E’ già da un po’ che su civiltascomparse non tratto di un tipo di musica, di sound che, si può dire, sia uno dei più originali del nostro oggi. Un tipo di musica che parte dal synth pop-new wave-new romantic-italo disco anni ottanta ma che non è una rielaborazione nostalgica, non è un operazione revival, non si tratta affatto di ciò. Quei materiali vengono utilizzati per generare qualcosa di nuovo, inedito, un nuovo immaginario musicale, vengono utilizzati un po’ come Giorgio De Chirico utilizzava le statue e i templi greco-romani nei suoi quadri metafisici. E questo tipo di nuova musica (che si trova sottotraccia, soprattutto su internet, su video You Tube non professionistici) penso possa essere definita metafisica, penso che l’intenzione dei suoi autori sia raggiungere una condizione senza tempo, a-temporale, adoperando materiale strettamente legato alla musica pop anni ottanta, che viene riproposta in modo onirico, deformato, con sample e campionature ripetitive il cui ascolto somiglia a quello di una radiolina a pile sul comodino, ascoltata in dormiveglia di notte o all’alba, le cui pile si stanno scaricando a poco a poco.
Su civiltascomparse abbiamo trattato di questo tipo di veramente nuova musica diverse volte, ecco i link:
https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/06/10/lazerhawk-distress-signal/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/01/le-cassette-non-e-revival-ma-metafisica-synthpop/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/12/01/lo-spazio-e-il-posto/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/11/18/vhs-glitch-cala-rossa/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/09/23/lake-r%e2%96%b2dio-heavens-gate/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2015/01/28/stellar-door-the-war/
https://civiltascomparse.wordpress.com/2013/10/02/newretrowave/
eccetera.
Questo tipo di musica pare si possa chiamare con diversi nomi. Io da qualche anno la conoscevo come hypnagogic pop, chillwave, glo-fi; recentemente ho scoperto che è diventata “famosa” col nome di vaporwave. Sulla blogosfera italiana si trova scritto poco e nulla su questo argomento (ma anche su quella inglese, tuttalpiù, si trovano solo playlist e immagini) eccetto qualcosina su Prismomag. A parte Prismomag, solo Ilmegliodinternet ha scritto qualcosa sul tema vaporwave, concludendo in un modo che riesce a illustrare un certo senso della vaporwave ma che, a mio parere, non coglie il fatto che gli autori di questo tipo di sound (e di immagini e video legati a questo sound) vanno oltre (senza rendersene conto ovvimamente), riuscendo a generare sensazioni somiglianti preoccupantemente a quelle che sorgono guardando i migliori risultati dell’arte della prima metà del XX secolo.
Cosa dice Ilmegliodiinternet:
E quindi, per quale motivo sta roba dovrebbe essere interessante? Beh, pensateci: il vaporwave risucchia frame culturali che hanno completamente perso il valore originario (se mai ne hanno avuto uno) e li mischia insieme creando un artefatto e bizzarro senso di nostalgia che ineluttabilmente colpirà i nati negli anni ’80 o primissimi ’90. Beh, in fondo, non è un po’ tutta la sottocultura di internet a funzionare in questo orrendo e splendido modo? Vabbè, vista la natura fluida e ridondante del microverso Vaporwave, mi pare alquanto palloso continuare a menarla sulla sua mitologia, sui valori simbolici, esoterici e salcazzo cosa. E’ abbastanza facile arrivarci da soli, comunque. Se sta roba vi ha incuriosito, scopritela.
Read more: http://ilmegliodiinternet.it/vaporwave/#ixzz4W28MuX2m
Non solo: la vaporwave mi risulta proprio imparentata con un altro tipo di sound originale uscito negli ultimi anni, che è quello chiamato witch house: l’incontro tra lo spirito del gothic dark e della new wave più cupa con quello della house.
ho scoperto la vaporwave grazie a questo blog, scoperto nel senso che ho ascoltato qualche album. Notevole tutto ciò che c’è dietro, tra cui il cosiddetto monolite nero di questo genere, ovvero l’album di debutto di machintosh plus, la copertina con il busto “classico” e nello sfondo le torri gemelle intatte ed un pavimento di grafica digitale da primi computer, bianco e nero. Cosciente o meno simbolismo potente e suoni che descrivono perfettamente il nostro tempo, o meglio la cosiddetta nostalgia, tema di cui spero scriverò presto.
Come ho scritto nel post, però secondo me si va oltre la nostalgia con la vaporwave, si giunge a una condizione a-temporale.
l’album è di floral shoppe, machintosh plus credo sia il titolo dell’album giusto?
comunque ho trovato un mini documentario su youtube
si sono d’accordo, la vaporwave è più una descrizione dello stato nostalgico e della cristallizzazione e del blocco ed accumulo degli eventi più che un’operazione nostalgica, infatti è interessante proprio perchè non è un genere revival
[…] noi di civiltascomparse presentiamo un esempio di vaporwave italiana. Pare che i più illustri (diciamo così) esponenti italiani di questa ineffabile corrente […]
[…] https://civiltascomparse.wordpress.com/2017/01/17/la-chiamavano-vaporwave/ […]
L’ha ribloggato su Gabriele Romano.
vaporwave è uno dei tanti movimenti del wave: dreram wave, synth wave, newretro wave etc… elogio comunque al vapor, all’articolo al blog! Saluti
Ti rigrazio per il tuo apprezzamento, Gabriele Romano.