Le ere del mondo e l’ età dei popoli

17 01 2020

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Avevo spiegato in un altro articolo che per me i segni zodiacali possono essere associati ognuno ad una specifica età dell’ individuo:

PESCI – CANCRO il neonato e il bambino piccolo / ARIETE – il bambino / GEMELLI – ACQUARIO – l’ adolescente / SCORPIONE – SAGITTARIO il ventenne, ma anche il CANCRO / VERGINE – BILANCIA – TORO la persona adulta in divenire, poi LEONE l’ adulto pieno / CAPRICORNO l’ anziano / PESCI – CANCRO il pensionato e alla fine della vita.  

Ecco qui le epoche storiche associate all’ età della “popolazione storica”:

(Le ere astrologiche sono sempre doppiamente polarizzate da segni opposti, ma a me piacerebbe anche introdurre una “versione tripletta” …)

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PESCI – VERGINE: Ecco che la popolazione storica ha appena iniziato il suo percorso escatologico, e quindi abbiamo le grandi religioni e i messia come Siddharta il Buddha, Mahavira del Giainismo, Gesù e il Cristianesimo in divenire, e più avanti le comunità monastiche, con il risveglio monastico di Cluny (909). / Questo è il segno della solitudine e della meditazione, dell’ indefinito e delle potenzialità, della empatia e della sensibilità, associato alle acque dell’ oceano come anche quella del battesimo, il segno dell’ idealismo ma anche delle assenze e delle sparizioni, dell’ amore incondizionato, della percezione di qualcosa di esterno al mondo reale, dove ci si concentra sulle grandi domande, e sul desiderio di infinito e assoluto. E soprattutto ci si prepara alla fine dei tempi, con visioni, premonizioni, intuizioni, magie e miracoli, apparizioni e sparizioni. Il popolo si pone dubbi sulla sua identità collettiva, fugge, evade la realtà, impara la carità, il perdono e il soccorso reciproco, ma anche la sofferenza e il sacrificio. Per questo Buddha insegna a rinunciare ai desideri, Mahavira insegna a non arrecare danno a nessuna creatura della natura, e Gesù insegna il perdono e la carità. La Vergine non crede nell’ infinito e nell’ assoluto ma nel definito, non medita ma si iperattiva, non si affida alle potenzialità ma al talento, non è empatico ma riservato e modesto, non sparisce ma è responsabile e indispensabile, si rende utile, ma pretende che gli altri abbiano lo stesso suo comportamento, quindi amore condizionato. Qui volendo potremmo aggiungere la tripletta del Sagittario, il segno delle religioni e della fede, delle leggi e della filosofia. Abbiamo quindi il codice di Hammurabi, l’ accademia di Platone, e le conversioni di massa del 597, ma anche Maometto nel 610, fino all’ università di Bologna del 1088.

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 ARIETE – BILANCIA: Abbiamo la eruzione di Santorini, le olimpiadi greche, le guerre greco – persiane, fino a Nerone e Roma in fiamme, l’ eruzione del Vesuvio, e i gladiatori nel Colosseo, con le loro battaglie e duelli. / Qui si sviluppa l’ ego individuale, le popolazioni cercano di prevalere e primeggiare, ci sono eventi immediati e semplici, rustici e spartani, la storia è interamente concentrata sull’ attività maschile, sono popoli dinamici ed energici, ma anche dediti prevalentemente all’ aggressività e alla guerra, e all’ utilizzo del fuoco. Sono anche altamente irrazionali e impulsivi, ma anche generosi e passionevoli. Cacciano, lapidano, aprono nuove strade, sono veloci, sprintosi e scattanti, agonistici, bellicosi, irascibili, militareschi. Incursioni, corpo a corpo, accampamenti. Autonomi, indipendenti, decisi e sicuri di sé. Sospettosi, diffidenti e paranoici, sanguinari. La Bilancia invece presenta la costituzione e l’ epoca d’ oro di Atene, la democrazia ateniese, il primato di Atene. Aggiungiamo la tripletta del Leone e otteniamo i Faraoni Egizi, Aton e il Dio Sole di Amenhotep, Ramses II, il David di Israele, e i gladiatori che si battono contro i leoni, ma anche i Cristiani perseguitati, fino a Carlo Magno nell’ 800.

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GEMELLI – SAGITTARIO: Abbiamo la storia della fondazione di Roma e dei gemelli Romolo e Remo, e le intuizioni di Archimede con il suo Eureka. / Questa è una epoca di movimenti e dinamicità intellettuale, dove si cominciano a esplorare le “superfici delle cose” e nuovi modi per comunicare. E’ un’ epoca “sociale e leggera”, un periodo di “adolescenza storica” primaria, dominata da un movimento nervoso e iperattivo. Progresso rapido, spostamenti di masse, accelerazione, frenesia, irrequietezza, con l’ attenzione collettiva rivolta ai linguaggi e alle città, al mondo locale, e anche sulla vita mondana e superficiale, su informazioni preziose e interessanti, i contatti fra i popoli, lo studio, qui si tramanda oralmente e per via scritta. La popolazione non vive molto, sono quasi tutti molto giovani. Si cercano figure – modello e un mentore. Dal polo opposto del Sagittario abbiamo il mentore saggio Aristotele che insegna al giovane e selvaggio Alessandro Magno.

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ACQUARIO – LEONE: Qui abbiamo il tema della liberazione, e quindi Ciro che libera gli Ebrei dalla cattività Babilonese e la rivolta degli schiavi di Spartaco. La età storica dell’ acquario è focalizzata sulla libertà, sul cambiamento, al potere disfattivo del vento, alla trasgressione alle regole e all’ avversione contro i potenti, all’ apertura generale e incondizionata verso qualunque cosa che apporti cambiamento. Vi è più imprevedibilità, ma anche più diplomazia. Un’ epoca radicale, drastica, improvvisa, impetuosa, indefinita, sorprendente, strana. La vita sociale si svolge in collettivo, gruppi, bande, senza regole rigide. Epoca anarchica e libertina, rivoluzionaria, sregolata, idealizzata.

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SCORPIONE – TORO: Abbiamo qui la Diaspora ebraica del 1350 a. C. , il Sacco di Roma di Attila, il crollo dell’ Impero Romano, le razzie vichinghe, il riconoscimento della ereditarietà dei feudi, fino all’ arrivo delle millenarie paure dell’ anno 1000.  E’ un’ epoca di stragi e uccisioni, di guerre civili, lotte interiori, un’ epoca tormentata, un’ epoca negativa e oscura. I popoli sono messi alla prova, e c’è una espressione del lato oscuro dell’ uomo. E’ anche un’ epoca focalizzata sul nomadismo, sulle invasioni e razzie e saccheggi, alla ricerca di misteri, cose nascoste e poteri occulti. Dal polo del Toro vi è anche una atmosfera di calma bucolica e di furie taurine, difesa del territorio, vita dedita all’ agricoltura, e alle risorse economiche e alimentari.

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SAGITTARIO – GEMELLI: Qui abbiamo la diffusione del Cristianesimo, con le varie conversioni, per esempio come quella del 597, e abbiamo anche l’ arrivo di Maometto e la creazione dell’ Islam nel 610, fino alla prima università italiana del 1088. E’ un’ epoca focalizzata sull’ Oltre e sul lontano, popolazioni che fanno costante uso del cavallo, grandi viaggi epici, battaglie con archi e frecce, un’ epoca di fede, sicurezza e fiducia in sé. Un’ epoca di grandi maestri e figure di riferimento intellettuale.

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BILANCIA – ARIETE: Abbiamo la Magna Charta del 1215, la democrazia parlamentare a debutto nel 1265, e la Beatrice che ispirò Dante Alighieri nel 1274. Dal polo dell’ Ariete abbiamo invece lo scisma fra sunniti e sciiti, la battaglia di Roncisvalle, lo scisma Cattolico – Ortodosso del 1054, i samurai giapponesi nel 1185, la Divina Commedia, fra luci e fuochi. Il rosso di Dante contro il bianco di Beatrice.

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Successivamente abbiamo l’ epoca del Toro – Scorpione, con la Gilda dei Mercanti del 1356, l’ emergere del Gotico nel 1137, Saladino, la persecuzione catara, i Mongoli contro Baghdad e la sua devastazione del 1258, lo spostamento del Papato ad Avignone nel 1309, il debutto degli Aztechi nel 1325 e i loro sacrifici umani, ma soprattutto la Crisi del Trecento (1315-17), e l’ arrivo della Peste Nera nel 1347, fino allo Scisma d’ Occidente nel 1378.

Per quanto riguarda l’ epoca del Leone abbiamo la Rivoluzione Copernicana del 1543, mentre per quanto riguarda il Capricorno abbiamo la stampa del primo libro nel 1455, il David di Michelangelo del 1504, e la Cappella Sistina del 1508. Ancora nello Scorpione abbiamo il massacro degli ugonotti di Francia nel 1572, la caduta della dinastia Ming nel 1644, e la psicosi delle streghe di Salem nel 1692. Per il polo Pesci – Vergine si può includere anche qui la Peste Nera, e poi la compilazione del catasto per il censimento inglese del 1085, le scoperte di Newton nel 1687, e anche qui le streghe di Salem.

Nel polo Ariete – Bilancia abbiamo il Taj Mahal, mausoleo dell’ amore (1631), la inquisizione a Galileo (1633), la nascita del Regno Unito nel 1707, la musica di Bach, la riforma e meritocrazia di Pietro il Grande del 1722, la spoletta volante, il ponte di ferro nel 1781 e la dichiarazione dei diritti dell’ Uomo nel 1789. Nel 1804 abbiamo il Codice Napoleonico, nel 1815 la grande eruzione del Tambora, ma anche il Congresso di Vienna e la successiva Pax Britannica, fino ai diritti degli animali nel 1824. Nel polo Gemelli – Sagittario abbiamo i Padri Pellegrini del 1620, San Pietro del 1626, la inquisizione a Galileo, la scoperta dell’ Australia nel 1770. Ma è soprattutto una epoca precedente a riprendere queste atmosfere sagittariane, nel 1095, con le Crociate, l’ ordine dei monaci cistercensi, i viaggi di Marco Polo in Cina, Giovanna d’ Arco, la Inquisizione Spagnola, la Reconquista, e l’ evento per eccellenza della Scoperta dell’ America nel 1492. E poi fino alla Riforma Protestante del 1517, Leonardo da Vinci, e i Conquistadores del 1519.

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Polo Acquario – Leone ( LA VERA ERA DELL’ ACQUARIO?): Abbiamo infatti qui le scoperte di Benjamin Franklin sui fulmini nel 1752, la Tassa della rivolta, le prime emancipazioni degli schiavi a partire dal 1772, la ribellione del Tea Party di Boston, la dichiarazione di Indipendenza Americana del 1776, la mongolfiera nel 1783, fino alla Rivoluzione Francese e ai diritti dell’ uomo, la repubblica degli schiavi di Haiti, la abolizione della tratta degli schiavi (1807), la liberazione del Sudamerica, Bolivar, 1833 l’ impero britannico che bandisce la schiavitù, i moti dell’ ottocento, la Liberia del 1847 come nazione, il Quarantotto, la Russia che abolisce la servitù, e poi anche l’ America, fino alla lampadina di Edison del 1879 e la Statua della Libertà nel 1886. Dal polo del Leone abbiamo infatti il periodo dell’ Assolutismo di Napo – LEONE, e la caduta dei potenti nobili di Versailles, ma anche l’ anno senza estate e l’ epoca Vittoriana.

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Dal polo Scorpione – Toro osserviamo: 1842, anestesia, 1895 i raggi x, 1843 prima vignetta satirica, il Quarantotto, 1851 Moby Dick, 1898 la mitragliatrice, 1861 la guerra civile Usa, 1863 la metropolitana, 1883 la eruzione e il maremoto di Krakatoa, 1888 Jack The Ripper, il suicidio di Van Gogh e il 1899 di Freud. La prima foto nel 1827 e il supporto per fotografie del 1839, la febbre dell’ Oro del Quarantotto, la figura di Carl Marx, 1895 il cinema di Lumière, 1896 il Klondike e la corsa all’ oro (che è anche quella di Zio Paperone!), 1850 la macchina per cucire, 1867 il capitale di Marx, 1870 il Papa contro la modernità, 1876 Little Big – HORN contro il generale Custer, e quindi le battaglie degli “uomini di natura incontaminata”, i Nativi Americani contro i bianchi invasori, fino al massacro di Wounded Knee e l’ esodo dei nativi verso le riserve.

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Torna la giovinezza dei popoli nel progresso, con il POLO SAGITTARIO – GEMELLI: il dizionario della lingua inglese nel 1755, il 1799 con i geroglifici egizi svelati, il regno della Gran Bretagna, i treni a vapore, la febbre delle ferrovie, la dinamo, la bicicletta, il telefono, il telegramma, le vignette satiriche, il codice morse, il Circolo Pickwick, e la lampadina di Edison. Poi anche il segnale radio, e la radio, il Tour de France, e il primo volo, ma anche prima le olimpiadi, il suffragio femminile e il dirigibile.

POLO VERGINE – PESCI: Qui abbiamo la spoletta volante del 1733, la classificazione dell’ ordine naturale di Linneo nel 1735, la compilazione della enciclopedia e l’ Illuminismo, il terremoto di Lisbona e il conseguente maremoto, 1779 la produzione su larga scala e la fabbrica moderna, il 1796 con le vaccinazioni, fino alla macchina per cucire. Per quanto riguarda il Pesci abbiamo il fenomeno di Lourde nel 1858. Invece per la Vergine abbiamo nel 1859 la scoperta dei micro – organismi, la teoria di Darwin … la croce rossa nel 1864, la tavola degli elementi nel 1869.

POLO BILANCIA – ARIETE: Qui abbiamo la “guerra mondiale zero” del 1756, le Olimpiadi del 1896, le battaglie Indiane, Krakatoa e la dinamite.

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Per quanto riguarda il secolo del NOVECENTO, possiamo vedere tracce di archetipi gemellari nella diffusione delle automobili, della radio (1924), della televisione, dei dirigibili fino ad Hindenburg, e il cinema sonoro del 1927, fino al debutto di Topolino nel 1928, tracce verginee con il proibizionismo, il dibattito sull’ evoluzionismo e il riduzionismo, nella scoperta del DNA, fino alla realizzazione dei primi computer, la sconfitta del vaiolo, la mappatura del genoma, nel fenomeno degli operai di Solidarnosc, fino al Live Aid per l’ Etiopia. Ci sono anche tracce marcatamente arietine, nelle guerre mondiali, soprattutto la prima, per l’ esaltazione per la guerra dei giovani, la rivoluzione Russa, il Barone Rosso, il primo razzo, la guerra civile spagnola, e Guernica, fino alla guerra del Vietnam. Ultimi strascichi dell’ era dell’ Acquario lasciano tracce nella decolonizzazione africana dal 1957, fino alla figura di Fidel Castro, Che Guevara, le rivoluzioni del Sessantotto, e i metodi contraccettivi, fino agli hippies e a Woodstock per concluderla. Ampio spazio è anche lasciato al Leone e ai suoi archetipi, come ultimo strascico del polo opposto all’ Acquario, con i premi oscar del 1929, i parchi divertimento come per eccellenza Disneyland del 1955, i giovani ribelli e sempre giovani come James Dean, le celebrità assolute come Elvis e Marilyn Monroe, fino alla sua scomparsa, il Concilio Vaticano, il Baby Boom, l’ assassinio di Kennedy e la sua presidenza regale, il fenomeno delle band musicali e dei Beatles, Che Guevara e la sua immagine, il trapianto di cuore, Martin Luther King e la sua missione, fino a Jimi Hendrix del 1970, poi la scomparsa di Elvis, il fenomeno di Star Wars, Guerre STELLARI, il Papa Giovanni Paolo II, Papa Superstar, John  Lennon fino a Diana, la principessa dei sogni, e come ultima parentesi la scomparsa e il fenomeno di Michael Jackson nel 2009, come anche tutta la sua carriera. Altro ampio spazio è lasciato alla Bilancia in opposizione al polo dell’ Ariete, poiché nel dopoguerra abbiamo le Nazioni Unite, il bikini, i processi di Norimberga, Gandhi e la sua non – violenza, la dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo, la lotta di Rosa Parks, il fenomeno degli scontri razziali, il sogno di Martin Luther King, fino alla Perestroika della trasparenza e alla fine della guerra fredda. Qui abbiamo anche la nascita di Israele, l’ Apartheid sudafricano.

Ma le tracce archetipiche più forti e influenti provengono dalla tripletta CAPRICORNO – CANCRO – SCORPIONE, ancora adesso presente: Pensiamo all’ affondamento del Titanic, allo sciopero generale britannico, all’ ALLUNAGGIO del 1969 fino al dibattito sull’ aborto dal 1973, le figure di Diana e di MADRE Teresa, e i recenti disastri naturali riguardanti l’ acqua: lo tsunami del 2004 e l’ uragano Katrina, come anche quelli del 2017, il fenomeno del “ritorno in voga” postumo di Michael Jackson, la figura maschile androgina, e dal polo del Capricorno abbiamo ovviamente le dittature pre – guerra, come il nazismo di Hitler e il fascismo di Hitler, la Unione Sovietica di Stalin, i grattacieli americani come l’ Empire State Building, l’ epoca della Depressione Economica globale, fino alla figura della lady di ferro Thatcher, la figura del Papa Giovanni Paolo II, il crollo della superpotenza sovietica, fino all’ attacco dell’ 11 settembre a due GRATTACIELI, poi le figure stakanoviste di Bill Gates e Steve JOBS, l’ embargo petrolifero e la AUSTERITY, come anche quella moderna, lo scandalo Watergate, le avventure nello spazio, che è l’ UTERO DELLA TERRA come pianeta, e quindi lo Shuttle con i due disastri, fino alla crisi economica del 2008, come anche quella dell’ Euro del 2010, e i match epici di Mohammed Alì, poiché il PUGILATO fa parte del territorio archetipico Capricornino, poi abbiamo appunto la GUERRA FREDDA, il Piano Marshall, il Blocco di Berlino e il MURO di Berlino come anche il simbolismo dei MURI dell’ epoca attuale, tutti argomenti che rientrano in ambito capricornino, poi la Repubblica Popolare Cinese, Mao Zedong, e i Kim della Corea del Nord e l’ isolamento di questa nazione, e poi l’ EVEREST, la montagna più grande che viene finalmente scalata, il ROCK’N’ROLL, la CORSA ALLO SPAZIO, Fidel Castro e Cuba fino all’ uomo nello spazio, i satelliti spaziali, fino al CROLLO DEL MURO che divideva la Germania, nel 1989.  

Dal polo SCORPIONE abbiamo: 1938, la annessione austriaca, H.G. Wells e la invasione da Marte, la notte dei Cristalli, la era atomica, la seconda guerra mondiale, la scoperta delle pitture rupestri della – caverna – di Lascaux, la decriptazione del codice enigma, Pearl Harbor, la soluzione finale, lo sbarco e la missione del D – DAY, la deportazione di Anne Frank, l’ Olocausto e poi Dresda, Tokyo, Hiroshima, Nagasaki, le armi nucleari apocalittiche, il suicidio di Hitler, fino alla crisi degli ostaggi in Iran, il disastro industriale di Bhopal, l’ epidemia degli anni ’80 che tutti conosciamo, l’ incidente nucleare di Chernobyl, la guerra del Vietnam, lo spionaggio e il maccartismo, gli assassinii politici, la fuga del Dalai Lama, il muro di Berlino, fino alla Crisi Cubana, il mondo in bilico, i metodi contraccettivi, le Olimpiadi del Terrore di Monaco, il dibattito sull’ aborto, negli anni ’90 le stragi di Srebrenica e la pulizia etnica jugoslava fino al genocidio del Rwanda, la Intifada palestinese, il massacro di Tiananmen e la sfida dell’ uomo ignoto al carro armato, fino alla guerra del golfo e alla invasione del Kuwait, il primo presidente – nero americano, il collasso della Jugoslavia e le guerre civili balcaniche. Poi fino al terrorismo internazionale, gli uragani, gli tsunami, e il terremoto di Haiti. Ma soprattutto la letteratura horror e i libri, per esempio, di Stephen King.

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  E ora? La Storia dei Popoli fra gli anni ’90 e gli anni 2000, in particolare dal 2005 con Youtube, ha raggiunto la età del pensionamento e si avvicina al declino sempre più conclamato!

L’ ERA DELL’ ACQUARIO C’è STATA ED E’ FINITA! ORA SIAMO IMMERSI NELLA RETROMANIA!

Il popolo è vecchio, la civiltà è anziana, la Storia sta finendo … ricomincerà con tutta una serie di storie e avventure nuove?

CAPRICORNO:  Hegel (“Dalla facilità con cui lo spirito si contenta, si può misurare la grandezza di ciò che ha perduto”) Eraclito (“che accada quanto vogliono, per gli uomini, non è la cosa migliore”)  – Indipendenza ( SIAMO SOLI NELL’ UNIVERSO?), severità, rigore, lavoro e sudore, lacrime e mood invernali, i blues. Quelli del Minimo Solare imminente? Veduta dall’ alto (La cima della montagna, la vetta prima dell’ Eschaton?), freddezza e controllo del territorio (Il Grande Fratello e 1984), la logica e la razionalità (filosofi rigorosamente bianchi e occhialuti, vecchi bacucchi che non hanno più niente da dirci), la ricerca del successo (I Talent Show) e la ambizione sfrenata come ultima missione. Baudrillard (“Ogni sistema che si avvicina ad una operatività perfetta è prossimo alla sconfitta”), il culto del lavoro e il dramma della disoccupazione (Doveri e compiti, niente svaghi), la ricerca del potere assoluto (Seduti in cima al mondo), il realismo che si ripiega su sé stesso ( Troppo vecchi per continuare a sognare ), la scarsa comunicatività ( gli incontri con gli amici e tutti chini sul cellulare ), lo studio del Tempo, e quindi della Timewave e della “montagna frattale”, e quindi anche della Storia dei popoli, il declino della empatia (cuori di pietra), il materialismo ( anche femminile! I diamanti sono i migliori amici della donna … )  – Il distacco da ogni dipendenza, e quindi anche il non – bisogno di Dio come supporto, il potere politico e la passione per politica e geopolitica, i potenti che dirigono gli eventi, il distacco dalle radici e dalle tradizioni, ma anche il conservatorismo, il culto dei fatti, il culto della produzione e del capitalismo, il business, la scalata al potere, l’ autoritarismo che ritorna, l’ austerità, la mancanza di immaginazione, la passione per la lettura e la solitudine, la programmazione, la strategia, il materialismo. I tempi lenti della burocrazia, i metodi e le metodologie, l’ ordine pubblico, le convinzioni salde, robusti punti di riferimento, l’ isolamento globale, nazionale e individuale, il raffreddamento globale, direttori, dirigenti, imprenditori, manager, librerie, musei, biblioteche.

CANCRO: La maternità, e il potere femminile, il femminismo, ma anche il rifiuto della maternità, la vita in famiglia fino al limite di certi giovani, la stanzialità e l’ irremovibilità delle nazioni, la memoria dei bei tempi andati, la ricerca del passato e il culto della glorificazione e consumazione del passato, la restaurazione di esso, la vita notturna e le malinconie notturne, la fantasia, creatività e narrazione, la salvezza dei sogni di Modigliani e i sogni Disneyani, le paure e i timori dei salti nel buio, le malattie dell’ umore come il bipolarismo e la depressione stagionale, le persone pigre e la ricerca dell’ ozio, la stanchezza costante del vivere, il sonno e lo studio dei sogni, la potenza e l’ influenza dei genitori, i lamenti in pubblico. – La MADRE Natura, la ragazzina Greta, gli “umori” del clima e i cambiamenti climatici, la donna forte contro l’ uomo brutto e cattivo e potente, la nostalgia imperante della nostra epoca, i bambini dittatoriali, la regressione psicologica, il nucleo famigliare e la disfatta della famiglia in atto, la casa e il design e l’ architettura e l’ arredamento zen, l’ impressionabilità, crescere lentamente, i maschi femminilizzati e le femmine maschiaccio, la fine del macho, la patria, la introversione, i ripari e i rifugi, la passività, i ghetti, il ritiro, la ricarica delle energie, i giovani giapponesi che si chiudono in casa e nelle loro stanze, i luna park e le giostre, i romanzi e la letteratura, le alluvioni.

 





Riflessioni e sincromisticismo personale

15 10 2019

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Dentro di me non c’è una identità precisa. E’ per questo che posso comprendere così bene l’ Individualismo Sequenziale Aperto, sembra una teoria tirata fuori dal cappello di un mago per dare finalmente una risposta alla mia identificazione personale con tutto il mondo.

 

Questa è una specie di parentesi semi – conclusiva sulla storia della mia vita finora, 29 anni raccontati in precedenti articoli

Sì, lo ammetto, sono stato un “bambino paranormale” 😉

Con il senno di adesso, mi rendo conto di aver ragionato “fuori dal tempo”, fuori dalla mia epoca, vivendo sia da “colui che fa esperienza” sia studiando da un punto di vista esterno e oggettivo “self – made” per tutta la vita.  

Quando ho incontrato il concetto di “retro – attività”, di interazione e interferenza del futuro con il passato, l’ ho subito padroneggiato perché nel mio intimo lo conoscevo già.

(Sono il co – autore di questo blog . Sono stato concepito nel 1989, e in origine dovevo essere un gemello, ma l’ altro embrione non si è sviluppato abbastanza.) Sapevo di essere stato concepito come gemello, prima ancora di leggerne la conferma a 23 anni.

(mio nonno mio omonimo è scomparso 105 giorni dopo la mia nascita. ) Ho vissuto come inconsapevole della mia mortalità fino a qualche anno fa, anche se ho ricevuto il nome di un nonno morente, anche se, secondo un ramo sconosciuto dello studio astrologico, il fatto che mio nonno sia morto diversi mesi dopo la mia nascita, potrebbe avermi fornito le “circostanze sincroniche” per vivere 105 anni, dato che lui è morto 105 giorni dopo la mia nascita. Il fatto che vivo a contatto costante con persone più giovani, lo vedo come una “anteprima concettuale” di ciò che potrei ritrovarmi ad affrontare se diventerò davvero così anziano. Da bambino fantasticavo ( o meglio, “mi sintonizzavo su metaforiche frequenze” ) sulla vita adulta, ma da diversi anni sono tornato indietro, e mi sento sempre giovane dentro di me. La mia mente è nel pieno dell’ attività, fluida e scalpitante, arricchita da visualizzazioni mentali spesso nitide come film, nitide come la vita reale.

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Potrei essere l’ unica persona al mondo che ha un modello di pensiero come il mio, che tiene in conto delle ciclicità e della – minuziosissima pianificazione – insita nella vita di tutte le persone, al contrario della maggioranza che crede di vivere in balia del caso, mentre invece, il mio motto dice, “La vita non esce mai dal copione”. Se esiste Dio, noi siamo i suoi personaggi, se come dice la teoria dell’ Universo Mentale e dell’ Individualismo Aperto, io sono Dio, allora sto interpretando un ruolo, in una vita pianificata come un romanzo, dove ogni cosa che accade doveva accadere da sempre, e dove ogni cosa che accade rientra nei parametri. E’ quindi questione di adattarsi ad una sorta di solipsismo sociale, dove riconosci che tutto il panorama che ti ritrovi davanti fa parte di te, e dove ti rendi conto che ogni esperienza ti appartiene e ti trasmette qualcosa, che è confezionata apposta per te. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust

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A volte ho la sensazione di somigliare un po’ al Marcel Proust, in versione 21esimo secolo. Dentro di me c’è questa passione solipsistica per l’ analisi oggettiva della mia vita, il desiderio di essere studiato (da me stesso) come modello di individuo e come archetipo. Ho sempre saputo di essere completamente diverso dalle altre persone, e allo stesso tempo, di essere percepito come noioso e poco significativo. Di sicuro non voglio essere identificato con il mal di vivere patologico che ha afflitto e continua ad affliggere un sacco di persone. Mi fido del mio pensiero. Ammiro le capacità analitiche della mia mente. Vorrei cambiare ogni cosa, ma mantenere la mia mente così come è.

Il mal di vivere patologico deriva dall’ associazione con un sistema predatorio e crudele fornito dal nichilismo meccanicista ottocentesco. Glorifichiamo quella psicosi assetata di sangue che è stata la Rivoluzione Francese, l’ evento che ci ha liberati tutti dalle catene della spiritualità per farci entrare in un mondo di bestie illuminate. Gli antichi ci erano superiori in tutto.

(Imparai a leggere con Topolino, e non ho MAI smesso di comprarlo e di leggerlo, ne possiedo quindi almeno un migliaio, non ho mai mancato un numero finora. ) A questo punto della mia vita, rimango sempre indietro con la lettura, ma nei momenti di ispirazione ho sempre voglia di tornare a focalizzarmi su Topolino, che io identifico con la mia infanzia ( una infanzia vera e pura, incontaminata per almeno 10 anni dalle brutture del mondo ). Secondo me, se Dio non avesse voluto disperdersi e frammentarsi in un gioco di ruolo in soggettiva come si ritrova ad esistere il nostro mondo, sarebbe stata una buona idea inventare un mondo che funziona come nei fumetti.

Con il tempo mi sono reso conto che i due fratelli, ragazzi grandi, con i quali trascorrevo il tempo a casa della zia, nei miei pensieri e remoti ricordi, erano diventate ” figure mitologiche “, in qualche modo non potevo arrivarci, non potevo percepirlo, ma mi mancavano e il distacco fu percepito intensamente, attraverso il tempo. ) La mia vita si è sempre divisa in – scompartimenti -. C’è un intero sistema di esistenze mentali che di fatto non esistono se non dentro di me, e che sono completamente intangibili a chiunque altro, sono caratteristiche che mi appartengono che si ripiegano su loro stesse. C’è la mia persona come viene percepita dentro casa, la mia persona come viene percepita all’ esterno, agli occhi della gente, e c’è la mia persona come viene percepita dal mio onnipresente osservatore esterno intangibile, e poi ci sono universi visuali che solo io percepisco.

(Cominciai a frequentare il corso di nuoto al centro dove lavoro ora) Da bambino raccontavo il mio futuro. Dicevo di avere 28 anni e sapevo già che cosa avrei fatto arrivato a questo punto della mia vita. Avevo due amici immaginari, che impersonavo come un perfetto attore, assieme a mio fratello, ed erano un maschio e una femmina, e vivevano in una città divisa in due sezioni (sono sempre stato minuzioso e attento ai dettagli, pur se immerso nella nebulosità della immaginazione) che successivamente, arrivato a qualche settimana da compiere 28 anni, ho scoperto che esiste, ed è localizzata a Curacao, Willemstad. Ho fatto una mia ricerca personale, e ho scoperto che esiste un locale ristorante che si chiama come uno dei miei personaggi immaginari, e sono arrivato fino a fingere di stare cercando informazioni su due persone, un maschio e una femmina, che ho scoperto essere fratello e sorella. Non sono mai andato fino in fondo, non ho mai comunicato con loro, ma mi chiedo se non sono stato in comunicazione quantistico – telepatica con loro, impersonando due persone realmente esistenti?

(Giocavamo sempre al medico, facendo finta che la donna fosse un peluche gigante di orso polare, e la aiutavamo a far nascere sempre la stessa figlia, che chiamavo Giulia, come un rituale. Le mie storie erano molto dettagliate, e vivevano in una città dettagliata.) Il paranormale e il mistero ha sempre fatto parte della mia vita. Che cosa stavo realmente producendo, quando arrivava l’ ora di far nascere Giulia? Che cosa doveva rappresentare quel rituale? Nel 2007 iniziai persino a sognarla, ed è stato il motivo che mi ha spinto ad interessarmi sull’ ancora misterioso e nebuloso mistero dell’ onirica. Sono stato persino sognato assieme a questa bambina. L’ ho vista nei sogni, da bambina piccola, ho compreso che era nata d’ estate come la Giulia immaginaria, l’ ho vista da bambina più grande, era bionda e aveva i capelli lunghi.

Credo che la sua figura rappresenti un riverbero del futuro remoto, che in questo mondo senza passato e senza futuro, ha prodotto il mio rituale, come dispersione di segnale, come focalizzazione quantistica. In un certo senso, ritengo che sia una persona reale, e che un giorno arriverò alla piena comprensione di questo mistero, che si allaccia alla – saga onirica – che mi ha reso testimone di un mistero senza risposte, dal 2009 al 2014 circa. Quando sarà arrivato il momento per la grande manifestazione nella realtà, questa rivelazione diventerà il mio Eschaton personale, un po’, come dire, “La Grande Risposta”.

AbullyPsychosis

Quest’ anno, un sogno di 11 anni prima si è parzialmente avverato. Le preoccupazioni a riguardo che avevo nel settembre 2008 si sono manifestate in aprile 2019, nella realtà.  

Ho sempre pensato, anche quando non lo pensavo in modo esplicito e comprensibile anche a me stesso, che prima o poi avrò a che fare con almeno un figlio non mio. Un figlio non biologico.

(Questo fu l’ anno dove ho fatto amicizia con il mio vicino di casa, e con il mio amico storico, con il quale sono amico e in contatto costante ancora adesso. )La mia amicizia con lui è sempre stata come quella fra Topolino e Pippo. Io ero quello che si affidava al misticismo, come se lo conoscessi tanto quanto le mie tasche, proprio come Pippo, che sa sempre verso dove orientarsi anche nel suo apparente caos esistenziale. Lui è una persona che ha sempre dato molta sicurezza, con lui ci si sente in una botte di ferro, ho sempre identificato la sua vita come quella perfetta, con pochissimi incidenti di percorso, lui che ha trovato la ragazza della sua vita da adolescente, l’ ha sposata e ha avuto un figlio, e io, che vivo ancora con i miei genitori, e che non ho una ragazza dall’ età di 16 anni. Lui che ha scelto medicina, e io che ho scelto il sincromisticismo da blogger ;). 

( Ma la mia vita erano gli Animorphs, all’ epoca. Ho collezionato fino al 2002 ben 52 libri della serie. Letture sofisticate per la mia età, storie mature, di guerra e conflitti interiori. La base di tutte le mie future storie, personaggi vivi che erano come migliori amici. ) Ho sempre assistito alla manifestazione dell’ immaginario nel reale, e i protagonisti degli Animorphs li ho incontrati nella vita reale, attraverso modelli di archetipi che la mia tendenza all’ identificazione di patterns non poteva mancare di riconoscere. Ho riletto la saga innumerevoli volte, sovrapponendo mentalmente persone reali ai personaggi dei libri. Ho vissuto intere dimensioni parallele della stessa sagaChiunque ha perso di vista gli Animorphs, ha mancato di conoscere quelli che io ritengo i personaggi più realistici che io abbia mai incontrato in letteratura, forse perché quei libri erano sempre arricchiti dal punto di vista del racconto in soggettiva e della riflessione interiore, così che quei personaggi diventavano vivi.

In quei libri, e anche nelle varie serie televisive dei Digimon che guardavo c’ era la simbologia della vita di gruppo, una cosa che mi era estranea fino a quando non ho compiuto 24 anni e sono entrato in una nuova era della mia esistenza sociale. Io ero uno che viveva concentrandosi su una persona alla volta.

( Il mio amico provò a dare una festicciola in casa sua, ma avvenne un episodio, dove l’ altro nostro amico era diventato super invidioso e super arrabbiato, perché io avevo portato un libro di indovinelli e lui credo non riusciva a indovinare, e tirò giù una sfuriata memorabile, che rimase impressa nella mia psiche, ma forse non era quell’ evento drammatico che io ricordavo con memorie distorte. Forse era solo una sfuriata da bambino, ma particolarmente intensa, e ci furono discussioni fra famiglie, e questo me lo ricordo. ) Ecco un episodio archetipico che si sarebbe presentato di nuovo in forma diversa, con protagonisti diversi, nel corso della mia vita futura, ed ecco che questo episodio, da un punto di vista oggettivo e onnisciente o almeno futur – sciente, diventa – la scena madre – . Ma si sa che in un contesto di mondo precognitivo, la scena prima è sempre un amalgamo, un impasto di scene del futuro, una dimensione dove l’ inizio è la fine e la fine è l’ inizio.

( I miei compagni erano molto più “maturi” di me, io ero un bambino vero e fantasioso. Loro usavano già parole da adulti che io non mi azzardavo a usare, mai. ) Ecco che qui si rivela il mio status di – Outsider – … fino ai 21 anni sono stato una specie di puritano represso, perché sono maturato tardi, e con l’ idea che trasgredire in qualsiasi contesto e modalità era – faccenda d’ altri – anche se dentro di me ribollivano atmosfere quasi Kinghiane – ed ecco perché uno scrittore come Stephen King è stato poi capace di catturarmi così profondamente ( d’ altro canto, in effetti, io leggevo spesso I Piccoli Brividi, e d’estate mi capitava di essere inevitabilmente attratto dalle immagini forti di Dylan Dog, quindi anche qui il tema dell’ anticipazione ha messo radici robuste – , in un contrasto impensabile fra il buio e la luce. Ma dai 21 anni in poi sono diventato “una persona normale” e ormai quell’ adolescenza puritana mi è completamente estranea.

(Poi l’ 11 SETTEMBRE arrivò come un ciclone …rimanemmo a guardare la tv tutto il giorno. Mia madre lasciò una pagina vuota sul suo diario di quell’ anno, per la prima volta da quando aveva cominciato a scriverli. Mi ricordo una conversazione, lunga anche, che ebbi con il mio migliore amico, al telefono, sull’ 11 settembre. ) Ed ecco qui da dove si origina – giunge il traguardo, la mia attenzione verso il mondo mass mediatico e della Storia in divenire, l’ aver vissuto, in una età così fondamentale come l’ undicesimo anno di vita, l’ impatto immaginifico dell’ 11 settembre, un – mini Eschaton – che avrebbe poi dato luogo ad una nuova classificazione di eventi. C’ erano i giorni belli, portatori di belle notizie, c’ erano i giorni no, quelli che proprio non riusciva ad andarti bene niente, e poi c’ erano gli 11 settembre(s), quei giorni cruciali.

Una cappa oscura, un temporale si era soffermato temporaneamente sulla mia vita, nel mio undicesimo anno. La conoscenza del male è avvenuta attraverso l’ attenzione mediatica data dall’ omicidio perpetrato da Erika e Omar di una madre e di un bambino della mia età (ucciso barbaramente in una vasca da bagno con la musica a palla a coprire le sue urla), e dall’ attacco terroristico dalle conseguenze planetarie. Queste storie reali di crimini mi riempivano di odio, quando ero diventato un po’ più grande, il mio senso della giustizia era feroce, mi immaginavo assassini che venivano immersi in una vasca piena di piranha.

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(Da “creatore di mondi” in questa fase della mia vita sono diventato scrittore occasionale, e la mia fantasia è ancora attiva. ) Ho cominciato a scrivere da giovane, ma non sono ancora sicuro di possedere la costanza e lo stile di vita adatto per trasformare tutto ciò in una carriera. Temo che il mio modo di vivere il mondo che mi circonda risulti incomprensibile, perché effettivamente è così profondamente personalizzato.

(Le mie letture si sono concentrate sui libri di testo scolastici. ) Nonostante io abbia passato l’ adolescenza chino sui libri, la conoscenza vera e propria, e le passioni per la Storia e la Filosofia sono venute dopo, solo in tempi recenti. Se potessi tornare a scuola con la mentalità di adesso, pur avendo rinunciato all’ Università per ben due volte, probabilmente potrei cambiare tutti quei voti mediocri.

(in primavera ho cominciato ad appassionarmi di una serie tv americana su una famiglia ( 7th Heaven ) che mi ha appassionato per 4 anni.) Perdonatemi se vi dico che ho passato l’ adolescenza a guardare sceneggiati alla televisione, quando ora ne ho quasi dimenticato l’ esistenza, di quell’ apparecchio …però, pur essendo basato quel programma sul modello di vita della famiglia americana protestante, mi ha insegnato molto. Ero una specie di fanatico, all’ epoca. Peggio di una ragazzina, accidenti ;). Così concentrato sulla scuola come ero, con una scarsa vita sociale, pensavo che il fulcro della vita fosse la famiglia, quando ormai ho abbandonato quasi del tutto quel modo di pensare, e ritengo la costruzione di una vita sociale fondamentale.

( Per i primi mesi ero stato soprannominato “il silenzioso”. I cambiamenti non erano il mio forte. ) Ero il tipico compagno di classe da tappezzeria, non parlavo, possedevo un diario pieno di codici misteriosi e piccoli segreti, chiacchierato e discusso come se fosse una specie di reperto extraterrestre, e non andavo in bagno. Al primo anno sono passato inosservato, quasi disdegnando io stesso i miei coetanei, per osservare e dare attenzione a quelli più grandi. Poi all’ ultimo anno mi sono ritrovato inspiegabilmente come (fallito) rappresentante di classe e protagonista di una love story senza futuro. Una vicenda degna di Quelli dell’ Intervallo, la sitcom televisiva.

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(Avevo due migliori amiche, ma con l’ altra nuova c’ erano solo conversazioni al telefono e messaggi. … Con la mia amica platonica, invece, questo fu l’ anno più intimo. Andavo spesso a passare i pomeriggi a casa sua. ) Con l’ universo femminile ho sempre avuto un rapporto complicato. Sono come intrappolato in una confezione brutta e ingannevole. Una voce sgradevole, capelli scombinati, difetti ovunque, e una scomoda introversione, che però negli anni si è evoluta e adattata alle esigenze del momento. In sostanza, però, il mio archivio di conoscenze femminili è sempre stato di occasioni mancate e personalità controverse ed episodi imbarazzanti e spiacevoli.

per una “casualità” durante i miei giri in libreria, comincio ad appassionarmi all’ astrologia, dapprima superficialmente, ma poi, una volta compresa la versione professionale, questa passione non mi ha mai più lasciato. ) Ed ecco il mio primo incontro con il pianeta delle sincronicità, essendo questo concetto la base ultima della Astrologia. Per la mia famiglia era un interesse inspiegabile, una specie di incidente imbarazzante. A me ha fornito una occasione di approfondimento psicologico che mi ha aiutato a conoscere le basi psicologiche delle persone prima di verificarle nella realtà.

(Nel 2006 * in gennaio partecipai ad una festa doppia di compleanno fuori città, e il mio migliore amico mi raccomandava di non azzardarmi a bere alcolici, ma poteva stare tranquillo, perché ero letteralmente un puritano all’ epoca. Quella festa mi rimase molto impressa. Ci fu un compagno che si fece tutte le ragazze, e io osservavo con invidia. Io facevo da tappezzeria e lui era il più spigliato della classe.) Questo è stato un raro caso di anticipazione del futuro. Non avrei più vissuto esperienze del genere fino al 2015, quindi fino ai 25 anni.

(Conobbi una amica di penna sul forum dedicato alla serie tv americana. Curiosamente aprii all’ epoca un sito dedicato assieme ad una misteriosa amica di Malta, ( una di tre gemelle ) e durò per molto tempo.) Ed ecco che ancora una volta, nascosta nell’ ombra, vi è una anticipazione del mio ruolo nel mondo online.

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( *E’ stato a partire da quest’ anno, che durante i miei giri in bicicletta meditativi, da solo, ho cominciato a fare giochi mentali di “channeling” cercando di evocare un’ altra personalità da sovrapporre alla mia, senza alcuna influenza sulla realtà dei fatti. Ho sempre voluto essere una persona diversa da come sono veramente. ) Ancora una testimonianza della scissione fra il mio panorama mentale e visualizzato, e quello reale e quotidiano.

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Penso che quegli esperimenti di visualizzazione mentale fossero una sintonizzazione con il futuro, perché le due immagini di cui sopra mi mostrano esattamente il genere di persona sulla quale mi focalizzavo da adolescente. Lo chiamavo – Dennis -, e loro sono Dimi e David. Ma fondamentalmente ritengo che l’ immaginario dell’ epoca attingesse dal futuro remoto e individuale, a confronto con un mio amico di questa epoca della mia vita, iniziata nel 2014.

( Quell’ anno al grest conobbi il mio primo “pseudofratello” ) Ecco che qui, nel 2007, ritroviamo ancora una volta una vera e propria anticipazione dell’ ecosistema sociale che avrebbe costituito il mio futuro, a partire dal 2010. Tutte le persone che conosco, che noi tutti conosciamo, sono allacciate fra di loro in modi che a loro non saranno mai tangibili, siamo tutti archetipi, siamo tutti rimpiazzi, evocazioni di precedenti, e anticipazioni del futuro, io lo sono per altri, come loro lo sono per me. Questa è una altra legge della mia vita, la ripetizione frattale di esperienze attraverso personaggi concatenati fra di loro. Il concetto di pseudofratello avrebbe assunto connotati veramente letterali nella mini epoca 2011 – 2013, periodo nel quale ho messo da parte la mia vita per inglobarmi in un’ altra saga. Da protagonista del mio mondo sono diventato per un lungo periodo la principale guest star di un altro personaggio. Colui che ha creato questa ambientazione e la mia storia, ha come per dire, prestato i diritti d’ autore ad un altro copione, un altro regista, producendo quindi una parentesi anomala ma allo stesso tempo assolutamente rientrante nei miei parametri caratteriali, e potenziale anticipazione di un futuro recentemente vissuto e / o ancora da vivere attraverso modalità imprevedibili e ignote.

Una altra regola fondamentale: tutti, ma proprio tutti, tornano prima o poi. A parte quelli che si trasferiscono lontano, o che per stile di vita hanno deciso di allontanarsi dal mio contesto personale, decidendo di dedicarsi ad altro. La vita sociale è davvero come un albergo, c’è chi viene solo per una breve visita, chi si sofferma per anni, chi viene approfondito solo in seguito, e chi invece rimane e si trasforma davanti ai tuoi occhi, in anni di cambiamenti.

( Ricordo pochissimo i primi mesi a scuola, invece in autunno mi ricordo che ebbi il primo dei miei ricorrenti attacchi di panico ) Il 2007 è stato solo una anticipazione del “tormentoso 2008” che a causa della psico – somatizzazione mi ha perseguitato con malesseri inspiegabili e paranoie mentali ed emotive. Difatti a 18 anni ho cominciato a concentrarmi sulle notizie alternative, cominciando a conoscere il mondo geopolitico e mediatico, e forumistico, non come una pecorella della tv – fonte di verità, ma come esploratore di punti di vista alternativi, che però, si mettevano in contrasto con le consapevolezze precedenti, e la frizione ha causato un forte effetto – influsso traumatico.

(  A dicembre, io, mio fratello, mia madre e la sua migliore amica, siamo andati in comitiva in viaggio a New York. ) Sì, negli anni dell’ adolescenza ero appassionato di tutto il modo di vivere all’ Americana, tanto da desiderare di trasferirmi e da farmi appassionare al mondo del cinema Hollywoodiano e di periferia. Ora, ovviamente, il mio punto di vista si è trasformato. Non esiste solo l’ America. E l’ America non è la Terra Promessa.

( questi anni ero appassionato di lingue straniere e me le studiavo da solo. Per esempio quest’ anno imparai l’ olandese.  )  Ho sempre avuto dimestichezza con le lingue, io ero uno che entrava in libreria (anche) per acquistare dizionari. Ho provato a fare l’ Università di lingue straniere, nel 2017 ho studiato il Giapponese ad un corso, e quest’ anno mi sto improvvisando autodidatta di Cinese. Ma questa incostanza, ah, che avversaria! Il mio entusiasmo dura poco, poi tutto si sgonfia, per essere ripreso molto tempo dopo, ripescato dall’ oblio. Nel 2016, grazie al sito Penpals, ho parlato con almeno 1 persona da quasi tutti i paesi del mondo.

( Quest’ anno catalizzai l’ attenzione di un forum online con le mie biografie, a decine ) di personaggi di Tekken. ) Questa era una anticipazione della mia attività forumistica italiana nel futuro. Ovviamente, cercavo sempre un modo per farmi notare, per esprimermi, e per spiccare fra la massa.

( Il 2008 fu un anno molto complicato e tortuoso per me. In gennaio rimasi molto impressionato dalla morte di Brad Renfro … vidi il film più commovente di sempre, The Cure, che mi distrusse. Nel film c’ era anche l’ attore morto. ) Ecco un incontro con il concetto di mortalità e dell’ aura che scaturisce da chi ci lascia prematuramente. Ed ecco una anticipazione emotiva in un film di alcune caratteristiche di un futuro che avrei vissuto entro 3 anni, almeno dal punto di vista dell’ amicizia a 2. Visto il finale che poi ci sarebbe stato, alcuni penserebbero ad una conseguenza del passato, ma io lo vedo sempre come un riverbero dal futuro. Ho vissuto il distacco dal mio amico come una “piccola morte”.

( A marzo divenni maggiorenne, ma fui l’ unico della classe a non fare la patente. ) Curiosamente, forse perché mio nonno mio omonimo, è morto per le conseguenze di un incidente stradale, ho esitato per anni a prendere la patente, preferendo l’ uso della bici, più adatta alla mia personalità osservatrice e contemplativa, e alla mia mentalità interiore dinamica. Ma ormai anche questa idiosincrasia dovrà essere messa da parte …

(conobbi anche un ragazzino che l’ anno dopo sarebbe entrato a far parte di una mia mistica misteriosa saga onirica mai spiegata.) Come spiegarsi la faccenda di sognare una persona e una famiglia con la quale si ha avuto una interazione concreta solo minima, in una saga onirica andata avanti per anni, come una sorta di puzzle da ricostruire, letteralmente emersa dal nulla, priva di motivazioni trigger nel passato? La mia unica spiegazione è che il mistero verrà in qualche modo risolto nel futuro lontano, sicuramente lo era lontano nel 2009. Il nome della persona che vedevo nei sogni mi avrebbe perseguitato in una serie di eventi traumatici nell’ anno successivo. A volte dimentico questa faccenda per lunghi periodi, ma poi ci ritorno inevitabilmente, e mi rendo conto che probabilmente c’è una intera saga dal contenuto profondamente mistico – sincronico – rivelatore in quella manciata di sogni, dalla simbologia ancora complessa da decifrare.

(  E’ anche l’ estate della Timewave e di Terence Mckenna. Mi ricordo qualcosa di remoto a proposito di quella teoria di come i miei compagni avevano scoperto questa mia passione, durante gli ultimi giorni, e mi prendevano in giro. ) Terence Mckenna rappresenta una figura fondamentale e formativa, nella mia vita, forse adesso un po’ di meno, rimpiazzato da Stephen King ( ho imparato che ogni epoca della mia vita è influenzata da un guru differente ). In rete ho trovato così tanto materiale su di lui, che è come se lo avessi conosciuto di persona, e mi sono auto – eletto suo erede, in un certo senso, forse adesso meno di allora. Terence Mckenna ha letteralmente cambiato il mio carattere. Bizzarro come una persona che non c’è più possa influenzare e produrre trasformazioni in una maniera di cui non sarà mai consapevole, o almeno non lo è stato in vita.

(In autunno, a ottobre, avvenne un cambio di Era nella mia vita. Cominciai l’ università di lingue straniere in un’ altra città, e lo stesso giorno, nella mia città, conobbi due nuovi amici che volevano conoscermi, mentre giravo da solo in bici.) Si dice che il treno delle occasioni, e la scissione fra abitudine e cambiamento si verifichi quando si è impegnati a focalizzarsi su altro. Da quel 6 ottobre 2009 si potrebbe dire che la mia vita non è più la stessa, eppure mi ero soffermato a guardare la vetrina di una edicola per dare un’ occhiata ad una rivista di giochi per Playstation. E invece di conoscere gente all’ Università, la mia vita sociale si ricreò per strada.

E questo è stato l’ ultimo anno di quella che ormai considero come “la mia prima vita”, completamente separata da tutto quello che riguarda la seconda.

(Poi ad aprile un mio compagno di classe di elementari e medie MORI’ IN UN INCIDENTE D’ AUTO, un evento che rimase impresso a fuoco nella mia psiche perché lo incontrai lo stesso pomeriggio per strada. ) Oggettivamente parlando, al di là della tragedia di questa determinata situazione, non ci sarebbero motivi per imprimersi nella mente questa vicenda come se l’ avessi vissuta da un punto di vista più vicino e intimo. E invece, io sapevo che un frammento di questa vicenda si allacciava con il mistero onirico dei mesi addietro, come se fosse suonato un campanello di allerta che mi stesse dicendo: “focalizzati su questo nome”, e così fu effettivamente, poiché per davvero questo fu un anno – marchiato – da due vicende disconnesse fra di loro, ma allacciate per me, incentrate sul nome “Nico”.

(Fu occasione per un AGOSTO DI FUOCO quando, poco dopo aver recuperato i contatti con il mio “pseudofratello”, conobbi un ragazzo del 1996 che lo conosceva, che entrò di impatto nella mia vita con una pallonata sulla mia testa, data per errore. …Io tentai di affrontarlo da solo, ma i miei genitori scoprirono il furto ed eruttarono in uno SCONTRO ATOMICO con i genitori di questo ragazzo … La vicenda del furto aveva causato un terremoto nella mia psiche. … Loro non lo seppero mai, ma in autunno io e il ragazzo del 1996 ritornammo in contatto per qualche settimana, in maniera pacata e tranquilla.)

Ma questa persona era una anticipazione archetipica di un altro che avrebbe influito ancora di più nella mia vita, e con il quale sono in contatto da anni, fra una pausa e l’ altra. E qui introduco un’ altra regola della vita: quando avviene un distacco, si prepara il terreno per il rimpiazzo. Potrebbe essere molto vicino temporalmente, come anche distante di anni. Ma arriverà ad ogni modo una rievocazione di quel personaggio nella tua vita. In questo caso c’è stato come un passaggio di staffetta. L’ ho conosciuto quasi contemporaneamente al distacco con il primo. E ancora adesso mi dico “quella persona l’ ho conosciuta due volte”.

( Fu una occasione per riprendere i contatti con la mia amica delle elementari, fu lei a contattarmi per prima il 2 maggio. ) L’ impatto con la morte di qualcuno funge anche da trigger per il riavvicinamento di persone affini in qualche modo, che si erano perse di vista. Con lei potevo parlare di tutto, diciamo che sfogavo il mio lato mistico sull’ interazione con lei, anche se adesso già da diverso tempo ci siamo di nuovo persi di vista.

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(Sarebbe diventato COME UN SECONDO FRATELLO PER ME, anche di più del mio reale fratello, e divenne il rapporto di amicizia e fratellanza più intenso della mia vita.) Ancora una volta, una conoscenza dalla strada trasforma completamente il mio stile di vita. Negli anni 2011 e 2012 e per una parte del 2013 è stato come aver cambiato cognome, e come menzionato prima, entrare in uno “sceneggiato” diverso, una frattura improvvisa nella mia vita, una saga dalla quale mi sarei catapultato fuori alla stessa velocità con la quale vi sono entrato. Ed ecco, che, accerchiato da una vita consumata dall’ abitudine e dal senso del dovere, si è prodotta l’ aspettativa per l’ Eschaton di Mckenna. Vivevo quel periodo come consapevole che dopo le cose sarebbero cambiate per sempre, e quindi ho tollerato fino alla fine del 2012, quella situazione difficile.

( Il mio secondo fratello era un ragazzino difficile all’ epoca, affezionato perché mi chiamava spesso al telefono per conversazioni serali, ma anche difficile da gestire e da capire. Abbiamo avuto tre discussioni intense durante il corso dell’ anno, ma invece di crollare il nostro rapporto di fratellanza si faceva sempre più stretto. Divenni completamente inglobato nella sua vita, letteralmente mettendo da parte la mia. )

Un’ altra regola di vita: quando credi che nella tua vita non ci sarà più niente da raccontare, quando ti percepisci come senza futuro, senza sbocchi e scorciatoie, attendi. Non hai ancora visto niente. Quanto più lunga sarà la fase di transizione, quanto più improvvisa sarà la frizione con il cambiamento, e tanto più intensa sarà la fase di trasformazione.

E inoltre: attenzione a ciò che desideri, potresti renderti conto che è troppo per i tuoi standard. Ad ogni modo, allo stesso tempo, struggersi e sforzarsi per ottenere qualcosa o qualcuno, è inutile, o addirittura compromettente. The universe delivers when necessary, quindi, l’ universo concede ciò che è necessario, e nella mia vita non ho mai dovuto cercare nessuno. Tutti sono capitati sul mio cammino.

(  Cominciai anche a raccogliere particolari sul mio passato, stimolato dalla teoria della timewave. …Cominciai anche a leggere tutti i diari di mia madre per raccogliere i dati sul mio passato. ) La peculiarità del mio caso umano è anche determinata dall’ attività di scrittura di diario – agenda di mia madre, così che ho avuto a disposizione la possibilità di leggere di ogni singolo giorno del mio passato, dall’ inizio della mia vita fino alle scuole medie.

(Poi arrivò il giorno in cui mi venne un acufene all’ orecchio sinistro, che rimane ancora adesso nel 2019. Per un mese persi il controllo, scosso e preso dai timori per questa condizione. Poi me ne feci una ragione e divenne come il battito cardiaco, un suono normale del mio corpo. Erano tornati gli attacchi di panico. Non so se fu perché quel giorno il mio secondo fratello era tornato dalla gita, e quindi, in qualche modo psicologicamente preoccupato, consapevole di essere rimasto inglobato completamente nella sua vita, ciò ha avuto un effetto fisico sul mio corpo. Non so. )

Il 2013 è stato l’ anno dove il mio io interiore ha avuto il monopolio, un anno di solitudine meditativa quasi assoluta, un viaggio nel tempo come ritorno ad un passato che credevo non avrei mai più percepito.

Il 2013 fu anche l’ anno in cui conobbi l’ autore principale di questo blog, che è diventato l’ “amico di penna” più durativo della mia vita ( quasi 6 anni ormai ) e una specie di “mentore a distanza” e “compagno di pensieri e riflessioni”.  

Nel frattempo mi ero chiuso in me stesso, recuperando il mio mondo interiore, incapace di fidarmi delle persone, nel timore che potessero inglobarmi nella loro rete.

Provai ad entrare in contatto con il ragazzo della mia storia onirica ricorrente, e i sogni ripresero all’ improvviso, ma non riuscii a raccontargli la verità sui sogni. In autunno, per solitudine, ripresi i contatti online con il ragazzo del furto, e chiarimmo tutta la situazione, decidendo di essere amici da quel momento.

(Quest’ anno inoltre cominciai ad appassionarmi ad una serie canadese sulla scuola superiore, Degrassi, che andava avanti dagli anni ’80 con una pausa fino al 2001, e mi guardai – tutti – gli episodi online. ) Successivamente mi sono reso conto che persiste la manifestazione di archetipi ed evocazioni di personaggi immaginari nel contesto sociale reale. In sostanza, potrei conoscere “una versione” di quasi tutti questi personaggi – o meglio, li ho conosciuti dopo, ovviamente -.

A dispetto della stasi più o meno vuota di attività sociale del 2013 …( Il 2014 è stato l’ anno fondante della mia seconda vita, diciamo la fase secondaria, e l’ anno con più “momenti memorabili” della mia vita. E’ stato anche il primo anno ” della compagnia”, un cambiamento di stile di vita per me, e il primo approccio con la “vita di gruppo” piuttosto che con le amicizie a due. )

( In settembre si era formato un gruppo molto affiatato, e io ero il più grande. Loro erano fra il 1996 e il 1999. Lo possiamo chiamare IL GRUPPO CLASSICO. … ci sentivamo come una “grande famiglia di amici”.  ) Questa faccenda del “gruppo” si sarebbe poi manifestata in forme diverse molteplici volte, con gli allacci più imprevedibili, e addirittura controparti maschili e femminili dello stesso archetipo.

(Quest’ anno mi sono concentrato molto sulla scrittura del mio diario personale. Entro la fine del 2015 queste “note” avrebbero raggiunto le centinaia di pagine. Questa fase è durata fino alla prima metà del 2016, quando ho interrotto.) Quest’ anno ho ripreso, anche se con più lentezza e meno costanza, e meno particolari, la scrittura dei ricordi delle giornate trascorse, e ho fatto un conto di pagine. Possiedo la produzione di circa 800 pagine di diario scritte a mano, nell’ arco 6 – 7 anni. Non so ancora se è materiale da mandare al Guinness dei Primati! 😉

Il 2015 è stato l’ anno più sociale della mia vita, una vera esplosione di nuove conoscenze, dove la protagonista assoluta è stata l’ espansione del gruppo compagnia. E’ stato anche l’ anno più trasformativo in assoluto per me.

In un certo senso, la mia vera adolescenza sociale si situa nell’ era dei 20 anni, nella quale ho potuto ricreare quasi tutto ( a parte una storia sentimentale ) ciò che avevo mancato di vivere negli anni del liceo. La mia vita in un certo senso, è completa da questo punto di vista. Non avevo vissuto praticamente niente, e invece poi, mi sono trovato di fronte al “tutto”.

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(La mia soffitta era diventata un luogo di riferimento per la compagnia, in numerose occasioni. ) Dalle mie parti c’è passata mezza città e classi intere, da una generazione all’ altra, ho imparato a vivere, non solo fuori dal tempo, ma fuori dal concetto di età. Arrivi ad un certo punto che l’ età è solo un numero poco significativo. Sono diventato un individuo familiare a molti in città, conosciuto come “quello della bici”.

(Il 2018 è stato un altro anno di ritiro della marea, l’ anno più scarso di cambiamenti della mia vita, che ha superato il vecchio 2013 per momenti di solitudine. Un anno di transizione. ) La differenza fra il 2018 e gli anni in precedenza vissuti era stata così profonda che … ( A Natale ho scritto un messaggio al mio “secondo fratello”, conosciuto nel 2010, e dal quale mi sono allontanato nel 2013, per chiedergli ufficialmente di tornare nella mia vita. ) Cosa che non ha funzionato.

Ha funzionato invece, far ritornare un’ altra persona, e così sono stato trascinato di nuovo nel contesto delle “compagnie”, ma …dove tutto sembra uguale a prima ( In autunno ho cominciato inoltre a guardarmi tutti gli episodi della serie di SKINS, le cui tematiche, curiosamente e sincronicisticamente, avrebbero anticipato alcuni aspetti della mia vita del 2019. Se la compagnia pre – 2017 aveva i toni degli episodi di Degrassi, si può dire che gli amici del 2019 mi rimandano ai personaggi di Skins.) Cambia lo sceneggiato, cambia anche l’ atmosfera nel concreto, mesi dopo, ed ecco che si ripresenta questo fenomeno.

Questo 2019, (Quest’ anno Marzo ha portato grandi cambiamenti: non solo ho iniziato scuola guida ufficialmente, ma, sempre all’ insegna dei ritorni ciclici, ho riscoperto due persone … Dopo una pausa sociale durata per quasi tutto il 2018, ho ripreso i contatti con diversa gente … C’è stata un’ altra festicciola in soffitta, un evento che ha inaugurato una nuova compagnia formata da “vecchie leve” e nuovi arrivati …La nuova amica che ho conosciuto fra febbraio e aprile è un altro caso di persona piombata nella mia vita, e questa volta è diventata la mia migliore amica in un lampo, e lei rappresenta un misto di tutte le ragazze principali che ho conosciuto. Grazie a lei si è creata una sub-compagnia dove praticamente sono tutte persone che negli anni scorsi, principalmente nel 2015 e 2016, erano dal mio punto di vista nel background della mia vita, e invece ora vengono approfonditi.  )

Per adesso quest’ anno ha provveduto a rifarsi dalla bizzarra pausa del 2018, e continua a scorrere sulla tematica della “vita di gruppo”, dimostrando costantemente che i cicli vitali funzionano con una precisione incredibile. Ad ogni modo prevedere il futuro rimane un azzardo, perché il futuro prende sempre scorciatoie che nel momento presente e immediato non possiamo cogliere.

Ho 29 anni e l’ adolescenza sembra non finire mai. La diceria che arrivati a 25 anni si comincia a conoscere sempre meno gente, semplicemente non è il mio caso, visto che nel 2019 ho conosciuto – ancora più gente – di quanta ne avevo conosciuta durante il periodo dell’ espansione della compagnia. La maggior parte di queste persone per ora rimane in sospeso nel background, ma suppongo che prima o poi avranno una storia da raccontarmi, una vicenda nella quale coinvolgermi.

Difatti, un’ altra regola della vita è: osserva il contorno della tua vita perché è là che si cela il tuo prossimo futuro.

 

 

   





Protetto: Mandate i pagliacci (assassini)…non vi preoccupate, sono già qui

22 09 2019

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Vertigo o l’Eterno Ritorno (1)

28 02 2015

Il  seguente articolo di Tristan Eldritch del blog A few years in the absolute elsewhere (“Alcuni anni nell’altrove assoluto”), di cui questa è la parte prima, è disponibile nella sua edizione originale a questo indirizzo web:

http://2012diaries.blogspot.it/2015/01/eternal-recurrence-alfred-hitchcocks.html

e chiaramente si ricollega a questo post:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/05/24/vertigo-25-maggio-articolo-solo-di-immagini-e-musica/.

Al tempo in cui misi in rete quel post, avevo considerato l’importanza archetipica del film di Alfred Hitchcock, “Vertigo” (in italiano col fuorviante titolo – come si capirà bene leggendo – di “La donna che visse due volte”), in relazione ai tempi che stiamo vivendo. All’epoca avevo pensato alle immagini del film riportate come profetizzanti un futuro ben determinato, che solo a posteriori, ad avvenimento accaduto, avrebbero acquistato senso, come spiegavo poco tempo dopo in un altro post-appendice:

https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/06/28/vertigo-25-maggio-addendum-quasi-a-luglio/

Questo post è stato – secondo le mie intenzioni – parte di quell’ “arte di CREARE messaggi a carattere profetico” o di “NOTARE messaggi a carattere profetico.” L’ingrandimento delle due figure – maschile e femminile, nera e bianca – dentro quella doppia spirale nella locandina originale del film Vertigo di Alfred Hitchcook, sembra voler evidenziare un ben determinato particolare, inerente qualcosa di ben preciso che non è ancora accaduto. Sembra quasi manchi solo quel qualcosa da associare a quell’immagine, evidenziata dall’ingrandimento, una volta che sarà accaduto.

Mi ero fissato sul quadro particolare (per esempio la caduta dalla torre, come quella dei tarocchi) senza riflettere, in quel momento, su come il film richiami, in uno spettro più ampio, il senso generale del ripetersi ciclico dei drammi a ogni livello dell’umanità sia nel micro che nel macro, il corso e ricorso continuo perchè “la lezione non la si è ancora imparata” e si ripete sempre lo stesso errore, a diversa magnitudine, maggiore o minore, rispetto alla precedente. Penso, insomma, che “Vertigo” abbia a che fare col mistero del tempo.

Le parti del testo sottolineate sono quelle che hanno maggiormente attratto la mia attenzione.

 

L’ Eterno ritorno: “Vertigo” di Alfred Hitchcock (1958)

Sepolto negli studi della natura, più di in ogni altra cosa adatte alle impressioni attutite del mondo esterno, è solo da quella dolce parola – di Ligeia – che la fantasia mette davanti ai miei occhi l’immagine di lei che non è più.”
Edgar Allan Poe, Ligeia.

Correva l’anno 2012 quando “Vertigo” di Alfred Hitchcock, nel sondaggio di “Sight and sound” risultò essere il più grande film di ogni tempo, scalzando finalmente via dal piedistallo “Quarto potere” di Orson Welles, cioè dal posto che manteneva con particolare tenacia fin dal 1962. Ciò ha rappresentato il culmine di una rivalutazione critica già da un po’ di tempo in corso. “Vertigo” ebbe critiche ambivalenti fin dal suo primo apparire, e al botteghino non risultò brillante, a differenza dei precedenti successi di Hitchcock. La casa di produzione del regista lo tenne fuori dalla circolazione per un decennio, e che la critica nei suoi riguardi ricominciò a prendere slancio solo quando venne di nuovo distribuito nelle sale nel 1983.

Oggi, “Vertigo” è considerato parte integrante sia dell’arsenale di Hitchcock sia della storia del cinema. Tuttavia, una certa minoranza del pubblico rimane non convinta dal film. Ricordo un mio amico, molti anni fa, dirmi che proprio non riusciva ad apprezzarlo, pur essendo un grande appassionato di cinema e un ammiratore della maggior parte dell’opera hitchcockiana. Il suo scoglio era la credibilità della trama. In tutta onestà, non si può negare che, a  livello letterale, la risoluzione del mistero di “Vertigo” è quasi impossibile da mandar giù, è – come ammise Bosley Crowther – “diabolicamente inverosimile.” Ci si potrebbe anche interrogare sulla scelta di Hitchcock di discostarsi dal romanzo originale, torcendone la storia, rivelando la conclusione a due terzi dalla fine. Probabilmente, è proprio questa forzatura della trama ad aver spinto il critico Tom Shone – nel suo libro del 2004 “Blockbuster” – a sostenere che “Hitchcock si diverte a oliare i meccanismi delle sue trame fino a ottenerne una specie di lucido brusio di fondo” e così sembra, quindi, che non sia il caso di mettere sul piedistallo, da parte di “Sight and sound” e il suo sondaggio, proprio quel film, dove tutto è in sospeso, gli angoli sono sbilenchi e dove il critico di cinema non cava un ragno dal buco.

Vertigo è un film diviso in due parti, ciascuna di esse finisce con la caduta (o caduta apparente, nel primo caso) del personaggio di Kim Novak dal campanile della missione San Juan Batista. Il pubblico, nella prima parte, così come il personaggio di James Stewart, John “Scotty” Ferguson, è rapito e ingannato. Nella seconda parte, il sogno è gradualmente decodificato, e ogni cosa è differente. Ferguson, simpatico nella prima metà, nella seconda diventa un bullo prepotente e feticista. La Novak, così notevole nella sua interpretazione della spettrale ed eterea Madeleine nella prima parte, diventa meno convincente nella seconda, quando interpreta la figlia della classe operaia Judy.

La grande magia del primo tempo, il suo senso ipnotico dell’abbandono a un sogno a occhi aperti e la persistenza spettrale del passato, deve cedere il passo a una spiegazione razionale, alla meccanica della trama. Per questo motivo, l’insoddisfazione con “Vertigo” – il senso del suo “essere in sospeso e con gli angoli sbilenchi” – tende a essere focalizzata in questa seconda metà del film.

Tuttavia, anche se ci concediamo questa critica alla storia tesissima di “Vertigo”, io continuo a pensare che sia un meritato candidato per il titolo di “Sight and sound”, tenendo conto, naturalmente, quanto sia soggettiva e chimerica la nozione che ogni film potrebbe essere “il più grande di tutti i tempi.” Nessuno ha mai messo in dubbio che “Vertigo” sia magistralmente diretto e interpretato, ma questa è solo una componente della sua distinzione e grandezza, si tratta di una qualità bonus per “Vertigo”, qualcosa che trascende la sua maestria così come fa con i contorsionismi logici della trama. L’unica metafora che viene in mente pensando a tutto questo, è la illusoria “Madeleine Elster” di cui Ferguson s’innamora perdutamente. Ci sono molte buone ragioni per cui qualcuno s’innamori di Madeleine-Kim Novak (ho deciso di mettere “Madeleine” in corsivo per evitare fastidiosi giri di parole come “Judy cioè Madeleine cioè Carlotta.”) Madeleine è più di una banale donna meravigliosa, egli offre a Ferguson qualcosa che è, allo stesso tempo, molto più inebriante e terrificante del semplice glamour di superficie, comunque abbondante. Madeleine è ossessionata dalla presenza di un’altra donna, la tragica Carlotta Valdes, lei stessa un essere dalle mutevoli sfaccettature: prima la bella Carlotta, poi la triste Carlotta, infine la folle Carlotta. Madeleine è un mistero, una sonnambula dentro un corridoio fatto di specchi rotti e frammenti di sogno, una donna che lotta per affermare la propria identità lottando contro correnti soprannaturali che la spingono nel passato, nella fredda fissità di un vecchio dipinto, verso un incontro prematuro alla fine della parte più buia in fondo al corridoio. Lei è la presenza attraverso cui le forze primordiali e i misteri del sesso, della morte, del sogno e del tempo si affermano. C’è poco da meravigliarsi che “Scottie” abbia preso così male tutto ciò!

Inoltre, non c’è da stupirsi che NOI abbiamo preso così male “Vertigo” nel corso degli anni. Così come in Madeleine, la bellezza di superficie della sua maestria è aumentata dal senso del suo essere ossessionata da altre presenze in corridoi sotterranei senza fine, dalla sensazione perturbante di qualcosa che sappiamo ma non possiamo proprio articolare a parole.
Tessuto intorno alla sua familiare struttura [hitchcockiana] di storia basata sulla suspence e il mistero, “Vertigo” possiede un’atmosfera fortemente onirica e una qualità letteraria, è immerso nella poesia anche nei suoi più casuali dettagli e diventa, dopo ripetute visioni, uno di quei film stranamente labirintici, dove ogni motivo e idea ricorrono e si ripetono in forme diverse per tutto il film. L’effetto è come quello dell’immagine che compare nei titoli di testa e, più tardi, nell’incubo di Scottie, la figura umana che precipita nella spirale, la spirale nei capelli di Kim Novak, la spirale del passato che ricorre nel presente. “Vertigo” possiede la ricchezza tematica e la coerenza estetica di un grande romanzo, o almeno sembra. Non sappiamo quanto del suo potere di suggestione può essere attribuito al romanzo da cui è tratto (“D’entre les morts”, letteralmente “Tra i morti”, di Pierre Boileu e Pierre Aryraud, che non ho letto), quanto allo stesso Hitchcock e ai suoi stimati collaboratori, e quanto alla sua propria immaginazione. I film sono realizzati catturando a perdifiato la luce di un singolo giorno, per poi soffermarsi con noi per l’intera vita.

Il seguente saggio è un tentativo di districare il mistero del perchè “Vertigo” lanci un incantesimo così potente e duraturo su registi e amanti del cinema. Alcuni degli echi e delle risonanze che trovo in esso sono, senza dubbio, volute dai suoi autori, alcuni sono accidentali e altri dovuti alla mia particolare sensibilità. E’abbastanza chiaro che la nostra immaginazione influisca sulla visione di “Vertigo”, in quanto si tratta di un film dove vediamo il mondo intero, la sua stregata San Francisco, attraverso lo sguardo incantato e disordinato del suo protagonista, Scotty Ferguson.

Tanto per avere sotto mano la trama familiare di “Vertigo”: John “Scotty” Ferguson è un detective di San Francisco che scopre, durante un inseguimento sui tetti, di soffrire di Acrofobia [la paura delle altezze, le “vertigini.”] E’afflitto dal senso di colpa verso il collega che ha trovato la morte nel tentativo di salvarlo, e dal senso di inadeguatezza a causa dei suoi accessi di vertigini. Scottie va a prendere conforto presso dalla sua amica ed ex fidanzata Midge. Non sapendo che fare, si trova a malincuore impiegato da Gavin Elster, una vecchia conoscenza dei tempi del college, ora in un’impresa di spedizioni marittime, assieme alla moglie Madeleine. Elster afferma che sua moglie è posseduta da una donna morta da lungo tempo – Carlotta Valdes – e vuole saperne di più sulle attività giornaliere prima di coinvolgere i medici. Seguendo Madeleine, Scotty scopre una donna apparentemente in trance, che rivisita senza fine una manciata di luoghi storici di San Francisco di particolare risonanza emotiva. Questi includono la tomba di Carlotta Valdes alla missione Dolores (l’unica struttura superstite della prima San Francisco) e il museo d’arte presso il California palace della legion d’onore, dove Madeleine studia un ritratto di Carlotta. Madeleine sembra ispirarsi alla figura del ritratto, portando con sè un mazzo di rose e modellandosi la parte posteriore della sua capigliatura in una treccia a forma di spirale.

Dopo aver salvato Madaleine da un apparente tentativo di suicidio nella baia di San Francisco, lei e Scottie iniziano un tentativo di relazione. Il tempo, però, stringe. Carlotta Valdes ha commesso il suicidio all’età di ventisei anni, la stessa età che ha ora Madeleine. Abbiamo la forte sensazione che Madeleine si stia fondendo in Carlotta, e la storia è destinata a ripetersi. Tuttavia, Scotty crede che Madeleine può essere salvata e il mistero della sua possessione spiegato razionalmente. Importanti per risolvere questo mistero sono i frequenti sogni di Madeleine, di un monastero spagnolo del XVIII secolo la cui chiesa ha una grande torre campanaria. Questo luogo sembra essere la chiave, il locus attorno a cui gira la spirale. Rendendosi conto che questi sogni rappresentano un posto reale, la missione San Juan Batista, Scottie la porta lì, sperando che la tangibile realtà abbia la meglio sulle sue manie di possessione. Tuttavia, i risultati sono opposti: dopo aver confessato il suo amore per l’ultima volta, Madeleine corre nella chiesa. Scotty tenta di seguirla fino alla scala a chiocciola della torre campanaria ma, ostacolato da attacchi di vertigine, guarda impotente Madeleine che si tuffa dall’alto fino a morire. In altre parole, siamo tornati all’inizio del film, le vertigini di Scotty come causa involontaria della morte di qualcuno, questa volta col senso di colpa più grave perchè era la donna che amava.

Passiamo adesso alla seconda parte del film. Scottie, addolorato fino al punto d’impazzire, è diventato come Madeleine nella prima parte: una figura spettrale, posseduta dal passato, che ritorna incessantemente ai luoghi di San Francisco con un personale, ossessivo, significato. Durante il suo vagabondare, incontra una brunetta, Judy Barton, la quale somiglia singolarmente a Madeleine. Nonostante la rassomiglianza fisica, Judy è un’operaia di Salina, Kansas, più terra-terra e aperta sessualmente di Madeleine. Nella suddetta bizzarra rivelazione, il pubblico è immediatamente lasciato nel complesso della trama: Judy era impiegata da Gavin Elster per impersonare sua moglie. La Madaleine di cui Scotty s’innamorò era dunque una finzione, la storia di Carlotta Valdes un elaborazione fantastica (ciò che proprio non va giù ai detrattori di “Vertigo”), uno stratagemma per assicurare un testimone per il supposto suicidio di Madeleine Elster, in realtà una tattica di adescamento fatta apposta da Gavin per denaro.
Tuttavia, proprio nel fare finta di essere Madeleine, Judy ha fatto per davvero innamorare Scotty, e così decide di assecondare il suo corteggiamento nella speranza che possa innamorarsi di lei per quello che realmente è. Ciò, però, si rivela doloroso e impegnativo, dal momento che Scotty accarezza ossessivamente l’idea di riportare Madeleine in vita in ogni suo più piccolo dettaglio. Con cura meticolosa e spesso tirannica coercizione, fa somigliare il più possibile Judy a Madeleine, cambiando il suo guardaroba e il suo taglio di capelli, e aggiungendo alla fine l’ultimo dettaglio fondamentale: la spirale appuntata dietro ai capelli. Ora che è tutto al suo posto, abbiamo una delle maggiori estasi della storia del cinema: l’apoteosi di passione romantica e perverso feticismo mano a mano che che la cinepresa di Hitchcock ruota delicatamente intorno alla coppia, intorno all’eroe sempre più ambiguo che ha raggiunto il suo empio obiettivo, la dea bionda e impervia come simbolo dell’irraggiungibilità in vita, divenendo letteralmente così anche nella morte.

L’estasi è di breve durata. Dopo aver donato il gioiello a Judy, Scotty comincia a sospettare la verità e torniamo circolarmente di nuovo al campanile della missione San Juan, dove Scotty supera la sua acrofobia e costringe Judy a confessare. L’improvvisa comparsa di una suora spaventa Judy, facendola slittare oltre il bordo e dunque ripetendo l’inevitabile tragedia del film.

Vertigo si conclude con Scotty, in piedi davanti al campanile, tre volte addolorato e morso dal senso di colpa, che sembra intrappolato in un ciclo che lo porta a rivivere la stessa tragedia, più e più volte.

Alcuni delle più comuni risonanze tematiche di “Vertigo” sono incentrate sulla relazione di Scottie con Madeleine/Judy, e particolarmente il rimodellamento di quest’ultima nella prima da parte di Scottie; nella seconda parte, dunque, le tratterò brevemente prima di esplorare le qualità mitiche e letterarie del film. In un senso generale, l’ossessione feticistica di Scottie verso Madeleine ci ricorda la tendenza diffusa di innamorarsi attraverso idealizzazioni, immagini o preconcetti, senza tenere conto delle imperfezioni, delle complessità e delle variazioni giorno dopo giorno. L’amore, per un carattere fortemente romantico o sensuale, tende a essere un’idealizzazione o un particolare ardore generato da un’immagine. Per la persona affascinata da questo tipo di passione, l’idealizzazione e l’immagine esistono in un regno elevato sopra la realtà quotidiana in cui, invece, l’oggetto del desiderio è completamente in carne e ossa. Questa è la situazione in cui Judy si ritrova: lei vuole che Scottie la ami per la sua reale personalità, ma lui rimane ossessivamente affascinato alla fantasia di Madeleine, la quale è stata creata da lei e da Gavin Elster per intortarlo. (Un’altra questione qui sollevata è legata all’identità: Scottie s’è innamorato di Judy perchè il suo aspetto e la sua personalità erano modellati per diventare Madeleine o solo per via della performance e della fantasia di Madeleine?
Le due cose – la persona e l’adozione dei tratti dell’altra persona – sono così facilmente separabili?)

La ricreazione di Madeleine da parte di Scottie è stata associata più frequentemente ai feticci caratteristici e agli ideali femminili dello stesso Hitchcock. La ricorrente propensione del regista per il tipo femminile della bionda raffinata e riservata, è stata descritta da Truffaut come “il paradosso tra il fuoco interiore e la superficie fredda.” Hitchcock stesso ha espresso questa dualità in termini più decisi: “Noi siamo per le tipe da salotto, le donne reali che diventano puttane quando sono in camera da letto.” (Style on film: “Vertigo”)
Questo è un desiderio maschile abbastanza tipico, di vedere incarnate la Madonna e la puttana in una persona sola – apparentemente repressa, privatamente sfrenata – va in qualche modo verso la comprensione della dualità tra la bionda e la bruna di “Vertigo” come incarnazioni della stessa donna, e gli stili diversi di abbigliamento e il diverso tipo di sessualità incarnati da Madeleine e Judy Barton. L’abito caratteristico di Madeleine è l’abito grigio, soggiogante, chiuso in modo restrittivo e non sensuale, quasi severo ma elegante nella sua sobria semplicità. Il senso generale di restrizione, moderazione e controllo è completato nel dettaglio finale della ricreazione di Madeleine da parte di Scottie: la pinzetta per capelli dietro la testa. Questo, chiaramente, rappresenta l’ideale di Hitchcock: la sensualità resa ancora più seducente dal suo essere sobria, nascosta sotto la superficie fredda.
Al contrario, quando incontriamo per la prima volta Judy Barton, indossa un abito verde luccicante che evidenzia le forme naturali del suo corpo, senza reggiseno (cosa inusuale per l’epoca.) Ciò è l’opposto della restrittiva, soggiogata sessualità rappresentata da Madeleine. Nei suoi, in qualche modo forzati, toni da ragazza operaia, Kim Novak-Judy dice a Scottie: “Ho già preso appuntamenti al buio, a dirti la verità, mi è già successo.” E’ questa ragazza terra-terra, più naturale e spiccia, che non riesce a emozionare Scottie, mentre invece resta incantato dalle fantasie sulla Madeleine artificiale, la donna che diventa un dipinto, un’opera d’arte.
In un interessante frammento di vita che imita l’arte, Kim Novak, doveva essere indotta a indossare l’abito grigio dal suo regista, proprio come come Judy deve esserne costretta da Scottie.

Non è dunque difficile vedere “Vertigo” come uno scorcio, forse involontario, negli angoli più oscuri della psicologia del suo regista, e uno studio, in generale, sul soggiogamento e la sottomissione della donna. Sebbene alcuni dettagli restino contestati, la preoccupazione di Hitchcock col suo personale ideale di bionda, sembra essere divenuto del tutto malsana al tempo della sua relazione con Tippi Hedren. Le corrispondenze tra Scottie come un bullo, solo saltuariamente simpatico, nella seconda metà di “Vertigo” e il rapporto apparentemente ossessivo, prepotente e abusivo di Hitchcock nei confronti di Tippi Hedren, è un argomento affascinante, ma è un aspetto di “Vertigo” così ben tracciato altrove che in questo saggio non mi soffermerò su di esso.

“Pigmalione” di Jean-Baptiste Regnault, 1786, Musee National du Chateau et des Trianons, wikipedia.

Le storie moderne con una certa risonanza e potere archetipico, hanno frequentemente analogie con molti miti antichi. Almeno, questo è senza dubbio il caso di “Vertigo.” Il più ovvio, mitico, precursore è la storia di Orfeo ed Euridice. Orfeo perde la sua amata, e va nel mondo sotterraneo per reclamarla dal mondo dei morti. La sua musica affascina così tanto Persefone da permettergli di riportare Persefone nel mondo di sopra, ma a una condizione: Orfeo deve camminare davanti alla sua sposa e non voltarsi indietro fino a che non hanno riguadagnato la terra dei viventi. Tuttavia, Orfeo è malaccorto, e perde la sua amata per la seconda volta, questa volta per sempre. “Vertigo” ricapitola questa tragedia classica. La morte strappa (o sembra strappare) Madeleine a Scottie, ma poi, miracolosamente, egli la ottiene indietro. Tuttavia, le sue azioni, in ultima analisi, portano alla vera e permanente perdita della sua amata. Il divieto di guardare indietro sembra particolarmente adatto in relazione al tema principale di “Vertigo”, del ritorno inevitabile del passato nel presente. La tragedia di Scottie è che, quando trova Judy, egli ha la donna che amava, e il suo amore per lui era l’unica cosa di Madeleine non contraffatta. Ma lui è ossessionato dal passato, ed è costretto a voltarsi indietro, prima nella ri-creazione di Madeleine, e poi nel ritorno alla missione San Juan Batista, dove diventa realtà ciò che la prima volta era illusione, ed è costretto a perdere Judy/Madeleine per sempre.

Scottie ricorda anche il mito di Pigmalione ed Edipo. Pigmalione fu lo scultore cipriota che scolpì una donna nell’avorio – Galatea – così perfetta che si innamorò di lei. Pigmalione pregò Afrodite di incontrare una donna bella come la sua statua e, dopo essere tornato a casa e baciato Galatea, trovò che l’avorio senza vita era divenuto carne vivente, e il suo idealizzato lavoro artistico una donna reale. Questo mito differisce da “Vertigo” nel suo lieto fine e in un altro elemento cruciale: Scottie si innamora di un’opera d’arte che non ha creato egli stesso, ma che è piuttosto una creazione della drammaturgia di Gavin Elster e della recitazione di Judy Barton. Cionondimeno, “Vertigo” riflette e inverte l’inquietante trasformazione del mito di Pigmalione.
Madeleine è una donna reale in procinto d’essere assorbita in un dipinto e nel freddo della storia, e Judy una donna reale che Scottie non può amare fino a che non è trasformata in un’opera d’artificio.
D’altra parte, Edipo, viene spesso chiamato il primo detective della letteratura. Assomiglia a Scottie, nel senso che la sua tenacia nel risolvere l’enigma della propria discendenza e identità, è in definitiva la sua rovina, qualcosa che non gli porta nulla a parte una profonda sofferenza.





Matteo colpisce ancora: incredibile ciclo storico di 25 anni!

11 09 2013

Il nostro amico Matteo ha scoperto una nuova ricorsività nella storia: avvenimenti somiglianti che si ripetono a scadenza di 25 anni.

Ciò fa capire che la “matematica della storia” ci riserva ancora tantissime sorprese, e, con ogni probabilità, siamo solo agli inizi di un mare di cose da scoprire al riguardo.

I cicli storici, e anche del tempo in senso lato, sembrano essere incredibilmente molti, sembrano interallacciarsi e sovrapporsi, e quindi, dal momento che la loro complessità risulta essere davvero alta, programmi informatici come il “TimeWave Zero” – i quali calcolano graficamente i flussi e riflussi del percorso temporale storico – risultano veramente, forse, troppo semplici e “basici” per seguire l’incredibile complessità delle somiglianze tra avvenimenti e delle coincidenze nel corso del tempo e della storia.

Ad ogni modo, tutto ciò è soltanto “frutto del caso”, sono solo “banali coincidenze”, o vi è un pattern, un misterioso schema basato sugli archetipi (che condiziona il tempo nonostante se ne trovi fuori) il quale, con una precisione cronometrica, sta dietro lo svolgersi degli avvenimenti?

1765 Rivoluzione Americana. 1790 Rivoluzione Francese.
1776 Dichiarazione indipendenza USA. 1801 Nasce il Regno Unito.
1789 Rivoluzione francese. 1814 Caduta di Napoleone, tradito.
1804 Primo treno a vapore. 1829 Locomotiva “razzo” rivoluziona trasporti.
1836 Battaglia di Alamo, indipendenza del Texas. 1861 Guerra Civile USA.
1861 Guerra Civile USA. 1886 Rivolta repressa violentemente a Chicago.
1861Inventata bicicletta. 1886 Inventata automobile.
1883 Gigantesca cometa passa vicino alla Terra, astronomo messicano vede 450 frammenti giganteschi della cometa passare a 400 km dalla Terra, frammenti che avrebbero distrutto il mondo. 1908 Evento di Tunguska, si crede che sia stato un impatto di una cometa con la Terra.
28 luglio 1883  Grande Terremoto di Ischia, 2000+ vittime. 28 dicembre 1908  Grande terremoto di Messina, migliaia di vittime.
26 Agosto 1883 Il più grande maremoto del secolo. 1908 Devastante maremoto dovuto al terremoto di Messina.
1889 Suicidio del principe ereditario d’ Austria e fidanzata. 1914 Arciduca d’ Austria e moglie uccisi.
1912 Il Titanic impatta con iceberg e affonda, il più grande transatlantico del mondo. 1937 Dirigibile Hindenburg, il più grande oggetto volante mai costruito, distrutto da incendio.
1914 Inizia prima guerra mondiale. 1939 Inizia seconda guerra mondiale.
Fine agosto 1920 Ultima grande battaglia di cavalleria della storia. Agosto 1945 Ultimi eventi della seconda guerra mondiale.
1948 Prima guerra paesi arabi-Israele. 1973 Ultima guerra paesi arabi-Israele.
1948 Durante il Blocco di Berlino l’URSS proibisce il trasporto delle merci. 1973 Durante la guerra dello Yom Kippur i paesi arabi bloccano il trasporto e gli scambi di petrolio.
29 giugno 1956  Matrimonio Marilyn Monroe e Arthur Miller. Marilyn morirà giovane. 29 luglio 1981 Matrimonio di Diana e Carlo. Diana morirà giovane.
1959 Primo caso registrato di AIDS. 1984 Gaetan Dugas, il “paziente zero”, muore di AIDS.
1960 Terremoto 9.2 Cile 1985 Terremoto 8.0 Cile (25 anni dopo, 2010, terremoto 8.8 Cile.)
1961 La più potente esplosione atomica di sempre in Russia. 1986 Chernobyl, il più grande disastro nucleare di sempre in Russia.
1970 Una fuga di gas a Osaka, Giappone, nella metropolitana causa un esplosione. 1995 Attacco terroristico con gas nervino nella metropolitana di Tokio.
1974 Massacro in una scuola superiore israeliana 1999 Massacro di Columbine, scuola superiore USA.
1975 Primo volo con passeggeri del Concorde 2000 Ultimo volo del Concorde.
10 settembre 1976 Collisione tra aerei, disastro a Zagabria. 11 settembre 2001 Dirottamento di aerei per provocare attacco terroristico.
1979 Incidente nucleare USA 2004 Incidente nucleare Giappone.
24 gennaio 1979 Un milione in marcia a Genova contro il terrorismo. 12 marzo 2004 Milioni protestano in Spagna contro il terrorismo.
1980 I funerali imponenti del Maresciallo Tito. 2005 I funerali imponenti di Giovanni Paolo II.
Maggio 1981 Il Papa scampa a un attentato. Settembre 2006 Minacce musulmane al Papa dopo un suo discorso male interpretato.
1984 Strage del treno rapido 904. 2009 Strage ferroviaria a Viareggio.
Aprile 1984 Terremoto a Gubbio (It.) Aprile 2009 Terremoto a L’Aquila (It.)
1984 Gaetan Dugas, il “paziente zero”, muore di AIDS. 2009 Influenza H5N1, la “suina.”
1985 Achille Lauro, nave sequestrata da palestinesi nel Mediterraneo, un americano muore. 2010 Flottiglia di aiuti per i palestinesi abbordata nel Mediterraneo, un americano muore.
1985 Settembre, grande terremoto in Messico 2010 Settembre, frana di Oaxaca in Messico.
1986 Ripristinata solo per quest’anno la festività del 2 giugno. 2011 Ripristinata solo per quest’anno la festività del 17 marzo.
1986 Disastro nucleare di Chernobyl. 2011 Disastro nucleare di Fukushima.
1986 Tensioni USA con la Libia. 2011 Intervento NATO in Libia.
Ottobre 1987 Wall street: il peggior crollo dal 1929. Ottobre 2012 Wall Street chiude a causa dei danni causati dall’ Uragano Sandy, il quale arriva su New York 83 anni dopo il 1929, lo stesso giorno del crollo di Wall Street del 1929.
Agosto 1987 Julian Knight compie sparatoria in Australia. Luglio 2012 Alla premiere del film “Dark Knight – Il ritorno” un uomo compie sparatoria, USA.
Inverno 1987 Il traghetto Free Enterprise affonda in Belgio con quasi duecento vittime. Inverno 2012 Affonda la nave da crociera Costa Concordia.
14 aprile 1988 A Napoli esplode autobomba davanti a circolo militari Usa , colpevole un Giapponese. 15 aprile 2013 Bombe durante la maratona di Boston

Prossimamente ??? (annate 1988-1989 / 2013/2014)

1988

Incidente di Ramstein

Gorbacev presidente URSS

Primo virus di Internet si diffonde

Armenia, terremoto, migliaia di vittime

Disastro di Lockerbie, Scozia, Usa accusano la Libia

1989

Fine guerra Iran- Iraq

Ribellioni di New York

Rivoluzione Myanmar

Proteste di Berlino

1989  l’ anno della ” fine della storia ” (Francis Fukuyama)

Imperatore Giappone muore

Abbandono dell’ Afghanistan da parte della Russia

Proteste Venezuela

Tempesta geo-magnetica causa collasso della rete elettrica Canadese, Statunitense e Svedese; aurore boreali in Texas

Disastro Exxon Valdez

Solidarnosc legalizzata

Tiananmen

Crash 13 Ottobre 1989 economia

7.1 terremoto California San Francisco

Cade muro di Berlino

Rivoluzione Praga

Rivoluzione Romania