Sync to the Top: L.A. Coincidental

Ciao ciao. Mi fa piacere che abbiate scelto di prendervi una sosta qui, vedendo quanto le cose siano state placide da queste parti durante l’estate. Ho avuto da fare e non posso essere aiutato da nessuno nel blog ma ora siamo tutti qui e questa è la cosa che conta.
 
Così, prendetevi una sedia a sdraio da spiaggia, versatevi una bella bibita fresca e mettetevi ad assistere a questa mia ultima fucilata di nonsense e castronerie.
 
[…]
 
Il modo in cui andranno le cose in questo paese vedrà alcune centinaia di milioni di persone diventare così tremendamente cospirazioniste da far apparire Alex Jones e Louise Mensch come le voci della ragione e della moderazione. Twitter è già così, a tal punto che passo il mio tempo a ri-twittare solo immagini di gattini, cagnolini e cose simili.

Vedete, immagino che ormai abbiamo troppi tipi che sparano nei centri commerciali degli USA oggi così come sono. Forse video virali di salvataggi commoventi di cuccioli e di piccoli elefanti renderanno l’atmosfera meno rovente, facendo rientrare la gente in sè.

[…]

Qualche settimana fa mi trovavo a Los Angeles ed è stato per me uno spasso vedere l’ultima opera di Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood, anche se, a dire il vero, l’opera avrebbe potuto essere dimagrito di un’ora buona senza che il pubblico ne soffrisse.
 
Nel caso abbiate vissuto dentro un bosco quest’estate — o abbiate saggiamente evitato internet — “Once” è incentrato su una star tv sul viale del tramonto e la sua controfigura stuntman, i quali provano a sopravvivere al cambiamento di paesaggio culturale.
 
Voci di corridoio dicono che il personaggio di Leonardo Di Caprio è vagamente (o non così vagamente) basato su Burt Reynolds e il personaggio di Brad Pitt è basato su Hal Needham, per anni sua controfigura stuntman
 
La Manson Family gioca un ruolo importante nella storia, così come probabilmente sapete. Una manciata di attrici ben conosciute si fondono abbastanza bene nei loro ruoli alla Charlie’s angels (o Charlie’s Nine Angles),  così come fa il tipo che impersona Tex Watson. Non ne sono così altrettanto sicuro sul tipo che interpreta Manson ma nessun problema; Margot Robbie non sarebbe stata certo la mia prima scelta per Sharon Tate, ma se la cava comunque piuttosto bene.
 
Il film non vuole essere un biopic o una lezione di storia, è un’elegia per un’ America assassinata e un epitaffio per il maschio alfa. Non tanto il personaggio di Di Caprio– un po’ emo a dire il vero– ma il personaggio di Pitt, eroe di guerra il quale vorrebbe farla finita con la sua arpia di moglie, e si limita a pigliare tutto ciò che gli arriva nel suo laconico, buon passo falcato. Direi che il suo genus particolare sia oggi in via di estinzione, in special modo nel sud della California.
 
Ma orde di Millennials in manbuns, jeans da ragazza barbe da ZZ top sono ancora in giro.

Come ci si potrebbe aspettare da un’opera tarantiniana, Once è affollato fino alle travi del soffitto con ogni tipo di micro-riferimento vintage, culturalità effimere, tributi, inside joke e uova di Pasqua con sopresa. C’è una scena interessante in cui Bruce Lee parla della lotta con Cassius Clay (aka Muhammad Ali) la quale ha spinto a domandarmi se Quentin non abbia per caso visto lo stesso”kung fail” tipo di video di You Tube da me visti recentemente.

E anche se potrebbe facilmente essere tagliato di un’ora buona, è decisamente il mio film preferito di Quentin dai tempi di Jackie Brown (il quale resta il mio preferito, vedendo quanto sia un grande fan di Elmore Leonard che da bambino amava i film di Blaxpoitation).

Il problema è che ormai odio andare al cinema. Odio il prezzo dei biglietti, odio gli sguardi imbambolati così come i popcorn stantii e più che decisamente odio gli orridi trailers a cui siamo sottoposti, che fanno vomitare gli occhi. L’intera esperienza è solo una seccatura, e non sembra proprio più un viaggio verso un ultraterreno tempio dei sogni così com’era un tempo.

E dal momento che questa qui oggi è l’America del 2019, qualche stronzo ha azionato l’allarme anti-incendio facendo fuggire tutti nel parcheggio, a domandarsi se qualche cazzone armato di AR15 avesse aperto il fuoco durante la proiezione di Toy Story 4 o similari.

Ma se avete bisogno di domandarmi esattamente quando qualche pirla ha premuto l’allarme, poiché i tempi erano piuttosto… non fatemi dire di più.

Gli allarmi iniziano a suonare quando il personaggio di Leonardo DeCaprio incontra questo giovanissimo prodigio attoriale, chiamato Trudy. Immagino che dovesse essere un’impersonificazione di Jodie Foster, data la timeline del film. 
 
E’ una scena tenera, in cui la piccola Trudy conforta l’attore più anziano mentre egli affonda nella triste realtà del suo status. […]
 
Sono sicuro che avete già indovinato…
….è la Fraser! il personaggio [del personaggio] di Trudy è infatti Maribel, il diminutivo di Mary Elizabeth.
 
E quindi, certo. “Elizabeth Fraser,” in sostanza.
 
Gli allarmi hanno iniziato a partire quando incontriamo Elizabeth Fraser.
 
E il personaggio [del personaggio] di Di Caprio è DeCoteau. Scommetterei soldi, non quelli del Monopoli, che è il cognome da dove “Cocteau” è originariamente derivato.
 
Quindi “Elizabeth Fraser” e “Cocteau.” 
 
Ho parlato degli allarmi che suonano, vero? IRL? 
 
OK.

E Brad Pitt (la controfigura) interpreta il doppio di DeCoteau. O, se preferite, il suo gemello.

Oltretutto, così come abbiamo saputo un anno fa, il primo ruolo importante da protagonista di Burt Reynolds  fu in Riverboat (“Avventure lungo il fiume”, e interpretava…Ben Frazer. 

E oltretutto Reynolds morì lo stesso giorno della leggendaria attrice britannica Liz Fraser. 

E “Trudy Fraser” è apparentemente basata su Jody Foster, la quale…voi sapete.

Ebbene si. 

Ve l’ho detto. Non andate ora in giro dicendo che non ve l’ho detto, perché l’ho fatto.

LO SCINTILLIO VENUTO DALLO SPAZIO

Sulla falsariga di Annihilation dell’anno passato, è in arrivo un adattamento de Il colore venuto dallo spazio, e non vedo l’ora di vederlo. C’è Nicholas Cage ed è diretto dalla leggenda cult Richard Stanley, il quale sono pronto a scommettere abbia qualche 4AD album nella sua collezione. Non so ancora se vi comparirà Asenath Waite.

Forse lo farà Elspeth Wade.

Ad ogni modo, ricordate quando qualche tempo fa vi ho detto che Annihilation è in sostanza basato su un virus alieno che piomba sulla Terra trasformando il mondo in un video dei Cocteau Twins?

E avete scosso le teste dicendo, “Peccato, Knowles era così interessante prima che non riuscisse più a togliersi quel chiodo fisso dalla testa!”

Puro vangelo che ciò è vero. Ma c’è anche questo…

La parte del film girata in quel posto umido somiglia alle paludi della Lousiana o Mississipi, è in realtà girata vicino Londra, nel Windsor Great Park.
 
…quando entrano i cinque folletti armati, gli esterni non sono stati realmente girati nei luoghi melmosi della Florida…
….ma nella STESSA ESATTA FOTTUTA AMBIENTAZIONE degli esterni per “Pearly Dewdrops’ Drop” videoclip filmato 33 anni prima, nello stesso Windsor Great Park.
 
Cioè…andiamo. 
Basta ciò per dire che il loro incontro con lo scintillio alieno intelligente assomiglia molto, moltissimo a un video dei Cocteau Twins. C’è anche coinvolto un gemello.
Così, in altre parole, quando feci la incosciente, senza basi, dissennata osservazione che Annihilation è in realtà su un virus dello spazio che trasforma il mondo in un video dei Cocteau Twins, AVEVO LETTERALMENTE RAGIONE. Ciò è in sostanza ciò che vedrete.
 
Guardate, uno di questi giorni mi dedicherò proprio a questa storia qui, sapete? E vi dispiacerà assai.
Sapevate che le supernove possono aver guidato l’evoluzione della vita sulla Terra? — Un legame tra perle e anime.
Così, adesso cosa ne pensate a proposito della mia incosciente, senza basi, speculazione da pirla che “Pearly Dewdrops’ Drop” riguarda realmente i raggi cosmici e/o particelle da una supernova che cambia il DNA umano seppur in modo meno drammatico rispetto a come vediamo in Annihilation?
 
Prima di rispondere, ricordate ancora a chi molto spesso l’aggettivo “luccicante” molto spesso si riferiva. Cercate se non lo ricordate.
 
Inoltre, sapete, gli occhi.
 
Inoltre, Alex Garland.
 
Inoltre, Bentwaters.

Ricordate: “The Secret Sun” ha sempre ragione. Soprattutto quando ha torto.

ALLA LUCE DEL LAGO D’ARGENTO

Un film che m’è piaciuto anche più di Once Upon a Time in Hollywood è Under the Silver Lake, con Andrew Garfield. In qualche modo posso dire che si tratta di un compagno del film di Tarantino, in un modo molto strano. Lo scrittore-regista il cui nome sono troppo stanco al momento per cercarlo, stava definitivamente viaggiando sulla frequenza dei noir di Hollywood degli anni sessanta, e lo fa col piglio assolutamente brillante di…qualcuno il cui nome non riesco a rintracciarlo nella scheda di IMDB. 

Ogni modo, ha una soundtrack grandiosa e m’ha fatto sentire così come se stessi guardando una produzione di Quinn Martin, quando ognuno era vestito alla grande con elegantissimi tagli di capelli guidando automobili sfolgoranti. Come in The Invaders. 

Prima che gli anni settanta arrivassero e tutti cominciassero invece a somigliare a squallidi stronzi sempre diretti verso qualche party fondamentale.

Under the Silver Lake non è un film da poter esattamente descrivere, ma è un film che penso adatto a tutti quelli che seguono questo blog. Più di una volta mi ha ricordato qualcosa che David Lynch potrebbe fare se fosse più giovane, arrapato ed esperto di pop. Ha almeno una caratteristica di cui i lynchies saranno contenti ed è pieno fino all’orlo di cifre, sigilli e simboli, per non menzionare alcune starlette scarsamente vestite che faranno la gioia degli occhi.

Inoltre, acqua, nuotate e linguaggi segreti. 

Non so se qualcuno ha visto Die, Mommy Die!, ma in un certo senso m’ha ricordato anche questo. E inoltre, Ritual of Evil. Non chiedetemi perché.

Vorrei entrare di più nella simbologia, ma non voglio spoilerare nulla. Oltretutto, simboli e codici, società segrete e tutto il resto non sono più romanzi e cose misteriose, sono ovunque questi giorni. Sono la nuova normalità. 

A questo punto, vostra nonna è probabilmente un’esperta nell’individuare sigilli. Magari meglio di me.

https://secretsun.blogspot.com/2019/08/sync-to-top-la-coincidental.html

1969, la famiglia Manson di Tarantino, figli dei fiori, figli di attori, attori bambini e cubi

Continua da https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/29/cera-una-volta-a-hollywood-detta-anche-holy-wood-o-hollywoodland/

Figli dei fiori.
Nel 1969, a volte ne eri uno. Ero un hippie che funzionava, non il solito tipo.
Avevo i capelli lunghi, avevo le farfalle sulle camicie, avevo un bambino, andavo al college e avevo un lavoro.
 
Potreste aver amato gli hippy, o potreste averli odiati.
Ma non potevate ignorarci.
 
O questi seguaci di culto che furono chiamati “hippy” dai media. E che Tarantino sembra odiare e amare..
 
Gli assassini di Sharon Tate: Tex Watson, Susan Atkins, e Patricia Krenwinkel
La famiglia Manson
I seguaci di Manson nel film di Tarantino
Once Upon a Time in Hollywood è ambientato al tempo dei figli dei fiori quando ebbero luogo gli omicidi compiuti dalla Famiglia Manson. Quentin Tarantino s’è cimentato in un bel raccolto usando Hollywood come campo di grano, raccogliendo ex bambini attori e figli di attori per farli recitare nel suo nono film.
 
Ecco alcune delle connessioni menzionate dai media.
 

Harley Quinn Smith è la figlia dello scrittore / regista Kevin Smith e dell’attrice / reporter Jennifer Schwalbach Smith. Prende il nome dal cattivo di Batman Harley Quinn. In Once Upon A Time A Hollywood , la Smith interpreta una ragazza di Charles Manson. La Smith debuttò come attrice all’età di tre anni nel film di suo padre Jay e Silent Bob Strike Back , in cui Kevin Smith interpreta il suo solito personaggio, Silent Bob.

Maya Hawke è la figlia di Ethan Hawke e Uma Thurman. Nel film interpreta la “Flower Child” della  Manson Family. La Hawke è apparsa nella terza stagione della serie Netfilx Stranger Things, interpretando una “alternative girl” chiamata Robin.

Dallas Jay Hunter interpreta Linda Kasabian, un ex membro della famiglia Manson al seguito di Watson, della Atkins e della Krenwinkel, gli omicidi a casa di Polanski – e in seguito divenne un testimone principale nei loro successivi processi. Alcuni affermano che la Hawke avrebbe dovuto interpretare il personaggio della Kasabian. 

Madisen Beaty (al secolo Patricia Krenwinkel) interpreta la “Katie” della Manson Family. E’ apparsa in più di sessantacinque show teatrali mentre cresceva in quel di Colorado, e fece il suo primo film a undici anni.

Mikey Madison interpreta Susan “Sadie” Atkins, la più terribile delle ragazze di Manson, colei che probabilmente pugnalò Sharon Tate, uccise il suo bambino non ancora nato e disse al suo compagno di cella di aver bevuto il sangue della Tate. La Madison aveva 19 anni al momento delle riprese di Once Apon A Time In Hollywood .

Dakota Fanning interpreta Lynette “Squeaky” Fromme, membro della famiglia Manson che successivamente attentò anche alla vita del presidente USA Gerald Ford. La Fanning è un attore professionista dall’età di cinque anni. Ha una filmografia è molto estesa.

Victoria Pedretti interpreta “Lulu”, soprannome del membro della famiglia Manson Leslie Van Houten (poi condannata per omicidio); ne aveva 19 al momento della strage.

Austin Butler interpreta Tex Watson, l’ennesimo co-assassino della Tate. La carriera hollywoodiana di Butler iniziò all’età di 13 anni quando fu notato da un agente alla fiera di Orange County. Secondo il vero Tex Watson, quest’ultimo incontrò Manson a casa di Dennis Wilson, dopo che il batterista dei Beach Boys gli diede un passaggio e lo invitò a entrare.

James Landry Hébert ( Stranger Things ) interpreta Steve “Clem” Grogan, un membro della famiglia Manson, condannato per un omicidio dell’agosto 1969, quello di Donald Shea, nel ranch di Spahn, avvenuto alcune settimane dopo la strage di Bel Air.

Margaret Qualley è la figlia dell’attrice e modella Andie MacDowell e dell’ex modello Paul Qualley. Interpreta il ruolo di “Pussycat” o “Cat” o “Kit Cat” nella famiglia Manson, la quale attira poi l’attenzione del Cliff interpretato da Brad Pitt. La sua recitazione cinematografica ha avuto inizio a 18 anni in Palo Alto di Gia Coppola (2013). La  Qualley interpreta un personaggio basato sul membro della famiglia Manson Kathryn “Kitty” Lutesinger,  fidanzata dell’assassino condannato Bobby Beausoleil.

Lena Dunham (“Girls”) interpreta Catherine “Gypsy” Share, una seguace di Manson che però non partecipò alla strage di Bel Air e all’assassinio di Sharon Tate.

Breanna Wing, nativa di Auburn nel Maine, diplomata alla Edward Little High School nel 2007, dove ha giocato a hockey su prato e recitato nel “drama club”, interpreta l’autostoppista Cheyenne che in Once Upon A Time In Hollywood  Sharon Tate (Margot Robbie) raccoglie sulla strada.

Il vincitore del Logie Award Damon Herriman ha iniziato la sua carriera da bambino in Australia, sua terra natale. Ha iniziato con lavori commerciali all’età di otto anni, e all’età di dieci lavorava in tv, interpretando la parte di Frank Errol nella serie The Sullivans ambientata nella guerra mondiale. Herriman interpreta Charles Manson nel film di Tarantino.

Dreama Walker interpretò la cantante degli anni sessanta e attrice Connie Stevens, la quale ai tempi fu una vicina di Sharon Tate e moglie di James Stacy. Walker s’è laureata in una “high school” nel 2004, e le prime comparsate le fece nel 2006, compresa la partecipazione al film di Clint Eastwood Gran Torino nel 2008.

L’ex star di Justified Timothy Olyphant interpreta James Stacy un attore che negli anni sessanta interpretò il Western Tv Lancer come fratello del personaggio di Maunder. Stacy fu anche brevemente sposato a Connie Stevens.

L’attore di Beverly Hills 90210 Luke Perry interpreta Wayne Maunder, una star della serie western CBS dei tardi anni sessanta Lancer, che in Once Upon A Time In Hollywood è la co-star del personaggio di Leonardo DiCaprio Rick Dalton.

Rachel Redleaf interpreta Mama Cass dei Mamas’n Papas, la quale si fa vedere al Playbook Mansion Party conMichelle Philips e Steve McQueen. La Redleaf iniziò a recitare a quattro anni in una comunità teatrale.

Rebecca Rittenhouse (The Mindy Project) interpreta la cantante dei Mamas and Papa Michelle Phillips.

Damian Lewis (Billions) interpreta l’attore Steve McQueen.

Rumer Willis è la figlia di Bruce Willis e Demi Moore. Interpreta la parte di Joanna Pettet, l’attrice inglese la quale si trovava a casa di Sharon Tate per pranzare, poche ore prima che la Tate e altri quattro fossero brutalmente assassinati dai seguaci di Charles Manson. A cinque anni avvenne il suo debutto come attrice, in Now and Then (1995). Ha poi interpretato la figlia di sua madre Demi in Striptease (1996) e nel film di suo padre The Whole Nine Yards (2000).

L’attore Mike Moh interpreta il maestro di kung-fu Bruce Lee, il quale addestrò Sharon Tate per le sue scene di combattimento in uno dei suoi film, e che litiga con Cliff Booth.

Nicholas Hammond, il quale interpretò Friedrich in The Sound of Music, interpreta l’attore divenuto direttore tv Sam Wanamaker.

L’attore di origine russa Costa Ronin interpreta Voytek Frykowski (a.k.a. Wojciech Frykowski), l’attore polacco ucciso assieme agli altri in casa di Roman Polanski Cielo Drive di Los Angeles.

Samantha Robinson interpreta Abigail Folger, un’altra vittima della famiglia Manson , coinvolta con Wojciech Frykowski. La Robinson è nata a New York City, ma ha trascorso la maggior parte della sua infanzia a Londra, dove ha studiato presso una rinomata Accademia di musica e arte drammatica.

L’attore polacco Rafal Zawierucha (Warsaw 44) interpreta il giovane Roman Polanski, il quale stava girando un film in Europa quando sua moglie incinta, Sharon Tate, venne ammazzata.

Margot Robbie (I, Tonya) interpreta l’attrice Sharon Tate, la quale era incinta di otto mesi e mezzo quando fu uccisa dalla Manson Family. Al tempo era la moglie del regista Roman Polanski.

Emile Hirsch (Into the Wild) interpreta il parrucchiere delle celebrità e vittima della “Manson family” Jay Sebring (al secolo Thomas Kummer).

Bruce Dern interpreta George Spahn, l’attempato allevatore californiano il quale affitta in cambio di sesso e quindi dà il permesso alla famiglia Manson di vivere nella sua proprietà.

Totalmente immaginarii sono Leonardo DiCaprio che interpreta l’attore western Rick Dalton (parzialmente ispirato a Burt Reynolds) il quale vive accanto all’attrice Sharon Tate; e Brad Pitt, il quale interpreta lo stuntman veterano Cliff Booth (parzialmente ispirato a Hal Needham).

 

Cosa vorrà dire per queste persone trovarsi in questo film? Un buon auspicio per le rispettive carriere? Oppure una botta di sfortuna per loro?

Non avevo mai visto prima il film del 1969  ‘The Big Cube’, e a dire il vero non avevo nemmeno mai sentito parlare del film fino a ieri sera quando mi sono imbattuto nella sua scoperta spulciando tutte le interpretazioni di Lana Turner, dopo aver letto di lei nel libro ‘Hollywood Babylon’.

“The big cube”, uscito il 30 aprile 1969
Il capitolo su Lana Turner in ‘Hollywood Babylon’
“C’era una volta a Hollywood”, uscito il 26 luglio 2019
“Pig” scritto su una porta col sangue di Sharon Tate — Margot Robbie somiglia esattamente a Sharon Tate in una foto tratta dal nuovo film di Tarantino. — Sincro che risuonano con l’anno (cinese) del maiale 2019.
Lana Turner morì nel 1995, che fu un altro “anno del maiale” oltre che l’anno in cui uscì il film “Babe, maialino coraggioso”.
“The big cube”

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/04/26/gatti-di-schrodinger-cubi-di-schrodinger-e-case-dei-fantasmi/

“The big cube”

http://copycateffect.blogspot.com/2019/07/OnceActors.html

https://brizdazz.blogspot.com/2019/07/lsd-and-50th-year-anniversary-of-big.html

C’era una volta a Hollywood, detta anche “Holy Wood” o “Hollywoodland”

Come la mettiamo con gli anni che finiscono per 9, i loro anniversari e HOLLYWOOD ?
Oggi ho finito di leggere Hollywood Babylon’ il famigerato libro di Kenneth Anger che tratta della tragica storia dell’attrice Peg Entwistle 

https://it.wikipedia.org/wiki/Peg_Entwistle

Il 16 settembre 1932, all’età di 24 anni, si tolse la vita, gettandosi dalla prima lettera della celebre scritta gigante che sormonta Hollywood in Los Angeles (all’epoca era ancora “Hollywoodland”). Fu la prima a scegliere tale morte, facendo poi della scritta un trampolino di suicidi tristemente famoso. La sua morte si dimostrò essere dovuta a causa della perdita del lavoro. Il suo corpo fu rinvenuto due giorni dopo, il 18 settembre[2].

Nel 1949 (70 anni fa precisi) il segno di HOLLYWOODLAND venne ridotto dalle 13 lettere originali alle ormai familiari 9 .

Peg Entwistle in ‘Thirteen Women’ (1932)

Originariamente pubblicato in francese nel 1959   [60 anni fa precisi] da JJ Pauvert a Parigi col titolo di “Hollywood Babylone”, la prima edizione americana di Hollywood Babylon venne pubblicata nel 1965 dall’Associated Professional Services di Phoenix, in Arizona .

Una seconda edizione venne pubblicata nel 1975 dalla Straight Arrow Press del gruppo Rolling Stone e distribuita da Simon & Schuster , dopo una serie di conflitti sul copyright.

 Anche George Reeves morì in circostanze misteriose nel 1959.

Morte di George Reeves il 16 giugno 1959
Uscito il 26 luglio 2019

Tarantino porta il suo 9° film sugli schermi quest anno, film che si focalizza sugli eventi del 1969.
Un film per ogni lettera della scritta “HOLLYWOOD”.

Hollywood Babilonia

https://it.wikipedia.org/wiki/Hollywood_Babilonia

https://www.adelphi.it/libro/9788845912658

Mi domando se si parla anche di Judy (Garland) in questo film sul 1969?

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/07/10/judy-cera-una-volta-anche-a-holy-wood/

Il mago di Oz uscì nel 1939.

Una saporita delizia di gossip degna di un gourmet…ricca di dettagli e decadenza…”Hollywood babylon” è più di una mero “rivelare”, è una rivelazione (Rex Reed) — Kenneth Anger è un ex attore bambino cresciuto fino a diventare uno dei più importanti filmakers alternativi. “Hollywood babylon” fu pubblicato originariamente a Parigi, e divenne presto una leggenda underground. Non una parola è stata cambiata. Non una storia è stata omessa. Siamo di fronte a una serie di caldi e frizzanti scandali che continuano a scioccare il mondo. — Kenneth Anger ha confezionato una scatola deliziosa di bonbon avvelenati, pescando dai cumuli di spazzatura della fabbrica dei sogni di Hollywood, mettendo assieme una vera prodigiosa antologia di star costellata di scandali.

Persino Kenneth Anger nel 1969 fece un film , quindi quest’anno c’è un altro cinquantesimo da festeggiare … forse?

O forse no.
Penso che Tarantino dovrebbe ispirarsi a “Hollywood Babylon” di Kenneth per un prequel del suo nono film per il suo decimo e ultimo (si Quentin, proprio solo dieci film dovresti alla fine fare nella tua vita!)

In un anno pieno di numerosi significativi cinquantesimi, dal primo allunaggio umano, al festival musicale di Woodstock, all’ultima esibizione dei Beatles, alla battaglia di Hamburger Hill in Vietnam, alle rivolte di Stonewall a New York City ~ un’altra è la serie di omicidi compiuti dalla famiglia Manson l’8-9 agosto 1969.

Once Upon a Time in Hollywood (o Once Upon a Time in … Hollywood ) è un film del 2019 scritto e diretto da Quentin Tarantino, che coinvolge, in un certo senso, la cronologia e le persone delle uccisioni della famiglia Manson a Los Angeles 1969.
 
Erano i giorni degli hippy, delle star di Hollywood e delle rock star. A volte si sovrapponevano. Soprattutto nel 1969.
Jack Nicholson, Dennis Hopper, and Michelle Phillips

La data di uscita del film è stata cambiata dal 9 agosto 2019 al 26 luglio 2019. Quella data di agosto, ovviamente, sarebbe stata il 50 ° anniversario degli omicidi di Tate (iniziata con l’invasione della residenza l’8 ma si verificò il 9).

Tutti nati il 26 luglio

26 luglio è il compleanno di Mick Jagger, Stanley Kubrick, Aldous Huxley e Carl Jung. 26 luglio è il compleanno degli attori Helen Mirren, Sandra Bullock, Olivia Williams, e Kate Beckinsale.

Prima che il film ha visto la luce, è morto qualche personaggio comparso nello stesso film.

Charles Manson e il suo corrispettivo Damon Herriman nel film di Tarantino

Charles Manson è morto il 19 novembre 2017 a causa di un arresto cardiaco seguito a una crisi respiratoria in concomitanza con un cancro al colon, negli stessi giorni della morte di un suo collega, Salvatore Riina detto Totò.

 

Vedere anche http://mondo-simbolico.blogspot.com/2013/05/charles-manson-e-lera-della-notte.html

Burt Reynolds e George Spahn. Spahn morì il 22 settembre 1974 a 85 anni.
Bruce Dern e Burt Reynolds
 
Burton Leon Reynolds Jr. nacque l’11 febbraio 1936 a Lansing, nel Michigan. Reynolds è morto di infarto al Jupiter Medical Center di Jupiter, in Florida, il 6 settembre 2018, all’età di 82 anni. A maggio 2018, si è unito al cast del film di Quentin Tarantino Once Upon a Time a Hollywood nella parte di George Spahn ( un cieco di ottant’anni che ha affittato il suo ranch a Charles Manson), ma è morto prima di girare le sue scene e in seguito è stato sostituito da Bruce Dern. Il corpo di Reynolds è stato cremato al crematorio della Gold Coast in Florida.
Luke Perry (nato l’11 ottobre 1966), che interpretava Scott Lancer (leggi “Wayne Maunder”) nel film di Tarantino, è mancato pochi mesi fa. Perry ha subito un infarto a casa sua a Sherman Oaks, in California, il 27 febbraio 2019. Cinque giorni dopo, il 4 marzo, è morto per complicazioni. Aveva 52 anni. (Vedere CNN qui .)
 
Wayne Maunder , la star dei Western TV degli anni ’60 che ha ispirato il personaggio di Luke Perry nel film di Quentin Tarantino, è morto di malattia cardiovascolare l’11 novembre 2018, a Battleboro, Vt., Un portavoce del Dipartimento della Salute del Vermont l’ha confermato a Variety . Aveva 80 anni.

Negli anni ’60 -’70 Wayne Maunder viveva accanto a Sharon Tate .

Maunder nacque il 19 dicembre 1937 a New Brunswick, in Canada e crebbe a Bangor, nel Maine. Dopo il liceo, si arruolò nella Marina degli Stati Uniti e in squadre di baseball come Milwaukee Braves e Pittsburgh Pirates. Anni dopo a Maunder gli colse il desiderio di recitare e dunque studiò con Stella Adler a New York City.

In Once Upon a Time a Hollywood , il rapporto tra l’attore Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e il suo doppio stuntman / migliore amico Cliff Booth (Brad Pitt) è modellato direttamente sull’amicizia tra Burt Reynolds e il regista stuntman Hal Needham , entrambi ora deceduti.

 
Quentin Tarantino ha definito questo film la sua “lettera d’amore a Hollywood”, la vecchia Hollywood e i suoi giorni di gloria, le stelle dello “star system” che vanno e vengono.
 
Ci sono stelle, storie di stelle e finzioni di stelle in questo film. È un film di attori, recitazione e non recitazione, invecchiamento e hippy. Quante di queste facce moriranno, prima o poi?
 
Steve McQueen, Bruce Lee e Fumio Demura

Breanna Wing, nativa di Auburn, nel Maine, diplomata alla Edward Little High School nel 2007, dove s’è dedicata all’ hockey su prato e recitato nel drama club, interpreta l’autostoppista Cheyenne che Sharon Tate (Maggie Robbie) raccoglie in Once Upon A Time In Hollywood .

Gli hippies della famiglia Manson nel film di Tarantino
La vera famiglia Manson
Tate Killers: Tex Watson, Susan Atkins e Patricia Krenwinkel
Sharon Tate e Nancy Kwan con Bruce Lee come personal trainer.
Sharon Tate e Roman Polanski
Sharon Tate e gli altri bersagli della famiglia Manson – Jay Sebring, Abigail Folger e Wojciech Frykowski – qui raffigurati sono ovviamente tutte persone reali, così come lo stesso Manson e i suoi seguaci Tex Watson, Susan Atkins e Patricia Krenwinkel e Linda Kasabian, quest’ultima divenuta testimone e collaboratrice nel processo ma è mostrata nel film come in fuga prima dell’inizio dei crimini. (Idem Dakota Fanning nei panni del seguace di Manson Squeaky Fromme.) Ovviamente, i destini di tutte le persone sopra menzionate differiscono notevolmente nella vita reale rispetto a quanto si vede nel film.
A meno che non siate piombati adesso sul pianeta Terra, sì, Bruce Lee era uno tosto, la più grande stella delle arti marziali del suo tempo (probabilmente, di tutti i tempi). Lee è rappresentato nel film da Mike Moh, durante il suo periodo interpretato da Kato in The Green Hornet . E, sì, è stato davvero il personal trainer di karate di Sharon Tate quando Lee recitava nel ruolo della spia di Dean Martin per The Wrecking Crew .
Damian Lewis di Homeland interpreta Steve McQueen in una scena ambientata al Playboy Mansion. McQueen, come Rick Dalton, iniziò come protagonista di un western televisivo su un cacciatore di taglie – Wanted: Dead or Alive – prima di diventare una star del cinema e un’icona della cultura pop grazie a film come I magnifici sette , Bullitt e La grande fuga , in cui Rick sogna di recitare al posto di McQueen ad un certo punto.
Anche Timothy Olyphant e il compianto Luke Perry interpretano persone reali nel film. Sì, Lancer era una vera serie TV e gli attori che interpretavano – James Stacey e Wayne Maunder – erano reali. L’ultima scena di Olyphant che vediamo nel film, in cui parte in sella alla sua motocicletta, è anche un presagio del tragico destino in serbo per Stacey (perse due arti e la sua ragazza rimase uccisa in un incidente di moto perché investiti da un guidatore ubriaco).
Inoltre, in una serie tv sull’ FBI, Rick appare ospite come “cattivo della settimana”.
Michelle Phillips e Mama Cass dei Mamas’n Papas appaiono durante la scena del playboy Mansion.
Con la sua criniera argentata e gli occhiali oversize, il Marvin Schwarzs di Al Pacino sembra essersi ispirato al leggendario agente di talento hollywoodiano Lew Wasserman. Fonte

Quentin Tarantino celebra Hollywood e la musica, in molti modi, così come ha fatto Peyton Reed con il technicolor di Down With Love .

Tarantino ha fatto il suo compitino. Mi è piaciuto molto C’era una volta a Hollywood . Ma prevedo che, oltre a quelli legati al film che sono deceduti,  altre persone moriranno presto sulla scia di questo film. Questo film sembra portarsi dietro una specie di effetto a catena.