Arpocrate (Horus bambino) e il pianeta nove che pervade ciclicamente la Storia umana dalle origini

6 03 2023

(INCLUDE ANCHE ERIS, 2002AW197, 2002MS4, HAUMEA, QUAOAR, ORCUS, MAKEMAKE, GONGGONG, 2012VP113, (1996TL66), (2002UX25), (LEMPO), (SALACIA), (ISSIONE) PARTE 1 DEDICATA AD ARPOCRATE / HORUS)

Arpocrate è una divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto, corrispondente all’antichissimo dio Hor pa khred, ossia Horo il fanciullo e che identificava il figlio di Iside ed Osiride. Era anche la forma sincretica del dio Horo, del quale incarnava l’aspetto di figlio di due divinità. Citato nei Testi delle piramidi, sviluppò il culto vero e proprio solo in Bassa Epoca e come erede terreno del padre divenne l’incarnazione della monarchia fin dal periodo predinastico.

A partire dal Terzo periodo intermedio il suo culto divenne sempre più popolare e l’iconografia più diffusa lo rappresentava come un bambino stante o in braccio alla madre Iside, mentre si portava un dito alla bocca ad indicare che era il dio del silenzio. Jean-Pierre Corteggiani, nel suo libro L’Égypte ancienne et ses dieux dice che il dito sulla bocca non è che un atteggiamento tipico dell’infanzia che gli autori classici hanno frainteso, pensando in un invito al silenzio. In realtà il simbolo fatto con la mano altro non è che la rappresentazione del geroglifico bambino. Arpocrate fu scambiato dai greci come dio del silenzio ma in realtà è la rappresentazione di Horus bambino.

Il mito egizio più diffuso descrive Horus quale figlio di Osiride, il re divino ucciso e smembrato dal fratello malvagio Seth, e concepito dopo che la madre Iside aveva recuperato le parti del corpo del marito, avvolgendole con le bende e inventando in tal modo la mummificazione. Iside nascose il bambino fra i papiri della palude del Delta del Nilo, un’area di confine fra la sfera umana e quella divina. Al riparo dal maligno Seth, Horus crebbe e riconquistò il trono del padre. Ma il piccolo, cui venne dato il nome Arpocrate, rimase nel suo “ruolo di base, per sempre un bambino, un riferimento e prototipo di tutti i bambini futuri”.

Altro elemento tipico di Arpocrate era la sua testa completamente rasata, ad eccezione di una treccia che gli ricadeva sul suo lato destro. La sua statua si trovava all’ingresso di quasi tutti i templi, per indicare che in quel luogo si onoravano gli Dei col silenzio, ovvero, secondo Plutarco, gli uomini che avevano una imperfetta cognizione della Divinità non dovevano parlarne che con rispetto. Gli antichi portavano spesso scolpita nei loro sigilli una figura d’Arpocrate, ad indicare che il segreto delle lettere andava conservato fedelmente.

L’immagine di Iside che allattava il figlio ispirò, secondo alcuni, successivamente i Copti nell’iconografia della Vergine con il bambino.

Anche se di origini egiziane, soprattutto dell’area del Basso Egitto, il suo culto venne presto adottato anche nell’area greca e romana, dove rappresentò il dio del silenzio, con il dito alla bocca e cinto di un mantello cosparso di occhi e di orecchi.

Narra la mitologia, che il fanciullo fu punto da uno scorpione, guarì grazie alla magia della madre, divenendo così il simbolo delle guarigioni. L’amuleto che lo raffigurava in piedi, su un coccodrillo, mentre tiene in mano dei serpenti, era considerato di buon auspicio in caso di malattia.

Il mito lo volle anche vendicatore del padre nei confronti di Seth.

Arpocrate compare come uno degli dei ostaggio del trumvirato composto da NeroneCommodo e Caligola nella collana dei libri Le sfide di Apollo (La tomba del tiranno) di Rick Riordan.

SCOPRIRE ARPOCRATE SIGNIFICA RIMUOVERE IL VELO ILLUSORIO DALL’ ASTROLOGIA CONVENZIONALE ED ENTRARE IN CONTATTO CON LA MATRICE, LA COSA CHE TIENE TUTTO ASSIEME

Abbiamo visto in un precedente articolo (https://civiltascomparse.wordpress.com/2023/02/26/un-viaggio-nei-cicli-vitali-individuali-applicati-alla-storia-collettiva/) che, contando ogni volta TRE anni di distanza dall’ anno corrente (nel nostro caso il 2023 – 2020, 2017, 2014…ecc.) si scoprono chiaramente legami, connessioni, allusioni e rievocazioni degli eventi e delle atmosfere degli anni precedenti lungo la “catena timeline sincronizzata”. Ora osserviamo come si può arrivare a rilevare una specifica serie di patterns che indicano l’ influenza a livello astrologico del potenziale pianeta NOVE ancora da scoprirsi (lo stanno cercando da decenni) delle dimensioni di un gigante gassoso, nascosto molto al di fuori del Sistema Solare, un pianeta oscuro che sta influenzando le orbite degli oggetti transnettuniani. Io ho fatto questo esperimento, ho contato indietro di TRE anni dal 2023 al 1620 avanti Cristo, ed ecco che cosa ho scoperto.

ARPOCRATE è legato al mistero (teorico) di Atlantide che la leggenda dice sprofondata in seguito all’ eruzione di Santorini del 1620 a.C. (Keyword: mistero), al concetto di I Ching (Keyword: misurazione del Tempo), agli assassinii (Keyword: silenziare una persona, assassinio), e nell’ antichità abbiamo Remo nel 753 a.C, la fondazione di Roma, e Filippo II nel 336 a. C., il padre di Alessandro Magno. Poi abbiamo l’ invenzione dell’ alfabeto greco nel 750 a. C (Keyword: alfabeto e alfabetizzazione), la cattività babilonese e la prima deportazione degli ebrei nel 597 a. C. (Keyword: cattività, rapimento, tenere in ostaggio, soprattutto relativamente ai bambini rapiti e scomparsi), abbiamo il calendario Giuliano nel 45 avanti Cristo e più avanti quello Gregoriano nel 1582 (Keyword: calendarizzazione, un altro metodo di misurazione del Tempo) poi abbiamo la “venuta di Gesù Cristo bambino” (nel 3 o 6 avanti Cristo secondo questa timeline) e tutto l’ immaginario che concerne questa figura religiosa, ma anche la nascita di Maria la Madonna intorno al 17 avanti Cristo, e in seguito anche le visioni di Lourdes nel 1858. (Keyword: neonato, infante, maternità, approccio con il sovrannaturale) Più avanti nella timeline sincronizzata abbiamo la “rivelazione di Maometto” nel 610, un altro messia religioso (Keyword: rivelazione, dal silenzio all’ annunciazione) – un’ altro simbolo potenzialmente governato da Arpocrate in qualità di Pianeta Nove è la ghiandola pineale e l’ occhio (il Terzo Occhio, l’ occhio della mente) – e il segreto della seta nel 550 (Keyword: conservare o rivelare un segreto). Altri assassinii si presentano periodicamente nella timeline sincronizzata: Califfo Alì 661, Re Aroldo 1066, Becket 1170, zar russo 1762, zar russo 1801, Re Chaka 1828, leader messico 1867, Generale Gordon 1885, Kennedy 1963, Werwoerd 1966, leader d’ Egitto 1981 e due tentativi contro il Papa e il Presidente Usa sempre nel 1981, Gandhi 1948 e Indira 1984, leader armeno in live TV nel 1999, la Bhutto nel 2007 (ma essendo avvenuto negli ultimissimi giorni dell’ anno rientra nella timeline del 2008), Gheddafi 2011, KJN nord coreano nel 2017 (avvelenato in un aeroporto da due donne) e Soleimani nel 2020.

In seguito abbiamo il tema delle “armi segrete” come il “fuoco greco” del 673, abbiamo il tema “escatologico” (anno 1000, 1492 scoperta America, 2011- 12 “le leggende maya sulla fine del mondo” e il concetto di escatologia di Terence Mckenna), il concetto di “rivelazione del nuovo mondo” (1492 scoperta america anche se alcuni storici ritengono che ci siano arrivati prima i vichinghi nel 1000, e poi la descrizione di Vespucci nel 1501), il sepolcro (1009), forse la Divina Commedia di Dante Alighieri del 1321, la città fantasma (Machu Picchu 1450 e le città silenziose dei lockdown globali del 2020), il concetto di “finalità” come nell’ “Ultima Cena” del 1498, il concetto di “conclusione di una guerra” come è avvenuto nel 1648 e in altri casi in questa timeline, per esempio nel 1918 e nel 1945, il concetto di “pace” (la pace e la calma legate al silenzio) e arriviamo al 1690 in Cina, il metodo di prigionia soffocante del “buco nero di Calcutta”, una stanza dove furono stipate decine e decine di persone in India nel 1756, il concetto di “codice segreto” usato per esempio in guerra, i film silenziosi che furono mandati in declino dall’ arrivo del sonoro nel 1927. Abbiamo anche il “diario segreto” come quello di Anne Frank (una ragazzina) del 1942, il concetto di indifferenza e omertà e la sindrome della afantasia (in opposizione alla fantasia legata a Nettuno), e forse si può includere anche la keyword: vaccino e vaccinazioni (2020) e (Pfizer 1849).  

Arpocrate è legato anche simbolicamente a tutto ciò che riguarda i fiori, e più specificatamente, le rose, e possiamo pensare al “movimento flower power” del 1969. Relativamente alle rose abbiamo i Guns’n’ Roses e l’ individuo più acquariano di tutti i tempi a livello di carta astrale, Axl Rose (e qui apriremo una parentesi di approfondimento in seguito). Arpocrate è legato anche simbolicamente agli orfani, alle commedie e alla figura del mimo e anche alla costruzione o abbattimento di statue, al gesto del “facepalm” e a tutto ciò che concerne la “egittologia”. Nel 1969 abbiamo anche il fenomeno culturale del concerto di woodstock e gli hippies. Nel 1971 abbiamo Greenpeace, a seguire la pace in Vietnam fra il 1973 e il 1975, la fine della dittatura in Spagna nel 1975, abbiamo la figura di Bill Gates e la Microsoft nel 1975, e ricordiamo per i followers di questo blog che la teoria della Timewave (grafici e misurazione del Tempo, frattali) è stata presentata con il libro di Mckenna “The Invisible Landscape” nel 1975.

Nel 1978 facciamo esperienza del lato oscuro più inquietante dell’ influenza astrologica di Arpocrate, le stragi di bambini nel suicidio di massa in Guyana (i bambini della comunità dove era situata la setta furono costretti a ingerire o farsi iniettare un veleno potente, e qui ci allacciamo al mito di Arpocrate, associato all’ avvelenamento e ai morsi di serpente) che rappresenta il “silenziamento” e lo sterminio di una intera città. In passato questa influenza ciclica ha portato a stragi di bambini anche a causa di disastri naturali come la slavina che ha sepolto la scuola di Aberfan nel 1966 e il sisma che ha schiacciato una scuola italiana il 31 ottobre 2002, ma anche le sparatorie scolastiche come quella di Dumblane nel 1996 e quella di Columbine nel 1999 e innumerevoli altre dopo di questa. Nel 2011 abbiamo Anders Breivik in Norvegia, con il suo manifesto postato online e la strage dei ragazzi sull’ isola di Utoya, poi abbiamo (anche se non compare nella timeline) la presa di ostaggi e il successivo massacro di bambini in una scuola elementare di Beslan in Russia nel 2004, e poi la scuola è diventata “vuota” negli edifici fisici e “virtuale” durante le quarantene e i lockdown nazionali del 2020.

Il disturbo psicotico condiviso o folie à deux (letteralmente, “follia condivisa da due”) è una rara sindrome psichiatrica nella quale un sintomo di psicosi (spesso una convinzione delirante, di tipo paranoica) viene trasmessa da un individuo all’altro[1]. La stessa sindrome condivisa da più di due persone può essere chiamata folie à troisfolie à quatrefolie à famille o anche folie à plusieurs (follia di molti). (PSICOSI COLLETTIVA)

Nel 1993 abbiamo un allaccio ad un filone sincronizzato che forse si può associare alla “folie a deux” perché in quell’ anno due bambini di circa undici anni hanno portato via e ammazzato “per gioco” un bambino di tre anni, e questo si allaccia ai due assassini adolescenti di Columbine, ma anche, nella timeline sincronizzata, ad un caso di crimine molto simile avvenuto nel maggio 1924 dove due adolescenti psicopatici hanno prelevato e ammazzato un bambino.

Forse, relativamente al concetto di “codici segreti” e “segreti occulti e misteri iniziatici” Arpocrate si può associare anche alle “teorie del complotto” e alle “cospirazioni”, per esempio nel 1979 si è diffuso il concetto di “predictive programming” – l’ inserimento artificiale di segnali e annunci di eventi futuri in film e altre opere artistiche” in seguito alla coincidenza fra il debutto del film “la Sindrome cinese” e l’ incidente nucleare statunitense. Nel 2023 abbiamo un altro esempio come questo, la associazione “complottistica” (se così la vogliamo definire) fra il film di Netflix “White Noise” e il deragliamento di treno con rilascio di sostanze tossiche che sta mettendo in stato di emergenza East Palestine in Ohio, dal 3 febbraio 2023.

Nel 1993 abbiamo anche la morte improvvisa del giovane River Phoenix, celebre per i suoi film e il suo stile di vita apparentemente “puritano” che celava il dramma della dipendenza dalle droghe e delle difficoltà psicologiche ed emotive che lo perseguitavano, venute fuori solo in seguito alla sua morte. Nel corso della sua vita ha aiutato finanziariamente diverse organizzazioni ambientaliste e umanitarie (River era un attivista, salutista e vegano), acquistando, per esempio 800 acri di foresta pluviale a rischio deforestazione in Costa Rica. La sua infanzia è pervasa dalla associazione della sua famiglia ad una “setta controversa” de “I bambini di Dio”, indagata in seguito per favoreggiamento della prostituzione (River Phoenix era convinto di aver perso la verginità giovanissimo da ragazzino) e i suoi genitori erano “hippies”. Egli rappresenta il concetto di “perdita dell’ innocenza”.

ARPOCRATE / HORUS, IL PATRONO DEGLI HIPPIES

La cultura hippy o hippie, anche nota con il termine figli dei fiori, è un movimento di controcultura giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti d’America nel corso degli anni Sessanta del XX secolo, presto diffuso in Europa e in altri paesi del mondo. Queste persone avevano ereditato i valori sottoculturali della Beat Generation, creando una controcultura con proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico, abbracciavano la rivoluzione sessuale e l’uso di alcuni psichedelici, al fine di esplorare e allargare lo stato di coscienza.

Gli hippie sono caratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe di colori vivi. Il loro ideale di pace e libertà è sintetizzabile in slogan quali “Mettete dei fiori nei vostri cannoni” (slogan del movimento “Flower power“) e “Fate l’amore, non la guerra”, che risuonavano in maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam. La ricerca sfrenata della totale libertà era il significato insito nel loro stile di vita. Questo movimento toccò particolarmente l’opinione pubblica, tanto da impressionare le pellicole di molti registi, nonché la musica di molti artisti.

La moda e i valori hippie hanno avuto un notevole impatto sulla cultura, influenzando la musica popolare, la televisione, il cinema, la letteratura e l’arte in generale. Dagli anni Sessanta molti aspetti della cultura hippie sono diventati di comune dominio. L’eredità hippie può essere osservata nella cultura contemporanea in una miriade di forme – dalla salute alimentare, ai festival di musica, ai costumi sessuali contemporanei – e ha influenzato anche la rivoluzione del cyberspazio. Molti giovani sono stati trascinati dalla rivoluzione, alla quale hanno preso parte anche molti artisti.

Un hippy è un membro del gruppo di cultura alternativa che si manifestò nei primi anni sessanta. Dal 1965 divenne un ben individuato gruppo sociale e il movimento si diffuse in altri paesi, prima di declinare nella seconda metà degli anni settanta. Gli hippy, insieme alla New Left (Nuova Sinistra) e all’American Civil Rights Movement (Movimento statunitense per i diritti civili), sono considerati i tre gruppi di dissenso della cultura alternativa degli anni sessanta.

Originariamente il movimento hippy era composto per la maggior parte da adolescenti e giovani adulti bianchi, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, che avevano ereditato una tradizione di dissenso dai primi bohémien e dai beatniks. Gli Hippy respingevano con forza le istituzioni, criticavano i valori della classe media, erano contrari alle armi nucleari e alla Guerra del Vietnam, abbracciavano aspetti della filosofia orientale, promuovevano la libertà sessuale, erano spesso vegetariani ed ambientalisti, promuovevano l’uso di droghe psichedeliche per espandere la propria coscienza, e creavano comunità intenzionali e comuni. Essi utilizzavano arti alternative, il teatro di strada, la musica popolare, e le sonorità psichedeliche come parte del loro stile di vita e come modo di esprimere i propri sentimenti, le loro proteste e la loro visione del mondo e della vita.

Gli Hippy si opponevano all’ortodossia politica e sociale, scegliendo una mite e non dottrinaria ideologia che favoriva la pace, l’amore, la fratellanza e la libertà personale, forse incarnata al meglio dai Beatles nella famosissima canzone All You Need Is Love. Essi percepivano la cultura dominante come corrotta, un’entità monolitica che esercitava un indebito potere sulle loro vite, e chiamavano questa cultura “L’Istituzione”, “Grande Fratello”, o “L’Uomo”. Rilevando che essi erano “in cerca di significato e di valore “, studiosi come Timothy Miller descrivono gli hippy come un nuovo movimento religioso.

Gli hippy sono stati influenzati dal pensiero di Gesù Cristo, Hillel il VecchioBuddhaFrancesco d’AssisiHenry David ThoreauHermann Hesse, e Gandhi e dalla sinistra radicale americana. Un altro antecedente storico-culturale è costituito dal “maledettismo” di alcuni poeti del Romanticismo (Byron) e soprattutto del Decadentismo (Charles BaudelairePaul VerlaineArthur RimbaudStéphane Mallarmé), i quali furono dissacratori dei valori della tradizione e della società borghese ed improntarono la propria vita a princìpi di sregolatezza. Dal 1896 al 1908 si diffuse poi la controcultura giovanile dei Wandervoge che divenne popolare in Germania, attirando migliaia di giovani tedeschi i quali respingevano l’urbanizzazione e che sognavano un ritorno alla natura; gli stessi ideali erano stati promossi in Germania anche da un punto di vista salutistico dal movimento della Lebensreform. Queste convinzioni vennero introdotte negli Stati Uniti d’America dai tedeschi che erano andati a stabilirsi in vari suoi luoghi. I giovani statunitensi adottarono le credenze e le pratiche dei nuovi immigrati. Il compositore Eden Ahbez scrisse una canzone intitolata Natura Boy, ispirata da Robert Bootzin (Gypsy Boots), che contribuì a diffondere negli Stati Uniti lo yoga, gli alimenti biologici e salutari. La Beat Generation di fine anni cinquanta influenzò lo sviluppo della controcultura degli anni sessanta, mentre il termine “beatnik” dava spazio a quello “hippy”. Personaggi del Beat come Allen Ginsberg diventarono un punto fermo degli hippy e dei movimenti contro la guerra. Le preferenze stilistiche dei beatniks, colori sobri, lenti scure e barbette a punta, furono sostituite da vestiti coloratissimi e con fantasie psichedeliche, dai capelli lunghi, da petti nudi, bandane e pantaloni blu a zampa di elefante.

Il 15 gennaio 1967 l’enorme raduno all’aperto di San Francisco rese popolare la cultura hippy in tutti gli Stati Uniti d’America, richiamando 20.000 persone al Golden Gate Park. Il 26 marzo, Lou ReedEdie Sedgwick e 10.000 hippie si raccolsero a Manhattan per il Central Park Be-In on Easter Sunday.

Il Monterey Pop Festival dal 16 giugno al 18 giugno diffuse la musica rock della controcultura ad un vasto pubblico e segnò l’inizio della “Estate d’amore”. La versione di Scott McKenzie della canzone di John Phillips dei Mamas & the Papas San Francisco, divenne un enorme successo negli Stati Uniti d’America e in Europa. Il testo

(EN) «If you’re going to San Francisco, be sure to wear some flowers in your hair…»(IT) «Se stai andando a San Francisco, accertati di mettere dei fiori nei capelli…»
(Scott McKenzie)

convinse migliaia di giovani di tutto il mondo a recarsi a San Francisco, a volte portando fiori tra i capelli e distribuendoli ai passanti, guadagnandosi il nome di “figli dei fiori”. Gruppi come i Grateful Dead, la Big Brother and the Holding Company con Janis Joplin e i Jefferson Airplane continuarono a vivere a Haight, ma entro la fine dell’estate, la incessante copertura mediatica portò i Diggers a dichiarare la “morte” degli hippy con una cerimonia-spettacolo. Secondo il poeta epigono Stormi Chambless, gli hippie seppellirono l’effigie di un hippie nel Golden Gate Park a dimostrazione della fine del suo regno.

Per quanto riguarda questo periodo della storia, il 7 luglio 1967 la rivista TIME si presentò con una copertina intitolata “Gli Hippy: La filosofia di una subcultura”. L’articolo descriveva le linee guida del codice hippy: «Fai le tue cose, ovunque devi farle e ogni volta che vuoi. Ritirati. Lascia la società esattamente come l’hai conosciuta. Lascia tutto. Fai sballare qualsiasi persona normale con cui vieni in contatto. Fagli scoprire, se non la droga, almeno la bellezza, l’amore, l’onestà, il divertimento». Si stima che circa 100.000 persone si siano recate a San Francisco nell’estate del 1967. I mezzi di informazione li seguirono, rivolgendo i riflettori sul distretto di Haight-Ashbury e rendendo popolare i costumi hippie.

Con questa maggiore attenzione, gli hippy trovarono sostegno per i loro ideali di amore e di pace, ma furono anche criticati per le loro lotta contro il lavoro e pro-droga, e per la loro etica permissiva. Timori riguardo alla cultura hippy, in particolare per quanto riguarda l’abuso di droga e l’assenza di moralità, alimentarono le ansie morali della fine del decennio.

Nell’aprile 1969, la costruzione del People’s Park di Berkeley, in California, ha ricevuto un’attenzione internazionale. L’Università della California, Berkeley aveva progettato di demolire tutti gli edifici su una superficie di 2,8 acri vicino al campus, volendo utilizzare il terreno per costruire campi da gioco e un parcheggio. Dopo un lungo ritardo, durante il quale il sito era diventato fatiscente, migliaia di comuni cittadini di Berkeley, tra cui commercianti, studenti e hippy, presero la questione nelle proprie mani, piantando alberi, arbusti, erba e fiori per trasformare il sito in un parco naturale. Un importante confronto si ebbe il 15 maggio 1969, e il governatore Ronald Reagan ordinò due settimane di occupazione della città di Berkeley da parte della Guardia nazionale californiana. Il “Flower Power” prese vita proprio nel corso di questa situazione, quando gli hippy iniziarono ad impegnarsi in atti di disobbedienza civile, piantando fiori negli spazi vuoti di tutta Berkeley sotto lo slogan “Let A Thousand Parks Bloom” (Fai fiorire un migliaio di parchi).

Nell’agosto 1969, a Bethel (New York), ebbe luogo il Woodstock Music and Art Festival (Festival di Woodstock), che per molti rimane il miglior esempio di controcultura hippy. Oltre 500.000 persone vi si recarono per ascoltare i musicisti e le band più notevoli del tempo, tra cui Richie HavensJoan BaezJanis JoplinThe Grateful DeadCreedence Clearwater RevivalCrosby, Stills, Nash and YoungCarlos SantanaThe WhoJefferson Airplane, e Jimi Hendrix. Le condizione di sicurezza e la logistica furono garantite dalla HWavy Gravy’s Hog Farm, e gli ideali hippy di amore e di fratellanza umana sembrarono aver acquisito espressione concreta.

Nel dicembre 1969, un evento simile ebbe luogo presso l’Altamont Raceway Park, in California, circa 45 km a est di San Francisco. Inizialmente annunciata come la “Woodstock West”, il suo nome ufficiale fu Altamont Free Concert. Circa 300.000 persone vi convennero per ascoltare i Rolling StonesCrosby, Stills, Nash and YoungJefferson Airplane e altri gruppi. 

Dal 1972, lo spirito che aveva generato la cultura hippy sembrava essere al tramonto. Gli eventi di Altamont avevano sconvolto molti statunitensi, compresi quelli che si erano fortemente identificati con la cultura hippy. Un’altra scossa si produsse quando Sharon Tate e Leno e Rosemary LaBianca vennero uccisi nell’agosto del 1969 da Charles Manson e dalla sua “famiglia” di seguaci. Tuttavia, l’atmosfera politica oppressiva che contraddistinse il bombardamento della Cambogia e l’uso delle armi da parte della Guarda Nazionale alla Jackson State University e alla Kent State University ancora spingevano i giovani a raccogliersi. Gli spari all’università ispirarono nel maggio del 1970 la canzone “What About Me?” dei Quicksilver Messenger Service, in cui essi cantavano “You keep adding to my numbers as you shoot my people down” (“Ci fate crescere di numero se continuate a spararci”).

Gli Hippy propugnavano una vita comunitaria, libera, semplice, un ritorno alla natura (es. praticano il nudismo e riscoprono l’allattamento al seno). Molti sono artisti e musicisti, ma si praticavano anche attività artigianali e di coltivazione per l’autoconsumo. Erano attratti da forme di pensiero non convenzionali come ecologismo, esoterismo, religioni orientali (a San Francisco aveva aperto un tempio Hare Krishna), scienze alternative, stati alterati di coscienza, culture etniche ecc.

Gli Hippie cercarono di liberarsi dalle restrizioni della società, scegliendo la propria strada e trovando un nuovo senso della vita. Un’espressione dell’indipendenza dalle norme sociali raggiunta dagli hippy è stato il loro insolito e fantasioso modo di vestire. Lo stile dell’abbigliamento faceva sì che gli hippy fossero immediatamente riconoscibili gli uni agli altri, e simboleggiava il loro rispetto dei diritti individuali e la volontà di mettere in discussione l’autorità.

Così come il movimento beat che lo precedette e quello punk che venne subito dopo, i simboli e l’iconografia hippy mostravano un basso status sociale, coerentemente con ideali di povertà e semplicità, con un vestiario che rifletteva uno stile di vita disordinato e spesso vagabondo. Come nel caso di altri movimenti di adolescenti bianchi di classe media, il comportamento deviante degli hippie comportava una sfida alle principali differenze di genere del loro tempo: sia i maschi che le donne hippie portavano i jeans e i capelli lunghi, ed entrambi portavano sandali o andavano scalzi. I maschi spesso portavano la barba, mentre le donne limitavano al minimo o non utilizzavano il trucco, e molte non portavano il reggiseno. Gli hippie spesso sceglievano vestiti con colori brillanti e di taglio insolito, come pantaloni a zampa d’elefante, gilè, indumenti tie-dyed (t-shirt con disegni e colori psichedelici, spesso in cotone), dashiki (specie di mezzi mantelli provenienti dall’Africa), o camicette;

Molto popolari erano anche indumenti di taglio non occidentale e con motivi ispirati ai modelli dei nativi nord americani, degli africani e dei sud americani. Gran parte di questi indumenti era autoprodotta per contrastare la cultura delle aziende, e gli hippie spesso acquistavano i propri abiti nei mercatini delle pulci o dell’usato. Gli accessori preferiti, sia per gli uomini che per le donne, consisteva in oggetti della cultura indiana, copricapi, bandane e lunghe collane a grani. Le case, i veicoli e gli altri oggetti appartenenti agli hippie erano spesso decorati con motivi psichedelici.

Il viaggio, sia all’interno della nazione che all’estero, è stato uno degli elementi caratteristici della cultura hippy. La cultura hippie era comunitaria e viaggiare diventò un modo di estendere il concetto di amicizia. Scuolabus simili al Ken Kesey’s Furthur, o all’iconico VW, divennero popolari perché gruppi di amici ci potevano viaggiare economicamente. Il VW bus divenne noto come un simbolo della controcultura hippy, e molti di questi autobus furono ridipinti con grafica psichedelica e/o personalizzati, un atteggiamento che anticipò la attuale arte di decorazione di automobili. Un simbolo di pace sostituiva spesso il marchio Volkswagen. Molti hippy preferivano l’autostop, inteso come principale modalità di trasporto, perché economico, ecologico, e modo sicuro per incontrare nuove persone.

Gli Hippy furono spesso pacifisti e presero parte a cortei politici non-violenti, come le marce per i diritti civili, le marce su Washington D. C., le dimostrazioni contro la guerra del Vietnam, compreso il dar fuoco alle cartoline di chiamata alla leva e le proteste alla Convenzione Nazionale Democratica del 1968. Il grado di coinvolgimento politico varia ampiamente tra gli hippy, partendo da quelli attivi soltanto nelle marce della pace per arrivare alle manifestazione di teatro di strada anti-autoritario e alle dimostrazioni degli Yippie, il sottogruppo hippy politicamente più attivo. Nel corso di una discussione tra Bobby Seale e Jerry Rubin sulle differenze fra hippy e Yippie, Rubin sostenne che gli Yippie erano l’ala politica del movimento hippy, dal momento che «non tutti gli hippy avevano già sviluppato una posizione politica». A proposito, poi, delle iniziative politiche del movimento hippy, Rubin aggiunse che «essi preferiscono principalmente sballarsi, ma molti di loro vogliono anche la pace e che finisca tutto questo schifo».

Oltre a dimostrazioni politiche non violente, l’opposizione hippy alla guerra del Vietnam incluse anche l’organizzazione di gruppi di azione politica contro la guerra, il rifiuto del servizio di leva e lo svolgimento di lezioni universitarie nei campus sulla storia del Vietnam e sul contesto politico internazionale in cui si inseriva quel conflitto.

La già citata versione di Scott McKenzie della canzone di John Phillips “San Francisco”, che aveva ispirato la Summer of Love, diventò anche la canzone di bentornato per tutti i veterani del Vietnam che tornavano a San Francisco dal 1967 in poi. Lo stesso McKenzie ha dedicato ogni esecuzione statunitense di quella canzone ai veterani del Vietnam, e la cantò anche in occasione del ventesimo anniversario (2002) della cerimonia di inaugurazione del Vietnam Veterans Memorial. La canzone diventò una canzone di libertà in tutto il mondo, specialmente nelle nazioni dell’Europa orientale sotto regimi post bolscevichi-stalinisti imposti dall’URSS.

Gli hippy si espressero spesso politicamente attraverso la fuoriuscita dalla società, allo scopo di perseguire i cambiamenti cercati. Tra i movimenti politici supportati dagli hippy ci sono il movimento di ritorno alla terra degli anni sessanta, lo sviluppo dell’impresa cooperativa, l’attenzione all’energia alternativa, il movimento per una stampa libera e l’agricoltura biologica.

Gli hippy tendevano a viaggiare leggeri e sempre pronti a partire per dovunque succedesse qualcosa in qualsiasi momento; che si trattasse di raduni sul Mount Tamalpais vicino a San Francisco, una dimostrazione contro la guerra in Vietnam a Berkeley, uno degli incontri musicali di Kesey, o se la “vibrazione” non era giusta e c’era bisogno di un cambio di ambiente, gli hippy erano pronti a muoversi in un attimo. La pianificazione era avversata, in quanto un hippy era sempre felice di mettere pochi indumenti in uno zaino, tirar fuori il pollice e andare in autostop ovunque. Difficilmente si chiedevano se avessero abbastanza soldi, o una prenotazione alberghiera o uno qualsiasi dei normali equipaggiamenti di chi si mette in viaggio. Le abitazioni hippy accoglievano ospiti notturni capitati improvvisamente, e le caratteristiche di reciprocità del movimento permettevano libertà di spostamento.

Le persone generalmente collaboravano per andare incontro ai bisogni reciproci in un modo che divenne meno frequente dopo i primi anni settanta. Questo modello di vita, che ha in parte le sue radici nella controcultura hobo e nello spirito On the Road di Jack Kerouac, è ancora comune nei gruppi della Rainbow Family, dei viaggiatori new Age e degli housetrucker neozelandesi. Un derivato di questo stile libero di viaggio furono i furgoni e i pullman, case mobili costruite artigianalmente sugli chassis originali, in modo da favorire una vita nomade. 

La più memorabile esperienza di viaggio hippy, intrapresa da centinaia di migliaia di giovani, specie negli anni 1969-71, fu il viaggio via terra verso l’India, il cosiddetto Hippie trail. Portandosi dietro poco o niente nel bagaglio e con pochissimi soldi in tasca, quasi tutti loro seguivano la stessa strada, attraversando l’Europa in autostop fino ad Atene o a Istanbul, proseguendo poi con il treno attraverso la Turchia centrale per Erzurum, continuando in autobus in Iran, attraverso Tabriz e Teheran fino a Mashad, poi superando il confine afgano ad Herat, proseguendo nel sud dell’Afghanistan attraverso Kandahar per giungere a Kabul, varcando il Passo Khyber per giungere in Pakistan, ed infine toccando Rawalpindi e Lahore fino al confine indiano. Una volta in India, gli hippy si recavano in varie destinazioni, ma si raccoglievano poi in grandi numeri sulle spiagge di Goa, oppure attraversavano il confine con il Nepal e trascorrevano mesi a Katmandu. La lunghezza del soggiorno in questi posti variava di norma dalle poche settimane a sei mesi.

L’eredità che gli hippy hanno lasciato alla società è molto forte ancora oggi. Dimostrazioni politiche e pubbliche ora sono considerate libere espressioni legittime. Coppie non sposate si sentono libere di viaggiare e vivere insieme senza la disapprovazione dalla società. Le tematiche che riguardano le questioni sessuali sono divenute la norma, e i diritti degli omosessuali, e dei transessuali si sono evoluti. La diversità religiosa e culturale ha guadagnato più consenso. Imprese commerciali cooperative e comunità creative con vita di gruppo sono accettate estesamente. L’interesse verso l’alimentazione naturale, i rimedi erbacei e le vitamine si sono molto estesi.

L’influsso dell’ethos anti-autoritario proprio della cultura hippy si ritrova nei movimenti che si battono per l’apertura delle reti digitali contro il controllo delle multinazionali e dei governi; lo sviluppo delle correnti pacifiste ed ambientaliste in occidente è anch’esso ricollegato alle tematiche sviluppate all’interno del primo movimento hippy.

Le tradizionali feste hippy cominciate negli Stati Uniti d’America nel 1965 continuano a svolgersi e a svilupparsi ancora oggi; ad esempio, dal 1976 in Nuova Zelanda ogni anno si celebra un festival rock, che richiama da tutto il mondo hippy e neo-hippy, all’insegna di musica ad alto volume, droghe, spirito di fratellanza e cibi salutari.

Infine anche la moda è stata fortemente influenzata dalla cultura hippy, nel rifiuto delle divise e nella mescolanza di capi eterogenei. Ciclicamente ritornano modelli che richiamano la stagione degli hippy (colori acidi, pantaloni svasati, frange, grandi occhiali ecc.).

Arpocrate / Horus si può probabilmente associare anche a tutto ciò che riguarda il “fenomeno ufologico” e le aspettative relative alla fantomatica “Disclosure aliena” e alle cospirazioni, misteri e documenti segretati associati al fenomeno, poiché esso ha avuto origine nell’ immaginario collettivo fra il 1947 e il 1948 a partire dall’ ipotetico incidente di Roswell e dagli avvistamenti di oggetti non identificati nel cielo. Nel 1938 abbiamo il “panico” generato dalla trasmissione radio de “La Guerra dei Mondi” che si allaccia sulla timeline al film del 2005 “La guerra dei mondi”, e alla fondazione della prima cattedra per materie extraterrestri a Berkeley nel 1999. Il libro più interessante che io abbia mai letto sull’ argomento Disclosure è “A.D. After Disclosure” di Dolan e Zabel.

Arpocrate / Horus si può probabilmente associare anche a tutto ciò che riguarda lo “spionaggio internazionale” e al “voyeurismo” e possiamo allacciare i recenti episodi di “spionaggio cinese” e di “abbattimenti di oggetti” che minacciano la sicurezza nazionale nel febbraio 2023 con un incidente avvenuto nel 1960: U-2 Incident, (1960), confrontation between the United States and the Soviet Union that began with the shooting down of a U.S. U-2 reconnaissance plane over the Soviet Union and that caused the collapse of a summit conference in Paris between the United States, the Soviet Union, the United Kingdom, and France.

1I/’Oumuamua, noto anche come 2017 U1, è il primo asteroide interstellare classificato come taleʻOumuamua (con l’ʻOkina iniziale) significa “messaggero che arriva per primo da lontano” o “messaggero da un lontano passato” in lingua hawaiana (ʻou significa “raggiungere” e mua “prima, in anticipo”), Un recente studio condotto da due astrofisici dell’Arizona State University, Steven Desch e Alan Jackson della School of Earth and Space Exploration, ha stabilito che si è trattato di un frammento di un pianeta simile a Plutone proveniente da un altro sistema solare. Incontro con Rama (titolo originale Rendezvous with Rama) è un romanzo di fantascienza scritto da Arthur C. Clarke, pubblicato nel 1972. Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell’oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale di una cultura aliena.

ARPOCRATE / HORUS E IL BABY BOOM DEL VENTESIMO SECOLO

La metà del 20 ° secolo è stata caratterizzata da un aumento significativo e persistente dei tassi di fertilità in molti paesi del mondo, specialmente nel mondo occidentale. Il termine baby boom è spesso usato per riferirsi a questo particolare boom, generalmente considerato come iniziato immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, anche se alcuni demografi lo collocano prima o durante la guerra. [senza fonte] Questa terminologia ha portato i nati durante questo baby boom ad essere soprannominati la generazione del baby boom. Il boom coincise con un boom matrimoniale. L’aumento della fertilità è stato guidato principalmente da una diminuzione della mancanza di figli e da un aumento della progressione della parità verso un secondo figlio. Nella maggior parte dei paesi occidentali, la progressione verso un terzo figlio e oltre è diminuita, il che, insieme al già citato aumento della transizione al primo e al secondo figlio, ha portato a una maggiore omogeneità nelle dimensioni della famiglia. Il baby boom è stato più importante tra le donne istruite ed economicamente attive. Il baby boom si è concluso con un significativo calo dei tassi di fertilità negli anni 1960 e 1970, in seguito chiamato il baby bust dai demografi.

ARPOCRATE / HORUS E LA PRATICA DELL’ ABORTO

L’aborto è l’interruzione di una gravidanza mediante rimozione o espulsione di un embrione o di un feto. [nb 1] Un aborto che si verifica senza intervento è noto come aborto spontaneo o “aborto spontaneo”; Questi si verificano in circa il 30% al 40% delle gravidanze. Quando vengono prese misure deliberate per porre fine a una gravidanza, si parla di aborto indotto o, meno frequentemente, di “aborto spontaneo indotto”. La parola aborto non modificata si riferisce generalmente a un aborto indotto. Le ragioni per cui le donne abortiscono sono diverse e variano in tutto il mondo. Le ragioni includono la salute materna, l’incapacità di permettersi un bambino, la violenza domestica, la mancanza di sostegno, la sensazione di essere troppo giovani, il desiderio di completare l’istruzione o avanzare in una carriera, e non essere in grado o disposti a crescere un bambino concepito a seguito di stupro o incesto.  Circa 73 milioni di aborti vengono eseguiti ogni anno nel mondo, con circa il 45% fatto in modo non sicuro. C’è un dibattito sulle questioni morali, etiche e legali dell’aborto. Coloro che si oppongono all’aborto spesso sostengono che un embrione o un feto è una persona con diritto alla vita, e quindi equiparano l’aborto all’omicidio. Coloro che sostengono la legalità dell’aborto spesso sostengono che fa parte del diritto di una donna prendere decisioni sul proprio corpo. Altri sono favorevoli all’aborto legale e accessibile come misura di salute pubblica.

ARPOCRATE / HORUS, IL SIMBOLISMO DELLE ROSE, AXL ROSE “IL PROTOTIPO DELL’ ACQUARIO” E I GUNS’N’ ROSES E LE LORO CANZONI

Rosa L., 1753 è un genere della famiglia delle Rosacee che comprende oltre 250 specie, diffuse in Nord AmericaEuropaAfrica e Asia.

È l’unico genere della tribù Roseae Lam. & DC. (sottofamiglia Rosoideae)

Comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina o R. alpina (comune sulle Alpi e l’Appennino settentrionale) e la R. sempervirens.

Nell’immaginario collettivo, la rosa è stata associata a significati e simboli molto vari e complessi, secondo l’epoca e il luogo di riferimento, legate anche al colore assunto di volta in volta dal fiore. In particolare, può rappresentare in modo ambivalente tanto l’amore passionale quanto la purezza e la verginità, l’elevazione spirituale e la vanità, il segreto (come nell’espressione sub rosa), la bellezza, la sensualità, la decadenza (ad esempio dell’Impero romano).

Nell’iconografia della mistica cristiana la rosa, per la bellezza, il profumo, per il mistero della sua forma apprezzata da tempo immemorabile e per il colore per lo più rosso, il simbolo antichissimo dell’amore, indica la coppa che raccolse il sangue di Cristo o la trasformazione delle gocce di questo sangue o le ferite di Cristo stesso. A questa simbologia appartengono sia la coppa del Graal sia la rosa celeste (Candida Rosa) della Divina Commedia di Dante.

È ricordata anche la rosa mistica delle Litanie della Madonna.

Nel Medioevo la rosa era esclusivamente attributo delle vergini. Una rosa a cinque petali nel nimbo, sopra il confessionale, è il segno della discrezione.

Non di rado vogliono ricordare l’armonia platonica delle sfere: la rivoluzione celeste dei pianeti o dei segni dello zodiaco col loro influsso sulla vita dell’uomo. Inoltre spesso fanno riferimento a Cristo, il sole della giustizia. Quando i rosoni circondano il monogramma di Cristo, il segno del sole eterno, essi affermano la speranza nella vita eterna, nella città celeste.

La rosa ha un ruolo particolare nel Medioevo e in particolare nei Rosacroce, uno dei gruppi cristiani esoterici più rilevanti della storia del pensiero che fa riferimento a quell’evento che si innesta nella tradizione del pensiero ebraico e che nello stesso tempo lo rivoluziona: la vicenda del rabbi Ieschua di Nazareth

Nella simbologia funebre, indica i martiri e i tormenti da loro subiti a causa della Fedesanto Stefano indossa una corona di rose nella processione dei martiri in Paradiso.

Le spine spuntarono dopo la cacciata dell’Eden, per ricordare all’uomo le perdute dolcezze del Paradiso e il Peccato originale.

Una rosa rossa, spesso tenuta in un pugno, è il simbolo del socialismo e della socialdemocrazia, a partire dall’Internazionale Socialista.

Nella Germania nazista, fu chiamato Rosa Bianca uno dei maggiori movimenti di opposizione al regime hitleriano.

Guns N’ Roses sono un gruppo musicale hard rock statunitense, formatosi a Los Angeles nel 1985.

Axl Rose remains the band’s only constant member since its formation.

Chinese Democracy”  Civil War” “ComaDon’t Cry” “Estranged“Human Being” “I Don’t Care About You” “Locomotive (Complicity)” “ProstituteSince I Don’t Have You”  “Sweet Child o’ Mine

Il potente sound proposto, l’immagine trasgressiva e le dinamiche esibizioni dal vivo li hanno aiutati a dominare la scena musicale tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta; dal 1993, tuttavia, il gruppo ha attraversato non pochi problemi a causa dei contrasti tra il carismatico frontman Axl Rose e gli altri membri originari. Rose, che è anche autore della maggior parte dei testi, è stato l’unico membro fisso della formazione originale fino al 2016, quando a lui si riunirono il chitarrista Slash e il bassista Duff McKagan per il Coachella Valley Music and Arts Festival.

In totale hanno venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo e sono stati inseriti al novantaduesimo posto nella classifica dei cento migliori artisti secondo Rolling Stone.

l gruppo è stato fondato nel marzo 1985 da Axl RoseTracii GunsIzzy StradlinOle Beich e Rob Gardner. I componenti originari provenivano da due gruppi, gli L.A. Guns (che si riformarono successivamente) e gli Hollywood Rose. I membri decisero di unire i nomi dei precedenti gruppi e chiamare la band Guns ‘N’ Roses. Dagli Hollywood Rose provenivano Axl Rose (Voce) ed Izzy Stradlin (Chitarra ritmica), mentre dagli L.A. Guns provenivano Tracii Guns (Chitarra solista), Ole Beich (Basso) e Rob Gardner (Batteria). Il gruppo esordì ufficialmente il 26 marzo 1985.

La musica dei Guns N’ Roses è inquadrata genericamente come hard rock/heavy metal. Più precisamente, la band è stata riconosciuta nella corrente Hair/Pop meta ed in particolare, nella sottocorrente Sleaze metal. Sebbene annoverati nel Hair/Pop metal, in alcuni punti i Guns N’ Roses si dimostrarono in controtendenza rispetto a molte band di questo filone, per via di tematiche più serie e arroganti come la dipendenza dall’eroina, l’alcool, il sadomasochismo, le prostitute e crimini, in un’epoca in cui questo tipo di genere esaltava nient’altro che il divertimento. Per questo motivo, alcuni non riconobbero l’appartenenza della band al genere in questione, anche per il fatto di aver portato in auge uno stile più grezzo e sporco, che aveva punti in comune con l’hard rock e l’heavy metal degli anni settanta, al contrario delle sonorità contemporanee proposte dalla maggior parte dei gruppi Hair metal. Fu proprio per questo motivo che i Guns N’ Roses vennero poi riconosciuti come gli iniziatori dello Sleaze metal, ovvero quel sottogenere dell’Hair/Pop meta dalle caratteristiche più grezze, sporche e dirette, che prese piede proprio con il loro esordio, e che vedeva tra gli altri seguaci i cugini L.A. Guns, e i Faster Pussycat

Album in studio

Axl Rose, pseudonimo di William Bruce Rose Jr. (Lafayette6 febbraio 1962), è un cantautore e polistrumentista statunitense

SONO IN RITARDO PER QUALSIASI COSA. Ho sempre voluto che lo scrivessero nel mio testamento quando morirò, che la tomba si presentasse con un’ ora di ritardo, con su scritto a lato, in oro, SCUSATE SONO IN RITARDO

“Cause silence isn’t golden
When I’m holding it inside”


― Axl Rose

È noto soprattutto come frontman della band statunitense Guns N’ Roses, di cui è stato l’unico membro fisso. Ha ottenuto il successo principalmente tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta per poi scomparire fino al 2001 quando, con una nuova formazione dei Guns, ha iniziato ad esibirsi in una nuova serie di concerti a partire dal Rock in Rio 3.

Ha un’estensione vocale di cinque ottave (solo dal vivo di ben tre ottave e mezzo) e la sua caratteristica è quella di riuscire agevolmente ad eseguire il cosiddetto “passaggio di registro”, passando da note profonde e ben proiettate, fino ad arrivare ad acutissimi graffiati grazie ad una grande padronanza del cry.

Numerose disavventure con la polizia locale e ai numerosi problemi con la legge nella sua età adolescenziale. Molto spesso il giovane William era preso di mira e oggetto di soprusi proprio da parte dei poliziotti di Lafayette. Tutti questi soprusi subiti, sia in casa (dal patrigno) che fuori dalle mura domestiche (ad opera delle autorità), fecero crescere in William uno spirito ribelle, con una forte voglia di riscatto, in primo luogo proprio nei confronti del patrigno tanto odiato. William aveva un forte interesse per la musica, così, da giovanissimo formò una band di nome “Axl”, che poi prese il nome di “Hollywood Rose“. Fu quando la band si sciolse che William decise di tenere il nome originario della band per sé, e così modificò il suo nome in William Axl Bailey.

A circa 17 anni Axl fece due importanti scelte: la prima, cambiare il proprio cognome da Bailey a Rose, dopo aver scoperto chi fosse il suo vero padre; la seconda, lasciare la casa, finendo a Los Angeles, dove si unì agli amici d’infanzia Vito Carels e Jeff Isbell (che cambierà il suo nome più volte: prima in Jeff Bell, poi in Izzy Bell, ed infine nell’ormai noto Izzy Stradlin), per seguire con loro la carriera di musicista rock.

Axl è affetto da disturbo bipolare, che gli è stato diagnosticato all’età di ventisei anni, e per ciò ha cominciato una terapia al litio, sostenendo tuttavia l’inefficacia del prodotto. Da qualche tempo è un sostenitore della medicina omeopatica.

LA CARTA ASTRALE DI AXL ROSE, CON IL FENOMENALE STELLIUM NEL SEGNO DELL’ ACQUARIO, LO RENDE IL “PROTOTIPO DELL’ ACQUARIO PERFETTO”

On February 5, 1962 there was an astonishing seven planets including a New Moon and solar eclipse (with a conjunction to the South Node) tightly aligned in Aquarius.

UN ALTRO SEGNALE CHE IL PIANETA NOVE STA TRANSITANDO IN ACQUARIO O DOMINA UN SEGNO DI ARIA, COME PER ESEMPIO IL GEMELLI O L’ ACQUARIO

ARPOCRATE / HORUS E “1984” DI ORWELL

1984 (Nineteen Eighty-Four) è un romanzo distopico di George Orwell, pubblicato nel 1949.

Opera più popolare di Orwell, è posizionato da Le Monde al 22º posto della classifica dei 100 migliori libri scritti nel ventesimo secolo.

Nel 1984 la Terra è divisa in tre grandi potenze totalitarie, l’Oceania, l’Eurasia e l’Estasia, impegnate in una perenne guerra tra loro, il cui scopo principale è mantenere il controllo totale sulla società. In Oceania la sede dei vari ministeri (Ministero della Pace, che presiede alla guerra, dell’Amore, che presiede alla sicurezza, della Verità, che presiede alla propaganda e al revisionismo storico e dell’Abbondanza, che presiede all’economia) è Londra, facente parte della provincia di Pista Uno.

La società è amministrata secondo i principi del Socing (nell’originale inglese, “IngSoc”), il Partito Socialista Inglese ed è governata da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello (nell’originale “Big Brother”, che significa più precisamente “Fratello maggiore”), un personaggio che nessuno ha mai visto di persona, al punto che non si sa nemmeno se sia una persona o un’entità astratta, ma che appare in manifesti affissi dappertutto e tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini (la sua descrizione fisica ricorda Iosif Stalin e Adolf Hitler). Il totalitarismo del Grande Fratello sviluppa caratteristiche dell’Unione Sovietica di Stalin e della Germania preconizzata dai nazisti.

Il potere è nelle mani di un partito unico, detto semplicemente il Partito, a sua volta diviso in Partito Interno (che comprende leader e amministratori) e Partito Esterno (formato da burocrati, impiegati e funzionari subalterni). Gli occhi del Partito sono i teleschermi, televisori forniti di telecamera, installati per legge in ogni abitazione dei membri del Partito: in particolare i membri del Partito Esterno non li possono spegnere, ma al massimo possono attenuarne il volume dell’audio. Questi televisori-telecamere, presenti ovunque, oltre a diffondere propaganda 24 ore su 24, spiano la vita di qualunque membro del Socing, annullando di fatto ogni possibile forma di privacy: in questo modo il governo può osservare facilmente qualsiasi forma di comportamento, anche inconsapevole, che riveli che un individuo abbia pensieri contrari all’ortodossia del Partito.

Ovunque nelle città sono appesi grandi manifesti di propaganda che ritraggono il Grande Fratello, con la didascalia Il Grande Fratello ti guarda, e gli slogan del partito:«La guerra è pace»«La libertà è schiavitù»«L’ignoranza è forza». Ogni aspetto della vita quotidiana è rigorosamente separato per classi: mentre i membri del Partito Interno risiedono in moderni e confortevoli edifici ed hanno a disposizione della servitù, quelli del Partito Esterno vivono in fatiscenti palazzoni alveare nella città nuova e quelli del Prolet vivono in tuguri nella città vecchia.

L’unica forma di pensiero ammissibile in Oceania è il bispensiero (“Doublethink”). Come recitano alcuni slogan del partito come “La menzogna diventa verità e passa alla storia” e “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.

La lingua che si parla in Oceania va trasformandosi conseguentemente in neolingua (“Newspeak”), un nuovo linguaggio in cui sono ammessi solo termini con un significato preciso e privo di possibili sfumature eterodosse, in modo che riducendone il significato ai concetti più elementari si renda impossibile concepire un pensiero critico individuale.

«Ortodossia significa non pensare — non aver bisogno di pensare. Ortodossia è inconsapevolezza.»

Londra1984. Una guerra atomica, scoppiata pochi anni dopo la seconda guerra mondiale, ha diviso la Terra in tre potenze, in lotta fra loro e governate da regimi totalitari: OceaniaEurasia ed Estasia. Nel superstato di Oceania, la società è controllata da un Partito che basa il suo potere sui principi del Socing, un socialismo estremo, il cui comandante supremo è il Grande Fratello, misterioso dittatore il cui viso compare ovunque nei teleschermi e nei manifesti di propaganda. Le principali città sono sorvegliate da pattuglie della Psicopolizia, una feroce organizzazione paramilitare poliziesca che ha come obiettivo, attraverso lo spionaggio, di tenere sotto controllo la vita dei cittadini (costretti a indossare delle tute azzurre – per i membri del Partito Esterno – o nere – per membri del Partito Interno – numerate) affinché non commettano alcuna forma di psicoreato (ossia non pensino a cose scomode al regime). Le armate oceaniane, alleate con gli eserciti estasiani, sono inoltre in guerra contro gli eurasiani.

«Mentre nel libro di Huxley [Il mondo nuovo] si parla veramente di un altro mondo, di un’altra civiltà, in 1984 è il nostro mondo che agonizza davanti a noi.»
(Geno PampaloniRitratto sentimentale di George Orwell, in Il Ponte, VII, maggio 1951)

1984 appartiene a quella serie di romanzi come Il mondo nuovo (1932) di Aldous Huxley (che fu insegnante di Orwell e a cui Orwell si ispirerà) che compaiono nell’Europa del primo e del secondo dopoguerra, caratterizzati da un profondo pessimismo, segno di una crisi di valori che colpisce la fiducia della borghesia e degli intellettuali nel positivismo e nelle ideologie da esso derivate. La corrente è definita distopia e nasce in opposizione ai romanzi utopici, come per esempio La città del Sole di Tommaso Campanella o L’Utopia di Tommaso MoroFahrenheit 451 di Ray Bradbury (1953) sarà uno degli ultimi più famosi epigoni del genere letterario distopico.

Orwell, anarchico passato al socialismo, combattente in Spagna con il POUM, fu vittima delle persecuzioni staliniste durante la guerra civile spagnola: da questo evento terribile, che egli considerò un vero e proprio tradimento tra fratelli, perpetrato con grande abilità dialettica (si veda il suo libro Omaggio alla Catalogna), nacque in lui la necessità di combattere ogni forma di totalitarismo, sia quello fascista sia quello comunista.

«Il mio recente romanzo [1984] NON è inteso come un attacco al Socialismo o al Partito Laburista (di cui sono sostenitore), ma come la denuncia delle perversioni […] che sono state parzialmente realizzate nel Comunismo e nel Fascismo
(Collected Essays)

L’espressione inglese Big Brother ha come significato diretto in italiano Fratello maggiore, espressione che vuole definire una figura il cui compito è di supervisione e tutela verso i propri fratelli minori. La prima traduzione italiana ha preferito coniare il neologismo Grande Fratello, entrato poi nell’uso comune e di conseguenza mantenuto nelle ristampe (e in alcune traduzioni successive). Tuttavia diverse traduzioni fatte nel 2021 hanno optato per la resa Fratello maggiore o per lasciare il termine in originale.

ANIMORPHS, ALIENI E FALCHI & TOBIAS L’ AVATAR DI HORUS E IL 1996 DEGLI ALIENI

Questa non me la potevo far mancare! In qualità di super appassionato di questa saga di ben 64 libri (dal debutto nel 1996 alla conclusione nel 2002) e collezionista, questa inevitabile associazione mi ha colpito molto, perché chiunque sia stato investito dalla “Harry Potter mania” degli anni novanta potrebbe aver perso completamente di vista questa saga incredibilmente profonda, complessa e ironicamente forse troppo cruenta per un pubblico di lettori sotto ai quattordici anni. Questi sono gli Animorphs, i miei amici di infanzia. Gli Animorphs sono un gruppo di tredicenni che assiste allo schianto di un ufo in un cantiere abbandonato della loro città, e in seguito scoprono che è in atto una invasione aliena piena di segreti, e che l’ umanità ne è ancora all’ oscuro. Essi ricevono da un alieno amico il potere della metamorfosi in animale, e a causa della “regola delle due ore” uno di essi, Tobias, il membro dalla storia più tragica (orfano) rimane intrappolato nella forma di un falco dalla coda rossa. Tobias rimase quindi scisso per tutta la durata della saga fra la sua “natura animale” e la sua “natura umana” (una potenziale allusione a cose come la schizofrenia e la sindrome della personalità multipla?) e in seguito si scopre anche che Tobias è un “ibrido” perché suo padre era un alieno che ha fecondato con una donna umana.

ARPOCRATE / HORUS E IL PERSONAGGIO DI CRAYAK NELLA SAGA DEGLI ANIMORPHS

Crayak è un “giocatore” nella realtà misteriosa (virtuale? Artificiale?) del mondo letterario della saga di fantascienza “Animorphs”, da qui l’allaccio ai temi della realtà virtuale, videogiochi, giochi pericolosi, simulazione artificiale. Crayak non giocava per salvare i popoli dell’universo come il suo avversario Ellimist, ma per annientarle e spingerli a creare genocidi. Il suo obiettivo era azzerare la vita in ogni galassia. Fuggitivo ed entità vagante nello spazio, spinto ad allontanarsi da una ignota forza superiore, la sua era una filosofia basata sul conflitto, sul dolore, sul terrore. Si nutriva della paura delle creature. Descritto come un grande occhio cibernetico e sanguinante agganciato ad un trono estremamente alto. Era dotato di un servo devoto, il Drode. I giochi di dominio universali fra Crayak ed Ellimist erano impossibili da vincere e interi mondi venivano usati come pedine per i loro scopi. In seguito ad una guerra devastante, si misero d’ accordo affinchè non si ripetesse mai più. Crayak nella saga ha cercato di manipolare Rachel affinchè si ribellasse al capo del gruppo dei protagonisti, Jake, dicendole che sacrificando quell’ unica persona ne avrebbe risparmiate miliardi. Crayak era un perfezionista devoto alla distruzione e all’ annientamento della vita senziente. Alla fine sognava di risparmiare solo una specie, che però doveva essere completamente sottomessa a lui. Ambiva a manipolare le leggi della fisica, dello spazio – tempo e ricreare l’universo secondo il suo paradigma di pensiero. In origine era un essere organico, ma poi fuse il suo corpo con la tecnologia e creò una navicella spaziale grande come un pianeta. Era quindi un semidio meccanizzato

SAURON DE “IL SIGNORE DEGLI ANELLI”

Sauron è un personaggio di Arda, universo immaginario della saga de Il Signore degli Anelli. Spirito malvagio e potentissimo, creatore dell’anello trovato ne Lo Hobbit. Il suo obiettivo era conquistare la Terra di Mezzo e il mondo intero, assoggettandone gli abitanti. Il suo nome era una storpiatura del termine “aborrito”. Voleva diventare un Dio Re. Identificato con il simbolo del Grande Occhio Infuocato, la sua vista provocava terrore. Malvagio e sadico, voleva farsi tributare onori divini e potere temporale, è in grado di tramare e accattivarsi le razze della Terra di Mezzo, e può assumere qualsiasi forma e ha una grande capacità oratoria.          

1996 L’ ANNO DI INDEPENDENCE DAY E DELLA PRESUNTA VITA SU MARTE

In 1996, scientists mistakenly thought that they had discovered life on Mars. But, there has not been any concrete evidence as of yet of life anywhere in the solar system besides Earth.

Nel 1996 abbiamo il celebre film su una invasione aliena globale degli “Harvesters”, un classico per gli appassionati, con la nave madre gigantesca che piomba sulla città di New York. Su Youtube ci sono anche diversi lunghi video di contorno, una sorta di “world building” che accompagna la trama del film, come 40 e passa minuti di “notiziari fittizi”. Il film è uscito nel luglio 1996 nei cinema, e ironicamente un mese dopo si pensava che gli scienziati avessero scoperto forme di vita microbiche sul pianeta Marte!

Il 1996 era anche l’ anno del “test della timewave” di Terence Mckenna, la prova del nove per lui per decidere se andare avanti con la ricerca sulla “Teoria della novità e del tempo frattale”.

ARPOCRATE / HORUS ASSOCIATO A VELENI, ATTACCHI BIOLOGICI, CHIMICI E BOMBE SPORCHE…ED EPIDEMIE DIFFUSE DA ANIMALI?

Anche se il 2001 non è incluso nella timeline sincronizzata noi lo includiamo lo stesso. Per via del simbolismo della mitologia di Arpocrate è possibile che il pianeta a livello astrologico sia associato a fenomeni di intossicazione di massa (la Mucca Pazza 1996!), attacchi con armi chimiche come quelli in Siria (e qui rientriamo nella timeline con l’ episodio dell’ 8 aprile 2017), e attacchi con bombe sporche.

 vCJD, which first appeared in England in 1996, is a brain disorder linked to consuming meat from cattle infected by bovine spongiform encephalopathy (BSE), informally known as mad cow disease. At first vCJD causes psychiatric symptoms such as depression and anxiety, and neurological symptoms such as difficulty walking.

ARPOCRATE WHISTLEBLOWER, ASSANGE (2010), SNOWDEN (2013 -17) E I LEAKS INFORMATICI

La clessidra di Wikileaks rappresenta il simbolismo del Tempo

WikiLeaks (dall’inglese leak «perdita», «fuga [di notizie]») è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (di Statomilitareindustrialebancario) e poi li carica sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall’anonimato e da whistleblower. Il sito è stato fondato, tra gli altri, dall’attivista informatico e caporedattore Julian Assange. Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati, ma comunque i cittadini di ogni parte del mondo sono invitati a inviare materiale tenuto nascosto «che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende». Gran parte dello staff del sito rimane anonimo, così come gli stessi fondatori del progetto. L’obiettivo dell’organizzazione è di assicurare che gli informatori non vengano perseguiti per la diffusione di documenti riservati. L’organizzazione dichiara di verificare l’autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l’anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella “fuga di notizie”. Il sito fece la sua prima apparizione su internet nel dicembre 2006, in occasione della pubblicazione di un documento che provava un complotto per assassinare i membri del governo somalo, firmato dallo sceicco Hassan Dahir Aweys. La grande fortuna di WikiLeaks è incominciata nel 2007, quando entrò a far parte dello staff di volontari un attivista che utilizzava il programma di anonimato Tor. Attraverso questo strumento, WikiLeaks intercettò milioni di conversazioni all’insaputa degli interessati. Tra essi vi erano degli hacker cinesi che ricercavano su internet informazioni sui governi occidentali. WikiLeaks cominciò a registrare tutto il loro traffico. Una piccola frazione fu pubblicata sul sito dell’organizzazione e fu utilizzata come lancio del progetto.

Edward Joseph Snowden (Elizabeth City21 giugno 1983) è un informaticoattivista e segnalatore di illeciti statunitense. Ex tecnico della CIA e fino al 10 giugno 2013 collaboratore di un’azienda consulente della National Security Agency, è noto per aver rivelato pubblicamente dettagli di diversi programmi top-secret di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico. Attraverso la collaborazione con alcuni giornalisti ha rivelato diversi documenti altamente secretati su programmi di intelligence, tra cui il programma di intercettazione telefonica tra Stati Uniti e Unione europea riguardante i metadati delle comunicazioni, il PRISMTempora e programmi di sorveglianza Internet. Dal 2013 è rifugiato in Russia, che gli ha concesso la cittadinanza nel settembre 2022.

Julian Paul Assange, all’anagrafe Julian Paul Hawkins (Townsville3 luglio 1971), è un giornalistaprogrammatore e attivista australiano[1], cofondatore e caporedattore dell’organizzazione divulgativa WikiLeaks. Nel 2010 ha assunto un’ampia notorietà internazionale per aver rivelato tramite WikiLeaks documenti statunitensi secretati, ricevuti dalla ex militare Chelsea Manning, riguardanti crimini di guerra; per tali rivelazioni ha ricevuto svariati encomi da privati e personalità pubbliche, onorificenze (tra cui il Premio Sam Adams, la Medaglia d’oro per la Pace con la Giustizia dalla Fondazione Sydney Peace e il Premio per il Giornalismo Martha Gellhorn), ed è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la pace per la sua attività di informazione e trasparenza.

LA MISTERIOSA SCOMPARSA DELL’ AEREO MALESE NEL 2014

Il volo Malaysia Airlines 370 era un collegamento aereo internazionale della Malaysia Airlines fra l’aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, in Malaysia, e l’aeroporto di Pechino-Capitale, in Cina. Il giorno 8 marzo 2014 il volo, operato da un Boeing 777-200ER, scomparve dai sistemi di localizzazione e venne dato per disperso con un comunicato ufficiale dalla Malaysia Airlines. La ricerca del velivolo divenne la più costosa della storia dell’aviazione.

Arpocrate / Horus è probabilmente di dominio base in un segno di aria o sta transitando in un segno di aria astrologico (Gemelli, Bilancia, Acquario) perché l’ intera timeline concerne il progresso del volo umano tramite veicoli: La mongolfiera 1783 ( e qui ci si allaccia ai palloni spia cinesi del 2023!), il primo volo del 1903, l’ allunaggio nel 1969, il concorde aereo supersonico nel 1978, il primo space shuttle nel 1981, il primo anniversario del 9/11 nel 2002 (attacchi terroristici tramite aeroplani) e pensiamo anche a Dresda 1945 e al primo bombardamento aereo nella guerra civile spagnola, fino ad arrivare alla scomparsa dell’ aereo malese nel 2014.

NON SOLO AEREI, MA ANCHE TRENI:  Nella timeline sincronizzata vi è incluso anche il trend (o pattern) del progresso del trasporto su rotaie, dalla prima locomotiva del 1804 alla “febbre della ferrovia” fino all’ incidente della Montparnasse in Francia e nel 2023 il trend sta avendo un “field day” con il deragliamento di treno trasportante sostanze tossiche a East Palestine Ohio, che su twitter è conosciuto con l’ hastag #ChernobylOhio, e con il deragliamento di treno che ha ucciso un gruppo di studenti in Grecia il 28 febbraio 2023.

CRISI CLIMATICHE: 535 -536, 1315 (LA CRISI DEL TRECENTO), 1816 ANNO SENZA ESTATE E IL PROBLEMA DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

In 2018, medieval scholar Michael McCormick nominated 536 as “the worst year to be alive” because of the extreme weather events probably caused by a volcanic eruption early in the year, causing average temperatures in Europe and China to decline and resulting in crop failures and famine for well over a year.

Una nebbia di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda sconvolse il clima – abbassando paurosamente le temperature – provocando siccità, carestie e una lunga scia di morti. Effetti negativi per 100 anni

Qual è stato l’anno peggiore della storia? A quanto pare il 536 dopo Cristo, che segnò l’inizio di uno dei periodi più bui e difficili per gli esseri umani. In quell’anno ci fu un drastico calo delle temperature dovuto ad una nebbia di polveri, provenienti da un’eruzione vulcanica in Islanda, che oscurarono il Sole, diffondendo siccità e carestie e causando una crisi economica che durò più di un secolo. A spiegarlo, in un’intervista al sito della rivista Science, è il medievalista dell’università di Harvard, Michael McCormick.

Nel 536 dopo Cristo una misteriosa nebbia oscurò i cieli di Europa, Medio Oriente e parte dell’Asia per 18 mesi, sconvolgendo il clima. Le temperature estive scesero a 1.5 – 2.5 gradi, e in Cina addirittura arrivò a nevicare. Si persero i raccolti e le popolazioni patirono la fame. A peggiorare la situazione fu l’epidemia di peste bubbonica nel 541, la cosiddetta peste di Giustiniano, che uccise circa un terzo o metà della popolazione dell’Impero romano d’Oriente.

La Grande carestia del 1315-1317 (per alcuni fino al 1322) fu la prima di una serie di crisi che su vasta scala colpirono soprattutto il Nord Europa e, in misura più moderata, l’Italia settentrionale, agli inizi del XIV secolo, causando milioni di morti nell’arco di non molti anni e ponendo fine al precedente periodo di crescita e prosperità che durava dall’undicesimo secolo. Cominciando con il cattivo tempo nella primavera del 1315, il periodo di cattivi raccolti durò per tutto il 1316 fino all’estate del 1317; l’Europa non si riprese completamente fino al 1322. Fu un periodo segnato da estremi livelli di attività criminale, malattie e morte diffusa, infanticidio e cannibalismo. Ebbe conseguenze sulla Chiesa, sullo Stato, sulla società europea e sulle calamità che seguirono nei decenni successivi del quattordicesimo secolo.

L’ anno senza estate, conosciuto anche come l’ anno della povertà e Eighteen hundred and froze to death (1800 e si moriva di freddo nei paesi di lingua inglese), fu il 1816, anno durante il quale gravi anomalie al clima estivo distrussero i raccolti nell’ Europa settentrionale, negli stati americani del nord-est e nel Canada orientale.

Il riscaldamento globale (talvolta detto riscaldamento climatico o surriscaldamento climatico) indica in climatologia il mutamento del clima terrestre sviluppatosi a partire dalla fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo e tuttora in corso, caratterizzato in generale dall’aumento della temperatura media globale e da fenomeni atmosferici a esso associati (es. incremento di fenomeni estremi legati al ciclo dell’acqua quali alluvionisiccitàdesertificazionescioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello degli oceani, e modifiche ai pattern di circolazione atmosferici con ondate di freddo, fenomeni ciclonici più intensi ecc.).

Le cause predominanti sono da ricercare nell’attività umana, in ragione delle emissioni nell’atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra (con conseguente incremento dell’effetto serra) e ad altri fattori imputabili sempre alle attività umane il protocollo di Kyoto, sottoscritto nel 1997 e che al novembre 2009 conta l’adesione di 187 Stati vuole mirare alla riduzione di tali gas serra prodotti dall’uomo. L’Accordo di Parigi, sottoscritto a novembre 2015, impegna gli Stati partecipanti a mantenere l’aumento della temperatura globale “ben al di sotto di 2 °C” rispetto ai livelli pre-industriali.

NEW ORLEANS, URAGANO KATRINA 2005 “La città silenziata” secondo l’ Economist

STRANGER THINGS 2, 2017, E WILL

“Questa cosa, avete detto che era solo nella sua testa…e cosa avete fatto? Niente! Che diavolo ha mio figlio?”

La seconda stagione della serie televisiva Stranger Things, distribuita con il titolo Stranger Things 2 e composta da nove episodi, è stata interamente pubblicata da Netflix il 27 ottobre 2017 in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile. Joyce e i ragazzi trovano Will in una sorta di trance, dalla quale si sveglia grazie ai richiami della madre. Quest’ultima porta il figlio a casa, ma lui comincia a mostrare strani comportamenti e fare disegni apparentemente scarabocchiati. Joyce chiama Hopper e, con il suo aiuto scopre che i disegni, messi assieme, formano una sorta di reticolato intrecciato che lo sceriffo riconosce come tralci. Will viene portato nel laboratorio dove dimostra di aver perso in parte la memoria, in quanto non riconosce Bob. Il dottor Owens ipotizza che il Mostro Ombra, protagonista delle visioni di Will, sia come un virus che ha colpito il ragazzo, arrivandogli al cervello: i danni inflitti ai tunnel possono essergli letali. Hopper e Undici vanno verso il laboratorio per chiudere il portale, mentre Nancy, Jonathan e Joyce fanno uscire da Will il corpo estraneo, legando il ragazzo in una stanza molto calda.

ARPOCRATE E LA FIGURA DI GESU’ BAMBINO (3 A. C. / 6 A.C.) E LA FECONDAZIONE IN VITRO (1978)

Arpocrate è il “dio bambino” e Gesù è conosciuto, oltre alla sua figura di Messia adulto, come il bambino venuto a “salvare il mondo” e fondare una nuova religione in qualità di “messaggero di Dio” e “figlio di Dio”. Non si conosce l’ anno e il giorno esatto della sua nascita (Gesù è un reale personaggio storico) ma calcolando secondo questa timeline che va indietro dal 2023 l’ anno è il 3 avanti Cristo o il 6 avanti Cristo, ponendo la sua nascita potenzialmente all’ 11 settembre del 3 avanti Cristo o al 17 aprile 6 avanti Cristo, e questa timeline quando giunge al 1978 25 luglio abbiamo la prima fecondazione in vitro. Ricordiamo la leggenda secondo la quale la Madonna Maria era vergine quando concepì.

1990 E 2017 IT PENNYWISE E “LE PAURE DEI BAMBINI”

Il ragazzino biondo con la maglia a righe a destra morì giovane suicida

PENNYWISE (IT) È una creatura mutaforma conosciuta come Glamour, che ha miliardi di anni. Sebbene abbia vissuto sul pianeta Terra per molti anni, ha avuto origine in un vuoto o in una dimensione al di fuori delle regioni dello spazio conosciute come il Macroverso. Dal momento che la sua vera identità non è chiara, a causa delle sue abilità mutaforma e dell’essere proveniente da un altro universo, il suo vero nome e la sua specie sono anche chiamati Deadlights, ma pochi lo sanno, motivo per cui viene indicato come IT. La sua vera forma fisica terrestre sembra essere quella di un ragno femmina che risiede nelle fognature di Derry, Maine. E’ un manipolatore e una creatura che attira in modo apparentemente benigno le sue prede per poi intrappolarle, oppure si manifesta come “la peggior paura” del suo obiettivo, che sono prevalentemente i bambini. La paura altrui per lui è un nutrimento. La sua forma più comune è quella di un pagliaccio da circo, una figura verso la quale molti sviluppano una fobia inconscia. Si definisce come Robert “Bob” Gray, forse come allusione ad un serial killer realmente esistito che usava questo alias e che lavorava come intrattenitore mascherandosi da pagliaccio. La leggenda dice che sia giunto sulla Terra tramite un impatto di un asteroide. La sua vita segue un ciclo di ibernazione e risveglio predatorio, che è marcato e preannunciato da una strage di massa, un suicidio o un evento climatico. I suoi omicidi spesso non vengono riportati dalla cronaca perché la sua influenza impedisce la presenza di testimoni o il progresso nelle indagini. Questa influenza produce indifferenza e apatia. Un altro suo potere è quello dell’ invisibilità che gli permette di mostrarsi solo a certe persone. La serie TV ha debuttato nel 1990 e il film nel 2017, allineati sulla timeline sincronizzata. Pennywise è chiaramente un avatar di Arpocrate / Horus.   

ARPOCRATE / HORUS, I SEGNALI LANCIATI NELLO SPAZIO E IL “SILENZIO INTERSTELLARE”

ARPOCRATE / HORUS, LE ORECCHIE E GLI OCCHI

L’Istituto SETI, fondato nel 1984, è un’organizzazione senza scopo di lucro la cui missione è esplorare, comprendere e spiegare l’origine e la natura della vita nell’universo e applicare le conoscenze acquisite per ispirare e guidare le generazioni presenti e future. Il suo obiettivo è la scoperta e lo scambio di conoscenze come ambasciatori scientifici per il pubblico, la stampa e il governo. SETI significa “ricerca di intelligenza extraterrestre”. L’istituto è costituito da tre centri principali:

  • il Carl Sagan Center, dedicato allo studio della vita nell’universo
  • il Center for Education, incentrato su astronomiaastrobiologia e scienze spaziali per studenti e insegnanti
  • il Center for Public Outreach, che produce Big Picture Science, un programma radio e podcast dell’istituto e la serie settimanale del simposio “SETI Talks”.

Il “Carl Sagan Center” ha preso il suo nome in onore di Carl Sagan, astronomo, scrittore e presentatore della serie televisiva Cosmo. Il Carl Sagan Center ospita oltre 80 scienziati focalizzati su sei differenti tipi di ricerca: astronomia e astrofisicaesopianeti, esplorazione planetaria, clima e scienze della Terra, astrobiologia e SETI. Guidati dalla mappa che si evince dall’equazione di Drake, gli scienziati del Carl Sagan Center si sforzano di comprendere la natura e la proliferazione della vita nell’universo e le transizioni dalla fisica alla chimica, dalla chimica alla biologia e dalla biologia alla filosofia. La maggior parte della ricerca condotta all’interno del Carl Sagan Center è finanziata da sovvenzioni della NASA, mentre gli sforzi di SETI sono finanziati esclusivamente da filantropia privata. I ricercatori del SETI Institute utilizzano telescopi e radiotelescopi per cercare segnali inviati da civiltà extraterrestri tecnologicamente avanzate.

IL PARADOSSO DI FERMI Fermi si chiedeva “dove sono tutti quanti?” al cospetto del “silenzio interstellare” di un universo che appare vuoto e indifferente alla natura umana. Le teorie che cercano di spiegare questa apparente assenza di ricezione di messaggi e di comunicazioni sono varie: nessuna altra civiltà extraterrestre è abbastanza avanzata da poter mandare o ricevere messaggi dallo spazio, il Sistema Solare è soggetto ad una schermatura che ci impedisce di entrare in contatto con altre civiltà fino a quando non raggiungeremo un certo livello di progresso e maturità della specie, tutte le civiltà che raggiungono un certo livello di progresso nella produzione di armi si autodistruggono, oppure le distanze interstellari sono troppo vaste per permettere viaggi ed esplorazioni, oppure secondo altri gli alieni sono già qui e convivono a nostra insaputa con noi, in luoghi insoliti, nascosti e troppo inaccessibili per il genere umano, o in zone al di fuori della nostra capacità visiva (l’ universo visibile è limitato) oppure che l’ emergere della vita nell’ universo è un fenomeno talmente raro da renderci tutti inevitabilmente isolati.

ARPOCRATE – GLI OCCHI E LE ORECCHIE: E’ probabile che Arpocrate / Horus sia associato a tutto ciò che riguarda gli occhi, per esempio la cecità, il nervo ottico, gli occhiali, le cataratte, gli occhi neri, le bende sugli occhi e il laser che permette di acquisire una vista nitida. E’ associato anche all’ udito, al fenomeno dell’ acufene, alle cuffie per la musica.

ARPOCRATE – IL DITO SULLA BOCCA LA INDICA E’ probabile che Arpocrate / Horus sia associato ai diversi usi della bocca, e a tutto ciò con cui si può coprire la bocca.

ARPOCRATE E LA RICERCA SUI BUCHI NERI

In astrofisica, un buco nero è un corpo celeste con un campo gravitazionale così intenso (ovvero, una regione dello spaziotempo con una curvatura talmente grande) che dal suo interno non può uscire nulla, nemmeno la luce essendo la velocità di fuga superiore a c.

Il buco nero è il risultato di implosioni di masse sufficientemente elevate. La gravità domina su qualsiasi altra forza, determinando un collasso gravitazionale che tende a concentrare lo spaziotempo in un punto al centro della regione, dove è teorizzato uno stato della materia di curvatura tendente a infinito e volume tendente a zero chiamato singolarità, con caratteristiche sconosciute ed estranee alle leggi della relatività generale. Il limite del buco nero è definito orizzonte degli eventi, regione che ne delimita in modo peculiare i confini osservabili.

Per le suddette proprietà, il buco nero non è osservabile direttamente. La sua presenza si rivela solo indirettamente mediante i suoi effetti sullo spazio circostante: le interazioni gravitazionali con altri corpi celesti e le loro emissioni, le irradiazioni principalmente elettromagnetiche della materia catturata dal suo campo di forza.

Nel corso dei decenni successivi alla pubblicazione della relatività generale, base teorica della loro esistenza, vennero raccolte numerose osservazioni interpretabili, pur non sempre univocamente, come prove della presenza di buchi neri, specialmente in alcune galassie attive e sistemi stellari di binarie XL’esistenza di tali oggetti è oggi definitivamente dimostrata e via via ne vengono individuati di nuovi con massa molto variabile, da valori di circa 5 fino a miliardi di masse solari.

Il termine “buco nero” fu coniato dal fisico John Archibald Wheeler, che lo utilizzò a partire dal 1967 in un suo discorso a seguito del suggerimento di uno spettatore mai identificato.

L’ OCCHIO DI HORUS COME SIMBOLO DEL “TERZO OCCHIO” E DEL “LONG SELF DI WARGO” E LA SINDROME DELLA AFANTASIA MA ANCHE LA GHIANDOLA PINEALE:    

Il terzo occhio (anche noto come l’occhio interiore) nell’ambito di certe tradizioni religiose ed esoteriche è ritenuto un organo capace di percepire realtà invisibili situate oltre la visione ordinaria. Viene localizzato poco sopra la radice del naso in un punto centrale della fronte denominato ajna in sanscrito, all’altezza del bordo superiore delle sopracciglia.

Se ne parla anche come della soglia in grado di condurre all’interno di mondi interiori e spazi di coscienza superiore. Nella spiritualità new Age, il terzo occhio può alternativamente simboleggiare uno stato di illuminazione oppure l’evocazione di immagini mentali che hanno un profondo significato personale spirituale o psicologico. È quindi spesso associato a visioni, alla chiaroveggenza che include la capacità di osservare chakra e aura, e ad esperienze extracorporee. Le persone che hanno presumibilmente sviluppato la capacità di utilizzare il loro terzo occhio sono talvolta note come veggenti.

Nelle tradizioni religiose induiste e buddiste corrisponde al sesto chakra, detto della fronte, che riguarda la capacità di comprendere la realtà vibratoria sovrasensibile, ed è pertanto in relazione con le facoltà di intuizione e di visione delle entità normalmente non percepibili.

A livello fisico risulta connesso alla ghiandola pituitaria o ipofisi, che esercita un’influenza su tutte le altre ghiandole endocrine,[8] mentre alle volte il terzo occhio viene identificato diversamente con la cosiddetta ghiandola pineale o epifisi, che è situata invece al centro del cranio all’altezza della punta superiore delle orecchie:[9] l’epifisi, responsabile della produzione di melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, è collegata piuttosto al settimo chakra, e sarebbe quindi in realtà un diverso tipo di occhio interiore spesso confuso con quello frontale.

Risale alla dottrina teosofica fondata da Helena Petrovna Blavatsky l’identificazione del terzo occhio con la ghiandola pineale, secondo gli insegnamenti della promotrice del movimento,e come sostenuto anche da Charles Webster Leadbeater.

Vengono descritti in proposito esercizi di meditazione e concentrazione per imparare ad «aprire» correttamente quest’organo della visione sovrasensibile. Rudolf Steiner sottolineava tuttavia come fosse dapprima necessario allenare il pensiero mentale per favorire una siffatta visione, poiché «voler riconoscere i mondi superiori soltanto dopo averli veduti ce ne ostacola la visione. La volontà di comprendere prima attraverso il sano pensare quel che più tardi potrà essere veduto promuove tale veggenza; evoca forze importanti dell’anima, le quali appunto conducono alla veggenza». Lo stesso Steiner aggiungeva che la vista degli archetipi spirituali, così ottenuta, è accompagnata anche da suoni, percepibili tramite lo sviluppo di un analogo «orecchio sovrasensibile».

“I miei pensieri sul tempo, la causalità, la precognizione si sono formati e sono stati stimolati da molte conversazioni, discussioni negli anni passati con amici e lettori del mio blog (The Nightshirt), alcuni dei quali hanno condiviso sorprendenti, divertenti o drammatiche esperienze personali sulla precognizione del futuro” (ERIC WARGO)

“If the brain turns out to have quantum computing properties, this could even open the door to a realistic physical explanation for the most causally outrageous form of psi, precognition.”
“Se il cervello si rivela avere proprietà di calcolo quantistico, questo potrebbe anche aprire la porta a una spiegazione fisica realistica per la forma più causalmente oltraggiosa di psi, la precognizione.”

“Our conscious intent could be unknowingly pulling our meat puppet’s strings from a position dislocated slightly into the future, where the results of the action are already more or less known”
“Il nostro intento consapevole potrebbe essere inconsapevolmente tirare le corde del nostro pupazzo di carne da una posizione dislocata leggermente nel futuro, dove i risultati dell’azione sono già più o meno noti”

“The unconscious may be nothing but future consciousness as it informs present thought and action. Precognition and the unconscious may really be the same thing.”
“L’inconscio potrebbe essere nient’altro che la coscienza futura che informa il pensiero e l’azione presenti. La precognizione e l’inconscio potrebbero essere davvero la stessa cosa.”

“We can’t find the origins of our thoughts because those origins haven’t happened yet. We haven’t yet gotten to where we (will have) thought them in the first place.”
“Non riusciamo a trovare le origini dei nostri pensieri perché quelle origini non sono ancora accadute. Non siamo ancora arrivati al punto in cui (avremo) pensato loro in primo luogo.”

“We only “see” the future when something we are seeing in the present, or something from our past in memory, stands out more vividly because it happens to match or resemble that not-yet-materialized thing”
“Vediamo il futuro solamente quando qualcosa che stiamo vedendo nel presente, o qualcosa del nostro passato in memoria, si distingue più vividamente perché corrisponde o assomiglia a quella cosa non ancora materializzata”

“Causality in an analog universe never contradicts the possible, but information is buried deeply in noise; we can never know for certain what information actually comes from the future”
“La causalità in un universo analogico non contraddice mai il possibile, ma l’informazione è sepolta profondamente nel rumore; non possiamo mai sapere con certezza quali informazioni provengono realmente dal futuro”

“Our own complex emotional reactions to future traumatic situations can travel backward in time and influence us in the present, if only on an unconscious level.”
“Le nostre complesse reazioni emotive alle future situazioni traumatiche possono viaggiare all’indietro nel tempo e influenzarci nel presente, anche se solo a livello inconscio.”

“Instead of our future selves meddling in the past, our unconscious minds are constantly receiving and reacting to future information without knowing it comes from the future.”
“Invece del nostro futuro che si intromette nel passato, le nostre menti inconsce ricevono costantemente e reagiscono alle informazioni future senza sapere che provengono dal futuro.”

“If anyone’s innocence is lost here, it should be yours: Time is not what you were raised to think it is. Neither is your own mind”
“Se l’innocenza di qualcuno qui è persa, dovrebbe essere la tua: il tempo non è quello che sei stato sollevato per pensare che sia. Né è la tua mente.”

“My dream is that the psi ranger of tomorrow will learn to detect and recognize the bent twigs of her own passage ahead of herself in time and understand them for what they are.”
“Il mio sogno è che i precognitivi di domani imparino a rilevare e riconoscere i ramoscelli piegati dal suo passaggio davanti a sé in tempo e li capisca per quello che sono.”

“Synchronicity, in a sense, is the ultimate solitary pleasure”
“La Sincronicità, in un certo senso, è il piacere solitario per eccellenza. “

“We live in a vast precognitive soup, and at least some artists seem to draw not only from past influences but also from their own future timelines, precognizing their own books they have yet to write as well as books by others they have yet to read”
“Viviamo in una vasta zuppa precognitiva, e almeno alcuni artisti sembrano attingere non solo dalle influenze del passato, ma anche dalle loro sequenze temporali future, prevedendo i loro libri che devono ancora scrivere così come i libri di altri che devono ancora leggere”

“Among literary types, precognition seems to uniquely characterize frenetic genre writers, people compelled to bust their asses in the “trash stratum” just to make ends meet.”

“Nella letteratura, la precognizione sembra caratterizzare unicamente scrittori frenetici, di genere, persone che scrivono per cercare di guadagnare qualcosa e che rimangono allo stadio ‘trash’.”

Precognizione basata sulla dopamina: “Although Rick Strassman has linked prophecy to DMT and the pineal gland (the usual ‘unitarian’ wishful thinking that goes back to Descartes and possibly the ancient world), I foretell that a future neuropsychology of psi will concentrate on dopamine and the dopaminergic circuits of the reward system, since dopamine is really the neurotransmitter most associated with anticipatory signals. “
Precognizione basata sulla dopamina: “Anche se Rick Strassman ha collegato la profezia al DMT e alla ghiandola pineale (il solito pensiero desiderio ‘unitario’ che risale a Cartesio e forse al mondo antico), predico che una futura neuropsicologia della precognizione si concentrerà sulla dopamina e i circuiti dopaminergici del sistema di ricompensa, dal momento che la dopamina è davvero il neurotrasmettitore più associato con segnali anticipatori. “

COS’ E’ IL LONG SELF DI WARGO: Secondo Eric Wargo siamo in continua connessione con il nostro io – nel futuro, un fenomeno quantistico che influenza e allinea gli eventi e le prospettive dell’ individuo a ciò che deve ancora accadere.

Future physics and neuroscience will be able to crack the nut of how psi works, but we need to give it time—including time for many of the current anxiously “classical” generation of skeptics to die off.

“Più faccio ricerche su queste anomalie, più mi addolora l’ arroganza e la ostilità verso questi argomenti da parte delle autorità intellettuali – culturali. L’ idea è che ciò che appare ai nostri occhi casuale o incerto o impossibile da prevedere potrebbe in realtà riflettere gli effetti di influenze invisibili dal futuro, agendo in modo retroattivo sul presente. La retrocausalità è questo, è il fatto che le casualità sarebbero in realtà influenze di eventi futuri su quelli del presente e del passato. Gli esperimenti sulla precognizione hanno generato una intensa ostilità, imbarazzo, derisione da parte degli esperti e professionisti di psicologia e scienza tradizionale. La causalità come la conosciamo fa parte dei nostri sistemi di credenze e ha una base culturale radicata. Ma la nostra società moderna è l’ unica che non lascia spazio per la percezione del futuro e per la rilevanza TELEOLOGICA delle cause finali nella narrazione delle vicende umane.”

“Moltissime persone di ogni genere e cultura, persone comuni hanno riportato anticipazioni di eventi traumatici e premonizioni e molte tradizioni religiose danno voce all’ abilità di certi individui di parlare e scrivere di eventi futuri (profezie). Molti ricercatori hanno accumulato evidenze robuste e affidabili per la capacità umana di percepire inconsciamente il futuro, generando presentimenti. Questi esempi vengono prontamente ignorati o “debunkati” dagli scettici, che li liquidano come false memorie, bias cognitivi, deja vu o errori. Sogni premonitori, strane memorie di cose che non sono ancora accadute ed esperienze in cui ci sembra di conoscere qualcosa in anticipo su noi stessi potrebbero farci capire che noi pensiamo attraverso quattro dimensioni. “

TIME LOOPS: Sono situazioni circolari nella loro causalità, che ci lasciano stupiti, nei quali una esperienza precognitiva contribuisce in parte al realizzarsi dell’ evento previsto: una “profezia auto – avverante”.

A time loop may not only be self-canceling, as in the famous grandfather paradox … it could also be self-amplifying

SINTROPIA: in opposizione al concetto di entropia, rappresenta futuri nodi di convergenza e armonia, attrattori che esercitano una influenza nel passato e che si esprime attraverso precognizione e presentimenti. L’ amore è un concetto legato a questa sintropia perché dirige gli individui verso il traguardo di convergenze significative.

Come mai le cause efficienti, che spingono dal passato, sono molto più ovvie e comprensibili intuitivamente di quelle teleologiche che riverberano dal futuro? E’ una preferenza biologica, dipende dall’ aggiornamento delle connessioni sinaptiche, è una funzione delle nostre credenze culturali e aspettative, che restringono le nostre abilità precognitive? Potrebbe essere persino qualcosa di così semplice come il modo in cui formuliamo le nostre frasi lungo una singola direzione?

Potrebbe veramente essere che il “now” (ora) della nostra esperienza conscia ha una relazione simile con l’ intero spettro del nostro pensiero lungo tutta la nostra vita, come un punto di luce focalizzato da una lente di ingrandimento ce l’ ha con il Sole intero che proietta quella luce. Secondo Wargo, tutto ciò che noi chiamiamo inconscio è la parte conscia della coscienza che viene dispersa o distribuita attraverso il Tempo.

Precognition may even be the flip side of repression: Repression would be a process of trading unwanted data into the past, and precognition would be the corresponding process of receiving that repressed information from the future.

Freud era perplesso dalla tendenza dei suoi pazienti a voler rimettere in atto e rivivere in modo compulsivo e poco piacevole l’ evento traumatizzante, invece di volerlo dimenticare. E’ ciò che accade ai veterani di guerra che sognano le battaglie, che accade ai nevrotici che sembrano non avere intenzione di “lasciare la presa” sui propri traumi, e che invece cercano di rinforzarli e replicarli invece di andare avanti.

Bliss has a circular quality, so when we try to translate it into linear and logical terms, it produces the tricksterish and sci-fi effects that arise in a world that resolutely only believes in linear causality.

The Trickster function causes us to find perverse reward precisely in signs of things we don’t want to happen.

Questa compulsione era un vero e proprio dilemma per Freud. E quindi Freud ha suggerito che si trattasse di un complesso sistema di pensiero che inconsciamente richiama al “piacere della distruzione” o “dell’ annullamento” come un rilascio di tensione psichica, che si traduce in un “paradossale piacere” ed è un impulso che si può trovare alla radice di questi comportamenti. (Jouissance secondo Lacan, “piacere doloroso” o “dolore piacevole”, letteralmente qualcosa al di là del piacere che “prende possesso” del nevrotico traumatizzato). C’è una enfasi sulla ambivalenza o repellenza di questo particolare fenomeno. E’ un “piacere indesiderato / indesiderabile”. Secondo Lacan la jouissance è l’ unica sostanza che concerne la psicoanalisi. Secondo Freud era un modo per metabolizzare o esorcizzare il dolore, ma secondo Lacan si tratta in realtà di un adattamento ad un nuovo regime, una nuova modalità nel provare piacere, una riorganizzazione del sistema, per trarre piacere da qualcosa che a livello conscio è spiacevole.

If it takes deaths and tragedies to make us aware of our larger nonlocal self, do we really want that? Well, some amoral unconscious part of us would say “yes.” That’s the problem, and fascination, of psi.

Since the beginning, humans have talked about gods and spirits and spirit worlds and telepathy, without understanding that we are really talking about the tunneling into our own future timelines enabled by the quantum brain.

Zen is the religion of our future precognitive selves. When we step out of the linear world of desire, we enter the circular world of enjoyment, taking immense pleasure in things just as they are.

Secondo Wargo, il fotone nell’ esperimento della “double – slit” nel suo stato “non misurato” appare come un nevrotico ambivalente che intraprende i due percorsi simultaneamente perché non può decidersi. Questa ambivalenza è letteralmente una sorta di “self – interference” che caratterizza il comportamento osservato della materia ad un livello fondamentale. Quando la funzione onda collassa in qualcosa di definito, è come rendere conscio l’ inconscio (fittizio, metaforico) del fotone. Dove l’ inconscio – era – l’ ego conscio – sarà – . Dove l’ onda era, la particella sarà. Questo mondo di funzioni onda “self – interfering” è essenzialmente l’ inconscio della materia. Dark matter may be the “missing meaning” of the classical-causal universe, the unconscious of spacetime.

Sarebbe una immensa rassicurazione se la teoria del filosofo francese Descartes dovesse essere rivendicata scientificamente, poiché egli credeva fermamente nell’ esistenza separata di un corpo e di un’ anima. Lui la identificava con la ghiandola pineale, una struttura neurologica che aveva scelto perché era sia centralmente localizzata nel corpo e l’ unica “parte di cervello” (così veniva intesa) che non era connessa ai due emisferi cerebrali. L’ anima non veniva intesa come qualcosa dalla “natura meramente tenue”, una sostanza elusiva simile a quella dei fotoni (quanti di luce) o neutrini, ma realmente non – fisica. Nella sua concreta concezione, essa era al di là degli schemi conosciuti della fisica. Il fatto è che, l’ anima come la abbiamo rappresentata finora a livello collettivo, non è un fenomeno accessibile alla analisi scientifica. Allo stesso modo la scienza non sarà mai in grado di eliminare tutte le prove dell’ esistenza dell’ anima. Molti neurologi hanno ora raggiunto la conclusione che una concezione cartesiana dell’ ego o dell’ Io non è necessaria per verificare l’ esistenza della “percezione di un Io”. La concezione dualista è semplice e desiderabile, ma non è realmente matura. Al tempo presente, non c’è nessuna traccia di evidenza credibile che suggerisce che ci sia di più dietro alla “concezione di essere un Io”, niente di più che un sorprendente e complesso pattern di attività chimica ed elettrica attraverso i tuoi neuroni. 

La ghiandola pineale, o epìfisi, è una ghiandola endocrina del cervello dei vertebrati.

Essa sporge all’estremità posteriore del terzo ventricolo e appartiene all’epitalamo. È collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici (peduncoli epifisari) alle circostanti parti nervose. Le sue cellule, dette pinealociti, producono la melatonina, che regola il ritmo circadiano sonno-veglia reagendo alla poca luce e influisce sull’attività delle ovaie. Si ipotizza che l’alterazione dell’attività della ghiandola pineale (indotta da talune sostanze) possa avere un ruolo nello sviluppo della dipendenza da droghe.

La ghiandola è nota fin dall’era antica e si caratterizza per la sua calcificazione in età matura. Le sue dimensioni sono di circa un centimetro di lunghezza per mezzo di larghezza, e il suo peso si aggira intorno al mezzo grammo.

L’influenza di tale ghiandola sul ritmo circadiano ha trovato conferma nell’osservazione della reazione dell’organismo dopo un volo transcontinentale: l’organismo stesso necessita di un certo tempo per adeguarsi al nuovo ritmo luce-buio nel corso delle 24 ore (fenomeno definito jet lag o discronia circadiana) e la durata del periodo di adattamento è sensibilmente ridotta a seguito di assunzione orale di melatonina.

Sviluppi scientifici

Negli studi scientifici sulla ghiandola pineale, vi furono piccoli progressi fino alla seconda metà del diciannovesimo secolo. Nel 1828, Magendie poté avanzare ancora la teoria che Galeno aveva liquidato. Suggerì che fosse una valvola designata ad aprire e chiudere l’acquedotto cerebrale. Verso la fine del diciannovesimo secolo, comunque, la situazione cominciò a cambiare. Innanzitutto, diversi scienziati lanciarono indipendentemente l’ipotesi che la ghiandola pineale fosse una reliquia filogenica, un vestigio di un terzo occhio dorsale. Una versione modificata di questa teoria è ancora accettata. Inoltre, gli scienziati iniziarono a supporre che la ghiandola pineale fosse una ghiandola endocrina. Questa teoria fu completamente accettata nel ventesimo secolo: infatti, grazie agli sviluppi scientifici e biochimici, attualmente si ha una conoscenza abbastanza completa delle funzioni svolte dall’epifisi e dai suoi secreti.

Teosofia L’Ajna chakra o “occhio di Shiva”, in una rappresentazione indiana del XVIII secolo

L’epifisi possiede un ruolo esaltato nel campo filosofico e delle dottrine esoteriche. Verso la fine del diciannovesimo secolo, Helena Petrovna Blavatsky, la fondatrice della teosofia, identificò il “terzo occhio” scoperto dagli anatomisti comparativi del suo tempo con l’”occhio di Shiva” della tradizione induista, concludendo che il corpo pineale dell’uomo moderno è una traccia atrofizzata di questo “organo della visione spirituale”.

Antroposofia

Rudolf Steiner diceva nelle sue conferenze che in epoca lemuriana la ghiandola pineale nell’uomo di allora serviva alla percezione degli stimoli del caldo e del freddo.

Rosacroce

Secondo gli insegnamenti rosacrociani la ghiandola pineale è associata a uno dei centri psichici dell’uomo. Attraverso opportune metodologie, è possibile stimolare tale centro psichico e far risvegliare alcune facoltà latenti, proprie dell’uomo ma che si sono atrofizzate a causa del loro inutilizzo.

Metafisica

La ghiandola pineale torna ad assumere un ruolo centrale nella filosofia di Georges Bataille, che utilizza il concetto di “occhio pineale” come riferimento a un punto cieco nella razionalità occidentale, un organo di delirio e di eccesso.

L’afantasia è la condizione della mente che non è capace di visualizzare nessuna immagine mentale, come se l’occhio della mente fosse completamente cieco. Il termine inglese aphantasia è stato proposto dal professor Adam Zeman dell’università di Exeter che ha pubblicato l’unico studio attualmente disponibile sull’argomento.Il termine “afantasia” significherebbe esattamente il contrario della parola greca phantasia (a-phantasia, con alfa privativo) con la quale Aristotele definiva il potere dell’immaginazione della mente umana. Il fenomeno è stato descritto da Francis Galton nel 1880, ma è rimasto in gran parte non studiato da allora. Ad alcune persone manca completamente, o in parte, la capacità di visualizzare o di richiamare nella propria mente immagini, parole, suoni, sapori, odori, altro. Lo studio, pubblicato dal team di ricercatori della University of Exeter Medical School sulla rivista di neuroscienze Cortex, ne esplora per la prima volta la natura: in alcune persone congenita, in altre connessa a patologie pregresse o interventi chirurgici avvenuti in precedenza.

The phenomenon was first described by Francis Galton in 1880but has since remained relatively unstudied. Interest in the phenomenon renewed after the publication of a study in 2015 conducted by a team led by Professor Adam Zeman of the University of Exeter.[Zeman’s team coined the term aphantasia,derived from the ancient Greek word phantasia (φᾰντᾰσῐ́ᾱ), which means “imagination”, and the prefix a- (ᾰ̓-), which means “without”.

Research on the condition is still scarce. Hyperphantasia, the condition of having extremely vivid mental imagery, is the opposite of aphantasia.

To my astonishment, I found that the great majority of the men of science to whom I first applied, protested that mental imagery was unknown to them, and they looked on me as fanciful and fantastic in supposing that the words ‘mental imagery’ really expressed what I believed everybody supposed them to mean. They had no more notion of its true nature than a colour-blind man who has not discerned his defect has of the nature of colour.

Notable people with aphantasia

  • Gordon Clark, 20th-century American Presbyterian theologian and philosopher. This likely influenced his development of an epistemology that did not rely on physical sensation but on rational propositional revelation from the Bible.
  • Laura Kate Dale, English writer and activist.
  • James Harkin, British podcaster and television writer
  • Richard Herring, British comedian and podcaster
  • Penn Jillette, American magician and television personality
  • Glen Keane, animator, author, and illustrator
  • Lynne Kelly, writer on mnemonics and memory techniques. Kelly has reported that she has aphantasia, but notes that she still uses personal memory methods, such as the memory palace, which are typically thought to rely on visual memory.
  • Mark Lawrence, fantasy author
  • Yoon Ha Lee, science fiction author
  • Laura Lexx, comedian
  • Derek Parfit, British philosopher. His aphantasia may have influenced his longtime interest in photography.
  • Blake Ross, co-creator of the web browser Mozilla Firefox. In April 2016, Ross published an essay describing his own aphantasia and his realization that not everyone experiences it. The essay gained wide circulation on social media and in a variety of news sources.
  • Michelle Sagara, fantasy author
  • Matthew Yglesias, journalist and co-founder of Vox[

LA CONTROPARTE DI ARPOCRATE: HORUS E L’ OCCHIO DI HORUS

Horus (in italiano anche Oro o Horo) è una divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto, fra le più antiche e significative del pantheon egizio. Il suo culto nella Valle del Nilo si estese cronologicamente dalla tarda Preistoria fino all’epoca tolemaica e alla dominazione romana dell’Egitto. Nel corso dei millenni, fu venerato sotto molteplici forme, analizzate distintamente dagli egittologi; questi aspetti eterogenei del dio derivarono probabilmente da differenti percezioni della stessa divinità sfaccettata, con l’enfatizzazione di certi attributi e assimilazioni sincretiche, più complementari che opposti gli uni agli altri, emblematici delle molteplici visioni che gli antichi egizi avevano della realtà. Era assiduamente rappresentato come un falco — falco lanario o pellegrino — o come uomo dalla testa di falco (ieracocefalo) con la Doppia Corona dell’Alto e del Basso Egitto.

Fece la sua comparsa nella religione egizia come divinità tutelare di Ieracompoli (in greco Città del Falco, originariamente chiamata Nekhen) nell’Alto Egitto e, di conseguenza, come prima divinità nazionale conosciuta, soprattutto in relazione al faraone, che in quell’epoca cominciò a essere considerato la manifestazione di Horus in vita e, da morto, di Osiride. Nella forma più comune del mito, Horus era figlio di Iside e Osiride e aveva un ruolo fondamentale all’interno del mito di Osiride, in quanto erede di suo padre — appunto Osiride — e rivale di Seth, il dio uccisore di Osiride. In una versione differente del mito, la madre di Horus era identificata con Hathor, che poteva anche esserne la sposa. Benché adorato in molteplici nòmi, o distretti, egizi il suo centro di culto principale fu ad Edfu.

La traslitterazione dei geroglifici del nome di Horus è ḥr.w (che significa “falco”); la pronuncia è stata ricostruita come haru oppure horu. Altri significati proposti sono quelli di “viso”, “il Distante, il Lontano” oppure “Colui che è al di sopra, il Superiore”. Con il mutamento della antica lingua egizia nel corso dei secoli, il nome di Horus divenne /hoːɾ/ oppure /ħoːɾ/ (in copto, fase finale della lingua egizia) e in Ὧρος, Hōros (in greco antico). La grafia oggi più conosciuta, Horus, deriva dalla sua resa in lingua latina.

Nella sua forma femminile, horet, questo termine indicava il cielo (per estensione, anche Horus cominciò a essere inteso come il cielo: il suo Occhio sinistro era la luna, il destro rappresentava il sole).

Dio–falco

Horus è una delle più antiche divinità egizie: le sue origini risalgono a un momento indefinito della preistoria africana. Al pari di molte altre divinità egizie, le sue prime rappresentazioni iconografiche si ascrivono al IV millennio a.C. Nel periodo predinastico (ca. 3300 a.C.), l’ideogramma “Hor” del falco servì a designare il sovrano, in carica o defunto, e poteva normalmente sostituire la parola netjer, che significa “dio”, con una sfumatura aggiunta di sovranità. Nei Testi delle piramidi, risalenti all’Antico Regno, l’espressione Hor-em-iakhu, che significa “Horus nello splendore”, indicava il faraone defunto — divenuto egli stesso, morendo, dio fra gli dei.

Nell’antico Egitto esistevano varie specie di falchi: a causa delle rappresentazioni spesso assai stilizzate dell’uccello di Horus, è stato difficile individuare la specie di riferimento per l’iconografia del dio. Tuttavia, sembra che possa trattarsi del falco pellegrino (Falco peregrinus); questo rapace di media taglia, dal verso assai acuto, è rinomato per la rapidità con cui, in volo, plana contro le sue piccole prede terrestri; altra sua particolarità sono delle piume scure al di sotto degli occhi, le quali delineano una sorta di mezzaluna. Quest’ultimo tratto distintivo ricorda facilmente il disegno dell’Occhio di Horus, associato a lui e agli altri dei ieracocefali.]

L’iconografia del dio Horus era estremamente varia. Nella maggior parte dei casi era rappresentato come falco, come uomo dalla testa di falco o, per evocare la sua infanzia, come un bambino nudo e senza capelli. La raffigurazione integrale come falco è la più antica. Almeno fino alla fine del periodo predinastico, gli animali, fra cui i falchi, erano ritenuti superiori e iconograficamente più efficaci degli esseri umani: perciò, le potenze divine venivano illustrate in forma animale. Il falco, con i suoi voli maestosi nel cielo, così come un significato del suo nome (“il Distante”) dovettero essere associati al sole. Verso la fine della I dinastia, intorno al 2800 a.C., in parallelo allo sviluppo della civiltà egizia (diffusione dell’agricoltura, dell’irrigazione e dell’urbanizzazione), le credenze religiose si evolvettero e le forze divine subirono una “umanizzazione”. Appartengono a questa epoca le prime raffigurazioni di divinità antropomorfe o mummiformi (a forma di mummia o defunto avvolto nel sudario) come Min e Ptah. Per quanto riguarda, sembra che durante le prime due dinastie la forma zoomorfa del dio sia rimasta la norma. Le prime immagini composite, con corpo d’uomo e testa d’animale, risalgono alla fine della II dinastia anche se, stando alle conoscenze attuali, la più antica raffigurazione di Horus come uomo ieracocefalo fu realizzata durante la III dinastia. Su una stele conservata al Museo del Louvre, il dio figura in compagnia dell’enigmatico faraone Qahedjet o Hor-Qahedjet (forse identificabile con Huni), vissuto intorno al 2630 a.C.

Tra le più celebri immagini di Horus, il dio compare in una statua del faraone Chefren, della IV dinastia, assiso in trono. Il falco-Horus è appollaiato in cima allo schienale del trono e le sue due ali, aperte, abbracciano la nuca del sovrano in un gesto protettivo. Nello stesso museo è conservata una statua dell’Horus di Ieracompoli, la cui datazione è dibattuta e va dalla VI alla XII dinastia: si tratta di una testa di falco sormontata da una corona costituita di due alte piume stilizzate, i cui occhi in ossidiana imitano lo sguardo penetrante dell’animale. Il Metropolitan Museum of Art di New York possiede invece una statuetta dove il faraone Nectanebo II della XXX dinastia, ultimo sovrano dell’Egitto indipendente, compare molto piccolo fra le zampe di un maestoso falco recante la Doppia Corona dell’Alto e del Basso Egitto.

Un dio complesso

Il pantheon egizio comprendeva un grande numero di dei-falco: SokarSopdu, Hemen, Horon, Dedun, Hormerti. In ogni caso, Horus e i suoi numerosi aspetti ebbero sempre il primo posto, senza mai essere soppiantati dalle altre divinità in sembianze di falco (come fu invece per Bastet, inizialmente immaginata come leonessa e poi come gatta, per il prevalere della dea-leonessa Sekhmet). I molteplici aspetti di Horus e i miti che lo riguardano si sono mescolati e confusi nel corso dei millenni; è possibile però distinguerne due forme: una infantile e una adulta. Al culmine del vigore combattivo e della potenza sessuale, Horus diventava Horakhti (Horus dell’orizzonte), il sole allo zenit. A Eliopoli era venerato accanto a Ra. Nei Testi delle piramidi, il faraone defunto è descritto mentre risorge come falco solare[24]. Per un caso di sincretismo — assai frequente nelle credenze religiose egizie — Horakhti venne fuso al demiurgo eliopolitano nella forma di Ra-Horakhti. A Edfu, Horus diveniva Horbehedeti (Horus di Behdet, antico nome di Edfu) o Horus di Edfu, il sole alato primordiale.

Kôm Ombo era venerato nelle sembianze di Haroeris (Horus il Vecchio), dio celeste immaginato come un immenso falco i cui occhi erano il sole e la luna (quando questi astri erano assenti dal cielo, gli egizi credevano che questo dio fosse cieco). A Ieracompoli, antica Nekhen, la capitale dei faraoni arcaici, le sue sembianze erano quelle di Hor-Nekheni, i cui attributi guerrieri e regali erano molto pronunciati.

Erano molteplici anche le forme in cui era adorato Horus bambino. Nel mito di Osiride, Horus è figlio di Iside e Osiride. Quest’ultimo, assassinato dal proprio fratello Seth, dio del caos, è riportato in vita — per il tempo di un rapporto sessuale — dai poteri magici di Iside e Nefti. Da questa unione miracolosa nacque Horus Bambino (Arpocrate), denominato anche Horsaset (Horus figlio di Iside) o Hornedjitef (Horus che si prende cura del padre). Sotto quest’ultimo aspetto, Horus affrontava lo zio Seth per vendicare il proprio padre e, sconfittolo dopo molte peripezie, rivendicava l’eredità di Osiride, divenendo finalmente re d’Egitto. Il valore e la pietà filiale fecero di Horus l’archetipo del faraone. Tuttavia, nel mito, le pretese di Horus sul trono erano duramente contrastate da Seth e, nel corso di uno scontro, Horus perse l’occhio sinistro — poi risanato dal dio Thot. Si riteneva che quest’occhio, chiamato Oudjat od Occhio di Horus, che gli egizi portavano come amuleto, avesse poteri magici e guaritori. Ricostituito pezzo per pezzo da Thot, l’occhio rappresentava anche la luna, dal momento che quest’astro sembra aumentare, di notte in notte, di sempre nuove porzioni. In antitesi a Seth, che rappresenta il caos e la violenza, Horus incarnava l’ordine e — esattamente come il faraone — era garante dell’armonia universale (Maat). Tuttavia, questa opposizione non ridusse la teologia e l’immaginario religioso degli egizi a un mero scontro tra Bene e Male, simboleggiati da Horus e Seth: in un altro mito, Seth era protettore indispensabile di Ra nella sua battaglia notturna contro il malvagio serpente Apopi (probabilmente l’unica entità della mitologia egizia a essere intesa come realmente cattiva) per potere sorgere ogni mattina. Nella concezione egizia, il Bene e il Male erano aspetti complementari della creazione, presenti in tutte le divinità.

I Due Contendenti

Nella mitologia egizia, Horus era soprattutto figlio di Osiride e nipote di Seth, assassino di quest’ultimo. Benché le figure di Horus e Seth siano estremamente antiche (risalgono al periodo predinastico), Osiride comparve solo più tardi, tra la IV e la V dinastia, nell’immaginario degli egizi. L’integrazione di Osiride nel mito di Horus e Seth, verificatasi nel XXV secolo a.C., fu il risultato di una rivoluzione, o riformulazione, teologica (che l’egittologo francese Bernard Mathieu ha definitito “Riforma osiriaca”). I Testi delle piramidi sono i più antichi documenti scritti della civiltà egizia: si tratta di una raccolta di centinaia di formule magiche e religiose incise sulle pareti delle camere sepolcrali nelle piramidi degli ultimi faraoni dell’Antico Regno. La loro elaborazione è però molto più antica e alcune forme particolarmente arcaiche sembrano risalire alla I e II dinastia. Queste iscrizioni citano la contesa fra Horus e Seth senza coinvolgere Osiride: questa assenza può essere interpretata come tenue traccia di un arcaico mito pre-osiriaco. Molte espressioni raggruppano Horus e Seth nei binomi i “Due Dei”, i “Due Signori”, i “Due Uomini”, i “Due Rivali” o i “Due Contendenti”. In quell’epoca, il loro mito non era ancora stato fissato in una apposita narrazione, bensì evocato sparsamente in riferimenti e allusioni alla loro inimicizia e alle loro battaglie — nelle quali uno perse l’occhio sinistro, l’altro i testicoli.

«Horus è caduto a causa del suo occhio, Seth soffre per i suoi testicoli. (§.594a)
Horus è caduto a causa del suo occhio, il Toro è fuggito per i suoi testicoli. (§.418a)
[…] perché Horus si è purificato di quel che gli ha fatto suo fratello Seth,
perché Seth si è purificato di quel che gli ha fatto suo fratello Horus. (§.*1944d-*1945a)»
(Testi delle piramidi)  

Horus e la vittoria sul caos

Ai suoi tempi, l’egittologo tedesco Kurt Sethe (18691934) ipotizzò che il mito del conflitto tra Horus e Seth sarebbe stato concepito a partire dalla rivalità fra due regni primitivi nell’Alto e nel Basso Egitto. Questa teoria fu inizialmente rifiutata, preferendo considerare una rivalità fra le città di Ieracompoli e Napata, avanzata nel 1960 da John Gwyn Griffiths (19112004) nel suo saggio The Conflict of Horus and Seth.

Fra le più antiche attestazioni iconografiche delle due divinità, il falco di Horus è collegato alla città di Ieracompoli (Nekhen) e il suo rivale Seth alla città di Napata (Ombos). Alla fine del periodo protostorico, queste due città dell’Alto Egitto giocarono un ruolo politico-economico essenziale, al punto che si crearono tensioni tribali generate dalla concorrenza.

La lotta dei “Due Contendenti” potrebbe simboleggiare le guerre fra i devoti a Horus, della prima città, e i devoti a Seth dell’altra. Sotto re Narmer, identificabile con il mitico Menes, questo conflitto si sarebbe finalmente risolto a favore di Ieracompoli. Altri studiosi, come Henri Frankfort (18971954) e Adriaan de Buck (18921959), misero in discussione questa ricostruzione considerando che gli egizi — al pari di altri popoli antichi o primitivi — concepivano l’universo come un dualismo fondato su idee antitetiche ma complementari: uomo/donna, rosso/bianco, cielo/terra, ordine/caos, nord/sud ecc. Da questo punto di vista, Horus e Seth erano perfetti antagonisti: la loro inimicizia raccoglie tutte le antitesi e, infine, l’ordine incarnato da Horus quando sottomette il dio del caos, Seth. Nel 1967, nella sua monografia Seth, God of Confusion interamente dedicata al turbolento Seth, Herman te Velde abbracciò questa lettura. Te Velde riteneva che il mito arcaico della lotta di Horus e Seth non potesse essersi originato esclusivamente a partire da fatti bellici verificatisi all’alba della civiltà faraonica. Contrariamente a Horus che incarnava l’ordine dello Stato faraonico, Seth era visto come un dio senza inibizioni, irregolare, confuso e perfino bisessuale (cercò senza successo di violentare Horus e Iside). I testicoli di Seth simboleggiavano gli elementi burrascosi tanto del cosmo (tempeste, bufere, tuoni) quanto della vita sociale (crudeltà, rabbia, crisi e violenza). Da un punto di vista rituale, l’Occhio di Horus simboleggiava le offerte presentate alle divinità, in netto contrasto con i testicoli di Seth. Perché l’armonia potesse trionfare, nelle idee degli egizi, Horus e Seth avrebbero dovuto essere in pace e andare d’accordo. Una volta sconfitto, Seth formava con Horus una coppia pacificata a simboleggiare il buon governo del mondo. Quando il faraone si identificava con queste due divinità, intendeva incarnare l’equilibrio di tutti gli opposti

Nella titolatura regale

La titolatura del faraone aveva una grande importanza ed era investita di notevoli significati magici. Si arricchì sviluppandosi durante la I dinastia per poi raggiungere la propria formulazione definitiva, con cinque nomi, durante la V dinastia. L’insieme di questi cinque nomi costituiva il ren-maa, o “nome autentico”, con il quale il faraone definiva la propria natura divina. La titolatura era stabilita al momento dell’incoronazione, ma poteva subire dei cambiamenti nel corso del regno a seconda delle circostanze politiche (fu il caso di Siptah) o delle tendenze religiose del momento (Akhenaton): comunque, eventuali modifiche del ren-maa segnalarono sempre deviazioni, nelle intenzioni del sovrano, rispetto a quando questi era asceso al trono.

Quali che fossero i suoi aspetti — falco celeste, dio creatore o figlio di Osiride — Horus fu sempre il dio dinastico per eccellenza, fortemente connesso alla figura del sovrano. Di conseguenza, la prima componente del quintuplice nome del faraone era il “Nome d’Horus”, già portato dai re della dinastia 0, predecessori di Narmer, considerato il primo faraone. Fin dalle origini, il “Nome d’Horus” fu inscritto all’interno di un serekht, cioè un rettangolo sempre sormontato da un falco. Il registro inferiore rappresentava la facciata idealizzata di un palazzo reale sormontata, nel registro superiore (che è l’interno del palazzo stesso visto dall’alto), dal “Nome d’Horus” del sovrano. Il significato del serekht è evidente: il re nel suo palazzo era come Horus in terra, sua incarnazione e suo legittimo successore sul trono d’Egitto. Durante la I dinastia, il “Nome d’Horus” era seguito dal “Nome nesu-bity” (o praenomen), simbolo dell’unione delle Due Terre, e dal “Nome Nebty” (cioè “delle Due Signore”), riferito alle dee Uadjet e Nekhbet, tutelari dell’Alto e del Basso Egitto. In seguito, sotto la IV dinastia, si aggiunsero il “Nome d’Horus d’oro“, la cui interpretazione è incerta; sembra che, durante l’Antico Regno, questo nome fosse percepito come emblema dell’unione di Horus e Seth riconciliati nella persona del monarca. Infine, con il faraone Djedefra, apparve il quinto ed ultimo nome, il “Nome Sa-Ra” (cioè “del Figlio di Ra“), che determinava il re come figlio di Ra, altro dio-falco dagli aspetti celesti e solari.

Culto di Horus: nascita ed evoluzione

Estremamente complessa e articolata è la genealogia del culto di Horus in cui si sovrappongono anche differenti cosmogonie in cui prevale, tuttavia, l’assimilazione del dio falco con il sole.

Secondo alcune ipotesi, Horus era originariamente un dio protettore del 3° nomo del Basso Egitto che, in periodo preistorico, aveva avuto gran parte nell’unificazione del regno sotto le dinastie eliopolitane. Da questo nomo, nel corso della III dinastia, sarebbe derivata la rivolta che avrebbe portato al superamento dello scisma sethiano (vedi sezione successiva). Da tale vittoria sarebbe scaturita, peraltro, la leggenda di Horus vendicatore di suo padre Osiride sul dio Seth.

Due località, rispettivamente dell’Alto e del Basso Egitto, Behdet (forse l’odierna Edfu) e Imaret nel III nomo, si contesero a lungo il titolo di primazia sulla nascita di Horus. Imaret cambiò successivamente il suo nome in Dimanhoru, che recava in sé il nome del dio che echeggia ancora nel nome arabo attuale Damanhur.

A Behdet, Horus assunse forma umana con testa di falco, armato di arco e frecce e di una lancia la cui cuspide era sostenuta da una testa di falco; tale figura acquistò dignità divina guerriera, a sua volta, con il titolo di Horus Behedeti.

Altri studi vogliono che il culto di Horus sia nato nel Delta nilotico e che esso penetrò nell’Alto Egitto a seguito di guerre di conquista predinastiche contro popolazioni adoratrici del dio Seth; in tal senso, il conflitto e lo scontro tra Horus e Seth, come vuole la mitologia egizia, avrebbero perciò un fondamento reale. Anche il nome del re Horus d’Oro avrebbe precisi riferimenti alla sottomissione di popolazioni adoratrici di Seth; il dio Horus, infatti, poggia sul geroglifico nbw (leggi nebu), ovvero oro, ed uno dei centri in cui maggiormente era adorato Seth era Nebet, ovvero Città dell’Oro.

Di converso altri studi indicano l’Alto Egitto quale patria di nascita di Horus e il re Menes/Narmer, unificatore dell’Egitto e primo dei re dinastici, quale veicolo di penetrazione del culto nel Basso Egitto e nell’area del Delta. Ciò troverebbe fondamento iconografico nella tavoletta di Narmer, una lastra commemorativa in siltite che evocherebbe la vittoria sui popoli del nord, in cui il re brandisce una mazza da guerra mentre si accinge a colpire un nemico; in alto, a destra, sovrastante il simbolo dei papiri che rappresentano appunto il Delta, un falco stringe nell’artiglio una fune legata al naso di un altro prigioniero che reca i caratteri somatici tipici delle genti del Basso Egitto. Sul recto della tavoletta, inoltre, in una sorta di marcia trionfale del re Menes/Narmer, due stendardi dei distretti vincitori portati da altrettanti alfieri, recano alla sommità il simbolo del falco quasi a confermare la supremazia del dio.

Anche la città di Nekhen, a circa 80 km. da Luxor nell’Alto Egitto, adorò fin dal periodo predinastico un dio dalla testa di falco, Nekheni, il cui capo era sovrastato da due alte piume. Una statua della VI dinastia, rinvenuta dall’egittologo Quibell nel 1898 presenta un tale copricapo pur essendo ormai il dio stato pienamente assimilato ad Horus. Tale fu il radicamento del culto di Horus a Nekhen, che i greci, millenni dopo, chiamarono la città Hieraconpolis, ovvero Città del Falco.

È perciò palese che Horus, già in periodo predinastico, ed ancor prima dell’unificazione della I dinastia era considerato, sia nel sud che nel nord del Paese, dio protettore dei re tanto che questi venivano indicati con il termine Horus Vivente poi confluito, in epoca dinastica, nel Nome di Horus e ribadito nel successivo nome Horus d’Oro.

Anche se Horus era una delle più antiche divinità dell’Egitto, ben presto i sacerdoti di Heliopolis cercarono di scalzarne il predominio ponendogli accanto il dio Ra, ovvero il sole. Si ritiene che la fusione Ra-Hor-Akhti, ovvero Ra e Horus dei Due Orizzonti, rappresentata da un uomo con la testa di falco che reca sul capo il disco solare, sia la dimostrazione di un compromesso tra le due classi sacerdotali; tuttavia si rese necessario differenziare il culto del dio falco da quello strettamente solare dando così ad Horus la condizione di figlio di Osiride ed Iside, vendicatore del proprio padre assassinato e smembrato da Seth. Da tale situazione derivarono altre denominazioni sincretiche di Horus: Hor-Sa-Isis, ovvero Horus figlio di Iside; Hor-mer-tef, Horus vendicatore di suo Padre; Hor-Pi-chrod, Horus il bambino (sott. di Iside). Quest’ultimo epiteto verrà adottato millenni dopo dai greci con il nome di Arpocrate, rappresentato come un fanciullo con l’indice della mano destra in bocca.

Nella sua forma di Hor-Sa-Isis, figlio di Iside, Horus era invece considerato amico e protettore dei morti incarico in cui era aiutato da quattro altri dei, i suoi figli divenuti, durante il Secondo Periodo Intermedio, protettori dei visceri che venivano estratti dal corpo del defunto e che venivano, dapprima riposti in una cassetta a quattro scomparti.

Durante il Nuovo Regno e segnatamente con la XIX dinastia, si instaura l’usanza di vasi canopici distinti, dotati di coperchi che rappresentano le teste dei quattro Figli di Horo. Anche quando, durante il Terzo Periodo Intermedio e la XXI dinastia, gli organi verranno imbalsamati a parte e reinseriti nel corpo del defunto, sopravviverà l’usanza dei vasi canopici, in questo caso solo simulacri giacché non cavi all’interno, recanti le teste dei quattro dei:

  • Hamset (umana), per il fegato;
  • Hapi (babbuino), per i polmoni;
  • Kebehsenef (falco), per gli intestini;
  • Duamutef (sciacallo), per lo stomaco.

Forme secondarie

Horus era onnipresente nell’antico Egitto: ogni città o borgo di una quale importanza hanno restituito tracce del suo culto. Oltre agli aspetti fondamentali del mito, questo dio fu ma mano investito anche di aspetti secondari: difensore del Paese, guardiano dei confini, protettore dei defunti e delle mummie, infilzatore di demoni e bestie selvagge ecc.

Difensore delle frontiere

Nel Basso Egitto, ai limiti del deserto libico — e più precisamente nel III nòmo e a Kôm el-Hisn — era venerato Hor-Thehenu, “Horus di Libia“. Attestazioni di questo Horus risalgono già al periodo tinita (le prime due dinastie), quando era conosciuto con l’epiteto di “Signore del santuario del Basso Egitto”. Questa forma guerriera del dio lo dipingeva come difensore dei confini occidentali dell’Egitto. Sua controparte era il dio falco Hor-Chesemti, “Horus d’Oriente”. Nel XIII nòmo, quest’ultimo fu fuso a Horakhti (“Horus dell’Orizzonte”) e alla dea Chesmet (una forma locale della dea-leonessa Sekhmet), considerata sua sposa divina. Hor-Chesemti fu inoltre assimilato al dio-falco Sopdu, venerato nel XX nòmo, alla frontiera orientale del Delta. Nelle vesti di difensore Horus compariva anche a Esna, con il nome di Hor-Manu, “Horus di Manu”. In origine, Manu e Bakhu erano toponimi che designavano le montagne del deserto occidentale, ma durante il Nuovo Regno divennero i nomi mitici delle estremità occidentale e orientale del tragitto compiuto dal sole dal suo emergere dalla terra fino al tramonto. In un rilievo a Edfu, un faraone compare nell’atto di offrire a Horbehedeti il singolo geroglifico dell’Orizzonte, costituito da due montagne: in cambio di questa offerta, il dio avrebbe accordato al re il trono, il palazzo reale e un lungo regno. Presso le paludi del Delta è attestata la presenza di Hor-Meseni, “Horus di Mesen, o Hor Mesenu, “Horus-infilzatore”. Mesen era sia un toponimo che un termine indicante Horus intento a infilzare un ippopotamo (incarnazione di Seth) con una lancia. Almeno tre località ebbero il nome Mesen: una a occidente presso Buto, una a oriente presso El Qantara e una dalla posizione sconosciuto. Presso la seconda Mesen, di grande importanza strategica contro le invasioni asiatiche grazie alla presenza della fortezza di Tjaru, Horus era adorato con le sembianze di un feroce leone.

Dio guaritore ed esorcista

Fin dalle origini della civiltà egizia Horus fu ritenuto un dio capace di guarire gli esseri umani dalle loro malattie. A partire dall’epoca tarda, questa funzione si esplicò soprattutto nella figura del giovane dio Arpocrate e per mezzo delle magiche Stele d’Horus. La figura del dio Hor-imi-Shenut ebbe un culto nel corso di tutta la storia egizia; tale epiteto ha posto alcuni problemi di interpretazione ed è stato variamente tradotto “Horus delle corde”, “Horus della città delle corde”, “Horus legato con corde”. Il termine cheni significava “esorcizzare”, mentre il chenut era una sorta di medico-guaritore, un esorcista incaricato di allontanare gli spiriti maligni e i morti pericolosi. Nelle “Case della vita” (le scuole annesse ai grandi templi) Horus era chiamato “Principe dei Libri”, assistente di Thot, come narra un papiro magico dell’epoca ramesside, questo Horus si sarebbe liberato dei propri nemici arrostendoli su un braciere; poteva anche essere raffigurato come un coccodrillo dalla testa di falco.

Durante la mummificazione delle salme, la potenza divina di Horus era invocata dai sacerdoti-imbalsamatori affinché garantisse l’incorruttibilità della carne. Horus, nel corso di questo rituale, era Hor-neb-Hebenu, “Horus signore di Hebenu”, e forniva i defunti di stoffe e panni funerari che, come corazze, li proteggevano dai tumulti e dagli attacchi dei seguaci di Seth.

Anche il già citato Hor-Behedeti li riforniva di stoffe, ma alfine di garantire le offerte funerarie. Hor-Merti avrebbe dovuto invece trascinare una rete per catturare i nemici dell’anima del defunto. Hor-Hekhenu, “Horus degli unguenti”, adorato a Bubasti, simboleggiava il calore bruciante del sole: anche lui sarebbe andato a caccia dei demoni nocivi per le mummie.

L’Occhio di Horus è nella religione egizia il simbolo di protezione, della prosperità, del potere regale e della buona salute, ed è personificato dalla dea Wadjet (o WedjatUadjetWedjoyetEdjo o Uto). In seguito al sincretismo tra Horus e Ra nella divinità di Ra-Harakhti, l’Occhio di Horus viene associato all’Occhio di Ra[5], di cui diventa sinonimo, nonostante in origine i due occhi facessero riferimento a rappresentazioni grafiche ben distinte.

Mito

Secondo la mitologia egizia, Horus volle vendicare l’uccisione del padre Osiride, perpetrata dal fratello di quest’ultimo, Seth, ma nello scontro con lo zio perse l’occhio sinistro, che si divise in sei parti. In una forma più recente del mito, l’occhio di Ra, smarrito per una ragione non nota, sarebbe stato lo scopo di una ricerca affidata a Shu e Tefnet. A causa del protrarsi nel tempo di tale ricerca il dio del sole si sarebbe provvisto di un nuovo occhio che al ritorno del rivale non volle cedergli il suo precedente ruolo. Allora Ra avrebbe trasformato l’occhio in un serpente posto sulla sua fronte, l’ureo.

Amuleto

L’amuleto ebbe grande importanza e diffusione nella civiltà e venne posto, di regola, all’interno dei bendaggi che avvolgevano il corpo del defunto, oltre che su rilievi, incisioni e papiri, in quanto simbolo di rigenerazione. Graficamente è costituito da un occhio sovrastato dal sopracciglio e sotto da una spirale, per alcuni il tratto residuo del piumaggio del falco, animale del quale Horus prende le sembianze, ma anche evoluzione dei segni di lacrime.

L’amuleto era portato da uomini, divinità o animali sacri; poteva essere dipinto sulle navi come segno apotropaico, sui fianchi dei sarcofagi affinché il defunto potesse vedere nell’aldilà o sui muri come difesa dai ladri.

ARPOCRATE / HORUS E GLI ILLUMINATI

Gli Illuminati (conosciuti anche come gli Illuminati di Baviera o più precisamente l’Ordine degli Illuminati) sono stati una società segreta nata in Baviera nel XVIII secolo.

Venne istituita a Ingolstadt (Germania) il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt (17481830) come alternativa alla massoneria, assumendone una struttura analoga. Sebbene sia in dubbio l’attuale esistenza di tale società, essa è spesso menzionata nell’ambito delle teorie del complotto per indicare presunti gruppi di potere e di pressione che eserciterebbero segretamente o, secondo altre versioni, aspirerebbero al dominio del mondo mediante l’instaurazione di un nuovo ordine mondiale.

Un simbolo usato dagli Illuminati: la Civetta di Minerva

Le origini antecedenti a Weishaupt possono essere trovate negli Alumbrados in Spagna e negli Illuminés in Francia. Questa affermazione è fatta sulla base della somiglianza nel nome o di presunti segreti occulti, ma di fatto non sussiste alcuna solida prova storica che attesti questo legame. Le pratiche mistiche di questi gruppi e il loro tentativo di unirsi a Dio tramite la meditazione, o anche con l’aiuto di pratiche sessuali, e infine l’affermazione – peraltro connaturata a ogni tipo di cammino iniziatico – che l’illuminazione poteva essere raggiunta durante la vita, li fanno certo assomigliare ai gruppi Illuminati successivi, ma le affermazioni che sostengono una connessione stretta con quelle organizzazioni successive restano a tutt’oggi indimostrate.

L’organizzazione dell’Ordine era simile a quella massonica, aveva struttura piramidale e diversi gradi di iniziazione a cui corrispondeva una consapevolezza progressiva dei segreti della setta e un maggiore potere. Solo gli adepti dei gradi superiori erano a conoscenza dell’ultimo scopo dell’Ordine, del vero Illuminismo; questi capi parlavano di questo scopo agli altri adepti, senza mai dire in che cosa consistesse. Un adepto poteva conoscere quelli della sua classe e quelli dei gradi inferiori; ma a meno che non avesse ricevuto dai superiori la commissione di direttore, di visitatore o di spia, tutti gli altri adepti erano per lui quello che essi chiamavano “invisibili”.

Il passaggio ad un grado superiore richiedeva almeno un anno di prove da superare finché colui che seguiva l’adepto tracciava il “quibus licet”, che conteneva tutte le indicazioni sufficienti per giudicare se l’adepto fosse degno o meno del passaggio di grado. Il quibus licet era suddiviso in colonne in cui erano riportati: connotati, carattere morale, religione, coscienza, studi favoriti, servigi che può rendere, amicizie, appartenenza ad altre società segrete, passioni dominanti, ricchezze e rendite, famiglia.

«L’Ordine degli illuminati dev’essere ben distinto da quello dei frammassoni. Ma questa differenza non è conosciuta né dai semplici frammassoni, e neppure dai nuovi iniziati nel grado minervale. Gli illuminati niente più temevano che d’essere riconosciuti sotto questo nome. Essi non si coprono del velo della frammassoneria se non perché si credono più sicuri sotto l’egida d’una società riguardata come insignificante.

Le logge massoniche non contengono per essi, secondo la loro espressione, che gente inetta (der tross von leuten) o il grosso dell’esercito, nel quale si trovano pochissimi uomini che devono stimarsi felici, quando dopo lunghe e dure prove, son giudicati degni d’essere segretamente ammessi nel santuario dell’ordine. Tutti gli altri frammassoni, apprendisti, compagni, e anche maestri, devono contentarsi delle loro vane cerimonie, e restar sotto il giogo, sia perché i loro occhi troppo deboli non sopporterebbero la luce, sia fors’anche perché non si potrebbe far calcolo abbastanza sul loro amore per l’Ordine e sul loro secreto, due cose essenziali agli adepti. Una volta condannati a rimaner in questa oscurità, non vi è più per loro speranza di giungere ai misteri; il che i Superiori esprimono in questi termini: Ex inferno nulla est redemptio

Oltre agli “Illuminati di Baviera”, molte società segrete di matrice occulta o legate alle tradizioni esoteriche sono state a volte associate al termine “Illuminati”, sia perché ispirate a princìpi analoghi, sia per il comune riferimento alla discesa nell’individuo della “Luce“, sinonimo di conoscenza (o Gnosi) e di ampliamento della visione e del quadro percettivo. Tra il Medioevo e l’età moderna si sono a vario titolo autodefiniti “illuminati” i Confratelli dello Spirito Libero, i Rosacroce, gli Alumbrados, gli Illuminés, i Martinisti, i Palladisti.

Dal XIX secolo in poi, tra teorici del complotto, il termine “Illuminati” è stato associato generalmente a seguaci di società iniziaticheSkull and Bones, il movimento del Round Table di Cecil RhodesPilgrims SocietyFabian SocietyRoyal Institute of International AffairsCouncil on Foreign RelationsBohemian Club, il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Club di Roma, la Carnegie Foundation, la Fondazione Rockefeller.

In particolare, sul New York Review of Books (1995), Jacob Heilbrunn identificò una delle fonti della .nella polemica antisemita del telepredicatore evangelista di destra Pat Robertson. Già negli anni venti del XX secolo Nesta H. Webster utilizzò la medesima teoria del complotto nel suo libro World Revolution: The Plot Against Civilization and Secret Societies and Subversive Movements. La teoria emerge anche nel libro del teorico conservatore statunitense Eustace Mullins Secrets of the Federal Reserve del 1952.

  • In Guerra e Pace di Tolstoj (libro terzo, capitolo VII) Pierre Bezuchov, di recente iniziato in Massoneria, tiene un discorso nella loggia pietroburghese, ma viene contestato da parte dell’uditorio e anche dal Gran Maestro, perché nelle sue parole si scorgono “pericolosi concetti degli Illuminati”.
  • Jordan Maxwell nel suo libro Matrix of Power parla dell’Ordine degli Illuminati come il Nuovo ordine mondiale che si è instaurato a nostra totale insaputa.
  • L’Ordine degli Illuminati è citato nel romanzo Angeli e demoni dello scrittore statunitense Dan Brown, in cui un killer usa la scusa di appartenere agli Illuminati per uccidere quattro cardinali della Chiesa cattolica nello stesso modo in cui venivano uccisi gli Illuminati nel medioevo.
  • L’Ordine degli Illuminati compare in molti libri di David Icke e nel DVD Libertà o Fascismo dell’autore britannico.
  • L’Ordine degli Illuminati appare nella Trilogia degli Illuminati di Robert Anton Wilson e Robert Shea, una serie di romanzi fantastici-umoristici di riferimento per la religione discordiana.
  • Adam Kadmon nel suo libro Illuminati. Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale del 2013 illustra numerose teorie legate al mondo degli Illuminati e alle loro simbologie.

TERENCE MCKENNA LO SCIAMANO DEL TEMPO E LA TIMEWAVE ZERO 1975

Terence Kemp McKenna (Paonia16 novembre 1946 – San Rafael3 aprile 2000) è stato uno scrittorenaturalista e filosofo statunitense.

Fu una delle personalità più significative della controcultura americana degli ultimi anni, importante esponente della cultura psichedelica, oltre che fondatore di una istituzione privata per ricerche etnobotaniche. McKenna ha cercato in modo metodico e sistematico di interpretare la storia dell’evoluzione dell’umanità attraverso l’uso controllato di psichedelici, ricoprendo per alcuni il ruolo che fu già di Timothy Leary negli anni sessanta.

Cresce a Paonia, una piccola e religiosa città del Colorado dell’ovest. Una rara malattia della vista lo costrinse a utilizzare lenti bifocali già in tenera età. Questo fatto, unito alla sua costituzione non propriamente atletica ne fecero una persona isolata, tanto che fu costretto a un’infanzia forse un po’ solitaria.

Conobbe le sostanze psichedeliche attraverso gli scritti di Aldous Huxley. La sua prima esperienza diretta con esse avvenne quando si alimentò con una notevole quantità di semi di morning glory (Ipomoea violacea), un’esperienza che, egli disse, avrebbe determinato l’intera esistenza.

Dopo la morte di sua madre nel 1971, Terence, suo fratello Dennis, e altre tre persone si recarono nell’Amazzonia colombiana alla ricerca dell'”Oo-koo-hé”, un derivato di una pianta contenente DMT. A La Chorrera, spinto da suo fratello, si sottopose a un esperimento psichedelico: Terence disse che questa prova lo aveva messo in contatto con il “Logos”: fu personale testimone di una “voce istruttiva“, “allucinatoria” da lui stesso ritenuta “universale“, per una visionaria esperienza religiosa. Le rivelazioni di questa voce lo spinsero a esplorare la struttura di una forma primordiale dell’I Ching, che lo condussero alla sua “Novelty Theory”.

Nel 1993 fu speaker allo “Starwood Festival” circostanza documentata nel libro “Tripping” di Charles Hayes. Fu un abile oratore ammirato dai suoi fan per la sua eloquenza. Mentre alcune sue presentazioni erano testuali ripetizioni di materiale precedente, il suo dono per i discorsi improvvisati gli consentiva di prodursi in performance colte e imprevedibili. Le sue risposte alle domande inattese erano elaborate e acute come quelle dei suoi discorsi preparati.

Oltre alle droghe psichedeliche, McKenna si occupò di realtà virtuale, di tecno-paganesimo, di intelligenza artificiale, di evoluzione, di extraterrestri, del culto degli antenati e di teoria estetica. Consigliava di assumere sostanze psichedeliche preferibilmente in solitudine, in un luogo buio, privo di musica o di qualunque forma di stimolo esterno.

Dal punto di vista filosofico e religioso, espresse ammirazione per Marshall McLuhanPierre Teilhard de Chardin, le dottrine dello gnosticismo cristianoJames Joyce. Fu contrario a qualunque forma di religione organizzata o di risveglio spirituale basato su un guru.

Era convinto che la DMT fosse l’apoteosi dell’esperienza psichedelica e parlò di “palloni ingioiellati che si autodribblano”, o di “macchine di folletti che si trasformano da sé” cose che si incontrano quando si è in quello stato. Sebbene egli evitasse ogni fedeltà a qualunque interpretazione singola, era aperto all’idea che le sostanze psichedeliche fossero dei veri e propri “viaggi trans-dimensionali” che consentono all’individuo di incontrarsi con quelli che potevano essere alieni, fantasmi/antenati o gli spiriti della terra.

McKenna morì nel 2000, di glioblastoma multiforme, una forma di tumore cerebrale molto aggressiva. Aveva 53 anni. Lasciò suo fratello Dennis, i figli Finn e Klea.

Il pensiero di McKenna ribalta la visione delle piante psicoattive, non più viste come un’insidia o un rischio per la salute, ma uno degli strumenti necessari per la propria evoluzione spirituale, strumenti già utilizzati dai nostri antenati. Per questo per McKenna la scienza della psicologia, ignorando per cinquant’anni le piante psicoattive e accontentandosi delle teorie comportamentali, fece un cattivo servizio, potenzialmente mortale, alla dignità umana.

Per McKenna, la DMT doveva essere elevata al ruolo di regina tra le sostanze utili all’espansione della coscienza. La DMT è una triptamina già presente nel cervello umano. “La DMT non è una delle nostre illusioni irrazionali. Ritengo che le esperienze vissute con l’assunzione di DMT siano vere. È una dimensione vicina a noi. Dobbiamo inviare esperti intrepidi, con il compito di esplorare e di riferire su quanto troveranno.” Qui McKenna si accosta al pensiero di Timothy Leary e di Ralph Metzner, che negli anni settanta introdussero i termini di “Set and Setting“. Infatti per loro questi viaggi andavano intrapresi al buio e nel silenzio e in una situazione di comodità, familiarità e sicurezza. Ti siedi, fai silenzio e presti attenzione: “ecco l’essenza di una tecnica valida“. Per questo e per altri motivi, McKenna subì sempre il fascino della figura dello sciamano.

Di altrettanto interesse è la collocazione della televisione che viene annoverata tra le droghe elettroniche, e viene considerata come la droga più utile alle recenti civiltà del dominio per il controllo delle masse. Inoltre McKenna propone un’altra sua teoria, secondo la quale circa 12.000 anni fa sono nate le attuali società del dominio, le cui strutture sono arrivate sino a oggi, e questo a causa di un cambiamento climatico che ha tolto dalla dieta umana i funghi. Fino a quel momento gli uomini vivevano in società della condivisione, vista quasi come un Eden, in cui il mondo femminile aveva un’importanza cruciale: il potere della Grande Dea.

L’attuale “civiltà del dominio”, per McKenna, ha sempre cercato di mettere al bando le droghe giustificandosi che altrimenti si giungerebbe in un mondo in cui tutti i valori tradizionali della comunità si dileguano di fronte a una ricerca di autogratificazione senza fine. “Non dobbiamo escludere questa possibilità, ma dobbiamo senz’altro scartare la convinzione che sia possibile evitare questa visione del futuro con un sistema di caccia alle streghe, di soppressione delle ricerche e nella diffusione isterica di disinformazione e di bugie. Asserire che il diritto alla ricerca della felicità non comprenda il diritto di sperimentare con piante e sostanze psicoattive, significa fare un discorso che nella migliore delle ipotesi è restrittivo e nella peggiore ignorante e primitivo… La questione degli psichedelici è una questione di diritti e di libertà civili.”

“Quello che sta avvenendo al nostro mondo è una “ingressione” della novità verso quello che Whitehead definiva “concrescenza“, un giro che si stringe. Tutto scorre assieme. Il “lapis auto-poietico“, la pietra alchemica alla fine del tempo, va in coalescenza quando tutto scorre assieme. Quando viene fatta un’eccezione alle leggi della fisica, l’universo scompare, e quel che rimane è un plenum strettamente collegato: la monade, capace di espressione di per sé, è limitata a proiettare un’ombra sul fisico come se fosse una sua riflessione. Qui mi sono approssimato molto, al classico pensiero millenarista e apocalittico nella mia visione dell’accelerazione del cambiamento. Dal modo nel quale il giramento si sta stringendo, posso predire che la concrescenza avverrà presto — attorno all’anno 2012. Vedrà l’ingresso della nostra specie nell’iperspazio, ma sembrerà anche essere la fine delle leggi fisiche che accompagneranno il rilascio della mente all’interno dell’immaginazione.”

McKenna raffigurava la “novità” in un programma per computer, che, inserendo su di grafico onde temporali prodotte dalla sua teoria produceva per somma algebrica un’onda risultante che denominava “timewave zero” oppure la “onda temporale” (“timewave”). La “Timewave zero” è una formula numerologica che secondo McKenna dovrebbe calcolare il flusso e riflusso della “novità”, definita come aumento nel tempo dell’interconnessione nell’Universo, oppure la complessità organizzata. Basandosi sull’interpretazione di McKenna della sequenza “King Wen” delle tessere dell’I Ching cinesi, il grafico sembra mostrare grandi periodi di novità, corrispondenti con i maggiori cambiamenti nell’evoluzione biologica e nei cambiamenti socioculturali dell’umanità.

McKenna credeva che gli eventi di ogni tempo sono ricorsivamente correlati agli eventi di altri tempi, e scelse il bombardamento atomico di Hiroshima come la base che lo condusse a ottenere la data del 18 novembre 2012. Quando in seguito scoprì che la conclusione del 13° baktun del Calendario Maya era stato posto, da studiosi occidentali, in correlazione con la data del 21 dicembre 2012.

Gruppi di ricerca online stanno attualmente verificando la sua teoria a livello sperimentale. È stata calcolata una data alternativa per la fine del “Grafico Timewave“. La teoria è stata ripresa in considerazione dalla comunità online Italiana e sta ancora ricevendo considerabile attenzione. Il blog italiano Civiltà Scomparse è gemellato al sito ufficiale della Timewave Zero dal 2017, moderato da Peter Meyer, che ha collaborato alla creazione del grafico. 

Opere

  • 1975 – The Invisible Landscape: Mind, Hallucinogens, and the I Ching (con Dennis McKenna) (Seabury; 1st Ed) ISBN 0-8164-9249-2.
  • 1976 – The Invisible Landscape (con Dennis McKenna, and Quinn Taylor) (Scribner) ISBN 0-8264-0122-8
  • 1976 – Psilocybin – Magic Mushroom Grower’s Guide (con Dennis McKenna: accreditato sotto lo pseudonimo OT Oss and ON Oeric) (2nd edition 1986) (And/Or Press) ISBN 0-915904-13-6
  • 1992 – Psilocybin – Magic Mushroom Grower’s Guide (con Dennis McKenna: (accreditato sotto lo pseudonimo OT Oss and ON Oeric) (Quick American Publishing Company; Revised edition) ISBN 0-932551-06-8
  • 1992 – The Archaic Revival (HarperSanFrancisco; 1st edition) ISBN 0-06-250613-7
  • 1992 – Food of the Gods: The Search for the Original Tree of Knowledge – A Radical History of Plants, Drugs, and Human Evolution (Bantam) ISBN 0-553-37130-4
  • 1992 – Synesthesia (con Timothy C. Ely) (Granary Books 1st Ed) ISBN 1-887123-04-0
  • 1992 – Trialogues at the Edge of the West: Chaos, Creativity, and the Resacralization of the World (con Ralph H. Abraham, Rupert Sheldrake and Jean Houston) (Bear & Company Publishing 1st Ed) ISBN 0-939680-97-1
  • 1993 – True Hallucinations: Being an Account of the Author’s Extraordinary Adventures in the Devil’s Paradise (HarperSanFrancisco 1st Ed) ISBN 0-06-250545-9
  • 1994 – The Invisible Landscape (HarperSanFrancisco; Reprint edition) ISBN 0-06-250635-8
  • 1998 – True Hallucinations & the Archaic Revival: Tales and Speculations About the Mysteries of the Psychedelic Experience (Fine Communications/MJF Books) (Hardbound) ISBN 1-56731-289-6
  • 1998 – The Evolutionary Mind: Trialogues at the Edge of the Unthinkable (con Rupert Sheldrake and Ralph H. Abraham) (Trialogue Press; 1st Ed) ISBN 0-942344-13-8
  • 1999 – Food of the Gods: A Radical History of Plants, Drugs, and Human Evolution (Rider & Co; New edition) ISBN 0-7126-7038-6
  • 1999 – Robert Venosa: Illuminatus (con Robert Venosa, Ernst Fuchs, H. R. Giger, and Mati Klarwein) (Craftsman House) ISBN 90-5703-272-4
  • 2001 – Chaos, Creativity, and Cosmic Consciousness (con Rupert Sheldrake and Ralph H. Abraham) (Park Street Press; revised ed) ISBN 0-89281-977-4 (Revised edition of Trialogues at the Edge of the West)
  • 2005 – The Evolutionary Mind: Trialogues on Science, Spirit & Psychedelics (Monkfish Book Publishing; Revised Ed) ISBN 0-9749359-7-2; in italiano La mente evolutiva. Conversazioni su scienza, immaginazione e spirito, Roma, Edizioni Tlon, 2017.

Secondo la “Novelty Theory” proposta da McKenna l’universo è caratterizzato da un cosiddetto “Attrattore teleologico” che determinerebbe una “fine dei giorni” che aumenta l’interconnessione tra viventi, fino a raggiungere nel 2012, una singolarità infinita: a quel punto qualsiasi cosa di immaginabile avverrà simultaneamente, condizione che lui definiva l’“Eschaton”. Questa idea venne elaborata da McKenna durante gli anni settanta mentre assumeva il fungo contenente psilocibina e in seguito la dimetiltriptamina.

McKenna vedeva l’universo come uno sciame di onde di materia, che “spiraleggiano” lungo un gradiente di interferenza costruttiva sinergica o energeticamente più favorevole. McKenna considerava che l’universo veniva “tirato dal futuro verso uno scopo così inevitabile, come una biglia che invariabilmente raggiungerà il fondo di una tazza, quando la si rilascia vicino al bordo finendo a riposo, nello stato con minore energia, ossia in fondo alla tazza stessa. Quello è precisamente il mio modello della storia umana.“Nella “Novelty theory“, Teoria della Novità, quando due onde di materia vengono connesse da un rapporto di mutua interferenza costruttiva o entanglement quantistico, si immaginano oppure si grokkano reciprocamente. McKenna credeva che l’immaginazione fosse in grado di interconnettere istantaneamente onde di materia, dichiarando che “l’immaginazione è una dimensione dell’informazione nonlocale,” e che “la novità equivale a densità di connessione.”

ARPOCRATE / HORUS E LA FIGURA DI BILL GATES, MICROSOFT 1975

Bill Gates, all’anagrafe William Henry Gates III (Seattle28 ottobre 1955), è un imprenditoreprogrammatoreinformatico e filantropo statunitense.

È meglio conosciuto come il principale fondatore di Microsoft Corporation. Durante la sua carriera in Microsoft, Gates ha tenuto le posizioni di presidente del consiglio di amministrazione (chairman), amministratore delegato (AD) e chief software architect, ed è anche stato il maggior azionista individuale fino a maggio del 2014.

Gates è uno dei più conosciuti imprenditori della rivoluzione del personal computer. È stato criticato per le tattiche commerciali, che sono state considerate anti-competitive. Questa opinione è stata sostenuta da numerose sentenze giudiziarie.

Dopo aver lasciato Microsoft, Gates perseguì una serie di imprese filantropiche. Donò grandi quantità di denaro a diverse organizzazioni di beneficenza e a vari progetti di ricerca scientifica attraverso la Fondazione Bill & Melinda Gates, ritenuta la fondazione privata più grande al mondo. Nel 2009, Gates e Warren Buffett fondarono The Giving Pledge, campagna per mezzo della quale loro e altri miliardari si impegnano di donare almeno metà del proprio patrimonio alla filantropia. La fondazione lavora per salvare vite e migliorare la salute globale, e sta lavorando con Rotary International per debellare la poliomielite.

«Fui bocciato in alcune materie agli esami, ma il mio amico le passò tutte. Ora lui è un ingegnere alla Microsoft, mentre io sono il proprietario della Microsoft.»

Nella puntata di Report dell’11 maggio 2020, l’attività filantropica di Bill Gates è stata oggetto di inchiesta mostrando una serie di controversie. La Fondazione Bill & Melinda Gates risulta essere il secondo finanziatore dell’OMS dopo gli USA. Secondo Report, ciò lo renderebbe particolarmente influente da un punto di vista decisionale, viste le difficoltà dell’Organizzazione a reperire fondi, sebbene il contributo della Fondazione Bill & Melinda Gates si aggiri attorno al 10% e le decisioni siano in realtà prese dagli organismi parte dell’Assemblea mondiale della sanità, della quale fanno parte solo gli Stati membri. Nella trasmissione viene inoltre dato risalto agli investimenti della Fondazione in case farmaceutiche, senza peraltro specificare se questi conferiscano effettivamente alla Fondazione un peso determinante nelle decisioni operative.

2020: LOCKDOWN NAZIONALI, QUARANTENE, CITTA’ SVUOTATE, DISTANZIAMENTO SOCIALE, MASCHERINE E LA CORSA ALLA VACCINAZIONE

Nel 2020 si è diffuso il COVID – 19, una malattia respiratoria simile alla polmonite, originatasi probabilmente nel corpo di un – pipistrello – che venne venduto in un mercato degli animali cinese. Si sta cercando di verificare, comunque, se abbia avuto origine da un incidente imprevisto in un laboratorio cinese. I cinesi sono stati i primi ad attuare il lockdown di una intera città, Wuhan, il 23 gennaio, poi è scoppiato l’allarme dei primi casi in Italia il 21 febbraio e l’ 8 marzo 2020 noi italiani siamo stati i primi ad attuare un lockdown nazionale, e successivamente tutti i paesi si sono mossi a catena, e il mondo si è praticamente chiuso in sé stesso per diverse settimane. Le città apparivano – VUOTE -, tanto che si potevano cominciare ad avvistare animali, che, incuriositi dall’ improvviso “silenzio umano” si sono messi a girovagare per le nostre strade. Abbiamo dovuto tutti coprire la nostra bocca con la – MASCHERINA – e abbiamo dovuto attuare il – DISTANZIAMENTO SOCIALE –

Il periodo trascorso in quarantena e nelle zone rosse ha avuto effetti spiacevoli su molte persone, che si sono trovati a dover affrontare da soli la loro depressione, i problemi in famiglia e le difficoltà sociali. I bambini e gli adolescenti, con le scuole chiuse, hanno dovuto affrontare “la scuola virtuale”.

La società si è divisa fra quelli ligi alle regole, che apparivano ipocondriaci e non riuscivano più a tornare alla normalità e quelli che contestavano la situazione e le procedure usate.

Nel 2020 è cominciata anche la “corsa al vaccino” e a dicembre sono stati annunciati i primi prodotti. La maggior parte delle persone si è vaccinata, ma una piccola parte della società ha rifiutato ogni singola dose e si oppone fermamente all’ obbligo vaccinale. Nel 2021 è stato introdotto il “GREENPASS” per accedere ai luoghi di aggregazione, che si poteva ottenere solo tramite vaccinazione. Largamente contestato e combattuto, questo pass non è più in uso attualmente.

Per molta gente, il periodo dei lockdown, con gli assurdi controlli e fermi della polizia contro i “runners”, chi usciva la sera, chi portava fuori il cane, chi non indossava la mascherina correttamente, l’ uso di droni in Cina e la pratica di sigillare i condomini, e soprattutto la pratica dei – TAMPONI – per potersi presentare a lavoro in sicurezza sono stati una dimostrazione di dittatura totalitaria, mentre altri si sono adeguati alle circostanze, ma non hanno mai rinunciato alla mascherina, anche nel 2023, quando non si può più parlare di pandemia in atto. Applaudivano ai medici eroi, ballavano e cantavano sui balconi, e appendevano manifesti con su scritto “andrà tutto bene”.

Molta gente si è accanita contro chi non rispettava pienamente le regole, e i non vaccinati e il movimento dei “no vax” sono stati percepiti come una minaccia pubblica, e si chiedevano a gran voce sanzioni e punizioni di ogni genere per queste persone.

Altre polemiche riguardavano l’impossibilità di accedere agli ospedali per stare vicino ad un congiunto malato e la situazione di isolamento degli anziani nelle case di riposo, e attualmente si stanno giudicando le controversie delle terapie per i primi pazienti covid in Marzo 2020 con l’ossigeno ad alta intensità che potrebbe averli uccisi.

      ARPOCRATE / HORUS E IL TABACCO     

Il tabacco è un prodotto agricolo, ottenuto dalle foglie delle piante del genere Nicotiana, famiglia Solanacee. Può essere consumato, usato come insetticida come derivato nicotinico e, in forma di tartrato di nicotina, è utilizzato in alcuni farmaci e ha proprietà emetichepiù comunemente viene usato come componente base di sigarette e di sigari, o venduto sfuso per essere fumato nella pipa.

Il tabacco è stato a lungo in uso come enteogeno nelle Americhe; tuttavia, al momento dell’arrivo degli Europei nel Nord America, divenne rapidamente popolare, da un punto di vista commerciale, come droga ricreativa. Questa divulgazione portò allo sviluppo dell’economia del Sud degli Stati Uniti, parallelamente alla coltivazione del cotone. Dopo la Guerra di secessione americana e la conseguente abolizione della schiavitù, ci fu un cambiamento nella domanda e nella forza lavoro, che permise lo sviluppo della sigaretta. Questo nuovo prodotto portò rapidamente alla crescita delle industrie del tabacco, fino alle controversie scientifiche sulla dannosità dei prodotti da fumo a partire dalla metà del XX secolo.

A causa della proprietà di dipendenza della nicotina, l’assunzione di tabacco genera la dipendenza (tabagismo); la quantità di assorbimento, la frequenza e la velocità del consumo di tabacco si ritiene siano direttamente legate alla forza biologica di dipendenza dalla nicotina. L’uso di tabacco è un’attività che è praticata da circa 1,1 miliardi di persone e fino a un terzo della popolazione mondiale adulta.L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riferisce che il tabacco è la seconda causa di morte nel mondo (dopo l’ipertensione), ma la prima causa di morte evitabile, e si stima che provochi quasi 6 milioni di decessi l’anno. Quasi l’80% dei fumatori nel mondo vive in Paesi a medio o a basso reddito.

Il 31 maggio di ogni anno l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) celebra la Giornata mondiale senza tabacco, evidenziando i rischi che corre la salute umana a causa del fumo e sollecitando politiche per ridurne il consumo. La prima Giornata mondiale senza tabacco venne celebrata nel 1987 per attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale su un’importantissima causa di decesso evitabile.

Dalla fine del XVII secolo il tabacco fu utilizzato come antiafrodisiaco e quindi l’uso ne fu particolarmente raccomandato ai religiosi per attenuare eventuali pulsioni di libidine.

Oggi il tabacco viene assunto principalmente fumandolo sotto forma di sigarosigaretta o bruciato in pipe. Altre forme di consumo comprendono il tabacco per uso orale (come il tabacco da masticare e lo snus svedese) l’aspirazione di polvere di tabacco (tabacco da fiuto) o la vaporizzazione attraverso dispositivi elettronici di svapo con liquidi a base di glicole propilenico e glicerina vegetale,nei quali viene estratto, attraverso processi di macerazione delle foglie,l’aroma del Tabacco. Tra i componenti del tabacco c’è la nicotina, un alcaloide e una potente neurotossina che viene assorbita dall’organismo durante il consumo procurando effetti piacevoli e stimolanti, ma nel contempo generando assuefazione e dipendenza. I rischi per la salute, pur essendo sempre presenti, variano in base al modo e alla quantità di assunzione. Essi vanno dal tumore ai polmoni passando per danni cardio-vascolari, potenziali danni al feto per le donne incinte e persino rischi per la vista (il fumo è tra i fattori che favoriscono l’insorgenza di una malattia della retina chiamata degenerazione maculare legata all’età che può provocare ipovisione e cecità centrale)

2023: SI AVVICINA LA SCOPERTA DEL PIANETA NOVE?

“ENTRO IL 2035 SAREMO IN GRADO DI TROVARLO O DI ESCLUDERE DEFINITIVAMENTE LA SUA ESISTENZA”

Il pianeta X (o transnettuniano, o nono pianeta) è un pianeta ipotetico al di là di Nettuno e dei plutoidi. La sua esistenza fu ipotizzata sulla base di apparenti discrepanze nell’orbita di Nettuno. La X non è intesa come dieci in numeri romani, bensì come incognita.

Il tema di un ulteriore pianeta oltre a quelli conosciuti viene considerato un falso problema: le scoperte nel sistema solare esterno si moltiplicano, e numerose fasce di asteroidi e altri oggetti vengono delineate. A partire proprio da Plutone, numerosi oggetti, per cui si è coniata la definizione di oggetto transnettuniano, orbitano attorno al Sole e fanno svanire la distinzione tra pianeti e asteroidi. Lo stesso Plutone, il 24 agosto 2006, è stato declassato da nono pianeta a pianeta nano e cioè semplicemente il maggiore, o uno dei maggiori, di questi oggetti.

Ciò non evita naturalmente che ogni nuova scoperta venga salutata come quella del decimo pianeta. Nel 2004 alcuni lo identificarono con Sedna. All’inizio del 2006 la notizia che Eris superasse Plutone per dimensioni suscitò grande clamore nella stampa.

Dopo la declassificazione di Plutone a pianeta nano è adesso fonte di confusione chiamare il presunto nono pianeta come “Pianeta X”, dato che “X” rappresenta il numero romano 10, tuttavia quando il termine fu coniato Plutone non era ancora stato declassato a pianeta nano, ed era ancora considerato il nono pianeta del sistema solare.

Il 20 gennaio 2016 gli astronomi del Caltech Konstantin Batygin e Michael Brown hanno annunciato una prova indiretta supplementare dell’esistenza del nono pianeta basata su un nuovo modello scientifico delle orbite estreme di alcuni oggetti transnettuniani.

Ragioni dell’esistenza del pianeta 9

Molti astronomi, alla fine del XIX secolo, ipotizzavano l’esistenza di un pianeta 9. La ragione di questo entusiasmo era che, meno di 50 anni prima, il pianeta Nettuno era stato scoperto seguendo le indicazioni dei matematici John Couch Adams e Urbain Le Verrier, che basarono i loro calcoli su discrepanze delle orbite di UranoSaturno e Giove.

Secondo il loro ragionamento, se un pianeta era stato sorprendentemente scoperto solo calcolando le differenze tra orbite teoriche e reali dei pianeti già noti, allora c’era una reale possibilità che gli errori nell’orbita di Nettuno potessero essere spiegati da un pianeta ignoto.

La ricerca del pianeta 9

L’astronomo Percival Lowell chiamò questo ipotetico pianeta “pianeta X” ovvero pianeta ignoto. Compì due ricerche separate senza successo; la prima finì nel 1909 e la seconda cominciò nel 1913, dopo avere revisionato la sua predizione sull’ipotetica posizione. Questa ricerca finì nel 1915, dopo di che Lowell pubblicò i suoi parametri teorici per il pianeta 9. Nello stesso anno furono registrate al suo osservatorio due deboli immagini di Plutone, ma esse non furono riconosciute come tali fino alla scoperta di Plutone, nel 1930.

Conclusione della ricerca

All’inizio si pensò che Plutone potesse essere il pianeta 9, ma la sua massa non era sufficiente a spiegare le anomalie osservate nell’orbita di Nettuno, così la ricerca continuò. Tuttavia le apparenti discrepanze furono risolte quando la sonda spaziale Voyager 2 scoprì che la massa di Nettuno era stata calcolata male. Prendendo in considerazione la nuova massa di Nettuno, non c’era più bisogno di nessun pianeta ignoto per spiegarne l’orbita.

Nel 2014 la NASA ha comunicato la notizia che il suo programma di esplorazione Wide-Field Infrared Survey Explorer (WISE) dopo avere sondato lo spazio ha escluso l’esistenza di un pianeta 9.

Eris

Il 29 luglio 2005 è stata annunciata la scoperta di Eris, il primo oggetto della fascia di Kuiper caratterizzato da dimensioni quasi identiche a quelle di Plutone. Al momento della scoperta Eris si trovava a 97 UA dal Sole; l’oggetto presenta un’inclinazione orbitale di 44° sull’eclittica. Una scoperta del genere era da tempo attesa, visto il proliferare di oggetti transnettuniani recentemente scoperti.

Ulteriori studi

Il 20 giugno 2017 l’università dell’Arizona affermò di aver calcolato che un determinato tipo di perturbazioni presenti nella fascia di Kuiper potrebbe essere provocato da un corpo di massa simile a quella della Terra o di Marte. Nel 2020 è stata resa nota l’orbita del pianeta extrasolare HD 106906 (AB)b, con una massa pari a 11 volte quella di Giove e un’orbita molto eccentrica e disallineata, con un semiasse maggiore di 850 UA. Questo pianeta mostra uno scenario simile a quello del pianeta 9, dando la prova che una simile orbita è possibile, e l’età del suo sistema planetario, attestato a soli 15 milioni di anni, suggerirebbe che il pianeta 9 possa essersi formato nelle prime fasi dell’evoluzione del sistema solare, venendo espulso tramite interazioni con Giove. Al pianeta 9 si ricollegherebbero le insolite orbite di alcuni corpi nella fascia di Kuiper, come la deformazione del disco di detriti attorno a HD 106906 (AB)b.

Nel 2022 è stato annunciato che uno studio guidato da Sigurd Naess conclusosi l’anno precedente non ha mostrato l’esistenza di un nono pianeta, escludendo con un 95% di confidenza la presenza di un corpo relativamente massiccio posto a grande distanza dal Sole. Le osservazioni sono state effettuate con l’Atacama Cosmology Telescope situato nel deserto di Atacama, in Cile, nei pressi dell’Osservatorio di Llano de Chajnantor. Con il telescopio di sei metri sono state effettuate osservazioni alla lunghezza d’onda delle microonde, scandagliando eventuali corpi in movimento orbitale posti a una distanza tra 300 a 2000 UA dal Sole.

IL PATTERN NELLE COPERTINE DELLE RIVISTE

LA MIA IDEA DI UN PATTERN NELLE COPERTINE DELLE RIVISTE HA AVUTO ORIGINE QUANDO HO TROVATO QUESTA DEL NEWSWEEK DEL 1936

(PURTROPPO PER MOTIVI DI GRAFICA DI BLOG NON MI E’ POSSIBILE POSTARE TUTTE LE COPERTINE, MA PROVATE A FARE UN ESPERIMENTO E CONSULTATE GLI ARCHIVI DELLE COPERTINE DI INTERNAZIONALE, COURRIER INTERNATIONAL, TIME, NEWSWEEK, THE ECONOMIST e ricordatevi di saltare di TRE anni ogni uno)

ARPOCRATE / HORUS IN ASTROLOGIA: E’ IL PIANETA Y MORPURGHIANO

Sarà delle dimensioni di Nettuno o comunque di un gigante gassoso quando sarà trovato, e come minimo ha le dimensioni di Marte. Si stima che abbia una orbita lunga 10.000 o 20.000 anni e quindi il suo transito in un segno può variare da 833 anni a 1666 anni per ogni segno. 

PAROLE CHIAVE: Silenzio, discrezione, simboleggia la guarigione, fraintendimento del gesto, segreti, confidenze, gnosticismo ermetico, Harpo Marx, il suo avatar personificato: commediante e mimo, era solito usare una cornamusa o un fischietto, bambino, amarezza, indurre al silenzio. Il bambino interiore, gestione di un neonato, esperienze relative alla prima infanzia, attitudine e approccio nei confronti di neonati e infanti, maltrattamento di neonati e figli piccoli, reazioni infantili, non riuscire a crescere mentalmente, disabilità mentale che comporta un atteggiamento infantile, mantenere l’ innocenza, rimanere immaturi, subire richieste infantili, insistenti o immature da altri, essere fragili, delicati, incapace di badare a sé stesso, necessita di sorveglianza continua, di cure costanti, lavorare in sala incubatrice, ritardo nello sviluppo, sindrome dell’ eterno bambino, sindrome dell’ invecchiamento precoce (progeria), scoprire il mondo come se fosse la prima volta, problemi con la gravidanza, aborto spontaneo, ginecologo, alfabeto, alfabetizzazione, la parte della nostra vita che necessita di delicatezza e cure costanti, decondizionamento, lavaggio del cervello, essere autentici, mentalità da tabula rasa.

POTENZIALE DOMICILIO: Gemelli, Vergine (Pianeta Y Morpurghiano)

ESALTAZIONE: Ariete e Leone

ESILIO: Pesci e Sagittario

CADUTA: Bilancia e Acquario

ARPOCRATE IN ASTROLOGIA Bambino silenzioso, incarnazione della speranza e della pace, adattamento di Horus, figlio di Isis (Iside), ritorno in voga dei misteri greco – romani, culti del mistero, padre (Serapis), confidenzialità, sole rinnovato all’ alba, neonato, infante, dito in bocca, fraintendimento, avvelenamento, morso di serpente, infanzia, le rose il suo simbolo, ospitalità, Guns’n’Roses, Axl Rose 1962 e la crisi nucleare, Axl Rose e lo stellium in Acquario, silenzio interstellare, ufo, disclosure, Roswell, ricevere messaggi interstellari, Seti, leaks informatici, coma, pianto infantile, ”sweet child of mine” canzone, “appetite for destruction” canzone, “Chinese Democracy” canzone, “Civil War” canzone, gnosticismo ermeneutico, fiori e flower power, Higher Self (Long Self di Eric Wargo), angelo custode, testa di uccello (Horus), occhio (Horus), luoghi sacri da rispettare, incarnazione della monarchia, rimanere bambino, testa rasata, rispetto, commemorazione, minuto di silenzio, punto da scorpione, simbolo di guarigione, coccodrillo, dio ostaggio del triumvirato composto da Nerone, Commodo e Caligola nella collana dei libri “Le Sfide di Apollo”, rapimenti, assassinii, sparizioni misteriose, accesso a verità superiori, “sapere sovrannaturale”, indagare il sovrannaturale, comprensione del Divino, invito alla prudenza, forte monito a, interiorizzazione, privo di volto, maschera, orecchie, conoscenze iniziatiche, introspezione, meditazione, silenzio interiore, placare, sensazione di vuoto, funerali, statue, immobilità, simbolismo, comunicazione non verbale, patterns, “horror vacui”, ricerca di riempitivi, rinascita spirituale, il silenzio dell’ universo, vincere la solitudine, fecondazione in vitro, Gesù Bambino e la Vergine Maria, Timewave Zero e Mckenna.

ASTROLOGIA MORPURGHIANA PIANETA Y (CONSULTARE IL SITO “LA ROTTA DI ULISSE 2.0” IL SITO DI ASTROLOGIA MIGLIORE NEL PANORAMA ITALIANO): inizio e fine del Tempo, misurazione del Tempo, opposto e complementare a Nettuno, ne rappresenta i valori antagonistici, domicilio primario Vergine, base in Gemelli, esaltato in Leone e Ariete, esilio in Pesci e Sagittario, caduta in Acquario e Bilancia. Origini, vento, vita primordiale, interpretazione e previsione fenomeni meteorologici e geologici. Il principio della vita, assumere identità, primo vagito, emettere (segnali), immettere, ritmicamente, regolarmente, fiato, i polmoni, scandire, battito cardiaco, regolatore, normalizzante, ripetizione gesti istintivi e involontari, continuità della vita, produzione: orologi, metronomi, strumenti di regolazione e misura, strumenti a fiato, tabacco e fumo, produzione di vasi, bottiglie, meteorologia, fissazioni, conforto delle abitudini e della gerarchia, assegnare nomi a cose e persone, il cognome, delimitare, precisione, reiterare stesse cose, temere cambiamenti, immobilismo caratteriale, poliomielite e polmoni di acciaio, scandalo talidomide ed effetti collaterali, vetro. 

https://larottadiulisse.it

 





Fossili dal futuro: misteri dell’ inconscio ed echi dal lontano remoto

2 12 2020

Il nostro futuro si nasconde nei retroscena del passato



Quello di cui vi parlerò oggi è un “esperimento ad extremis” nel quale tenteremo di anticipare l’ inimmaginabile esplorando il mio immaginario del passato, il mio bizzarro e incomprensibile fascino per una determinata categoria di scenari.
RICORDATE: TUTTO E’ POSSIBILE, PERSINO L’ INIMMAGINABILE Quando penso all’ inimmaginabile mi riferisco al mirabolante e impossibile cambiamento di stile di vita del quale la scrittrice J. K. Rowling ha avuto esperienza: da madre single depressa immersa nella povertà e ai margini della società, lasciata a sopravvivere a sè stessa a celebrità mondiale, scrittrice miliardaria più ricca della Regina, influencer globale.
“Le statistiche non centrano nulla. Se fa parte del tuo equipaggiamento di esperienze, lo è sempre stato e l’ impossibile diventerà improvvisamente realtà, contro ogni aspettativa”
Mi sono spesso chiesto se ciò che la manteneva viva e creativa fosse una strana sottovaluta consapevolezza inconscia di ciò che la aspettava nel futuro. Che ci fosse come un richiamo dal futuro, e che la sua depressione veniva da una sorta di scissione mentale, una profonda mancanza di ciò che doveva ancora arrivare.
Devo ammetterlo, un po’ mi sento così anche io, ma da un altro punto di vista e per diversi motivi. Vedete, la mia vita è sempre stata abbastanza agevole da un punto di vista oggettivo, vivo della rendita materiale dei miei genitori, sono inserito in una famiglia benestante, con una grande casa e sono accompagnato da un certo numero di Deus Ex Machina che si potrebbe dire inevitabilmente mi portano a evitare di sprofondare e mi trasportano da una vita all’ altra, in un continuo reinventarsi. Oggettivamente non mi dovrei sentire come se qualcosa mancasse.
Ma in realtà qualcosa mi manca: a livello sentimentale sono tutt’ ora abbastanza impreparato, poco fornito di un background di esperienze, e attualmente non sembrano esserci miglioramenti in vista. Sono quasi rassegnato ad una vita di solitudine, almeno dal punto di vista sentimentale, la mia vita sembra un caso senza speranze.

A dire il vero non sono nemmeno sicuro di essere veramente adulto. Certo, a livello intellettuale comprendo cose che la maggior parte delle persone non riescono a capire, e sono in grado di esprimermi in modo adulto. Ma sinceramente ho la sensazione di essere ancora un ragazzo intrappolato in una vita che continua a cambiare, anche se la sua evoluzione procede a rilento, in modo molto graduale.  

Ho trascorso la seconda metà dei miei vent’ anni (ancora adesso nel 2020) a recuperare quel che mi mancava di aver vissuto in adolescenza. Storie d’ amore escluse, ovviamente. In qualche modo ho mandato indietro l’ orologio e mi sono circondato di giovani, anche molto più giovani di me.

Nella prima metà dei miei vent’ anni, mentre cercavo a fatica di uscire dalla profonda ingenuità e inconsapevolezza che mi contraddistingueva negli anni precedenti, si potrebbe dire che mi trovavo a interpretare ruoli abbastanza “fuori percorso” (ma del resto la differenza è la storia base della mia vita): il mio amico fraterno aveva 14 anni e la sua famiglia era diventata una succursale della mia, sono stato costretto a maturare e interpretare il ruolo di fratello maggiore – padre alternativo, o almeno io così mi sentivo, incastrato.


E poi c’ era il mio fascino e fissazione con i “gruppi di amici”. Ma in realtà il mio lifestyle da compagnie di amici e “membro della gang” per così dire, in modo amichevole, non è arrivato prima del 2014, quando avevo 24 anni. Eppure la mia infanzia si divideva fra la narrazione e la interpretazione di una vera e propria “realtà virtuale” alternativa nella quale mi immergevo in modo quasi psichedelico, dividendo la narrazione con mio fratello, e la lettura delle avventure di questo gruppo di SEI (+ 1) (Perché oltre agli originali sei c’ erano anche David – Erek ) amici, personaggi narrati in modo talmente realistico e approfondito che per me erano come amici reali, li consideravo amici reali. Mentre tutto il mondo si dilettava con Harry Potter, io ero ancora una volta un outsider, un raro italiano collezionista di Animorphs.
Questa connessione rappresenta una specie di potenziale indizio per il mio futuro, come se in un certo senso io stessi costantemente creando la mia realtà, autore di me stesso, attingendo da residui di immaginario infantile e manifestando aspetti della mia vita attuale.
In fondo vi ho già spiegato che una ( o forse due) dei figli immaginari dei quali narravo come un piccolo oratore da bambino esiste già. Nel mio piccolo, si potrebbe dire che ne sono convinto. E’ la figlia di una mia coetanea che abita nella mia stessa via e che io ho sognato e visto a livello onirico sei e cinque anni prima che nascesse. Del resto quella particolare bambina aveva un ruolo centrale nella mia narrazione, e svolgevamo un rituale di nascita, ed era sempre lei a nascere.
Spesso desidero una macchina del tempo per andare a riascoltarmi quando ero bambino, a riguardare quei disegni, per carpire tutti i dettagli.
A volte credo di essere un pioniere della psicologia, che sto esplorando un nuovo continente, basato sugli echi dal futuro, riverberi di qualcosa che non c’è ancora, che si riversa e influenza, crea, e modifica, equilibra e allinea, si potrebbe precisare, il passato con il futuro.
Perché nessuno se ne rende conto? Perché nessuno vuole uscire dai confini artificiali della psicologia e uscire a esplorare il mistero? Perché deve arrivare un anonimo utopista come sono io?    
La psicologia è basata sulla commiserazione dell’ illusione, ma io ho l’ impressione che quei canti di sirena provengano da realtà potenziali reali piuttosto che sull’ auto illusione.

La mia adolescenza è stata vissuta con un contorno di sceneggiati televisivi, quasi tutti basati su storie di famiglia, e sinceramente in qualche modo sentivo dentro di me quasi come se tutte quelle cose non fossero normali per un maschio, in qualche modo c’era qualcosa di femminile in me, ma non saprei bene definirlo.
E così il numero SETTE tornava nella mia vita, con una enorme, invadente, pervasiva ossessione per SETTIMO CIELO – 7TH HEAVEN, lo sceneggiato su una famiglia con 7 figli. Nella mia vita ossessioni collezionistiche di questo genere si sono verificate con gli Animorphs, Topolino e Settimo Cielo. La grande triade. Questo succedeva nel 2004, e sarebbe andato avanti per anni. Lo show televisivo è finito in America nel 2007 e in Italia nel 2009.

Fra il 2006 e il 2008 ero fissato con un altro fenomeno impossibile. Desideravo un fratellino, e sognavo mia madre incinta, ma mia madre era già troppo vecchia per produrre un altro figlio, ma chi lo poteva dire al più ingenuo adolescente che ci fosse in circolazione? E se anche questa fissazione avesse origini nel futuro? E’ come se ci fosse una scissione, come se ci fosse stata una misteriosa connessione fra il mio inconscio che percepiva il futuro e la mia vita del presente, a confronto con la fredda realtà della ?illusione?.Nel 2007 e nel 2008 sognai una bambina che si chiamava Giulia, dapprima sognai la sua nascita, la vidi da bambina piccola, e nel 2008 era già un poco più grande. Questo primo evento ha acceso ovviamente il mio fascino per le potenzialità oniriche e le mie illusioni e aspettative. Ma chi se lo sarebbe aspettato che nel 2013 mi sarebbe stato raccontato di una certa bambina e che mi sarei reso conto che ora esisteva? E così nel 2013 il mio immaginario – utopia – illusione si è riattivato, ma ancora una volta i tasselli del puzzle erano ancora al di là della mia comprensione.

Nel frattempo, nel 2007 le mie eccentriche fascinazioni si focalizzavano su un altro argomento: i gemelli. E ovviamente io dovevo eccedere in qualcosa, dovevo rendere tutto il più strano possibile, e così, in qualche modo, credo attraverso Myspace, trovai un contatto con i SEI GEMELLI della famiglia americana dei Dilley’s. Le due femmine sono state mie amiche di penna per un periodo, e ricordo che una di loro mi aveva chiesto consiglio su come comportarsi con un ragazzo che le piaceva, ma sono ovviamente memorie molto oscure, di un tempo dove non registravo ancora quel che mi succedeva, dove la mia memoria non era costantemente allenata. Ma ricordo che ben presto in quel piccolo mondo così lontano la voce si sparse, e così acquisii come amici di penna anche alcuni dei loro amici, e almeno due di loro sono ancora nella mia lista di amici di FB, anche se ogni contatto si è interrotto. Mi ricordo che appunto le voci correvano sull’ amico italiano, qualcuno di quei maschi nella foto credo abbia persino visto un mio video dell’ epoca dove mostravo la mia casa e il mio albero di Natale …

Insomma, era tutto molto strano, ancora non mi rendevo conto di quanto lo fosse. Io, un anonimo ragazzino italiano, personaggio chiacchierato in una comunità di bizzarri gemelli di una cittadina americana …

Chi poteva immaginare che nel 2013 mi sarei ritrovato ad essere fissato con la indagine del mio passato remoto, arrivando a sfogliare le pagine dell’ agenda di mia madre del 1989, cercando tracce di quel che già nel mio intimo sospettavo. La menzione di un secondo embrione che nelle prime settimane di gravidanza di mia madre si accompagnava a me, che però era in fase di retrogressione, secondo la sindrome allora sconosciuta e inesplorata del “gemello fantasma” che si disintegra entro il primo trimestre (Vanishing Twin Syndrome) e che rappresenta un retroscena ignoto per 1 su 8 oppure 1 su 50 dei figli singoli nel mondo.

Ecco ancora una volta la fonte della fissazione: il futuro.

Nel frattempo nel 2010, già veterano dei grest dell’ oratorio, iniziavo il mio primo stage lavorativo pagato, un centro estivo, dove inizialmente mi era stato affidato un bambino autistico che ricordo ad un certo punto esclamò: “Non sei mio padre!”. Nello stesso anno conoscevo il mio “quasi – cugino” che nel 2010 e 2011 ogni tanto mi chiamava papà quasi come se avesse finalmente trovato qualcuno a cui dirlo, e il mio “secondo fratello – amico fraterno”.

Nel 2014 la mia vita prendeva una altra strada, e iniziava l’ era delle COMPAGNIE, dei GRUPPI. E vista la differenza di età, già allora, mentre mi ritrovavo sul gruppo di whatsapp della gang, intitolato “siamo una famiglia”, se in qualche modo simbolico, questa cosa avrebbe trovato corrispondenza in una famiglia numerosa nel futuro, possibilmente costituita da molti maschi e una femmina … come se dietro le trame della realtà ci fosse una matrice che costruisce le tematiche, mette insieme parole chiave e come il software dello webbot manifesta la realtà corrispondente, cucita apposta per l’ individuo.

Questo è un ragionamento associato al “pensiero frattale”. Il futuro prende spunto dalle associazioni intricate e complesse con il passato, creando una “diversa uguaglianza”, una ripetizione costante della stessa sostanza, a magnitudo diverse.

Quello era il mio gruppo, i miei ragazzi, la mia banda. Nel mio solito egocentrismo innato, senza di me non sarebbe stata la stessa cosa, la stessa esperienza.


Questa storia delle COMPAGNIE, dei GRUPPI, si è ripetuta e resettata da zero nel 2017 e nel 2020. Nel 2017 la esperienza con la prima compagnia era arrivata ormai alla saturazione e non ho dovuto fare niente per uscirne. La seconda compagnia mi è stata servita pronta e impacchettata per Pasqua, e quindi lo scambio è stato rapido e immediato. Nel 2020 invece semplicemente una sera c’è stato un incontro per strada e la mia vita si è resettata di nuovo. Ancora una volta avevo bisogno che il mio amico fabbricatore di Deus Ex Machina mi prendesse e mi portasse via, introducendomi in un nuovo scenario, e magicamente, senza nessuno sforzo, così è stato, come se fosse sempre stato scritto che così doveva andare. Ovviamente in questi giorni tornando indietro con le mie registrazioni di eventi mi sto rendendo conto che c’ erano delle chiare anticipazioni di ciò che sarebbe accaduto, perché nulla arriva nelle nostre vite veramente in modo improvviso, ci sono sempre indizi nascosti, sta a noi interpretarle nel modo corretto, anche se la verità ci è sempre celata inizialmente.
Sia nella compagnia del 2017 che in quella di adesso nel 2020 c’ erano ad un certo punto tutti maschi e una sola ragazza. Anche quella del 2014 era iniziata così.
Diciamo che a livello simbolico sincronico la compagnia del 2020 è ancora più particolare e credo racchiuda diverse anticipazioni sul futuro. Allo stesso modo è un vero ritorno alle origini.

La compagnia del 2017 mi ha fatto conoscere le due ragazze di Life is Strange, e nella mia strana testa che si diletta con le connessioni a unire i puntini di un disegno straordinariamente complesso anche questo si connette alla mia potenziale situazione futura.


Ma ancora più curiosamente, con la compagnia del 2017 sono andato al cinema a vedere il film di IT. I ragazzi di IT, quelli che erano per me come i nuovi Animorphs. Ho letto il libro in 2 anni fra il 2015 e inizio 2017.

SETTE ovunque … sei maschi e una femmina. Ancora una volta il mio immaginario rapito da personaggi descritti in modo ancora più profondo, tanto da renderli persone a tutti gli effetti. Il desiderio di far parte di loro, il desiderio di conoscere gli attori e di vivere la loro vita attraverso i loro occhi, per avere esperienza della “amicizia perfetta”.
Nel 2017, subito dopo aver conosciuto la prima dei membri del mio futuro gruppo, e poco prima di conoscere gli altri, sognavo il 4 aprile una ragazza che mi mostrava un test di gravidanza positivo.

Sei mesi dopo, in forse la nostra unica interazione attualmente, la madre della bambina dei miei sogni del 2007 e 2008 arrivava sul mio posto di lavoro e mi consegnava il certificato di salute della prima figlia. Sì, perché davanti a me era arrivata una ragazza incinta. Da un commento online, ho appreso che la seconda bambina era attesa per un giorno che era esattamente a 9 mesi di distanza dal mio sogno , anche se ancora adesso non so esattamente quale sia il giorno in cui è nata.

Non era proprio un giorno qualunque. Era a due giorni dall’ ottavo anniversario dell’ inizio della mia saga onirica di sogni ricorrenti sulla famiglia di questa ragazza, che inizialmente si concentravano sul fratello che ho conosciuto, ma poi si è estesa a includere tutti quanti.

Curioso questo incontro. Nelle nostre vite apparentemente totalmente separate e sconnesse, unite solamente da una coincidenza come primi due individui ad aver appreso la esistenza, io a livello immaginistico ipotetico utopico, lei a livello concreto, di una bambina. Nel mondo reale in cui viviamo c’era questa bambina già da prima, nella mia immaginazione e illusionistiche aspettative, e poi nel concreto. Nelle nostre vite separate si era verificata una CONGIUNZIONE momentanea. Un piccolo niente, ovviamente, anche se in teoria poteva essercene una altra, ma un signore la ha sorpassata ed è venuto a chiedermi informazioni. Chi crea questa realtà apre e chiude i cancelli a suo piacimento. Se deve succedere una congiunzione, accade, ma poi si torna alla realtà, anche se noi sappiamo quanto complessa essa sia.

C’è un curioso intrigante fenomeno di cui ho sempre avuto esperienza. Nel momento in cui le aspettative si abbassano, fino ad annullarsi ed essere convinti di aver perso le speranze, improvvisamente la realtà si attiva e ti deposita il pacchetto regalo. Come se la realtà volesse vederti rassegnato appena prima di premiarti.

Adesso siamo nel 2020, in una realtà di forti limitazioni sociali, ma per me non vale lo stesso scenario. E’ accaduto all’ improvviso, contro ogni aspettativa, in un anno di lentezza e rimpasto del passato. Il reset, a modo mio. Improvvisamente mi ritrovo a vivere scenari molto dinamici, ad essere circondato da gente, amici che si definiscono fratelli, ancora una volta una grande famiglia “allargata”, per così dire.

Una brezza di vita in un anno di morte.

E, sì, sto avendo sogni ricorrenti sui gemelli, ancora una volta in modo simile al 2007, come se ci fossero ancora segnali da ciò che avverrà.

Ma non è tutto. Il 26 novembre 2020 si è verificata una curiosità intrigante. Ho fotografato il NUMERO SETTE nel cielo. Era un segno diretto e mirato a me???


Quest’ anno, in quarantena, ho ripreso a guardare le prime stagioni, un po’ dimenticate, di SETTIMO CIELO, da quando avevo appreso che uno dei due gemelli della famiglia, si intende l’ attore, è morto in un incidente, a 21 anni.
Nel frattempo, dal 2019, ho una migliore amica, che nella mia testa anomala ed eccentrica rappresenta una diretta anticipazione della ragazza mia coetanea. Le due hanno entrambe un aspetto piacevole, lo stesso nome, hanno frequentato la stessa scuola, e hanno 10 anni di differenza, e la seconda ha lo stesso compleanno che attribuivo alla bambina Giulia del mio scenario immaginario da bambino, della “famiglia inventata”.
Nel 2019 ho appreso che la mia coetanea vive a pochi metri da casa mia, anche se attualmente è impegnata.
La bambina Giulia è nata in origine come nome per una bambolina – pupazzo di una bambina bionda che tenevamo in casa quando ero bambino (non chiedetemi perché, non conosco le origini di questa forse imbarazzante curiosità), e questo settembre, mentre rovistavo fra gli scatoloni in soffitta, una scatola è caduta e la bambola – pupazzo è uscita fuori. Appena prima avevo trovato un libro per bambini con il nome della protagonista che è quello della mia coetanea madre della bambina ( e della mia migliore amica che rappresenta la sua anticipazione frattale, nella mia testa).

Più o meno sia il pupazzo che la protagonista del libro per bambini assomigliano a questa figura, quindi in qualche modo c’è una connessione (anche dove oggettivamente non c’è).
Con questo aspetto della mia migliore amica si presenta quindi ancora una volta una specie di esperienza portale, si preparano potenzialmente le fondamenta, i retroscena, le anticipazioni, le radici, la eco di un incontro nel futuro, con quella coetanea, quando qualcosa di a me ignoto succederà (qualcosa che in un certo senso un po’ mi disturba, perché c’è una connessione, che solo io sono in grado di vedere, fra lo stile di vita di quell’ uomo e il mio compagno di classe morto in un incidente, e chi legge questo blog conosce i dettagli, e c’è anche una connessione con un lutto subito dalla mia migliore amica, quindi temo che possa succedere qualcosa) …
Nella mia immaginazione io arriverò a svolgere il ruolo di “persona clonata” del suo partner, per lei, come succede sempre a me con le persone che conosco, arriverò e tutto cambierà.
Sembra una totale impossibilità, non ci sono tracce di una speranza di incontro, ma del resto non c’era certo traccia della presenza della mia migliore amica attuale prima del nostro effettivo fatidico destinato incontro.
Ancora una volta, come da adolescente, mi diletto con l’ impossibile.

Ho già ipotizzato in precedenza, analizzando i cicli della mia vita, che questo fatidico incontro con questa ragazza avverrà nel corso del 2022.

Ora voglio avanzare una ipotesi che va al di là di tutto, uno scenario “potteriano – Rowlingiano”. Prima il nulla, e poi l’ eccesso, lo straordinario. Prima la soglia della povertà da senzatetto, e poi i miliardi e la fama mondiale.

Quel genere di capovolgimento totale, ma in un altro contesto, potrebbe avvenire teoricamente in qualsiasi vita, se i designers di questa realtà lo hanno previsto.

Persino nella mia. E vi giuro che stavo scrivendo ora questa frase, ma ho premuto il tasto sbagliato ed è uscito fuori un 7.

Dove siamo, cosa siamo, nella realtà reale? La sparerò grossa. Molto.

Siamo nel 2023, e tutto nella mia vita cambia all’ improvviso. Una storia pronta per la narrazione mediatica. L’ incontro della speranza, costruito sulla speranza di ricominciare e di andare avanti dopo una sfortuna.

Leggevo l’ altro giorno della storia di due genitori che persero i loro 3 figli in un incidente stradale, il giorno dopo il compleanno del maschio. Un anno dopo, quasi esattamente lo stesso giorno dell’ incidente, davano alla luce 3 gemelli, 2 femmine e un maschio, come i figli originali.

Ricordate. Per anticipare il futuro bisogna considerare anche l’ impossibile, l’ inimmaginabile, il non precedentemente anticipabile, bisogna essere smart, abili e coraggiosi.

E, apparentemente, evidentemente, pensare l’ impossibile è più forte di me.

E così, immagino. A tutti gli effetti è probabile, quasi certo, che io mi stia illudendo, ma il contesto che sto immaginando nella mia testa fornirebbe un allaccio, e una fonte di intensissima catalizzazione, un vortice che si riverbera nel tempo, influenzando tutto, costruendo i dettagli della mia vita a sua immagine e somiglianza.

Sto immaginando che, successivamente al nostro incontro, avvenga qualcosa di straordinario. Come tante coppie che hanno vissuto una simile esperienza, inizia in modo semplice. Cerchiamo semplicemente di manifestare il nostro amore l’ uno per l’ altra, e decidiamo di andare alla ricerca del maschio, dopo che lei in precedenza ha prodotto due femmine. E improvvisamente, ci ritroviamo a gestire una famiglia di 9 bambini.

Queste cose accadono. Anche a chi ha già prodotto figli in precedenza. Anche dopo i 30 anni. Ho fatto le mie ricerche. Molti di questi casi addirittura si verificano mentre la coppia cerca il secondo o il terzogenito.


Ecco. Ora dopo questo sfogo immaginifico posso tornare alla mia carente e contro – utopistica realtà di ragazzo solo e sentimentalmente in grave difficoltà. Fino a ???




Riflessioni e sincromisticismo personale

15 10 2019

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Dentro di me non c’è una identità precisa. E’ per questo che posso comprendere così bene l’ Individualismo Sequenziale Aperto, sembra una teoria tirata fuori dal cappello di un mago per dare finalmente una risposta alla mia identificazione personale con tutto il mondo.

 

Questa è una specie di parentesi semi – conclusiva sulla storia della mia vita finora, 29 anni raccontati in precedenti articoli

Sì, lo ammetto, sono stato un “bambino paranormale” 😉

Con il senno di adesso, mi rendo conto di aver ragionato “fuori dal tempo”, fuori dalla mia epoca, vivendo sia da “colui che fa esperienza” sia studiando da un punto di vista esterno e oggettivo “self – made” per tutta la vita.  

Quando ho incontrato il concetto di “retro – attività”, di interazione e interferenza del futuro con il passato, l’ ho subito padroneggiato perché nel mio intimo lo conoscevo già.

(Sono il co – autore di questo blog . Sono stato concepito nel 1989, e in origine dovevo essere un gemello, ma l’ altro embrione non si è sviluppato abbastanza.) Sapevo di essere stato concepito come gemello, prima ancora di leggerne la conferma a 23 anni.

(mio nonno mio omonimo è scomparso 105 giorni dopo la mia nascita. ) Ho vissuto come inconsapevole della mia mortalità fino a qualche anno fa, anche se ho ricevuto il nome di un nonno morente, anche se, secondo un ramo sconosciuto dello studio astrologico, il fatto che mio nonno sia morto diversi mesi dopo la mia nascita, potrebbe avermi fornito le “circostanze sincroniche” per vivere 105 anni, dato che lui è morto 105 giorni dopo la mia nascita. Il fatto che vivo a contatto costante con persone più giovani, lo vedo come una “anteprima concettuale” di ciò che potrei ritrovarmi ad affrontare se diventerò davvero così anziano. Da bambino fantasticavo ( o meglio, “mi sintonizzavo su metaforiche frequenze” ) sulla vita adulta, ma da diversi anni sono tornato indietro, e mi sento sempre giovane dentro di me. La mia mente è nel pieno dell’ attività, fluida e scalpitante, arricchita da visualizzazioni mentali spesso nitide come film, nitide come la vita reale.

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Potrei essere l’ unica persona al mondo che ha un modello di pensiero come il mio, che tiene in conto delle ciclicità e della – minuziosissima pianificazione – insita nella vita di tutte le persone, al contrario della maggioranza che crede di vivere in balia del caso, mentre invece, il mio motto dice, “La vita non esce mai dal copione”. Se esiste Dio, noi siamo i suoi personaggi, se come dice la teoria dell’ Universo Mentale e dell’ Individualismo Aperto, io sono Dio, allora sto interpretando un ruolo, in una vita pianificata come un romanzo, dove ogni cosa che accade doveva accadere da sempre, e dove ogni cosa che accade rientra nei parametri. E’ quindi questione di adattarsi ad una sorta di solipsismo sociale, dove riconosci che tutto il panorama che ti ritrovi davanti fa parte di te, e dove ti rendi conto che ogni esperienza ti appartiene e ti trasmette qualcosa, che è confezionata apposta per te. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Marcel_Proust

Risultato immagine per Marcel Proust

A volte ho la sensazione di somigliare un po’ al Marcel Proust, in versione 21esimo secolo. Dentro di me c’è questa passione solipsistica per l’ analisi oggettiva della mia vita, il desiderio di essere studiato (da me stesso) come modello di individuo e come archetipo. Ho sempre saputo di essere completamente diverso dalle altre persone, e allo stesso tempo, di essere percepito come noioso e poco significativo. Di sicuro non voglio essere identificato con il mal di vivere patologico che ha afflitto e continua ad affliggere un sacco di persone. Mi fido del mio pensiero. Ammiro le capacità analitiche della mia mente. Vorrei cambiare ogni cosa, ma mantenere la mia mente così come è.

Il mal di vivere patologico deriva dall’ associazione con un sistema predatorio e crudele fornito dal nichilismo meccanicista ottocentesco. Glorifichiamo quella psicosi assetata di sangue che è stata la Rivoluzione Francese, l’ evento che ci ha liberati tutti dalle catene della spiritualità per farci entrare in un mondo di bestie illuminate. Gli antichi ci erano superiori in tutto.

(Imparai a leggere con Topolino, e non ho MAI smesso di comprarlo e di leggerlo, ne possiedo quindi almeno un migliaio, non ho mai mancato un numero finora. ) A questo punto della mia vita, rimango sempre indietro con la lettura, ma nei momenti di ispirazione ho sempre voglia di tornare a focalizzarmi su Topolino, che io identifico con la mia infanzia ( una infanzia vera e pura, incontaminata per almeno 10 anni dalle brutture del mondo ). Secondo me, se Dio non avesse voluto disperdersi e frammentarsi in un gioco di ruolo in soggettiva come si ritrova ad esistere il nostro mondo, sarebbe stata una buona idea inventare un mondo che funziona come nei fumetti.

Con il tempo mi sono reso conto che i due fratelli, ragazzi grandi, con i quali trascorrevo il tempo a casa della zia, nei miei pensieri e remoti ricordi, erano diventate ” figure mitologiche “, in qualche modo non potevo arrivarci, non potevo percepirlo, ma mi mancavano e il distacco fu percepito intensamente, attraverso il tempo. ) La mia vita si è sempre divisa in – scompartimenti -. C’è un intero sistema di esistenze mentali che di fatto non esistono se non dentro di me, e che sono completamente intangibili a chiunque altro, sono caratteristiche che mi appartengono che si ripiegano su loro stesse. C’è la mia persona come viene percepita dentro casa, la mia persona come viene percepita all’ esterno, agli occhi della gente, e c’è la mia persona come viene percepita dal mio onnipresente osservatore esterno intangibile, e poi ci sono universi visuali che solo io percepisco.

(Cominciai a frequentare il corso di nuoto al centro dove lavoro ora) Da bambino raccontavo il mio futuro. Dicevo di avere 28 anni e sapevo già che cosa avrei fatto arrivato a questo punto della mia vita. Avevo due amici immaginari, che impersonavo come un perfetto attore, assieme a mio fratello, ed erano un maschio e una femmina, e vivevano in una città divisa in due sezioni (sono sempre stato minuzioso e attento ai dettagli, pur se immerso nella nebulosità della immaginazione) che successivamente, arrivato a qualche settimana da compiere 28 anni, ho scoperto che esiste, ed è localizzata a Curacao, Willemstad. Ho fatto una mia ricerca personale, e ho scoperto che esiste un locale ristorante che si chiama come uno dei miei personaggi immaginari, e sono arrivato fino a fingere di stare cercando informazioni su due persone, un maschio e una femmina, che ho scoperto essere fratello e sorella. Non sono mai andato fino in fondo, non ho mai comunicato con loro, ma mi chiedo se non sono stato in comunicazione quantistico – telepatica con loro, impersonando due persone realmente esistenti?

(Giocavamo sempre al medico, facendo finta che la donna fosse un peluche gigante di orso polare, e la aiutavamo a far nascere sempre la stessa figlia, che chiamavo Giulia, come un rituale. Le mie storie erano molto dettagliate, e vivevano in una città dettagliata.) Il paranormale e il mistero ha sempre fatto parte della mia vita. Che cosa stavo realmente producendo, quando arrivava l’ ora di far nascere Giulia? Che cosa doveva rappresentare quel rituale? Nel 2007 iniziai persino a sognarla, ed è stato il motivo che mi ha spinto ad interessarmi sull’ ancora misterioso e nebuloso mistero dell’ onirica. Sono stato persino sognato assieme a questa bambina. L’ ho vista nei sogni, da bambina piccola, ho compreso che era nata d’ estate come la Giulia immaginaria, l’ ho vista da bambina più grande, era bionda e aveva i capelli lunghi.

Credo che la sua figura rappresenti un riverbero del futuro remoto, che in questo mondo senza passato e senza futuro, ha prodotto il mio rituale, come dispersione di segnale, come focalizzazione quantistica. In un certo senso, ritengo che sia una persona reale, e che un giorno arriverò alla piena comprensione di questo mistero, che si allaccia alla – saga onirica – che mi ha reso testimone di un mistero senza risposte, dal 2009 al 2014 circa. Quando sarà arrivato il momento per la grande manifestazione nella realtà, questa rivelazione diventerà il mio Eschaton personale, un po’, come dire, “La Grande Risposta”.

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Quest’ anno, un sogno di 11 anni prima si è parzialmente avverato. Le preoccupazioni a riguardo che avevo nel settembre 2008 si sono manifestate in aprile 2019, nella realtà.  

Ho sempre pensato, anche quando non lo pensavo in modo esplicito e comprensibile anche a me stesso, che prima o poi avrò a che fare con almeno un figlio non mio. Un figlio non biologico.

(Questo fu l’ anno dove ho fatto amicizia con il mio vicino di casa, e con il mio amico storico, con il quale sono amico e in contatto costante ancora adesso. )La mia amicizia con lui è sempre stata come quella fra Topolino e Pippo. Io ero quello che si affidava al misticismo, come se lo conoscessi tanto quanto le mie tasche, proprio come Pippo, che sa sempre verso dove orientarsi anche nel suo apparente caos esistenziale. Lui è una persona che ha sempre dato molta sicurezza, con lui ci si sente in una botte di ferro, ho sempre identificato la sua vita come quella perfetta, con pochissimi incidenti di percorso, lui che ha trovato la ragazza della sua vita da adolescente, l’ ha sposata e ha avuto un figlio, e io, che vivo ancora con i miei genitori, e che non ho una ragazza dall’ età di 16 anni. Lui che ha scelto medicina, e io che ho scelto il sincromisticismo da blogger ;). 

( Ma la mia vita erano gli Animorphs, all’ epoca. Ho collezionato fino al 2002 ben 52 libri della serie. Letture sofisticate per la mia età, storie mature, di guerra e conflitti interiori. La base di tutte le mie future storie, personaggi vivi che erano come migliori amici. ) Ho sempre assistito alla manifestazione dell’ immaginario nel reale, e i protagonisti degli Animorphs li ho incontrati nella vita reale, attraverso modelli di archetipi che la mia tendenza all’ identificazione di patterns non poteva mancare di riconoscere. Ho riletto la saga innumerevoli volte, sovrapponendo mentalmente persone reali ai personaggi dei libri. Ho vissuto intere dimensioni parallele della stessa sagaChiunque ha perso di vista gli Animorphs, ha mancato di conoscere quelli che io ritengo i personaggi più realistici che io abbia mai incontrato in letteratura, forse perché quei libri erano sempre arricchiti dal punto di vista del racconto in soggettiva e della riflessione interiore, così che quei personaggi diventavano vivi.

In quei libri, e anche nelle varie serie televisive dei Digimon che guardavo c’ era la simbologia della vita di gruppo, una cosa che mi era estranea fino a quando non ho compiuto 24 anni e sono entrato in una nuova era della mia esistenza sociale. Io ero uno che viveva concentrandosi su una persona alla volta.

( Il mio amico provò a dare una festicciola in casa sua, ma avvenne un episodio, dove l’ altro nostro amico era diventato super invidioso e super arrabbiato, perché io avevo portato un libro di indovinelli e lui credo non riusciva a indovinare, e tirò giù una sfuriata memorabile, che rimase impressa nella mia psiche, ma forse non era quell’ evento drammatico che io ricordavo con memorie distorte. Forse era solo una sfuriata da bambino, ma particolarmente intensa, e ci furono discussioni fra famiglie, e questo me lo ricordo. ) Ecco un episodio archetipico che si sarebbe presentato di nuovo in forma diversa, con protagonisti diversi, nel corso della mia vita futura, ed ecco che questo episodio, da un punto di vista oggettivo e onnisciente o almeno futur – sciente, diventa – la scena madre – . Ma si sa che in un contesto di mondo precognitivo, la scena prima è sempre un amalgamo, un impasto di scene del futuro, una dimensione dove l’ inizio è la fine e la fine è l’ inizio.

( I miei compagni erano molto più “maturi” di me, io ero un bambino vero e fantasioso. Loro usavano già parole da adulti che io non mi azzardavo a usare, mai. ) Ecco che qui si rivela il mio status di – Outsider – … fino ai 21 anni sono stato una specie di puritano represso, perché sono maturato tardi, e con l’ idea che trasgredire in qualsiasi contesto e modalità era – faccenda d’ altri – anche se dentro di me ribollivano atmosfere quasi Kinghiane – ed ecco perché uno scrittore come Stephen King è stato poi capace di catturarmi così profondamente ( d’ altro canto, in effetti, io leggevo spesso I Piccoli Brividi, e d’estate mi capitava di essere inevitabilmente attratto dalle immagini forti di Dylan Dog, quindi anche qui il tema dell’ anticipazione ha messo radici robuste – , in un contrasto impensabile fra il buio e la luce. Ma dai 21 anni in poi sono diventato “una persona normale” e ormai quell’ adolescenza puritana mi è completamente estranea.

(Poi l’ 11 SETTEMBRE arrivò come un ciclone …rimanemmo a guardare la tv tutto il giorno. Mia madre lasciò una pagina vuota sul suo diario di quell’ anno, per la prima volta da quando aveva cominciato a scriverli. Mi ricordo una conversazione, lunga anche, che ebbi con il mio migliore amico, al telefono, sull’ 11 settembre. ) Ed ecco qui da dove si origina – giunge il traguardo, la mia attenzione verso il mondo mass mediatico e della Storia in divenire, l’ aver vissuto, in una età così fondamentale come l’ undicesimo anno di vita, l’ impatto immaginifico dell’ 11 settembre, un – mini Eschaton – che avrebbe poi dato luogo ad una nuova classificazione di eventi. C’ erano i giorni belli, portatori di belle notizie, c’ erano i giorni no, quelli che proprio non riusciva ad andarti bene niente, e poi c’ erano gli 11 settembre(s), quei giorni cruciali.

Una cappa oscura, un temporale si era soffermato temporaneamente sulla mia vita, nel mio undicesimo anno. La conoscenza del male è avvenuta attraverso l’ attenzione mediatica data dall’ omicidio perpetrato da Erika e Omar di una madre e di un bambino della mia età (ucciso barbaramente in una vasca da bagno con la musica a palla a coprire le sue urla), e dall’ attacco terroristico dalle conseguenze planetarie. Queste storie reali di crimini mi riempivano di odio, quando ero diventato un po’ più grande, il mio senso della giustizia era feroce, mi immaginavo assassini che venivano immersi in una vasca piena di piranha.

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(Da “creatore di mondi” in questa fase della mia vita sono diventato scrittore occasionale, e la mia fantasia è ancora attiva. ) Ho cominciato a scrivere da giovane, ma non sono ancora sicuro di possedere la costanza e lo stile di vita adatto per trasformare tutto ciò in una carriera. Temo che il mio modo di vivere il mondo che mi circonda risulti incomprensibile, perché effettivamente è così profondamente personalizzato.

(Le mie letture si sono concentrate sui libri di testo scolastici. ) Nonostante io abbia passato l’ adolescenza chino sui libri, la conoscenza vera e propria, e le passioni per la Storia e la Filosofia sono venute dopo, solo in tempi recenti. Se potessi tornare a scuola con la mentalità di adesso, pur avendo rinunciato all’ Università per ben due volte, probabilmente potrei cambiare tutti quei voti mediocri.

(in primavera ho cominciato ad appassionarmi di una serie tv americana su una famiglia ( 7th Heaven ) che mi ha appassionato per 4 anni.) Perdonatemi se vi dico che ho passato l’ adolescenza a guardare sceneggiati alla televisione, quando ora ne ho quasi dimenticato l’ esistenza, di quell’ apparecchio …però, pur essendo basato quel programma sul modello di vita della famiglia americana protestante, mi ha insegnato molto. Ero una specie di fanatico, all’ epoca. Peggio di una ragazzina, accidenti ;). Così concentrato sulla scuola come ero, con una scarsa vita sociale, pensavo che il fulcro della vita fosse la famiglia, quando ormai ho abbandonato quasi del tutto quel modo di pensare, e ritengo la costruzione di una vita sociale fondamentale.

( Per i primi mesi ero stato soprannominato “il silenzioso”. I cambiamenti non erano il mio forte. ) Ero il tipico compagno di classe da tappezzeria, non parlavo, possedevo un diario pieno di codici misteriosi e piccoli segreti, chiacchierato e discusso come se fosse una specie di reperto extraterrestre, e non andavo in bagno. Al primo anno sono passato inosservato, quasi disdegnando io stesso i miei coetanei, per osservare e dare attenzione a quelli più grandi. Poi all’ ultimo anno mi sono ritrovato inspiegabilmente come (fallito) rappresentante di classe e protagonista di una love story senza futuro. Una vicenda degna di Quelli dell’ Intervallo, la sitcom televisiva.

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(Avevo due migliori amiche, ma con l’ altra nuova c’ erano solo conversazioni al telefono e messaggi. … Con la mia amica platonica, invece, questo fu l’ anno più intimo. Andavo spesso a passare i pomeriggi a casa sua. ) Con l’ universo femminile ho sempre avuto un rapporto complicato. Sono come intrappolato in una confezione brutta e ingannevole. Una voce sgradevole, capelli scombinati, difetti ovunque, e una scomoda introversione, che però negli anni si è evoluta e adattata alle esigenze del momento. In sostanza, però, il mio archivio di conoscenze femminili è sempre stato di occasioni mancate e personalità controverse ed episodi imbarazzanti e spiacevoli.

per una “casualità” durante i miei giri in libreria, comincio ad appassionarmi all’ astrologia, dapprima superficialmente, ma poi, una volta compresa la versione professionale, questa passione non mi ha mai più lasciato. ) Ed ecco il mio primo incontro con il pianeta delle sincronicità, essendo questo concetto la base ultima della Astrologia. Per la mia famiglia era un interesse inspiegabile, una specie di incidente imbarazzante. A me ha fornito una occasione di approfondimento psicologico che mi ha aiutato a conoscere le basi psicologiche delle persone prima di verificarle nella realtà.

(Nel 2006 * in gennaio partecipai ad una festa doppia di compleanno fuori città, e il mio migliore amico mi raccomandava di non azzardarmi a bere alcolici, ma poteva stare tranquillo, perché ero letteralmente un puritano all’ epoca. Quella festa mi rimase molto impressa. Ci fu un compagno che si fece tutte le ragazze, e io osservavo con invidia. Io facevo da tappezzeria e lui era il più spigliato della classe.) Questo è stato un raro caso di anticipazione del futuro. Non avrei più vissuto esperienze del genere fino al 2015, quindi fino ai 25 anni.

(Conobbi una amica di penna sul forum dedicato alla serie tv americana. Curiosamente aprii all’ epoca un sito dedicato assieme ad una misteriosa amica di Malta, ( una di tre gemelle ) e durò per molto tempo.) Ed ecco che ancora una volta, nascosta nell’ ombra, vi è una anticipazione del mio ruolo nel mondo online.

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( *E’ stato a partire da quest’ anno, che durante i miei giri in bicicletta meditativi, da solo, ho cominciato a fare giochi mentali di “channeling” cercando di evocare un’ altra personalità da sovrapporre alla mia, senza alcuna influenza sulla realtà dei fatti. Ho sempre voluto essere una persona diversa da come sono veramente. ) Ancora una testimonianza della scissione fra il mio panorama mentale e visualizzato, e quello reale e quotidiano.

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Penso che quegli esperimenti di visualizzazione mentale fossero una sintonizzazione con il futuro, perché le due immagini di cui sopra mi mostrano esattamente il genere di persona sulla quale mi focalizzavo da adolescente. Lo chiamavo – Dennis -, e loro sono Dimi e David. Ma fondamentalmente ritengo che l’ immaginario dell’ epoca attingesse dal futuro remoto e individuale, a confronto con un mio amico di questa epoca della mia vita, iniziata nel 2014.

( Quell’ anno al grest conobbi il mio primo “pseudofratello” ) Ecco che qui, nel 2007, ritroviamo ancora una volta una vera e propria anticipazione dell’ ecosistema sociale che avrebbe costituito il mio futuro, a partire dal 2010. Tutte le persone che conosco, che noi tutti conosciamo, sono allacciate fra di loro in modi che a loro non saranno mai tangibili, siamo tutti archetipi, siamo tutti rimpiazzi, evocazioni di precedenti, e anticipazioni del futuro, io lo sono per altri, come loro lo sono per me. Questa è una altra legge della mia vita, la ripetizione frattale di esperienze attraverso personaggi concatenati fra di loro. Il concetto di pseudofratello avrebbe assunto connotati veramente letterali nella mini epoca 2011 – 2013, periodo nel quale ho messo da parte la mia vita per inglobarmi in un’ altra saga. Da protagonista del mio mondo sono diventato per un lungo periodo la principale guest star di un altro personaggio. Colui che ha creato questa ambientazione e la mia storia, ha come per dire, prestato i diritti d’ autore ad un altro copione, un altro regista, producendo quindi una parentesi anomala ma allo stesso tempo assolutamente rientrante nei miei parametri caratteriali, e potenziale anticipazione di un futuro recentemente vissuto e / o ancora da vivere attraverso modalità imprevedibili e ignote.

Una altra regola fondamentale: tutti, ma proprio tutti, tornano prima o poi. A parte quelli che si trasferiscono lontano, o che per stile di vita hanno deciso di allontanarsi dal mio contesto personale, decidendo di dedicarsi ad altro. La vita sociale è davvero come un albergo, c’è chi viene solo per una breve visita, chi si sofferma per anni, chi viene approfondito solo in seguito, e chi invece rimane e si trasforma davanti ai tuoi occhi, in anni di cambiamenti.

( Ricordo pochissimo i primi mesi a scuola, invece in autunno mi ricordo che ebbi il primo dei miei ricorrenti attacchi di panico ) Il 2007 è stato solo una anticipazione del “tormentoso 2008” che a causa della psico – somatizzazione mi ha perseguitato con malesseri inspiegabili e paranoie mentali ed emotive. Difatti a 18 anni ho cominciato a concentrarmi sulle notizie alternative, cominciando a conoscere il mondo geopolitico e mediatico, e forumistico, non come una pecorella della tv – fonte di verità, ma come esploratore di punti di vista alternativi, che però, si mettevano in contrasto con le consapevolezze precedenti, e la frizione ha causato un forte effetto – influsso traumatico.

(  A dicembre, io, mio fratello, mia madre e la sua migliore amica, siamo andati in comitiva in viaggio a New York. ) Sì, negli anni dell’ adolescenza ero appassionato di tutto il modo di vivere all’ Americana, tanto da desiderare di trasferirmi e da farmi appassionare al mondo del cinema Hollywoodiano e di periferia. Ora, ovviamente, il mio punto di vista si è trasformato. Non esiste solo l’ America. E l’ America non è la Terra Promessa.

( questi anni ero appassionato di lingue straniere e me le studiavo da solo. Per esempio quest’ anno imparai l’ olandese.  )  Ho sempre avuto dimestichezza con le lingue, io ero uno che entrava in libreria (anche) per acquistare dizionari. Ho provato a fare l’ Università di lingue straniere, nel 2017 ho studiato il Giapponese ad un corso, e quest’ anno mi sto improvvisando autodidatta di Cinese. Ma questa incostanza, ah, che avversaria! Il mio entusiasmo dura poco, poi tutto si sgonfia, per essere ripreso molto tempo dopo, ripescato dall’ oblio. Nel 2016, grazie al sito Penpals, ho parlato con almeno 1 persona da quasi tutti i paesi del mondo.

( Quest’ anno catalizzai l’ attenzione di un forum online con le mie biografie, a decine ) di personaggi di Tekken. ) Questa era una anticipazione della mia attività forumistica italiana nel futuro. Ovviamente, cercavo sempre un modo per farmi notare, per esprimermi, e per spiccare fra la massa.

( Il 2008 fu un anno molto complicato e tortuoso per me. In gennaio rimasi molto impressionato dalla morte di Brad Renfro … vidi il film più commovente di sempre, The Cure, che mi distrusse. Nel film c’ era anche l’ attore morto. ) Ecco un incontro con il concetto di mortalità e dell’ aura che scaturisce da chi ci lascia prematuramente. Ed ecco una anticipazione emotiva in un film di alcune caratteristiche di un futuro che avrei vissuto entro 3 anni, almeno dal punto di vista dell’ amicizia a 2. Visto il finale che poi ci sarebbe stato, alcuni penserebbero ad una conseguenza del passato, ma io lo vedo sempre come un riverbero dal futuro. Ho vissuto il distacco dal mio amico come una “piccola morte”.

( A marzo divenni maggiorenne, ma fui l’ unico della classe a non fare la patente. ) Curiosamente, forse perché mio nonno mio omonimo, è morto per le conseguenze di un incidente stradale, ho esitato per anni a prendere la patente, preferendo l’ uso della bici, più adatta alla mia personalità osservatrice e contemplativa, e alla mia mentalità interiore dinamica. Ma ormai anche questa idiosincrasia dovrà essere messa da parte …

(conobbi anche un ragazzino che l’ anno dopo sarebbe entrato a far parte di una mia mistica misteriosa saga onirica mai spiegata.) Come spiegarsi la faccenda di sognare una persona e una famiglia con la quale si ha avuto una interazione concreta solo minima, in una saga onirica andata avanti per anni, come una sorta di puzzle da ricostruire, letteralmente emersa dal nulla, priva di motivazioni trigger nel passato? La mia unica spiegazione è che il mistero verrà in qualche modo risolto nel futuro lontano, sicuramente lo era lontano nel 2009. Il nome della persona che vedevo nei sogni mi avrebbe perseguitato in una serie di eventi traumatici nell’ anno successivo. A volte dimentico questa faccenda per lunghi periodi, ma poi ci ritorno inevitabilmente, e mi rendo conto che probabilmente c’è una intera saga dal contenuto profondamente mistico – sincronico – rivelatore in quella manciata di sogni, dalla simbologia ancora complessa da decifrare.

(  E’ anche l’ estate della Timewave e di Terence Mckenna. Mi ricordo qualcosa di remoto a proposito di quella teoria di come i miei compagni avevano scoperto questa mia passione, durante gli ultimi giorni, e mi prendevano in giro. ) Terence Mckenna rappresenta una figura fondamentale e formativa, nella mia vita, forse adesso un po’ di meno, rimpiazzato da Stephen King ( ho imparato che ogni epoca della mia vita è influenzata da un guru differente ). In rete ho trovato così tanto materiale su di lui, che è come se lo avessi conosciuto di persona, e mi sono auto – eletto suo erede, in un certo senso, forse adesso meno di allora. Terence Mckenna ha letteralmente cambiato il mio carattere. Bizzarro come una persona che non c’è più possa influenzare e produrre trasformazioni in una maniera di cui non sarà mai consapevole, o almeno non lo è stato in vita.

(In autunno, a ottobre, avvenne un cambio di Era nella mia vita. Cominciai l’ università di lingue straniere in un’ altra città, e lo stesso giorno, nella mia città, conobbi due nuovi amici che volevano conoscermi, mentre giravo da solo in bici.) Si dice che il treno delle occasioni, e la scissione fra abitudine e cambiamento si verifichi quando si è impegnati a focalizzarsi su altro. Da quel 6 ottobre 2009 si potrebbe dire che la mia vita non è più la stessa, eppure mi ero soffermato a guardare la vetrina di una edicola per dare un’ occhiata ad una rivista di giochi per Playstation. E invece di conoscere gente all’ Università, la mia vita sociale si ricreò per strada.

E questo è stato l’ ultimo anno di quella che ormai considero come “la mia prima vita”, completamente separata da tutto quello che riguarda la seconda.

(Poi ad aprile un mio compagno di classe di elementari e medie MORI’ IN UN INCIDENTE D’ AUTO, un evento che rimase impresso a fuoco nella mia psiche perché lo incontrai lo stesso pomeriggio per strada. ) Oggettivamente parlando, al di là della tragedia di questa determinata situazione, non ci sarebbero motivi per imprimersi nella mente questa vicenda come se l’ avessi vissuta da un punto di vista più vicino e intimo. E invece, io sapevo che un frammento di questa vicenda si allacciava con il mistero onirico dei mesi addietro, come se fosse suonato un campanello di allerta che mi stesse dicendo: “focalizzati su questo nome”, e così fu effettivamente, poiché per davvero questo fu un anno – marchiato – da due vicende disconnesse fra di loro, ma allacciate per me, incentrate sul nome “Nico”.

(Fu occasione per un AGOSTO DI FUOCO quando, poco dopo aver recuperato i contatti con il mio “pseudofratello”, conobbi un ragazzo del 1996 che lo conosceva, che entrò di impatto nella mia vita con una pallonata sulla mia testa, data per errore. …Io tentai di affrontarlo da solo, ma i miei genitori scoprirono il furto ed eruttarono in uno SCONTRO ATOMICO con i genitori di questo ragazzo … La vicenda del furto aveva causato un terremoto nella mia psiche. … Loro non lo seppero mai, ma in autunno io e il ragazzo del 1996 ritornammo in contatto per qualche settimana, in maniera pacata e tranquilla.)

Ma questa persona era una anticipazione archetipica di un altro che avrebbe influito ancora di più nella mia vita, e con il quale sono in contatto da anni, fra una pausa e l’ altra. E qui introduco un’ altra regola della vita: quando avviene un distacco, si prepara il terreno per il rimpiazzo. Potrebbe essere molto vicino temporalmente, come anche distante di anni. Ma arriverà ad ogni modo una rievocazione di quel personaggio nella tua vita. In questo caso c’è stato come un passaggio di staffetta. L’ ho conosciuto quasi contemporaneamente al distacco con il primo. E ancora adesso mi dico “quella persona l’ ho conosciuta due volte”.

( Fu una occasione per riprendere i contatti con la mia amica delle elementari, fu lei a contattarmi per prima il 2 maggio. ) L’ impatto con la morte di qualcuno funge anche da trigger per il riavvicinamento di persone affini in qualche modo, che si erano perse di vista. Con lei potevo parlare di tutto, diciamo che sfogavo il mio lato mistico sull’ interazione con lei, anche se adesso già da diverso tempo ci siamo di nuovo persi di vista.

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(Sarebbe diventato COME UN SECONDO FRATELLO PER ME, anche di più del mio reale fratello, e divenne il rapporto di amicizia e fratellanza più intenso della mia vita.) Ancora una volta, una conoscenza dalla strada trasforma completamente il mio stile di vita. Negli anni 2011 e 2012 e per una parte del 2013 è stato come aver cambiato cognome, e come menzionato prima, entrare in uno “sceneggiato” diverso, una frattura improvvisa nella mia vita, una saga dalla quale mi sarei catapultato fuori alla stessa velocità con la quale vi sono entrato. Ed ecco, che, accerchiato da una vita consumata dall’ abitudine e dal senso del dovere, si è prodotta l’ aspettativa per l’ Eschaton di Mckenna. Vivevo quel periodo come consapevole che dopo le cose sarebbero cambiate per sempre, e quindi ho tollerato fino alla fine del 2012, quella situazione difficile.

( Il mio secondo fratello era un ragazzino difficile all’ epoca, affezionato perché mi chiamava spesso al telefono per conversazioni serali, ma anche difficile da gestire e da capire. Abbiamo avuto tre discussioni intense durante il corso dell’ anno, ma invece di crollare il nostro rapporto di fratellanza si faceva sempre più stretto. Divenni completamente inglobato nella sua vita, letteralmente mettendo da parte la mia. )

Un’ altra regola di vita: quando credi che nella tua vita non ci sarà più niente da raccontare, quando ti percepisci come senza futuro, senza sbocchi e scorciatoie, attendi. Non hai ancora visto niente. Quanto più lunga sarà la fase di transizione, quanto più improvvisa sarà la frizione con il cambiamento, e tanto più intensa sarà la fase di trasformazione.

E inoltre: attenzione a ciò che desideri, potresti renderti conto che è troppo per i tuoi standard. Ad ogni modo, allo stesso tempo, struggersi e sforzarsi per ottenere qualcosa o qualcuno, è inutile, o addirittura compromettente. The universe delivers when necessary, quindi, l’ universo concede ciò che è necessario, e nella mia vita non ho mai dovuto cercare nessuno. Tutti sono capitati sul mio cammino.

(  Cominciai anche a raccogliere particolari sul mio passato, stimolato dalla teoria della timewave. …Cominciai anche a leggere tutti i diari di mia madre per raccogliere i dati sul mio passato. ) La peculiarità del mio caso umano è anche determinata dall’ attività di scrittura di diario – agenda di mia madre, così che ho avuto a disposizione la possibilità di leggere di ogni singolo giorno del mio passato, dall’ inizio della mia vita fino alle scuole medie.

(Poi arrivò il giorno in cui mi venne un acufene all’ orecchio sinistro, che rimane ancora adesso nel 2019. Per un mese persi il controllo, scosso e preso dai timori per questa condizione. Poi me ne feci una ragione e divenne come il battito cardiaco, un suono normale del mio corpo. Erano tornati gli attacchi di panico. Non so se fu perché quel giorno il mio secondo fratello era tornato dalla gita, e quindi, in qualche modo psicologicamente preoccupato, consapevole di essere rimasto inglobato completamente nella sua vita, ciò ha avuto un effetto fisico sul mio corpo. Non so. )

Il 2013 è stato l’ anno dove il mio io interiore ha avuto il monopolio, un anno di solitudine meditativa quasi assoluta, un viaggio nel tempo come ritorno ad un passato che credevo non avrei mai più percepito.

Il 2013 fu anche l’ anno in cui conobbi l’ autore principale di questo blog, che è diventato l’ “amico di penna” più durativo della mia vita ( quasi 6 anni ormai ) e una specie di “mentore a distanza” e “compagno di pensieri e riflessioni”.  

Nel frattempo mi ero chiuso in me stesso, recuperando il mio mondo interiore, incapace di fidarmi delle persone, nel timore che potessero inglobarmi nella loro rete.

Provai ad entrare in contatto con il ragazzo della mia storia onirica ricorrente, e i sogni ripresero all’ improvviso, ma non riuscii a raccontargli la verità sui sogni. In autunno, per solitudine, ripresi i contatti online con il ragazzo del furto, e chiarimmo tutta la situazione, decidendo di essere amici da quel momento.

(Quest’ anno inoltre cominciai ad appassionarmi ad una serie canadese sulla scuola superiore, Degrassi, che andava avanti dagli anni ’80 con una pausa fino al 2001, e mi guardai – tutti – gli episodi online. ) Successivamente mi sono reso conto che persiste la manifestazione di archetipi ed evocazioni di personaggi immaginari nel contesto sociale reale. In sostanza, potrei conoscere “una versione” di quasi tutti questi personaggi – o meglio, li ho conosciuti dopo, ovviamente -.

A dispetto della stasi più o meno vuota di attività sociale del 2013 …( Il 2014 è stato l’ anno fondante della mia seconda vita, diciamo la fase secondaria, e l’ anno con più “momenti memorabili” della mia vita. E’ stato anche il primo anno ” della compagnia”, un cambiamento di stile di vita per me, e il primo approccio con la “vita di gruppo” piuttosto che con le amicizie a due. )

( In settembre si era formato un gruppo molto affiatato, e io ero il più grande. Loro erano fra il 1996 e il 1999. Lo possiamo chiamare IL GRUPPO CLASSICO. … ci sentivamo come una “grande famiglia di amici”.  ) Questa faccenda del “gruppo” si sarebbe poi manifestata in forme diverse molteplici volte, con gli allacci più imprevedibili, e addirittura controparti maschili e femminili dello stesso archetipo.

(Quest’ anno mi sono concentrato molto sulla scrittura del mio diario personale. Entro la fine del 2015 queste “note” avrebbero raggiunto le centinaia di pagine. Questa fase è durata fino alla prima metà del 2016, quando ho interrotto.) Quest’ anno ho ripreso, anche se con più lentezza e meno costanza, e meno particolari, la scrittura dei ricordi delle giornate trascorse, e ho fatto un conto di pagine. Possiedo la produzione di circa 800 pagine di diario scritte a mano, nell’ arco 6 – 7 anni. Non so ancora se è materiale da mandare al Guinness dei Primati! 😉

Il 2015 è stato l’ anno più sociale della mia vita, una vera esplosione di nuove conoscenze, dove la protagonista assoluta è stata l’ espansione del gruppo compagnia. E’ stato anche l’ anno più trasformativo in assoluto per me.

In un certo senso, la mia vera adolescenza sociale si situa nell’ era dei 20 anni, nella quale ho potuto ricreare quasi tutto ( a parte una storia sentimentale ) ciò che avevo mancato di vivere negli anni del liceo. La mia vita in un certo senso, è completa da questo punto di vista. Non avevo vissuto praticamente niente, e invece poi, mi sono trovato di fronte al “tutto”.

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(La mia soffitta era diventata un luogo di riferimento per la compagnia, in numerose occasioni. ) Dalle mie parti c’è passata mezza città e classi intere, da una generazione all’ altra, ho imparato a vivere, non solo fuori dal tempo, ma fuori dal concetto di età. Arrivi ad un certo punto che l’ età è solo un numero poco significativo. Sono diventato un individuo familiare a molti in città, conosciuto come “quello della bici”.

(Il 2018 è stato un altro anno di ritiro della marea, l’ anno più scarso di cambiamenti della mia vita, che ha superato il vecchio 2013 per momenti di solitudine. Un anno di transizione. ) La differenza fra il 2018 e gli anni in precedenza vissuti era stata così profonda che … ( A Natale ho scritto un messaggio al mio “secondo fratello”, conosciuto nel 2010, e dal quale mi sono allontanato nel 2013, per chiedergli ufficialmente di tornare nella mia vita. ) Cosa che non ha funzionato.

Ha funzionato invece, far ritornare un’ altra persona, e così sono stato trascinato di nuovo nel contesto delle “compagnie”, ma …dove tutto sembra uguale a prima ( In autunno ho cominciato inoltre a guardarmi tutti gli episodi della serie di SKINS, le cui tematiche, curiosamente e sincronicisticamente, avrebbero anticipato alcuni aspetti della mia vita del 2019. Se la compagnia pre – 2017 aveva i toni degli episodi di Degrassi, si può dire che gli amici del 2019 mi rimandano ai personaggi di Skins.) Cambia lo sceneggiato, cambia anche l’ atmosfera nel concreto, mesi dopo, ed ecco che si ripresenta questo fenomeno.

Questo 2019, (Quest’ anno Marzo ha portato grandi cambiamenti: non solo ho iniziato scuola guida ufficialmente, ma, sempre all’ insegna dei ritorni ciclici, ho riscoperto due persone … Dopo una pausa sociale durata per quasi tutto il 2018, ho ripreso i contatti con diversa gente … C’è stata un’ altra festicciola in soffitta, un evento che ha inaugurato una nuova compagnia formata da “vecchie leve” e nuovi arrivati …La nuova amica che ho conosciuto fra febbraio e aprile è un altro caso di persona piombata nella mia vita, e questa volta è diventata la mia migliore amica in un lampo, e lei rappresenta un misto di tutte le ragazze principali che ho conosciuto. Grazie a lei si è creata una sub-compagnia dove praticamente sono tutte persone che negli anni scorsi, principalmente nel 2015 e 2016, erano dal mio punto di vista nel background della mia vita, e invece ora vengono approfonditi.  )

Per adesso quest’ anno ha provveduto a rifarsi dalla bizzarra pausa del 2018, e continua a scorrere sulla tematica della “vita di gruppo”, dimostrando costantemente che i cicli vitali funzionano con una precisione incredibile. Ad ogni modo prevedere il futuro rimane un azzardo, perché il futuro prende sempre scorciatoie che nel momento presente e immediato non possiamo cogliere.

Ho 29 anni e l’ adolescenza sembra non finire mai. La diceria che arrivati a 25 anni si comincia a conoscere sempre meno gente, semplicemente non è il mio caso, visto che nel 2019 ho conosciuto – ancora più gente – di quanta ne avevo conosciuta durante il periodo dell’ espansione della compagnia. La maggior parte di queste persone per ora rimane in sospeso nel background, ma suppongo che prima o poi avranno una storia da raccontarmi, una vicenda nella quale coinvolgermi.

Difatti, un’ altra regola della vita è: osserva il contorno della tua vita perché è là che si cela il tuo prossimo futuro.

 

 

   





Vi racconto la mia vita – parte 2 – L’ adolescenza

26 05 2019

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CHI ERO: Un “creatore di mondi” fin dall’ inizio e un “escapista” immerso nella fantasia. Non potevo stare da solo nemmeno per un momento quando non ero con la mente nel mio mondo. Se non creavo storie, le leggevo, e i fumetti di Topolino e i libri di Animorphs e Piccoli Brividi erano la mia vita. Altre cose che leggevo erano le enciclopedie, comprese quelle di animali. Sono sempre stato un osservatore meditativo, alle prese con “fenomeni curiosi ed enigmatici” che in realtà facevano parte delle esperienze di vita di tutti i giorni, per gli altri. Ero molto legato a mio fratello, che coinvolgevo nella mia attività creativo – simulatoria, ma facevamo anche delle azzuffate memorabili. Ad un certo punto ho cominciato ad avere la necessità di tenere sempre qualcosa in mano da manipolare, come quel personaggio dei Peanuts con la sua copertina. Ho mangiato verdure solamente alla mensa scolastica, e in seguito non ne ho più mangiate, preferendo carne e pesce. La mia dieta è sempre stata ristretta e selettiva, e non ho mai avuto il gusto di mangiare, vivendo pranzi e cene come brevi momenti di transizione fra un’ avventura mentale e l’ altra.   

COSA E’ CAMBIATO: Da “creatore di mondi” in questa fase della mia vita sono diventato scrittore occasionale, e la mia fantasia è ancora attiva. Ho imparato a passare molto tempo da solo, diventando uno di quelli che escono da soli senza programmi per il pomeriggio. Le mie letture si sono concentrate sui libri di testo scolastici. Il legame con mio fratello si affievolisce sempre di più in questa fase. La mia giornata comincia al mattino prestissimo. Frequentando l’ oratorio e la parrocchia locale, continuo a credere in Dio.  

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Nel 2003  sono andato ancora in gita in montagna con la classe, potevamo fare sci di fondo e anche delle discese, ma io soffrivo davvero troppo il freddo, però un po’ di ricordi nell’ usare lo sci ce le ho ancora. In stanza in albergo sono stato messo ovviamente con il compagno di classe che mi sopportava poco, che ha reagito male, anche se io ero per lo più indifferente e non capivo tutto questo suo disagio. Una notte l’ ho passata anche nella stanza con l’ ex amico della sfuriata e non è successo niente. A quanto pare frequentavo ancora il corso di nuoto.  Per il compleanno ho organizzato una festicciola in soffitta, ho invitato il mio amico storico, una mia amica stretta e due sue amiche. Per l’ occasione mi sono dichiarato a lei ed è cominciata una storia più o meno platonica che sarebbe durata anni. Per qualche tempo ripetemmo questi incontri a casa mia, ma poi tutto sfumò.  Papà in giugno è stato a Barcellona. Guardavo ancora i Digimon alla televisione. Quell’ anno divenni amico con la figlia di un collega di mia madre, e sono anche venuti a trovarci al mare d’ estate. In aprile sono stato ancora in gita con l’ altra scuola. Per Pasqua siamo andati in Corsica, in una casa prestata per l’ occasione. Mio fratello ha fatto il saggio di pianoforte. Io ho fatto uno spettacolo di classe a teatro sulla storia di Ulisse, ma ho sbagliato una parte e i miei compagni hanno avuto da ridire. Quell’ anno ho fatto la cresima, e sono venuti amici di famiglia per l’ occasione. Fu un’ estate caldissima, ma non me la ricordo così. Ad agosto morì una zia che viveva assieme ai miei nonni materni, e ho assistito al mio primo funerale. L’ ho presa malissimo. In autunno, papà è andato a Berlino. A fine ottobre ho fatto la cresima, e ci sono stati ospiti, invitati da noi. A fine scuola, in palestra, il mio amico storico ha avuto un incidente. La faccenda era piuttosto complicata, e sarebbe finita solo l’ anno dopo.

Nel 2004, Anche se guardavo ancora i Digimon, in primavera ho cominciato ad appassionarmi di una serie tv americana su una famiglia ( 7th Heaven ) che mi ha appassionato per 4 anni.  Il mio compleanno venne rovinato dalla varicella, che mi colpì il giorno prima, e mi mise a letto per 15 giorni. In quell’ anno scambiavo continui messaggi con la mia amica platonica, ed eravamo vicini di banco. Ogni tanto ci scrivevamo sul banco mentre la prof. spiegava. Nell’ ultimo mese delle medie ho cominciato a fare più amicizia con il mio “rivale”. L’ ultimo giorno siamo andati ai giardini pubblici e abbiamo giocato al gioco della bottiglia, credo anche in classe. Io e il mio amico storico non saremmo più stati in classe assieme da ora in poi. In aprile sono stato ancora in gita con l’ altra scuola. Credo che siamo andati a Bruxelles e in Olanda. Abbiamo anche visitato una scuola lì. In autunno il mio amico storico ha concluso la sua vicenda di salute con una operazione chirurgica, e sono andato a trovarlo all’ ospedale.

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A settembre cambiò tutto. Ho conosciuto una nuova amica, che si è introdotta a me facendo finta di parlare inglese, lol. In autunno ero molto impressionato da lei, e lei era amica stretta della mia amica platonica, e a me piaceva anche lei. Ma lei mi disse di no perché stava con un altro. Conobbi anche fin dal primo giorno di Liceo Classico un altro amico importante, anche se ogni tanto discutevamo spesso. Per i primi mesi ero stato soprannominato “il silenzioso”. I cambiamenti non erano il mio forte. Con me in classe di persone conosciute c’ era solo una ragazza delle medie e una mia “amica” dei vecchi tempi delle elementari. Nell’ intervallo curiosamente andavo spesso a trovare due ragazzi dell’ ultimo anno, che erano vicini a noi di classe. Inoltre cominciai ad avere lezioni private a casa di Latino e Greco, l’ inizio di una Era di lezioni private di qualunque cosa. Fortunatamente la mia insegnante privata era come una grande sorella per me.

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Nel 2005  in primavera morì mia nonna materna, ma non partecipai al funerale, come anche mio fratello, per motivi scolastici (una scelta discutibile …). Avevo due migliori amiche, ma con l’ altra nuova c’ erano solo conversazioni al telefono e messaggi. Avevamo provato a uscire con le sue amiche, ma io non ero ancora pronto ad affrontare uscite con gli amici. Sono maturato tardi, e ancora adesso credo di essere abbastanza per i fatti miei dal punto di vista della “maturità”. La prima uscita con i compagni di classe venne inaugurata con un film horror (per la mia felicità …) da adolescente non avevo quasi mai tempo di uscire con gli amici, ero troppo impegnato con la scuola. Con la mia amica platonica, invece, questo fu l’ anno più intimo. Andavo spesso a passare i pomeriggi a casa sua. Giocavamo anche a scacchi, e flirtavamo, ma niente di serio. Siamo – sempre – stati soli a casa sua, ma io non ero un approfittatore, tutt’ altro, ero ancora ingenuo e intimidito, se fossi stato una persona diversa chissà cosa sarebbe potuto succedere. Di certo non avvenne quel che di solito avviene nelle serie tv. Credo che lei fosse terribilmente irritata dalle mie esitazioni. Un primo litigio avvenne in prossimità del suo compleanno. Ma facemmo pace giusto in tempo. Quel giorno ci dicemmo che ci amavamo per la prima volta. Ma a maggio abbiamo avuto un acceso litigio al telefono fisso, alla quale ha assistito indirettamente anche l’ altra mia e sua amica, via cellulare. Cose che succedevano nel 2005, suppongo. Ci siamo “lasciati”, ma poi facemmo ancora pace, ma ci volle molto tempo. In estate trovai una nuova amica di cellulare, che poi sarebbe entrata a far parte della mia classe. Parlavamo spesso, anche se delle volte tendeva a ignorarmi. In pochi si fidavano di lei. Nell’ intervallo andavo spesso a trovare i miei due amici grandi dell’ ultimo anno, e passavo poco tempo con i miei compagni. Osservavo spesso gli studenti più grandi della scuola, quando potevo. Conobbi anche due fratelli albanesi con i quali strinsi una amicizia per anni. In classe, in sala conferenze, ci hanno fatto vedere il funerale del Papa. Un’ altra mia amica di una altra classe si trasferì al sud in autunno. Avevo poi anche trovato una altra amica di cellulare. La mia amica dell’ anno scorso andava allo Scientifico come il mio amico storico. I due edifici erano collegati, ma ci incontrammo lì in rarissime occasioni. Inoltre, da quest’ anno, per una “casualità” durante i miei giri in libreria, comincio ad appassionarmi all’ astrologia, dapprima superficialmente, ma poi, una volta compresa la versione professionale, questa passione non mi ha mai più lasciato.

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Nel 2006 * in gennaio partecipai ad una festa doppia di compleanno fuori città, e il mio migliore amico mi raccomandava di non azzardarmi a bere alcolici, ma poteva stare tranquillo, perché ero letteralmente un puritano all’ epoca. Quella festa mi rimase molto impressa. Ci fu un compagno che si fece tutte le ragazze, e io osservavo con invidia. Io facevo da tappezzeria e lui era il più spigliato della classe. A gennaio inoltre, cominciai a scrivere una fan fiction degli Animorphs di 70 pagine a mano, che poi a marzo presentai in classe, all’ attenzione soprattutto della mia professoressa di Italiano, che volle leggerla a casa sua e darmi dei consigli. In autunno abbiamo partecipato al matrimonio della mia babysitter da bambino. L’ Italia vinse i mondiali a luglio. Andammo in strada a festeggiare. Demolimmo la Fiat Tipo in luglio, cosa che presi malissimo, ma era ormai alla fine dei suoi giorni. In aprile, il giorno prima del tredicesimo compleanno di mio fratello, per ironia ( se leggete 2003 capirete ), io e la mia amica “platonica” ci siamo lasciati definitivamente, e quando tentai di andare a parlarle, sua madre mi guardò male dalla finestra di casa. Non andai più a casa sua. Sinceramente, però, ricordo molto meglio il litigio del 2005. Ci tenemmo ancora in contatto per un po’, poi sfumò tutto. Conobbi una amica di penna sul forum dedicato alla serie tv americana. Curiosamente aprii all’ epoca un sito dedicato assieme ad una misteriosa amica di Malta, ( una di tre gemelle ) e durò per molto tempo. A giugno partecipai come animatore al mio primo grest dell’ oratorio. C’ erano anche i miei due amici albanesi, e un amico con cui sono in contatto ancora adesso. In autunno la mia amica di infanzia che era mia compagna di classe ebbe un incidente d’ auto. Per un periodo molto breve divenne più gentile con me, perché mio padre aveva aiutato lei e le sue amiche durante la terapia successiva all’ evento.

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*E’ stato a partire da quest’ anno, che durante i miei giri in bicicletta meditativi, da solo, ho cominciato a fare giochi mentali di “channeling” cercando di evocare un’ altra personalità da sovrapporre alla mia, senza alcuna influenza sulla realtà dei fatti. Ho sempre voluto essere una persona diversa da come sono veramente.

Del 2007 a dire il vero ricordo poco rispetto agli altri anni. I primi cinque mesi saranno stati così abitudinari che li ho dimenticati completamente. Quell’ anno al grest conobbi il mio primo “pseudofratello”  , un bambino di 10 anni che si era affezionato a me, e che sarebbe presto entrato nella storia della mia vita. In autunno divenni aiutante nella sua classe di catechismo, dove c’ era anche la sua migliore amica, e anche questa sarebbe diventata brevemente parte della mia vita. Dopo le lezioni lo accompagnavo a casa.

Quell’ anno scrissi un altro libro, abbastanza rudimentale. Ricordo pochissimo i primi mesi a scuola, invece in autunno mi ricordo che ebbi il primo dei miei ricorrenti attacchi di panico, e mi misero sdraiato in corridoio. Il mio migliore amico venne ad aiutarmi ai servizi della scuola, cosa straordinaria, perché io ero conosciuto per essere l’ unico della scuola a non usare i bagni, cosa che provocava qualche sussurro in classe. Quindi , quando chiesi per la prima volta in assoluto di andare ai servizi, e non scherzo, era la prima volta che ci entravo, il mio amico mi seguì a breve.

Presentai anche il mio nuovo “libro” in classe, ma il più spigliato della classe mi disse che l’ inizio del racconto non aveva senso. A dicembre, io, mio fratello, mia madre e la sua migliore amica, siamo andati in comitiva in viaggio a New York. Fu una esperienza memorabile, siamo stati dentro all’ Empire St. Building, ad una partita di basket, e abbiamo visto l’ albero di natale gigante e la pista di pattinaggio.

Mia madre ha tentato di farmi mettere l’ apparecchio, ma io soffrivo , non lo tolleravo, e quindi me lo feci togliere. Io respiro con la bocca e quell’ affare mi faceva respirare male. Questo fu anche l’ anno in cui cominciai ad interessarmi all’ onirica, ai sogni, quello più memorabile fu quello dove sognai una bambina bionda, Giulia, che nasceva in estate, un sogno dove eravamo al mare al sud, e c’ erano stranamente anche i miei nonni materni.

In autunno, inoltre, partecipai ad un ritiro spirituale assieme allo staff dell’ oratorio e al mio amico storico, con la quale condivisi la stanza di albergo. In classe ero un tipo abbastanza strano e silenzioso, la classe nei primi anni era ossessionata con il mio criptico diario, dove scrivevo frasi italiane in caratteri russi, perché in questi anni ero appassionato di lingue straniere e me le studiavo da solo. Per esempio quest’ anno imparai l’ olandese. Loro credevano che io scrivessi in russo, ma erano tutte frasi italiane, solo scritte con caratteri diversi. Era il mio codice segreto. Credo di non aver mai smesso veramente di scrivere. Quest’ anno catalizzai l’ attenzione di un forum online con le mie biografie ( decine ) di personaggi di Tekken.

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Il 2008 fu un anno molto complicato e tortuoso per me. In gennaio rimasi molto impressionato dalla morte di Brad Renfro, un attore di 25 anni, e all’ epoca usavo il computer fisso in camera da letto, che usavo per giocare ai Sims, e vidi il film più commovente di sempre, The Cure, che mi distrusse. Nel film c’ era anche l’ attore morto.

Quest’ anno incominciai lezioni private di matematica per prendere la sufficienza, da tre insegnanti diversi. Uno di questi aveva praticamente un business con la sala d’ attesa in casa. All’ epoca c’ era ancora il carnevale in città, e andai in giro con il mio amico storico e un nostro amico in comune. A marzo divenni maggiorenne, ma fui l’ unico della classe a non fare la patente.

Quella primavera ero alle prese con una serie di attacchi di panico accompagnati da intensa fotofobia. La fotofobia mi rimane ancora adesso, ma meno intensa, mentre all’ epoca avevo attacchi di panico in continuazione, dal dentista ebbi una sorta di attacco epilettico cosciente, poi dal barbiere, e anche a casa da solo dove venni soccorso dai vicini di casa per tachicardia, poi venne a soccorrermi anche mio padre. Parte di questi attacchi era connessa alle difficoltà scolastiche. In autunno mia madre e io cominciammo ad andare una volta al mese da uno psicologo.

Provai ancora a mettere l’ apparecchio, ma anche questa volta non funzionò. A marzo, quando incontrai ai giardini pubblici il mio “pseudofratello”, conobbi anche un ragazzino che l’ anno dopo sarebbe entrato a far parte di una mia mistica misteriosa saga onirica mai spiegata. Ritrovai lo stesso ragazzino in compagnia dei miei due amici albanesi.

Cominciai poi ad appassionarmi di cinema, in particolare dei film di River Phoenix. All’ epoca ero in contatto con due ragazze che erano parte di una famiglia di 6 gemelli in Indiana. I gemelli mi ossessionavano a quei tempi, e loro erano unici, più o meno. Usavamo messenger, ragazzi, messenger hahaha, che tempi. Entrai nel social network facebook verso la fine dell’ anno. Continuavano i miei sogni sulle persone più impensabili.

Il mio “pseudofratello” con gli altri diceva che ero veramente suo fratello. Io lo accompagnavo a casa dopo la lezione di oratorio e giocavo con lui a pallone, e gli regalai anche il mio gameboy con i giochi dei Pokemon, e un videogioco della play. Siamo anche andati ad un parco acquatico con l’ oratorio.

Quella primavera, inoltre, terminai le mie terapie per la schiena, mensili, a Vigevano. Per la prima volta dovetti fare i recuperi estivi. Ma ai centri estivi ebbi una discussione con una delle animatrici, e quel giorno me ne andai dall’ oratorio sbattendo il cancello e interrompendo il mio lavoro, poi venni chiamato per parlare con il parroco. Io e il mio “pseudofratello” usavamo la webcam per comunicare, e mi ricordo anche che una volta io, lui e la sua amica giocammo a palle di neve davanti all’ oratorio, e vennero anche una volta a vedere casa mia, in quella occasione. In autunno i miei compagni di classe ebbero la bizzarra idea di candidarmi e farmi vincere il posto di rappresentante di classe ( io mi ero pure dimenticato del giorno della votazione, fate voi), ma non funzionò “per svegliarmi”. La ragazza mia collega era più brava. Le mie compagne di classe erano molto contrariate dalla mia vittoria.

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Nel 2009, a maggio la mia classe e io partecipammo ad una festicciola a casa di una professoressa. Fu l’ anno dei miei esami di maturità. Iniziarono il giorno che morì Michael Jackson, in quella che divenne l’ estate del soundtrack Jackson.

E’ anche l’ estate della Timewave e di Terence Mckenna. Mi ricordo qualcosa di remoto a proposito di quella teoria di come i miei compagni avevano scoperto questa mia passione, durante gli ultimi giorni, e mi prendevano in giro.

Conobbi altri amici di penna stranieri, una delle quali l’ avevo sognata esattamente come era in foto l’ anno prima, e finì una amicizia al femminile, quando lei mi diede buca al cinema. Smettemmo di tenerci in contatto da allora.

In gennaio scrissi un copione in inglese, ispirato a The Cure, e provai a partecipare ad un “concorso” indetto da un tizio su fb, ma non penso che fosse reale … non importa, il testo era pieno di errori. Gliel’ ho mandato nel 2009, e credo non se ne sia fatto niente.

Festeggiai il carnevale all’ oratorio assieme al mio amico storico e altre persone. All’ oratorio spesso passavo il tempo di “intervallo” nella sala giochi con l’ amica del mio “pseudofratello” . Una volta accompagnai anche lei e la sua amica allo skatepark, e mi fecero provare lo skateboard, ma lo feci volare contro un palazzo… Quell’ anno approfondii l’ amicizia con i fratelli albanesi e conobbi meglio i loro genitori e la nonna. Una volta, per un compleanno, mi invitarono anche a cena, e in autunno diedi loro lezioni private per aiutarli con la scuola.

Fu una primavera tempestosa, perché io e la mia amica delle elementari che fu gentile e carina con me 3 anni prima ( per un progetto di classe andai anche a casa sua, e per un poco siamo stati soli … a me piaceva moltissimo ma non successe niente ) ci siamo incastrati in un conflitto di interessi legato in parte al mio “stato di privilegiato” in classe, punto di vista che non condividevo. Lei finì per bloccarmi, e oh, mi tiene bloccato ancora adesso nel 2018. Lei in classe mi stuzzicava spesso, e siamo diventati i protagonisti dell’ high school drama show della classe. Io mi ero innamorato follemente di lei. Per la fine della scuola e dell’ ultimo anno delle superiori, le scrissi una lettera e gliela inserii nella buca della posta a casa sua. Il giorno dopo mi salutò all’ ingresso e mi sorrise durante una verifica, voltandosi verso di me. Poi l’ ultimo giorno non si presentò. Entrai che i miei compagni si stavano passando quella lettera e molti si sono complimentati con me per quanto era bello quello che avevo scritto. Durante le nostre famose discussioni dell’ intervallo i maschi mi dicevano di reagire, e la prendevano in giro. Le ragazze mi dicevano di diffidare di lei. Io ne rimasi molto imbarazzato e scosso. Ancora una volta un ultimo giorno di scuola rovinato. Passai spesso nei pressi di casa sua per tentare di parlare con lei nelle settimane successive, ma lei mi guardò con uno sguardo minaccioso all’ ingresso di casa sua e non ebbi il coraggio di parlarle.

Inoltre una altra mia “migliore” amica finse di essere malata e mandò messaggi ai compagni, fra cui me, fingendo un tumore, per assentarsi a scuola… ma io scoprii l’ inganno solo l’ anno dopo.

Per il mio compleanno mi feci lasciare una sala libera all’ oratorio, e invitai il mio amico storico, un altro nostro amico, i fratelli albanesi, il mio ” pseudofratello ” e la sua amica e ci divertimmo assai. Fu il migliore compleanno della mia vita. Passai il Natale con entrambi i nonni, la paterna e il materno.

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In autunno, a ottobre, avvenne un cambio di Era nella mia vita. Cominciai l’ università di lingue straniere in un’ altra città, e lo stesso giorno, nella mia città, conobbi due nuovi amici che volevano conoscermi, mentre giravo da solo in bici. Anche loro erano sulla bici, ma siccome avevano diversi anni in meno di me ( 5 o 6 se non sbaglio ) all’ inizio mi rifiutai di associarmi a loro e gli diedi persino un numero di telefono falso. Ma loro insistettero e trovando ridicolo nascondermi in casa per farli andare via, decisi di arrendermi e fare amicizia con loro. All’ università feci amicizia con due amiche albanesi, e un ragazzo di colore alto 2 metri , dalla Costa d’ Avorio. Inoltre in autunno cominciò la mia saga onirica misteriosa che catalizzò la mia attenzione per anni.

E questo è stato l’ ultimo anno di quella che ormai considero come “la mia prima vita”, completamente separata da tutto quello che riguarda la seconda.





I temi dei miei progetti di scrittura

2 03 2019

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In questo articolo vi parlerò delle tematiche chiave dei miei attuali progetti di scrittura, nella speranza, un giorno, di riuscire a farsi pubblicare qualcosa.

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P. S. Nei link la punteggiatura dei racconti è in fase di aggiustamento, ed eventuali errori nella disposizione del testo derivano dall’ imperfetta trasposizione del testo dalle pagine di Word. Per adesso concentratevi sulla lettura, la fase degli aggiustamenti tecnici verrà a suo tempo.

Ho dedicato ( una tradizione ormai ) il Natale ad arricchire la mia collezione di libri di Stephen King e a leggere la biografia dell’ autore, nel quale in certi aspetti mi sono ritrovato, mentre sotto altri aspetti abbiamo vissuto in atmosfere completamente diverse.

Mi sono reso conto che sono arrivato al punto in cui era arrivato lui, giusto prima di debuttare, “quando il tempo scarseggiava, la scrittura era faticosa, l’ energia era poca, e il futuro inquietante. ” Chissà, forse non è un caso.

Scrivo perché mi fa bene, perché sento che mi appartiene, mentre cerco di tenere a bada le mie paure dormienti. Le mie paure più grandi sono la morte, il caso, e l’ eventualità dell’ assenza di qualcosa dopo la morte. Pur avendo fatto abbastanza ricerche affini agli argomenti trattati in questo blog, che archiviano il caso come un’ eventualità impossibile e inesistente, è ancora insita in me la grande paura che in un qualsiasi giorno tutto possa cambiare. Credo che la morte a 59 anni di mio nonno mio omonimo quando avevo 3 mesi in un incidente d’ auto mi pesi in un angolino della mente più di quanto vorrei ammettere. Una volta credevo che in tutti ci fosse qualcosa di buono, ora credo invece che in tutti ci sia uno spiritello maligno che ogni tanto decide di combinare qualcosa. Non so se il mio destino comprende anche diventare un buon scrittore. Però so che la scrittura e la lettura sono presenti da sempre nella mia vita. Stephen King è stato segnato dal ritrovamento dei racconti e delle riviste di suo padre, scrittore di racconti mai pubblicati, all’ età di 10 anni, più o meno alla stessa età di quando io scoprii una collezione di Dylan Dog appartenente a mio zio nella casa di mia nonna paterna, una collezione che mi attirava e mi respingeva allo stesso tempo.

Del resto la cruda violenza la potevo leggere anche nella saga degli Animorphs che ha nutrito la mia infanzia con 64 libri di una saga per me indimenticabile con i personaggi più realistici e vivi che abbia mai trovato. Per non parlare della mia passione per i Goosebumps o Piccoli Brividi che amavo collezionare da bambino.

Stephen King ha visto l’ amichetto di 4 anni venire investito da un treno, e io sono passato affianco a un mio compagno di classe per 8 anni che conoscevo appena poche ore prima che morisse in un incidente d’ auto.

Volevo vedere qualcosa di mio nella storia di vita di Mckenna e voglio vedere qualcosa di mio nella storia di vita di Stephen King, anche solo il piccolissimo fatto in qualche modo significativo per me che lui è nato nel giorno in cui festeggio l’ onomastico, che io vivo come un – mezzo compleanno – perché sta a sei mesi dal mio compleanno.

Spero di non produrre storie che diano vita a film dell’ orrore che non riuscirei a guardare. Mi piacciono i libri dell’ orrore ma NON i film. Ironico detto da uno che ha invitato l’ amichetto a guardare un film fantascienza –  horror – splatter, niente di meno che Starship Troopers, in età elementare per poi farlo vomitare! Non so con quale stomaco guardavo certi film all’ età di 10 anni.

Ho sempre avuto una certa attitudine a cercare di entrare ed esplorare la mentalità altrui, in particolare quella degli antagonisti della vita. Per esempio nel breve e incompleto progetto del 2014 de “ Ieri il bullo ero io “ capovolgo la situazione, e inserisco la ” vittima di bullismo ” nel corpo del suo persecutore, e dimostro che la vittima in realtà è un personaggio senza scrupoli che si approfitta della situazione, ha un cuore oscuro, e si accanisce persino con sé stesso, inconsapevole che il suo corpo ospita ora la mente del suo bullo, che è vittima delle sue sfortunate e tragiche circostanze di vita, e non riesce ad adattarsi alla sua nuova collocazione nella piramide sociale. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-11-pagine-di-ieri-il-bullo-ero-io-2014/

Anche la tematica della vendetta è presente in alcuni miei racconti, per esempio in ” Gli angeli sterminatori “ anche se ho una certa tendenza a inserire violenza gratuita, un particolare che probabilmente dovrò modificare per non rendere il tutto troppo gore. Questo racconto in particolare è praticamente uno splatter. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-gli-angeli-sterminatori-incompleto-2017/

La differenza fra me e Stephen King è che io tendo a vedere la donna e la ragazza come antagonista piuttosto che santerellina, un po’ come viene mostrato in Carrie, un po’ per le mie esperienze personali, un po’ come ispirazione da altre storie, per esempio da Rachel e Taylor di Animorphs. Nel mio romanzo in modalità lavori in corso ” Discordia “, una donna è la antagonista principale, come anche in ” Esme, rossa e diabolica “. E a differenza di Stephen King, io sono un antifemminista, e del politically correct non me ne frega niente. Tendo spesso a mettermi in correlazione con Stephen King, e posso dirvi che a differenza delle sue storie che attingono quasi sempre dal paranormale e situazioni un po’ troppo cinematografiche, io cercherò il più possibile di restare sul realistico e sul fattibile, anche se nel mio romanzo in formazione “Psychosis”  faccio una eccezione alla regola.

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I miei personaggi vivono situazioni traumatiche e le conseguenze, come in ” La missione di Dennis ”  dove il protagonista si porta dietro una immagine traumatica che all’ improvviso si materializza, e questa storia prende vaga ispirazione dalle vicende di Captain Spirit di Life is Strange 2. Questo potenziale romanzo, del quale finora è stata realizzata solo la trama, potrebbe essere il corrispettivo di Shining di King, a causa delle atmosfere invernali e della tematica del padre alcolizzato. A dire il vero anche qui ci sarebbe del paranormale, ma potrebbe anche trattarsi di un semplice scherzo del cervello o un temporaneo fenomeno di dissociazione dalla realtà, a fin di bene …

Sarà molto sentita anche la tematica della tentazione, poiché molti miei personaggi vedono emergere il proprio lato oscuro, o vengono manipolati dagli antagonisti allo scopo di cadere in atti di violenza e distruzione, come è il caso di    ” Alleviamo un killer “ , dove un ragazzino viene manipolato a compiere riti di iniziazione che diventano sempre più violenti, da un gruppo di ventenni senza limiti.

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  ” Esme, rossa e diabolica “ sarà il corrispettivo di Christine di Stephen King, ma invece di essere ammaliato e posseduto dall’ automobile, il protagonista verrà manipolato e persuaso dalla sua fidanzata.

P. S. se vi devo dire la verità, a volte sospetto che la mia tendenza a vedere nella femmina una antagonista potrebbe derivare da un mio periodo di depressione infantile, e pensieri negativi, cominciati più o meno in concomitanza con il duplice omicidio perpetrato da Erika nel 2001. Avevo undici anni ed era una storia importante all’ epoca. Ho persino inserito una scena che richiama quell’ evento, dopo aver letto esattamente come è avvenuto il fatto ( per mia sfortuna ) in ” La Morte nasce a tredici anni ”   dove l’ antagonista principale lamenta dolore dal morso del bambino che ha pugnalato a morte. Sappiate che quando leggerete quella scena, l’ immagine che voglio evocare è quella del bambino ucciso da Erika e dal suo compagno.

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” Psychosis ” è invece il corrispettivo di IT di Stephen King, ma senza il clown, rimpiazzato da un serial killer, e con l’ aggiunta di uno ” scienziato pazzo “, un romanzo del quale ho già scritto 12 capitoli, e che sarà ambientato nella mia città, romanzata per l’ occasione. In questo romanzo c’è la tematica della trasformazione dal bene al male, del bullismo, delle indagini su assassinii, un aggancio alla tematica LGBT, esperienze di povertà e famiglie disastrate, la forza dell’ amicizia, una antagonista isterica femminile, e ci saranno molti allacci alla saga degli Animorphs, protagonista della mia infanzia. https://psychosisromanzoonline.wordpress.com/

Copy of Cutting Edge Magazine Cover - Made with PosterMyWall (3)

Ho già in mente la trama di un corrispettivo alla rovescia di ” Misery ” di Stephen King. Il titolo è ” Ghostwriter “  e l’ antagonista è uno scrittore che si accanisce sul suo fan numero 1 per costringerlo a scrivere un manoscritto al posto suo, minacciandolo di ordinare ai suoi ” amici immaginari “, i suoi mostri dell’ orrore che si rivelano reali, di assalirlo, qualora decidesse di rifiutarsi o tentare di fuggire.   

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Un vago allaccio a ” La metà oscura ” di Stephen King si trova nel mio racconto breve completato, fra i miei preferiti ” Dark Sosia: due gemelli lontani e un doppelganger sociopatico ”  , un intreccio fra gemelli, con un solo innocente fra un quattro. Con un finale scioccante e memorabile. Che cosa faresti se, una volta giunto nella tua nuova città, dopo un trasferimento, scoprissi che lì vive un tuo sosia sociopatico che crede che tu sia il suo ” gemello violento ” scappato di casa tempo fa? E che cosa penseresti se tu fossi a conoscenza del tuo gemello rapito alla nascita? https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-dark-sosia-due-gemelli-lontani-e-un-doppleganger-sociopatico/

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” Discordia ” è un romanzo che sto scrivendo, che è il corrispettivo di Cose Preziose di Stephen King, poiché anche a me piace dirigere storie con decine di personaggi e coinvolgere intere piccole città nelle mie storie. La differenza principale sta nel fatto che l’ antagonista è una donna che viene percepita da ognuno in maniera differente.

Copy of Dark Brushed Metal Background - Made with PosterMyWall (10)

Adesso sto leggendo ” Rose Madder ” che mi ha preso e procede molto bene, e chissà che non ne venga fuori ispirazione per una futura storia.

Una nuova trama che ho realizzato di recente è quella di ” Demoni ” , la storia di un uomo che vive una vita ai margini della vita di comunità, e che racconta ad un ragazzo adolescente che viene coinvolto nella sua vita, di avere la tendenza a uccidere le persone. La sua filosofia di vita è collegata ad un evento traumatico avvenuto nella sua infanzia, che lo ha convinto che ormai tutto è perduto e dentro di lui si annida il male. Sarà la furbizia e la perspicacia del ragazzo a fargli comprendere che ci deve essere una sconvolgente verità nascosta dietro a tutte le sue storie. Che cosa scoprirà? Potrebbe esserci una ” connessione alla rovescia ” con il Miglio Verde di King, anche se ne ho letto solo la trama.

Da giovane le mie storie preferite dei Piccoli Brividi erano quelle dei gemelli malvagi, dei sosia, ma anche quelle ” classiche ” dei campeggi maledetti, per questo ho realizzato un racconto in fase di svolgimento chiamato ” La setta in tenda ” , un campeggio estivo che si rivela invece essere il quartier generale di una setta oscura. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-la-setta-in-tenda-il-campeggio-dei-sadici-incompleto-2017/

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Una vaga connessione a Blaze di King c’è nel mio racconto breve completato ”  Dylan & Alan: un ragazzino e un delinquente in fuga “ , una storia abbastanza soft per i miei standard. Adesso che ci penso, ci potrebbero essere anche vaghi richiami a ” Finders Keepers ” di King, sebbene non lo avevo ancora letto quando ho realizzato Dylan & Alan. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-dylan-alan-un-delinquente-e-un-ragazzino-in-fuga/ 

Siccome il primo libro di Stephen King che ho letto è stato ” The Dome “, avevo realizzato nel 2015 un romanzo in formazione chiamato ” Interferenze ” con una vaga connessione alla Cupola, ma ho deciso di non continuarlo, e trasferire i suoi personaggi in altri racconti e romanzi, poiché hanno sicuramente del potenziale.

Leggendo la trama di ” Desperation ” di King, che non ho ancora letto, trovo correlazioni vaghe con la mia ex saga a episodi – ora romanzo in formazione            ” Entity ”  , nel quale ragazzi da tutto il mondo si ritrovano in una misteriosa città, manipolati da due voci, divisi in fazioni e messi l’ uno contro l’ altro. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-entity-scelti-dalle-voci-2017/

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” Il buio dietro agli occhi ” è una storia ispirata al racconto ” A volte ritornano ” di Stephen King, con un allaccio ( sorprendentemente, per il terrore che mi ha provocato quel film ) a Funny Games. Narra la storia di un gruppo di studenti che prende in ostaggio la famiglia di un professore che sta indagando su una serie di omicidi. Uno di loro, recentemente coinvolto nella vita di questa famiglia, dovrà decidere da che parte stare. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-il-buio-dietro-gli-occhi-incompleto-2018/

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Un vago corrispettivo a ” I bambini del grano ” di King potrebbe trovarsi nel mio romanzo in formazione ” L’ ipnotista “, dove affronto il tema del ” bambino malvagio “, con qualche vago allaccio a ” The Killing of a sacred deer “. Il tema del bambino malvagio la ritroverete se realizzerò la narrazione della mia trama           ” Padre, figlio e oscurità “  , che narra di un bambino posseduto dal male in una specie di Frailty alla rovescia. E anche in ” Allevati a uccidere “ , dove un padre vedovo ha allevato i due figli maschio e femmina alla violenza.

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Ho anche realizzato un racconto breve che è la versione oscura di ” Stand By Me ” il film del 1986 allacciato a ” Il corpo ” di Stephen King. Nel mio ” La Morte nasce a tredici anni ” , con notevoli allacci ad un poco noto film canadese “The Boys Club “, un gruppo di ragazzini deve affrontare un giovane novello assassino che ha nascosto il corpo di un bambino da lui assassinato. https://raccontidefcon.wordpress.com/leggi-la-morte-nasce-a-tredici-anni/

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Per allacciarmi ad ” Apt Pupil ” di Stephen King, avevo pensato ( e iniziato a scrivere ) ad un racconto ” La vittima e il burattinaio “, nel quale un giovane uomo spinto da una voce misteriosa e da sogni indicatori, a trovare una singola vittima da assassinare si imbatte in un vero serial killer adolescente e si ritrova costretto a fermare la sua catena di violenza, ma non mi piace la direzione che ha preso, e per adesso è in sospeso.

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Di recente ho anche creato una serie di personaggi per una grande trama intrecciata ” Minds ” , ma probabilmente li riutilizzerò in futuri progetti. Alcuni di loro sono ispirati ai personaggi delle stagioni di Skins. Invece “Indovina chi uccide” si allaccia vagamente e alla rovescia con la serie di 13 Reasons Why, e si tratterò quindi di un thriller scolastico.