Volevo prendere qualche appunto a proposito dell’impressione che m’ha fatto il video, quello di una puntata della trasmissione Anno Zero, qualche anno fa, forse quando Walter Veltroni era segretario del Pd. Il periodo 2007-2008, quando si parlava di Veltrusconi, non erano ancora spuntati i fenomeni Mario Monti & Mario Draghi, erano ancora di là da venire; c’era stato, primavera 2008, quasi cinque anni fa, il “secondo Vday”, era un periodo in cui mio papà diceva che “in tutta la sua vita non aveva mai visto una situazione così incasinata nella politica italiana.” Cinque/sei anni fa. Comunque, intorno a quei tempi, c’era stata, dunque, questa puntata di Anno Zero, ancora con il logo, quello di Rai Due, rosso, con a metà la farfallina coi due profili. Come ospite, quindi, c’era Veltroni: in quell’occasione ha esternato delle cose su cui mi sono trovato d’accordo. Ha parlato delle “zone oscure” dei misteri delle stragi italiane, da quella di Capaci a quella di via D’Amelio; la mafia, prima d’allora, non aveva mai utilizzato metodi così, esplosioni così distruttive. E poi, dopo quelle due occasioni, Falcone & Borsellino, ha smesso. Ed era il 1992, un anno cardine di cambiamento per l’Italia. Così come per quanto riguarda Aldo Moro, il rapimento e la sua uccisione, la strage di Ustica. Tutti avvenimenti, in particolare quest’ultimo, i quali, tra l’altro, si sono lasciati dietro una scia impressionante di morti. Poi, Veltroni ha parlato anche della famigerata “Banda della Magliana”, di come compaia in diversi episodi di quel tipo i quali, apparentemente, non c’entrano nulla l’uno con l’altro.
Affrettandosi a dire di “non essere un complottista” – e, al suo posto, avrei detto anch’io così – s’è detto, comunque, persuaso dell’esistenza di una “entità” (forse ciò che altri, gente vicina a Berlusconi, hanno chiamato “cerchio sovrastrutturale”?) la quale indirizza, influenza, pilota, ricatta le azioni dei governi, delle istituzioni e “agisce” se non è soddisfatta o, in qualche modo, vuole farsi “sentire meglio.”
Ai tempi in cui l’avevo visto, non immaginavo che Veltroni avesse potuto fare un discorso così. Sono rimasto piacevolmente sorpreso. Sono queste le cose che mi caricano, altro che le canalizzazioni!
è come guardare in uno specchio, Veltroni sembra parlare del nostro periodo. Ricordo questa puntata e mi fece un pò strano, tanto che già da prima (sentendolo parlare anche dei suoi gusti musicali) Veltroni mi ha dato l’impressione di una persona più o meno sincera, che crede in ciò che dice, il Jovanotti della politica, uno che ce la mette tutta sia musicalmente che non, ha anche fatto campagne di opposizione contro il debito, ma il tutto gli riesce in modo raffazzonato e le melodie pur se belle con quella “s” strascicata e quella voce anonima e stonata avranno il risultato opposto. Jovanotti ha fatto credere che quello che faceva lui era rap, Veltroni ha fatto credere che parlando di film, amando i Beatles, i Rolling Stones ed Obama si può essere considerati amanti e promotori della democrazia.
Veltroni: frequentatore del Bilderberg, amico degli Agnelli. Basta questo. Le dichiarazioni fatte in quella trasmissione mi sembrano fumo negli occhi, magari per ingraziarsi i voti di qualche intelligentone come me che ha capito tutto; oppure e’ stato un “dire a suocera perche’ nuora intenda”. Si vedano anche le uscite di Tremonti (altro Bilderberg) sui “pazzi illuminati”. Insomma, tutto tranne dichiarazioni sincere di un politico che vuole denunciare dei retroscena o che desidera emancipare i suoi elettori dall’ignoranza.
si probabilmente sono stato ingenuo, però partecipare al Bildelberg una volta o sporadicamente secondo me non è per forza un marchio d’infamia, penso che chiunque si trovi in un posto di prestigio e potere ricevi la famosa lettera.
Riguardo Tremonti mi fai riflettere che il complottismo forse ci ha fatto concentrare su falsi poteri per accellerare così il cambio di sistema alimentando la rabbia popolare, un cambio i cui vertici rimangono sempre lgli stessi o forse è il gioco degli specchi, accusano organizzazioni che essi stessi sostengono per farsi sostenere essi stessi o magari Tremonti stava mandando un messaggio a poteri che stavano scaricando lui e il governo Berlusconi.
In questo video http://www.youtube.com/watch?v=ad8OYnDvMjE&feature=player_embedded il magistrato Paolo Ferraro cita questo video con Veltroni, lo colloca al 2010.
Concordo con te, Mediter, sul fatto che spesso restiamo vittima di illusioni, quando egoverno-ombra (denifinizione di comodo) ci permette di scoprire una terribila verita’, che ci appaga per un po’, il tempo che serve a lorsignori per mettersi ancora piu’ comodi sulla poltrona del potere.
Sul Bilderberg, invece, dissento da te: non tutti i potenti ricevono quella lettera; le leggi le liste, troverai anche nomi non particolarmente altisonanti (per es. Emma Bonino, Enrico Letta), ma evidentemente interessanti per lorsignori. Partecipare a quel club e’ un marchio di infamia per un Veltroni che all’epoca era direttore dell’Unita’, per un Riotta, una Gruber, giornalisti che dovrebbero diffondere notizie, non tacerle; per Padoa-Schioppa o Tremonti, che erano ministri della Repubblica. In questo senso il Bilderberg e’ una societa’ segreta peggio della P2.
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