Supernovæ, Sirio A-Sirio B e il 1969-2019

Continua dai precedenti due aggiornamenti:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/16/banksy-e-supernova/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2020/02/20/supernove-e-giorni-del-giudizio/

 

Gli attori Luke Perry e Robert Forster hanno entrambi partecipato a un film chiamato SUPERNOVA, Forster nell’anno 2000 e Luke Perry nell’anno 2005. Entrambi sono morti nel 2009 e Forster è morto l’11 ottobre, giorno di nascita di Perry.

Luke Perry, attore che fin da quand’ero ragazzino attirava la mia attenzione, dal momento che mi ricordava certe figure americane degli anni Cinquanta come l’attore James Dean. E anche perché, in quegli anni 1993-1994 ero nel pieno della lettura del fumetto “Dylan Dog”, dallo stesso nome, oltre che del poeta Dylan Thomas e Bob Dylan del personaggio di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”, Dylan.
Anagrammando “90210” si può ottenere “20190 o 02019″, contenenti l’anno in cui Luke Perry è morto.
https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/12/09/appunto-sincro-ciclo-archetipico-su-maria-elena-boschi/
Il film “Supernova” del 2005 a cui partecipò Luke Perry.

Per quanto riguarda Robert Forster, la sola e unica interpretazione che ricordo di lui è quella nel film “Jackie Brown” come agente delle cauzioni. “Jackie Brown” lo considero facente parte di quel gruppo di film usciti a fine XX secolo che in qualche modo furono il frutto di un’amplificazione della coscienza interconnessa planetaria occidente-centrica. Gli altri film furono “Armageddon” e “Deep impact”, “Titanic”, “The Truman Show”, “Fight club”, “Matrix”, “Il grande Lebowsky”.

Il sottotesto di “Jackie Brown”, pur trattandosi di un film di azione, era “l’invecchiamento delle star” e Robert Forster, allora quasi sessantenne con una capigliatura trapiantata visibilmente finta, sembrava proprio essere una tra le manifestazioni più evidenti nel film di quella nota autunnale la quale era preponderante in quei fine anni Novanta in cui “tutto era già stato dato” e nell’atmosfera si percepiva sempre più che “il futuro sarebbe stato peggio del passato”.

Il film “Supernova” del 2000 a cui partecipò Robert Forster.

Sappiamo che da un po’ Goro Adachi è fissato con i 50 anni dal 1969 i quali li vede come la chiusura del ciclo in cui la rotazione di Sirio B, stella nana compagna di Sirio A, intorno a quest’ultima raggiunge la sua distanza maggione (apoapsis): succede ogni 50 anni e l’ultima volta prima del 2019 avvenne proprio nel 1969. Sirio è astrologicamente importante perché ogni anno proprio il 1°gennaio la Terra si allinea tra il Sole e Sirio sullo stesso meridiano celeste.

Il 1969, soprattutto in estate, fu un anno molto particolare, “supernovico” si direbbe: con il lancio dell’Apollo 12 che mandò tre astronauti sulla Luna, l’apice della cultura hippie con il festival di Woodstock che radunò  centinaia di migliaia di persone, e la strage di Bel Air da parte di Charles Manson e la sua “famiglia” in cui trovò la morte anche Sharon Tate, la compagna incinta di Roman Polanski, regista di film disturbanti come “Rosemary’s baby”, uscito poco tempo prima.

Come sappiamo anche dai post dedicati alla criptokubrickologia #cryptokubrology, Judy Garland e la sua interpretazione come Dorothy ne “Il mago di Oz” ha la sua importanza nell’ambiente dei sincromistici visto che ricorre frequentemente. Judy Garland morì nel 1969 e quest’anno l’Oscar per la migliore interpretazione femminile l’ha vinto Renée Zellweger (di 50 anni di età) interpretando proprio la Garland nel film biografico a lei dedicato.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/10/judy-cera-una-volta-anche-a-holy-wood/

Quest’anno fanno cinquant’anni da quando Judy Garland è mancata, ed è anche l’ottantesimo anniversario dell’uscita de Il mago di Oz.

Luke Perry nella parte del reverendo Jeremiah Cloutier nela serie tv “Oz”
“C’era una volta Hollywood”, uscito il 26 luglio, giorno di compleanno di Stanley Kubrick nell’anno cinese del maiale, “PIG” come la scritta con il sangue comparsa su una parete del luogo della strage di Bel Air descritta nel film.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/29/cera-una-volta-a-hollywood-detta-anche-holy-wood-o-hollywoodland/

Nel 2019 è uscito (il 26 luglio, giorno del compleanno di Stanley Kubrick, il quale nel 1969 fu sospeso tra “2001” e “Arancia meccanica”) anche il celebratissimo film “C’era una volta a Hollywood” dello stesso Tarantino di “Jackie Brown” e “C’era una volta a Hollywood” è proprio ambientato nel 1969, e le vicende di Manson e della sua “family” che commise la strage di Bel Air si ritrovano nel film.

Luke Perry interpreta Wayne Maunder in “C’era una volta a Hollywood”, entrambi moriranno durante le riprese per attacco cardiaco.

https://it.wikipedia.org/wiki/Wayne_Maunder#Vita_privata

Nel 2019, [Wayne Maunder] è stato interpretato da Luke Perry nel film di Quentin Tarantino C’era una volta a… Hollywood, di cui una sequenza è ambientata durante le riprese dell’episodio pilota di Lancer: sia Maunder che Perry sono deceduti durante la produzione del film.[6]

Biglietto del cinema del blogger sincro-mistico Brizdazz per “C’era una volta Hollywood” in cui alla fine compare il 237

L’attore Peter Fonda fu un altro attore che emerse in quello stesso anno 1969 assieme a Jack Nicholson – una nostra “vecchia conoscenza” in questo blog! – entrambi nel film “Easy raider”.

Peter Fonda con il casco a stelle e strisce, Jack Nicholson dietro di lui e sullo sfondo anche un altro personaggio emerso da quel film e in quel 1969, Dennis Hopper, che diverrà anche lui noto come “cattivo” in diversi altri film tra cui ricordo “Blue Velvet” di David Lynch

Peter Fonda è morto anche lui nel 2019; l’anno precedente aveva fatto scalpore un suo tremendo messaggio su Twitter dedicato a Donald Trump e suo figlio, che lo aveva fatto quasi finire nei guai.

https://www.huffingtonpost.it/2018/06/21/tweet-indecente-di-peter-fonda-mettiamo-barron-trump-in-gabbia-una-con-i-pedofili_a_23464337/

“Dovremmo strappare Barron Trump dalle braccia di sua madre e metterlo in una gabbia con i pedofili”: è il tweet shock sul figlio di Donald e Melania Trump postato dall’attore Peter Fonda. Tweet di cui ora si sta occupando il Secret Service, il corpo che si occupa della sicurezza del presidente americano e dei suoi familiari.

Peter Fonda è stato anche tra gli interpreti del film “Supernova” del 2005, quello con Luke Perry.

Di quel 1969, anno “supernovico”, abbiamo detto, in risonanza con il 2019, possiamo aggiungere come in Italia si concluse con un deciso cambio di atmosfera a causa di una bomba i cui riverberi si fanno sentire ancora oggi e, parlando di astronautica e paleoastronautica, si diffuse in una maniera che sarebbe apparsa improbabile fino a pochi anni prima, un libro intitolato “Non è terrestre”, il quale divenne un best seller e vinse anche uno dei più noti premi editoriali italiani.

Avendolo letto, ricordo che a un certo punto si fa menzione della minuscola Sirio B che ruota attorno a Sirio A (e che allora come oggi le due stelle erano alla loro massima distanza l’una l’altra) e di come questa nozione – che si è riuscita a sapere solo dopo la seconda metà del XX secolo grazie ai progressi della tecnologia astronomica – un popolo primitivo dell’Africa centro-occidentale come i Dogon, secondo il libro, ne è a conoscenza da tempi immemorabile poiché – secondo loro – questa conoscenza gli è stata data da dei “signori provenienti dallo spazio” chiamati “Nommo”.

Questo, tra le tante altre cose, c’era scritto in “Non è terrestre”, che in quel 1969 giunse sul podio del libro più venduto in Italia.

Il libro “Non è terrestre”, che mi successe di leggere per la prima volta proprio in quel 1993 in cui ero incuriosito dal Dylan di Luke Perry in “Beverly Hills 90210”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Non_%C3%A8_terrestre

Non è terrestre è un saggio di Peter Kolosimo, scritto nel 1969. Pubblicato da SugarCo Edizioni, fu in assoluto il libro più letto in Italia quell’anno e si aggiudicò il Premio Bancarella[1]: venne poi tradotto in svariate lingue divenendo quindi un best-seller in tutto il mondo. Il saggio fa il punto sull’ archeologia misteriosa e sulla teoria degli antichi astronauti.

Sirian 50 – Judy too

https://brizdazz.blogspot.com/2020/02/supernova-among-stars.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/05/the-apophenia-of-oz-in-02019.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/08/50-years-ago-man-went-looking-for.html

Otto film dicono “237” prima di Shining

Ecco un nuovo aggiornamento sulla cosiddetta “cripto-kubrickologia”, ovvero l’analisi dei film di Stanley Kubrick incentrata su certe costanti numeriche che si ripresentano (in particolare il “237” di “Shining” e i suoi multipli) nell’opera kubrickiana in relazione con altri film e con la Storia stessa.

Come dicono i suoi scopritori e divulgatori Fulton, Montgomery e Coleman:

A useful methodology for deconstructing cinema, history, and synchronicity— 42 / 153 / 237 / 666 / 1776

Alex Fulton e Shawn Montgomery hanno prodotto la terza parte della loro serie cripto-kubrickologica (#cryptokubrology) col video CRYPTO-K 1.04 – Eight Films Saying “237” BEFORE The Shining (8 film che dicono “237” PRIMA DI Shining”) (Vedere anche qui.)

 
Quel video è da vedere e ri-vedere. Ricco di informazioni; provate a “leggere” quelle analisi cripto-kubrickologiche togliendo l’audio.  
 
Film usciti prima di Shining che dicono “237”.

Gli otto film presi in esame sono:

1) Scrivimi fermo posta (The Shop Around the Corner)
1940 ‧ Film drammatico/Film romantico ‧ 1h 39m
Frank Morgan in “Scrivimi fermo posta”.
Frank Morgan: 153 giorni tra “Il mago di Oz” in cui appare nelle vesti di mago e “Scrivimi fermo posta” in cui appare nel personaggio del negoziante.
Il “Il mago di Oz” uscì il 237° giorno dell’anno.
“Prendi questa chiave e apri la cassetta delle lettere n°237“; “…poi prendi la mia busta e baciami”
2) I fidanzati sconosciuti (In the Good Old Summertime)
1949 ‧ Film romantico/Musical ‧ 1h 42m
3) La donna dai tre volti (The Three Faces of Eve)
1957 ‧ Film drammatico/Film di mistero ‧ 1h 31m
Risonanza di tropi tra “La donna dai tre volti” e “Shining”.
4) Ombre sul palcoscenico (I go on singing)
1963 ‧ Film drammatico/Melodramma ‧ 1h 40m

In “Ombre sul palcoscenico”, Judy Garland interpreta Jennifer Bowman, Jennifer come la Jennifer ‘O Neill la quale interpreta una Dorothy (nome della Garland in “Il mago di Oz”) nel film “Quell’estate del ’42” comparso alla tv in una scena di “Shining”; Bowman come l’astronauta David Bowman (Keir Dullea) protagonista di “2001 odissea nello spazio”.

“Ci sono 237 scalini, li ho contati!”
5) Il dormiglione (Sleeper)
1973 ‧ Film indipendente/Commedia ‧ 1h 29m

Nel film Woody Allen fa la parte di un criogenizzato che si risveglia dopo duecento anni in un mondo diverso da quello in cui fu sottoposto a ibernazione. A un certo punto del film il personaggio di Allen dice la battuta: “Ho ben 237 anni, a questo punto dovrei proprio andare in pensione!”

Le restanti opere filmiche in cui compare il “237” prima di “Shining”, analizzate nel documentario di Fulton e Montgomery, sono

6) The World Beyond
1978 ‧ Giallo
 
Mai uscito in Italia poiché trattasi di una serie tv giallo-horror-poliziesca della CBS di cui uscirono solo due episodi pilota.
 
 
7) Veloci di mestiere (Fast company)
1979 ‧ Sportivo/Film indipendente ‧ 1h 31m
 
Forse l’unico film non horror di David Cronenberg (il regista di quello “Scanners” del 1982 in cui anche lì compare il “237”, “Scanners” però uscito dopo di “Shining”.)
 
e
8) Il fantabus (The Big Bus)
1976 ‧ Film catastrofico/Azione ‧ 1h 28m
“Il primo film catastrofico in cui tutti muoiono ridendo!”

THE BIG BUS (1976): metti alla prova il limite alle coincidenze quando ti imbatti nella cripto-kubrickologia #cryptokubrology.

Personaggio principale di “The Big Bus”: Dan Torrance.

Dopo l’incidente d’autobus, Dan viene accusato di essere ricorso al cannibalismo per sopravvivere.

Prima dell’incidente il suo peso è di 180 libbre, e dopo l’incidente pesa 237 libbre, ci viene detto nel film.

Negli otto film in questione, assieme a “Shining” avvengono risonanze incrociate con “Il mago di Oz”.

Versione originale di Loren Coleman:

http://copycateffect.blogspot.com/2020/02/Saying-237.html

C’era una volta a Hollywood, detta anche “Holy Wood” o “Hollywoodland”

Come la mettiamo con gli anni che finiscono per 9, i loro anniversari e HOLLYWOOD ?
Oggi ho finito di leggere Hollywood Babylon’ il famigerato libro di Kenneth Anger che tratta della tragica storia dell’attrice Peg Entwistle 

https://it.wikipedia.org/wiki/Peg_Entwistle

Il 16 settembre 1932, all’età di 24 anni, si tolse la vita, gettandosi dalla prima lettera della celebre scritta gigante che sormonta Hollywood in Los Angeles (all’epoca era ancora “Hollywoodland”). Fu la prima a scegliere tale morte, facendo poi della scritta un trampolino di suicidi tristemente famoso. La sua morte si dimostrò essere dovuta a causa della perdita del lavoro. Il suo corpo fu rinvenuto due giorni dopo, il 18 settembre[2].

Nel 1949 (70 anni fa precisi) il segno di HOLLYWOODLAND venne ridotto dalle 13 lettere originali alle ormai familiari 9 .

Peg Entwistle in ‘Thirteen Women’ (1932)

Originariamente pubblicato in francese nel 1959   [60 anni fa precisi] da JJ Pauvert a Parigi col titolo di “Hollywood Babylone”, la prima edizione americana di Hollywood Babylon venne pubblicata nel 1965 dall’Associated Professional Services di Phoenix, in Arizona .

Una seconda edizione venne pubblicata nel 1975 dalla Straight Arrow Press del gruppo Rolling Stone e distribuita da Simon & Schuster , dopo una serie di conflitti sul copyright.

 Anche George Reeves morì in circostanze misteriose nel 1959.

Morte di George Reeves il 16 giugno 1959
Uscito il 26 luglio 2019

Tarantino porta il suo 9° film sugli schermi quest anno, film che si focalizza sugli eventi del 1969.
Un film per ogni lettera della scritta “HOLLYWOOD”.

Hollywood Babilonia

https://it.wikipedia.org/wiki/Hollywood_Babilonia

https://www.adelphi.it/libro/9788845912658

Mi domando se si parla anche di Judy (Garland) in questo film sul 1969?

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/10/judy-cera-una-volta-anche-a-holy-wood/

Il mago di Oz uscì nel 1939.

Una saporita delizia di gossip degna di un gourmet…ricca di dettagli e decadenza…”Hollywood babylon” è più di una mero “rivelare”, è una rivelazione (Rex Reed) — Kenneth Anger è un ex attore bambino cresciuto fino a diventare uno dei più importanti filmakers alternativi. “Hollywood babylon” fu pubblicato originariamente a Parigi, e divenne presto una leggenda underground. Non una parola è stata cambiata. Non una storia è stata omessa. Siamo di fronte a una serie di caldi e frizzanti scandali che continuano a scioccare il mondo. — Kenneth Anger ha confezionato una scatola deliziosa di bonbon avvelenati, pescando dai cumuli di spazzatura della fabbrica dei sogni di Hollywood, mettendo assieme una vera prodigiosa antologia di star costellata di scandali.

Persino Kenneth Anger nel 1969 fece un film , quindi quest’anno c’è un altro cinquantesimo da festeggiare … forse?

O forse no.
Penso che Tarantino dovrebbe ispirarsi a “Hollywood Babylon” di Kenneth per un prequel del suo nono film per il suo decimo e ultimo (si Quentin, proprio solo dieci film dovresti alla fine fare nella tua vita!)

In un anno pieno di numerosi significativi cinquantesimi, dal primo allunaggio umano, al festival musicale di Woodstock, all’ultima esibizione dei Beatles, alla battaglia di Hamburger Hill in Vietnam, alle rivolte di Stonewall a New York City ~ un’altra è la serie di omicidi compiuti dalla famiglia Manson l’8-9 agosto 1969.

Once Upon a Time in Hollywood (o Once Upon a Time in … Hollywood ) è un film del 2019 scritto e diretto da Quentin Tarantino, che coinvolge, in un certo senso, la cronologia e le persone delle uccisioni della famiglia Manson a Los Angeles 1969.
 
Erano i giorni degli hippy, delle star di Hollywood e delle rock star. A volte si sovrapponevano. Soprattutto nel 1969.
Jack Nicholson, Dennis Hopper, and Michelle Phillips

La data di uscita del film è stata cambiata dal 9 agosto 2019 al 26 luglio 2019. Quella data di agosto, ovviamente, sarebbe stata il 50 ° anniversario degli omicidi di Tate (iniziata con l’invasione della residenza l’8 ma si verificò il 9).

Tutti nati il 26 luglio

26 luglio è il compleanno di Mick Jagger, Stanley Kubrick, Aldous Huxley e Carl Jung. 26 luglio è il compleanno degli attori Helen Mirren, Sandra Bullock, Olivia Williams, e Kate Beckinsale.

Prima che il film ha visto la luce, è morto qualche personaggio comparso nello stesso film.

Charles Manson e il suo corrispettivo Damon Herriman nel film di Tarantino

Charles Manson è morto il 19 novembre 2017 a causa di un arresto cardiaco seguito a una crisi respiratoria in concomitanza con un cancro al colon, negli stessi giorni della morte di un suo collega, Salvatore Riina detto Totò.

 

Vedere anche http://mondo-simbolico.blogspot.com/2013/05/charles-manson-e-lera-della-notte.html

Burt Reynolds e George Spahn. Spahn morì il 22 settembre 1974 a 85 anni.
Bruce Dern e Burt Reynolds
 
Burton Leon Reynolds Jr. nacque l’11 febbraio 1936 a Lansing, nel Michigan. Reynolds è morto di infarto al Jupiter Medical Center di Jupiter, in Florida, il 6 settembre 2018, all’età di 82 anni. A maggio 2018, si è unito al cast del film di Quentin Tarantino Once Upon a Time a Hollywood nella parte di George Spahn ( un cieco di ottant’anni che ha affittato il suo ranch a Charles Manson), ma è morto prima di girare le sue scene e in seguito è stato sostituito da Bruce Dern. Il corpo di Reynolds è stato cremato al crematorio della Gold Coast in Florida.
Luke Perry (nato l’11 ottobre 1966), che interpretava Scott Lancer (leggi “Wayne Maunder”) nel film di Tarantino, è mancato pochi mesi fa. Perry ha subito un infarto a casa sua a Sherman Oaks, in California, il 27 febbraio 2019. Cinque giorni dopo, il 4 marzo, è morto per complicazioni. Aveva 52 anni. (Vedere CNN qui .)
 
Wayne Maunder , la star dei Western TV degli anni ’60 che ha ispirato il personaggio di Luke Perry nel film di Quentin Tarantino, è morto di malattia cardiovascolare l’11 novembre 2018, a Battleboro, Vt., Un portavoce del Dipartimento della Salute del Vermont l’ha confermato a Variety . Aveva 80 anni.

Negli anni ’60 -’70 Wayne Maunder viveva accanto a Sharon Tate .

Maunder nacque il 19 dicembre 1937 a New Brunswick, in Canada e crebbe a Bangor, nel Maine. Dopo il liceo, si arruolò nella Marina degli Stati Uniti e in squadre di baseball come Milwaukee Braves e Pittsburgh Pirates. Anni dopo a Maunder gli colse il desiderio di recitare e dunque studiò con Stella Adler a New York City.

In Once Upon a Time a Hollywood , il rapporto tra l’attore Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e il suo doppio stuntman / migliore amico Cliff Booth (Brad Pitt) è modellato direttamente sull’amicizia tra Burt Reynolds e il regista stuntman Hal Needham , entrambi ora deceduti.

 
Quentin Tarantino ha definito questo film la sua “lettera d’amore a Hollywood”, la vecchia Hollywood e i suoi giorni di gloria, le stelle dello “star system” che vanno e vengono.
 
Ci sono stelle, storie di stelle e finzioni di stelle in questo film. È un film di attori, recitazione e non recitazione, invecchiamento e hippy. Quante di queste facce moriranno, prima o poi?
 
Steve McQueen, Bruce Lee e Fumio Demura

Breanna Wing, nativa di Auburn, nel Maine, diplomata alla Edward Little High School nel 2007, dove s’è dedicata all’ hockey su prato e recitato nel drama club, interpreta l’autostoppista Cheyenne che Sharon Tate (Maggie Robbie) raccoglie in Once Upon A Time In Hollywood .

Gli hippies della famiglia Manson nel film di Tarantino
La vera famiglia Manson
Tate Killers: Tex Watson, Susan Atkins e Patricia Krenwinkel
Sharon Tate e Nancy Kwan con Bruce Lee come personal trainer.
Sharon Tate e Roman Polanski
Sharon Tate e gli altri bersagli della famiglia Manson – Jay Sebring, Abigail Folger e Wojciech Frykowski – qui raffigurati sono ovviamente tutte persone reali, così come lo stesso Manson e i suoi seguaci Tex Watson, Susan Atkins e Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian, quest’ultima divenuta testimone e collaboratrice nel processo ma è mostrata nel film come in fuga prima dell’inizio dei crimini. (Idem Dakota Fanning nei panni del seguace di Manson Squeaky Fromme.) Ovviamente, i destini di tutte le persone sopra menzionate differiscono notevolmente nella vita reale rispetto a quanto si vede nel film.
A meno che non siate piombati adesso sul pianeta Terra, sì, Bruce Lee era uno tosto, la più grande stella delle arti marziali del suo tempo (probabilmente, di tutti i tempi). Lee è rappresentato nel film da Mike Moh, durante il suo periodo interpretato da Kato in The Green Hornet . E, sì, è stato davvero il personal trainer di karate di Sharon Tate quando Lee recitava nel ruolo della spia di Dean Martin per The Wrecking Crew .
Damian Lewis di Homeland interpreta Steve McQueen in una scena ambientata al Playboy Mansion. McQueen, come Rick Dalton, iniziò come protagonista di un western televisivo su un cacciatore di taglie – Wanted: Dead or Alive – prima di diventare una star del cinema e un’icona della cultura pop grazie a film come I magnifici sette , Bullitt e La grande fuga , in cui Rick sogna di recitare al posto di McQueen ad un certo punto.
Anche Timothy Olyphant e il compianto Luke Perry interpretano persone reali nel film. Sì, Lancer era una vera serie TV e gli attori che interpretavano – James Stacey e Wayne Maunder – erano reali. L’ultima scena di Olyphant che vediamo nel film, in cui parte in sella alla sua motocicletta, è anche un presagio del tragico destino in serbo per Stacey (perse due arti e la sua ragazza rimase uccisa in un incidente di moto perché investiti da un guidatore ubriaco).
Inoltre, in una serie tv sull’ FBI, Rick appare ospite come “cattivo della settimana”.
Michelle Phillips e Mama Cass dei Mamas’n Papas appaiono durante la scena del playboy Mansion.
Con la sua criniera argentata e gli occhiali oversize, il Marvin Schwarzs di Al Pacino sembra essersi ispirato al leggendario agente di talento hollywoodiano Lew Wasserman. Fonte

Quentin Tarantino celebra Hollywood e la musica, in molti modi, così come ha fatto Peyton Reed con il technicolor di Down With Love .

Tarantino ha fatto il suo compitino. Mi è piaciuto molto C’era una volta a Hollywood . Ma prevedo che, oltre a quelli legati al film che sono deceduti,  altre persone moriranno presto sulla scia di questo film. Questo film sembra portarsi dietro una specie di effetto a catena.
 
 
 
 

Judy: c’era una volta anche a Holy Wood

Ecco un nuovo aggiornamento del blog “Just watching the wheels go round” (“Basta solo vedere le ruote che girano”), che tratta dell’ennesimo film celebrativo di Holy Wood.

https://brizdazz.blogspot.com/2019/07/judy-once-upon-time-in-hollywoodtoo.html

C’era una volta a Holy Wood

Quest’anno fanno cinquant’anni da quando Judy Garland è mancata, ed è anche l’ottantesimo anniversario dell’uscita de Il mago di Oz.

Sembra che il 2019 sia un grande anno per gli anniversari, specialmente per Holy Wood.

Criptokubrickologia: sincronizzazione dei decessi

http://copycateffect.blogspot.com/2018/11/Cryptokubrology-Obits.html

La criptokubrickologia può a volte superare gli eventi. Sembra che i necrologi stiano facendo proprio questo negli ultimi giorni.

Come ho notato in precedenza:

La criptokubrickologia è stata definita come “scavare attraverso le opere di Stanley Kubrick sulla premessa che il suo corpus filmico è una massa smorzata di ministranti cabalistici codificati comparabili (nello scopo) alle opere di William Shakespeare, ma incomparabili (nella complessità) a qualsiasi cosa nella storia registrata. In effetti, la criptokubrickologia ha portato a una visione completamente diversa della cosiddetta “Storia” stessa. ” Fonte

Criptokubrickologia: “Una metodologia utile per decostruire il cinema, la storia e la sincronicità”. ~ dice Alex Fulton , 31 gennaio 2017.

In questo novembre 2018, io e altri, inclusi Alex Fulton e Media Monarchy, abbiamo iniziato a notare la morte di individui legati a Stanley Kubrick e / o ai suoi film.

Il primo grande necrologio su cui tutti abbiamo iniziato a scambiare appunti è stato quello di Douglas Rain. E’ morto all’età di 90 anni l’11 novembre 2018.

Rain, che è stato un membro fondatore del Festival del Canada Stratford (Shakespeariano) nel 1953 e fu attore teatrale fino al 1998, sarà ricordato soprattutto per la sua associazione con Kubrick. Rain ha fornito la voce del computer HAL 9000 per il film 2001: Odissea nello spazio (1968) e per il suo sequel, 2010: L’anno del contatto (1984).

Quindi la morte di Stan Lee è avvenuta il giorno dopo. Stan Lee (nato Stanley Martin Lieber il 28 dicembre 1922), icona dell’universo Marvel, è morto all’età di 95 anni, il 12 novembre 2018.
Alex Fulton ci ha passato un grafico del rapporto di date tra Lee e Kubrick.

I due Stan: sono cresciuti entrambi nel Bronx e hanno finito per avere selvaggiamente successo nel maneggiare universi creativi. Ci sono stati cameo di Stan Lee in ogni film del cinematico universo Marvel mentre di Stanley Kubrick abbiamo cameo in ogni film dell’universo conosciuto. Tra la nascita di Stan Lee (28/12/1922) e quella di Stanley Kubrick (26/07/1928) passano 2037 giorni.

Fulton ha sottolineato che Stan Lee è nato esattamente 2037 giorni prima che Stanley Kubrick fosse nato ed è morto nel 237 ° mese dopo la morte di Kubrick, il giorno dopo di Douglas Rain, il quale aveva decretato la morte del computer HAL 9000. La criptokubrickologia pareva proprio fare visita questi morenti.

Nel giro di quattro giorni, è uscito fuori che un altro della cerchia di Kubrick sia passato a miglior vita nel 237 ° mese dalla morte di Kubrick – RIP Pablo Ferro (15/1/35 – 16/11/18)”, con queste parole Alex Fulton ha condiviso il messaggio sui social media. Ferro aveva 83 anni.

Pablo Ferro è stato un graphic designer americano, il suo compito era quello di realizzare i titoli dei film e fu fondatore della Pablo Ferro Films; nacque il 15 gennaio 1935 ad Antilla, Cuba. Fu lui a creare il potente e influente design dei titoli nei film di Kubrick Il dottor Stranamore e Arancia meccanica , così come altri, come Oltre il giardino , Bullit e L’affaire di Thomas Crown.
Lo stesso giorno in cui Ferro è morto, un’altra figura di spicco nei film è scomparsa. William Goldman, nato a Chicago il 12 agosto 1931 e morto all’età di 87 anni il 16 novembre 2018.
Goldman è stato un romanziere, drammaturgo e sceneggiatore americano e ha vinto due premi Oscar per Butch Cassidy e Sundance Kid (1969) e ancora per Tutti gli uomini del presidente (1976). Viene anche ricordato per Il maratoneta, Wild Card e La principessa sposa.
Il libro di Goldman Which Lie Did I Tell? fa questa menzione:

Una volta incontrai Stanley Kubrick e abbiamo avuto modo di parlare di cosa avrebbe fatto dopo Napoleone [film che Kubrick non riuscì mai a realizzare], egli disse. Ho chiesto quale parte e questa è stata la sua risposta: “Tutto, voglio compiere l’intero giro della vita di un uomo”.
Il problema è che i film non funzionano per fare cose come queste.
Mi piacerebbe sapere come Kubrick avrebbe attaccato il problema.

Stanley Kubrick, il rivoluzionario e intransigente regista, è morto nella sua casa fuori Londra, di domenica mattina, il 7 marzo 1999. Aveva 70 anni. Riuscì a fare solo 13 film nella sua vita. Aveva consegnato Eyes Wide Shut proprio prima di morire all’improvviso.

Alex Fulton condivide con noi un altro bocconcino:

Eyes Wide Shut fu rilasciato nel trentesimo anniversario dell’atterraggio sulla Luna dell’Apollo 11 e lo stesso giorno in cui è morto JFK Jr. questo avveniva esattamente 15300 + 153 + 153 giorni dopo la data del copione di Burning Secret [altro film che Kubrick non realizzò mai, il cui copione, risalente al 1988, è stato ritrovato di recente] . Qual era il segreto bruciante di Kubrick?

Tutto questo mi porta quasi al 22.11.18 Chi potrebbe essere il prossimo alunno di “Kubrick” ad avere un grande impatto triste su Hollywood?

Potrebbe essere chiunque. Ma questo nome mi è venuto in mente. Così come un altro.

Douglas Huntley Trumbull (nato l’8 aprile 1942) è un regista americano, supervisore agli effetti speciali e inventore. Ha contribuito, o è stato responsabile, degli effetti speciali fotografici di 2001: Odissea nello spazio , Incontri ravvicinati del terzo tipo , Star Trek: Il film , Blade Runner e L’albero della vita , e ha diretto i film Silent Running e Brainstorm . È figlio di Donald Trumbull (27 maggio 1909 – 7 giugno 2004) il quale creò gli effetti visivi per il film The Wizard of Oz del 1939 e di film successivi come Silent Running e Guerre stellari.

– Prendi la tua chiave e apri la cassetta delle lettere n° 237. – …tirami fuori dalla mia busta e baciami.

 

“Stanley Kubrick mi disse che il mondo è guidato da pedofili e satanisti” Nicole Kidman.

Altri link di criptokubrickologia [alcuni di prossima traduzione italiana spero.]

https://copycateffect.blogspot.com/2017/12/Cryptokubrology-Xmas.html

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/06/20/cripto-kubrickologia-2-il-bigfoot/

https://copycateffect.blogspot.com/2017/07/Scaramuccia.html

https://copycateffect.blogspot.com/2017/06/Frame-237s.html

http://copycateffect.blogspot.com/2017/04/Birdman237.html

http://copycateffect.blogspot.com/2017/03/Cryptokubrology.html

https://civiltascomparse.wordpress.com/2016/11/22/dal-frame-237-alla-camera-237-da-shining-a-westworld/

http://copycateffect.blogspot.com/2014/11/Kubrick-Red.html

http://copycateffect.blogspot.com/2014/10/Scorpion.html

http://copycateffect.blogspot.com/2014/10/IKEA237.html

http://copycateffect.blogspot.com/2014/10/PitchPerfect237.html

http://copycateffect.blogspot.com/2014/10/237.html