Perche’ il terrorismo (e sarà nucleare) sta per tornare – il ruolo dell’ Iran e della Russia – la Francia subira’ un secondo 11 settembre?

Nella mia vita ho scoperto che gli eventi e le atmosfere si “replicano” a magnitudo diverse ogni tre anni e ritengo che si possa applicare a tutte le vite individuali: si ripresentano gli stessi patterns, simili condizioni anche quando vengono rappresentate da “nuove facce” che rievocano quelle del passato. Ora proveremo ad applicare questo concetto anche alle copertine degli anni più recenti in modo da avere dei punti di riferimento per riuscire a “dare una forma” all’ identità che assumerà il 2023.

TRE ANNI PRIMA DEL 13 NOVEMBRE 2015 (Economist, 17 novembre 2012)
TRE ANNI PRIMA DEL COVID – 19 (Economist 14 dicembre 2017)
I TERRORISTI RIUSCIRANNO A OTTENERE ACCESSO AD UNA BOMBA NUCLEARE DA 1 – 10 KILOTONI?

L’ IRAN E’ A SOLE DUE SETTIMANE DI DISTANZA DALLA CAPACITA’ DI PRODUZIONE DI UNA BOMBA NUCLEARE (marzo 2023)

L’ IRAN SI APPRESTA A DIVENTARE LA PROSSIMA NAZIONE INVASA DAGLI AMERICANI PER FERMARE IL TERRORISMO

RICORDATE QUANDO IL PROGRAMMA PREDITTIVO “WEBBOT” PREVEDEVA UN ATTACCO AEREO ISRAELIANO AD UN REATTORE NUCLEARE IRANIANO CON CONSEGUENZE CATASTROFICHE IMPREVISTE? (When Israel bombs Iran they will use a nuclear-tipped bunker buster that will hit something unforeseen
underground. As a result, a radioactive cloud will form that will
pollute and sicken Southeast Asia. This will cause much of the world
to turn against Israel
. The radioactive cloud released after the nuclear bombing of Iran will
circulate the earth 9 times and cause untold number of deaths
including many in America
.)

the web bot prediction technology uses a system of spiders to crawl the Internet and search for keywords, much like a search engine does. When a keyword is located, the web bot program takes a snapshot of the text preceding and following the keyword. Web Bot is an internet bot computer program whose developers claim is able to predict future events by tracking keywords entered on the internet. It was developed in 1997, originally to predict stock market trends.[1] The creator of the Web Bot Project, Clif High, along with his associate George Ure, keep the technology and algorithms largely secret and sell the predictions via the website.”

NEL 2014 EMERGEVA IL GRUPPO TERRORISTICO KHOROSAN QAEDISTA ed esso gode di una certa protezione dentro all’ Iran

Inoltre l’ accordo sul nucleare Iraniano del 2015 coincide (14 luglio) con la data dell’ Indipendenza francese

CHI CONOSCE I CONCETTI DI PRECOGNIZIONE E RETROCAUSALITA’ DESCRITTI DA ERIC WARGO NEL SUO SITO “THENIGHTSHIRT” E NEL SUO LIBRO “TIME LOOPS” SA CHE: il futuro influenza il presente e noi riceviamo “segnali” e “indizi” dal futuro tramite sogni, intuizioni e opere artistiche. Il futuro è già reale ora e non si può modificare.

LA CRISI GLOBALE DELLA PRIMAVERA 2020 SI RIPETERA’ DOPO TRE ANNI SOTTO FORMA DI UNA LEGGE MARZIALE DI ESTENSIONE EUROPEA IN SEGUITO AD UN ATTACCO NUCLEARE IN FRANCIA

La strage potrebbe essere “spiegata” nella rivendicazione come una VENDETTA di tutte le sofferenze inflitte ai Palestinesi, in perenne conflitto con Israele, che è quello che affermava COULIBALY nel suo video pre – attacco

LA COREA DEL NORD STA PER SORPRENDERE IL MONDO: sotto Plutone in Acquario vi saranno eventi eclatanti e improvvisi che replicheranno il crollo repentino del regime della Romania (“la Corea del Nord dell’ Occidente” come veniva chiamata) nel 1989: in seguito ad un colpo di stato organizzato dai militari ribelli, in seguito all’ annuncio che Kim e sua sorella sono caduti e sono stati eliminati, la folla confusa e incredula si ammasserà al confine più militarizzato del mondo, con la Corea del Sud, e inizialmente si potrebbero creare circostanze che porterebbero ad un massacro repressivo simile a quello di Tiananmen 1989, probabilmente con l’ intervento della milizia cinese, ma in seguito l’ avanzare della folla sarà così impetuoso che i soldati, privati delle direttive del centro di potere, saranno costretti a lasciarli attraversare il confine, ponendo fine all’ ultimo regime puramente comunista e novecentesco. Con la destabilizzazione del territorio circostante, investito da un esodo di rifugiati, l’ arsenale nucleare nordcoreano potrebbe finire nelle mani sbagliate… 

LA CATENA CICLICA
CHE COLLEGA IL 2023 A
TUTTI GLI ANNI CHE SI DISTANZIANO DA ESSO DI 3 ANNI E MULTIPLI (FINO AL 1777) SI INTRECCIANO CON MOLTEPLICI GUERRE CIVILI. QUEST’ ANNO POTREBBE ESSERE IL CASO DELLA SPAGNA, PRONTA ALLA “BALCANIZZAZIONE” PREVISTA DA UN MATEMATICO DELLA STORIA PER IL 2029 (6 ANNI DAL 2023) MA POTREBBE ANCHE TRATTARSI DELLA FRANCIA, CHE POTREBBE IMPROVVISAMENTE ESSERE INVESTITA DA UN VORTICE DI CAOS SENZA PRECEDENTI. 
ANCHE IL TUNNEL DELLA MANICA CHE CONNETTE REGNO UNITO E FRANCIA SARA’ UN POTENZIALE OBIETTIVO DEL NUOVO ATTACCO IN STILE “11 SETTEMBRE” CON ESPLOSIONI SIMULTANEE?
L’ ATTACCO TERRORISTICO e la TEORIA
del capo della House Homeland Security Commitee degli Usa, secondo il quale la RUSSIA
approfitterebbe di una situazione caotica e destabilizzata nel cuore dell’ Europa per accelerare l’ avanzata verso i paesi europei orientali

L’ EPICENTRO DEL “COLPO NUCLEARE” la cultura americana della Disney – luogo di aggregazione di massa – EURODISNEY e il misterioso zeitgeist “nucleare” che lo pervade

Tutto attorno a noi ci fornisce indizi e intuizioni sul futuro che influiscono sull’ inconscio collettivo e che solo rari patternisti accaniti e “iniziati all’ arte dell’ occulto” sono in grado di decifrare per quello che sono. Eric Wargo nel suo libro “Time Loops” ci fornisce la spinta finale verso il breakthrough definitivo.

COSA IMPLICA LA TEORIA DELLA RETROCAUSALITA’ COME PRECOGNIZIONE ARTISTICA: Secondo Eric Wargo la reazione emotiva, soprattutto riguardo ad esperienze traumatiche, trascende il tempo e permette ad artisti, scrittori e persone molto sensibili e intuitive di percepire reazioni ad eventi che devono ancora accadere. La percezione non è mai chiara e cristallina, ma permette comunque di avvicinarsi molto alla futura realtà dei fatti.  In questo modo si comprende che la linea temporale non scorre solo sempre verso il futuro, ma può fare anche un percorso contro – intuitivo, e dunque nel verso opposto. La percezione della propria reazione ad un evento futuro influenza il comportamento nel presente, e quindi l’ effetto anticipa la causa, creando un fenomeno di loop. Allo stesso modo il passato non è più fisso, ma è da intendersi come “potenziale”, fluido e soggetto a modifiche, in maniera simultanea alle influenze che il futuro apporta verso il presente.

Tutto ciò che accade quindi si allinea ad una condizione fissa nel futuro. Tale condizione può essere “individuata” tramite il fenomeno dell’ entaglement quantistico, creando quindi la ” pre – reazione “, l’ effetto che anticipa la causa, dando origine quindi al fenomeno della sincronicità di Jung.

DISNEYLAND è un complesso di edifici come il WORLD TRADE CENTER, con il castello come simbolo. DISNEYLAND PARIS si trova in MARNE LA VALLEE (Manhattan) e come per il WTC è composto da due zone distinte: Disneyland il parco e Walt Disney Studios. Il parco venne definito “CHERNOBYL CULTURALE”.  

THE DAY AFTER il film shock del 1983 sulla guerra nucleare
La France, cette semaine, est à la une des journaux du monde entier. Et elle n’est pas à l’honneur ! D’abord ce fut la décision de Jacques Chirac de procéder à de nouveaux essais nucléaires qui provoqua de vives réactions dans le Pacifique Sud, en Europe et ailleurs. (21 giugno 1995)
21 AGOSTO 2015: Apertura del parco divertimenti di BANKSY satirico dall’ atmosfera – nucleare – e Plutonica
Il 23 marzo 2023 (e poi anche il 21 gennaio 2024 e definitivamente il 19 novembre 2024) Plutone fa il suo “ingresso anteprima” in Acquario, in opposizione al segno del Leone. Plutone in astrologia è associato al nucleare e il segno del Leone è associato ai parchi di divertimento.


GILLETTE – un altro artista profondamente precognitivo, “posseduto” dalla retrocausalità, su Instagram si firma con la cifra 666 e produce immagini controverse di Mickey Mouse e del parco Disneyland
ARMAGEDDON MOVIE – Scena di Parigi – in DVD il 13 novembre 1998, esattamente 17 anni prima dell’ attacco terroristico del 13 novembre 2015
Film clandestino girato senza permessi in un parco divertimenti della Disney: data debutto 11 ottobre 2013
15 APRILE 2019 NOTRE DAME L’ INCENDIO
COVER DISCO del 16 ottobre 1987 – il 16 OTTOBRE 2023 si celebra il CENTENARIO della DISNEY
UNA ENIGMATICA STATUA DI TOPOLINO compare in una SCENA della SERIE NETFLIX “CHERNOBYL” del 6 maggio 2019
PERIODICAMENTE a PARIGI si svolge la ESIBIZIONE NUCLEARE GLOBALE intorno a inizio dicembre…guardate la forma del logo – sembra la testa di MICKEY MOUSE
ONLINE – OVUNQUE si possono trovare IMMAGINI come questa, che applicano una DISTORSIONE COGNITIVA sulla figura ICONICA di TOPOLINO, trasformandolo in una creatura dalle caratteristiche terrificanti e impressionanti. COSA SPINGE QUESTI “ARTISTI” a produrre queste rappresentazioni? E’ L’ INCONSCIO che riceve MESSAGGI DAL FUTURO?
DISEGNO DI UN ARTISTA SUL SITO “DEVIANT ART” postato l’ 8 gennaio 2014
MISTERIOSE rappresentazioni artistiche di TOPOLINO con 3 OCCHI si possono trovare ovunque online…
23 (2023?) Terroristi mascherati da MICKEY MOUSE sparano alla gente
2011 – TOPOLINO troneggia su una montagna di teschi e i suoi occhi si sono sciolti
Ovunque sono diffusi ARTICOLI DI MERCHANDISING con immagini A TEMA RADIOATTIVO di TOPOLINO
VIGNETTA DEL 15 DICEMBRE 2010 – TOPOLINO come mascotte di CHERNOBYL, UCRAINA
WABYANKO ART MAJEUR artista francese
NUCLEAR MICKEY SERIES 2003 – 2004
The Disneylandization of fears and the Benettonning of all experiences
TOPOLINO 16 OTTOBRE 2019 (I cerchi sono uguali a quello del raggio di azione di un attacco nucleare come mostrato su una mappa) DUE CERCHI TOCCANO LE LETTERE P DI PARIGI E N DI NUCLEARE (16 ottobre 2023 CENTENARIO DELLA DISNEY)
IL RISVEGLIO DEL TERRORISMO TRAMITE ATTACCO A DISNEYLAND
I SEGNALI RETROATTIVI del fenomeno vanno indietro fino addirittura al 1965!
SI INSEDIA OVUNQUE L’ IDEA DI BOMBARDARE DISNEYLAND ma bisogna leggere fra le righe per capirlo
NEWSWEEK CI INFORMA SUI PROTAGONISTI CULTURALI DEL 2023…e al centro ci sono Mickey Mouse e Minnie
L’ ISIS AVEVA GIA’ PRESO DI MIRA TEORICAMENTE EURODISNEY IN PASSATO, e intendeva attaccare il 1 dicembre 2016 e a metà giugno 2016 è stato sventato un attacco con auto sulla folla davanti ad un DISNEY STORE di LONDRA
L’ autore della sparatoria nella discoteca di Orlando del 12 giugno 2016 in casa possedeva un calendario della Disney sul quale aveva cerchiato la data del 6 GIUGNO 2016
DISNEYLAND UNDER ATTACK di MAX PAPESCHI a ROMA il 5 SETTEMBRE 2009

ANCHE NEI GRAFFITI URBANI – TUTTO IL PANORAMA ARTISTICO E’ MISTERIOSAMENTE PERVASO DA QUESTA IDEA DI ASSOCIARE MICKEY MOUSE AL MELTDOWN NUCLEARE

PARAGONE FRA IL WORLD TRADE CENTER e EURODISNEY: Il World Trade Center di New York era un complesso di sette edifici. Le torri Gemelle furono i due grattacieli che fecero diventare famosa Lower Manhattan. I due edifici furono inaugurati il 4 aprile 1973, avevano 110 piani ciascuno. Al 107º piano della Torre Nord si trovava il ristorante Windows on the World (finestre sul mondo), noto per lo slogan “il ristorante più alto del mondo”. Il complesso comprendeva un hotel, compagnie governative, una stazione doganale, banche, e un ufficio di management per le emergenze, e anche un centro commerciale, il World Trade Center Mall. Questi edifici erano tutti collegati attraverso passaggi sopraelevati o sotterranei. In un ordinario giorno feriale al WTC erano presenti nelle due torri e nei 5 edifici minori, più di 50 000 persone che lavoravano, cui si deve aggiungere il contingente giornaliero dei più di 200 000 visitatori settimanali. Nel 1974, l’acrobata francese Philippe Petit passò da una torre all’altra camminando su un filo all’altezza di 417,5 metri senza sistemi di sicurezza (a questo evento sono stati dedicati il film documentario Man on Wire – Un uomo tra le Torri e il film The Walk).

Disneyland Paris (precedentemente conosciuto come Euro Disney Resort e Disneyland Resort Paris) è un complesso turistico situato a Marne-la-vallée, a 32 km Est di Parigi, formato da due parchi a tema, Disneyland Park e Walt Disney Studios Park, un’area con ristoranti, negozi e cinema chiamata Disney Village, un campo da golf e una serie di hotel. È di proprietà della società francese Euro Disney S.C.A.[1] e della The Walt Disney Company. Le lingue ufficiali del parco sono il francese e l’inglese. Inaugurato il 12 aprile 1992, 27 anni fa, più o meno ha la stessa età delle Torri Gemelle quando furono distrutte. Nel marzo del 1985, il numero delle possibili sedi per il parco era stato ridotto a quattro; due in Francia e due in Spagna. Entrambe le nazioni hanno visto i potenziali vantaggi economici di un parco a tema Disney e offerto notevoli vantaggi economici. L’amministratore delegato della Disney, Michael Eisner, il 18 dicembre 1985 ( DUE VOLTE 17 ANNI FA)  firma la prima lettera di accordo con il governo francese per il sito di 20 km2, pari a 2.000 ettari, e i primi contratti finanziari furono elaborati nel corso della primavera successiva. Il contratto definitivo fu firmato dai dirigenti della Walt Disney Company e il governo francese, il 24 marzo 1987, 32 ANNI FA. La prospettiva di un parco Disney localizzato in Francia fu oggetto di dibattito e polemiche. I critici, tra i quali eminenti intellettuali francesi, ritenevano il parco come l’imposizione di una forma di imperialismo culturale della Disney che incoraggerebbe in Francia il tipico e malsano consumismo americano. Per altri, Euro Disney è diventato un simbolo dell’America in Francia. Il 28 giugno 1992, un gruppo di agricoltori francesi ha bloccato la costruzione del parco in segno di protesta delle politiche agricole al momento supportate dagli Stati Uniti. Un giornalista del quotidiano francese Le Figaro ha scritto: “Vorrei con tutto il cuore che i ribelli avessero dato fuoco a Euro Disneyland“.[14] Ariane Mnouchkine, regista teatrale parigina, ha utilizzato il concetto di una “Chernobyl culturale“. In risposta, il filosofo francese Michel Serres ha osservato, “Non è l’America che ci sta invadendo. Siamo noi che adoriamo chi adotta le sue mode e, soprattutto, le sue parole.“ L’allora presidente della Euro Disney SCA, Robert Fitzpatrick ha risposto: “Non siamo venuti qui a dire OK, stiamo andando a mettere un berretto e una baguette su Topolino. Siamo chi siamo“. Sindacati francesi protestarono contro tale “codice di apparenza“, visto come “un attacco alla libertà individuale.” Altri criticarono la Disney per essere insensibile alla cultura francese, in quanto l’individualismo, la privacy, e le restrizioni alla libertà individuali o collettive sono illegali secondo il diritto francese, a meno che non si potesse dimostrare che le restrizioni fossero necessarie per il lavoro. Il 16 marzo 2002 , il resort si arricchisce di un secondo parco a tema, il “Parco Walt Disney Studios”. Disneyland Paris comprende: 2 parchi a tema; 1 centro per intrattenimento, shopping e ristoro (Disney Village); 6 Hotel Disney, 1 campeggio Disney; 7 Hotel partner; 1 campo da golf (Golf Disneyland); 3 stazioni ferroviarie (due della RER e una del TGV); 2 centri commerciali. Si divide in cinque aree tematiche: Main Street U.S.A, Frontierland, sono due fra queste. Il castello di Disneyland Paris, simbolo dell’intero complesso, è unico nel suo genere. In altri parchi Disney, i castelli hanno l’aspetto di quelli che si trovano tipicamente in tutta Europa, ma poiché a Parigi avrebbero potuto soffrire di paragoni con l’architettura locale, fu deciso che il castello di Disneyland Paris sarebbe stato volutamente fantasioso, evocando l’immaginario fiabesco al posto di edifici storici.

IL CASTELLO DI EURODISNEY e gli assalti ai castelli medievali durante le CROCIATE
IL CASTELLO DI EURODISNEY e e la PRESA DELLA BASTIGLIA che simboleggia LA RIVOLUZIONE FRANCESE del 1789

Per quanto riguarda l’ evento dell’ 11 settembre 2001, se fosse stato possibile prevederlo attraverso la ricerca di “fossili dal futuro” secondo la teoria della retrocausalità, sarebbe stato anche possibile ottenere la data della realizzazione dell’ evento. Infatti molte tracce si allacciavano al “911” oppure al mese di settembre (911 libro 1976, Simpsons 9/11, 21 settembre 1997, Matrix 11 settembre 2001 (21 settembre 1999), 13 settembre 1986 Real Ghostbusters, Toon Disney scena 11 settembre 1995, 1994 “Rescue 911”, Terminator 2 “Caution 9 – 11”, Meteor 9/10/79, Pakistan advertising 19/3/79, Siege il film 6/11/1998).

CHE DATA ERA L’ 11 SETTEMBRE PRIMA DEL 9/11: In questa data avvenne la più grande sconfitta in battaglia dell’ Impero Romano, la scoperta dell’ isola di Manhattan, nel 1813 ci si preparava ad invadere Washington DC, nel 1826 un uomo venne arrestato per aver pubblicato un libro contro la massoneria. Nel 1830 avvenne la Antimason Party Convention, nel 1905 un deragliamento di treno a NY, nel 1944 gli Alleati invasero la Germania e la RAF fece un raid bombardamento eliminando 11. 500 persone. Nel 1950 Truman approvava le operazioni militari in Corea. Nel 1973 avvenne un colpo di stato in Cile, e 25 anni prima del 2001 in questa data in una stazione di NY venne trovata una bomba che fece 1 vittima. Nel 1991 un incidente aereo statunitense fece 11 vittime. Ed era il giorno ufficiale della Catalonia. In particolare nel 1683 avvenne la Battaglia di Vienna, un assedio Turco (islamico) ad una città europea. Questa battaglia segnò l’ arresto della spinta espansionistica ottomana in Europa, e l’ inizio della loro estromissione dai Balcani. Inoltre nel 1922 l’ 11 settembre venne approvato il Mandato di Palestina dalla Lega delle Nazioni.

DATE POTENZIALI: 11 ottobre (Escape from Tomorrow e ingresso di Marte in Scorpione) 12 aprile (Inaugurazione di Eurodisney) 13 aprile (Guerra civile in Libano, Beirut “La Parigi del Medioriente”) 7 luglio (77777 numero civico Eurodisney) 23 marzo – 24 marzo – 25 marzo (ingresso di Plutone in Acquario, inizio del Ramadan nel 2023, firma contratto Eurodisney nel 1987 e giorno della Comunità Economica Europea CCE Trattato di Roma e anche ingresso di Marte in Cancro dopo sette mesi), 17 luglio (Inaugurazione del primo Disneyland in America, 1955) 21 agosto (Inaugurazione del parco Dismaland di Banksy) 6 giugno (Il giorno del D – Day in Francia, lo sbarco in Normandia del 1944, vicini all’ 80° anniversario e anche la firma “666” su Instagram di Gillette) 8 marzo (relativa alla teoria che l’ aereo malese sparito nel 2014 in questa data possa fungere da detonatore dell’ attacco in futuro) 31 agosto (data che compare in vari film, fumetti come data di debutto e anche il giorno dell’ incidente mortale della Principessa Diana a Parigi nel 1997 26 anni fa) 15 aprile (il giorno dell’ affondamento del Titanic ma anche dell’ incendio di Notre Dame nel 2019, ma anche il giorno dell’ inaugurazione di Tokyo Disneyland) 25 dicembre (secondo la teoria che un attacco del genere possa essere perpetrato in questo giorno per fungere da ulteriore motivazione di impatto mediatico) 14 luglio (il giorno dell’ Indipendenza francese) 11 marzo ( a tre anni di distanza dalla dichiarazione di pandemia del 2020, ma anche il giorno dell’ attacco spagnolo del 2004 e di Fukushima, disastro nucleare in Giappone del 2011) 26 aprile (giorno dell’ anniversario di Chernobyl 37 anni fa) 2 o 5 settembre (il giorno dell’ Era del Terrore di Robespierre nel 1792- 1793) 16 ottobre (il giorno del centenario della Disney si avvicina) 18 novembre (il compleanno di Mickey Mouse) 6 agosto (il giorno dell’ esplosione di Hiroshima)

10 agosto (secondo l’ immagine della rivista Clinton St. Quarterly l’ attacco potrebbe coincidere con il giorno delle “stelle cadenti” e inoltre un maxi attacco replica dell’11 settembre è stato sventato in questa data nel 2006) 9 & 13 novembre (il 9 novembre è il giorno della caduta del Muro in Germania mentre il 13 novembre è il giorno dell’ attacco francese del 2015) 1 dicembre (il giorno della Esibizione Nucleare di Parigi e anche data già scelta dall’ Isis per un tentativo di attacco) 13 settembre (quest’ anno cade il 30° anniversario del patto di pace Israelo – Palestinese) 1 novembre (Fondazione dell’ Unione Europea nel 1951 72 anni fa, ma anche il giorno dell’ inizio del conflitto Algerino del 1954 del quale si avvicina il 70° anniversario, ma anche data di inizio della Guerra del Vietnam nel 1955)

Terence Mckenna: “non c’e‘ niente che accade senza preavviso. Ogni cosa, ogni evento è preceduto dal fantasma del verificarsi, e se sei sensibile a cio’ non puoi essere preso di sorpresa. Questo è parte della natura frattale del cosmo.”
La Disney, nel suo ideale di felicità e purezza, è l’ altra faccia dell’ “Imperialismo dalle maniere dolci” dell’ impero statunitense. Il terrorismo ha colpito la superbia dei grattacieli, il potere militare e le risorse aeree dell’ Impero, e ora vuole accoltellarlo al cuore, vuole colpire fra la gente, vuole UCCIDERE L’ INNOCENZA Disneyana, e rivelare la fragilità di una cultura che sembra essere capace di soverchiare ogni cosa e mettersi sempre al primo posto. Nonostante tutto questo, noi del blog riteniamo che questo fenomeno di predictive programming non sia artificialmente costruito, ma che faccia parte del reale e nascosto funzionamento dei meccanismi di pensiero inconsci. Non ci sono società segrete che inseriscono segnali nei cartoni e nelle pubblicità. Ci sono emozioni e visioni individuali e soggettive di un futuro evento traumatico e trasformativo che sta producendo un’ interferenza con il tempo presente. La causa è nel futuro, non nelle menti di società cospirative perverse. L’ universo ha già vissuto questo evento, e vibra, risponde a questo evento con una dispersione di indizi e segnali retroattivi.
Topolino dovrà essere in grado di parlare del “male” ai bambini. Dovrà assumere connotati genitoriali per acclimatare i giovani al nuovo panorama psicologico, sociale e culturale che si troveranno ben presto ad affrontare.

ALTRE IMMAGINI DI COPERTINE DI RIVISTE VERRANNO PUBBLICATE NEI PROSSIMI GIORNI, ricordatevi di dare un’ occhiata prossimamente

Una bestia chiamata Occidente: la discesa nella pazzia

Presentando questa terza e ultima parte dello scritto di Alastair Crooke, voglio fare una piccola prefazione al riguardo. Sebbene riconosca la validità della maggior parte delle cose da lui dette (non tutte), la visuale complessiva del suo scenario meriterebbe di essere ulteriormente ampliata. Il materiale contenuto in questi tre articoli potrebbe in futuro venire utilizzato in questo blog come riferimento per degli studi ulteriori riguardanti i cicli e i ricorsi-mutamenti nella storia. In particolare penso a una certa analogia che, se non ricordo male, mi venne riferita da Mediter (“http://mondo-simbolico.blogspot.com/“), tra le tensioni europee che seguirono la Rivoluzione francese e le tensioni europee a cui si sta assistendo dal 2006-2012 in avanti. Quelle di duecento anni fa sarebbero state risolte dal Congresso di Vienna nel 1815, da cui sarebbe uscita fuori una Restaurazione (un “voler ritornare a prima di Napoleone e della Rivoluzione”) la quale però non fu MAI completa e, anzi, dovette sempre tener conto dei cambiamenti mai visti prima sopraggiunti nei due decenni precedenti.

Tenendo presente queste cose che ha notato Mediter, ho pensato a una possibile analogia tra i periodi storici 1760-1820 e 1976-2036. Il primo di questi ha origine, seguendo gli studi di Igor Sibaldi, nell’anno in cui “una bestia chiamata ‘Occidente’ emerse dalle acque della storia precedente”, grazie a tre dinamiche in particolare: 1) La guerra dei sette anni in cui furono coinvolte per la prima volta tutte le potenze europee in tutto il mondo, Asia, Africa e America comprese; 2) L’inizio in Inghilterra di quella che si sarebbe chiamata “rivoluzione industriale”; 3) L’inizio in Francia del modo di pensare razionale e scientifico anti-religioso anti-tradizioni chiamato “illuminismo.” Tutto questo, nei sessant’anni seguenti, sarebbe confluito nella nascita degli Stati Uniti, nella Rivoluzione francese, negli sconvolgimenti napoleonici e infine – con la Restaurazione uscita dal Congresso di Vienna – nel frenare gli slanci troppo violenti (e per certi versi troppo in anticipo sui tempi) della Rivoluzione e di Napoleone.

Duecentosedici anni dopo, “dalle acque della storia precedente” emerse la tecnocrazia e, ovviamente, così in germe com’era (proprio così come l’industrializzazione e l’illuminismo nel 1760), ben pochi se ne accorsero quando comparvero i primissimi personal computer usciti dagli entourage dei giovanissimi Steve Jobs e Bill Gates. In seguito, nei due decenni successivi (anni ’80 e ’90 del XX secolo), la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni presero slancio, allo stesso modo della Rivoluzione americana (da cui uscirono gli Stati Uniti) più di duecento anni prima: gli anni 1760-1790 in cui si estendevano industrializzazione, illuminismo e la civiltà europea nel mondo, ritornano sotto nuove vesti negli anni 1976-2006, in cui si sono estesi i personal computer, internet e l’intelligenza artificiale.

I cosiddetti BoBo (Borghesi Bohemien), di cui racconta Alastair Crooke, fanno la parte di coloro che duecento anni prima – nutriti di quelle letture di Rousseau che viene citato – sarebbero stati  i giacobini (e, poco meno di cento anni prima, sarebbero stati i bolscevichi?) Sono quelli alla base dell’attuale tecnocrazia, la quale, per diverse ragioni, è un prodotto della cosiddetta “ideologia californiana” uscita fuori dagli anni ’90. (“https://it.wikipedia.org/wiki/Utopismo_tecnologico“)

«Il Golia del totalitarismo sarà abbattuto dal Davide del microchip»

(Ronald Reagan)

Nella cultura degli anni novanta del XX secolo cominciò a rifiorire un movimento del tecno-utopismo, legato al fenomeno delle società dot-com. Ciò avvenne soprattutto nella costa occidentale degli Stati Uniti, in particolare, nei dintorni della Silicon Valley. L’ideologia californiana era un insieme di credenze che conciliavano atteggiamenti bohémien e antiautoritaristi della controcultura degli anni sessanta con tecno-utopismo e aderenza ai valori delle politiche economiche libertarie. È stato attivamente promosso nelle pagine della rivista Wired, che è stata fondata a San Francisco nel 1993 ed è stata vista per un numero di anni come la “bibbia” dei suoi seguaci.[8][9][10]

Questa forma di tecno-utopismo riflette la convinzione che il cambiamento tecnologico rivoluzioni le società umane e che in particolare la tecnologia digitale – di cui Internet non era che un presagio modesto – aumenterebbe la libertà personale liberando l’individuo dal rigido abbraccio del grande governo burocratico. I “lavoratori della conoscenza” renderebbero le gerarchie tradizionali ridondanti; le comunicazioni digitali permetterebbero loro di sfuggire alla città moderna, un “residuo obsoleto dell’era industriale[8][9][10].

I suoi seguaci sostengono il superamento della suddivisione tradizionale tra partiti di destra e di sinistra, ritenendo che questa contrapposizione sia obsoleta. Ciò nonostante, un tecno-utopismo sproporzionato ha attratto diversi aderenti degli schieramenti ultra liberali. Pertanto, i tecno-utopisti hanno espresso una ostilità verso la regolamentazione da parte del governo e una fede nella superiorità del libero mercato. Tra i più noti autori del tecno-utopismo vi sono George Gilder e Kevin Kelly, un editor di Wired che ha anche pubblicato diversi libri[8][9][10].

Gli anni 1790-1796 della Rivoluzione francese – seguendo questo parallelo tra giacobini e ideologi californiani – ritornerebbero negli anni 2006-2012, quando i tempi della diffusione dei personal computer e di internet, si sarebbero mostrati ancora di più come “spazzanti via il vecchio” come delle “ghigliottine che tagliano la testa al passato”: consistenti nell’internet wireless ovunque, negli smartphone e nei tablet, nei social network, e nel web 2.0. degli algoritmi e metadati. Passato il 2012, sarebbe iniziata una nuova “epoca napoleonica”: avremmo visto i diversi volti della tecnocrazia invadere e avere l’intenzione di voler far piazza pulita nel mondo dell’industria, della politica, della finanza. La reazione del “vecchio mondo”, degli “eserciti anti-napoleonici”, dopo il 1802-1808, avrebbe fatto ritorno nel 2018-2024 e, così come allora, ci sarebbero state tensioni e blocchi, oltreché pazzie. Nel 1808-1814, Napoleone si sarebbe spinto troppo in là, avrebbe azzardato eccessivamente: cosa che, alla fine, avrebbe fatto in modo che Napoleone venisse vinto da quel “vecchio mondo” delle potenze europee anglo-tedesche-russe. Cosa succederà nel 2024-2030? L’ideologia californiana – da cui in sostanza sono uscite fuori cose come il “Gran Reset” – si spingerà troppo in là, la farà fuori dal vaso e verrà vinta, da cosa? Dal “vecchio mondo”…i populisti sovranisti?! Perciò il 1814-1820 forse ritornerà nel 2030-2036. Ci sarà una nuova Restaurazione e un nuovo Congresso di Vienna ma, nonostante questo – proprio come duecentosedici anni prima – non si riuscirà davvero nell’obiettivo di “ritornare ai tempi passati, quelli di prima la Rivoluzione”… a “ritornare ai tempi passati, di prima dell’ideologia californiana e la tecnocrazia” e ci sarà dunque uno strano misto – quasi contraddittorio ma reale – di “ritorno all’indietro” (ai valori “analogici e non digitali” “comunitari tradizionali e non globalisti anti-tradizione”, diciamo) contemporaneamente però a slanci di progresso anche violentemente nuovo, così come successe in quel 1820-1826 che potrebbe ritornare con nuove vesti nel 2036-2042.

Tornando ai tre articoli di Crooke, quel totalitarismo che lui vede in Occidente, da parte di una “sinistra radicale” fatta di alto-borghesi (se non élite aristocratiche) tecno-utopiste, è lo stesso totalitarismo che vediamo all’opera quando i computer ci costringono a pensare in un certo modo e a far sì che (e)seguiamo i loro intenti e non i nostri. Crooke è un ultra-liberale all’antica e, per ciò stesso, è contro anche un liberalismo completamente basato sull’intelligenza artificiale la quale detta ordini per far si che “il mondo continui a girare.” E’ indubbio che, ora come ora, milioni e milioni di persone pedalino al ritmo dell’ideologia californiana, che sembra dettare la tabella di marcia del mondo (non certo solo quello strettamente occidentale) e dei mass media…per questo, soprattutto nel seguente e ultimo articolo (che l’abbiamo inserito in una specie di “trilogia della bestia Occidente”) ciò venga visto come un “scivolamento nella pazzia.” Ma è una pazzia analoga a quella che fece sì che nel 1804 un “figlio della Rivoluzione francese” divenisse imperatore con la benedizione del papa. E’ la pazzia dei tempi.

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Gli argomenti non ruotano più intorno alla verità. Siete o ‘con la narrativa’ o ‘contro di essa‘, scrive Alastair Crooke. 

“La follia è l’eccezione negli individui; ma la regola nei gruppi” (Fredrich Nietzsche)

 

Questo è il terzo articolo di una serie di tre.

Il primo si focalizza su come il disorientamento di oggi assieme a un senso di salute mentale collettiva scomparsa, sia la manifestazione di uno stress psichico dovuto all’aver imbracciato contraddizioni tali da essere incapaci di una sintesi puramente razionale: un’ideologia che si propone essere esattamente ciò che non è. O, in altre parole, proclamando apparentemente libertà e individualismo – mentre nasconde nel suo linguaggio un’ideologia che insiste su come ogni comunità con delle radici non può supportare una ‘società redenta’ (a causa di razzismo radicato, di idee sorpassate ecc…) – deve dunque venire ripulita dall’alto verso il basso. Deve venire redenta da tutti questi lasciti. Ciò rappresenta i semi ‘bolscevichi’ che Rousseau seminò nel suolo fertile di una pre-esistente di una disposizione culturale franco-europea verso il totalitarismo.

Il secondo articolo ha affrontato il tema di come, negli Stati Uniti, questo ‘seme’ germogliò [dopo il 1989] in dei “gruppi di pensiero (groupthinking)” dei cosiddetti BoBo [Borghesi Bohemien], nella loro insistenza su come le deficienze umane [caratteristiche nelle comunità locali radicate] richiedessero di “essere risolte una volta per tutte”. Questo ideale doveva essere manifestato in uno sforzo che doveva portare un cambiamento rivoluzionario nella società occidentale, gettando il guanto di sfida a quelle che erano viste come ingiustizie strutturali nell’ordine economico, politico e sociale.

Ciò ha significato, in pratica, fare uscire fuori dal potere quelli “che erano troppo spesso maschi e bianchi”, e fare entrare dentro il potere e il danaro quelli che venivano sistematicamente vittimizzati. Per accelerare questo processo, è stato utilizzato il ricorso al panico morale (Covid e Cambiamento Climatico) per attuare l’abbandono al rallentatore dei nostri precedenti principi di governo in modo da ‘rifare l’essere umano’: Un progetto di re-immaginazione ‘umana’ che può venire attuato solo attraverso l’adozione di politiche illiberali .

Questo terzo articolo tenta di tratteggiare brevemente come queste tensioni hanno condotto una fazione delle élite occidentali a un disordine psichico (psicosi) secondo le premesse del prof di psicologia clinica Mattias Desmet, secondo le quali il totalitarismo non è una coincidenza storica ; non si forma nel vuoto, nasce attraverso la storia, di una psicosi collettiva che ha seguito una sceneggiatura prevedibile.

Tale quadro è importante per comprendere “dove ci stiamo trovando” e per inquadrare la resistenza a questa nuova fiammata di totalitarismo, – essendo un processo che acquista in forza e velocità ogni generazione, dai giacobini ai bolscevichi ai nazisti, nel solco degli avanzamenti della tecnologia.

Desmet espone accuratamente le tappe psicologiche che portano al totalitarismo : i governi, i mass media e altre forze meccanizzate  usano la paura, la solitudine e l’isolamento per demoralizzare le popolazioni ed esercitare un controllo, persuadendo degli ampi gruppi di persone ad agire contro i loro propri interessi – con dei risultati destrutturanti.

Per comprendere come funziona il totalitarismo, basta osservare che i suoi germi sono dappertutto intorno a noi. Inutile ripeterlo. Da quando i mezzi di comunicazione sono divenuti decentralizzati, digitali e algoritmici, la collusione dello stato con le piattaforme tecnologiche per controllare la cultura contemporanea, ha forzato gli individui a raggrupparsi in folle, in mandrie, dove le analisi riduzioniste, i signorsì et un tossico disprezzo per ogni punto di vista differente, servono ad alimentare i “clic” dei mezzi di comunicazione di massa, – anche se ciò ghiaccia l’immaginazione creativa e l’intelletto.

E’ impossibile rimanere al di fuori di questo discorso ; è impossibile pensare al di fuori dei feed di Twitter. La psiche digitale, come Adamo nell’Eden, dà dei nomi alle cose. Voi non siete “voi”. Voi siete l’etichetta che vi si dà ; il vostro lavoro è la somma di ciò che si è detto a suo proposito ; le vostre idee sono riducibili alla reazione che esse suscitano nel web. Dunque tutto ciò designa un deterioramento dell’efficacia mentale e del giudizio morale; finisce per formare una pseudo-realtà tagliata fuori dal mondo, generata per fini ideologici.

Un “gruppo di pensiero”, un “groupthink” non è un segmento della società che pensa usando la sua propria razionalità. Usa si una razionalità ma di un certo tipo ridotto a un loop che si auto-alimenta, che permette a un qualche tipo di realtà auto-immaginata di staccarsi da tutto i resto [coinvolgendo in ciò la collettività attraverso i mass media in modo così ampio da risultare totalitario]; allontanandosi sempre di più in questo loop da ogni legame con tutto il resto, e quindi finire nell’illusione – appoggiandosi sempre su dei compari legati mentalmente alle stesse idee per la loro convalida e la loro estesa radicalizzazione.

Così come ha fatto notare il dottor Robert Malone, si tratta qui di allontanarsi dal focus sugli attori esterni e le forze obiettive, considerando invece i processi psicologici che alimentano il rifiuto di gran parte della realtà, – assieme all’apparente ipnosi di colleghi, amici e familiari.

Il dottor Malone si concentra, comprensibilmente, sulla “follia che s’è impadronita degli Stati Uniti”, direttamente responsabile delle “decisioni stupefacentemente non scientifiche e contro-produttive, – bypassando le norme della bioetica, della regolamentazione e degli sviluppi clinici – nel proposito di accelerare la produzione di vaccini genici”. Ma i commenti di Malone hanno una portata molto più ampia:

Proprio come dentro i gruppi di cittadini ordinari, una caratteristica prevalente appare quella di rimanere fedeli al gruppo mantenendosi alle decisioni in cui il gruppo s’è ingaggiato – anche quando le sue politiche non stanno funzionando bene e hanno conseguenze involontarie che disturbano la coscienza dei suoi membri. In un certo senso, i membri considerano la fedeltà al gruppo come la più alta forma di moralità. Questa fedeltà richiede a ogni membro di evitare di sollevare delle questioni controverse, di mettere in questione le argomentazioni deboli, o mettere uno stop ai cosiddetti ‘wishful thinking’, cioè il voler continuare a credere a una cosa sebbene la realtà di questa cosa sia alquanto dubbia”.

“Paradossalmente, i gruppi senza una direzione ferma sono suscettibili di essere estremamente duri verso i gruppi estranei e i nemici. Quando trattano con una nazione rivale, un gruppo di politici trova relativamente facile autorizzare soluzioni anti-umane come i bombardamenti su vasta scala. E’ improbabile che un gruppo di funzionari governativi persegua le questioni difficili e controverse che emergono quando vengono messe in discussione le alternative a una dura soluzione militare. È improbabile che un gruppo affabile di funzionari di governo persegua le questioni difficili e controverse che emergono quando vengono in discussione alternative a una dura soluzione militare”.

“Né i membri sono inclini a sollevare questioni etiche che implichino che questo ‘gruppo composto da noi altri brave persone’, col suo umanitarismo e i suoi nobili principi, potrebbe però essere capace di adottare una linea di condotta disumana e immorale.”

L’ampliamento negli anni della parte atlantica della bestia Occidente (il “mare”, la finanza) contro la sua parte continentale eurasiatica (la “terra”, l’economia.)

Gli argomenti non ruotano più intorno alla verità (o alla ricerca di essa) ma vengono giudicati dalla loro aderenza o meno ai principi di un singolo modo di pensare. O tu sei “con la narrativa” o “contro di essa”, non esistono vie di mezzo.

Desmet ha effettivamente aggiornato la definizione di Hannah Arendt di una società totalitaria come “una in cui un’ideologia cerca di sostituire tutte le tradizioni e le istituzioni precedenti con l’obiettivo di portare tutti gli aspetti della società sotto il controllo di quell’ideologia.”

Cosa distinta dall’autoritarismo, dove uno stato mira si a monopolizzare il controllo politico, ma non cerca una trasformazione profonda, intrusiva e invadente nella visione del mondo e dei comportamenti dei suoi cittadini. 

Durante i primi anni 1970, quando il fiasco della politica estera statunitense in Vietnam stava per concludersi, uno psicologo accademico, altrettanto concentrato sulle dinamiche di gruppo e sul potere decisionale, fu colpito dai parallelismi tra le sue ricerche e i comportamenti di gruppo implicati nel fallimento della politica estera USA nella Baia dei Porci a Cuba. Incuriosito, ha iniziato a investigare ulteriormente i processi decisionali coinvolti in questo caso, così come le debacle politiche nella Guerra di Corea, nell’aggressione giapponese a Pearl Harbour, e l’escalation nella Guerra del Vietnam. Il risultato delle ricerche dello psicologo fu il libro Victims of Groupthink: A psychological study of foreign-policy decisions and fiascoes di Irving Janis (1972).

Janis ha debitamente delineato tre regole ben definite del Groupthink (come parafrasato da Christopher Booker):

Primo: un gruppo di persone arriva a condividere un punto di vista comune, spesso proposto da pochi individui ai quali viene dato credito. Tuttavia, è una visione non basata sulla realtà. Questi aderenti possono essere convinti intellettualmente che il loro punto di vista è giusto, ma la loro convinzione non può essere messa alla prova in un modo che possa confermarla – al di là di ogni dubbio. E’ semplicemente basata sulla visione del mondo come loro immaginano che sia, o più precisamente, come vorrebbero che fosse.

La seconda regola è che, proprio perché la loro visione è essenzialmente soggettiva e non dimostrabile, quelli del Groupthink fanno tutto il possibile per insistere sul fatto che il loro punto di vista è così evidentemente corretto da far sì di meritare il ‘consenso’ di tutte le persone razionali, logiche e benpensanti, le quali devono essere d’accordo con esso. Ogni evidenza contraddittoria, e i punti di vista di chiunque non sia d’accordo con loro, possono essere completamente ignorati.

Terza, molto importante, è la regola che afferma come, allo scopo di rafforzare la convinzione di quelli ‘nel gruppo’ che il loro punto di vista è quello giusto e che hanno ragione loro, devono trattare le opinioni di chiunque lo metta in dubbio come del tutto inaccettabili. Le persone che mettono in dubbio il punto di vista del groupthink sono allora considerate ottuse e quindi non dovrebbero venire coinvolte in nessun dialogo serio, ma piuttosto essere emarginate. Tutti quelli che si trovano al di fuori della bolla del groupthink devono venire marginalizzati, e se necessario, i loro punti di vista caricaturizzati senza pietà per renderli ridicoli.

E se ciò non bastasse, devono essere attaccati nei modi più violentemente sprezzanti, di solito con l’aiuto di qualche etichetta che li metta in cattiva luce degradandoli – etichette quali ‘bigotto’, ‘sorpassato’, ‘xenofobo’ o ‘negazionista’. Il dissenso in ogni sua forma non può venire tollerato. Alcuni membri del groupthink si impegnano ad avere un ruolo di ‘poliziotti del pensiero’ e correggere le convinzioni dissenzienti.

Questo processo psicologico può indurre il gruppo a prendere decisioni rischiose o immorali. Molti dei più grandi errori e orrori della storia dell’umanità devono il loro verificarsi, esclusivamente all’istituzione e all’imposizione sociale di una falsa realtà – un mondo percepito così come lo si immagina e non come è: una pseudo realtà al posto della realtà. Quanto più completamente viene assunta questa posizione idiota [nel suo senso più etimologico di auto-esclusione dalla realtà], tanto più la psicopatia funzionale che ne è alla base verrà portata alla luce; e dunque avviene la manifestazione della pazzia collettiva.

Tuttavia, percepirli erroneamente come “normali”, quando in realtà non lo sono, porterà milioni e milioni di individui a fraintendere le motivazioni degli ideologi pseudo realisti – installando universalmente la loro ideologia – dimodoché i milioni di “persone normali” faranno scorrere le loro vite dentro un totalitarismo senza nemmeno rendersene conto, finché c’è il rischio che sia troppo tardi per cambiare rotta.

La pazzia è una forma particolare dello spirito la quale si può aggrappare a tutti gli insegnamenti e a tutte le filosofie, ma ancora di più alla vita quotidiana, perché la vita stessa è piena di pazzie, anzi nel suo fondo totalmente illogica. L’umano si sforza di raggiungere la ragione che per potersi fissare delle regole.  

(Carl Jung)

La questione qui è che un’analisi razionale geopolitica della formazione di una psicosi di massa è inutile. Solo uno psicoterapeuta potrebbe avere osservazioni rilevanti da fare. Nessuna cosa sul negazionismo di massa ha senso, oltre il riconoscimento della sua maligna esistenza.

E’ ‘ciò che è’ e richiederà una catarsi per chiarificarlo e cancellarlo.

[…]

L’analisi, che abbiamo visto prima, di Janis permette dunque di spiegare degli avvenimenti geopolitici come le risposte iper-ideologiche dell’Unione Europea alle crisi in Europa dell’est?  Sembra che ciò corrisponda a tutte le osservazioni e analisi di Janis sui fiaschi in politica estera. La follia di gruppo è più caratteristica quando siamo confrontati a delle persone che hanno un’opinione categorica quanto enfatica su un dato soggetto sensibile (un’operazione bellica per esempio), ma che poi, dopo un po’, passati i primi momenti di esaltazione amplificata dai mass media, esce fuori non c’abbiano mai veramente riflettuto bene. 

[…]

Non hanno guardato seriamente ai fatti e all’evidenza. Le loro opinioni super-amplificate dai mass media non sono basate su nessuna reale comprensione del perché credano a ciò che fanno, e questa non comprensione li incoraggia a insistere ancora più veementemente – e con intolleranza verso le opinioni contrarie – che il loro punto di vista è sempre quello giusto, e a respingere come fuori di testa, insensata o anche criminale ogni opposizione.

Ogni fanatismo è un dubbio represso.

(Carl Jung)

Si dice che – nel suo pensiero preso alla lettera e nell’insistenza sul disimpegno – il liberalismo abbia un “centro vuoto”, spogliato di qualsiasi fonte sostanziale di significato morale. Eppure la vita politica detesta il vuoto e dunque questo centro non rimane vuoto. Quel “bene” a cui il liberalismo è stato agganciato – come fonte di significato collettivo dell’Occidente – è “il salvataggio dell’ordine liberale”, la preservazione del suo progetto IDEOLOGICO contro l’attrazione crescente verso delle condizioni basate su una civiltà e non su una ideologia.

Nel suo studio Men without Chests, C.S. Lewis ha caratterizzato l’ a-thumia (il fallimento del thumos – un concetto dell’Antica Grecia riguardante l’empatia e la connessione tra gli umani) come uno stato dell’essere scoraggiato e malinconico che è il risultato di un’educazione che insiste sul fatto che ogni percezione del valore morale è semplicemente soggettiva.

Il filosofo Talbot Brewer afferma che abbiamo tutti uno “sguardo valutativo” sul mondo.  Ma, se non c’è nulla di reale da guardare, allora la nostra capacità di valutazione non può riferirsi a nulla d’altro che al se soggettivo. In questo caso, è difficile di vedere come un tale “Groupthink” può fare la distinzione tra la valutazione e l’affermazione di sè. Il “Groupthink” non ha dunque nessuna altra scappatoia a parte imporre i suoi “valori” al mondo, pedalando al ritmo dei riflessi condizionati dell’ideologia.

[…]

L’idea che l’empatia e le comunità tra gli umani possano svolgere un ruolo epistemico positivo nell’approccio alla realtà è ormai largamente estraneo al pensiero politico occidentale contemporaneo. Eppure, quando il thumos muore, i sintomi del disordine psichico, dell’ansia, della solitudine e dell’amarezza ci conducono inevitabilmente alla pazzia, – sia individualmente sia collettivamente.

“Le catastrofi gigantesche che oggi ci minacciano non sono avvenimenti elementari di ordine fisico o biologico ma eventi psichici. In misura abbastanza terrificante siamo minacciati da guerre e rivoluzioni le quali altro non sono che epidemie psichiche. In ogni momento diversi milioni di esseri umani possono essere colpiti da una nuova follia, e quindi avremo un’altra guerra mondiale o un’altra rivoluzione devastante. Invece di essere in balia di bestie feroci, terremoti, smottamenti e inondazioni, l’umano moderno è bersagliato dalle forze elementari della sua propria psiche.”

(Carl Jung, 1932) 



Versione originale: “https://www.strategic-culture.org/news/2022/08/22/descent-into-madness/

Pensieri influenzati dal futuro e le mie esperienze personali

DAL FILM “One day” POST – SCRIPTUM ho scelto questa immagine solo per poi realizzare che nel trailer, in una delle prime scene dove i due si conoscono lui gli dice “Lo sai che non ci siamo mai incontrati” e lei risponde “In realtà ci siamo incontrati: ti sei imbucato alla mia festa di compleanno, MI HAI CHIAMATO (JULIE) GIULIA …” (WTF? What the actual fuck?) 

Lei è una ragazza con due figlie che mi ha incontrato solo una volta cinque anni fa ad una reception mentre mi consegnava un certificato medico della sua prima figlia e che viveva a pochi metri da me senza saperlo. Io sono un ragazzo che non ha una relazione seria da molto tempo, non so effettivamente niente di lei ma ho “visto” in sogno sua figlia sei anni prima che nascesse. La sua famiglia fa parte del sottofondo dei miei pensieri da tredici anni a causa di “sogni ricorrenti”. Appare come un insondabile mistero, ma la mia sensazione è che un giorno le nostre vite, contro ogni aspettativa, si incroceranno e tutto cambierà. 

UNA SENSAZIONE APPARENTEMENTE PRIVA DI SENSO Se non fosse per la ricorrenza con la quale la sua famiglia è comparsa nei miei sogni da quell’ 11 ottobre 2009, durante la mia prima settimana di università, questo mio platonico “attaccamento sentimentale” alla sua figura non avrebbe senso, visto da un ipotetico osservatore oggettivo. Ma dentro di me è come se tutta la mia vita, nonostante l’ oggettiva cosmica distanza fra le sue (ignote) esperienze e le mie, mi stesse preparando ad un futuro che non riesco a immaginare. Lei è VALENTINA e il ricordo più remoto che riesco a registrare nella mia vita risale al 16 agosto (?) 1994 quando avevo una amichetta che si chiamava Valentina e mio fratello si era fatto male al labbro e aveva dovuto mettere i punti. La mia vita mentale inizia con il suo nome.

LA BAMBINA BIONDA CHE RAPPRESENTA IL MIO MOMENTO “SCARABEO JUNGIANO”  Quando mi è capitato di leggere le ricerche sulla precognizione rappresentata in qualità di “memoria di cose del futuro – memory in reverse – premory” mi sono affezionato al concetto perché io l’ ho vissuto: una mia “immagine mentale”, una figura onirica e un personaggio immaginario della mia eccentrica fantasia infantile ha preso una forma concreta ed è entrata nella realtà “reale”. Da bambino giocavo con mio fratello, e facevamo qualcosa di “ritualistico” e quasi troppo strano per essere descritto: eravamo come piccoli attori, davamo vita a due personaggi immaginari, due idee che vivevano solo attraverso i nostri scambi verbali, che sono andati avanti per anni, e probabilmente, osservato dall’ esterno, questo gioco appariva come qualcosa di “paranormale” nella sua innocenza e spontaneità. Sono sicuro che i ricercatori della psiche avrebbero pagato oro per poterci guardare e ascoltare. Le diramazioni della messinscena dei nostri “amici immaginari” aveva una sorprendente quantità di diramazioni, ma uno degli aspetti centrali era la “scena del dottore” dove il rituale in questione era organizzare “la nascita di GIULIA”, che era una bambina bionda che nasceva sempre d’ estate (per la precisione, e io sono sempre stato attento alle date, il 26 LUGLIO). I nostri due amici immaginari erano marito e moglie e avevano tre figli, ma in realtà gli altri due erano solo comparse, comprimari, perché la parte da protagonista ce l’ aveva lei. Probabilmente la fonte di ispirazione base erano i coniugi Vianello del leggendario show televisivo, ma a parte quello, ciò rappresenta, agli occhi di un trentenne quale sono, un vero mistero. Loro erano MARIO e RITA. Rita era il nome della migliore amica di mia madre, ma non sono affatto sicuro che negli anni ’90 e primi 2000 loro due fossero amiche come lo sono adesso. Io li disegnavo: Mario era effettivamente un mio alter ego, ma Rita, e non ci ho mai pensato fino a qualche giorno fa, somigliava davvero moltissimo ad una attrice di una serie tv che ho cominciato a seguire in modo (l’ adolescenza ha le sue fasi bizzarre) fanatico fra i 14 e i 17 anni. Nel futuro.

Il libro TIME LOOPS di ERIC WARGO mi ha aiutato a comprendere che quando delineavo la mia immagine mentale di RITA stavo “canalizzando” una intensa “memoria del futuro”. Una delle protagoniste della serie televisiva 7TH HEAVEN, ANNIE JACKSON CAMDEN. Disegnavo questa donna da bambino, ma la avrei conosciuta dalla televisione solo a quattordici anni. Non ho con me attualmente dei disegni per provarlo, ma IO SO che è così. Nello sceneggiato lei era LA MADRE dei SETTE FIGLI CAMDEN. Da adolescente avevo colto a livello estremamente superficiale questa somiglianza, ma non ne comprendevo le implicazioni WARGO – IANE della questione, per ovvi motivi, avendo conosciuto l’ autore di TIME LOOPS solo fra il 2017 e il 2018. Curiosamente, l’ età dei 28 anni era un mantra per me da bambino. Continuavo a ripetere che avevo 28 anni. Dentro di me c’ era una sorta di voce interiore che mi diceva che a 28 anni avrei “compreso”.

LA BAMBINA BIONDA CHE RAPPRESENTA IL MIO MOMENTO “SCARABEO JUNGIANO”  PARTE 2 Il “concetto mentale” di GIULIA ha sempre fatto parte della mia vita. Con il tempo, quando fummo cresciuti, ci siamo lasciati da parte quella coppia di “spiriti di voce” che erano, se così vogliamo descriverli, i due genitori di GIULIA. Ma il 2 GIUGNO del 2007 il rituale della nascita estiva di GIULIA riemerse dall’ oblio sotto forma di “episodio onirico”. Il primo sogno che io abbia mai ricordato, una versione FRATTALE del mio primo ricordo del 1994: nel sogno mia madre era con noi in Puglia ed era incinta e noi sapevamo che stava per dare alla luce una bambina di nome GIULIA, che io vidi nel sogno, e io dicevo che sarebbe nata il 9 LUGLIO, e la sua “presentazione al pubblico” assomigliava ad una sorta di interpretazione della presentazione al “regno” di SIMBA nel film del 1994, al cospetto della mia spiaggia al mare del sud. Da quel momento è cominciata la FASE DELLA ATTESA. Dentro di me si era generato qualcosa, come se io sapessi “prima di sapere”, dentro di me sapevo che la questione aveva a che fare con me. LEI tornò in un altro sogno, dove la vidi un po’ più grande, e questa volta eravamo in Veneto, dove vivevano i miei nonni materni, ma non conosco la data, sono indeciso fra due (8 LUGLIO 2008 o 12 AGOSTO 2008), e la seconda attira la mia attenzione perché esattamente cinque anni dopo GIULIA divenne una persona vera (risonanza calendrica onirica Wargoiana). Quanto vorrei poter trovare i miei scritti dell’ epoca, ma è quasi impossibile. Ma dentro di me vive l’ intrigante ipotesi che la data giusta sia la seconda. Il 27 AGOSTO 2013, parlando con la mia amica con la quale condividevo argomenti “mistici”, e dopo aver passato un’ ora e mezza a guardare il film BIG DADDY con protagonista il piccolo JULIAN, scoprii che una certa VALENTINA aveva appena avuto una figlia: GIULIA.

Prima del fenomeno “realizzativo” dell’ agosto 2013, nella mia confusa e annebbiata mente adolescenziale, mi ero convinto che la figura onirica avesse qualcosa a che fare con la PITTRICE AKIANE KRAMARIK, che curiosamente è nata il 9 LUGLIO 1994, celebre per essere una sorta di GIOVANNA D’ ARCO dei nostri tempi, poiché afferma di ricevere visioni “divine” e di essere in contatto con GESU’.

GIULIA era nata, e la questione non emergeva in un contesto “isolato” e separato dal resto per me: la madre era la sorella di un mio conoscente, che in quel momento, da quattro anni appariva in una serie di miei “sogni ricorrenti”. Improvvisamente, nella interpretazione del significato di questi sogni emergeva un “cambiamento di paradigma”, la chiave di volta era lei: la sorella e la figlia, una ragazza che non appariva nei miei sogni, a differenza della madre e di uno dei figli. Il mistero si infittiva, le implicazioni ipotetiche per il futuro …?

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La nascita era prevista per il 1 / 9 (1 settembre). In termini di “distorsioni oniriche Wargoiane” la ricezione dell’ informazione l’ 1 / 9 potrebbe essere diventato un 9/ 7 (9 luglio) nel sogno del 2007

QUOTO DAL LIBRO TIME LOOPS: Ciò dimostra l’ importante fatto che le precognizioni a loop sono esperienze sociali, confluenze di due o più vite che si sviluppano e si incrociano in maniera profonda e destinata, incidenti che sembrano “preconfezionati”, in quanto la precognizione ha una funzione di orientamento sociale, che può manifestarsi con maggiore enfasi particolarmente in situazioni dove una connessione è impedita dalla distanza o da un taboo sociale.”

Queste immagini sono quanto di più vicino posso arrivare a cercare di rappresentare come appariva il mio conoscente, il fratello della madre di GIULIA, nel 2008, un anno prima dell’ inizio della saga dei sogni ricorrenti.

CERCARE UN ALLACCIO nel settembre del 2013 i sogni sul fratello sono ricominciati, e ho cercato di rientrare in contatto con lui ma con scarsi risultati. Nell’ ottobre 2014 gli scrissi e gli rivelai qualcosa sui primi sogni che facevo, e lui mi rispose e mi ringraziò, ma alla fine non ne ricavammo niente. Io ero uno sconosciuto, e i sogni non avevano significato.

IL RITORNO DEI SOGNI E LA COINCIDENZA DEL QUALE ERO INCONSAPEVOLE Il 16 MARZO 2015 sognai che facevo visita all’ intera famiglia. C’ era lei, i genitori, i fratelli, persino la nonna. Entravo in quella che percepivo essere casa loro e la madre mi abbracciava. Io le parlavo della questione dei sogni. Fino al 2019 non ero a conoscenza del fatto che nei giorni circostanti il sogno VALENTINA veniva a vivere con la figlia nella mia stessa via.

LA ANTICIPAZIONE HA UN SEQUEL NEL 2017  Il 4 APRILE 2017 una figura femminile dalle sembianze poco chiare mi apparve in sogno e mi mostrò un test di gravidanza positivo, e mi disse “non dubitare più”. Il 9 OTTOBRE 2017 (a due giorni dall’ ottavo anniversario del primo dei sogni della saga onirica ricorrente) sono al mio posto di lavoro nella reception e all’ ingresso compare VALENTINA con la madre. La ragazza è incinta, e si avvicina a me e così, in un istante, si svolge il nostro unico incontro diretto, lei inconsapevole di tutto, di avere di fronte un ragazzo che ha sognato la sua famiglia per 8 anni, e lei mi dice: “Questo è il certificato di Giulia” e io lo prendo e lo metto nell’ archivio. Ancora adesso non so la data precisa della nascita della sua seconda figlia, ma è comunque avvenuta entro fine dicembre 2017 – inizio gennaio 2018, più o meno a nove mesi di distanza dal sogno del test di gravidanza. Inoltre, il 28 febbraio 2018 il mio amico storico mi annunciò che aspettava un figlio, che sarebbe poi nato a quasi cinque anni esatti dalla data in cui doveva nascere GIULIA e il suo nome è la versione maschile del nome della seconda figlia di lei.

I CICLI VITALI DA ME SCOPERTI E STUDIATI E IL CONCETTO DI ANTICIPAZIONI FRATTALI – DOPO GIULIA, ARRIVA UNA VALENTINA CHE IRROMPE NELLA MIA VITA I cicli vitali sono un fenomeno che studio dal 2013 più o meno, e sono collegati alla “concezione frattale del Tempo” di TERENCE MCKENNA: “esperienze, eventi che risuonano l’ una con l’ altra che si ripresentano in nuove forme a più livelli di magnitudo entro determinate finestre di tempo nel corso della Storia umana”, e di conseguenza anche nelle vite individuali, dove situazioni e atmosfere del passato si ripresentano nel futuro con nuove facce ma con dinamiche familiari. Ho stabilito con certezza che nella mia vita, e probabilmente in quelle di tutti gli altri, questi ritorni alle stesse condizioni ricorrono ogni tre (e multipli di tre) anni a partire dall’ anno in cui sono stato concepito. La figura di GIULIA assomiglia, e forse è stata raffigurata come tale nel sogno del 2007, a mia cugina da piccola, in qualche modo, e lei è nata nel 1995, diciotto anni (multiplo di tre) prima di GIULIA, e il sogno del 2007 si situa a dodici anni (multiplo di tre) dalla nascita di mia cugina, e nel 2013 ho cominciato ad ipotizzare un ipotetico futuro incontro con VALENTINA, la madre di GIULIA, e cosa avviene SEI anni dopo? Una ragazza improvvisamente irrompe nella mia vita e comincia a diventare una figura centrale e protagonistica dei mesi successivi, e lei è probabilmente la ragazza che a me è più cara e ci volevamo davvero bene in quell’ anno, eravamo “la coppia che spacca”: VALENTINA, non la madre della bambina, ma una altra figura (le due hanno comunque frequentato la stessa scuola).

LA QUARTA FIGURA PRINCIPALE DEL “RITUALE INTERPRETATIVO” DELLA MIA INFANZIA

LOUISE BROOKS (LOUISE – LUSSO) È stata talvolta indicata come la prima stella della storia del cinema, l’incarnazione moderna del mito della donna fatale: sensuale, provocante, amorale e pericolosa, ma allo stesso tempo infantile, innocente e pura

POSTSCRIPTUM: durante la realizzazione di questo articolo, dopo aver ascoltato il trailer di ONE DAY svariate volte senza cogliere la frase dove lei dice “mi hai chiamato JULIE”, mentre googlavo il nome VALENTINA mi è comparsa una immagine che mi ha richiamato alla mente la “quarta protagonista” dello “sceneggiato immaginario” interpretato a voce da me e mio fratello nella mia infanzia, creando un secondo potente WHAT THE ACTUAL FUCK, perché avevo già un sospetto che la quarta figura aveva qualche corrispondenza con la ragazza della famiglia dei miei sogni ricorrenti, ma vedere una figura quasi identica alla mia “idea mentale” della donna che immaginavo da bambino che risponde al nome di VALENTINA ROSSELLI, quella dei fumetti del quale fino a questo momento, lo giuro, ignoravo l’ esistenza, e realizzare che quel nome e cognome richiama alla mia mente il nome e cognome della madre di GIULIA mi ha colpito molto. In termini Wargoiani, potrei aver dato origine alla “spinta attraente dal futuro” che catapulterà questa informazione nel mio remoto passato e darà origine (effetto che crea e precede la causa temporalmente) alla figura mentale che immaginavo da bambino. Quindi, in un certo senso, abbiamo la conferma: la QUARTA FIGURA rappresenta VALENTINA, proprio lei.

Non avevo appena descritto il “legame frattale” che collega mia cugina (ANNA) alla bambina (GIULIA) che è figlia di VALENTINA? Ecco, da giovane ero convinto che la QUARTA FIGURA mi fosse stata ispirata dal personaggio di TEKKEN del quale ero fanaticamente appassionato, ANNA WILLIAMS, che per la cronaca, è sorella di una BIONDA, N – INA (VALENTINA – NINA), ma se dobbiamo dare credito alle teorie di ERIC WARGO relative ai TIME LOOPS, chiaramente la ispirazione per essa proviene dal futuro, e forse la fonte proviene dalla notte in cui sto scrivendo tutto questo. Forse è entrambe le cose: la QUARTA FIGURA è una reinterpretazione di ANNA WILLIAMS del videogioco e di VALENTINA ROSSELLI del fumetto. Non rivelerò il nome della QUARTA FIGURA, ma la percezione che mi ero creato era che si trattava di una figura seducente, altolocata, che viveva nel lusso… o forse volevo dire LOUISE? In effetti VALENTINA ROSSELLI è a sua volta ispirata dalla attrice LOUISE BROOKS. Ecco da dove viene, trasmesso in modo distorto nel processo di “invio di informazioni dal futuro al passato”, il nome così particolare della QUARTA FIGURA, che per la cronaca rappresentava una sorta di FIGURA FREUDIANA, connessa ad una idea di TABOO (ma come potevo saperlo quando ero solo un innocente ingenuo eccentrico bambino?) poiché era una sorta di migliore amica e amante del padre di GIULIA, MARIO. Era una sorta di “gag”, poiché nella nostra narrazione rituale immaginaria, lui si alternava fra le due protagoniste femminili. Era quindi un “desiderio proibito”, una figura intima, proprio come nel film di ONE DAY, dove i protagonisti sono migliori amici che continuano ad incontrarsi ma non possono mai stare insieme per davvero perché le loro condizioni di vita e il contesto li ostacola.

HUGO PRATT, il disegnatore del personaggio di VALENTINA ROSSELLI, è nato il 15 giugno, che è il compleanno di mia cugina ANNA e anche la data della morte del mio nonno paterno, mio omonimo di nome e cognome. Valentina Rosselli è una fotografa con problemi realistici che si mescolano a incubi e deliri immaginari e folli (psicoanalisi, mostri, sogni e allucinazioni). 

VALENTINA DEL 2019 COME “ANTICIPAZIONE” E “PREPARAZIONE” AL FUTURO Torniamo alla questione della mia migliore amica VALENTINA 19 (fra l’ altro nata il 26 LUGLIO – ricordate il compleanno che avevo dato alla GIULIA del rituale della nascita di cui avevo parlato in precedenza? Wow, eh?) che, gradualmente, si è introdotta con tenacia e intraprendenza nella mia vita e mi ha portato ad una notevole focalizzazione. Ci siamo conosciuti a metà febbraio 2019, lei è stata invitata a casa mia per la mia festicciola di compleanno in marzo, e ad aprile abbiamo cominciato ad uscire assieme io e lei, e lei mi disse da subito che ci sarebbe sempre stata per me, ma entro il mese di maggio la atmosfera di questa amicizia si intensificò e i toni si fecero più profondi, quando lei cominciò a parlarmi della malattia di sua madre… ma qui non posso andare avanti, ma ad ogni modo, entro l’ inizio dell’ estate il nostro legame di amicizia era consolidato, anche se durante l’ estate ci fu un allontanamento, lei ritornò sui suoi passi in autunno, e a dicembre eravamo “la coppia che spacca”. Ho trascorso una considerevole parte delle mie giornate del lockdown della primavera 2020 sotto casa sua, e poi le nostre vite hanno preso direzioni diverse nel febbraio 2021, e da allora ci vediamo assai raramente. Ma lei in tutta questa storia ha un ruolo cruciale: la sua apparizione mi ha permesso di stabilire con maggiore potenziale che davvero l’ incontro con la VALENTINA madre di GIULIA avverrà, secondo il sistema dei cicli vitali e dei multipli di tre, nel 2022 o nel 2025, perché lei è chiaramente una “figura di preparazione”, un “riflesso frattale” di ciò che sta più in là nel Tempo, lei sta alla VALENTINA del 2022 – 2025 come la GIULIA del mio rituale immaginario dell’ infanzia stava rispetto alla GIULIA che poi nacque nella realtà concreta nel 2013. Proprio oggi, prima di scrivere questo articolo, quando fra l’ altro ho riguardato il trailer e alcune scene di BIG DADDY, un rimando al 2013, ho appreso che la sua vita ha intrapreso un nuovo capitolo. E la situazione della madre potrebbe riflettersi in futuro come un termine chiave relativamente alla eventuale situazione che si creerà. Ne deduco che nel momento in cui (non mi spiego ancora come, soprattutto, a volte lo ritengo una impresa semplicemente impossibile) il nostro incontro avverrà lei si troverà in una situazione molto difficile, e io sarò possibilmente una figura di supporto e di riferimento, e che il nostro legame gradualmente si rafforzerà, fino a pervadere tutta la mia vita e quotidianità, ma stavolta non sarà un “legame periodico”, ma potenzialmente “definitivo”.

IL PIU’ RECENTE “SALUTO ONIRICO” DI GIULIA E LE PRIME AVVISAGLIE DI UNA ALTRA ANTICIPAZIONE GIULIA è tornata nei miei sogni per la terza volta il 18 OTTOBRE 2020, in una settimana dove, proprio come avveniva nel 2009, la mia vita stava iniziando un nuovo capitolo: nel sogno eravamo io e lei in automobile, sull’ autostrada, e io guidavo abbastanza bene (anche se tutt’ ora sto cercando di superare la fase pratica della patente di guida) e ad un certo punto non eravamo più per strada in viaggio, e io le ho chiesto come stanno i GEMELLI?”il primo seme di un nuovo “cambiamento di paradigma”? (in realtà sono stato addirittura sognato da una altra persona assieme a lei, dalla mia amica con cui condividevo l’ interesse per gli argomenti mistici, il giorno del primo compleanno da madre di VALENTINA, nel 2013) … il 26 NOVEMBRE del 2020 ho fotografato un SETTE nel cielo (7TH HEAVEN – ANNIE JACKSON – HEAVEN in senso di CIELO) durante una passeggiata, e il 27 NOVEMBRE del 2020 ho sognato di nuovo mia madre incinta e venivano menzionati “GEMELLI MASCHI”. Attraverso il concetto del “trasferimento onirico” Freudiano sappiamo che attributi che appaiono in sogno spesso corrispondono ad altre persone e vengono proiettati su figure a noi più familiari.

We can’t find the origins of our thoughts because those origins haven’t happened yet. We haven’t yet gotten to where we (will have) thought them in the first place.

The future intrudes on the present as a void or absence that nevertheless shapes our thought and behavior in subtle ways. Meaning always awaits us in the future

QUEL CHE CI ATTRAE HA SEMPRE UN PERCHE’, E LA TESI DEL “SIGNIFICATO NEL FUTURO” DI ERIC WARGO IN TIME LOOPS Per ERIC WARGO, l’ universo non è infuso di significato evidente in modo spontaneo, non ci sono “significati preconfezionati” in attesa di essere scoperti dall’ uomo, o almeno, questi significati emergenti non sono attivi nel presente del now, ma emergono invece sempre nel futuro, e possono essere realizzati solo in retrospettiva. Così anche gli eventi, o ciò da cui siamo attratti. Spesso le passioni che ci coinvolgono nel presente, quando le si osserva da un punto di vista retrospettivo, appaiono anacronistiche rispetto a ciò che effettivamente farà parte della nostra quotidianità nel futuro. Nel presente non bisogna preoccuparsi che le cose “abbiano un senso”, perché è evidente che la fonte di gran parte dei nostri pensieri ha origine nel futuro, e quindi sarà il futuro a farci scoprire le ragioni del passato. E’ ormai sempre più evidente che gli effetti possono anticipare le cause.

Abbiamo stabilito nella prima parte dell’ articolo che i sogni ricorrenti sul mio giovane conoscente sono emersi a causa della connessione che egli aveva con la ragazza che sarebbe diventata la madre di GIULIA, e in un certo senso, ora potrei anche interpretare la sua figura come un potenziale “elemento accessorio”, comparso per guidare il flusso dei miei pensieri e farmi focalizzare su un nome in particolare (sei mesi e mezzo dopo il primo sogno su di lui un suo quasi omonimo – il suo nome era una variante – un mio ex compagno di classe è morto in un incidente) e sulla associazione fra due nomi che da quando sono iniziati quei sogni sarebbero (lo sono ancora adesso) comparsi ASSOCIATI ASSIEME, spesso in modo evidente e concreto, ma anche in modi che solo io posso notare: ALESSANDRO E NICOLA e le loro molteplici varianti: ALEX, ALESSIO, NICCOLO’, NICOLAS … tutto è cominciato quando, durante il pomeriggio di quello che era il mio primo giorno di università, nel 2009, venni avvicinato per strada da un certo ALEX  e dal suo amico, e così, nel giro di qualche settimana cominciammo a vederci spesso e uscire assieme … contro ogni mia aspettativa precedente la mia vita non sarebbe cambiata all’ università, ma avrebbe intrapreso un percorso totalmente differente a partire dai miei incontri per le strade della mia città, e gradualmente tutto ciò avrebbe ricostruito e plasmato tutto quanto concerneva la mia vita: fu lui a introdurmi, o meglio, fu lui a fare in modo che una certa persona mi vedesse per la prima volta, ad una persona che, per il suo ruolo nella narrazione della mia vita, posso definire PIVOTALE perché tutto ciò che sarebbe successo dal 2014 in poi, fino al nuovo RESET occorso nella vita nel 2020, lo devo in un certo senso all’ aver conosciuto lui. Il PARTICOLARE che in un certo senso rappresenta UNA GROSSA PARTE del significato potenziale incluso nell’ emergere della saga onirica è che 5 giorni dopo aver incontrato questo ALEX ho cominciato ad avere i sogni ricorrenti su NICOLA. Il 2010 in particolare, cioè l’ anno seguente, fu un ANNO SATURATO DALLA SINCRONICITA’ DI ALEX & NICO, a partire dalla morte di NICOLAS in aprile, fino ai due ragazzini del centro estivo, il NICOLA conosciuto in estate, fino al giorno di SAN NICOLA, quando ho iniziato un nuovo stage lavorativo dove avrei visto abbastanza spesso sia il NICOLA dell’ estate precedente… sia il fratello di NICOLA e VALENTINA… ma come mi volevate dire che non avete ancora afferrato l’ incredibile sincronicità che si allaccia a quanto scritto in precedenza? VALENTINA ha due fratelli: ALESSIO & NICOLA. L’ altro fratello non l’ ho mai conosciuto direttamente, so solo chi è di vista, anche se nel 2010 ci sono state almeno quattro occasioni in cui le nostre vite si sono momentaneamente incrociate: la prima a due anni di distanza esatti dall’ aver conosciuto il fratello, il pomeriggio prima dell’ incidente che concluse la vita di NICOLAS, e in un momento cruciale dell’ agosto successivo mentre ero alle prese con l’ altro ragazzo NICOLA conosciuto in estate. E poi in dicembre, quando sentii parlare per la prima volta la loro madre.

LA MIA PERCEZIONE DEL PROTAGONISTA DEI SOGNI RICORRENTI COME “PROTAGONISTA MANCATO” DELLA MIA NARRAZIONE PERSONALE

UN AMICO FRATERNO E LA MIA PERCEZIONE DI LUI COME “IMPOSTORE” Il giorno in cui vidi per la prima volta la madre di VALENTINA e dei suoi fratelli e la sentii parlare precede di tre giorni il momento in cui, quella che considero la persona che più in assoluto ha influenzato la mia vita, anche guardandomi indietro, in retrospettiva da un momento futuro, un ragazzo che poi sarebbe diventato un “amico fraterno” (nel senso che a tutti gli effetti abbiamo vissuto per più di due anni esattamente come se fossero fratelli – stavo più a casa sua che nella mia, ma anche a definire la estenuante intensità che pervadeva la nostra quotidianità) lui mi fece entrare per la prima volta in casa sua e mi presentò sua madre, una figura che otto mesi dopo, più o meno, sarebbe diventata una costante, la terza parte di questo nostro duo. Non posso negare che certe volte, nella confusione dei miei sfuggenti fluttuanti pensieri, è emersa la sensazione che, quasi il timore che lui rappresentasse una “distorsione nella timeline”; la mia percezione era che LUI non doveva accadere, non dovevamo legarci in quel modo, non coincideva con quello che ancora risiedeva nel background dei miei pensieri, il “mistero onirico” che, letteralmente, a parte un singolo sogno nel maggio 2012 e un sogno nel gennaio 2011 (le nostre famiglie che si scambiavano regali e le nostre rispettive madri che si conoscevano e diventavano amiche) per tutto il 2011 fino ad agosto 2013, venne relegato in soffitta a “girarsi i pollici” mentre la mia vita veniva gradualmente avvolta nelle sue spire soffocanti, un cambiamento di rotta che in un certo senso mi ricorda ciò che avvenne, in maniera molto più positiva, con la VALENTINA del 2019, quella che poteva essere la svolta decisiva che mi avrebbe fatto uscire dalla a volte inquietante ciclicità della mia vita, ma nel 2012 mi stavo rendendo conto che se non si interveniva in qualche modo questa amicizia fraterna non avrebbe più lasciato spazio a nulla nel mio futuro. NON DOVEVA ESSERE LUI, mi dicevo, non gli toccava, non era così che doveva andare… in effetti io mi aspettavo che il NICOLA dei sogni ricorrenti prima o poi sarebbe diventato una figura significativa nella mia vita invece di rimanere (ancora adesso) relegato a “figura idealizzata” connessa solo ad una serie di sogni, se di – solo – si può parlare. In fondo ero curioso, volevo capire, volevo sapere, perché tutto questo, chi era lui, cosa mi si stava cercando di dirmi… ma ora posso reinterpretare questa fantomatica “distorsione”, un enorme buco nella narrazione, come una sorta di “esperienza anticipatoria frattale” di un potenziale rapporto con un mio potenziale futuro figlio, visto che io e lui avevamo una certa differenza di età, e alle volte, sì, appariva come un rapporto fra due fratelli, ma per certi versi, secondo me, in certe occasioni si poteva azzardarsi a interpretarlo anche come un rapporto diverso. C’ era questa situazione, che si sarebbe ripetuta nel futuro: LA MIA VITA “RAPITA” E TELETRASPORTATA IN UN NUOVO AMBIENTE, una focalizzazione intensa che mi avrebbe allontanato da quasi tutto ciò che conoscevo, un po’ quello che in teoria succede quando una persona diventa padre e ha un figlio.

Questa vicenda ebbe fine in modo drastico e turbolento nella primavera del 2013, e poi a metà settembre riallacciai i contatti con l’ amico ALEX del 2009 – 2010 (e a inizio mese avevo provato a riallacciare i contatti anche con il NICOLA dei sogni ricorrenti, e praticamente tre giorni dopo mi sveglio con un nuovo impressionante sogno incentrato su NICOLA. Quel giorno il mio ex “amico fraterno” tentò di parlare con me inseguendomi per strada. A enfatizzare ancora una volta la immancabile connessione fra i due nomi e la questione dell’ “impostore”.

LA MANCANZA DI RISPOSTE Non è sempre stato facile portarsi appresso la faccenda dei sogni ricorrenti, l’ aura di mistero che li circonda, la mancanza di risposte ed evidenze accessibili e conciliarle con la realtà dei fatti. Per me, in quanto studioso e seguace delle teorie di TERENCE MCKENNA, l’ attesa di DICEMBRE 2012 era importante. Nella vita reale non era una tappa decisiva per nessuno, ma su Internet, fra gli appassionati di MCKENNA e della TIMEWAVE ZERO, e nel mio piccolo circolo di connessioni, passare oltre dicembre 2012 senza l’ avverarsi delle previsioni così a lungo idealizzate è stato uno smacco, un duro colpo da incassare, ne seguì certamente un’ ondata di DELUSIONE e SCETTICISMO COLLETTIVO, e questo influì per un certo periodo anche su di me, almeno fino a quando non ho trovato la mia piattaforma di ispirazione ed espressione, cioè questo blog, nell’ estate del 2013. Ma c’è anche un’ altra cosa che mi ha fatto vivere una profonda, anche se silenziosa, frustrazione: nell’ ottobre 2014 ero molto nervoso, sentivo il bisogno di rendere consapevole NICOLA dell’ esistenza di questa mia esperienza “mentale” dei sogni ricorrenti, e quindi gli scrissi. Ne seguì un breve ininfluente scambio di parole, lui mi ringraziò per averglielo detto ma mi disse anche che secondo lui non c’ era chissà quale significato dietro e non volle approfondire. Insomma, lui girava pagina e si lasciava alle spalle la mia bizzarra eccentrica quanto “inutile” rivelazione, e io mi sentivo vuoto, come se sentissi che non era possibile venirne a capo. Inoltre ci fu anche una altra questione: nel maggio 2021 conobbi una persona che in estate sarebbe diventato un mio amico stretto e fra noi ci furono lunghi scambi di confidenze reciproche. Lui era ALESSIO, e avevamo (abbiamo ancora) un migliore amico in comune, che io interpreto come il – precursore diretto – di quello che sarà il ritorno del NICOLA dei sogni ricorrenti, prima o poi, come avevo in precedenza definito VALENTINA del 2019 come la “anticipazione” del futuro. Ebbene, la nostra amicizia durò solo tre mesi, quando io speravo che questo “trio” sarebbe stato di considerevole importanza, in quanto nel mio schema di pensiero rappresentava una anticipazione del futuro… siccome ALESSIO si confidava con me, io gli raccontai tutta la questione di VALENTINA, di NICOLA e dei sogni ricorrenti… però in seguito, lui decise di tagliare bruscamente e definitivamente i rapporti di amicizia e di confidenza e io rimasi molto deluso e rancoroso per mesi. Nella mia testa sono ancora convinto che lui abbia “rovinato tutto”, e in me persiste la sensazione che questa sia una questione karmica che mi fa sentire come si deve essere sentito il mio amico fraterno quando decisi di tagliare io i rapporti bruscamente e definitivamente, ma anche qualche sotterraneo timore per ciò che tutto questo rappresenta, e di cosa potrebbe significare se davvero lui è il precursore del fratello di VALENTINA, e se dovesse avvenire una “risonanza frattale”. Soprattutto considerato che lo stesso giorno in cui la nostra amicizia è finita, ho scoperto anche che VALENTINA non abitava più nella mia via ma che si era trasferita in un altro quartiere. Come a simboleggiare che si era in un periodo di FINALITA’. L’ altro migliore amico, quello che abbiamo in comune, rimane tale, anche se ovviamente il nostro legame è cambiato profondamente per via di questa divisione fra me e il suo amico. Manco a dirlo, la compagnia a cui i due appartengono, e che mi ha coinvolto nell’ estate 2021 e anche un po’ nel 2022 contiene, oltre a questo ALESSIO, anche un altro dallo stesso nome, e un ALESSANDRO. Manco a dirlo, quel genere di nome adesso, nella mia percezione, assume un’ aura di negatività… ad ogni modo, ciò che mi fa pensare che il mio attuale migliore amico sia una anticipazione diretta di NICOLA è la stessa passione per la palestra (addirittura, un giorno, il 5 agosto 2021, mentre io e lui ci allenavamo in un campo adibito all’ aperto, per un po’ lui era lì vicino a noi, una cosa che per me ha un determinato significato) e anche il fatto che il suo compleanno coincide con la data di uno dei sogni più intensi, quello che ha rappresentato il ritorno dall’ oblio della questione onirica, nel 2013.

IL POTERE DI UNA IMMAGINE MENTALE Da ragazzino cercavo di evadere dalla realtà e giocavo, in silenzio, a quello che io definivo “tecnica del channelling (canalizzazione)”, una focalizzazione intensa sulla visualizzazione mentale, e mi ero creato nella testa un altro “personaggio mentale” …qualcuno potrebbe prendere in considerazione l’ ipotesi che io mi perdessi in una sorta di nebuloso quasi clinico distacco dalla realtà, ma io ero sempre pienamente consapevole e cosciente, era solo la forza della mia mente, la ricerca di una alternativa… la capacità di inscenare “cortometraggi mentali” per conto mio nella totale inconsapevolezza di chi mi circondava… immaginavo di essere una figura molto simile a quello che vedete nelle immagini, volevo usare il potere della mia mente e immedesimarmi in lui, gli avevo dato anche un nome, DENNIS, quello che sarebbe diventato il mio primo PERSONAGGIO in un progetto di scrittura, nel mio primo breve libro scritto a mano, ambientato in Australia, la terra delle spiagge. Ebbene, anni fa ho realizzato che la vera ispirazione alla quale attingevo quando mi sforzavo di visualizzare quella faccia era… il futuro. Un futuro che si è concretizzato, quando ho incontrato David Arnott del film di CRISSCROSS, ambientato in una famosa località BALNEARE della Florida, e successivamente, in modo ancora più chiaro quando ho visto il cortometraggio di BEACH BOY nel 2017. Tom Gramenz E’ DENNIS LOTAWN, il mio personaggio. Nell’ altro cortometraggio, FUNFSECHSTEL, lui fa la parte del protagonista – antagonista, in un ruolo che si avvicina molto a quello del mio DENNIS del mio libro del 2006 (fra l’ altro ricorre anche l’ uso della D per i personaggi, in BEACH BOY è Dimi, in FUNFSECHSTEL è David). Attraverso questa rivelazione ho potuto creare la trama del mio racconto del 2017, DARK SOSIA, ambientato in una località dell’ Australia. La domanda è: siamo, in determinate fasi della nostra vita, allacciati alla nostra coscienza nel futuro attraverso un “link” che si potrebbe definire “entanglement quantistico”? Come è arrivata a me una immagine del 2017 nel 2006? Attraverso quale scorciatoia o traiettoria?

LA CONCLUSIONE E’: “quello che ci attrae e influisce sulla nostra mente, in mancanza di evidenze alternative, trova spesso la sua fonte di ispirazione, come causa che segue all’ effetto, una esperienza del futuro. Non dobbiamo cercare un significato nel presente, ma dobbiamo necessariamente attendere che si manifesti nel futuro.”

L’ IDEALE DEL “GRUPPO” E DELLA AMICIZIA E IL PROCESSO FOCALIZZAZIONE – IDEALIZZAZIONE – CONCRETIZZAZIONE Un altro tema che è stato una costante della mia vita è stato il “fascino dei gruppi di amici”, la “vita in una compagnia”: nell’ infanzia i “sette DIGIPRESCELTI” DI DIGIMON ADVENTURE (che in realtà erano otto), e i “SEI PIU’ UNO ANIMORPHS” della saga dei libri (se contiamo anche EREK o DAVID), più avanti fra il 2015 e il 2017 i “SETTE PERDENTI”.

IL NUMERO SETTE CHE RITORNA PERIODICAMENTE

RICORDATE? QUELLO CHE CI ATTRAE NASCONDE UNA MOTIVAZIONE “INCONSCIA” e per ERIC WARGO l’ inconscio in sé non è altro che “la versione futura della percezione conscia”. I GRUPPI DI AMICI sono stati una costante nel mio immaginario infantile e adolescenziale, ma in realtà L’ ERA DELLE COMPAGNIE DI AMICI nella mia vita non è iniziata fino al 2014. Quel che ci appassiona entra a far parte automaticamente del materiale che si riverbera nel futuro. E le questioni dell’ immaginario possono trovare uno sbocco materiale e concreto. Tematiche che tornano in una nuova veste. Prima la fase della focalizzazione (la passione), poi la idealizzazione (la speranza) e poi la concretizzazione. Finora è stata una ricorrenza: dal 2014 ogni TRE anni ho trovato una compagnia differente, nuova. Le prossime tappe saranno 2023 e 2026.

Hey! You forgot us! 2016 was the year of STRANGER THINGS

I SETTE DI 7TH HEAVEN

I SEI (PIU’ UNO) DI SHAMELESS, che ironicamente è la antitesi esatta di 7th HEAVEN
HOME IMPROVEMENT, la famiglia con tre figli maschi
CHEAPER BY THE DOZEN

LE MANIE DEL PUNTO INTERROGATIVO: LE GRANDI FAMIGLIE E I GEMELLI un giorno di marzo del 2004, io che ero un adolescente che guardava molto (troppo?) spesso qualsiasi cosa gli capitasse in televisione, accadde che trasmettevano un episodio di 7TH HEAVEN, e da allora venni preso da una passione molto forte per questa serie tv e questa famiglia, alla quale mi affezionai moltissimo. In origine erano cinque figli e due genitori, poi arrivarono DUE GEMELLI, e alla fine della serie ognuno dei primi tre figli aspettava dei GEMELLI e il quarto si metteva assieme ad una ragazza madre (il conto è SETTE) (è stata una serie a due finali, se uno vuole interpretare l’ undicesima stagione come una sorta di “universo parallelo”). All’ epoca frequentavo molto la parrocchia, l’ oratorio, i centri estivi, tutte cose connesse alla fede religiosa e le tematiche educative e morali di 7TH HEAVEN avevano molta presa su di me. Poi c’è stato il film di CHEAPER BY THE DOZEN, più avanti gli episodi di HOME IMPROVEMENT con i tre fratelli, e nel 2020 durante il lockdown mi sono guardato tutti gli episodi di SHAMELESS, che ironicamente è una serie che rappresenta a livello morale il polo opposto di 7TH HEAVEN, ma i suoi personaggi sono in grado di farti affezionare con grande facilità. Ad ogni modo, questo mio interesse eccentrico e forse “anacronistico” e “privo di contesto” apparente con le faccende della mia vita hanno fatto sì che chi mi conosceva, chi viveva con me, era assai perplesso da quello che stavano osservando.

All’ epoca pensavo che le due ragazze di questo gruppo assomigliassero alla mia idea dei miei due personaggi immaginari RITA e LA QUARTA PROTAGONISTA, rispettivamente quella a sinistra e quella a destra

Inoltre, nel 2007 e 2008 sono stato in contatto per un considerevole periodo principalmente con le due ragazze del gruppo di SEI GEMELLI DILLEY, che vivono nello stato dell’ Indiana negli USA. Penso attraverso le chat di MYSPACE ma anche su FACEBOOK. Ad un certo punto gli altri fratelli si incuriosirono di questo scambio di conversazioni online, e strinsi amicizia online persino con alcuni dei loro (compagni di classe? / vicini di casa?) amici. Era un momento abbastanza bizzarro… io, un ragazzo qualunque dall’ Italia che conversava con queste MICROCELEBRITA’ americane. Ovviamente ciò che aveva inizialmente attirato la mia attenzione era che erano SEI GEMELLI, qualcosa che per me sembrava un fenomeno inaudito, ma negli anni, facendo ricerche, e leggendo su “LIST OF MULTIPLE BIRTHS” su WIKIPEDIA, ho realizzato che non è un fenomeno così unico come possiamo percepirlo da lontano, ma che bisogna davvero avere tanta fortuna affinchè lo sviluppo di questi gruppi gemellari vada bene. Alcuni di questi gruppi ne hanno perso almeno uno durante la gravidanza, o pochi giorni dopo la nascita, altri possono diventare autistici, oppure essere affetti da disabilità fisiche e neurologiche, e anche se riescono a nascere, i primi mesi possono diventare una battaglia per la resistenza. Quando va davvero male, muoiono tutti, anche dopo la nascita. Ma a volte si vince alla lotteria. La famiglia DILLEY è in questo senso eccezionale.

Nell’ ambito delle “famiglie” BOBBI MCCAUGHEY ha vissuto un percorso vagamente simile alla storia di J. K. Rowling, nel senso che “prima non c’ era nulla e poi c’ era – tutto – e anche di più” …Bobbi era una donna sposata che non riusciva ad avere figli, e partecipava alle occasioni celebrative altrui con un senso di vuoto e malinconia, e aveva quasi perso le speranze. Temeva che la sua vita non le avrebbe mai permesso di essere una madre come le sue amiche e colleghe e vicine di casa. Poi la medicina ha trovato una soluzione e ha avuto una figlia. Probabilmente nei primi anni ’90 non avrebbe potuto mai nemmeno lontanamente immaginare che un giorno del 1997 una copertina del TIME sarebbe stata dedicata a lei, a suo marito e all’ incredibile evento che avrebbe trasformato per sempre la sua vita: infatti, dopo la nascita della bambina, i due coniugi diventarono i primi genitori al mondo con SETTE GEMELLI che riuscirono a sopravvivere e diventare adulti. Una storia Rowling – iana. Anche J. K. Rowling ha dovuto soffrire questa sensazione di vuoto, di sofferenza, frustrazioni, difficoltà, ostacoli, questa “percezione di assenza” che probabilmente la pervadeva ma che la spingeva anche a continuare a scrivere. E’ possibile che queste percezioni che in certi periodi della vita affliggono queste persone, inconsapevoli della MAGNITUDO del FUTURO che li attende al varco da lì a relativamente poco, in NETTO CONTRASTO con la situazione che vivono nel loro presente, siano dovute ad un RIFLESSO DEL FUTURO che fa emergere queste sensazioni di vuoto, perché in qualche modo il loro inconscio è consapevole dell’ IMPATTO che avrà sull’ intero blocco della loro esistenza, un evento così intenso e trasformativo?

Insomma, un così profondo RIEMPIMENTO nel futuro potrebbe riverberare nel passato, ma essere distorto ed essere percepito come… un “desiderio ritenuto impossibile”, un intenso “desiderio” che in quel momento non trova via di espressione…?

Oppure potrebbe manifestarsi come un “interesse settato sul pilota automatico” che a causa del contrasto con il contesto del presente risulta “fuori luogo” o genera “perplessità” visto da un punto di vista oggettivo?

 L’ IPOTESI DEL 2026 E LE INTERPRETAZIONI DEI CICLI VITALI Ora, chiariamo una cosa: io attualmente non conosco il mio futuro, ho certamente una marcia in più che potrebbe aiutare Eric Wargo a delineare meglio la sua percezione delle informazioni sul futuro come “distorte, inarrivabili, poco comprensibili, realizzabili solo in retrospettiva”, e questa marcia in più sono i cicli vitali che mi permettono di analizzare gli eventi del mio passato e anticiparne le “risonanze future” con un po’ di intuizione, perché come avevo detto, ho scoperto che, a distanza di tre anni e multipli, tutto ciò che concerne la mia vita, dalle persone agli eventi, ma anche le piccole cose, ritornano in una nuova veste, “clonandosi” con una magnitudo differente ma evocando contesti già affrontati in precedenza, e quindi la mia percezione del futuro POTREBBE essere meno distorta di quella delle altre persone, perché se è vero che il futuro influenza il presente e il passato in modo da far sì che esso stesso si possa manifestare, è anche vero che la vita è ciclica e questo sistema di ritorni ciclici si manifesta attraverso una “qualità frattale”, e quindi tanto più informazioni uno conosce sul proprio passato, tanto più “lucida” e “coerente” può dimostrarsi la interpretazione del futuro, e io da questo punto di vista sono davvero fortunato. La mia attuale ipotesi è che nel 2026 la faccenda dei GEMELLI troverà la “manifestazione”, la grande causa che segue agli effetti, e potrebbe emergere anche in modo assai eclatante! Anche se dubito che verranno fuori per davvero sette gemelli, nulla è tecnicamente impossibile. Il 2026 è collegato alla mia nascita, a quella di mio fratello, all’ inizio delle elementari, all’ arrivo del nostro gatto di casa, alla fine della saga degli Animorphs in Italia, all’ anno della mia relazione sentimentale adolescenziale, al 2008 dei Dilley, al 2011 del mio “amico fraterno” e dell’ altro ragazzo che avrebbe influenzato la mia vita, all’ emergere della prima compagnia sociale che mi ha incluso, nella mia vita, all’ anno dei “sette di IT” di King (e la seconda compagnia) e al 2020, l’ anno della terza compagnia e dell’ inizio di un vero e proprio nuovo capitolo, un reset sociale nella mia vita. Ho scelto il 2026 e non il 2023 perché pare che ci sia un salto di sei anni con queste cose (il sogno su GIULIA nel 2007 e la sua nascita nel 2013, e VALENTINA del 2013 e quella del 2019)… Diciamo che la “catena di allacci” giusta è quella descritta.

Il 2020, un anno di LOCKDOWN e INTERRUZIONE forzata di tutto, una primavera mancata, nella mia vita si è trasformato nell’ anno del NUOVO RESET. Un’ altra volta, dopo il 2009, la mia vita è cambiata per strada, in ottobre. Non sono mai stato realmente “fedele” al contesto “normale” che riguarda la mia età e la mia generazione, ho sempre cercato di fare in modo di “stare al passo con i tempi”, e alla mia età mantenere le amicizie è complicato, e la mia vita non mi ha mai permesso di “crescere” per davvero fino in fondo… e così, dopo un 2018 dedicato alla scrittura, un 2019 che ha visto protagonista la mia cara amica, e un 2020 in lotta contro “il pensiero unico”, si è sviluppata una “grande rottura” con il passato: è arrivato il futuro, ma questo futuro non è NUOVISSIMO, ma in realtà ha fatto resuscitare il contesto sociale emerso per me nel 2014, ma sotto una nuova veste… Qualcuno mi ha detto che più vado avanti con gli anni, più si abbassa l’ età media dei miei amici e conoscenti. Ormai si è creato un “personaggio” nel mio ambiente locale, sono abbastanza conosciuto, vengo percepito come un “vecchio (saggio” forse per alcuni, per altri invece non sono mai davvero cresciuto, ma ovviamente non approfondiscono le mie riflessioni di blog…) e il distacco da tutto ciò a cui ero abituato è stato graduale ma assai notevole… nella mia personale interpretazione, questa potrebbe essere un’ anteprima, un RIFLESSO del mio futuro.

E poi c’è stato quel SETTE nel cielo, il mese dopo l’ inizio del RESET (fra l’ altro una tappa accompagnata dal ritorno onirico di GIULIA con una menzione di “gemelli”), e un giorno prima del secondo sogno che menzionava i gemelli… la mia ipotesi è: se succede veramente, se ho davvero “spiato dal buco della serratura” rispetto all’ ipotetico scenario futuro è che saranno sei maschi e una femmina. Oppure, semplicemente, due gemelli maschi. Nel 2026.       

I TIME SLIPS (“allucinazioni di carattere temporale – viaggi nel tempo accidentali”) SONO FENOMENI QUANTISTICI

The Moberly–Jourdain incident (also the Ghosts of Petit Trianon or VersaillesFrenchles fantômes du Trianon / les fantômes de Versailles) is a claim of time travel and hauntings made by Charlotte Anne Moberly (1846–1937) and Eleanor Jourdain (1863–1924).
In 1911, Moberly and Jourdain published a book entitled An Adventure under the names of “Elizabeth Morison” and “Frances Lamont”. Their book describes a visit they made to the Petit Trianon, a small château in the grounds of the Palace of Versailles, where they claimed to have seen the gardens as they had been in the late eighteenth century, as well as ghosts, including Marie Antoinette and others. Their story caused a sensation and was subject to much ridicule.

https://en.wikipedia.org/wiki/Moberly%E2%80%93Jourdain_incident

I fenomeni di time slips collettivi sono spiegabili come rari fenomeni quantistici

Contrariamente alla credenza comune, il misterioso ” fenomeno time slip” – come descritto da molti testimoni affidabili non è né “allucinazione” né “frode”. Questi strani fenomeni paranormali possono infatti essere del tutto – o quasi interamente – spiegati dalla fisica di oggi e dalla FISICA QUANTISTICA, e possono anche essere “analizzati”, pezzo per pezzo, in tutte le fasi del loro sviluppo

https://www.academia.edu/35526326/Are_Perceptions_of_Time_Slips_Explainable_by_Quantum_Mechanics_as_Random_Time_Solitons_

PUBBLICHIAMO QUI ALCUNE FRASI SALIENTI DI QUESTO ARTICOLO PDF DI FISICA QUANTISTICA

“L’ ENTANGEMENT QUANTISTICO nello spazio implica anche l’ENTANGLEMENT QUANTISTICO nel tempo”

“Si può sopprimere il tempo di decoerenza di questi 2 macro-stati per tutta la durata dell’attraversamento di quella regione dello spazio profondo (che dura da secondi a ore) a seguito di un Effetto Zeno”

“Possono esservi applicazioni importanti come i nuovi computer quantistici, dove la soppressione/massiccio rallentamento del tempo di decoerenza è fondamentale per mettere in entanglement 2 diversi macro-stati e q-bit 0 e 1”

“Analizzando 4 famosi presunti time-slip, ho ricevuto diverse risposte e domande interessanti dai lettori. Il più interessante, esprimendo scetticismo sulla possibilità che una posizione potrebbe emettere “energia” in un momento specifico – diciamo l’anno 1900 che potrebbe casualmente (anche in situazioni molto rare) mettersi in entanglement con la propria energia e lo stato quantico nel futuro”

“La decoerenza dei macro-stati sarebbe così rapida che è semplicemente impossibile che qualcuno possa fare “interagire” per minuti o anche ore due macro-stati del passato e del futuro … o forse non è così?”

“Questa obiezione sicuramente interessante e intelligente sembra apparentemente convincente, eppure come vedremo è sbagliata e totalmente confutabile.”

“Ci sono altri tipi di energia su cui non sappiamo quasi nulla, eppure sappiamo che esistono davvero, e quelle energie potrebbero spiegare molti fenomeni tra cui quelli paranormali che molti fisici e scienziati si rifiutano di ammettere come reali.”

“Il fisico e specialista informatico Doug Matzke ,ad esempio, ha anche sostituito la definizione “Big Bang” con il più recente “Bit Bang”, il che significa che il nostro Universo non è solo il risultato di un’esplosione secondo la meccanica e la termodinamica, ma è  anche una sequenza di informazioni razionali e complesse. “

“Secondo Fantappie, mentre i fenomeni di entropia sono governati da “onde divergenti”, le cui causa/fonte è presente/passata, i fenomeni di sintropia (come i fenomeni biologici) sono governati da “onde convergenti”, la cui origine è nel futuro e il cui effetto è nel presente/passato.”

“è evidente che i fenomeni di sintropia come la nascita di un organismo vivente seguendo un codice complesso del DNA tendono a focalizzare, concentrare e organizzare atomi e molecole attorno ad un singolo punto convergente.”

“Nel nostro Universo sta operando un meccanismo sistematico di compensazione della probabilità, in modo che ogni crescente probabilità di comportamenti di entropia della materia sia compensata da una crescente improbabilità di fenomeni di sintropia.“

“Il famoso psicologo Carl Gustav Jung, che ha vissuto questo strano fenomeno negli anni ’30 a Ravenna, quando ha visitato un mausoleo con un amico, ed entrambi hanno visto per più di 20 minuti ” circondato da una strana luce blu pallido alcuni mosaici raffiguranti l’imperatore bizantino Galla Placidia, solo per scoprire giorni dopo che quei mosaici non esistevano più (forse esistevano 1.500 anni prima!) non è una conseguenza di “allucinazione”, “frode”, “disorientamento”, ecc., ma è un fenomeno reale (anche se raro), che può essere totalmente descritto dalla meccanica quantistica, e l’equivalenza energia/massa. “

“le telecamere non hanno esposto film (Montélimar), una mappa che stava iniziando a bruciare è diventata di nuovo totalmente intatta alla fine del time-slip (Bampton), ecc., come se quell’esperienza non si verificasse affatto.”

fractal-like nature of electron with respect to the whole Universe

C’è una relazione frattale fra l’ elettrone e un intero universo

l’elettrone, essendo l’armonica particella stabile fondamentale) dell’Universo (né protone né i neutroni sono fondamentali e stabili come l’elettrone),è una sorta di “universo frattale”, possedendo le stesse proprietà fisiche di tutto l’Universo in una dimensione molto più piccola.

Uno dei concetti che ha attirato molta attenzione è stato quello di retro-causalità cioè la possibilità che un entanglement spaziale tra 2 particelle significa che una delle particelle, invece di scambiare informazioni nel tempo presente che a quanto pare sembra vietato dal ben noto “teorema di nessuna comunicazione”, vietando scambi di messaggi tra due diversi sistemi quantistici ad una velocità maggiore di quella della luce – viaggia avanti/indietro nel tempo fino al punto in cui le 2 particelle sono state unite nella stessa sorgente.

Entanglement of 2 different times do entail the possibility to exchange messages at faster than light velocity

Viene accettata la possibilità di scambiare messaggi fra due periodi di tempo differenti ad una velocità maggiore di quella della luce

we will discover here in after another “incredible” fact:

decoherence of macro-systems can be really suppressed for long times

“La decoerenza di macro – sistemi può essere realmente soppressa per un periodo lungo di tempo”

“Mentre la materia viaggia tra i due condensati di Bose-Einstein, possiamo intrappolarla, potenzialmente per minuti, e rimodellarla – cambiarla – in qualsiasi modo vogliamo”

“l’osservazione/misurazione continua di un sistema quantistico, facendo collassare la sua funzione d’onda, potrebbe arrestarne l’evoluzione – e di conseguenza il suo tempo di decoerenza”

“l’impossibilità che un time slip può cambiare definitivamente le due linee temporali A (passato) e B (futuro) una volta che questo fenomeno è finito”

“Il fatto che accade un time slip non incide sulla futura concretezza e attuarsi di un evento futuro come neanche di uno nel passato”

“Bizzarri legami quantici collegano momenti distinti nel tempo, suggerendo che i legami quantici – non lo spazio-tempo – costituiscono la struttura fondamentale dell’universo”

QUESTO SI RICOLLEGA ALLE REGOLE E MECCANISMI BASE DEL GRAFICO TIMEWAVE ZERO,  E PROBABILMENTE ANCHE ALLE IMPLICAZIONI DERIVANTI DALL’ IPOTETICO FENOMENO FLASHFORWARD

“Non solo due eventi possono essere correlati, collegando quello precedente a quello successivo, ma due eventi possono essere correlati in modo tale che diventa impossibile dire quale sia quello che precede e quale sia quello che deriva dall’ altro. Ognuno di questi eventi è la causa dell’altro, come se ognuno fosse il primo a verificarsi.”

I principi della precognizione onirica (Eric Wargo)

IL SOGNO DEI SOLDI INTRAPPOLATI NELLA BOTTIGLIA DEL LATTE

Nel giugno del 2019 un uomo sognò che i suoi genitori avevano vinto 230.000 euro alla lotteria, ma che non si potevano recuperare i soldi perché erano intrappolati in una bottiglia del latte. Convinse i suoi a comprare un biglietto della lotteria, ma non vinsero niente. Una settimana dopo sua madre gli disse che il cugino di suo padre aveva vinto alla lotteria, nello stesso giorno in cui lui ebbe il suo sogno, e la somma era precisamente quella anticipata. Il cugino di suo padre era un LATTAIO.

IL SOGNO DELL’ ASTRONOMO, AUTORE DI “ONEIRONAUTI”

Un astronomo scopritore di una stella scoprì, nel suo diario dei sogni, che esattamente nove anni prima, quasi nello stesso giorno, aveva scritto di aver sognato di vedere un anello attorno ad una altra stella che stava esaminando e aveva fatto un disegno che ricalcava le immagini dell’ Hubble che rivelavano un anello attorno a Formalhaut, qualcosa che avrebbe scoperto appunto NOVE ANNI DOPO.

RISONANZE CALENDRICHE NEI SOGNI

Questo libro indica che una delle regole dei sogni sembra essere quella di anticipare una esperienza nella stessa data o intorno alla stessa data del sogno.

Finora non sono state prodotte evidenze che i sogni premonitori non esistono. Non credere agli scettici che dicono che “la scienza ha confermato la non esistenza delle premonizioni nei sogni”.

Dire che la precognizione esiste va davvero contro la Scienza?

Quello che davvero va contro la Scienza è dire che qualcosa va contro di essa solo perché noi presumiamo che la Scienza funzioni in un certo modo. Non è realmente così che funziona.

Eventi anticipati nei nostri sogni sono spesso prodotti dalle nostre stesse azioni, spesso in reazione al sogno stesso, attraverso un processo simile a quello “della gallina e dell’ uovo”. Alcuni studiosi hanno quindi creduto che queste esperienze andavano oltre il fenomeno della “causalità fisica”. Carl Jung credeva che sogni confermati da eventi successivi fossero una prova del “principio di connessione acausale” che lui definiva con il termine “Sincronicità”. I simboli della precognizione nei sogni si chiamano “time gimmicks”.

I sogni su esperienze future sono spesso distorti. I sogni premonitori sono connessi alla memoria. Si possono identificare i sogni premonitori con il metodo della “libera associazione”. I sogni ogni tanto ammucchiano esperienze future assieme in un singolo fenomeno, una singola narrazione. I sogni premonitori NON indicano possibili futuri individuali o azioni probabili soggette a cambiamento, ma indicano esperienze che accadranno realmente. Dire che la precognizione è come un radar per registrare pericoli è una metafora sbagliata. La precognizione è una nuova gnosi, un percorso di comprensione che ci connette al nostro “Io Lungo – Longer Self”, che ha una estensione temporale.

Pensa ad un programma di video editing, immagina che la tua coscienza scorra lungo un nastro di frames da sinistra a destra. La tua intera vita comunica con te attraverso il “cursore – coscienza” che sperimenti in questo momento.

Se ora sei influenzato da una esperienza futura attraverso un sogno, per estensione, i pensieri e i sogni del presente e le esperienze attuali danno forma al tuo passato, lo influenzano. Fornendoti soggettive e oblique anticipazioni del tuo percorso nel futuro, i sogni espandono radicalmente la tua comprensione di chi sei e di come sei arrivato a questo punto della tua vita. E’ sia un lavoro di retrospettiva che di prospettiva, una sorta di archeologia o paleontologia della tua storia di vita.

La Scienza dice che la precognizione è impossibile, ma in realtà è reale, quotidiana e assolutamente comune. Dovrai renderti presto conto che molto di quel che ci viene detto riguardo alla psicologia mainstream, e molto di quello che presumiamo sia vero sul modo in cui funziona la mente e il cervello dovranno essere rivisti e revisionati nel prossimo futuro. E questo vale anche per il modo in cui attualmente intendiamo il tempo e la causalità.

Il modo per recuperare il significato dei sogni è quello di usare il metodo della “associazione libera”: riflettere onestamente su ogni elemento, personaggio e situazione insiti in esso, tutto ciò che ci viene in mente sul momento.

Nell’ articolo su “The Journal of Personality and Social Psychology” del 2011 intitolato “Percepire il futuro: evidenza sperimentale per influenze anomale retroattive sulla cognizione e affetto”, l’ autore di ciò era un noto psicologo della Cornell University dal nome di Daryl Bem. I partecipanti ad un test di indovinelli sulle parole notavano risultati migliori se studiavano la lista di parole da ricordare DOPO aver fatto il test.

Si è scoperto che le persone possono descrivere immagini che non hanno ancora visto e che non sono state nemmeno ancora selezionate dallo sperimentatore con un grado maggiore di accuratezza di quanto sia possibile prevedere in modo casuale. Si è scoperto che rispondiamo agli stimoli (prerisposte comportamentali) con dieci secondi di anticipo.

IL METODO DUNNE

Quel che è valoroso nel metodo scientifico di Dunne nello studio dei sogni era che è stato in grado di escludere ogni connessione fra la sua mente e un evento significativo distante nel tempo, forzandolo a concludere che quello che i suoi sogni gli portavano come informazione erano anticipazioni della sua esperienza soggettiva di leggere di quegli eventi nel futuro, o di guardare i notiziari su di essi. Non erano informazioni dirette sugli eventi ma erano drammatizzazioni immaginative della storia sul giornale che avrebbe successivamente letto.

PRINCIPIO 1 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La precognizione non è sugli eventi nel futuro, ma riguarda la nostra esperienza futura soggettiva, riguarda ciò che apprenderemo o leggeremo nel futuro.

Perché questa è una distinzione importante? Perché gli eventi reali potrebbero non corrispondere esattamente con la nostra soggettiva comprensione di essi. I sogni quindi riempiono i nostri dubbi ed errori sulla futura comprensione degli eventi con quello che presumeremo che sarà, non con i fatti concreti.

Elizabeth Krohn, colpita da un fulmine nel 1988, imparò a mandare a se stessa email dei suoi sogni per facilitarne la successiva autentificazione. Anche lei scoprì che i sogni anticipavano esperienze future soggettive, il modo in cui lei informava se stessa degli eventi, il modo in cui li apprendeva, ne leggeva, il modo in cui li trovava in rete. E’ possibile avere precognizione di scene dai romanzi, dalle serie TV, dai film.

PRINCIPIO 2 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni premonitori non sono percepiti necessariamente come speciali e non hanno particolari caratteristiche che li distinguono dai sogni comuni, quindi bisogna prendere in considerazione OGNI sogno.

Mantenere un quaderno notebook sul quale scrivere i sogni potrebbe causare una memorizzazione più efficiente di essi, perché impostiamo una intenzione. La trascrizione dei sogni è assolutamente cruciale alla comprensione di essi.

Ogni dettaglio dei sogni è come una parola o un termine in un “larger text”: se l’ hai notato vuol dire che è significativo, non importa quanto stupido o banale possa apparire a livello superficiale.

Le associazioni che attribuisci ai sogni sono esclusivamente personali e soggettive, poiché toccano temi imbarazzanti e memorie, pensieri e sentimenti difficilmente condivisibili con altri.

La probabilità di accorgersi di una connessione fra il sogno ed esperienze reali nel futuro si riduce, quanto più ci distanziamo temporalmente dal momento del sogno. E’ più difficile accorgersi di qualche esperienza anticipata nel futuro, se questa è molto lontana nel tempo e non si è trascritto adeguatamente il sogno.

Il libro suggerisce che è sufficiente esaminare le proprie trascrizioni dei sogni por pochi minuti ogni sera, tornando indietro almeno di tre giorni.

La facoltà precognitiva appare essere attratta da cose che hanno a che fare con la precognizione, il tempo e anomalie anacronistiche. Questi sogni sono caratterizzati da una simpatica geometria frattale (self – similarity a tutti i livelli). Questi sogni remixano e mescolano attributi di oggetti.

Bruce Siegel replicò l’ esperimento di Dunne in un periodo lungo sette anni, registrando 241 sogni, e scoprì che UN QUARTO di essi si collegavano ad una esperienza futura, distante pochi giorni, o addirittura a pochi minuti dal risveglio.

I sogni ci mostrano esperienze future – in modo obliquo – attraverso simboli, puns e altre connessioni associative.

Una delle più significative fallacie della Scienza è credere che un fenomeno difficile da studiare e verificare con il metodo scientifico non possa essere reale.

Gli umani, essendo creatori di significato e motivati dalla ricerca di significato, evaderanno sempre in qualche modo lo scrutinio scientifico, ed è per questo che abbiamo bisogno della filosofia, della storia, dell’ arte, della letteratura, della religione, in sostanza, abbiamo bisogno delle materie umanistiche. Ma nel nostro mondo attuale, plasmato dalla esaltazione della Scienza, la realtà che ci sono significati nel mondo e che devono essere studiati in modo rigoroso, spesso viene minimizzata e dimenticata.

Le persone ordinarie che hanno trascritto i loro sogni, anche a esclusione del simbolismo standard di Freud e Jung, notano che c’è una logica oscura in essi, ma soprattutto, una ingenuità che trascende la loro stessa mentalità. Se questa ingenuità viene analizzata in modo Freudiano, appare eccessiva, così lontana dall’ esperienza della nostra intelligenza mondana che le persone hanno difficoltà ad accettare che la loro mente sia in grado di produrre simili narrative così complesse e intricate.

Può sembrare poco intuitivo, ma la prima chiave per comprendere la precognizione è realizzare che si tratta di un aspetto della nostra memoria. La precognizione avviene nei confronti del nostro futuro individuale e non quello degli altri, e nemmeno verso eventi oggettivi. Sconvolgimenti emotivi futuri sono più facili e probabili da pre – memorizzare (pre – ricordare) proprio come quelle del passato. La precognizione è molto associativa, riguarda la realizzazione di connessioni (non – logiche), riguardo esperienze che accadono assieme, in un tempo futuro vicino, anche se non hanno nessuna correlazione con esperienze del passato, anche se simili.

La ricercatrice onirica Ann Faraday ha scritto nel suo libro del 1974 “The Dream Game”, che dopo essersi trasferita in un nuovo appartamento al settimo piano, sognò di cadere dal balcone. La sua prima regola è quella di guardare per una interpretazione letterale, e non simbolica, e quando si mise a esaminare il suo balcone, scoprì che necessitava di alcuni lavoretti di riparazione. Scrisse quindi che la informazione era stata registrata inconsciamente nella sua mente, ma che era troppo indaffarata per rendersi conto della situazione potenzialmente pericolosa. Scrisse anche che un vicino sognò che suo figlio stava cadendo da una alta scala, così lei gli consigliò di darci una occhiata, e così lui scoprì un gradino pericolante. La psiche funzionava quindi da cane da guardia per prevenire eventuali incidenti.

Una donna che viveva nello Stato di Washington riferì di essersi svegliata da un terribile sogno nel quale il suo figlio neonato veniva schiacciato da un lampadario posto sopra la sua culla. Nel sogno l’ ora segnava le 4:35 di notte. Suo marito la rassicurò, dicendole che era solo un sogno, e di tornare a dormire. Ma il suo istinto materno ebbe la meglio, e così lei portò suo figlio nel loro letto. Più tardi, la coppia venne svegliata da un suono. Una volta corsi nella stanza della culla videro che il lampadario era caduto PER DAVVERO, schiacciando la culla. Ovviamente l’ orologio segnava le 4:35 di notte.

Molti sogni anticipano con precisione, fin nei minimi dettagli, eventi di giorni, settimane, mesi, anni e persino decenni nel futuro, in modi che non possono essere spiegati altrimenti. Una migliore interpretazione, e spiegazione che copre l’ intero spettro dei sogni precognitivi è che i sogni mostrano i nostri pensieri consci in reazione ad eventi e scoperte nel futuro. Questi tipi di vividi e immaginari “e se” sono la reale spiegazione per le premonizioni di disastri che sembrano essere evitati per poco, nella vita reale.

Questo “radar dei pericoli potenziali” riesce persino a presentare i pensieri e le emozioni che tu percepiresti dopo il tuo successivo incontro ravvicinato con una minaccia.

I sogni “sanno già” quali persone potresti incontrare nel futuro, e persino in che modo.

PRINCIPIO 3 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ci mostrano simbolicamente i nostri pensieri consci futuri in reazione a shock emotivi e realizzazioni successive

PRINCIPIO 4 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni costruiscono rappresentazioni del futuro usando mattoncini di esperienze passate

Questi mattoncini associativi possono essere sia esperienze recenti che risalenti all’ infanzia o giovinezza, e spesso si focalizzano su esperienze future che ci rimandano (che risuonano con ) a esperienze del passato.

Senza specificazioni verificabili, un sogno sul futuro può facilmente essere interpretato come una rappresentazione del passato.

Una metafora alternativa a quella dei mattoncini sarebbe quella di pensare ai sogni come effigi di pensieri futuri, agenti come sostituti di materiali già esistenti, ma spesso incredibilmente mescolati fra di loro. Una scoperta futura su una stella che l’ astronomo Paul Kalas non aveva ancora esaminato era stata quindi rappresentata come una stella verso la quale era intimamente familiare.

E il sogno dell’ autore Eric Wargo che anticipava il 9/11 era associato a pensieri già esistenti sul tema della vulnerabilità, che erano stati prodotti successivamente all’ attacco, e il sogno ha usato le sue personali associazioni mnemoniche usando il tema del suicidio e della crisi.

Figure e oggetti onirici possono scambiarsi gli attributi. L’ autore aveva sognato due edifici bassi, grigi dalla facciata simile a quella delle Torri Gemelle, rappresentati sotto forma di moschee, mescolando diverse tematiche.

PRINCIPIO 5 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Figure periferiche nella nostra vita possono apparire nei nostri sogni, persino le celebrità, come action figures o archetipi, rappresentando associazioni riguardanti questi individui, in una allegoria simbolica

 PRINCIPIO 6 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Una situazione o esperienza recente potrebbe triggerare (suscitare) un sogno riguardo una esperienza futura che risuona e somiglia a quella del passato (risonanza tematica)

I sogni premonitori non sono replay letterali di esperienze future. Invece, si collegano ad esse simbolicamente, in modo obliquo e associativo. Perciò, per creare un approccio efficace, e teoricamente efficace, dobbiamo combinare il metodo Dunne con le scoperte recenti relative alla funzione mnemonica dei sogni e anche con il metodo della libera associazione di Freud.

“Libera associazione” significa semplicemente dare permesso a te stesso di notare dettagli e riflettere su cosa ci viene in mente, a prima vista, su di essi. Una associazione spesso sembrerà casuale. Chiediti: cosa è stato rimpiazzato, distorto, sostituito, e che significato ha questa alterazione per te? Cosa manca nel “dream setting” che invece dovrebbe esserci nella realtà? Devi seguire le regole: considera valido solo le primissime cose che ti vengono in mente.

I nostri sogni realizzano drammi esagerati, esaltati ed elaborati per rappresentare anche situazioni poco significative. Questo è un fattore che ci impedisce di trovare corrispondenze con eventi reali. Immaginiamo che un sogno drammatico debba necessariamente rappresentare qualcosa di grande, mentre invece il riferente potrebbe essere qualcosa di più semplice, come trovare un oggetto importante che è caduto nell’ acqua del lavandino o di una bacinella.

PRINCIPIO 7 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Il livello di drammatizzazione del sogno potrebbe essere di gran lunga fuori proporzione rispetto al significato e alla magnitudo della esperienza sul quale si focalizza

I sogni rappresentano esperienze e pensieri del futuro usando materiali già disponibili nella nostra memoria.

PRINCIPIO 8 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Sono le associazioni ai nostri sogni e non il loro contenuto manifesto che spesso rivelano collegamenti alle esperienze successive

Quando ti sarai abituato a fare libera associazione con i sogni, avrai realizzazioni stupefacenti a ripetizione.

Bruce Siegel ha stimato che un quarto della sua lista di 241 sogni registrati hanno prodotto risultati positivi alla precognizione. Se può essere dimostrato che un quarto dei nostri sogni producono risultati positivi, è ragionevole considerare che molti altri in più potrebbero produrre tali risultati, se noi facessimo più attenzione.

PRINCIPIO 9 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Bisogna presumere che, anche se è impossibile dimostrarlo, OGNI nostro sogno può essere potenzialmente precognitivo

Tutti i sogni hanno luogo da qualche parte, in qualche luogo che viene da essi rappresentato e mostrato, familiare o ignoto. Il luogo mostrato nel sogno ha una notevole importanza nella interpretazione di esso, e potrebbe rivelare importanti dettagli sulla situazione futura.

L’ autore scrive che ha scoperto che molti suoi sogni si collegano a notizie o immagini trovate su Internet, e che il sogno inevitabilmente pone l’ autore al centro della scena, al suo interno, facendolo interagire con oggetti e figure. Anche se la situazione futura viene vissuta in modo passivo, senza esserne protagonisti, il sogno ci fa entrare in scena come tali.

Lo spazio simbolico (il luogo) che il sogno usa per rappresentare una esperienza non è mai casuale. Potrebbe essere associabile alla situazione futura, o essere narrativamente consistente con qualche simbolo chiave.

A volte accade che sogni che possono sembrare di scarsa importanza e magnitudo nel presente possono risultare successivamente molto più significativi per il futuro. Infatti, come certe rappresentazioni drammatiche possono essere usate per situazioni banali, rappresentazioni apparentemente banali possono essere usate per indicare situazioni di grande magnitudo.

L’ autore ha sognato di cadere in un luogo, dove poi è effettivamente avvenuto uno scivolone, in un luogo in cui precedentemente si era slogato un polso mesi addietro. Il suo sogno aveva mescolato associazioni in un tableau composito.

PRINCIPIO 10 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni spesso codificano esperienze in una singola finestra temporale, ma non necessariamente queste esperienze devono avvenire in sequenza, anche se vengono rappresentate come tali

I nostri sogni sembrano conoscere in anticipo l’ orario in cui avvengono situazioni future, e la data.

Secondo il fenomeno delle RISONANZE CALENDRICHE, un sogno potrebbe indicare una esperienza futura che avviene ad una distanza esatta (nella stessa data del sogno) settimane, mesi, anni in avanti. L’ autore indica che secondo la sua ricerca, alcuni sogni hanno invece la data sbagliata di un giorno o due, sia in anticipo che in ritardo rispetto alla data della situazione futura.

PRINCIPIO 11 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ogni tanto rappresentano e indicano situazioni future che avvengono nella stessa data del sogno, anche anni in avanti rispetto all’ anno attuale (giorno più, giorno meno)

Quello che definisce un pensiero come – inconscio – non è che viene prodotto da una parte nascosta della tua mente, ma che è un pensiero che viene influenzato da un altro pensiero, conscio, che tu non hai ancora sperimentato. Che si trova avanti nel tempo rispetto alla tua mente sul momento.

In fisica quantistica la RETROCAUSALITA’ indica che gli effetti possono verificarsi e mostrarsi in anticipo rispetto alle loro stesse cause. Questo fenomeno si nasconde nella randomness (casualità) della meccanica quantistica, un fenomeno che aveva catturato l’ attenzione di Jung. Significa quindi che Einstein aveva ragione: Dio non gioca a dadi.

Un sogno può precedere un incontro con una persona o animale, che assume maggior significato e valore a causa di una esperienza o informazione che produce la causa dell’ incontro con tale persona o animale.

Il cervello è un radar per le coincidenze, e un creatore di esse. Con il suo vorace appetito per le associazioni, ci orienta verso confluenze di eventi ed esperienze che vanno in rima o risuonano con altre precedenti, e che sono connesse attraverso metodi di associazione soggettivi e personalizzabili. (Ciò viene evidenziato nella mia teoria dei CICLI VITALI)

PRINCIPIO 12 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La sincronicità è ciò che ci orienta verso risultati positivi, coincidenze che appaiono spettacolari e miracolose, doni, e noi siamo inconsapevoli che le nostre azioni giocano un ruolo per trasportarci verso, e creare, questi avvenimenti sincronici

Tecnicamente abbiamo sempre un ruolo nella realizzazione del futuro anticipato in modo obliquo dai sogni. Non è un fenomeno accidentale, ma una regola.

PRINCIPIO 13 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

In un modo o nell’ altro, i sogni ci portano a realizzare il futuro che profetizzano

L’ interpretazione di un incontro come qualitativamente significativo per il soggetto viene inclusa nelle anticipazioni dei sogni.

PRINCIPIO 14 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Un sogno potrebbe pre – rappresentare i pensieri futuri del soggetto, che riguardano il modo in cui si considera il sogno stesso, il suo valore, attraverso un fenomeno frattale

Se noi riusciamo ad essere abbastanza coraggiosi e fiduciosi da condividere il nostro sogno con altri, queste persone che ascoltano potrebbero riuscire a completarne il significato, aggiungere rivelazioni significative, apportando informazioni aggiuntive e verifiche riguardanti ciò che stava accadendo nel sogno.

PRINCIPIO 15 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Un sogno precognitivo di per sé potrebbe essere poco importante, ma ciò che importa davvero è ciò che ti suggerisce di fare in futuro, quello che ti ispira a compiere, il comportamento che hai in reazione ad esso, e le connessioni con altri che ti spinge a mettere in atto

PRINCIPIO 16 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La precognizione spesso ci orienta verso categorie di esperienze che modificano le nostre credenze e prospettive precedenti

IL PRESENTIMENTO DI OSCAR

“Ero in macchina con il mio amico Tom, ed erano all’ incirca le 5:00 del pomeriggio, e stavamo guidando verso Prospect Avenue, in Kansas City. Stavamo ridendo per una battuta, ed eravamo felici. All’ improvviso, una percezione molto intensa mi ha spinto a dire che c’ era un problema serio, smettemmo di ridere, e anche se non sapevamo dire di cosa si trattava, cominciammo a guardarci intorno e controllare gli oggetti nella macchina. Ad un certo punto gli dissi di accendere la radio, e la prima cosa che sentimmo fu l’ annuncio di un incidente automobilistico nel quale in seguito scoprimmo che riguardava alcuni nostri compagni di scuola, uno dei quali era morto”

Una rapida ricerca online può portarci a visualizzare pagine e pagine di report di sogni di persone che riguardavano gli eventi dell’ 11 settembre 2001, e anche opere artistiche che sembravano anticipare la distruzione delle torri.

L’ autore poi spiega come eventi riguardanti esplosioni, per motivi che possono collegarsi a leggi della fisica, possono essere molto più facili da anticipare, per la rapidità con la quale avvengono. Per esempio, nel database raccolto dalla ricercatrice onirica pionieristica Louisa Rhine, metà di essi riguardavano la tematica del fuoco, incendi ed esplosioni.

Spesso i sogni ci rappresentano anticipazioni di pensieri futuri che sono esistenziali, che riguardano la nostra percezione di essere sopravvissuti alle tali.

 PRINCIPIO 17 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Il pensiero “SONO SOPRAVVISSUTO” è un target molto comune del fenomeno precognitivo

In molti casi, la focalizzazione sulla sopravvivenza non può esserci di aiuto per prevenire ed evitare disastri e tragedie, specialmente se riguardano altre persone e non noi come individui. Gli annali della precognizione onirica sono pieni di storie di persone che, ad ogni modo, riescono a salvare la propria vita e quelle di altri, a causa di un sogno.

PRINCIPIO 18 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Esperienze che suscitano imbarazzo e umiliazione dentro di noi sono un target comune del fenomeno precognitivo

La frustrazione che proviamo quando capiamo che non c’è una infrastruttura precognitiva che ci aiuta ad evitare i disastri hanno ispirato i ricercatori a creare registri di sogni. Ma che cosa potrebbe fare una agenzia autoritaria per prevenire un incidente aereo o un attacco terroristico? Sostanzialmente nulla, nessuno crede nella precognizione, e ad ogni modo gli eventi rappresentati, secondo la fisica quantistica, SONO GIA’ AVVENUTI E SCRITTI, perché nella fisica quantistica, IL FUTURO ESISTE ED E’ FISSO.

E’ importante per le persone che sperimentano sogni su disastri che i loro sentimenti di colpa emergono dalla credenza naturale, ma errata che le premonizioni mostrano “futuri possibili” che sono soggetti al libero arbitrio e che sono influenzabili dalle nostre azioni, e quindi evitabili.

NON E’ COSI’ CHE FUNZIONA

A volte, i sogni rappresentano alcune di queste considerazioni, per esempio situazioni future in cui temiamo e immaginiamo che POTREBBE avvenire qualcosa in una determinata situazione e ce la rappresentano come se avvenisse per davvero. Il pensiero del futuro è incluso nella rappresentazione onirica del contesto. Se noi incontriamo una coppia che sta attraversando la strada e percepiamo un potenziale pericolo per loro, un sogno potrebbe mostrarci quella situazione, ma nel sogno tale pericolo potrebbe concretizzarsi, anche se successivamente, verificheremo che tale indicente non è mai avvenuto, anche se comunque una coppia molto simile a quella del sogno ci passa davanti. I sogni non sono riflessi diretti di eventi futuri, ma riflessi della nostra percezione di tali eventi, riflessi della nostra coscienza e dei nostri pensieri situati nel futuro rispetto a noi. 

Addirittura, i sogni ci indicano, inclusi nel contesto, la nostra percezione confusa riguardante il nostro fallimento nell’ agire. Se tu non avessi fallito ad agire e non ti fossi sentito in colpa, non avresti mai avuto un tale sogno in primo luogo.

Questi pensieri situati nel futuro rispetto a noi interferiscono con il nostro IO del presente e ci muovono in maniera tale che finiamo per produrre proprio quegli specifici pensieri nel momento giusto, creando time loops nella nostra vita. Se non fosse così diventerebbe una situazione paradossale.

Escludi a priori la considerazione che i sogni ci mostrano “futuri possibili” o “situazioni alternative” alla “e se fosse andata così”. NO. I sogni ci trasmettono informazioni SU QUELLO CHE SARA’, anche se questa informazione potrebbe essere trasmessa in modalità distorte, e in modi molto strani.

 PRINCIPIO 19 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ci pre – presentano in modo obliquo e simbolico esperienze reali, concrete, nel futuro, piuttosto che letteralmente pre – presentarci possibilità future

I sogni sono come airbag, reti di protezione, che ci preparano all’ impatto con sconvolgimenti nel nostro futuro. Il sogno ci spoilera alcuni dettagli sull’ evento, così da tenerci pronti ad accogliere tale esperienza.

PRINCIPIO 20 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni non possono rappresentare direttamente la cessazione di esistere, ma si focalizzano sulla perdita da noi sperimentata nel futuro, come viene da noi sperimentata nella nostra mente, i sentimenti che proviamo quando avviene o sulla possibilità eventuale di perdere qualcuno

Le persone non dovrebbero sentirsi responsabili se sbagliano una interpretazione di un disastro futuro, o se falliscono nel prevenire eventi spiacevoli. Non c’è altro modo in cui sarebbero potute andare le cose. Non c’è una timeline dove il corso degli eventi si svolge in modo differente.

PRINCIPIO 21 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI Non è colpa tua se hai una premonizione di qualche evento spiacevole che successivamente si verifica concretamente

Tutto quel che la esperienza del futuro ci suscita a livello emotivo, e di pensieri che produciamo in reazione ad essa, sono già inclusi nel “pacchetto” interpretativo del sogno che ci arriva. Persone particolarmente efficienti a livello intuitivo potrebbero essere maggiormente portate ad agire, in reazione ad impulsi improvvisi, e oggettivamente privi di senso, inizialmente, di modo da evitare situazioni spiacevoli per altri. Una telefonata fatta di istinto potrebbe allontanare un malvivente che sta meditando di compiere un crimine dalla persona che chiamiamo, per esempio. La azione di rispondere alla telefonata potrebbe farlo battere in ritirata. Come certe persone hanno un valido senso dell’orientamento, altre persone possono avere un valido senso dell’ intuizione, nei confronti di presentimenti riguardanti minacce per se stessi ed altri. L’ autore Eric Wargo definisce l’ inconscio come – coscienza distante nel tempo rispetto al presente – consciousness displaced in time Spesso quando due idee sembrano diametricamente opposte possono invece rivelare una pertinenza fra le due. I pensieri possono essere CAUSATIVI nel contesto dei time loops, e ciò potrebbe essere persino in grado di recuperare una certa percentuale di libertà effettiva nell’ illusione del libero arbitrio che abbiamo. Se noi possiamo essere influenzati da pensieri situati temporalmente nel futuro rispetto a noi, di conseguenza, pensieri attuali, sperimentati sul momento, qui, ora, possono influenzare le nostre azioni situate nel passato rispetto a noi.

LA STORIA DEI SOGNI RICORRENTI DI TOBI, AMICA DI GIOVINEZZA DELL’ AUTORE La narrazione del libro si focalizza su una storia riguardante un fenomeno di sogni ricorrenti accaduto a Tobi, una amica di giovinezza dell’ autore di questo libro. “Nell’ inverno del 1988 la vita di Tobi venne stravolta da un fenomeno di sogni ricorrenti che le suscitavano paura e depressione. Per lei, nel contesto di ingenuità nel quale si trovava, non era stato possibile comprendere le reali implicazioni dei suoi sogni. Non era in grado di comprendere che i sogni che le tormentavano le notti erano in realtà messaggi di stupore del suo IO situato nel futuro rispetto a lei. Le ripercussioni di questa incomprensione crearono una serie di notevoli differenze e stravolgimenti nel suo modo di vivere. A causa della depressione che le suscitavano, si allontanò dai suoi coetanei, e rinunciò a trasferirsi in un’ altra nazione. Questa decisione la portò successivamente a conoscere il suo futuro marito e a farsi una famiglia. Per raggiungere il successo nel futuro era necessario prima sperimentare alcuni dolori e traumi. I sogni funsero da trigger, come spinta per smuoverla e guidarla verso determinate decisioni. I sogni riguardavano un suo conoscente del passato con la quale non era più in contatto, e che oggettivamente non aveva ragioni per focalizzarsi su di lui in modo tale da sperimentare questi sogni. Ciò che sperimentiamo nei sogni è la – presenza – di qualcosa di altro da se, non riconosciuto, che potrebbe farci soffrire, ma potrebbe fare ciò per il nostro bene, anche se sul momento non ce ne rendiamo conto. Questa presenza sconosciuta, simbolicamente parlando, è il nostro IO del futuro. Questi interventi di influenza sul presente dal futuro non vengono mai riconosciuti come tali, e vengono interpretati erroneamente come qualcosa di pauroso, minaccioso, oppressivo. Tobi visualizzava il suo conoscente dei sogni ricorrenti come un gigante, ma non era realmente lui, bensì una manifestazione del futuro di Tobi, qualcosa di protettivo e gentile, che l’ avrebbe guidata verso un futuro di soddisfazioni per lei.“

Tobi all’ epoca aveva 19 anni. I sogni avevano una ricorrenza settimanale, e in essi, lei si comportava in modo violento verso questo conoscente, lo abbatteva con una arma, mentre lui veniva raffigurato come un gigante minaccioso, e ciò contrastava nettamente con il suo carattere contrario alla violenza. In quello stesso inverno del 1988 conobbe il suo futuro marito, a causa della situazione nella quale si trovava, il suo allontanamento dagli altri, provocato dalla depressione, e la sua rinuncia a trasferirsi. Nel 2011 era quindi madre di due bambini, e ad un tratto i sogni sul conoscente RICOMINCIARONO. Nel sogno del 2011, lui la incontrava per strada e la portava a casa sua, e sulla soglia, cercava di nascondere alla sua vista ciò che c’ era all’ interno. Ma lei vide comunque cosa c’ era, e vide una serie di “libri straordinari”. Sette anni dopo, nel 2018, ebbe invece un sogno su un amico di questo famigerato conoscente. Immediatamente lei fu consapevole che il sogno riguardava il suo vecchio conoscente, così decise di cercare finalmente informazioni online su di lui. Tobi scoprì che il suo conoscente era stato ucciso nel 2008, precisamente nel modo in cui lei si comportava violentemente nei suoi confronti nei sogni ricorrenti. Il sogno del 2011 era arrivato al terzo anniversario della sua morte. In seguito, continuando le ricerche online, decise di cercare info sui suoi coinquilini al college, uno dei quali era l’autore di questo libro.

Tobi scoprì che egli aveva un blog sulla precognizione “TheNightShirt” e che solo qualche giorno prima aveva pubblicato il suo libro “Time Loops”, a riguardo. Così decise di ordinarlo, e si rese conto che nel marzo 2017 aveva avuto un sogno sull’ autore, nel quale descriveva “la dimostrazione della presenza di una coscienza non ordinaria”. I due tornarono in contatto tramite una mail di lei, e collaborarono assieme alla comprensione dei sogni ricorrenti. Ci rendemmo conto che i sogni riconoscevano già allora il valore della scoperta nel futuro sul suo omicidio. E’ un clichè dire che “nulla avviene per caso”, ma nella realtà della fisica quantistica e della retrocausalità è effettivamente così. L’ autore successivamente scoprì un sogno che si focalizzava su Tobi, il 15 novembre del 1999, quando non erano più in contatto da almeno 10 anni. Sognò che era una profetessa, una sibilla, che allevava conigli in una fattoria. Mentre stava scrivendo una mail per informare la sua amica, gli arrivò un messaggio inbox dalla UPS, che lo informava dell’ arrivo di un pacco. Si trattava di un regalo di Natale da parte di Tobi, per la figlia dell’ autore: un libro “viaggio sul pianeta dei conigli” di Rosemary Wells, un libro già letto dai figli di Tobi.

PRINCIPIO 22 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Attributi del carattere quali – coscienziosità e una attitudine di interesse e gentilezza nei confronti di se e di altri – possono essere essenziali per suscitare la manifestazione della precognizione, almeno in modo consistente

Penso che siamo coinvolti nella creazione delle nostre vite già scritte che noi mettiamo in atto, come fossimo attori, che seguono un copione. Essenzialmente siamo come personaggi, non molto diversi da quelli dei romanzi.

Uno dei risultati più sublimi e sorprendenti della “paleontologia del se” attraverso i sogni è la scoperta di un fossile dal futuro, che rappresenta la nostra coscienza come è ora, in un sogno scritto anni addietro rispetto al nostro presente.

  PRINCIPIO 23 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Sogni che risultano essere precognitivi spesso contengono una rappresentazione simbolica dell’ atto del tornare a esaminare tale sogno per verificarne il contenuto

PRINCIPIO 24 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Il linguaggio associativo usato in un sogno, o il suo contenuto simbolico, è influenzato e forzato ad adattarsi in modi particolari ad esperienze successive e alla connessione con altri sogni nel corso della propria vita, in modo da formare un “filone narrativo”

Alcuni ricercatori possono scoprire che sogni avvenuti in sequenza lungo giorni e anni potrebbero tutti collegarsi e riferirsi ad un singolo evento nel futuro, o addirittura riferirsi – al prossimo episodio – e quindi al sogno successivo nella serie ricorrente. Brian Inglis nel suo libro “Coincidence” parla dell’ esperienza di Sebastian Earl, postata nel database del centro di ricerca parapsicologica di Edinburgo (Fondazione Koestler), un evento avvenuto quando aveva quindici anni:

“Un giorno, mentre ero vicino ad addormentarmi, mentre mi veniva sonno una frase mi piovve nella mente, e mi stupii a tal punto che il giorno dopo la raccontai al mio amico Adam a scuola, e lui si agitò molto, perché mi spiegò che aveva letto quella stessa esatta frase in un libro nella sera precedente, prima di dormire.”

Il fatto che la frase gli era piombata in testa mentre si stava addormentando era sintomatico di un fenomeno di orientamento verso un momento di significativa connessione con il suo amico. Il fatto di aver condiviso l’ avvenimento era già pre – impostato nel fenomeno stesso.

PRINCIPIO 25 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Fenomeni ipnagogici e ipnopompici frequentemente risultano essere precognitivi, spesso nel giro di un giorno o due dal verificarsi degli stessi

Libro scritto nel 1898 anticipa l’ evento del Titanic del 1912: la storia narra del tragico viaggio della nave da crociera “Titan”

Se sei un artista, o uno scrittore, vai ad esaminare i tuoi progetti del passato, soprattutto quelli poi abbandonati o abbozzati, o mai pubblicati. Potresti scoprire sorprendenti anticipazioni di eventi e situazioni che si sono verificate nella tua vita e in quelle di altri vicini a te. Potrebbe persino esserci una relazione inversa rispetto alla qualità e al valore di un lavoro creativo e il suo quoziente di anticipazione intuitiva di eventi concreti.

PRINCIPIO 1 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La precognizione non è sugli eventi nel futuro, ma riguarda la nostra esperienza futura soggettiva, riguarda ciò che apprenderemo o leggeremo nel futuro.

PRINCIPIO 2 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni premonitori non sono percepiti necessariamente come speciali e non hanno particolari caratteristiche che li distinguono dai sogni comuni, quindi bisogna prendere in considerazione OGNI sogno.

PRINCIPIO 3 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ci mostrano simbolicamente i nostri pensieri consci futuri in reazione a shock emotivi e realizzazioni successive

PRINCIPIO 4 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni costruiscono rappresentazioni del futuro usando mattoncini di esperienze passate

PRINCIPIO 5 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Figure periferiche nella nostra vita possono apparire nei nostri sogni, persino le celebrità, come action figures o archetipi, rappresentando associazioni riguardanti questi individui, in una allegoria simbolica

PRINCIPIO 6 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Una situazione o esperienza recente potrebbe triggerare (suscitare) un sogno riguardo una esperienza futura che risuona e somiglia a quella del passato (risonanza tematica)

PRINCIPIO 7 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Il livello di drammatizzazione del sogno potrebbe essere di gran lunga fuori proporzione rispetto al significato e alla magnitudo della esperienza sul quale si focalizza

PRINCIPIO 8 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Sono le associazioni ai nostri sogni e non il loro contenuto manifesto che spesso rivelano collegamenti alle esperienze successive

PRINCIPIO 9 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Bisogna presumere che, anche se è impossibile dimostrarlo, OGNI nostro sogno può essere potenzialmente precognitivo

PRINCIPIO 10 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni spesso codificano esperienze in una singola finestra temporale, ma non necessariamente queste esperienze devono avvenire in sequenza, anche se vengono rappresentate come tali

PRINCIPIO 11 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ogni tanto rappresentano e indicano situazioni future che avvengono nella stessa data del sogno, anche anni in avanti rispetto all’ anno attuale (giorno più, giorno meno)

PRINCIPIO 12 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La sincronicità è ciò che ci orienta verso risultati positivi, coincidenze che appaiono spettacolari e miracolose, doni, e noi siamo inconsapevoli che le nostre azioni giocano un ruolo per trasportarci verso, e creare, questi avvenimenti sincronici

PRINCIPIO 13 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

In un modo o nell’ altro, i sogni ci portano a realizzare il futuro che profetizzano

PRINCIPIO 14 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Un sogno potrebbe pre – rappresentare i pensieri futuri del soggetto, che riguardano il modo in cui si considera il sogno stesso, il suo valore, attraverso un fenomeno frattale

PRINCIPIO 15 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI Un sogno precognitivo di per sé potrebbe essere poco importante, ma ciò che importa davvero è ciò che ti suggerisce di fare in futuro, quello che ti ispira a compiere, il comportamento che hai in reazione ad esso, e le connessioni con altri che ti spinge a mettere in atto

PRINCIPIO 16 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

La precognizione spesso ci orienta verso categorie di esperienze che modificano le nostre credenze e prospettive precedenti

PRINCIPIO 17 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Il pensiero “SONO SOPRAVVISSUTO” è un target molto comune del fenomeno precognitivo

PRINCIPIO 18 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Esperienze che suscitano imbarazzo e umiliazione dentro di noi sono un target comune del fenomeno precognitivo

PRINCIPIO 19 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

I sogni ci pre – presentano in modo obliquo e simbolico esperienze reali, concrete, nel futuro, piuttosto che letteralmente pre – presentarci possibilità future

PRINCIPIO 20 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI I sogni non possono rappresentare direttamente la cessazione di esistere, ma si focalizzano sulla perdita da noi sperimentata nel futuro, come viene da noi sperimentata nella nostra mente, i sentimenti che proviamo quando avviene o sulla possibilità eventuale di perdere qualcuno

PRINCIPIO 21 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Non è colpa tua se hai una premonizione di qualche evento spiacevole che successivamente si verifica concretamente

PRINCIPIO 22 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI Attributi del carattere quali – coscienziosità e una attitudine di interesse e gentilezza nei confronti di se e di altri – possono essere essenziali per suscitare la manifestazione della precognizione, almeno in modo consistente

PRINCIPIO 23 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Sogni che risultano essere precognitivi spesso contengono una rappresentazione simbolica dell’ atto del tornare a esaminare tale sogno per verificarne il contenuto

PRINCIPIO 24 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI Il linguaggio associativo usato in un sogno, o il suo contenuto simbolico, è influenzato e forzato ad adattarsi in modi particolari ad esperienze successive e alla connessione con altri sogni nel corso della propria vita, in modo da formare un “filone narrativo”

PRINCIPIO 25 DEL LIBRO SUI SOGNI PREMONITORI

Fenomeni ipnagogici e ipnopompici frequentemente risultano essere precognitivi, spesso nel giro di un giorno o due dal verificarsi degli stessi