A proposito dell’estinzione dell’ultimo maschio di rinoceronte bianco

C’è stata questa notizia della morte dell’ultimo rinoceronte maschio bianco abitante nell’emisfero nord. E’ stato soppresso all’età di quarantacinque anni a causa del suo cattivo stato di salute ormai irreversibile. Si chiamava Sudan e abitava in Kenya nella riserva di Ol Pejeta Conservancy.

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E’ una notizia che m’ha colpito negativamente. Di cosa può essere simbolo di ciò che sta succedendo adesso e succederà nel futuro questo evento (per quanto piccolo) diffuso sui mass media in questi giorni?

Il rinoceronte è uno degli animali più singolari, un po’ come l’ornitorinco in passato lo si è persino creduto un animale di fantasia, con quella specie di corazza che ha al posto della pelle e il corno in mezzo alla fronte come l’unicorno: solo che l’unicorno è in effetti un animale di fantasia mentre il rinoceronte no.

In passato me ne sono già, diciamo, occupato di questo animale, nel 2003 scrissi un raccontino sperimentale postato su un sito di scrittura creativa e poi in seguito pubblicato su un opuscolo a tiratura limitata. Tra l’altro, ho saputo della notizia della morte del rinoceronte proprio da un conoscente di colui che mi pubblicò il raccontino.

Questo animale esotico ha incontrato l’interesse degli artisti, una delle sue più antiche raffigurazioni che si conoscono è quella presente su una parete di una delle grotte di Chauvet in Francia, risalente al Paleolitico. Nel XVI secolo l’artista Albrecht Dürer disegnò una delle sue immagini più conosciute, che mostra il rinoceronte proprio come una specie di guerriero a quattro zampe, quasi un carro armato vivente.

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Salvador Dalì si prese praticamente una cotta per il rinoceronte e soprattutto per il suo corno, che lo vedeva come una delle rappresentazioni più perfette di una spirale logaritmica esistenti in natura. Memorabile fu una sua conferenza del 1955 alla Sorbona di Parigi in cui illustrò come le curve logaritmiche per lui più importanti presenti in natura fossero quelle del cavolfiore romanesco e, appunto, del corno di rinoceronte.

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Tornando al vecchio rinoceronte chiamato Sudan della riserva in Kenya, come la si può vedere sincromisticamente la morte di questo ultimo maschio bianco? Cosa può mostrare multi-contestualmente? Cosa potrebbe indicare?

Diversi articoli al riguardo hanno sottolineato che adesso, dopo il decesso dell’ultimo maschio, di rinoceronti bianchi settentrionali è rimasta solo una coppia di femmine.

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E quindi l’unico modo per poter tentare di proseguire la stirpe è quello della fecondazione artificiale utilizzando gli spermatozoi congelati dell’ormai estinto maschio di rinoceronte bianco.

A me questa notizia ha messo addosso tristezza e inquietudine, ci vedo molte cose dentro le quali, di certo, non è ancora il momento di esporle.