CHI ERO: Un “creatore di mondi” fin dall’ inizio e un “escapista” immerso nella fantasia. Non potevo stare da solo nemmeno per un momento quando non ero con la mente nel mio mondo. Se non creavo storie, le leggevo, e i fumetti di Topolino e i libri di Animorphs e Piccoli Brividi erano la mia vita. Altre cose che leggevo erano le enciclopedie, comprese quelle di animali. Sono sempre stato un osservatore meditativo, alle prese con “fenomeni curiosi ed enigmatici” che in realtà facevano parte delle esperienze di vita di tutti i giorni, per gli altri. Ero molto legato a mio fratello, che coinvolgevo nella mia attività creativo – simulatoria, ma facevamo anche delle azzuffate memorabili. Ad un certo punto ho cominciato ad avere la necessità di tenere sempre qualcosa in mano da manipolare, come quel personaggio dei Peanuts con la sua copertina. Ho mangiato verdure solamente alla mensa scolastica, e in seguito non ne ho più mangiate, preferendo carne e pesce. La mia dieta è sempre stata ristretta e selettiva, e non ho mai avuto il gusto di mangiare, vivendo pranzi e cene come brevi momenti di transizione fra un’ avventura mentale e l’ altra.
COSA E’ CAMBIATO: Da “creatore di mondi” in questa fase della mia vita sono diventato scrittore occasionale, e la mia fantasia è ancora attiva. Ho imparato a passare molto tempo da solo, diventando uno di quelli che escono da soli senza programmi per il pomeriggio. Le mie letture si sono concentrate sui libri di testo scolastici. Il legame con mio fratello si affievolisce sempre di più in questa fase. La mia giornata comincia al mattino prestissimo. Frequentando l’ oratorio e la parrocchia locale, continuo a credere in Dio.
Nel 2003 sono andato ancora in gita in montagna con la classe, potevamo fare sci di fondo e anche delle discese, ma io soffrivo davvero troppo il freddo, però un po’ di ricordi nell’ usare lo sci ce le ho ancora. In stanza in albergo sono stato messo ovviamente con il compagno di classe che mi sopportava poco, che ha reagito male, anche se io ero per lo più indifferente e non capivo tutto questo suo disagio. Una notte l’ ho passata anche nella stanza con l’ ex amico della sfuriata e non è successo niente. A quanto pare frequentavo ancora il corso di nuoto. Per il compleanno ho organizzato una festicciola in soffitta, ho invitato il mio amico storico, una mia amica stretta e due sue amiche. Per l’ occasione mi sono dichiarato a lei ed è cominciata una storia più o meno platonica che sarebbe durata anni. Per qualche tempo ripetemmo questi incontri a casa mia, ma poi tutto sfumò. Papà in giugno è stato a Barcellona. Guardavo ancora i Digimon alla televisione. Quell’ anno divenni amico con la figlia di un collega di mia madre, e sono anche venuti a trovarci al mare d’ estate. In aprile sono stato ancora in gita con l’ altra scuola. Per Pasqua siamo andati in Corsica, in una casa prestata per l’ occasione. Mio fratello ha fatto il saggio di pianoforte. Io ho fatto uno spettacolo di classe a teatro sulla storia di Ulisse, ma ho sbagliato una parte e i miei compagni hanno avuto da ridire. Quell’ anno ho fatto la cresima, e sono venuti amici di famiglia per l’ occasione. Fu un’ estate caldissima, ma non me la ricordo così. Ad agosto morì una zia che viveva assieme ai miei nonni materni, e ho assistito al mio primo funerale. L’ ho presa malissimo. In autunno, papà è andato a Berlino. A fine ottobre ho fatto la cresima, e ci sono stati ospiti, invitati da noi. A fine scuola, in palestra, il mio amico storico ha avuto un incidente. La faccenda era piuttosto complicata, e sarebbe finita solo l’ anno dopo.
Nel 2004, Anche se guardavo ancora i Digimon, in primavera ho cominciato ad appassionarmi di una serie tv americana su una famiglia ( 7th Heaven ) che mi ha appassionato per 4 anni. Il mio compleanno venne rovinato dalla varicella, che mi colpì il giorno prima, e mi mise a letto per 15 giorni. In quell’ anno scambiavo continui messaggi con la mia amica platonica, ed eravamo vicini di banco. Ogni tanto ci scrivevamo sul banco mentre la prof. spiegava. Nell’ ultimo mese delle medie ho cominciato a fare più amicizia con il mio “rivale”. L’ ultimo giorno siamo andati ai giardini pubblici e abbiamo giocato al gioco della bottiglia, credo anche in classe. Io e il mio amico storico non saremmo più stati in classe assieme da ora in poi. In aprile sono stato ancora in gita con l’ altra scuola. Credo che siamo andati a Bruxelles e in Olanda. Abbiamo anche visitato una scuola lì. In autunno il mio amico storico ha concluso la sua vicenda di salute con una operazione chirurgica, e sono andato a trovarlo all’ ospedale.
A settembre cambiò tutto. Ho conosciuto una nuova amica, che si è introdotta a me facendo finta di parlare inglese, lol. In autunno ero molto impressionato da lei, e lei era amica stretta della mia amica platonica, e a me piaceva anche lei. Ma lei mi disse di no perché stava con un altro. Conobbi anche fin dal primo giorno di Liceo Classico un altro amico importante, anche se ogni tanto discutevamo spesso. Per i primi mesi ero stato soprannominato “il silenzioso”. I cambiamenti non erano il mio forte. Con me in classe di persone conosciute c’ era solo una ragazza delle medie e una mia “amica” dei vecchi tempi delle elementari. Nell’ intervallo curiosamente andavo spesso a trovare due ragazzi dell’ ultimo anno, che erano vicini a noi di classe. Inoltre cominciai ad avere lezioni private a casa di Latino e Greco, l’ inizio di una Era di lezioni private di qualunque cosa. Fortunatamente la mia insegnante privata era come una grande sorella per me.
Nel 2005 in primavera morì mia nonna materna, ma non partecipai al funerale, come anche mio fratello, per motivi scolastici (una scelta discutibile …). Avevo due migliori amiche, ma con l’ altra nuova c’ erano solo conversazioni al telefono e messaggi. Avevamo provato a uscire con le sue amiche, ma io non ero ancora pronto ad affrontare uscite con gli amici. Sono maturato tardi, e ancora adesso credo di essere abbastanza per i fatti miei dal punto di vista della “maturità”. La prima uscita con i compagni di classe venne inaugurata con un film horror (per la mia felicità …) da adolescente non avevo quasi mai tempo di uscire con gli amici, ero troppo impegnato con la scuola. Con la mia amica platonica, invece, questo fu l’ anno più intimo. Andavo spesso a passare i pomeriggi a casa sua. Giocavamo anche a scacchi, e flirtavamo, ma niente di serio. Siamo – sempre – stati soli a casa sua, ma io non ero un approfittatore, tutt’ altro, ero ancora ingenuo e intimidito, se fossi stato una persona diversa chissà cosa sarebbe potuto succedere. Di certo non avvenne quel che di solito avviene nelle serie tv. Credo che lei fosse terribilmente irritata dalle mie esitazioni. Un primo litigio avvenne in prossimità del suo compleanno. Ma facemmo pace giusto in tempo. Quel giorno ci dicemmo che ci amavamo per la prima volta. Ma a maggio abbiamo avuto un acceso litigio al telefono fisso, alla quale ha assistito indirettamente anche l’ altra mia e sua amica, via cellulare. Cose che succedevano nel 2005, suppongo. Ci siamo “lasciati”, ma poi facemmo ancora pace, ma ci volle molto tempo. In estate trovai una nuova amica di cellulare, che poi sarebbe entrata a far parte della mia classe. Parlavamo spesso, anche se delle volte tendeva a ignorarmi. In pochi si fidavano di lei. Nell’ intervallo andavo spesso a trovare i miei due amici grandi dell’ ultimo anno, e passavo poco tempo con i miei compagni. Osservavo spesso gli studenti più grandi della scuola, quando potevo. Conobbi anche due fratelli albanesi con i quali strinsi una amicizia per anni. In classe, in sala conferenze, ci hanno fatto vedere il funerale del Papa. Un’ altra mia amica di una altra classe si trasferì al sud in autunno. Avevo poi anche trovato una altra amica di cellulare. La mia amica dell’ anno scorso andava allo Scientifico come il mio amico storico. I due edifici erano collegati, ma ci incontrammo lì in rarissime occasioni. Inoltre, da quest’ anno, per una “casualità” durante i miei giri in libreria, comincio ad appassionarmi all’ astrologia, dapprima superficialmente, ma poi, una volta compresa la versione professionale, questa passione non mi ha mai più lasciato.
Nel 2006 * in gennaio partecipai ad una festa doppia di compleanno fuori città, e il mio migliore amico mi raccomandava di non azzardarmi a bere alcolici, ma poteva stare tranquillo, perché ero letteralmente un puritano all’ epoca. Quella festa mi rimase molto impressa. Ci fu un compagno che si fece tutte le ragazze, e io osservavo con invidia. Io facevo da tappezzeria e lui era il più spigliato della classe. A gennaio inoltre, cominciai a scrivere una fan fiction degli Animorphs di 70 pagine a mano, che poi a marzo presentai in classe, all’ attenzione soprattutto della mia professoressa di Italiano, che volle leggerla a casa sua e darmi dei consigli. In autunno abbiamo partecipato al matrimonio della mia babysitter da bambino. L’ Italia vinse i mondiali a luglio. Andammo in strada a festeggiare. Demolimmo la Fiat Tipo in luglio, cosa che presi malissimo, ma era ormai alla fine dei suoi giorni. In aprile, il giorno prima del tredicesimo compleanno di mio fratello, per ironia ( se leggete 2003 capirete ), io e la mia amica “platonica” ci siamo lasciati definitivamente, e quando tentai di andare a parlarle, sua madre mi guardò male dalla finestra di casa. Non andai più a casa sua. Sinceramente, però, ricordo molto meglio il litigio del 2005. Ci tenemmo ancora in contatto per un po’, poi sfumò tutto. Conobbi una amica di penna sul forum dedicato alla serie tv americana. Curiosamente aprii all’ epoca un sito dedicato assieme ad una misteriosa amica di Malta, ( una di tre gemelle ) e durò per molto tempo. A giugno partecipai come animatore al mio primo grest dell’ oratorio. C’ erano anche i miei due amici albanesi, e un amico con cui sono in contatto ancora adesso. In autunno la mia amica di infanzia che era mia compagna di classe ebbe un incidente d’ auto. Per un periodo molto breve divenne più gentile con me, perché mio padre aveva aiutato lei e le sue amiche durante la terapia successiva all’ evento.
*E’ stato a partire da quest’ anno, che durante i miei giri in bicicletta meditativi, da solo, ho cominciato a fare giochi mentali di “channeling” cercando di evocare un’ altra personalità da sovrapporre alla mia, senza alcuna influenza sulla realtà dei fatti. Ho sempre voluto essere una persona diversa da come sono veramente.
Del 2007 a dire il vero ricordo poco rispetto agli altri anni. I primi cinque mesi saranno stati così abitudinari che li ho dimenticati completamente. Quell’ anno al grest conobbi il mio primo “pseudofratello” , un bambino di 10 anni che si era affezionato a me, e che sarebbe presto entrato nella storia della mia vita. In autunno divenni aiutante nella sua classe di catechismo, dove c’ era anche la sua migliore amica, e anche questa sarebbe diventata brevemente parte della mia vita. Dopo le lezioni lo accompagnavo a casa.
Quell’ anno scrissi un altro libro, abbastanza rudimentale. Ricordo pochissimo i primi mesi a scuola, invece in autunno mi ricordo che ebbi il primo dei miei ricorrenti attacchi di panico, e mi misero sdraiato in corridoio. Il mio migliore amico venne ad aiutarmi ai servizi della scuola, cosa straordinaria, perché io ero conosciuto per essere l’ unico della scuola a non usare i bagni, cosa che provocava qualche sussurro in classe. Quindi , quando chiesi per la prima volta in assoluto di andare ai servizi, e non scherzo, era la prima volta che ci entravo, il mio amico mi seguì a breve.
Presentai anche il mio nuovo “libro” in classe, ma il più spigliato della classe mi disse che l’ inizio del racconto non aveva senso. A dicembre, io, mio fratello, mia madre e la sua migliore amica, siamo andati in comitiva in viaggio a New York. Fu una esperienza memorabile, siamo stati dentro all’ Empire St. Building, ad una partita di basket, e abbiamo visto l’ albero di natale gigante e la pista di pattinaggio.
Mia madre ha tentato di farmi mettere l’ apparecchio, ma io soffrivo , non lo tolleravo, e quindi me lo feci togliere. Io respiro con la bocca e quell’ affare mi faceva respirare male. Questo fu anche l’ anno in cui cominciai ad interessarmi all’ onirica, ai sogni, quello più memorabile fu quello dove sognai una bambina bionda, Giulia, che nasceva in estate, un sogno dove eravamo al mare al sud, e c’ erano stranamente anche i miei nonni materni.
In autunno, inoltre, partecipai ad un ritiro spirituale assieme allo staff dell’ oratorio e al mio amico storico, con la quale condivisi la stanza di albergo. In classe ero un tipo abbastanza strano e silenzioso, la classe nei primi anni era ossessionata con il mio criptico diario, dove scrivevo frasi italiane in caratteri russi, perché in questi anni ero appassionato di lingue straniere e me le studiavo da solo. Per esempio quest’ anno imparai l’ olandese. Loro credevano che io scrivessi in russo, ma erano tutte frasi italiane, solo scritte con caratteri diversi. Era il mio codice segreto. Credo di non aver mai smesso veramente di scrivere. Quest’ anno catalizzai l’ attenzione di un forum online con le mie biografie ( decine ) di personaggi di Tekken.
Il 2008 fu un anno molto complicato e tortuoso per me. In gennaio rimasi molto impressionato dalla morte di Brad Renfro, un attore di 25 anni, e all’ epoca usavo il computer fisso in camera da letto, che usavo per giocare ai Sims, e vidi il film più commovente di sempre, The Cure, che mi distrusse. Nel film c’ era anche l’ attore morto.
Quest’ anno incominciai lezioni private di matematica per prendere la sufficienza, da tre insegnanti diversi. Uno di questi aveva praticamente un business con la sala d’ attesa in casa. All’ epoca c’ era ancora il carnevale in città, e andai in giro con il mio amico storico e un nostro amico in comune. A marzo divenni maggiorenne, ma fui l’ unico della classe a non fare la patente.
Quella primavera ero alle prese con una serie di attacchi di panico accompagnati da intensa fotofobia. La fotofobia mi rimane ancora adesso, ma meno intensa, mentre all’ epoca avevo attacchi di panico in continuazione, dal dentista ebbi una sorta di attacco epilettico cosciente, poi dal barbiere, e anche a casa da solo dove venni soccorso dai vicini di casa per tachicardia, poi venne a soccorrermi anche mio padre. Parte di questi attacchi era connessa alle difficoltà scolastiche. In autunno mia madre e io cominciammo ad andare una volta al mese da uno psicologo.
Provai ancora a mettere l’ apparecchio, ma anche questa volta non funzionò. A marzo, quando incontrai ai giardini pubblici il mio “pseudofratello”, conobbi anche un ragazzino che l’ anno dopo sarebbe entrato a far parte di una mia mistica misteriosa saga onirica mai spiegata. Ritrovai lo stesso ragazzino in compagnia dei miei due amici albanesi.
Cominciai poi ad appassionarmi di cinema, in particolare dei film di River Phoenix. All’ epoca ero in contatto con due ragazze che erano parte di una famiglia di 6 gemelli in Indiana. I gemelli mi ossessionavano a quei tempi, e loro erano unici, più o meno. Usavamo messenger, ragazzi, messenger hahaha, che tempi. Entrai nel social network facebook verso la fine dell’ anno. Continuavano i miei sogni sulle persone più impensabili.
Il mio “pseudofratello” con gli altri diceva che ero veramente suo fratello. Io lo accompagnavo a casa dopo la lezione di oratorio e giocavo con lui a pallone, e gli regalai anche il mio gameboy con i giochi dei Pokemon, e un videogioco della play. Siamo anche andati ad un parco acquatico con l’ oratorio.
Quella primavera, inoltre, terminai le mie terapie per la schiena, mensili, a Vigevano. Per la prima volta dovetti fare i recuperi estivi. Ma ai centri estivi ebbi una discussione con una delle animatrici, e quel giorno me ne andai dall’ oratorio sbattendo il cancello e interrompendo il mio lavoro, poi venni chiamato per parlare con il parroco. Io e il mio “pseudofratello” usavamo la webcam per comunicare, e mi ricordo anche che una volta io, lui e la sua amica giocammo a palle di neve davanti all’ oratorio, e vennero anche una volta a vedere casa mia, in quella occasione. In autunno i miei compagni di classe ebbero la bizzarra idea di candidarmi e farmi vincere il posto di rappresentante di classe ( io mi ero pure dimenticato del giorno della votazione, fate voi), ma non funzionò “per svegliarmi”. La ragazza mia collega era più brava. Le mie compagne di classe erano molto contrariate dalla mia vittoria.
Nel 2009, a maggio la mia classe e io partecipammo ad una festicciola a casa di una professoressa. Fu l’ anno dei miei esami di maturità. Iniziarono il giorno che morì Michael Jackson, in quella che divenne l’ estate del soundtrack Jackson.
E’ anche l’ estate della Timewave e di Terence Mckenna. Mi ricordo qualcosa di remoto a proposito di quella teoria di come i miei compagni avevano scoperto questa mia passione, durante gli ultimi giorni, e mi prendevano in giro.
Conobbi altri amici di penna stranieri, una delle quali l’ avevo sognata esattamente come era in foto l’ anno prima, e finì una amicizia al femminile, quando lei mi diede buca al cinema. Smettemmo di tenerci in contatto da allora.
In gennaio scrissi un copione in inglese, ispirato a The Cure, e provai a partecipare ad un “concorso” indetto da un tizio su fb, ma non penso che fosse reale … non importa, il testo era pieno di errori. Gliel’ ho mandato nel 2009, e credo non se ne sia fatto niente.
Festeggiai il carnevale all’ oratorio assieme al mio amico storico e altre persone. All’ oratorio spesso passavo il tempo di “intervallo” nella sala giochi con l’ amica del mio “pseudofratello” . Una volta accompagnai anche lei e la sua amica allo skatepark, e mi fecero provare lo skateboard, ma lo feci volare contro un palazzo… Quell’ anno approfondii l’ amicizia con i fratelli albanesi e conobbi meglio i loro genitori e la nonna. Una volta, per un compleanno, mi invitarono anche a cena, e in autunno diedi loro lezioni private per aiutarli con la scuola.
Fu una primavera tempestosa, perché io e la mia amica delle elementari che fu gentile e carina con me 3 anni prima ( per un progetto di classe andai anche a casa sua, e per un poco siamo stati soli … a me piaceva moltissimo ma non successe niente ) ci siamo incastrati in un conflitto di interessi legato in parte al mio “stato di privilegiato” in classe, punto di vista che non condividevo. Lei finì per bloccarmi, e oh, mi tiene bloccato ancora adesso nel 2018. Lei in classe mi stuzzicava spesso, e siamo diventati i protagonisti dell’ high school drama show della classe. Io mi ero innamorato follemente di lei. Per la fine della scuola e dell’ ultimo anno delle superiori, le scrissi una lettera e gliela inserii nella buca della posta a casa sua. Il giorno dopo mi salutò all’ ingresso e mi sorrise durante una verifica, voltandosi verso di me. Poi l’ ultimo giorno non si presentò. Entrai che i miei compagni si stavano passando quella lettera e molti si sono complimentati con me per quanto era bello quello che avevo scritto. Durante le nostre famose discussioni dell’ intervallo i maschi mi dicevano di reagire, e la prendevano in giro. Le ragazze mi dicevano di diffidare di lei. Io ne rimasi molto imbarazzato e scosso. Ancora una volta un ultimo giorno di scuola rovinato. Passai spesso nei pressi di casa sua per tentare di parlare con lei nelle settimane successive, ma lei mi guardò con uno sguardo minaccioso all’ ingresso di casa sua e non ebbi il coraggio di parlarle.
Inoltre una altra mia “migliore” amica finse di essere malata e mandò messaggi ai compagni, fra cui me, fingendo un tumore, per assentarsi a scuola… ma io scoprii l’ inganno solo l’ anno dopo.
Per il mio compleanno mi feci lasciare una sala libera all’ oratorio, e invitai il mio amico storico, un altro nostro amico, i fratelli albanesi, il mio ” pseudofratello ” e la sua amica e ci divertimmo assai. Fu il migliore compleanno della mia vita. Passai il Natale con entrambi i nonni, la paterna e il materno.
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In autunno, a ottobre, avvenne un cambio di Era nella mia vita. Cominciai l’ università di lingue straniere in un’ altra città, e lo stesso giorno, nella mia città, conobbi due nuovi amici che volevano conoscermi, mentre giravo da solo in bici. Anche loro erano sulla bici, ma siccome avevano diversi anni in meno di me ( 5 o 6 se non sbaglio ) all’ inizio mi rifiutai di associarmi a loro e gli diedi persino un numero di telefono falso. Ma loro insistettero e trovando ridicolo nascondermi in casa per farli andare via, decisi di arrendermi e fare amicizia con loro. All’ università feci amicizia con due amiche albanesi, e un ragazzo di colore alto 2 metri , dalla Costa d’ Avorio. Inoltre in autunno cominciò la mia saga onirica misteriosa che catalizzò la mia attenzione per anni.
E questo è stato l’ ultimo anno di quella che ormai considero come “la mia prima vita”, completamente separata da tutto quello che riguarda la seconda.