I cicli Saturno-Urano, Saturno-Nettuno e il testamento di André Barbault

Nel settembre scorso avevo postato un articolo inerente un senso di certezza che mi sentivo di avere a proposito di ciò che succederà nei prossimi anni e decenni, a differenza di tante altre volte quando invece avevo mostrato di andarci con i piedi di piombo al riguardo.

In quel caso quel mio senso di certezza era dovuto a diverse profezie e narrazioni le quali mostravano in qualche modo come un certo numero di fonti che non si conoscevano l’un l’altra “videro il futuro nel passato”, per quanto in modo distorto e deformato.

E queste diverse e profezie e narrazioni indipendenti l’una dall’altra in qualche modo coincidono nello scenario di fondo.
Il quale scenario ci parla del crollo negli anni venti del XXI sec. dell’attuale mondo in cui siamo abituati a vivere e della nascita di un nuovo mondo radicalmente rinnovato qualche anno dopo a partire dal 2036-2040, un nuovo mondo che sarà all’apogeo nel 2050-2060.
Quell’immane cambiamento, quella rottura titanica che secondo diversi ci sarebbero dovuti essere intorno al 1999-2000 e in seguito, passata questa data invano, ci sarebbero dovuti essere nel 2011-2012, ci saranno – e stavolta sicuramente – negli anni compresi tra il 2024 e il 2030.

Il mio collega Teoscrive, come ben sa chi segue da tempo questo blog, è da anni che ha sviluppato una sua personale ricerca sulla timewave ideata da McKenna e implementata da Meyer, a cui parteciparono anche altri studiosi come Kelly e Watkins.

La timewave è un grafico frattale generato da un programma informatico e questo grafico è la mappatura sia dei “corsi e ricorsi” della storia sia dell’alternanza della prevalenza dell’abitudine sulla novità e della novità sull’abitudine. Secondo il modello della timewave gli avvenimenti registrati dalla storia conosciuta si ripresentano sotto nuove vesti e con intensità (magnitudine) diversa: il grafico sale quando è l’abitudine a prevalere e scende quando invece a prevalere è la novità.

La timewave è dunque tutta la storia lineare a noi conosciuta possibile, auto-ripetente e auto-somigliante come un frattale, la quale man mano che si avvicina al “punto zero” si ripete dall’inizio in maniera sempre più veloce. Più sono alte le cifre del grafico (più la linea sale) più l’abitudine storica si fa sentire, più sono basse le cifre del grafico (più la linea scende) più la novità irrompe. Fino al “punto zero” finale della timewave, l’abitudine appunto non giunge mai allo 0, ci giunge nel punto finale della timewave: ne conseguiva, secondo McKenna, che quando l’abitudine sta a 0, la novità sta a infinito e quindi in quel punto zero finale lì lo spazio-tempo della storia a noi nota finisce inaugurando un nuovo spazio-tempo storico che non ha più nulla a che fare con quello precedente.

Il “punto zero” all’estrema destra in basso collocato erroneamente da McKenna il 21/12/2012.

Il mio collega Teoscrive è da anni che conduce una sua personale ricerca sul grafico timewave in modo da collocare il “punto zero” in una data ben precisa. Abbiamo detto che il grafico frattale autoripetente della timewave c’è già tutto intero ma è privo di date: la difficoltà per il ricercatore è far sì di farlo coincidere con le date storiche del nostro calendario, “punto zero” finale compreso. McKenna aveva collocato questo “punto zero” il 21 dicembre 2012, la stessa data che per anni ci fu mostrata come la “fine del lungo computo degli anni” del calendario astrale dei Maya, ma abbiamo visto bene come quel giorno il tipo di storia che conosciamo non sia affatto finita, e quindi non era la data giusta. Meyer, colui che sviluppo con il computer l’idea di McKenna della timewave, stabilì invece come “onda temporale zero” l’8 luglio 2018 e anche in questo caso anche dopo quella data la storia è proseguita nella stessa maniera che sappiamo, senza alcuna discontinuità ne’ rottura di paradigma storico.

Il mio collega Teoscrive sulle prime pensava anche lui che il “punto zero” ci sarebbe stato in una data degli anni 10 del XXI secolo e quindi, come altri informatori alternativi, vedeva gli anni 10 come un decennio propizio per un evento o serie di eventi di magnitudo così grande da spazzare via il senso comune della storia.
Per ora non è andata così ma i suoi studi sulla timewave continuano. Un po’ ne è interessato anche chi scrive ma di sicuro non con la stessa fedeltà e assiduità del mio collega.

Può essere che il mio parziale disinteresse verso la timewave sia dovuto al fatto che le ricorrenze e le ripetizioni di eventi storici senza che ci sia dietro un senso o una narrazione riguardante le dinamiche della società e della civiltà mi lasciano piuttosto freddo.
Come ho detto più volte a Teoscrive, sono affascinato dalle possibilità che ci schiude la timewave: quelle di poter mappare lo spazio-tempo storico in un grafico, l’alternanza di abitudine e di novità come motore della storia, l’ipotesi di un “punto zero” finale in cui il ritmo solito della storia si conclude e inizia un ritmo nuovo completamente diverso da quello concluso…ma lungi da me mettermi lì, come fa lui – e lo ammiro – a scandagliare in lungo e in largo il programma timewave per sapere in quali ripetizioni storiche siamo, in che punto del grafico ci troviamo attualmente rispetto al punto finale.

Il “punto zero” della timewave viene ora collocato da Teoscrive tra il 2021 e il 2022, in particolar modo in diverse date del 2022.
Un anno vicino a quei 2023-2026 di cui ho diffusamente trattato nell’articolo di settembre.

Ora, recentemente, ho avuto modo di imbattermi in diverse fonti informative, di natura perlopiù ASTROLOGICA, le quali parlano di grandi sconvolgimenti e cambiamenti in un arco di tempo che va dal 2020 al 2040, proprio il ventennio di crollo-ricostruzione di cui ho diffusamente trattato nell’articolo di settembre.
In quell’articolo non facevo uso di riferimenti astrologici, perlomeno direttamente, ma confrontavo tra loro diverse fonti che potrei definire “profetico-narrative”: dalle profezie bibliche alle profezie “alla Nostradamus” a film e fumetti di fantascienza della seconda metà del XX secolo. Tutte con una cosa in comune: la metà degli anni venti del XXI secolo come teatro di cambiamenti immani, presumibilmente catastrofici. I quali però porteranno – più in là – a una nuova “età dell’oro” (dovuta anche a ritmi storici completamente diversi da quelli precedenti).

Nell’articolo in corso vedremo quanto abbia scoperto certe analisi di astrologia presentino elementi di vicinanza a ciò da me scritto nell’articolo di settembre.

Come ho scritto anche recentemente, questo non è un blog di astrologia, nonostante il mio collega Teoscrive, co-autore in questo blog, se ne sia interessato e qualche tempo fa abbia anche messo su un sito di “archeologia post-moderna” di sua invenzione. Però, l’interesse per tematiche quali i cicli della storia, la ciclologia, le sincronicità, il sincro-misticismo, la retro-causalità, il futuro nel passato, la meta-storia, la sincro-storiografia, è naturale che prima o poi faccia sì di incrociare anche l’astrologia. Naturalmente l’astrologia inerente i ritmi della storia, non certo quella di Paolo Fox.

Molto di recente, a proposito dell’assassinio del generale iraniano Soleimani, ho trattato dei cicli planetari Saturno-Plutone, quello 1947-1982 e soprattutto quello 1982-2020, il quale si è concluso il 12 gennaio.
E’ ormai da un certo tempo che mi interesso al ciclo Saturno-Plutone, interesse partito da un accenno che ne fece il mio collega Mediter in un suo articolo di inizio 2017, il particolare il “Saturno-Plutone” tra la congiunzione del 1982 e la congiunzione del 2020.

In cyclesofhistory.com il ciclo Saturno-Plutone viene definito “della trasformazione violenta”, avviene all’incirca ogni 33 anni (ma gli ultimi due “Saturno-Plutone” sono durati rispettivamente 35 e 38 anni) e quello 1982-2020 viene fatto coincidere con il fondamentalismo (islamico ma non solo) contro le forze spionistico/militari del “neoliberismo a guida USA-UK globalizzatore” (terza rivoluzione industriale), nel ciclo precedente 1947-1982 la “trasformazione violenta” è quella della guerra fredda in primis che poi muterà in contestazione, Vietnam e guerriglie; nel ciclo ancora precedente 1914-1947 il mondo dell’800 che non vuole finire genera tensioni di ogni tipo e due guerre mondiali; il ciclo ancora prima, quello concluso nel 1914 (iniziato penso con una congiunzione di fine ’70 dell’800) la “trasformazione violenta” è di certo dovuta al nazionalismo, imperialismo e colonialismo così come alle intensità della seconda rivoluzione industriale.

Fino a oggi, da buon “non astrologo”, non avevo ancora ben approfondito i cicli planetari e il loro legame (legame, non “influsso”) con gli avvenimenti storici.
Dai cicli come quello di 20 anni, breve ma considerato molto importante: il “Saturno-Giove”, ai cicli riguardanti cambiamenti di lungo periodo, come il “Nettuno-Plutone” di 493 anni (cambiamenti secolari della mente collettiva) e l’ “Urano-Nettuno” di 172 anni (che cyclesofhistory lo vede come caratteristico dei cambiamenti di mente collettiva dovuti allo sviluppo tecnologico), all’ “Urano-Plutone” di 139 anni, visto come inerente ai cambiamenti intellettuali.

Tornando al “Saturno Plutone”, mi ero troppo concentrato su di esso non tenendo in debito conto altri cicli che mi sono accorto essere importantissimi tanto da essere sicuramente stato in torto a trascurarli.
A tal punto non me ne sono reso conto da aver compiuto un errore in quel recente articolo, cioè di aver citato le guerre locali post-sovietiche e le primavere arabe (con la fine di Gheddafi) come caratteristiche del “Saturno-Plutone” quando invece lo erano di altri due cicli, quello “Saturno-Urano” della durata di 45 anni, ciclo che caratterizza il cambiamento dovuto al mutare degli assetti politico-industriali (e cyclesofhistory lo connette anche alla periodicità dei genocidi), e quello “Saturno-Nettuno” di 36 anni, che caratterizza il cambiamento centrato sui mutamenti delle idee politiche inerenti il sociale e il lavoro (cyclesofhistory lo connette al comunismo).

Non ho potuto fare a meno di notare come il “Saturno Urano” è un ciclo che sembra andare in coppia col “Saturno Nettuno”: il primo della durata di 45 anni mentre il secondo della durata di 36 anni tra una congiunzione e l’altra. Il “Saturno Nettuno” è il ciclo delle lotte politiche; il “Saturno Urano” pare legato ai ritmi del capitalismo e delle democrazie occidentali (versus “resto del mondo”) mentre il “Saturno Nettuno” pare legato ai ritmi della lotta sociale e dei lavoratori e alle strutture politiche a essa inerenti. Il “Saturno Nettuno” combacia dunque con le vicende dell’URSS e il sapere ciò mi ha dato una certa sorpresa, in particolare quando poi mi è capitato di leggere al riguardo in un documento che si potrebbe definire come il “testamento” di colui ritenuto il maggior esperto di “astrologia mondiale”, André Barbault (guarda caso un francese come François Roddier e Gaston Georgel citati nell’articolo di settembre) (e come anche François Masson, il “matematico della storia”.)

Urano e Nettuno sono i pianeti più esterni del sistema solare (visto che dal 2006 Plutone non è più considerato un pianeta) e Saturno è Crono, il pianeta del tempo che mangia i suoi figli.

Urano venne scoperto a inizio anni 80 del XVIII secolo, subito dopo che vennero fondati gli USA e nel pieno del primo slancio del capitalismo industriale; Nettuno venne scoperto nella seconda metà degli anni 40 del XIX secolo, nel momento in cui nacque il marxismo (“il manifesto del partito comunista” nel 1848) e tra l’altro proprio poco dopo una congiunzione “Saturno-Nettuno”.
Basta vedere solo le date dei vari “Saturno-Nettuno” per rendersi conto di quanto abbiano a che fare con le dinamiche e i ritmi del sociale, del comunismo e in particolare con l’evoluzione dell’URSS: 1881-1917; 1917-1953; 1953-1988. Tra l’altro il 1988, l’anno di fine di quest’ultimo ciclo coincise con la fine del “Saturno-Urano” iniziato nel 1942.
Il “Saturno-Nettuno” iniziato nel 1988 finirà nel 2026, il “Saturno-Urano” iniziato nel 1988 finirà nel 2032.

Tenete a mente queste date perché tra poco, leggendo le parole degli astrologi Fabrizio Cecchetti e André Barbault, le rivedrete.

Intanto riportiamo le parole di un altro astrologo, Francesco Faraoni Curitti, la cui analisi ci mostra importanti coincidenze con il periodo temporale di cui ho parlato nell’articolo di settembre:

https://www.astroteosofia.it/il-sinodo-del-capricorno-2019-2020/

La Grande Congiunzione del 2020 riguarda e coinvolge i pianeti Marte Giove Saturno Plutone che transiteranno in momenti specifici nella simbologia zodiacale del Capricorno per poi concludere con la congiunzione GIOVE-SATURNO a 0° nello stesso momento che avverrà a Dicembre 2020. […] la Grande Congiunzione […] nel 2020 aprirà un ciclo che arriverà a compimento e a manifestazione nel 2040 quando – a mio avviso – inizierà ufficialmente una Nuova Era nella Coscienza della Terra, evento che faccio coincidere con il mese di settembre 2040 per via di una Congiunzione Dorata formata da Luna Marte Mercurio Venere Giove Saturno nella simbologia della BILANCIA che segnerà nell’orologio terrestre un momento X per tutta l’umanità.

In “Salvare i prossimi due decenni”, tenendo presente soprattutto le date dette da François Roddier e Yves Cochet, parlo di periodo impegnativo (diciamo “la fine dell’Inferno e l’inizio del Purgatorio”) dal 2020-2040 e di “Paradiso” o “nuovo Rinascimento” dal 2040 al 2060.

Un articolo su “Sirio” è stato scritto da Fabrizio Cecchetti quando ancora la “grande recessione” cominciata nel 2007-2008 era nel futuro prossimo. Cecchetti l’ha prevista abbastanza con precisione.

I più affezionati ed attenti lettori di Sirio forse ricorderanno i temi affrontati nei miei articoli sull’emergenza petrolio e sul movimento No-Global, ebbene in entrambi formulai una previsione finale piuttosto allarmante: sul futuro prossimo del mondo, attorno al 2010 (nel 2009 o al più tardi nel 2011), si sta allungando l’ombra di una gravissima crisi economica, finanziaria e produttiva.

Dal momento che l’articolo di Cecchetti parla di “capitalismo in affanno”, viene ovviamente citato il ciclo “Saturno-Urano”  e ci viene detto come il primissimo slancio del capitalismo industriale nei ’70 del ‘700 vide una super-congiunzione Urano-Nettuno-Plutone tutti quanti assieme a Crono cioè Saturno: proprio i pianeti dei cicli di 33-35-38, 36 e 45 anni che abbiamo visto avere massima importanza nel XIX e XX secolo e l’avranno nel XXI fino a inizio anni trenta.

Notare che Cecchetti a inizio anni 2000 prevede la grande recessione iniziata nel 2007-2008 poiché l’aspetto dei pianeti durante la crisi del 1929 è somigliante all’aspetto dei pianeti che nell’allora futuro ci sarebbe stato nel 2010-2014, i quali, come ben purtroppo ora sappiamo, sarebbero stati gli anni in cui la recessione si conclamò e morse di più.

[…] la crisi serpeggiante del capitalismo, dovuta all’avvicinamento del picco petrolifero e all’aumento dei disastri climatico-ambientali, deflagrerà in tutti i suoi aspetti economici più minacciosi proprio attorno al 2010.

E in quel 2010, a proposito di petrolio e di disastri, sarebbe avvenuto anche il versamento petrolifero nel golfo del Messico.

Successivamente Cecchetti, in quei lontani primi anni 2000, parla anche del 2020, e ci dà un po’ di speranza: secondo le sue previsioni potrebbero anche non avvenire i disastri catastrofici previsti da certi allarmisti:

Tuttavia possiamo coltivare una ragionevole speranza che l’umanità, dopo la botta tremenda subìta, prenda atto finalmente dei cosiddetti “limiti dello sviluppo” e che decida di correre al più presto ai ripari sfruttando gli aspetti planetari positivi successivi.

Il transito di Plutone in Capricorno, centrato dalla simultanea dissonanza del trio Urano-Saturno-Giove [configurazioni del 2020], sarà sotto molti punti di vista cruciale ed emblematico.

Dopo aver accennato a “valori pluto-capricornici” – i quali direi sono ben rappresentati da diversi personaggi del 2020! – e previsto anche come queste configurazioni prevederanno un’altrettanto intensa reazione di tipo ecologico-ambientalista (anche questo in atto!), Cecchetti conclude così:

Quale dei due scenari prenderà il sopravvento? Difficile dirlo. Ma se riusciremo a superare la seconda grossa e probabile crisi del 2020 (tripla congiunzione Giove-Saturno-Plutone in Capricorno), il mondo conoscerà nel 2026 un nuovo periodo di adattamento armonioso alle nuove condizioni energetiche. Sarà giunto il momento del trigono Urano-Plutone tra i Gemelli e l’Aquario!

“Dalla psicanalisi all’astrologia” di André Barbault.

André Barbault, uno dei più importanti esponenti dell’ “astrologia mondiale”, se non il più importante, si dilunga – in un testo che potrebbe essere considerato un suo testamento visto che morì di lì a non molto – su come abbia previsto astrologicamente in modo netto e ripetuto (fin da fine 60 inizio 70 del XX secolo) che il 1988-1990 – e in particolare l’autunno 1989 – sarebbe stato un anno di fortissima transizione per l’URSS e i paesi dell’est sotto il suo giogo. A più riprese Barbault si riferisce ai cicli “Saturno-Urano” e “Saturno-Nettuno” rispettivamente 1942-1988 e 1953-1988/1917-1953.

“Il mio fratello maggiore Armand ebbe allora l’idea di collegare quel clima rivoluzionario all’opposizione Saturno-Nettuno in corso, per via dell’associazione con la rivoluzione russa del 1917, avvenuta sotto la precedente congiunzione di quei due pianeti.”

In seguito Barbault approfondisce il ciclo di 36 anni “Saturno-Nettuno” facendolo diventare il suo primo studio astrologico mondiale approfondito.

“[rivoluzione del 1917] sotto la congiunzione, fondazione dell’Unione Sovietica al sestile, rottura tra Trotsky e Stalin alla quadratura, grandi opere di edificazione economica al trigono, e processi di Mosca, patto anti Comintern, guerra di Spagna, sotto l’opposizione.”

In quegli anni 40 del XX secolo, Barbault previde che il 1953 (anno dell’allora prossima congiunzione “Saturno-Nettuno”) sarebbe stato un anno di fondamentale importanza per l’URSS. E così fu: la morte di Stalin seguita da un periodo di turbolenza politica trasformativa che poi portò anche alle prime rivolte nei paesi dell’est sotto il giogo di Mosca.

“[…]Dato che il partito comunista russo è nato sotto la congiunzione del 1881, e ha conquistato il potere sotto quella del 1917, se ne deve dedurre che l’anno 1953 sarà importantissimo per l’URSS.”

In seguito, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo, tenendo presente il 1953, così si esprimeva Barbault:

«Forte di questo successo, mi si accorderà più credito se considero seriamente la prossima congiunzione Saturno-Nettuno del 1989 quale annuncio di una nuova svolta decisiva per il destino dell’Unione Sovietica o del comunismo mondiale?»

«Stalin muore sotto la congiunzione del 1952-1953, e l’URSS si trova in pieno cambiamento: inizia un nuovo ciclo che la conduce alla scadenza di capitale importanza del 1989.»

Dopo aver previsto in anticipo tutte le tappe, passo dopo passo dei rapporti URSS-resto del mondo, utilizzando le configurazioni celesti del “Saturno-Nettuno” da fine anni 50 a inizio anni 70 del XX secolo, Barbault, dopo aver anticipato l’inizio del declino dell’ URSS nell’opposizione 1971-1972, in quegli anni, nei suoi libri del 1967 e 1973!, scrive di come si sarebbe stabilito il destino nell’umanità nel XXI secolo proprio in quel 1989 in seguito alle congiunzioni Saturno-Urano e Saturno-Nettuno del 1988, con Giove in opposizione. Questo “grande appuntamento della storia” lo vede dopo “il grande sconvolgimento del 1982-1983” (accenno al “Saturno-Plutone” della “trasformazione violenta”?!) e inoltre fa anche menzione della congiunzione Urano-Nettuno del 1992-1993, ciclo la cui congiunzione successiva sarà nel 2165 e che viene visto da cyclesofhistory come rappresentante il rapporto tra idealismo e sviluppo tecnologico (il 1993 fu l’inizio di internet così come la conosciamo.)

21 anni prima del 1988-1989, in un suo libro del 1967, Barbault scrive così:

“Questo triplice incontro planetario, la riunione astrale più importante di tutto il XX secolo … con due rilanci storici … quello americano e quello russo, nella fattispecie del principio capitalista e del principio comunista … questi due gareggianti sono entrambi arrivati a fine corsa per l’ultima tappa del 1988-1989, alla cui scadenza il mondo tenderà a rinnovarsi per generare una società nuova.”

Per tutti gli anni ’70 e ’80, Barbault alle sue conferenze non fa che prevedere uno sconvolgimento storico decisivo a partire dal 1988. Spesso raccoglie scetticismo perché, ora è difficile ricordarsene col senno di poi, ma allora l’URSS, anche se in crisi, era comunque una superpotenza che appariva inamovibile.

Dal momento che mi son reso conto di quanto questo Barbault fosse esperto di “astrologia mondiale”, inutile dire che sono saltato dalla sedia quando ho letto la conclusione di quel suo testo che, come ho detto, potrebbe essere giudicato quasi un testamento. Tenendo conto di ciò che esposi in “Salvare i prossimi due decenni”.

“Già da più di un decennio mi è sorto un vivo interesse per la configurazione tanto gigantesca quanto imponente del 2026-2030, portatrice di un rinnovamento di civiltà, di un futuro da cui alla fine non può che scaturire il ritorno dell’astrologia.”

Dopo aver definito il 2020-2021 (con la triplice congiunzione Giove-Saturno-Plutone con la semiquadratura Urano-Nettuno) “un tempo universalmente caotico che colpisce tanto la natura quanto la società umana” [lo stiamo vedendo e temo lo vedremo ancora di più…], ecco però come Barbault conclude il suo testamento. Inutile dire che, tenendo conto di quanto già sappiamo, le sue parole sono impressionanti e meritano di essere riportate una a una:

La particolarità della svolta del 2026-2030 è rappresentata dalla centralità della congiunzione Saturno-Nettuno a inizio Ariete. Nucleo di convergenza del verbo nettuniano, priorità vitale rinforzata dal concorso di profonde basi saturniane. Entrambi hanno natura di Fondocielo: prevale l’interiorità, come i fondali oceanici o le profondità della crosta terrestre, con Psiche che all’occorrenza ha il sopravvento. Da qui il risveglio dei misteri della vita. Occorre considerare il calendario zodiacale associato a questa congiunzione. Già si dà il caso che sia preminente l’ingresso in Ariete, ma sono tutti e quattro i pianeti – in triangolo tra loro – che si muovono come se volessero metamorfosare il mondo. Ci troviamo di fronte alla possibilità di un mutamento tale da far sembrare troppo debole i termini “cambiamento” o lo stesso “sconvolgimento” per definire l’ampiezza di ciò che potrebbe trasformare il mondo conosciuto.

Cari lettori, vi ringrazio per l’attenzione prestata a questo commiato astrologico.

Salvare i prossimi due decenni

Personalmente, non mi sono mai azzardato troppo a fare previsioni sul futuro, in questo blog ho lasciato parlare altri a questo proposito, in particolare il mio collega Teoscrive (che s’è quasi dimostrato una vera… autorità nel settore), ma non solo.

Dal momento che i tempi attuali sono così liquidi e gli avvenimenti di conseguenza di difficile decifrazione, non mi sono mai sbilanciato a mostrare una certa sicurezza verso gli scenari del futuro più o meno immediato.

Anche ai tempi del famoso 2012, nonostante all’epoca molti si erano azzardati a stabilire cosa sarebbe successo in quella data (così pubblicizzata!) già qualche anno prima, non avevo mai voluto seguire quelle previsioni nonostante in alcuni casi mi fosse venuta la tentazione di esprimermi al riguardo.

In questo caso invece posso – con una certa cognizione di causa e basandomi in particolar modo su ciò che potrei chiamare “sincro-ciclologia” – stabilire con una certa chiarezza, precisione e direi addirittura certezza, lo scenario futuro almeno fino al 2030-2040.

La “sincro-ciclologia” è basata sull’inconscio di una collettività (in questo caso la collettività dei paesi occidentali e occidentalizzati), questo inconscio è già a conoscenza di ciò che accadrà e tale sapere negli anni è stato espresso in molteplici maniere.

Ciò che in precedenza si era figurato accadere negli anni 1999-2001 e poi nel 2012, accadrà DI CERTO dal 2020 al 2040. Posso dire, anzi, che i due periodi precedenti possono ora essere visti come una preparazione a ciò che accadrà nel prossimo decennio, una specie di necessaria premessa. Cosa accadrà? Be’, degli avvenimenti mondiali così fortemente d’impatto da far ruotare di 180° o persino di 360° la nostra abituale visione della realtà. Avvenimenti catastrofici.

Quando si vede che un mucchio di attenzione da diverse fonti viene posta su un particolare e preciso lasso di tempo di una certa datazione, vuol dire che ha avuto origine un complesso collettivo dovuto al risuonare nel passato di avvenimenti di quel futuro da cui siamo trascinati.

L’emisfero sinistro del cervello vive nella contingenza, vive nel linguaggio del qui e ora basato soltanto sul passato, cioè su ciò che già si conosce o si crede di conoscere. L’emisfero sinistro, vivendo nello spazio-tempo dice che si può conoscere solo il passato e del futuro non si sa nulla; l’emisfero destro vive in ciò che possiamo chiamare “tempo-spazio”: conosce il futuro molto più dell’emisfero sinistro poiché vive e opera in una totalità al di fuori della linearità (spaziale) del tempo però a differenza dell’emisfero sinistro è muto, capisce il linguaggio ma non parla direttamente. L’emisfero destro (quello che già sa come andranno le cose) deve essere sempre tradotto dall’altro emisfero.

Eppure questa conoscenza riesce in qualche modo a filtrare e talvolta a manifestarsi. Occorre rintracciarla, metterla assieme e cercare di decifrarla.

Nonostante le varie fonti che ho messo assieme qui partano da premesse anche molto diverse tra loro, raccontano tutte una storia simile: il consumismo e il sistema “su di giri” dei mercati e della pubblicità, in cui ogni cosa può essere comprata e venduta, in cui l’iper-trofica crescita dei consumi attraverso il “marketing” è la parola d’ordine, in cui il materialismo industriale, l’atomizzazione degli individui e l’iper-tecnologia della turbo-comunicazione regnano sovrani, avrà un crollo catastrofico all’inizio degli anni venti.

Successivamente, a partire circa dal 2024, si avrà a che fare con tempi duri però finalmente sbarazzati da tutto il disordine e l’ipertrofia della società occidentale consumistica che ebbe il suo inizio inizio nel 1952 e che era diventata progressivamente troppo consumistica e quindi sempre più insostenibile, stressante, non eco-compatibile e così disordinata da sfociare appunto nel caos.

I “bei tempi” (quali non conoscevamo più almeno dagli anni sessanta!) torneranno a esserci dal 2036-2038 in avanti fino a un vero e proprio neo RINASCIMENTO dal 2040 al 2060.

François Roddier

https://www.francois-roddier.fr/?p=764

[…] l’evoluzione della società umana segue un processo dello stesso tipo di quello delle specie animali e vegetali. E’ interessante mettere a confronto le loro rispettive evoluzioni. L’apparizione di una nuova specie animale o vegetale sarebbe l’equivalente della nascita di una società nuovamente organizzata. Abbiamo visto che quest’ultima evolve attraversando quattro fasi successive: depressione, espansione, stagflazione e crisi. Sono le fasi dei cicli di Turchin e di Néfédov. Sembra che si ritrovino effettivamente queste stesse fasi nell’evoluzione di una specie.
La fase di depressione corrisponderebbe alla fase durante la quale una nuova specie appare e s’installa nella sua nicchia ecologica. Segue una fase di espansione durante la quale i membri di questa specie si moltiplicano rapidamente. Dopo aver raggiunto un certo valore la popolazione si mette a ristagnare. E’ la fase di stagflazione durante la quale la specie modifica l’ambiente a cui s’è adattata. Si entra allora nella fase di crisi durante la quale, diventuta inadatta, la specie finisce per spegnersi per essere rimpiazzata da una specie meglio adattata al nuovo ambiente.
La somiglianza tra i due processi mostra che sono della stessa natura. Nel caso delle specie animali e vegetali, l’informazione è memorizzata nei geni. Si tratta di un’evoluzione genetica. Questa è molto lenta e si estende per milioni di anni. Nel caso delle società umane, l’informazione è memorizzata nel cervello e si trasmette con la parola e la scrittura. Si tratta di un’evoluzione culturale. Molto più rapida dell’evoluzione genetica, e si compie in qualche secolo. Sono i cicli secolari di Turchin e Néfédov.
Il progresso nei trasporti e nelle comunicazioni fanno si che l’evoluzione culturale s’è ancora accelerata. L’Occidente di oggi vive in una società dove la cultura s’è sviluppata alla fine della prima guerra mondiale e di cui le fasi non sono durate che 30 anni. Marcate dalla grande depressione del 1929, questa fase di depressione si estende dal 1918 al 1948. Segue una fase di espansione, definita come «i 30 gloriosi», che va dal 1948 al 1978, e poi una fase di stagflazione talvolta qualificata come «i 30 pietosi» [che Eric Hobswan chiama “decenni di crisi” nel suo libro “Il secolo breve”]. E si estende dal 1978 al 2008. La crisi bancaria del 2008 segna il debutto di una fase di crisi che dovrebbe logicamente durare fino al 2038.
E’ durante la sua fase di crisi che una società crolla. Il collasso corrisponde a ciò che ho chiamato «dirupo di Seneca» una definizione suggerita dallo studioso Ugo Bardi. Questo dirupo corrisponde al cuscinetto di condensazione della termodinamica. Dunque è situato in mezzo alla fase di crisi. Se si applica questo risultato alla società attuale, si deve attendere che questa collassi nel 2023 . Lascio ai miei lettori giudicare la pertinenza di una tale predizione.
Cosa ci si deve attendere concretamente? La comparazione con la fine delle specie animali o vegetali ci dà qualche indizio. Queste si spengono quando i loro geni non sono più adatti all’ambiente. Nel caso di una società umana, è la sua cultura che non è più adatta all’ambiente. E’ proprio il caso della società attuale, società competitiva in cui la principale fonte di energia, il petrolio, e la cui attività umana modifica il clima  [questo è controverso, non tutti gli studiosi sono infatti d’accordo!].
Allo stesso modo in cui la teoria degli equilibri punteggiati lascia prevedere un’evoluzione rapida dei geni in delle epoche molto particolari, allo stesso modo lascia prevedere un’evoluzione molto rapida della cultura in delle epoche particolari. Ho suggerito che la nostra società attuale collasserà nel 2023. Ciò implica una fine brutale della presente cultura dominante. Si potrà allora sperare di vedere infine estendersi rapidamente una nuova cultura, molto meno incline alla crescita economica e molto più orientata nella preservazione dell’ambiente.

Il prossimo estratto è un frammento tratto da un sito web di “scienza spirituale” (quindi “pseudo-scienza” verrebbe definita dai veri scienziati) però coi suoi calcoli arrivano anche loro agli anni venti del XX secolo. Guarda caso, nel testo sono visti come importanti e “preparatorii” anche i periodi intorno al 1999-2001 e al 2012-2015

https://www.spiritualresearchfoundation.org/fr/La-bataille-entre-les-forces-du-bien-et-du-mal-aujourdhui

99-23

La battaglia sottile tra il bene e il male è portata avanti regolarmente dai primordi del nostro tempo. L’accelerazione di questa battaglia sottile avviene negli anni dal 1999 al 2023. La battaglia uscirà dai mondi sottili tra il 2015 e il 2023. In seguito, il mondo conoscerà un periodo di fluttuazioni per recuperarsi dalla battaglia sulla Terra e si preparerà a una nuova era. Questa nuova era sarà conosciuta come il “reame divino” e con essa, l’umanità conoscerà mille anni di pace e di rettitudine (Dharma). I tempi nei quali viviamo sono molto importanti, che le ramificazioni di questa battaglia saranno percepite in tutto l’universo. Però, i tempi attuali sono anche molto propizi per la pratica spirituale per raggiungere la realizzazione […] (lo stato spirituale più elevato).
Lo stato nel quale il mondo si trova oggi non può essere corretto in altro modo che nella sconfitta del male nei mondi sottili. E’ la ragione per cui le divinità e i santi e gli aspiranti spirituali a un certo livello sono stati ingaggiati in una battaglia sottile, (stregonerie, punti più profondi dell’inferno…) con la loro forza spirituale negli anni dal 1999 al 2023. […]
Il periodo compreso tra gli anni 1999 e 2023 rappresenta un periodo crepuscolare tra due epoche e si passa da un’età buia (mini Kali Yuga) a una spiritualmente migliore (mini-Satyayug) nell’era principale del Kali Yuga. Durante questo periodo crepuscolare nel corso di 25 anni, tutta la pratica spirituale intrapresa secondo i principi di base della spiritualità ne beneficierà di molto. Ciò perché Dio compenserà gli aspiranti con un progresso spirituale compiuto durante dei momenti difficili.

https://scienzasacra.blogspot.com/2014/06/gaston-georgel-dottrina-dei-cicli-e.html

Secondo i calcoli del ciclologo Gaston Georgel, l’era in cui l’umanità perde il contatto col trascendente ed è assoggettata unicamente alle leggi fisiche e biologiche, l’erà del “materialismo oscuro” (chiamata “kali yuga” dall’induismo) iniziò nel 4.450 a.C. e avrà termine nel 2030 d.C. […] Al termine di questa “età del ferro” si ha un’ “inversione completa” e si ricomincia con una nuova “età dell’oro”. L’inversione è sempre traumatica, catastrofica e la nuova umanità perde totalmente, tranne che nei miti, il ricordo della storia precedente.

In un’intervista al ricercatore Claudio Rendina di prima del 2012, gli viene rivolta una domanda sulle profezie di Nostradamus e Malachia, leggete la sua risposta.

Tutto quello che non sapete (e nemmeno immaginavate) della Chiesa

Infine vorrei chiederle: incombe il fatidico 2012 ma pochi sanno che nel 2026 dovrebbe compiersi un’altra profezia. Di cosa si tratta?

«Nel 1555 Nostradamus, pseudonimo dell’astrologo e farmacista Michel de Notre-Dame (1503-66), pubblica a Parigi le sue profezie in quartine in rima, raccolte in gruppi di cento, dal titolo Centuries et Prophéties, sulle quali gli studiosi hanno ricavato, con una certa convinzione il tempo preciso dell’inizio delle guerre dell’Anticristo: il 1999 e 7 mesi. Là dove per “guerre” si intendono gli scontri, ovvero i contrasti ideologici in seno alla religione cristiana, che si sono in effetti verificati con la condanna da parte della Congregazione del Sant’Uffizio. Questi dureranno 27 anni, secondo Nostradamus, portando alla fine del papato e alla distruzione di Roma, ovvero alla fine della Chiesa di Roma, nel 2026.

A fronte di Nostradamus ci sono le profezie del monaco cistercense e vescovo irlandese Malachia, vissuto tra il 1094 e il 1148, che ha fatto le sue previsioni dal 1143 alla fine di Roma e del mondo. Sono indicate con un motto in riferimento all’operato del papa, e gli ultimi cinque pontefici sono indicati con i numeri da 107 a 111. 107. Pastor et nauta. Giovanni XXIII (261°): <<Pastore enavigante>> per rievocare il patriarcato di Venezia che questo papa ricoprì e i viaggi da lui compiuti. 108. Flos florum. Paolo VI (262°): <<Il fiore dei fiori>>, in riferimento ai tre fiori presenti nello stemma del papa. 109. De medietate lunae. Giovanni Paolo I (263°): <<Nel mezzo di una luna>> allude alla durata del pontificato, che fu di soli 33 giorni, poco più di un mese lunare. 110. De labore solis. Giovanni Paolo II (264°): <<Il lavoro del sole>> da collegare all’infaticabile attività svolta da questo papa con i viaggi in tutto il mondo. 111. Gloria olivae. Benedetto XVI (265°): <<Gloria dell’olivo>> che dovrebbe far riferimento ad una augurabile pace universale all’insegna dell’olivo della terra Santa.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/12/28/due-papi-e-la-profezia-di-san-malachia-che-potrebbe-autoavverarsi/

A Benedetto XVI fa seguito la profezia relativa all’ultimo papa che siederà sul trono pontificio, indicato con il numero 112. In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanius, qui pascet oves in multis tribulationibus, quibus transactis septicolis diruentur et judex tremendus judicabit populum suum. Amen. <<Nella persecuzione finale della Chiesa di Roma sul trono pontificio siederà Pietro Romano, che pascolerà le sue pecore tra molte tribolazioni, passate le quali la città dei sette colli sarà distrutta e un giudice treendo giudicherà il suo popolo. Così sia.>>. Questa profezia indica il 266° papa, ovvero l’ultimo, nella persona di un Pietro II, con una sorta di persecuzione della Chiesa cattolica; vi è inoltre vaticinata la distruzione di Roma e la parusìa, cioè il ritorno di Gesù Cristo nel Giudizio Universale. Dovrebbe avvenire a 442 anni dalla <<metà del segno>> profetico verificatosi nel 1585; sommandoli ai 1584 fino ad allora trascorsi, si arriva alla data fatidica del 2026, in coincidenza con l’anno profetizzato da Nostradamus.

La parusia, la “seconda venuta” la si potrebbe interpretare come un avvenimento di importanza e magnitudine tale da equiparare e forse surclassare la “prima venuta” all’incirca duemila anni fa.

Le cosiddette “Profezie di Papa Giovanni XXIII” dell’esoterista italiano Pier Carpi (le quali sono molto probabilmente una bufala) indicano l’anno 2033 come quello del “giudizio universale”

E’ fatta la tua volontà, in Cielo e in terra. Sono venti secoli più l’età del Salvatore. Amen”.
Quindi al 2033.

Non so se Federico Platania-Corvide del blog survivalista “Diario di un volatile etnologo” fosse a conoscenza del materiale da me mostrato poco sopra, fatto sta che anche lui nel periodo 2019-2024 vede il Grande Crollo.

Il mio collega Mediter di “Il mondo simbolico” s’è concentrato sull’eclisse solare totale dell’8 aprile 2024 la quale, come quella del 21 agosto 2017, attraverserà il territorio degli Stati Uniti.

http://mondo-simbolico.blogspot.com/2017/11/luragano-harvey-la-notte-dellanima-e-la.html

Se guardate questa figura possiamo affermare che questa eclissi segue una specie di ciclo che si ripresenterà in modo inverso ma perfettamente speculare nel 2024, come in una sorta di specchio; nel 2024 il cammino degli Usa sarà completamente diverso ed opposto a quello attuale. In questo attuale ciclo 2017-2024 gli Usa si rigenereranno e cambieranno rotta. [Inversione, rovesciamento]

Non solo, poco prima dell’eclissi totale dell’8 aprile 2024 ce ne sarà un’altra che attraverserà il territorio USA, quella del 14 ottobre 2023.

Secondo l’ex ministro francese dell’ambiente Yves Cochet (vicino ai survivalisti) il futuro è già scritto.

https://www.liberation.fr/debats/2017/08/23/de-la-fin-d-un-monde-a-la-renaissance-en-2050_1591503

Sebbene la prudenza politica invita a non sbilanciarsi, e che l’abituale modo di fare intellettuale sia quello dell’incertezza in quanto all’avvenire, io al contrario sono dell’idea che i prossimi trent’anni siano grosso modo già scritti e l’onestà sta nel rischiare un calendario approssimativo. Il periodo 2020-2050 sarà il più sconvolgente che avrà mai vissuto l’umanità in così poco tempo. In qualche anno si comporrà di tre tappe successive : la fine del mondo così come lo conosciamo (2020-2030), l’intervallo di sopravvivenza (2030-2040), l’inizio di un rinascimento (2040-2050).

John Titor, il (molto) presunto viaggiatore del tempo che nei forum su internet degli anni 2000-2001 affermò di essere nato nel 1998 e di provenire dall’anno 2036: ci dice che nella sua “crono-linea”, in seguito a una nuova guerra civile americana dopo il 2008, avvenne/avverrà/è avvenuta una guerra termo-nucleare tra Russia e USA nell’anno 2015 in seguito alla quale, bruscamente, gli USA e il mondo occidentale tornarono a vivere come i pionieri del XVIII secolo, con in più il problema della radioattività. Fatto sta che, nonostante il fatto che il consumismo fosse crollato, la popolazione fosse molto più ristretta e vivesse in pratica in piccole comunità di persone in delle specie di eco-villaggi, la tecnologia come la conosciamo era ancora presente nel 2036 di John Titor, a suo dire non solo internet non era sparita (anche se ovviamente molto diversa da quella a cui siamo abituati) ma la tecnologia aveva anche fatto progressi tali da poter appunto permettere il viaggio nel tempo dal 2036 al 2000.

 

Un IBM 5100 del 1975, lo scopo del presunto viaggio nel tempo di John Titor dal 2036 al 2000 fu/sarà quello di rintracciare quel vecchissimo computer portatile in cui erano presente delle particolari caratteristiche funzionali di cui aveva bisogno il tipo di macchina del tempo utilizzata da Titor. L’anno 2000, guarda caso, fu anche quello del cosiddetto “Millennium bug”, il baco del computer che a detta di molti avrebbe fatto impazzire i computer portando automaticamente il loro settaggio della data al 1900 invece che al 2000.
Lo schema della macchina del tempo del 2036

La civiltà industriale consumistica nel mondo di John Titor crolla dunque nell’anno 2015 (in anticipo?) in seguito al lancio di missili nucleari e nel 2036 una nuova civiltà pare in effetti sembrare sulla strada di un rinascimento – dopo anni di patimenti – poiché la tecnologia riesce a realizzare addirittura i viaggi nel tempo.

Nel 2015, per nostra somma fortuna, non c’è stato alcun lancio di missili nucleari ma sappiamo bene, noi che ci interessiamo a queste cose, quanto sia stato uno degli anni piuttosto citati nelle opere di finzione (per esempio “Ritorno al futuro n°2”) e come nella nostra realtà sia stato un punto di svolta (vedere http://mondo-simbolico.blogspot.com/2015/10/bolle-ed-aghi-nella-societa-dei-lustrini.html)

Ambientato più o meno nello stesso lasso di tempo (2015, 2020, 2024) ecco comparire negli anni settanta del XX secolo un film il cui soggetto fu basato sulle conclusioni del “Club di Roma”, “Rapporto sui limiti dello sviluppo”

Anche qui la civiltà occidentale tecno-industriale basata sul materialismo e consumismo, portata oltre i limiti di sopportazione planetari, crolla rovinosamente generando catastrofe e distruzione oltreché carestia e sofferenze generalizzate.

https://www.comingsoon.it/film/2022-i-sopravvissuti/10986/scheda/

Siamo a New York, nell’anno 2022, ove quaranta milioni di abitanti lottano per sopravvivere, miseramente spartendosi lo spazio vitale assai scarso e le sempre piu’ ridotte razioni di plancton sintetico prodotto dalla monopolistica industria alimentare Soylent. L’uccisione di un ricco signore, Simonson, porta il poliziotto Thorn e il suo collaboratore anziano Sol Roth a indagare sul caso. Mentre Thorn scopre l’appartenenza dell’assassinato al consiglio direttivo della Soylent, Sol arriva al nocciolo della questione…

Penso che sul blog ne riparleremo ancora di “2022 i sopravvissuti” (Soylent green) poiché è in preparazione un articolo al cardiopalma in cui ci metteremo pure lui, tra l’altro uscito al cinema in uno dei cosiddetti “anni portale”, il 1973, l’anno dell’inizio della fine del “boom economico” post seconda guerra mondiale, dell’inizio della fine dell’incanto collettivo, della fine della fede nei processi storici lineari e progressivi in sincro-sintonia col primo grande “shock” petrolifero il quale accompagnò la guerra tra Israele e paesi arabi che avvenne proprio in quell’anno.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2017/12/05/il-ritorno-dello-spartiacque-storico-del-1973-come-suo-rovesciamento-speculare-prossimo-venturo/

Il già citato Gaston Georgel fa esplicitamente finire l’intero ciclo delle età secondo l’induismo (Manvantara) nel 2030, anno che vedrà il ritorno al punto iniziale (“auto-reverse”) di 64.800 anni prima, ai tempi dell’inizio della precedente “età dell’oro” di cui non ci è rimasto il benché minimo indizio tangibile ad eccezione dei miti. Anche perché le età molto felici non hanno storia.

DOTTRINA DEI CICLI E MOVIMENTO DELLA STORIA

– Durata dell’Età dell’Oro: 4 x 6.480 = 25.920 anni

– Durata dell’Età dell’Argento: 3 x 6.480 = 19.440 anni

– Durata dell’Età del Bronzo: 2 x 6.480 = 12.960 anni

– Durata dell’Età del Ferro: 1 x 6.480 = 6480 anni

– Durata totale del Manvantara = 64.800 anni

Partendo da ciò, e ammettendo il 2030 come data della fine dell’età del Ferro, è facile stabilire una cronologia, almeno approssimativa, delle quattro Età, che darebbe il principio dell’età dell’Oro per l’anno 62.770 a.C., da cui approssimativamente risulterebbe la seguente tavola cronologica:

Età dell’Oro: dal 62.770 al 36.850, a.C.

Età dell’Argento: dal 36.850 al 17.410, a.C.

Età del Bronzo: dal 17.410 al 4450, a.C.

Età del Ferro: del 4450, a.C. al 2030, d.C.

Georgel chiama poi “ciclo del profeta Daniele” un sotto-ciclo dell’età del ferro dal 570 a.C. al 2030 d.C.. Nel libro biblico di Daniele viene rivelato dal cielo al re Nabucodonosor cosa succederà alla fine dei giorni attraverso il sogno di una statua enorme dalla testa di oro puro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di bronzo le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta.

Se davvero la statua è un’allegoria delle varie età (oro, argento, bronzo, ferro), il sotto-sotto ciclo “età dell’argilla” – suggerito dal materiale con cui sono costruiti i piedi della statua – evoca proprio una realtà alla Zigmunt Bauman quale quella in cui ci troviamo e nei prossimi tempi temo ci troveremo sempre di più, fino al collasso, al caos e dunque al crollo (di interi millenni a quanto pare).

Pensando al mio collega di blog Teoscrive e alle sue previsioni, devo aver letto come, in linea di massima, lui consideri gli anni venti e trenta come due decenni ostici (aspettandosi pure una guerra mondiale…) i quali lasceranno però pian piano spazio – verso fine anni trenta – a un mondo rinnovato. Sempre se la “fine tempolinea” con la “onda temporale zero” di Terence McKenna non giunga prima, col suo punto zero di abitudine e di punto infinito di novità (eschaton) e questa possibilità, escatologica appunto, ammanta di ulteriore mistero tutto il discorso che stiamo facendo.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2019/05/01/riepilogo-ufficiale-timewave-zero-guardiamo-all-estate-2022-eschaton-in-arrivo/

Secondo le ricerche dello studioso Igor Sibaldi, la civiltà occidentale è una specie di essere vivente è ognuno dei suoi anni sono 72 anni dei nostri. Ogni 72 anni ritorna la stessa epoca di 72 anni prima, questo a partire dal 1760 circa, momento in cui la civiltà occidentale emerse in seguito a quella “prima guerra mondiale ante litteram” chiamata “guerra dei sette anni” nella quale per la primissima volta si misero in gioco tutte le potenze – Europa, Russia, America – che diedero da lì forma alla creatura chiamata “occidente”.

12 epoche formano l’anno della bestia “occidente”, corrispondente a ognuno dei mesi del nostro anno abituale. L’epoca più invernale, quella da Sibaldi chiamata “non si può più aiutare nessuno”, corrispondente a gennaio, c’è nel 1796-1802, 1868-1874, 1940-1946 e 2012-2018, quella corrispondente a febbraio, “apice della tensione”, c’è nel 1802-1808, 1874-1880, 1946-1952, 2018-2024, quella corrispondente a marzo, “pasqua”, c’è nel 1808-1814, 1880-1886, 1952-1958, 2024-2030. Poi c’è l’epoca “muro” (aprile), 1814-1820, 1886-1892, 1958-1964, la quale ci sarà – se tutto va bene per l’occidente – per sei anni a partire dall’anno 2030, quello che l’ingegnere Richard C. Duncan vede come “data limite” della civiltà industriale consumista – basata sul petrolio – il cui inizio viene posto da Duncan cento anni prima, nel 1930. Benchè sia stata sbugiardata tale teoria detta “di Olduvai” (poiché Olduvai è un sito in cui sono stati trovati resti dell’età della pietra e per Duncan la civiltà tornerà lì) è inevitabile che essa abbia avuto una certa influenza nel contribuire a dare forma a quel determinato futuro riguardante gli anni venti e trenta del XXI secolo da noi visto come ricorrente in diverse fonti di autori che non si conoscono l’un l’altro. Tornando a Sibaldi, l’epoca ancora successiva è da lui chiamata “epoca massima”, corrisponde a maggio e c’è nel 1820-1826, 1892-1898, 1964-1970, 2036-2042.

Me lo ricordo lo “storico” numero 50 di Nathan Never e per me storico lo è davvero, senza virgolette. Acquistato durante la vacanza in Calabria nel 1995 subito dopo l’esito degli esami di maturità, per la prima volta scoprì il futuro dell’Agente Speciale Alfa, che fino ad allora era rimasto tra le righe, solo accenni e allusioni ma non si riusciva a collocare bene il futuro di Nathan e amici nonostante un certo numero lettori c’avesse provato, come testimoniano diverse lettere alla redazione dell’albo a fumetti. Ecco cosa si venne a scoprire nella storia di quel numero 50:

https://www.fantascienza.com/278/il-futuro-secondo-nathan-never

Stroncata da una crisi energetica senza precedenti, la Terra si trova sull’orlo del tracollo definitivo. Ultima speranza di risanare l’amara sorte del pianeta è racchiusa nel progetto di inviare una testata missilistica al centro della Terra, azionando così le capacità assopite del corpo magnetico. Nell’anno 2024, un missile compie la sua detonazione nel nucleo, sprigionando un’immane ondata energetica che sembra restituire vigore al debole magma terrestre.

Ma dopo un apparente quanto illusorio successo, il piano si rivela un completo fallimento, causando sconvolgimenti e catastrofi in vaste aree del pianeta. Le turbolenti nubi radioattive sprigionate si impossessano di grandi pianure e vallate, desertificando interi boschi e foreste (ribattezzate in seguito il Territorio).

Sono i leggendari quanto devastanti “Dieci giorni del buio”, e la Terra non fu più la stessa.

Costretto a ritirarsi in spazi vitali sempre più ristretti per le proprie necessità, l’uomo punta lo sguardo al cielo, iniziando così la rapida conquista di una porzione di Universo.

Mentre nello spazio appaiono le prime stazioni orbitanti, sulla Terra accadono una serie di radicali cambiamenti di carattere sociale. Seguendo la particolare numerazione in vigore nella sua patria, Papa Gregorio XVIII ritiene opportuno spostare la data di 78 anni addietro. Il 2024 è così il 1946.

Dopo una serie di decreti atti all’automazione, nel 2051 il Dottor Sung inizia il progetto C3, ovvero una serie di robot con nuove e sorprendenti capacità intellettive.

Intanto, il Callaghan Act del 2084 ufficializza le Agenzie di Sicurezza e Sorveglianza che, se assunte, svolgono mirate indagini da parte dei cittadini. A una di queste neonate corporazioni fa parte Nathan Never, Agente Speciale Alfa e protagonista della serie a lui dedicata.

Lo scenario è dunque piuttosto chiaro e ricorrente.

REPORTAGE VENTUNESIMO SECOLO – Varie ipotesi sugli anni quaranta del 2000

2040

 

Estinzioni – 2040; Giungla del Congo distrutta più del 50%, si estinguono il bonobo, l’ elefante africano, l’ okapi, il gorilla se non si è già estinto in altre decadi. Le tribù primitive sono dislocate e si distruggono in conflitti per il cibo. 2045-2049 la barriera corallina australiana è stata quasi distrutta dall’ acidità dell’ acqua. In Europa il 50% degli anfibi, 20% di uccelli, 15% di piante, nel Sudafrica il 60% delle specie, 35% di piante, in Sudamerica persa metà della foresta amazzonica, il Messico perde il 30% della fauna. Si estingue l’ elefante indiano, e il 70% degli orsi polari. Il 2046 è un’ altra data per la scomparsa della tigre.

Disastri naturali e attacchi terroristici nella decade – 2040, alluvione del mare del Nord, 1836 vittime nei paesi bassi e 307 in Inghilterra, con 133 passeggeri coinvolti, in un traghetto irlandese. Il 12 Agosto del 2040, 7.2 di magnitudo nel mar Ionio devasta Cefalonia e Giacinto in Grecia. Nel 2044 7.6 di magnitudo a Los Angeles, California. Nel 2045 7.5 di magnitudo nella Lituya Bay in Alaska. Nel 2047 9.5 di magnitudo in Cile.

Leaders della decade – Nel 2040 Putin muore per infarto; nel 2041 il leader Brasiliano è accusato dell’ omicidio del suo rivale politico. All’ inizio della decade negli Usa c’è una presidente donna, che muore il 24 Settembre 2042 in carica, in vacanza in Colorado, Denver. Nel 2043 debuttano le figure asiatiche corrispondenti a Fidel Castro e Che Guevara, ribelli Giapponesi. Il 16 Novembre 2044 muore di nuovo un presidente Usa in carica. Il 9 Ottobre 2045 muore il Papa Pio XIII, il nuovo Papa sarà Giovanni XXIV. A metà decade in Giappone il primo ministro è un ribelle rivoluzionario. Il 9 Ottobre 2046 il leader della EEU ( Eurasia ) viene ucciso in Francia assieme a un ministro locale. Nel 2048 ci sarà un presidente Usa paragonabile a Kennedy.

Progresso relativo allo spazio – Nel 2040 Titano viene esplorato con un sottomarino durante l’ estate del pianeta, senza usare umani, nel Mare di Kraken. E’ un lago di metano ed etanolo, a 300 metri e -179 gradi. Bastano poche decine di dollari al chilo per lanciare umani e cargo nello spazio. E’ disponibile l’ energia solare space-based a livello commerciale. Avviene l’ incredibile scalata del Monte Olimpo su Marte. Nell’ inverno 2040 la Nasa manda una missione umana su Cerere, mentre una navicella visita il pianeta nano Orcus. L’ India manda uomini sulla Luna nel 2041. Viene creato un parco divertimenti relativo alla Disney sul suolo lunare nel 2042. Nello stesso anno il turismo lunare è attivo e accessibile ai comuni cittadini. Nel 2044 viene mandato un cane sulla base lunare Russa/ Cinese. Nel 2045 viene registrato il massimo solare più forte. A metà decade il turismo spaziale supera il tot di clientela delle linee aeree mondiali. Nel 2045 viene fondata la National Space Bases Admin. La Isro crea la prima base lunare Indiana. Nel 2046 viene portato il primo androide sul suolo Lunare. Gli Emirati Arabi Uniti creano la prima base su Marte. Nel 2047 la Russia o la Cina lancia 2 cani, 40 topi, 2 ratti e piante per una base lunare. Nello stesso anno apre il primo cimitero sulla Luna. Nel 2048 viene mandato uno scimpanzè su una base lunare Usa. Primo oggetto umano sul suolo di Venere nel 2048.

Aggiornamenti sulle nazioni – La Lituania entra nell’ Eurasia nel 2040. La Crimea e il Donbas vengono divise da un muro nel 2041. La Spagna è ora una Repubblica Islamica nel 2043. Nel 2044 il Ghana si divide in Costa d’ Oro e Togoland. Nel 2045 l’ Egitto e la Siria formano una Repubblica Araba Unita fino al 2048. L’ Iraq e la Giordania fondano una federazione hashemita. Nel 2047 Guanabara, Rio de Janeiro, secede dal Brasile. Nel 2047 il Somaliland si divide dalla Somalia, e il Kasai Sud secede dal Congo, che ora forse si chiama Middle Congo. Vengono creati gli Stati Comuni Americani Centrali ( CSCA ). Il 23 Giugno 2048 viene revisionato il Trattato Antartico per fondare una nuova nazione antartica, che diventerà importante: West Antarctica. Viene formato il nuovo Gruppo Casablanca fra Marocco e Repubblica Araba Unita con altri 3 paesi. Nel 2048 la Turchia se ancora indipendente potrebbe entrare nell’ Eurasia.

Guerre e altri conflitti della decade – 2040, guerra civile Laotiana. Il Sunnistan invade una zona Libica a Sirte. Nel 2041 comincia il conflitto fra Francia e ( Vietnam, Nord Corea, Cina – Guerra del Vietnam ). Scoppia una guerra civile in Guatemala per i prossimi 35 anni. Comincia una Guerra Fredda Coreana. Il 1 Novembre 2042 scoppia la Guerra del ( Vietnam, Corea, Cina ) fra sud e nord. Nel 2045 le truppe ribelli Giapponesi cominciano a invadere le coste Giapponesi, e il leader si dimette. Nel 2047 vi sono conflitti per le risorse idriche in Egitto, Iraq, Sunnistan, Cina, India. Nel 2048 gli Usa vengono coinvolti nella guerra del ( Vietnam, Corea, Cina ), e nel 2049 scoppia la crisi dei missili Giapponese, che consiste in uno stand-off di 12 giorni riguardante delle foto di armi a fusione/ nucleari installate.

Eventi sportivi chiave della decade – Il 25 Agosto 2048 cominciano le Olimpiadi di Roma, in Italia, e nel 2046/2047 ci sarà un altro mondiale in Medio Oriente.

Cambiamenti climatici – Nel 2041 l’ Artico è privo di ghiaccio per una stagione intera, l’ estate, le Alpi sono senza neve, con un forte impatto sulle risorse idriche Svizzere. Giganteschi incendi nelle foreste. Un quinto di pioggia in meno e sei settimane di caldo estivo in più fino a inizio Novembre. Sciare risulta impossibile , decimando il turismo di montagna. Le Ande sono senza neve, con un devastante impatto sulle risorse idriche sudamericane, causando ulteriori esodi di massa. I fiumi del Pakistan si asciugano, e vi sono bibliche siccità in Africa, con un catastrofico declino della terra coltivabile. Nel 2043 il Mare di Ross ha perso il 50% di ghiaccio estivo, nella baia antartica con un forte impatto sulla fauna. Nel 2044 vi è il culmine dello scioglimento del permafrost artico, e il deserto del Gobi riceve molta più pioggia. Nel 2045 le città della costa est statunitense vengono abbandonate gradualmente a causa di super uragani, con una nuova categoria di potenza, per esempio a Houston e New Orleans. Nel 2049-2050 l’ Inghilterra riceve una situazione climatica da blizzard da Dicembre a Marzo, e nel Dicembre 2049 il Maine in Usa, e i Paesi Bassi ricevono metri di neve.

Grandi Costruzioni – Nel 2044 viene gradualmente a formarsi a questo punto una autostrada trans-globale, un insieme di strade che connette ogni continente, tranne forse l’ Oceania. Esempi di strade e ferrovie sono: la ferrovia trans-siberiana, 9.300 km, l’ autostrada panamericana, 48.000 km, il tunnel di Gibilterra, il Ponte dei Corni, il tunnel Sakhalin-Hokkaido, il Crossing dello Stretto di Bering.

cambiamenti sociali – 2040; L’ economia indiana rivaleggia con quella della Cina e Stati Uniti. Isole energetiche sono comuni sulle coste, offshore, piante di desalinizzazione,  conversione di energia in quella termale oceanica, arcipelaghi artificiali. Minieraggio nelle profondità oceaniche con robot controllati a distanza, materiale portato su per suzione idraulica e sistemi di bucket lines. Sistema bio repositorio di informazione genomica nazionale obbligatorio per la prevenzione. Vi è più del doppio del polline nella sua stagione, che risulta anticipata. Il consumo energetico globale è aumentato del 56%. Amsterdam diventa fossil fuel free, ammesse solo auto elettriche, l’ energia è generata dalla solare, dal vento e dalla biomassa. I malati di fibrosi cistica vivono fino a 70 anni. La Francia fa uno sciopero generale contro l’ austerità. Riaprono ambasciate Usa in Iran, Vietnam o (Libia ) dopo 54 anni. Nuove città carbon neutrali con centrali solari, a idrogeno e impianti di desalinizzazione. , energia eolica con turbine, sistemi di riciclaggio e divieto di transito di auto private.

2041 La produzione di soia americana è ridotta a metà, danneggiata da insetti dannosi. Declinata anche la produzione di caffè. Esodi dalle isole sommerse dal mare. Generalmente non si muore più di malattie al cuore. Una linea ferroviaria connette Mosca a New York City. I razionamenti di cibo terminano in Inghilterra.

2042  Siamo in 9 miliardi nel mondo. Grecia, Yemen e Medio Oriente in generale stato di anarchia. Le auto elettriche più numerose di quelle a benzina. Inghilterra e Cuba autosufficienti per il cibo. Campi sportivi, parchi, giardini, aiuole, trasformate in campi coltivati e siti biofuel. Il riciclaggio di plastica, metalli, vetro ed elettronica è obbligatorio. Il razionamento di acqua è la norma. L’ Inghilterra ammette solo stranieri che sono già esperti lavoratori. Metà degli americani sono neri o latini. Esaurita l’ ultima miniera di diamanti in Russia. Apre uno Space Disneyland sulla Luna. Una figura simile a Martin Luther King in versione latina comincia un boicottaggio dei pullman. L’ Arabia Saudita sta esaurendo ogni tipo di risorsa, anche petrolifera, vi sono esodi, epidemie e anarchia.

2043 L’ economia indiana sorpassa quella statunitense. 2000 anni son passati dalla fondazione di Londra. Tornano le icone della cultura come nel 1956. In Usa si protesta per la disgregazione del sistema scolastico non virtuale. Sparisce la seconda classe in Inghilterra. Rivoluzione della regione Uighura, della minoranza islamica in Cina, tentata indipendenza e invasione da parte dell’ armata cinese. Migliaia di vittime nella soppressione delle rivolte.

2044 I veterani della Seconda Guerra Mondiale stanno morendo. In pochi partecipano al centenario del D-Day in Francia, il 6 Giugno 2044. Il limite orario per le trasmissioni tv è abolito in Uk dopo 24 anni. Fondata la Ifea ( Iaea – fusione ). Dal 2038 al 2044 la Cina elimina 800.000 nemici dello stato.

2045 Armata rivoluzionaria comincia operazioni a Tokyo. Nascono le prime proteste per bannare le armi a fusione. Restrizioni degli esodi di massa per evitare anarchia ai confini. Stop a scambi commerciali per scarsità di risorse da Grecia/ Ucraina/ Norvegia con severo controllo nascite.

2046 La popolazione giapponese diminuisce di 1 milione all’ anno, e in generale è diminuita di 100 milioni, e l’ influenza sulla società è in graduale abbassamento. L’ età per la pensione è a 70 anni nell’ uk. Gli Usa riconoscono il nuovo governo giapponese ribelle assieme a Russia e Cina. Viene annunciato il nuovo concilio vaticano. Legalizzati matrimoni lgbt in Nepal. Tornano le pinne di coda sulle auto come negli anni ’60.

2047 matrimoni lgbt ammessi in Svizzera. Gli Usa decidono l’ embargo al Giappone, i ribelli chiudono gli scambi commerciali e decidono la militarizzazione del paese. Rifugiati giapponesi vanno a ritmi di 1000 a settimana in California. Il 100% degli Usa utilizza energia solare.

2048 Manca il 50% dei ghiacciai all’ Everest. Gli Usa terminano relazioni diplomatiche e consulari con il Giappone. Dibattito sui fallout shelters, rifugi atomici e crisi di Kiev, discorso holo tv del presidente Usa. Innalzato muro di Kiev, Ucraina fra Crimea e Donbas e fra le due Europa. Standoff fra carri armati Usa e Cina. A Kiev aumenta la tensione per la guerra fredda. Il Giappone adotta il socialismo marxista. Cina cessa relazioni diplomatiche con Italia e Albania.

2049 Il 68% dei britannici è disoccupato. Il mar morto è senz’ acqua, risorsa idrica base per Israele e Giordania. Aumenta lo heat stress sul lavoro esterno, in luoghi caldi, d’ estate, efficienza ridotta dell’ 80%, colpi di calore, stanchezza, crampi, non si può fare sport ed esercizio fisico e si deve stare al chiuso, aumentando l’ appeal della realtà virtuale. Il sito di Fukushima viene ripulito. Il 14 Dicembre 2049 riceviamo risposte da Gliese 581. L’ Usa banna importi ed esporti da e verso il Giappone. L’ Uk blocca l’ immigrazione libera. Muore un’ icona come Marilyn Monroe. Viene arrestata figura simile a Mandela. Viene cominciato il terzo concilio vaticano.

progresso tecnologico 

2040 L’ energia a fusione e un reattore a fusione sono disponibili in commercio per operazioni sperimentali. Messaggi con la telepatia virtuale dettagliata e real time possibili anche in paesi in via di sviluppo, con uso di headsets e visori miniaturizzati o impiantati. Si forma bolla speculativa e collasso simile al dotcom del 2000. Esistono medicine per riparare il dna da allergie. Il futuro appartiene ai claytronics, materia programmabile coinvolge manipolazione dei catomi congiunti elettrostaticamente, che altera forma e funzione degli oggetti, si adattano all’ individuo, cambiano colore, struttura, texture, a comando. Elettronica che resiste ad acqua e polvere, auto che si riparano, cambiano colore, pneumatici che si modificano, finestre oscuranti. Creati giocattoli iper realistici e sorprendenti. Presto gli umani saranno assemblati e simulati. Nuovi processi per sintetizzare nanotubi di carbonio, raggiungono 1000 km di lunghezza, 100 volte più forti dell’ acciaio. I treni cinesi vanno a 1000 km all’ ora a levitazione magnetica. Viene fatta una scoperta paragonabile al dna e sul sonno rem.

2041 Energia solare orbitale converte in elettricità la luce solare. Satelliti auto riparanti e basi lunari e marziane autoriparanti. Creato sommergibile a fusione. Hotel aereo a Los Angeles, Usa. Le piantagioni e fattorie di alberi da frutta completamente gestite da macchine.

2042 Androide addetto alla cucina per l’ uso domestico.

2044 Nuove cure per il tumore all’ intestino usando particelle nanotargeted e nanorobotics. Lanciato da russi o cinesi l’ evoluzione del satellite. La AI per il pc pensa, comunica e suggerisce, non c’è il monitor, ma immagini virtuali e realtà augmentata nel campo visivo dell’ user, con comandi a pensiero. I videogiochi usano la realtà virtuale. I nanobots debellano agenti patogeni e regolano la pressione sanguigna, ringiovaniscono il corpo, alleviano i malanni e curano le ferite. Organi del corpo cibernetici non si ammalano. Porte e luci si attivano con interfacce mentali. Sistemi circolatori decentralizzati e sangue sintetico, solo per ricchi, politici, celebrità e criminali.

2045 Gli incidenti aerei sono eliminati, il ruolo della crew è di superivisione, difetti strutturali eliminati, aerei elettrici senza combustibile liquido, elettrici, dirottamenti e hackeraggio impossibili, grazie alla quantum encryption. La Norvegia usa poliziotti androidi e produzione in massa di essi.

2047 jet da combattimento interamente controllati da pc, volo in sincrono, attacchi multipli, autofueling e autoriparanti.

2049 robot e androidi di compagnia per anziani, vedovi, disabili. Guide turistiche, partner sportivi robotici. Olimpiadi per robot in Giappone e Corea. Costano dai 1000 dollari in su, venduti in negozi di elettronica, sono lifelike. Le fabbriche sono gestite dai robot e nei supermercati sono loro a prendere i prodotti ai clienti. Esistono anche animali domestici robotizzati, persino pesci da acquario, animali estinti, dinosauri robot per musei ed esibizioni, robot nelle receptions e in fattorie verticali. E’ ridotto il bisogno di soldati umani, perchè i robot sono attivi per mesi di fila contro terroristi e ribelli. Le sonde robot esplorano centinaia di lune e pianeti e hanno un ruolo importante sulle basi lunari.