli eccezioni.

Ma c’è un motivo del perché studios, agenzie e manager lavorassero così duramente nei vecchi tempi per “pettinare” tutto ciò che le celebrità facevano e dicevano. Perché l’alternativa la vediamo oggi con le loro cinguettate sui social network.

Jane Fonda si vanta di aver indossato dei GIOIELLI di Pomellato [chissà il loro prezzo!] perché sono fatti con oro estratto eticamente e i diamanti sono ecologicamente sostenibili. Risposta di The Secret Sun: “Guardate il mio delirante benessere e privilegio ereditario condito da un’infusione di vuoto atteggiamento “Woke”. [Mi piacerebbe che ci facessero ma temo che ci siano!]

E a un certo punto una di quelle persone che sono state spinte a vivere sulle strade o nelle loro auto dalle stesse politiche economiche che gli esperti dentro quelle “istituzioni intelligenti” lassù in alto hanno sfornato una legislatura dopo l’altra — sapete, una di quelle stesse genti impoverite che circondano completamente tutti questi ELOI di Los Angeles in questi giorni — una di loro dirà: “Ehi, la sapete una cosa? Questo mattone sembrerebbe terribilmente bello se passasse attraverso la finestra di quella Tiffany laggiù!”

O “quella tanica di benzina sembrerebbe uno ‘schianto’ in fiamme e gettata attraverso la finestra del passeggero di quella Maserati da $300,000 che esce da lì alle cinque!” 

Ogni atteggiamento “Woke” nel mondo non farà più alcuna differenza. Se le genti saranno abbastanza disperate non si preoccuperanno se l’autista voti o meno per Gavin Newsom, o se quella elegante boutique dà in beneficenza centinaia di migliaia di dollari all’anno ai campi per bambini transgender. 

Certo, potete provare ad arginare l’assalto con la polizia privata e tutto il resto, ma quella roba consuma i margini di profitto più velocemente di quanto immagini la maggioranza delle persone, specialmente durante una crisi seria.  E le guardie del corpo che assediavano gli aristocratici è come hanno iniziato tutti i gangsters dalle ossa spezzate alla fine divenuti le famiglie reali d’Europa.

Non passò molto tempo prima che decisero di essere stufi di tutti questi patrizi profumati e piagnucolosi, così li sollevarono dalle loro fortune. E anche dalle loro vite.

Battersi contro il patriarcato camminando sul
“red carpet” indossando abiti e gioielli firmati i quali costano più del salario della maggior parte degli americani.

E’ una cosa terribile e un’eventualità con cui nessuna persona sana di mente vorrebbe confrontarsi, ma questo è veramente iniziare a vedere come ogni regno sull’orlo del collasso apparisse prima che venisse giù tutto per sempre. E abbiamo un mucchio di regni in questo nostro impero.

Non c’è nulla di speciale a Los Angeles che la metta al riparo dalle stesse spietate forze della Storia le quali hanno in passato cancellato altre città inimmaginabilmente ricche e potenti. Pensate alla “capitale dell’auto” Detroit.

Un milione di spettatori in meno dal primo al settimo episodio.

Per l’amor del cielo, quanti altri miliardi di dollari sono disposti a esser sacrificati sull’altare dell’identità politica? Stanno finendo le oche d’oro da cucinare. E sapete perché? Non ci sono abbastanza uova nelle incubatrici. Inoltre sembra che l’ intersezionalismo abbia legato per sempre le tube delle oche.

Tutto procede sempre alla grande fino a che improvvisamente non procede più. 

SIMBOLICAMENTE PARLANDO

La notte degli Oscar? Niente di entusiasmante. Continuavo a chiedermi perché la scenografia del palcoscenico sembrava una colonscopia del Kraken. Era una fonte di distrazione. Qui e là qualche immagine della “scala di Giacobbe”…

Il Joker, ovviamente.

GARLANDS, le ghirlande….

…e LA Garland.

Sto sentendo un sacco di pareri positivi su Parasite anche da persone che stimo.

Immergiamoci davvero, ma non fermiamoci a lamentarci e discutiamo invece su un mucchio di strategie per far poi riemergere le nostre teste dalle acque.

Versione originale di Christopher Knowles:

https://secretsun.blogspot.com/2020/02/where-will-it-end.html

Otto film dicono “237” prima di Shining

Ecco un nuovo aggiornamento sulla cosiddetta “cripto-kubrickologia”, ovvero l’analisi dei film di Stanley Kubrick incentrata su certe costanti numeriche che si ripresentano (in particolare il “237” di “Shining” e i suoi multipli) nell’opera kubrickiana in relazione con altri film e con la Storia stessa.

Come dicono i suoi scopritori e divulgatori Fulton, Montgomery e Coleman:

A useful methodology for deconstructing cinema, history, and synchronicity— 42 / 153 / 237 / 666 / 1776

Alex Fulton e Shawn Montgomery hanno prodotto la terza parte della loro serie cripto-kubrickologica (#cryptokubrology) col video CRYPTO-K 1.04 – Eight Films Saying “237” BEFORE The Shining (8 film che dicono “237” PRIMA DI Shining”) (Vedere anche qui.)

 
Quel video è da vedere e ri-vedere. Ricco di informazioni; provate a “leggere” quelle analisi cripto-kubrickologiche togliendo l’audio.  
 
Film usciti prima di Shining che dicono “237”.

Gli otto film presi in esame sono:

1) Scrivimi fermo posta (The Shop Around the Corner)
1940 ‧ Film drammatico/Film romantico ‧ 1h 39m
Frank Morgan in “Scrivimi fermo posta”.
Frank Morgan: 153 giorni tra “Il mago di Oz” in cui appare nelle vesti di mago e “Scrivimi fermo posta” in cui appare nel personaggio del negoziante.
Il “Il mago di Oz” uscì il 237° giorno dell’anno.
“Prendi questa chiave e apri la cassetta delle lettere n°237“; “…poi prendi la mia busta e baciami”
2) I fidanzati sconosciuti (In the Good Old Summertime)
1949 ‧ Film romantico/Musical ‧ 1h 42m
3) La donna dai tre volti (The Three Faces of Eve)
1957 ‧ Film drammatico/Film di mistero ‧ 1h 31m
Risonanza di tropi tra “La donna dai tre volti” e “Shining”.
4) Ombre sul palcoscenico (I go on singing)
1963 ‧ Film drammatico/Melodramma ‧ 1h 40m

In “Ombre sul palcoscenico”, Judy Garland interpreta Jennifer Bowman, Jennifer come la Jennifer ‘O Neill la quale interpreta una Dorothy (nome della Garland in “Il mago di Oz”) nel film “Quell’estate del ’42” comparso alla tv in una scena di “Shining”; Bowman come l’astronauta David Bowman (Keir Dullea) protagonista di “2001 odissea nello spazio”.

“Ci sono 237 scalini, li ho contati!”
5) Il dormiglione (Sleeper)
1973 ‧ Film indipendente/Commedia ‧ 1h 29m

Nel film Woody Allen fa la parte di un criogenizzato che si risveglia dopo duecento anni in un mondo diverso da quello in cui fu sottoposto a ibernazione. A un certo punto del film il personaggio di Allen dice la battuta: “Ho ben 237 anni, a questo punto dovrei proprio andare in pensione!”

Le restanti opere filmiche in cui compare il “237” prima di “Shining”, analizzate nel documentario di Fulton e Montgomery, sono

6) The World Beyond
1978 ‧ Giallo
 
Mai uscito in Italia poiché trattasi di una serie tv giallo-horror-poliziesca della CBS di cui uscirono solo due episodi pilota.
 
 
7) Veloci di mestiere (Fast company)
1979 ‧ Sportivo/Film indipendente ‧ 1h 31m
 
Forse l’unico film non horror di David Cronenberg (il regista di quello “Scanners” del 1982 in cui anche lì compare il “237”, “Scanners” però uscito dopo di “Shining”.)
 
e
8) Il fantabus (The Big Bus)
1976 ‧ Film catastrofico/Azione ‧ 1h 28m
“Il primo film catastrofico in cui tutti muoiono ridendo!”

THE BIG BUS (1976): metti alla prova il limite alle coincidenze quando ti imbatti nella cripto-kubrickologia #cryptokubrology.

Personaggio principale di “The Big Bus”: Dan Torrance.

Dopo l’incidente d’autobus, Dan viene accusato di essere ricorso al cannibalismo per sopravvivere.

Prima dell’incidente il suo peso è di 180 libbre, e dopo l’incidente pesa 237 libbre, ci viene detto nel film.

Negli otto film in questione, assieme a “Shining” avvengono risonanze incrociate con “Il mago di Oz”.

Versione originale di Loren Coleman:

http://copycateffect.blogspot.com/2020/02/Saying-237.html