Scrivo questo paragrafo di prefazione presentando la seguente analisi di Teoscrive basata sul programma informatico Timewave sviluppato dalla collaborazione tra Terence McKenna e Peter Meyer, di cui potete trovare tante info al riguardo se cercate all’interno di questo blog.
Teoscrive mi risulta essere l’UNICO in Italia che stia portando avanti la ricerca sulla timewave …forse l’unico in tutto il mondo, passato il 21 dicembre 2012? Perlomeno l’unico che pubblicizza bene sul web i risultati delle sue ricerche!
Mi viene da notare come il periodo di tempo preso in esame da Teoscrive sia all’incirca quello iniziato da quando sono iniziate le pubblicazioni di questo blog: quel 2008-2009 di inizio conclamato di una CRISI (dell’Occidente e dell’occidentalizzazione), visibile già a fine anni ’90-inizio anni 2000, la quale negli anni seguenti -gli anni ‘post 2012′ – non avrebbe fatto altro che peggiorare sempre di più… fino al BLOCCO generalizzato attuale, la cui allegoria, penso, possiamo vederla nell’orologio della torre di Westminster a Londra (il Big Ben) fermo per lavori dal 2017, fino a quest’ anno (forse.)
Ciò che viene mostrato qui da Teoscrive [ricordiamo che noi di questo blog mostriamo sempre, non dimostriamo mai], secondo me a ha che fare, sì col raggiungimento del PUNTO ZERO – ovvero la fine della Timewave dopo le ricorsività trigrammatiche degli eventi storici dal punto di vista della storia occidentale, che si ripetono a maggiore-minore intensità una volta giunto il momento giusto dello spaziotempo perché si ripresentino – ma anche con qualcosa che si potrebbe esprimere come…
La caduta dei simboli del potere occidentale
TIMEWAVE ZERO: CICLI STORICI TRIGRAMMATICI
Utilizzando questo grafico Timewave possiamo considerare anche le risonanze storiche trigrammatiche: https://twz-doc.noonian.io/
Le date zero che vogliamo prendere in considerazione sono: 25 MAGGIO 2021, 12 GIUGNO 2021, 17 GIUGNO 2021, 21 GIUGNO 2021, 14 LUGLIO 2021, 4 AGOSTO 2021
Il 18 marzo 2021 si allaccia a: 25 MAGGIO 2021: 20 nov 2019 – 6 dic 2019 / 22 apr 2009 – 28 ago 2009 / 3 set 1924 – 24 giugno 1927 / 1247 – 1270 12 GIUGNO 2021: 17 Lug 2019 – 2 ago 2019 / 15 mar 2006 – 21 lug 2006 / 28 giugno 1899 – 18 apr 1902 / 1045 – 1068 17 GIUGNO 2021: 12 giugno 2019 – 28 giugno 2019 / 4 mag 2005 – 9 set 2005 / 29 giugno 1892 – 19 apr 1895 / 989 – 1012 21 GIUGNO 2021: 15 mag 2019 – 31 mag 2019 / 25 ago 2004 – 31 dic 2004 / 24 nov 1886 – 13 set 1889 / 944 – 967 14 LUGLIO 2021: 5 dic 2018 – 21 dic 2018 / 6 set 2000 – 12 gen 2001 / 20 set 1854 – 10 lug 1857 / 687 – 709 4 AGOSTO 2021: 11 Lug 2018 – 27 lug 2018 / 22 gen 1997 – 30 mag 1997 / 4 mag 1825 – 22 feb 1828 / 451 – 473
I cicli storici inseriti nel contesto delle risonanze storiche trigrammatiche rivelano una altra dimensione frattale della timewave e del tempo e della Storia stessi. Si trovano quindi anche manifestazioni dei “cicli vitali” di 3 e 11 anni relativi alla vita personale di un individuo che ho scoperto da solo …
4 ago 2021: 9 gennaio 2021 25 mag 2021: 8 novembre 2020
20 marzo 2017
15 maggio 2017
28 agosto 2017
9 ottobre 2017 – 4 ago 2021: 10 – 11 feb 2021 secondo tentativo di impeachment per Trump fallisce
6 novembre 2017 – 21 giugno 2021: 6 gen 2021 evento del Campidoglio
22 gennaio 2018 – 12 giugno 2021: 8 gen 2021
23 aprile 2018 – 12 giugno 2021: 20 gen 2021
4 giugno 2018 (matrimonio 19 mag 2018) 4 ago 2021: 12 mar 2021 (intervista dei due con Oprah)
30 luglio 2018 4 ago 2021: 19 mar 2021
3 settembre 2018 21 giugno 2021: 13 feb 2021 sec. Impeachment di Trump
21 gennaio 2019 25 mag 2021: 7 feb 2021
19 agosto 2019 12 giugno 2021: 21 mar 2021
15 novembre 2019
16 dicembre 2019
17 febbraio 2020 (risuona con il periodo fra 28 mar e 29 mag 2021)
6 aprile 2009: una anticipazione del Great Reset attuale? Risuona con il periodo fra 18 nov 2019 e 19 gen 2020
27 aprile 2009 Il tema della salute veniva anticipato con la influenza quasi globalmente pandemica del 2009
22 giugno 2009
29 giugno 2009 14 lug 2021: 11 gen 2020 pochi giorni dopo la uccisione di Soleimani
Jackson’s death triggered reactions around the world, creating unprecedented surges of Internet traffic and dramatically boosting sales of his music.[6] He had been preparing for a series of comeback concerts at London’s O2 Arena from July 2009 to March 2010.[7] The Michael Jackson memorial service was held on July 7, 2009 at the Staples Center in Los Angeles where he had rehearsed for the London concerts the night before his death. It was broadcast live around the world, attracting an estimated audience of one billion people
25 giugno 2009 – 4 ago 2021: 29 gen 2020
21 settembre 2009
7 dicembre 2009
Febbraio 2011 Primavera Araba (risuona con il periodo fra 6 feb e 11 apr 2020 durante la crisi Covid 19)
11 marzo 2011 Fukushima e 21 giugno 2021: 8, 9 mar 2020 Crisi covid 19 a Wuhan e dichiarata pandemia globale
Agosto 2011 proteste violente in Uk e 4 agosto 2021: 5 mag 2020 UK prima in Europa per vittime covid
Settembre 2011 Occupy Movement Usa
Autunno 2011
5 dicembre 2011
14 maggio 2012
Settembre 2012: attacchi alle ambasciate americane nel mondo, risuona con il periodo fra 23 aprile e 24 giugno 2020 – 14 lug 2021: 5,6 giugno 2020 durante il picco delle proteste razziali in Usa
17 giugno 2013
3 luglio 2013 Egitto 25 mag 2021: fine mag 2020 proteste razziali in Usa
10 giugno 2013 inizia processo Travyon, ragazzo nero ucciso dalla polizia 25 mag 2021: 27 mag 2020 iniziano le proteste razziali in Usa
14 agosto 2013 massacro in Egitto
Il massacro di piazza Rabi’a (al-‘Adawiyya) (in arabo: مجزرة رابعة, Maǧazarat Rābiʿa), o sommariamente Massacro di Rabaa, è stata una strage perpetrata dal governo militare egiziano — giunto al potere il 3 luglio 2013 dopo un colpo di Stato guidato dall’attuale Presidente egiziano ʿAbdel Fattāḥ al-Sīsī — contro i manifestanti assiepati nella piazza intitolata a Rābiʿa al-ʿAdawiyya al Cairo nell’agosto 2013. Il numero dei caduti è stato circa più di 2.000 e il numero dei feriti 4.000[1], dovuti alla repressione di un’insurrezione attuata dai Fratelli Musulmani che avevano dato il via a una lotta armata contro il regime.
4 ago 2021: 4 ago 2020 esplosione in Libano
L’esplosione di Beirut si è verificata nell’area del porto il 4 agosto 2020 alle ore 18:08 circa, uccidendo circa 207 persone e ferendone altre 7 000.[1] Si prevede che il bilancio delle vittime salirà ulteriormente e molte persone sono ancora disperse.[2][3][4][5][6] Il governatore di Beirut Marwan Abboud ha stimato che fino a 300 000 persone sono rimaste senza casa a causa del disastro.[7] Il governo libanese ha dichiarato uno stato d’emergenza per due settimane nella città
10 mar 2014 codice rosso lancio Healthcare. Gov
Rivoluzione Ucraina feb 2014 14 lug 2021: 9, 10 ago 2020 proteste in Bielorussia
Nella primavera del 2014 l’Isis si distacca definitivamente dal Fronte di al-Nusra. In giugno dà il via a un’offensiva inarrestabile. Cadono Mosul, Tikrit e diverse altre città dell’Iraq. Il male addestrato e poco motivato esercito iracheno ha sempre la peggio, in alcuni casi fugge ancor prima di combattere. Solo le forze curde (i peshmerga) oppongono resistenza e riescono a salvare l’importante centro petrolifero di Kirkuk, abbandonato dalle forze irachene. Il 29 giugno l’Isis proclama la nascita del Califfato. In pochi mesi, dal giugno all’agosto del 2014, lo Stato Islamico riesce a conquistare un territorio esteso quanto la Gran Bretagna.
Isis 5, 12 giugno 2014 25 mag 2021: 10 lug 2020 Erdogan decide che la Hagia Sophia di Istanbul deve ritornare ad essere Moschea.
Divenne moschea ottomana il 29 maggio 1453 e tale rimase fino al 1931, quando fu sconsacrata. Il 1º febbraio 1935 divenne un museo. Il 10 luglio 2020, con un decreto presidenziale, è stata nuovamente aperta al culto islamico.[1] Il successivo 24 luglio si è quindi svolta, in presenza del presidente turco Erdoğan, la prima preghiera pubblica islamica. L’ emergere dell’ Isis e il massacro da 2000 vittime del Campo militare Speicher in Iraq del 12 giugno 2014 coincide con il 4 agosto 2020, esplosione in Libano, con data zero 21 giugno 2021, e con data zero 4 agosto 2021 coincide con l’ 11 settembre 2020.
21 luglio 2014
4 agosto 2014
Crisi razziale Ferguson…
La crisi del coronavirus viene anticipata non solo dalla timewave e dal ciclo vitale degli 11 anni, ma anche da quello dei 6 anni poiché il 2014 fu l’ anno dell’ Ebola!
La Elisabeth Warren delle elezioni USA 2016, risuona con la Kamala Harris delle elezioni USA 2020 e se andate a cercare bene al riguardo scoprirete anche perché…
Rivolte razziali USA, donne suppostamente “non occidentali bianche” candidate alle più alte istituzioni USA, minacce di pandemie (anche informatiche), di guerre fredde 2.0 e di guerre calde che possono scoppiare totalmente in un attimo (la velocità di invasione dell’ISIS)… tutte queste effigi mentali collettive di un Occidente perduto, prima di tutto nei suoi fantasmi collettivi, ben riassunte da quella copertina del nero in maschera protettiva per proteggersi dalla pandemia…il 2015 era un 2020 non ancora così esacerbato e sempre più vicino a un punto di rottura forse immenso…
“IT”, not “HIM”…
31 agosto 2015
Novembre 2015 Bataclan attacchi di Parigi 14 lug 2021: 29 ott 2020 attacco in una chiesa di Nizza, 3 vittime e vari feriti
PARIGI – Attacco al coltello nella basilica di Notre-Dame a Nizza. Tre persone sono state uccise all’interno della chiesa nel cuore della città stamattina verso le nove: una donna è stata decapitata, un uomo – il sacrestano – sgozzato.
La paura per virus e vaccini pompata mass-mediaticamente ben prima del 2019, però non ancora giunta ad altissimi livelli così come nell’ultima annata.
2020 … 4 aprile 2016
3 giugno 2016
Tommy “Tiny” Lister, nome d’arte di Thomas Duane Lister Jr. (Compton, 24 giugno 1958 – Marina del Rey, 10 dicembre 2020[1]), è stato un attore e wrestler statunitense.
Il Massacro di Orlando è stata una sparatoria di massa avvenuta all’interno del night club Pulse di Orlando, in Florida, nella notte tra l’11 e il 12 giugno 2016. Il night club, ora chiuso, era una famosa discoteca della città.
Nella strage sono state coinvolte più di un centinaio di persone. Quando il killer è entrato all’interno del locale, le persone al suo interno erano all’incirca 320,[1] e le vittime accertate sono state 49, oltre all’attentatore, mentre i feriti sono stati 58.
A man dressed in medieval clothing and armed with a Japanese sword was arrested Sunday on suspicion of killing two people and injuring five others on Halloween near the historic Château Frontenac hotel in Quebec City. Quebec police said their initial information indicates the 24-year-old suspect’s motive was personal and not terrorism. (31 ottobre 2020, Quebec) data zero 17 giugno 2021
Morte di una figura ben scolpita nella memoria mitica collettiva
14 luglio 2021: 25 nov 2020 e 3 giugno 2016 Maradona
22 agosto 2016
Maradona si allaccia anche a Fidel Castro, 25 nov 2020 e 25 nov 2016 con data zero 21 giugno 2021
Assalto al Campidoglio 6 gennaio 2021
Why America is haunted by Ancient Rome Even as the Capitol was seized, historical parallels were being drawn
Su un altro livello della timewave, con data zero 25 maggio 2021, rievoca la fine dell’ Impero Romano del 476, oppure con 12 giugno 2021 data zero la crisi della Casa Bianca di Russia dell’ ottobre 1993 e il colpo di stato di Napoleone di inizio ‘800, oppure con data zero 17 giugno 2021 il primo attacco al WTC del 26 feb 1993, ma anche il regno del Terrore francese. Con data zero 21 giugno 2021 coincide con la crisi razziale del 1992 di L. A., ma anche con la PRESA DELLA BASTIGLIA del 1789.
oppure…
Storming of the Capitol, Usa, 1814 The last time a mob stormed the Capitol was during the War of 1812. Here’s what happened when the British invaded Washington. ( Risonanza trigrammatica data zero 3 giugno 2021)
La divinità taurina (originaria dell’epoca precessionaria della costellazione del Toro – più di seimila anni fa – dove sono situate le Pleiadi) come appare nel film di più di cent’anni fa, “Cabiria”, un kolossal italiano del muto.
Il “Moloch” a cui vengono sacrificati umani, come appare in Metropolis, un film fantascientifico dell’epoca del muto.
Avvengono ancora sacrifici umani di massa?
Ai moloch dei film del muto “Cabiria” e “Metropolis” vengono date in pasto masse di umani…come pegno per poter continuare a fare andare avanti un’intera civiltà basata sul sacrificio?…
Pink Floyd “The Wall”
Pink Floyd, “The Wall”.
Bafometto (altra divinità cornuta come Moloch, Baal, Giove Ammon) vicino al duomo del Campidoglio di Washington.
Gigantesco murales nella città di San Francisco dedicato alla giovanissima pasionaria ambientalista Greta Thumberg: da perfetta sconosciuta a oggetto di culto della personalità nel giro di un anno!
Altro gigantesco murales a Bristol della “grande sorella” Greta Thumberg, immersa “nell’assenzio” fino oltre il collo.
I mass media ci dicono che gli ammalati d’asma peggiorerebbero il cambiamento climatico a causa delle loro terapie a base di spruzzatori…
…e la piccola star di Broadway Laurel Griggs muore a tredici anni a causa di un massiccio attacco d’asma poco tempo dopo…
La calamità di epiche proporzioni intitolata “Terminator destino oscuro”, interpretata da una donna, sta perdendo al botteghino più di centoventi milioni di dollari.
Il trio protagonista di “Terminator destino oscuro”.
E’ avvenuto un “High School Scare” ad Halloween 2019, presso gli alti studi di arte e business a Corona nel Queens di New York. Un tempo quello era un posto dove si giocava a bowling, poi venne cambiato in un posto in cui si studia. Un quattordicenne travestito da Joker ha minacciato una sparatoria nel doposcuola.
Corona = crown
“Corona” nel Queens, ciò ci fa pensare si alla regina ma ovviamente anche al “king,” a un re per caso, come nel sotto-plot dark in Joker coinvolgente Robert DE NIRO [Italian: southern variant of Nero, from niro, niru ‘black’ (Latin niger)]. Il “King of Comedy” [titolo italiano “Re per una notte”, opera di Martin Scorsese], In “Joker” De Niro ritorna indirettamente al suo precedente film.
“Re per una notte”, un film della stessa “famiglia”, si può dire, a cui appartiene “Una poltrona per due” di John Landis, girato nello stesso 1983 di “King of comedy”; “Una poltrona per due” è una commedia avente la caratteristica di essere stata finora trasmessa decine e decine di volte la vigilia di Natale anno dopo anno su Italia 1.
Mi sa che “Una poltrona per due” è ormai diventato una specie di profezia che si autoavvera e anche quest’ anno sicuro che verrà programmato il 24 dicembre, alla vigliia di Natale.
Se gli incassi di “Terminator destino oscuro” si sono inabissati, in compenso “Joker” ha macinato record di incassi e, mi viene da dire, giustificatamente.
Una poltrona per due… E chi sarà il joker ovvero il “re per una notte”?
L’attuale crisi della Chiesa Cattolica (si parla persino di “bancarotta”, di “conti in rosso”), talvolta esce fuori da qualche angolo dei mass media che potrebbe avere come esito le dimissioni di papa Francesco, il quale sarebbe il primo papa della storia dimissionario dopo un altro papa a sua volta dimissionario. Ipotizzando un “papa di emergenza” dopo il secondo papa dimissionario di fila, costui potrebbe finire alla guida della Chiesa persino senza essere prima eletto da un conclave, dal momento che magari la gravità della situazione sarebbe tale da richiedere persino questo inusitato strappo alla regola che non succedeva da secoli. Visto che il papa sostitutore del dimissionario Bergoglio non sarebbe quindi uscito da un conclave, non prenderebbe nemmeno il nome pontificale e lascerebbe il suo nome di battesimo, altra cosa che non succede da secoli.
La “profezia di Malachia” della lista dei papi ognuno con un suo soprannome specifico, ci dice che alla fine di questa successione, il cosiddetto “ultimo papa” è nominato “Pietro II” (ovvero colui che conclude la serie iniziata tradizionalmente con l’apostolo Pietro) ma guarda caso il “papabile” – è proprio il caso di dirlo – attuale segretario di stato vaticano cardinale Parolin, come nome di battesimo ha proprio PIETRO.
Pietro “Romano”, l’ultimo difensore della curia di Roma.
E “dovrà durare poco” ci dice Malachia o chi per lui.
C’è stato un addizionale “segno dal cielo” ad accompagnare il transito di Mercurio di ieri (11 nov.) sotto la forma di una palla di fuoco sopra St. Louis nel Missouri…
…sottolineando il tema “atlantideo” in cui procediamo – vedere per esempio “Dorian’s Atlantean Portal” – così come St. Louis è soprannominato “Il portale per l’ovest” riflettendo le colonne d’Ercole (stretto di Gibilterra), letteralmente il portale più a ovest del vecchio mondo oltre il quale, secondo Platone, una volta esisteva Atlantide.
Assieme al ponte sul “Golden Gate” di San Francisco all’estremo ovest americano, St. Louis e il suo arco-portale sono in effetti un “portale per Atlantide“.
Portale per Atlantide, la ricerca delle fonti di una civiltà scomparsa.
Il Cile, teatro di violenti e massicci disordini negli ultimi tempi.
Questa combinazione, Atlantide e una roccia spaziale, è esattamente ciò che abbiamo visto in quest’anno “dell’assenzio” al Super Bowl di “Atlanta/Atlantis” – un super presagio che stiamo evidenziando più e più volte quest’anno.
Un potente segnale.
Guardate indietro nel passato, con tutti i suoi imperi che sorgono e cadono, e prevederete il futuro.
Marco Aurelio
Coloro che non conoscono la storia sono condannati a ripeterla
Edmund Burke
Il progresso, lungi dal consistere in cambiamenti, dipende dalla ritenzione. Coloro che non possono ricordare il passato sono condannati a ripeterlo.
George Santayana
Coloro che dimenticano il passato sono condannati a ripeterlo.
Sara Shepard
Quelli che falliscono nell’imparare dalla storia sono condannati a ripeterla.
Winston Churchill
Ho una notizia per il signor George Santayana: siamo condannati a ripetere il passato qualunque cosa accada, ecco cosa significa essere vivi.
Kurt Vonnegut
La storia non si ripete, ma spesso fa rima con se stessa.
Dal momento che il mio compare di blog Teozakari ha giustamente alluvionato Civiltà Scomparse di nuovi post sulla timewave e sulla ripetizione-compressione storica, ne aprofitto per fare il reload del post sincro-mistico riguardante l’attuale sindaca Cinquestelle di Roma uscito il 13 febbraio poichè è rimasto troppo poco tempo in vista, a causa dell’alluvione di post del mio amico, i quali però colgo l’occasione per radunarli tutti: li potete infatti trovare uno a uno, dal momento che si tratta di una serie successiva, cliccando sui seguenti link:
Come qualcuno forse sa, a differenza di Teozakari, sono più scettico sul fatto che si possano azzeccare davvero le date giuste delle ricorsività storiche. Infatti, se è ipotesi da non scartare la probabilità che vi siano all’opera cicli che fanno sì di generare le condizioni per cui ritornino sotto nuove vesti avvenimenti già successi, allo stadio attuale delle conoscenze e del progresso tecnologico, penso sia piuttosto improbabile riuscire a prevedere ESATTAMENTE quando si ripresenteranno le condizioni per il ritorno sotto nuove vesti di un avvenimento già accaduto nel passato.
Detto ciò, la ricerca portata avanti da Teozakari (l’unico in Italia che si occupa di queste cose) mostra però la volontà di giungere prima o poi a una consapevolezza maggiore dei cicli che ci permetta di percepire meglio questo “paesaggio invisibile” come lo chiamerebbe proprio quel Terence McKenna da cui prendono direttamente le mosse le analisi grafiche di Teozakari. E’ stimolante e divertente il concetto di compressione storica (che si accompagna a quello di ripetizione storica) -presente nei post ai link che ho elencato – dove avvenimenti del passato ritornano accadendo però in uno spazio di tempo più breve rispetto a quello in cui erano accaduti la volta precedente.
E ora passiamo al reload del post del 13 febbraio, con alcune modifiche e aggiunte inedite, come ogni reload che si rispetti.
Coloro che stanno criticando pesantemente la sindaca di Roma Virginia Raggi, e anche coloro che la difendono, sono del tutto ignari di ciò che sta davvero succedendo nel profondo a livello simbolico. Coloro che si danno tanto da fare a infangare o a difendere a spada tratta la sindaca sono delle marionette nelle mani del “Grande Burattinaio Universale” e non se ne rendono ovviamente conto, ma ciò non lo dico con l’intento di sminuirli, di sbeffeggiarli o di muovere un’altezzosa critica dall’alto di un piedistallo: così vanno le cose e io lo constato soltanto, ne prendo sereneamente e semplicemente atto.
Anzi, proprio quelli che criticano, sbeffeggiano, quelli che prendono a schiaffoni la prima cittadina di Roma (e naturalmente anche tutti quelli che la sostengono) la mantengono costantemente a galla sotto i riflettori dei mass media, alimentano la sua sovraesposizione mediatica. Fanno in qualche modo parte del gioco che si sta svolgendo. E c’è da dire che anche la stessa Virginia Raggi, con la sua misteriosa inadegauatezza al ruolo di primo sindaco d’Italia e le strane disavventure giudiziarie e persino sentimentali, fa lei stessa in modo, senza volere, di essere sempre presente sul palcoscenico dei mass media. Perciò sempre nel campo di coscienza di milioni di persone. In questo è anche aiutata dalla sua forte foto-telegenicità, che non ha nulla da invidiare a quella di certe attrici e cantanti dagli occhi di cerbiatta.
Gli occhi da cerbiatta o da cucciolotto di Virginia Raggi evidenziati dal sistema associa-contenuti di You Tube.
A proposito del fatto che la scelta di farla diventare sindaca più che altro per la sua forte fotogenicità, poniamo attenzione al seguente scritto del giornalista (o ex giornalista, non ho mai capito) Sergio Di Cori Modigliani (che, tra parentesi, fa anche l’artista) direttamente da un suo recente stato di Facebook:
La Raggi sta svolgendo il suo compito direi in maniera egregia.
E’ stata scelta come modella mediatica, e questo fa. Niente di più.
In 9 mesi non si è mai parlato di niente se non di infantili telenovelas, il cui fine è chiaro a chiunque: consiste nel fornire quotidiano cibo a stampa, televisioni e siti on line perchè ne parlino.
Purchè ne parlino.
Ciò che sta accadendo è in gran parte inconscio, emerge dall’ (in)coscienza collettiva, si nutre degli archetipi simbolici con cui il mondo degli umani viene plasmato da una misteriosa intelligenza impersonale all’opera nello strutturare in schemi ricorsivi la realtà da noi percepita. Questa intelligenza si potrebbe chiamare “psiche del mondo”, quel regno dove i simboli e gli archetipi uniscono ciò che accade fuori con ciò che accade dentro e ciò succede a livello macro (una civiltà nel suo complesso, con i suoi segni e simboli) e a livello micro, con le singole individualità che rispecchiano e amplificano il substrato simbolico e archetipico della Grande Mente, che appartiene a tutti e a nessuno, e con cui si è costretti prima o poi a fare i conti anche se, di norma, viene completamente ignorata e trascurata la presenza di questa Grande Mente all’opera con simboli, archetipi, sincronismi, ricorsi, rievocazioni, anticipazioni, premonizioni e vere e proprie incarnazioni nella realtà materiale di tutti i giorni.
Psicologi come Jung, Hillman e Grof (per citare i più noti) hanno ampiamente trattato di queste cose, come ben sa chiunque segua un po’ il blog da tempo.
Nel presente post, presenterò certi riferimenti che suggeriscono alcuni sincronismi/ sincromisticismi riguardanti la sindaca di Roma e il suo ruolo in un grande teatrino esoterico ed escatologico, ovvero riguardante un qualcosa del prossimo futuro che potrebbe trattarsi di un “megaevento”, di una singolarità nello spaziotempo storico dell’attuale civiltà occidentale in cui ci stiamo tuttora muovendo: un qualcosa che potrebbe anche c’entrare con la cosiddetta timewave zero, di cui si è trattato tante volte in Civiltascomparse (anche molto recentemente), un argomento esposto soprattutto dal mio compare Teozakari.
Intanto possiamo dire che il Movimento 5 stelle (il “nuovo” della politica italiana, il “nuovo paradigma”, l’autoproclamatosi “seppellitore del vecchio”) è stato messo davvero per la prima volta alla prova con la poltrona di sindaco della Città Eterna nientemeno, è stato trascinato giù dal mondo un po’ fantastico, innocente e immaginifico in cui viveva (la rete, il popolo del web), ha insomma perduto la VIRGINità con Virginia Raggi.
La quale Virginia Raggi è ora diventato sostanzialmente il personaggio più celebre di ciò che era ed è mostrato dai mass media come “il nuovo” (ovvero il Movimento 5 stelle), e ciò s’è manifestato tra due eventi avvenuti nel 2016: ovverosia la morte di due figure paterne del movimento, Gianroberto Casaleggio e Dario Fo. L’una avvenuta esattamente sei mesi dopo l’altra. Esattamente in mezzo tra le due vi è stato l’inizio dell’avventura della sindaca, con un po’ di ritardo (di cui ci si è anche ovviamente lamentati sui mass media), quasi come per far si di cominciare (senza rendersene conto, ça va sans dire) proprio in mezzo tra le due morti dei due padri, l’una avvenuta il 12 aprile e l’altra esattamente sei mesi dopo, il 13 ottobre. (è esattamente così: infatti la giunta capitolina ha cominciato poco prima del 12 luglio http://www.ilpost.it/2016/07/07/chi-sono-gli-assessori-della-giunta-raggi/).
“Il grillo canta sempre al tramonto”, libro scritto nel 2013 dalle figure paterne del Movimento 5 stelle Gianroberto Casaleggio e Dario Fo, l’uno morto il 12 aprile, l’altro il 13 ottobre 2016, a esattamente sei mesi di distanza con in mezzo, a luglio, l’inizio della giunta comunale di Virginia Raggi. Notare nel titolo la metafora “solare”.
Ci tengo a dire che il presente post non vuole prendersi eccessivamente sul serio, dunque non vuole fare alcun sensazionalismo, non vuole fare alcuna previsione “alla Nostradamus” per il futuro, ma vuole portare alla luce e sottolineare il crocevia di archetipi e simboli dell’attuale zeitgeist che pare convergere nella figura catalizzatrice di Virginia Raggi in relazione agli eventi che si stanno svolgendo in questi anni turbolenti, in Italia in particolare e nella civiltà occidentale in generale. I leit motiv del discorso sono il travaglio di un Nuovo Mondo che non riesce a nascere davvero, il Vecchio Mondo, in tutta la sua potenza, che non vuole morire e il sacrificio di un’innocente per propiziare gli “dei”; l’attesa di un evento di grande magnitudine incentrato forse proprio su Roma, la”caduta degli dei” e, inoltre, la salvezza dovuta non al merito ma all’eterogenesi dei fini
16 febbraio- regressione con leonardo per lavorare allo sblocco delle paure di entrare in profondità dell’anima.
sono in un profondo rilassamento,quando vedo un grande occhio e mi trovo sdraiata sopra un tavolo. sembra marmo, ma è di pietra levigata. sono vestita tutta di bianco e in testa ho una corona di fiori bianchi, piedi e mani legati, il cuore batte forte perchè sento che devono sacrificarmi. ho circa 16 anni, capelli lunghi lisci. di fronte a me c’è un grande uomo con i capelli sciolti e dorso nudo, porta delle collane al collo e delle piume in testa come se fosse una corona, la faccia è dipinta di bianco e rosso, anche sul petto ha un simbolo e in mano ha un grande pugnale: è il capo della tribù. io chiedo perchè debbano sacrificare proprio me e mi risponde che il Dio Sole vuole la mia purezza, la mia bellezza e la mia forza, perchè sono un’eletta. dove mi trovavo vedo un grande tempio di pietra con una grande scalinata.ho sentito un forte dolore nel petto e mi mancava il respiro, quando mi sono svegliata stavo piangendo.
Avveniva a Philae, sul sacro suolo di Aset, nel Nomo di Ta Khentit.
Le grida dei parenti erano improvvisamente cessate, quando due sacerdoti si erano avvicinati al corpo semisommerso nelle acque basse. La fanciulla era prona, non più scossa da sussulti, sospesa con dei legacci a una trave che le impediva di affondare. Ormai era pronta al grande viaggio che l’avrebbe portata dalle trasparenti braccia del Nilo a quelle perigliose della Duat. Era giovane e bella e vergine senza dubbio: il suo giovane cuore non poteva certo pesare più di una piuma di Maat.
I sacerdoti fecero un cenno e iniziarono i canti accompagnati dal pizzicare di corde sulle arpe. Sommessi ricominciarono i lamenti. Con studiata lentezza i due uomini ribaltarono la trave insieme al corpo che vi era fissato ed esposero il volto alla benedizione dei raggi di Ra. Sciolsero i legacci e sollevarono delicatamente il busto poggiandolo perpendicolarmente sulla trave. Lessero quindi la formula rituale scolpita sul legno dipinto color lapislazzuli e si allontanarono lasciando che la corrente portasse via la sposa del Nilo e le ghirlande di fiori.
Gli incaricati del visir fecero allora scendere gli scandagli di rame fino a toccare il fondo roccioso.
Il livello stava salendo ed era vicino al suo massimo annuale: avrebbero avuto un’altra benefica inondazione.
La parola thysia, da una terminologia di pratiche religiose, significa letteralmente una offerta agli dei per lo scopo di placare loro, per garantire il loro sostegno, o semplicemente per esprimere la loro gratitudine.
Come la preghiera, il sacrificio, con o senza spargimento di sangue, era il mezzo principale per l’individuo o per il gruppo di comunicare con gli dei e comprendeva il cuore di ogni cerimonia religiosa. In pratica, almeno per la Grecia al periodo storico, la vittima sacrificale che è stata ucciso era ancora un animale. Tuttavia, nella mitologia, la modifica del livello di simboli archetipici, e riflette anche le pratiche rituali precedenti, il tema del sacrificio di una vergine viene con frequenza impressionante.
Di solito prima di una battaglia, a volte dopo, raramente in altre circostanze, gli uomini sono costretti a mettere a morte una ragazza . Sotto l’assioma magica che “il più alto merito il meglio ” di solito è la migliore, la più bella, la ragazza più nobile, la figlia del capo che doveva essere offerta, in modo che la domanda possa avere l’effetto desiderato.
La Vergine viene portata all’altare. La sua morte significherà l’inizio della guerra e del massacro. Lei, quando era ancora in vita, era all’ oscuro dell’oggetto del desiderio, una fonte di tensione e di conflitto tra gli uomini del gruppo, diventa ora il legame connettore che li unisce in una comune impresa. Il sangue versato della ragazza esige vendetta e si accende la natura aggressiva degli uomini. L’immagine della Vergine, che vive in un’altra dimensione, porta gli uomini in battaglia.
Per il sacrificio è accettabile, tuttavia, la vittima deve essere disposta a fornirsi volontariamente, assolvendo in tal modo la società di un senso di colpa e della paura della vendetta. Per onorare, e anche per placare la ragazza che era stata offerta per la salvezza di tutti, il gruppo stabilisce un culto postumo con offerte.
Una delle leggende più famose è legata all’assedio di Roma da parte dei Galli. La vicenda si svolge sul Campidoglio, all’incirca verso il 390 a.C., là dove sorgeva il tempio di Giunone e dove si trovavano le oche sacre alla dea. I Romani, ormai sotto assedio da molti giorni iniziavano a soffrire la fame, per questo erano fortemente tentati di uccidere le oche che si aggiravano liberamente sul Campidoglio, tuttavia non ne ebbero il coraggio, essendo queste consacrate alla dea. Una notte i galli tentarono un attacco notturno contro la rocca del Campidoglio, e stavano già scalando le mura quando con grandi strepiti le oche, ben sveglie, destarono il guardiano Marco Manlio. Allora Manlio chiamò i soldati romani, che combattendo con grande energia respinsero i Galli: così il Campidoglio fu liberato dal pericolo dei barbari, e Roma fu salvata dagli strepiti delle oche.
La Vergine vestita di raggi di sole a Schlag in Austria.
Primo segno: la Donna e il dragone. Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava già un terzo delle stelle dal cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perchè vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
La donna dell’Apocalisse è generalmente riconosciuta come la Vergine Maria. Questa posizione si ritrova anticamente, così come nel Medioevo e nella moderna Chiesa Cattolica Romana. Tale visione non nega l’interpretazione alternativa della Donna quale rappresentante la Chiesa, come nel moderno dogma cattolico. La Vergine è dunque considerata sia la madre di Dio sia la madre della Chiesa che la Chiesa stessa.
La Vergine di Strasburgo, con la corona di stelle.
Al seguente link http://www.francescoocchetta.it/wordpress/?p=276 si trova una sollecitante storia su come abbia avuto origine la bandiera dell’Unione Europea che, come sappiamo, mostra dodici stelle gialle su sfondo blu. Ringrazio Dani Jay per la segnalazione.
In realtà però c’è un altro grande segno che conosciamo meglio della Costituzione che ci ricorda come l’Europa continui ad essere nutrita dalla presenza del Cristianesimo. Come per ironia della sorte, sulla copertina della Costituzione europea viene quasi sempre raffigurata la bandiera dell’Unione. Anzi la stessa Costituzione precisa che la bandiera europea è azzurra con dodici stelle disposte a cerchio.
Qui c’è il colpo di scena. Pochi sanno che questi colori, i simboli, le stelle la disposizione in tondo della bandiera ecc. sono un omaggio a Maria di Nazareth, la madre di Gesù. Per dirla più esplicitamente: la bandiera europea è nata come un simbolo mariano.
A dichiararlo è stato Arséne Heitz il grafico che partecipò e vinse il bando del Consiglio d’Europa nel 1950. Egli è rimasto poco noto ma il suo disegno parla di Maria e si riferisce ed è stato ispirato dal noto passo dell’Apocalisse in cui si parla delle dodici stelle: “Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”.
Non mi intendo di astrologia, ma potrei giocarmi qualche soldo (del Monopoli) che il tema zodiacale natale di Virginia Raggi mostra la luna in opposizione (quindi “sotto i piedi”) o qualcosa del genere. Oppure che all’inizio della giunta comunale della sindaca vi fosse la luna in opposizione o che “succederà qualcosa quando la luna…”, ecc.
Che si digitate su Google “Virginia Raggi” “luna” potete anche notare come, in effetti, in molti titoli le due cose sono associate, “luna di miele finita”, “vive sulla luna”, “raggi di luna calante” e, per quanto invece riguarda il sole, lo sapete che la sindaca ha indossato occhiali da sole personalizzati?
Nel libro “La vergine e l’eroe, Temesa e la leggenda di Euthymos di Locri”, a pagina 13, è scritto che al motivo del sacrificio di una vergine per stornare una calamità si associa quello della liberazione di una fanciulla dalle grinfie di un mostro da parte di un valoroso eroe che poi ne ottiene la mano. Pensiamo alle vicende di Virginia Raggi e dei suoi supposti pretendenti amorosi, tra cui un certo Romeo. “Pretendenti amorosi” che le regalano persino polizze assicurative sulla vita senza che lei lo sappia.
Una certa parte dei mass media mostrano la giunta Raggi come una giunta comunale apocalittica, alla stregua di un’invasione di cavallette, foriera di disastri per la metropoli romana; diverse cronache, in questi mesi, ci hanno mostrato infatti ripetutamente la città dei sette colli in balia del disordine, della trascuratezza e quasi del caos.
Inoltre, non dimentichiamoci come proprio la città di Roma venga vista da anni quale futuro obiettivo di un distruttivo terremoto, forse da anche prima la predizione dello pseudo-scienziato Raffaele Bendandi il quale previde un rovinoso terremoto proprio a Roma nel maggio 2011, evento poi mai verificatosi. Guarda caso, proprio nell’epoca della giunta comunale di Virginia Raggi, i sismi che hanno colpito il Centro Italia in questi mesi a partire da agosto (giusto il mese dopo l’insediamento della giunta) si son fatti avvertire anche nella stessa Urbe, nella stessa Città Eterna, in particolare il 18 gennaio 2017, giorno in cui sono stati anche fatti evacuare edifici e scuole, e la stessa metropolitana.
Il complottista ed ex massone (ed ex illuminato a suo dire) Leo Lyon Zagami (citato già alcune volte su questo blog), recentemente ha parlato di quest’ondata di terremoti vicino a Roma, dicendo come fosse stata predetta in un suo libro che ha come argomento l’Ultimo Papa. Zagami parla di come questa ondata sismica in Italia Centrale, sia come un “lento processo di avvicinamento” a un grande cataclisma che avrà luogo proprio nell’Urbe, come profetizzato da testi riguardanti la fine del papato e della Chiesa. Per esempio il testo celeberrimo di San Malachia, quello della successione dei papi prevista in anticipo di secoli, compreso l’ultimo papa, una profezia che potrebbe essere una di quelle che si autoavverano, come abbiamo suggerito in questo blog qualche tempo fa presentando un testo al riguardo, di un giornalista spagnolo.
Diamo dunque la parola a Leo Lyon Zagami, con l’avvertenza che tutto ciò può avere comunque un valore solo simbolico-archetipico e non inerente ad avvenimenti che, come invece forse pensa Zagami, possano davvero svolgersi come illustrato nelle profezie, invasione russo-islamica compresa.
3 prophetic citations from “Pope Francis: The Last Pope?”:
Are we to believe the Earth, and to an extent that the Moon, would both collapse? Perhaps this is a metaphor, or a description of some kind of new physical reality? The “days of universal madness” could refer to the imbalance of the planets, while the “crying Sun” could suggest an intense radioactive solar-rain that will lead to the overheating of the atmosphere, and would increase aridity upon Earth. The passage describing “… the ground of Rome shall move as the wave of the sea,” could refer to violent earthquakes that would be produced, and that could even sink the Eternal City, followed by, “And the sea will come to Rome …” The outcome of this chain of catastrophic events predicted by the Apocalypse of Ephesus would be a complete reshaping of our planet, which perhaps will spin through a different orbit, or experience a pole shift where continents rise and fall.
Crediamo che la Terra, e per estensione anche la Luna, possa collassare? Forse è una metafora, o la descrizione di un qualche tipo di nuova realtà fisica? I “giorni di follia universale” potrebbero riferirsi a un disequilibrio dei pianeti, mentre il “sole piangente” potrebbe suggerire un’intensa radioattività solare che condurrebbe a un surriscaldamento dell’atmosfera, e aumenterebbe l’aridità sopra la Terra. Il passaggio qui descritto “…il suolo di Roma si muoverà sulle onde del mare” potrebbe riferirsi a un violento terremoto che sarebbe prodotto e che potrebbe anche inabissare la Città Eterna, seguito da un “E il mare giungerà a Roma…” Il risultato di questa catena di eventi catastrofici predetti dall’Apocalisse di Efeso sarebbe un completo rimodellamento del pianeta, che forse salterebbe su un’orbita diversa o un esperienza di inversione dei poli dove i continenti emergono e s’inabissano.cit. p. 155.
Renzo Baschera, the “Prophecy Hunter” we encountered earlier, writes in reference to the prophecies of Saint John Bosco: “Rome, like Paris, will be destroyed. At this point, dozens of prophecies seem to agree. Destruction of the city of Rome, however, will not be so sudden and immediate. There will be certain ‘signs’ first. In fact, it is written: I will come to you four times. ‘The first’ sign will be given by an earthquake (but it will be a series of mini-earthquakes, which ‘will run rampant on the Roman hills, as runaway goats’).”p. 175.
Renzo Baschera, il “cacciatore di profezie”, incontrato precedemente, scrive riferendosi alle profezie di San Giovanni Bosco: “Roma, come Parigi, sarà distrutta. Su questo punto, dozzine di profezie sembrano d’accordo. Tuttavia, la distruzione delle città di Roma, non sarà improvvisa e immediata. Ci saranno certi “segni”, innanzitutto. Infatti è scritto: “Verrò da te quattro volte. ” Il primo segno sarà dato da un terremoto (ma sarà una serie di mini-terremoti, che si avvicineranno ai colli di Roma come capre in fuga”) p. 175.
Also bear in mind that within this context are the growing tensions at a geopolitical level, described clearly by Pope Francis since the summer of 2014, and suggesting that the Third World War has already begun, with the possible Islamization of the Vatican hierarchy. This all seems to fit in with the words of the New Testament from Matthew 24: “For many will come in my name, claiming, ‘I am the Messiah,’ and will deceive many. You will hear of wars and rumors of wars, but see to it that you are not alarmed. Such things must happen, but the end is still to come. Nation will rise against nation, and kingdom against kingdom. There will be famines and earthquakes in various places.” It is hard not to wake up every morning and see history repeating itself. After one hundred years since World War I, many nations seem to be on the brink of the biggest conflict in history, with the stakes higher than ever before.
Si tenga presente che in questo contesto vi sono crescenti tensioni a livello geopolitico, descritte chiaramente da Papa Francesco fin dall’estate del 2014, le quali suggeriscono che la Terza Guerra Mondiale è già iniziata, con la possibile islamizzazione della gerarchia del Vaticano. Tutto ciò pare combaciare con le parole del Nuovo Testamento da Matteo 24: “Molti verranno nel mio nome dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi.” E’ dura non svegliarsi ogni mattina e vedere la storia ripetersi. Dopo 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale, molte nazioni sembrano essere sull’orlo del più grande conflitto nella storia, con la posta in gioco più alta che mai.p. 212.
Naturalmente, questa ricerca non finisce qui. Come in tutte le analisi sincro-mistiche, gli elementi esposti sono spesso in numero assai ridotto rispetto a come li si potrebbe ampliare ulteriormente. Invito dunque i lettori a estendere questa ricerca, anche solo privatamente, ma sarei molto lieto se i loro riscontri al riguardo occupassero lo spazio commenti.
Il fenomeno mediatico Virginia Raggi, sindaca di Roma per il Movimento 5 stelle, visto sotto l’aspetto simbolico-archetipico.
Coloro che stanno criticando pesantemente la sindaca di Roma Virginia Raggi, e anche coloro che la difendono, sono del tutto ignari di ciò che sta davvero succedendo nel profondo a livello simbolico. Coloro che si danno tanto da fare a infangare o a difendere a spada tratta la sindaca sono delle marionette nelle mani del “Grande Burattinaio Universale” e non se ne rendono ovviamente conto, ma ciò non lo dico con l’intento di sminuirli, di sbeffeggiarli o di muovere un’altezzosa critica dall’alto di un piedistallo: così vanno le cose e io lo constato soltanto, ne prendo sereneamente e semplicemente atto.
Anzi, proprio quelli che criticano, sbeffeggiano, quelli che prendono a schiaffoni la prima cittadina di Roma (e naturalmente anche tutti quelli che la sostengono) la mantengono costantemente a galla sotto i riflettori dei mass media, alimentano la sua sovraesposizione mediatica. Fanno in qualche modo parte del gioco che si sta svolgendo. E c’è da dire che anche la stessa Virginia Raggi, con la sua misteriosa inadegauatezza al ruolo di primo sindaco d’Italia e le strane disavventure giudiziarie e persino sentimentali, fa lei stessa in modo, senza volere, di essere sempre presente sul palcoscenico dei mass media. Perciò sempre nel campo di coscienza di milioni di persone. In questo è anche aiutata dalla sua forte foto-telegenicità, che non ha nulla da invidiare a quella di certe attrici e cantanti dagli occhi di cerbiatta.
Gli occhi da cerbiatta o da cucciolotto di Virginia Raggi evidenziati dal sistema associa-contenuti di You Tube.
Ciò che sta accadendo è in gran parte inconscio, emerge dall’ (in)coscienza collettiva, si nutre degli archetipi simbolici con cui il mondo degli umani viene plasmato da una misteriosa intelligenza all’opera nello strutturare in schemi ricorsivi la realtà da noi percepita. Questa intelligenza si potrebbe chiamare “psiche del mondo”, quel regno dove i simboli e gli archetipi uniscono ciò che accade fuori con ciò che accade dentro e ciò succede a livello macro (una civiltà nel suo complesso, con i suoi segni e simboli) e a livello micro, con le singole individualità che rispecchiano e amplificano il substrato simbolico e archetipico della Grande Mente, che appartiene a tutti e a nessuno, e con cui si è costretti prima o poi a fare i conti anche se, di norma, viene completamente ignorata e trascurata la presenza di questa Grande Mente all’opera con simboli, archetipi, sincronismi, ricorsi, rievocazioni, anticipazioni, premonizioni e vere e proprie incarnazioni nella realtà materiale di tutti i giorni.
Psicologi come Jung, Hillman e Grof (per citare i più noti) hanno ampiamente trattato di queste cose, come ben sa chiunque segua un po’ il blog da tempo.
Nel presente post, presenterò certi riferimenti che suggeriscono alcuni sincronismi/ sincromisticismi riguardanti la sindaca di Roma e il suo ruolo in un grande teatrino esoterico ed escatologico, ovvero riguardante un qualcosa del prossimo futuro che potrebbe trattarsi di un “megaevento”, di una singolarità nello spaziotempo storico dell’attuale civiltà occidentale in cui ci stiamo tuttora muovendo: un qualcosa che potrebbe anche c’entrare con la cosiddetta timewave zero, di cui si è trattato tante volte in Civiltascomparse (anche molto recentemente), un argomento esposto soprattutto dal mio compare Teozakari.
Intanto possiamo dire che il Movimento 5 stelle (il “nuovo” della politica italiana, il “nuovo paradigma”, l’autoproclamatosi “seppellitore del vecchio”) è stato messo davvero per la prima volta alla prova con la poltrona di sindaco della Città Eterna nientemeno, è stato trascinato giù dal mondo un po’ fantastico, innocente e immaginifico in cui viveva (la rete, il popolo del web), ha insomma perduto la VIRGINità con Virginia Raggi.
La quale Virginia Raggi è ora diventato sostanzialmente il personaggio più celebre di ciò che era ed è mostrato dai mass media come “il nuovo” (ovvero il Movimento 5 stelle), e ciò s’è manifestato tra due eventi avvenuti nel 2016: ovverosia la morte di due figure paterne del movimento, Gianroberto Casaleggio e Dario Fo. L’una avvenuta esattamente sei mesi dopo l’altra. Esattamente in mezzo tra le due vi è stato l’inizio dell’avventura della sindaca, con un po’ di ritardo (di cui ci si è anche ovviamente lamentati sui mass media), quasi come per far si di cominciare (senza rendersene conto, ça va sans dire) proprio in mezzo tra le due morti dei due padri, l’una avvenuta il 12 aprile e l’altra esattamente sei mesi dopo, il 13 ottobre. (è esattamente così: infatti la giunta capitolina ha cominciato poco prima del 12 luglio http://www.ilpost.it/2016/07/07/chi-sono-gli-assessori-della-giunta-raggi/).
“Il grillo canta sempre al tramonto”, libro scritto nel 2013 dalle figure paterne del Movimento 5 stelle Gianroberto Casaleggio e Dario Fo, l’uno morto il 12 aprile, l’altro il 13 ottobre 2016, a esattamente sei mesi di distanza con in mezzo, a luglio, l’inizio della giunta comunale di Virginia Raggi. Notare nel titolo la metafora “solare”.
Ci tengo a dire che il presente post non vuole prendersi eccessivamente sul serio, dunque non vuole fare alcun sensazionalismo, non vuole fare alcuna previsione “alla Nostradamus” per il futuro, ma vuole portare alla luce e sottolineare il crocevia di archetipi e simboli dell’attuale zeitgeist che pare convergere nella figura catalizzatrice di Virginia Raggi in relazione agli eventi che si stanno svolgendo in questi anni turbolenti, in Italia in particolare e nella civiltà occidentale in generale. I leit motiv del discorso sono il travaglio di un Nuovo Mondo che non riesce a nascere davvero, il Vecchio Mondo, in tutta la sua potenza, che non vuole morire e il sacrificio di un’innocente per propiziare gli “dei”; l’attesa di un evento di grande magnitudine incentrato forse proprio su Roma, la”caduta degli dei” e, inoltre, la salvezza dovuta non al merito ma all’eterogenesi dei fini
16 febbraio- regressione con leonardo per lavorare allo sblocco delle paure di entrare in profondità dell’anima.
sono in un profondo rilassamento,quando vedo un grande occhio e mi trovo sdraiata sopra un tavolo. sembra marmo, ma è di pietra levigata. sono vestita tutta di bianco e in testa ho una corona di fiori bianchi, piedi e mani legati, il cuore batte forte perchè sento che devono sacrificarmi. ho circa 16 anni, capelli lunghi lisci. di fronte a me c’è un grande uomo con i capelli sciolti e dorso nudo, porta delle collane al collo e delle piume in testa come se fosse una corona, la faccia è dipinta di bianco e rosso, anche sul petto ha un simbolo e in mano ha un grande pugnale: è il capo della tribù. io chiedo perchè debbano sacrificare proprio me e mi risponde che il Dio Sole vuole la mia purezza, la mia bellezza e la mia forza, perchè sono un’eletta. dove mi trovavo vedo un grande tempio di pietra con una grande scalinata.ho sentito un forte dolore nel petto e mi mancava il respiro, quando mi sono svegliata stavo piangendo.
Avveniva a Philae, sul sacro suolo di Aset, nel Nomo di Ta Khentit.
Le grida dei parenti erano improvvisamente cessate, quando due sacerdoti si erano avvicinati al corpo semisommerso nelle acque basse. La fanciulla era prona, non più scossa da sussulti, sospesa con dei legacci a una trave che le impediva di affondare. Ormai era pronta al grande viaggio che l’avrebbe portata dalle trasparenti braccia del Nilo a quelle perigliose della Duat. Era giovane e bella e vergine senza dubbio: il suo giovane cuore non poteva certo pesare più di una piuma di Maat.
I sacerdoti fecero un cenno e iniziarono i canti accompagnati dal pizzicare di corde sulle arpe. Sommessi ricominciarono i lamenti. Con studiata lentezza i due uomini ribaltarono la trave insieme al corpo che vi era fissato ed esposero il volto alla benedizione dei raggi di Ra. Sciolsero i legacci e sollevarono delicatamente il busto poggiandolo perpendicolarmente sulla trave. Lessero quindi la formula rituale scolpita sul legno dipinto color lapislazzuli e si allontanarono lasciando che la corrente portasse via la sposa del Nilo e le ghirlande di fiori.
Gli incaricati del visir fecero allora scendere gli scandagli di rame fino a toccare il fondo roccioso.
Il livello stava salendo ed era vicino al suo massimo annuale: avrebbero avuto un’altra benefica inondazione.
La parola thysia, da una terminologia di pratiche religiose, significa letteralmente una offerta agli dei per lo scopo di placare loro, per garantire il loro sostegno, o semplicemente per esprimere la loro gratitudine.
Come la preghiera, il sacrificio, con o senza spargimento di sangue, era il mezzo principale per l’individuo o per il gruppo di comunicare con gli dei e comprendeva il cuore di ogni cerimonia religiosa. In pratica, almeno per la Grecia al periodo storico, la vittima sacrificale che è stata ucciso era ancora un animale. Tuttavia, nella mitologia, la modifica del livello di simboli archetipici, e riflette anche le pratiche rituali precedenti, il tema del sacrificio di una vergine viene con frequenza impressionante.
Di solito prima di una battaglia, a volte dopo, raramente in altre circostanze, gli uomini sono costretti a mettere a morte una ragazza . Sotto l’assioma magica che “il più alto merito il meglio ” di solito è la migliore, la più bella, la ragazza più nobile, la figlia del capo che doveva essere offerta, in modo che la domanda possa avere l’effetto desiderato.
La Vergine viene portata all’altare. La sua morte significherà l’inizio della guerra e del massacro. Lei, quando era ancora in vita, era all’ oscuro dell’oggetto del desiderio, una fonte di tensione e di conflitto tra gli uomini del gruppo, diventa ora il legame connettore che li unisce in una comune impresa. Il sangue versato della ragazza esige vendetta e si accende la natura aggressiva degli uomini. L’immagine della Vergine, che vive in un’altra dimensione, porta gli uomini in battaglia.
Per il sacrificio è accettabile, tuttavia, la vittima deve essere disposta a fornirsi volontariamente, assolvendo in tal modo la società di un senso di colpa e della paura della vendetta. Per onorare, e anche per placare la ragazza che era stata offerta per la salvezza di tutti, il gruppo stabilisce un culto postumo con offerte.
Una delle leggende più famose è legata all’assedio di Roma da parte dei Galli. La vicenda si svolge sul Campidoglio, all’incirca verso il 390 a.C., là dove sorgeva il tempio di Giunone e dove si trovavano le oche sacre alla dea. I Romani, ormai sotto assedio da molti giorni iniziavano a soffrire la fame, per questo erano fortemente tentati di uccidere le oche che si aggiravano liberamente sul Campidoglio, tuttavia non ne ebbero il coraggio, essendo queste consacrate alla dea. Una notte i galli tentarono un attacco notturno contro la rocca del Campidoglio, e stavano già scalando le mura quando con grandi strepiti le oche, ben sveglie, destarono il guardiano Marco Manlio. Allora Manlio chiamò i soldati romani, che combattendo con grande energia respinsero i Galli: così il Campidoglio fu liberato dal pericolo dei barbari, e Roma fu salvata dagli strepiti delle oche.
La Vergine vestita di raggi di sole a Schlag in Austria.
Primo segno: la Donna e il dragone. Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava già un terzo delle stelle dal cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perchè vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
La donna dell’Apocalisse è generalmente riconosciuta come la Vergine Maria. Questa posizione si ritrova anticamente, così come nel Medioevo e nella moderna Chiesa Cattolica Romana. Tale visione non nega l’interpretazione alternativa della Donna quale rappresentante la Chiesa, come nel moderno dogma cattolico. La Vergine è dunque considerata sia la madre di Dio sia la madre della Chiesa che la Chiesa stessa.
La Vergine di Strasburgo, con la corona di stelle.
Nel libro “La vergine e l’eroe, Temesa e la leggenda di Euthymos di Locri”, a pagina 13, è scritto che al motivo del sacrificio di una vergine per stornare una calamità si associa quello della liberazione di una fanciulla dalle grinfie di un mostro da parte di un valoroso eroe che poi ne ottiene la mano. Pensiamo alle vicende di Virginia Raggi e dei suoi supposti pretendenti amorosi.
Una certa parte dei mass media mostrano la giunta Raggi come una giunta comunale apocalittica, alla stregua di un’invasione di cavallette, foriera di disastri per la metropoli romana; diverse cronache, in questi mesi, ci hanno mostrato infatti ripetutamente la città dei sette colli in balia del disordine, della trascuratezza e quasi del caos.
Inoltre, non dimentichiamoci come proprio la città di Roma venga vista da anni quale futuro obiettivo di un distruttivo terremoto, forse da anche prima la predizione dello pseudo-scienziato Raffaele Bendandi il quale previde un rovinoso terremoto proprio a Roma nel maggio 2011, evento poi mai verificatosi. Guarda caso, proprio nell’epoca della giunta comunale di Virginia Raggi, i sismi che hanno colpito il Centro Italia in questi mesi a partire da agosto (giusto il mese dopo l’insediamento della giunta) si son fatti avvertire anche nella stessa Urbe, nella stessa Città Eterna, in particolare il 18 gennaio 2017, giorno in cui sono stati anche fatti evacuare edifici e scuole, e la stessa metropolitana.
Il complottista ed ex massone (ed ex illuminato a suo dire) Leo Lyon Zagami (citato già alcune volte su questo blog), recentemente ha parlato di quest’ondata di terremoti vicino a Roma, dicendo come fosse stata predetta in un suo libro che ha come argomento l’Ultimo Papa. Zagami parla di come questa ondata sismica in Italia Centrale, sia come un “lento processo di avvicinamento” a un grande cataclisma che avrà luogo proprio nell’Urbe, come profetizzato da testi riguardanti la fine del papato e della Chiesa. Per esempio il testo celeberrimo di San Malachia, quello della successione dei papi prevista in anticipo di secoli, compreso l’ultimo papa, una profezia che potrebbe essere una di quelle che si autoavverano, come abbiamo suggerito in questo blog qualche tempo fa presentando un testo al riguardo, di un giornalista spagnolo.
Diamo dunque la parola a Leo Lyon Zagami, con l’avvertenza che tutto ciò può avere comunque un valore solo simbolico-archetipico e non inerente ad avvenimenti che, come invece forse pensa Zagami, possano davvero svolgersi come illustrato nelle profezie, invasione russo-islamica compresa.
3 prophetic citations from “Pope Francis: The Last Pope?”:
Are we to believe the Earth, and to an extent that the Moon, would both collapse? Perhaps this is a metaphor, or a description of some kind of new physical reality? The “days of universal madness” could refer to the imbalance of the planets, while the “crying Sun” could suggest an intense radioactive solar-rain that will lead to the overheating of the atmosphere, and would increase aridity upon Earth. The passage describing “… the ground of Rome shall move as the wave of the sea,” could refer to violent earthquakes that would be produced, and that could even sink the Eternal City, followed by, “And the sea will come to Rome …” The outcome of this chain of catastrophic events predicted by the Apocalypse of Ephesus would be a complete reshaping of our planet, which perhaps will spin through a different orbit, or experience a pole shift where continents rise and fall.
Crediamo che la Terra, e per estensione anche la Luna, possa collassare? Forse è una metafora, o la descrizione di un qualche tipo di nuova realtà fisica? I “giorni di follia universale” potrebbero riferirsi a un disequilibrio dei pianeti, mentre il “sole piangente” potrebbe suggerire un’intensa radioattività solare che condurrebbe a un surriscaldamento dell’atmosfera, e aumenterebbe l’aridità sopra la Terra. Il passaggio qui descritto “…il suolo di Roma si muoverà sulle onde del mare” potrebbe riferirsi a un violento terremoto che sarebbe prodotto e che potrebbe anche inabissare la Città Eterna, seguito da un “E il mare giungerà a Roma…” Il risultato di questa catena di eventi catastrofici predetti dall’Apocalisse di Efeso sarebbe un completo rimodellamento del pianeta, che forse salterebbe su un’orbita diversa o un esperienza di inversione dei poli dove i continenti emergono e s’inabissano.cit. p. 155.
Renzo Baschera, the “Prophecy Hunter” we encountered earlier, writes in reference to the prophecies of Saint John Bosco: “Rome, like Paris, will be destroyed. At this point, dozens of prophecies seem to agree. Destruction of the city of Rome, however, will not be so sudden and immediate. There will be certain ‘signs’ first. In fact, it is written: I will come to you four times. ‘The first’ sign will be given by an earthquake (but it will be a series of mini-earthquakes, which ‘will run rampant on the Roman hills, as runaway goats’).”p. 175.
Renzo Baschera, il “cacciatore di profezie”, incontrato precedemente, scrive riferendosi alle profezie di San Giovanni Bosco: “Roma, come Parigi, sarà distrutta. Su questo punto, dozzine di profezie sembrano d’accordo. Tuttavia, la distruzione delle città di Roma, non sarà improvvisa e immediata. Ci saranno certi “segni”, innanzitutto. Infatti è scritto: “Verrò da te quattro volte. ” Il primo segno sarà dato da un terremoto (ma sarà una serie di mini-terremoti, che si avvicineranno ai colli di Roma come capre in fuga”) p. 175.
Also bear in mind that within this context are the growing tensions at a geopolitical level, described clearly by Pope Francis since the summer of 2014, and suggesting that the Third World War has already begun, with the possible Islamization of the Vatican hierarchy. This all seems to fit in with the words of the New Testament from Matthew 24: “For many will come in my name, claiming, ‘I am the Messiah,’ and will deceive many. You will hear of wars and rumors of wars, but see to it that you are not alarmed. Such things must happen, but the end is still to come. Nation will rise against nation, and kingdom against kingdom. There will be famines and earthquakes in various places.” It is hard not to wake up every morning and see history repeating itself. After one hundred years since World War I, many nations seem to be on the brink of the biggest conflict in history, with the stakes higher than ever before.
Si tenga presente che in questo contesto vi sono crescenti tensioni a livello geopolitico, descritte chiaramente da Papa Francesco fin dall’estate del 2014, le quali suggeriscono che la Terza Guerra Mondiale è già iniziata, con la possibile islamizzazione della gerarchia del Vaticano. Tutto ciò pare combaciare con le parole del Nuovo Testamento da Matteo 24: “Molti verranno nel mio nome dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi.” E’ dura non svegliarsi ogni mattina e vedere la storia ripetersi. Dopo 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale, molte nazioni sembrano essere sull’orlo del più grande conflitto nella storia, con la posta in gioco più alta che mai.p. 212.
Naturalmente, questa ricerca non finisce qui. Come in tutte le analisi sincro-mistiche, gli elementi esposti sono spesso in numero assai ridotto rispetto a come li si potrebbe ampliare ulteriormente. Invito dunque i lettori a estendere questa ricerca, anche solo privatamente, ma sarei molto lieto se i loro riscontri al riguardo occupassero lo spazio commenti.