Il 2017 ha in serbo una allucinante possibilità per il breakthrough del secolo: il trapianto di una testa umana su un corpo diverso dall’ originale.
Questo medico ITALIANO andando contro tutti i pronostici e tutte le previsioni potrebbe diventare il TRUMP DELLA MEDICINA!
Secondo questo medico, oltre a dimostrare il successo ( non importa quanto breve – il primo paziente di trapianto di cuore ha vissuto 18 giorni ) – potrebbe dimostrare scientificamente se o meno la coscienza sopravviva alla morte fisica, nel caso il paziente, una volta risvegliatosi settimane dopo nel 2018, raccontasse che era cosciente nella fase dell’ operazione in cui sarà scientificamente morto.
I primi test su umani ufficiale sarà a Ottobre 2017 in Cina, mentre il trapianto ufficiale che potrebbe diventare l’ operazione del secolo avverrà secondo Canavese a Dicembre 2017, probabilmente in Cina, siccome costerà meno che negli Stati Uniti.
Se tutto andrà bene, Spiridonov potrà cominciare a camminare entro Marzo – Giugno 2018.
Quando qualche anno fa il chirurgo italiano Sergio Canavero annunciò l’intenzione di praticare il primo “trapianto di testa“ su un essere umano nella storia della medicina, in tanti pensarono ad una bufala per farsi pubblicità . Chi era scettico magari continuerà ad esserlo, ma Canavero è fermamente intenzionato ad eseguire l’intervento nel corso del 2017.
“È importante che la gente smetta di pensare che questo sia impossibile: è assolutamente possibile e stiamo lavorando in questa direzione”, aveva spiegato l’anno scorso il chirurgo, presentando i risultati della sperimentazione della procedura di trapianto di testa eseguita su topi e scimmie.
In effetti, come spiegato più volte, la definizione di “trapianto di testa” è decisamente fuorviante: dal momento che quello che rende una persona ciò che è si trova nel cranio, è il “proprietario” della testa ad essere il ricevente, e di conseguenza si dovrebbe parlare di “trapianto di corpo”. Ad ogni modo, “trapianto di testa” è l’espressione più usata in questi anni su tutti gli organi di informazione e anche dallo stesso Canavero, quindi anche noi continueremo a definire l’intervento in questo modo.
Definire “complessa” l’operazione in questione sarebbe un tentativo di minimizzare: qualsiasi trapianto è ovviamente un intervento di difficoltà estrema, ma il trapianto di testa sarebbe in cima ad un’ipotetica classifica. Il ricevente sarà Valery Spiridonov, un 31enne russo.
L’intervento richiederà 36 ore ed il lavoro di 150 persone. Come spiegato da Canavero, saranno coinvolti due interi team chirurgici: il primo si focalizzerà su Spiridonov e l’altro sul corpo del donatore, un paziente cerebralmente morto e selezionato sulla base di altezza, corporatura e profilo immunologico. Entrambe le persone saranno sotto anestesia, collegate a macchine che permetteranno di conservare l’attività cerebrale e cardiaca.
La testa di Spridonov sarà a quel punto congelata, rendendolo di fatto cerebralmente morto come il donatore (anche se, si spera, per un tempo limitato). Il sangue verrà drenato dal suo cervello mentre la circolazione sanguigna nel resto del corpo verrà fermata. Se pensate che tutto questo sia particolarmente complesso, sappiate che l’operazione vera e propria a quel punto non sarà neanche iniziata.
Un primo momento fondamentale sarà infatti quello del taglio di entrambi i midolli spinali, che sarà eseguito con una nanolama in diamante da 200.000 dollari messa a punto alla University of Texas. Questa fase sarà particolarmente impegnativa per le due squadre coinvolte: una volta che la testa di Spiridonov sarà stata asportata, ci sarà appena un’ora di tempo per riattaccarla sul nuovo corpo.
Quest’ultima parte non significa ovviamente soltanto mettere qualche punto intorno al collo, ma riconnettere vene ed arterie in modo che (auspicabilmente) il flusso sanguigno torni nella testa del paziente. Quando questa procedura è stata sperimentata su una scimmia, non sono stati registrati danni cerebrali. A quel punto, sarà seguita la procedura definita da Canavero per “fondere” insieme i due segmenti di midollo spinale, ricucendo anche muscoli e pelle.
Se tutto questo andrà come previsto (e si tratta di un “se” bello grosso), Spiridonov potrà ricominciare a camminare con le sue gambe tra i tre ed i sei mesi dopo l’intervento. “Se il cosiddetto trapianto di testa funzionerà, questo aprirebbe la strada ad una scienza interamente nuova sulla ricostruzione post-trauma del midollo spinale”, aveva spiegato qualche mese fa spiega Michael Sarr, il direttore responsabile di Surgery e chirurgo della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota), a New Scientist.
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