Eppur vicino ma inesorabilmente lontano – seguito di ” Una storia onirica “

10 02 2015

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Prima di leggere questo nuovo articolo, leggete questo mio precedente :https://civiltascomparse.wordpress.com/2014/10/13/il-mio-mistero/

Ricordo come la notte prima del funerale del mio compagno di scuola, nel 2010, ebbi un vero e proprio sogno del futuro. Ho visto ” lui ” su una bici, in un determinato posto, che mi ha mostrato il futuro.

Quel ” lui ” si sarebbe rivelato un suo quasi omonimo che 4 mesi dopo avrebbe stravolto la mia estate, causando indirettamente la fine di una amicizia fraterna, con la persona che ancora adesso più mi manca nella vita. Ho seguito il sogno, ho seguito il nome, mi sono fidato. Ho trasformato la mia estate per un sogno.

A volte sognare il futuro funziona veramente, sapete? Altrimenti come spiegare la amica di penna di Brooklyn, New York, che avevo già sognato in precedenza, con nel profilo facebook le foto di uno stadio protagonista del sogno dove avevo già visto questa ragazza, stessi capelli, stessi vestiti, stessi colori. Stesso luogo.

Come spiegare l’ aver sognato un anno prima la stessa espressione di un amico la prima volta che entrò in casa mia? L’ unica differenza era che nel sogno eravamo solo noi due mentre nella realtà c’erano altre due persone con noi.

Non crederò mai che i sogni non siano reali, che non siano realtà da qualche parte. Può essere che viviamo contemporaneamente una miriade di versioni diverse della nostra vita.

La morte potrebbe non esistere, almeno da dentro, perché potremmo saltare verso la più vicina frequenza mentale attiva giusto al momento della nostra morte.

Ricordo una sera che io e mio padre ci perdemmo nel buio, per la strada verso la mia città, di ritorno da un’ altra…ci eravamo persi, e il buio era un buio profondo. Quella sera vidi per la prima volta il ragazzo che e’ stato ( misteriosamente ) protagonista di una lunga serie di miei inspiegabili sogni ricorrenti, che sembravano raccontare la stessa storia in un puzzle.

Devo ammettere che quella sera del 19 Marzo 2008, nel buio, potrebbe anche essere successo qualcosa. Quello è’ stato l’ anno in cui comincio’ ad avere l’ attenzione dei forumisti un nuovo fenomeno, quello dei salti temporali, spostamenti dimensionali, per spiegarlo il meglio possibile. Cambiamenti minimi, minori o enormi nella propria vita, tali da far ritenere possibile che in realtà passare da un universo all’ altro, da una timeline alternativa all’ altra sia molto più facile di quello che si pensi, e che sia per lo più un fenomeno incontrollato e incontrollabile.

Sono davvero tutti pazzi quelli che un giorno dichiarano che tutto e’ cambiato, e che dichiarano di aver fatto un ” cambio “?

Io non penso veramente sia successo questo, però questo concetto può spiegare come mi sono sentito nei mesi successivi a quella data.

A me pare che in quel giorno qualcosa sia cambiato, e che in un certo senso sia iniziato un po’ un loop sincronicistico che ormai sta girando attorno alla radice come se il nastro che lo facesse girare stesse giungendo a termine.

Fu una strana primavera quella. Dall’ inspiegabile ” attacco convulsivo cosciente ” in un paio di minuti in cui semplicemente non riuscivo a smettere di agitarmi ( ero dal dentista ), cosa che non si è’ mai mai ripetuta, ed e’ avvenuto in perfetta coscienza. E poi il giorno in cui guardando alla finestra ebbi una strana sensazione che portò il mio cuore ad accellerare, costringendomi a chiamare i vicini di casa e mio padre per tranquillizzarmi.

Il mio primo attacco di panico fu intorno al 22/23 Novembre 2007. L’ ultimo Il 29 Maggio 2014. Sentivo quasi che la luce era cambiata, ed ero diventato più o meno fotofobico, se la luce si muoveva a scatti mi impressionava.

Quando scrissi l’ articolo sulla storia onirica era il 13 Ottobre 2014. Il 17 Ottobre rivelai finalmente l’ esistenza dei sogni ricorrenti e lo stesso articolo del nostro blog al diretto interessato. Il 21 Ottobre abbiamo avuto una conversazione a riguardo.

Tutto sembrava finito, il mistero si era sbriciolato in una mancanza di significato, un vuoto. Almeno dentro di me per un po’ ho sentito questo. Eppure, eppure le sincronicita’, quelle continuano. Il mio intuito non può fare a meno di collegare le cose come se avessi uno schemino davanti.

L’ 8 Febbraio ho finito Under The Dome, comprato il 19 Dicembre 2014. Credo che farò un articolo un giorno a riguardo. La cosa davvero interessante e’ che la storia si apriva con questo grande mistero della cupola nel giorno del 21 OTTOBRE. Proprio quella data, fra le tante.

Recentemente ci sono stati intensi e improvvisi avvenimenti nei miei dintorni. Nei miei dintorni personali. E come un computer la mia mente ne ha ricavato un ” tema ” , un nome, la data del’ inizio dei sogni e un compleanno. Come se questo strano mondo mi stesse di nuovo lanciando un qualche messaggio.

Gli appassionati di sincronicita’ ritengono che l’ universo sia ” vivo ” nel senso di cosciente di noi e che sparga messaggi attraverso intuizioni profonde ed epifanie.

Il tutto e’ culminato intorno all’ 8 Febbraio, data per me simbolica per motivi che solo i miei amici sanno, e proprio quando ero arrivato alle ultime pagine del libro. Una data che per me, nel ” ciclo ” dei 4 mesi ( secondo la mia teoria dei giorni collegati, la teoria delle svolte ) e’ collegata all’ 11 Ottobre. Questo per quel che successe il 25 Aprile e 22 Agosto del 2010 ( relativo alla prima frase di questo articolo ).

Quel libro, Under The Dome, presenta scene di visioni, attacchi convulsivi semi coscienti e cambiamenti di luce. Molto molto interessante. Per non parlare del fatto che l’ autore nel libro rende noto il giorno in cui ha iniziato a scrivere il racconto vero e proprio, ultimo dei suoi tentativi di spiegare questa storia. Più’ o meno intorno al 22/23 Novembre 2007. (!!! )

A me pare di essere nella mia cupola, una cupola di loop, sincronicita’, dove tutto ha un suo significato, e dove c’è , anche se pare impossibile, c’è un puzzle da aggiustare.

Non so perché ma io sento qualcosa, qualcosa di familiare, inspiegabile e così profondo che e’ quasi intangibile, eppure e’ come se ci fosse una barriera, come quella della cupola di Stephen King. Persone così vicine ma così lontane allo stesso tempo, così sconosciute ma così familiari allo stesso tempo. Come qualcuno che sta cercando di ricordare qualcosa che non percepisce esattamente cosa. Ecco come spiegare il mio mistero. Ed ecco perché forse nella dimensione onirica, questa barriera viene sollevata.

Ed ecco che si possono vedere cose che altrimenti sarebbero troppo ” lontane temporalmente ” . Come la bambina bionda, la ” sorella ” o ” parente ” che ricorre in una altra serie dei miei sogni, miei e di persone che sognano me, fra l’ altro, con lei, e che forse esiste veramente, forse così lontana forse un po’ più ” vicina” ma allo stesso tempo inesorabilmente lontana. Io la chiamavo la mia sorella onirica, e l’ ho sognata per la prima volta il 2 Giugno 2007, e proprio questo sogno mi ha fatto interessare all’ immenso mistero dei sogni. Negli anni e’ diventata ricorrente. L’ 11 Novembre 2013 la mia migliore amica mi ha sognato mentre ero assieme a questa bambina.

Come allo stesso modo non solo una delle persone della mia vita. Vicine si’ spazialmente ma inesorabilmente lontane. Anche quando c’è qualcosa che attira la mia attenzione, che stimola la mia intuizione. Come il fatto che nella via parallela, vicina ma lontana, a quella dove vive lui,( il ragazzo dei miei sogni ricorrenti che descrivo nell’ articolo nel link ” una storia onirica ” vive colui che tutti credono essere mio cugino, per un gioco fra noi, glielo lasciamo credere. Una specie di scherzo ironico di questo furbo universo col sorrisetto sotto ai baffi. Visto che nei sogni sembra rivelarsi una specie di misteriosa, apparentemente impossibile ” parentela ” fra me e l’ interessato.

Il sogno del 6 Gennaio 2011 in cui sua madre mi dice che da poco hanno scoperto che mia madre e’ la sua sorella ” segreta ” e che presto le nostre famiglie si sarebbero riunite mi e’ rimasto profondamente impresso.

E con la data zero della timewave potenzialmente così vicina, e’ possibile che il nastro si riavvolga fino alla fine? Questo grande mistero avrà mai una qualche sua conclusione?