Un appello per tutti gli storici professionisti: la mia ricerca sui cicli storici è la più approfondita di sempre / A call to all professional historians

11 10 2018

 Copy of Book Cover - Made with PosterMyWall

I am the co-author of this blog, and in recent years I have done an absolutely thorough research on the operations of the “historical dimension of humanity” and its rules.

It is now possible to build a concept of, identify and define a science of history. The word – chance – must be eradicated by historical discussions. So-called “black swan” events can be identified even before they occur.

I’m telling you right now, I’m not a graduate, I have no title for history, I just came out of a Classical Lyceum. I only used the passion for history and determination to compare the data that history itself has delivered to us.

In 2017 and 2018 I made a book called  “the Laws of history ” which collects all my “discoveries” on the operations, structure and rules of history. So far I haven’t been able to get it published. So I posted some excerpts on my official website: https://leggidellastoria.wordpress.com/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/09/21/spinte-di-inizio-svolte-di-mezzo-ed-epiloghi-il-sistema-strutturale-dei-secoli-storici/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/09/21/cicli-storici-nel-passato/

I invite you to take a look at my research, discoveries and conclusions on the official website: https://leggidellastoria.wordpress.com/

In addition to the laws of history, we cannot avoid taking into account the cultural stagnation that permeates our current sociocultural and historical condition, as explained here: https://leggidellastoria.wordpress.com/spinta-propulsiva-culturale/

In essence, The “historical dimension” of the study of humanity must be enlarged to leave ample space to the “theory of historical cycles” to test the method of linking between series of historical cycles to form a sort of cultural identity for each historical year.

My method of historical cycles is officially to apply the data provided by historical events of at least 10 different years to put together 10 historical cycles that together provide an AN IDENTITY AND A CLASSIFICATION of each historical year.

To find the 10 historical cycles which I discovered I did an accurate reading of all the historical events for the past century on Wikipedia and I catalogued all the similarities between 2 ( pairs of ) events, from the most obvious to the least obvious. The cycle of 25 years was the most satisfactory, with at least 44 pairs of similar events (for this single cycle I was able to go back even in the previous centuries), the other cycles range from 7 to 18 pairs of similar events. Since the historical reenactments of events” is poured over the current years it is possible to list a number of POTENTIAL EVENTS in data  which I have tested  in the past years, most of these potentials have indeed occurred. With this method I realized a year-by-year description of the potential for the Twenty-first century, and I described the results and interpretations of the potential historical similarities found from here to 1939. Every single historical year is therefore a container of potentials, a derivative of an intricate network of connections that actually exclude potential events that do not correspond to historical hook-ups with “derivation” from the 10 cycles’s data. The circle then tightens. And you can at any time test this method repeatedly.

Help me spread my ideas to change the study of human history forever.  

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Sono il co – autore di questo blog, e in questi anni ho svolto un lavoro di ricerca assolutamente approfondito nei riguardi dei funzionamenti della ” dimensione storica dell’ umanità ” e delle sue regole.

E’ ormai possibile costruire, identificare e definire una ” scienza della storia “. La parola caso deve essere debellata dalle discussioni di carattere storico. I cosiddetti eventi ” cigno nero ” possono essere identificati prima ancora che si verifichino.

Ve lo dico subito, non sono un laureato, non ho nessun titolo che riguarda la storia, sono solo uscito da un Liceo Classico. Ho usato solo la passione per la storia e la determinazione a confrontare i dati che la storia stessa ci ha consegnato.

Nel 2017 e 2018 ho realizzato un libro chiamato ” LE LEGGI DELLA STORIA ” che raccoglie tutte le mie ” scoperte ” sui funzionamenti, sulla struttura e le regole della storia. Finora non sono riuscito a farlo pubblicare. Perciò ho pubblicato alcuni estratti sul mio sito ufficiale: https://leggidellastoria.wordpress.com/

Un esempio è qui su questo blog :

  https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/09/21/spinte-di-inizio-svolte-di-mezzo-ed-epiloghi-il-sistema-strutturale-dei-secoli-storici/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/09/21/cicli-storici-nel-passato/

Vi invito a dare un’ occhiata alle mie ricerche, scoperte e conclusioni sul sito ufficiale:   https://leggidellastoria.wordpress.com/

Oltre alle leggi della storia, non possiamo evitare di prendere in considerazione il ristagno culturale che permea la nostra attuale condizione socioculturale e storica, come spiegato qui:  https://leggidellastoria.wordpress.com/spinta-propulsiva-culturale/

In sostanza, la ” dimensione storica ” dello studio dell’ umanità deve essere ampliato per lasciare ampio spazio alla ” teoria dei cicli storici ” per testare il metodo del collegamento fra serie di cicli storici a formare una sorta di IDENTITA’ CULTURALE per ogni ANNO STORICO.

Il mio metodo dei cicli storici consiste ufficialmente nell’ applicare i dati forniti dagli eventi storici di almeno 10 anni diversi per mettere insieme 10 cicli storici che assieme forniscono una IDENTITA’ e una CLASSIFICAZIONE di ogni anno storico.

Per trovare i dieci cicli storici che ho scoperto ho fatto una lettura accurata di tutti gli eventi storici per lo scorso secolo su wikipedia e ho catalogato tutte le analogie, dalle più ovvie alle meno evidenti. Il ciclo dei 25 anni è stato il più soddisfacente, con almeno 44 coppie di eventi analoghi ( per questo singolo ciclo son potuto andare indietro anche nei secoli prec. ) , gli altri cicli vanno dai 7 alle 18 coppie di eventi analoghi. Siccome la ” rievocazione degli eventi ” si riversa sugli anni attuali è possibile elencare una serie di – potenzialità – che ho testato dati alla mano negli scorsi anni, la maggior parte di queste potenzialità si è verificata. Con questo metodo ho realizzato quindi una descrizione anno per anno delle potenzialità per il Ventunesimo secolo, e ho descritto i risultati e le interpretazioni sulle potenziali analogie storiche trovate da qui al 1939. Ogni singolo anno storico è quindi un contenitore di potenzialità, un derivato di una intricata rete di allacci che escludono di fatto potenziali eventi che non corrispondono agli allacci storici con i 10 anni ” di derivazione “. Il cerchio quindi si stringe. Ed è possibile in ogni momento testare ripetutamente questo metodo.

Aiutatemi a diffondere le mie idee per cambiare per sempre lo studio della storia umana.   

 





Cigno nero

28 07 2018

Post di sole immagini (non mio).

Black Swan

http://themaskofgod.blogspot.com/2018/07/black-swan.html

Destinazione?

https://civiltascomparse.files.wordpress.com/2018/07/e6eba-p3588907_p_v8_aa.jpg





La Scozia riuscirà ad annettere l’Inghilterra?

25 04 2015
La copertina del quaderno usato come ricettario da mia mamma, che da piccolo attirava stranamente la mia attenzione.

La copertina del quaderno usato come ricettario da mia mamma, che da piccolo attirava stranamente la mia attenzione.

Le elezioni britanniche del prossimo mese saranno particolarmente insolite. Non vi sarà solo l’UKIP del Nigel Farage totalmente contro l’Unione Europea e i laburisti di Ed Milliband che bloccarono l’operazione militare USA contro la Siria nel settembre 2013, ma anche il partito indipendentista scozzese di Nicola Sturgeon che, dopo il fallimento – quasi di misura – dei si all’indipendenza nel settembre scorso, é diventata una forza elettorale in grado di poter essere influente nel prossimo governo britannico, chiunque vinca.

Pensiamo che una possibile discontinuità nella linea spaziotemporale storica occidente-centrica in cui ci stiamo tuttora dibattendo, un possibile “cigno nero”, possa venire proprio da Oltremanica. In quel quadrante si stanno, infatti, accumulando molti segnali premonitori già da un bel po’ di tempo, pensando anche alle recenti inchieste-scandalo sulle reti pedofile ad alto livello insabbiate dalle strutture politiche dell’era Thatcher (la quale, guarda caso, iniziò la sua paradigmatica parabola politica venendo eletta a capo dei Tory esattamente quarant’anni fa.)

Cosa succederebbe alla popolarissima Union Jack se la Scozia riuscisse a essere indipendente dal Regno Unito? Già il fatto che circolano riflessioni del genere (sul “The Guardian”) è degno di nota.

http://www.williampfaff.com/modules/news/article.php?storyid=726

I Britannici potrebbero votare per uscire dall’Unione Europea e dalla politica estera degli Stati Uniti?

Le elezioni generali britanniche all’inizio del mese prossimo potrebbero rivelarsi significative per l’Europa, e anche per gli Stati Uniti, come per lo stesso Regno Unito. L’elettorato britannico deve fare una scelta senza precedenti tra i conservatori, i laburisti, i liberaldemocratici, i nazionalisti scozzesi, gli indipendentisti dell’ UKIP, che vogliono lasciare l’UE e i Verdi, per citare solo i partiti che possono avere qualche influenza sul risultato.

Questo emozionante caleidoscopio di scelta politica, per elettori abituati da quasi un secolo a votare solo per i conservatori, i laburisti, i liberali e una sinistra ineleggibile, offre un enigma per coloro che vorrebbero prevedere l’esito di quest’anno. Mentre scrivo, i conservatori e i laburisti sono così strettamente abbinati nei pareri degli elettori da rendere praticamente nulla alcuna differenza. Vincendo coi margini minuscoli suggeriti oggi, è quasi certo che chiunque vinca avrà bisogno di un partner di coalizione per costruire un governo. I candidati per questo ruolo sono i liberaldemocratici, che hanno condiviso il posto con i conservatori nell’attuale esecutivo uscente, ma che hanno sempre nutrito simpatie di sinistra e non sarebbe così scioccante se si unissero a un ipotetico nuovo governo di Ed Milliband con un riformato partito Laburista.

Tuttavia, ciò che i commentatori britannici trovano interessante è la possibilità che i nazionalisti scozzesi, di recente guidati da Nicola Sturgeon, potrebbe essere terzi (o anche secondi, ma senza un risultato abbastanza grande per essere l’opposizione ufficiale). E ‘ ora comunque il terzo partito in Gran Bretagna, con 110.000 membri, e potrebbe quindi pretendere un posto nella coalizione, ed essere abbastanza forte per marchiare le politiche del nuovo governo. In questo caso, la Scozia, dopo aver perduto l’occasione per l’indipendenza lo scorso anno, avrebbe però un’influenza irresistibile in un governo di coalizione britannico.

Poi abbiamo l’UKIP, il partito anti Unione Europea. O, per meglio dire, una dei due partiti anti-europei in Gran Bretagna, se contiamo le posizioni molto critiche verso l’UE del partito conservatore. La finanza, la City di Londra, e la pressione degli Stati Uniti mantengono il partito Tory un po’ scollegato dalla sua tradizionale posizione ortodossa pro-establishment: i suoi membri, in genere, detestano l’Unione europea, ma i suoi leader accettano le argomentazioni pragmatiche che l’economia manifatturiera britannica ha bisogno dell’Europa e sarebbe improbabile per l’alta finanza britannica tenere la sua posizione come principale concorrente al mondo di Wall Street, senza l’adesione all’UE. Infine, qual è il ruolo della Gran Bretagna se cessa di essere il cavallo di Troia di Washington in Europa e l’agente della sua influenza a Bruxelles?

David Cameron, Tony Blair, e tutti i loro predecessori del dopoguerra, han subordinato l’ orgoglio nazionale ai desideri di Washington. Lo hanno fatto perché ciò è quello che il loro Grande Uomo, Winston Churchill, aveva detto loro che devono fare, e perché Dwight Eisenhower minacciò gravi danni per la sterlina inglese se la Gran Bretagna, quando invase l’Egitto per il controllo del canale di Suez nel 1956, non avesse fermato il suo tentativo di libertà militare dall’America.

Churchill era convinto che la Gran Bretagna dovesse inventare e nutrire la special relationship con gli USA, anche se il suo paese aveva vinto la seconda guerra mondiale in Europa. Tenne contro Hitler, vinse la battaglia d’Inghilterra, controllò Rommel in Nord Africa, e vinse la battaglia di El Alamein, nel momento in cui i russi conquistarono Stalingrado; Dopo di ciò, Hitler non vinse più una sola battaglia.

Ma Churchill riconobbe che furono le masse di uomini e materiali americani a produrre il D Day in Europa (anche se l’impero britannico mise più uomini a terra in Normandia durante il D-Day rispetto agli Stati Uniti). Inoltre, Churchill prevedeva la special relationship come una relazione tra eguali dal punto di vista morale, come la Grecia con Roma. Washington vedeva ciò solo come una subordinazione essenziale della Gran Bretagna. Per questo motivo è molto interessante il fatto che il co-autore della biografia politica del leader laburista Ed Miliband, il corrispondente Mehdi Hasan, scrive nel New York Times che, nonostante l’infanzia di Miliband negli Stati Uniti e il tempo passato a insegnare ad Harvard, è stato un avversario coerente della politica estera degli USA e di Israele.

Dunque le elezioni di maggio potrebbero produrre uno (o più) esiti drammatici nelle relazioni transatlantiche e trans-canale della Manica. Il primo è il ritiro dall’UE da parte dei britannici. Questo è ciò che vuole il leader dell’UKIP Nigel Farage. Ma dopo una pre-campagna molto pubblicizzata, Farage sembra oggi più indebolito. Il suo dibattito alla BBC della scorsa settimana non è stato un successo. I critici hanno detto che è stato completamente oscurato dalla grintosa Nicola Sturgeon del Partito nazionale scozzese. Il leader Tory David Cameron, se vince, promette un eventuale referendum nazionale sul ritiro dall’Europa. Il sostegno popolare in Gran Bretagna per lasciare l’Europa è notevole, ma può svanire quando è il momento di confrontarsi con la realtà di un passo così drastico

Se vincono i laburisti, e formassero una coalizione con i nazionalisti scozzesi o liberaldemocratici, le principali conseguenze sarebbero domestiche, in politica economica e sociale, e nel ruolo della Gran Bretagna a Bruxelles.

Se Mehdi Hasan ha ragione, un governo guidato dai laburisti potrebbe produrre un serio cambiamento nelle relazioni tra UK e UE e tra UK e politica estera degli USA. Ciò potrebbe essere drammatico, infatti, dal momento che si inizia a capire negli Stati Uniti, così come in Europa, che la configurazione post-Seconda Guerra Mondiale delle  organizzazioni internazionali, e il potere sia economico che politico, sta spostandosi a est per via dell’influenza della Cina e della Russia di Vladimir Putin, e per via degli errori di calcolo dell’amministrazione Obama

William Pfaff