La chiamavano vaporwave

17 01 2017

E’ già da un po’ che su civiltascomparse non tratto di un tipo di musica, di sound che, si può dire, sia uno dei più originali del nostro oggi. Un tipo di musica che parte dal synth pop-new wave-new romantic-italo disco anni ottanta ma che non è una rielaborazione nostalgica, non è un operazione revival, non si tratta affatto di ciò. Quei materiali vengono utilizzati per generare qualcosa di nuovo, inedito, un nuovo immaginario musicale, vengono utilizzati un po’ come Giorgio De Chirico utilizzava le statue e i templi greco-romani nei suoi quadri metafisici. E questo tipo di nuova musica (che si trova sottotraccia, soprattutto su internet, su video You Tube non professionistici) penso possa essere definita metafisica, penso che l’intenzione dei suoi autori sia raggiungere una condizione senza tempo, a-temporale, adoperando materiale strettamente legato alla musica pop anni ottanta, che viene riproposta in modo onirico, deformato, con sample e campionature ripetitive il cui ascolto somiglia a quello di una radiolina a pile sul comodino, ascoltata in dormiveglia di notte o all’alba, le cui pile si stanno scaricando a poco a poco.

Su civiltascomparse abbiamo trattato di questo tipo di veramente nuova musica diverse volte, ecco i link:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/06/10/lazerhawk-distress-signal/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/01/le-cassette-non-e-revival-ma-metafisica-synthpop/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/12/01/lo-spazio-e-il-posto/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/11/18/vhs-glitch-cala-rossa/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/09/23/lake-r%e2%96%b2dio-heavens-gate/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2015/01/28/stellar-door-the-war/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/10/02/newretrowave/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/02/22/toro-y-moi-hypnagogic-pop-o-glo-fi-o-chillwave-o-summermusic/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2012/04/01/18-carat-affair-lake-radio-ovvero-lantichita-sepolcrale-dei-nastri-videoregistrati/

eccetera.

Questo tipo di musica pare si possa chiamare con diversi nomi. Io da qualche anno la conoscevo come hypnagogic pop, chillwave, glo-fi; recentemente ho scoperto che è diventata “famosa” col nome di vaporwave. Sulla blogosfera italiana si trova scritto poco e nulla su questo argomento (ma anche su quella inglese, tuttalpiù, si trovano solo playlist e immagini) eccetto qualcosina su Prismomag. A parte Prismomag, solo Ilmegliodinternet ha scritto qualcosa sul tema vaporwave, concludendo in un modo che riesce a illustrare un certo senso della vaporwave ma che, a mio parere, non coglie il fatto che gli autori di questo tipo di sound (e di immagini e video legati a questo sound) vanno oltre (senza rendersene conto ovvimamente), riuscendo a generare sensazioni somiglianti preoccupantemente a quelle che sorgono guardando i migliori risultati dell’arte della prima metà del XX secolo.

Cosa dice Ilmegliodiinternet:

E quindi, per quale motivo sta roba dovrebbe essere interessante? Beh, pensateci: il vaporwave risucchia frame culturali che hanno completamente perso il valore originario (se mai ne hanno avuto uno) e li mischia insieme creando un artefatto e bizzarro senso di nostalgia che ineluttabilmente colpirà i nati negli anni ’80 o primissimi ’90. Beh, in fondo, non è un po’ tutta la sottocultura di internet a funzionare in questo orrendo e splendido modo? Vabbè, vista la natura fluida e ridondante del microverso Vaporwave, mi pare alquanto palloso continuare a menarla sulla sua mitologia, sui valori simbolici, esoterici e salcazzo cosa. E’ abbastanza facile arrivarci da soli, comunque. Se sta roba vi ha incuriosito, scopritela.

Read more: http://ilmegliodiinternet.it/vaporwave/#ixzz4W28MuX2m

Non solo: la vaporwave mi risulta proprio imparentata con un altro tipo di sound originale uscito negli ultimi anni, che è quello chiamato witch house: l’incontro tra lo spirito del gothic dark e della new wave più cupa con quello della house.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/12/31/witch-house-o-grab-strana-epidemia-musicale-underground/

 





VHS Glitch – Cala Rossa

18 11 2014

Italo will never die! VHS Glitch is a multi-talented machine!

CW pay attention since you love Italo so much!

 

Quelli del canale YT “Newretrowave” pensano di presentare soltanto roba di revival Italo disco, in realtà, senza rendersene conto, a mio parere, vanno oltre.

 

Glitch = “errore tecnico, malfunzionamento.”





Domino

2 06 2013

Non si direbbe, ma è giugno, e quindi questa sera voglio un po’ “spaziare.”

Dalla imprescindibile playlist YouTube di Klepperderep (che raccoglie funk, disco soul, italo ed altra roba elettronica, soprattutto del periodo 1975-1988) state ascoltando il brano “Amama” (perlomeno lo ascolterete dopo aver cliccato sul link), tratto dal doppio album del 1982 DOMINO, uscito per la Baby Records.

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Cliccateci sopra per vederla bene

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Se uno vuole, o si vuole divertire, chissà come potrebbe interpretare simbolicamente tutte le immagini presenti sulla divertentissima copertina. Dominata da ben 12 triangoli (6 in un album e 6 in un altro), di cui due, l’uno con un OCCHIO dentro (la cui pupilla è un tredicesimo triangolo, rovesciato) e l’altro con una piccola congrega di 4 incappucciati. Anche i rettangoli che compongono la scritta DOMINO sono 6.

La cosa sembra relazionarsi con lo stesso logo della Baby Records, casa di produzione discografica defunta da anni ma che all’epoca era ben nota, ci incedevano, tra l’altro, i Ricchi & Poveri e Albano & Romina, chiusa parentesi triste.

E apertura di un’altra parentesi, non so se altrettanto triste: come dimenticarsi, infatti, delle due compilation degli anni ottanta, “Mixage” e “BimboMix”, uscite sempre per la Baby Records?

Dunque, misteriosamente (?) il logo della Baby Records passò dall’avere il bebè, con in una mano il vinile e nell’altra il cilindro, inscritto in un cerchio ad averlo inscritto dentro un esagono.

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E, mentre il triangolo principale sulla copertina dell’album è contornato da altri 5 triangoli, l’esagono principale del logo è contornato da altri 4 esagoni. 4 come gli incappucciati sulla copertina di uno dei due album che compongono l’album doppio.

Tra l’altro, sulla stessa fondamentale playlist di Klepperderep (già citata su Civiltà Scomparse in un altro post), v’è un’altro pezzo, questo di italo-disco, FOG, di Riccardo Cioni, sulla cui copertina sembrano unirsi in una sola immagine due immagini ben note a coloro che si interessano di certe cose: l’esagramma (un esagramma un po’ strano, inclinato e stiracchiato) e l’occhio di Horus inscritto dentro un triangolo.

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Tra l’altro, nell’esagramma come lo conosciamo compaiono sia i 5 triangoli della copertina dell’album DOMINO sia il grande esagono centrale dentro cui è iscritto il bebé di pelle scura del logo della Baby Records.

Sarà per questo che QUELLI dell’élite, cioè della casa discografica, hanno cambiato logo passando da un banale cerchio all’esagono, aggiungendone, per giunta, altri 4?