ATTENZIONE: questo post non ha affatto l’intenzione di screditare chicchessia, è solo un’affettuosa presa in giro di qualcuno verso cui ho anche una specie di stima o, perlomeno, simpatia. Nulla di volutamente offensivo, dunque.
Se c’è un personaggio di questi ultimi anni molto difficile da inquadrare nelle categorie a noi conosciute, questi è Leo Lyon Zagami. Affiliato a una loggia massonica fin dalla prima giovinezza – ed ex disc jockey– ne è uscito qualche anno fa, perché ormai schifato dagli ambienti in cui era costretto a vivere, in mezzo a intrighi, sotterfugi e corruzioni di ogni genere. A suo dire, è stato perseguitato fino al non poter vedere più un suo figlio e fino addirittura alla TORTURA; ha vissuto all’estero per quindici anni e, una volta uscito dagli ambienti della massoneria e delle cospirazioni occulte contro l’umanità, le persecuzioni nei suoi confronti ci furono perché cominciò a rivelare i segreti che gli affiliati alle società occulte da lui frequentate, non volevano rivelasse. A partire dal 2006, Zagami ha rilasciato molte interviste in inglese sulla sua esperienza di “ex Illuminato”, oltre che con la sua amica principessa Nakamaru del Giappone (quella che durante il 2012 parlava dei “tre giorni di buio” intorno al 21/12) s’è fatto vedere con Benjamin Fulford e con quelli del Project Camelot, in giro dentro automobili negli States a raccontare, sempre in inglese (è bilingue per via della madre british), i retroscena massonici di eventi e politici americani, le loro connessioni coi gesuiti e i sionisti, la questione extraterrestre che, in realtà, cela aspetti di spiritismo, esoterismo ed extradimensionalità. Zagami, inoltre, è stato musulmano e scrittore internazionale di best seller in Giappone. Ultimamente, rientrato in Italia, ha scritto ben cinque libri in un anno e mezzo, presentati anche in spiaggia d’estate sulla riviera romagnola, documentatissimi (una trilogia su tutte le rivelazioni occulte di cui è stato testimone per anni dall’interno, uno sui maestri invisibili del NWO e uno sul nuovo papa) è entrato in politica, assieme al centrodestra, con un partito chiamato “Moderati 2.0”, il quale s’è aggregato a un’altra formazione chiamata “Grande Sud”, lo si vede sempre in giro a fare il conferenziere, l’intervistato, l’intervistatore, reportage in inglese e italiano. E i suoi argomenti sono sempre le verità esoteriche e luciferine fuori dal radar dei mass media, alle quali Leo Lyon, forte della sua frequentazione decennale di ambienti segreti, gli dà quel tocco in più di esperienza concreta, un valore aggiunto sconosciuto a molti “teorici della cospirazione”, sia all’estero che in Italia. Nonostante la quantità di documenti autentici che allega a ciò di cui parla e scrive, Zagami s’è creato, col tempo, un personaggio abbastanza imprevedibile e bizzarro, una specie di “eroe senza macchia e senza paura” di altri tempi, dai modi diretti, che sembra uscito (anche come aspetto) dalla penna di un romanziere d’avventura dell’ottocento, un paladino delle sue idee, di quelli di cui s’è perso lo stampo, pronto anche a MORIRE, come ha detto diverse volte, per difendere la libertà contro l’oppressione. Ultimamente, s’è infilato anche tra i manifestanti del “comitato 9 dicembre”, detto popolarmente “Movimento dei forconi” e, in quest’ultima occasione, come mostrano diversi episodi (tra cui il video che presentiamo) sembra essere ritornato ai bei tempi di un sano delirio mitomane, per esempio come quando diceva di essere una FIGURA MESSIANICA pronta per il post 2012. A me, personalmente, e ritengo di vederlo bene nel video, Zagami, a volte, come atteggiamenti e modo di parlare, mi fa venire in mente il personaggio interpretato da Vittorio Gassman nel film “Il Sorpasso”, quel simpatico millantatore di BRUNO CORTONA che, con una gran faccia tosta, un po’ di mitomania e una sana “arte di arrangiarsi”, si infilava a capofitto nelle situazioni più improbabili, uscendone magari malconcio ma sempre indenne.