La più letterale presentazione immaginabile come "oracolo dell'Apocalisse"

24 03 2020

Dylan Dog n°77, febbraio 1993.

Da un post di “The Secret Sun” di aprile 2018: […] Ma il fatto è che “Five Ten Fiftyfold” dei Cocteau Twins cantata da Elisabeth Fraser, è in effetti la canzone più terrificante mai registrata. Anche solo una rapida occhiata al testo lo indica:

Wheezing and Sneezing
Tenfold it blew apart
It halved it in half
And went gushing gust wind

Respiro sibilante e starnuti
Dieci volte è esploso
Lo ha dimezzato a metà
E cominciò a soffiare forte vento

Tiziano Sclavi, papà di Dylan Dog, fa un video in cui dice di restare a casa per evitare di contrarre-diffondere il virus.

Come promesso, ecco la mia personale versione di un post di “The secret sun” apparso nel settembre 2019, in cui il gestore del blog Christopher Knowles fa il resoconto di uno spettacolo dei Massive Attack assieme alla ex cantante dei Cocteau Twins Elisabeth Fraser, che Knowles da anni e anni mostra di considerarla una “Sibilla”, una figura oracolare dalle capacità profetiche. Oltretutto, Knowles ritiene di non essere il solo a essersi reso conto di ciò ma anche potenti figure influenti nell’ombra e lo spettacolo presentato nel settembre scorso potrebbe apparire come una “presentazione ufficiale”.

Bene, il giorno è finalmente giunto e sono andato a sentire le profezie della Sibilla al tempio solare nel più grande tempio mitraico all’aperto nella “Nuova Roma”.
 
O è la “Nuova Bisanzio” ed è invece Londra la “Nuova Roma”? O è Londra la “Nuova Babilonia” e New York la “Nuova Roma”? Mah.
 
Comunque sia, non sono rimasto deluso. Anzi, ho ricevuto molto più di quello che ho speso.
Il palco e la platea sono dentro un sole gigante.
Manifesto comparso a Genova a partire da settembre-ottobre 2019.
Ho preso il mio biglietto all’ultimo minuto.  La verità è che Mezzanine non è mai stato uno dei miei album favoriti dei Massive Attack, e non sono mai stato certo se gli incantesimi della Sibilla inerenti a quell’album dovrebbero essere considerati canonici (Mi considero uno di quei canonici, ortodossi, irritanti tipi i quali credono che l’età delle profezie uniche della Sibilla si concluse nell’anno 1996.)

Inoltre, temevo che la Sibilla, avendo ora oltre vent’anni di più, avrebbe magari avuto maggiori problemi alle corde vocali aggravati dalla paura del palcoscenico e la sua voce nell’album era già un’ottava al di sopra della sua gamma naturale. Perdipiù, i prezzi dei biglietti erano ridicoli finché i bagarini hanno cominciato ad alzarli man mano che si ci avvicinava allo show.

Oltretutto, non hanno fatto “Silent Spring” il vero capolavoro della Sibilla assieme ai Massive.
 
Tuttavia, gli eventi del giorno hanno complottato nel forzarmi di cercare misericordia e guida dalla “Our Lady”, la “Nostra Signora”, e sono stato molto lieto di averlo fatto.

PRIMA DI TUTTO

Ero nei posti molto indietro, di mezzo — in “Mezzanine”, ironicamente– e potevo vedere e sentire tutto perfettamente.
 
Inoltre, per questo spettacolo, non c’è nulla sul palco da guardare se non un gruppo di musicisti in piedi nel buio. L’azione era in uno spettacolo di luci coi collage video di Adam Curtis. Meno male che m’è parso non ci fossero epilettici nel pubblico.
 
Avevo visto diversi video on-line ma non si avvicinano all’esperienza che si ha “dal vivo”. Le luci erano molto, molto accese, la musica era molto, molto forte e i video erano bizzarramente tridimensionali, come ologrammi. Se ci fosse qualche verità sui metodi visti in The Parallax View, ognuno nella folla avrebbe potuto essere un candidato manciuriano.
 
Devo dire che con i video, quegli accordi e tutto il resto, lo spettacolo mi ha ricordato molto di più un concerto dei Clash di qualsiasi cosa mi aspettassi i Massive Attack mettessero su.
 
E’ stato molto divertente sentire i Massive fare una cover di una delle mie canzoni dei Bauhaus preferite come “Bela Lugosi’s Dead.”
 
Mi hanno ricordato un sacco anche i Clash, quando Mikey Dread or Ranking Roger hanno agguantato il microfono.
Così come da me detto tante volte, i video di Adam Curtis sono usciti da The Parallax View e Clockwork Orange. Insieme allo spettacolo di luci, l’ho trovato anche somigliante al suo lavoro nel balletto MKULTRA del 2017.
 
Ironicamente, pensando a tutti i messaggi “anti-nostalgia” di Adam Curtis, è invero una forma di nostalgia per un tempo in cui le persone credevano sul serio che poche semplici visualizzazioni di immagini disturbanti– naturalmente accompagnate da testo– erano in grado veramente di fare il lavaggio del cervello alle masse.
 
Sappiamo meglio le cose adesso.
 
Il climax dello spettacolo ha dimostrato la mia folle illusione tesi singolare che quella timida, modesta, schiva e piuttosto androgina casalinga di mezza età suscita in qualche modo l’ interesse per un sacco di potenti e influenti personaggi. Gente che sembra veramente sapere il fatto suo quando si tratta di esoterismo e occulto. 
 
Così come mi è sembrato di intuire molto molto tempo fa, pare esserci una connessione simbolica ripetuta tra questa piccola voce di soprano scozzese e l’Apocalisse, che è così consistente e così presente da essere innegabile.
 
Non chiedetemi il perché.
 
Comunque, dopo un catalogo d’immagini distopiche c’è stato un “crescendo” del “Group Four” (potete vedere una completa performarce della canzone qui. )
 
Robert Del Naja (o Banksy, se preferite) e la Sibilla hanno condiviso le voci, quindi Del Naja ha lasciato il palco alla Sibilla, che silenziosamente s’è lasciata abbagliare dalle luci.

O silenziosamente Lei ha canalizzato, dipende dal vostro punto di vista. 

Poi la band ha suonato a squarciagola un riff particolarmente rumoroso mentre scene di rivolte a Parigi, Mosca e Hong Kong riempivano gli schermi assieme ad altri flash da incubo.
 

Tutto quanto mi ha anche ricordato una strana visione da me avuta di un antico misterioso rituale in una mattina di prima estate del 1986, mentre all’incrocio di James Street con Harter Road ascoltavo “Great Spangled Fritillary.” 

Qualcosa che sembrava uscita dai misteri di Delfi ed Eleusini.

La venerata sacerdotessa poi s’è messa a cantare qualcuno dei suoi oracoli mentre le torce ardevano e gli stendardi svolazzavano.

Naturalmente tutto è iniziato nel 2013, quando lo stesso cast mise in scena il prototipo di questo tour. Amo questo video perché è la sola registrazione degli scorsi 23 anni in cui il cantare della Sibilla si avvicina di più alla sua gamma armonica naturale.
 
Prendete nota dell’immagine finale della performance nel video sopra.
E’ tutto così folle, no? Voglio dire, perché? Perché continuiamo a vedere questo genere di cose? Perché sentiamo la sua voce risuonare nel cielo del rituale “Clarion Call”, a sua volta uno “spin” dello stesso produttore di “Siren Song” in Australia? 
 
Perché questa timida donnetta– sostanzialmente in pensione decenni dopo i suoi gloriosi giorni rock/indie negli Ottanta — affascina così tanto certuni a tal punto da farli spendere un sacco di soldi per mettere in piedi queste accese esibizioni ritualistiche?
 
E’ del tutto pazzesco, e sta andando avanti da due decenni.
I Massive Attack si esibiscono sul palco nel settembre 2019 davanti a video di pozzi di petrolio in fiamme.

Magari per il fatto che grandi eventi esterni sembrano così spesso essere in sincro con eventi significativi della vita di Lei e del suo lavoro. 

Come il super-tifone e i super-branchi di delfini che l’anno scorso hanno annunciato il suo ritorno in pista. O il fatto che l’uragano Dorian abbia colpito nello stesso momento in cui Lei tornava a esibirsi in America dopo sei anni (e a fare un tour per la prima volta in 13 anni.)

O che l’ultimo rituale di “impeachment” contro Trump è iniziato proprio poche ore prima che Lei si esibisse in quel di Washington DC. 

Ormai ne abbiamo viste di cose che ci fanno stare lì fermi a pensare, giusto?

Sto a teorizzare ma posso solo dire che sapevo c’era qualcosa di unico e inconoscibile in lei 36 anni fa, poco dopo i primi secondi del brano “From the Flagstones.”
 
Mi manca molto il senso di abbandono che mi suscitavano quei vecchi dischi dei Cocteau Twins, nonostante non sia mai stato un grande fan del suo alto soprano, ma qualche macro-sincro sicuramente è riuscita a smuovermi delle rotelle nel cervello grazie a quella performance.
 
Vedete, avevo perduto il significato sottostante di “flowers”, “fiori”, fino alla canzone successiva. Sono stato così colpito dagli strazianti filmati di guerra che scorrevano sugli schermi che mi c’è voluto un po’ prima di capire.
 
Dove sono andati a finire tutti i fiori? Bene, lo vedete dalle grafiche alla fine del clip dove esattamente sono finiti i fiori, figurativamente e letteralmente.

Take Time to Smell the Roses Because Losing Your Sense of Smell Could Be One of the First Signs You Have COVID-19?

Prenditi tempo ad annusare le rose perché la perdita del senso dell’olfatto potrebbe essere uno dei primi sintomi del COVID-19.

Ma adesso dovrei spiegare perché ho iniziato a essere fissato con Lei. Vedete, ha salvato la mia vita, piuttosto letteralmente. E, sebbene in modo figurato, mi ha tirato fuori dall’inferno.

O forse anche letteralmente.

 

FARMACI SONICI

Christopher Knowles, infatti, anni fa è stato molto male, a causa di sofferenze fisiche dovute a infiammazioni muscolari (sindrome infiammatoria miofasciale); dal momento che le cure a base di farmaci quali Celebrex e Vioxx non funzionavano (anzi peggioravano la situazione) e l’unico farmaco di una certa utilità, il Prednisone, aveva dei brutti effetti collaterali, l’unica strada da percorrere rimaneva quella dei cocktail di oppiodi, una strada infernale durata molto tempo.

Knowles non riusciva più a fare niente, nemmeno a muoversi e pensare, imbottito di psicoattivi, lidocaina e gel Voltaren.

Grazie alla pericolosa assunzione di più medicine in contemporanea (Oxymorphone, Tapentadol, Klonopin) in qualche modo, fortunatamente, il suo stato infiammatorio non peggiorava anche se i suoi medici gli dicevano che sarebbe stato meglio si ricoverasse in ospedale e che era da pazzi affrontare la malattia da soli contando soltanto sulle proprie forze.

E infatti, se non fosse stato per la voce della “Sibilla”, a dire dello stesso Knowles, egli forse non ne sarebbe uscito, perlomeno in tempi ragionevolmente brevi. Torniamo alle sue parole.

E’ una che toglie i veleni. Non ho ancora capito bene come ci riesca ma c’è qualcosa nelle sue melodie e armonie che funziona sulla chimica del cervello in modi che non abbiamo ancora capito, in modi simili agli oppiodi ma senza costipazioni e la bocca secca. Così ebbe modo di dire Prince: ti fa piombare in uno stato onirico.

Anche se non mi spingo certo a dire che sia davvero una fata elfo aliena capace di mesmerizzare in un incantesimo i suoi ascoltatori, è indubbio che qui abbiamo a che fare con qualcosa di inusuale.

 

PHILIP K. DICK

Tradizionalmente, il test per spiriti e oracoli non era solo la profezia, era anche la capacità di guarire. Questo è un punto molto importante.

Vedete, avevo finalmente tirato fuori tutta la mia roba dall’appartamento di Satana restituendogli la chiave quando morì Chris Cornell.

Non chiedetemi di spiegarvi. Niente di ciò possiede un senso oggettivo. Ogni giorno che passa comincio a chiedermi sempre più spesso se sono solo un personaggio dentro una storia di Philip K. Dick che fa solo finta di essere un essere umano reale. Spero un giorno o l’altro di riuscirmi a spiegarmi meglio.

Come ho detto molte volte, PKD sarebbe stato molto più fissato di me con questa donna. E gli avrebbe ispirato la scrittura di almeno venti libri.

Ad ogni modo, ora come ora, le prove sono abbastanza conclusive da pensare che non c’è più solo un blog come il mio a rendere conto di ciò che sta succedendo. Non posso dire di essere felicissimo che certe persone abbiano usato Lei per le loro imprese, ma è tutta questione di Potere. Un po’ come quando i produttori volevano infilare sempre Tony Bennett e Johnny Clash nei dischi dei loro artisti.

Il talento è economico, ma il carisma è caro. E il vino non va confuso con la bottiglia che lo contiene.

Posso non essere d’accordo con l’ideologia neo-fabiana di Adam Curtis, ma non posso onestamente dire che lui non pensi davvero di star facendo la cosa giusta.

Non sono d’accordo con le filosofie che molte persone potrebbero sostenere e posso credere che quelle filosofie portino quasi inevitabilmente a un disastro, ma sono poche le persone che si organizzano e agiscono con intenzioni maliziose.

Al contrario, penso che i maggiori crimini storici vengano spesso commessi da persone convinte di stare agendo “per il bene dell’umanità.”

Probabilmente le cinque parole più pericolose del mondo.