Di coronavirus MERS-Cov 14, cammelli, pipistrelli e pangolini

9 04 2020

Una malattia passata dai cammelli agli umani giunse negli USA nel 2014. Il primo caso americano di MERS-CoV venne infatti riportato dal centro per il controllo e la prevenzione delle malattie dell’Indiana venerdì 2 maggio 2014.

Immagine inventata da David Wilcock proprio nel 2014 (https://divinecosmos.com/davids-blog/1159-flight-370/)

La “Middle East respiratory syndrome (MERS)”, conosciuta anche come “influenza dei cammelli”, è un’infezione respiratoria virale causata dal “MERS-coronavirus (MERS-CoV).”
La fonte iniziale originale, pipistrelli, è una cosa familiare per gli studenti del COVID-19. Ma i cammelli potrebbero essere una sorpresa.

Il “MERS-CoV” è un “beta-coronavirus” derivato dai pipistrelli. I cammelli hanno mostrato di avere anticorpi contro il “MERS-CoV” ma l’origine esatta dell’infezione nei cammelli non è stata identificata. Si crede che i cammelli siano coinvolti nel contagio agli umani dell’agente patogeno ma non è chiaro in che modo. Il contagio tra gli umani richiede tipicamente contatti ravvicinati con una persona infetta.
Non c’è ancora un vaccino o una cura per la malattia; un certo numero di medicine antivirali sono allo studio. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che quelli venuti a contatto con i cammelli devono frequentemente lavarsi le mani, non toccare i cammelli malati e che i cibi a base di carne di cammello devono essere cucinati appropriatamente. Cure che aiutano i sintomi possono essere dati agli infetti.
Il tasso di mortalità della malattia è del 36%. Fonte.

Un ceppo di MERS-CoV conosciuto come HCoV-EMC/2012 è stato trovato nel 2012 per la prima volta in una persona infetta a Londra ed è risultato avere il 100% di corrispondenza coi pipistrelli egiziani delle tombe. Un’epidemia accadde nella Corea del sud nel 2015. Nel gennaio 2016, fu riportata un’epidemia di MERS tra i cammelli del Kenya. Al 5 febbraio 2016 più di 500 cammelli erano morti per la malattia, che il 12 febbraio 2016 venne riportato essere MERS. Al 12 febbraio 2016 non c’erano contagi umani conosciuti. Inoltre, secondo uno studio, vennero trovati anticorpi in esseri umani in salute del Kenya.

MERS-CoV (Middle East Respiratory Syndrome) è un tipo di coronavirus.

Dal primo caso documentato nella primavera 2012, la MERS ha fatto ammalare almeno 339 persone in Arabia Saudita uccidendone un terzo, secondo il ministero della salute.

 
 
La MERS fu una paura sanitaria che riempì i giornali nel 2014, il viaggiare a livello globale non fece che velocizzare la malattia virale, la quale coprì larghe distanze.
 

Un malaysiano di Johor che sviluppò complicazioni respiratorie dopo essere ritornato da La Mecca morì il 13 aprile 2014, diventò il primo asiatico a morire per il coronavirus della MERS.

Al 16 aprile 2014, l’OMS registrò, globalmente, 238 casi della malattia e 92 morti.

 
Il 26 aprile 2014, il ministro della salute egiziano riportò il primo caso confermato in laboratorio di infezione di MERS-CoV in Egitto.

Il paziente fu un ventisettenne che ha vissuto a Riyadh, Arabia Saudita, per i precedenti quattro anni. Il paziente aveva avuto un contatto con un caso precedente confermato in laboratorio (suo zio) che morì il 19 aprile, e un altro caso confermato in laboratorio (un vicino di suo zio) ancora sotto terapia nell’ospedale arabo di Jedda. Il paziente si ammalò il 22 aprile, ritornò in Egitto il 25 aprile e fu confermato in ambulatorio come affetto da MERS-CoV il 26 aprile.

Il paziente dello stato USA dell’Indiana volò a Chicago da Ryhad, con scalo a Londra, prese un bus per il nord-ovest dell’Indiana. Cadde malato il 27 e fu ospedalizzato il giorno dopo. Attualmente le sue condizioni sono stabili.

 

Il 29 aprile, delle nuove ricerche scoprirono la fonte dell’epidemia che aveva ucciso più di 100 persone: cammelli arabi. Nuove evidenze mostrano che i cammelli erano probabilmente l’origine dell’epidemia di MERS.

 
Qui sopra l’areale del dromedario, conosciuto anche come “cammello arabo” o “cammello indiano” (Camelus dromedarius.)
 
Qui sopra l’areale del cammello bactriano (Camelus bactrianus.)
I ricercatori di centri immunitari dell’Arabia Saudita estrassero un campione infettivo corona-virale del MERS-CoV da due cammelli arabi. Venne scoperto che questo campione corrispondeva geneticamente trovato negli umani.
 
Così come sottolineato dal New York Times:
 

Si pensa che il virus abbia avuto origine dai pipistrelli, ma si è anche diffuso nei cammelli. Mentre non si diffonde facilmente tra gli umani, ci sono state epidemie nelle famiglie e negli ospedali, dove i pazienti hanno contagiato il personale medico.

Coloro in viaggio per il Medio oriente sono stati avvertiti di stare lontani dalle fattorie in cui si trovano animali, cammelli in particolare. I cammelli vengono allevati per la carne e il latte, per le corse e per trasportare merci. Esistono anche cammelli tenuti come animali domestici e alcuni di loro partecipano anche a concorsi di bellezza.
Gli esperti sospettano che il latte non vaccinato di questi animali e la loro carne trasmettano il virus.

 

Al 1°maggio 2014, il Mers-CoV (virus cugino di quello asiatico della SARS esploso nel 2003)  ha ucciso 107 people tra i sauditi. Due nuovi casi del coronavirus Mers-CoV vennero rintracciati in Giordania: un saudita e un dottore giordano che lo stava curando. Ciò ha portato a sette il numero totale di persone in Giordania a cui è stato diagnosticato il virus dal 2012.

Alla fine di gennaio 2020, 2519 sono stati riportati in tutto il mondo, di cui 866 morti.

Dei coronavirus sono stati trovati in generale nei Rhinolophidae, una famiglia di pipistrelli comunemente nota come “ferro di cavallo”. Il COVID-19 è stato collegato ai “ferri di cavallo” e ai pangolini. E al mercato di Wuhan in Cina.

Pipistrelli “ferro di cavallo”, pangolini e altri animali nelle gabbie del mercato di Wuhan.

I pangolini, detti anche “formichieri squamosi”, sono mammiferi dell’ordine dei Pholidota (from Ancient Greek φολῐ́ς, “horny scale”). L’unica famiglia esistente, Manidae, ha tre generi: Manis, Phataginus e Smutsia e comprende le tre specie scoperte in Asia, mentre sia Phataginus che Smutsia includono tre specie viventi nell’Africa sub-sahariana.

***

La teoria provvisoria dei ricercatori di Guangzhou, La Cina vede la SARS-CoV-2 come originata nei pipistrelli e, prima di infettare gli umani, circolava tra i pangolini. Il commercio illecito dei pangolini da utilizzare nella medicina tradizionale cinese è stato suggerito sia stato un vettore per la trasmissione umano a umano. Recentemente dei ricercatori hanno visto i pangolini come ospiti intermedii nella pandemia di coronavirus in corso con la scoperta di molteplici lignaggi del coronavirus dei pangolini. La loro somiglianza col SARS-CoV-2 suggerisce che i pangolini dovrebbero essere considerati come possibili ospiti del nuovo coronavirus. Tuttavia, ulteriori studi sono meno categorici nel vedere i pangolini come origine definitiva del SARS-CoV-2, essendo il ponte che il virus utilizza per passare dai pipistrelli agli umani, dopo che è emerso come il 99% non corrisponda all’intero genoma, ma solo a una parte specifica conosciuta come “receptor-binding domain” (RBD) [dominio vincolante dei recettori]. L’intera comparazione del genoma ha rivelato come il virus del pangolino e quello dell’umano condividono solo il 90.3% del loro RNA. Gli ecologisti sono preoccupati che le loro prime speculazioni sui pangolini potrebbero aver fatto rischiare mattanze di massa dei pangolini, temendo qualcosa di simile a ciò che è successo alle civette durante l’epidemia di SARS di inizio 2003. Fonte.

Il governo cinese, in seguito all’epidemia di COVID-19 del tardo 2019/inizio 2020, inizialmente ha fatto chiudere le serrande dei mercati, dove gli animali vivi venivano venduti come cibo e uccisi e macellati davanti ai clienti in attesa.

 

A partire dall’aprile 2020 il mercato di Wuhan riapre di nuovo.

Una lezione appresa spesso non viene ricordata.

Il pericolo ci può attendere in una possibile “seconda ondata.

 

Versione originale:

http://copycateffect.blogspot.com/2020/03/Camel-Flu.html





Allarme rosso Sochi 2014

15 11 2013

Segue da qui.

Poco prima delle Olimpiadi di Londra dell’agosto 2012,  tenendo presente la forte militarizzazione nella città poco prima di quel periodo, e le contemporanee tensioni internazionali nella zona mediorientale, si era parlato della profezia di un pittore medium argentino, tale Benjamin Solari Parravicini, attraverso uno dei suoi disegni profetici, da lui chiamati “psicografie”, che realizzava in una specie di trance autoipnotica.

Viene detto abbia previsto con molti anni di anticipo, negli anni trenta del XX secolo, avvenimenti poi accaduti successivamente, come la morte di Mussolini e l’esplosione della bomba nucleare. In uno dei suoi disegni psicografici degli anni settanta, appaiono elementi, e una scritta, che, ai tempi delle Olimpiadi londinesi, erano stati identificati come una profezia apocalittica riguardante proprio quei giochi olimpici.

parravicini

Disegno + scritta sotto formano la psicografia profetica; la scritta dice:
“Fuoco, carestie, pestilenze, la morte nella campana riecheggia i giusti che si avvicinano al mondo, ancor di più il mondo non vuole sentire o vedere. Arriva il buio del drago che sembrava addormentato. Arriva il terrore dell’orso che pretendeva amore e fratellanza. Viene un democratico umile che non è mai stato, e viene con esso la povertà, senza riparo e con loro tutte le esplosioni di disgregazione. arriva il buio e poi si vede accendere il Sud! E la croce!”

Leggiamo da questo articolo:

I seguaci delle profezie di Parravicini sembrano ravvedere, in questo disegno, l’inizio di una possibile guerra, tra Cina, Russia e America. Potrebbero essere davvero, le olimpiadi di Londra 2012, l’origine di un terzo conflitto mondiale?

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La torcia olimpica.

Passate le Olimpiadi 2012 senza che niente di catastrofico succedesse, arriviamo a oggi, un anno dopo, con le Olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, molto prossime, nel febbraio 2014.

E leggiamo da quest’altro articolo, risalente a fine agosto scorso, quando l’attacco USA contro la Siria appariva imminente:

La Russia in buona sostanza si trova tra l’incudine e il martello pur continuando ad impugnare una spada potente e forte. E non si arrende, non si arrenderà mai. Fomenta l’Iran, la Turchia per far scudo ad Assad, mentre Arabia Saudita, Qatar e Israele appoggiano gli USA e i distruttivi piani di Obama. Ma Putin è un osso duro, forse anche più del Presidente americano. E si è arrabbiato tantissimo qualche mese fa, dopo un incontro col principe saudita Bandar bin Sultan. Il principe avrebbe cercato di fare da mediatore tra gli USA e la Russia proponendo un compromesso: la Russia avrebbe dovuto accettare la caduta del regime di Assad e in cambio verrebbe salvaguardata la base navale russa in Siria. Qualora il leader russo si fosse rifiutato, lo stesso Qatar, che ha versato oltre 3 miliardi di dollari all’anno per finanziare la rivolta siriana, si sarebbe impegnato a scatenare attacchi terroristici da parte di ceceni addestrati per i giochi Olimpici invernali russi che si terranno dal 7 al 23 Febbraio 2014 a Sochi, in Russia.

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La presunta psicografia di Parravicini che profetizza gli attentati di New York.





L’esotismo dell’Armageddon

3 07 2013
Se non conoscete qualche termine o qualche sigla ci sono i motori di ricerca.

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La partita geopolitica che si sta giocando in Medio Oriente è “il palcoscenico della Terza Guerra Mondiale” (anche se tutti gli uomini di buona volontà vogliono che la catastrofe sia evitata in qualche modo),

i giocatori sono due: da una parte vi è l’ULTIMO IMPERO della Storia – che con la sua fine avrà termine anch’essa – con tutto il suo bagaglio secolare di simboli, miti, lingue, monete date a debito con interesse, produzione di idrocarburi con cui sostenere le monete, una tendenza all’ipocrisia e al falso massmediatico, all’inganno di intere popolazioni attraverso la paura,  la confusione, le bugie e le mezze verità;

dall’altra parte, vi è il mondo post-storico, il mondo delle cosiddette “potenze emergenti”, che noi riusciranno MAI ad emergere e solidificarsi tra loro in un Impero ma che hanno la capacità di catalizzare e accelerare la FINE IMPERO proprio perché dell’Impero non fanno parte o, se ne fanno un po’ parte, il loro contributo è però minimo o, perlomeno, esterno ed estraneo.

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Da una parte, la NATO, gli USA, l’UE e tutte le innumerevoli “organizzazioni non governative” che si trascinano dietro, assieme a Israele, il Qatar, gli emirati e i califfati della penisola arabica e l’Arabia Saudita, teocrazia di rito musulmano sunnita.

Dall’altra parte, i BRICS, il Gruppo di Shanghai, e tutti quelli che un tempo si sarebbero definiti “paesi non allineati”, assieme alla Siria, e l’Iran, teocrazia di rito musulmano sciita.

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E’ “magico” pensare che la “battaglia di Armageddon”, la guerra definitiva del bene contro il male (in seguito alla quale avrà termine l’era millenaria del soldo e del soldato) si giocherà sostanzialmente nella profonda rivalità tra due teocrazie, quella buona (leggi “quella amica dell’Ultimo Impero”), dove i capi sono vestiti con caffettani o palandrane lunghe fino alle caviglie e fazzolettoni in testa tenuti fermi con una specie di anelloni e quella cattiva (leggi “quella contro l’Ultimo Impero”), dove i capi sono anche loro vestiti di caffettani o palandrane ma, anziché il fazzolettone, hanno un piccolo turbante sulla testa.

In definitiva, ciò che viene illustrato nel seguente video, ha come scenografia minareti e madrasse, pozzi al tramonto da cui viene pompato su l’ORO NERO non rinnovabile cioè il petrodollaro (di cui quelli col fazzoletto in testa sono garanti e quelli col turbante gli oppositori), un’atmosfera esotica di libri d’avventure, ARABIAN NIGHTS against PERSIAN NIGHTS. E dietro tutti quanti.