
In questo caso, è forte la tentazione di vedere nel satellite UARS che fa piovere i suoi pezzettini sul Nord Italia – come avrebbero dovuto piovere i missili a medio raggio se ci fosse stata la guerra tra i due blocchi – uno dei simboli che annuncia la specularità di ciò che è avvenuto 20 anni fa con ciò che avverrà presumibilmente nei prossimi mesi, non si sa con quale tempistica, non si sa con quale successione di avvenimenti.
Quindi, la definitiva caduta di UARS, del vecchio mondo, e la nascita del nuovo mondo, assolutamente multipolare e new age, guidato da un governo centrale mondiale, dove non ci sarà più nessuna nazione ad accumulare così tanto potere in modo da dominare e soggiogare le altre, come disse il mondialista canadese Maurice Strong, lo stesso che si mostrò speranzoso in una demolizione controllata della civiltà industriale per preparare il nuovo ordine.
Lo sappiamo che prima o poi, quell’impero americano che tanto ha influito sulle nostre vite quotidiane, giorno dopo giorno, ci dovrà lasciare, probabilmente nel modo preferito dalle forze che guidano gli avvenimenti storici, ovvero il CROLLO pirotecnico e simbolico, con tanto di pioggia di frammenti sulle nostre teste, magari invisibili.
Lo sappiamo, e ci sembra finora esistente solo nella nostra immaginazione fantapolitica. Certo, a volte in passato mi sono anche immaginato come sarebbe stato il mondo del fumetto italiano senza Sergio Bonelli, vedevo questa possibilità come fantascienza, e adesso scopro che è mancato davvero! Tra l’altro, Sergio Bonelli è legato personalmente ad alcune coincidenze della mia vita, l’una avvenuta, guarda caso, proprio 20 anni fa esatti (quando ho iniziato a leggere i fumetti bonelliani, come Dylan Dog). Aprofitto di questo articolino per fargli un ultimo saluto, anche se era il grande vecchio alla guida di una casa editrice che ha esaurito qualsiasi parvenza di novità, come tutte le altre case editrici, del resto.
Ciao Sergio!

sto per scrivere nel mio blog (come anticipato nel mio ultimo articolo) tra l'altro anche del satellite UARS e ci troviamo perfettamente, anche io ho fatto la stessa correlazione e a questo si aggiungono altri importanti eventi…
ciao da mediter
[…] https://civiltascomparse.wordpress.com/2011/09/26/la-caduta-del-satellite-uars-e-simbolica/ […]
[…] La caduta del satellite UARS, la caduta del satellite ROSAT, la caduta della sonda Phobos GRUNT…poi avevo abbandonato queste, chiamiamole, “ricerche”, perché non mi sentivo all’altezza (troppo pretestuoso e ingenuo?) di un Goro Adachi, per dire… […]