Riflessioni e sincromisticismo personale

15 10 2019

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Dentro di me non c’è una identità precisa. E’ per questo che posso comprendere così bene l’ Individualismo Sequenziale Aperto, sembra una teoria tirata fuori dal cappello di un mago per dare finalmente una risposta alla mia identificazione personale con tutto il mondo.

 

Questa è una specie di parentesi semi – conclusiva sulla storia della mia vita finora, 29 anni raccontati in precedenti articoli

Sì, lo ammetto, sono stato un “bambino paranormale” 😉

Con il senno di adesso, mi rendo conto di aver ragionato “fuori dal tempo”, fuori dalla mia epoca, vivendo sia da “colui che fa esperienza” sia studiando da un punto di vista esterno e oggettivo “self – made” per tutta la vita.  

Quando ho incontrato il concetto di “retro – attività”, di interazione e interferenza del futuro con il passato, l’ ho subito padroneggiato perché nel mio intimo lo conoscevo già.

(Sono il co – autore di questo blog . Sono stato concepito nel 1989, e in origine dovevo essere un gemello, ma l’ altro embrione non si è sviluppato abbastanza.) Sapevo di essere stato concepito come gemello, prima ancora di leggerne la conferma a 23 anni.

(mio nonno mio omonimo è scomparso 105 giorni dopo la mia nascita. ) Ho vissuto come inconsapevole della mia mortalità fino a qualche anno fa, anche se ho ricevuto il nome di un nonno morente, anche se, secondo un ramo sconosciuto dello studio astrologico, il fatto che mio nonno sia morto diversi mesi dopo la mia nascita, potrebbe avermi fornito le “circostanze sincroniche” per vivere 105 anni, dato che lui è morto 105 giorni dopo la mia nascita. Il fatto che vivo a contatto costante con persone più giovani, lo vedo come una “anteprima concettuale” di ciò che potrei ritrovarmi ad affrontare se diventerò davvero così anziano. Da bambino fantasticavo ( o meglio, “mi sintonizzavo su metaforiche frequenze” ) sulla vita adulta, ma da diversi anni sono tornato indietro, e mi sento sempre giovane dentro di me. La mia mente è nel pieno dell’ attività, fluida e scalpitante, arricchita da visualizzazioni mentali spesso nitide come film, nitide come la vita reale.

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Potrei essere l’ unica persona al mondo che ha un modello di pensiero come il mio, che tiene in conto delle ciclicità e della – minuziosissima pianificazione – insita nella vita di tutte le persone, al contrario della maggioranza che crede di vivere in balia del caso, mentre invece, il mio motto dice, “La vita non esce mai dal copione”. Se esiste Dio, noi siamo i suoi personaggi, se come dice la teoria dell’ Universo Mentale e dell’ Individualismo Aperto, io sono Dio, allora sto interpretando un ruolo, in una vita pianificata come un romanzo, dove ogni cosa che accade doveva accadere da sempre, e dove ogni cosa che accade rientra nei parametri. E’ quindi questione di adattarsi ad una sorta di solipsismo sociale, dove riconosci che tutto il panorama che ti ritrovi davanti fa parte di te, e dove ti rendi conto che ogni esperienza ti appartiene e ti trasmette qualcosa, che è confezionata apposta per te. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust

Risultato immagine per Marcel Proust

A volte ho la sensazione di somigliare un po’ al Marcel Proust, in versione 21esimo secolo. Dentro di me c’è questa passione solipsistica per l’ analisi oggettiva della mia vita, il desiderio di essere studiato (da me stesso) come modello di individuo e come archetipo. Ho sempre saputo di essere completamente diverso dalle altre persone, e allo stesso tempo, di essere percepito come noioso e poco significativo. Di sicuro non voglio essere identificato con il mal di vivere patologico che ha afflitto e continua ad affliggere un sacco di persone. Mi fido del mio pensiero. Ammiro le capacità analitiche della mia mente. Vorrei cambiare ogni cosa, ma mantenere la mia mente così come è.

Il mal di vivere patologico deriva dall’ associazione con un sistema predatorio e crudele fornito dal nichilismo meccanicista ottocentesco. Glorifichiamo quella psicosi assetata di sangue che è stata la Rivoluzione Francese, l’ evento che ci ha liberati tutti dalle catene della spiritualità per farci entrare in un mondo di bestie illuminate. Gli antichi ci erano superiori in tutto.

(Imparai a leggere con Topolino, e non ho MAI smesso di comprarlo e di leggerlo, ne possiedo quindi almeno un migliaio, non ho mai mancato un numero finora. ) A questo punto della mia vita, rimango sempre indietro con la lettura, ma nei momenti di ispirazione ho sempre voglia di tornare a focalizzarmi su Topolino, che io identifico con la mia infanzia ( una infanzia vera e pura, incontaminata per almeno 10 anni dalle brutture del mondo ). Secondo me, se Dio non avesse voluto disperdersi e frammentarsi in un gioco di ruolo in soggettiva come si ritrova ad esistere il nostro mondo, sarebbe stata una buona idea inventare un mondo che funziona come nei fumetti.

Con il tempo mi sono reso conto che i due fratelli, ragazzi grandi, con i quali trascorrevo il tempo a casa della zia, nei miei pensieri e remoti ricordi, erano diventate ” figure mitologiche “, in qualche modo non potevo arrivarci, non potevo percepirlo, ma mi mancavano e il distacco fu percepito intensamente, attraverso il tempo. ) La mia vita si è sempre divisa in – scompartimenti -. C’è un intero sistema di esistenze mentali che di fatto non esistono se non dentro di me, e che sono completamente intangibili a chiunque altro, sono caratteristiche che mi appartengono che si ripiegano su loro stesse. C’è la mia persona come viene percepita dentro casa, la mia persona come viene percepita all’ esterno, agli occhi della gente, e c’è la mia persona come viene percepita dal mio onnipresente osservatore esterno intangibile, e poi ci sono universi visuali che solo io percepisco.

(Cominciai a frequentare il corso di nuoto al centro dove lavoro ora) Da bambino raccontavo il mio futuro. Dicevo di avere 28 anni e sapevo già che cosa avrei fatto arrivato a questo punto della mia vita. Avevo due amici immaginari, che impersonavo come un perfetto attore, assieme a mio fratello, ed erano un maschio e una femmina, e vivevano in una città divisa in due sezioni (sono sempre stato minuzioso e attento ai dettagli, pur se immerso nella nebulosità della immaginazione) che successivamente, arrivato a qualche settimana da compiere 28 anni, ho scoperto che esiste, ed è localizzata a Curacao, Willemstad. Ho fatto una mia ricerca personale, e ho scoperto che esiste un locale ristorante che si chiama come uno dei miei personaggi immaginari, e sono arrivato fino a fingere di stare cercando informazioni su due persone, un maschio e una femmina, che ho scoperto essere fratello e sorella. Non sono mai andato fino in fondo, non ho mai comunicato con loro, ma mi chiedo se non sono stato in comunicazione quantistico – telepatica con loro, impersonando due persone realmente esistenti?

(Giocavamo sempre al medico, facendo finta che la donna fosse un peluche gigante di orso polare, e la aiutavamo a far nascere sempre la stessa figlia, che chiamavo Giulia, come un rituale. Le mie storie erano molto dettagliate, e vivevano in una città dettagliata.) Il paranormale e il mistero ha sempre fatto parte della mia vita. Che cosa stavo realmente producendo, quando arrivava l’ ora di far nascere Giulia? Che cosa doveva rappresentare quel rituale? Nel 2007 iniziai persino a sognarla, ed è stato il motivo che mi ha spinto ad interessarmi sull’ ancora misterioso e nebuloso mistero dell’ onirica. Sono stato persino sognato assieme a questa bambina. L’ ho vista nei sogni, da bambina piccola, ho compreso che era nata d’ estate come la Giulia immaginaria, l’ ho vista da bambina più grande, era bionda e aveva i capelli lunghi.

Credo che la sua figura rappresenti un riverbero del futuro remoto, che in questo mondo senza passato e senza futuro, ha prodotto il mio rituale, come dispersione di segnale, come focalizzazione quantistica. In un certo senso, ritengo che sia una persona reale, e che un giorno arriverò alla piena comprensione di questo mistero, che si allaccia alla – saga onirica – che mi ha reso testimone di un mistero senza risposte, dal 2009 al 2014 circa. Quando sarà arrivato il momento per la grande manifestazione nella realtà, questa rivelazione diventerà il mio Eschaton personale, un po’, come dire, “La Grande Risposta”.

AbullyPsychosis

Quest’ anno, un sogno di 11 anni prima si è parzialmente avverato. Le preoccupazioni a riguardo che avevo nel settembre 2008 si sono manifestate in aprile 2019, nella realtà.  

Ho sempre pensato, anche quando non lo pensavo in modo esplicito e comprensibile anche a me stesso, che prima o poi avrò a che fare con almeno un figlio non mio. Un figlio non biologico.

(Questo fu l’ anno dove ho fatto amicizia con il mio vicino di casa, e con il mio amico storico, con il quale sono amico e in contatto costante ancora adesso. )La mia amicizia con lui è sempre stata come quella fra Topolino e Pippo. Io ero quello che si affidava al misticismo, come se lo conoscessi tanto quanto le mie tasche, proprio come Pippo, che sa sempre verso dove orientarsi anche nel suo apparente caos esistenziale. Lui è una persona che ha sempre dato molta sicurezza, con lui ci si sente in una botte di ferro, ho sempre identificato la sua vita come quella perfetta, con pochissimi incidenti di percorso, lui che ha trovato la ragazza della sua vita da adolescente, l’ ha sposata e ha avuto un figlio, e io, che vivo ancora con i miei genitori, e che non ho una ragazza dall’ età di 16 anni. Lui che ha scelto medicina, e io che ho scelto il sincromisticismo da blogger ;). 

( Ma la mia vita erano gli Animorphs, all’ epoca. Ho collezionato fino al 2002 ben 52 libri della serie. Letture sofisticate per la mia età, storie mature, di guerra e conflitti interiori. La base di tutte le mie future storie, personaggi vivi che erano come migliori amici. ) Ho sempre assistito alla manifestazione dell’ immaginario nel reale, e i protagonisti degli Animorphs li ho incontrati nella vita reale, attraverso modelli di archetipi che la mia tendenza all’ identificazione di patterns non poteva mancare di riconoscere. Ho riletto la saga innumerevoli volte, sovrapponendo mentalmente persone reali ai personaggi dei libri. Ho vissuto intere dimensioni parallele della stessa sagaChiunque ha perso di vista gli Animorphs, ha mancato di conoscere quelli che io ritengo i personaggi più realistici che io abbia mai incontrato in letteratura, forse perché quei libri erano sempre arricchiti dal punto di vista del racconto in soggettiva e della riflessione interiore, così che quei personaggi diventavano vivi.

In quei libri, e anche nelle varie serie televisive dei Digimon che guardavo c’ era la simbologia della vita di gruppo, una cosa che mi era estranea fino a quando non ho compiuto 24 anni e sono entrato in una nuova era della mia esistenza sociale. Io ero uno che viveva concentrandosi su una persona alla volta.

( Il mio amico provò a dare una festicciola in casa sua, ma avvenne un episodio, dove l’ altro nostro amico era diventato super invidioso e super arrabbiato, perché io avevo portato un libro di indovinelli e lui credo non riusciva a indovinare, e tirò giù una sfuriata memorabile, che rimase impressa nella mia psiche, ma forse non era quell’ evento drammatico che io ricordavo con memorie distorte. Forse era solo una sfuriata da bambino, ma particolarmente intensa, e ci furono discussioni fra famiglie, e questo me lo ricordo. ) Ecco un episodio archetipico che si sarebbe presentato di nuovo in forma diversa, con protagonisti diversi, nel corso della mia vita futura, ed ecco che questo episodio, da un punto di vista oggettivo e onnisciente o almeno futur – sciente, diventa – la scena madre – . Ma si sa che in un contesto di mondo precognitivo, la scena prima è sempre un amalgamo, un impasto di scene del futuro, una dimensione dove l’ inizio è la fine e la fine è l’ inizio.

( I miei compagni erano molto più “maturi” di me, io ero un bambino vero e fantasioso. Loro usavano già parole da adulti che io non mi azzardavo a usare, mai. ) Ecco che qui si rivela il mio status di – Outsider – … fino ai 21 anni sono stato una specie di puritano represso, perché sono maturato tardi, e con l’ idea che trasgredire in qualsiasi contesto e modalità era – faccenda d’ altri – anche se dentro di me ribollivano atmosfere quasi Kinghiane – ed ecco perché uno scrittore come Stephen King è stato poi capace di catturarmi così profondamente ( d’ altro canto, in effetti, io leggevo spesso I Piccoli Brividi, e d’estate mi capitava di essere inevitabilmente attratto dalle immagini forti di Dylan Dog, quindi anche qui il tema dell’ anticipazione ha messo radici robuste – , in un contrasto impensabile fra il buio e la luce. Ma dai 21 anni in poi sono diventato “una persona normale” e ormai quell’ adolescenza puritana mi è completamente estranea.

(Poi l’ 11 SETTEMBRE arrivò come un ciclone …rimanemmo a guardare la tv tutto il giorno. Mia madre lasciò una pagina vuota sul suo diario di quell’ anno, per la prima volta da quando aveva cominciato a scriverli. Mi ricordo una conversazione, lunga anche, che ebbi con il mio migliore amico, al telefono, sull’ 11 settembre. ) Ed ecco qui da dove si origina – giunge il traguardo, la mia attenzione verso il mondo mass mediatico e della Storia in divenire, l’ aver vissuto, in una età così fondamentale come l’ undicesimo anno di vita, l’ impatto immaginifico dell’ 11 settembre, un – mini Eschaton – che avrebbe poi dato luogo ad una nuova classificazione di eventi. C’ erano i giorni belli, portatori di belle notizie, c’ erano i giorni no, quelli che proprio non riusciva ad andarti bene niente, e poi c’ erano gli 11 settembre(s), quei giorni cruciali.

Una cappa oscura, un temporale si era soffermato temporaneamente sulla mia vita, nel mio undicesimo anno. La conoscenza del male è avvenuta attraverso l’ attenzione mediatica data dall’ omicidio perpetrato da Erika e Omar di una madre e di un bambino della mia età (ucciso barbaramente in una vasca da bagno con la musica a palla a coprire le sue urla), e dall’ attacco terroristico dalle conseguenze planetarie. Queste storie reali di crimini mi riempivano di odio, quando ero diventato un po’ più grande, il mio senso della giustizia era feroce, mi immaginavo assassini che venivano immersi in una vasca piena di piranha.

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(Da “creatore di mondi” in questa fase della mia vita sono diventato scrittore occasionale, e la mia fantasia è ancora attiva. ) Ho cominciato a scrivere da giovane, ma non sono ancora sicuro di possedere la costanza e lo stile di vita adatto per trasformare tutto ciò in una carriera. Temo che il mio modo di vivere il mondo che mi circonda risulti incomprensibile, perché effettivamente è così profondamente personalizzato.

(Le mie letture si sono concentrate sui libri di testo scolastici. ) Nonostante io abbia passato l’ adolescenza chino sui libri, la conoscenza vera e propria, e le passioni per la Storia e la Filosofia sono venute dopo, solo in tempi recenti. Se potessi tornare a scuola con la mentalità di adesso, pur avendo rinunciato all’ Università per ben due volte, probabilmente potrei cambiare tutti quei voti mediocri.

(in primavera ho cominciato ad appassionarmi di una serie tv americana su una famiglia ( 7th Heaven ) che mi ha appassionato per 4 anni.) Perdonatemi se vi dico che ho passato l’ adolescenza a guardare sceneggiati alla televisione, quando ora ne ho quasi dimenticato l’ esistenza, di quell’ apparecchio …però, pur essendo basato quel programma sul modello di vita della famiglia americana protestante, mi ha insegnato molto. Ero una specie di fanatico, all’ epoca. Peggio di una ragazzina, accidenti ;). Così concentrato sulla scuola come ero, con una scarsa vita sociale, pensavo che il fulcro della vita fosse la famiglia, quando ormai ho abbandonato quasi del tutto quel modo di pensare, e ritengo la costruzione di una vita sociale fondamentale.

( Per i primi mesi ero stato soprannominato “il silenzioso”. I cambiamenti non erano il mio forte. ) Ero il tipico compagno di classe da tappezzeria, non parlavo, possedevo un diario pieno di codici misteriosi e piccoli segreti, chiacchierato e discusso come se fosse una specie di reperto extraterrestre, e non andavo in bagno. Al primo anno sono passato inosservato, quasi disdegnando io stesso i miei coetanei, per osservare e dare attenzione a quelli più grandi. Poi all’ ultimo anno mi sono ritrovato inspiegabilmente come (fallito) rappresentante di classe e protagonista di una love story senza futuro. Una vicenda degna di Quelli dell’ Intervallo, la sitcom televisiva.

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(Avevo due migliori amiche, ma con l’ altra nuova c’ erano solo conversazioni al telefono e messaggi. … Con la mia amica platonica, invece, questo fu l’ anno più intimo. Andavo spesso a passare i pomeriggi a casa sua. ) Con l’ universo femminile ho sempre avuto un rapporto complicato. Sono come intrappolato in una confezione brutta e ingannevole. Una voce sgradevole, capelli scombinati, difetti ovunque, e una scomoda introversione, che però negli anni si è evoluta e adattata alle esigenze del momento. In sostanza, però, il mio archivio di conoscenze femminili è sempre stato di occasioni mancate e personalità controverse ed episodi imbarazzanti e spiacevoli.

per una “casualità” durante i miei giri in libreria, comincio ad appassionarmi all’ astrologia, dapprima superficialmente, ma poi, una volta compresa la versione professionale, questa passione non mi ha mai più lasciato. ) Ed ecco il mio primo incontro con il pianeta delle sincronicità, essendo questo concetto la base ultima della Astrologia. Per la mia famiglia era un interesse inspiegabile, una specie di incidente imbarazzante. A me ha fornito una occasione di approfondimento psicologico che mi ha aiutato a conoscere le basi psicologiche delle persone prima di verificarle nella realtà.

(Nel 2006 * in gennaio partecipai ad una festa doppia di compleanno fuori città, e il mio migliore amico mi raccomandava di non azzardarmi a bere alcolici, ma poteva stare tranquillo, perché ero letteralmente un puritano all’ epoca. Quella festa mi rimase molto impressa. Ci fu un compagno che si fece tutte le ragazze, e io osservavo con invidia. Io facevo da tappezzeria e lui era il più spigliato della classe.) Questo è stato un raro caso di anticipazione del futuro. Non avrei più vissuto esperienze del genere fino al 2015, quindi fino ai 25 anni.

(Conobbi una amica di penna sul forum dedicato alla serie tv americana. Curiosamente aprii all’ epoca un sito dedicato assieme ad una misteriosa amica di Malta, ( una di tre gemelle ) e durò per molto tempo.) Ed ecco che ancora una volta, nascosta nell’ ombra, vi è una anticipazione del mio ruolo nel mondo online.

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( *E’ stato a partire da quest’ anno, che durante i miei giri in bicicletta meditativi, da solo, ho cominciato a fare giochi mentali di “channeling” cercando di evocare un’ altra personalità da sovrapporre alla mia, senza alcuna influenza sulla realtà dei fatti. Ho sempre voluto essere una persona diversa da come sono veramente. ) Ancora una testimonianza della scissione fra il mio panorama mentale e visualizzato, e quello reale e quotidiano.

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Penso che quegli esperimenti di visualizzazione mentale fossero una sintonizzazione con il futuro, perché le due immagini di cui sopra mi mostrano esattamente il genere di persona sulla quale mi focalizzavo da adolescente. Lo chiamavo – Dennis -, e loro sono Dimi e David. Ma fondamentalmente ritengo che l’ immaginario dell’ epoca attingesse dal futuro remoto e individuale, a confronto con un mio amico di questa epoca della mia vita, iniziata nel 2014.

( Quell’ anno al grest conobbi il mio primo “pseudofratello” ) Ecco che qui, nel 2007, ritroviamo ancora una volta una vera e propria anticipazione dell’ ecosistema sociale che avrebbe costituito il mio futuro, a partire dal 2010. Tutte le persone che conosco, che noi tutti conosciamo, sono allacciate fra di loro in modi che a loro non saranno mai tangibili, siamo tutti archetipi, siamo tutti rimpiazzi, evocazioni di precedenti, e anticipazioni del futuro, io lo sono per altri, come loro lo sono per me. Questa è una altra legge della mia vita, la ripetizione frattale di esperienze attraverso personaggi concatenati fra di loro. Il concetto di pseudofratello avrebbe assunto connotati veramente letterali nella mini epoca 2011 – 2013, periodo nel quale ho messo da parte la mia vita per inglobarmi in un’ altra saga. Da protagonista del mio mondo sono diventato per un lungo periodo la principale guest star di un altro personaggio. Colui che ha creato questa ambientazione e la mia storia, ha come per dire, prestato i diritti d’ autore ad un altro copione, un altro regista, producendo quindi una parentesi anomala ma allo stesso tempo assolutamente rientrante nei miei parametri caratteriali, e potenziale anticipazione di un futuro recentemente vissuto e / o ancora da vivere attraverso modalità imprevedibili e ignote.

Una altra regola fondamentale: tutti, ma proprio tutti, tornano prima o poi. A parte quelli che si trasferiscono lontano, o che per stile di vita hanno deciso di allontanarsi dal mio contesto personale, decidendo di dedicarsi ad altro. La vita sociale è davvero come un albergo, c’è chi viene solo per una breve visita, chi si sofferma per anni, chi viene approfondito solo in seguito, e chi invece rimane e si trasforma davanti ai tuoi occhi, in anni di cambiamenti.

( Ricordo pochissimo i primi mesi a scuola, invece in autunno mi ricordo che ebbi il primo dei miei ricorrenti attacchi di panico ) Il 2007 è stato solo una anticipazione del “tormentoso 2008” che a causa della psico – somatizzazione mi ha perseguitato con malesseri inspiegabili e paranoie mentali ed emotive. Difatti a 18 anni ho cominciato a concentrarmi sulle notizie alternative, cominciando a conoscere il mondo geopolitico e mediatico, e forumistico, non come una pecorella della tv – fonte di verità, ma come esploratore di punti di vista alternativi, che però, si mettevano in contrasto con le consapevolezze precedenti, e la frizione ha causato un forte effetto – influsso traumatico.

(  A dicembre, io, mio fratello, mia madre e la sua migliore amica, siamo andati in comitiva in viaggio a New York. ) Sì, negli anni dell’ adolescenza ero appassionato di tutto il modo di vivere all’ Americana, tanto da desiderare di trasferirmi e da farmi appassionare al mondo del cinema Hollywoodiano e di periferia. Ora, ovviamente, il mio punto di vista si è trasformato. Non esiste solo l’ America. E l’ America non è la Terra Promessa.

( questi anni ero appassionato di lingue straniere e me le studiavo da solo. Per esempio quest’ anno imparai l’ olandese.  )  Ho sempre avuto dimestichezza con le lingue, io ero uno che entrava in libreria (anche) per acquistare dizionari. Ho provato a fare l’ Università di lingue straniere, nel 2017 ho studiato il Giapponese ad un corso, e quest’ anno mi sto improvvisando autodidatta di Cinese. Ma questa incostanza, ah, che avversaria! Il mio entusiasmo dura poco, poi tutto si sgonfia, per essere ripreso molto tempo dopo, ripescato dall’ oblio. Nel 2016, grazie al sito Penpals, ho parlato con almeno 1 persona da quasi tutti i paesi del mondo.

( Quest’ anno catalizzai l’ attenzione di un forum online con le mie biografie, a decine ) di personaggi di Tekken. ) Questa era una anticipazione della mia attività forumistica italiana nel futuro. Ovviamente, cercavo sempre un modo per farmi notare, per esprimermi, e per spiccare fra la massa.

( Il 2008 fu un anno molto complicato e tortuoso per me. In gennaio rimasi molto impressionato dalla morte di Brad Renfro … vidi il film più commovente di sempre, The Cure, che mi distrusse. Nel film c’ era anche l’ attore morto. ) Ecco un incontro con il concetto di mortalità e dell’ aura che scaturisce da chi ci lascia prematuramente. Ed ecco una anticipazione emotiva in un film di alcune caratteristiche di un futuro che avrei vissuto entro 3 anni, almeno dal punto di vista dell’ amicizia a 2. Visto il finale che poi ci sarebbe stato, alcuni penserebbero ad una conseguenza del passato, ma io lo vedo sempre come un riverbero dal futuro. Ho vissuto il distacco dal mio amico come una “piccola morte”.

( A marzo divenni maggiorenne, ma fui l’ unico della classe a non fare la patente. ) Curiosamente, forse perché mio nonno mio omonimo, è morto per le conseguenze di un incidente stradale, ho esitato per anni a prendere la patente, preferendo l’ uso della bici, più adatta alla mia personalità osservatrice e contemplativa, e alla mia mentalità interiore dinamica. Ma ormai anche questa idiosincrasia dovrà essere messa da parte …

(conobbi anche un ragazzino che l’ anno dopo sarebbe entrato a far parte di una mia mistica misteriosa saga onirica mai spiegata.) Come spiegarsi la faccenda di sognare una persona e una famiglia con la quale si ha avuto una interazione concreta solo minima, in una saga onirica andata avanti per anni, come una sorta di puzzle da ricostruire, letteralmente emersa dal nulla, priva di motivazioni trigger nel passato? La mia unica spiegazione è che il mistero verrà in qualche modo risolto nel futuro lontano, sicuramente lo era lontano nel 2009. Il nome della persona che vedevo nei sogni mi avrebbe perseguitato in una serie di eventi traumatici nell’ anno successivo. A volte dimentico questa faccenda per lunghi periodi, ma poi ci ritorno inevitabilmente, e mi rendo conto che probabilmente c’è una intera saga dal contenuto profondamente mistico – sincronico – rivelatore in quella manciata di sogni, dalla simbologia ancora complessa da decifrare.

(  E’ anche l’ estate della Timewave e di Terence Mckenna. Mi ricordo qualcosa di remoto a proposito di quella teoria di come i miei compagni avevano scoperto questa mia passione, durante gli ultimi giorni, e mi prendevano in giro. ) Terence Mckenna rappresenta una figura fondamentale e formativa, nella mia vita, forse adesso un po’ di meno, rimpiazzato da Stephen King ( ho imparato che ogni epoca della mia vita è influenzata da un guru differente ). In rete ho trovato così tanto materiale su di lui, che è come se lo avessi conosciuto di persona, e mi sono auto – eletto suo erede, in un certo senso, forse adesso meno di allora. Terence Mckenna ha letteralmente cambiato il mio carattere. Bizzarro come una persona che non c’è più possa influenzare e produrre trasformazioni in una maniera di cui non sarà mai consapevole, o almeno non lo è stato in vita.

(In autunno, a ottobre, avvenne un cambio di Era nella mia vita. Cominciai l’ università di lingue straniere in un’ altra città, e lo stesso giorno, nella mia città, conobbi due nuovi amici che volevano conoscermi, mentre giravo da solo in bici.) Si dice che il treno delle occasioni, e la scissione fra abitudine e cambiamento si verifichi quando si è impegnati a focalizzarsi su altro. Da quel 6 ottobre 2009 si potrebbe dire che la mia vita non è più la stessa, eppure mi ero soffermato a guardare la vetrina di una edicola per dare un’ occhiata ad una rivista di giochi per Playstation. E invece di conoscere gente all’ Università, la mia vita sociale si ricreò per strada.

E questo è stato l’ ultimo anno di quella che ormai considero come “la mia prima vita”, completamente separata da tutto quello che riguarda la seconda.

(Poi ad aprile un mio compagno di classe di elementari e medie MORI’ IN UN INCIDENTE D’ AUTO, un evento che rimase impresso a fuoco nella mia psiche perché lo incontrai lo stesso pomeriggio per strada. ) Oggettivamente parlando, al di là della tragedia di questa determinata situazione, non ci sarebbero motivi per imprimersi nella mente questa vicenda come se l’ avessi vissuta da un punto di vista più vicino e intimo. E invece, io sapevo che un frammento di questa vicenda si allacciava con il mistero onirico dei mesi addietro, come se fosse suonato un campanello di allerta che mi stesse dicendo: “focalizzati su questo nome”, e così fu effettivamente, poiché per davvero questo fu un anno – marchiato – da due vicende disconnesse fra di loro, ma allacciate per me, incentrate sul nome “Nico”.

(Fu occasione per un AGOSTO DI FUOCO quando, poco dopo aver recuperato i contatti con il mio “pseudofratello”, conobbi un ragazzo del 1996 che lo conosceva, che entrò di impatto nella mia vita con una pallonata sulla mia testa, data per errore. …Io tentai di affrontarlo da solo, ma i miei genitori scoprirono il furto ed eruttarono in uno SCONTRO ATOMICO con i genitori di questo ragazzo … La vicenda del furto aveva causato un terremoto nella mia psiche. … Loro non lo seppero mai, ma in autunno io e il ragazzo del 1996 ritornammo in contatto per qualche settimana, in maniera pacata e tranquilla.)

Ma questa persona era una anticipazione archetipica di un altro che avrebbe influito ancora di più nella mia vita, e con il quale sono in contatto da anni, fra una pausa e l’ altra. E qui introduco un’ altra regola della vita: quando avviene un distacco, si prepara il terreno per il rimpiazzo. Potrebbe essere molto vicino temporalmente, come anche distante di anni. Ma arriverà ad ogni modo una rievocazione di quel personaggio nella tua vita. In questo caso c’è stato come un passaggio di staffetta. L’ ho conosciuto quasi contemporaneamente al distacco con il primo. E ancora adesso mi dico “quella persona l’ ho conosciuta due volte”.

( Fu una occasione per riprendere i contatti con la mia amica delle elementari, fu lei a contattarmi per prima il 2 maggio. ) L’ impatto con la morte di qualcuno funge anche da trigger per il riavvicinamento di persone affini in qualche modo, che si erano perse di vista. Con lei potevo parlare di tutto, diciamo che sfogavo il mio lato mistico sull’ interazione con lei, anche se adesso già da diverso tempo ci siamo di nuovo persi di vista.

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(Sarebbe diventato COME UN SECONDO FRATELLO PER ME, anche di più del mio reale fratello, e divenne il rapporto di amicizia e fratellanza più intenso della mia vita.) Ancora una volta, una conoscenza dalla strada trasforma completamente il mio stile di vita. Negli anni 2011 e 2012 e per una parte del 2013 è stato come aver cambiato cognome, e come menzionato prima, entrare in uno “sceneggiato” diverso, una frattura improvvisa nella mia vita, una saga dalla quale mi sarei catapultato fuori alla stessa velocità con la quale vi sono entrato. Ed ecco, che, accerchiato da una vita consumata dall’ abitudine e dal senso del dovere, si è prodotta l’ aspettativa per l’ Eschaton di Mckenna. Vivevo quel periodo come consapevole che dopo le cose sarebbero cambiate per sempre, e quindi ho tollerato fino alla fine del 2012, quella situazione difficile.

( Il mio secondo fratello era un ragazzino difficile all’ epoca, affezionato perché mi chiamava spesso al telefono per conversazioni serali, ma anche difficile da gestire e da capire. Abbiamo avuto tre discussioni intense durante il corso dell’ anno, ma invece di crollare il nostro rapporto di fratellanza si faceva sempre più stretto. Divenni completamente inglobato nella sua vita, letteralmente mettendo da parte la mia. )

Un’ altra regola di vita: quando credi che nella tua vita non ci sarà più niente da raccontare, quando ti percepisci come senza futuro, senza sbocchi e scorciatoie, attendi. Non hai ancora visto niente. Quanto più lunga sarà la fase di transizione, quanto più improvvisa sarà la frizione con il cambiamento, e tanto più intensa sarà la fase di trasformazione.

E inoltre: attenzione a ciò che desideri, potresti renderti conto che è troppo per i tuoi standard. Ad ogni modo, allo stesso tempo, struggersi e sforzarsi per ottenere qualcosa o qualcuno, è inutile, o addirittura compromettente. The universe delivers when necessary, quindi, l’ universo concede ciò che è necessario, e nella mia vita non ho mai dovuto cercare nessuno. Tutti sono capitati sul mio cammino.

(  Cominciai anche a raccogliere particolari sul mio passato, stimolato dalla teoria della timewave. …Cominciai anche a leggere tutti i diari di mia madre per raccogliere i dati sul mio passato. ) La peculiarità del mio caso umano è anche determinata dall’ attività di scrittura di diario – agenda di mia madre, così che ho avuto a disposizione la possibilità di leggere di ogni singolo giorno del mio passato, dall’ inizio della mia vita fino alle scuole medie.

(Poi arrivò il giorno in cui mi venne un acufene all’ orecchio sinistro, che rimane ancora adesso nel 2019. Per un mese persi il controllo, scosso e preso dai timori per questa condizione. Poi me ne feci una ragione e divenne come il battito cardiaco, un suono normale del mio corpo. Erano tornati gli attacchi di panico. Non so se fu perché quel giorno il mio secondo fratello era tornato dalla gita, e quindi, in qualche modo psicologicamente preoccupato, consapevole di essere rimasto inglobato completamente nella sua vita, ciò ha avuto un effetto fisico sul mio corpo. Non so. )

Il 2013 è stato l’ anno dove il mio io interiore ha avuto il monopolio, un anno di solitudine meditativa quasi assoluta, un viaggio nel tempo come ritorno ad un passato che credevo non avrei mai più percepito.

Il 2013 fu anche l’ anno in cui conobbi l’ autore principale di questo blog, che è diventato l’ “amico di penna” più durativo della mia vita ( quasi 6 anni ormai ) e una specie di “mentore a distanza” e “compagno di pensieri e riflessioni”.  

Nel frattempo mi ero chiuso in me stesso, recuperando il mio mondo interiore, incapace di fidarmi delle persone, nel timore che potessero inglobarmi nella loro rete.

Provai ad entrare in contatto con il ragazzo della mia storia onirica ricorrente, e i sogni ripresero all’ improvviso, ma non riuscii a raccontargli la verità sui sogni. In autunno, per solitudine, ripresi i contatti online con il ragazzo del furto, e chiarimmo tutta la situazione, decidendo di essere amici da quel momento.

(Quest’ anno inoltre cominciai ad appassionarmi ad una serie canadese sulla scuola superiore, Degrassi, che andava avanti dagli anni ’80 con una pausa fino al 2001, e mi guardai – tutti – gli episodi online. ) Successivamente mi sono reso conto che persiste la manifestazione di archetipi ed evocazioni di personaggi immaginari nel contesto sociale reale. In sostanza, potrei conoscere “una versione” di quasi tutti questi personaggi – o meglio, li ho conosciuti dopo, ovviamente -.

A dispetto della stasi più o meno vuota di attività sociale del 2013 …( Il 2014 è stato l’ anno fondante della mia seconda vita, diciamo la fase secondaria, e l’ anno con più “momenti memorabili” della mia vita. E’ stato anche il primo anno ” della compagnia”, un cambiamento di stile di vita per me, e il primo approccio con la “vita di gruppo” piuttosto che con le amicizie a due. )

( In settembre si era formato un gruppo molto affiatato, e io ero il più grande. Loro erano fra il 1996 e il 1999. Lo possiamo chiamare IL GRUPPO CLASSICO. … ci sentivamo come una “grande famiglia di amici”.  ) Questa faccenda del “gruppo” si sarebbe poi manifestata in forme diverse molteplici volte, con gli allacci più imprevedibili, e addirittura controparti maschili e femminili dello stesso archetipo.

(Quest’ anno mi sono concentrato molto sulla scrittura del mio diario personale. Entro la fine del 2015 queste “note” avrebbero raggiunto le centinaia di pagine. Questa fase è durata fino alla prima metà del 2016, quando ho interrotto.) Quest’ anno ho ripreso, anche se con più lentezza e meno costanza, e meno particolari, la scrittura dei ricordi delle giornate trascorse, e ho fatto un conto di pagine. Possiedo la produzione di circa 800 pagine di diario scritte a mano, nell’ arco 6 – 7 anni. Non so ancora se è materiale da mandare al Guinness dei Primati! 😉

Il 2015 è stato l’ anno più sociale della mia vita, una vera esplosione di nuove conoscenze, dove la protagonista assoluta è stata l’ espansione del gruppo compagnia. E’ stato anche l’ anno più trasformativo in assoluto per me.

In un certo senso, la mia vera adolescenza sociale si situa nell’ era dei 20 anni, nella quale ho potuto ricreare quasi tutto ( a parte una storia sentimentale ) ciò che avevo mancato di vivere negli anni del liceo. La mia vita in un certo senso, è completa da questo punto di vista. Non avevo vissuto praticamente niente, e invece poi, mi sono trovato di fronte al “tutto”.

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(La mia soffitta era diventata un luogo di riferimento per la compagnia, in numerose occasioni. ) Dalle mie parti c’è passata mezza città e classi intere, da una generazione all’ altra, ho imparato a vivere, non solo fuori dal tempo, ma fuori dal concetto di età. Arrivi ad un certo punto che l’ età è solo un numero poco significativo. Sono diventato un individuo familiare a molti in città, conosciuto come “quello della bici”.

(Il 2018 è stato un altro anno di ritiro della marea, l’ anno più scarso di cambiamenti della mia vita, che ha superato il vecchio 2013 per momenti di solitudine. Un anno di transizione. ) La differenza fra il 2018 e gli anni in precedenza vissuti era stata così profonda che … ( A Natale ho scritto un messaggio al mio “secondo fratello”, conosciuto nel 2010, e dal quale mi sono allontanato nel 2013, per chiedergli ufficialmente di tornare nella mia vita. ) Cosa che non ha funzionato.

Ha funzionato invece, far ritornare un’ altra persona, e così sono stato trascinato di nuovo nel contesto delle “compagnie”, ma …dove tutto sembra uguale a prima ( In autunno ho cominciato inoltre a guardarmi tutti gli episodi della serie di SKINS, le cui tematiche, curiosamente e sincronicisticamente, avrebbero anticipato alcuni aspetti della mia vita del 2019. Se la compagnia pre – 2017 aveva i toni degli episodi di Degrassi, si può dire che gli amici del 2019 mi rimandano ai personaggi di Skins.) Cambia lo sceneggiato, cambia anche l’ atmosfera nel concreto, mesi dopo, ed ecco che si ripresenta questo fenomeno.

Questo 2019, (Quest’ anno Marzo ha portato grandi cambiamenti: non solo ho iniziato scuola guida ufficialmente, ma, sempre all’ insegna dei ritorni ciclici, ho riscoperto due persone … Dopo una pausa sociale durata per quasi tutto il 2018, ho ripreso i contatti con diversa gente … C’è stata un’ altra festicciola in soffitta, un evento che ha inaugurato una nuova compagnia formata da “vecchie leve” e nuovi arrivati …La nuova amica che ho conosciuto fra febbraio e aprile è un altro caso di persona piombata nella mia vita, e questa volta è diventata la mia migliore amica in un lampo, e lei rappresenta un misto di tutte le ragazze principali che ho conosciuto. Grazie a lei si è creata una sub-compagnia dove praticamente sono tutte persone che negli anni scorsi, principalmente nel 2015 e 2016, erano dal mio punto di vista nel background della mia vita, e invece ora vengono approfonditi.  )

Per adesso quest’ anno ha provveduto a rifarsi dalla bizzarra pausa del 2018, e continua a scorrere sulla tematica della “vita di gruppo”, dimostrando costantemente che i cicli vitali funzionano con una precisione incredibile. Ad ogni modo prevedere il futuro rimane un azzardo, perché il futuro prende sempre scorciatoie che nel momento presente e immediato non possiamo cogliere.

Ho 29 anni e l’ adolescenza sembra non finire mai. La diceria che arrivati a 25 anni si comincia a conoscere sempre meno gente, semplicemente non è il mio caso, visto che nel 2019 ho conosciuto – ancora più gente – di quanta ne avevo conosciuta durante il periodo dell’ espansione della compagnia. La maggior parte di queste persone per ora rimane in sospeso nel background, ma suppongo che prima o poi avranno una storia da raccontarmi, una vicenda nella quale coinvolgermi.

Difatti, un’ altra regola della vita è: osserva il contorno della tua vita perché è là che si cela il tuo prossimo futuro.

 

 

   





Channeling: essere un altro

1 03 2015

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Il Channeling e’ una pratica mentale per cui bisogna avere grande concentrazione, grande senso di immedesimazione, ma solamente mentale, non fisica, non reale.
Io riesco a farlo solo quando sono solo.
Significa immergersi nel mondo e nella personalità di un altro, e basicamente e’ una tecnica di fuga dal mondo fisico.
Io ho una sensibilità che non fa parte di questo mondo, e la mia mente e’ intensa come quella di certi personaggi che si possono vedere solo nei film, quelli drammatici dove il personaggio pensa e riflette.
A me non piace niente di come sono, mi sento nel corpo e nella vita sbagliata. Per questo credo nella realtà virtuale, un concetto di Oltre la vita, dove ti stai immedesimando in un personaggio. Non c’è niente di veramente reale nella nostra realtà. Io a volte mi sento così immerso nella coscienza globale da poter ricreare nella mia mente i pensieri di un’ altra persona e viverli come se fossero miei, effettivamente ” giocando ” o ” interpretando ” per un giorno un’ altra persona.
Quante volte voglio dimenticare ogni cosa, spegnere il mondo intorno a me e immergermi completamente nell’ universo immenso e inesplorato della mia mente. Non credo in una sola vita. Sarebbe la cosa più deprimente nella storia del’ umanità. Voglio poter vivere vite diverse.
Alle volte uso ” personalità ” immaginarie, ma altre volte se vengo a contatto con persone ” interessanti ” e ” insolite ” anche solo attraverso una foto, e’ come sentire una frequenza, una eco nel’ aere, posso spegnere me stesso senza che nessuno se ne renda conto, e nella mia mente sfogliare i pensieri di un altro, oppure immaginarli come se li stessi osservando dall’ esterno, come se in altri universi tutti i film fossero reali, e si potessero accedere con la forza della mente.
Forse avrei dovuto essere un attore, pur non essendo in grado di apparire in pubblico, mi sarebbe piaciuto così tanto poter immergere la mia mente nella personalità di un altro.
Io non riesco a credere in una divinità come Dio nel modo in cui lo interpretano le religioni. Per me l’ universo e’ un meccanismo cosciente, e’ evidente che lo e’ perché rappresenta un insieme di persone che osservano questo universo e questo pianeta, perché qui nulla e’ reale. Le sincronicita’ , i cicli temporali, i ritorni delle persone in altre vesti in un loop, non può che essere un programma, un processo comandato.
Ora devo solo capire perché, fra le tante vite disponibili, ho scelto proprio questa.





Riflessione personale – Perceptions

23 08 2014

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Essendo da poco diventato co-autore, ho deciso di aggiungere qualcosa di veramente mio qui dentro, come quando l’ autore di questo blog si guarda dentro e riflette con considerazioni personali…

 

Aver letto della potenzialità che tutto il mondo e l’ universo che conosciamo sia in realtà una realtà virtuale inserita in una specie di computer inimmaginabilmente potente ha influenzato veramente tanto tutto il mio modo di vedere le cose…lasciando una impronta.

Io credo che questo concetto sia più che plausibile, e probabilmente nel ventiduesimo secolo l’ umanità è riuscita a emulare un universo vivo come il nostro, per una sorta di rievocazione storica e a scopo ludico intrattenitivo.

A me piace di più la prima teoria, perchè vorrebbe dire che i nostri corpi sono avatars e le nostre identità sono prese in prestito, o amalgamate a una identità esistita veramente nella storia, e ciò significherebbe che potremmo avere un volto del tutto diverso e un carattere del tutto diverso. Ma per qualche motivo stiamo vivendo la vita di una persona nata cento o duecento anni prima.

Ma l’ effetto manipolatore di questa ipotetica realtà virtuale non può essere totale, un po’ della nostra vera identità trapela, come in un sogno lucido, noi possiamo andare a ritrovarla.

Io credo di avere una sorta di empatia inconscia o una forte e intensa percezione, sento tutto e a volte sento che la personalità di chi mi sta vicino interferisce con la mia e la sovrasta. Non ho mai avuto una forte e precisa identità e ho sempre immaginato che potrei essere diverso, del tutto diverso, e non avendo a disposizione uno specchio sempre davanti a me e non potendo osservare il mio viso, ogni tanto ” gioco ” a immaginare che sono un’ altra persona, senza che nessuno se ne accorga o se ne renda conto, immagino i movimenti del viso, le sensazioni e percezioni, come se potessi cambiare rimanendo comunque perfettamente cosciente e attento al mondo che mi circonda.

Nemmeno il mio pensiero resiste alla fluidità e nebulosità dei confini, e da molti anni spontaneamente e al 90% delle volte penso in lingua inglese e mi viene più naturale che in italiano. Sento davvero che quella lingua mi appartiene.

Osservare la gente è uno dei miei passatempi preferiti, e io come ho detto prima, sento tutto, a volte mi basta guardarli negli occhi, o addirittura una foto, e immagino come pensano e chi sono, come ci si sente a essere loro, e ne vengo sovrastato. Mi hanno detto che si chiama channeling o immedesimazione.

Per questo, guardare un film, soprattutto se drammatico, è per me una esperienza intensa e avvolgente, e io mi perdo anche del tutto. Devo aver passato giornate intere a immedesimarmi mentalmente nei personaggi e nelle loro vite.

Ho scelto quelle immagini, una sopra e due sotto, tratte dal film ” The Selfish Giant ( 2013 ) ” perchè a livello del subconscio, mi ispirano qualcosa di indefinibile, qualcosa di profondo e quasi nostalgico. Non funziona con tutti, ma a volte mi bastano pochi minuti per cominciare a immedesimarmi e a sentire una persona.

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Ogni tanto io mi definisco come ” nel mezzo fra l’ angelo e il diavolo “. Sono dell’ Acquario e conosco profondamente l’ astrologia da quando avevo 15 anni. E l’ astrologia è una forma di psicologia che letta a livelli pseudo-filosofici insegna moltissimo sull’ animo umano. E quella definizione fra virgolette è in poche parole la caratteristica principale degli Acquario.

Sono conosciuto come una persona veramente tranquilla, ma dentro di me sono assolutamente irrequieto e scalpitante. La mia ” simbiosi ” con la bici rappresenta tutto questo. E non mi identifico o etichetto con nulla, io sono e sarò sempre controcorrente.

Credo che ci possa essere una coscienza globale. Ci sono dei momenti in cui mi sembra di sentire tutta l’ umanità e potermi identificare con tutti. Alle volte, con queste sincronicità paranormali che incontro nel percorso di vita, mi viene da pensare che questo universo sia creato dalla mia mente, e fatto apposta per me, ma poi lo nego perchè mi appare piuttosto narcisistico. Ma se c’è una cosa che so è che la vita, la vita di tutti, è un percorso, una storia simile a quella di un libro e l’ unica cosa che non è mai esistita è la casualità.

E come la storia umana ha un suo fine e un suo scopo, seppur difficilmente percettibile, la vita di tutti ha uno scopo e c’è un progetto e un enigma da risolvere per ognuno di noi.

 

 





Gli orfani dell’attesa per il 2012

31 12 2012

E’ un fenomeno a cui stiamo assistendo, e assisteremo ancora di più nei prossimi mesi (o forse no, ma le probabilità ci sono.) Sto parlando di quanto sia stata mitizzata ed esacerbata dai mass media, in particolare da Internet ma non solo, la data della “fine del mondo secondo il Calendario Maya”, e di quanto non sia successo assolutamente NULLA di spettacolare ed evidente per i destini del pianeta in quel giorno lì, il 21 dicembre 2012, ormai gettato nell’archivio della storia o, meglio, della cronaca, più o meno spicciola.

Programmi televisivi, dossier, siti dedicati, milioni di risultati se si clicca(va) su Google la data fatidica, film catastrofici di pessimo gusto, spot pubblicitari con allusioni all’apocalisse (con la a minuscola) in quel giorno…e poi? Un FLOP di dimensioni mostruose.

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Soprattutto i siti dove vengono raccolte le canalizzazioni di “esseri dello spazio” e di “maestri ascesi”, sono in evidente difficoltà e si stanno arrampicando sugli specchi. Questi vari personaggi canalizzati che, come uno stillicidio, una specie di tortura cinese, periodicamente parla(va)no di “Ascensione”, “Fine del ciclo della dualità”, “Cambio dimensionale verso dimensioni più elevate”, “Disclosure extraterrestre con manifestazioni nei cieli di dischi volanti”, “risveglio quantico”, utilizzando un linguaggio paternalista, mieloso, romanticheggiante, non hanno più nulla di sostanziale da dire trascorsa la data del 21 dicembre 2012, traguardo in cui, secondo questi personaggi canalizzati, saremmo entrati nella Golden Age più assoluta e totale, con l’ “atterraggio dei fratelli maggiori cosmici galattici di luce”, o qualcosa del genere.

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Steve Beckow

Se sapete un po’ d’inglese – o traducete con qualche strumento web di traduzione – potete andare su The 2012 scenario, uno dei siti principali di raccolta di questi messaggi canalizzati da personaggi che, come se fossero medium, si fanno strumenti e portavoce da parte di angeli, arcangeli, serafini, cherubini, maestri ascesi, comandanti di flotte intergalattiche, ecc, e scoprirete che Steve Beckow, il gestore e animatore del sito in questione, in certi suoi articoli del 22, 23, 24 dicembre, si mostrava profondamente DELUSO per via del fatto che l’Ascensione non era stata come se l’aspettava, e l’aveva percepita molto più debole di quanto si aspettasse, passato il momento clou, ovvero le 11:11, ora internazionale, del 21 dicembre, in cui, invece, Beckow aveva “avvertito una grande ondata di energia”, la quale poi, però, evidentemente era scemata. Inoltre – sempre secondo uno di questi suoi articoli dei giorni seguenti al 21, che adesso non ho voglia di rintracciare nel sito, ma potete farlo voi se ne avete voglia – Beckow si lamentava del mancato rilascio dei “fondi di prosperità finanziaria”, base di un nuovo sistema finanziario internazionale, quel progetto NESARA, ispirato ai “maestri ascesi” che, altri – un pochettino più seri e attendibili, come David Wilcock – giudicano essere una completa bufala, ma Beckow continua a crederci e, in uno di quegli stessi articoli, si lagnava anche di non aver visto i dischi volanti nei cieli, dicendo: “e le ‘città di luce’ dove sono? Perchè non sono scese dal cielo?”, o qualcosa del genere.

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Il siriano SaLuSa

Addirittura, uno dei suoi sodali, forse Stephen Cook, quando talvolta vengono pubblicate le analisi della situazione geopolitica “segreta” da parte di un investigatore come Benjamin Fulford, scrive una specie di prefazione in corsivo in cui viene detto di “prendere con le pinze ciò che viene riportato da Fulford.” Ora, io, in questo caso, sono perfettamente d’accordo, ma allora perchè prendere, invece, per oro colato, le canalizzazioni di fratelli galattici di luce dalla chioma lunga e fluente, vestiti con la tuta di bordo?

Insomma, gli stessi che, fino ai giorni precedenti al 21 dicembre, tenevano ancora in bella mostra sul sito, l’articolo Welcome in a new and inimmaginable world, in cui si magnificava una specie di “giardino dell’Eden” per il mondo post-21 dicembre, anzi, si diceva apertamente che l'”Ascensione in 4^ o 5^ dimensione”, il volteggiare dei dischi volanti nei cieli, e altre cose di questo tipo, sarebbero potute venire anche PRIMA del 21 dicembre. Adesso, questo articolo è scomparso, come c’era da immaginarsi. C’è da dire che era l’unico articolo del sito aperto ai commenti, gli altri hanno la sezione commenti bloccata, nessuno può commentare.

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Capitan Futuro

Vedendo tutte queste cose, mi sono intristito per questi personaggi, fossi stato nei loro panni, avrei voluto non essere così credulone, anzi essere completamente scettico. Non dico ai livelli del CICAP, o del suo corrispettivo americano (che non mi ricordo come si chiami), ma comunque un po’ con i piedi per terra, e non con la testa sulle nuvole a quei livelli. Non avrei mai voluto, per esempio, organizzare una conferenza intitolata Preparing for Ascension, preparata per il periodo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, a Sedona, non so dove in America, in cui, a un certo punto, Mike Quinsey, il canalizzatore di SaLuSa, ha canalizzato “in diretta” il comandante in capo siriano – nel senso di Sirio e non della Siria – vestito in divisa spaziale come in un cartone animato di inizio anni ottanta. Questo dev’essere stato un momento eccezionale della conferenza, visto che, di solito, Quinsey si limita – e penso non abbia finito passato il 21 dicembre – a scrivere periodicamente questi “messaggi canalizzati” che sono un periodare incentrato sempre sugli stessi argomenti (che potete immaginare) e che lasciano sempre, a chi legge, un senso di attesa per avvenimenti “imminenti”, i quali siamo sempre ancora qui ad aspettarli. Naturalmente, se poi non succede nulla di eclatante e significativo per il periodo che avevano previsto, si ha sempre la carta della affermazioni indimostrabili perchè slegate alla realtà esterna: “l’attivazione della griglia di energia di GAIA”, “l’afflusso di energia spirituale durante l’allineamento planetario e l’allineamento con il centro della Galassia”, e il puntare su queste affermazioni indimostrabili – perchè “sensazioni interiori”, è tipico anche di un altro personaggio, in qualche modo collega di quelli di The 2012 scenario, ovvero un certo Cobra di 2012 portal.

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Maestro Hilarion

Sia chiaro, sono il primo a essere persuaso  che viviamo in tempi di cambiamenti velocissimi, i quali probabilmente rovesceranno la visione del mondo come siamo abituati a conoscerlo, sono convinto (ci sono troppi indizi) che vi sia un cover up – da parte dell’intelligence e dei “poteri forti” internazionali sulla realtà UFO ed extraterrestre, il quale dura perlomeno dagli anni quaranta-cinquanta del secolo scorso. Sono altresì convinto che la realtà UFO ed extraterrestre sia legata a tipi di energie pulite e gratuite (le quali ci sembrerebbero “fantascientifiche” in confronto a ciò che comunemente sappiamo), le quali non sono state ancora desecretate, implementate e diffuse, perchè vi sono forti interessi dietro, legati al sistema economico-finanziario, sì in crisi, ma in cui siamo tuttora immersi (nonostante sia passato quel 21/12/12 nel quale doveva cambiare tutto.) Mi sembra, quindi, probabile che si giungerà a un punto del tempo – presumibilmente entro questo decennio – in cui la convergenza di diversi fattori finanziari, economici, politici, culturali, di mutazione biologica e tecnologica, di velocizzazione esponenziale della comunicazione, porterà al collasso degli schemi millenari con cui leggiamo il mondo noi occidentali e all’emergere di una realtà che ora ci apparirebbe come fantastica: la famosa “SINGOLARITA’ NEL TEMPO”, di cui a volte ho parlato su Civiltà Scomparse.

Ma questo non mi induce a bermi di tutto, a farmi digerire dei minestroni identificabili con un solo aggettivo: new age, ricchi di “età dell’oro prossime venture”, “immagini sognanti tratte da libri fantasy“, “comandanti in capo di flotte interplanetarie dai nomi esotici”, “creature spirituali angelicate” ecc ecc. Oltretutto, questo mi ostacola grandemente, rende la mia posizione difficile – la mia e quella di altri, per esempio Andrea Doria, Marco Garbuglia, Fausto Bonavita – poichè i miei interessi verso argomenti un po’ “eretici”, e che esulano dai normali schemi con cui vediamo – o, meglio, descriviamo – la realtà, possono venir messi nello stesso sacco, dalle persone “scientifiche e razionali”  assieme alle fantasticherie di gente come quelli di The 2012 scenario & C, e farmi quindi venire percepito come “uno di quelli che credono ad Ashrar Sheran e a Maestro Hilarion.” Potrei quasi pensare che si tratti di una precisa opera di disinformazione. Mischiare volutamente possibili realtà esoteriche o tenute all’oscuro dal pubblico dei mass media con stupidaggini popolate da arcangeli, serafini, cherubini, maestri ascesi, comandanti in tuta da Star Trek o da Capitan Futuro, e via così. Non a caso, siti come The 2012 scenario, e anche un altro blog chiamato American Kabuki, alternano articoli – diciamo così – seri, scientifici e razionali inerenti argomenti scomodi taciuti dai mass media, alle ultime canalizzazioni di SaLuSa, Maestro Hilarion, Montague Keen, Matthew Ward, Saint Germain, Arcangelo Michele, persino Gesù (Jesus Sananda)!

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Ashtar Sheran

Restando al campo dei blog in lingua italiana, più o meno del tipo di The 2012 scenario, vi sono Raggio Indaco e Hearthaware. Il primo, intorno a primavera, criticava coloro che commentavano delusi scrivendo “siamo ancora a maggio e non sta ancora succedendo nulla”, minacciando di bloccarli se continuavano ancora a scrivere commenti di quel genere (ma, in realtà, inconsapevolmente, l’autore di Raggio Indaco si rifletteva nelle parole di quei commenti, e forse è per questo che gli faceva male leggerli.) Lo scorso febbraio, Raggio Indaco era tra quelli che riportavano – senz’altro credendoci un po’ – gli articoli tradotti da The 2012 scenario in cui si cianciava di “ospitate di una lista selezionata di persone a bordo della nave madre dei galattici”, ed eravamo ai livelli in cui si parlava tranquillamente di “biciclette spaziali” per raggiungere l’astronave madre, e in cui anche qualcuno dei commentatori in lingua italiana diceva che avrebbe voluto essere nella lista di coloro che avrebbero visitato le navi spaziali, rispondendo in modo acido a coloro che si mostravano increduli di fronte a tutta questa fantasia favolistica spacciata per realtà, e che esternavano questa loro incredulità scrivendo commenti critici verso la creduloneria e malafede imperante.

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Jesus Sananda, ammiraglio della Federazione Galattica Di Luce

Hearthaware è un caso singolare, perchè, nonostante sia un blog in cui vengono criticate, e anche un po’ smontate, le canalizzazioni di personaggi come Sheldan Nidle, Mike Quinsey e di Gregg Gilies della “Federazione Galattica di Luce” (che poi ha fatto una “brutta fine”), e anche gli “spacciatori di meditazioni di massa per il risveglio quantico” come Cobra, si dà comunque spazio a una visione in cui predomina fortemente lo stile fantasy, e non sono rari i commentatori di quel blog che hanno un modo di scrivere così flautato e mieloso da farti desiderare all’istante la visione di un film come Die Hard, duri a morire. Ma fosse soltanto la maniera di scrivere zuccherosa non ci sarebbe nessun problema, non posso mica criticare lo stile (il gergo new age popolato da termini come “namaste” e “Gaia”) anche se non è nelle mie corde. Il punto è che, per diversi commentatori, è stato normale domandarsi se sarebbero ascesi in quarta o quinta dimensione nell’arco di tempo compreso tra il 12/12/12 e il 21/12/12, magari sparendo alla vista delle persone. Tant’è che, in un commento su quel blog, ho chiesto se stessero scherzando. Lotharun, il gestore del blog, mi sembra comunque sufficientemente saggio e più coi piedi per terra di altri, nonostante il suo forte sbilanciamento nelle fantasie, viste come realtà.

Forse qualcuno ricorderà che avevo tra i miei link sia Raggio Indaco sia Hearthaware. Adesso li ho tolti. Il primo l’avevo messo perchè qualche tempo fa mi aveva gentilmente ringraziato per delle traduzioni che avevo reso loro disponibili, ma adesso l’ho tolto, perchè è congelato dall’inizio di novembre, periodo dell’ultimo articolo, un messaggio di Maestro Hilarion, come di consueto pieno di spiritualità un po’ spicciola e wishful thinking. Il secondo l’avevo messo per via del suo approccio critico, che si distanziava un po’ dagli spazi web dello stesso tipo, ma un certo numero di recenti articoli, e soprattutto diversi commenti del tipo che ho citato, m’ha indotto a togliere il link. Tra l’altro, tutti i tag che ci sono qui a fianco, diversi di questi comuni a siti che ho citato, come “2012”, “cambio dimensionale”, “calendario maya”, ecc, li ho inseriti perchè mi aiutano l’indicizzazione, tentando di attirare qui le persone comunque un po’ interessate da questi argomenti, le quali però, magari, potrebbero essere deluse dal mio approccio alternativo verso questi argomenti alternativi. Sinceramente, non so adesso, trascorsa l’ondata di “follia collettiva sul web” inerente il 2012, se in futuro funzioneranno ancora quei tag.

Un altro che – inconsapevole di star facendo disinformazione – mischia notizie alternative verosimili con i testi delle canalizzazioni di SaLuSa, e adirittura – in un’occasione – un messaggio tutto in maiuscolo del famigerato Ashtar Sheran, dando per buone e convincenti le une e le altre, indistintamente, è Nicola Zegrin, di Lo Specchio Del Pensiero. Anche qui, come sull’altra sponda dell’Atlantico, abbiamo persone che, imbambolate dal Cambiamento – che c’è comunque, al di là delle fantasie – sembrano “sbarellare”, dando credito alle fonti web più improbabili, cadendo, con tutte le scarpe, nell’inverosimiglianza e nella mancanza di credito (che poi trascina miseramente con sè anche divulgatori alternativi meno creduloni.)

Ricordo ancora, poco più di un anno fa, intorno al periodo di Occupy Wall Street, e al famoso “portale di novembre, l’ 11 11 11, quale attesa serpeggiasse negli articoli di questi siti. Si stava procedendo verso la fine del 2011 e si stava andando verso l’inizio del 2012, l’anno fatidico, di cui si era tanto parlato negli anni scorsi, almeno a partire dal 2006. Steve Beckow, mettendo nella stessa zuppa le proteste negli USA e le canalizzazioni di extraterrestri buoni, aveva aggiunto “occupy” al titolo del blog, in uno slancio pseudo-sessantottiano, The (occupy) 2012 scenario, lo ricordo bene, ce l’ho ancora nel plug-in di Mozilla Fireworks che mostra i nomi degli spazi web visitati sulla barra degli indirizzi una volta che digiti le lettere iniziali. In effetti, il 2011 era stato un anno ricco di avvenimenti i quali sembravano anticipare un’ulteriore escalation nel 2012, il quale invece è stato sostanzialmente un anno alla Aspettando Godot, ricco di attese che non si sono concretizzate, fino al culmine di queste attese e speranze non concretizzate, ovvero il 21/12. Dove sembra, in un certo senso, che sia davvero finita la storia, perchè anche questa montatura mediatica (come quella del “presidente superman” Obama quattro anni prima) s’è adesso sgonfiata come un palloncino, e quali altre ci potrebbero essere adesso, così fatte pesare? E’ stato mica una specie di esperimento? Qualcuno, come il folle David Icke, direbbe che l’attesa per un cambiamento il 21/12/2012 è stata montata ad arte, creando un Y2k spirituale – per usare una sua espressione – ovvero generando apposta una delusione, per abbassare la vibrazione planetaria, gettando più ancora nello sconforto una buona parte del genere umano in occidente (coloro che “ci credevano”), in modo da succhiare ancora di più le loro energie in modo da manipolarli meglio.

Adesso, entrando in questo 2013 non fatto percepire importante come il 2012, ho personalmente la sensazione, a differenza degli altri San Silvestro, che non si stia concludendo un anno e iniziando uno nuovo, non so bene spiegare a cosa sia dovuto questo, forse potrebbe anche somigliare a una specie di illusione percettiva, o qualcosa di simile.

Una cosa mi pare di poterla affermare: lo sgonfiarsi del 21/12/12 segna comunque la fine di un epoca. Non penso, infatti, che, in futuro, le date profetizzate per la “fine del mondo”, avranno un seguito mediatico confrontabile con quello del 21/12/12. Ci sarà ancora il tempo e la voglia di tirare fuori tutti quegli articoli sul cambiamento d’era e allineamenti planetari, quei video interminabili presentati da Gregg Braden o Roberto Giacobbo, quelle interviste lunghissime ai discendenti dei Maya, e via dicendo? Non penso. E’ difficile pensare al ripetersi di un impegno tale in futuro, qualsiasi altra data possano di nuovo inventarsi per la “fine del mondo”  e adesso tante persone, scottate per questo abisso tra ciò che si immaginava succedesse, e ciò che è effettivamente successo (cioè niente), non penso che abboccheranno presto ad altri Nostradamus.

Quindi, in un certo senso, la “fine del mondo” c’è stata, ma nel modo in cui non è facile rendersene conto immediatamente.