Stay tuned, 20 luglio 2019

https://www.ligurianautica.com/video/branson-a-genova-vi-presento-la-mia-nuova-virgin/

Richard Branson della Virgin a Genova il 20 luglio 2018
Demolizione del ponte Morandi a Genova il 28 giugno. Monitorata dalla stessa Fincantieri che ha prodotto la Virgin Scarlet Lady, inaugurata il 20 luglio dell’anno passato.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/09/11/impressioni-e-immaginazioni-sul-crollo-del-ponte-morandi-il-14-agosto-2018/

Contemporaneamente allo scontro feroce tra sovranisti e globalisti incentrato sulla figura catalizzatrice di Carola Rakete, capitana della nave “Sea watch”, contro Matteo Salvini in primis, che dai suoi fans è chiamato “il capitano”.
Contemporaneamente al PD coinvolto nella guerra contro i trafficanti di esseri umani in generale e di bambini in particolare, guerra che per ora fatica alquanto a raggiungere i mass media mainstream.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2018/05/27/il-pensiero-razionale-non-basta-per-capire-il-corso-degli-avvenimenti/#comment-5946

Un estratto da un articolo di Goro Adachi di Etemenanki (oggi su Super Torch Ritual) risalente al 18 aprile 2011:

Quello di cui scrivo su questo sito – tutte le cose “MULTICONTESTUALI” – tende a rendere perplessa la gente. E’ così fuori allineamento con il normale modo di pensare della maggior parte delle persone, le quali perciò si disorientano e finiscono per provare un senso di confusione. La loro conoscenza interiore può riconoscere un ordine superiore di “verità” ma la mente cosciente necessita di molto più convincimento e di tempo prima che possa digerire tutto ciò e cominci [con molta fatica] a riconoscere che esiste una cosa come la “coerenza multicontestuale” – tipicamente espressa come sincronicità – la quale sta alla base della realtà oltre la soglia di ciò che è normalmente considerato possibile.

Una cosa è notare alcuni pezzi di “coincidenze significative” nella vita. È innocuo. Numerologia? Carina. Simbolismo? Divertente. Forse anche stimolante. Ma quando si parla di una super coerenza intercontestuale – che è ciò che evidenzio e dimostro su questo sito – le cose diventano un po ‘sconcertanti e persino “SPAVENTOSE” per molti. La mente ordinaria cerca di trovare un modo per scacciare tutto ciò, dimodoché l’ordine sia ripristinato e non ci sia più bisogno di rivedere radicalmente la propria visione del mondo poiché accettare la VISIONE NASCOSTA significherebbe rifiutare una base fondamentale della comprensione pratica [ma incompleta] della realtà. Sarebbe come sopravvivere a un terremoto catastrofico e dover ricostruire una città. È un compito arduo. Ci vuole un grande sforzo e impegno, a cui normalmente rifuggiamo.

Perciò capisco gli effetti psicologici. Può trattarsi di un subitaneo bivio in cui la mente ha da prendere una grande decisione concernente la stessa natura della realtà. Consciamente o inconsciamente, tale pressione è avvertita e non è comoda per molti. Ma tale è la natura della verità. La verità, non è affatto raro sia SCOMODA. Voi potete sceglierlo se accettarlo o negarlo. La vita è una serie di queste decisioni. Voi potete continuare a negare ma poi pagate il pedaggio. Ci siete voi, c’è la verità e nel mezzo c’è il TEMPO.

Più noi andiamo contro la verità più noi siamo intrappolati nel tempo ed esso diventa sempre più incomprensibile e faticoso fino a collassare, come una stella collassa in un buco nero. Abbiamo bisogno di cortocircuitare il processo e fuggire dal tempo. Per questo, ricercando la verità e accettando ciò come nostra priorità. Ciò ci prende un sacco di energia e attenzione perché la verità si nasconde come una volpe e noi dobbiamo cacciarla dentro il buco del coniglio bianco dove c’è buio e quindi si deve avere bisogno di una mappa altrimenti finite per girare semplicemente in cerchio. Questa “mappa” o “radar” è ciò che io chiamo COERENZA MULTICONTESTUALE O INTERCONTESTUALE.

È un po ‘come usare un diagramma di Venn; andate nell’area più pesante per la “risposta” più universale. In altre parole, è come una “meta analisi” di sincronicità. Una “coincidenza significativa” qui, un’altra sincronicità lì, e un altra là … Qualcosa che molta gente può notare e cercare di interpretare ciascuno di questi “segni”. Ma non pensa o non sa come trovare connessioni tra queste “coincidenze” che le uniscono. L’area di tale unificazione – coerenza – è il blip sul radar o una freccia che indica la direzione della verità.

The future arrives in 2019

The future arrives in 2019

Almeno, per i “profeti” della fantascienza.

Arthur C. Clarke’s July 20, 2019: Life in the 21st Century (1986) is all about one specific day – July 20, 2019 – representing “the future” exactly 50 years after the Apollo 11 Moon landing. (Clarke wrote the introduction and epilogue only.)

2019 is also “the future” in Blade Runner (1982) based on Philip K. Dick’s novel “Do Androids Dream of Electric Sheep?” (1968), explicitly set in November 2019 Los Angeles.

Galactic Notre Dame

Galactic Notre Dame

Potremo avere presto un altro evento “Virgin” – questa volta potrebbe rivelarsi galattico…o almeno nell’orbita terrestre bassa – nella forma di…

…Richard Branson si sta potenzialmente per silurare nello spazio con la sua propria Virgin Galactic SpaceShipTwo  il 20 luglio , o intorno a questa data, giusto per il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio dell’ Apollo 11.

https://focustech.it/2019/02/11/richard-branson-vuole-effettuare-il-primo-volo-nello-spazio-entro-luglio-231128

…riecheggiando il drammatico incendio di Notre Dame a Parigi poco più di due mesi fa il giorno del compleanno di Leonardo Da Vinci , la città in cui la principessa Diana morì in un incidente automobilistico 22 anni fa. Ricordate: “Notre Dame” significa “Our Lady” [che come sappiamo è uno degli appellativi con cui Christopher Knowles di “The Secret Sun” chiama la “cantante sibilla” Elisabeth Fraser] altrimenti detta Maria Vergine, e “Diana” è la divinità romana della Luna.

La Virgin, la “Our Lady” da me stesso fotografata il 10 giugno all’uscita di una recita scolastica di fine anno dedicata ad “Alice nel paese delle meraviglie”. Nel momento in cui l’ho scattata sapevo che questa “vergine imprigionata” era significativa.

In più, “Apollo” è una divinità solare  ed è durante le eclissi solari che il sole e la luna si uniscono, così come succederà il 2 luglio, solo due settimane prima del “big Apollo/Moon/Virgin day”.

https://scienze.fanpage.it/eclissi-solare-totale-2019-quando-la-luna-oscurera-la-nostra-stella-e-come-goderci-lo-spettacolo/

[…]

Chissà quante altre coerenze multi-contestuali.., ma per ora fermiamoci qui.

Oumuamua, il visitatore da Altrove

interstellar-asteroid

In passato, noi di Civiltà Scomparse, ci siamo dedicati a cose del cielo, del cosmo, nell’atmosfera e oltre l’atmosfera, che attirano l’attenzione di noi terrestri

https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/10/17/la-caduta-del-satellite-rosat-puo-essere-simbolica/

https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/09/26/la-caduta-del-satellite-uars-e-simbolica/

e dunque non potevamo esimerci ora dal fare un breve accenno a un’importantissima scoperta avvenuta nell’ottobre scorso: il primo asteroide interstellare conosciuto, ovvero un astro, un corpo celeste non del Sistema solare penetrato all’interno del Sistema solare. E per essere riuscito a compiere un’impresa del genere (si ritiene che il corpo celeste provenga da un punto della costellazione della Lira, vicino alla stella Vega) pensiamo a che tipo di orbita pazzesca e inusitata debba avere questo asteroide proveniente da altri mondi. Così come per le comete interstellari, precedentemente si pensava agli asteroidi interstellari solo come a un’ipotesi, ma il 18 ottobre scorso gli strumenti di un osservatorio hawaiano sono riusciti a registrarne concretamente la presenza, calcolando che verso settembre la sua distanza dal Sole è stata minima a settembre e ancora più minima la distanza dalla Terra poco dopo metà ottobre, quando gli strumenti lo hanno rilevato, parliamo di un pugno di poche decine di milioni di chilometri, un niente per le distanze spaziali.

In onore del luogo da dove è avvenuta la scoperta, l’asteroide interstellare lo si è battezzato con un nome hawaiano, Oumuamua, nome significante “messaggero che arriva in anticipo a portare un messaggio”. Il nome, a nostro parere, è particolarmente azzeccato per questo “alieno”: l’asteroide si presenta con un aspetto molto differente dagli astri conosciuti del nostro Sistema solare, i quali, anche se irregolari, mantengono sempre una forma vagamente tondeggiante, questo visitatore da Altrove, invece, appare assai lungo, elongato. Inoltre, l’esame spettrografico ha mostrato come i suoi riflessi siano cangianti e tendenti al rossiccio e il materiale da cui è composto può essere di natura metallica.

Naturalmente, un oggetto cosmico siffatto non ha potuto che dare briglia sciolta all’immaginazione dei sincromistici su internet (soprattutto nella blogosfera anglofona)

https://secretsun.blogspot.it/2017/11/the-carnivals-of-death-and-antarctica.html

https://www.supertorchritual.com/rendezvous-with-destiny/

Su “Supertorchritual”, Goro Adachi fa una disanima comprendente una cosiddetta “capsula del tempo” (un oggetto sigillato in cui si infilano dentro cose destinate agli uomini del futuro o di un altro pianeta) comparsa sia nel film Knowing (“Segnali dal futuro”) sia in un romanzo di Arthur Clarke, “Incontro con Rama”.

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La scena di “Segnali dal futuro” in cui nel 1959 vengono inseriti oggetti per gli uomini del futuro dentro la capsula del tempo, la quale verrà poi sigillata e aperta solo nel 2009, dopo cinquant’anni. In questa scena i bambini paragonano la capsula a un robot e a una nave spaziale.

In entrambi i casi la “capsula del tempo” è un oggetto proveniente da Altrove, di forma cilindrica allungata: nel caso di “Segnali dal futuro”, ambientato nel 2009, la capsula proviene da cinquant’anni prima nel passato, dal 1959; nel caso del romanzo di Clarke, ambientato nel XXII secolo, la “capsula del tempo” è di origine extraterrestre, è destinata a esseri di altri pianeti (in questo caso noi terrestri) ed è chiamata Rama, nome abbastanza affine per gli occidentali a Oumuamua, nel senso che sono entrambi nomi esotici per noi. Tra l’altro, nel romanzo, la capsula spaziale aliena Rama viene rintracciata attraverso il “Project Spaceguard”, un complesso programma radar di tracciamento dell’orbita di ogni asteroide, varato dopo che il giorno 11 settembre 2077 un grosso bolide celeste è piovuto in Italia, sulla Pianura Padana, provocando ovviamente una catastrofe.

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La capsula del tempo extraterrestre chiamata Rama che compare nel romanzo del 1972 di Arthur C. Clarke “Incontro con Rama”

Per associazione mentale, penso a come ultimamente abbia parlato sul blog di uno schianto sulla Pianura Padana, precisamente quello del super-petroliere Enrico Mattei avvenuto il 27 ottobre 1962.