Questa estate ho deciso di iniziare un nuovo blog, un “viaggio simbolico” verso il 2036, l’ ultima lunga avventura con la nostra vecchia amica Timewave Zero, che tanto ci fa, e probabilmente ci farà, attendere per l’ Eschaton …
Il menù è pronto, ma verrà costantemente aggiornato ogni qual volta mi verrà in mentequalcosa di nuovo da aggiungere… per esempio vi racconterò la mia interpretazione del percorso geopolitico nei prossimi quindici anni …
Time is a fractal, or has a fractal structure. All times, moments, months and millennia, have a pattern; the same pattern. This pattern is the structure within which, upon which, events “undergo the formality of actually occurring,” as Whitehead used to say. The pattern recurs on every level. A love affair, the fall of an empire, the death agony of a protozoan, all occur within the context of this always the same but ever different pattern. All events are resonances of other events, in other parts of time, and at other scales of time. — Terence McKenna, “I Understand Philip K. Dick”, In Pursuit of Valis: Selections from the Exegesis, ed. Lawrence Sutin
In La Teoria (Novelty Theory) troverete una descrizione della teoria ideata da Terence Mckenna nel 1974 sulla mappatura della struttura del Tempo, derivante dagli esagrammi dell’ I Ching …
Nelle prossime settimane poi aggiungerò una sezione sulla mia interpretazione di ogni esagramma secondo la interpretazione dell’ I Ching, e cosapuò significare nel contesto della teoria …
L’ aspetto forse più intrigante saràl’ aggiornamento mensile sul grafico, sperando che il realizzatore del nuovo sito Timewave mantenga attivo questo grafico ancora a lungo, e magari mi converrà scrivergli per informarlo delle mie ricerche e dell’ utilità del suo sito …Ogni mese affronterò una interpretazionesimbolico – metaforica degli eventi attuali e delle risonanze storiche sulla Timeline… Per esempio questo mese capiremo che le tempeste e alluvioni in Europa, particolarmente in Germania, simbolizzano una rievocazione della Prima Guerra Mondiale … Verrete anche informati sui momenti clou del grafico, con i suoi picchi e i suoi drops, picchi che significano periodi di frizione fra periodi di crescente Abitudine e drops che significano momenti di intensa Novità …
Questo è il grafico della Timewave Zero per gli anni dal 1989 al 2020 e dal 2021 al 2036 con tutte le tappe dei picchi di conservazione e discese nel progresso (Habit & Novelty ) e i “Novelty Drop” che durano sempre 64 giorni. La data della fine del graico è 4 – 5 novembre 2036, quando potrebbe avvenire la transizione dell’ Omega Point, ovvero il momento in cui otteniamo la manipolazione del Tempo.
La nostra avventura, se tutto va bene, si concluderà nel Novembre 2036, fra il 1 e il 25 novembre, e in particolare entro il 4-5 novembre … Nella sezione “Tappe principali” troverete una mappa completa del grafico dal 1989 al 2020 e dal 2021 fino al 2036 … ogni picco particolare e drop intenso è segnalato da un numero, e poi da una data e dalle risonanze storiche corrispondenti …
La sezione “siti da consultare per approfondimenti” verrà probabilmente ampliata nel tempo e contiene links dapprima al sito ufficiale dello sviluppatore del software Meyer, al quale ho scritto, chiedendogli di considerare la proposta di aggiornare il suo sito per includere la “proposta 2036”, con la (fioca?) speranza che mi ascolterà, visto che di recente ha deciso di concludere le sue ricerche annunciando che forse i cicli storici della Timewave sono sbagliati e che non è possibile anticipare una Data Zero Omega Point per la Timewave, se non forse nel remoto futuro … http://www.fractal-timewave.com/articles/timewave-zero-final-explanation.htm Inoltre ci sono link a questo blog riguardo al “tag Timewave Zero”, ai Terence Mckenna Archives e al vecchio sito dei “Novelty Report” scritti direttamente da Mckenna negli anni ’90 sul suo sito Levitytm.html (levity.com)
Nella sezione “Timewave Zero – perchè 2036 – la mia Tesi” spiego in breve come sono arrivato a capire che forse il traguardo ultimo della Timewave si può trovare in questo anno così potenzialmente significativo e descrivo le tappe dei cicli storici, per esempio di come la Storia umana comincia a riepilogarsi a partire dall’ Allunaggio del 1969 e il fattore Novelty comincia ad aumentare drasticamente a partire dal Grande Picco del dicembre 1991 con la fine della Urss …
IL 2021 SULLA TIMELINE PER IL 5 NOVEMBRE 2036: IL 6 GENNAIO 2021, GIORNO DELLA CRISI DEL CAMPIDOGLIO IN USA, E’ IL GIORNO CON LA NOVELTY PIU’ SIGNIFICATIVA DELL’ ANNO. IL PICCO DEL GRAFICO CORRISPONDE AL 7 – 8 AGOSTO 2021. CORRISPONDERA’ AD UNA NOTEVOLE E GRADUALE ASCESA NELLA NOVITA’.
C’è anche una sezione con il link al nuovo Sito sul grafico, creato intorno all’ anno scorso da uno sconosciuto benefattore che ha annunciato il debutto del suo Sito su You Tube, e che inconsapevolmente mi ha dato un grande aiuto ad approfondire le ricerche sul grafico, dandomi la possibilità di entrare in dettagli fino ad allora irraggiungibili … e per altri curiosi c’è anche il calcolatore grafico del sito di Meyer, aggiornabile fino al 2018 …
Nella sezione “Eschaton / Omega Point – Cosa Implica” faccio una breve descrizione dei tre scenari che potrebbero verificarsi una volta raggiunto il traguardo del Grafico: l’ uomo conquista la manipolazione del Tempo, viaggio nel Tempo e Singolarità Tecnologica, il Primo Contatto globale con una civiltà extraterrestre, o un fenomeno riguardante un temporaneo trasferimento della nostra Coscienza verso un momento del futuro, per poi tornare indietro, il fenomeno Flashforward …Una sorta diGrande Reset del Tempo, un temporaneo azzeramento dell’ Universo per poi ritornare al Presente con maggiore consapevolezza degli scenari futuri individuali …
A study of the timewave by means of this software will reveal that there are parts of the timewave which have a similar shape, that is, the wave pattern looks the same, even though the values on the horizontal and vertical axes are quite different. The periods of time represented by such parts of the wave are said to be in resonance with each other, and one is said to be a resonance of the other (this terminology is due to Terence McKenna). A study of periods in resonance with each other reveals that often there are mathematically definable relations between them. A number of different mathematical relationships have been identified, and various kinds of resonance points may thus be defined precisely. There are two kinds of linear resonance points, namely, yao and trigrammatic resonance points, at present it seems there are basically two kinds of resonance points, geometric and linear.
Nella sezione “La Storia fra il 2019 e il 2034” ho inserito una narrazione anno per anno delle interpretazioni delle risonanze storiche, su due livelli, quello che parte dal 1894 nel 2019 per arrivare ai giorni nostri, e quello che parte dall’ 894 fino al 1918 nel 2034. Sul grafico sappiamo che gli ultimi due anni prima dell’ Eschaton si verifica un fenomeno che dovrebbe mostrare una particolare affinità, quasi gemellare – speculare, fra il 2035 e il 2036 … Una narrazione molto più particolareggiata è in arrivo nelle prossime settimane in una nuova sezione, dove cercherò di descrivere gli eventi futuri più significativi, cercando di includere una finestra temporale … su questo livello, ogni 46 giorni si rievoca un intero anno del passato …
Spero che verrete a trovarmi numerosi, così mi darete supporto morale anche nei periodi più complicati, dove la mia famosa incostanza si fa presente a fornirmi continue distrazioni, così tante sono le attività che mi interessano e che mi coinvolgono, così poco sembra il Tempo a disposizione ogni volta … posso vedere tutte le sezioni che visiterete e per ogni visualizzazione aumenterà il numero degli Hits segnalati sul sito …
Ad ogni modo, sapete dove trovarci, sul nostro Sito così speciale, nello scenario Italiano, noi siamo discreti e rimaniamo nella nostra nicchia, con la nostra cerchia di persone consapevoli, senza desiderio di allargarci troppo … chi viene a trovarci sa che tenendosi aggiornato sui nostri articoli trasformerà il suo modo di pensare, esplorando scenari inimmaginabili senza un imput o un background specifico …
IDEE SEMPRE ALL’ AVANGUARDIA
“I nuovi modi di pensare il mondo iniziano sempre da noi”
Stanotte hofatto esperimenti con i calcoli dei cicli storicilegati alla teoria della Timewave Zero, incuriosito dalla potenzialità cheil famoso periodo che Terence Mckenna attendeva per la prova del nove per la sua teoria sulla Storia e sul Tempo frattale, che lui attendeva nel 1996e diceva avrebbe anticipato l’ Eschaton della Data Zeropotesse essere spostato per coincidere conil terribile inizio di anno del 2020, al quale si riferirebbe a questo punto.
In questo video del marzo 1993 Mckenna indica che la sua aspettativa per il 1996 era chesarebbe accaduto un collasso della potenza cinese, una rivoluzione, un evento globale che avrebbe coinvolto una enorme percentuale della popolazione umana, oppure il collasso dell’ economia Europea e della stabilità del continente in questione.
Come già avevo intuito, se invece di posizionare questo enorme salto di novità del grafico timewave fra il 25 febbraio e il 30 aprile 1996 lo posizionassimo fra il 31 dicembre 2019 e l’ 11 marzo 2020, otterremmo una Data Zero fra il 27 ottobre 2036 e il 6 gennaio 2037. E così ho provato ad allineare le date alla matematica dei cicli storici della Timewave, e ciò che ho scoperto ha dello straordinario:
Innanzitutto, invece di far cominciare il ciclo dei 67 anni, inizio del riepilogo della Storia Umana e di un nuovo turno di compressione storica al 6 agosto 1945, se lo facciamo cominciare al 20 – 21 luglio 1969, l’ Allunaggio, e comprendiamo anche il 24 luglio, otteniamo una data zero al 1 – 2 – 5 novembre 2036. In questo modo il salto di novità, di quelli che durano sempre 64 giorni andrebbe dal 5 – 9 gennaio 2020 al 10 – 14 marzo 2020. Ricordiamo cosa succedeva in Australia, e in Iran – Iraq nei primi giorni dell’ anno e vediamo come il 9 gennaio 2020 si registrò la prima vittima morta nella attuale pandemia.
Cosa c’è di più appropriato per un nuovo “Inizio della Storia” del primo uomo sulla Luna? E un primo allineamento sembrava soddisfacente. La questione si è rivelata molto seria quando ho calcolato il punto dove sarebbe iniziato il Grande Picco di frizione, che determina il momento in cui il fattore Novelty comincia a salire in modo prima graduale poi esponenziale: il conto dei giorni, che è sempre lo stesso in questi cicli storici, come distanza dalla Data Zero, mi porta direttamente al 25 – 26 dicembre 1991, la fine dell’ Urss e l’ inizio dell’ era Americana. Così ci si allaccia alla stessa Data Zero: 3 – 5 novembre 2036. Altre potenziali alternative sono: scoperta del primo esopianeta, 9 gennaio 1992 (18- 19 novembre 2036), 26 gennaio 1992 data legata alla fine della tensione nucleare fra Usa e Russia (5 dicembre 2036), e 7 febbraio 1992, la fondazione dell’ Unione Europea (17 dicembre 2036).
Successivamente, galvanizzato da questa coincidenza, mi sono messo a calcolare tutti gli altri cicli storici cercando un allineamento: con il metodo trigrammatico, basato sull’ 8 invece che sul 64, otteniamo che il ciclo dei 6 mesi e 12 giorni inizia fra il 19 e il 23 aprile 2036 se poniamo la Data Zero fra il 1 e il 5 novembre 2036. Si allinea invece proprio con il famigerato 13 aprile 2036 (la data del passaggio dell’ asteroide Apophis vicino alla Terra durante la Pasqua) se mettiamo data zero 26 – 27 ottobre 2036.
Il ciclo storico dei 269 anni ci porta ad allineare il 2036 con il 1767, l’ anno dell’ American Colonies Act che legava l’ Impero Britannico al dominio delle colonie. Il ciclo dei 33 anni, che è la versione trigrammatica di quello dei 67 anni, allinea il 12 marzo 2003, data dell’ emergenza mondiale dichiarata per la Sars di quell’ anno al 2 novembre 2036, e il 14 aprile 2003, data del completamento degli studi sul genoma umano ( la Timewave è connessa non solo all’ I Ching, ma anche alla struttura del Dna) al 5 dicembre 2036. Il Grande Picco dei 28 anni, la versione trigrammatica del Picco del 1991, collega il 21 ottobre 2008, data della inaugurazione uficiale del Cern, al 3 novembre 2036, il 4 novembre 2008 della elezione di Obama al 17 – 18 novembre 2036.
Sela Data Zeroè al 18 – 19 novembre 2036il salto di novità del 2020 inizia il 22 – 23 gennaio, quando è stata messa in quarantena Wuhan ( “il collasso della società cinese del 1996 di Mckenna” ) e finisce al 27 – 28 marzo 2020. Se la Data Zero è al 5 – 7 dicembre 2036 il salto di novità inizia il 9 – 11 febbraio 2020, quando venne definito il nome Covid per la pandemia e finisce il 14 – 16 aprile 2020. Se mettiamo come Data Zero il 17 dicembre 2036 il salto di novità inizia il 21 febbraio 2020, quando il Covid giunse in Italia a Milano, e finisce il 26 aprile 2020, quando è morto Giulietto Chiesa.
CHE ANNO E’ IL 2036? E’ LEGATO AD UNA PROFEZIA INDUISTA SULLA FINE DEL KALI YUGA CHE DETERMINA L’ INIZIO DELL’ ETA’ DELL’ ORO ( Secondo l’interpretazione della maggior parte delle Sacre Scritture induiste, tra cui i Veda, il Kali Yuga è l’ultimo dei quattro yuga; si tratta di un’era oscura, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale. Il Kali Yuga è l’ultimo dei quattro Yuga, e alla sua fine il mondo ricomincerà con un nuovo Satya Yuga (o Età dell’oro); questo implica la fine del mondo così come lo conosciamo (più di ciò che accadde alla fine degli altri Yuga, perché la Storia cadrà nell’oblio) e il ritorno della Terra ad un paradiso terrestre. ) Ma non c’è solo questo. C’è una altra “leggenda metropolitana” legata al 2036: l’ arrivo dal futuro di John Titor, che ha iniziato a scrivere e farsi conoscere, indovinate QUANDO? il 2 NOVEMBRE del 2000, identificandosi come un viaggiatore nel tempo, sebbene avesse detto che il viaggio nel tempo è stato inventato nel 2034 nella sua timeline. Ovviamente si tratta di un “esperimento sociale”, ma se leghiamo il tutto alla teoria della Retrocausalità, e ipotizziamo una Data Zero nel novembre 2036, che implica proprio la invenzione della macchina del tempo, QUALE data sarebbe più appropriata per attivare la futura eventuale macchina del tempo dell’ anniversario n. 36 del fantomatico “arrivo sulla Terra di John Titor”?
Ricordiamo inoltre che probabilmente martedì 4 novembre 2036 si svolgerà la elezione del Presidente degli Stati Uniti! Inoltre, sono andato a vedere i transiti astrologici per il periodo, e abbiamo un ingresso di Marte in Bilancia il 6 novembre 2036, Chirone retrogrado in Gemelli, Giove retrogrado in Gemelli, Saturno entra in Vergine il 16 ottobre, e il 25 ottobre Urano in Cancro diventa retrogrado, il 27 ottobre abbiamo Venere in Bilancia e il 1 novembre 2036 Plutone diventa diretto, in Acquario. Il 13 dicembre Saturno diventa retrogrado, e il 15 dicembre abbiamo Mercurio retrogrado in Capricorno, che diventa diretto il 3 gennaio 2037, assieme a Nettuno in Ariete.
Ora vediamo se succede qualcosa cercando di allineare il tutto alle risonanze storiche, un concetto e un passaggio fondamentale nella teoria Timewave. Il periodo di tempo 24 – 26 gennaio 2021, a seconda della Data Zero, è in risonanza trigrammatica con il 1910, e in risonanza standard con il 1026 – 1027, con data zero 1 – 5 novembre 2036. 1910 e 1024 se data zero è 18 – 19 novembre 2036, 1909 – 10 e 1021 – 22 se data zero è 5 – 7 dicembre 2036 e 1909 e 1019 se data zero è 17 dicembre 2036. Nel 1910 il Papa si pronunciò avverso al modernismo, avveniva la rivoluzione messicana, il Giappone annetteva la Corea e il leader veniva assassinato nel 1909 , c’ era un nuovo re inglese, passava la cometa di Halley, il primo broadcast radio, invece nel 1024 avveniva la Reconquista Spagnola. In effetti da questo punto di vista non c’è molto, per ora, al quale allacciarsi.
Ho calcolato che a livello trigrammatico, saremmo in risonanza con 8 anni alla volta, partendo dal 2021 (1910 – 1918), in questo caso a indicare che ci aspetta ancora di attraversare il periodo della Pandemia del 1918 a fine anno, e con 64 anni alla volta sul livello standard (2021 – 1022 – 1086 5 novembre 2036). Ciò indica che abbiamo attraversato il famigerato “anno 1000” nel 2020, e che ci attendono le Crociate del 1095 nel 2022. Andando indietro, con qualche aggiustamento ancora teoricamente da fare, magari ipotizzando che la data zero qui proposta sia sbagliata di qualche giorno o settimana, scopriamo che il 2001 è allineato trigrammaticamente al 1750 – 1758, epoca dell’ Illuminismo, della Guerra dei 7 anni, la Guerra Mondiale Zero, e potenzialmente il settembre 2001 e il 9/11 si può allacciare direttamente alla famigerata distruzione di Lisbona nel 1755, avvenuta in data 1/11/1755 (1755 – 18 – 9 = 911)!!!(Data Zero 25 – 26 ottobre 2036)
E quindi ci allacciamo allaRivoluzione Industrialea partire dal 2002, agli Usa del 1775 nel 2004, alla Rivoluzione Francese, che con qualche aggiustamento si allaccerebbe direttamente alle proteste avvenute fra il 27 ottobre e il 17 novembre 2005 in Francia (Banlieues)(18 novembre 2036 – 7 giugno 1788 giorno dei mattoni, il possibile vero inizio della rivoluzione), il Regime del Terrore nel 2006, Napoleone nel 2007, i moti del 1830 a fine 2010 (Primavera Araba), il Quarantotto nel 2013, e ricordiamo tutte le proteste nel mondo in quell’ anno, per esempio in Egitto, la guerra civile in Cina nel 2014 (proteste di Hong Kong), la Guerra di Crimea del 1853più o meno a inizio 2014, proprio l’ anno della crisi in Ucraina, poi la Guerra Civile Usa fra 2014 e 2015, la guerra Russo – Turca nel 2016. Mi sono documentato e la ultima epidemia di Coronavirus importante è avvenuta fra il 1889 e il 1890, che in questo calcolo rientrerebbe nel 2019. Altre epidemie del periodo furono la piaga di Hong Kong dal 1894, Colera nel 1899 e la polmonite manciuriana fra il 1910 – 11, periodo al quale siamo più o meno allineati, potenzialmente. Il 2019 si allaccia potenzialmente al periodo 1894 – 1902. Ciò vorrebbe dire che entriamo nella rievocazione della Prima Guerra Mondiale nel 2021!!!
Esaminiamo ora alcuni grafici per valutare un altro aspetto della teoria:
SETTEMBRE 2001 – DATA ZERO 5 NOVEMBRE 20362001 ANNO COMPLETO E IL 9/11 – DATA ZERO 5 NOVEMBRE 2036SETTEMBRE 2001 – DATA ZERO 5 DICEMBRE 2036 ANNO 2020 COMPLETO E 11 MARZO 2020 – DATA ZERO 5 NOVEMBRE 20362021 ANNO COMPLETO E 6 GENNAIO 2021 (USA, CAMPIDOGLIO) CON DATA ZERO 5 NOVEMBRE 2036 E’ IL GIORNO PIU’ SIGNIFICATIVO DELL’ ANNO (PUNTO PIU’ ALTO DI NOVITA’) E IL PICCO SI TROVA ALL’ 8 AGOSTO 20212021 ANNO COMPLETO E IL 20 GENNAIO 2021 – DATA ZERO 18 NOVEMBRE 20362021 ANNO COMPLETO E 13 GENNAIO 2021, IL SECONDO IMPEACHMENT DI TRUMP – DATA ZERO 17 DICEMBRE 2036
Ad ogni modo, per ora noi continuiamo a fare ricerche con la prospettiva di arrivare ad una Data Zero della Timewave in anni più recenti, incluso e soprattutto nel 2021.Al momento, nessuna delle risonanze storiche da me registrate come potenziali supera l’ allaccio con il 13 dicembre 2026, la data più lontana in assoluto che mi è capitato di trovare come data zero potenziale, dall’ allaccio fra due eventi potenzialmente risonanti e la formula corrispondente. Al PRIMO POSTO, fra le date zero potenziali, abbiamo il 4 AGOSTO 2021, con 33 risultati, secondo il 17 giugno 2021 con 28 risultati, terzo posto 14 luglio 2021 con 22 risultati, quarto posto 12 giugno 2021 con 19 risultati, e anche 21 giugno 2021, con 18 risultati. Altre date da tenere in notevole considerazione sono 15 novembre 2021, e 10 e 24 luglio 2022. Più rari, progressivamente, i risultati che danno come data zero date in anni 2023 – 2024 – 2025 – 2026.
Personalmente, non mi sono mai azzardato troppo a fare previsioni sul futuro, in questo blog ho lasciato parlare altri a questo proposito, in particolare il mio collega Teoscrive (che s’è quasi dimostrato una vera… autorità nel settore), ma non solo.
Dal momento che i tempi attuali sono così liquidi e gli avvenimenti di conseguenza di difficile decifrazione, non mi sono mai sbilanciato a mostrare una certa sicurezza verso gli scenari del futuro più o meno immediato.
Anche ai tempi del famoso 2012, nonostante all’epoca molti si erano azzardati a stabilire cosa sarebbe successo in quella data (così pubblicizzata!) già qualche anno prima, non avevo mai voluto seguire quelle previsioni nonostante in alcuni casi mi fosse venuta la tentazione di esprimermi al riguardo.
In questo caso invece posso – con una certa cognizione di causa e basandomi in particolar modo su ciò che potrei chiamare “sincro-ciclologia” – stabilire con una certa chiarezza, precisione e direi addirittura certezza, lo scenario futuro almeno fino al 2030-2040.
La “sincro-ciclologia” è basata sull’inconscio di una collettività (in questo caso la collettività dei paesi occidentali e occidentalizzati), questo inconscio è già a conoscenza di ciò che accadrà e tale sapere negli anni è stato espresso in molteplici maniere.
Ciò che in precedenza si era figurato accadere negli anni 1999-2001 e poi nel 2012, accadrà DI CERTO dal 2020 al 2040. Posso dire, anzi, che i due periodi precedenti possono ora essere visti come una preparazione a ciò che accadrà nel prossimo decennio, una specie di necessaria premessa. Cosa accadrà? Be’, degli avvenimenti mondiali così fortemente d’impatto da far ruotare di 180° o persino di 360° la nostra abituale visione della realtà. Avvenimenti catastrofici.
Quando si vede che un mucchio di attenzione da diverse fonti viene posta su un particolare e preciso lasso di tempo di una certa datazione, vuol dire che ha avuto origine un complesso collettivo dovuto al risuonare nel passato di avvenimenti di quel futuro da cui siamo trascinati.
L’emisfero sinistro del cervello vive nella contingenza, vive nel linguaggio del qui e ora basato soltanto sul passato, cioè su ciò che già si conosce o si crede di conoscere. L’emisfero sinistro, vivendo nello spazio-tempo dice che si può conoscere solo il passato e del futuro non si sa nulla; l’emisfero destro vive in ciò che possiamo chiamare “tempo-spazio”: conosce il futuro molto più dell’emisfero sinistro poiché vive e opera in una totalità al di fuori della linearità (spaziale) del tempo però a differenza dell’emisfero sinistro è muto, capisce il linguaggio ma non parla direttamente. L’emisfero destro (quello che già sa come andranno le cose) deve essere sempre tradotto dall’altro emisfero.
Eppure questa conoscenza riesce in qualche modo a filtrare e talvolta a manifestarsi. Occorre rintracciarla, metterla assieme e cercare di decifrarla.
Nonostante le varie fonti che ho messo assieme qui partano da premesse anche molto diverse tra loro, raccontano tutte una storia simile: il consumismo e il sistema “su di giri” dei mercati e della pubblicità, in cui ogni cosa può essere comprata e venduta, in cui l’iper-trofica crescita dei consumi attraverso il “marketing” è la parola d’ordine, in cui il materialismo industriale, l’atomizzazione degli individui e l’iper-tecnologia della turbo-comunicazione regnano sovrani, avrà un crollo catastrofico all’inizio degli anni venti.
Successivamente, a partire circa dal 2024, si avrà a che fare con tempi duri però finalmente sbarazzati da tutto il disordine e l’ipertrofia della società occidentale consumistica che ebbe il suo inizio inizio nel 1952 e che era diventata progressivamente troppo consumistica e quindi sempre più insostenibile, stressante, non eco-compatibile e così disordinata da sfociare appunto nel caos.
I “bei tempi” (quali non conoscevamo più almeno dagli anni sessanta!) torneranno a esserci dal 2036-2038 in avanti fino a un vero e proprio neo RINASCIMENTO dal 2040 al 2060.
[…] l’evoluzione della società umana segue un processo dello stesso tipo di quello delle specie animali e vegetali. E’ interessante mettere a confronto le loro rispettive evoluzioni. L’apparizione di una nuova specie animale o vegetale sarebbe l’equivalente della nascita di una società nuovamente organizzata. Abbiamo visto che quest’ultima evolve attraversando quattro fasi successive: depressione, espansione, stagflazione e crisi. Sono le fasi dei cicli di Turchin e di Néfédov. Sembra che si ritrovino effettivamente queste stesse fasi nell’evoluzione di una specie. La fase di depressione corrisponderebbe alla fase durante la quale una nuova specie appare e s’installa nella sua nicchia ecologica. Segue una fase di espansione durante la quale i membri di questa specie si moltiplicano rapidamente. Dopo aver raggiunto un certo valore la popolazione si mette a ristagnare. E’ la fase di stagflazione durante la quale la specie modifica l’ambiente a cui s’è adattata. Si entra allora nella fase di crisi durante la quale, diventuta inadatta, la specie finisce per spegnersi per essere rimpiazzata da una specie meglio adattata al nuovo ambiente. La somiglianza tra i due processi mostra che sono della stessa natura. Nel caso delle specie animali e vegetali, l’informazione è memorizzata nei geni. Si tratta di un’evoluzione genetica. Questa è molto lenta e si estende per milioni di anni. Nel caso delle società umane, l’informazione è memorizzata nel cervello e si trasmette con la parola e la scrittura. Si tratta di un’evoluzione culturale. Molto più rapida dell’evoluzione genetica, e si compie in qualche secolo. Sono i cicli secolari di Turchin e Néfédov. Il progresso nei trasporti e nelle comunicazioni fanno si che l’evoluzione culturale s’è ancora accelerata. L’Occidente di oggi vive in una società dove la cultura s’è sviluppata alla fine della prima guerra mondiale e di cui le fasi non sono durate che 30 anni. Marcate dalla grande depressione del 1929, questa fase di depressione si estende dal 1918 al 1948. Segue una fase di espansione, definita come «i 30 gloriosi», che va dal 1948 al 1978, e poi una fase di stagflazione talvolta qualificata come «i 30 pietosi» [che Eric Hobswan chiama “decenni di crisi” nel suo libro “Il secolo breve”]. E si estende dal 1978 al 2008. La crisi bancaria del 2008 segna il debutto di una fase di crisi che dovrebbe logicamente durare fino al 2038. E’ durante la sua fase di crisi che una società crolla. Il collasso corrisponde a ciò che ho chiamato «dirupo di Seneca» una definizione suggerita dallo studioso Ugo Bardi. Questo dirupo corrisponde al cuscinetto di condensazione della termodinamica. Dunque è situato in mezzo alla fase di crisi. Se si applica questo risultato alla società attuale, si deve attendere che questa collassi nel 2023 . Lascio ai miei lettori giudicare la pertinenza di una tale predizione. Cosa ci si deve attendere concretamente? La comparazione con la fine delle specie animali o vegetali ci dà qualche indizio. Queste si spengono quando i loro geni non sono più adatti all’ambiente. Nel caso di una società umana, è la sua cultura che non è più adatta all’ambiente. E’ proprio il caso della società attuale, società competitiva in cui la principale fonte di energia, il petrolio, e la cui attività umana modifica il clima [questo è controverso, non tutti gli studiosi sono infatti d’accordo!]. Allo stesso modo in cui la teoria degli equilibri punteggiati lascia prevedere un’evoluzione rapida dei geni in delle epoche molto particolari, allo stesso modo lascia prevedere un’evoluzione molto rapida della cultura in delle epoche particolari. Ho suggerito che la nostra società attuale collasserà nel 2023. Ciò implica una fine brutale della presente cultura dominante. Si potrà allora sperare di vedere infine estendersi rapidamente una nuova cultura, molto meno incline alla crescita economica e molto più orientata nella preservazione dell’ambiente.
Il prossimo estratto è un frammento tratto da un sito web di “scienza spirituale” (quindi “pseudo-scienza” verrebbe definita dai veri scienziati) però coi suoi calcoli arrivano anche loro agli anni venti del XX secolo. Guarda caso, nel testo sono visti come importanti e “preparatorii” anche i periodi intorno al 1999-2001 e al 2012-2015
La battaglia sottile tra il bene e il male è portata avanti regolarmente dai primordi del nostro tempo. L’accelerazione di questa battaglia sottile avviene negli anni dal 1999 al 2023. La battaglia uscirà dai mondi sottili tra il 2015 e il 2023. In seguito, il mondo conoscerà un periodo di fluttuazioni per recuperarsi dalla battaglia sulla Terra e si preparerà a una nuova era. Questa nuova era sarà conosciuta come il “reame divino” e con essa, l’umanità conoscerà mille anni di pace e di rettitudine (Dharma). I tempi nei quali viviamo sono molto importanti, che le ramificazioni di questa battaglia saranno percepite in tutto l’universo. Però, i tempi attuali sono anche molto propizi per la pratica spirituale per raggiungere la realizzazione […] (lo stato spirituale più elevato). Lo stato nel quale il mondo si trova oggi non può essere corretto in altro modo che nella sconfitta del male nei mondi sottili. E’ la ragione per cui le divinità e i santi e gli aspiranti spirituali a un certo livello sono stati ingaggiati in una battaglia sottile, (stregonerie, punti più profondi dell’inferno…) con la loro forza spirituale negli anni dal 1999 al 2023. […] Il periodo compreso tra gli anni 1999 e 2023 rappresenta un periodo crepuscolare tra due epoche e si passa da un’età buia (mini Kali Yuga) a una spiritualmente migliore (mini-Satyayug) nell’era principale del Kali Yuga. Durante questo periodo crepuscolare nel corso di 25 anni, tutta la pratica spirituale intrapresa secondo i principi di base della spiritualità ne beneficierà di molto. Ciò perché Dio compenserà gli aspiranti con un progresso spirituale compiuto durante dei momenti difficili.
Secondo i calcoli del ciclologo Gaston Georgel, l’era in cui l’umanità perde il contatto col trascendente ed è assoggettata unicamente alle leggi fisiche e biologiche, l’erà del “materialismo oscuro” (chiamata “kali yuga” dall’induismo) iniziò nel 4.450 a.C. e avrà termine nel 2030 d.C. […] Al termine di questa “età del ferro” si ha un’ “inversione completa” e si ricomincia con una nuova “età dell’oro”. L’inversione è sempre traumatica, catastrofica e la nuova umanità perde totalmente, tranne che nei miti, il ricordo della storia precedente.
In un’intervista al ricercatore Claudio Rendina di prima del 2012, gli viene rivolta una domanda sulle profezie di Nostradamus e Malachia, leggete la sua risposta.
Infine vorrei chiederle: incombe il fatidico 2012 ma pochi sanno che nel 2026 dovrebbe compiersi un’altra profezia. Di cosa si tratta?
«Nel 1555 Nostradamus, pseudonimo dell’astrologo e farmacista Michel de Notre-Dame (1503-66), pubblica a Parigi le sue profezie in quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, dal titolo Centuries et Prophéties, sulle quali gli studiosi hanno ricavato, con una certa convinzione il tempo preciso dell’inizio delle guerre dell’Anticristo: il 1999 e 7 mesi. Là dove per “guerre” si intendono gli scontri, ovvero i contrasti ideologici in seno alla religione cristiana, che si sono in effetti verificati con la condanna da parte della Congregazione del Sant’Uffizio. Questi dureranno 27 anni, secondo Nostradamus, portando alla fine del papato e alla distruzione di Roma, ovvero alla fine della Chiesa di Roma, nel 2026.
A fronte di Nostradamus ci sono le profezie del monaco cistercense e vescovo irlandese Malachia, vissuto tra il 1094 e il 1148, che ha fatto le sue previsioni dal 1143 alla fine di Roma e del mondo. Sono indicate con un motto in riferimento all’operato del papa, e gli ultimi cinque pontefici sono indicati con i numeri da 107 a 111. 107. Pastor et nauta. Giovanni XXIII (261°): <<Pastore enavigante>> per rievocare il patriarcato di Venezia che questo papa ricoprì e i viaggi da lui compiuti. 108. Flos florum. Paolo VI (262°): <<Il fiore dei fiori>>, in riferimento ai tre fiori presenti nello stemma del papa. 109. De medietate lunae. Giovanni Paolo I (263°): <<Nel mezzo di una luna>> allude alla durata del pontificato, che fu di soli 33 giorni, poco più di un mese lunare. 110. De labore solis. Giovanni Paolo II (264°): <<Il lavoro del sole>> da collegare all’infaticabile attività svolta da questo papa con i viaggi in tutto il mondo. 111. Gloria olivae. Benedetto XVI (265°): <<Gloria dell’olivo>> che dovrebbe far riferimento ad una augurabile pace universale all’insegna dell’olivo della terra Santa.
A Benedetto XVI fa seguito la profezia relativa all’ultimo papa che siederà sul trono pontificio, indicato con il numero 112. In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanius, qui pascet oves in multis tribulationibus, quibus transactis septicolis diruentur et judex tremendus judicabit populum suum. Amen. <<Nella persecuzione finale della Chiesa di Roma sul trono pontificio siederà Pietro Romano, che pascolerà le sue pecore tra molte tribolazioni, passate le quali la città dei sette colli sarà distrutta e un giudice treendo giudicherà il suo popolo. Così sia.>>. Questa profezia indica il 266° papa, ovvero l’ultimo, nella persona di un Pietro II, con una sorta di persecuzione della Chiesa cattolica; vi è inoltre vaticinata la distruzione di Roma e la parusìa, cioè il ritorno di Gesù Cristo nel Giudizio Universale. Dovrebbe avvenire a 442 anni dalla <<metà del segno>> profetico verificatosi nel 1585; sommandoli ai 1584 fino ad allora trascorsi, si arriva alla data fatidica del 2026, in coincidenza con l’anno profetizzato da Nostradamus.
La parusia, la “seconda venuta” la si potrebbe interpretare come un avvenimento di importanza e magnitudine tale da equiparare e forse surclassare la “prima venuta” all’incirca duemila anni fa.
Le cosiddette “Profezie di Papa Giovanni XXIII” dell’esoterista italiano Pier Carpi (le quali sono molto probabilmente una bufala) indicano l’anno 2033 come quello del “giudizio universale”
“E’ fatta la tua volontà, in Cielo e in terra. Sono venti secoli più l’età del Salvatore. Amen”. Quindi al 2033.
Non so se Federico Platania-Corvide del blog survivalista “Diario di un volatile etnologo” fosse a conoscenza del materiale da me mostrato poco sopra, fatto sta che anche lui nel periodo 2019-2024 vede il Grande Crollo.
Se guardate questa figura possiamo affermare che questa eclissi segue una specie di ciclo che si ripresenterà in modo inverso ma perfettamente speculare nel 2024, come in una sorta di specchio; nel 2024 il cammino degli Usa sarà completamente diverso ed opposto a quello attuale. In questo attuale ciclo 2017-2024 gli Usa si rigenereranno e cambieranno rotta. [Inversione, rovesciamento]
Non solo, poco prima dell’eclissi totale dell’8 aprile 2024 ce ne sarà un’altra che attraverserà il territorio USA, quella del 14 ottobre 2023.
Secondo l’ex ministro francese dell’ambiente Yves Cochet (vicino ai survivalisti) il futuro è già scritto.
Sebbene la prudenza politica invita a non sbilanciarsi, e che l’abituale modo di fare intellettuale sia quello dell’incertezza in quanto all’avvenire, io al contrario sono dell’idea che i prossimi trent’anni siano grosso modo già scritti e l’onestà sta nel rischiare un calendario approssimativo. Il periodo 2020-2050 sarà il più sconvolgente che avrà mai vissuto l’umanità in così poco tempo. In qualche anno si comporrà di tre tappe successive : la fine del mondo così come lo conosciamo (2020-2030), l’intervallo di sopravvivenza (2030-2040), l’inizio di un rinascimento (2040-2050).
John Titor, il (molto) presunto viaggiatore del tempo che nei forum su internet degli anni 2000-2001 affermò di essere nato nel 1998 e di provenire dall’anno 2036: ci dice che nella sua “crono-linea”, in seguito a una nuova guerra civile americana dopo il 2008, avvenne/avverrà/è avvenuta una guerra termo-nucleare tra Russia e USA nell’anno 2015 in seguito alla quale, bruscamente, gli USA e il mondo occidentale tornarono a vivere come i pionieri del XVIII secolo, con in più il problema della radioattività. Fatto sta che, nonostante il fatto che il consumismo fosse crollato, la popolazione fosse molto più ristretta e vivesse in pratica in piccole comunità di persone in delle specie di eco-villaggi, la tecnologia come la conosciamo era ancora presente nel 2036 di John Titor, a suo dire non solo internet non era sparita (anche se ovviamente molto diversa da quella a cui siamo abituati) ma la tecnologia aveva anche fatto progressi tali da poter appunto permettere il viaggio nel tempo dal 2036 al 2000.
Un IBM 5100 del 1975, lo scopo del presunto viaggio nel tempo di John Titor dal 2036 al 2000 fu/sarà quello di rintracciare quel vecchissimo computer portatile in cui erano presente delle particolari caratteristiche funzionali di cui aveva bisogno il tipo di macchina del tempo utilizzata da Titor. L’anno 2000, guarda caso, fu anche quello del cosiddetto “Millennium bug”, il baco del computer che a detta di molti avrebbe fatto impazzire i computer portando automaticamente il loro settaggio della data al 1900 invece che al 2000.
Lo schema della macchina del tempo del 2036
La civiltà industriale consumistica nel mondo di John Titor crolla dunque nell’anno 2015 (in anticipo?) in seguito al lancio di missili nucleari e nel 2036 una nuova civiltà pare in effetti sembrare sulla strada di un rinascimento – dopo anni di patimenti – poiché la tecnologia riesce a realizzare addirittura i viaggi nel tempo.
Nel 2015, per nostra somma fortuna, non c’è stato alcun lancio di missili nucleari ma sappiamo bene, noi che ci interessiamo a queste cose, quanto sia stato uno degli anni piuttosto citati nelle opere di finzione (per esempio “Ritorno al futuro n°2”) e come nella nostra realtà sia stato un punto di svolta (vedere http://mondo-simbolico.blogspot.com/2015/10/bolle-ed-aghi-nella-societa-dei-lustrini.html)
Ambientato più o meno nello stesso lasso di tempo (2015, 2020, 2024) ecco comparire negli anni settanta del XX secolo un film il cui soggetto fu basato sulle conclusioni del “Club di Roma”, “Rapporto sui limiti dello sviluppo”
Anche qui la civiltà occidentale tecno-industriale basata sul materialismo e consumismo, portata oltre i limiti di sopportazione planetari, crolla rovinosamente generando catastrofe e distruzione oltreché carestia e sofferenze generalizzate.
Siamo a New York, nell’anno 2022, ove quaranta milioni di abitanti lottano per sopravvivere, miseramente spartendosi lo spazio vitale assai scarso e le sempre piu’ ridotte razioni di plancton sintetico prodotto dalla monopolistica industria alimentare Soylent. L’uccisione di un ricco signore, Simonson, porta il poliziotto Thorn e il suo collaboratore anziano Sol Roth a indagare sul caso. Mentre Thorn scopre l’appartenenza dell’assassinato al consiglio direttivo della Soylent, Sol arriva al nocciolo della questione…
Penso che sul blog ne riparleremo ancora di “2022 i sopravvissuti” (Soylent green) poiché è in preparazione un articolo al cardiopalma in cui ci metteremo pure lui, tra l’altro uscito al cinema in uno dei cosiddetti “anni portale”, il 1973, l’anno dell’inizio della fine del “boom economico” post seconda guerra mondiale, dell’inizio della fine dell’incanto collettivo, della fine della fede nei processi storici lineari e progressivi in sincro-sintonia col primo grande “shock” petrolifero il quale accompagnò la guerra tra Israele e paesi arabi che avvenne proprio in quell’anno.
Il già citato Gaston Georgel fa esplicitamente finire l’intero ciclo delle età secondo l’induismo (Manvantara) nel 2030, anno che vedrà il ritorno al punto iniziale (“auto-reverse”) di 64.800 anni prima, ai tempi dell’inizio della precedente “età dell’oro” di cui non ci è rimasto il benché minimo indizio tangibile ad eccezione dei miti. Anche perché le età molto felici non hanno storia.
– Durata dell’Età dell’Oro: 4 x 6.480 = 25.920 anni
– Durata dell’Età dell’Argento: 3 x 6.480 = 19.440 anni
– Durata dell’Età del Bronzo: 2 x 6.480 = 12.960 anni
– Durata dell’Età del Ferro: 1 x 6.480 = 6480 anni
– Durata totale del Manvantara = 64.800 anni
Partendo da ciò, e ammettendo il 2030 come data della fine dell’età del Ferro, è facile stabilire una cronologia, almeno approssimativa, delle quattro Età, che darebbe il principio dell’età dell’Oro per l’anno 62.770 a.C., da cui approssimativamente risulterebbe la seguente tavola cronologica:
Età dell’Oro: dal 62.770 al 36.850, a.C.
Età dell’Argento: dal 36.850 al 17.410, a.C.
Età del Bronzo: dal 17.410 al 4450, a.C.
Età del Ferro: del 4450, a.C. al 2030, d.C.
Georgel chiama poi “ciclo del profeta Daniele” un sotto-ciclo dell’età del ferro dal 570 a.C. al 2030 d.C.. Nel libro biblico di Daniele viene rivelato dal cielo al re Nabucodonosor cosa succederà alla fine dei giorni attraverso il sogno di una statua enorme dalla testa di oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta.
Se davvero la statua è un’allegoria delle varie età (oro, argento, bronzo, ferro), il sotto-sotto ciclo “età dell’argilla” – suggerito dal materiale con cui sono costruiti i piedi della statua – evoca proprio una realtà alla Zigmunt Bauman quale quella in cui ci troviamo e nei prossimi tempi temo ci troveremo sempre di più, fino al collasso, al caos e dunque al crollo (di interi millenni a quanto pare).
Pensando al mio collega di blog Teoscrive e alle sue previsioni, devo aver letto come, in linea di massima, lui consideri gli anni venti e trenta come due decenni ostici (aspettandosi pure una guerra mondiale…) i quali lasceranno però pian piano spazio – verso fine anni trenta – a un mondo rinnovato. Sempre se la “fine tempolinea” con la “onda temporale zero” di Terence McKenna non giunga prima, col suo punto zero di abitudine e di punto infinito di novità (eschaton) e questa possibilità, escatologica appunto, ammanta di ulteriore mistero tutto il discorso che stiamo facendo.
Secondo le ricerche dello studioso Igor Sibaldi, la civiltà occidentale è una specie di essere vivente è ognuno dei suoi anni sono 72 anni dei nostri. Ogni 72 anni ritorna la stessa epoca di 72 anni prima, questo a partire dal 1760 circa, momento in cui la civiltà occidentale emerse in seguito a quella “prima guerra mondiale ante litteram” chiamata “guerra dei sette anni” nella quale per la primissima volta si misero in gioco tutte le potenze – Europa, Russia, America – che diedero da lì forma alla creatura chiamata “occidente”.
12 epoche formano l’anno della bestia “occidente”, corrispondente a ognuno dei mesi del nostro anno abituale. L’epoca più invernale, quella da Sibaldi chiamata “non si può più aiutare nessuno”, corrispondente a gennaio, c’è nel 1796-1802, 1868-1874, 1940-1946 e 2012-2018, quella corrispondente a febbraio, “apice della tensione”, c’è nel 1802-1808, 1874-1880, 1946-1952, 2018-2024, quella corrispondente a marzo, “pasqua”, c’è nel 1808-1814, 1880-1886, 1952-1958, 2024-2030. Poi c’è l’epoca “muro” (aprile), 1814-1820, 1886-1892, 1958-1964, la quale ci sarà – se tutto va bene per l’occidente – per sei anni a partire dall’anno 2030, quello che l’ingegnere Richard C. Duncan vede come “data limite” della civiltà industriale consumista – basata sul petrolio – il cui inizio viene posto da Duncan cento anni prima, nel 1930. Benchè sia stata sbugiardata tale teoria detta “di Olduvai” (poiché Olduvai è un sito in cui sono stati trovati resti dell’età della pietra e per Duncan la civiltà tornerà lì) è inevitabile che essa abbia avuto una certa influenza nel contribuire a dare forma a quel determinato futuro riguardante gli anni venti e trenta del XXI secolo da noi visto come ricorrente in diverse fonti di autori che non si conoscono l’un l’altro. Tornando a Sibaldi, l’epoca ancora successiva è da lui chiamata “epoca massima”, corrisponde a maggio e c’è nel 1820-1826, 1892-1898, 1964-1970, 2036-2042.
Me lo ricordo lo “storico” numero 50 di Nathan Never e per me storico lo è davvero, senza virgolette. Acquistato durante la vacanza in Calabria nel 1995 subito dopo l’esito degli esami di maturità, per la prima volta scoprì il futuro dell’Agente Speciale Alfa, che fino ad allora era rimasto tra le righe, solo accenni e allusioni ma non si riusciva a collocare bene il futuro di Nathan e amici nonostante un certo numero lettori c’avesse provato, come testimoniano diverse lettere alla redazione dell’albo a fumetti. Ecco cosa si venne a scoprire nella storia di quel numero 50:
Stroncata da una crisi energetica senza precedenti, la Terra si trova sull’orlo del tracollo definitivo. Ultima speranza di risanare l’amara sorte del pianeta è racchiusa nel progetto di inviare una testata missilistica al centro della Terra, azionando così le capacità assopite del corpo magnetico. Nell’anno 2024, un missile compie la sua detonazione nel nucleo, sprigionando un’immane ondata energetica che sembra restituire vigore al debole magma terrestre.
Ma dopo un apparente quanto illusorio successo, il piano si rivela un completo fallimento, causando sconvolgimenti e catastrofi in vaste aree del pianeta. Le turbolenti nubi radioattive sprigionate si impossessano di grandi pianure e vallate, desertificando interi boschi e foreste (ribattezzate in seguito il Territorio).
Sono i leggendari quanto devastanti “Dieci giorni del buio”, e la Terra non fu più la stessa.
Costretto a ritirarsi in spazi vitali sempre più ristretti per le proprie necessità, l’uomo punta lo sguardo al cielo, iniziando così la rapida conquista di una porzione di Universo.
Mentre nello spazio appaiono le prime stazioni orbitanti, sulla Terra accadono una serie di radicali cambiamenti di carattere sociale. Seguendo la particolare numerazione in vigore nella sua patria, Papa Gregorio XVIII ritiene opportuno spostare la data di 78 anni addietro. Il 2024 è così il 1946.
Dopo una serie di decreti atti all’automazione, nel 2051 il Dottor Sung inizia il progetto C3, ovvero una serie di robot con nuove e sorprendenti capacità intellettive.
Intanto, il Callaghan Act del 2084 ufficializza le Agenzie di Sicurezza e Sorveglianza che, se assunte, svolgono mirate indagini da parte dei cittadini. A una di queste neonate corporazioni fa parte Nathan Never, Agente Speciale Alfa e protagonista della serie a lui dedicata.
Lo scenario è dunque piuttosto chiaro e ricorrente.
Gìà da tempo sembra esserci una certa consapevolezza strisciante che il nostro modo attuale consumistico di vivere (accentuato da circa vent’anni con la globalizzazione dei mercati), dopo aver raggiunto il picco in un anno imprecisato degli ultimi novanta o dei primi duemila, sarà destinato a interrompersi in una maniera più o meno traumatica, o dopo un collasso o in seguito a disastri, catastrofi naturali o tecnologiche, guerre, o tutte le cose assieme.
Magari non succederà nulla di tutto ciò ma il destino della società turbocapitalistica, pubblicitaria, consumista, global, “su di giri”, pare comunque condannato, secondo questa consapevolezza strisciante, e il periodo in cui questo succederà sembra essere seconda metà anni 10/prima metà anni 20 del XXI secolo, secondo diverse opere della fantasia umana comparse tra gli anni settanta dello scorso secolo e i primi anni duemila.
Nel film “Soylent green” (in Italia “2022 i sopravissuti”) viene profetizzato un mondo distrutto dalla sovrappopolazione, la civiltà industriale è collassata, New York è diventata una baraccopoli tentacolare, dove la frutta fresca vale più dell’oro, si ci uccide per l’acqua e l’unico cibo a buon mercato (il soylent green del titolo originale) è qualcosa di inenarrabile, che si scopre alla fine del film e non lo dico per non rovinare la sorpresa e il colpo di scena finale a chi non l’ha ancora visto.
Il protagonista è l’attore americano Charlton Heston, già noto per aver interpretato un’altro film con un colpo di scena finale catastrofico, “Il pianeta delle scimmie.”
“2022 i sopravissuti” è basato sulle conclusioni del rapporto “I limiti dello sviluppo” del cosiddetto “Club di Roma”, risalente a inizio anni settanta, in cui l’italiano Aurelio Peccei e diversi suoi amici del Massachussets Institute of Technology mettevano in guardia dai rischi di un progresso tecnologico consumistico continuo.
Nell’anno 2000, in un gruppo di Yahoo!, uscì fuori un sedicente viaggiatore del tempo, che diceva di venire dal 2036, di chiamarsi John Titor, e di provenire da una società del prossimo futuro arcaica e collettivista, molto diversa da quella attuale che, a suo dire, era collassata dopo una forte crisi in seguito a una nuova guerra civile degli USA e a un bombardamento missilistico termonucleare intercontinentale nei primi mesi del 2015.
Nonostante il mondo da dov’era partito il viaggiatore del tempo fosse parecchio simile a quello dei pionieri americani del XVII secolo, la tecnologia avanzata era comunque riuscita a conservarsi, tanto da far sì di rendere appunto possibile i viaggi nel tempo. All’epoca in cui John Titor scrisse su quel forum di Yahoo!, dovevano ancora succedere episodi come la seconda guerra USA in Iraq, ma Titor sembrava essere informato, su quello e su altri dettagli. E, inoltre, sembrava conoscere molto approfonditamente, e a livello di dettagli tecnici di cui pochissimi sono a conoscenza, la tecnologia alla base del viaggio temporale, tanto da mostrare grafici e foto, Ciononostante, è molto probabile che si fosse trattato di una BUFALA, ma quel che importa, come nelle altre opere di fantasia di cui sto parlando, non è certo la veridicità o meno, ma il captare in modo fantastico tendenze REALI di un determinato e preciso periodo futuro, come se le si percepisse già, anche se in maniera deformata e arbitraria.
Proprio nel già citato episodio della mia vacanza in Calabria nel 1995, acquistai in edicola il n°50 di Nathan Never – personaggio del fumetto italiano che vive in un mondo futuristico – dove era raccontato il passato del suo futuro (quindi il futuro del nostro mondo), dopo che per cinquanta numeri non era stato rivelato, e si scopriva che, nell’anno 2024, un parente di Nathan Never (suo bisnonno o trisnonno), studioso di tecnologia estrattiva, era stato tra coloro che avevano cercato di ostacolare il cosiddetto “Inner space project”, un progetto che intendeva sfruttare le risorse sotto la crosta terrestre, spingendo dentro la terra una sonda somigliante a uno Space shuttle, in modo da prelevare il magma per utilizzarlo a scopi energetici.
Inutile dire che il progetto fallì-fallirà, provocando disastri, terremoti, eruzioni ovunque sul pianeta, tanto da spingere il nuovo pontefice, eletto proprio in quel 2024, Gregorio XVII, proveniente dall’isola di Bali, a voler cominciare una “nuova era”, spostando indietro il calendario di 77 anni, utilizzando quello della sua isola natale, tramutando il 2024 in 1946, anno simbolico perché quello dopo la fine di un’altra catastrofe, ma facendo sì, con questo, di confondere irreversibilmente la corretta comprensione della storia agli uomini futuri, visto che gli avvenimenti degli anni originali e degli anni clone si sarebbero così confusi per sempre.
Tra l’altro, è curioso notare come Gregorio XVII sarebbe stato anche il nome pontificale del cardinale Giuseppe Siri, a dar retta a quella storia che dice come sarebbe dovuto essere lui papa nel 1958, anzichè Angelo Roncalli-Giovanni XXIII, ma la sua elezione fu annullata dai servizi segreti USA perché temevano che il suo anticomunismo viscerale avrebbe rovinato i rapporti dell’Occidente con l’URSS.
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