Mie impressioni sulla leggenda della morte di Paul McCartney nel 1966

27 03 2018

Il qui presente testo è un post sviluppato finalmente dopo sei anni. Proprio ora, evidentemente, era venuto il momento di ampliarlo e postarlo.

https://civiltascomparse.wordpress.com/2012/06/19/il-compleanno-di-paul-mccartney-oggi/

Era il 1992. Leggevo un fumetto fantascientifico. Su due numeri di questo fumetto, prima dell’inizio dell’episodio, vi fu una specie di articolo o editoriale in due puntate dedicato a una questione di cui prima di allora in vita mia non avevo mai sentito parlare, anche perché, tra l’altro, allora in Italia era conosciuta da pochissimi. Si trattava di una faccenda inerente il gruppo musicale The Beatles in generale e uno dei componenti del gruppo in particolare: Paul McCartney.
Secondo questo articoletto, Paul McCartney morì nel novembre 1966 in seguito a un misterioso incidente d’auto e fu rimpiazzato da un sosia, coi connotati facciali modificati chirurgicamente, il quale da allora in poi è sempre stato fatto spacciare a milioni di fan che fosse Paul McCartney quando ciò, a dar retta a questa storia, non corrispondeva a verità.
Gli indizi che mostrerebbero come Paul McCartney si schiantò con la sua macchina, morì e fu sostituito da un sosia all’insaputa del mondo, si troverebbero in tutti gli album successivi al 1966: per esempio un mucchio di dettagli presenti sulle copertine, sulle retro-copertine e negli interni degli album i quali mostrerebbero Paul McCartney in modo volutamente diverso dagli altri componenti della band (per esempio sulla famosissima copertina di “Abbey road” è il solo a piedi nudi), sottolineando appunto il fatto che Paul fosse l’unico morto tra di loro, e non soltanto dettagli sulle foto e illustrazioni negli album ma anche particolari anomali in diversi video e interviste, messaggi ascoltati facendo girare al contrario i dischi (come il famoso “Turn me on dead man” in un brano del “White album”) e strane allusioni negli stessi testi delle canzoni.

Ricordo il piccolo “shock” che mi prese leggendo queste cose. Fu uno shock per modo di dire, naturalmente ma, insomma, una cosa simile riguardante i The Beatles (forse il gruppo musicale più famoso della Storia) e uno dei suoi componenti di punta, mi aveva lasciato con una sensazione di sorpresa e mi aveva affascinato.

Negli anni successivi, ogni tanto mi succedeva di leggere testi riguardanti la morte di McCartney e la sua sostituzione o di vedere filmati che accennavano a questa storia, la quale divenne nota come “leggenda nera della morte di Paul McCartney”, infatti così l’ho sempre considerata, una leggenda appunto. Era qualcosa di molto affascinante, che sorprendeva, ma non ci poteva essere nulla di vero dietro, no?

Fino a che non sono arrivato all’estate dell’anno 2012.
Scoprì che il 15 luglio 2009, l’edizione del mensile “Wired Italia” presentò due professionisti: Gabriella Carlesi (medico legale specializzato in craniometria e odontologia forense) e Francesco Gavazzeni (esperto informatico di ricostruzioni facciali al computer) i quali mostrarono il risultato delle loro ricerche: analizzando accuratamente le immagini dei volti di Paul McCartney di prima del 1966 confrontandole con quelle del Paul McCartney dal 1967 in avanti sono giunti alla conclusione che i due volti non corrispondono, tra essi vi sono sensibili differenze, come se appunto appartenessero a due persone diverse, e si tratta di particolari delle strutture craniche di base riguardanti ossa e cartilagini, quindi non modificabili dalla chirurgia plastica.

Successivamente scoprii nella rete anglofona veramente un mucchio di siti e forum dedicati all’argomento, con un sacco, davvero un sacco di foto (anche immagini ormai  dimenticate) che confrontavano in modo preciso e certosino – con un’attenzione direi chirurgica – le foto del McCartney prima del 1966 con quelle dal 1967 in poi, usando tantissimi confronti, animazioni gif sofisticate, raffronti craniometrici al millimetro, cattura di dettagli mai visti che apparivano o non apparivano solo prima o solo dopo le immagini del Paul del 1966.

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Sarà suggestione, ma dopo un po’ cominciavo in effetti a vedere che il volto del McCartney di prima del novembre ’66 non era lo stesso del McCartney di dopo il novembre ’66. Era una sensazione stranissima e scombussolante quella di assistere a una storia sempre da me creduta una leggenda urbana – una fola, un qualcosa di totalmente inventato, un parto della fantasia di qualche fan un po’ eccentrico – mutarsi in una possibile realtà, suffragata da prove scientifiche addirittura.
I due esperti italiani Carlesi e Gavazzeni avevano cominciato la loro ricerca con l’obiettivo di smontare ogni possibile idea che la leggenda della morte di Paul McCartney avesse dietro qualcosa di vero, dimostrando che quindi si trattava di una bufala come del resto si è sempre creduto, e si erano invece trovati a individuare dettagli i quali sembravano suffragare l’ipotesi che  vi fossero due McCartney, uno vivo e uno…boh.

Addirittura ricordo di aver visto da qualche parte che spuntò persino un altro italiano il quale nel garage possiede l’autovettura su cui McCartney fece l’incidente e che fu in seguito riparata. L’ha fatta analizzare e sono stati trovati al suo interno diversi particolari strani, che potrebbero alludere alla veridicità della leggenda urbana.
Naturalmente, in seguito a tutto ciò, sono spuntati i debunker, coloro che volevano ridimensionare la pretesa che la morte del beatle nel ’66 fosse successa davvero e non fosse solo una fantasia collettiva, portando prove che le cose continuavano a essere come si è sempre pensato che fossero, parliamo dei cosiddetti “difensori della versione ufficiale”, i difensori della “versione comunemente accettata”. In questo caso, i complottisti vengono chiamati i “P.I.D” (“Paul Is Dead”) mentre i debunkers sono i “P.I.A.” (“Paul Is Alive.”)
Ricordo di aver visto un video dei P.I.A. (i quali sono coloro che per esempio invalidano la ricerca dei ricercatori forensi Carlesi e Gavazzeni dicendo che l’analisi su vecchie foto non funziona, è fuorviante) in cui veniva mostrato come un bel po’ di immagini del McCartney post 1966 fossero sovrapponibili al McCartney pre 1966, quindi OK, la storia della morte e sostituzione del beatle continua a essere solo una storia che credono vera solo bambini, creduloni, complottisti e fans eccentrici.
Però ho anche visto dei P.I.D rispondere a ciò mostrando come un mucchio di foto e forse anche video post 1966 fossero stati successivamente “tampered” cioè modificati per far somigliare il McCartney pre 1966 a quello post 1966 (soprannominato “Faul” dai P.I.D., cioè “Falso Paul”.) Tra l’altro, i P.I.D., per rimarcare la differenza tra il Faul vivo e il Paul morto, chiamano quest’ultimo col suo nome completo: James Paul McCartney.

In effetti la memoria collettiva è debole e influenzabile, molte foto davvero originali anteriori al ’66 sono andate al macero, i poster sulle pareti delle camere sono stati presto sostituiti, buttati o comunque dimenticati perché intanto si era smesso di essere fans adolescenti e si era divenuti adulti; i filmati in pellicola sono stati rimpiazzati dai Betamax, Video2000 e VHS prima e dai DVD poi e, se ci fosse davvero una grande cospirazione dietro, non ci si mette nulla a modificare praticamente tutte le immagini prodotte dalla seconda metà degli anni sessanta in avanti che riproducono foto e video di prima del ’66. Col tempo, dunque, le fattezze dei due McCartney si sarebbero mescolate e saremmo stati abituati a vedere le immagini del primo McCartney influenzati dalle immagini del secondo McCartney. E anche le stesse voci, in post-produzione, possono essere rese praticamente identiche attraverso una opportuna iper-tecnologia musicale sicuramente a disposizione degli attori della vicenda (questo se qualche P.I.D. volesse rispondere ai P.I.A. che domandano come sia possibile che il cantante di “Michelle”/”Yesterday” e di “Hey Jude”/”Let it be” siano in realtà due cantanti diversi.)

La craniometra forense Gabriella Carlesi.

Lo so che è impossibile modificare tutte le foto e i filmati anteriori al ’66 ma in quanti hanno mai provato, soprattutto nell’era pre-internet e pre internet 2.0, a mettersi lì a confrontare con attenzione le immagini di Paul di prima del ’66 con quelle di dopo il ’66? Pensando, oltretutto, alla confusione tra immagini modificate e non modificate e all’abitudine, ormai ultra-decennale, di vedere le fattezze del primo Paul attraverso quelle del secondo.
Non voglio dire di stare in tutto e per tutto dalla parte dei P.I.D. contro i P.I.A., voglio conservare un po’ di imparzialità, però è difficile scordare quella mia ricerca durata ore sui forum anglofoni nell’estate 2012, tra una nuotata e l’altra. Non penso di essere stato vittima di qualche colpo di sole se dico che quel viso corto, largo e guanciottoso, quel taglio degli occhi e il naso breve visibili nelle immagini presunte non modificate, collimavano davvero ben poco con quel viso oblungo dalle sopracciglia molto arcuate, il naso lievemente a uncino e altri particolari dell’altra faccia.
La mente mi diceva “dai, è solo una leggenda urbana, com’è possibile” ma gli occhi, sarà stata sicuramente un’illusione, ma gli occhi volevano  proprio mostrarmi i connotati di due volti diversi.
Non penso che i P.I.D. abbiano modificato loro stessi le foto di McCartney prima del 1966 per farle non somiglianti a quelle del McCartney successivo: pretendere ciò sarebbe una specie di assurdo complottismo da parte dei P.I.A., da parte cioè dei debunkers della questione.
Inoltre, se la teoria (anzi, la leggenda!) della morte di McCartney fosse sul serio realtà (o anche se non lo fosse), l’anno in cui essa è o sarebbe avvenuta, il 1966, segna l’inizio di ciò che Mediter di Il mondo simbolico ha chiamato “l’anno 0”, “l’anno dell’inizio della nera notte dell’anima nella pop culture” nella sua serie di articoli del 2013 dedicati allo sconcertante fermento esoterico-musicale di quegli anni dal ’66 in poi.

http://mondo-simbolico.blogspot.it/2013/05/charles-manson-e-lera-della-notte.html

http://mondo-simbolico.blogspot.it/2013/05/charles-manson-e-lera-della-notte_29.html

http://mondo-simbolico.blogspot.it/2013/06/charles-manson-e-la-notte-oscura.html

http://mondo-simbolico.blogspot.it/2013/06/charles-manson-e-lera-della-notte.html

Guarda un po’ che strano, i The Beatles, l’anno dopo, il 1967, fanno uscire un album “Sgt Pepper and the lonely hearts club band” come se avessero alluso al fatto che al gruppo fosse successo qualcosa di dirompente e avesse cambiato addirittura nome, “Lonely hearts club band”. Oltre all’esoterista-“satanista” Aleister Crowley, sulla copertina abbiamo tantissimi altri personaggi anche se è naturalmente Crowley colui che attira di più l’attenzione di chi guarda, visto che se chi guarda sa anche solo vagamente chi è stato Crowley, si domanda cosa diavolo ci faccia in mezzo a un gruppo musicale pop che fino all’anno prima faceva canzoni per ragazzine.


Sulla copertina si respira proprio un’aria come di “svoltare pagina”, di cambiamento quasi violento, sia di stile, sia di musica, sia di argomenti delle canzoni, sia di struttura dell’album (un album cosiddetto “concept”, cioè con i brani legati da un unico filo conduttore, cosa mai fatta prima dai The Beatles), si vedono i vari componenti del gruppo con delle espressioni stranamente fisse o inebetite, come se fossero reduci da qualcosa che li ha turbati e l’unico che un po’ sorride è proprio Paul (il quale qui, a credere ai P.I.D., sarebbe già Faul cioè il Falso Paul), ma sorride in un modo tirato e posticcio. Inoltre, sulla copertina, compaiono anche i The Beatles della “vita precedente” cioè quelli col caschetto e abito Mod, mostrati come se fossero una roba ormai del passato quando era trascorso solo un pugno di mesi dall’ultimo album in cui erano ancora abbigliati così: tutto un cambiamento repentino.
Di immagini strane, inesplicabili e conturbanti se ne trovano a bizzeffe in rete, andandole a cercare, soprattutto cercandole negli album e nei video successivi a “Sgt Pepper”. Sulla forumlandia e sul You Tube anglofono sembra quasi essere presente una vera “wave” dedicata a video misteriosi sui Beatles, con naturalmente come colonna sonora pezzi quali “Revolution 9” del “White album” riprodotti al contrario e altri anomali e semisconosciuti esperimenti musicali-occultistici.
Insomma, verità, finzione, mezza verità, mezza finzione, suggestione forse? Una cosa è certa: il mistero, l’esoterismo, l’occulto, i segreti avvolgono il gruppo musicale pop più famoso, considerato addirittura l’archetipo di tutti i gruppi musicali pop venuti dopo di loro.

Dagli articoli de Il Mondo Simbolico inseriti qualche riga fa, estrapolo un frammento dedicato a Charles Manson, venuto a mancare di recente, che fan ben capire l’atmosfera di quel post 1966:

http://mondo-simbolico.blogspot.it/2013/05/charles-manson-e-lera-della-notte_29.html

[…] Manson stava creando una sua visione religiosa e filosofica del mondo, unendo estratti e testi del White Album dei Beatles, con quelli dell’apocalisse di San Giovanni, per creare una visione apocalittica di guerra razziale che presto sarebbe divenuta una realtà. Questa sua visione gli venne soprattutto ascoltando il brano Helter skelter, da molti giudicato come uno dei brani più “pesanti” di quel periodo e visto da molti come il brano progenitore dell’hard rock e del metal. Manson ascoltò questa canzone, e le altre del White Album, e le interpretò come un monito dell’avvicinarsi della guerra di razze. Vide i Beatles come i Quattro Angeli dell’Apocalisse e credette che le loro canzoni dicessero a lui e ai suoi seguaci di prepararsi («Look out! cos’ here she comes!»). Manson chiamò questa guerra da lui menzionata proprio “Helter Skelter”.

Nella notte tra l’8 ed il 9 agosto 1969, vari membri della Manson family scatenarono la loro follia omicida che tanto ha orrificato e affascinato l’America, la strage di Bel air.

Personalmente, a me piace vedere trattate queste cose borderline da siti web non esplicitamente alternativi o complottisti, mi danno la sensazione che “potrebbe allora essere tutto vero”, per esempio questo sito generalista sui The Beatles tratta la faccenda in modo tranquillamente oggettivo, come niente fosse, non lesinando sui particolari inusitati.

https://thosebeatles.weebly.com/conspiracy.html

BEATLES CONSPIRACY: C’E’ STATO UN COVER UP SULLA MORTE DI PAUL NEL 1966?

Ottobre del 1969, tre settimane dopo che il celebrato album “Abbey Road” fosse diffuso, il programma radiofonico di Russ Gibb ricevette una chiamata da un uomo che si identificò solo come “Tom”. Il deejay di Detroit ascoltò attentamente ciò che aveva da dire colui che aveva chiamato a proposito di alcuni indizi nascosti nelle canzoni dei Beatles e nelle copertine degli album, i quali indicavano che Paul McCartney era morto il 9 novembre 1966 in un incidente d’auto. Gli ascoltatori iniziarono a inondare la stazione radio newyorkese con “prove” e presto la voce si diffuse nel mondo. Fu una mossa pubblicitaria dei Beatles, la follia di un fan che si era bevuto dei falsi indizi lasciati da John Lennon come scherzo o Paul morì veramente?

Sulla cover dell’ultimo album che i Beatles registrarono, “Abbey Road”, la band è fotografata mentre attraversa la strada chiamata Abbey Road a Londra, fuori dagli studi di registrazione della EMI. Paul cammina fuori squadra rispetto agli altri beatles, a piedi nudi e con gli occhi chiusi. In molti paesi, Inghilterra inclusa, i corpi sono sepolti senza scarpe. Inoltre, il modo in cui i Beatles sono abbigliati sulla copertina si dice abbia questo significato:
Lennon vestito di bianco – colui che fa l’omelia funebre
Starr vestito di nero – quello delle pompe funebri
“McCartney” in completo e piedi nudi – il cadavere
Harrison in blue jeans e camicia da lavoro – colui che scava la fossa.

Sullo sfondo della copertina di “Abbey road” è posteggiata una Volkswagen con un possibile messaggio criptico, “28 IF” sulla targa. Coloro che propugnano l’ipotesi Paul Is Dead [i P.I.A.] vedono ciò col significato che, se Paul McCartney all’epoca della foto fosse stato ancora vivo avrebbe avuto 28 anni [“28 IF”=”28 SE.”]
Il magazine “Life” citò Paul (quello reale o il sostituto?) come spiegazione, “In Abbey Road noi eravamo vestiti coi nostri abiti ordinari. Stavo camminando a piedi nudi perché era una giornata calda. La Volkswagen era parcheggiata lì per caso.”

“Let It Be” fu il penultimo album dei Beatles a essere registrato ma l’ultimo a essere pubblicato. Sulla copertina, Paul è il solo beatle il cui volto è parzialmente oscurato (da un microfono). Egli è anche l’unico non fotografato di profilo e su uno sfondo bianco, infatti lo sfondo di Paul è rosso sangue.

Tutte le foto prese prima del 1966 si sovrappongono perfettamente l’un l’altra e pure tutte le foto prese dopo il 1967 si sovrappongono perfettamente l’un l’altra. Tuttavia, i ricercatori [Gabriella Carlesi e Francesco Gavazzeni] furono scioccati dalla scoperta che le foto prima del 1966 non si sovrappongono alle foto prese dopo il 1967.

Per esempio, la curvatura frontale della mandibola si mostra differente (la curva che va da un’orecchio all’altro e passa attraverso il mento, la quale si vede quando guardi direttamente in faccia, come nelle foto sulla destra e anche la curva della mandibola è differente (la curva che vedresti se guardassi in basso dalla sommità del capo). Ancora più interessante è la posizione, relativa al cranio, del punto dove il naso sporge dalla faccia, perché essa non può essere modificata dalla chirurgia. Secondo la Carlesi, questi punti sono considerabilmente differenti tra i due volti.

Anche qualche dettaglio dell’orecchio è utile per propositi di identificazione perché anche questi non sono modificabili attraverso la chirurgia. Carlesi e Gavazzeni hanno stabilito che le orecchie dei due volti sono significativamente differenti tra loro.

Qualche caratteristica del corpo umano può essere alterata come la posizione e l’inclinazione dei denti (gli apparecchi ortodontici funzionano così per milioni di persone). La Carlesi sottolinea che la configurazione dentaria dei due volti non si sovrappone ma in una maniera davvero curiosa.

Nella bocca di Paul il suo canino destro superiore sporge dalla sua posizione normale perché non c’è abbastanza spazio nella sua mandibola per far sì che tutti i suoi denti siano perfettamente allineati.

Anche nella bocca di Faul questo stesso canino è storto ma è pieno di spazio nella sua mandibola per tutti i suoi denti. Dal momento che nessun altro dente sta spingendo contro il dente storto, come ha fatto questo dente a diventare storto?

La Carlesi conclude che il dente storto nella bocca di Faul fu il risultato di un’operazione dentale per simulare il dente storto nella bocca di Paul.

Nel 1962, quando i The Beatles stavano vivendo ad Amburgo in Germania ed erano ancora sconosciuti al grande pubblico, Paul McCartney ebbe una breve relazione con una donna tedesca chiamata Erika Wohlers, la quale gli diede alla luce una figlia, Bettina, nel dicembre 1962, nel momento in cui cominciarono a diventare famosi. I Beatles lasciarono presto la Germania e McCartney abbandonò Erica. Intorno al 1967 McCartney fu d’accordo di dare 30.000 marchi in supporto a Bettina ma non ha ammesso di essere suo padre anche se il suo certificato di nascita tedesco lo identificava come tale!

Una volta che Bettina divenne adulta, domandò a una corte tedesca di essere riconosciuta da McCartney come sua figlia naturale. McCartney doveva sottomettersi al test del DNA e il test mostrò che non era suo padre. Particolare interessante,, basandosi su un autografo firmato da McCartney, assieme a qualche foto presa per l’occasione, Bettina accusò la persona che fece il test del DNA di essere un sostituto di Paul, non il Paul McCartney autentico! L’autografo, per la cronaca, fu firmato da una persona destrimane (Paul era mancino).

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Per concludere, e seminare ulteriore perplessità e confusione, diamo il link di un articolo che sta evidentemente dalla parte dei P.I.A. e che fa il verso a quelli che confrontano tutte le immagini dei due Paul McCartney mostrando come la stessa cosa si può fare con tutti gli altri tre Beatles e che, confrontando determinate loro immagini, esce fuori che dall’una all’altra, col passare degli anni, si possono trovare dettagli che le fanno sembrare riproducenti due persone diverse quando invece si tratta dello stesso individuo visto che, naturalmente sarebbe ridicolo che tutti i Beatles, oltre Paul, siano stati sostituiti. https://www.dailystar.co.uk/news/latest-news/571295/The-Beatles-never-existed-John-Lennon-Paul-McCartney-body-doubles-Ringo-George-Harrison

Ma questo sberleffo a me sembra capzioso perché non si può certo paragonare questa trovata estemporanea di qualche burlone a una leggenda urbana famosissima e ultra-decennale, che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro e che sembra dare adito a oggettive perplessità riguardanti un possibile fondo di verità, per quanto poco rintracciabile esso sia.

 





TERENCE MCKENNA filosofo e oratore, teorico di storia ciclica

27 03 2018

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Etnobotanico, mistico, psiconauta, oratore, scrittore, esperto di psichedelia, enteogenetica, metafisica, alchimia, linguistica e teorie dell’ evoluzione del linguaggio, filosofia, teorie sulla coscienza umana, di un altissimo livello culturale e di raffinatissimo modo di parlare laureato in ecologia, sciamanesimo e conservazione delle risorse naturali. Un giorno studierete nei libri di storia quest’ uomo, se la sua teoria sul tempo si rivelerà fattibile e concreta.

Era un americo ‒ irlandese, nato in Colorado, appassionato di archeologia da giovane, e di psicologia, appassionandosi ai libri di Jung fin da giovanissimo, a 17 anni si interessa per la prima volta di psichedelia leggendo The Doors of Perception e Heaven and Hell di Aldous Huxley. All’ università studiò la religione e la cultura Tibetane, e incontrò la sua futura moglie durante un viaggio a Gerusalemme ( Kathleen Harrison ). A 23 anni ha compiuto un viaggio in Nepal, per approfondire i suoi studi di storia dell’ arte e sciamanesimo, e ha imparato la lingua Tibetana. Incominciò quindi un periodo di viaggi nel Sud Est Asiatico e si appassionò allo studio e al collezionismo di farfalle, in Indonesia.

Il fulcro del suo pensiero futuro venne prodotto durante un viaggio in Amazzonia, con il fratello minore, amico fidato, e altri amici e compagni di avventura, nel 1971, alla ricerca della pianta che produceva DMT. In realtà la ricerca si concentrò poi invece sui funghi produttori di Psilocibina, a La Chorrera, e il 4 Marzo 1971 cercarono di ottenere una esperienza spirituale attraverso un esperimento, cercando di osservare la coscienza globale umana e la memoria collettiva della specie. I due fratelli Mckenna entrarono in contatto con una entità incorporea e spirituale che Mckenna chiamò Logos, una voce che dispensava informazioni, e che secondo lui era all’ origine di ognuna delle varie esperienze che formarono i messia religiosi della storia.  

SECONDO TERENCE MCKENNA NELL’ I CHING CINESE SI NASCONDEVA UN COLLEGAMENTO CON IL DNA ( RELATIVO AI 64 ESAGRAMMI E I 64 CODONI ) E RITENEVA CHE SI POTESSE ESTRARRE UNA SERIE DI CICLI CHE AVREBBE MAPPATO L’ EVOLUZIONE DELLA STORIA DELL’ UOMO. SICCOME GLI ESAGRAMMI SONO 64 DA 6 LINEE CIASCUNO HA TROVATO UNA SERIE DI CICLI ATTRAVERSO LA FORMULA 6×64 e il risultato x64 ( in serie ). INOLTRE RITENEVA CHE IL TEMPO FOSSE UNA LEGGE/ DIMENSIONE DELLA REALTA’ CONCRETA E CHE FOSSE QUANTIFICABILE , IN QUANTO COMPOSTO DA ELEMENTI E QUINDI VI E’ COLLEGAMENTO ANCHE CON LA TAVOLA DEGLI ELEMENTI DI MENDEL E MEYER ( colleghi che hanno scoperto la tavola degli elementi indipendentemente e hanno collaborato fra di loro ) ( Per coincidenza il collaboratore di Terence Mckenna e realizzatore del software grafico che ha fornito la mappatura dei cicli storici si chiamava MEYER ). LA TEORIA E’ NATA COME IDEA IL 4 MARZO 1971 ED E’ STATA COMPLETATA NEL 1998.  

Primo postulato: il tempo ha una struttura mappabile ( frattale ) su un software, è costituito da elementi che ne determinano la qualità e la direzione ( in senso verticale non orizzontale perchè sì il tempo va avanti sempre dal presente verso il futuro ). La qualità è determinata da questo software realizzato con la collaborazione di alcuni matematici e si può verificare nel passato, presente e futuro. Esistono principalmente due fattori: ” consuetudine ” e ” novelty ” ( inconsuetudine, cambiamento, progresso ). Secondo la teoria uno di questi fattori sta gradualmente perdendo di valore e si sta dissolvendo. 

Secondo postulato: il tempo è ciclico. La sua struttura grafica presenta segmenti di lunghezza di tempo variabile ( 250.000 anni, 3406 anni, 67 anni, 384 giorni, 6 giorni ) ma costituiti dalla stessa sequenza di ordine dei ” tasselli ” del grafico che si ripetono sempre nello stesso modo, ma appunto a velocità variabile. Da qui deriva l’ altro aspetto del tempo, tempo che influenza la realtà, tempo che influenza gli eventi umani e naturali, e ne deriva una risonanza degli eventi storici. E’ possibile calcolare con la formula (((64*d2)-d1)/63 ( data 1 * presente e data 2 * passato ) , e attraverso la consultazione del grafico, quando un determinato evento ha una ” finestra temporale ” dove quel particolare segmento si ripete. Teoricamente prevedibile fino a ora e minuto. Solamente in quella determinata finestra è possibile che questo evento ritorni in versione moderna. ( Esempio: 28 Giugno 1914 e 19 Dicembre 2016 — 7 Gennaio 2015 e Luglio 1794). Con la formula si arriva a capire che collegando due date e mettendole in una formula si arriva a un risultato che rappresenta ” la data finale / di transizione quindi ” che l’ accoppiamento di questi eventi storici determina. Più volte si ottiene lo stesso risultato, tanto più è probabile che quella sarà la data di transizione perchè vuol dire che gli eventi si stanno effettivamente ripetendo nell’ ordine che la teoria ci propone. 

Terzo postulato: la struttura del tempo ha una data di scadenza. Secondo la teoria, la perdita graduale del fattore di consuetudine rappresenta un cambiamento graduale delle dinamiche tempo – storia che ci porterà a un momento che rappresenterà tutto il tempo – passato e presente e futuro nello stesso giorno – una vera e propria singolarità, e Mckenna ha interpretato questo giorno posizionato nel prossimo futuro come l’ invenzione e attivazione del primo tentativo di viaggiare nel tempo. Secondo lui sarebbe possibile solamente viaggiare nel futuro e non nel passato, ma l’ attivazione di un primo viaggio nel tempo avrebbe comportato una sorpresa imprevista: secondo lui a quel punto la realtà come la conosciamo cesserà di esistere e verrà sovrapposta da una differente dove ci approcceremo in modo differente allo spazio – tempo. Come se avessimo trovato un codice definitivo che sblocca tutto il futuro, e per questo la struttura del tempo cesserà di avere validità. 

Dal 1975 cominciò una relazione con Kathleen Harrison, ed ebbe poi due figli, un maschio e una femmina. ( La figlia diventerà appassionata fotografa e collezionista e studiosa di farfalle, mentre il maschio prenderà leggermente le stesse inclinazioni del padre ).

Mckenna pubblicò assieme al fratello The Invisible Landscape, che parla delle potenzialità della mente, di psichedelia e dell’ I Ching. Dal 1982 Terence comincia le sue famigerate conferenze e lectures, trasformandosi in un eccellente e carismatico oratore, iniziando dall’ area locale di Berkeley, e con appuntamenti con stazioni radio ” underground “.

Terence Mckenna è stato un appassionato esploratore delle potenzialità della psilocibina e del DMT, e ha condotto tour e workshops su una vasta gamma di argomenti. Principalmente si concentrava sul ” mistero della vita ” , l’ immaginazione, l’ ecologia e il confronto con la natura, e venne associato al movimento New Age ( Mckenna però non voleva si creasse un culto della personalità intorno a lui e diceva sempre che ” credere in qualsiasi cosa automaticamente limita la mente, perché preclude ogni altra alternativa ” ). Per difendersi dallo scetticismo dogmatico scientifico affermava che agli scettici mancava l’ esperienza diretta e l’ apertura mentale alle varie possibilità.

Attraverso i suoi discorsi, ha diffuso idee e informazioni riguardo allo sciamanesimo, metafisica, alchimia, teorie sull’ evoluzione del linguaggio, ha reintrodotto l’ argomentazione sulla centralità dell’ esperienza umana e ha criticato la scienza per via del fatto che descriveva l’ umanità come periferica e poco significativa a confronto con la vastità dell’ universo. Infatti era convinto che il cervello umano e l’ uomo in generale fossero al centro della storia dell’ universo come creatura più intelligente. Più avanti ha parlato anche di intelligenza artificiale, futurismo, tecnologie, teorie sull’ evoluzione, teorie sugli extraterrestri, e di web e realtà virtuale. Vedeva i videogiochi come ” artisticamente associabili a una esperienza psichedelica “.

Divenne quindi una icona della controcultura ( uno dei suoi motti era ” La cultura non è tua amica ” ). Pubblicò in seguito Food of The Gods, e The Archaic Revival, dove esprimeva la sua idea che l’ umanità attraverso le sottoculture e i modi stilistici delle varie generazioni stesse cercando di attingere ( e tornare ) alla vita arcaica. Pubblicò anche True Hallucinations.

Centinaia di ore di discorsi di Mckenna, audio e filmati, sono disponibili su You Tube o tradotti su siti specializzati, riprodotti su cassette, CD e MP3. Era amico stretto del matematico del caos Ralph Abraham, e dell’ autore e biologo Rupert Sheldrake, e con loro condusse conferenze trialoghe.

Nel 1985 fondò Bothanical Dimensions con la moglie, una riserva no ‒ profit alle Hawaii, dove si trasferì. Collezionarono, protessero, propagavano, producevano, studiavano piante di importanza etno ‒ medica/ medicinale. Nel 1992 però lui e la moglie si separarono, e Terence disse del suo matrimonio che rappresentava l’ unico evento ” tradizionale ” a cui avesse aderito nella sua vita. Kathleen rimane presidentessa e direttrice del progetto della riserva. Mckenna si concentrò sulla ricerca e sullo studio e analisi di campioni genetici di piante rare. 

In seguito si innamorò di nuovo e la sua fidanzata collaborò al salvataggio della sua vita il 22 Maggio 1999 quando Terence ebbe un attacco epilettico potenzialmente fatale, scoprendo in seguito di avere un tumore al cervello che gli lasciava solo alcuni mesi di vita. Morì la notte fra il 2 e il 3 Aprile 2000, a 53 anni, e nei primi mesi continuò a ricevere interviste e a discutere delle sue idee.

Descrisse la morte come ” un buco nero della biologia oltre la quale manca il passaggio di informazioni ” e disse che siccome nessuno sa cosa succede dopo non intendeva rifletterci, anche se affermò diverse volte che all’ ingerimento dei funghi produttori di psilocibina si poteva accedere a ” una ecologia alternativa extradimensionale ” dove si incontravano ” creature extradimensionali, che secondo gli sciamani e i monaci Tibetani potevano trattarsi di entità spirituali o addirittura di un ulteriore stadio di vita a cui si accedeva dopo la morte ” e descriveva queste entità come intelligenti, curiose, entusiaste e assolutamente non ostili, capaci di attraversare la materia e di emettere un linguaggio ” visibile e materializzato ” e capaci di trasformarsi e mutare forma. Arrivò a teorizzare che si trattassero di extraterrestri, spiegando che le spore dei funghi possono sopravvivere allo spazio e teorizzando che i funghi potrebbero rappresentare ” come dei telefoni ‒ un mezzo di tramite per la comunicazione ” o addirittura come una forma anomala di entità extraterrestre, e affermava che attorno alla sede del SETI vi era un parco pieno di questi funghi, e che non si sarebbe stupito se, mentre loro cercavano segnali dallo spazio, avrebbero potuto invece accedere a queste ” voci aliene dispensatrici di informazioni “. Era un teorico della panspermia e ipotizzava che le spore dei funghi avessero viaggiato attraverso lo spazio e giunte sulla Terra in tempi antichi, e che in un centinaio di anni qualcuno sarebbe arrivato alla medesima conclusione.

Negli ultimi anni si appassionò alle teorie dei futuristi sulla Singolarità Tecnologica, Internet e informatica in generale.

Terence ovviamente si opponeva a ogni forma di religione tradizionale organizzata e non voleva essere considerato un Guru, e preferiva una spiritualità generalizzata secondo il modello sciamanico. Descriveva Phillip K. Dick come un ” incredibile genio “. Era un grande ammiratore di Vladimir Nabokov, Marcel Proust ( ” l’ unico essere umano che ha compreso totalmente il modo in cui funziona il concetto del tempo ” ) e James Joyce ( Finnegans Wake ” il capolavoro per eccellenza del ventesimo secolo ” ).

Purtroppo, come descrisse il fratello, ancora vivo adesso nel 2018, nella sua biografia Brotherhood of the Screaming Abyss, nelle ultime fasi della malattia, Terence era rimasto incapacitato a camminare, a parlare, e aveva addirittura perso molta della sua memoria, arrivando persino a chiedere di cosa stesse parlando quando Dennis gli accennò alla psichedelia. La sua ricchissima libreria, contenente opere rare e note personali, venne distrutta in un incendio accidentale il 7 Febbraio 2007. Sebbene il fratello fosse rimasto addirittura più influenzato di Terence dal famigerato esperimento a La Chorrera nel 1971, con il passare del tempo si avvicinò di più allo scetticismo e a una visione scentifica del mondo, e criticò il fratello come ” un uomo che era in grado di esprimersi con grande carisma ma con grandi lacune nelle sue ricerche ” e diceva che il fratello si entusiasmava facilmente, ma si lasciava trascinare da alcune fissazioni, come quelle per la cultura Maya, che compromettevano la sua credibilità. In ogni caso, comunque, soffrì molto quando Terence morì. Inoltre emerse che Terence, sebbene continuasse a parlare di psichedelia, alla fine degli anni ’80, ebbe una esperienza psichedelica che lo segnò e lo traumatizzò e cambiò parzialmente le sue abitudini, dopo aver avuto una esperienza di ” disillusione “, e venne quindi considerato un ipocrita da questo punto di vista.

FRASI IMPORTANTI

  • La fisica alternativa è una fisica della luce. La luce è composta da fotoni, che non hanno alcuna antiparticella. Ciò significa che non c’è dualismo nel mondo della luce. Le convenzioni della relatività dicono che il tempo rallenta come si avvicina la velocità della luce, ma se si cerca di immaginare il punto di vista di una cosa fatta di luce, si deve rendersi conto che ciò che non è mai menzionato è che se si muove alla velocità della luce non c’è alcuna esperienza percettiva temporale. C’è un’esperienza di tempo zero. L’unica esperienza di tempo che si può avere è di un tempo soggettivo che viene creato dai propri processi mentali, ma in relazione all’universo Newtoniano non c’è tempo di sorta. Uno esiste nell’eternità, uno è diventato eterno, l’universo sta invecchiando ad un tasso sbalorditivo tutto intorno ad uno in questa situazione, ma quello è percepito come un fatto di questo universo. Il modo in cui percepiamo la fisica newtoniana come un fatto di questo universo. Uno ha transitato nel modo eterno. Uno è allora oltre l’ immagine mobile; uno esiste nella completezza dell’eternità.
  • Quel che chiamiamo immaginazione è in realtà la libreria universale di ciò che è reale. Non potresti immaginarlo se non fosse reale, da qualche parte, in qualche parte del tempo.
  • La storia è fatta di cicli di ritorni, e ogni epoca ( evolutiva ) è più breve di quella precedente. L’ evento alla fine dei cicli è anticipato da varie ” tracce fantasma ” attraverso il corso del tempo ( anticipazioni ) e quando partecipi alla storia, entri nella dimensione esteriore del campo temporale di attrazione della concrescenza.
  • Con Internet stiamo ( ri ) costruendo il sistema nervoso del genere umano. Ci spingerà sempre di più verso la dissoluzione delle società e l’ abbattimento delle regole, e diventeremo una collettività telepatica. Così finirà il nostro soggiorno nella materia e finirà la nostra separazione.
  • Le credenze di uno sciamano Witoto e quelle di un fenomenologo della Princeton hanno uguale possibilità di essere corrette, siccome non ci sono arbitri per ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Non abbiamo assimilato la spiritualità. Siamo stati sulla Luna, abbiamo esplorato le profondità oceaniche, e studiato l’ atomo, ma abbiamo paura di esplorare l’ animo umano, perchè sappiamo che dentro di noi si mischiano molte contraddizioni.
  • Il fattore novità insito nel tempo indica la densità di connessione. Siamo alle prese con una specie di attrattore, una esperienza assolutamente inedita attende il genere umano. La storia viene attratta dal futuro, e i concetti di causa ed effetto si capovolgono. Non riusciamo a concepire le società del passato, immerse in un mondo lento, meta – stabile.
  • La vita vissuta senza psichedelia e sciamanesimo primordiale è una vita trivializzata, negata e schiavizzata all’ ego.
  • Non sono un Guru, ma semplicemente un testimone di esperienze dirette.
  • Il punto di vista della scienza è che tutti i processi in ultima analisi, corrono verso il basso, ma l’entropia è massimizzata solo in qualche lontano, lontano futuro. L’idea dell’entropia fa supporre che le leggi del continuum spazio-temporale siano infinitamente e linearmente estendibili nel futuro. Nello schema di tempo a spirale del Timewave questo presupposto non è fattuale. Piuttosto, attraversare epoche di tempo significa passare da un insieme di leggi che condizionano l’ esistenza ad un altro insieme radicalmente diverso di leggi. L’universo è visto come una serie di scompartimenti o epoche le cui leggi sono molto diverse l’una dall’altra, con transizioni da un’epoca ad un’altra che si verificano improvvisamente e inaspettatamente.
  • Il progresso della civiltà e della libertà non va fatto dalla cima al fondo. Nessun Re e nessun governo fornisce più diritti di quanti ne chieda la popolazione.
  • La verità verrà creduta se verrà spiegata in modo comprensibile.
  • La vera allucinazione ( di massa ) è la cultura che ingabbia, e quando ne esci fuori ti rendi conto di quanto valga veramente
  • Sono più interessato alle persone che sono in disaccordo con me. Le mie idee rappresentano esperienze di testimonianza e di esperienza concreta e reale. Non è questione di fede.
  • La realtà, in questa balcanizzazione di credenze che affligge la realtà contemporanea, secondo il mio parere è che nessuno è ” al controllo “. Tutto è regolato dal caos, da equazioni e da dinamiche. Il processo di cercare di controllare il mondo porterà i control – freaks a venire sballotollati contro un muro, perchè è come controllare un sogno nel sonno.
  • Il destino globale dell’ umanità si sta svolgendo come in un sogno, attraverso la stessa logica.
  • Dobbiamo smettere di consumare, e dobbiamo iniziare a creare la nostra cultura. Basta con la televisione, create il vostro personale spettacolo. Basta dare tutto alle icone. L’ imitazione è un fenomeno assurdo. Ci dicono che siamo poco importanti, che siamo periferici, che dobbiamo laurearci e trovare un lavoro, ci costringono a metterci in gioco.
  • Ogni cosa che pensi di sapere è sbagliata. E’ un concetto liberatorio, ciò significa che tutti i problemi che pensavi di avere possono essere visti da un punto di vista differente. E’ un concetto che rende il mondo irriconoscibile. Non comprendiamo che cosa sia la coscienza a livello profondo. La psichedelia trascende tutte le grandi domande. Le persone hanno una percezione limitata di ciò che è possibile, e sono circondati da un mondo ( una dimensione ) assolutamente sconosciuta.
  • Il mondo che percepiamo è una piccola frazione di ciò che possiamo percepire, ed è una minuscola frazione del mondo che può essere percepito convenzionalmente. Siamo intrappolati dalle convenzioni culturali.
  • I pensatori non sono benvenuti nella maggior parte delle esperienze sociali.
  • Se credi in qualcosa automaticamente escludi la possibilità opposta e questo pone un limite alla tua libertà di pensiero.
  • Il mondo informatico è un incredibile cambiamento di paradigma attraverso un modo di vivere ” femministico – femminilizzato ” della realtà.
  • Dobbiamo produrre ” visioni ideologiche ” piuttosto che assorbire quelle già esistenti e dobbiamo spegnere le presunzioni dettate dalla cultura.