Togliendo, per esempio, la descrizione del blog qui a fianco, sotto l’immagine Gravatar, perchè mi dava l’aria di essere inutilmente verbosa e in fondo non voleva dire granché; ho tolto le “nuvole” dei tag e delle categorie, che li vedevo ormai ammuffiti, anacronistici e fuori luogo; ho tolto parecchi link inutili (per esempio, “mistero”, “scettici” e gli archivi doppioni su iobloggo e altervista, i quali sono ancora lì da quando li avevo scelti, sulle prime, per portare lì i contenuti da Splinder); ho levato le immagini frattali, ipercubiche, e roba simile, giudicate ora troppo pretenziose e pseudo-alternative, come anche le due pagine “chi sono” e quella per il “dopo 2012”, le quali volevano spiegare troppo e in realtà non spiegavano niente; ho tolto le immagini troppo personalizzate dello sfondo e dell’ header (la parte dove c’è il titolo) e, praticamente ho cambiato tema di WordPress, non mi ricordo più come si chiami ma so che inizia per “f.” Ho, insomma, voluto dare una svecchiata al blog, ho voluto aprire le finestre, fare entrare un po’ di aria fresca, meno piena di roba, di vecchio, meno personalizzata, più umana. Una specie di via di mezzo tra il buttare via la roba dalla finestra a capodanno e le pulizie di primavera.
Vi lascio con un brano di Com Truise, un altro che se ne intende di Glo-fi, musica elettronica anti-revival, e cose così.
A presto, ma non troppo.
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